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FERRUCCIO BUSONI
LETTERE ALLA MOGLIE
1895 - 1901
1895
27 gennaio- 8 febbraio 1895, Mosca
Cara, buona, ottima signora Gerda. C'è un congresso e tutti gli alberghi
sono zeppi.- Ho trovato alloggio in un piccolo hotel garni nuovo, dove
ho una piccola anticamera, un piccolo salotto, una piccola camera da
letto-tutto in miniatura-ma assai decente... Le mie finestre, poste sul
dietro, guardano sulla bella chiesa nuova, quella con le cinque cupole
d'oro. La giornata, sole, gelo, neve, scintillio d'oro è straordinaria,
quasi fiabesca. Anche la serata di ieri (luna piena) aveva qualche cosa
di fatato, specialmente presso le mura e presso il Cremlino. In verità!
Qui regna un'atmosfera di romanticismo eroico, i "Simbolisti" non ne
potrebbero desiderare una migliore... Ho passeggiato per la città, mi
pareva di attraversare un lago, così estraneo e senza appoggio-
sapendo che, in caso di necessità, non mi potrei fare intendere
nemmeno con una parola!...
Il mio albergo è vicinissimo al Conservatorio. Al posto del
Conservatorio precedente si costruisce ora un edificio nuovo; e così
l'istituto ha preso provvisoriamente dei locali in affitto. Ho fatto la mia
visita protocollare a Savonov, che aveva "repetitio". Mi ha accolto nel
modo più cordiale, mi ha baciato e mi ha dato un calorosissimo
benvenuto.
Il viaggio è stato orrendo. Come temevo, per poco non restavamo
bloccati dalla neve, ma infine ce la siamo cavata. Dormire e mangiare
sotto tutti i cannoni del Cremlino!
Una notizia triste. Lesko [il cane Terranova di Busoni] è morto, or
sono quattro settimane, di un colpo! Tranquillamente. Pensavano che
dormisse; lo chiamarono - non rispose, lo scossero - non si mosse; era
morto. Papst gli voleva un bene straordinario e lo ha curato bene. Pare
che abbia pianto alla sua morte... Mi manchi tanto; e vorrei condividere
con te queste belle impressioni. Penso sempre a te e ti amo e ti
ammiro sempre, come sei, così semplice e retta...
Nel mio albergo si parla solo il russo. In generale che differenza tra qui
e Pietroburgo! ...
1896
Christiania, 9 ottobre 1896
Col cuore grosso mi dovetti decidere a Kopenhagen a continuare
immediatamente il mio viaggio. Col cuore grosso, perchè Kopenhagen
risplendeva nel più straordinario bel tempo autunnale, un bel tempo
che purtroppo noi non abbiamo visto da mesi ! Il viaggio è stato in
verità un viaggio primaverile e festoso, per quel che riguarda il tempo.
Ho realmente goduto il tratto Kopenhagen - Helsingborg; il paesaggio
(soprattutto tra Hillerod e Helsingor) è meraviglioso. Che alberi! E che
colori autunnali! Presso Helsingor il fantastico castello di Kronborg, del
migliore stile rinascimentale ci è completamente sfuggito durante il
nostro disastroso viaggio col gelo! ...
L'ultima notte mi sono dovuto prendere la vettura letto, se non volevo
arrivare in pezzi. (Quei pezzi non li avrei potuti suonare.)...
Vedo annunciata qui una mostra di Walter Crane al Kunstforeningen.
Naturalmente ci vado questo pomeriggio.
Nansen, Nansen e Nansen !
Cravatte Nansen
Sigari______"
Cappelli____"
Scarpe_____"
Calze_____ "
Conferenze__"
Visita alla nave di "
Na! 'n seh'n Se mal... Sono contento come un ragazzo al pensiero della
Tauentzienstrasse... Tschi tschi moi!...Ho letto che qui deve suonare un
certo Fernicio Bussoni! Chi è costui?
sedeva oggi alla prova come una divinità egiziana (si è addormentato
anche un paio di volte), era molto rigido e formale, ma entusiasta di
me. (Ha ripetuto di nuovo il confronto con R[ubinstein] !).
