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REGIONE LAZIO
AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE FROSINONE
Via A. Fabi, s.n.c. – 03100 FROSINONE – Tel. 0775 8821
Le presenti linee guida sono state redatte dal Gruppo di Lavoro composto da:
Dr. Raffaele Reggio (Coordinatore)
Dr.ssa Maria Di Carlo
Dr. Giuseppe Martellucci
I.P. Alessandro Britolli
RIFERIMENTI
xLegge 107/90 “ Disciplina delle attività trasfusionali relative al sangue umano ed ai suoi
componenti e per la produzione di plasmaderivati”
xDecreto Ministeriale 21 luglio 1990 “ Misure dirette ad escludere il rischio di
Infezioni epatitiche da trasfusione di sangue “ art. 2.
xConsiglio d’Europa .” Raccomandazioni n. R (95) 15 del Comitato dei Ministri degli Stati
Membri sulla preparazione, uso e garanzia di qualità degli emocomponenti.”
xCouncil reccomendation 29 giugno 1998 ( Official Journal of the European Community
21.7.98 L 203 / 14 – L 203 / 25 )
xOrdinanza Ministro Sanità 22 novembre 2000 D.M. 25 gennaio 2001
xD.M 3 marzo 2005
Decreto 191 19 agosto 2005
xLegge 219 21 ottobre 2005
xLinee guida SIMTI
INDICE
1. Introduzione
2. Materiale per i prelievi - Turni lavorativi – Trasporto pag. 4
3. Linee guida per la selezione del donatore di sangue periodico pag. 5
xCriteri generali di accettazione pag. 7
xCriteri di idoneità alla donazione di sangue o plasma in rapporto al valore
della Ferritina pag. 8
xCause di sospensione o esclusione della donazione pag. 9
4.Protocollo per il prelievo di sangue intero pag. 35
xProtocollo di disinfezione della cute
xProtocollo per l’ esecuzione del prelievo
5.Assistenza al donatore pag. 38
6.Alimentazione del donatore di sangue. pag. 40
7.Linee guida per la gestione del donatore con transaminasi elevate pag. 42
8.Profili degli esami di laboratorio ed indagini strumentali pag. 43
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1) INTRODUZIONE
I nuovi decreti ridefiniscono sostanzialmente i criteri di selezione dei donatori, modificando le procedure, ma
soprattutto stabilendo i nuovi parametri di valutazione e di esclusione del donatore che, pur nella massima
garanzia del ricevente, non penalizzino il donatore stesso sospendendolo per periodi eccessivi.
Nuove regole semplificate sono state previste per le procedure di arruolamento e di raccolta del
consenso alla donazione e sono state meglio definite le possibili procedure di donazione degli
emocomponenti, con parametri attenti alla massima tutela del donatore.
Scopo di questo “manuale” è quello di fornire un “aiuto” al Personale addetto alla raccolta sangue al
fine di rispettare le norme riportate nei decreti, di interpretarle correttamente e di assumere , tra i componenti
delle diverse equipes, un atteggiamento il più omogeneo possibile nei momenti nei quali è prevista la
discrezionalità del Medico.
Il Personale di raccolta deve dimostrare professionalità negli argomenti medico-tecnici e nelle
relazioni interpersonali.
E’ importante rispettare al massimo la puntualità e quindi non giungere in ritardo nei luoghi di prelievo, non
fumare sulle autoemoteche o nelle sale prelievo, non leggere il giornale e non fare colazione mentre i
donatori attendono di essere visitati, prestare molta attenzione a chi dona per la prima volta. Instaurare un
rapporto di cordialità e di collaborazione con i rappresentanti delle Associazioni, pur pretendendo da loro il
rispetto dei ruoli.
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xIL materiale da utilizzare per i prelievi è fornito direttamente dal SIMT di riferimento.
Qualora per motivi pratici ( frequenti prelievi ) viene lasciato del materiale nell’U.R. , sotto la responsabilità
dell’Associazione, è doveroso effettuare a termine della giornata un report del materiale da reintegrare alla
prossima donazione ( sacche, provette, etichette, ecc )
Al momento della partenza dal SIMT controllare che sia presente tutto quanto necessario per i
prelievi, come segnalato sul foglio di accompagnamento.
xI turni lavorativi saranno disponibili a partire dal giorno 20 di ogni mese e sono riportati in appositi
moduli in cui viene specificata la località lavorativa e la composizione dell’equipe.
