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Criteri di progettazione

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CRITERIeDI
il PROGETTAZIONE
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INDICE
Introduzione 2

I sistemi di distribuzione 12

Protezione dalle sovracorrenti 22

La compensazione dell’energia reattiva 62

Glossario e definizioni 70

INDICE 1
GUIDA TECNICA CRITERI DI PROGETTAZIONE
Introduzione

La presente guida si propone come strumento d’aiuto alla protezione delle linee di distribuzione in condotto
e supporto nella progettazione e nel dimensionamento sbarra o cavo, fino agli apparecchi di protezione dei
degli impianti elettrici in bassa tensione. E’ stata circuiti terminali. Tutti i dati riportati nella guida sono
realizzata tenendo in considerazione le situazioni ottenuti attenendosi scrupolosamente alle prescrizioni
circuitali e di coordinamento tra gli apparecchi più normative specifiche per ogni apparecchio considerato.
comuni. In essa sono riportate tutte le informazioni Importante è sottolineare che tutti i dati, nelle diverse
tecniche necessarie alla realizzazione di un impianto tabelle, sono da considerarsi sempre a favore della
rispondente alla normativa vigente, dal punto di sicurezza.
origine dell’energia (in questo caso il trasformatore),

Condotto sbarre Zucchini

Trasformatore media/bassa tensione EdM

2 CRITERI DI PROGETTAZIONE
Passerella portacavi Legrand Canale portacavi Legrand

Interruttori MEGATIKER e BTDIN Bticino

Interruttore MEGABREAK Bticino

CARATTERISTICHE GENERALI 33
GUIDA TECNICA CRITERI DI PROGETTAZIONE
Riferimenti normativi
per le apparecchiature e la progettazione
Denominazione CEI EN Denominazione CEI EN Titolo

CEI EN 60909-0 CEI 11-25 Correnti di cortocircuito nei sistemi trifasi in corrente alternata
Calcolo delle correnti
CEI EN 60865-1 CEI 11-26 Correnti di cortocircuito - Calcolo degli effetti
Definizioni e metodi di calcolo
CEI 11-28 Guida d’applicazione per il calcolo delle correnti di cortocircuito nelle reti radiali a bassa tensione
CEI EN 60947-3 CEI 17-5 Apparecchiatura a bassa tensione
Parte 2: Interruttori automatici
CEI EN 60947-3 CEI 17-11 Apparecchiatura a bassa tensione
Parte 3: Interruttori di manovra, sezionatori, interruttori di manovra-sezionatori e unità combinate
con fusibili
CEI EN 60439-1÷5 CEI 17-13/1÷5 Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) e condotti sbarre
CEI EN 61095 CEI 17-41 Contattori elettromeccanici per usi domestici e similari
CEI 17-43 Metodo per la determinazione delle sovratemperature, mediante estrapolazione, per le apparecchiature
assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) non di serie (ANS)
CEI EN 60647-2 CEI 17-5 Apparecchiature a bassa tensione
Parte 2: Interruttori automatici
CEI EN 60947-4-1 CEI 17-50 Apparecchiature a bassa tensione
Parte 4-1: Contattori e avviatori - Contattori e avviatori elettromeccanici
CEI UNEL 35024/1 CEI 20 Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico o termoplastico per tensioni nominali
non superiori a 1000 V in corrente alternata e 1500 V in corrente continua
Portate di corrente in regime permanente per posa in aria
CEI UNEL 35024/2 CEI 20 Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico o termoplastico per tensioni nominali non
superiori a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua
Portate di corrente in regime permanente per posa in aria
CEI UNEL 35026 CEI 20 Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico o termoplastico per tensioni
nominali di 1000 V in corrente alternata e 1500 V in corrente continua.
Portate di corrente in regime permanente per posa interrata
CEI 20-19/1÷4, 7÷14 Cavi isolati con gomma con tensione nominale non superiore a 450/750 V
Cavi con isolamento reticolato con tensione nominale non superiore a 450/750 V
CEI 20-20/1÷5,7÷13 Cavi isolati con polivinilcloruro con tensione nominale non superiore a 450/750 V
CEI 20-22/0, 2, 4 e 5 Prove d’incendio su cavi elettrici
CEI EN 60898-1 CEI 23-3/1 Interruttori automatici per la protezione dalle sovracorrenti per impianti domestici e similari
CEI EN 61008-1 CEI 23-42 Interruttori differenziali senza sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari
CEI EN 61009-1 CEI 23-44 Interruttori differenziali senza sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari
CEI 23-51 Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni
fisse per uso domestico e similare
CEI EN 60269-1 CEI 32-1 Fusibili a tensione non superiore a 1.000 V per corrente alternata e a 1.500 V per corrente continua
Parte 1: prescrizioni generali
CEI EN 60269-2 CEI 32-4 Fusibili a tensione non superiore a 1000 V per corrente alternata e a 1500 V per corrente continua
Parte 2: Prescrizioni supplementari per i fusibili per uso da parte di persone addestrate
(fusibili principalmente per applicazioni industriali)
CEI EN 60269-3 CEI 32-5 Fusibili a tensione non superiore a 1000 V per corrente alternata e a 1500 V per corrente continua
Parte 3: Prescrizioni supplementari per i fusibili per uso da parte di persone non addestrate
(fusibili principalmente per applicazioni domestiche e similari)
CEI EN 60099-4 CEI 37-2 Scaricatori
Parte 4: Scaricatori ad ossido metallico senza spinterometri per reti elettriche a corrente alternata

4 CRITERI DI PROGETTAZIONE
Denominazione CEI EN Denominazione CEI EN Titolo

CEI EN 60099-5 CEI 37-3 Scaricatori


Parte 5: Raccomandazioni per la scelta e l’applicazione
CEI 64-12 Guida per l’esecuzione dell’impianto di terra negli edifici per uso residenziale e terziario
CEI 64-14 Guida alle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori
CEI 64-8/1÷7 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata
e a 1500 V in corrente continua
CEI EN 60529/1 CEI 70-1 Gradi di protezione degli involucri (Codice IP)
CEI EN 61032 CEI 70-2 Protezione delle persone e delle apparecchiature mediante involucri
CEI EN 50102 CEI 70-3 Gradi di protezione degli involucri per apparecchiature elettriche contro impatti meccanici esterni
(Codice IK)
CEI 81-1 Protezione delle strutture contro i fulmini
CEI 81-3 Valori medi del numero dei fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato dei Comuni d’Italia,
in ordine alfabetico
CEI 81-4 Protezione delle strutture contro i fulmini
Valutazione del rischio dovuto al fulmine
CEI 81-8 Guida d’applicazione all’utilizzo di limitatori di sovratensioni sugli impianti elettrici
utilizzatori di bassa tensione
CEI EN 62305/1÷4 Protezione contro i fulmini
UTE C 15-443 Protection des installations électriques basse tension contre les surtension d’origine atmospheriqué
IEC 61643-1 Surge protective devices connected to low-voltage power distribuction system
Part 1: performance requirements and testing methods
IEC 61643-2 Surge protective devices connected to low-voltage power distribuction system
Part 2: selection and application principles
CEI 14-12 Trasformatori trifase di distribuzione a secco
Parte 1: prescrizioni generali e per trasformatori con tensione massima non superiore a 24kV
CEI 14-13 Trasformatori trifase di distribuzione a raffreddamento naturale in olio
Parte 1: prescrizioni generali e per trasformatori con tensione massima non superiore a 24kV
DK 5600 Criteri di allacciamento di clienti alla rete MT della distribuzione (Enel)
CEI 17-70 Guida all’applicazione delle norme dei quadri di bassa tensione
CEI EN 60865-1 Correnti di cortocircuito - Calcolo degli effetti Parte 1: Definizioni e metodi di calcolo
CEI 23-48 Involucri per apparecchi per installazioni elettriche fisse per usi domestici e similari -
Parte 1: Prescrizioni generali
CEI 23-49 Involucri per apparecchi per installazioni elettriche fisse per usi domestici e similari -
Parte 2: Prescrizioni particolari per involucri destinati a contenere dispositivi di protezione ed apparecchi che
nell’uso ordinario dissipano una potenza non trascurabile
CEI 17-52 Metodo per la determinazione della tenuta al cortocircuito, delle apparecchiature assiemate non di serie (ANS)

CARATTERISTICHE GENERALI 55
GUIDA TECNICA CRITERI DI PROGETTAZIONE
Le certificazioni
aziendali
■ IL SISTEMA DI QUALITÀ BTICINO Tutte le fasi aziendali, dalla ricerca di mercato,
Bticino opera secondo un preciso sistema di qualità alla progettazione, alla produzione, alla
aziendale supportato dall’ apposito Servizio interno commercializzazione ed alla successiva assistenza
di Assicurazione della Qualità (SAQ). La validità concorrono a determinare i requisiti necessari
delle procedure adottate e dell’organizzazione che per la Certificazione CSQ ed il suo mantenimento.
le sottende, hanno consentito di ottenere dal CSQ La Federazione CISQ (Certificazione Italiana dei
(Certificazione Sistemi di Qualità) la certificazione del Sistemi Qualità), di cui il CSQ é parte integrante,
sistema qualità Bticino in conformità alle norme UNI ha stipulato con altri enti di certificazione dell’area
EN ISO 9001:2000. UE ed EFTA l’accordo IQNet (International Quality
System Assessment and Certification Network), per
il mutuo riconoscimento delle certificazioni: in virtù
di tale accordo, Bticino può avvalersi degli attestati di
certificazione IQNet, che forniscono valenza europea
alle certificazioni CSQ. Il CISQ ha rilasciato alla Bticino
il CERTIFICATO DI GRUPPO in quanto tutte le singole
unità produttive hanno ottenuto lo specifico certificato
CSQ. Questi prestigiosi riconoscimenti costituiscono,
a livello internazionale, la migliore garanzia per
l’utente della costante qualità nel
tempo dei prodotti e dei
servizi offerti da Bticino.

IFI
RT E
E

D
C
QU

EM

CERTIFICAZIONE DEI SISTEMI LI


A

QUALITÀ DELLE AZIENDE TY SYS


UNI - EN - ISO 9000

■ ACCREDITAMENTO SALA PROVE BTICINO l’imparzialità, l’adeguatezza e l’affidabilità della Sala


Nell’ottenimento della Qualità Aziendale rivestono Prove Bticino. Ulteriore dimostrazione di qualità della
un ruolo fondamentale i laboratori, sia nell’attività Sala Prove Bticino é data dall’ottenimento, da parte
di sperimentazione, come complemento alla del suo Centro di taratura, del SIT (Servizio di Taratura
progettazione, sia nelle verifiche di rispondenza in Italia).
del prodotto alle norme (prove di tipo). La norma
IEC 17025 rappresenta il punto di riferimento per
i laboratori: la rispondenza di un laboratorio alle
suddette norme é attestata dal SINAL (Sistema
Nazionale di Accreditamento dei Laboratori).
La Sala Prove Bticino è uno dei primi laboratori italiani
ad essere accreditato dal SINAL. Le prove oggetto
del riconoscimento sono 162, l’elenco comprende
prove del grado di protezione IP, di cortocircuito, di
durata meccanica ed elettrica, di invecchiamento,
di resistenza al calore ecc. Il SINAL garantisce

6 CRITERI DI PROGETTAZIONE
■ CERTIFICAZIONI MARCHI ED OMOLOGAZIONI tale Ente lo concede solo previa approvazione del
Premessa la rispondenza alle normative vigenti dei costruttore e del prototipo, mediante prove di tipo
componenti di un impianto elettrico, è possibile e successivamente in seguito a prove su prodotti
che i diversi componenti siano marchiati o disponibili al mercato, che rispondano ai requisiti
omologati per applicazioni particolari. La conformità delle prove effettuate sui vari prototipi. Uno stesso
di un prodotto alle specifiche norme può essere articolo può aver ottenuto più marchi di qualità o
attestata mediante la dichiarazione del costruttore di conformità. Determinati apparecchi, come per
e l’apposizione del simbolo “CE” o mediante la esempio i MEGATIKER o i BTDIN Bticino, sono anche
concessione di un marchio da parte di un Ente stati certificati ed omologati, attraverso prove di
terzo preposto (IMQ per l’Italia) che ne verifica la laboratori riconosciuti per l’impiego in particolari tipi
rispondenza. Nel caso di dichiarazione da parte del di impianto (esempio Certificazioni Lloyd Register
costruttore la responsabilità della rispondenza alle e RINA per applicazioni navali). Di seguito vengono
norme è del costruttore stesso, nel caso in cui venga riportati i marchi e le omologazioni ottenute dai
apposto un marchio di qualità da un Ente terzo, prodotti Bticino.

Istituto
Italiano del Registro Lloyd's
Marchio di Italiano Register Bureau
Qualità Navale of Shipping Veritas
Milano
Italia

■ CERTIFICAZIONI LOVAG-ACAE EOTC Organizzazione


European Organization for Testing ACAE europea per la
Tra le varie certificazioni ottenute dagli apparecchi and and Certification

certificazione dei
Bticino particolare attenzione va data alle certificazioni prodotti in bassa
ELSECOM tensione
LOVAG-ACAE, poiché tali certificazioni ottenute presso European Electrotechnical
Sectorial Commitee for Testing
SEMKO
and Certification
i laboratori qualificati hanno valenza in tutti i Paesi
del mondo. L’ACAE (Associazione per la Certificazione LOVAG
Low Voltage Agreement Group ALPHA
delle Apparecchiature Elettriche) è un organismo
nato in Italia nel 1991 operante in conformità alle
norme nazionali ed europee UNI-CEI EN 45011. APPLUS+CTC
Questo organismo delegato alla certificazione delle
apparecchiature elettriche insieme all’ASEFA (Francia)
CEBEC
e all’ALPHA (Germania) ha ottenuto il riconoscimento
del LOVAG (Low Voltage Agreement
Group) che è l’Ente Europeo di ASEFA
certificazione. L’ACAE stessa
definisce quali laboratori
VEIKI-VNL
possono essere qualificati,
sulla base di accreditamenti
già ottenuti quali il SINAL (Sistema
Nazionale per l’Accreditamento dei
Laboratori) o mediante visite ispettive
periodiche atte a valutare la conformità
dei laboratori stessi alle norme di
riferimento. La certificazione ACAE consente
la commercializzazione a pari opportunità dei
prodotti in tutte le aree extraeuropee dove il
LOVAG è riconosciuto.

CARATTERISTICHE GENERALI 77
GUIDA TECNICA CRITERI DI PROGETTAZIONE
L’impianto elettrico e
i rischi della corrente elettrica
Per impianto elettrico si intende l’insieme di tutti E' pertanto doveroso progettare l’impianto
i componenti preposti a generare, trasformare, tenendo in considerazione la sicurezza, scegliendo
distribuire e utilizzare la corrente elettrica. La correttamente tutti i componenti delegati alla
corretta progettazione, l’adeguato dimensionamento funzione di protezione, comando e distribuzione. Gli
delle linee e delle protezioni sono caratteristiche apparecchi destinati alla protezione di un impianto
fondamentali per un impianto elettrico efficiente e elettrico vengono generalmente suddivisi per
sicuro. Una errata progettazione può, nella peggiore funzione in:
delle ipotesi, essere causa di danni gravi a cose e
persone. • dispositivi di protezione dalle sovracorrenti
• dispositivi di protezione differenziale
• dispositivi di protezione dalle sovratensioni

■ I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DALLE cortocircuito. Il sovraccarico si realizza quando la


SOVRACORRENTI corrente assorbita in un impianto è superiore a quella
La protezione dalle sovracorrenti si realizza sopportabile dal cavo nel quale transita. Questo
impiegando interruttori automatici magnetotermici fenomeno deve essere interrotto in tempi brevi per
o elettronici e fusibili. Le condizioni di pericolosità evitare il rapido deterioramento dell’isolante del
che si possono verificare sono il sovraccarico ed il cavo. Il cortocircuito si verifica quando due o più fasi
(o neutro/terra) vengono incidentalmente in contatto
tra loro. In questo caso le correnti in gioco possono
assumere valori estremamente elevati e devono
essere interrotte in tempi brevissimi. Gli interruttori
magnetotermici o elettronici BTDIN, MEGATIKER e
MEGABREAK sono apparecchi destinati alla protezione
delle condutture con caratteristiche di intervento
estremamente precise ed affidabili.

Interruttore MEGATIKER con sganciatore elettronico

8 CRITERI DI PROGETTAZIONE
■ DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DIFFERENZIALI
La protezione differenziale si realizza impiegando
interruttori differenziali preposti, che garantiscono
ottimi margini di sicurezza nella prevenzione degli
incendi. La protezione differenziale si deve sempre
realizzare quando è richiesta la protezione dai
contatti diretti ed indiretti. Un contatto diretto è un
contatto che si verifica quando inavvertitamente una
persona tocca un componente attivo dell’impianto
che normalmente è in tensione. Il contatto indiretto
invece si verifica quando una persona entra in
contatto con un componente dell’impianto elettrico
che normalmente non è in tensione, ma che ci va in
seguito al cedimento dell’isolamento. Gli interruttori
differenziali hanno due funzioni estremamente
importanti che sono la protezione dall’innesco di
incendi e la protezione delle persone. Modulo differenziale associabile a magnetotermico BTDIN

■ DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DALLE I limitatori fanno sì che quando la tensione eccede


SOVRATENSIONI una certa soglia, la resistenza del varistore cambia
La protezione dalle sovratensioni di origine di valore in modo tale che la sovracorrente creatasi
atmosferica o provocate da dispositivi di uso di conseguenza possa essere scaricata direttamente
industriale si realizza impiegando limitatori di attraverso l’impianto di messa a terra.
sovratensione.

Limitatore di sovratensione a varistore

CARATTERISTICHE GENERALI 99
GUIDA TECNICA CRITERI DI PROGETTAZIONE
I SISTEMI DI
DISTRIBUZIONE

10 CRITERI DI PROGETTAZIONE
INDICE DI SEZIONE

12 I sistemi di distribuzione

16 La protezione dai contatti indiretti

INDICE 11
GUIDA TECNICA CRITERI DI PROGETTAZIONE
I sistemi
di distribuzione
In bassa tensione i sistemi di distribuzione sono
definiti in funzione del loro sistema di conduttori
attivi e del loro modo di collegamento a terra.

■ SISTEMI DI CONDUTTORI ATTIVI


Monofase, in corrente alternata o corrente continua, a Trifase, in corrente alternata, a tre o quattro conduttori
due o tre conduttori.
L1 L1

L2 L2

L3

Sistema monofase, in corrente alternata, a due conduttori Sistema trifase, in corrente alternata, a tre conduttori

■ MODI DI COLLEGAMENTO A TERRA 2^ lettera, situazione delle masse rispetto a terra:


In relazione al modo di collegamento a terra del T - masse collegate direttamente a terra
neutro del trasformatore e delle masse, i sistemi N - masse collegate al conduttore di neutro
di distribuzione vengono identificati attraverso due
lettere che rappresentano, rispettivamente: I sistemi di distribuzione monofase possono essere
del tipo fase/neutro, se derivati da un sistema trifase
1^ lettera, situazione del neutro rispetto a terra: a stella; o fase/fase, se derivati da un sistema a
T - neutro collegato direttamente a terra triangolo.
I - neutro isolato da terra o collegato a terra tramite
un’impedenza

■ IL SISTEMA TT su ogni partenza, poiché è obbligatorio che si


In un impianto di tipo TT il neutro è distribuito interrompa tempestivamente il circuito al primo
direttamente dall'Ente erogatore ed è collegato a guasto di isolamento.
terra al centro stella del trasformatore.
Le masse degli utilizzatori sono invece collegate ad
una terra locale come rappresentato nello schema. Sistema TT
In un sistema TT il conduttore di neutro deve essere L1
considerato un conduttore attivo perché potrebbe L2
assumere tensioni pericolose, pertanto è sempre L3
necessaria la sua interruzione. N
Il valore della corrente di guasto nei sistemi TT viene
limitata dalla resistenza del neutro, messo a terra in
PE
cabina e dalla resistenza di terra dell’impianto di terra Utilizzatori
locale.
Negli impianti di questo tipo dove le masse non
sono collegate ad un conduttore di terra comune si T (neutro a Terra) T (masse a Terra)
deve sempre prevedere un interruttore differenziale

12 CRITERI DI PROGETTAZIONE
■ IL SISTEMA TN Nel sistema TN le masse vanno collegate al
Il sistema di distribuzione TN si utilizza in impianti conduttore di protezione che a sua volta è collegato
dotati di una propria cabina di trasformazione media/ al punto di messa a terra dell’alimentazione.
bassa tensione. In questo sistema di distribuzione il Si consiglia sempre di collegare il conduttore di
neutro è collegato direttamente a terra. protezione a terra in più punti. L’interruzione del
Si possono realizzare due tipologie di sistema TN, circuito è obbligatoria al verificarsi del primo guasto
rispettivamente: di isolamento e può essere realizzata con dispositivi
di protezione dalle sovracorrenti o differenziali (con le
Sistema TN-S eccezioni di cui sopra). Vale la pena ricordare che con
Si realizza tenendo i conduttori di neutro (N) e il sistema di distribuzione TN il rischio di incendio in
di protezione (PE) separati tra loro (PE+N) come caso di forti correnti di guasto aumenta.
illustrato nello schema di riferimento (collegamento
a 5 fili). Il conduttore di protezione (PE) non deve mai
essere interrotto.
Sistema TN-S
Sistema TN-C L1
Si realizza collegando il neutro (N) ed il conduttore di L2
protezione (PE) insieme (PEN) come illustrato nello L3
N
schema di riferimento (collegamento a 4 fili).
PE
Esso consente di risparmiare sull’installazione poiché
presuppone l’impiego di interruttori tripolari e la
Utilizzatori
soppressione di un conduttore. In questa tipologia di
distribuzione la funzione di protezione e di neutro è
assolta dal medesimo conduttore (PEN) che non deve N-S (masse al Neutro
T (neutro a Terra) mediante PE Separato)
essere mai interrotto. Il conduttore PEN deve essere
collegato al morsetto di terra dell’utilizzatore ed al
Sistema TN-C
neutro e non deve avere sezione inferiore a 10 mm2
L1
se in rame o 16 mm2 se in alluminio.
L2
Con questo sistema di distribuzione è vietato l’uso di L3
dispositivi di interruzione differenziale sulle partenze PEN
con neutro distribuito, pertanto ne è vietato l’impiego
per impianti a maggior rischio in caso di incendio.
È consentita la realizzazione di sistemi di distribuzione Utilizzatori
misti TN-C e TN-S in un medesimo impianto (TN-C-S),
purché il sistema di distribuzione TN-C sia a monte N-C (masse al Neutro
mediante PE Comune al
del sistema TN-S. T (neutro a Terra) neutro (PEN))

Sistema TN-C-S
L1
L2
L3
PEN
N
PE

Utilizzatori Utilizzatori

N-C (masse al Neutro N-S (masse al Neutro


mediante PE Comune al mediante PE Separato)
T (neutro a Terra) neutro (PEN)

CARATTERISTICHE GENERALI 13
13
GUIDA TECNICA CRITERI DI PROGETTAZIONE
I sistemi
di distribuzione
■ IL SISTEMA IT l’impiego di interruttori differenziali. Nel caso invece
Questo sistema di distribuzione è generalmente in cui le masse sono collegate collettivamente a terra
usato in impianti con propria cabina di trasformazione la verifica delle protezioni deve essere fatta facendo
dove è richiesta la massima continuità di servizio. Nel riferimento alle considerazioni valide per il sistema
sistema IT il neutro è isolato da terra o vi è collegato TN. Le norme sconsigliano vivamente di avere il
attraverso un impedenza di valore sufficientemente dispersore delle masse della cabina separato da
elevato. Tutte le masse degli utilizzatori sono invece quello degli utilizzatori.
collegate individualmente a terra ed il neutro non In impianti comunque realizzati in questo modo è
viene distribuito così come raccomandato dalle necessario impiegare dispositivi differenziali a monte
norme. Per la massima continuità di servizio non è dell’installazione.
richiesto lo sgancio automatico al primo guasto, ma
ne è richiesta obbligatoriamente la segnalazione
attraverso un controllo permanente dell’isolamento
Sistema IT
tra neutro e terra. Lo sgancio è invece obbligatorio
L1
al secondo guasto e si effettua con dispositivi di
L2
protezione dalle sovracorrenti o differenziali. La
L3
verifica dello sgancio al secondo guasto va effettuata
in fase di progetto tramite calcoli ed eventualmente
accertata durante la messa in funzione dell’impianto.
Nei sistemi IT dove le masse sono collegate a terra PE
Utilizzatori
individualmente o per gruppi, è necessario effettuare
la verifica dell’intervento automatico dei dispositivi di
protezione secondo le condizioni previste per i sistemi
I (neutro Isolato da terra) T (masse a Terra)
di tipo TT. In queste condizioni è sempre richiesto

■ INTERRUZIONE DEL CONDUTTORE NEUTRO Questa regola riguarda la sicurezza: infatti, il neutro
Il conduttore neutro non deve mai essere assumerebbe la tensione di fase attraverso gli
interrotto se prima o contemporaneamente non utilizzatori e, in caso di distribuzione trifase, gli
si interrompono tutti i conduttori di fase che utilizzatori monofase con alimentazione fase-neutro
interessano il circuito. La stessa regola vale per la potrebbero subire danni.
richiusura, nel senso che il neutro non deve mai
risultare chiuso dopo le fasi.

