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Speciale Giovedì 12 maggio 2011 9

Perseveranti e concordi nella preghiera


Messaggio del vescovo
con Maria DOUGLAS REGATTIERI
alla Chiesa diocesana

Carissimi fratelli Risorto che, con il dono del suo Spirito, «ci
della Chiesa di Cesena-Sarsina, può dare l’energia per costituire per il mon-
dopo il primo messaggio rivolto alla comu- do quel “germe validissimo di unità, di spe-
nità diocesana in occasione della mia nomi- ranza e di salvezza” - di cui parla il Concilio
na a vostro vescovo, questo è il secondo che - nella nostra quotidiana testimonianza di
vi scrivo. E lo faccio nella nostra grande e bel- fede, nell’esemplare concordia del nostro
la Festa della Madonna del Popolo. Mi rivol- presbiterio, nel servizio generoso di tanti no-
go perciò di nuovo alla Chiesa che è in Cese- stri ministri istituiti, nella nostra più assidua
na-Sarsina, che è diventata anche mia e che e più larga partecipazione alla celebrazione
sento tale dopo quasi cinque mesi dal giorno eucaristica domenicale, nella nostra più
del mio ingresso ufficiale. aperta collaborazione con tutti gli uomini di
Questo è un messaggio. Non è una lettera pa- buona volontà, nelle istituzioni pubbliche e
storale, né un documento programmatico, né nelle associazioni più varie, per la crescita
un trattato teologico, ma semplicemente un umana della nostra società» (C. NARO, Amia-
breve colloquio, quasi un parlare a tu per tu mo questa Chiesa, in «Regno-doc.» 21/2005,
con ciascuno di voi, sul nostro essere cristia- 629-630).
ni oggi, qui, in questo territorio dove la Prov- La comunione ecclesiale trova la sua più al-
videnza ci ha collocato. ta espressione intorno al Vescovo, che è visi-
Cogliendo l’occasione della nostra festa pa- bile principio e fondamento dell’u-nità nel-
tronale e prendendo quindi lo spunto dalla la sua Chiesa particolare (cfr LG, 23). Nei
Vergine, la Madonna del Popolo, vorrei pro- prossimi giorni, la cattedrale diventerà pun-
porre una riflessione sul tema della “comu- to di riferimento e mèta di pellegrinaggi,
nione” perché si rafforzino in tutti la convin- specialmente verso la cappella dove ‘abita’ la
zione e quindi l’impegno di rendere la nostra Madonna del Popolo. Si attua così nella no-
Chiesa sempre più “casa e scuola di comu- stra piccola dimensione locale la stessa
nione” (GIOVANNI PAOLO II, Novo millennio esperienza dei primi discepoli: «erano un
ineunte, 43). cuor solo […], perseveranti e concordi nella
preghiera con Maria, la Madre di Gesù».
Maria, custode della nostra Chiesa
Siete una cosa sola…
Nei giorni della Passione del Signore, cele-
brata la settimana scorsa, abbiamo medita- siate una cosa sola!
to che Gesù sulla croce pronuncia poche pa- Non ci illudiamo: fare comunione non è fa-
role, ma importanti. Sono come un testa- cile. Ci domandiamo: perché è tanto diffici-
mento. Tra indicibili sofferenze Egli si rivolge le? Possiamo rispondere in modo molto ge-
alla Madre che “sta” sotto la croce, e le dice: nerale: perché le cose grandi e belle sono di
«Donna ecco tuo figlio» (Gv 19, 26): ecco i per sé impegnative e faticose da raggiungere,
tuoi figli, la tua Chiesa. 8 maggio 2011 ma, conquistate, danno pienezza e gioia. Più
In questi giorni di Pasqua continuiamo a me- del perché, è però necessario e conveniente
ditare su di lei che nel cenacolo, dopo la mor-
te e la risurrezione del Signore, sta accanto Festa della Madonna del Popolo chiederci: come fare per essere più in comu-
nione? Altra domanda pesante. Possiamo
agli apostoli, a quelli che sono diventati suoi tentare una risposta. Direi così: sforziamoci
figli, e attende con loro lo Spirito Santo, ac- per superare alcuni ostacoli che ci impedi-
compagnando con la sua presenza discreta e La nostra Chiesa, custode di Maria alla Madonna del Monte: «Il pellegrinaggio al scono di vivere questa nostra vocazione.
