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Socrate e le “definizioni”

1 Dialogo socratico: mezzo utilizzato da Socrate per indurre gli uomini


a ragionare con la propria mente;
1.1 “ti ésti” (=che cos'è): punto focale del dialogo socratico;
1.1.1 richiesta di una definizione precisa di ciò di cui si sta
parlando, es.: <<che cos'è la virtù?>>
1.1.1.1 Socrate non vuole come risposta un elenco di
esempi di virtù;
1.1.1.2 Socrate vuole come risposta la definizione
generale di virtù;
1.2 Socrate si serve inoltre di:
1.2.1 brachilogie: domande brevi e precise;
1.2.2 confutazione: dimostrare la contraddittorietà delle tesi
dell'interlocutore
2 La domanda <<che cos'è?>> rivela un duplice volto:
2.1 uno negativo, che ha lo scopo di mettere in crisi il dialogante
e di spogliarlo delle “verità” acriticamente accettate
2.2 l'altro positivo, teso a condurlo verso una definizione
soddisfacente dell'argomento trattato;
2.2.1 Ragionamento induttivo: dall'esame di un certo
numero di casi e di affermazioni particolari risale ad
un'affermazione generale, ossia il concetto o definizione
della cosa.
3 Socrate al contrario dei sofisti:
3.1 si allontana dal caos verbale e concettuale;
3.1.1 porta un po' di ordine nel discorso interpersonale;
3.1.2 vede la necessità di una precisazione linguistica dei
concetti
3.2 così Socrate reagisce al relativismo linguistico, conoscitivo e
morale dei sofisti;
3.3 la sua non è tuttavia una “scienza delle definizioni” ed egli non
intende definire un sapere assoluto.

Realizzato da:
Contu Alessio
III F

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