Vietato interrompere solo il neutro

L1 L1
L2 L2
L3 L3
N N
230/400V

U A 100Ω B 10Ω

In 2,3A In 23A

Il neutro, attraverso l'utilizzatore U Gli utilizzatori A e B risultano collegati in serie tra L2 L3 alla tensione di 400V
assume la tensione di fase con un assorbimento di 3,45A; l'utilizzatore A è sovraccaricato

14 CRITERI DI PROGETTAZIONE
■ NUMERO DI POLI DA PROTEGGERE IN FUNZIONE Nei sistemi di tipo IT il neutro non dovrebbe essere
DEL SISTEMA DI DISTRIBUZIONE distribuito per ragioni di sicurezza, in quanto al primo
In funzione del sistema di distribuzione impiegato è guasto a terra potrebbe assumere una tensione verso
necessario scegliere le protezioni adeguate riferendosi terra pari a quella concatenata del sistema trifase.
al numero di poli (conduttori) da proteggere. Come Nel caso in cui il neutro è distribuito è necessario
regola generale devono essere previsti dispositivi provvedere alla rilevazione delle sovracorrenti con
idonei ad interrompere le sovracorrenti che si possono interruzione di tutti i conduttori compreso il neutro.
creare su tutti i conduttori di fase. Non è in generale Questo provvedimento non è necessario se il neutro
richiesta l’interruzione di tutti i conduttori attivi. In è opportunamente protetto dal cortocircuito da un
base a questa regola è possibile impiegare fusibili idoneo dispositivo di protezione posto a monte (per
ed interruttori automatici unipolari o multipolari. esempio all’origine dell’installazione) ed il circuito è
Nei sistemi TT e TN con neutro non distribuito è protetto da un dispositivo differenziale con corrente
possibile omettere il dispositivo di rilevazione delle differenziale inferiore al 15% della portata del
sovracorrenti su uno dei conduttori di fase, se a conduttore di neutro corrispondente. Il differenziale
monte è installato un dispositivo differenziale. Nei deve necessariamente aprire tutti i conduttori attivi
sistemi IT è invece obbligatorio predisporre i sistemi di (neutro compreso).
rilevazione su tutti i conduttori di fase.

Sistemi Monofase Trifase con neutro Trifase


di distribuzione Fase + Neutro (L + N) Fase + Fase (L + L) SN ≥ SF (L1 + L2 + L3 + N) SN < SF (L1 + L2 + L3 + N) (L1 + L2 + L3)
L N L L L L L N L L L N L L L
TT

sì (1) sì sì sì sì sì (1) sì sì sì sì sì sì sì
1P+N o 2P 2P 3P+N o 4P 4P 3P
L N L L L L L N L L L N L L L
TN-S
conduttore PE
separato da N

sì (1) sì sì sì sì sì (1) sì sì sì sì sì sì sì
1P+N o 2P 2P 3P+N o 4P 4P 3P
L N L L L L L N L L L N L L L
TN-C
conduttore PEN

sì (2) sì sì sì sì sì (2) sì sì sì no sì sì sì
1P 2P 3P 3P 3P
L N L L L L L N L L L N L L L
IT

sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì
2P 2P 4P 4P 3P

Legenda

SN = sezione del conduttore del neutro 1P = interruttore con il polo protetto


SF = sezione del conduttore di fase 1P+N = interruttore con il polo di fase protetto e con il polo di neutro non protetto
sì = protezione necessaria 2P = interruttore con entrambi i poli di fase protetti
no = protezione vietata sul conduttore PEN 3P = interruttore con 3 poli protetti
(1) = non è richiesta la protezione ma non è neanche vietata 3P+N = interruttore con i 3 poli di fase protetti e quello di neutro non protetto
(2) = protezione vietata 4P = interruttore con 4 poli protetti

CARATTERISTICHE GENERALI 15
15
GUIDA TECNICA CRITERI DI PROGETTAZIONE
Protezione dai
contatti indiretti
■ TIPI DI PROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI
Tutti i componenti elettrici devono essere protetti
contro il pericolo di contatto con parti metalliche
accessibili, normalmente non in tensione, ma che
potrebbero assumere un potenziale pericoloso a
seguito di un guasto o del cedimento dell’isolamento.

■ PROTEZIONE MEDIANTE INTERRUZIONE ricordare che gli interruttori differenziali sono gli
DELL’ALIMENTAZIONE apparecchi maggiormente impiegati per un’efficace
È richiesta quando, a causa di un guasto, si possono protezione dai contatti indiretti. Per scegliere quale
verificare sulle masse tensioni di contatto di durata apparecchio impiegare è necessario conoscere la
e valore tali da rendersi pericolose per le persone. caratteristica tempo-tensione dove rilevare per
La norma CEI 64-8/4 considera pericolose le tensioni quanti secondi o frazione di secondi un determinato
di contatto e di passo superiori a 50V a.c. per gli valore di tensione di contatto può essere sopportato.
ambienti ordinari e a 25V a.c. per gli ambienti Per poter costruire questa caratteristica è
speciali. Se le tensioni sono superiori a questi valori è indispensabile analizzare gli effetti che la corrente
necessario interromperle in tempi opportunamente provoca nel passaggio in un corpo umano riportata
brevi, così come definito dalla norma IEC 60479-1. sulla norma IEC 60479-1. Questa caratteristica
In questo caso è quindi necessario scegliere dei definisce 4 zone di pericolosità in funzione del valore
dispositivi di interruzione e protezione automatici che di corrente circolante per un determinato tempo.
abbiano caratteristiche di intervento tali da garantire Analizzando le curve di sicurezza se ne deduce che
un adeguato livello di sicurezza. gli interruttori differenziali con soglia di intervento di
Le norme non pongono limiti alla scelta dei dispositivi 30mA offrono un eccellente livello di protezione dai
di protezione impiegabili, che potrebbero essere contatti indiretti e sono preferibili ad altri dispositivi di
fusibili, magnetotermici o differenziali, purché protezione.
abbiano i requisiti di protezione richiesti. Vale la pena

■ EFFETTI DELLA CORRENTE SUL CORPO UMANO SECONDO IEC 60479-1

ms
Zona 1: nessuna reazione al passaggio della
10 000 corrente
a b c1 c2 c3
5000 Zona 2: abitualmente nessun effetto
fisiologicamente pericoloso
durata di passaggio della corrente

2000
Zona 3: abitualmente nessun danno
1000 organico. Probabilità di contrazioni muscolari
e difficoltà respiratoria; disturbi reversibili
500
nella formazione e conduzione di impulsi
1 2 3 4 nel cuore, inclusi fibrillazione ventricolare,
200 che aumentano con l’intensità di corrente
ed il tempo.
100
50 Zona 4: in aggiunta agli effetti descritti
per la zona 3 la probabilità di fibrillazione
ventricolare può aumentare fino oltre il 50%.
20 Si possono avere degli effetti fisiologici
10 come l’arresto cardio-respiratorio e gravi
0,1 0,2 0,5 1 2 5 10 20 50 100 200 500 1000 2000 5000 10000 ustioni.
corrente passante per il corpo umano mA
c2: probabilità 5%

c3: probabilità > 50%

16 CRITERI DI PROGETTAZIONE
■ PROTEZIONE SENZA L’INTERRUZIONE mediante ostacoli o distanziamenti che impediscono
AUTOMATICA DELL’ALIMENTAZIONE l’accidentale contatto con le parti in tensione. In
La protezione totale dai contatti indiretti si può aggiunta e non in sostituzione delle protezioni totali
realizzare mediante l’isolamento delle parti attive, e parziali è prevista l’installazione della protezione
senza possibilità di rimuovere l’isolamento stesso, o attiva mediante interruttori differenziali con corrente
mediante involucri e barriere che assicurino adeguati differenziale nominale non superiore a 30 mA.
gradi di protezione. In particolari ambienti è ammesso
realizzare la protezione parziale dai contatti indiretti

■ PROTEZIONE MEDIANTE SEPARAZIONE ELETTRICA circuito separato


Per garantire la protezione dai contatti si ricorre a
circuiti in cui le parti attive sono alimentate da un Vmax = 500V
circuito elettrico perfettamente isolato da terra.
In questi impianti non è possibile la richiusura del
circuito attraverso il contatto mano-piedi della
persona e quindi non si possono realizzare situazioni
reali di pericolo. Questo tipo di protezione si può
realizzare impiegando trasformatori a isolamento Vn (V) x L (m) ≤ 100.000 NO
ordinario e linee di lunghezza limitata. non si deve collegare
la massa né a terra
né al conduttore di protezione

■ PROTEZIONE IN IMPIANTI A BASSISSIMA


TENSIONE DI SICUREZZA
In questo caso la protezione è garantita quando le sistema
sistema BTS SELV SELV
parti attive sono alimentate a tensioni non superiori
max 50V a.c.
a 50V a.c. e 120V d.c., adottando comunque i
provvedimenti per impedire il contatto accidentale
tra i circuiti a bassissima tensione e quelli a bassa
tensione. In alcuni casi speciali è ammessa la
protezione mediante luoghi non conduttori o
collegamento equipotenziale locale non connesso a
terra.

■ PROTEZIONE MEDIANTE DOPPIO ISOLAMENTO O


ISOLAMENTO RINFORZATO
Questi componenti elettrici hanno parti attive isolate involucro metallico eventuale
dalle parti accessibili oltre all’isolamento funzionale segno grafico
anche da un isolamento supplementare che rende per componente
a doppio isolamento
praticamente impossibile l’incidente.
Essi sono definiti di classe II.
Il collegamento delle masse al conduttore di isolamento principale
protezione in questo caso è vietato.
isolamento supplementare

CARATTERISTICHE GENERALI 17
17
GUIDA TECNICA CRITERI DI PROGETTAZIONE
Protezione dai
contatti indiretti
■ PROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI NEI L’interruttore differenziale rileva direttamente la
SISTEMI TT MEDIANTE INTERRUTTORI corrente di dispersione a terra come differenza tra le
DIFFERENZIALI correnti totali che interessano i conduttori attivi.
Nei sistemi TT un guasto tra una fase ed una massa La corrente di intervento (Ia = 50V/RE) da introdurre
determina una corrente di guasto che interessa nella condizione di coordinamento si identifica con la
contemporaneamente l’impianto di terra dell’utente corrente nominale differenziale (IΔn = 50V/RE) quando
e del distributore di energia. il tempo d’intervento non supera 1 secondo.
Tale corrente è funzione dell’impedenza di guasto Le condizioni di coordinamento sono indicate in tabella.
dovuta essenzialmente alla resistenza di terra delle
masse e del neutro, essendo la somma di queste IΔn (A) 1 0,5 0,3 0,1 0,03 0,01
RE (Ω) 50 100 166 500 1666 5000
resistenze preponderante rispetto agli altri elementi
dell’anello di guasto.
La protezione dai contatti indiretti mediante
l’interruzione automatica dell’alimentazione
negli impianti TT deve essere effettuata tramite
interruttore differenziale.

Deve essere soddisfatta la seguente condizione:

RE ≤ 50/IΔn dove:
id IΔ n
RE = è la resistenza del dispersore (Ω)
50 = è la tensione di contatto (V) di sicurezza per gli
ambienti ordinari (25V per gli ambienti
particolari, agricoli, zootecnici etc...)
IΔn = è la corrente nominale (A) che provoca RE
l’intervento dell’interruttore differenziale
Condizione d'interruzione
dell'alimentazione
50
IΔn ≤
RE

■ PROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI NEI dalla norma CEI 64-8, e sia soddisfatta la seguente
SISTEMI TN condizione:
In un sistema TN esistono tanti anelli di guasto quante
sono le masse suscettibili di andare in tensione. Ia ≤ U0/Zs dove:
Un guasto sul lato bassa tensione è paragonabile a
un cortocircuito che si richiude al centro stella del U0 = è la tensione nominale verso terra (lato bassa
trasformatore attraverso i conduttori di fase e di tensione) dell’impianto
protezione. Zs = è l’impedenza totale
È necessario verificare che le caratteristiche dei Ia = è la corrente (A) che provoca l’intervento
dispositivi di protezione e le impedenze dei circuiti automatico del dispositivo di protezione entro i
siano tali che, in presenza di un guasto tra un tempi indicati di seguito.
conduttore di fase e un conduttore di protezione
Tempi d’interruzione in funzione di U0
o una massa in un qualsiasi punto dell’impianto,
l’alimentazione venga interrotta nei tempi indicati U0 (V) 120 230 400 >400
T (s) 0,8 0,4 0,2 0,1

18 CRITERI DI PROGETTAZIONE
I tempi massimi indicati nella tabella si applicano a Per il calcolo dell’impedenza dell’anello di guasto si
circuiti terminali protetti con dispositivi di protezione propone la seguente formula:
contro le sovracorrenti aventi corrente nominale o
regolata minore o uguale a 32A. Tempi superiori a Zs = 1,5 √(RE+RL+RPE) 2
+ (XE+XL+XPE)2
quelli della tabella ma inferiori a 5s sono ammessi
per circuiti di distribuzione e circuiti terminali protetti dove:
da dispositivi di sovracorrente con corrente nominale RE = Resistenza interna trasformatore
o regolata superiore a 32A. Se l’interruzione RL = Resistenza del conduttore di fase
automatica non può essere ottenuta con le condizioni RPE = Resistenza del conduttore di protezione
di cui sopra, la norma raccomanda di realizzare XE = Reattanza interna trasformatore
un collegamento equipotenziale supplementare XL = Reattanza del conduttore di fase
connesso a terra. La 64-8 prescrive anche che, nei XPE = Reattanza del conduttore di protezione
casi eccezzionali in cui possa presentarsi un guasto
tra un conduttore di fase e la terra, ad esempio Nel caso in cui la condizione di protezione non
nel caso di linee aeree, affinché il conduttore fosse soddisfatta con l’impiego di interruttori
di protezione e le masse ad esso collegate non magnetotermici è necessario ricorrere a dispositivi
superino il valore convenzionale di 50V, deve essere differenziali (vietati tuttavia nel sistema TN-C).
soddisfatta la seguente condizione: L’impiego di tali dispositivi soddisfa generalmente
la condizione di protezione e non richiede il calcolo
RB/RE ≤ 50/U0-50 dove: dell’impedenza totale dell’impianto Zs. Gli interruttori
differenziali non presentano alcun problema di
RB = è la resistenza di terra di tutti idispersori coordinamento, in quanto per IΔn elevate (3A)
collegati in parallelo, compresi quelli della rete ammettono impedenze dell’anello di guasto
di alimentazione dell’ordine di diverse decine di Ω (76), che non si
RE = è la resistenza minima di terra delle masse realizzano mai.
estranee non collegate ad un conduttore di Per evitare interventi intempestivi dei dispositivi
protezione, attraverso le quali è possibile il differenziali conviene installare sui circuiti di
verificarsi di un guasto tra fase e terra distribuzione apparecchi di tipo regolabile,
U0 = è la tensione nominale verso la terra. impostando la massima corrente nominale
differenziale ed il massimo ritardo; sui circuiti
Gli interruttori magnetotermici sono preferibili agli terminali installare invece apparecchi istantanei con
interruttori differenziali per l’interruzione contro la massima sensibilità consentita.
i contatti diretti in presenza di elevate correnti di Verificare sempre che il potere di interruzione
guasto. Di seguito è riportata una tabella che indica differenziale non sia inferiore alla corrente di guasto
le condizioni di coordinamento per una protezione prevedibile (U0/Zs).
adeguata impiegando interruttori magnetotermici
Bticino in circuiti con U0 = 230V. L1
L2
Interruttori BTDIN L3
N
In (A) 25 32 40 50 63 PE
Zs (Ω) 1533 1197 958 766 608

Interruttori Megatiker
id id
In (A) 80 125 160 250 400 630 800 1000 1250 1600
Zs (Ω) 287 184 143 92 57,5 36,5 28,7 38,3 30.6 23.9

CARATTERISTICHE GENERALI 19
19
GUIDA TECNICA CRITERI DI PROGETTAZIONE
Protezione dai
contatti indiretti
■ PROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI NEI I dispositivi di protezione impiegabili negli impianti
SISTEMI IT IT possono essere interruttori di protezione dalle
Nel sistema di distribuzione IT il neutro è isolato sovracorrenti o dispositivi differenziali.
da terra (o è collegato attraverso un impedenza di Nel caso di impiego di interruttori differenziali è
valore elevato) e le masse metalliche sono collegate necessario impiegare apparecchi con una corrente
direttamente a terra. In caso di guasto a massa differenziale di non funzionamento almeno uguale
la corrente di guasto si richiude solo attraverso le alla corrente prevista per un eventuale 1° guasto a
capacità dei conduttori sani verso terra. Questa terra. Questa condizione è necessaria per garantire
corrente di guasto risulta limitata entro valori non la massima continuità di servizio. La condizione di
pericolosi. Al primo guasto le norme non richiedono protezione da rispettare per il coordinamento delle
l’intervento dei dispositivi di protezione, tuttavia al protezioni nei sistemi IT è:
secondo guasto è indispensabile che le protezioni
intervengano tempestivamente con i tempi indicati RE · IΔ ≤ UL dove:
nella tabella di seguito.
Tensione (V) Tempo di interruzione (s) RE = è la resistenza del dispersore di terra (Ω)
neutro neutro IΔ = è la corrente di guasto nel caso di 1° guasto di
non distribuito distribuito
impedenza trascurabile tra un conduttore di fase
120/240 0,8 5
230/400 0,4 0,8 ed una massa.
400/690 0,2 0,4 UL = è la tensione limite di contatto pari a 50V per gli
580/1000 0,1 0,2 ambienti ordinari e 25V per gli ambienti speciali
Pur non essendo richiesto l’intervento dei dispositivi
di protezione al primo guasto è necessario A seconda di come sono collegate le masse, tutte
invece adottare dei dispositivi di segnalazione a collegate tra loro ad un stesso punto o collegate
funzionamento continuo atti a rilevare lo stato individualmente a picchetti di terra, al primo guasto a
di isolamento dell’impianto stesso e segnalare terra il sistema IT si trasforma in un sistema TN o TT,
l’eventuale guasto a terra sulle fasi o sul neutro (solo di conseguenza per la protezione dai contatti indiretti
se distribuito). Le norme raccomandano di eliminare il dovranno essere prese in esame le considerazioni
primo guasto con il più breve ritardo possibile. fatte per queste 2 tipologie di sistemi.

Collegamento individuale delle


masse
Se le masse degli utilizzatori
Sistema IT con messe a terra individuali
sono collegate individualmente a L1
dispersori locali il secondo guasto L2
L3
di terra deve essere considerato e N
trattato come un guasto realizzabile U0
in un sistema TT.
Controllo
La condizione di coordinamento da isolamento IΔ IΔ
rispettare al secondo guasto è: C
IΔ ≤ 50/RE. Ri

L’uso dei dispositivi di protezione


differenziali non comporta
problemi di coordinamento ed è
indispensabile per l’interruzione al
secondo guasto. RT RT

20 CRITERI DI PROGETTAZIONE
Collegamento delle masse ad uno stesso punto U = è la tensione concatenata
Se in un sistema IT le masse degli utilizzatori sono U0 = è la tensione di fase
collegate ad un medesimo punto come illustrato Zs = è l’impedenza dell’anello di guasto costituita dal
in figura, il secondo guasto a terra deve essere conduttore di fase e dal conduttore PE
considerato e trattato come un guasto realizzabile Z’s = è l’impedenza dell’anello di guasto costituita dal
in un sistema TN. In questo tipo di impianto è conduttore di neutro e dal conduttore PE
possibile impiegare interruttori di protezione dalle
sovracorrenti (magnetotermici o elettronici) purché L’impiego di dispositivi differenziali non comporta
vengano rispettate le condizioni di coordinamento: alcun problema di coordinamento.
Ia ≤ U/2Zs (impianti con neutro non distribuito) La norma CEI 64-8 raccomanda di non distribuire
Ia ≤ U0/2Z’s (impianti con neutro distribuito) dove: il neutro per motivi di sicurezza.
Ia = è la corrente di intervento

Sistema IT con neutro distribuito


L1
L2
L3
N
U0

Controllo
isolamento
C
Ri

PE

RT

Sistema IT con neutro non distribuito


L1
L2
L3

Controllo
isolamento
C
Ri

PE

RT

CARATTERISTICHE GENERALI 21
21
GUIDA TECNICA CRITERI DI PROGETTAZIONE
LA PROTEZIONE DALLE
SOVRACORRENTI

22 CRITERI DI PROGETTAZIONE
INDICE DI SEZIONE

24 Il trasporto dell’energia in bassa tensione

25 Condizioni generali di protezione dei conduttori

26 Protezione dal sovraccarico

29 Designazione delle sigle dei cavi

30 Portate dei cavi in regime permanente

38 Portate dei condotti sbarre Zucchini

39 Scelta dei conduttori in funzione della caduta di tensione

44 Dimensionamento del conduttore di neutro e di protezione

45 Protezione dal cortocircuito

56 Le curve di limitazione

58 Sezioni protette in funzione dei tempi di ritardo

59 Perdite per effetto Joule nei condotti sbarre

60 Scelta degli interruttori con più trasformatori in parallelo

INDICE 23
GUIDA TECNICA CRITERI DI PROGETTAZIONE
Il trasporto
dell’energia in bassa tensione
In bassa tensione il trasporto e la ripartizione elevati in diverse modalità di posa.
dell’energia elettrica alle utenze, o a gruppi di utenze, Il condotto sbarre è una valida alternativa ai cavi
può avvenire tramite cavo o tramite condotto sbarre. per distribuire medio-grandi potenze per alimentare
E’ il progettista che sceglie la modalità più adatta quadri derivati e per alimentare corpi illuminanti o
e conveniente a seconda del tipo di impianto da dorsali di alimentazione. Permette un montaggio
realizzare e alle utenze interessate. La distribuzione veloce e a parità di corrente, necessita di un
in cavo permette una grande flessibilità di utilizzo: minore spazio di posa rispetto al cavo. Entrambi i
grazie alle diverse sezioni e alla possibilità di sistemi di trasporto, cavo e condotto sbarre, vanno
utilizzare più conduttori in parallelo per la stessa fase, adeguatamente dimensionati e protetti contro le
è possibile distribuire valori di corrente anche molto sovracorrenti.

Quadri e armadi MAS Bticino


Sistemi di distribuzione in
condotto sbarre Zucchini

Trasformatore MT/BT EdM

24 CRITERI DI PROGETTAZIONE
Condizioni generali di
protezione dei conduttori
■ SOVRACORRENTI E TEMPERATURE Temperature caratteristiche dei cavi
Il problema delle sovracorrenti é fondamentalmente Tipo di isolante temperatura temperatura temperatura
un problema termico. Un conduttore percorso (denominazione max di max di max di
da corrente si riscalda in modo proporzionale al comune) esercizio sovraccarico cortocircuito
ϑz °C (1) ϑs °C (2) ϑcc °C (3)
quadrato dell’intensità di corrente ed al tempo di G1b (gomma) 75 120 200
permanenza della sollecitazione termica; risulta EI2 (gomma) 180 330 350
quindi molto importante controllare i valori di G5 (EPR) 90 150 350
corrente al fine di evitare eccessivi riscaldamenti dei G7 (HEPR) 90 150 250
G9 (4) 90 150 250
cavi che comporterebbero il rapido danneggiamento G10 (4) 90 150 250
dell’isolante del conduttore stesso. Si possono TI2 (PVC) 70 110 150
verificare tre casi per i quali corrispondono tre R2 (PVC) 70 110 160
TI3 (PVC) 90 150 160
differenti temperature massime ammesse dal cavo: TI4 (PVC) 70 110 160

• Il regime permanente; dà luogo a temperature (1) Temperature in base alle quali si calcola Iz (Norma CEI 20-11)
(2) Temperature non indicate esplicitamente dalle norme, ma dedotte dalla
massime sopportabili dal cavo per un tempo relazione If 1,45 Iz riportata dalla CEI 64-8/4
indefinito. Queste temperature non devono (3) Temperature in base alle quali si calcolano i valori massimi ammissibili
superare la temperatura massima di esercizio dell'integrale di Joule (Norma CEI 20-11)
caratteristica per ogni tipo di isolante. (4) Mescole speciali a basso sviluppo di gas e fumi tossici.

• Il sovraccarico; da luogo a temperature tali da


provocare il rapido danneggiamento dell’isolante se
non interrotte tempestivamente. Per l’interruzione
delle sovracorrenti che provocano tali temperature
sono ammessi tempi dell’ordine di un ora.
• Il cortocircuito; da luogo a temperature molto
più elevate che devono essere interrotte in tempi
brevissimi, dell’ordine di qualche centesimo di
secondo.

Transitorio termico di riscaldamento dei cavi

ϑ cc corrente di cortocircuito
160÷200°C

ϑs corrente di sovraccarico
110÷150°C

ϑ z
70÷90°C

correnti d'impiego
(regime permanente)
temperatura

ϑ0
5s 1h tempi

CARATTERISTICHE GENERALI 25
25
GUIDA TECNICA CRITERI DI PROGETTAZIONE
Protezione
dal sovraccarico
La norma CEI 64/8 prescrive che i circuiti di un provocare un riscaldamento eccessivo all’isolamento,
impianto (salvo eccezioni) debbano essere provvisti ai collegamenti, ai terminali o all’ambiente
di dispositivi di protezione adatti ad interrompere circondante le condutture.
correnti di sovraccarico prima che esse possano

■ PROTEZIONE DAL SOVRACCARICO DEL CAVO If non é mai superiore a 1,45 In (1,3 In secondo CEI
Il cavo deve essere adeguatamente protetto EN 60947-2; 1,45 In secondo CEI EN 60898).
dal sovraccarico, per evitare che un eccessivo Essa deve essere invece verificata nel caso in cui il
riscaldamento provochi un precoce invecchiamento e dispositivo di protezione sia un fusibile.
la conseguente rottura dell’isolamento. Analizzando la regola generale di protezione
Per garantire tale protezione è necessario che IB ≤ In ≤ Iz risulta evidente che si possono ottenere
vengano rispettate le seguenti regole: due condizioni di protezione distinte:
una condizione di massima protezione, realizzabile
Regola 1) IB ≤ In ≤ Iz scegliendo un interruttore con una corrente nominale
prossima o uguale alla corrente di impiego IB, ed
Regola 2) If ≤ 1,45 Iz una condizione di minima protezione scegliendolo
con una corrente nominale prossima o uguale alla
dove: massima portata del cavo.
IB = Corrente di impiego del circuito Scegliendo la condizione di massima protezione
In = Corrente nominale dell’interruttore si potrebbero verificare delle situazioni tali da
Iz = Portata a regime permanente del cavo pregiudicare la continuità di servizio, perché sarebbe
If = Corrente di sicuro funzionamento garantito l’intervento dell’interruttore anche in caso
dell’interruttore automatico di anomalie sopportabili. Per contro la scelta di un
interruttore con una corrente regolata uguale alla
La prima regola soddisfa le condizioni generali di portata del cavo porterebbe alla massima continuità
protezione dal sovraccarico. di servizio a discapito del massimo sfruttamento
La regola 2, impiegando per la protezione dal del rame installato. Queste considerazioni vengono
sovraccarico un interruttore automatico, é sempre demandate al progettista in funzione del tipo di
verificata, poiché la corrente di sicuro funzionamento circuito da realizzare.