silenziosa i primi passi del loro cammino: Non solo Lei, la Madre, ha ricevuto noi, ma Santuario di Santa Maria del Monte, a con- Ne vedo tre. Forse, purtroppo, non sono gli
«Tutti questi erano perseveranti e concordi noi abbiamo ricevuto Lei e La custodiamo in clusione del mese di maggio, sia proposto a unici: 1) l’individualismo che può assumere
nella preghiera, insieme ad alcune donne e a casa nostra. Sempre sulla croce Gesù si rivol- tutte le parrocchie per confermarsi gesto di tante forme come il protagonismo o l’auto-
Maria, la madre di Gesù, e ai fratelli di lui» ge infatti al discepolo amato e gli dice: «Ecco devozione mariana di più vasta risonanza per referenzialità. “Nella Chiesa non c’è posto
(At 1, 14). tua madre» (Gv 19, 27). È come se dicesse a la nostra Chiesa» (Primo Sinodo della Chiesa per l’atteggiamento di sufficienza di chi af-
La meditazione si trasforma in preghiera e ciascuno di noi: ecco vostra madre, prende- di Cesena-Sarsina, 746). Là, nella sua casa, sul ferma di non aver bisogno dell’altro” (E.
possiamo perciò invocarla così: «Vergine tevi cura di lei! monte, vi aspetto il prossimo 31 maggio. BIANCHI, Comunità: quando l’amore diventa
santa, i figli di questa Chiesa cesenate si affi- Per questo i nostri padri le hanno costruito comunità, in «Avvenire», 13 settembre 2009);
dano a te e sentono la tua dolce protezione: nel corso della storia tanti santuari nei quali Siamo il popolo adunato 2) una falsa competizione che si fonda sulla
Sub tuum praesidium confugimus, Sancta sentirla vicina. La devozione mariana dei Ce- non accettazione di sé, dentro la comunità
Dei genitrix: il Vescovo, il Vescovo emerito, i senati - me ne sto rendendo conto di persona nel nome della Santissima Trinità parrocchiale o nell’associazione o nel lavo-
sacerdoti che abitano qui e quelli che lavo- - è davvero grande e significativa. I santuari a Scelgo come primo messaggio in occasione ro o in famiglia e impedisce la serena acco-
rano per il Vangelo in terre lontane come lei dedicati sono tanti: Madonna del Popolo della Madonna del Popolo il tema della co- glienza del proprio ruolo; nella Chiesa è
missionari, i diaconi, i religiosi e le religiose, (cattedrale); Madonna Addolorata (chiesa dei munione non perché non ci sia nella nostra esclusa ogni forma di scalata; 3) una pesan-
i monaci e le monache, i consacrati nel mon- Servi); Santa Maria del Suffragio (chiesa del Chiesa, ma perché cresca e si rafforzi sempre te stanchezza pastorale che, dopo diversi
do, i ministri istituiti nel lettorato e nell’ac- Suffragio); Madonna del Monte (abbazia di più. «Erano un cuor solo e un’anima sola». La tentativi falliti in ordine alla comunione nel-
colitato, i ministri straordinari della comu- Santa Maria del Monte); Madonna Consola- comunione fraterna, presentata con un po’ di l’unità e nella zona pastorale, dentro al Con-
nione, i catechisti dei nostri ragazzi, i fedeli ta (chiesa dei missionari della Consolata, enfasi ideale ma concreta nelle pagine degli siglio pastorale parrocchiale o in altri orga-
laici in genere, le famiglie, gli anziani, i gio- Gambettola); Nostra Signora del Sacro Cuore Atti degli Apostoli (2, 42-47; 4, 32-35; 5, 12-16), nismi, si manifesta in atteggiamenti di ras-
vani, i portatori di handicap, i bambini e i ra- di Gesù (chiesa dei Servi della Carità di Don discende dalla comunione trinitaria. La Chie- segnazione e di sconforto, sfociando in un
gazzi, quanti cercano di vivere la loro fede Guanella, Gatteo); Madonna del Rosario (Sa- sa infatti, dice san Cipriano, è il popolo adu- grave immobilismo pastorale. Tentativi lo-
nei diversi campi della cultura, dello spetta- la); Madonna di Corzano (Corzano, San Pie- nato nell’unità del Padre e del Figlio e dello devoli in questo senso sono stati fatti e sono
colo, dell’economia, della industria, dell’a- ro in Bagno), Madonna Pellegrina (Quarto, Spirito Santo (cfr De oratione dominica, 23: da incoraggiare. C’è tuttavia bisogno di
gricoltura, dell’artigianato e del turismo, il Sarsina), Madonna di Romagnano (Diocesi PL 4, 553). È a quel modello divino che la smuovere lentezze e sciogliere resistenze,
mondo della scuola e dell’università, gli in- di San Marino-Montefeltro). Chiesa si rifà continuamente per una frater- per dare inizio finalmente a un lavoro pa-
segnanti, gli alunni e i loro genitori, gli inse- Inoltre ben 32 parrocchie portano un titolo nità che sia non solo spirituale, ma anche ma- storale d’insieme; c’è bisogno, cioè anche
gnanti di religione cattolica, il mondo della mariano. Cinquantotto chiese e oratori con- teriale: non c’era tra di loro alcun bisognoso nella nostra Chiesa di un sussulto di spe-
salute, gli operatori sanitari, i malati e i sof- servano un significativo culto a Maria Santis- (cfr At 4, 34). «La Chiesa si può dunque defi- ranza e di rinnovamento.
