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5 - 09127 cagliari
ROSARIO PERPETUO
IL BOLLETTINO DEL
IL BOLLETTINO DEL Anno XXVII
ROSARIO PERPETUO maggio - agosto 2011
IN SARDEGNA quadrimestrale
di collegamento dei gruppi
dell’Ass. Rosario Perpetuo
Supplemento a
“DOMENICANI”
autoriz. Tribunale di Firenze Regina del Santo Rosario
del 4 Gennaio 1967 - n. 1800 venerata in san Domenico
di Cagliari
Sommario
Nuova serie - Anno XXVII (statua in legno - sec. XV)
maggio - agosto 2011
c /c postale n. 15 38 10 98
intestato a: Bollettino del
Rosario Perpetuo - Convento 3 Lettera del direttore alle zelatrici.
S. Domenico - 09127 Cagliari p. eugenio zabatta, responsabile.
Con ogni mistero del Rosario la Ma- te! È in Lei che ha compiuto il suo ca-
donna ci porta, come per mano, davan- polavoro: l’incarnazione del suo Figlio.
ti a Gesù. Ogni mistero ci ricorda un Ogni “Ave Maria” ripete la nostra
evento della Sua Vita è l’influsso bene- certezza che Dio l’ha fatta per noi, con
fico che esercita per noi. È la sua grazia una missione per noi. Certezza che Ella
redentrice che ci dona vita nuova, vigo- è buona e potente…: è come se ad uno
re, salute, conforto. scalatore di alte vette si affianca una
Questi venti misteri del Rosario han- guida esperta, competente, forte, sicu-
no una singolare pienezza di fede, per- ra… quale conforto!
ché sono un compendio della storia Quanto manca a chi non sa l’Ave
della salvezza; pienezza di speranza, Maria, o non la dice! Proprio l’uomo
perché sospingono l’animo verso mete d’oggi – orgoglioso delle sue capaci-
mirabili a cui Dio ci chiama e infondo- tà o risorse, dei suoi progetti – sovente
no coraggio per impegnarci in ogni no- sperimenta la sua insufficienza, fino a
stro dovere. Essi sono fonti da cui sca- disperarsi. Egli è troppo distratto o su-
turiscono le numerose grazie che Gesù perbo per ripetere l’Ave Maria!
ci fa per l’intervento supplice della Ma- Non così per noi che sentiamo il bi-
donna, come a Cana. La sua premura sogno interiore di preghiera! Nella pace
materna, nei nostri riguardi, si ripete della famiglia e in generale nel nostro
sempre ed è inesauribile. ambiente rilanciamo sempre la propo-
sta della recita del Rosario. Certamente
“Maria è colei che è carica di tut- coglieremo dei frutti di grazia!
ti i dolori del mondo”. Così chiamò la
Madonna, in un suo libro sui “Santi di Teniamo, in modo particolare, alla
Francia”, lo scrittore Péguy. nostra Ora di preghiera in più, “l’Ora di
Man mano che ci ascolta, ci sembra Guardia”, con la recita del Rosario, una
che la Vergine Maria si carichi dei nostri volta al mese, come abbiamo promesso
fastidi, delle nostre difficoltà, dei nostri alla Madonna iscrivendoci all’Associa-
scoraggiamenti, dei nostri peccati… E zione. Con quest’Ora di preghiera con
anche dei nostri desideri, delle nostre il Rosario, che uniamo a quella di tan-
speranze per esaudirle. te altre persone, che vogliono bene alla
Ella è sempre la madre «che si pren- Madonna, contribuiamo a far sì che il
de cura dei fratelli del Figlio suo ancora Rosario, con i suoi misteri, sia recitato
peregrinanti e posti tra pericoli e affan- in continuità, giorno e notte… sia, ap-
ni». Ogni “Ave Maria” è un atto di fe- punto, “Rosario Perpetuo”.
de che facciamo in Maria: è la certezza
che Dio l’ha fatta grande, mirabilmen- (p. eugenio zabatta op.). •••
Alleluia!
