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Indice di sezione
1. Obiettivi Pag. 04
2. Introduzione Pag. 04
2.1 Definizione di e-learning Pag. 06
2.2 Fasi di un progetto di e-learning Pag. 08
3. La progettazione e la realizzazione Pag. 09
3.1 Caratteristiche dei documenti Pag. 09
3.2 Realizzazione dei contenuti Pag. 15
3.3 I momenti di verifica e valutazione Pag. 16
4. L’erogazione Pag. 17
4.1 Le attività del processo di erogazione Pag. 19
4.2 I documenti Pag. 21
4.3 I servizi Pag. 23
4.4 La valutazione Pag. 24
5. Da ricordare Pag. 26
Sintesi del Vademecum per la realizzazione di progetti formativi in modalità
di e-learning nelle pubbliche amministrazioni a cura del CNIPA
1. Obiettivi
Lo scopo di questo documento è di fornire una sintesi operativa del “Vademecum per la realizzazione di
progetti formativi in modalità e-learning nelle pubbliche amministrazioni”, e in particolare di quelle parti del
documento di interesse e rilevanza per gli Atenei che hanno introdotto o intendano introdurre, fra le proprie
attività didattiche, la Formazione a Distanza.
2. Introduzione
Il Consiglio dell’Unione Europea, convocato in riunione straordinaria a Lisbona, nel marzo 2000 invitava i
governi nazionali ad una rapida accelerazione informatica per adottare i livelli formativi e informativi
necessari per la Società Europa del terzo millennio.
Sulla base di tali orientamenti, la Commissione delle Comunità Europee ha adottato l’iniziativa “e-Learning
– pensare all’istruzione di domani”: tutti gli stati membri sono stati invitati a “perseverare negli sforzi
concernenti l’effettiva integrazione delle TIC (tecnologie dell’informazione e della comunicazione) nei sistemi
di istruzione e formazione” e a “sfruttare pienamente le potenzialità di Internet, degli ambienti multimediali e
di apprendimento virtuale per migliori e più rapide realizzazioni di educazione permanente”.
In Italia, a livello istituzionale, sono stati attuati numerosi interventi in linea con quanto proposto in Europa:
ultimo e importante atto delle attività di una specifica linea di lavoro (definita dal Ministro per la Funzione
Pubblica, di concerto con il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie) è il “Vademecum per la
realizzazione di progetti formativi in modalità e-learning nelle pubbliche amministrazioni”, il
quale vuole essere un ulteriore contributo operativo alla comprensione del fenomeno dell’e-learning che,
entrato prepotentemente a tutti i livelli nei settori dell’educazione e della formazione, attira attenzione,
risorse ed investimenti sempre crescenti anche da parte delle pubbliche amministrazioni.
Pubblicato nell’aprile 2004, il Vademecum è stato elaborato da un gruppo di lavoro, costituito dal Cnipa
(Centro nazionale per l’informatica nella pubblica amministrazione), al cui interno erano rappresentate le
amministrazioni, le università, le associazioni fornitori e gli utenti.
Con l'obiettivo di completare il percorso avviato con la direttiva in materia di e-learning per le pubbliche
amministrazioni (“Progetti formativi in modalità e-learning”, emanata il 6 agosto 2004 dal Ministro per
l’Innovazione e le Tecnologie di concerto con il Ministro per la Funzione Pubblica), il documento intende
fornire uno strumento operativo che permetta di orientarsi all'interno di un processo di e-learning, fornendo
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nel contempo indicazioni relative alla terminologia, allo stato dell'arte, alle tipologie di fornitura. Ed ancora si
propone di fornire all'utente soluzioni su come effettuare scelte tecnologiche in funzione delle esigenze
dell'amministrazione, guidare le scelte nell'individuazione di percorsi e contenuti formativi in modalità e-
learning, presentare gli elementi da prendere in considerazione nell'effettuare/affidare all'esterno studi di
fattibilità.