Condizione di massima protezione In = IB

IB Iz 1,45 Iz
CARATTERISTICHE
DEL CIRCUITO

CARATTERISTICHE
DEL DISPOSITIVO
In If DA PROTEGGERE

Condizione di minima protezione In = Iz

IB Iz 1,45 Iz
CARATTERISTICHE
DEL CIRCUITO

CARATTERISTICHE
DEL DISPOSITIVO
In If DA PROTEGGERE

26 CRITERI DI PROGETTAZIONE
■ PROTEZIONE DAL SOVRACCARICO DEL CONDOTTO dove:
SBARRE Pt = Somma totale delle potenze attive dei
La protezione contro il sovraccarico dei condotti sbarre carichi installati in [W];
é effettuata con lo stesso criterio usato per i cavi. b = Fattore di alimentazione pari a:
Occorre verificare la relazione: 1 se si alimenta la conduttura da un solo lato;
½ se si alimenta la conduttura dal centro o
IB ≤ In ≤ Iz
contemporaneamente da entrambi gli estremi;
La corrente di impiego IB in un sistema trifase si Ur = Tensione di esercizio in [V];
calcola in base alla seguente formula: cosφm = Fattore di potenza medio dei carichi.

Pt • b La temperatura dell’ambiente in cui è installato il


IB = condotto sbarre influisce sulla portata dello stesso.
√3 • Ur • cosφm
In sede di progetto va moltiplicato il valore della
Condizione di protezione dal sovraccarico portata alla temperatura di riferimento per un
coefficiente di correzione riferito alla temperatura
IB Iz 1,45 Iz
di esercizio finale.

I Iz = Iz0 · Kt

dove:

Iz0 è la corrente che il condotto sbarre può portare per


un tempo indefinito alla sua temperatura di riferimento
(40°C);
Kt è il coefficiente di correzione per valori della
temperatura ambiente diversi da quelli di riferimento,
riportato nella tabella di seguito.

Coefficiente di correzione kt per temperatura ambiente diversa da 40 °C


Temperatura 15 20 25 30 35 40 45 50
Ambiente °C
kt 1,15 1,12 1,08 1,05 1,025 1 0,975 0,95

■ PROTEZIONE DELLE DERIVAZIONI CONTRO IL caso la protezione contro il sovraccarico può


SOVRACCARICO essere assicurata anche dagli interruttori posti a
Se la derivazione, in genere costituita da cavi in tubo, protezione delle singole partenze dal quadretto se
non è già protetta contro il sovraccarico dal dispositivo la somma delle loro correnti nominali è inferiore o
posto a monte del condotto, si applica quanto segue: uguale alla portata Iz della derivazione. Nei luoghi
a maggior rischio in caso di incendio è richiesto che
• la portata della derivazione è in genere inferiore il dispositivo di protezione contro il sovraccarico sia
a quella del condotto sbarre, quindi è di solito installato nel punto di derivazione, quindi all’interno
necessario proteggere anche la derivazione contro il dell’unità di derivazione.
sovraccarico.
• Il dispositivo di protezione contro il sovraccarico può
essere posto all’interno dell’unità di derivazione
oppure sul quadretto di arrivo. In questo ultimo

CARATTERISTICHE GENERALI 27
27
GUIDA TECNICA CRITERI DI PROGETTAZIONE
Protezione
dal sovraccarico
■ CASI PRATICI DI OBBLIGO predestinate ad alimentare utilizzatori di cui al
La Norma CEI 64-8/4 prescrive il generico obbligo di successivo paragrafo (casi in cui può essere omessa
protezione contro il sovraccarico in tutti i casi in cui la protezione dal sovraccarico);
questo tipo di sovracorrente abbia la possibilità di d) conduttura che alimenta utilizzatori ubicati in luoghi
verificarsi. Spetta al progettista valutare le circostanze soggetti a pericolo di esplosione o di incendio
di obbligatorietà. Il commento all'articolo 473.1.2 (obbligo derivante dalle Norme CEI 64-2 o 64-8/7).
raccomanda la protezione solo nel caso di circuiti
dimensionati assumendo coefficienti di utilizzazione o Iz < IB1 + IB2 + IB3 + IB4
a)
di contemporaneità inferiori ad 1. IB1 IB2 IB3 IB4
In pratica vige l'obbligo nei casi seguenti:
a) conduttura principale che alimenta utilizzatori
derivati funzionanti con coefficiente di utilizzazione
o contemporaneità inferiore a 1;
b) M
Icc > Iz
b) conduttura che alimenta motori e utilizzatori che
c)
nel loro funzionamento possono determinare
condizioni di sovraccarico; 10 16 10
anche se Iz > ΣIn
c) conduttura che alimenta prese a spina non

■ CASI NEI QUALI PUÒ ESSERE OMESSA LA quando la somma delle correnti nominali dei
PROTEZIONE DAL SOVRACCARICO dispositivi di protezione delle derivazioni non
La norma invece indica i seguenti casi di possibile supera la portata IZ della conduttura principale.
omissione (i casi c, d, e, sono considerati nel f) condutture dei circuiti di telecomunicazione,
commento all'articolo 473.1.2): segnalazione e simili.
a) condutture che sono derivate da una conduttura
principale protetta contro i sovraccarichi con a)
dispositivo idoneo e in grado di garantire la In IZ1 IZ2 IZ3
protezione anche delle condutture derivate. In ≤ IZ1; In ≤ IZ2; In ≤ IZ3.
b) condutture che alimentano utilizzatori che non
IBD
possono dar luogo a correnti di sovraccarico a b)
condizione che siano protette dai cortocircuiti e che IB1 IB2 IB3
non abbiano derivazioni nè prese a spina IBD = IB1 + IB2 + IB3
c) condutture che alimentano apparecchi con proprio
IZ
dispositivo di protezione che garantisce anche la c) M
protezione della conduttura di alimentazione IR
IR ≤ IZ
d) condutture che alimentano utilizzatori che non
possono dare luogo a sovraccarichi e che non siano d) U
protette da sovraccarichi quando la corrente IB ≤ IZ
d’impiego di questi utilizzatori non sia superiore alla
portata della conduttura (ad esempio gli apparecchi e)
IZ ≥ In1 + In2 + In3
termici) In1 In2 In3
e) conduttura che alimenta diverse derivazioni
singolarmente protette contro i sovraccarichi,

■ CASI NEI QUALI SI RACCOMANDA DI NON b) circuiti di alimentazione degli elettromagneti di


PROTEGGERE DAL SOVRACCARICO sollevamento
La Norma non fa esplicito divieto ma raccomanda c) circuiti secondari dei trasformatori di corrente
l'omissione della protezione contro i sovraccarichi, per d) circuiti che alimentano dispositivi di estinzione
ragioni di sicurezza, nei seguenti casi: dell'incendio
a) circuiti di eccitazione delle macchine rotanti

28 CRITERI DI PROGETTAZIONE
Designazione delle
sigle dei cavi
Le sigle di designazione dei cavi impiegati in Italia Tali regole sono applicabili solo per i cavi armonizzati
sono definite a livello nazionale dalla norma dal CENELEC o per i cavi di produzione nazionale per i
CEI 20-27 (CENELEC HD361). quali il CENELEC ha espressamente concesso l’uso.

Sigla di designazione H 07 R N - - F 3 G 1,5


Tipo di cavo cavo conforme a norme armonizzate H
(riferimento norme) cavo di tipo nazionale riconosciuto A
cavo di tipo nazionale non conforme a norme IEC N
Tensione nominale 300/300V 03
Uo/U 300/500V 05
470/750V 07
600/1000V 1
Rivestimento isolante gomma etilenpropilenica (EPR) B
gomma naturale o equivalente (Rubber) R
cloruro di polivinile (PVC) V
polietilene reticolato (XLPE) X
policroloprene (neoprene) N
Guaine, trecce gomma etilenpropilenica (EPR) B
rivestimenti protettivi gomma naturale o equivalente (Rubber) R
cloruro di polivinile (PVC) V
polietilene reticolato (XLPE) X
policroloprene (neoprene) N
Eventuali cavi piatti “divisibili” H
costruzioni speciali cavi piatti “non divisibili” H2
Materiale conduttore rame (nessun simbolo) -
alluminio A
Forma del conduttore conduttore a filo unico rigido U
conduttore a corda rigida R
conduttore a corda flessibile F
per installazione mobile (classe 5 IEC 228)
conduttore a corda flessibile K
per installazione fissa (classe 5 IEC 228)
conduttore a corda flessibilissimo H
(classe 6 IEC 228)
Composizione numero di conduttori Num.
del cavo simbolo moltiplicatore in assenza di X
conduttore di protezione giallo-verde
in presenza di conduttore G
di protezione giallo-verde
Sezione nominale Num
del conduttore

CARATTERISTICHE GENERALI 29
29
GUIDA TECNICA CRITERI DI PROGETTAZIONE
Portate dei cavi in regime permanente
secondo CEI UNEL 35024/1 e CEI UNEL 35024/2
Se non si effettua un’attenta analisi della condizione I valori di corrente di cortocircuito nelle linee derivate
in esame si può incorrere in errori di diverso tipo: risultano inoltre più elevati con conseguente necessità
di utilizzare apparecchi di protezione con poteri di
• sottodimensionamento della conduttura (sezione interruzione superiori.
troppo piccola): come conseguenza comporta una Al fine di scegliere la sezione ottimale del conduttore
riduzione di vita del cavo oppure una caduta di in ciascun tratto di linea è necessario considerare
tensione di valore troppo elevato molti fattori. Nelle tabelle di seguito sono riportate
• sovradimensionamento della conduttura (sezione le portate dei cavi e i coefficienti di correzione da
troppo grande): in questo caso il cavo prescelto, applicare agli stessi in funzione dei tipo di posa.
richiede degli aggravi economici del tutto I dati sono stati tratti dalle norme CEI UNEL 35024/1 e
ingiustificati, abbinati a dei maggiori ingombri e a CEI UNEL 35024/2.
maggiori difficoltà di posa.
Cavi multipolari in rame

Metodologia Altri tipi Tipo N° Portata (A)


di installazione di posa di isolante sezione (mm2)
riferimento 1 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240 300
append. A
2 - 51 PVC 2 14 18,5 25 32 43 57 75 92 110 139 167 192 219 248 291 334
cavi in tubo
73 - 74 3 13 17,5 23 29 39 52 68 83 99 125 150 172 196 223 261 298
incassato
in parete
isolante
EPR 2 18,5 25 33 42 57 76 99 121 145 183 220 253 290 329 386 442
3 16,5 22 30 38 51 68 89 109 130 164 197 227 259 295 346 396

3A - 4A PVC 2 13,5 16,5 23 30 38 52 69 90 111 133 168 201 232 258 294 344 394
cavi in tubo
5A - 21 3 12 15 20 27 34 46 62 80 99 118 149 179 206 225 255 297 339
in aria
21A - 22
25 - 31
25 - 31 EPR 2 17 22 30 40 51 69 91 119 146 175 221 265 305 334 384 459 532
31A - 32 3 15 19,5 26 35 44 60 80 105 128 154 194 233 268 300 340 398 455
34A - 43

cavi in aria 13-14 PVC 2 15 22 30 40 51 70 94 119 148 180 232 282 328 379 434 514 593
libera 15 - 16 3 13,6 18,5 25 34 43 60 80 101 126 153 196 238 276 319 364 430 497
distanziati 17
dalla parete, dal
soffitto o su EPR 2 19 26 36 49 63 86 115 149 185 225 289 352 410 473 542 641 741
passerella 3 17 23 32 42 54 75 100 127 158 192 246 298 346 399 456 538 621

cavi in aria 11-11A PVC 2 15 19,5 27 36 46 63 85 112 138 168 213 258 299 344 392 461 530
libera 52 - 53 3 13,5 17,5 24 32 41 57 76 96 119 144 184 223 259 299 341 403 464
fissati alla
parete
o soffitto EPR 2 19 24 33 45 58 80 107 138 171 209 269 328 382 441 506 599 693
3 17 22 30 40 52 71 96 119 147 179 229 278 322 371 424 500 576

30 CRITERI DI PROGETTAZIONE
Cavi unipolari in rame senza guaina

Metodologia Altri tipi Tipo N° Portata (A)


di installazione di posa di di sezione (mm2)
riferim. isolante condutt. 1 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240 300 400 500 630
append. A
cavi in tubo 1 - 51 PVC 2 14,5 19,5 26 34 46 61 80 99 119 151 182 210 240 273 320
incassato 71 - 74 3 13,5 18 24 31 42 56 73 89 108 136 164 188 216 245 286
in parete 74
isolante
EPR 2 19 26 36 45 61 81 106 131 158 200 241 278 318 362 424
3 17 23 31 40 54 73 95 117 141 179 216 249 285 324 380

cavi in tubo 3-4 PVC 2 13,5 17,5 24 32 41 57 76 101 125 151 192 232 269 309 353 415
in aria 5 - 22 3 12 15,5 21 28 36 50 68 89 110 134 171 207 239 275 314 369
23 - 24
31 - 32
33 - 34 EPR 2 17 23 31 42 54 75 100 133 164 198 253 306 354 402 472 555
41 - 42 3 15 20 28 37 48 66 88 117 144 175 222 269 312 355 417 490
72

cavi in aria 18 PVC 2 19,5 26 35 46 63 85 112 138 168 213 258 299 344 392 461
libera 3 15,5 21 28 36 57 76 101 125 151 192 232 269 309 353 415
in posizione
non accessibile
EPR 2 24 33 45 58 80 107 142 175 212 270 327
3 20 28 37 48 71 96 127 157 190 242 293

cavi in aria 11 - 12 PVC 3 19,5 26 35 46 63 85 110 137 167 216 264 308 356 409 485 561 656 749 855
libera 21 - 25
a trifoglio 43 - 52
53
EPR 3 24 33 45 58 80 107 135 169 207 268 328 383 444 510 607 703 823 946 1088

cavi in aria 13 - 14 PVC 2 22 30 40 52 71 96 131 162 196 251 304 352 406 463 546 629 754 868 1005
libera 15 - 16 3 19,5 26 35 46 63 85 114 143 174 225 275 321 372 427 507 587 689 789 905
in piano 17
a contatto
EPR 2 27 37 50 64 88 119 161 200 242 310 377 437 504 575 679 783 940 1083 1254
3 24 33 45 58 80 107 141 176 216 279 342 400 464 533 634 736 868 998 1151

cavi in aria 14 - 15 PVC 2 146 181 219 281 341 396 456 521 615 709 852 982 1138
libera 16 3 146 181 219 281 341 396 456 521 615 709 852 982 1138
distanziali su
piano orizzontale
EPR 2 182 226 275 353 430 500 577 661 781 902 1085 1253 1454
3 182 226 275 353 430 500 577 661 781 902 1085 1253 1454

cavi in aria 14 - 15 PVC 2 130 162 197 254 311 362 419 480 569 659 795 920 1070
libera 16 3 130 162 197 254 311 362 419 480 569 659 795 920 1070
distanziali su
piano verticale
EPR 2 161 201 246 318 389 454 527 605 719 833 1008 1169 1362
3 161 201 246 318 389 454 527 605 719 833 1008 1169 1362

CARATTERISTICHE GENERALI 31
31
GUIDA TECNICA CRITERI DI PROGETTAZIONE
Portate dei cavi in regime permanente
secondo CEI UNEL 35024/1 e CEI UNEL 35024/2
Cavi ad isolamento minerale unipolari

Serie L: cavi ad isolamento minerale per servizio leggero fino a 500V


Serie H: cavi ad isolamento minerale per servizio pesante fino a 750V
Metodologia Altri tipi Tipo N° Portata (A)
di installazione di posa di isolante di sezione (mm2)
riferimento condutt. 1 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240
append. A
cavi in aria 13 - 14 serie L 3 21 28 37
libera 15 - 16 (1)
a trifoglio serie L 3 26 35 46
(2)
serie H 3 22 30 40 51 69 92 120 147 182 223 267 308 352 399 466
(1)
serie H 3 28 38 50 64 87 115 150 184 228 279 335 385 441 500 584
(2)
cavi in aria 13 - 14 serie L 2 25 33 44
libera 15 - 16 (1) 3 23 31 41
in piano serie L 2 31 41 54
a contatto (2) 3 29 39 51
serie H 2 26 36 47 60 82 109 142 174 215 264 317 364 416 472 552
(1) 3 26 34 45 57 77 102 132 161 198 241 289 331 377 426 496
serie H 2 33 45 60 76 104 137 179 220 272 333 400 460 526 596 697
(2) 3 32 43 56 71 96 127 164 200 247 300 359 411 469 530 617
cavi in aria 14 - 15 serie L 2 25 33 44
libera 16 (1) 3 29 39 51
distanziati su serie L 2 31 41 54
piano orizzontale (2) 3 37 49 64
serie H 2 26 36 47 60 82 109 142 174 215 264 317 364 416 472 552
(1) 3 32 43 56 71 95 125 162 197 242 294 351 402 454 596 697
serie H 2 33 45 60 76 104 137 179 220 272 333 400 460 526 596 697
(2) 3 40 54 70 89 120 157 204 248 304 370 441 505 565 629 704
cavi in aria 14 - 15 serie L 2 25 33 44
libera 16 (1) 3 26 34 45
distanziati su serie L 2 31 41 54
piano verticale (2) 3 33 43 56
serie H 2 26 36 47 60 82 109 142 174 215 264 317 364 416 472 552
(1) 3 28 37 49 62 84 110 142 173 213 259 309 353 400 446 497
serie H 2 33 45 60 76 104 137 179 220 272 333 400 460 526 596 697
(2) 3 35 47 61 78 105 137 178 216 266 323 385 441 498 557 624
cavi in aria 11 - 11A serie L 2 23 31 40
libera fissati (1) 3 21 29 38
su parete serie L 2 28 38 51
o soffitto (2) 3 27 36 47
serie H 2 25 34 45 57 77 102 133 163 202 247 296 340 388 440 514
(1) 3 23 31 41 52 70 92 120 147 181 221 264 303 346 392 457
serie H 2 31 42 55 70 96 127 166 203 251 307 369 424 485 550 643
(2) 3 30 41 53 67 91 119 154 187 230 280 334 383 435 492 572
cavi in aria 11 - 11A serie L 3 19 26 35
libera a trifoglio (1)
fissati su parete serie L 3 24 33 44
o soffitto (2)
serie H 3 21 28 37 48 65 86 112 137 169 207 249 286 327 371 434
(1)
serie H 3 26 35 47 59 81 107 140 171 212 260 312 359 410 465 544
(2)
1) Cavo ad isolamento minerale nudo esposto al tocco oppure rivestito in materiale termoplastico. Per cavi nudi moltiplicare per 0,9.
2) Cavo ad isolamento minerale non esposto al tocco.

32 CRITERI DI PROGETTAZIONE
Cavi ad isolamento minerale multipolari

Serie L: cavi ad isolamento minerale per servizio leggero fino a 500V


Serie H: cavi ad isolamento minerale per servizio pesante fino a 750V
Metodologia Altri tipi Tipo N° Portata (A)
di installazione di posa di isolante di sezione (mm2)
riferimento condutt. 1 1,5 2,5 4 6 10 16 25
append. A
cavi in aria 13 - 14 serie L 2 25 33 44
libera 15 - 16 (1) 3 21 28 37
distanziati serie L 3 31 41 54
dalla parete, (2) 26 35 46
a soffitto o su serie H 2 26 36 47 60 82 109 142
passerella (1) 3 22 30 40 51 69 92 120
serie H 2 33 45 60 76 104 137 179
(2) 3 28 38 50 64 87 115 150

cavi in aria 11 - 11A serie L 2 23 31 40


libera fissati (1) 3 19 26 35
su parete serie L 2 28 38 51
o soffitto (2) 3 24 33 44
serie H 2 25 34 45 57 77 102 133
(1) 3 21 28 37 48 65 86 112
serie H 2 31 42 55 70 96 127 166
(2) 3 26 35 47 59 81 107 140
1) Cavo ad isolamento minerale nudo esposto al tocco oppure rivestito in materiale termoplastico. per cavi nudi moltiplicare per 0,9.
2) Cavo ad isolamento minerale non esposto al tocco.

Fattore di correzione K1 delle portate per temperature ambiente diverse da 30°C

Temperatura Tipo di isolante


ambiente (°C) PVC EPR cavo nudo o ricoperto al tocco 105°C cavo nudo non esposto
in materiale termoplastico esposto al tocco 70° C
10 1,22 1,15 1,26 1,14
15 1,17 1,12 1,2 1,11
20 1,12 1,08 1,14 1,07
25 1,06 1,04 1,07 1,04
35 0,94 0,96 0,93 0,96
40 0,87 0,91 0,85 0,92
45 0,79 0,87 0,76 0,88
50 0,71 0,82 0,67 0,84
55 0,61 0,76 0,57 0,8
60 0,5 0,71 0,45 0,75
65 0,65 0,7
70 0,58 0,65
75 0,5 0,6
80 0,41 0,54
85 0,47
90 0,4
95 0,32

Fattori di correzione K2 per circuiti realizzati con cavi installati in fascio o strato

Condizioni di posa Art. Disposizione Numero di circuiti o di cavi multipolari


CEI UNEL 35024/1 1 2 3 4 5 6 7 8 9 12 16 20
non previste negli art. 2-3-4-5 1 raggruppati 1,00 0,80 0,70 0,65 0,60 0,57 0,54 0,52 0,50 0,45 0,41 0,38
seguenti e tabelle V e VI a fascio annegati
11-12-25 2 singolo strato su muro, pavimento 1,00 0,85 0,79 0,75 0,73 0,72 0,72 0,71 0,70
o passerelle non perforate
11A 3 strato a soffitto 0,95 0,81 0,72 0,68 0,66 0,64 0,63 0,62 0,61
13 4 strato su passerelle perforate 1,00 0,88 0,82 0,77 0,75 0,73 0,73 0,72 0,72
orizzontali o verticali
(perforate o non perforate)
14-15-16-17 5 strato su scala posa cavi 1,00 0,87 0,82 0,80 0,80 0,79 0,79 0,78 0,78
o graffato ad un sostegno
■ nessuna ulteriore riduzione per più di 9 circuiti o cavi multipolari

CARATTERISTICHE GENERALI 33
33
GUIDA TECNICA CRITERI DI PROGETTAZIONE
Portate dei cavi in regime permanente
secondo CEI UNEL 35024/1 e CEI UNEL 35024/2
Fattori di correzione K2 per circuiti realizzati con cavi multipolari installati in strato su più supporti (per esempio passerelle)

App. A Metodo di installazione Numero Numero cavi


passerelle 1 2 3 4 6 9
13 Passerelle perforate 2 1,00 0,87 0,80 0,77 0,73 0,68
3 1,00 0,86 0,79 0,76 0,71 0,66

2 1,00 0,99 0,96 0,92 0,87


3 1,00 0,98 0,95 0,91 0,85

13 Passerelle verticali perforate 2 A 1,00 0,88 0,81 0,76 0,71 0,70


2 B 1,00 0,91 0,88 0,87 0,85

A B
14-15 Scala posa cavi o elemento di sostegno 2 1,00 0,86 0,80 0,78 0,76 0,73
16-17 3 1,00 0,85 0,79 0,76 0,73 0,70
2 1,00 0,99 0,98 0,97 0,96
3 1,00 0,98 0,97 0,96 0,93

Fattori di correzione K2 per circuiti realizzati con cavi unipolari installati in strato su più supporti (per esempio passerelle)

App. A Metodo di installazione Numero Numero cavi


passerelle 1 2 3
13 Passerelle perforate 2 0,96 0,87 0,81 3 cavi in formazione orizzontale
3 0,95 0,85 0,78

13 Passerelle verticali perforate 2 0,95 0,84 3 cavi in formazione verticale

14-15 Scala posa cavi o elemento di sostegno 2 0,98 0,93 0,89 3 cavi in formazione orizzontale
16-17 3 0,97 0,90 0,86

13 Passerelle perforate 2 0,97 0,93 0,89 3 cavi in formazione a trefolo


3 0,96 0,92 0,86

13 Passerelle verticali perforate 2 1,00 0,90 0,86 3 cavi in formazione a trefolo

14-15 Scala posa cavi o elemento di sostegno 2 0,97 0,95 0,93 3 cavi in formazione a trefolo
16-17 3 0,96 0,94 0,90

34 CRITERI DI PROGETTAZIONE
Portate dei cavi interrati in regime
permanente secondo CEI UNEL 35026
La nuova norma CEI UNEL 35026 si applica ai casi 1000V in corrente alternata e 1500V in corrente
idonei alla posa interrata. Nella norma vengono continua. La temperatura di riferimento dei dati
definiti i tipi di cavo utilizzabili e vengono date le riportati in tabella è 20°C mentre la profondità di
tabelle di portata nelle diverse modalità di posa. posa considerata è di 0,8 metri.
Essa è applicabile a cavi operanti in sistemi fino a
Portata dei cavi interrati
Metodologia Altri tipi Tipo di Numero Portata (A) 4)
tipica di posa isolamento conduttori Sezione (mm2)
di installazione assimilabili 3) caricati 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240 300 400 500 630
PVC 1) 2 22 29 38 47 63 82 105 127 157 191 225 259 294 330 386

3 20 26 34 43 57 74 95 115 141 171 201 231 262 293 342


cavi unipolari
in tubi EPR 2) 2 26 34 44 54 73 95 122 148 182 222 261 301 343 385 450 509 592 666 759
a contatto
(1 cavo per tubo) 3 23 31 40 49 67 85 110 133 163 198 233 268 304 340 397 448 519 583 663