Il personale esterno al SIMT che vuole dare la propria disponibilità per le uscite deve darne
comunicazione al Referente di competenza entro il giorno 15 del mese corrente.
xAlla partenza dai punti di raccolta bisogna accertarsi di non aver dimenticato parte del materiale , di aver
compilato le schede riepilogative con le relative annotazioni in esse richieste.
Il sangue raccolto va consegnato al settore lavorazione emocomponenti.
Controllare sempre di aver scaricato tutte le provette e le sacche di sangue.
Si ricorda che il personale del SIMT è in attesa delle sacche da lavorare e delle provette per gli
esami previsti. E’ quindi oltremodo dannoso ritardare il rientro per motivi vari.
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presupposto fondamentale per una buona medicina trasfusionale è la disponibilità di prodotti della
donazione che offrano al ricevente le massime garanzie di sicurezza; tale presupposto si concretizza
potendo contare su buoni donatori;
· un buon donatore deve essere: costantemente informato, tutelato, rispettato.
· la donazione non deve in alcun modo provocare danno al donatore
E’ importante motivare una persona ad iniziare a donare sangue, ma è altrettanto importante motivare il
donatore a tornare, per cui il personale deve riuscire ad inviare messaggi positivi essenziali per il
consolidamento e per il perseguimento dell’atto donazionale.
Ciò che il donatore si aspetta da a seguito della sua donazione di sangue, assume un aspetto diverso da
caso a caso, con esigenze che possono essere soddisfatte direttamente dal medico con cui è a contatto al
momento della donazione, oppure, a posteriori, con l’invio degli esami effettuati e con le eventuali
consulenze mediche necessarie per chiarire possibili stati patologici.
Altrettanto importante è fornire le informazioni necessarie al donatore che viene escluso
temporaneamente o definitivamente, al momento della selezione.
Terminologia comune
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Ma in tal modo si realizza uno spreco di professionalità, senza peraltro, garantire una maggiore sicurezza
alla tutela della salute del donatore e del ricevente.
Un comportamento attento ( per non disincentivare la donazione, allungando in modo notevole la
permanenza del donatore nell’U.R. ) suggerisce che il questionario sia compilato dal donatore con
l’ausilio, all’occorrenza, di personale sanitario.
Compito del medico responsabile della selezione sarà quello di verificare, tramite il colloquio riservato, la
congruità e la completezza delle informazioni, accertarsi che il candidato donatore abbia letto e
correttamente compreso il “COMUNICATO INFORMATIVO SULL’AIDS E SULLE ALTRE MALATTIE
TRASMISSIBILI COL SANGUE” e deve quindi sottoscrivere il consenso all’arruolamento e alla donazione
assieme al candidato donatore.
Visita medica
La visita medica, come prevista dal D.M., è finalizzata all’accertamento dell’idoneità alla donazione e deve
comprendere un esame obiettivo di carattere generale , con particolare riguardo all’apparato
cardiovascolare, con particolare attenzione a stati di debilitazione, iponutrizione, edemi, anemia, ittero,
cianosi, dispnea, instabilità mentale, consumo di alcolici, uso di stupefacenti, assunzione di farmaci.
Gli elementi significativi dell’esame obiettivo vanno sinteticamente riportati nella cartella clinica del donatore.
Qualora durante la visita medica venga usato il Personal Computer (P.C.) con il sistema Emonet ricordarsi di
segnalare le eventuali sospensioni con le motivazioni. Le sospensioni devono altresì essere tolte quando le
patologie sono risolte e gli esami si sono normalizzati.
Annotare nella “CARTELLINA DONATORE” qualsiasi segnalazione si ritenga utile, che deve essere
accompagnata dalla data del riscontro e dal nome del medico che ha annotato il dato.
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N.B. Con emoglobina 12.5 – 13.0 valutare andamento della ferritina nel tempo e alterazione di altri
indici dell’emocromo (es. RDW )
N.B. Con emoglobina 12.5 – 13.0 valutare andamento della ferritina nel tempo e alterazione di altri
indici dell’emocromo (es. RDW )
Osservazioni:
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SOGGIORNO PER PIU’ DI SEI MESI ( anche Esclusione permanente ( NON INTERESSATO
non consecutivi ) NEL REGNO UNITO TRA IL PARTNER )
IL1980 EDIL 1996
S.A.R.S.
