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Fatica
La fatica è un fenomeno meccanico per cui un materiale sottoposto a carichi variabili nel tempo (in maniera regolare
o casuale"prova ciclica") si danneggia fino a rottura nonostante l'intensità massima dei carichi in questione sia
sensibilmente inferiore a quella di rottura o di snervamento statico del materiale stesso. Storicamente scoperta e
studiata come fenomeno prettamente metallurgico, in seguito il termine "fatica" è stato usato anche per le altre classi
di materiali, come i polimeri o i ceramici.
A tutt'oggi, la fatica è il fenomeno responsabile della grande maggioranza (oltre il 90%) dei cedimenti in esercizio di
organi di macchine.
In Sintesi
1) Innesco della frattura: La frattura si innesca quasi sempre sulla superficie del pezzo ed è dovuta a irregolarità
superficiali di qualsiasi tipo : microcricche, microintagli ecc. Anche se la superficie viene lappata ed eliminiamo
tutte le irregolarità che possono innescare la frattura, il materiale da solo si ricrea da sè le irregolarità. Infatti anche se
il carico è inferiore a quello di snervamento, localmente si manifestano tensioni superiori che innescano fenomeni di
scorrimento; ciò causa la nascita di protuberanze sulla superficie del materiale. Anche quando si inverte σ, le
protuberanze non rientrano perché formano ossidi che ne impediscono i movimenti, ed anche perché essendo
incrudite per farle rientrare ci vorrebbe una σ maggiore.
2) Propagazione della cricca: la cricca si propaga per un piccolo tratto lungo la direzione 45° dei difetti di
estrusione, poi il suo cammino prosegue in direzione ortogonale alla direzione esterna. All'apice della cricca si ha
intensificazione degli sforzi.Se il materiale è tenace, si ha deformazione plastica e propagazione della cricca come
nella frattura duttile; aumenta il raggio di plasticizzazione all'apice della cricca e di conseguenza σ max diminuisce
(<σs )arrestando la cricca stessa. Questo arrestarsi e ripartire della cricca per ogni ciclo da origine alla formazione
delle linee di spiaggia tipiche della zona di propagazione.
3) Frattura finale: Quando la sezione resistente si riduce e la dimensione della cricca raggiunge il valore critico del
materiale si ha la frattura finale di schianto.
Fatica 3
La cosa più importante comunque è la finitura superficiale. Si ha una diminuzione notevole del limite di fatica man
mano che aumentiamo le irregolarità superficiali. Un'azione molto accentuata nell'abbassare il limite di fatica è
svolta da una corrosione che sia contemporanea alla sollecitazione di fatica tanto è vero che il danneggiamento
continua a crescere con il numero di cicli qualunque sia la sollecitazione applicata.
anche la forma del pezzo ha importanza sulla vita a fatica, ogni lieve variazione di sezione, determinando delle
concentrazioni di tensioni e localizzando le deformazioni, agisce sempre nel senso di una netta diminuzione del
limite di fatica, per questo hanno un'azione dannosa fori, intagli e spigoli vivi.
Trattamenti preventivi
Le cricche di fatica nucleano quasi sempre (eccetto alcuni casi tipici, come la fatica per contatto ciclico negli
ingranaggi) su una superficie libera del pezzo in questione: questo per un concorso di cause (in superficie sono in
genere massimi gli sforzi dovuti a flessione o torsione; in superficie sono in genere presenti difetti microscopici
come la rugosità superficiale che fungono da microintagli e favoriscono l'innesco...). Per prevenire il
danneggiamento per fatica o per migliorare la resistenza ad esso in genere si ricorre a trattamenti quali:
• rullatura o pallinatura, che creano sforzi residui di compressione sulla superficie, i quali tendono a richiudere
eventuali microcricche e rallentano l'evoluzione del danneggiamento;
• carbocementazione, nitrurazione o tempra superficiale, per indurire (e quindi rinforzare) lo strato superficiale
del pezzo senza infragilirne il cuore;
• rettifica o lappatura, per ridurre al minimo le rugosità superficiali.
È inoltre necessario, in fase di progettazione di un componente che dovrà resistere a fatica, curare bene il disegno
dello stesso in modo che non presenti intagli o brusche variazioni di sezione che possano amplificare localmente gli
sforzi e in tal modo favorire la nucleazione di cricche di fatica.
cricca su di un pistone
Fatica 5
Voci correlate
• Cedimento a fatica dei metalli
Collegamenti esterni
• Gruppo Italiano Frattura: Informazioni e pubblicazioni sulle attività nel campo della frattura e dell'integrità
strutturale [1]
Altri progetti
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• Wikiquote contiene citazioni di o su Fatica
Note
[1] http:/ / www. gruppofrattura. it
Fonti e autori delle voci 7
Licenza
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