61 PVC 1) 2 21 27 36 45 61 78 101 123 153 187 222 256 292 328 385

3 18 23 30 38 51 66 86 104 129 158 187 216 246 277 325


cavi unipolari
in tubo interrato EPR 2) 2 24 32 41 52 70 91 118 144 178 218 258 298 340 383 450 510 595 671 767

3 21 27 35 44 59 77 100 121 150 184 217 251 287 323 379 429 500 565 645

61 PVC 1) 2 19 25 33 41 56 73 94 115 143 175 208 240 273 307 360

3 16 21 28 35 47 61 79 97 120 148 175 202 231 259 304


cavi multipolari
in tubo interrato EPR 2) 2 23 30 39 49 66 86 111 136 168 207 245 284 324 364 428

3 19 25 32 41 55 72 93 114 141 174 206 238 272 306 360

1) molecola termoplastica a base di polivinilcloruro o similari (temperatura di riferimento del conduttore = 70° C)
2) molecola elastomerica reticolata a base di gomma etilpropilenica o similari (temperatura massima del conduttore = 90° C)
3) condizioni assunte dalla 4° edizione della suddetta Norma (Tabella 52C)
4) i valori di portata indicati si riferiscono alle seguenti condizioni di posa: temperatura del terreno = 20° C, profondità di posa = 0,8 m, resistività termica del terreno = 1,5 K · mΩ.
Fattori di correzione per gruppi di più circuiti installati sullo stesso Fattori di correzione per differenti valori di profondità di posa
piano in tubi protettivi direttamente interrati (un cavo
Profondità di posa (m) 0,5 0,8 1,0 1,2 1,3
multipolare per ciascun tubo) Fattore di correzione 1,02 1,00 0,98 0,96 0,94
Numero Distanza fra i circuiti "a" (m)
Fattore di correzione per temperature del terreno diverse da 20° C
di cavi a contatto 0,25 0,5 1
2 0,85 0,90 0,95 0,95 Temperatura del terreno (°C) PVC EPR
3 0,75 0,85 0,90 0,95 10 1,1 1,07
4 0,70 0,80 0,85 0,90 15 1,05 1,04
5 0,65 0,80 0,85 0,90 25 0,95 0,96
6 0,60 0,80 0,80 0,90 30 0,89 0,93
35 0,84 0,89
Fattori di correzione per gruppi di più circuiti installati sullo stesso 40 0,77 0,85
piano in tubi protettivi direttamente interrati (un cavo 45 0,71 0,8
multipolare per ciascun tubo) 50 0,63 0,76
55 0,55 0,71
Numero Distanza fra i circuiti "a" (m) 60 0,45 0,65
di cavi a contatto 0,25 0,5 1 65 - 0,6
2 0,80 0,90 0,90 0,95 70 - 0,53
3 0,70 0,80 0,85 0,90 75 - 0,46
4 0,65 0,75 0,80 0,90 80 - 0,38
5 0,60 0,70 0,80 0,90
Cavi multipolari Cavi unipolari
6 0,60 0,70 0,80 0,90

a a a

Fattori di correzione per differenti valori di resistività termica del terreno

Cavi unipolari Cavi multipolari


Resistività del terreno (K . mΩ) 1,0 1,2 1,5 2,0 2,5 1,0 1,2 1,5 2,0 2,5
Fattori di correzione 1,08 1,05 1,00 0,90 0,82 1,06 1,04 1,00 0,91 0,84

CARATTERISTICHE GENERALI 35
35
GUIDA TECNICA CRITERI DI PROGETTAZIONE
Esempi di condutture secondo la Norma CEI 64-8/5
richiamati nelle tabelle di portata dei cavi
Cavi posati a muro entro tubi protettivi o canali Cavi posati a vista Cavi posati entro cavità di strutture
N° Tipo di conduttura N° Tipo di conduttura N° Tipo di conduttura
1 Cavi senza guaina 11 Cavi multipolari 21 Cavi multipolari
in tubi protettivi (o unipolari con guaina) (o unipolari
circolari posati con o senza armatura, e con guaina)
entro muri cavi con isolamento in cavità
termicamente minerale posati sopra o di strutture
isolanti distanziati da pareti
2 Cavi multipolari 11a Cavi multipolari 22 Cavi unipolari
in tubi protettivi 11b (o unipolari con guaina) senza guaina
circolari posati con o senza armatura, e in tubi protettivi
entro muri cavi con isolamento circolari
termicamente minerale fissati su soffitti posati in cavità
isolanti o distanziati da soffitti di strutture
3 Cavi senza guaina 12 Cavi multipolari 22a Cavi multipolari
in tubi protettivi (o unipolari con guaina) (o unipolari con
circolari con o senza armatura, e guaina) in tubi
posati sopra cavi con isolamento protettivi circolari
o distanziati minerale su passarelle posati in cavità
da pareti non perforate di strutture
3a Cavi multipolari 13 Cavi multipolari 23 Cavi unipolari
in tubi protettivi (o unipolari con guaina) senza guaina
circolari con o senza armatura, e in tubi protettivi
posati sopra cavi con isolamento non circolari
o distanziati minerale su passerelle posati in cavità
da pareti perforate di strutture
4 Cavi senza guaina 14 Cavi multipolari 25 Cavi multipolari
in tubi protettivi (o unipolari con guaina) (o unipolari con
non circolari con o senza armatura, e guaina) posati
posati cavi con isolamento in controsoffitti
sopra pareti minerale su mensol o intercapedini
sotto pavimento
sopraelevato
4a Cavi multipolari 15 Cavi multipolari
in tubi protettivi (o unipolari con guaina)
Cavi posati entro canali
non circolari con o senza armatura, e
posatii sopra pareti cavi con isolamento 31 Cavi senza guaina
minerale fissati a collari 32 e cavi multipolari
(o unipolari
5 Cavi senza guaina 16 Cavi multipolari con guaina)
in tubi protettivi (o unipolari con guaina) in canali posati
annegati con o senza armatura, e sopra parete
nella muratura cavi con isolamento con percorso
minerale su passerelle orizzontale
o traversini e/o verticale
5a Cavi multipolari 17 Cavi unipolari con guaina 34 Cavi senza guaina
in tubi protettivi (o multipolari) in canali sospesi
annegati sospesi od incorporati
nella muratura in fili o corde
di supporto

24 Cavi unipolari 18 Conduttori nudi 34a Cavi multipolari


senza guaina o cavi senza guaina (o unipolari
in tubi protettivi su isolatori con guaina)
non circolari in canali sospesi
annegati
nella muratura
24a Cavi multipolari
(o unipolari con
guaina) in tubi
protettivi non
circolari annegati
nella muratura
36 CRITERI DI PROGETTAZIONE
Cavi posati nel pavimento o in cunicoli Cavi interrati
N° Tipo di conduttura N° Tipo di conduttura
33 Cavi senza guaina 61 Cavi unipolari con
in canali incassati guaina e multipolari
nel pavimento in tubi protettivi
interrati
od in cunicoli
interrati
33a Cavi multipolari
posati in canali
incassati
nel pavimento

41 Cavi senza guaina 62 Cavi multipolari


in tubi protettivi (o unipolari
circolari posati con guaina)
entro cunicoli chiusi interrati senza
con percorso protezione meccanica
orizzontale addizionale
o verticale
42 Cavi senza guaina 63 Cavi multipolari
in tubi protettivi (o unipolari
circolari posati con guaina)
entro cunicoli interrati con
ventilati incassati protezione meccanica
nel pavimento addizionale
43 Cavi unipolari
con guaina Cavi immersi in acqua
e multipolari posati 81 Cavi multipolari
in cunicoli aperti o immersi in acqua
ventilati con percorso
orizzontale
o verticale

Cavi senza guaina installati in stipiti o similari Cavi fissati direttamente entro le mura
71 Cavi senza guaina 51 Cavi multipolari
posati (o cavi unipolari
in elementi con guaina) posati
scanalati direttamente nella
muratura con protezione
meccanica addizionale
73 Cavi senza guaina 52 Cavi multipolari
in tubi protettivi (o cavi unipolari
o cavi unipolari con guaina) posati
con guaina direttamente nella
(o multipolari) posati muratura senza
in stipiti di porte protezione meccanica
addizionale
74 Cavi senza guaina 53 Cavi multipolari
in tubi protettivi (o cavi unipolari
o cavi unipolari con guaina) posati
con guaina nella muratura con
(o multipolari) protezione meccanica
posati in stipiti addizionale
di finestre

CARATTERISTICHE GENERALI 37
37
GUIDA TECNICA CRITERI DI PROGETTAZIONE
Portate dei condotti
sbarre Zucchini
Tipo Taglia Numero Conduttori AL/CU Resistenza di fase Reattanza di fase Resistenza anello Ue (Va.c.)
alla In (mΩ/m) (mΩ/m) di guasto (mΩ)
LB 25 2, 4, 6 Cu 6,96 1,14 11,61 400
LB 40 2, 4, 6 Cu 3,56 0,79 5,93 400
HL 25 2, 4, 6, 8 Cu 6,88 1,40 11,46 400
HL 40 2, 4, 6, 8 Cu 3,52 1,58 5,86 400
SL 40 4 Cu 2,17 0,29 3,62 400
SL 63 4 Cu 1,65 0,64 2,75 400
MS 63 4 Al 1,50 0,37 2,50 400
MS 100 4 Al 1,00 0,25 1,67 400
MS 160 4 Cu 0,57 0,25 0,96 400
MR 160 4 Al 0,59 0,26 0,98 1000
MR 250 4 Al 0,39 0,20 0,66 1000
MR 315 4 Al 0,24 0,19 0,39 1000
MR 400 4 Al 0,14 0,13 0,24 1000
MR 500 4 Al 0,09 0,11 0,15 1000
MR 630 4 Al 0,07 0,10 0,12 1000
MR 800 4 Al 0,06 0,10 0,10 1000
MR 250 4 Cu 0,28 0,21 0,47 1000
MR 315 4 Cu 0,22 0,19 0,36 1000
MR 400 4 Cu 0,11 0,13 0,19 1000
MR 630 4 Cu 0,07 0,12 0,12 1000
MR 800 4 Cu 0,05 0,12 0,08 1000
MR 1000 4 Cu 0,04 0,12 0,06 1000
SCP 630 4 Al 0,083 0,023 0,125 1000
SCP 800 4 Al 0,064 0,017 0,117 1000
SCP 1000 4 Al 0,069 0,017 0,117 1000
SCP 1250 4 Al 0,057 0,016 0,095 1000
SCP 1600 4 Al 0,041 0,014 0,068 1000
SCP 2000 4 Al 0,032 0,011 0,053 1000
SCP 2500 4 Al 0,024 0,006 0,041 1000
SCP 3200 4 Al 0,02 0,007 0,033 1000
SCP 4000 4 Al 0,017 0,006 0,028 1000
SCP 800 4 Cu 0,044 0,023 0,066 1000
SCP 1000 4 Cu 0,037 0,017 0,065 1000
SCP 1250 4 Cu 0,039 0,017 0,065 1000
SCP 1600 4 Cu 0,028 0,016 0,045 1000
SCP 2000 4 Cu 0,024 0,014 0,040 1000
SCP 2500 4 Cu 0,018 0,011 0,029 1000
SCP 3200 4 Cu 0,014 0,006 0,024 1000
SCP 4000 4 Cu 0,012 0,007 0,019 1000
SCP 5000 4 Cu 0,009 0,006 0,015 1000
HR 1000 4 Al 0,07 0,09 0,11 1000
HR 1250-1600 4 Al 0,04 0,07 0,07 1000
HR 2000 4 Al 0,03 0,05 0,06 1000
HR 2250 4 Al 0,03 0,05 0,05 1000
HR 2500 4 Al 0,02 0,03 0,04 1000
HR 3200 4 Al 0,02 0,03 0,03 1000
HR 4000 4 Al 0,02 0,02 0,03 1000
HR 4500 4 Al 0,01 0,02 0,02 1000
HR 1000 4 Cu 0,04 0,10 0,06 1000
HR 1250 4 Cu 0,04 0,08 0,06 1000
HR 1600 4 Cu 0,03 0,07 0,06 1000
HR 2000 4 Cu 0,03 0,07 0,04 1000
HR 2500 4 Cu 0,02 0,04 0,03 1000
HR 3000 4 Cu 0,02 0,03 0,03 1000
HR 3200 4 Cu 0,01 0,03 0,02 1000
HR 4000 4 Cu 0,01 0,03 0,02 1000
HR 5000 4 Cu 0,01 0,02 0,01 1000
MTS 63 5 Cu 1,80 1,40 3,60 400
TS5 70 5 Cu 1,14 0,06 2,27 600
TS5 110 5 Cu 0,94 0,06 1,88 600
TS5 150 5 Cu 0,62 0,09 1,24 600
TS 250 4 Cu 0,31 0,16 0,61 600

38 CRITERI DI PROGETTAZIONE
Scelta dei conduttori in funzione
della caduta di tensione
Nelle linee di distribuzione di notevole lunghezza dei motori o di altri utilizzatori possono essere
molto spesso é necessario determinare la sezione ammesse cadute di tensione più elevate, purchè non
del conduttore in funzione del massimo valore di compromettano il buon funzionamento dell'impianto;
caduta di tensione ammessa tra il punto di origine in presenza di contattori in autoritenuta si consiglia
dell'impianto utilizzatore ed un qualsiasi apparecchio di non superare il 20%. Di seguito sono riportati
utilizzatore. La norma CEI 64-8/5 raccomanda i metodi utilizzati per determinare sia in modo
che la caduta di tensione massima ammessa matematico sia in modo grafico la caduta di tensione
non sia superiore al 4% della tensione nominale per correnti pari alla corrente di impiego IB valutata in
dell'impianto. Durante i transitori di avviamento sede di progetto.

■ SCELTA DEI CAVI IN FUNZIONE DELLA CADUTA DI Resistenza e reattanza specifica dei cavi unificati (tabella UNEL 35023-70)
TENSIONE
Cavi unipolari Cavi multipolari
ΔVf = IBL (Rcos ϕ + Xsen ϕ)

ΔVf = IBL Rcos ϕ (1)


Sezioni Resistenza Reattanza Resistenza Reattanza
ΔVf nominali al metro al metro al metro al metro
ΔV% = (2)
2,3 in mm2 R (mΩ) XL (mΩ) R (mΩ) XL (mΩ)
1 22,1 0,176 22,5 0,125
1,5 14,8 0,168 15,1 0,118
dove: 2,5 8,91 0,155 9,08 0,109
4 5,57 0,143 5,68 0,101
ΔVf = caduta di tensione in volt proiettata sul 6 3,71 0,135 3,78 0,0955
10 2,24 0,119 2,27 0,0861
vettore tensione di fase
16 1,41 0,112 1,43 0,0817
Ib = corrente d’impiego in ampére della linea 25 0,889 0,106 0,907 0,0813
ϕ = angolo di sfasamento tra la corrente Ib e la 35 0,641 0,101 0,654 0,0783
tensione di fase 50 0,473 0,101 0,483 0,0779
70 0,328 0,0965 0,334 0,0751
R = resistenza al metro in Ω/m 95 0,236 0,0975 0,241 0,0762
(vedere tabella a lato) 120 0,188 0,0939 0,191 0,0740
X = reattanza al metro in Ω/m 150 0,153 0,0928 0,157 0,0745
185 0,123 0,0908 0,125 0,0742
(vedere tabella a lato) 240 0,0943 0,0902 0,0966 0,0752
L = lunghezza della conduttura in m 300 0,0761 0,0895 0,0780 0,0750
400 0,0607 0,0876 0,0625 0,0742
500 0,0496 0,0867 0,0512 0,0744
(1) La formula é impiegabile con errore trascurabile
630 0,0402 0,0865 0,0417 0,0749
per S≤50mm2.
N.B. - Valori riferiti alla temperatura di 80° C.
(2) La formula é valida per linee a 230/400V.
Tutte le formule sono valide anche per i circuiti
mono-fase raddoppiando la lunghezza L.

NOTA
Per l’espressione di ΔVf in termini vettoriali rigorosi,
consultare i testi di elettrotecnica generale.

CARATTERISTICHE GENERALI 39
39
GUIDA TECNICA CRITERI DI PROGETTAZIONE
Scelta dei conduttori in funzione
della caduta di tensione
■ ESEMPIO DI CALCOLO DELLA CADUTA DI
TENSIONE

Tratto AB
Dalla tabella per S = 50 mm2 A
si ricava: 50 mm2 cavi unipolari
IB 80A
R = 0,473 mΩ cos ϕ = 0,8
XL = 0,101 mΩ L = 30m
Per cos ϕ 0,8 sen ϕ = 0,6
ΔVf = 80x30 (0,473x0,8+0,101x0,6) = 1053 mV
B
Tratto BC
25 mm2 cavi unipolari
Dalla tabella per S = 25 mm2 IB 40A
si ricava: cos ϕ = 0,75
L = 50m
R = 0,889 mΩ
si può tralasciare XL e sen ϕ
ΔVf = 40x50x0,889x0,75 = 1333 mV C

Tratto AC
M
Totale = 2386 mV
ΔV% = 2,386 = 1,03%
2,3

40 CRITERI DI PROGETTAZIONE
Per un corretto impiego degli utilizzatori è necessario elevate correnti di spunto, la caduta di tensione
che essi funzionino al valore di tensione nominale sull'utilizzatore deve essere mantenuta entro
per la quale sono previsti. Per tale motivo si valori compatibili con il buon funzionamento della
deve verificare che la caduta di tensione lungo la macchina anche durante l'avviamento. Nelle tabelle
linea non assuma valori troppo elevati. I limiti di qui sotto, sono riportati i valori di caduta di tensione
variazione della tensione sono diversi a seconda percentuale in una linea di 100 metri a 400V a.c.
del tipo di impianto realizzato e della natura del trifase. Per linee trifase a 230V a.c. moltiplicare i
carico alimentato. Si ricorda inoltre che per macchine valori riportati nelle tabelle per 1,73, mentre per
sottoposte ad avviamenti che danno luogo ad linee monofase a 230V a.c. moltiplicarli per 2.

Caduta di tensione percentuale (%) a 100 metri in una rete di distribuzione trifase a 400Va.c. su cavi in rame

In (A) cosϕ = 0,85 cosϕ = 1


sezione del cavo (mm2) sezione del cavo (mm2)
1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150
1 0,5 0,4 0,6 0,4
2 1,1 0,6 0,4 1,3 0,7 0,5
3 1,5 1 0,6 0,4 1,9 1,1 0,7 0,5
6 2,6 1,6 1 0,6 0,4 3,1 1,9 1,2 0,8 0,5
10 5,2 3,2 2 1,4 0,8 0,5 6,1 3,7 2,3 1,5 0,9 0,5
16 8,4 5 3,2 2,2 1,3 0,8 0,5 10,7 5,9 3,7 2,4 1,4 0,9 0,6
20 6,3 4 2,6 1,6 1 0,6 7,4 4,6 3,1 1,9 1,2 0,7
25 7,9 5 3,3 2 1,3 0,8 0,6 9,3 5,8 3,9 2,3 1,4 0,9 0,6
32 6,3 4,2 2,6 1,6 1,1 0,8 0,5 7,4 5 3 1,9 1,2 0,8 0,6
40 7,9 5,3 3,2 2,1 1,4 1 0,7 0,5 9,3 6,1 3,7 2,3 1,4 1,1 0,7 0,5
50 6,7 4,1 2,5 1,6 1,2 0,9 0,6 0,5 7,7 4,6 2,9 1,9 1,4 0,9 0,6 0,5
63 8,4 5 3,2 2,1 1,5 1,1 0,8 0,6 9,7 5,9 3,6 2,3 1,6 1,2 0,8 0,6
80 6,4 4,1 2,6 1,9 1,4 1 0,8 0,6 0,5 7,4 4,6 3 2,1 1,4 1,1 0,8 0,6 0,5
100 8 5 3,3 2,4 1,7 1,3 1 0,8 0,7 9,3 5,8 3,7 2,6 1,9 1,4 1 0,8 0,7
125 4,4 4,1 3,1 2,2 1,6 1,3 1 0,9 7,2 4,6 3,3 2,3 1,6 1,2 1 0,9
160 5,3 3,9 2,8 2,1 1,6 1,4 1,1 5,9 4,2 3 2,1 1,5 1,3 1,2
250 6 4,3 3,2 2,5 2,1 1,7 6,7 4,6 3,3 2,4 1,9 1,7
320 5,6 4,1 3,2 2,6 2,3 5,9 4,2 3,2 2,4 2,3
400 6,9 5,1 4 3,3 2,8 7,4 5,3 3,9 3,1 2,8
500 6,5 5 4,1 3,5 6,7 4,9 3,9 3,5

Caduta di tensione percentuale (%) a 100 metri in una rete di distribuzione trifase a 400Va.c. su cavi in alluminio

In (A) cosϕ = 0,85 cosϕ = 1


sezione del cavo (mm2) sezione del cavo (mm2)
10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240 300 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240 300
1
2
3 0,4 0,5
6 0.6 0.4 0,7 0,5
10 1.3 0.8 0.5 1,4 0,9 0,6
16 2.1 1.3 0.8 0.6 2,3 1,4 1 0,7
20 2.5 1.6 1.1 0.7 0.5 3 1,9 1,2 0,8 0,6
25 3.2 2 1.3 0.9 0.6 0.5 3,7 2,3 1,4 1,1 0,7 0,5
32 4.1 2.6 1.6 1.2 0.9 0.6 0.5 4,8 3 1,9 1,4 1 0,7 0,5
40 5.1 3.2 2.1 1.5 1.1 0.8 0.6 0.5 5,9 3,7 2,3 1,7 1,2 0,8 0,6 0,5
50 6.4 4.1 2.6 1.9 1.4 1 0.7 0.6 0.5 7,4 4,6 3 2,1 1,4 1,1 0,8 0,6 0,5
63 8 5 3.2 2.3 1.7 1.3 0.9 0.8 0.6 9 5,9 3,7 2,7 1,9 1,4 1 0,8 0,7 0,6
80 6.4 4.1 3 2.2 1.5 1.2 1 0.8 7,4 4,8 3,4 2,3 1,7 1,3 1 0,9 0,8 0,6
100 5.2 3.8 2.7 2 1.5 1.3 1 5,9 4,2 3 2,1 1,5 1,3 1,2 1 0,8 0,6
125 6.5 4.7 3.3 2.4 1.9 1.5 1.3 7,4 5,3 3,7 2,6 2 1,5 1,4 1,3 1 0,8
160 6 4.3 3.2 2.4 2 1.6 6,8 4,8 3,4 2,5 2 1,8 1,6 1,3 1,1
250 6.8 5 3.8 3.1 2.5 7,4 5,3 3,9 3,1 2,8 2,5 2 1,6
320 6.3 4.8 3.9 3.2 6,8 5 4 3,6 3,2 2,5 2
400 5.9 4,9 4.1 6,2 5 4,5 4 3,2 2,7
500 6,1 5 7,7 6,1 5,7 5 4 3,3

CARATTERISTICHE GENERALI 41
41
GUIDA TECNICA CRITERI DI PROGETTAZIONE
Scelta dei cavi in funzione
della caduta di tensione
■ DIAGRAMMI PER LA VALUTAZIONE DELLA CADUTA
DI TENSIONE

0,5
70 0,6
50 0,8
1
35
1,5
25
2
16
sezione della linea (mm2)

caduta di tensione ΔV%


3
10 4
5
F
6 6
E
4

2,5 B D
1,5

A C
5
7
10
12
15
20
25
30

40
50
60

10
12
15
20

30
40
50

80
100

150

200
250

100

150
200

300
400
80

IB cosϕ (A) lunghezza delle condutture L (m)

Esempio:

Dati iniziali Dati ricavati dal diagramma

- Caduta di tensione ammessa = 4% max - IB cos ϕ = 32A (punto A)


- Corrente d’impiego IB = 40A, cos ϕ = 0,8 - Sezione = 10 mm2 (punto B)
- Sezione linea = 10 mm2 - Lunghezza = 200m (punto C)
- Lunghezza linea trifase = 200m - Caduta di tensione > 6% (punto D)
- Aumento della sezione a 25 mm2 (punto E)
- Caduta di tensione 2,6% circa (punto F)

1° tentativo

10 mm2
IB = 40A cos ϕ = 0,8
ΔV% ≅ 6% (eccessiva)
(punto D)
L = 200m

2° tentativo

25 mm2
IB = 40A cos ϕ = 0,8
ΔV% ≅ 2,6% (punto F)
L = 200m

42 CRITERI DI PROGETTAZIONE
■ SCELTA DEI CONDOTTI SBARRE IN FUNZIONE ■ CALCOLO DELLA CADUTA DI TENSIONE CON
DELLA CADUTA DI TENSIONE CARICHI NON UNIFORMEMENTE DISTRIBUITI
Se lo sviluppo della linea è particolarmente lungo Nel caso in cui i carichi non possano essere considerati
(> 100m) è necessario verificare il valore della uniformemente distribuiti, la caduta di tensione può
caduta di tensione. Per sistemi con fattore di potenza essere determinata in modo più accurato utilizzando le
(cosϕm) non inferiore a 0,8 la caduta di tensione si relazioni sotto riportate.
può calcolare con le seguenti formule: Per la distribuzione dei carichi trifasi in figura, la caduta
di tensione può essere determinata dalla seguente
Sistemi trifase
formula nelle ipotesi (generalmente verificata) che il
a•√3•IB•L•(rt•cosφm+x•sinφm) condotto sbarre abbia sezione costante:
Δv= Δv = √3 [rt (I1L1cosφ1 + I2L1 cosφ1 + I3L3 cosφ3)
1000 +x(I1L1sinφ1 + I2L2 sinφ2 + I3L3 sinφ3)]
Sistemi monofase
generalizzando diventa:
a•2•IB•L•(rt•cosφ
φm+x•sinφ
φm)
Δv= Δv = √3(rt•∑
∑Ii•Li• cosφ
φmi +x•∑
∑Ii•Li• sinφ
φmi)
1000
1000
La caduta di tensione in percentuale si ricava da:
Se il sistema è trifase e il fattore di potenza non è
Δv% = Δv • 100 inferiore a cosφ=0,7, la caduta di tensione può essere
Vr calcolata utilizzando i coefficienti di caduta di tensione
riportati nelle tabelle dati tecnici
dove Vr è la tensione nominale del sistema.
Per limitare la caduta di tensione nel caso di condotti Δv% = 2•a• k•lB•L • 100
sbarre molto lunghi si può prevedere un’alimentazione Vn•103
in posizione intermedia, anziché nel punto terminale.