* soggiorno in zone a rischio Non idoneo per tre settimane
* Contatti con soggetti a rischio Non idoneo per tre settimane
* Soggetti affetti da SARS Idonei tre settimane dopo la guarigione
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INTERVENTI CHIRURGICI E
CONDIZIONI SIMILIARI
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MALARIA
Individui che sono vissuti in zona malarica nei Esclusione dalla donazione di sangue intero ,
primi 5 anni di vita o per 5 anni consecutivi della emazie e piastrine per i 3 anni successivamente
loro vita al ritorno dall’ultima visita in zona endemica a
condizione che la persona resti asintomatica .E’
ammessa la donazione di plasma da inviare al
frazionamento industriale *
Visitatori asintomatici di zone endemiche Idonei 6 mesi dopo aver lasciato la zona di
endemia
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ALLERGIE
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VACCINAZIONI
Carbonchio
Colera
Influenza
Difterite Non idoneo per 48 ore se completamente
Polio (Salk) asintomartico
Tetano
Febbre montagne rocciose
Pertosse
Meningite
Peste
BCG
Parotite
Polio per os
Febbre gialla Non idoneo per quattro settimane se
Tifo per os completamente asintomatico
Morbillo
Rosolia
Vaiolo
Varicella -Zooster
Botulino
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ANOMALIE DI CONDUZIONE
BBD Idoneo
BBS Esclusione permanente
WWP Esclusione permanente
BAV Esclusione permanente
ARITMIE Valutazione del servizio di cardiologia
FLEBOPATIE
- Varici Idoneo
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APPARATO RESPIRATORIO
TBC
POLMONITI
PNEUMOTORACE
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APPARATO GASTROINTESTINALE
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APPARATO ENDOCRINO E
MALATTIE METABOLICHE
DIABETE
DISLIPIDEMIE
Famigliari (diagnosticate )
Con anamnesi famigliare positiva per eventi Esclusione permanente
cardiovascolari precoci
TRANSAMINASEMIA
( ALT superiori a due volte il range di normalità Esclusione temporanea . Vedi punto 7
del test )
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rame )
4) Alfa 1 antitripsina ( deficit di alfa1
antitripsina
5) Transglutaminasi ( celiachia )
CICLO MESTRUALE Non idonea per 4 giorni dalla fine del flusso
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APPARATO NERVOSO
TRAUMA CRANICO
- non complicato ma con ricovero anche di breve Non idoneo per 1 anno ;necessaria l’idoneità
durata dello specialista prima della donazione .
INTERVENTI DI NEUROCHIRURGIA
- del sistema nervoso periferico Non idoneo per quattro mesi ( Attenta
valutazione clinica ! )
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MALATTIE INFETTIVE
- se immunizzato Idoneo
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EPATITE B
EPATITE C
HIV 1-2
HTLV I/III
BABEBIOSI Esclusione permanente
LEBBRA
KALA AZAR (leishmaniosi viscerale)
TRIPANOSOMA CRUZI ( malattia di Chagas )
SIFILIDE
EPATITE AD EZIOLOGIA
INDETERMINATA
ENCEFALOPATIA SPONGIFORME
TRASMISSIBILE
( persone con antecedenti medici o familiari che Esclusione permanente
comportano un rischio di contrarre TSE )
CMV Non idoneo per 1 anno dalla completa
guarigione
VIRUS DEL NILO OCCIDENTALE ( WNV) Idoneo dopo 28 giorni dalla guarigione
Idoneo dopo 28 giorni dal rientro da zona
endemica
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MALATTIE A TRASMISSIONE
SESSUALE
In dette patologie deve essere valutata attentamente l’eventuale presenza di comportamenti a rischio
.Si raccomanda di indagare con scrupolo oltre che sulla data di inizio del rapporto sessuale ancor
più sulla sua OCCASIONALITA’ .
Attenzione alla RIPETITIVITÀ di detti eventi !