ferenti, gli operatori volontari della carità a sima; per esempio: Madonna del Sangue in nire “icona della Trinità”, poiché da essa vie- Come non riproporre a questo punto, a me
servizio degli ultimi e dei poveri italiani e Santa Maria Assunta a Bagno di Romagna, ne, di essa vive e ad essa tende. Chi accosta la e a voi, le quattro strade indicate dal magi-
stranieri: tutti si sentono da te protetti e ab- Santa Maria delle Grazie a San Piero in Bagno, Chiesa nella sua semplice realtà visibile - qua- stero pontificio per una spiritualità della co-
bracciati come ti vediamo raffigurata nella Madonna dell’Apparizione a Balze di Verghe- si fosse un “club” - ne vede un aspetto vero, munione (cfr NMI, 43). Spiritualità di co-
icona collocata nella cappella della Chiesa reto; Madonna di Monte Sorbo a Monte Sorbo ma molto parziale; solo chi l’accosta parten- munione è: 1) sguardo del cuore portato sul
cattedrale. Ci sentiamo tutti rappresentati da di Mercato Saraceno, Madonna del Ponte a do dalle sue radici, dal “mistero” della convo- mistero della Trinità che abita in noi; 2) ca-
quel Bambino che sembra sfuggire al tuo ab- Mercato Saraceno, Madonna di Lizzano a Liz- cazione trinitaria, ne coglie la realtà profonda pacità di sentire il fratello di fede nell’unità
braccio materno, ma in effetti siamo e vo- zano di Cesena. Non si contano infine le feste e quindi riesce a collocarvi adeguatamente profonda del Corpo mistico, dunque come
gliamo essere tuoi, sentirci tuoi per sempre». liturgiche in onore della Vergine Maria. Inte- anche la dimensione visibile, spesso esterior- «uno che mi appartiene»; 3) capacità di ve-
ressante anche la abbondantissima iconogra- mente così povera e bisognosa di purificazio- dere innanzitutto ciò che di positivo c’è nel-
fia mariana: 139 quadri e 155 statue. ne» (E. CASTELLUCCI, La Chiesa, “Mistero Trini- l’altro, per accoglierlo e valorizzarlo come
Sul sito Credo che si possa ben dire che il popolo di tario”, in «Presbyteri», 1/2011, 78). dono di Dio: un «dono per me»; 4) saper «fa-
del Corriere Cesenate (www.corrierecesenate.it) è Cesena-Sarsina ha accolto “in casa sua” la Ver- L’unità del corpo ecclesiale realizzata da Cri- re spazio» al fratello, portando «i pesi gli uni
possibile scaricare il testo del messaggio del vesco- gine Maria. Ci auguriamo che tale privilegio sto grazie al suo sacrificio d’amore sulla cro- degli altri» (Gal 6, 2) e respingendo le tenta-
vo Douglas Regattieri alla Chiesa di Cesena-Sarsina sia onorato sempre più con un’au-tentica de- ce ci è donata mediante il suo Spirito. Pertan- zioni egoistiche che continuamente ci insi-
in occasione della festa della Madonna del Popolo. vozione alla Madre del Signore. Faccio mia e to noi, costituiti di fatto, in quanto Chiesa, se- diano e generano competizione, carrieri-
Sul sito anche le omelie del vescovo nelle celebra- quindi confermo, riproponendola la scelta si- gno di questa unità, siamo chiamati a realiz- smo, diffidenza, gelosie.