Fattore di distribuzione della corrente “a” L3


L2
Tipo di Disposizione dei Fattore di distribuzione L1
alimentazione carichi della corrente “a”
Carico concentrato alla 1
Da un solo fine
estremo Carico uniformemente 0,5
distribuito l1 l2 l3
Da entrambi gli Carico uniformemente
estremi distribuito 0,25 L L L
Carichi concentrati agli 0,25
Centrale estremi
Legenda
Carico uniformemente 0,125
distribuito a = Fattore di distribuzione della corrente, funzione di come è
alimentato il circuito e della disposizione dei carichi elettrici lungo
il condotto sbarre, come riportato nella tabella riportata di seguito
IB = Corrente d’impiego (A)
L = Lunghezza del condotto (m)
rt = Resistenza di fase per unità di lunghezza del condotto (mΩ/m)
x = Reattanza di fase per unità di lunghezza del condotto (mΩ/m)
cosφm = Fattore di potenza medio dei carichi
CARICHI CARICHI
Δv% = Caduta di tensione percentuale
a = Fattore di distribuzione della corrente
PUNTO DI ALIMENTAZIONE k = Coefficiente riportato in tabella dati tecnici e corrispondente a cosφ (V/m/A)
INTERMEDIO DEL
CONDOTTO SBARRE Vn = Tensione di alimentazione del condotto sbarre

cosφmi = Fattore di potenza medio del carico i-esimo


Ii = Corrente del carico i-esimo (A)
Li = Distanza del carico i-esimo dall’origine del condotto sbarre (m)

CARATTERISTICHE GENERALI 43
43
GUIDA TECNICA CRITERI DI PROGETTAZIONE
Dimensionamento del
conduttore di neutro e di protezione
■ DIMENSIONAMENTO DEL CONDUTTORE DI Nella norma CEI 64-8 vengono riportate le seguenti
NEUTRO prescrizioni per la protezione del conduttore di neutro:
Il conduttore di neutro deve avere la stessa sezione a) quando la sezione del conduttore di neutro è almeno
dei conduttori di fase: uguale od equivalente a quella dei conduttori di
fase, non è necessario prevedere la rilevazione delle
• nei circuiti monofase a due fili , qualunque sia la sovracorrenti sul conduttore di neutro
sezione dei conduttori b) quando la sezione del conduttore di neutro è
• nei circuiti trifase quando la dimensione dei inferiore a quella dei conduttori di fase, è necessario
conduttori di fase sia inferiore o uguale a 16 mm2 se prevedere la rilevazione delle sovracorrenti sul
in rame o a 25 mm2 se in alluminio. conduttore di neutro, adatta alla sezione di questo
Nei circuiti trifase i cui conduttori di fase abbiano una conduttore: questa rilevazione deve provocare
sezione superiore a 16 mm2 (se in rame) o a 25 mm2 l’interruzione dei conduttori di fase, ma non
(se in alluminio) il conduttore di neutro può avere una necessariamente quella del conduttore di neutro.
sezione inferiore a quella dei conduttori di fase se c) non è necessario tuttavia prevedere la rilevazione
sono soddisfatte contemporaneamente le seguenti delle sovracorrenti sul conduttore di neutro se sono
condizioni: soddisfatte contemporaneamente le due seguenti
condizioni:
• la corrente massima, comprese le eventuali
armoniche, che si prevede possa percorrere il • il conduttore di neutro è protetto contro i
conduttore di neutro durante il servizio ordinario, cortocircuiti dal dispositivo di protezione dei
non sia superiore alla corrente ammissibile conduttori di fase del circuito
corrispondente alla sezione ridotta del conduttore • la massima corrente che può attraversare il
di neutro (la corrente che fluisce nel circuito conduttore di neutro in servizio ordinario è
nelle condizioni di servizio ordinario deve essere chiaramente inferiore alla portata di questo
praticamente equilibrata tra le fasi); conduttore.
• la sezione del conduttore di neutro sia almeno
uguale a 16 mm2 se in rame e 25mm2 se in alluminio

■ DIMENSIONAMENTO DEL CONDUTTORE DI il coefficiente K tiene conto del tipo di isolante, del
PROTEZIONE materiale conduttore, delle temperature iniziali e
La norma CEI 64-8 riporta due metodi per il finali in caso di guasto. La norma CEI 64-8 riporta i
dimensionamento del conduttore di protezione (PE): valori da utilizzare per K nel caso in cui il PE sia un
cavo unipolare, l’anima di un cavo multipolare, il
a) La sezione del conduttore di protezione (Sp ) non rivestimento metallico o l’armatura di un cavo, un
deve essere inferiore al valore determinato con la conduttore nudo: esso assume valori diversi nei vari
seguente formula: casi sia per la presenza o meno di materiale isolante,
sia perché si suppone una diversa temperatura
2
Sp =
√ IKt La formula può essere riscritta nel
modo seguente:
iniziale del conduttore da cui deriva una minore o
maggiore quantità di energia specifica sopportabile
dallo stesso.
(I2t) ≤ K2 Sp2 Tenendo presente che le sezioni dei b) La sezione dei conduttori di protezione può essere
cavi aumentano per valori discreti determinata facendo riferimento alla seguente
tabella, in questo caso non è necessaria la verifica
La sezione del PE viene determinata in modo da attraverso l’applicazione della prima formula
garantire il non superamento durante il guasto della riportata sopra. Se dall’applicazione della tabella
temperatura ammessa in caso di cortocircuito. risulta una sezione non unificata, deve essere
Il termine (I2t) rappresenta l’energia specifica lasciata adottata la sezione unificata più vicina al valore
passare dal dispositivo di protezione; calcolato.
Sezione dei conduttori di fase (mm2) Sezione minima del conduttore di protezione (mm2)
S f ≤ 16 Sp = S
16 < S f ≤ 35 16
S f > 35 Sp = S/2

44 CRITERI DI PROGETTAZIONE
Protezione
dal cortocircuito
La norma CEI 64-8 stabilisce che, a protezione dei conoscere il valore della corrente presunta di
circuiti di un impianto, debbano essere previsti cortocircuito nel punto dove s’intende realizzare
dispositivi atti a interrompere le correnti di lo stesso. Tale valore permette infatti di scegliere
cortocircuito, prima che queste diventino pericolose opportunamente gli apparecchi di protezione in
a causa degli effetti termici meccanici generati nei base ai relativi poteri d’interruzione e di chiusura, e
conduttori e nelle connessioni. di verificare la tenuta agli sforzi elettrodinamici dei
Per poter dimensionare correttamente l’impianto supporti sbarre installati nei quadri elettrici o e dei
elettrico e i dispositivi di protezione è necessario condotti sbarre.

■ CARATTERIZZAZIONE DELLA CORRENTE DI


CORTOCIRCUITO
La corrente presunta di cortocircuito in un punto di un
impianto utilizzatore è la corrente che si avrebbe se
nel punto considerato si realizzasse un collegamento
di resistenza trascurabile fra i conduttori in tensione. Caratterizzazione della corrente di cortocircuito
L’entità di questa corrente è un valore presunto
che rappresenta la peggiore condizione possibile corrente di cortocircuito
corrente (I)
(impedenza di guasto nulla, tempo d’intervento componente unidirezionale
talmente lungo da consentire che la corrente
raggiunga i valori massimi teorici).
In realtà il cortocircuito si manifesterà sempre con
valori di corrente effettiva notevolmente minori. tempo (t)

L’intensità della corrente presunta di cortocircuito


componente simmetrica
dipende essenzialmente dai seguenti fattori:
andamento reale
• potenza del trasformatore di cabina, nel senso che
maggiore è la potenza maggiore è la corrente;
• lunghezza della linea a monte del guasto, nel senso
che maggiore è la lunghezza minore è la corrente; corrente (I)
2 Icc
Nei circuiti trifase con neutro si possono avere tre
diverse possibilità di cortocircuito: In
tempo (t)
• fase-fase
• fase-neutro
• trifase equilibrato (condizione più gravosa) andamento reale
La formula per il calcolo della componente
simmetrica è:
3 E
ZE IccFF =
2ZE + 2ZL

E ZE
Icc3~ IccFN
Icc = ZE
IccFN =
E

ZE+ZL ZE + 2ZL

E
dove: IccFF
Icc3~ =
ZE + ZL

E = tensione di fase
• E è la tensione di fase
• ZE è l’impedenza equivalente secondaria del
trasformatore misurata tra fase e neutro
• ZL è l’impedenza del solo conduttore di fase

CARATTERISTICHE GENERALI 45
45
GUIDA TECNICA CRITERI DI PROGETTAZIONE
Protezione
dal cortocircuito
■ DETERMINAZIONE ANALITICA DELLE CORRENTI DI
CORTOCIRCUITO
Per calcolare il valore della corrente presunta di
cortocircuito in un qualsiasi punto del circuito è L (m)
sufficiente utilizzare le formule riportate di seguito
conoscendo i valori di impedenza calcolati dall’origine S (mm2)
dell’impianto fino al punto in esame. Nelle formule P (kVA)
riportate di seguito il valore della potenza di
cortocircuito viene considerato infinito e l'impedenza
di cortocircuito uguale a 0. Ciò porta a determinare
dei valori di corrente di cortocircuito superiori a quelli
reali, ma generalmente accettabili.

Resistenza della linea RL = resistenza della linea a monte (mΩ)


RL = r • L r = resistenza specifica della linea (mΩ/m)
(vedere la tabella alla pagina successiva)
L = lunghezza della linea a monte (m)

Reattanza della linea XL = reattanza della linea a monte (mΩ)


XL = x • L x = reattanza specifica della linea (mΩ/m)
(vedere la tabella alla pagina successiva)

Resistenza del trasformatore RE = resistenza equivalente secondaria del trasformatore (mΩ)


1000 Pcu Pcu = perdite del rame del trasformatore (W)
RE =
3In2 In = corrente nominale del trasformatore (A)

Impedenza del trasformatore ZE = impedenza equivalente secondaria del trasformatore (mΩ)


Vcc% V2c Vc = tensione concatenata (V)
ZE =
100 P Vcc% = tensione percentuale di cortocircuito
P = potenza del trasformatore (kVA)

Reattanza del trasformatore XE = reattanza equivalente secondaria del trasformatore (mΩ)


XE = ZE2 – RE2

Impedenza di cortocircuito Zcc = impedenza totale di cortocircuito (mΩ)


Zcc = (RL + RE)2 + (XL + XE)2

Corrente presunta di cortocircuito lcc = componente simmetrica della corrente di cortocircuito (kA)
Vc
Icc =
3 Zcc

46 CRITERI DI PROGETTAZIONE
■ CARATTERISTICHE DEI TRASFORMATORI MT/BT EDM
La seguente tabella si riferisce a trasformatori in Collegamento Dyn11. Grado di protezione IP00.
resina EDM con frequenza 50 Hz a raffreddamento Conformi alle norme IEC60076-1
naturale per tensione primaria fino a 24kV,
Potenza Classe isolamento Vcc% Perdite a vuoto Perdite dovute al carico Io%
nominale kVA kV % W W %
100 12 4 440 2000 1,9
17,5 6 430 1900 2
24 6 480 2000 2,1
160 12 4 610 2700 1,7
17,5 6 570 2800 1,7
24 6 650 2800 1,8
250 12 6 750 3700 1,2
17,5 6 750 3650 1,3
24 6 850 3700 1,5
315 12 6 850 4600 1,1
17,5 6 88 4500 1,2
24 6 950 4500 1,4
400 12 6 1000 5400 1
17,5 6 1000 5200 1,1
24 6 1150 5400 1,3
500 12 6 1200 6700 0,9
17,5 6 1200 6700 1
24 6 1350 6700 1,2
630 12 6 1450 7600 0,8
17,5 6 1600 7800 1
24 6 1650 7800 1,1
800 12 6 1750 9400 0,8
17,5 6 1780 9300 0,9
24 6 1850 9300 1
1000 12 6 2000 10000 0,7
17,5 6 2000 10800 0,8
24 6 2200 10800 0,9
1250 12 6 2300 12700 0,6
17,5 6 2350 12600 0,7
24 6 2600 12800 0,8
1600 12 6 2800 14000 0,5
17,5 6 2750 15500 0,6
24 6 2950 15500 0,7
2000 12 6 3300 18000 0,5
17,5 6 3350 18500 0,6
24 6 3800 18600 0,6
2500 12 6 4300 21000 0,4
17,5 6 4300 21800 0,5
24 6 4800 22000 0,5
3150 12 7 4600 26000 0,4
17,5 7 4700 26000 0,4
24 7 5100 26000 0,5

La corrente di cortocircuito di un generico trasformatore di cui si conoscano la corrente nominale secondaria e la tensione percentuale di cortocircuito Vcc% si
può calcolare immediatamente con la formula
100 A
Icc = In dove In = (A = potenza apparente)
Vcc % 3 Vn
La corrente di cortocircuito di n trasformatori in parallelo può considerarsi uguale alla somma delle singole Icc.

Per la scelta e l’installazione dei trasformatori MT/BT vedere anche la


prescrizione DK5600 (giugno 2006) emessa dall’ente distributore energia
elettrica in merito all’allacciamento di impianti alle linee di media tensione.

CARATTERISTICHE GENERALI 47
47
GUIDA TECNICA CRITERI DI PROGETTAZIONE
Protezione
dal cortocircuito
■ TABELLE E DIAGRAMMI PER LA VALUTAZIONE
L
DELLA CORRENTE DI CORTOCIRCUITO Icc0
La tabella fornisce direttamente il valore della S
corrente di cortocircuito in funzione della linea che Icc1
collega il quadro di cabina al primo quadro generale Pn
o al quadro di reparto. La tabella è stata ottenuta
Pn = 250 kVA S = 35 mm2
considerando trasformatori in olio, perdite normali e L = 20 m Icc1 = 6,2 kA
tenendo conto di 6 metri di linea in cavo unipolare.
Tabella per la valutazione della corrente di cortocircuito

KVA Icc tipo sezione Icc 0m Icc 7m Icc 10m Icc 15m Icc 20m Icc 30m Icc 50m Icc 80m Icc 120m Icc 180m
160 5,7 cavo 185 5,5 5,3 5,3 5,2 5,1 4,9 4,7 4,3 3,9 3,4
160 5,7 cavo 150 5,5 5,3 5,3 5,2 5,1 4,9 4,6 4,2 3,7 3,2
160 5,7 cavo 120 5,5 5,3 5,2 5,1 5 4,8 4,5 4 3,5 3
160 5,7 cavo 95 5,5 5,3 5,2 5,1 5 4,7 4,3 3,8 3,3 2,7
160 5,7 cavo 70 5,5 5,2 5,1 5 4,8 4,6 4,1 3,5 3 2,4
160 5,7 cavo 50 5,5 5,2 5 4,9 4,7 4,3 3,8 3,1 2,5 1,9
160 5,7 cavo 35 5,5 5,1 4,9 4,7 4,5 4,1 3,4 2,7 2,1 1,5
250 8,9 cavo 240 8,5 8,2 8,1 8 7,8 7,5 6,9 6,2 5,5 4,6
250 8,9 cavo 150 8,5 8,2 8 7,8 7,6 7,3 6,6 5,8 4,9 4
250 8,9 cavo 120 8,5 8,1 8 7,7 7,5 7,1 6,4 5,5 4,6 3,7
250 8,9 cavo 95 8,5 8,1 7,9 7,6 7,4 6,9 6,1 5,1 4,2 3,3
250 8,9 cavo 70 8,5 8 7,8 7,4 7,2 6,6 5,6 4,6 3,6 2,7
250 8,9 cavo 50 8,5 7,8 7,6 7,2 6,8 6,1 4,9 3,8 2,9 2,1
250 8,9 cavo 35 8,5 7,7 7,3 6,8 6,3 5,5 4,2 3,1 2,3 1,7
400 14,1 sbarre 50x6 13,5 12,8 12,5 12,1 11,7 10,9 9,7 8,3 6,9 5,6
400 14,1 cavi 185x2 13,5 13,2 13 12,8 12,5 12,1 11,3 10,3 9,1 7,7
400 14,1 cavo 240 13,5 12,9 12,6 12,2 11,8 11,1 10 8,6 7,2 5,8
400 14,1 cavo 150 13,5 12,7 12,4 11,9 11,5 10,7 9,3 7,7 6,2 4,8
400 14,1 cavo 120 13,5 12,6 12,2 11,7 11,2 10,3 8,8 7,2 5,7 4,4
400 14,1 cavo 95 13,5 12,4 12,1 11,5 11 9,9 8,3 6,6 5,1 3,8
400 14,1 cavo 70 13,5 12,2 11,8 11,1 10,4 9,2 7,4 5,6 4,2 3
400 14,1 cavo 50 13,5 11,9 11,3 10,4 9,5 8,1 6,2 4,4 3,2 2,3
400 14,1 cavo 35 13,5 11,5 10,8 9,7 8,7 7,1 5,1 3,6 2,5 1,7
630 22 sbarre 100x6 21,1 19,9 19,5 18,8 18,1 16,9 15 12,8 10,7 8,6
630 22 cavi 240x3 21,1 20,5 20,3 20 19,7 19 17,8 16,3 14,6 12,6
630 22 cavi 185x2 21,1 20,2 19,9 19,3 18,8 17,8 16,1 14 11,9 9,7
630 22 cavo 240 21,1 19,5 19 18,1 17,3 15,8 13,5 11 8,8 6,8
630 22 cavo 150 21,1 19,2 18,5 17,4 16,5 14,8 12,1 9,5 7,3 5,4
630 22 cavo 120 21,1 18,8 18 16,9 15,9 14,1 11,4 8,7 6,6 4,8
630 22 cavo 95 21,1 18,5 17,7 16,4 15,2 13,2 10,4 7,7 5,7 4,1
630 22 cavo 70 21,1 18 17 15,4 14,1 11,8 8,9 6,4 4,6 3,2
630 22 cavo 50 21,1 17,2 15,9 14 12,4 10 7,1 4,9 3,4 2,4
630 22 cavo 35 21,1 16,4 14,8 12,5 10,8 8,4 5,7 3,8 2,6 1,8
800 18,7 sbarre 100x10 18,2 18 17,9 17,7 17,6 17,3 16,7 16 15 13,7
800 18,7 sbarre 100x6 18,2 17,3 17 16,5 16 15,1 13,5 11,7 9,9 8,1
800 18,7 cavi 240x4 18,2 17,9 17,8 17,6 17,4 17,1 16,4 15,4 14,3 12,9
800 18,7 cavi 240x3 18,2 17,8 17,7 17,4 17,2 16,7 15,8 14,7 13,3 11,7
800 18,7 cavi 240x2 18,2 17,6 17,4 17 16,7 16 14,8 13,3 11,7 9,8
800 18,7 cavo 240 18,2 17,1 16,7 16 15,4 14,3 12,4 10,4 8,4 6,6
800 18,7 cavo 150 18,2 16,9 16,4 15,6 14,9 13,6 11,4 9,1 7,1 5,3
800 18,7 cavo 120 18,2 16,7 16,1 15,3 14,5 13,1 10,8 8,4 6,5 4,8
800 18,7 cavo 95 18,2 16,5 15,9 14,9 14 12,4 9,9 7,6 5,7 4,1
800 18,7 cavo 70 18,2 16,2 15,4 14,2 13,2 11,3 8,6 6,3 4,6 3,2
800 18,7 cavo 50 18,2 15,6 14,7 13,2 11,8 9,7 7 4,8 3,4 2,4
800 18,7 cavo 35 18,2 15 13,8 12 10,5 8,2 5,7 3,8 2,6 1,8
630 x 2 42,6 sbarre 2x100x10 39,3 38,4 37,9 37,3 36,6 35,4 33,2 30,3 27,2 23,5
630 x 2 42,6 sbarre 100x10 39,3 38,3 37,8 37,1 36,4 35,1 32,6 29,5 26,1 22,2
630 x 2 42,6 cavi 240x6 39,3 38,4 38,1 37,4 36,8 35,7 33,6 30,8 27,7 24,1
630 x 2 42,6 cavi 240x3 39,3 37,5 36,8 35,7 34,6 32,6 29,2 25,2 21,2 17,1
630 x 2 42,6 cavi 240x2 39,3 36,6 35,6 34 32,5 29,9 25,7 21,2 17,1 13,2
630 x 2 42,6 cavo 240 39,3 34,2 32,4 29,8 27,6 23,9 18,9 14,3 10,8 9,5
630 x 2 42,6 cavo 150 39,3 33 30,9 27,8 25,2 21,2 16 11,6 8,5 6
630 x 2 42,6 cavo 120 39,3 31,8 29,5 26,3 23,7 19,6 14,5 10,3 7,5 5,2
630 x 2 42,6 cavo 95 39,3 30,9 28,3 24,8 22 17,8 12,7 8,9 6,3 4,4
630 x 2 42,6 cavo 70 39,3 29 26,1 22,2 19,2 15 10,3 7 4,9 3,4
630 x 2 42,6 cavo 50 39,3 26,6 23,2 18,9 15,8 11,9 7,8 5,2 3,6 2,4
630 x 2 42,6 cavo 35 39,3 24,2 20,4 16 13 9,5 6,1 4 2,7 1,8

48 CRITERI DI PROGETTAZIONE
■ TABELLE PER LA VALUTAZIONE DELLA CORRENTE contemplate dalla presente tabella é necessario
DI CORTOCIRCUITO LUNGO LA LINEA scegliere il valore di corrente di cortocircuito Icc0
Nelle tabelle di seguito vengono riportati i valori della immediatamente superiore ed una lunghezza
corrente di cortocircuito Icc1 a valle, in funzione della immediatamente inferiore ai valori di progetto.
sezione del cavo, della lunghezza della linea e della Di seguito sono infine riportate le tabelle per la
corrente di cortocircuito Icc0 a monte. determinazione della corrente Icc1 lungo la linea in
I valori riportati sono stati calcolati considerando riferimento ai valori di Icc0 forniti dall'ENEL nei punti
una linea trifase a 400 V e cavi in rame o alluminio di consegna in bassa tensione nei sistemi TT trifase e
tetrapolari. monofase.
Nel caso in cui i valori di corrente di cortocircuito
Icc0 o lunghezza della linea non dovessero essere

Sezione dei Lunghezza della linea in metri (cavi in rame)


conduttori
di fase (mm2)
1,5 0,8 1 1,3 1,6 3 6,5 8 9,5 13 16 32
2,5 1 1,3 1,6 2,1 2,6 5 10 13 16 21 26 50
4 0,8 1,7 2,1 2,5 3,5 4 8,5 17 21 25 34 42 85
6 1,3 2,5 3 4 5 6,5 13 25 32 38 50 65
130
10 0,8 1,1 2,1 4 5,5 6,5 8,5 11 21 42 55 65 85 110
210
16 0,9 1 1,4 1,7 3,5 7 8,5 10 14 17 34 70 85 100 140 170
340
25 1 1,3 1,6 2,1 2,6 5 10 13 16 21 26 50 100 130 160 210 260
35 1,5 1,9 2,2 3 3,5 7,5 15 19 22 30 37 75 150 190 220 300 370
50 1,1 2,1 2,7 3 4 5,5 11 21 27 32 40 55 110 210 270 320
70 1,5 3 3,5 4,5 6 7,5 15 30 37 44 60 75 150 300 370
95 1 2 4 5 6 8 10 20 40 50 60 80 100 200 400
120 0,9 1,3 2,5 5 6,5 7,5 10 13 25 50 65 75 100 130 250
150 1 1,4 2,7 5,5 7 8 11 14 27 55 70 80 110 140 270
185 1,1 1,6 3 6,5 8 9,5 13 16 32 65 80 95 130 160 320
240 1,4 2 4 8 10 12 16 20 40 80 100 120 160 200 400
300 1,7 2,4 5 9,5 12 15 19 24 49 95 120 150 190 240
2 x 120 1,8 2,5 5,1 10 13 15 20 25 50 100 130 150 200 250
2 x 150 1,9 2,8 5,5 11 14 17 22 28 55 110 140 180 220 280
2 x 185 2,3 3,5 6,5 13 16 20 26 33 65 130 160 200 260 330
3 x 120 2,7 4 7,5 15 19 23 30 38 75 150 190 230 300 380
3 x 150 2,9 4 8 16 21 25 33 41 80 160 210 250 330 410
3 x 185 3,5 5 9,5 20 24 29 39 49 95 190 240 290 390
Correnti di Correnti di cortocircuito Icc1 in kA
cortocircuito
Icc0 in kA
100 94 91 83 71 67 63 56 50 33 20 17 14 11 9 5 2,4 2 1,6 1,2 1 0,5
90 85 83 76 66 62 58 52 47 32 20 16 14 11 9 4,5 2,4 2 1,6 1,2 1 0,5
80 76 74 69 61 57 54 49 44 31 19 16 14 11 9 4,5 2,4 2 1,6 1,2 1 0,5
70 67 65 61 55 52 49 45 41 29 18 16 14 11 9 4,5 2,4 1,9 1,6 1,2 1 0,5
60 58 57 54 48 46 44 41 38 27 18 15 13 10 8,5 4,5 2,4 1,9 1,6 1,2 1 0,5
50 48 48 46 42 40 39 36 33 25 17 14 13 10 8,5 4,5 2,4 1,9 1,6 1,2 1 0,5
40 39 39 37 35 33 32 30 29 22 15 13 12 9,5 8 4,5 2,4 1,9 1,6 1,2 1 0,5
35 34 34 33 31 30 29 27 26 21 15 13 11 9 8 4,5 2,3 1,9 1,6 1,2 1 0,5
30 29 29 28 27 26 25 24 23 19 14 12 11 9 7,5 4,5 2,3 1,9 1,6 1,2 1 0,5
25 25 24 24 23 22 22 21 20 17 13 11 10 8,5 7 4 2,3 1,9 1,6 1,2 1 0,5
20 20 20 19 19 18 18 17 17 14 11 10 9 7,5 6,5 4 2,2 1,8 1,5 1,2 1 0,5
15 15 15 15 14 14 14 13 13 12 9,5 8,5 8 7 6 4 2,1 1,8 1,5 1,2 0,9 0,5
10 10 10 10 9,5 9,5 9,5 9,5 9 8,5 7 6,5 6,5 5,5 5 3,5 2 1,7 1,4 1,1 0,9 0,5
7 7 7 7 7 7 6,5 6,5 6,5 6 5,5 5 5 4,5 4 2,9 1,8 1,6 1,3 1,1 0,9 0,5
5 5 5 5 5 5 5 5 5 4,5 4 4 4 3,5 3,5 2,5 1,7 1,4 1,3 1,1 0,8 0,5
4 4 4 4 4 4 4 4 4 3,5 3,5 3,5 3 3 2,9 2,2 1,5 1,3 1,2 1,1 0,8 0,4
3 3 3 3 3 3 2,9 2,9 2,9 2,8 2,7 2,6 2,5 2,4 2,3 1,9 1,4 1,2 1,1 0,9 0,8 0,4
2 2 2 2 2 2 2 2 2 1,9 1,9 1,8 1,8 1,7 1,7 1,4 1,1 1 0,9 0,8 0,7 0,4
1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 0,9 0,9 0,9 0,8 0,7 0,7 0,6 0,6 0,5 0,3