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TERAPIA FARMACOLOGICA
Per qualunque terapia è essenziale la valutazione della patologia per la quale avviene l’assunzione
del farmaco. Bisogna inoltre sempre valutare il metabolismo del farmaco e la sua emivita
plasmatica
ANTIMICOTICI
BENZODIAZEPINE
- assunzione occasionale Idoneo
ESTROPROGESTINICI idonea
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ANTIPROSTATICI
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APPARATO EMATOLOGICO ED
IMMUNITARIO
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APPARATO OTTICO
DISTACCO DI RETINA
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APPARATO DERMATOLOGICO
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Allegato n° 1
-
ELENCO PAESI CON RISCHIO DI CONTRARRE MALARIA
Afganistan si
Albania no
Algeria si
Andorra no
Angola si
Anguilla no
Antigua e Barbuda no
Argentina si
Armenia si
Arabia Saudita si basso rischio nelle grandi città
Australia no
Austria no
Azerbaijian si
Azzorre no
Bahamas no
Bahrain no
Bangladesh si
Barbados no
Belaurus no
Belgio no
Belize (Br. Honduras) si
Benin si
Bermuda no
Bhutan si
Bolivia si
Bonarie no
Bora- Bora no
Bosnia-Erzegovina no
Botswana si
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Brasile si
Burnei no
Bulgaria no
Burkina Faso si
Burundi si
Cambogia si
Camerum si
Canada no
Canarie no
Capo Verde si
Ciad si
Cile no
Cina si
Colombia si
Comoros si
Congo si
Corea del Nord si rischio nelle aree più meridionali
Corea del Sud si rischio nelle zone rurali
Costa Rica si
Costa d’Avorio si
Croazia no
Cuba no
Curacao no
Cipro no
Ceca (Repubblica) no
Danimarca no
Dominica no
Domenicana (Repubblica) si
Ecuador si
Egitto si rischio nella zona di El Faiyum
El Salvador si
Emirati Arabi Uniti no
Eritrea si
Estonia no
Etiopia si
Fiji no
Filippine si
Finlandia no
Francia no
Gabon si
Gambia si
Georgia si
Germania no
Ghana si
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Giappone no
Gilbitterra no
Gibuti si
Giordania no
Grecia no
Grenada no
Guadalupe no
Guam no
Guatemala si
Guinea si
Guinea –Bassau si
Guaiana si
Haiti si
Honduras si rischio in aree rurali
Hong Kong si rischio in aree rurali
India si
Indonesia si rischio nell’ entroterra
Inghilterra no
Iran si
Iraq si
Irlanda no
Isole Cayman no
Isole Christmas no
Isole Faroe no
Isole Marshall no
Isole Midway no
Isole Salomon si
Isole Wake no
Israele no
Italia no
Iugoslavia no
Jamaica no
Kazakistan no
Kenia si rischio in tutte le aree esclusa Nairobi
Kosovo no
Kuwait no
Kyrgyzstan si
Laos si
Latvia no
Libano no
Lesotho no
Liberia si
Libia no
Liechtenstein no
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Lituania no
Lussemburgo no
Macao no
Macedonia no
Madagascar si
Madeira no
Malawi si
Malesia si rischio limitato nelle aree costiere
Maldive si
Mali si
Malta no
Marocco si rischio nelle zone rurali
Martinica no
Mauritanea si
Mauritius si rischio nelle sole zone rurali
Mayotte si
Messico si alto rischio nelle zone interne. Basso rischio sulla costa
Micronesia no
Moldavia no
Monaco no
Mongolia no
Montenegro no
Moorea no
Mozambico si
Myanmar si alto rischio nelle zone rurali
Namibia si
Nepal si rischio nelle zone rurali
Nuova Caledonia no
Nuova Zelanda no
Nicaragua si rischio nelle zone rurali
Niger si
Nigeria si
Norvegia no
Olanda no
Oman si
Pakistan si rischio al di sotto dei 2000 metri di altitudine
Palau no
Panama si
Papua Nuova Guinea si
Paraguai si
Peru si
Pitcairn no
Polonia no
Portogallo no
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Porto Rico no
Qatar no
Repubblica di Moldavia no
Repubblica Slovacca no
Reunion no
Romania no
Russia no
Ruanda si
San Cristopher no
Sant’Elena no
Santa Lucia no
San Martino Guadalupe no
San Martino (Neth) no
Samoa no
San Marino no
Sao Tome si
Scozia no
Senegal si
Serbia no
Seychelles no
Sierra Leone si
Singapore no
Siria si
Slovenia no
Somalia si
Sud Africa si rischio a bassa altitudine
Spagna no
Sri Lanka si
Sudan si
Suriname si
Swaziland si rischio a bassa altitudine
Svezia no
Svizzera no
Taiwan no
Tajikistan si
Tanzania si
Tailandia si
Tahiti no
Timor est si
Togo si
Tonga no
Trinidad no
Tunisia no
Turchia si basso rischio nelle zone confinanti con la Grecia
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Allegato 2
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Il decreto del Ministero della Sanità del 27 dicembre 1990, al titolo II° “Raccolta del sangue o
emocomponenti del donatore”, capo I° “Prelievo di sangue intero”,art. 3 recita: “Il prelievo del
sangue del donatore deve essere effettuato utilizzando una metodica che garantisca l’asepsi e con
un sistema a circuito chiuso e con dispositivi non riutilizzabili”.
