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DI MICHELA CONFICCONI
Con il «privato sociale» lo Stato risparmia
«C
hiediamo al nuovo sindaco una svolta
culturale: i soldi dati alle paritarie non L e scuole dell’infanzia paritarie associate alla Fism nel Comu-
ne di Bologna sono 30, con 78 sezioni e 1862 bambini accol- Verso le elezioni: il punto
sono dati ai privati, ma risorse che
l’amministrazione, in nome del bene comune,
destina alla società». In vista delle elezioni
ti. Quelle statali ammontano a 22 (con 1444 bimbi) e quelle co-
munali a 69 (con 5135 iscritti). Gli istituti paritari ricevono con-
tributi dallo Stato per ciascun iscritto e, se convenzionati, dal Co-
IConsiglio
l 15 e 16 maggio si voterà a Bologna
per il nuovo sindaco ed il nuovo
comunale. Proseguiamo con le
amministrative Rossano Rossi, presidente della mune (in questo anno scolastico le scuole convenzionate erano interviste su temi che riteniamo cruciali
Fism Bologna, auspica un adeguato 26 su 30). La quota inviata dal Ministero, pari a circa 450-500 eu- per il futuro della città (domenica scorsa
riconoscimento del ruolo svolto dalla società ro a bambino, è passata da 38 mila 989 euro a scuola nel 2002, a lavoro e sviluppo, oggi servizi per
nell’offerta di servizi alla prima infanzia. 37 mila 631 euro di oggi, coprendo il 15 - 16% del bisogno. Som- l’infanzia), sperando che diventino per i
Fondamentale non solo su un piano culturale, ma mando la cifra stanziata dal Comune si arriva a circa mille euro futuri amministratori una priorità da
anche economico. «È la sussidiarietà la strada per per bambino coperti con soldi pubblici (circa il 30%), mentre la affrontare con concretezza, nel contesto
potenziare a Bologna quantità e qualità dei servizi parte rimanente è a carico della scuola e delle famiglie. Le scuo- di un reale servizio al bene comune.
– afferma Rossi –. Confidiamo in un primo le dell’infanzia comunali, in quanto paritarie, ricevono i contri-
cittadino che sappia guidare il settore alla luce buti dello Stato esattamente come le paritarie private, ma co-
della realtà e non dell’ideologia. Questo comporta prono il resto della spesa con i soldi della collettività a fronte di
il saper riconoscere l’evidenza e passare dalla costi complessivi decisamente più elevati (6500 a bambino con-
centralità dell’offerta, dove l’ente locale è l’unico tro i 3000 del privato sociale). Per far fronte ad impegni tanto o-
depositario della qualità dei servizi, alla centralità nerosi l’amministrazione mette a bilancio molte risorse per la pri-
della domanda, che intende costruire una risposta ma infanzia: 47 milioni di euro. Si tratta della voce più elevata tra
alle esigenze concrete delle famiglie insieme alle i servizi educativi (132 milioni su 255), a loro volta la parte più
risorse presenti nella società. Affinché sia consistente della spesa sociale (255 milioni su 555).
realmente favorita la conciliazione famiglia-
lavoro».
Perché la sussidiarietà è la risorsa principale?
Partire dal positivo che c’è nella società non solo è
più giusto, ma da alcuni anni è una scelta Sui servizi alternativi Bologna è in affanno
obbligata dalla necessità di ripensare l’utilizzo
delle risorse pubbliche. Il privato sociale, a parità
di qualità, costa meno e permette dunque di
Idarediverse
n merito ai servizi per l’infanzia più innovativi, e già realtà in
città d’Italia, Bologna appare ancora in difficoltà a
il via ad un numero significativo di esperienze diverse da
ottimizzare gl’investimenti. La condizione, quelle che da sempre caratterizzano la città. Figure come la
tuttavia, è che non venga ridotto a supplente «Tagesmutter», dada senza titoli specifici che accoglie nella
dell’ente pubblico, ma considerato espressione propria casa un numero limitato di bimbi oltre ai suoi, non
della motivata sono ancora presenti. Le cose non vanno meglio per altre
L’invito di Rossano propensione della persona tipologie di recente ideazione: 2 sono le educatrici familiari (a
Rossi (Fism): a contribuire al bene della domicilio per un massimo di 3 bimbi ciascuna), 12 le baby
comunità. sitter a domicilio («Tata Bologna»). Più incisive proposte come
«Auspichiamo che Quanto incide a Bologna «Zerododici» (contributo per chi decide di stare a casa col
il nuovo sindaco la presenza delle scuole piccolo nel primo anno di vita), che contano 265 domande
dell’infanzia paritarie? accolte, e i «Voucher conciliativi» (buoni di servizio), con 143
si faccia guidare Continuano a domande accolte. A gestione privata si registrano 7 «Piccoli
non dall’ideologia rappresentare un terzo gruppi educativi» (totale 35 bimbi) e 2 «Spazi bambino» (per 70
dell’intera offerta nel bimbi, ma senza convenzione). La forma prioritaria di risposta
ma dalla realtà» territorio. Si tratta di una alla necessità delle famiglie rimane quella del nido: 55 quelli
gamba indispensabile per comunali (2585 posti) e 10 quelli privati (172 bimbi).
la realizzazione di quel sistema integrato (scuole
statali, paritarie comunali e paritarie private)
capace di far fronte alla domanda delle famiglie.
Quali i punti da migliorare, anche economica-
mente, nell’attuale convenzione?
Non possiamo non chiedere il consolidamento e
potenziamento del sistema, ad esempio
regione. Il «baby boom» si sta esaurendo
stanziando maggiori risorse per realizzare gli
indicatori di qualità. Ribadiamo la nostra simpatia al punto di vista complicato e preoccupante dalle contestuali dinamiche
per il buono scuola a beneficio delle famiglie che
scelgono la scuola dell’infanzia paritaria (con fasce
Isee). Infine, sarebbe opportuna una maggiore
D demografico
l’Emilia
Romagna ha le pile
familiari, specie nei nuclei italiani, che stanno indebolendo
fortemente il tessuto sociale. Tra i trend macroscopici, «una
denuclearizzazione continua e fortissima – dice il sociologo –
Associazioni familiari:
domani seminario
del Forum regionale
attenzione verso le sezioni Primavera: servizi sempre più scariche e ovvero più famiglie unipersonali o monogenitoriali, e un
educativi alla prima infanzia (fascia di età 21/36
mesi) di cui si avverte un crescente bisogno. Anche
in questo settore il sostegno economico al privato
anche l’energia positiva
portata
dall’immigrazione sul
aumento continuo di separazioni e di nascite fuori dal
matrimonio. Si registra, in sintesi, una famiglia sempre più
parcellizzata, piccola, meno capace di mettersi in rete e in
D omani dalle 9 alle 17 nella
sala polivalente
dell’Assemblea legislativa della
sociale è decisamente vantaggioso pure per l’Ente fronte della natalità sta difficoltà». Una prospettiva che obbligherà, inevitabilmente, gli Regione (viale Aldo Moro 50) il
locale. perdendo progressivamente colpi. È questa la tesi del amministratori ad adeguare i servizi, ma che se mal gestita Forum regionale delle
Qualcuno obietta la scarsità dei fondi a causa sociologo Riccardo Prandini, che interverrà domani al potrebbe affossare ulteriormente la regione. «Proseguirà – associazioni familiari promuove
dei tagli ministeriali. Le scuole paritarie si pos- convegno promosso dal Forum delle associazioni familiari. «Il annota Prandini – la rivoluzione provocata dall’invecchiamento un seminario di studio su «La
sono considerare un costo? lieve aumento della popolazione in Emilia Romagna, e saranno investite sempre più risorse nei servizi sanitari e famiglia per una società più
Il costo annuo a bambino sostenuto dallo Stato registrato nell’ultimo periodo» spiega il sociologo «è in gran meno in altri settori importantissimi come il sociale e i servizi solidale. Ragioni e contenuti di
nelle proprie scuole è di circa 5-6 mila euro. Nelle parte attribuibile alle nascite da genitori stranieri e, comunque, sociali. Questo provocherà problemi, perché si una politica della famiglia per il
paritarie la cifra quasi si dimezza (3-3,5 mila sembra essere un fenomeno già esaurito». L’andamento della abbandoneranno le famiglie a loro stesse, con una progressiva futuro dell’Emilia Romagna».
euro), e viene sostenuta dell’ente pubblico (Stato e popolazione non è dunque, secondo Prandini, rassicurante. deresponsabilizzazione dell’ente locale». Urgente, allora Apriranno i lavori il presidente
Comune) con un contributo complessivo di 900- «Non solo il piccolo recupero nella natalità è dato dalle prendere provvedimenti per governare il cambiamento del Forum, Ermes Rigon, e il
1000 euro. Ognuno può dedurre se le convenzioni persone extracomunitarie ma la stragrande maggioranza delle piuttosto che subirlo tamponando via via le emergenze. E a presidente della Regione Vasco
possano essere un costo o un risparmio. nuove nascite avviene dentro una coppia dove tutti e due i questo scopo, avverte il sociologo, presupposto irrinunciabile è Errani. Introduce Matteo Richetti,
Per quanto riguarda gli altri servizi all’infanzia genitori sono stranieri. Ormai un bambino su quattro nella prendere coscienza della situazione. «Occorre perciò – dice presidente dell’assemblea
qual è lo stato di salute di Bologna? nostra regione non è figlio di italiani, e questo non può non Prandini – rendersi conto del lento declino cui è esposta la legislativa regionale. Nella prima
C’è l’idea che il nido possa essere l’unico servizio incidere su servizi e welfare». Nonostante questo le nascite demografia e la famiglia emiliano-romagnola. Sapendo che sarà sessione il sociologo Riccardo
di qualità, mentre il resto sia solo supplenza da rimangono basse per l’estrema mobilità che caratterizza la difficilissimo cambiare questa tendenza, soprattutto per le Prandini parlerà dell’andamento
gestire in modo residuale. Un maggiore equilibrio popolazione immigrata (si arriva quando c’è lavoro e si riparte famiglie italiane». Non mancano tuttavia le possibilità, che demografico. Nella seconda
deve passare da una rivisitazione della legge quando non c’è più), e per la sua progressiva assuefazione agli vanno studiate sapientemente ed applicate con tempestività. sessione Stefano Zamagni
regionale, vecchia di dieci anni, perché le norme stili di vita italiani. Questo impedisce un riequilibrio, precisa «La priorità diventa il sostegno alle nascite – conclude l’esperto affronterà il rapporto tra
che regolano le autorizzazioni rendano Prandini, e fa sì che l’Emilia Romagna rimanga «molto –. Gli amministratori devono inventarsi qualcosa di nuovo per famiglia e sistema di welfare. Nel
effettivamente percorribili le strade. Oggi per un sbilanciata dal punto di vista delle classi di età e quindi di tutti aiutare veramente le persone ad accogliere almeno una seconda corso dell’incontro saranno
soggetto privato è estremamente difficile realizzare quegli indici che misurano le persone giovani e attive in nascita nel proprio nucleo familiare. Anche se la famiglia ideale presentate alcune buone
un servizio alternativo. Il Comune, da parte sua, proporzione alle persone anziane e bisognose di aiuto». Tanto viene percepita ancora con due figli, quella con un solo figlio pratiche familiari. Conclude
dovrebbe invece coinvolgere il sociale nella che «siamo una delle regioni sia in Italia che in Europa più in sta diventando quella più presente numericamente. Modificare l’assessore alle politiche sociali
progettazione stessa del settore, in una sinergia difficoltà». questo dato può essere il primo passo». Teresa Marzocchi.
reale. Il quadro, demograficamente infelice, è reso ancora più Stefano Andrini
ZOOM
2 BOLOGNA Domenica
SETTE vita ecclesiale 10 aprile 2011
Assunta Viscardi
verso gli altari
DI CHIARA UNGUENDOLI Sabato nella
Basilica di San
S
ulla fama di santità di Assunta Viscardi
abbiamo rivolto alcune domande a Domenico
padre Massimo Negrelli, domenicano,
presidente della Commissione storica del il cardinale
processo diocesano di beatificazione e autore chiuderà la fase
del libro «Assunta Viscardi e l’Opera di San
Domenico per i figli della Divina diocesana
Provvidenza» (edizioni «La casa vivente», del processo di
pagg. 206, euro 20).
