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L' infertilità maschile

Concetti di base
L' infertilità maschile puo' essere definita come l' impossibilità di concepire dopo
almeno dodici mesi di rapporti liberi con una partner in perfette condizioni di
fertilità. Questa definizione considera due elementi importanti: il primo è che è
richiesto un tempo di attesa abbastanza lungo prima che il ritardo del
concepimento diventi statisticamente rilevante,in quanto la specie umana ha una
condizione di ipofertilita' fisiologica; il secondo è che bisogna considerare la
partner: la fertilità o l'infetilità infatti sono uno stato che riguarda la coppia,
l'interazione cioè delle potenzialità fecondanti dei due componenti.
Nell' uomo lo stato di fertilità va riferito ai valori di laboratorio che derivano dall'
analisi del liquido seminale. L' alterazione di uno o più di questi parametri, la
dispermia, puo' avere una gran varietà di cause e va quindi considerata come un
sintomo, non come una diagnosi. Inoltre il valore della capacità fecondante non
va dedotto singolarmente dal valore dei vari parametri, ma da una loro
integrazione: il numero degli spermatozoi non è sinonimo di fertilità se distaccato
dai valori per esempio della motilità o della corretta morfologia.
Bisogna considerare anche che la componente cellulare gametica, frutto di una
rapidissima replicazione cellulare, è particolarmente sensibile a qualsiasi
patologia o terapia farmacologica. Quindi si può dire che le caratteristiche del
liquido seminale rispecchiano lo stato di benessere o malessere dell'individuo nei
tre mesi precedenti, che sono quelli nessari al passaggio dallo spermatogonio
allo spermatozoo ( 70 giorni ) e alla capacitazione di questo (15 giorni ). Per
questi motivi sono molto importanti un' accurata anamnesi e prelievi ripetuti,
considerndo anche le variazioni fisiologiche legate all' età.

Esame del liquido seminale:

Norme per la raccolta del campione

Un' astinenza troppo prolungata provoca un accumulo di spermatozoi nell'


epididimo e una loro ridotta motlità; un' astinenza troppo breve causa una
diminuzione della concentrazione nemaspermica. Nell' astinenza vanno
comprese anche le polluzioni notturne, spesso non segnalate o non rilevate.
Puo' essere consentita la raccolta del campione in ambiente domestico, purchè
giunga al laboratorio entro un' ora e non subisca eccesive escursioni termiche,
possibile causa di danneggiamento degli spermatozoi. Inoltre, se il paziente nota
una non usuale ipoposia, può essere indicata la ripetizione della raccolta. L'
ipoposia puo' in soggetti normali verificarsi occasionlmente per una mancata
sincronizzazione di dotti deferenti, vescicole seminali e dotti eiaculatori, oppure
può essere dovuta a una condizione di stress per le modalità del prelievo.
Alla consegna del campione andranno richieste al paziente notizie relative a
qualsiasi evento patologico psichico o fisico, febbre, anestesie locali o generali,
assunzione di farmaci, terapie antibiotiche e anabolizzanti nei tre mesi
precedenti.

Valutazione macroscopica e microscopica dell' eiaculato

VOLUME: Al di sotto di 0,5 ml si parla di ipoposia, al di sopra dei 6 ml di


iperposia. L'ipoposia è spesso dovuta a patologia ostruttiva dei dotti eiaculatori o
di deficit secretivo delle vescicole seminali da cause anatomiche o funzionali.
ASPETTO: Lattescente quando costituito dalla sola frazione prostatica.
Aspetto giallastro puo' essere conseguente a una forte presenza di leucociti, cioè
piospermia. Quest' ultima si assoia a infezioni acute o subacute del tratto
genitale maschile. L' emospermia puo' essere determinata da infiammazioni e
infezioni, ostruzioni duttali, cisti, patologie neoplastiche, fragilità vascolare, fattori
sistemici e iatrogeni.
FLUIDIFICAZIONE E VISCOSITA': Subito dopo l'eiaculazione il liquido
seminale, per un processo di coagulazione, si trasforma in un coagulo
gelatinoso che consente al seme di rimanere adeso alla cervice e formare un'
interfaccia con il muco cervicale del fornice posteriore della cervice. La
successiva fluidificazione avviene in un tempo compreso tra 10 e 60 minuti e
porta a una omogeneizzazione del campione. Quest' ultima puo' essere
completa o incompleta ( persistenza di coaguli) , nei tempi fisiologici o ritardata.
Un' alterazione può essere dovuta a patologie infiammatorie delle ghiandole
vescicolari o prostatica. Una diminuzione della viscosità si ha nell'
oligozoopermia o aspermia.
CONCENTRAZIONE NEMASPERMICA: Normalmene si hanno oscillazioni nello
stesso soggetto. Al di sopra di 100-200 milioni si parla di polizoosprmia, al di
sotto di 1 milione per ml di criptozoospermia. Un' azoospermia va verificata sul
sedimento post-centrifugazione e ripetuta su più campioni seminali.
MOTILITA' NEMASPERMICA: Va valutata al termine della fluidificazione su
almeno 20 campi microscopici e 100 spermatozoi. Indicare oltre alla percentuale
di forme mobili il tipo di mobilità: tipo rettilineo rapido ( 40 micron al sec ),
rettilineo lento, discinetico ( non rettilineo), agitazione in loco. La motilità non è
sinonimo di vitalità.
MORFOLOGIA NEMASPERMICA: Classificazione morfologica del WHO:
anomalie della testa:
•testa larga
•testa piccola
•testa amorfa
•testa piriforme
•testa vacuolata
•testa a palla
•assenza della testa ( acefalia )
•testa doppia
Anomalie del collo:
•collo angolato
Anomalie della coda:
•coda assente
•coda mozza
•coda rigonfia o arrotolata
•coda angolata
•code multiple

TEST DI VITALITA'

Vengono impiegati in caso di marcata ipocinesi. I più frequenti sono: il test all'
eosina, che utilizza come colorante vitale l'eosina Y, in cui le cellule morte
appaiono colorate a causa del danno di membrana;
lo swelling test, in cui gli spermatozoi, incubati in una soluzione ipotonica, si
rigonfiano se sono vitali.

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