- Vienna col sole è sempre bella! Ieri abbiamo provato i trii, oggi idem,
sempre lavorato, sono molto stanco. Penso continuamente a te. La
signora Grieg ha avuto delle bellissime parole per te.
1897
(Verviers), "Ferviers "1. 1897
... La prova ha avuto luogo la sera, subito dopo il mio arrivo. Ero in
pezzi dopo il viaggio di otto ore, per la levataccia e per la mancanza di
cibo durante tutto il viaggio. Per di più ho suonato davanti a una sala
piena, - anche i soli. La sera seguente, quella del concerto, ero di
nuovo freschissimo. La "Wanderer-Fantasie"è andata molto bene. - Il
successo è stato assolutamente straordinario, clamoroso. Dappertutto
si incontrano una o due persone di valore. A Elberfeld abita quell'ottima
persona del Signor von Dameck (era in passato col Quartetto Petri - lo
abbiamo incontrato alla serata Auer-Ciaikovski a Berlino), una persona
di mente straordinariamente chiara e di fine ironia, colto e filosofo della
più bell'acqua. Poi c'era il figlio maggiore del Signor von Hase
[Hermann] il futuro capo di Breitkopf & Härtel, copia conforme di suo
padre [Oskar - 1846-1921]...
Nella città vicina, Barmen (senza soluzione di continuità con Elberfeld)
risiedono gli "Ibach", che mi hanno mandato in albergo un grande
pianoforte a coda da concerto e mi hanno invitato da loro. Causa
complicazioni dovute alla neve son dovuto restare, purtroppo, tutta la
domenica ad Elberfeld. - C'è stato un gran ricevimento in casa di uno
dei Direttori... Oggi a Verviers incontro il prof. Seiss [Isidor] di Colonia,
che è qui per un breve periodo di riposo. Una persona fine, molto
cortese. Il maestro di Mengelberg. -...
Presto sarò di nuovo con te, ne sono contento come un ragazzo!...
Ad Elberfeld ho ricevuto cento marchi di più di quel che credevo!!
Sempre avanti, sempre allegri, ecc. Sabato,
[A THALE]
Berlino, 19 luglio 1897
Oggi alle 11 il sole ha fatto capolino!!! - Non mi son potuto trattenere e
sono uscito a passeggiare al sole. Ciò, insieme alla tua lettera, grazie a
Dio allegra, mi ha procurato una giornata felice. Dopo una miserevole
settimana di pioggia-sole! È stato un dono che, spero, avrete avuto
anche voi nel Harz...
Ho lavorato tutta la settimana alla mia ouverture-spero di finirne
domani lo schizzo... Le tue righe mi hanno reso molto contento-niente
malinconia ! !... Kikili- putschinolli ! ! !
È morto il vecchio Thayer (biografo di Beethoven) [Era stato un
paterno amico di Busoni ragazzo a Trieste].
1898
(Budapest), 2 marzo 1898
Finalmente sono arrivato e so quel che devo suonare. Questi animali
non mi avevano risposto ieri, dopo che avevo telegrafato per avere
precisazioni. Mi sono chiuso in casa a studiare quattro cose diverse,
inquieto e ansioso.
Finalmente ho incontrato ieri per la strada Rosenthal [Moritz - 1862-
1946, allievo di Liszt], è venuto su da me per un quarto d'ora e ha
cominciato subito a parlare di tecnica. Del resto è quello di prima - non
ho mai trovato qualcuno di meno cambiato dopo un intervallo di 15
anni!
Ieri l'altro alle dieci e mezzo di sera ho messo un momento il naso da
Ronacher. Una donna stava cantando, troppo seriamente per una
canzonetta, in modo troppo insignificante per qualche cosa di serio e di
tragico, ma a tratti con talento e con raffinatezza di dizione.
Il signor Schnabel è la nuovissima speranza di Leschetiski - un pianista
quindicenne. Era seduto vicino a me da Ronacher, si presentò, mi
prestò il binocolo e il programma e mi comunicò che la signora che
stava cantando era Yvette Guilbert. Così, senza volere, sono riuscito a
vederla e a giudicarla senza preconcetti.
La prima impressione di Pest, in una bella mattinata di sole, è
stupenda.
Sono appena arrivato, tra un'ora c'è la prova...