Pur riconoscendo il ruolo di “guida” completa e aggiornata che tale documento svolge per le pubbliche
amministrazioni, nella fattispecie si è scelto di riassumerne soltanto alcune parti, e cioè quelle ritenute
particolarmente utili e rilevanti per l’università e le sue attività, in modo tale da fornire ai destinatari uno
strumento personalizzato, fortemente operativo e immediato che:
- faciliti la comprensione del concetto di e-learning e delle sue applicazioni, introducendo contestualmente
la terminologia e le nozioni di base;
- delinei in modo chiaro e semplice le aree di maggior interesse per un’università che sta introducendo le
FAD in termini di indicazioni pratiche;
- permetta l’orientamento all’interno di un processo di e-learning.
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Prima di procedere nell’analisi delle fasi fondamentali che caratterizzano ogni sistema di e-learning, proviamo
a spiegare cosa s’intende effettivamente per “e-learning” riportando, innanzitutto, la definizione fornita dal
Glossario Asfor.
Metodologia didattica che offre la possibilità di erogare contenuti formativi elettronicamente (e-
learning) attraverso Internet o reti Intranet. Per l’utente rappresenta una soluzione di
apprendimento flessibile, in quanto fortemente personalizzabile e facilmente accessibile.
Il termine e-learning copre un’ampia serie di applicazioni e processi formativi, quali computer
based learning, Web-based learning e aule virtuali.
sviluppare un sistema di e-learning significa sviluppare un sistema integrato di formazione
utilizzando le tecnologie di rete per progettare, distribuire, scegliere e ampliare le risorse per
l’apprendimento.
Più approfonditamente, per e-learning si possono intendere le modalità d’uso delle tecnologie informatiche e
della comunicazione a supporto dei processi di insegnamento/apprendimento basati sull’erogazione
elettronica di contenuti, sull’apprendimento attivo e/o collaborativi.
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Fine ultimo di ogni sistema di e-learning è veicolare/erogare contenuti attraverso sia materiali auto-
istruzionali, sia lo studio in gruppo di apprendimento, sia ancora utilizzando strategie miste, basate cioè
sull’uso di materiali, interazioni in presenza e a distanza.
L’e-learning, inoltre, si fonda su una tecnologia affidabile ed è orientato in senso pedagogico; è un processo
sociale e dovrebbe facilitare l’interazione e la collaborazione tra le persone; implica un cambiamento
significativo nell’organizzazione e nella formazione dell’insegnante/tutore.
Proporre e gestire ambienti di e-learning in un contesto universitario significa conoscere gli elementi di un
“sistema complesso” costituito certamente da contenuti da erogare, ma anche da modelli teorici più o meno
articolati cui riferirsi, di scelte tecnologiche da operare, di risorse umane da impiegare e coordinare, di
processi di integrazione con l’organizzazione che intende adottare tali approcci come ulteriore modo per
l’acquisizione di nuove conoscenze e competenze.
Apprendere in rete, infine, significa apprendere insieme, anche se distanti, in un rapporto paritetico e di
scambio tra gli attori coinvolti, fra discenti e docenti verticalmente, fra discenti orizzontalmente, secondo un
modello che prevede un rapporto dinamico e policentrico tra i diversi soggetti della rete.
L’e-learning comporta un notevole cambiamento nelle modalità di svolgimento delle attività formative, dei
ruoli ricoperti dagli attori coinvolti e delle risorse impiegate per diffondere la conoscenza. Tali modifiche
determinano numerose problematiche, ma al tempo stesso rappresentano anche delle sfide da raccogliere
per arrivare alla diffusione di questa modalità di formazione, in tutti gli ambiti nei quali la sua applicazione
può creare un valore aggiunto rispetto ai sistemi finora utilizzati.
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Coordinatore erogazione
Docente/mentor
Erogazione Erogazione del corso Tutor di processo
in modalità e-learning Amministratore piattaforma
Operatori helpdesk
Per semplicità nel presente documento verranno analizzate insieme le fasi di progettazione e realizzazione e
quelle di erogazione e monitoraggio/valutazione.