zioni di giovedì 5 e domenica 8 maggio. nodale di proporre una “convocazione ma- zarla ogni giorno sempre più. È un dono ma
continua a pag. 10 ➠
riana” ogni anno, alla fine del mese di maggio, insieme anche un impegno. È solo il Signore
10 Giovedì 12 maggio 2011 Speciale
Perseveranti e concordi nella preghiera con Maria - messaggio del vescovo Douglas Regattieri (continua da pag. 9)

Per mezzo della celebrazione liturgica


«Dio ci accorda la fraternità»
Via privilegiata per costruire comunione è la
preghiera, in particolare la preghiera liturgi-
ca, la preghiera eucaristica. Se la Chiesa è co-
munione ed esprime se stessa al massimo
nella celebrazione eucaristica, culmine e fon-
te della sua vita (cfr SC, 10), allora l’assem-
blea liturgica resta il luogo più importante
dove vivere, sperimentare e alimentare la no-
stra comunione. Lo afferma chiaramente
sant’Atanasio. Quello che egli dice della Pa-
squa lo possiamo applicare a ogni domenica
essendo questa “la pasqua settimanale” (cfr
SC, 102 e Documento di base per il rinnova-
mento della catechesi, 116): «Dio che per noi
istituì questa festa [di Pasqua] ci concede an-
che di celebrarla ogni anno. Egli che per la
nostra salvezza consegnò alla morte il Figlio
suo, per lo stesso motivo ci fa dono di questa
festività che spicca nettamente fra le altre,
nel corso dell’anno. La celebrazione liturgica
ci sostiene nelle afflizioni che incontriamo in
questo mondo. Per mezzo di essa Dio ci ac-
corda la fraternità. Mediante l’azione sacra-
mentale della festa, infatti, ci fonde in un’u-
nica assemblea, ci unisce tutti spiritualmen-
te e fa ritrovare vicini anche i lontani».
Indico a tutti ancora una volta l’Eucaristia
domenicale, se possibile anche feriale, come
momento forte di comunione, chiedendo a
tutti d’intensificare la partecipazione “piena,
consapevole e attiva” (cfr SC, 14). Un grande
innamorato dell’Eucaristia, san Pietro Giu-
liano Eymard, ha scritto: «L’eucaristia dà alla
Cappella della Madonna del Popolo (Cattedrale di Cesena), giovedì 5 maggio: al termine della solenne
comunità cristiana la forza di osservare la concelebrazione eucaristica in onore della Madonna del Popolo, patrona della diocesi, il vescovo Douglas
legge del rispetto e della carità verso il pros- Regattieri ha recitato una preghiera a Lei dedicata (foto Furi)
simo. Gesù Cristo comanda di onorare e di
amare i fratelli. Per questo lui stesso s’im-
me-desima, per così dire, in loro: “Ogni vol- munità parrocchiali, le Associazioni e i Movi- Cristo, divisa in quattro parti,
ta che l’avete fatto a uno di questi miei fratelli menti prevedano la loro partecipazione. raffigura la sua Chiesa distribui-
più piccoli, l’avete fatto a me”. Lui stesso si Nel 2012 celebreremo il 600° anniversario del ta in quattro parti, cioè diffusa
consegna a ciascuno nella Santa Comunio- miracolo eucaristico di Bagno di Romagna. Si in tutto il mondo, che appunto
ne». stanno predisponendo manifestazioni che sa- consta di quattro parti e che
Il trasferimento di monsignor Antonio Lan- ranno comunicate a tempo opportuno. An- gradualmente e concordemen-
franchi alla sede arcivescovile di Modena- che questo evento, che vorrei assumesse la di- te realizza la sua presenza nelle
Nonantola, la mia ordinazione e il mio in- mensione diocesana, potrà contribuire a far singole parti. È per questo mo-
gresso in Diocesi hanno contribuito a far sì crescere tutta la comunità nella comunione e tivo che, altrove, il Signore dice
che la preparazione diocesana al Congresso nella fraternità, ponendo al centro il culto del- che invierà i suoi angeli per rac-
Eucaristico Nazionale di Ancona (3-11 set- la Santissima Eucaristia. cogliere gli eletti dai quattro venti (cfr Mt 24, da indivisa e integra quella tunica […]. Lui
tembre 2011) passasse in secondo piano, no- 31), cioè dalle quattro parti del mondo: portava l’unità che viene dall’alto, che viene
nostante l’impegno dell’incaricato diocesa- La tunica inconsutile oriente, occidente, aquilone e mezzogiorno. cioè dal cielo e dal Padre: tale unità non po-
no, monsignor Gabriele Foschi, che ringra- Quanto alla tunica tirata a sorte, essa signifi- teva essere affatto divisa da chi la ricevesse in
zio per la sua disponibilità. A questo punto Mi piace concludere questo messaggio con ca l’unità di tutte le parti, saldate insieme dal possesso, conservandosi tutta intera e asso-
credo che non ci sia modo migliore per pre- un’immagine biblica che i Padri hanno com- vincolo della carità. È della carità, infatti, che lutamente indissolubile. Non può possedere
pararci a quell’evento che celebrare con ade- mentato ripetutamente: è l’immagine della l’Apostolo dice: Voglio mostrarvi una via an- la veste di Cristo colui che separa e divide la
guata solennità la festa del Corpo e del San- tunica di Gesù (chi ci impedisce di pensare cor più eccellente (1 Cor 12, 31); e altrove di- Chiesa di Cristo» (SAN CIPRIANO, L’unità della
gue del Signore nelle nostre parrocchie, con che sia stata tessuta personalmente da Ma- ce: E possiate conoscere l’amore di Cristo che Chiesa, 7).