CARATTERISTICHE GENERALI 49
49
GUIDA TECNICA CRITERI DI PROGETTAZIONE
Protezione
dal cortocircuito

Sezione dei Lunghezza della linea in metri (cavi in alluminio)


conduttori
di fase (mm2)
2,5 0,8 1 1,3 1,6 3 6,5 8 9,5 13 16 32
4 1 1,3 1,6 2,1 2,6 5 10 13 16 21 26 50
6 0,8 1,6 2 2,4 3 4 8 16 20 24 32 40 60
10 1,3 2,6 3,5 4 5,5 6,5 13 26 33 40 55 65 130
16 0,8 1,1 2,1 4 5,5 6,5 8,5 11 21 42 55 65 85 105 210
25 0,8 1 1,3 1,7 3,5 6,5 8,5 10 13 17 33 65 85 100 130 165 330
35 0,9 1,2 1,4 1,8 2,3 4,5 9 12 14 18 23 46 90 120 140 180 230
50 1,3 1,7 2 2,6 3,5 6,5 13 17 20 26 33 65 130 170 200 260 330
70 0,9 1,8 2,3 2,8 3,5 4,5 9 18 23 28 37 46 90 180 230 280 370
95 1,3 2,5 3 4 5 6,5 13 25 32 38 50 65 130 250 310 380
120 0,8 1,7 3 4 4,5 6,5 8 17 32 40 47 65 80 160 320 400
150 0,9 1,7 3,5 4,5 5 7 8,5 17 34 43 50 70 85 170 340
185 1 2 4 5 6 8 10 20 40 50 60 80 100 200 400
240 0,9 1,3 2,5 5 6,5 7,5 10 13 25 50 65 75 100 130 250
300 1 1,5 3 6 7,5 9 12 15 30 60 75 90 120 150 300
2 x 120 1,1 1,6 3 6,5 8 9,5 13 16 32 65 80 95 130 160 320
2 x 150 1,2 1,7 3,5 7 9 10 14 17 35 70 85 100 140 170
2 x 185 1,4 2 4,1 8 10 12 16 20 41 80 100 120 160 200
2 x 240 1,8 2,5 5 10 13 15 20 25 50 100 130 150 200 250
3 x 120 1,7 2,4 4,5 9,5 12 14 19 24 48 95 120 140 190 240
3 x 150 1,8 2,6 5 10 13 15 21 26 50 100 130 150 210 260
3 x 185 2,1 3 6 12 15 18 24 30 60 120 150 180 240 300
3 x 240 2,7 4 7,5 15 19 23 30 38 75 150 190 230 300 380
Correnti di Correnti di cortocircuito Icc1 in kA
cortocircuito
Icc0 in kA
100 94 91 83 71 67 63 56 50 33 20 17 14 11 9 5 2,4 2 1,6 1,2 1 0,5
90 85 83 76 66 62 58 52 47 32 20 16 14 11 9 4,5 2,4 2 1,6 1,2 1 0,5
80 76 74 69 61 57 54 49 44 31 19 16 14 11 9 4,5 2,4 2 1,6 1,2 1 0,5
70 67 65 61 55 52 49 45 41 29 18 16 14 11 9 4,5 2,4 1,9 1,6 1,2 1 0,5
60 58 57 54 48 46 44 41 38 27 18 15 13 10 8,5 4,5 2,4 1,9 1,6 1,2 1 0,5
50 48 48 46 42 40 39 36 33 25 17 14 13 10 8,5 4,5 2,4 1,9 1,6 1,2 1 0,5
40 39 39 37 35 33 32 30 29 22 15 13 12 9,5 8 4,5 2,4 1,9 1,6 1,2 1 0,5
35 34 34 33 31 30 29 27 26 21 15 13 11 9 8 4,5 2,3 1,9 1,6 1,2 1 0,5
30 29 29 28 27 26 25 24 23 19 14 12 11 9 7,5 4,5 2,3 1,9 1,6 1,2 1 0,5
25 25 24 24 23 22 22 21 20 17 13 11 10 8,5 7 4 2,3 1,9 1,6 1,2 1 0,5
20 20 20 19 19 18 18 17 17 14 11 10 9 7,5 6,5 4 2,2 1,8 1,5 1,2 1 0,5
15 15 15 15 14 14 14 13 13 12 9,5 8,5 8 7 6 4 2,1 1,8 1,5 1,2 0,9 0,5
10 10 10 10 9,5 9,5 9,5 9,5 9 8,5 7 6,5 6,5 5,5 5 3,5 2 1,7 1,4 1,1 0,9 0,5
7 7 7 7 7 7 6,5 6,5 6,5 6 5,5 5 5 4,5 4 2,9 1,8 1,6 1,3 1,1 0,9 0,5
5 5 5 5 5 5 5 5 5 4,5 4 4 4 3,5 3,5 2,5 1,7 1,4 1,3 1,1 0,8 0,5
4 4 4 4 4 4 4 4 4 3,5 3,5 3,5 3 3 2,9 2,2 1,5 1,3 1,2 1,1 0,8 0,4
3 3 3 3 3 3 2,9 2,9 2,9 2,8 2,7 2,6 2,5 2,4 2,3 1,9 1,4 1,2 1,1 0,9 0,8 0,4
2 2 2 2 2 2 2 2 2 1,9 1,9 1,8 1,8 1,7 1,7 1,4 1,1 1 0,9 0,8 0,7 0,4
1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 0,9 0,9 0,9 0,8 0,7 0,7 0,6 0,6 0,5 0,3

50 CRITERI DI PROGETTAZIONE
■ TABELLE PER LA VALUTAZIONE DELLA Icc1 LUNGO LA
LINEA IN FUNZIONE DELLA Icc0 DI FORNITURA ENEL
Linee Trifase

Sezione (mm2) Lunghezza della linea trifase (m)


4 1 1.3 1.8 2.4 3.2 4.4 6 8.4 11 15 20
6 1.5 2 2.7 3.6 4.8 6.6 9 12.6 16.5 22.5 30
10 2.5 3.3 4.5 6 8 11 15 21 28 37.5 50
16 4 5.2 7.1 9.5 12.5 17.5 24 33.5 44 60 80
25 6.3 8.1 11.3 15 20 27.5 37.5 52.5 70 94 125

Icc0 (kA) Icc1 (kA)


3 3 3 2.5 2.5 2.5 2.5 2 2 1.5 1.5 1.5
3.5 3.5 3 3 3 3 2.5 2.5 2 2 1.5 1.5
4 3.5 3.5 3.5 3.5 3 3 2.5 2.5 2 1.5 1.5
4.5 4 4 4 3.5 3.5 3 3 2.5 2 2 1.5
5 4.5 4.5 4.5 4 4 3.5 3 2.5 2.5 2 1.5
6 5.5 5 5 4.5 4.5 4 3.5 3 2.5 2 1.5
7 6.5 6 6 5.5 5 4.5 4 3.5 2.5 2 1.5
8 7 7 6.5 6 5.5 5 4 3.5 3 2.5 2
10 9 8.5 8 7 6.5 5.5 4.5 3.5 3 2.5 2
12 10.5 10 9.5 8.5 7.5 6.5 5 4 3.5 2.5 2
14 12 11.5 10.5 9.5 8 7 5.5 4 3.5 2.5 2
17 14 13.5 12 10.5 9 7 5.5 4.5 3.5 2.5 2
20 16 15 13 11 9.5 7.5 6 4.5 3.5 2.5 2
22 17.5 16 14 12 10 8 6 4.5 3.5 2.5 2
25 19 17.5 15 12.5 10.5 8 6 4.5 3.5 2.5 2

Linee monofase

Sezione (mm2) Lunghezza della linea monofase (m)


2,5 0,7 0,9 1,3 1,8 2,5 3,5 4,5 6,5 9 12,5 17
4 1,1 1,5 2 3 4 5,5 7,5 10,5 14,5 20 27
6 1,6 2,2 3 4,3 6 8 11,5 15,5 21,5 30 41
10 2,6 3,7 5,2 7 10 13,5 19 26 36 50 68

Icc0 (kA) Icc1 (kA)


2 2 2 1,5 1,5 1,5 1,5 1 1 1 0,5 0,5
2,5 2 2 2 2 2 1,5 1,5 1 1 0,5 0,5
3 2,5 2,5 2,5 2 2 1,5 1,5 1 1 1 0,5
3,5 3 3 2,5 2,5 2 2 1,5 1,5 1 1 0,5
4,5 3,5 3,5 3 3 2,5 2 2 1,5 1 1 0,5
5 4 4 3,5 3 2,5 2,5 2 1,5 1 1 0,5
6 5 4,5 4 3,5 3 2,5 2 1,5 1,5 1 0,5
N.B. Cavi multipolari - isolamento in PVC.

CARATTERISTICHE GENERALI 51
51
GUIDA TECNICA CRITERI DI PROGETTAZIONE
Protezione
dal cortocircuito
■ CONDIZIONI GENERALI DI PROTEZIONE • l’apparecchio di protezione deve avere potere di
Le condizioni richieste per la protezione dal interruzione non inferiore alla corrente presunta di
cortocircuito sono sostanzialmente le seguenti: cortocircuito nel punto ove l’apparecchio stesso é
installato;
• l’apparecchio deve essere installato all’inizio della • l’apparecchio deve intervenire, in caso di
conduttura protetta, con una tolleranza di 3m dal cortocircuito che si verifichi in qualsiasi punto della
punto di origine (se non vi é pericolo d’incendio e si linea protetta, con la necessaria tempestività al fine
prendono le ordinarie precauzioni atte a ridurre al di evitare che gli isolanti assumano temperature
minimo il rischio di cortocircuito); eccessive.
• l’apparecchio non deve avere corrente nominale
inferiore alla corrente d’impiego;

■ PROTEZIONE DEI CAVI DAL CORTOCIRCUITO I2t è l’energia specifica passante, espressa in A2s,
La norma CEI 64-8 stabilisce che tutte le correnti per la durata del cortocircuito. Per i cortocircuiti di
provocate da un cortocircuito in qualsiasi punto durata superiore ad alcuni periodi il valore di I2t si
della linea, debbano essere interrotte prima che può ottenere assumendo per I il valore efficace della
la temperatura dei conduttori interessati da tale corrente di cortocircuito, e per t la durata, in secondi,
corrente raggiunga il limite ammissibile sopportabile del cortocircuito stesso. Per durate brevi (< 0,1s),
dall’isolante degli stessi. quando l’asimmetria della corrente è rilevante, e
Questo requisito di sicurezza è soddisfatto quando per i dispositivi di protezione limitatori dell’energia
l’energia specifica passante (integrale di Joule) specifica passante, il valore dell’ I2t è ricavabile
lasciata transitare dall’interruttore durante il dalle curve caratteristiche degli interruttori. K è una
cortocircuito non supera il massimo valore di energia costante che dipende dal tipo di isolante e S è la
sopportabile dal cavo. sezione del cavo.
In sostanza deve essere soddisfatta la seguente Un metodo semplice per verificare se il cavo è
relazione: protetto o meno consiste nel confrontare se il valore
dell’energia specifica passante lasciata passare
I2t ≤ K2S2 dall’interruttore è inferiore ai valori di K2S2 riportati
nella tabella seguente.

Valori massimi ammissibili in 103 A2 s dell'integrale di Joule

Sezione mm2 PVC G2 EPR - XLPE


Cu (K=115) Al (K=74) Cu (K=135) Al (K=87) Cu (K=143) Al (K=87)
1.5 29.7 41 17 46 17
2.5 82.6 113 47.3 128 47.3
4 211.6 291 121 328 121
6 476.1 656 272 737 275
10 1322 541 1822 756 2045 756
16 3385 1390 4665 1930 5235 1930
25 8265 3380 11390 4730 12781 4730
35 16200 6640 22325 9270 25050 9270
50 33062 13500 45562 18900 51126 18900
70 64802 26800 89302 100200
95 119335 49400 164480 184553
120 190440 78850 262440 294466
150 297562 410062 460102
185 452625 625750 699867
240 761760 1049760 1177863

52 CRITERI DI PROGETTAZIONE
■ VERIFICA GRAFICA DELL’INTEGRALE DI JOULE
La verifica grafica si realizza tracciando e confrontando le Caso A
I2 t
curve di energia degli interruttori e quelle relative al cavo
attuando i seguenti criteri.

integrale di Joule
A
A - Conduttore protetto dal sovraccarico (IB ≤ In ≤ Iz)
K 2 S2
La protezione dal sovraccarico del cavo è garantita. Se
l’interruttore ha una curva di intervento magnetico di tipo
B-C (in conformità alla norma CEI EN 60898) o è conforme
alla norma CEI EN 60947-2, con soglia magnetica istantanea
dell’ordine di 10 In, deve essere considerata solo la
massima corrente di cortocircuito (Iccmax) calcolata ai
morsetti dell’interruttore. La corretta protezione del cavo Iccmax
è assicurata solo se il punto di intersezione A, tra la curva corrente di cortocircuito Icc
di energia dell’interruttore e la retta K2S2 del cavo cade
a destra della verticale corrispondente al valore Iccmax Caso B
calcolato. I2 t
B
integrale di Joule

B - Conduttore non protetto dal sovraccarico (In > Iz)


La protezione del cavo non è assicurata poiché l’interruttore
ha una corrente nominale In superiore alla portata del K 2 S2
cavo Iz. Per questi casi specifici è necessario individuare i
punti al di là dei quali l’energia specifica lasciata passare
dall’interruttore è maggiore di quella ammissibile dal
cavo. A tal proposito bisogna quindi considerare sia la
corrente di cortocircuito massima (Iccmax), che la corrente
di cortocircuito minima (Iccmin). La protezione del cavo
Iccmin
è assicurata se il punto di intersezione B, tra la curva di
corrente di cortocircuito Icc
energia dell’interruttore e la retta K2S2 del cavo cade a
sinistra della verticale corrispondente al valore Iccmin.
diagramma I2t dell'interruttore
Per calcolare il valore di Iccmin è possibile impiegare le
diagramma I2t del cavo
formule riportate di seguito, valide per cavi di sezione
fino a 95 mm2. Per cavi di sezione superiore, o per cavi in
parallelo è necessario moltiplicare il valore ottenuto per i
coefficienti riportati in tabella. Coefficienti di correzione

Sezione cavo (mm2) 125 150 185 240 300


Iccmin = 0,8US (neutro non distribuito) Ks 0,9 0,85 0,8 0,75 0,72
N° cavi in parallelo 1 2 3 4 5
1,5ρρ2L Kp 1 2 2,65 3 3,2

Iccmin = 0,8U0S (neutro distribuito)


1,5ρρ(1+m)L

dove: U è la tensione concatenata


U0 è la tensione di fase
S è la sezione del conduttore
ρ è la resistività a 20°C dei conduttori
m è il rapporto tra la resistenza del conduttore di
neutro e di fase
L è la lunghezza della conduttura
CARATTERISTICHE GENERALI 53
53
GUIDA TECNICA CRITERI DI PROGETTAZIONE
Protezione
dal cortocircuito
Correnti critiche
Quando l’interruttore magnetotermico non protegge
I2 t Correnti
la conduttura dal sovraccarico si possono ottenere,
critiche
al di sotto della soglia di intervento magnetico
B1

integrale di Joule
dell’interruttore delle sovracorrenti critiche tali da
provocare il danneggiamento del cavo. B
Per tempi dell’ordine di un secondo non è possibile
verificare tali situazione attraverso la disuguaglianza:

I2t > K2S2

K 2 S2
Vengono considerate “correnti critiche” tutti i valori di
corrente che cadono nell’intervallo B-B1 riportato in
figura che sono i punti di intersezione tra le due curve
confrontate.
Il cavo è protetto correttamente solo se la corrente di corrente di cortocircuito Icc
correnti
cortocircuito Iccmin è superiore alla massima corrente critiche
critica, cioé se cade a destra del punto B.
diagramma I2t dell'interruttore
diagramma I2t del cavo

■ PROTEZIONE DAL CORTOCIRCUITO DEI CONDOTTI Protezione contro gli effetti elettrodinamici
SBARRE Le elevate correnti che circolano all’interno di un
I condotti sbarre vanno protetti dagli effetti termici ed condotto sbarre in caso di cortocircuito, possono
elettrodinamici dovuti alle elevate correnti transitanti generare sforzi elettrodinamici talmente elevati da
in caso di cortocircuito. poter deformare irrimediabilmente il condotto stesso.
In sede di progetto è necessario verificare che il
Protezione contro gli effetti termici valore della corrente di picco lasciata transitare
Per assicurare la protezione contro gli effetti termici, dall’interruttore posto a protezione del condotto sia
è necessario verificare che l’energia specifica inferiore o uguale al valore della corrente di picco
passante lasciata transitare dall’interruttore a sopportabile dal condotto sbarre:
protezione del condotto sbarre non sia superiore
all’energia specifica passante sopportabile dal Ikp CB ≤ Ikp BTS
condotto sbarre stesso.
Deve essere soddisfatta la seguente relazione: Dove:

I2t CB ≤ I2t BTS Ikp CB è il valore di picco dell’interruttore di


protezione in funzione della Icc massima.
Dove: Ikp BTS è il massimo valore della corrente di picco
sopportabile dal condotto sbarre (vedi tabelle alle
I2t CB è l’energia specifica passante dell’interruttore pagine seguenti).
relativa alla Icc massima.
I2t BTS è il valore dell’ energia specifica sopportabile
dal condotto sbarre, fornito dal costruttore.

54 CRITERI DI PROGETTAZIONE
Energia specifica passante e
corrente di picco dei condotti sbarre Zucchini
Tipo Taglia Numero AL/CU I2t di fase I2t di neutro I2t di terra Corrente di picco Corrente di picco
conduttori [(kA)2s] [(kA)2s] [(kA)2s] di fase (kA) di neutro (kA)
LB 25 2, 4, 6 Cu 0,48 0,48 0,48 10 10
LB 40 2, 4, 6 Cu 0,73 0,73 0,73 10 10
HL 25 2, 4, 6, 8 Cu 0,64 0,64 0,64 10 10
HL 40 2, 4, 6, 8 Cu 1 1 1 10 10
SL 40 4 Cu 7,29 7,29 7,29 10 10
SL 63 4 Cu 7,29 7,29 7,29 10 10
MS 63 4 Al 5,29 5,29 5,29 10 10
MS 100 4 Al 20,25 20,25 20,25 10 10
MS 160 4 Cu 30,25 30,25 30,25 10 10
MR 160 4 Al 112,5 67,5 67,5 30 18
MR 250 4 Al 312,5 187,5 187,5 52,5 31,5
MR 315 4 Al 625 375 375 52,5 31,5
MR 400 4 Al 900 540 540 63 37,8
MR 500 4 Al 900 540 540 63 37,8
MR 630 4 Al 1296 777,6 777,6 75,6 45,4
MR 800 4 Al 1296 777,6 777,6 75,6 45,4
MR 250 4 Cu 312,5 187,5 187,5 52,5 31,5
MR 315 4 Cu 312,5 187,5 187,5 52,5 31,5
MR 400 4 Cu 900 540 540 63 37,8
MR 630 4 Cu 1296 777,6 777,6 75,6 45,4
MR 800 4 Cu 1296 777,6 777,6 75,6 45,4
MR 1000 4 Cu 1296 777,6 777,6 75,6 45,4
SCP 630 4 Al 1296 1296 778 76 47
SCP 800 4 Al 1764 1764 1058 88 55
SCP 1000 4 Al 2500 2500 1500 110 66
SCP 1250 4 Al 5625 5625 3375 165 99
SCP 1600 4 Al 6400 6400 3840 176 106
SCP 2000 4 Al 6400 6400 3840 176 106
SCP 2500 4 Al 22500 22500 13500 330 198
SCP 3200 4 Al 25600 25600 15360 352 211
SCP 4000 4 Al 25600 25600 15360 352 211
SCP 800 4 Cu 2025 2025 1215 95 56
SCP 1000 4 Cu 2500 2500 1500 110 66
SCP 1250 4 Cu 3600 3600 2160 132 80
SCP 1600 4 Cu 7225 7225 4335 187 112
SCP 2000 4 Cu 7744 7744 4646 194 116
SCP 2500 4 Cu 7744 7744 4646 194 116
SCP 3200 4 Cu 28900 28900 17340 374 224
SCP 4000 4 Cu 30976 30976 18586 387 232
SCP 5000 4 Cu 30976 30976 18586 387 232
HR 1000 4 Al 1600 1600 960 84 50,4
HR 1250-1600 4 Al 2500 2500 1500 105 63
HR 2000 4 Al 3600 3600 2160 132 79,2
HR 2250 4 Al 4900 4900 2940 154 92,4
HR 2500 4 Al 8100 8100 4860 198 118,8
HR 3200 4 Al 8100 8100 4860 198 118,8
HR 4000 4 Al 8100 8100 4860 198 118,8
HR 4500 4 Al 10000 10000 6000 220 132
HR 1000 4 Cu 1600 1600 960 84 50,4
HR 1250 4 Cu 2500 2500 1500 105 63
HR 1600 4 Cu 2500 2500 1500 105 63
HR 2000 4 Cu 3600 3600 2160 132 79,2
HR 2500 4 Cu 4900 4900 2940 154 92,4
HR 3000 4 Cu 8100 8100 4860 198 118,8
HR 3200 4 Cu 8100 8100 4860 198 118,8
HR 4000 4 Cu 8100 8100 4860 198 118,8
HR 5000 4 Cu 10000 10000 6000 220 132
MTS 63 5 Cu 7,5 7,5 7,5 7,5 7,5
TS5 70 5 Cu 81 81 81 15,3 15,3
TS5 110 5 Cu 81 81 81 15,3 15,3
TS5 150 5 Cu 81 81 81 15,3 15,3
TS 250 4 Cu 121 121 121 18,7 18,7

CARATTERISTICHE GENERALI 55
55
GUIDA TECNICA CRITERI DI PROGETTAZIONE
Le curve di
limitazione
■ CARATTERISTICHE DI LIMITAZIONE
La corrente di cortocircuito presunta in condizioni 10 3

teoriche, sostituendo ciascun polo dell’interruttore


con un conduttore avente impedenza trascurabile, 5
avrebbe un andamento come indicato in figura. 4

Ogni interruttore ha invece una propria capacità di 3

limitazione dell’energia che fa si che l’andamento 2


andamento teorico 0,2
reale della corrente sia diverso. Questa capacità viene IP (kA)
indicata in una curva definita “curva di limitazione” che
10 2
indica, per i diversi valori di corrente di cortocircuito 5
0,2
presunta (espressa come valore efficace), il rispettivo
ML
valore di cresta Ip (kA) della corrente limitata 5
4 MH
dall’interruttore. Avere interruttori con capacità di
3 0,3 MA
limitazione elevate va sicuramente a favore della
protezione degli impianti. Vengono fondamentalmente 2

ridotti gli effetti termici con conseguente riduzione 0,5

del surriscaldamento dei cavi, gli effetti meccanici ed 101


0,7
elettromagnetici. Disporre di interruttori limitatori vuol
dire anche migliorare la selettività ed il back-up nel 0,8
5 andamento reale
coordinamento tra più apparecchi. Il valore di cresta 4
(o di picco), in assenza di interruzione, dipende dalla 3
0,9
corrente di cortocircuito, dal fattore di potenza e
2
dall’angolo di inserzione del cortocircuito stesso. Nelle
curve di limitazione vengono indicati, in accordo alla
norma CEI EN 60947-2, i valori di Ip/Icc tenendo conto 10 0
10 0 2 3 4 5 10 1 2 3 4 5 10 2
Icc (kA)
del fattore di potenza cos ϕcc.