MODALITA’ OPERATIVE:
Ø spruzzare o bagnare la cute con il disinfettante alcolico in dotazione al SIMT
(Es. clorexidina gluconato, alcool etilico 95° )
Ø asciugare con movimento a spirale con compressa di cellulosa sterile
Ø spruzzare o bagnare nuovamente con soluzione iodata
Ø lasciare agire sino ad evaporazione o per circa 30 sec.
Ø eseguire la venipuntura.
Ø cambiarsi i guanti prima di ogni nuova venipuntura.
Dopo l’accertamento d’idoneità alla donazione, il donatore accede alla sala prelievi e quindi lo si prepara per
effettuare il salasso secondo le modalità seguenti:
1. Si invita il donatore a sdraiarsi sulla poltrona o lettino.
2. identificazione attiva del donatore:
i. chiedere al donatore nome, cognome e data di nascita ;
ii. controllare i dati ANAGRAFICI a conferma di quanto dichiarato su modulistica ed etichette ;
3. predisposizione di presidi sanitari: sacca, provette per prelievi, laccio emostatico, stringi tubo, tamponi
garza,cerotto;
4. impostazione del peso sulla bilancia secondo quanto stabilito dal medico ;
5. verifica dell’accesso venoso più idoneo per effettuare la venipuntura ;
N.B. Va selezionata una zona cutanea per priva di abrasioni o arrossamenti o piccoli foruncoli per
evitare che del materiale batterico penetri nella sacca. Eventualmente cambiare la sede del prelievo ed
eseguire la venipuntura sull’altro braccio.
6. applicare il laccio emostatico al braccio, all’altezza del muscolo bicipite ( il tipo di nodo deve consentire la
rimozione del laccio con una sola mano, inoltre il medesimo stretto correttamente deve consentire la
pulsazione delle arterie a valle di esso;nel caso queste non vengano percepite, ripetere l’applicazione. Far si
che i capi del laccio siano apposti lontano dal punto di iniezione per prevenire la contaminazione dell’area
preposta alla venipuntura);
N.B. nei casi in cui l’accesso venoso risulti difficile per varie ragioni (vene situate profondamente,
abbondanza di tessuto adiposo, ecc…) è necessario porre in atto alcune manovre per facilitare la
distensione della vena e la sua individuazione:
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i. invitare il donatore ad aprire e chiudere il pugno ( l’attività muscolare richiama sangue attraverso
l’arteria, il cui deflusso viene bloccato dal laccio, favorendo così l’inturgidimento delle vene al di
sotto del laccio);
ii. massaggiare la cute esercitando una pressione in direzione del flusso venoso;
iii. “schiaffeggiare” leggermente la cute soprastante la sede presunta della vena;
iv. far pendere l’arto dalla poltrona e/o lettino per alcuni minuti: il sangue affluisce per forza di
gravità mentre il suo deflusso è bloccato dal laccio;
7. etichettatura della sacca e delle provette per gli esami di routine o annuali ;
8. disinfezione della cute secondo protocollo.
9. Eseguire la venipuntura :
tendere la cute della zona prescelta con il pollice circa 5 cm. distalmente al punto d’iniezione;
impugnare il tubo di raccordo della sacca con all’estremità l’ago da salasso, sfilare il cappuccio di protezione
dall’ago facendolo ruotare con le dita in senso antiorario; disporre l’ago con inclinazione quasi parallela al
piano cutaneo e inserirlo nella vena spingendolo in avanti, sollevandolo delicatamente; fissare l’ago.
10. Avviare la bilancia ed invitare il donatore ad aprire e chiudere il pugno lentamente ma con forza. Il
prelievo dovrebbe essere condotto a termine entro 10 –12 m’. Nel caso in cui il flusso risultasse molto
lento e la quantità di sangue nella sacca non superi i 50 ml si può interrompere la procedura.
Utilizzare una nuova sacca e procedere a venipuntura in altra sede prelevando al massimo 405 ml.
N.B. : Quando l’ago viene rimosso dalla vena NON SI DEVE PIU’ utilizzare la MEDESIMA sacca ma
DEVE essere sostituita con una nuova che va rietichettata come la precedente.