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3. La progettazione e la realizzazione
Parlando di progettazione didattica per l’e-learning abbiamo deciso di partire dai contenuti, poiché la scelta
e la strutturazione dei contenuti formativi, la modalità di presentazione in relazione agli utenti cui sono
destinati e ai media attraverso i quali verranno veicolati sono temi molto più importanti rispetto alla
formazione d’aula, in cui l’esperienza di un bravo docente può sopperire a mancanze nella progettazione.
La progettazione e la realizzazione dei contenuti per l’e-learning sono attività complesse, che
devono tener conto di molti fattori e delle loro interdipendenze, quali:
- natura e dimensione intrinseca dei contenuti stessi;
- caratteristiche dell’utenza alla quale si riferiscono;
- coerenza con il modello didattico prescelto, il quale dovrà aderire agli stili cognitivi dei discenti e
dovrà “contestualizzare” pienamente i contenuti nel contesto di riferimento;
- aspetti di multimedialità, interattività, adattività ed interoperabilità dei contenuti;
- aspetti relativi alla valutazione, in tutte le sue modalità, di quanto appreso;
- rispondenza a standard che ne permettano la modularizzazione e la riusabilità;
- costo delle fasi di progettazione, produzione ed erogazione;
- rispetto dei principi di base del diritto di autore.
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Reperimento
della conoscenza
Definizione architettura
contenuti
- Progetto grafico
Costruzione progetto - Definizione situazioni interattive
comunicativo - Adeguamento contenuti allo
stile comunicativo
Progettazione
di dettaglio
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d. Progettazione di dettaglio
Nella progettazione di dettaglio i contenuti sono strutturati secondo formati di rappresentazione che
consentono di offrire una visione integrata e dinamica. Questa fase si concretizza nella realizzazione di
linee guida per la redazione dei contenuti, degli storyboard e di eventuali mappe concettuali.
Per quanto riguarda, invece, le tipologie dei contenuti, questi ultimi possono essere osservati ed
analizzati da varie angolazioni e, ai fini del loro sviluppo in modalità e-learning, meritano di essere
evidenziate le seguenti dimensioni:
- le fonti;
- il grado di strutturazione;
- il formato di rappresentazione, erogazione e fruizione.
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Le fonti
Quando si parla di contenuti formativi, prima di tutto se ne deve determinare la provenienza. Come già
anticipato, i contenuti possono derivare da fonti interne o esterne all’organizzazione. La conoscenza
che proviene da fonti interne (che caratterizzano in gran parte l’attività didattica universitaria) può essere:
- esplicita: si fa riferimento a patrimoni documentali già in formato didattico (conoscenza strutturata),
ma anche a norme, circolari, manuali interni (conoscenza destrutturata);
- tacita: sj tratta di prassi, pratiche di lavoro, routine, relazioni sociali. In questo caso non è consigliabile
una trasformazione in contenuti codificati, ma una loro condivisione all’interno di ambienti che facilitino
dinamiche di apprendimento organizzativo (comunità di apprendimento).
Il grado di strutturazione
I contenuti formativi hanno differenti gradi di strutturazione e tale parametro è strettamente correlato
all’architettura formativa da utilizzare.
Un contenuto non strutturato (ad es. una collezione di articoli o di pagine Web) può dar luogo
all’acquisizione di conoscenze se inserito all’interno di un percorso di tipo collaborativo o cooperativo, in cui
viene utilizzato come base di lavoro da discenti, tutor, esperti, ecc. Se, invece, questo stesso contenuto fosse
al centro di un percorso di autoapprendimento perderebbe totalmente la sua efficacia o diventerebbe
addirittura controproducente, perché in questo caso il peso della formazione risiederebbe tutto sul
contenuto, il quale deve rispondere a precisi requisiti didattici.
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I modelli didatti dell’e-learning possono essere analizzati in base al grado di strutturazione di flessibilità che
essi consentono, al livello di interattività tra gli attori in gioco e al livello di regia didattico-organizzativa
presente.