Assunta era terziaria domenicana. Come beatificazione
visse questa dimensione della sua vita cri- della maestra
stiana?
Per Assunta, dire san Domenico significava bolognese
richiamare la sua vita di apostolo e la sua
missione di predicatore contro l’eresia; eresia
che, però, lei non limita al solo aspetto
dottrinale, ma ne riconosce la conseguenza
nella realtà umana e sociale. Perciò Assunta,
nella continuità di san Domenico e proprio
realizzandone il carisma, soccorre alle
necessità materiali e morali che del male,
dell’eresia sono la tragica attuazione e la
concreta dimensione personale e sociale. Il
logo dell’Opera di San Domenico per i Figli
della Divina Provvidenza, voluto da lei, ci
insegna: è raffigurato san Domenico e
accanto a lui dei bambini avvolti dalla sua
cappa: così protetti, perché accolti.
Una vita dedicata ai bambini Cosa si può dire di lei in quanto educatri-
ce?
S abato 16 nella Basilica di San Domeni-
co il cardinale Carlo Caffarra chiuderà
la fase diocesana della causa di beatifica-
Una conferenza su Assunta, che si tiene a
Catania (1936), lei vivente, la presenta e la
identifica «per il suo sacerdozio che culmina Assunta Viscardi e l’Istituto Farlottine
zione e canonizzazione di Assunta Viscar- nel magistero educativo». «Educare alla
di. Alle 10.30 bambini e ragazzi della scuo- bellezza» è il suo progetto, che inizia dal
la San Domenico (Istituto Farlottine) ricor-
deranno Assunta; alle 11.15 verrà celebra-
ta l’Ora Terza e si chiuderà il processo. Na-
ta nel 1890, Assunta dopo l’Istituto Magi-
«patto educativo» siglato col fanciullo e con i
suoi genitori; e il fanciullo è misura
dell’educazione.
Qual era il suo concetto di carità?
Una santità vissuta nella carità quotidiana
strale cominciò l’attività di maestra; dopo Assunta ha la premurosa sollecitudine di
una crisi spirituale, tornò alla fede e nel giungere a «salvare le anime», di cooperare l cuore dell’atteggiamento caritativo di Assunta Viscardi – in contatto con la santità – afferma suor Donatella Tonielli, delle An-
1919 entrò in un monastero di clausura: ma
a causa della salute malferma dovette ab-
bandonarlo. Tornò allora a frequentare il
con Dio perché sia comunicata la grazia;
perciò dichiara: «La carità, non la fredda
beneficenza».
«I afferma don Carlo Sartoni, giudice delegato nel processo
diocesano di beatificazione – stava nel desiderio di farsi carico
dei bisogni più autentici e profondi delle persone che incontrava,
celle del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante, notaio attuario nel proces-
so – lo è ancor di più quando la si riscontra in una donna umile, mo-
desta, che ha speso l’abbondanza dei doni personali di natura e di gra-
Convento di San Domenico (era terziaria Quale il suo rapporto con la persona di Ge- soprattutto dei bambini abbandonati. Accanto alle loro miserie zia al servizio del Vangelo. Amare Dio e amare il prossimo, rappresen-
domenicana dal 1914) e qui si associò al- sù? materiali, si faceva carico di quelle spirituali: ignoranza religiosa, vita tato dalla fascia più debole dell’umanità: i bambini orfani e/o abban-
l’apostolato tra i bambini con famiglie Assunta aveva creduto di realizzare la vita disordinata, peccato». «Assunta – prosegue – ha vissuto il "sacerdozio donati, comunque "poveri": questo ha fatto Assunta Viscardi a Bolo-
sbandate e che vivevano sulla strada: di- cristiana nella totalità del suo rapporto con la della carità": è stata la donna di "beati gli afflitti". Sentiva cioè il gna, da laica, da maestra, da figlia di san Domenico, da educatrice nel
venne così segretaria e di fatto fondatrice persona di Gesù nella vita claustrale e le fu dolore del peccato e desiderava portare le anime a Dio. I testi escussi senso ampio del termine, nei primi decenni del 1900, con coraggio e
dell’«Opera di San Domenico per i figli del- prova dolorosissima esserne rimandata a hanno tutti testimoniato l’esemplarità di vita contemplativa e attiva da perseveranza». «Nella mia esperienza nel processo – conclude – mi ha
la Divina Provvidenza». Cominciò a invia- causa della salute cagionevole. La personale, additare nella nostra epoca, in cui urge l’emergenza educativa». stupito e spesso commosso cogliere l’eroicità del suo comportamento
re i bambini più disagiati negli Istituti, pa- intima comunione con Gesù, sarà chiamata a Don Giuseppe Vaccari, promotore di giustizia nel processo diocesano, nel quotidiano, nella risposta a bisogni impellenti. Proponibile, quin-
gando per essi la retta (a questo program- realizzarla, senza sconti e alcuna dice di aver incontrato in Assunta «una bellissima testimonianza di di, di una santità possibile anche nell’oggi». (C.U.)
ma diede il nome di «Casa Vivente»); nel diminuzione, nella condizione laicale, la cui donna cristiana, che ha fatto
1924 iniziò la pubblicazione delle «stren- vocazione è «cercare il regno di Dio trattando davvero trasparire la bellezza del
ne» natalizie per raccogliere i soldi delle
rette dei bambini; sempre nel 1924 diede
le cose temporali» e «ordinandole secondo
Dio» (Lumen Gentium n. 31).
Vangelo». «Ciò che più colpisce in
lei – prosegue – è da una parte la
Cavina: «Un dono dello Spirito Santo alla Chiesa»
vita alla «Porticina» della Divina Provvi-
denza», una specie di «pronto soccorso» di
carità materiale; nel 1926 iniziò la pubbli-
E il suo rapporto con la Chiesa?
La Viscardi è stata portata dallo Spirito di
Dio, sempre fantasioso e imprevedibile, dal
vita spirituale molto intensa, di
vera "innamorata" di Cristo, e
dall’altra le numerose opere a cui
«I santi sono un dono dello Spirito Santo alla Chiesa per dire con la loro vita, un parola che ren-
da attuale, incontrabile, viva la perenne verità del Vangelo. Assunta Viscardi è uno di questi
doni». Monsignor Gabriele Cavina, provicario generale della diocesi e assistente spirituale dell’Asso-
cazione del giornalino «Pia Opera di San Do- piccolo mondo della sua esistenza e lanciata ha dato vita. L’una cosa è ciazione Maria Glicofilusa, che regge l’Istituto Farlottine dell’Opera San Domenico per i figli della Di-
menico per i Figli della Divina Provviden- nel mare aperto della carità. Ma ella non conseguenza dell’altra: proprio vina Provvidenza, riassume così il suo pensiero alla vigilia della conclusione della fase diocesana del
za»; nel 1937 ottenne il riconoscimento ca- comincia la sua straordinaria avventura perché viveva un’intensa processo di canonizzazione di Assunta Viscardi. «Noi possiamo proporre delle persone come esem-
nonico, da parte dell’Arcivescovo di Bolo- mossa da una personale ispirazione, o per comunione con Dio, Assunta poté pio di vita cristiana – prosegue monsignor Cavina – ma è lo Spirito che in un determinato momento
gna, dell’Opera di San Domenico come «Pia rispondere a un suo esclusivo carisma. Laica, essere tanto creativa. Le sue opere dà alla Chiesa la persona che sappia "dire" la parola del Vangelo necessaria in quel momento. Per
associazione di fedeli». Nel 1944 aprì a Co- bolognese, domenicana, all’inizio non ha nacquero tutte dal desiderio di questo, mi appare provvidenziale che oggi venga proposta come modello Assunta, una maestra, in
lunga il «Nido di Farlotti», istituto per ma- progetti suoi, diversi da quello dell’impegno dedicarsi a Cristo presente nei più un momento nel quale anche la Chiesa di Bologna, come tutta la Chiesa italiana, sta mettendo al
schietti ancora in fasce; prima ancora ave- cristiano e della fedeltà alla Chiesa. È proprio poveri, soprattutto nell’infanzia centro del suo impegno l’educazione». «La predilezione evangelica di Assunta per i "piccoli", che so-
va dato vita, con l’aiuto delle Domenicane il vincolo ecclesiale che fonda e anima il suo abbandonata. E verso questi no modello dei credenti – continua il provicario – la fanno interprete dell’amore di Dio e di quella
della Beata Imelda, all’Orfanotrofio della servizio di educatrice, come le scriveva il bambini e ragazzi aveva espressione privilegiata di tale amore che è l’amore dei genitori. L’aiuto che dà a questi "piccoli", e
Madonna di San Luca. Morì nel 1947. cardinale Giovanni Battista Nasalli Rocca, un’attenzione "completa", alle loro famiglie, sia nelle necessità materiali che nell’istruzione, è proprio espressione della parola
arcivescovo di Bologna: «Ove non può curandone la formazione sia del Vangelo nell’emergenza educativa di allora. La sua figura mostra come di fronte a certe emer-
andare la mia persona … umana che cristiana». «I testimoni genze lo Spirito abbia suscitato persone che hanno speso tutta la vita per dimostrare l’attualità del
non vi stancate, correte, che abbiamo ascoltato – conclude Vangelo». Monsignor Cavina sottolinea anche la completezza dell’azione di Assunta, che creò l’«Ope-
mi aiutate». Riscontro, don Vaccari – hanno tutti detto ra di San Domenico» per la crescita culturale dei «suoi» bambini e la «Porticina della Provvidenza»
Opera di San Domenico: ecco la «mission» prezioso: il Cardinale che l’incontro con lei è stato per per le loro necessità materiali. «Con l’iniziativa della "Casa vivente", poi – conclude – cioè l’affidare i
L’ «Opera di San Domenico per i figli della Divina Provvi-
denza», fondata da Assunta Viscardi è presieduta oggi da
Paolo Parenti, che guida un Consiglio di amministrazione for-
scriverà, dal 1923 al 1948,
la prefazione alla Strenna
che Assunta pubblicava
loro decisivo: grazie a lei, la loro
vita non è stata più la stessa, sia in
senso umano che cristiano».
bambini bisognosi a diversi istituti, senza smettere di seguirli e pagando per loro la retta, Assunta
dimostrò di non volere far tutto da sola. Anzi, attuò una forma di collaborazione ecclesiale davvero
encomiabile, espressione di una fiducia e una libertà non comuni». (C.U.)
mato da Paolo Boschi, Myrio Lanzoni, Principia Fortunato e Lo- per informare dell’Opera. «Se è sempre emozionante venire
renza Gechele; mentre Giovanna Randazzo è revisore dei conti.