[A WOLTERSDORF]
Berlino, 20 luglio 1898
[ A WOLTERSDORF ]
[Berlino, 21 luglio 1898]
Savonov ha telegrafato ieri che arriverà appena domenica sera. Così
non l'ho ancora visto.- Invece all'una e mezza è venuto il "Fagotov" e
mi "soffiò" un concerto di Weber. Mi fece ricordare la beata infanzia,
quando sentivo qualche cosa di simile sul clarinetto!
Ho studiato il pianoforte sei ore. Due volte durante il pomeriggio hanno
suonato il campanello - ma non ho permesso che mi si disturbasse; e
ho fatto il sordo mentre continuavo a fare "La Muta"...
1899
[Londra, 9 gennaio 1899]
Dopo tutto mi sono deciso a trascorrere questa giornata (lunedì) a
Londra... È una bellissima giornata di sole, come qui se ne vedono di
rado. E per me brillava anche un secondo sole, cioè una grandiosa
esposizione di Rembrandt, che ho visitato in mattinata. Si (?) questo
era nagot! [1] Peccato che non eri con me. Ho anche incontrato Delius.
- Ora però incomincia la fatica e la tribolazione. Mi riprometto un po' di
gioia ancora a Edimburgo...
1900
[Essen (Ruhr)], 13 gennaio 1900
Quanto segue è riprodotto letteralmente da una Enciclopedia francese
(Larousse): Buson, (diminutif de buse). Nom vulgaire (!) d'oiseaux
rapaces brésiliens du genre buse. Le buson de Dandin est le
buteogallus aequinoctialis. Le buson de Spix est une autre espèce de
buse, le spizigeranus meridionalis. (Una specie di poiana).
Figuratif: Homme stupide (!!). Che triste celebrità ha il mio nome!
Dunque se si dice: Quelle espèce de buson, que celui-là! Ciò significa:
Che zuccone è quello lì!
Ora qualche notizia di Essen.
L'albergo qui è grandioso. Costruito di recente in istile moderno,
appartiene (come ogni cosa qui) a Krupp. Vi sono belle carte da parato
e belle decorazioni...
Sono arrivato che era ancora buio. Questa città ha la caratteristica di
presentarsi meglio di notte che di giorno; più buio è, meglio è! (ora
nevica). La città industriale e i quartieri di abitazione sono divisi. La
famosa chiesa del IX secolo (vedi Brockhaus) è certo antica, ma è solo
un cubo con dei fori ed è completamente sfigurata da frequenti
"rimesse a nuovo"...
Ci sono anche delle vecchie case e strade strette e storte. Ma vecchio e
storto non è sempre sinonimo di interessante. Per esempio non a
Essen.
E ora vado a mangiare a Essen sotto i fumaioli ... [Gioco di parole
intraducibile: Und nun gehe ich in Essen, unter Essen, zum Essen.]
Gli S., di cui sarò ospite, sono purtroppo i soli che parlano bene di F....
Perciò mai città piccole! Sono come ragazzine borghesi carine, che dal
di fuori sembrano attraenti e piene di cuore, ma che, a conoscerle da
vicino, si mostrano di idee ristrette e maligne.-
L'albergo in cui alloggio qui è grande, comodo e, a suo modo, bello, ma
data dall'epoca Biedermeyer. Lo stile o meglio il non-stile di quel
periodo mi ha dettato le seguenti riflessioni.
Quell'epoca deve aver avuto una concezione degli stili storici puri
(nell'architettura e nell'artigianato) simile all'incirca alla nostra
concezione dei costumi storici (nell'abbigliamento). Troviamo che sono
belli, pittoreschi e che donano; ma considereremmo una mascherata
vestirci da romani o alla foggia medievale o rococò.
La nostra infanzia affonda le sue radici in quell'epoca e, nonostante il
ragionamento, un salotto Biedermeyer continua a darmi
quell'impressione di solidità e di solennità che i mobili "di stile" non
riescono a darmi anche se accontentano maggiormente il nostro senso
estetico e se sono superiori dal punto di vista artistico. Così continuo a
pensare che lo stile migliore per arredare i locali di una associazione
vecchia e distinta sia il Biedermeyer (vedi il Schillerverein a Trieste), o
tutt'al più lo stile Impero; mai però un ammobiliamento
fantasiosamente artistico...