IL ROSARIO
contemplazione di Gesù nella vita di Maria
«Poiché il Rosario mariano è una via Chiesa. Verità certa che troviamo pro-
che conduce alla contemplazione dei posta nelle Sacre Scritture ed esplicitata
misteri di Cristo e una scuola di forma- e confermata già nei primi Concili Ecu-
zione alla vita evangelica… in esso vie- menici1.
ne esposta la dottrina della fede sotto Un’unione tanto stretta, tra Cristo e
l’aspetto della partecipazione della Be- sua Madre, che non possiamo pensare
ata Vergine Maria al mistero di Cristo e all’uno senza l’altra e, nello stesso tem-
della Chiesa». (Costituzioni domenica- po, amare l’uno senza sentirci portati
ne, n. 129). ad amare anche l’altra.
«Il Rosario è meditazione su Cristo E ancora: la venerazione che abbia-
con Maria… nessuno meglio di Lei co- mo per la Madonna alimenta il nostro
nosce Cristo, nessuno come la Madre amore verso Gesù e viceversa. Tuttavia
può introdurci ad una conoscenza pro- non arriveremo mai, anche tutti insie-
fonda del suo mistero. Il passare con me, a voler bene alla Madonna quanto
Maria attraverso le scene del Rosario gliene ha voluto e gliene vuole Gesù. Lo
è come mettersi alla “scuola” di Maria diceva San Ludovico di Montfort a co-
per leggere Cristo…” (Rosarium Virginis loro che pensano di amarla troppo, con
Mariae, nn. 13-14). il “timore” di mettere Gesù al secondo
posto. Se cresciamo nell’amore verso
L’attiva presenza della Madonna ac- la Madonna, tanto più, proprio perché
canto a Cristo, è stata voluta dal bene- aiutati da Lei, riusciremo maggiormen-
placito di Dio e disposta, fin dall’eterni- te a comprendere e amare Gesù.
tà, dal Padre della Misericordia. Scriveva Fulton J, Sheen: «Il segreto
Con il richiamo di questa confortan- per capire Maria è questo: il punto di
te verità inizia il capitolo ottavo della partenza non è Maria, è Cristo, il Figlio
Lumen Gentium, la costituzione dog- di Dio! Meno penso a Lui, meno penso
matica del Concilio Vaticano II, che a Lei; più penso a Lui, più penso a Lei;
parla, appunto, della presenza della più adoro la divinità di Cristo, più ve-
Madonna nel mistero di Cristo e della nero la maternità della Madonna; meno
Il titolo che poniamo a capo di que- la contemplazione del Volto del Cristo,
sta riflessione è suggerito da un libro Maria che “ripercorreva con il pensie-
intitolato: La Vergine Maria e lo Spirito ro i momenti di vita vissuti accanto al
Santo1. A prima vista può sembrar un Figlio”. Quei ricordi, che “serbava nel
po’ strano perché parla di “Vangelo di cuore” (Lc 2, 19) “costituiscono, in cer-
Maria”, ma si capisce subito che con to senso, il ‘rosario’ che Ella stessa ha
questa espressione si vuole fare una cer- costantemente recitato nei giorni della
ta analogia che ci può interessare per sua vita terrena, ma “ora sono essi (quei
cogliere meglio lo spirito del Rosario. ricordi) ad ispirare quella premura ver-
Come ogni evangelista ha una sua ca- so la Chiesa pellegrinante, nella quale
ratteristica per parlarci di Gesù e della continua a sviluppare la trama del suo
sua opera, così anche la Madonna avrà ‘racconto’ di evangelizzazione»3.