Gestisce l’Istituto Farlottine (scuole) e la «Porticina della Provvi-
denza» (distribuzione di vestiario e alimenti ai bisognosi). «La
conclusione della fase diocesana del processo di beatificazione
di Assunta ha per noi un significato grandissimo – afferma Pa-
renti – perché dimostra, anche se in modo iniziale, che la no-
La modernissima pedagogia della condivisione
stra fondatrice, il "faro" che il Signore ci ha inviato per indicar-
ci la strada, è una santa: come per primo riconobbe un grande irella Lorenzini, dell’associazione ticolare padre Vincenzo Benetollo op, che per viene educato; Assunta lo esprimeva dicendo potrebbe chiedere – dice ancora la Lorenzini
laico, Enzo Biagi. Ciò ci infonde una grande "carica", un profon-
do entusiasmo nel portare avanti l’opera da lei fondata, nell’i-
mitarla e nell’attuare il suo progetto di dedicare la vita al bene
M «Maria Glicofilusa» è la dirigente del-
l’Istituto Farlottine (che comprende
sezione primavera, scuola dell’infanzia, pri-
primo ha "scoperto" Assunta e si è impegna-
to fattivamente perché fosse riconosciuto il
suo valore». «Un momento importante – con-
che ogni bambino ha bisogno di una sua spe-
ciale carezza». «Questo – prosegue – significa
che non si insegna solo, né soprattutto con le
– se Assunta abbia ancora qualcosa da dire og-
gi, in una situazione tanto diversa da quella
in cui lei è vissuta. Più che mai il suo inse-
dei bambini». «Tale progetto – prosegue – prevedeva di dare ai maria e secondaria di I grado) dell’Opera San tinua – perché è il riconoscimento da parte parole, ma con un "itinerario di contatto": per gnamento è attuale: perché nella nostra so-
piccoli assistenza morale materiale: e Assunta fece entrambe le Domenico per i figli della Divina Provviden- della Chiesa del nostro cammino, basato sul- questo abbiamo scelto come nostra guida la cietà i bambini sono oggetto di tante atten-
cose. Oggi l’assistenza materiale è assicurata dalla "Porticina"; za. «Per noi – afferma – la conclusione della le intuizioni di Assunta a favore dei bambini. Madonna della tenerezza. E che non c’è edu- zioni, ma si tende ad offrire loro abbondan-
ma ancora più preziosa è l’opera morale ed educativa che por- fase diocesana del processo di beatificazione Un approccio che noi portiamo avanti in pie- cazione se non si offre un respiro di eternità: za di mezzi e scarsità di fini. E soprattutto, non
tano avanti le nostre scuole: nella nostra società infatti l’emer- di Assunta è un momento molto importante. na sintonia con quanto ci ha detto il cardina- è l’incontro con Cristo, infatti la via privilegiata si condivide con loro la vita, ignorando una
genza educativa è particolarmente forte». (C.U.) E mi fa piacere ringraziare tutti quelli che si le Caffarra: che non c’è educazione senza una per la pienezza umana; per questo Assunta vo- profonda esigenza del cuore umano: crescere
sono adoperati perché si giungesse a ciò: in par- "condivisione appassionata" della vita di chi leva far conoscere Gesù ai suoi ragazzi». «Ci si in una relazione». (C.U.)
Sabato sera la processione da Santo Stefano a San Petronio Montagna, si tiene oggi l’ultima Anno per le vocazioni sacerdotali:
sessione del Piccolo Sinodo il vicariato Bologna Ovest a San Luca
e il momento conclusivo, presieduti dal Cardinale
in occasione della celebrazione diocesana della Gmg
S
arà incentrata sulla pastorale di
collaborazione e sulla responsabilizzazione
dei laici nella gestione delle parrocchie, la
terza e ultima sessione del Piccolo Sinodo della
S arà il vicariato di Bologna Ovest, questa setti-
mana, venerdì 15, a recarsi in pellegrinaggio
al Santuario della Beata Vergine di San Luca,
in occasione dell’anno
montagna, relativa a «Riordino territoriale e straordinario di pre-
Giovani, veglia
problemi amministrativi». L’appuntamento è ghiera per le vocazioni
oggi alle 15.30 nell’oratorio «Cattani» di Vado; sacerdotali, voluto dal-
modera don Lino Civerra. I membri l’Arcivescovo. «Il pelle-
dell’assemblea saranno chiamati ad approvare, grinaggio costituirà per
integrare o modificare le proposizioni dello noi l’ultima Stazione
Strumento, che ipotizzano per il prossimo quaresimale, unitaria –
decennio una pastorale per zone omogenee. spiega il vicario monsi-
per le «Palme»
Dimensione non nuova per il territorio di gnor Gino Strazzari,
montagna, dove da tempo le parrocchie cercano parroco a Zola Predosa
di superare un’autoreferenzialità non più –. L’appuntamento è
proponibile. Diffusa è la tendenza a collaborare alle 20 al Meloncello;
tra parrocchie e parroci del medesimo Comune: quindi la salita al San- La Basilica di San Luca
scelta naturale a fronte di rapporti già presenti tuario recitando il Ro-
tra gli abitanti, soprattutto giovani. Nel vicariato sario, guidata dalla parrocchia di Cristo Re di Le
di Porretta il fenomeno è particolarmente Tombe. Alle 21, nel Santuario, la Messa concele-
DI MICHELA CONFICCONI accentuato, e in alcuni casi, come per brata presieduta dal vescovo ausiliare emerito mon-
Camugnano e Castel di Casio, ci si collega signor Ernesto Vecchi, animata da un numeroso Co-
ro interparrocchiale (un centinaio di elementi). Il
«R
adicati e fondati in anche tra più Comuni. «Con questo criterio a
Cristo, saldi nella fede»: volte si trovano a collaborare tra loro più servizio liturgico sarà curato dalla parrocchia di San
sarà la frase paolina sacerdoti, mentre in altri c’è un solo sacerdote Giovanni Battista di Casalecchio, le Letture da quel-
della Lettera ai Colossesi, quella per tutte le chiese del territorio – spiega don la di San Pio X». «L’intento del pellegrinaggio – sot-
scelta dal Papa per il grande Civerra, il vicario –. Se da un lato è sempre bene tolinea il vicario – sarà naturalmente la preghiera
raduno di Madrid ad agosto, a che le parrocchie guardino oltre il proprio per le vocazioni, in particolare a Maria. E poi c’è an-
dare il tema alla veglia e confine, dall’altro ci sembra però opportuno che il desiderio di esprimere il nostro saluto e la no-
processione delle Palme che si garantire sempre la presenza di una comunità stra gratitudine a monsignor Vecchi: lui ha infatti
terrà sabato 16, vigilia della di sacerdoti. Per questo sarebbe utile ampliare un legame particolare con il nostro vicariato, per-
Domenica delle Palme. le zone pastorali». A Vergato esiste già una ché vi è stato parroco, al Cuore Immacolato di Ma-
L’appuntamento, che celebra a buona collaborazione a livello di vicariato. ria, per vent’anni, e ha ricoperto anche l’incarico
livello diocesano la Giornata Sono ormai tradizioni consolidate, per di vicario. Per questo, e per il forte legame che da
mondiale della gioventù, avrà esempio, il campo estivo delle scuole medie, le sempre unisce le nostre parrocchie alla Madonna
inizio alle 20.30 con l’accoglienza Stazioni quaresimali e i pellegrinaggi mariani. di San Luca, speriamo e confidiamo in una nume-
dei giovani in piazza Santo Più definita appare invece la pastorale di rosa partecipazione». Il vicariato di Bologna Ovest
Stefano. Alle 21 il cardinale Carlo collaborazione tra le parrocchie della zona di è costituito da 27 parrocchie, per un totale di poco
Caffarra benedirà i rami d’ulivo. Castel d’Aiano, Villa d’Aiano, Roffeno, Pieve di più di 110mila «anime»; ed essendo piuttosto am-
Quindi il corteo si sposterà Roffeno e Cereglio, dove da tempo i Consigli pio, è diviso in quattro zone pa-
processionalmente lungo le vie pastorali lavorano unitariamente. Il territorio è storali: Borgo Panigale-Anzola,
Santo Stefano e Rizzoli, per entrare diviso in due grandi aree: il lungo Reno e l’alta Casalecchio di Reno, Calderara
poi in Piazza Maggiore e dì lì in valle del Reno. Articolata la situazione di Setta, di Reno, Zola Predosa. Le zone
San Petronio. All’interno della per l’ampiezza del suo territorio. Già costituita «operano con una certa autono-
Basilica si svolgerà la veglia, un’unità pastorale a Castiglione dei Pepoli, con mia – spiega monsignor Straz-
suddivisa in tre momenti, ciascuno nomina dei parroci in solido. Buona la zari – ma non mancano iniziati-
dei quali strutturato in letture, collaborazione nella zona di San Benedetto Val ve comuni, ad esempio nella Pa-
canti, preghiere e riflessione di Sambro, dove si fa insieme la formazione storale giovanile: quest’anno c’è
dell’Arcivescovo. A fare da filo degli animatori dell’Estate ragazzi e dei stato ed è ancora in corso un
conduttore la figura di San Pietro e catechisti. Anche a Sasso Marconi si lavora verso Mons. Strazzari cammino unitario di prepara-
la sua professione di fede, con la pastorale integrata: è già attiva una trama di zione alla Giornata mondiale
riferimento al testo di Matteo: «Ma rapporti tra i parroci soprattutto per le Messe e della gioventù. Momento unitario importante, i-
voi, chi dite che io sia?», «Tu sei il le Confessioni. Più a sé le zona Loiano- noltre, è il ritrovo mensile dei sacerdoti». «Dal pun-
Cristo», «Tu sei Pietro, e su questa Monghidoro, dove pure si sta avviando un to di vista sociologico – prosegue il vicario – le zo-
pietra edificherò la mia Chiesa». cammino insieme, e Monzuno, paese per certi ne che compongono il vicariato sono periferia ur-
«La Veglia delle Palme è un versi geograficamente più isolato. bana industriale, e quindi stanno attraversando un
momento forte che proponiamo In merito alla responsabilizzazione dei laici nel- momento economico non facile. Le parrocchie co-
ogni anno ai giovani della diocesi la gestione degli edifici sacri, la situazione è si- stituiscono però ancora un punto di riferimento e
come introduzione alla Settimana mile in tutti e tre i vicariati. La montagna si ca- di aggregazione "forte". Altro punto di riferimento
Santa – spiega don Sebastiano ratterizza per un numero particolarmente eleva- è la Casa della Carità di Borgo Panigale: un luogo
Tori, incaricato diocesano di to di oratori e piccole chiese, e i sacerdoti si tro- di educazione al servizio al quale fanno capo nu-
Pastorale giovanile –. L’aspetto vano così a dover gestire, amministrare e ristrut- merose parrocchie e al quale noi sacerdoti garan-
comunitario e cittadino è un turare moltissimi edifici. (M.C.) tiamo la Messa quotidiana». (C.U.)
richiamo alla centralità dei misteri
che ci apprestiamo a celebrare,
non solo per i giovani, ma per tutti
coloro da questo gesto ricevono testimonianza».