LA CANZONE
DELL'UOMO MODELLO
Non c'è in lui punta amarezza;
vede il mondo e la sua gente:
tutto valuta ed apprezza,
la sua critica è indulgente.
Se fa qualche discussione
al rivale dà ragione.
1901
Manchester, 25 febbraio 1901
Le tue lettere mi hanno dato calore, serenità e gioia. Grazie!... Sono
deciso a tornare a casa per il due. Fino allora
ogni giorno
concerto (come sta scritto sui manifesti delle birrerie).
Il recital a Londra è andato molto bene. Ma la stanchezza si fa sentire
un poco alla volta e con la serata di Bruxelles considero chiuso il lavoro
più importante di quest’inverno!
Fino al primo aprile ho altri venti concerti circa, di cui ancora quattro a
Londra...
Forse il 7 verrai qui con me. Tutti desiderano tanto di averti qui e più di
tutto il tuo Ferro Mann, che ti ama e ti bacia caramente.
Giovedì, 2 maggio
Tutto il giorno alla ricerca di edizioni lisztiane. Da un rivenditore
all'altro pitoccando indirizzi, ho trovato delle cose sorprendenti.
La sera verso le dieci da Bullier [dancing parigino], dove c'era grande
inaugurazione della stagione estiva. Ho riconosciuto in una ragazza con
i capelli corti, il cappello messo di traverso, la carnagione pallida e la
sigaretta in bocca, la signorina Teresita Carreno, l'ho salutata. Con lei
due polacchi, un uomo e una ragazza, conoscenti di Kauffmann [Léon,
pittore polacco a Parigi]. Ho passato la serata con loro. L'ho
accompagnata a casa fino a Passy in una carrozza scoperta,
meravigliosa notte di luna, impressione fantastica.
Durante la giornata mi ero imbattuto al Louvre in Mr e Mrs Robert
Freund. Cordiale incontro.
Venerdì, 3 maggio
Ho desinato a mezzogiorno con i Freund all'Hotel de Londres. Ho fatto
una piacevole passeggiata e una piacevole conversazione con Robert
fino alle tre.
Dopo di che ho intrapreso da solo un giro per il Quartiere Latino. L'ho
trovato il più bello e il più interessante di Parigi. L'ho apprezzato
indicibilmente. Ho veduto cose vecchie, cose pittoresche e cose vive.
Saint Severin, Saint Germain, Saint Sulpice, Rue du Bac, Rue de
Sèvres, Rue de Rennes, Rue des Saints Pères.
Frattanto sempre alla ricerca di edizioni di Liszt.
In una libreria antiquaria di musica: Le patron parla con un visitatore.
"Mais quand moi je faisais l'artiste, j'ai gagné plus qu'un artiste
quelconque! Ils ont beau eu faire des intrigues - Enfin je suis arrivé, j'ai
réussi. Et je m'en fiche". Il tutto a voce altissima e provocante. Gli
chiesi l'indirizzo di qualche altra libreria antiquaria. "Mais Monsieur, il
n'y a que moi, qui tient du Liszt à Paris".-"Mais comment"? - "Mais,
quand il y en a quelque part, c'est moi qui l'achète; alors vous voyez!".
E non mi è riuscito di cavarne altro...
Mercoledì mattina
Mi scriverai certo qualche cosa dei programmi. Forse troverai qualche
cosa da cambiare per i recitals...
Il libro di Maeterlinck La vie des abeilles è molto secondo il mio
cuore. Puro e profondo e naturale e ricco di pensiero e originale.
Sembra che Maeterlinck salga sempre più; i suoi piedi non toccano
quasi più la terra...
Ora devo studiare un trio di Saint-Saëns molto ingenuo (per non dir
peggio), perchè ho la prova nel pomeriggio.
Per rinfrescarmi la memoria, ho dovuto comperare una copia della
"Sonata" di Weber e ho preso "per vedere" (come si dice giocando a
poker) l'edizione di Liszt. Molte cose che vi ho accomodate e cambiate
e che sono quasi ovvie, non sono venute in mente a Liszt. Altre cose
invece le ha fatte allo stesso modo come le ho pensate io...
LETTERE 1902-1907