un suo modo per avvicinarci a Gesù. Si parla di nuovo di “premura” e an-
Per me quel titolo: “il Rosario, Van- che di “evangelizzazione” propria, da
gelo secondo Maria”, aiuta a ben com- parte della Madonna. Questo è meravi-
prendere un’espressione importante glioso! Con il Rosario, cioè, Maria, co-
che leggiamo nell’enciclica sul Rosario me prima apostola, ci “predica” Gesù,
di Giovanni Paolo II2, dove dice che la ma con la sua premura materna, pro-
Madonna: “vuole anche oggi esercita- prio come Madre. Perciò si può parlare
re proprio attraverso questa preghiera di “Vangelo di Maria”, di Maria come
(il Rosario) la sua premura materna…”. “maestra“ e della sua “scuola” come,
Premura verso tutti i figli della Chiesa appunto, fa l’enciclica sul Rosario.
affidatele dal Redentore moribondo. La Madonna non “evangelizza” Ge-
Quel testo accenna, è vero, alle ap- sù, come faranno gli Apostoli. Questi
parizioni di Lourdes e di Fatima che sono stati discepoli; Lei è stata ed è la
hanno avuto “un’incisiva influenza” Madre di Gesù!
nella vita dei cristiani, ma alludeva nel- Il Rosario non è nella stessa prospet-
lo stesso tempo a qualcosa di più. tiva degli Apostoli o degli Evangelisti,
Andando avanti nella lettura del te- che furono testimoni di Lui, «dopo il
sto, infatti, siamo invitati a imitare, nel- Battesimo di Gesù fino al giorno in cui
ASTERISCHI
lodi del Rosario
P. Enrico Lacordaire (1802-1861) era ghirlanda di lodi a Maria, e ai misteri
domenicano, grande oratore di Nôtre del suo Divin Figlio!» ( Insegnamenti,
Dame di Parigi e scrittore tanto stimato II, p. 1146).
da essere accolto all’Académie Françai-
se. A chi obiettava sulla ripetizione per A proposito dell’Ave Maria come
cinquanta volte (anzi, duecento) delle “respiro”, secondo uno dei grandi teo-
medesime parole, della stessa Ave Ma- logi del secolo scorso, lo svizzero Hans
ria, Lacordaire replicava: “L’amore non Urs von Balthasar, il valore del Rosario
conosce che una parola. Dicendola consiste proprio nel ritornare di con-
sempre, non la ripete mai”. tinuo sulle stesse parole perché così
“l’Ave Maria diventa una sorta di respi-
A questa difficoltà di molti ad accet- ro della Terra e di sospiro dell’Umanità
tare una preghiera che fa ripetere le pa- verso il Cielo”.
role, il Papa Paolo VI risponde: «Certe
forme della coscienza popolare moder- Un altro immortel de l’Académie,
na, fondata sul ritmo vibrante intorno François Mauriac, diceva: «Stringere
ad una parola, ad un pensiero, ci fanno in pugno la corona è come tenere per
superare la difficoltà, talora addotta cir- mano la madre che ci guida nell’attra-
ca il Rosario, della ripetizione e della versare la strada». Proprio così! Anche
monotonia» (Cfr. Sengheor, Negritude S. Maria Goretti, la ragazza di dodici
et humanisme, p. 35). anni (1980-1902), fu trovata a terra in
Sempre Paolo VI, a Castelgandolfo, una pozza di sangue, con la corona del
parlando alla popolazione, esclamò: Rosario in pugno.
«Beati noi, se siamo fedeli a recitare be-
ne la prece così popolare e splendida Il P. Sertillanges, filosofo e teologo
del Santo Rosario, che è come scandire geniale scrive: «Molti non hanno com-
il nostro respiro affettuoso nell’invoca- preso come il Rosario possa meritare
zione Ave Maria, Ave Maria, Ave Ma- l’onore di essere tra le prime preghiere;
ria… Fortunata la nostra esistenza se si in primo luogo perché essi non cono-
intreccia a questo serto di rose, a questa scono la preghiera, e poi perché questa
La meditazione dei misteri del Rosario ci introduce nel cuore del mistero euca-
ristico, che offre a noi i frutti del sacrificio di Gesù sulla Croce a cui Maria non è
estranea, ma associata, come cooperatrice al merito universale di Gesù.