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Nella scelta dei media risulta quindi essenziale tenere conto degli obiettivi che il corso intende raggiungere,
della tipologia dei contenuti da veicolare, delle modalità di interazione che si desidera realizzare, dei costi di
sviluppo e manutenzione. Il punto cruciale è quello di ricercare un giusto bilanciamento tra i diversi elementi
multimediali, in modo che essi siano strettamente funzionali alla creazione di un ambiente gradevole e
accogliente ed al conseguimento degli obiettivi didattici.
In un processo comunicativo mediato dal computer, per interattività s’intende, invece, la proprietà che
consente la modificazione dell’informazione offerta agli utenti sulla base delle scelte da loro effettuate. In un
corso in autoistruzione l’interattività dipende principalmente da:
- la frequenza delle interazioni;
- il numero di scelte disponibili in ogni interazione;
- la significatività delle interazioni rispetto agli obiettivi del corso.
In un corso e-learning occorre valorizzare gli aspetti di interattività e di multimedialità nei seguenti modi:
- la conoscenza viene costruita attraverso l’esperienza;
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La realizzazione dei contenuti per un corso e-learning si compone di tre fasi principali:
Il progetto grafico deve riguardare tutti i media attraverso cui vanno veicolati i contenuti. Deve contenere
alcuni fondamentali elementi di riconoscibilità:
- rispetto all’organizzazione committente-fruitrice: deve riportare stile, colori, logo, almeno nelle parti
introduttive;
- rispetto al corso: moduli e unità didattiche, qualunque sia il mezzo di trasmissione, devono avere uno
stesso stile che permetta di associarli al corso (ad es. la scelta dei colori e delle intestazioni, il font, la
dimensione dei caratteri, ecc.);
- rispetto ai contenuti del corso stesso: gli approfondimenti all’interno di un percorso principale, ad
esempio, potrebbero avere caratteristiche grafiche proprie rispetto al resto dei contenuti, oppure il
glossario, le esercitazioni, le parti pratiche, le parti da seguire in modalità audio-video potrebbero essere
contrassegnate da colori, etichette e simboli speciali.
I worksheet costituiscono uno schema generale del corso, che viene successivamente dettagliato negli
storyboard. Un worksheet non è altro che una progettazione preliminare allo sviluppo dei contenuti. In esso
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vanno descritte sia l’organizzazione generale del corso che la sua articolazione. Le informazioni
sull’organizzazione generale del corso sono: autori, destinatari, media ed attrezzature necessarie, contenuti,
ecc. L’articolazione del corso va descritta secondo i principi della progettazione formativa: per ogni modulo,
sezione, unità didattica, vanno riportati i prerequisiti, gli obiettivi, i contenuti, i media, i tempi e le modalità
di studio suggeriti, le esercitazioni, gli approfondimenti, ecc.
Lo storyboard rappresenta, invece, la prima fase di realizzazione dei contenuti. Uno storyboard è una
collezione di schemi e modelli sui quali registrare ad un livello di dettaglio ancora maggiore il percorso
formativo. L’obiettivo di uno storyboard è quello di documentare come i contenuti si sviluppano in relazione
alle metodologie di comunicazione e ai media usati.
La realizzazione dei contenuti e quindi lo sviluppo dei materiali didattici, qualunque sia il medium attraverso
cui essi vengono veicolati, richiede:
- una fase di pre-produzione (storyboards, scripts per la parte audio e video, ecc.);
- una fase di produzione (redazione dei testi, realizzazione delle parti video, produzione delle parti
grafiche, creazione ed assemblamento dei media, creazione di pagine Web, ecc., e loro integrazione in
un’unica piattaforma);
- una fase di post-produzione (test di tutte le parti del corso e loro corrispondenza con gli storyboards e
gli script precedentemente realizzati, verifica del funzionamento di tutte le modalità interattive previste:
menu, link, analisi delle risposte ai test, modalità di navigazione, passaggio da un medium all’altro, ecc.).