11. Al termine del prelievo, prima di estrarre l’ago dalla vena del donatore, il segmento deve essere saldato
o stretto con un nodo fatto in precedenza.
i. eseguire prelievi di routine, rispettando la seguente sequenza:
- biologia molecolare “S. Pertini”-NAT TAPPO CICLAMINO
- emocromo TAPPO VIOLA
- gruppo / TC TAPPO VIOLA / CELESTE
- sierologia TAPPO GIALLO
- chimica clinica TAPPO ROSSO
ii. togliere cerotti e sfilare l’ago da salasso;
iii. tamponare con garza sterile la sede d’iniezione,esercitando una leggera pressione nel momento
in cui si sfila l’ago;
iv. invitare il donatore a tenere premuto, TAMPONARE per almeno 5 min. e far tendere il braccio
verso l’alto per facilitare l’EMOSTASI;
v. contemporaneamente: inserire ago contaminato nell’apposito involucro protettivo;
vi. lasciare il donatore in posizione supina o semiortopnoica;
vii. - prendere SACCHE e PROVETTE e spostarsi dal DONATORE al PIANO DI LAVORO;
- SALDARE RACCORDO In caso di saldatura non corretta o se vi è il minimo dubbio che
possa essere penetrata aria, la sacca deve essere eliminata;
- INSERIRE AGO e residuo raccordo tubo dentro apposito contenitore porta aghi;
- SISTEMARE provette contenenti sangue nell’apposita scarabattola rispettando l’ordine di
predisposizione e verificare il numero progressivo dei codici a barre precedenti;
12. VERIFICARE lo stato di salute del donatore (segni e sintomi) e ad emostasi avvenuta apporre nuovo
tampone sterile o cerotto;
i. Invitare il paziente ad assumere posizione seduta a gambe divaricate;
ii. Invitare il donatore ad avviarsi presso il punto di ristoro dove potrà alimentarsi osservando
possibilmente la posizione seduta per evitare eventuali episodi lipotimici
13. Prima di fare accomodare un altro donatore si provvede alla sostituzione del lenzuolino di carta sulla
poltrona o lettino, alla rimozione dal carrello di cerotti o altro materiale utilizzato per la donazione
precedente, inoltre vanno cambiati sempre i guanti monouso
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MODALITA’ OPERATIVE:
Qualora dovessero manifestarsi delle reazioni indesiderate alla donazione, il personale infermieristico e medico procede
come da tabella:
1. TIPO DI REAZIONE
2. SINTOMI
3. AZIONI DA INTRAPRENDERE
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Assumi liquidi e rimani nei locali del ristoro per almeno 10-15
9
minuti
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NOTE GENERALI
Vengono di seguito riportati i parametri riferiti al valore della ALT epatica per conferire l’idoneità
del donatore alla donazione di sangue, plasma e/o piastrine ed inoltre i valori della ALT per
l’idoneità alla trasfusione dei vari emocomponenti.
Valori di riferimento:
Range di normalità Laboratorio Biochimica
Valore limite per trasfondibilità emocomponenti ( 2 volte v.l. metodica ) U/l
Foll-up
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o Gruppo sanguigno
o TCI
o Emocromo
o Transaminasi
o HBsAg
o HCV Ab
o HIV Ab
o Treponema
o Tri-NAT ( HBV, HCV, HIV )
o Glicemia
o Creatininemia
o Colesterolemia
o Trigliceridemia
o Bilirubinemia totale
o Ferritinemia
o Protidemia
o Gruppo sanguigno
o TCI
o Emocromo
o Transaminasi
o HBsAg
o HCV Ab
o HIV Ab
o Treponema
o Tri-NAT ( HBV, HCV, HIV )
Aggiungere ai profili a o b :
Gli esami “extra” devono essere effettuati solo per approfondimento clinico, per dirimere eventuali
dubbi diagnostici del medico prelevatore o del medico curante.
Tali esami se :
¾Se non associati alla donazione va effettuata la richiesta con il ricettario regionale utilizzando
l’esenzione T 01.
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IL controllo ECG deve essere effettuato a giudizio del medico trasfusionista, è consigliato se trattasi di
persona al di sopra dei 45 anni di età.
E’ fortemente consigliato un controllo annuale o biennale ai donatori soprappeso e/o dislipidemici e/o con
modesta iperglicemia.
E’ obbligatorio una volta all’anno ai donatori ipertesi, associato alla visita cardiologia
Gli ECG si possono effettuare presso qualsiasi struttura ambulatoriale pubblica o convenzionata utilizzando
l’esenzione T O1 che può essere inserita solo dal medico trasfusionista.
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