CON IL ROSARIO
AL CONGRESSO EUCARISTICO
AVE
Parole strazianti che insegnano co-
me si soffre, e danno l’ultimo tocco
CROCE
all’acquisto dei meriti più distinti.
Ma esse sono altresì conforto inte-
UNICA
riore e verace per tutte le anime, che
soffrono i dolori più acuti e misteriosi.
SPERANZA
In questa luce, quali sfumature di
confidenza e di tenerezza acquista l’in-
vocazione a Maria, che ha provato que-
Vespri della sto cocente dolore, in unione al suo Fi-
Prima Domenica di glio Gesù!
Passione
Fedele da tanti anni all’Ora di Guar- Dopo una breve malattia, è mancata
dia del Rosario che “prese in consegna” all’affetto dei suoi cari. Siamo tutti ad-
alla morte della sua mamma. dolorati, ma sereni, pensando che sei
Rosa aveva 82 anni quando è torna- lassù, con il tuo amato figlio, e sicuri
ta alla Casa del Padre. Donna di viva fe- che stai vegliando su di noi e preghi per
de e di grande devozione alla Madonna noi. Fedele nel Signore, sei stata mo-
e al Sacro Cuore di Gesù. glie, mamma e nonna amorevole. Hai
La raccomandiamo alle preghiere di lasciato un ricordo incancellabile.
tutti. Sarà la figlia Anna che, a sua volta, La figlia Baldina che prende il posto
continuerà a fare l’Ora di Guardia. della cara mamma nell’Associazione.
(La zel. Sivana Porcu). (La zel. Caterina Piseddu).
MARIA GRECA
PILLITU MONTIS
Serramanna di
23. 05. 1927 Villa S. Pietro
Villasor 18.01.1924
21.11. 2010 12.01.2011.
È tornata alla Casa del Padre dopo Mamma affettuosa, ha vissuto dedi-
molte sofferenze la nostra cara socia candosi con cura al bene della famiglia
Maria. Devotissima della Madonna e di e, con viva fede ha affrontato la vita che
Gesù Eucaristia che riceveva spesso. le ha richiesto sofferenze e sacrifici.
È stata una donna buona, semplice I figli, generi e nipoti assieme agli
e generosa. Ha vissuto la sua vita nella adorati pronipoti, la ricordano ricono-
Volontà di Dio cercando di corrispon- scenti con grande affetto.
dere con opere di bene. Devotissima alla Madonna e iscrit-
Con la figlia Luisella Perria che è no- ta da molto tempo all’Associazione ha
stra consorella, noi dell’Associazione ci partecipato fedelmente all’Ora di Guar-
uniamo alle preghiere di suffragio. dia del Rosario. Una preghiera.
(La zel. M. Paola Arisci). (La zel. Marisa Porcu).
Era iscritta da tanto tempo all’Asso- Una mamma di quattro figli che si
ciazione del Rosario Perpetuo. è dedicata alla famiglia senza badare a
La ricordiamo come donna di fede: sacrifici. Il Rosario era il suo pane quo-
ha saputo offrire sempre i suoi sacrifici tidiano, che, per la sua grande fede,
e fatiche a Cristo Crocifisso e alla San- non tralasciava mai.
tissima Vergine per il bene della sua fa- Nell’ultimo periodo della sua vita
miglia e di tutte le persone che l’hanno aspettava a casa, ogni primo venerdì
conosciuta e stimata. del mese, di ricevere la S. Comunione
È stata sempre buona verso il pros- con viva devozione.
simo e in particolare verso i sofferenti. La ricordiamo con riconoscenza per
Ricordiamola con affetto al Signore. l’esempio che ci lascia.
(La zel. Roda Mariolina). (La zel. Marisa Porcu).
RACHELE GIOVANNA
ORRÙ BRUNDU
Villaurbana di
16.11. 1923 Sa Mela (Erula)
Villa S. Pietro 1919
14.01.2011 20.12.2010.