Nell’ambito di un intervento formativo misto oppure totalmente on-line, i percorsi di verifica possono essere
collocati:
- preliminarmente all’avvio del piano formativo: i test iniziali hanno lo scopo di identificare le competenze
in entrata e/o di mettere in risalto gli argomenti che verranno sviluppati all’interno del corso;
- all’interno del piano formativo: test ed esercizi all’interno del percorso di apprendimento possono fornire
allo studente e al docente un feedback correttivo sull’andamento del processo, in modo da regolare il
percorso con lavoro aggiuntivo o reimpostando il piano in base ai risultati ottenuti;
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- al termine del piano formativo: il test finale ha lo scopo di misurare il raggiungimento degli obiettivi di
apprendimento posti alla base del percorso didattico, ma può anche fornire elementi per modificare e
migliorare l’intervento.
Tra le tipologie di domande tipicamente utilizzate a scopi di verifica, una prima classificazione può essere
fatta tra:
- domande a risposta chiusa;
- domande a risposta aperta;
- test sulle prestazioni (performance test): simulazioni o esercitazioni online
4. L’erogazione
L’erogazione di un corso in modalità e-learning è la fase che si trova a valle della progettazione di dettaglio,
della produzione dei materiali didattici, della loro acquisizione e del loro adattamento. Consta di due macro-
processi fondamentali:
- la veicolazione vera e propria dei contenuti;
- il coordinamento e la gestione di tutte le attività connesse.
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PROGETTAZIONE REALIZZAZIONE
E LORO REALIZZAZIONE
Coordinamento generale
Trasferimento conoscenza: Scelta e fornitura
insegnamento, della piattaforma
Gestione e apprendimento individuale e informatica
supervisione del collaborativo, valutazione
servizio
Gestione dei server e
Monitoraggio, analisi della tecnologia on-
Coordinamento e gestione
e miglioramento line
aspetti amministrativi e di
segreteria
Interazione e
coordinamento con i
servizi di contesto
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Le attività del processo di erogazione non sono solo quelle legate alla didattica, ma anche tutte quelle che
integrano e supportano il processo di insegnamento-apprendimento (gestione della piattaforma,
pubblicazione e aggiornamento dei materiali, agende e calendari, ecc.).
I principali processi ed attività che identificano la fase erogazione di un corso in modalità e-learning
riguardano le seguenti aree:
- amministrazione e organizzazione: svolgimento adempimenti amministrativi e controllo servizi di
assistenza on-line;
- erogazione dei contenuti: gestione aspetti organizzativi relativi ai singoli corsi e coordinamento
docenti e tutor;
- gestione tecnologica:amministrazione e manutenzione della piattaforma e pubblicazione,
aggiornamento dei contenuti;
- supporto agli utenti: attività di customer care;
- servizi complementari, attivati in funzione della specificità del formato didattico e dei suoi contenuti.
Nella fase di erogazione dei contenuti, in particolare, l’attività di gestione riguarda principalmente:
- l’organizzazione di carattere generale. L’obiettivo è quello di gestire lo stato di ogni studente (iscrizione
all’eventuale piano di studi previsto), l’articolazione in classi virtuali, le attività didattiche (selezione dei
docenti e/o tutor, definizione degli orari di svolgimento delle sessioni sincrone, definizione delle prove in
itinere e delle date di svolgimento, ecc.);
- il coordinamento del lavoro di docenti e tutor (mentre i docenti e i tutor sono, infatti, responsabili di
tutto ciò che ha a che fare con il processo di apprendimento, questa attività richiede un impegno sulle
fasi della preparazione dei contenuti e della gestione dell’interazione).
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2) docenti/tutor
- supporto alla definizione di percorsi per l’aggiornamento del corpo docente;
- supporto alla gestione (materiale didattico, strumenti di comunicazione, ecc.);
- organizzazione e diffusione delle informazioni e delle risorse per il corpo docente;
3) struttura di gestione
- predisposizione delle informazioni e delle risorse sulla base dell’agenda delle attività;
- organizzazione dei momenti di riunione e coordinamento degli aspetti logistici (ad es. allestimento
delle aule per le riunioni ufficiali, preparazione del materiale da presentare, ecc.).