L’accento sulla fede risponde all’invito del Papa
che proprio su questo ha invitato i giovani a
riflettere nella Gmg di quest’anno. «Essere radicati
Persiceto. Arriva la festa della famiglia
e fondati in Cristo, come raccomanda l’apostolo
Paolo – continua don Tori – significa riconoscer unedì 25 aprile, Lunedì dell’Angelo, a San Giovanni in Per- to Persiceto-Castelfranco; stand di associazioni diocesane che si
Cristo nostro Signore e Salvatore, e vivere nella sua
Chiesa. Per questo abbiamo scelto la
testimonianza di San Pietro come guida in questo
L siceto si svolgerà la «Festa della famiglia» diocesana, pro-
mossa dall’Ufficio diocesano di Pastorale familiare, sul tema
«Famiglia dono ricevuto, impegno di speranza». Alle 14.30 al Tea-
occupano di famiglia; animazioni, attività e giochi per i bambini
e i ragazzi. Una delle parrocchie che si sono più preparate all’e-
vento è quella più grande del vicariato, Castelfranco Emilia. «Da
percorso». tro Fanin accoglienza delle famiglie; quindi i figli, divisi per età, febbraio – racconta il parroco don Remigio Ricci – abbiamo svol-
Significativa l’immagine riportata nel manifesto di saranno intrattenuti e animati presso la scuola materna e il chio- to tre incontri su temi attinenti la famiglia. Nel primo, il gineco-
quest’anno: il Crocifisso custodito nella Cattedrale stro della chiesa di San Francesco. Alle 15 nel teatro due relazio- logo Patrizio Calderoni ci ha aiutato a riflettere su «La vita è un
di San Pietro, con alle spalle le due chiese che ni: Marinella Perroni, biblista neotestamentaria al Pontificio Ate- dono: custodiscila»; nel secondo, il professor Marco Tibaldi ci ha
segnano partenza e meta della processione delle neo S. Anselmo di Roma parlerà de «Alle origini della Chiesa: le parlato del matrimonio come dono, in quanto sacramento; infi-
Palme: Santo Stefano e San Petronio. «Volevamo comunità domestiche»; i coniugi Nicoletta e Davide Oreglia, re- ne nel terzo, due suore Figlie di Maria Ausiliatrice, di Rimini, suor
che fosse chiaro il riferimento alla Settimana Santa sponsabili dell’Ufficio diocesano di Pastorale familiare di Mon- Paola e suor Agnese hanno trattato il tema dell’educazione». Ol-
– conclude l’incaricato di Pastorale giovanile –. Ci dovì tratteranno il tema «Nell’oggi della Chiesa: la famiglia chie- tre a ciò, in tutte le Messe feriali e festive, c’è stata e c’è una pre-
raduniamo per Cristo, per fare memoria della sua sa domestica». Alle 17.30 il momento culminante, in Piazza del ghiera dei fedeli per la famiglia. La parrocchia parteciperà anche,
Passione, morte e Risurrezione, e per far Popolo: la Messa presieduta dal cardinale Carlo Caffarra. Alle 19 con un proprio cartellone, alla mostra fotografica sul tema del-
sperimentare una volta di più al nostro cuore che è cena a buffet con offerta libera; alle 20.30 Spettacolo teatrale: «Si- l’accoglienza. «Abbiamo una bella esperienza in proposito – con-
questo l’unico annuncio in grado di regalargli la cura speranza». Ci saranno: la mostra fotografica «Famiglia ospi- clude don Remigio – quella di una Casa famiglia, in paese, retta
gioia e la pace che cerca». tale» preparata dalle famiglie delle diverse parrocchie del vicaria- da una suora, che però la gestisce assieme ad alcune famiglie».
Messa d’oro. Don Zanasi a Bazzano: una vita per gli anziani
o festeggerà, domenica 17, la «sua» co- ranno eseguiti dall’Ensemble corale Arsar- mane 5 anni. «E fu un’esperienza molto lammo al pellicano, perché questo uccello, gliere e «riciclare». Spiega
L munità parrocchiale di Bazzano, della
quale è cappellano da ben 44 anni,
nel contesto di una speciale Domenica del-
monica, direttore Daniele Venturi, organi-
sta Fabiana Ciampi, voci recitanti Rossella
Guidaboni e Alessandro Riccioni. Una sto-
bella – racconta – perché tutta passata ad a-
nimare gruppi giovanili». Poi un momento
di crisi: viene allora inviato a Sant’Apollina-
che simboleggia Cristo, secondo la leggen-
da quando non ha cibo per i suoi piccoli si
squarcia il petto per dar loro da mangiare
don Attilio: «Abbiamo chia-
mato quest’opera "Beta-
nia", come la prima Casa di
le Palme. Quel giorno infatti a presiedere, ria davvero insolita quella di don Zanasi. re di Serravalle, dove c’è il suo «mentore» la sua carne. Questo ideale d’amore ha ispi- accoglienza che abbiamo
dalle 10, la processione e la Messa sarà il Nato a Gaggio di Piano, ne è partito a 12 don Poli, che l’aiuta. Così l’anno successivo rato tutta la mia vita, e i volontari che han- creato. E nel tempo abbia- Don Zanasi
cardinale: don Attilio Zanasi concelebrerà anni per andare in Seminario prima a No- passa a Bazzano, «dove ho messo radici» no lavorato e lavorano con me». Con que- mo creato anche un Centro
e, al termine ci sarà il pranzo comunitario, nantola, poi a Bologna. «Seguii il consiglio dice sorridendo. E dove ha fondato insie- sti intenti, «Il pellicano» è cresciuto, sempre d’ascolto, che poi abbiamo
nel corso del quale verrà festeggiato per i di mia mamma – spiega – ma molta im- me all’allora parroco don Bruno Barbieri la sotto la guida di don Attilio e dei parroci passato alla parrocchia, e un doposcuola
suoi 50 anni di sacerdozio (anche se li portanza ha avuto l’esempio di alcuni sa- Casa per anziani «Il pellicano». «Comin- che si sono succeduti (don Francesco Bulli- per ragazzi in difficoltà». In questo anno
«compirà» il 25 luglio). Un altro momento cerdoti: i miei parroci monsignor Pastorelli ciammo, con alcuni volontari, a svolgere ni e ora don Franco Govoni): nel ’93 è stata che vede il suo Giubileo sacerdotale, don
di festa sarà il concerto spirituale giovedì e don Boninsegna, e, quand’ero in Semina- un’attività per finanziarci: la raccolta di ciò inaugurata l’omonima residenza anziani, Attilio sente soprattutto una profonda gra-
14 alle 21 nella chiesa parrocchiale, sul te- rio, don Antonio Poli». Subito dopo l’ordi- che alla gente non serviva più, per riutiliz- che ha 60 posti e una lunga lista d’attesa. Il titudine verso il Signore per aver compreso,
ma «Il Curato d’Ars: fedeltà di Cristo, fe- nazione, don Attilio viene mandato come zarlo e trasformarlo in denaro. In seguito, tutto si regge sulle rette degli ospiti e sul la- dice, «che "c’è più gioia nel dare che nel ri-
deltà del sacerdote»: canti e riflessioni sa- cappellano a Sant’Agata Bolognese, dove ri- quando fondammo l’associazione la intito- voro dei volontari, che continuano a racco- cevere"». (C.U.)
4 BOLOGNA Domenica
SETTE società 10 aprile 2011
arà Umberto Ponziani, psico- visione chiara: è infatti più diffuso altri Paesi: si tende a liquidarlo co- S i conclude il percorso formativo per le Case di
riposo religiose di Bologna, promosso dalla Ca-
S e la dolorosa vicenda scatenata dalla guerra a
Marzabotto è nota in tutto il mondo, ciò è dovuto
soprattutto al costante e generoso impegno di Dante
S logo e psicoterapeuta, a tenere,
venerdì 15 dalle 15.30 alle
18.30 nella sede dell’Istituto Verita-
di quanto si pensi e soprattutto,
comporta conseguenze pesanti, e a
lunga scadenza, sia per le vittime
me "ragazzate", "cose che passa-
no", e a non affrontarlo davvero.