■ CARATTERISTICHE DI Valori ammissibili di I2t lasciato passare per interruttori con corrente nominale fino
LIMITAZIONE SECONDO a 16A incluso
CEI EN 60898 Classi di energia
La norma CEI EN 60898 definisce tre 1 2 3
classi di limitazione per le quali gli Icm (A) I2t max (A2s) I2t max (A2s) I2t max (A2s)
Tipi B-C Tipo B Tipo C Tipo B Tipo C
interruttori possono essere suddivisi,
3000 Non 31000 37000 15000 18000
che rappresentano la capacità di 4500 vengono 60000 75000 25000 30000
limitazione dell’energia specifica 6000 specificati 100000 120000 35000 42000
passante che ogni interruttore ha. 10000 limiti 240000 290000 70000 84000

La norma CEI EN 60947-2 non


Valori ammissibili di I2t lasciato passare per interruttori con corrente nominale > 16A
definisce alcuna caratteristica di
fino a 32A incluso
limitazione per gli interruttori ad
Classi di energia
uso industriale. Per correnti normali
1 2 3
superiori a quelle indicate in tabella Icm (A) I2t max (A2s) I2t max (A2s) I2t max (A2s)
non sono definiti valori di energia. Tipi B-C Tipo B Tipo C Tipo B Tipo C
3000 Non 40000 50000 18000 22000
4500 vengono 80000 100000 32000 39000
6000 specificati 130000 160000 45000 55000
10000 limiti 310000 370000 90000 110000

56 CRITERI DI PROGETTAZIONE
■ COEFFICIENTI DI LIMITAZIONE DEGLI Dal diagramma che quantifica tale fenomeno si può
INTERRUTTORI AUTOMATICI MAGNETOTERMICI dedurre che anche gli interruttori di tipo standard con
Tutti i dispositivi di interruzione automatica del lunghi tempi di prearco (3 ms) e tensioni d'arco assai
cortocircuito (interruttori automatici e fusibili) scarse (25% di Vmax di rete) hanno coefficienti di
introducono, dopo il tempo di prearco, una resistenza limitazione attorno al valore 0,8 (cioé limitano di circa
d'arco che impedisce, fin dalla prima semionda, il il 20% la corrente di picco teorica). Gli interruttori
raggiungimento del valore di picco IP . Si chiama limitatori dell'ultima generazione possono avere
coefficiente di limitazione C dell'apparecchio il tempi di prearco inferiori a 1 ms e tensioni d'arco
rapporto fra la corrente effettiva di picco IPL e la elevate realizzando coefficienti di limitazione inferiori
corrente di picco teorica IP. a 0,2. Ciò significa che una corrente di picco teorica di
10 kA (che corrisponde ad una Icc = 6 kA) é limitata a
IPL
C= solo 2 kA (che corrispondono ad una Icc = 1,5 kA).
IP
Il coefficiente di limitazione C é funzione diretta del
tempo di prearco e funzione inversa della tensione
d'arco.

Il coefficiente di limitazione C in funzione del tempo di prearco e della tensione d’arco

C 1
IP Limitazione
della corrente 0,9
IPL di picco
tempi di pre - arco
t0 0,8
IPL
=C
t1 t2 IP
0,7

0,6
3 ms

0,5

0,4 2 ms

1,5 ms
0,3
t0 Va
=K
t2 V
1,0 ms
V 0,2

Rapporto tra
0,5 ms
tensione di picco Va 0,1
e valore massimo
della tensione
0,2 ms
Va
di rete V
0,25 0,50 0,75 1 1,25
K

CARATTERISTICHE GENERALI 57
57
GUIDA TECNICA CRITERI DI PROGETTAZIONE
Sezioni protette in funzione dei tempi di ritardo
breve intenzionale con interruttori selettivi
Gli interruttori automatici MEGATIKER e MEGABREAK Nelle tabelle seguenti sono indicate le sezioni minime
hanno tempo di ritardo t variabile da 0 a 300 ms protette per cavi in rame isolati in PVC (K = 115) in
(MEGATIKER) e da 0 a 1s (MEGABREAK). L'energia gomma G2 (K = 135), in gomma G5 (K = 143) e per
specifica passante si può calcolare con la relazione: sbarre di rame nudo (K =159).
t Per quanto riguarda le sbarre il valore di K è quello

0
∫[ I (t) ]2 dt = Icc2t corrispondente ad una temperatura finale di 200°C
valido quando non sono da temere pericoli termici.
dove Icc è la corrente presunta di cortocircuito e t è il
tempo totale di interruzione.

Sezioni minime protette per tempo di ritardo nullo (mm2)

Tipo di linea Corrente presunta di cortocircuito in kA


10 15 20 25 30 35 40 45 50 60 70
cavo isolato in PVC 25 35 50 70 70 95 95 120 120 150 185
cavo isolato in gomma G2 25 35 50 50 70 70 95 95 120 120 150
cavo isolato in gomma G5 25 35 50 50 70 70 95 95 95 120 150
sbarre di rame 16 24 32 40 48 56 65 72 81 97 113

Sezioni minime protette per tempo di ritardo di 100 ms (mm2)

Tipo di linea Corrente presunta di cortocircuito in kA


10 15 20 25 30 35 40 45 50 60 70
cavo isolato in PVC 50 70 95 95 120 150 150 185 185 240 300
cavo isolato in gomma G2 35 50 70 95 120 120 150 150 185 185 240
cavo isolato in gomma G5 35 50 70 95 95 120 120 150 150 185 240
sbarre di rame 26 39 52 64 77 90 103 115 128 154 178

Sezioni minime protette per tempo di ritardo di 300 ms (mm2)

Tipo di linea Corrente presunta di cortocircuito in kA


10 15 20 25 30 35 40 45 50 60 70
cavo isolato in PVC 70 95 120 150 185 185 240 240 300 2x185 2x185
cavo isolato in gomma G2 50 70 95 120 150 185 185 240 240 2x150 2x150
cavo isolato in gomma G5 50 70 95 120 150 150 185 240 240 2x150 2x150
sbarre di rame 38 57 76 95 114 133 152 171 190 228 266

58 CRITERI DI PROGETTAZIONE
Perdite per effetto Joule
nei condotti sbarre
Le perdite per effetto Joule sono dovute alla Per un calcolo accurato le perdite devono essere
resistenza elettrica del condotto sbarre. valutate tronco per tronco considerando le correnti che
L’energia persa è dissipata in calore e contribuisce vi transitano; ad esempio nel caso della distribuzione
al riscaldamento della conduttura e dell’ambiente. Il dei carichi rappresentata nella Figura si ha:
calcolo della potenza persa è un dato utile per
dimensionare correttamente l’impianto di
lunghezza corrente transitante perdite
condizionamento dell’edificio. 1° tronco L1 I1+I2+I3 P1=3rtL1(I1+I2+I3)2
Le perdite in regime trifase valgono: 2° tronco L2-L1 I2+I3 P2=3rt(L2-L1)(I2+I3)2
3° tronco L3-L2 I3 P3=3rt(L3-L2)(I3)2

Pj = 3•rt•I2B•L
Perdite totali nel condotto sbarre Ptot=P1+P2+P3
1000

in regime monofase L3
L2
L1
Pj = 2•rt•I2B•L
1000
I1+I2+I3 I2+I3 I3
dove: l1 l2 l3

L L L
IB = Corrente d’impiego (A)
rt = Resistenza di fase per unità di lunghezza del
condotto sbarre misurata a regime termico (mΩ/m)
L = Lunghezza del condotto (m)

Connessione tra condotti sbarre Zucchini SCP

CARATTERISTICHE GENERALI 59
59
GUIDA TECNICA CRITERI DI PROGETTAZIONE
Scelta degli interruttori con
più trasformatori in parallelo
■ SCELTA DEGLI INTERRUTTORI PER CIRCUITI
CON 2 O 3 TRASFORMATORI IN PARALLELO
Nel collegamento di più trasformatori in parallelo Esempio con 2 trasformatori
è necessario che tutti i trasformatori interessati
Potenza trasformatori = 400 kVA
abbiano la medesima Vcc e lo stesso rapporto di
Icc = 28300A
trasformazione a vuoto. Il rapporto tra le potenze dei
MA630 e ME125B = coordinamento in back-up
trasformatori non deve essere superiore a 2.
MA630ES e ME160N = coordinamento selettivo.
Gli interruttori in B possono avere un Icu inferiore alla
Icc in C se associati a interruttori normali con i quali
opereranno in back-up. Devono invece avere Icu > di
Icc se associati ad interruttori selettivi.

Schema di accoppiamento degli interruttori con 2 trasformatori Schema di accoppiamento degli interruttori con 3 trasformatori

A1 A2 A1 A2 A3

B B B B B B

*C *C

Accoppiamento degli interruttori con 2 trasformatori

Potenza trasformat. (kVA) 200 260 315 400 500 630 800
Icc max 1) (A) 14280 17800 22400 28300 35300 44200 38600
In trasformatori 1) (A) 290 360 456 580 720 910 1155
Tipo interruttore A1 e A2 MA400 MA400 MA630 MA630ES MA630 MA630ES MA800 MA800ES MA1250ES MA1250ES
Icu di A1 e A2 (kA) 35 35 50 50 50 50 50 50 50 50
Interruttore B MA125 MA125 ME125B ME160H ME125B ME160N ME125B MA160 MH160 MH160
(grandezza minima ME125B MA250 MH250 MH250
applicabile) 2)

Accoppiamento degli interruttori con 3 trasformatori

Potenza trasformat. (kVA) 200 260 315 400 500 630 800
Icc max 1) (A) 21420 26700 33600 42450 52950 66300 74400
In trasformatori 1) (A) 290 360 456 580 720 910 1155
Tipo interrutt. A1-A2-A3 MA400 MA400 MA630 MA630ES MA630 MA630ES MH800 ML12 ML12
Icu di A1-A2-A3 (kA) 35 35 50 50 50 50 70 70 70
Interruttore B ME125B ME125B ME160N MA160 ME160N MH160 ME160H ML250 ML400
(grandezza minima MA250 MH250
applicabile) 2)
1) Valori riferiti a sistemi trifase a 400V.
2) Tutti gli interruttori con Icu maggiore sono naturalmente applicabili.

60 CRITERI DI PROGETTAZIONE
La tabella di seguito indica le soluzioni di interruttori alternatori, ecc…, e le impedenze delle barre di
di partenza consigliati per la protezione di impianti collegamento tra trasformatore-quadro e
con più trasformatori in parallelo. quadro-subquadro.
I valori di corrente di cortocircuito riportati in tabella La tabella è comunque da considerarsi indicativa
sono stati determinati considerando la potenza a poiché nella progettazione degli impianti devono
monte dei trasformatori infinita e trascurando sia i essere fatte ulteriori considerazioni sui coordinamenti
contributi derivati delle apparecchiature installate di selettività o Back-up.
a valle del trasformatore, quali motori asincroni,

Pa In Vcc Icc0 Interruttore al secondario Icc1 Interruttori di partenza


(kVA) (A) % (kA) del trasformatore (kA) 125 160 250 400 630 800 1250

1 trasformatore
50 72 4 1,8 MA125 - ME125B 1,8 MA125
100 144 4 3,6 MA160 - ME160B 3,6 MA125 ME160B
160 231 4 5,8 MA250 5,8 MA125 ME160B MA250
250 361 4 9,1 MA400 - MA400E 9,1 MA125 ME160B MA250 MA400E
315 455 4 11,4 MA630E - MA630 11,4 MA125 ME160B MA250 MA400E MA630E
400 577 4 14,4 MA630ES - MA630 14,4 MA125 ME160B MA250 MA400E MA630E
500 722 4 18 MA800ES - MA800 18 ME125B ME160B MA250 MA400E MA630E MA800
630 909 4 22,7 MA1250ES - MA1250 22,7 ME125B ME160B MA250 MA400E MA630E MA800 MA1250
800 1154 6 19,3 MA1250ES - MA1250 19,3 ME125B ME160B MA250 MA400E MA630E MA800 MA1250
1250 1804 6 30 MH20 30 ME125N ME160N MA250 MA400E MA630E MA800 MA1250
1600 2310 6 38 MH25 38 ME160H MH250 MH400E MH630E MH800 MH1250
2000 2887 6 48 MH32 48 MH250 MH400E MH630E MH800 MH1250
2500 3608 6 60,1 MH40 60,1 MH250 MH400E MH630E MH800 MH1250

2 trasformatori
50 72 4 1,8 MA125 - ME125B 3,6 MA125
100 144 4 3,6 MA160 - ME160B 7,2 MA125 ME160B
160 231 4 5,8 MA250 11,6 MA125 ME160B MA250
250 361 4 9,1 MA400 - MA400E 18,2 MA125 ME160B MA250 MA400E
315 455 4 11,4 MA630E - MA630 22,8 MA125 ME160B MA250 MA400E MA630E
400 577 4 14,4 MA630ES - MA630 28,8 MA125 ME160B MA250 MA400E MA630E
500 722 4 18 MA800ES - MA800 36 ME125N ME160N MA250 MA400E MA630E MA800
630 909 4 22,7 MA1250ES - MA1250 45,4 ME160H MH250 MH400E MH630E MA800 MA1250
800 1154 6 19,3 MA1250ES - MA1250 38,6 ME160H MH250 MH400E MH630E MA800 MA1250
1000 1443 6 24 MA1600ES 48 ME160H MH250 MH400E MH630E MA800 MA1250
1250 1804 6 30 MH20 60 MH160 MH250 MH400E MH630E MH800 MH1250
1600 2310 6 38 MH25 76 ML250 ML400E ML630E ML800 ML1250
2000 2887 6 48 MH32 96 ML250 ML400E ML630E ML800 ML1250

3 trasformatori
50 72 4 1,8 MA125 - ME125B 5,4 MA125
100 144 4 3,6 MA160 - ME160B 10,8 MA125 ME160B
160 231 4 5,8 MA250 17,4 ME125B ME160B MA250
250 361 4 9,1 MA400 - MA400E 27,3 ME125N ME160N MA250 MA400E
315 455 4 11,4 MA630E - MA630 34,2 ME125N ME160N MA250 MA400E MA630E
400 577 4 14,4 MA630ES - MA630 43,2 ME160H MH250 MH400E MH630E
500 722 4 18 MA800ES - MA800 54 MH160 MH250 MH400E MH630E MH800
630 909 4 22,7 MA1250ES - MA1250 68,1 MH160 MH250 MH400E MH630E MH800 MH1250
800 1154 6 19,3 MA1250ES - MA1250 58 MH160 MH250 MH400E MH630E MH800 MH1250
1000 1443 6 24 MA1600ES 72 ML250 ML400E ML630E ML800 ML1250
1250 1804 6 30 MH20 90 ML250 ML400E ML630E ML800 ML1250

CARATTERISTICHE GENERALI 61
61
GUIDA TECNICA CRITERI DI PROGETTAZIONE
LA COMPENSAZIONE
DELL’ENERGIA
REATTIVA

62 CRITERI DI PROGETTAZIONE
INDICE DI SEZIONE

64 Compensazione dell’energia reattiva in bassa tensione

INDICE 63
GUIDA TECNICA CRITERI DI PROGETTAZIONE
Compensazione
dell’energia reattiva in bassa tensione
In un impianto elettrico a corrente alternata, la Potenza reattiva “Q” (kVAR)
potenza realmente utilizzata dall’utente (potenza E’ la potenza utilizzata dai circuiti magnetici delle
attiva) per il funzionamento delle macchine è unità utilizzatrici per creare il campo magnetico
solo una parte della potenza erogata dall’Ente necessario al loro funzionamento (motori,
Distributore, in quanto una parte di questa (potenza trasformatori, ecc.).
reattiva), viene utilizzata per creare il campo
magnetico necessario al funzionamento delle utenze Q = V x I x senϕ (kVAR)
alimentate.
Le potenze in gioco in un impianto elettrico sono le Potenza apparente “Pa” (kVA)
seguenti: E’ la potenza assorbita dall’impianto utilizzatore.

Potenza attiva “P” (kW) Pa = √ P2 + Q2 = V x I


E’ la potenza effettivamente utilizzata dai carichi
alimentati per lo sviluppo di energia meccanica o
termica.

P = V x I x cosϕ (kW)

■ FATTORE DI POTENZA • eliminazione degli oneri finanziari per le penali che


Il fattore di potenza di un circuito elettrico è il l’Ente Distributore applica per l’eccessivo consumo
rapporto tra la potenza attiva “P” effettivamente resa di energia reattiva (cosϕ < di 0,9).
e la potenza apparente “Pa” assorbita dal carico. • riduzione dei valori di corrente e di conseguenza
limitazione delle perdite di energia attiva nei cavi
P
Cosϕ = per effetto Joule.
Pa
• riduzione della sezione dei cavi.
Il fattore di potenza rappresenta il rendimento del • aumento della potenzialità dell’impianto per il
sistema elettrico, può variare dal valore zero al valore maggiore utilizzo di energia attiva a parità di
unitario, in relazione allo sfasamento tra corrente dimensioni (trasformatori, cavi, ecc.).
e tensione. Mantenere il fattore di potenza vicino • riduzione delle cadute di tensione sulle linee (a
all’unità (tra 0,9 e 1) consente di ottenere grossi parità di sezione cavi).
vantaggi quali:

■ COMPENSAZIONE DELL’ENERGIA REATTIVA


La presenza negli impianti industriali di carichi Ic
con una elevata componente reattiva determina
in generale un fattore di potenza notevolmente
inferiore all’unità. ϕ V
ϕ1
E’ quindi necessario provvedere alla compensazione Ib
dell’energia reattiva assorbita dagli utilizzatori, I1
installando batterie di condensatori che assorbono I
dalla rete una corrente sfasata in anticipo (circa 90°) Ic
rispetto alla tensione.
L’apporto di potenza reattiva di segno opposto
a quella assorbita dagli utilizzatori, porta ad un ϕ - angolo di sfasamento prima della compensazione
ϕ1 - angolo di sfasamento dopo la compensazione
innalzamento del valore del fattore di potenza per la I - corrente apparente non compensata
diminuzione dell’angolo di sfasamento esistente tra I1 - corrente apparente compensata
tensione e corrente. Ic - corrente capacitiva
Ib - corrente induttiva residua (dopo la compensazione)

64 CRITERI DI PROGETTAZIONE
■ SISTEMI DI COMPENSAZIONE Compensazione di tipo distribuito
I sistemi di compensazione dell’energia reattiva I condensatori di rifasamento sono installati in
(rifasamento) sono molteplici e per una scelta corrispondenza di ogni utilizzatore che necessiti di
ottimale è necessario tenere conto del tipo di potenza reattiva.
distribuzione (natura e potenza dei carichi), del livello La soluzione è consigliata negli impianti dove la
di oscillazione giornaliero dei carichi, della qualità del maggior parte della energia reattiva richiesta è
servizio da garantire i vantaggi tecnici ed economici concentrata in pochi utilizzatori di grossa potenza con
da conseguire. La compensazione tecnicamente attività pressochè continua a carico ridotto.
migliore è quella di fornire l’energia reattiva I condensatori vengono inseriti e disinseriti
direttamente nel punto di fabbisogno e nella quantità contemporaneamente al carico e usufruiscono delle
strettamente necessaria all’utenza alimentata. stesse protezioni di linea.
Tuttavia questa soluzione risulta poco praticabile in Questo tipo di compensazione offre il vantaggio di
quanto generalmente antieconomica. La scelta fra ridurre le correnti in gioco e di conseguenza cavi di
le soluzioni alternative possibili dovrà considerare sezione inferiore e minori perdite per effetto Joule.
il costo complessivo della batteria da installare, le
esigenze di modulazione della potenza reattiva da
fornire, la complessità e la affidabilità dell’impianto
di rifasamento da realizzare. In pratica il sistema di
compensazione può essere di tipo:
a) distribuito
b) centralizzato
c) misto

CARATTERISTICHE GENERALI 65
65
GUIDA TECNICA CRITERI DI PROGETTAZIONE
Compensazione
dell’energia reattiva in bassa tensione
Compensazione centralizzata
La batteria di condensatori di rifasamento viene
allacciata a monte di tutti i carichi nel quadro di
distribuzione o i prossimità dello stesso.
Questa soluzione risulta conveniente nel caso di
impianti di estensione ridotta con carichi stabili e
continui od in impianti con molti carichi eterogenei e
che lavorano saltuariamente.
Nel primo caso la batteria di condensatori è sempre
inserita, adattando l’effettiva esigenza dell’impianto
(kW) alla potenza apparente contrattuale (kVA),
con costi inferiori rispetto la compensazione di tipo
distribuito.
Nel secondo caso, con un assorbimento di potenza
reattiva molto variabile per la caratteristica dei
carichi, la soluzione più efficace è quella con
regolazione automatica a gradini. La batteria
di condensatori è frazionata su diversi gruppi,
l’inserzione dei quali è gestita automaticamente in
funzione dalla potenza reattiva assorbita dai carichi.

Compensazione di tipo misto


Il rifasamento di questo tipo è consigliato in impianti
con reti di grande estensione che alimentano utenze
con diverso andamento del regime di carico.
Le utenze di maggior potenza e continuità operativa
sono compensate direttamente o a gruppi, mentre
tutte le altre di carico ridotto e a funzionamento
discontinuo sono compensate per gruppi o con
rifasamento automatico.
In questo caso, la compensazione automatica a
gradini ottimizza il fattore di potenza dell’intero
impianto, evitando la sovracompensazione che può
verificarsi per grandi variazioni di carico di alcune
grosse utenze rifasate direttamente.

66 CRITERI DI PROGETTAZIONE
■ DETERMINAZIONE DELLA POTENZA DEI
CONDENSATORI
P
La potenza della batteria di condensatori necessaria
ϕ ϕ1
per ottenere il rifasamento dell’impianto, con un
Q1
sistema di compensazione centralizzato, dipende Pa1
dalla potenza del carico da rifasare, dal valore di cosϕ Q
iniziale e dal valore di cosϕ che si vuole ottenere.
Pa Qc
Con una potenza attiva delle utenze determinata
“P” (kW), la batteria di condensatori di potenza “Qc”
(kVAR) da utilizzare per portare l’impianto dal cosϕ
iniziale al valore prescelto “1”, può essere facilmente
calcolato utilizzando il coefficiente moltiplicatore “k” Pa potenza apparente prima della compensazione
riportato nella tabella di seguito. Pa1 potenza apparente dopo la compensazione
Il valore di “k” indica la potenza del condensatore in Q potenza reattiva assorbita dai carichi della rete
kvar per ogni kW del carico.

Qc = k x P (kVAR)

■ TENSIONI NOMINALI ED ENERGIA REATTIVA DEI Per ottenere la potenza reattiva “Qn” per rifasare
CONDENSATORI l’impianto alimentato con valore di tensione “U” è
L’energia reattiva che i condensatori sono in grado necessario prevedere una batteria di condensatori di
di erogare varia in funzione della tensione e della potenza nominale pari a:
frequenza con cui vengono alimentati. Ai valori
(U1
2
nominali di tensione “U1” e di frequenza “F1”, la
potenza reattiva è pari al valore nominale “Qn”.
Qn = Qc x
U
)
Con tensioni e frequenze diverse dal valore nominale Per quanto riguarda le caratteristiche dei
la potenza erogabile si determina secondo la formula: condensatori monofase, per una scelta tecnico/
2 economica ottimale, si ricorda che a parità di potenza
U x F
Qc = Qn x ( )
U1 F1
reattiva fornita nel collegamento a stella la capacità
impiegata sarà tre volte maggiore rispetto quella
necessaria nel collegamento a triangolo.

■ ESEMPIO APPLICATIVO Si individua nella tabella il coefficiente “k” incrociando


Rifasamento di un impianto elettrico avente le la colonna corrispondente al cosϕ richiesto “0,9” con
seguenti caratteristiche: la riga del corrispondente cosϕ iniziale”0,65".
Potenza attiva installata: P = 200 kW Il valore “k” ottenuto è 0,685.
Rete trifase con tensione: U = 380V 50 Hz La batteria di condensatori da installare a monte di
Fattore di potenza iniziale: cosϕ = 0,65 tutti i carichi dovrà avere una potenza di:
Fattore di potenza richiesto: cosϕ = 0,90
Tipo di utenza: Qc = P x k = 200 x 0,685 = 137 kVAR
carichi eterogenei con assorbimento molto variabile
Il rifasamento proposto è quello di tipo centralizzato, Se si installano condensatori con tensione nominale
comprendente una batteria di condensatori “U1” di 400V, la potenza nominale dovrà essere:
frazionata su più gruppi con inserzione automatica
proporzionale al variare del carico e del fattore di Qn = Qc x (U1
U)
= 137 x (400 ) = 151,8 kvar
380
potenza.