La tabella seguente mostra un esempio di mappatura delle attività previste in un processo di erogazione
secondo le tre aree principali: l’area amministrativo-organizzativa, l’area didattica, l’area tecnologica.
Area didattica
- organizzazione delle classi virtuali
- agenda (e recupero materiali dai
docenti)
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Area tecnologica
- abilitazione degli utenti
- gestione dei server e della tecnologia
on-line
- fornitura della piattaforma
informatica
- gestione della casella di posta del
servizio di help tecnico
4.2 I documenti
Per svolgere nel modo più appropriato tutte le attività connesse all’erogazione è necessario predisporre una
serie di documenti finalizzati a rendere conto di tutte le fasi e le attività principali. È, inoltre, importante
segnalare come sia assolutamente necessario che tutti questi materiali siano in formato digitale e messi on-
line, in modo che siano sempre accessibili a tutti i collaboratori.
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Documenti di guida
- Programmi degli insegnamenti
- Curricula del personale docente
- Manuale utente
- Newsletter o altre forme di comunicazione
- Istruzioni per il prestito libri
- Regolamento didattico (se richiesto)
- Procedura di svolgimento degli esami
- Procedura per lo svolgimento dei tirocini (se previsti)
- Altre istruzioni e indicazioni comunicate sulla bacheca, sui forum, ecc.
Documenti di lavoro
- Registri delle lezioni (se è richiesta una compilazione)
- Materiali di supporto allo svolgimento delle attività didattiche disponibili sulla piattaforma
- Questionari di valutazione dell’intero percorso e del singolo insegnamento
- Moduli per la richiesta di prestito libri.
Documenti di registrazione
- Quesiti (FAQ) e valutazioni delle prove in itinere, resi disponibili sulla piattaforma
- Questionari (compilati) di valutazione dell’intero percorso e del singolo insegnamento
- Tracciamento automatico dello studente da parte della piattaforma
- Database dell’intero percorso formativo e per i singoli corsisti.
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4.3 I servizi
In riferimento alle attività precedentemente indicate, i servizi forniti durante l’erogazione di un corso on-line
sono descritti di seguito.
Amministrazione e organizzazione
- Raccolta delle iscrizioni
- Verifica dei pagamenti
- Definizione dei percorsi di studio individuali (ove previsto dal formato didattico)
- Creazione delle classi virtuali e assegnazione dei tutor alle classi
Gestione tecnologica
- Housing e gestione del server (hardware e software)
- Configurazione del server e installazione/collaudo della piattaforma
- Assegnazione di username e password e di relativi profili a tutti gli utenti
- Amministrazione della piattaforma
- Manutenzione della piattaforma
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Servizi complementari
- Prestito libri
- Noleggio software specifici e attrezzature informatiche
- Utilizzo di laboratori in presenza
- Tutoraggio aggiuntivo in presenza
- Visite guidate e viaggi di istruzione.
I servizi che fanno capo alle prime quattro tipologie descritte sono il presupposto indispensabile per
l’erogazione di un percorso di e-learning di qualità.
Particolare attenzione dovrà essere dedicata alla creazione di servizi di supporto agli utenti per la soluzione
di problemi tecnici e organizzativi. Soprattutto nella fase di avvio, infatti, la qualità di tali servizi è cruciale
per garantire un clima sereno e l’instaurarsi di un rapporto didattico collaborativo.
4.4 La valutazione
Le attività di valutazione nell’ambito di un progetto di e-learning fanno riferimento a due ambiti ben distinti:
- la valutazione del progetto, che comprende un insieme di azioni vote ala verifica della corrispondenza
delle attività alle specifiche contrattuali, alla pianificazione e al funzionamento del sistema tecnologico;
- la valutazione formativa che comprende la verifica di quelle attività del progetto che hanno una
ricaduta formativa sui discenti.
Entrambi i tipi di valutazione avvengono ex-ante, in itinere (si tratta di monitoraggio) ed ex-post.