incontri e momenti di preghiera eucaristici. ria?) gettata a sorte e non divisa sotto la croce sorpassa ogni conoscenza (Ef 3, 19); e ancora: Giunto alla conclusione, ritorno là da dove
Terremo poi la celebrazione diocesana del (cfr Gv 19, 23-24). È veramente una icona par- Al di sopra di tutte le cose rivestitevi della ca- sono partito, cioè da Lei, dalla nostra Madre
Corpus Domini che quest’anno in conside- lante dell’impegno e del dono della comu- rità la quale è il vincolo della perfezione (Col celeste e con il Magistero della Chiesa di-
razione della coincidenza con la festa di San nione e dell’unità nella Chiesa. La vogliamo 3, 14)« (SANT’AGOSTINO, Commento al Vange- chiaro: «La Beata Vergine Maria è modello
Giovanni Battista (23-24 giugno 2011) avrà il contemplare e accogliere come invito forte a lo di Giovanni, Omelia 118, 4). della comunione ecclesiale nella fede, nella
seguente svolgimento: giovedì 23 giugno un impegno più concreto per la comunione. «Questo mistero dell’unità, questo vincolo di carità e nell’unione con Cristo. “Eternamen-
2011, ore 20,30, al Carisport, Messa e proces- La accostiamo con due testi patristici molto concordia stretto alla perfezione, ci viene in- te presente nel mistero di Cristo” (GIOVANNI
sione eucaristica verso la chiesa parrocchia- belli, uno è di sant’Agostino e l’altro è di san dicato nel Vangelo, lì dove si parla della tuni- PAOLO II, Redemptoris Mater, 19), ella è in
le di Santa Maria della Speranza, dove la sa- Cipriano: ca del Signore Gesù Cristo: essa non viene af- mezzo agli Apostoli, nel cuore stesso della
cra celebrazione si concluderà con la bene- «Qualcuno si domanderà che cosa significhi fatto divisa né strappata, ma si gettano le sor- Chiesa nascente (cfr Redemptoris Mater, 26)
dizione eucaristica. Lo preannuncio in que- la divisione delle vesti in quattro parti e il sor- ti sulla veste di Cristo, sicché chi dovrà rive- e della Chiesa di tutti i tempi. Infatti, “la Chie-
sto messaggio perché già fin da adesso le co- teggio della tunica. La veste del Signore Gesù stirsi di Cristo riceva la veste intatta e possie- sa fu congregata nella parte alta (del cenaco-
lo) con Maria, che era la madre di Gesù, e con
i fratelli di lui. Non si può dunque parlare di
Chiesa se non vi è presente Maria, la madre
del Signore, con i fratelli di lui” (San Croma-
zio d’Aquileia)» (CONGREGAZIONE PER LA DOT-
TRINA DELLA FEDE, Lettera ai vescovi sul tema
della comunione, 19).
Mi piace infine ricordare e riproporre le pa-
role scritte nel libro sinodale della nostra
Chiesa a questo proposito: «Umile serva del
Signore [Maria] ha cooperato in modo del
tutto speciale all’opera del suo Figlio per la
nostra salvezza. È diventata così, per la Chie-
sa, modello della più intensa comunione con
Dio e con i fratelli e “di quell’amore materno,
del quale devono essere animati tutti quelli
che, nella missione apostolica della Chiesa,
cooperano alla rigenerazione degli uomini”»
(Primo Sinodo della Chiesa di Cesena-Sarsi-
A sinistra, la Madonna di Corzano na, 23).
(San Piero in Bagno)
A voi, fratelli carissimi, l’augurio e l’auspi-
cio che la festa di Maria ci riunisca e ci man-
tenga «perseveranti e concordi nella pre-
ghiera».

Cesena, domenica 24 aprile 2011,


A destra, la Madonna di Monte Sorbo Pasqua di Risurrezione
(Mercato Saraceno) Douglas Regattieri
vescovo di Cesena-Sarsina

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