CARATTERISTICHE GENERALI 67
67
GUIDA TECNICA CRITERI DI PROGETTAZIONE
Compensazione
dell’energia reattiva in bassa tensione
Coefficiente moltiplicatore “k” per il calcolo della potenza dei condensatori (kvar/kW)
Cosϕ iniziale Cosϕ da ottenere
0,8 0,85 0,9 0,91 0,92 0,93 0,94 0,95 0,96 0,97 0,98 0,99 1
0,40 1,557 1,669 1,805 1,832 1,861 1,895 1,924 1,959 1,998 2,037 2,085 2,146 2,288
0,41 1,474 1,605 1,742 1,769 1,798 1,831 1,860 1,896 1,935 1,973 2,021 2,082 2,225
0,42 1,413 1,544 1,681 1,709 1,738 1,771 1,800 1,836 1,874 1,913 1,961 2,022 2,164
0,43 1,356 1,487 1,624 1,651 1,680 1,713 1,742 1,778 1,816 1,855 1,903 1,964 2,107
0,44 1,290 1,421 1,558 1,585 1,614 1,647 1,677 1,712 1,751 1,790 1,837 1,899 2,041
0,45 1,230 1,360 1,501 1,532 1,561 1,592 1,626 1,659 1,695 1,737 1,784 1,846 1,988
0,46 1,179 1,309 1,446 1,473 1,502 1,533 1,567 1,600 1,636 1,677 1,725 1,786 1,929
0,47 1,130 1,260 1,397 1,425 1,454 1,485 1,519 1,532 1,588 1,629 1,677 1,758 1,881
0,48 1,076 1,206 1,343 1,370 1,400 1,430 1,464 1,497 1,534 1,575 1,623 1,684 1,826
0,49 1,030 1,160 1,297 1,326 1,355 1,386 1,420 1,453 1,489 1,530 1,578 1,639 1,782
0,50 0,982 1,112 1,248 1,276 1,303 1,337 1,369 1,403 1,441 1,481 1,529 1,590 1,732
0,51 0,936 1,066 1,202 1,230 1,257 1,291 1,323 1,357 1,395 1,435 1,483 1,544 1,686
0,52 0,894 1,024 1,160 1,188 1,215 1,249 1,281 1,315 1,353 1,393 1,441 1,502 1,644
0,53 0,850 0,980 1,116 1,144 1,171 1,205 1,237 1,271 1,309 1,343 1,397 1,458 1,600
0,54 0,809 0,939 1,075 1,103 1,130 1,164 1,196 1,230 1,268 1,308 1,356 1,417 1,559
0,55 0,769 0,899 1,035 1,063 1,090 1,124 1,156 1,190 1,228 1,268 1,316 1,377 1,519
0,56 0,730 0,865 0,996 1,024 1,051 1,085 1,117 1,151 1,189 1,229 1,277 1,338 1,480
0,57 0,692 0,822 0,958 0,986 1,013 1,047 1,079 1,113 1,151 1,191 1,239 1,300 1,442
0,58 0,665 0,785 0,921 0,949 0,976 1,010 1,042 1,076 1,114 1,154 1,202 1,263 1,405
0,59 0,618 0,748 0,884 0,912 0,939 0,973 1,005 1,039 1,077 1,117 1,165 1,226 1,368
0,60 0,584 0,714 0,849 0,878 0,905 0,939 0,971 1,005 1,043 1,083 1,131 1,192 1,334
0,61 0,549 0,679 0,815 0,843 0,870 0,904 0,936 0,970 1,008 1,048 1,096 1,157 1,299
0,62 0,515 0,645 0,781 0,809 0,836 0,870 0,902 0,936 0,974 1,014 1,062 1,123 1,265
0,63 0,483 0,613 0,749 0,777 0,804 0,838 0,870 0,904 0,942 0,982 1,030 1,091 1,233
0,64 0,450 0,580 0,716 0,744 0,771 0,805 0,837 0,871 0,909 0,949 0,997 1,058 1,200
0,65 0,419 0,549 0,685 0,713 0,740 0,774 0,806 0,840 0,878 0,918 0,966 1,007 1,169
0,66 0,388 0,518 0,654 0,682 0,709 0,743 0,775 0,809 0,847 0,887 0,935 0,996 1,138
0,67 0,358 0,488 0,624 0,652 0,679 0,713 0,745 0,779 0,817 0,857 0,905 0,966 1,108
0,68 0,329 0,459 0,595 0,623 0,650 0,684 0,716 0,750 0,788 0,828 0,876 0,937 1,079
0,69 0,299 0,429 0,565 0,593 0,620 0,654 0,686 0,720 0,758 0,798 0,840 0,907 1,049
0,70 0,270 0,400 0,536 0,564 0,591 0,625 0,657 0,691 0,729 0,769 0,811 0,878 1,020
0,71 0,242 0,372 0,508 0,536 0,563 0,597 0,629 0,663 0,701 0,741 0,783 0,850 0,992
0,72 0,213 0,343 0,479 0,507 0,534 0,568 0,600 0,634 0,672 0,712 0,754 0,821 0,963
0,73 0,186 0,316 0,452 0,400 0,507 0,541 0,573 0,607 0,645 0,685 0,727 0,794 0,936
0,74 0,159 0,289 0,425 0,453 0,480 0,514 0,546 0,580 0,618 0,658 0,700 0,767 0,909
0,75 0,132 0,262 0,398 0,426 0,453 0,487 0,519 0,553 0,591 0,631 0,673 0,740 0,882
0,76 0,105 0,235 0,371 0,399 0,426 0,460 0,492 0,526 0,564 0,604 0,652 0,713 0,844
0,77 0,079 0,209 0,345 0,373 0,400 0,434 0,466 0,500 0,538 0,578 0,620 0,687 0,829
0,78 0,053 0,182 0,319 0,347 0,374 0,408 0,440 0,474 0,512 0,552 0,594 0,661 0,803
0,79 0,026 0,156 0,292 0,320 0,347 0,381 0,413 0,447 0,485 0,525 0,567 0,634 0,776
0,80 0,130 0,266 0,294 0,321 0,355 0,387 0,421 0,459 0,499 0,541 0,608 0,750
0,81 0,104 0,240 0,268 0,295 0,329 0,361 0,395 0,433 0,473 0,515 0,582 0,724
0,82 0,078 0,214 0,242 0,269 0,303 0,335 0,369 0,407 0,447 0,489 0,556 0,698
0,83 0,052 0,188 0,216 0,243 0,277 0,309 0,343 0,381 0,421 0,463 0,530 0,672
0,84 0,026 0,162 0,190 0,217 0,251 0,283 0,317 0,355 0,395 0,437 0,504 0,645
0,85 0,136 0,164 0,191 0,225 0,257 0,291 0,329 0,369 0,417 0,478 0,620
0,86 0,109 0,140 0,167 0,198 0,230 0,264 0,301 0,343 0,390 0,450 0,593
0,87 0,083 0,114 0,141 0,172 0,204 0,238 0,275 0,317 0,364 0,424 0,567
0,88 0,054 0,085 0,112 0,143 0,175 0,209 0,246 0,288 0,335 0,395 0,538
0,89 0,028 0,059 0,096 0,117 0,149 0,183 0,230 0,262 0,309 0,369 0,512
0,90 0,031 0,058 0,089 0,121 0,155 0,192 0,234 0,281 0,341 0,484

■ FUNZIONAMENTO CON CARICHI CAPACITIVI reale della capacità, per cui la corrente nominale
La Norma CEI 33-1 (IEC 70) ammette che ogni dell'interruttore deve essere almeno 1,43 volte la
batteria di condensatori possa sopportare corrente nominale della batteria. La protezione da
costantemente un sovraccarico del 30% dovuto alle sovraccarico non è necessaria in quanto trattasi
correnti armoniche. Di conseguenza i cavi di di utilizzatori non sovraccaricabili. Nella scelta dei
alimentazione e i dispositivi di manovra e protezione dispositivi di protezione dal cortocircuito occorre tener
devono essere sovradimensionati. Oltre alla presenza conto delle notevoli correnti transitorie assorbite
di armoniche, si deve anche tener conto che è durante l'inserimento.
ammessa una tolleranza del +10% sul valore

68 CRITERI DI PROGETTAZIONE
■ SCELTA DEGLI INTERRUTTORI PER LINEE DI La corrente massima per il dimensionamento del
ALIMENTAZIONE DI CONDENSATORI circuito di un condensatore risulta pari a 1,43 la
Gi interruttori di comando e protezione delle batterie corrente nominale del condensatore (Ic).
di condensatori di rifasamento devono soddisfare le • avere un potere di interruzione adeguato al valore
seguenti condizioni: di guasto (cortocircuito) previsto nell’impianto.
Gli interruttori automatici da utilizzare devono avere
• garantire la tenuta della protezione istantanea caratteristiche di intervento istantaneo (magnetico)
(magnetico) alle forti correnti transitorie che elevate e corrente nominale In uguale o maggiore
si verificano durante la fase di inserzione della di 1,43 Ic (Ic corrente assorbita dalla batteria di
batteria. condensatori al valore di tensione dell’impianto U).
• sopportare le sovracorrenti dovute all’eventuale
presenza di armoniche di tensione nella rete
(+30%) e della tolleranza sui dati nominali di
capacità dei condensatori (+10%).

Rete trifase a 230V a.c. 50Hz Rete trifase a 400V a.c. 50Hz
Potenza della In (A) Tipo Potenza della In (A) Tipo
batteria (kVAR) interruttori interruttori batteria (kVAR) interruttori interruttori
5 20 MA/ME125 5 16 MA/ME125
7,5 25 MA/ME125 7,5 16 MA/ME125
10 40 MA/ME125 10 25 MA/ME125
15 63 MA/ME125 15 40 MA/ME125
20 100 MA/ME125 20 40 MA/ME125
25 100 MA/ME125 25 63 MA/ME125
30 125 MA/ME125 30 100 MA/ME125
35 125 MA/ME125 35 100 MA/ME125
40 160 MA/ME/MH160 40 100 MA/ME125
50 250 MA/MH/ML250 50 100 MA/ME125
60 250 MA/MH/ML250 60 125 MA/ME125
70 250 MA/MH/ML250 75 160 MA/MH160
80 320 MA/MH/ML400 90 250 MA/MH/ML250
90 320 MA/MH/ML400 100 250 MA/MH/ML250
100 400 MA/MH/ML400 110 250 MA/MH/ML250
110 400 MA/MH/ML400 120 250 MA/MH/ML250
120 500 MA/MH/ML630 135 320 MA/MH/ML400
135 500 MA/MH/ML630 150 320 MA/MH/ML400
140 500 MA/MH/ML630 160 400 MA/MH/ML400
150 630 MA/MH/ML630 180 400 MA/MH/ML400
175 630 MA/MH/ML630 190 400 MA/MH/ML400
180 800 MA/MH/ML800 200 500 MA/MH/ML630
200 800 MA/MH/ML800 225 500 MA/MH/ML630
240 1000 MA/MH/ML1250 240 500 MA/MH/ML630
275 1000 MA/MH/ML1250 275 630 MA/MH/ML630
300 1250 MA/MH/ML1250 300 630 MA/MH/ML630
360 800 MA/MH/ML800
400 1000 MA/MH/ML1250

■ SEZIONE DEI CAVI DI ALIMENTAZIONE IB = 1,3 x 1,1 . Ic = 1,43 Ic


La sezione dei cavi da utilizzare per l’alimentazione
delle batterie di condensatori devono essere IB massima corrente assorbita dalla batteria di
dimensionate per portare una corrente IB = 1,43 Ic. condensatori
Ciò è consigliabile per tenere conto delle componenti Ic corrente assorbita dalla batteria di condensatori
armoniche eventualmente presenti +30% e della alla tensione dell’impianto.
tolleranza sul valore nominale della capacità dei
condensatori +10%.

CARATTERISTICHE GENERALI 69
69
GUIDA TECNICA CRITERI DI PROGETTAZIONE
70 CRITERI DI PROGETTAZIONE
GLOSSARIO E
DEFINIZIONI

GLOSSARIO 71
GUIDA TECNICA CRITERI DI PROGETTAZIONE
Definizioni e
grandezze
Di seguito vengono indicate le definizioni più comuni È il valore di corrente in aria libera che l’apparecchio
e le brevi descrizioni di cosa rappresentano. può portare in servizio ininterrotto. Per gli apparecchi
conformi alla norma CEI EN 60898 questo valore non
Quadri AS: sono quadri sottoposti a tutte le prove deve essere superiore a 125A, per gli interruttori
previste dalla Norma CEI EN 60439, o corrispondenti invece conformi alla norma CEI EN 60947-2 non sono
ad un tipo totalmente provato. definiti limiti.

Quadri ANS: sono realizzati assemblando sia compo- Corrente convenzionale di non intervento (Inf)
sizioni verificate con prove di tipo, sia composizioni È la sovracorrente per la quale non si realizza
non verificate con prove di tipo purché derivate da l’apertura di un interruttore magnetotermico (o
quelle verificate. Il quadro ANS è in parte soggetto a elettronico) nel tempo convenzionale.
prove di tipo e in parte verificato con calcoli.
Corrente convenzionale di intervento (If)
Quadri ASD: sono totalmente provati (AS) destinati È la sovracorrente per la quale si realizza l’apertura di
ad essere installati in luoghi ove opera personale non un interruttore magnetotermico (o elettronico) nel
addestrato (ad esempio gli ambienti domestici). tempo convenzionale indicato nelle norme.

Norma Inf If Tempo convenzionale


Quadri da cantiere ASC: sono combinazioni di serie CEI EN 60898 1,13 In 1,45 In 1 ora per In ≤ 63A
di uno o più dispositivi di trasformazione o interrut- 2 ore per In > 63A
tori, con le apparecchiature associate di comando, di CEI EN 60947-2 1,05 In 1,3 In 1 ora per In ≤ 63A
2 ore per In > 63A
misura, di segnalazione, di protezione e di regolazio-
ne, complete di tutte le loro connessioni elettriche
e meccaniche, progettate e costruite per l’uso nei Tensione nominale di impiego (Ue)
cantieri. È il valore di tensione tra le fasi che, unitamente alla
corrente nominale determina l’uso dell’apparecchio
Corrente nominale di impiego (In) stesso. Per gli interruttori rispondenti alla norma
CEI EN 60898 il limite di tensione imposto è 440V
10000
a.c., per quelli rispondenti invece alla norma CEI EN
1h 60947-2 tale limite è 1000V a.c. o 1500V d.c.
1000
Tensione nominale di isolamento (Ui)
t (s)
È il valore di tensione al quale si riferiscono delle
100 prove dielettriche e le distanze di sicurezza e di
isolamento superficiale.
In nessun caso la tensione nominale di impiego può
10 essere superiore alla tensione di isolamento.
Nel caso in cui non venisse indicato alcun valore di
tensione di isolamento va considerato il valore della
1
tensione di impiego.

0,1 Tensione nominale di tenuta ad impulso (Uimp)


È il valore di picco di una tensione ad impulso che
l’apparecchio può sopportare senza danneggiamento.
0,01 La prova viene effettuata ad interruttore aperto
verificando che non si inneschino scariche tra i
contatti di una stessa fase o tra una fase e massa.
0,001
0,7 1 2 3 4 5 10 20 30 50 100
I/In
In Inf If Im1 Im2

72 CRITERI DI PROGETTAZIONE
Potere di interruzione di servizio in cortocircuito (Ics) Potere di chiusura nominale in cortocircuito (Icm)
È il massimo valore di corrente di cortocircuito È il massimo valore di picco della corrente presunta
che l’interruttore può interrompere secondo la in condizioni specificate, riferito ad una determinata
sequenza di prova O-t-CO-t-CO. In seguito alla tensione ed ad un determinato fattore di potenza.
prova l’interruttore deve essere in grado di operare Il legame tra Icm ed il potere di interruzione in
correttamente in apertura e chiusura, garantire cortocircuito è definito nella tabella di seguito.
la protezione dal sovraccarico e deve portare con
Pdi (kA) Fattore di Valore minimo del fattore
continuità la sua corrente nominale. (valore efficace) potenza potere di chiusura
n=
Per gli apparecchi conformi alla norma CEI EN 60947-2 Icu
questo valore è espresso in percentuale di Icu (%Icu) 4.5 < Icu ≤ 6 0,7 1,5
6 < Icu ≤ 10 0,5 1,7
scegliendolo tra 25 (solo cat. A) - 50 - 75 - 100%, 10 < Icu ≤ 20 0,3 2,0
per quelli rispondenti alla norma CEI EN 60898 tale 20 < Icu ≤ 50 0,25 2,1
valore deve essere conforme a quanto riportato nella 50 < Icu 0,2 2,2
tabella di seguito moltiplicando Icn per il fattore K.
Categoria di utilizzazione “A”
Icn K Ics
≤ 6000A 1 Ics = Icn
Questo tipo di classificazione definita dalla norma CEI
> 6000A 0,75 Ics = 0,75 Icn EN 60947-2 consente di suddividere gli interruttori
≤ 10000A (valore minimo 6000A) in due tipologie in funzione della loro capacità di
> 10000A 0,5 Ics = 0,5 Icn
realizzare la selettività cronometrica in cortocircuito.
(valore minimo 7500A)
Gli interruttori classificati di categoria A non sono
idonei per costruzione e caratteristiche a realizzare la
Potere di interruzione estremo in cortocircuito (Icu)
selettività cronometrica in cortocircuito.
È il massimo valore di corrente di cortocircuito che
l’interruttore, rispondente alla norma CEI EN 60947-2
Categoria di utilizzazione “B”
può interrompere secondo la sequenza di prova O-t-CO.
Gli interruttori classificati di categoria B sono idonei
In seguito alla prova l’interruttore deve essere in
per costruzione e caratteristiche a realizzare la
grado di operare correttamente in apertura e chiusura,
selettività cronometrica in cortocircuito, in quanto
garantire la protezione dal sovraccarico, ma può
sono in grado di intervenire su cortocircuito con un
non essere in grado di portare con continuità la sua
certo ritardo intenzionale fisso o regolabile.
corrente nominale.
Questi interruttori devono essere in grado di
sopportare i valori di Icw definiti dalla norma.
Potere di cortocircuito nominale (Icn)
Concettualmente è la stessa cosa del potere di
Corrente nominale ammissibile di breve durata
interruzione estremo, ma riferito agli interruttori
(Icw)
rispondenti alla norma CEI EN 60898. A differenza di
È il valore di corrente che l’interruttore di categoria
quanto visto al punto precedente non è previsto che
B può portare senza danneggiamento per tutto il
dopo la prova l’interruttore sia in grado di portare una
tempo di ritardo previsto.
corrente di carico. Per la norma CEI EN 60898 viene
I tempi di ritardo preferenziali proposti dalla norma
definito il limite massimo di Icn pari a 25 kA.
per la verifica dell’Icw sono 0,05-0,1-0,25-0,5-1s.
Per questi valori di ritardo gli interruttori devono
avere una Icw minima come definito nella tabella di
seguito.
In ≤ 2500A Icw = il maggiore tra 12 In e 5 kA
In > 2500A Icw = 30 kA

GLOSSARIO 73
73
GUIDA TECNICA CRITERI DI PROGETTAZIONE
Definizioni e
grandezze
Caratteristiche di intervento magnetico B-C-D Caratteristiche di intervento magnetico K-Z-MA
Sono le tre soglie di intervento magnetico alle Queste caratteristiche sono definite dal costruttore
quali gli interruttori automatici possono intervenire, per un determinato tipo di interruttori, conformi alla
conformi alla norma CEI EN 60898. norma CEI EN 60947-2.

Curva Soglia di Campo di applicazione Curva Soglia di Campo di applicazione


intervento intervento
B 3÷5 In Protezione di generatori Z 2,4÷3,6 In Protezione di circuiti elettronici
o di cavi di notevole lunghezza K 10÷14 In Protezione di cavi che alimentano
C 5÷10 In Protezione di cavi ed impianti utilizzatori con elevate correnti di spunto
che alimentano utilizzatori normali MA 12÷14 In Protezione motori dove non è richiesta
D 10÷20 In Protezione di cavi che alimentano la protezione termica
utilizzatori con elevate correnti di spunto

Caratteristica B - C - D Caratteristica K - Z

100 100
t(s) B=3÷5In t(s) Z=2,4÷3,6In
C=5÷10In
10 10
D=10÷20In K=10÷14In

1 1

0,1 0,1

0,01 0,01

0,001 0,001
3 5 10 20 I/Ir 2,4 3,6 10 14 I/Ir

Caratteristica MA (solo magnetici)

100

t(s)
10

0,1

0,01

0,001
12 14 I/Ir
74 CRITERI DI PROGETTAZIONE
Corrente nominale differenziale di intervento (IΔn) rispondenti alla norma CEI EN 61008-1, che
È il valore di corrente assegnato dal costruttore ad rappresenta il valore di corrente differenziale
un interruttore differenziale che deve operare in presunta che l’interruttore differenziale coordinato
condizioni specificate dalle norme (CEI EN 61008-1, e protetto da un dispositivo idoneo alla protezione
CEI EN 61009-1). dalle sovracorrenti può sopportare senza subire
alterazioni che ne compromettano la funzionalità.
Corrente nominale differenziale di non intervento (IΔno)
È il valore di corrente assegnato dal costruttore ed Tipo AC
indicato dalle norme come il 50% della IΔn, per il Differenziali in grado di garantire la protezione
quale l’interruttore differenziale non deve intervenire in presenza di correnti di guasto di tipo alternato
nelle condizioni definite dalle norme stesse. applicate istantaneamente o lentamente crescenti.
Per le loro caratteristiche di protezione, questi
Potere di chiusura e di interruzione differenziale interruttori trovano largo impiego nelle applicazioni
nominale (IΔm) domestiche e similari.
È il valore della componente alternata della corrente
differenziale che l’interruttore differenziale, può Tipo A
stabilire, portare ed interrompere nelle condizioni Differenziali che garantiscono la medesima
definite nelle specifiche norme. Il valore minimo protezione di quelli di tipo AC ma in aggiunta sono
normativo deve essere scelto tra 10 In e 500A, in grado di garantire la protezione anche in presenza
scegliendo tra i due il valore più alto. di correnti di guasto alternate con componenti
pulsanti unidirezionali. Questi apparecchi trovano
Corrente di cortocircuito nominale condizionale (IΔnc) largo impiego nel terziario/industriale in impianti con
È il valore di corrente di cortocircuito che un apparecchiature elettroniche in grado di generare
interruttore differenziale, rispondente alla norma componenti continue pericolose.
CEI EN 61008-1, può sopportare senza che venga
pregiudicata la sua funzionalità quando è coordinato Tipo S S
con un dispositivo di protezione dalle sovracorrenti. Differenziali selettivi o ritardati indifferentemente
di tipo A o AC in grado di intervenire con un ritardo
Corrente di cortocircuito nominale condizionale intenzionale (fisso o regolabile) rispetto ad un
differenziale (IΔc) differenziale di tipo normale. Questi apparecchi
È un parametro riferito agli interruttori differenziali trovano largo impiego negli impianti dove è richiesta
senza sganciatori di sovracorrente incorporati la selettività differenziale come interruttori generali.

Caratteristiche dei differenziali di tipo AC e di tipo A

Tipo di Tipo di corrente Corrente di Corrente di Note


differenziale non intervento intervento certo
tipo AC solo corrente alternata 0,5 IΔn 1 In non adatto
applicata per corrente
istantaneamente pulsante
solo corrente alternata unidirezionale
lentamente
crescente
tipo A pulsante unidirezionale 0,35 IΔn 1,4* In adatto anche
≥ 150°
(corrente continua 6 mA) per corrente
≤6 mA
applicata istantaneamente alternata
con corrente
pulsante unidirezionale
di intervento certo
(corrente continua 6 mA)
≤6 mA pari a 1 IΔn
lentamente crescente

pulsante unidirezionale 0,25 IΔn 1,4* In


con un angolo di 90°

pulsante unidirezionale 0,211 IΔn 1,4* In


con un angolo di 135°
* 2 In per IΔ = 10 mA

GLOSSARIO 75
75
GUIDA TECNICA CRITERI DI PROGETTAZIONE
Definizioni e
grandezze
Corrente nominale di picco (Ipk): Fattore di utilizzo (Ke):
massimo valore di picco che ogni circuito deve coefficiente definito dalla norma CEI 23-51 che tiene
sopportare ai fini delle sollecitazioni elettrodinamiche conto delle condizioni di installazione dei dispositivi
che si manifestano durante un cortocircuito sugli di protezione e manovra di entrata nel quadro,
isolatori, sui portacavi e sulle barre. riducendo la loro corrente nominale al fine di una
adeguata utilizzazione.
Fattore nominale di contemporaneità secondo Il fattore di utilizzo (Ke) è pari a 0,85.
CEI EN 60439-1:
rapporto tra il valore più elevato della somma delle Potenza dissipata dai dispositivi di protezione e
correnti effettive che passano nei circuiti principali di manovra (Pdp):
uscita e la somma delle correnti nominali degli stessi somma della potenza dissipata dai dispositivi di
circuiti. protezione di entrata e uscita: la potenza dissipata da
ogni dispositivo è data da:
Fattore di contemporaneità per CEI EN 60439-1

N° dei circuiti principali Fattore di contemporaneità (K) Pdi = (K*)2 x n x Pp dove:


2e3 0,9
4e5 0,8 K* = Ke per circuiti di entrata e K per circuiti di uscita;
da 6 a 9 compresi 0,7 n = n° di poli attivi;
10 (e più) 0,6
Pp = potenza dissipata per polo dichiarata dal
Fattore di contemporaneità (K) secondo CEI 23-51: costruttore dell’apparecchio.
coefficiente che si applica ai circuiti di uscita
per tenere conto delle probabilità che tutti Potenza massima dissipabile dall’involucro (Pinv):
i carichi collegati possano essere utilizzati massimo valore della potenza dissipabile all’interno
contemporaneamente. dell’involucro, dichiarato dal produttore, nel rispetto
dei limiti di sovratemperatura e nelle condizioni di
Temperatura ambiente (Ta): installazione previste.
temperatura ambiente per installazioni all’interno. La
temperatura ambiente non deve superare i 40 °C e Potenza totale dissipata nel quadro (Ptot):
il suo valore medio riferito ad un periodo di 24 h non somma della potenza dissipata dai dispositivi di
deve superare i 35°C. protezione e manovra (Pdp), aumentata del 20%
per tener conto di collegamenti, prese a spina, luci
Corrente nominale in entrata (Ine): scale, timer, piccoli apparecchi, ecc. e della potenza
valore valido per la norma CEI 23-51 determinato dissipata dagli altri componenti installati nel quadro
moltiplicando per il fattore di utilizzo (Ke) la corrente (Pau). La potenza totale (Ptot) si calcola con la
o somma delle correnti nominali di tutti i dispositivi di seguente formula:
protezione e manovra in entrata, destinati ad essere
utilizzati contemporaneamente. Ptot = Pdp + 0,2xPdp + Pau

Corrente nominale in uscita (Inu): Legenda


somma delle correnti nominali di tutti i dispositivi di
protezione e manovra in uscita destinati ad essere Pdp = potenza dissipata dai dispositivi di manovra e protezione in W, da
utilizzati contemporaneamente definito dalla norma calcolare tenendo conto dei fattori Ke e K.
CEI 23-51.
0,2xPdp = percentuale di aumento della Ptot per “collegamenti e vari”.
Corrente nominale del quadro (Inq):
Pau = potenza in W di altri componenti con perdite significative
valore più basso tra la corrente nominale in entrata (circuiti ausiliari).
(Ine) e la corrente nominale in uscita (Inu) definito
dalla norma CEI 23-51. In assenza di dispositivi Ke = fattore di utilizzo: si applica ai circuiti di entrata ed è pari a 0,85.
di protezione e manovra in entrata, la corrente
K = fattore di contemporaneità: si applica ai circuiti di uscita e
nominale del quadro si identifica con la corrente in
viene determinato in funzione delle effettive condizioni di utilizzo
uscita. oppure adottando i valori suggeriti dalla norma in funzione del
numero dei circuiti.

76 CRITERI DI PROGETTAZIONE
Note

NOTE 77
77
GUIDA TECNICA CRITERI DI PROGETTAZIONE
Bticino SpA
Via Messina, 38
20154 Milano - Italia
www.bticino.it

Edizione 01/2008

Il presente stampato annulla e sostituisce il IT05G


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