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Valutazione ex-ante
Nella pratica la valutazione formativa ex-ante deve raccogliere dati e informazioni che:
- permettano di individuare il fabbisogno formativo;
- permettano di individuare i gap di competenze;
- permettano di costituire, ove possibile e/o ove richiesto, classi o gruppo omogenei di discenti.
A tale scopo, spesso, vengono utilizzati i test iniziali che hanno lo scopo di identificare le competenze in
entrata, possono essere utilizzati per costruire i maniera dinamica piani di apprendimento personalizzati e
hanno valore di autovalutazione per il discente.
Valutazione in itinere
La fase di monitoraggi rappresenta il momento di raccolta e analisi dei dati, attraversa l’intero processo
formativo e attua un processo di feedback sistematico verso tutte le altre fasi.
Il monitoraggio indaga gli orientamenti formativi degli utenti e delle organizzazioni di appartenenza, le
modalità di erogazione e fruizione dei servizi e dei percorsi formativi, il gradimento dell’offerta e i motivi di
soddisfazione e insoddisfazione.
Valutazione ex-post
Essa si esplicita attraverso due principali linee di azione:
- la valutazione delle competenze acquisite;
- la raccolta e l’analisi dei risultati di tutte le rilevazioni effettuate secondo differenti dimensioni.
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5. Da ricordare
2. La produzione dei contenuti deve adeguarsi alle quattro modalità con cui le persone apprendono:
- apprendere dall’informazione (leggere, ascoltare, vedere);
- apprendere dall’interazione (sperimentare, provare, giocare);
- apprendere dalla collaborazione (scambiare, confrontare, discutere);
- apprendere dalla situazione (radunarsi, relazionarsi, raccontarsi).
3. Dagli studi di William Glasser (Control theory in the classroom, Harper Trade, New York, 1986):
Impariamo:
- il 10% di quello che leggiamo
- il 20% di quello che ascoltiamo
- il 30% di quello che vediamo
- il 50% di quello che vediamo e sentiamo
- il 70% di quello che discutiamo con altri
- l’80% di quello che sperimentiamo
- il 95% di quello che insegniamo ad altri
4. La distinzione tra dati, informazioni e conoscenza può aiutare a determinare il grado di strutturazione
di un contenuto:
- i dati costituiscono un insieme distinto di fatti riferiti ad un evento: non forniscono alcun giudizio
o interpretazione, non forniscono informazioni rispetto alla propria rilevanza o irrilevanza;
- le informazioni sono un messaggio che implica un giudizio e contiene un significato: sono dati
organizzati per una specifica finalità;
- la conoscenza è un concetto più ampio e profondo: è l’organizzazione coerente dei dati e delle
informazioni finalizzata all’azione.
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Gli obiettivi di apprendimento vengono raggiunti con maggiore facilità quando i discenti ne
sperimentano la necessità, ovvero quando percepiscono sia l’utilità dell’apprendimento che la distanza
tra quello che sanno e quello che potrebbero imparare.
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Alla base del concetto di learning object c’è una logica di apprendimento modulare: i contenuti complessi
vengono scomposti in singole unità autoconsistenti concepite per essere utilizzate in contesti multipli in
modo da costituire un database di oggetti formativi immediatamente disponibili per creare percorsi di e-
learning personalizzati sulla base delle esigenze del discente e delle organizzazioni.
La conformità rispetto ai più diffusi standard internazionali del settore riveste un ruolo primario nello
sviluppo di contenuti principalmente per 3 fattori:
1. indipendenza dalla piattaforma LMS
2. riusabilità del courseware
3. diffusione delle migliori pratiche.
Gli standard hanno reso esplicite due tendenze in atto da tempo nell’ambito della progettazione didattica
(instructional design):
- destrutturare i contenuti didattici in atomi con livello di granularità arbitraria ma autoconsistenti e
riutilizzabili;
- definire attraverso i metadati i singoli contenuti affinché possano essere ricomponibili e
organizzati in sequenze didattiche in modo standard e interoperabile tra i diversi sistemi.
Approfondimento 3 – Le tecnologie
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