Esso, fra l’altro, è più presente nelle
sa di accoglienza Beata Vergine delle Grazie della
parrocchia di San Severino in collaborazione con
l’Ufficio diocesano di Pastorale sanitaria: martedì
Cruicchi, scomparso quasi novantenne in questi giorni dopo
aver speso tanti anni alla guida morale della comunità
civile marzabottese, dove ha ispirato ogni iniziativa utile a
tis Splendor (via Riva di Reno 57) il che per i bulli. Questi ultimi ri- scuole primarie, seppure in forme 12 alle 16.30 a San Severino (largo Lercaro 3) don tener viva la dolente memoria della guerra. Spirito
secondo incontro del corso «Educa- schiano di degenerare in comporta- più leggere, che in quelle seconda- Massimo Ruggiano, parroco a Quarto Inferiore e a indomito, perennemente proteso a ideali di giustizia e di
re nella scuola: tra intercultura e cit- menti propriamente criminosi; rie. Occorrerebbe che le scuole si Marano di Castenaso parlerà de «Il servizio all’an- libertà perseguiti ovunque con tenace determinazione,
tadinanza» promosso dal Centro di mentre le vittime rischiano la de- sensibilizzassero e si attrezzassero, ziano: accompagnare camminando insieme». «Le Dante Cruicchi aveva sposato la causa di Marzabotto come
iniziativa culturale in collaborazio- pressione, oppure di attuare com- costruendo itinerari specifici con gli mie considerazioni – spiega don Ruggiano – si ba- la causa della sua vita, svolgendo il suo compito, nel bene e
ne con l’Uciim. Ponziani parlerà de portamenti reattivi distorti». «Pur- strumenti di classe e dell’istituzio- sano su un’esperienza diretta: la convivenza con nel male, con caparbietà di montanaro e fervore di
«Il bullismo: psicodinamica di troppo – continua Ponziani – il ne-scuola; e facendo fronte comu- mio padre anziano. Nel rapporto con le persone missionario. Personalmente ricordo la sollecitazione del suo
comportamenti lesivi nel gruppo bullismo è poco riconosciuto nelle ne con i genitori. I quali, a loro vol- anziane ci sono alcuni elementi fondamentali. An- invito ad adoperarmi per ottenere una visita del Papa a
dei pari». «Il bullismo – spiega – è scuole italiane, e in generale in Ita- ta dovrebbero essere più attenti ad zitutto, è importante aiutare queste persone a rac- Marzabotto: sogno troppo ambizioso e perciò irrealizzabile.
un fenomeno di grande rilievo, che lia, dove pure è più presente che in eventuali sintomi (svogliatezza, de- contarsi: raccontare il loro passato e il loro pre- Ma poi gli fu di grande soddisfazione l’incontro che riuscì a
si verifica nei cosiddetti gruppi di pressione, rifiuto del gruppo, ecce- sente. Poi occorre sforzarsi di mettersi nella loro realizzare a Roma fra alcuni superstiti della guerra e
pari in età evolutiva: si distingue da Lo psicologo Ponziani tera) che possono indicare che il fi- dimensione del tempo, che è completamente di- familiari delle vittime col Papa. E rammento l’esortazione,
altre forme di violenza per essere glio è vittima di bullismo. Con un versa dalla nostra: questa è intrisa di attivismo, la quasi una consegna, dell’ultimo incontro: «Ora bisogna
un’emarginazione grave e duratura interviene al corso Cic lavoro comune tra genitori, scuola loro di passività, ma proprio per questo più uma- completare e concludere l’iter della beatificazione dei preti
dal gruppo stesso, imposta dal bul- «Educare nella scuola: tra e altre agenzie educative ragazzi, il na». «Fondamentale – prosegue – è anche far per- di Monte Sole». Un progetto che gli stava a cuore, come a
lo alle sue vittime. Un fenomeno bullismo infatti può diventare ge- cepire che la vecchiaia è un tempo di affinamen- tutti noi. Per il suo ultimo riposo Cruicchi ha scelto di
del quale è importante avere una intercultura e cittadinanza» stibile». (C.U.) to, positivo, in cui "togliersi i pesi" e affrontare le ritornare a Castiglione dei Pepoli, nella sua terra, fra la sua
cose con più "leggerezza". Potrà così emergere la gente, nel suo mondo più autentico, dove permangono
parte spirituale della persona, che prima era soffo- sentimenti forti, compresi quelli religiosi, sorretti da una
cata dall’attivismo: perché la vita, fino alla fine, è pietà mariana antica e pur sempre viva. E noi l’abbiamo
Si conclude mercoledì al Perla, con la proiezione una costante evoluzione». «Infine – conclude don
Ruggiano – è importante valorizzare lo scambio
salutato nella Chiesa Vecchia, ancora così cara ai
castiglionesi, sotto lo sguardo dell’immagine della Madonna
del film «Creation» sullo scienziato inglese, il ciclo intergenerazionale: nella famiglia e nella parroc- della Consolazione, maternamente vigile sulle tombe dei
chia, far sì che la saggezza degli anziani aiuti e sia figli che le si stringono affettuosamente attorno.
«La scienza o la fede?» del centro San Sigismondo custodita dai giovani». (C.U.) don Dario Zanini
L’uomo Darwin
ci perdoni tutti e due". Come per dire: credo in Dio, ma la anche in università, la Parola del Vangelo e il
tua teoria sembra contraddire tutto questo». «Con questa Pane vivo possono rigenerare nell’interiorità di
proiezione», conclude Zanarini, «termina il ciclo "La scien- tutti il desiderio di un cammino sempre più vero
za o la fede?". E il bilancio è positivo, con una partecipa- verso la Verità, nonostante ogni incertezza e
zione numerosa e attenta. È stata una bella esperienza che lentezza dei cuori.
spero ripeteremo». (C.S.) monsignor Lino Goriup, vicario episcopale
per la cultura, l’università e la scuola
Cdo. «Guardare al positivo», una sfida per la città Scomparso l’imprenditore Giulio Ponzellini
er non discutere astratta- nale Caffarra, che "il profondo tes- strazione comunale indica nella sus-
E ’ scomparso venerdì, all’età di 95 an-
ni, Giulio Ponzellini, noto imprendi-
tore bolognese. Laureato in ingegneria mec-
giovedì. Incontro
al teatro Antoniano «P mente o ideologicamente
sul futuro, occorre partire
dal positivo che già c’è nella nostra
suto connettivo della nostra città è
costituito da relazioni di gratuità". Il
più importante ospedale domiciliare
sidiarietà la strada maestra da im-
boccare. Durante l’Istruttoria pubbli-
ca sul welfare comunale, tutti gli in-
canica, è stato al vertice del Gruppo Castel-
li (mobili per ufficio e arredi). Negli anni ’60
fondò l’Editrice Compositori, azienda leader
città – afferma Marco Masi, vice pre- italiano per malati oncologici, una tervenuti hanno rivendicato maggio- nelle pubblicazioni scientifiche. Nominato
«Bologna 2011: persone ed opere al servizio sidente Compagnia delle Opere di realtà educativa che ha rilanciato u- re sussidiarietà a Bologna (che desti- Cavaliere del lavoro il 2 giugno 1985 è sta-
del bene comune». È il tema dell’incontro, Bologna –. La Cdo vuole invitare na storica istituzione, un intero vil- na metà delle risorse comunali, cioè to componente del Consiglio superiore del-
promosso dalla Compagnia delle Opere di tutti a "guardare" i fatti più significa- laggio costruito sulle fondamenta 255 milioni su 555, alle politiche di la Banca d’Italia fino all’inizio degli anni Giulio Ponzellini
Bologna, per giovedì 14 alle 21 al Teatro tivi presenti a Bologna». «La nostra della accoglienza e della solida- welfare)». Il rilancio di Bologna, ’90. Alla sua indubbia capacità di impren-
Antoniano. Interverranno Raffaella Pannuti, comunità – prosegue – è ricca di rietà…. Sono alcune delle realtà so- conclude «non può che partire dalle ditore Ponzellini ha unito una fede coerente e vissuta in una profon-
segretario generale della Fondazione Ant, persone e opere sociali (scuole, ope- ciali che tratteggiano il volto più ve- persone e dalle realtà che operano al da consapevolezza ecclesiale alimentata dalla frequenza quotidiana al-
Mirella Lorenzini, dirigente dell’Istituto re di carità, cooperative sociali…) ro della nostra città». «La Cdo – dice servizio del bene comune; testimoni la Messa alla quale, fino a quando la salute glielo ha permesso, parte-
Farlottine e monsignor Antonio Allori, quotidianamente impegnate per il ancora Masi – vuole dare un contri- per tutti della possibilità di vivere al- cipava in Cattedrale. Lascia quattro figli: Alberto, Massimo, Andrea e
responsabile di Villa Pallavicini, esponenti di bene comune. Persone appassionate, buto per valorizzare queste realtà. E l’altezza dei desideri più veri di ogni Francesco. Le esequie si sono svolte ieri nella chiesa di Sant’Anna.
Scholè e «Famiglie per l’accoglienza» testimoni, come ci ricorda il cardi- a chi si candida a guidare l’ammini- persona». (S.A.)
Domenica BOLOGNA 5
10 aprile 2011
cultura SETTE
Una nuova straordinaria mostra della Raccolta Lercaro Frans Brüggen Ai «Martedì»
che, grazie al sostegno della Fondazione Fmr-Marilena a San Domenico grande «Stabat»
Ferrari, mette a confronto l’arte antica e contemporanea:
sabato alle 17.30 l’inaugurazione alla presenza del cardinale omani sera, alle ore 20.30,
D nella Basilica di San
DI CHIARA DEOTTO
S
Domenico, per la rassegna ul tema «Ai piedi della Croce» il
«Grandi interpreti», Frans prossimo incontro de «I Martedì di
A
ndrea Dall’Asta S.I., direttore della Jannis Kounellis, Kengiro Azuma, Arnulf miniate. Poi, la mostra è completata da sappiamo che, mentre al Teatro accinse alla composizione dell’opera:
Raccolta Lercaro, realizza una delle più Rainer, Georges Rouault, Mario Fallini, alcune splendide opere antiche, la presenza Manzoni possiamo contare su ne completò sei pezzi nel 1832, mentre
grandi mostre mai ideate in precedenza Mirko Marchelli, Nicola Samorì». delle quali mostra la continuità dei valori tra un’ottima acustica, nelle chiese, gli altri sei vennero composti da un
sul tema della Croce dal titolo: «Alla luce La Croce è presente da secoli nell’iconogra- presente e passato e origina quel confronto talvolta, ci sono dei problemi. Per compagno di studi alla scuola di Padre
della Croce. Arte antica e contemporanea a fia cristiana. necessario per comprendere alcuni aspetti questo, chiesto il parere di alcuni Mattei, Giuseppe Tadolini. In questa
confronto». La mostra nasce con una «La Croce è al centro del dibattito politico e iconografici utili per entrare nel significato esperti, collocheremo gli esecutori forma lo Stabat Mater venne eseguito il
caratteristica inedita, da una vera e propria sociale, se la pensiamo come simbolo più profondo del mistero della morte e non davanti all’altare, bensì al Venerdì Santo del 1833 nella Cappella
commissione da parte della Raccolta rivolta dell’identità cristiana, ma è uno dei simboli risurrezione del Figlio di Dio». centro della chiesa e il pubblico di San Felipe el Real a Madrid. Nel
ad artisti di livello internazionale, tanto che più antichi dell’uomo. Rappresenta la Con questa iniziativa la Raccolta Lercaro sarà intorno. Facciamo un 1841 Rossini riprese in mano la
si potrebbe presentare come una prova relazione dell’uomo col cosmo, del rapporto continua un percorso di dialogo tra fede e "esperimento" e vediamo cosa partitura, la rivedette e compose
generale per un padiglione del Vaticano alla tra il cielo e la terra. La Croce diventa così il artisti dell’oggi. succede». quattro brani in sostituzione dei sei
Biennale di Venezia tanto auspicato dal legame tra l’umano e il divino, il materiale e «Sì, interpellando la cultura contemporanea Al raro Oratorio di Pasqua per soli scritti da Tadolini dieci anni prima. La
cardinale Gianfranco Ravasi. Gli artisti come lo spirituale, le tenebre e la luce, la morte e per esplorare il mistero della croce perché coro e orchestra, saranno accostati prima esecuzione pubblica della
hanno risposto? «Con grande generosità e la vita. E in questo senso è simbolo per possa dire qualcosa agli uomini del nostro la Suite per orchestra BWV 1066 e versione finale ebbe luogo a Parigi, al
disponibilità. Sono lavori inediti di artisti di eccellenza del "religare", dell’unire, del tempo. Di fronte alle inutili provocazioni il Concerto in re minore per Théâtre Italien, il 7 gennaio 1842.