Atzara: Todde Maria, Muggianu Gio- Nule: Sechi Luciana, Dessena Maria,
vanna fu Giuseppe; Campus Gavina;
Baratili S. Pietro: Lecis Marcella, Car- Nurallao: Marongiu Antonio, Spiga
boni Gabriella, Fanari Mercede, Terra Carlo, Dessì Savina, Cannas Silvana;
Danila; Onifai: Succu Pasqua, Sini Anna;
Bessude: Chessa Giovannangela, Piga Sarule: Mulas M. Teresa, Pirisi Franca,
Grazia; Mulas Pasquala, Vera Giuseppa.
Bono: Carta Anna, Mele Raimonda, Sedilo: Marongiu Rosaria, Floris Clau-
Mundula Maria Antonietta, Turis Igna- dio, Lazeroni Sandra;
zia, Turis Michela, Fae Franca, Gioia Selargius: Floris Gabriella, Sulis Rita,
Margherita, Mereu Adele; Spano Irma, Murgia Teresa ;
Burcei: Pomenti Nunzia, Concas Adele Sennori: Rubato Lucia;
(Linetta), Sanna Giovanna, Lusso Patrizia; Settimo San Pietro: Tappara Santina;
Cagliari (Carmine): Pes Maria Laura; Siliqua: Pisu Maddalena;
Argiolas Patrizio; Sinnai: Orrù Luigia in Pisu, Perra Mer-
Cagliari (S. Antonio): Giacomini Franca; cedes, Mucceli Maria in Palmas;
Collinas: Lisai Antonella; Siurgus Donigala: Utzeri Lucia, Deso-
Decimomannu: Osana Teresa, Ligas Gre- gus Giusy;
ca, Lisci Agnese, Brancato M. Teresa; Stintino: Loriga Cristina;
Dualchi: Deriu Margherita; Villanovafranca: Saheddu Onorina,
Galtellì: Angela Succu; Cuccu Michela;
Guamaggiore: Vargiu Annalisa, Porru Villasor: Soi Lina, Vargiu M. Carmela,
M. Efisia, Masala Alessia, Pilia Marina; Secchi M. Cristina, Marras Margherita,
Iglesias: Bilai Rosanna, Atzori Grazia- Zorco M. Vittoria, Pistis M. Bonaria;
na; Massa Cinzia, Mura Maria, Caboni Villaspeciosa: Loddo Pinuccia, Camba-
Maura, Angius Paola; rau Anna, Deidda Antonella, Murtinu
Monti: Cossu Satta Maria, Mannu Car- Giuseppina, Frau M. Rosaria, Ena Lu-
mela, Izoni Vanna, Seddai Murrai Ma- ca, Farci Anna, Pili Zita, Aroni M. Tere-
ria Antonia; sa, Porta Franca.
RICORDO alle gentili Zelatrici che ogni iscritta all’Associazione deve avere,
possibilmente, la propria pagellina d’iscrizione. Se ci fosse qualcuna che non ce
l’ha oppure l’avesse smarrita, è bene fargliela avere. Ugualmente per il libretto
dell’Ora di Guardia. È bene che ogni iscritta abbia il suo. Grazie!
TESTIMONIANZE VARIE
Dalla Quaresima
saper vedere Gesù stesso presente nei
genitori, negli insegnanti, negli amici e
in tutti i compagni. Quando faccio loro
alla Pasqua un favore… o uno sgarbo… io lo faccio
a Gesù stesso ed Egli ci ricompenserà
con il Rosario con il Paradiso.
Le occasioni per fare molte opere
buone non mancano mai. Cerchiamo,
prima di tutto, di pregare con attenzio-
vieni anche tu a ne e avremo la forza di compierle.
far parte del La nostra coroncina, per la recita del
mistero, l’abbiamo apposta per questo.
Rosario Vivente ! Cerchiamo di recitarla spesso!