primo piano come quelli di Nicola De tracciare linee di congiunzione». recenti del Miart, noi rispondiamo con una organo e orchestra, una L’opera riscosse un successo
Maria, Mimmo Paladino, Ettore Spalletti, Così è un simbolo che può interpellare an- mostra che vuole diventare un invito alla ricostruzione dello stesso Brüggen straordinario. A Bologna, nella sala
Lawrence Carroll, Hidetoshi Nagasawa, che chi è in cerca di risposte o chi ha un’al- preghiera. Opere che richiedono un da fonti originali. Completano il dell’Archiginnasio, le sere del 18, 19 e
Marcello Mondazzi, Sean Shanahan, Pietro tra fede? ricentramento interiore. E tempo per entrare gruppo degli esecutori Ilse Eerens 20 marzo 1842 l’opera venne eseguita
Coletta. Ci sono poi autori del secolo «Sì, come la bellissima opera di Hidetoshi in profondità. E silenzio. Credo che una (soprano), Michael Chance (alto), per la prima volta in Italia in forma
appena passato presenti in Raccolta, come Nagasawa, in marmo bianco di Carrara, mostra così grande e con artisti Markus Schäfer (tenore), David pubblica nella versione con l’orchestra:
composta di otto braccia. Tutti i bracci della contemporanei tanto importanti su questo Wilson-Johnson (basso) e Pieter- Rossini contribuì personalmente
croce sono in stretta connessione tra loro. tema non sia mai stata fatta». Jan Belder (organo). all’allestimento e come direttore venne
L’uno si appoggia all’altro, in modo tale che Chiara Deotto chiamato Gaetano Donizetti.
la struttura stia in un equilibrio preciso.
Nessun elemento può essere spostato.
All’armonia dell’insieme corrisponde quindi
una fragilità strutturale. È come se Nagasawa Santa Cristina, cala il sipario sul clarinetto
ci dicesse che l’armonia che l’uomo è
chiamato a vivere con il mondo è un
principio che va salvaguardato, custodito,
S i conclude mercoledì 13, nella chiesa di Santa Cristina (i-
nizio alle 20,30), il percorso di «Contrasti - Il clarinetto da
Mozart al jazz», con l’americano Bill Smith, la cui storia mu-
amato. In questo senso, l’opera è un elogio sicale unisce Darius Milhaud (che fu suo maestro) e Dave Bru-
della relazione, aspetto per noi beck (col quale ha suonato dal 1946). Il clarinettista Bill Smith
fondamentale. La nostra vita non è forse è stato l’antesignano della cosiddetta «third stream», la «ter-
"intrecciata" di inter-connessioni?». za corrente», che fin dai primi anni Cinquanta cercava di uni-
Questa visione può entrare in stretto rap- re in un nuovo linguaggio i due mondi della classica e del jazz.
porto con la nostra, secolare storia di raffi- Questa fusione è diventata una caratteristica dell’universo mu- Enrico Pieranunzi
gurazione della croce? sicale di Enrico Pieranunzi, già partner alla tastiera di artisti
«Certo, come l’opera di Kounellis che ci dice quali Chet Baker, Lee Konitz, Marc Johnson, Joey Baron, ed esibitosi nei più im-
che tutta la nostra vita si svolge all’ombra portanti festival internazionali, da Montreal a Copenaghen, da Berlino a Geru-
della Croce, o quella di Paladino che ci salemme. Insieme eseguiranno musiche di Darius Milhaud, Leonard Bernstein,
mostra un Cristo sofferente che infonde John Cage, Bill Smith, Enrico Pieranunzi, e improvvisazioni. Ingresso libero.
Autore ignoto (scuola mitteleuropea), Crocifisso amore e fiducia o ancora quella di Nicola de Ettore Spalletti, Croce di colore
Gesù guarisce il cieco nato Ai catecumeni: «Passate dalle tenebre alla luce di Dio»
DI CARLO CAFFARRA * telligenza. E la parola del Signore fa un falsa. Noi siamo cioè e viviamo nel- se che ci fanno apparire grandi, im- proprio lui. Ed egli disse: io credo, Si- stro pensiero, così che non si fermi al-
richiamo drammatico: il modo con cui l’errore. L’esemplificazione che la pa- portanti davanti agli uomini; sono le co- gnore». Cari fratelli e sorelle, il cieco na- l’apparenza, ma vada sempre più ad-
P
ossiamo introdurci nella com- Dio guarda le cose o le persone è diverso rola di Dio ci offre perché prendiamo se che possiamo toccare, i soldi, il pre- to esce dalla sua cecità quando «vede dentro alla realtà, fino a comprendere
prensione di quanto oggi il Si- dal modo con cui le guarda l’uomo. coscienza di questa nostra condizione, stigio sociale, ciò che vediamo alla te- Gesù»: quando «crede in Lui». L’uomo, che la realtà vera è quella invisibile. È
gnore ci dice riferendoci ad una Possiamo dire la stessa cosa in un altro è assai efficace. Per Samuele la realtà e- levisione. La conseguenza è come se la ciascuno di noi è redento dalla sua con- ancora l’Apostolo che ci dice: «com-
semplice esperienza quotidiana. Fra i modo. Poiché la conoscenza che il Si- ra nella forza, e pertanto pensava che il nostra vita fosse un sogno: crediamo dizione di errore quando è pienamen- portatevi perciò come i figli della luce».
cinque sensi di cui disponiamo, non gnore ha della realtà è vera, e noi non re scelto dal Signore non potesse esse- vero, reale, consistente ciò che in realtà te illuminato dalla verità, quando Cari amici, in ogni quaresima dobbia-
c’è dubbio che la vista ci è il più caro. la conosciamo come la conosce Dio, re che fra i figli più grandi di Jesse. Co- è falso, illusorio, inconsistente. Dicia- «guarda come guarda Dio». Ma come è mo esercitare questa inversione del pen-
È il senso della vista che facendoci ve- abbiamo della realtà una conoscenza sì anche per noi la «realtà» sono le co- mo: siamo spiritualmente ciechi. Cari possibile questo? Quando Dio si avvi- siero per guardare nel modo giusto la
dere il mondo e le persone circostanti, amici, questa è la condizione cina a ciascuno di noi facendosi in Ge- realtà; per capire che Dio è la realtà, Cri-
ci posiziona nella realtà, consentendo- dell’uomo, di ciascuno di noi: sù uno di noi; quando, mediante la sua sto è la realtà ed il criterio del mio agi-
ci di muoverci in essa senza farci del non sappiamo ciò che è la no- Parola ci comunica il suo stesso pen- re e del mio pensare. Cari catecumeni,
male. Il cieco ha sempre più o meno bi- stra vera realtà, e ciò che è il siero, il pensiero di Gesù. Questa è la la preghiera che fra poco farò su di voi
sogno di essere accompagnato. È sulla nostro scopo. È a questo li- liberazione dalla nostra cecità. Cari ca- invoca la forza divina, perché siate ca-
base di questa semplice e grandiosa e- vello che oggi ci viene propo- tecumeni, avete notato un particolare. paci di vincere le suggestioni di colui
sperienza, che si è chiamata «vista» e sto l’annuncio evangelico at- Il cieco acquista la vista lavandosi alla che, bugiardo fin dal principio, vuole
«visione delle cose e del mondo» anche traverso la narrazione della piscina di Siloe. È la figura del battesi- mantenervi nelle tenebre dell’errore. Il
l’esercizio della nostra intelligenza. Es- DOMENICA 10 SABATO 16 guarigione di un cieco nato mo che riceverete. Mediante esso sare- passaggio dal potere delle tenebre nel
sa è infatti paragonabile all’occhio del Alle 11 nella parrocchia di S. Vincenzo Alle 11.15 nella Basilica di S. Domenico compiuta da Gesù. Come a- te illuminati dalla verità di Cristo, e di- regno della Verità è faticoso, è combat-
nostro corpo che ci fa vedere la realtà: De’ Paoli Messa di chiusura delle Missioni conclusione della fase diocesana del vete sentito, la guarigione av- venterete luce nel Signore. Il dono che tuto. Voi ora riceverete la forza dall’al-
mediante l’uso della nostra intelligen- al popolo e apertura della Decennale Processo di beatificazione di Assunta viene in un contesto molto Gesù Risorto ci farà mediante i sacra- to. Che il Signore conceda a tutti, cate-
za tuttavia noi abbiamo una «visione» eucaristica. Viscardi. drammatico, e termina in un menti pasquali, il dono della cono- cumeni e fedeli, che i nostri pensieri
della realtà ben più profonda di quel- Alle 17.30 in Cattedrale Messa: presiede Alle 17.30 alla Raccolta Lercaro incontro del cieco con Gesù. scenza vera, viene depositato in una siano sempre conformi alla sapienza di
la che abbiamo cogli occhi. Ma ora po- alla quinta tappa del cammino inaugurazione della mostra sulla Croce. «Gesù seppe che l’avevano persona, la nostra, che era tenebra. Lo Dio che è Gesù. Apra i nostri occhi, per-
niamoci in ascolto della parola di Dio. catecumenale (3° Scrutinio). Alle 21 Veglia delle Palme con i giovani. cacciato fuori, e incontrando- dice S. Paolo: «un tempo eravate tene- ché ci convertiamo dalle tenebre alla
«Il Signore rispose a Samuele: … io non lo gli disse: tu credi nel Figlio bra, ora siete luce nel Signore». Ma que- luce e dal potere di Satana a Dio, otte-
guardo ciò che guarda l’uomo. L’uomo GIOVEDÌ 14 DOMENICA 17 dell’uomo? Egli rispose: e chi sto esige anche da parte nostra un im- niamo il perdono dei nostri peccati e
guarda l’apparenza, il Signore guarda al Alle 18.30 in Cattedrale Messa per la Alle 10 a Bazzano processione e Messa è, Signore, perché io creda in pegno di vera conversione. Cioè: di im- riceviamo l’eredità eterna [cfr. At 26,
cuore». Qui non si parla degli occhi del Pasqua degli universitari. della Domenica delle Palme. Lui? Gli disse Gesù: tu l’hai vi- parare a vedere la realtà nella luce di 18].
corpo; si parla [dello sguardo] dell’in- sto; colui che parla con te è Gesù; di invertire in profondità il no- * Arcivescovo di Bologna
Domenica BOLOGNA 7
10 aprile 2011
notizie SETTE
A Gabbiano venerdì la processione del «Cristo morto» Museo B. V. San Luca: PERLA
v. S. Donato 38 Hereafter
«Inconsueti volti di Cristo»
V enerdì 15 a Gabbiano di Monzuno tradizionale processione con il «Cristo morto»: par-
tenza alle 20.30 dalla Bellarosa e arrivo alla chiesa di Gabbiano dopo le 14 Stazioni le sale 051.242212
TIVOLI
Ore 15.30 - 18 - 21
della Via Crucis commentate. «È il momento conclusivo del cammino quaresimale delle
parrocchie di Gabbiano, Monzuno e Trasasso – spiega il parroco don « I nconsueti volti di Cristo» è il
titolo della mostra di sculture
della comunità v. Massarenti 418
051.532417
Another year
Ore 18.15 - 22.30
Marco Pieri – Tutti i sabati nei vari borghi ci siamo trovati per la Veglia in terracotta che Guido Giancola, A cura dell’Acec-Emilia Romagna CASTEL D’ARGILE (Don Bosco)
di preghiera: quest’anno si è pregato in modo particolare per il Picco- scultore bolognese, classe 1961, ALBA v. Marconi 5 Rango
051.976490 Ore 16 - 18 - 20.30
lo Sinodo della montagna». «Invitiamo a questa processione – continua esporrà dal 16 aprile al 22 maggio v. Arcoveggio 3 I fantastici viaggi
don Pieri – tutti coloro che vogliono pregare per le nostre comunità par- nel Museo della Beata Vergine di 051.352906 di Gulliver CASTEL S. PIETRO (Jolly)
Ore 15 - 16.50 - 18.40 v. Matteotti 99 Boris
rocchiali, e associarsi alle intenzioni del Cardinale per il Piccolo Sino- San Luca (piazza di Porta Saragozza 051.944976 Ore 21
ANTONIANO
cinema
do. Il cammino della processione sarà illuminato dai falò e dalle torce; 2/a). Promossa dal Museo in v. Guinizelli 3 Rapunzel CENTO (Don Zucchini)
ciò per mantenere la tradizione per la quale un tempo tutto il crinale collaborazione con il Centro studi 051.3940212 Ore 16 - 17.45 v. Guercino 19 Il Grinta
veniva illuminato da immensi falò». per la cultura popolare e The fighter 051.902058 Ore 16.30 - 21
La processione Una delle opere in mostra l’Associazione Beata Vergine di San Ore 20.20 - 22.30
CREVALCORE (Verdi)
Luca, la mostra sarà inaugurata BELLINZONA p.ta Bologna 13 La vita facile
sabato 16 alle 17.30 dal provicario generale v. Bellinzona 6 Amici miei 051.981950 Ore 17 - 19 - 21
051.6446940 Ore 16.30 - 18.45 - 21
Le Palme in Cattedrale Veglie notturne alla Madonna di S. Luca monsignor Gabriele Cavina e illustrata dal LOIANO (Vittoria)
direttore del Museo Fernando Lanzi; BRISTOL v. Roma 35 Nessuno
v.Toscana 146 C’è chi dice no 051.6544091 mi può giudicare
D omenica 17, domenica delle Palme, nella Cattedrale
di San Pietro la celebrazione più solenne sarà
animata dall’Ordine equestre del Santo Sepolcro di
N ella settimana di permanenza della Madonna di
San Luca in Cattedrale c’è la possibilità per i
gruppi precostituiti e organizzati di trascorrere la
seguirà un buffet. I volti rappresentati,
nell’esprimere i sentimenti di Cristo meno
noti e più quotidiani, mostrano la serenità
051.474015
CHAPLIN
Ore 16 - 18.10
20.20 - 22.30
Ore 21.15
S. GIOVANNI IN PERSICETO (Fanin)
p.zza Garibaldi 3/c Boris
Gerusalemme. Alle 10 nel Cortile dell’Arcivescovado notte in preghiera all’interno della Cattedrale. La dell’amicizia, la meditazione, il riposo, il P.ta Saragozza 5 La vita facile 051.821388 Ore 16.30 - 18.45
051.585253 Ore 16 - 18.10
benedizione delle palme e processione; alle 10.30 in veglia notturna mariana ha inizio verso le 23, alla sollievo dopo la fatica, e soprattutto il 20.20 - 22.30
21
Cattedrale Messa della Passione presieduta da monsignor chiusura delle porte e termina alla riapertura sorriso: si coglie qui una umanità piena, S. PIETRO IN CASALE (Italia)
GALLIERA
Massimo Nanni, canonico arcidiacono della Metropolitana mattutina delle 6. Non sono previste aperture reale e incontrabile. Sono volti di carne v. Matteotti 25 Gianni e le donne
p. Giovanni XXIII Hop
051.818100 Ore 16 - 17.40
di San Pietro. Alle 12 nella Cripta della Cattedrale (ingresso notturne. Se è presente un sacerdote è possibile viva, che rendono vicino il Dio che accetta 051.4151762 Ore 19 - 21 19.20 - 21
da via Altabella 2/a) «Musica in cripta»: il Quartetto d’archi anche celebrare la Messa. Per i necessari accordi ci si la sfida di farsi uomo e di sorprendere così ORIONE VERGATO (Nuovo)
«G. B. Martini» diretto da Stefano Chiarotti eseguirà può rivolgere a monsignor Andrea Caniato (tel l’umanità coinvolgendola nell’avvenimento v. Cimabue 14 Il rito v. Garibaldi La vita facile
musiche di Schubert, Vivaldi, Haydn. 0516480797, caniato@bologna.chiesacattolica.it). della misericordia e della salvezza. 051.382403
051.435119
Ore 16 - 18.10
20.20 - 22.30
051.6740092 Ore 21
bo7@bologna.chiesacattolica.it
Oggi la corale Puccini in Cattedrale – Proseguono le Decennali eucaristiche Ostensione in San Pietro Si concludono nei vicariati
«Dies Domini», l’architettura sacra – Centro Manfredini, visite guidate di una copia della Sindone le Stazioni quaresimali
abato 16 aprile alle 16, al Museo geologico «Giovanni In mostra si potranno P er il ciclo di incontri
«Spunti e spuntini S e la vita è il dono più bello che ogni essere umano riceve,
se siamo convinti che in quanto dono vada difeso in ogni
S Capellini» (via Zamboni 63) si terrà la cerimonia di
inaugurazione della mostra «Il drago di Nettuno. Il
coccodrillo marino fossile più antico del mondo a Bologna».
anche comparare gli
scheletri dei coccodrilli
con quelli dei dinosauri e
sull’educazione» promosso
dall’associazione «Le Querce
di Mamre» sabato 16 dalle 17
circostanza e se ci rendiamo conto infine che non basta più
la sola famiglia nella
trasmissione di
Dopo i saluti di apertura del rettore Ivano Dionigi, del dei delfini, che hanno alle 19 nella sede questo valore, allora è
commissario straordinario Annamaria Cancellieri e del seguito percorsi evolutivi dell’associazione (via Marconi il momento di
presidente della Fondazione Carisbo Fabio Roversi Monaco assai diversi. Vengono 74, Casalecchio di Reno) il pensare di
interverranno Massimo Medica, direttore del Museo civico pure esposti resti di tema sarà «Non è per un organizzare momenti
medievale e il direttore del Museo «Capellini» Gian Battista Vai. coccodrilli fossili frutto pezzettino di cioccolato, ma formativi in cui la
Seguirà una visita guidata alla mostra condotta dal curatore delle recenti ricerche per l’amore di mamma e scuola affianchi la
Federico Fanti. Dal 2010 Bologna vanta una nuova eccellenza. condotte in Tunisia dai ricercatori del Dipartimento di Scienze papà che si lotta». Sotto il famiglia, momenti
Nelle collezioni del Museo Capellini è stato scoperto il più della Terra e geologico-ambientali. Per i visitatori del Museo titolo «Cose tra uomini» rivolti ai ragazzi nei
antico coccodrillo fossile del mondo, che è stato chiamato Capellini, le due lastre che hanno preservato per 160 milioni di l’associazione familiare «Le quali si racconti del
«Neptunidraco ammoniticus», il Drago di Nettuno appunto. anni i resti di un grande coccodrillo marino possono sembrare Querce di Mamre» propone «ciclo della vita» nella
Infatti, come i mitici draghi, viveva in mare, come grande «anonime», specialmente se confrontate con altri reperti esposti anche un ciclo di incontri con sua parte più misteriosa e nascosta: dal concepimento alla
predatore giurassico al margine occidentale dell’oceano Tetide come il Diplodocus o il Mastodonte. Eppure, la storia di questo l’obiettivo di offrire a figure nascita. I ragazzi oggi sentono il bisogno di conoscere la
165 milioni di anni orsono. Ora turisti e bolognesi hanno fossile è tra le più interessanti di tutto il Museo. La mostra educative maschili (padri, verità, di poterla assaporare nelle parole di chi, con amore,
l’occasione di conoscere questo nuovo essere, vederne una rimarrà aperta fino al 19 giugno. L’accesso al Museo è libero nonni, educatori, insegnanti) sa infiammarsi nella difesa di questo valore, hanno bisogno
ricostruzione, comparare il suo scheletro con quello di dalle 9 alle 13 nei feriali e dalle 10 alle 18 nei festivi. La visita un ambito nel quale di speranze e di abbracciare la vita con tutto ciò che essa
coccodrilli fossili più recenti e con la mummia di coccodrillo della mostra richiede un contributo di 1 euro per i visitatori condividere emozioni, dubbi, comporta. Noi adulti possiamo dare loro materiale di
perfettamente conservata e appartenuta al seicentesco Museo sotto i 16 anni e di 2 per quelli di età superiore. esperienze e domande sul riflessione e possibilità di informazioni e dialogo attaverso
Cospiano, in prestito alla mostra dal Museo civico medievale. Paolo Zuffada proprio ruolo. Gli incontri si momenti che l’associazione «La scuola è vita» ha pensato di
terranno nei martedì dal 12 organizzare con la collaborazione di medici e pediatri
aprile al 3 maggio dalle 20,45 cattolici. Questa è la nostra risposta a questa nuova esigenza
alle 22,30 sempre nella sede scolastica educativa. Invitiamo le scuole e i genitori che lo
Due imprenditori bolognesi dell’associazione. Per desiderano a collaborare con l’associazione nella
raccontano una professione difficile informazioni, tel.
3347449413
realizzazione di questi incontri.
Claudia Gualandi, presidente «La scuola è vita»
ma anche carica di gratificazioni
Irc. Religione,
Avventura azienda provetecniche
Maestre Pie, Via Crucis
a San Paolo di Ravone
D
ottor Biagi, com’è nata la sua passione per questo
lavoro?
Mi è piaciuta fin da subito la sfida di poter lavorare
in un’azienda in forte espansione, anche all’estero, in un
D
ottor Galletti, com’è nata la sua passione per questo lavoro?
In realtà la mia è stata una scelta obbligata. Io sono nato
dentro al mio futuro universo lavorativo. Io e mio fratello
siamo la terza generazione di Galletti alla guida della «Galletti Spa»
ditirocinio mercoledì 13 alle 20.45 nella chiesa
parrocchiale di
San Paolo di
Ravone (via A.
ambiente profondamente multiculturale. Il mercato del e quindi siamo sempre stati proiettati in quella direzione fin dalla enerdì 8 aprile si è svolto, nella sede Costa 89): una
design e dell’arredamento è in grande crescita, quindi è
ancora tutto da inventare. Poi adoro lavorare in un’azienda
manifatturiera, per natura molto produttiva. È un sfida
nostra infanzia. Molti pensano che ereditare un’azienda ti permetta
di lavorare meno duramente, di fare meno sacrifici o addirittura di
esser meno preparato professionalmente. Questo è un errore molto
V di Via De’ Castagnoli, un incontro
tra il dirigente dell’Usr Emilia Roma-
gna ing. Stefano Versari e il preside dell’I-
Via Crucis che si
dipanerà
attraverso
continua. comune. Al contrario chi, come me, si trova a ereditare un ruolo così stituto di Scienze Religiose «SS. Vitale e A- alcuni quadri,
Qual è il lato che ama di più nella sua professione? importante all’interno di un luogo di lavoro ormai affermato deve gricola» padre Fausto Arici. Tale incontro offerti per
La mia professione consiste nell’arredare spazi si è reso necessario per effettuare un pri- l’occasione dal
esterni con coperture mobili in un mercato di alto mo giro di orizzonte in ordine all’organiz- pittore
livello. Tutti i giorni lavoro a stretto contatto con zazione del tirocinio per i futuri insegnan- bolognese
la mia squadra, ho la responsabilità della strategia ti di religione in formazione presso l’Issr Un quadro di Rocca Giorgio Rocca,
della mia azienda, devo occuparmi di come e da diocesano. Gli attuali piani di studio per accompagnati
chi ottenere i finanziamenti necessari per un gli Issr difatti prevedono, nel biennio del- da un commento poetico della scrittrice
progetto e di tanto altro. Chi fa questo lavoro ha la laurea specialistica, un certo numero di Carla Roli. L’accompagnamento musicale
tantissime responsabilità. A volte capita di non ore di tirocinio che lo studente è chiama- sarà offerto da «Le Verdi Note», coro diretto
staccarsi dalla scrivania anche per diciotto ore al to a svolgere presso un insegnante di reli- da Stefano Nanni; alla chitarra Romeo
giorno, e alla sera sono l’ultimo che se ne va. gione già in servizio. Tale attività di tiroci- Pauselli, al violino Stefano Mengoli e
Anche se si incontrano difficoltà giornaliere più o nio, si è convenuto nell’incontro, partirà Benedetta Lolli, alla viola Margherita
meno gravi, amo tutto di questo lavoro. senz’altro in forma ordinaria il prossimo Fanton, allievi del Liceo Scientifico «Renzi»
Quali sono i requisiti che un giovane dovrebbe anno scolastico; già in questo ultimo scor- delle Maestre Pie. «Pasqua è la grande ed
avere per avventurarsi nella sua carriera? cio d’anno, però, alcuni istituti scolastici inequivocabile prova d’amore da parte di
Umiltà, tantissima, voglia di lavorare, spirito paritari metteranno a disposizione le loro Dio per ciascuno di noi - ricorda suor
imprenditoriale, preparazione e esperienza. strutture per ospitare un piccolo numero Stefania Vitali, dirigente dell’Istituto Maestre
Questa è una carriera durissima, adatta per pochi. di tirocinanti per un breve progetto pilota. Pie - Ma la gioia che nasce dal sentirsi
Per questo consiglio sempre a chi vuole iniziare Come ogni attività relativa all’Irc, anche amati, non si nutre di parole; ha bisogno di
questo percorso di studiare e lavorare questa del tirocinio è chiamata a muoversi fatti, di prove tangibili. Ebbene, il vivere di
contemporaneamente. Ma non lavorare come d’intesa con tutti i soggetti coinvolti in Gesù e, in specie, la sua passione e morte
barista per arrotondare i costi, ma iniziare a fare questa disciplina, di notoria gestione pat- sono documenti inconfutabili dell’amore di
qualcosa nell’ambito tizia. In questo spirito di comune impe- Dio per ogni uomo. Perciò noi, comunità
professionale in cui si gno l’incontro in questione ha visto per- scolastica Scuole Maestre Pie, vogliamo
desidera inserirsi in futuro. ciò presenti anche don Raffaele Buono, di- prepararci alla Pasqua meditando l’ultima
Questo è fondamentale. rettore dell’Ufficio Irc della diocesi, e la grande prova dell’amore di Gesù per noi: la
Serve anche un carattere professoressa Giordana Cavicchi, inse- sua passione e la sua morte».
abbastanza forte e deciso gnante di religione di Bologna distaccata
perché si devono affrontare presso il Servizio nazionale Irc della Cei.
tutti i giorni tante sfide e difficoltà. impegnarsi molto di più perché deve dimostrare di essere all’altezza Il primo in qualità di rappresentante del
Magari un accordo commerciale non del ruolo ricoperto, e non solo di essere il "figlio dell’ex capo". Per corpo docente di Irc e garante del suo vin-
va come si era preventivato, oppure si questo ho dovuto dare il massimo fin da subito e guadagnarmi il colo con l’ordinario diocesano; la seconda Liceo Malpighi, concluso
Biagi
verifica un fallimento di altro genere. rispetto e la stima della persone con cui lavoro ogni giorno. come responsabile accademica del percor- il «business games at school»
Il più delle volte questi momenti Qual è il lato che ama di più nella sua professione? so di tirocinio. Si sono così poste le basi
difficili si accavallano e arrivano tutti
insieme. A quel punto ci si deve far forza, affrontare di
petto il problema e lavorare a stretto contatto con
Lavorare a stretto contatto con i miei collaboratori e con tutto lo
staff dell’azienda. La mia prima e più importante sfida è stata quella
di creare un luogo lavorativo dove la gente possa recarsi tutte le
di una convergenza a lungo attesa ed e-
stremamente opportuna, in vista di una
sinergia formativa chiamata ad elevare in
S i è tenuta venerdì scorso, al Laboratorio
di «Fisica in Moto» degli stabilimenti Du-
cati di Borgo Panigale, la presentazione e
un’équipe pronta e ben preparata, come quella con cui mattine e sentirsi apprezzata, felice e fortunata. modo deciso professionalità e affidabilità premiazione dei business plan elaborati da-
lavoro io. Quali sono i requisiti che un giovane dovrebbe avere per avventu- educativa delle nuove leve di insegnanti di gli studenti del Liceo Malpighi a conclusio-
Consiglierebbe questa carriera a un giovane? rarsi nella sua carriera? religione della nostra diocesi. (S.A.) ne del progetto «Business games at school»
Sì, a patto che il soggetto in questione sia animato da una Prima di tutto bisogna crederci, perché è una carriera lunga e tutta in edizione 2010-2011. L’iniziativa è nata due
notevole passione. Senza di quella non si va da nessuna salita. Non si arriva mai alla fine. Quello dell’imprenditoria non è anni fa dall’idea di alcuni manager di im-
parte. E poi è necessario essere disposti a impegnarsi molto affatto un mondo dorato, ma duro, competitivo e pieno di gente prese internazionali, che hanno messo a di-
più degli altri, perché bisogna affiancare il lavoro allo agguerrita. Chi si sente in grado e desidera intraprendere questa Laici domenicani, sposizione degli alunni la loro esperienza
studio. Al massimo si può uscire con gli amici giusto una carriera deve prepararsi a sacrificare almeno cinque o sei anni della incontro con Dermine professionale e il loro tempo, introducendo-
sera a settimana. Per il resto la ricetta vincente è quella di propria vita, spesi interamente a studiare per aggiornarsi li alla conoscenza del mondo economico e
impegnarsi sedici ore al giorno.
Caterina Dall’Olio
continuamente e a lavorare. Questo avviene all’inizio, ma anche
quando uno arriva a ricoprire incarichi prestigiosi e di grande
responsabilità, l’ammontare di lavoro non si alleggerisce affatto. Io
C ontinuano presso il Convento San
Domenico gli appuntamenti del ci-
clo mensile «Colloqui a San Domenico»,
finanziario specifico dell’azienda, attraverso
la modalità innovativa e divertente del Bu-
siness Game. In quest’anno scolastico han-
la bussola del talento sono sempre a stretto contatto con tutti i miei dipendenti e rimango organizzato dai Laici Domenicani - no aderito 24 studenti del Liceo Malpighi,
in azienda tutto il giorno. E spesso il lavoro mi accompagna anche a Fratèrnita San Domenico nella Sala del- per un percorso iniziato ad ottobre 2010. I-
casa. È un lavoro adatto a chi è disposto a rischiare, a chi ha tanta la Traslazione (piazza San Domenico 13). deatori del progetto Marco Casiraghi, ammi-
A confronto Biagi e Galletti umiltà e voglia di imparare. Un po’ di spirito di sacrificio, poi, non Sabato 16 alle 17 incontro di approfon- nistratore delegato Powerflute ed Elena U-
G ianmarco Biagi è amministratore delegato della Corradi
Spa. Si è laureato in ingegneria meccanica e ha consegui-
to un master in gestione d’impresa. Ha lavorato in diverse a-
guasta di sicuro.
Consiglierebbe questa carriera a un giovane?
La consiglierei a un giovane che non ha come fine ultimo quello e-
dimento sul tema «Quale salvezza? Cri-
stianesimo e altre religioni» con padre
François Dermine o.p., docente di Teo-
golini, preside del Liceo Malpighi. Il proget-
to si è sviluppato in due moduli: un primo
con 10 momenti di lavoro pomeridiano sui
ziende nel settore automobilistico. Ha cominciato a lavorare conomico. Chi fa la mia carriera solo perché si guadagna molto è logia Morale alla Fter, presidente nazio- temi del management, della contabilità e
presso l’azienda Corradi Spa nel 2006. Luca Galletti è direttore costretto ad abbandonare in gran fretta, perché, di solito, non è nale del Gris (Gruppo di ricerca e infor- della finanza e un secondo con un lavoro di
generale e direttore acquisti della «Galletti Spa», azienda di pro- spinto dalla necessaria passione. Consiglio ai ragazzi che siano affa- mazione socio-religiosa), nonché priore sviluppo dei business plan dove gli alunni,
duzione e commercializzazione di apparecchi per la climatiz- scinati da questa carriera di impegnarsi moltissimo fin dall’univer- del Convento Patriarcale San Domenico suddivisi in 4 gruppi, si sono sfidati nella
zazione a Bentivoglio. Galletti si è laureato in economia e com- sità, che è solo il primo gradino di una scala molto ripida. Fonda- di Bologna. L’incontro è aperto a tutti. realizzazione del migliore progetto d’impre-
mercio. Entrambe le aziende sono associate a Unindustria. mentale oggi è lo studio delle lingue straniere, utilissime in questo Ingresso libero. sa, con il supporto di tutor esperti. (L.T.)
mondo professionale. (C.D.O.)