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Il Neoplasticismo uno stile pittorico e architettonico che comparve nel 1918 con la pubblicazione del manifesto De Stijl, compilato

o da vari artisti fra cui Theo Van Doesburg e Piet Mondrian. L'obiettivo del gruppo era la combinazione organica dell'architettura, della pittura e della scultura in modo da creare una nuova plasticit delle opere, partendo da elementi singoli da assemblare secondo determinate regole geometriche.Lo stile architettonico caratterizzato da piani o setti murari, spesso colorati, che fuoriescono dai volumi con una legge di crescita ortogonale e quasi mai obliqua o curvilinea. Vi , inoltre, la compenetrazione tra spazi interni ed esterni, cio l'architettura prosegue oltre lo spazio interno dell'edificio, in opposizione nei confronti della natura, ed assente ogni sorta di contenuto realistico e decorativo. L'aspirazione ad un'arte basata su leggi rigorose si traduce nell'uso esclusivo dei colori primari, dei non colori' e di elementi multipli e sottomultipli del rettangolo. Il neoplasticismo condivider con il Bauhaus gli assunti di razionalit e chiarezza, l'istanza riformatrice, etica e sociale insieme, influenzando lo sviluppo di svariate avanguardie. Le idee dei nuovi movimenti razionalisti e modernisti finirono ben presto per scontrarsi con il nazismo in Germania, che costrinse il Bauhaus alla chiusura insieme a tutte le avanguardie che ne facevano parte, neoplasticismo incluso. Infatti Hitler rifiut il Modernismo come stile, guardando con sospetto politico gli architetti del Bauhaus, poich in tanti avevano avuto precedenti collegamenti con i movimenti socialisti e comunisti. Il pi autorevole interprete ne sicuramente Gerrit Rietveld che realizzer, tra l'altro, Casa Schrder a Utrecht del 1924 rispettando i 16 punti teorizzati da Theo Van Doesburg.

NEOPLASTICISMO Il neoplasticismo o "de stijl" e un movimento artistico nato in Olanda nel 1917 e fondato da Theo Van Doesburg e Piet Mondrian. La corrente nasce dalla necessit degli artisti di interpretare il mistero e l'ordine di universo e spazio secondo una rappresentazione artistica austera e geometrica. Le opere neoplastiche infatti si caratterizzano per la presenza di elementi semplici come linee e quadrati rappresentati con colori primari. Questo concetto di orine e chiarezza ha principi legati alle correnti filosofiche del periodo. Il movimento neoplatico non ha lunga durata: cessa nel 1931, con la morte Van Doesburg, ma l'impronta di questa corrente si riperquote a lungo con effetti notevoli sull'architettura.
"Linee, piani e colori sono gli elementi materiali della costruzione: si porta avanti un piano sospeso per arretrare il volume del corpo principale, lo si compensa indicando con un'asta verticale lo spigolo di un volume vuoto, si contrappone ai piani frontali il piano orizzontale di una copertura sporgente, si blocca con una linea nera l'espansione luminosa di una superficie bianca, con la spazialit negativa di un blu la spazialit positiva di un giallo". Con queste parole G. C. Argan commenta nel suo "L'arte moderna- 1770 - 1970" la composizione della nota Casa Schroder a Utrecht, come si trattasse di un'opera d'arte pittorica... e forse in effetti questo rappresenta l'unico modo per farne percepire il senso della composizione, di questa sorta di opera pittorica fatta architettura. Nel 1924, Casa Schroder fu progettata da G. T. Rietveld (noto per una poltrona, -la sedia rosso blu- dagli elementi in legno standardizzati). Rietveld era il pi aderente alle premesse teoriche del movimento neoplastico fondato nel 1917. Organo di diffusione del N. fu la rivista de Stijl , ideata da Van Doesburg con Mondrian, Van Eesteteren e Oud. Si cerca una nuova plasticit, e per questo ci si propone di partire da elementi bidimensionali e accostarli secondo un nuovo significato fatto di rapporti reciproci. Il programma neo-plastico prevedeva fosse estetico il puro atto costruttivo, cio introduceva il concetto che nessuna forma esiste a priori, ma si produce con l'atto del costruire. Rietveld aveva ideato una casa le cui superfici delle pareti sembravano essere piani in movimento, cos come i balconi e i parapetti. Tale tendenza, la progettazione per piani, non fu proseguita tuttavia da uno dei fondatori del movimento, J.J. P. Oud, (1890-1963) che, pur inserendosi

nell'ambito del De Stijl, super le tematiche del gruppo per approdare ad un linguaggio proprio che prevedeva, tra l'altro, una semplificazione radicale dei procedimenti costruttivi. Nelle architetture di Oud la scomposizione assorbita senza traccia apparente nell'integrit dei blocchi edilizi: eppure i volumi, le superfici, i colori, non sono pi quelli di prima e appaiono come se fossero nuovi, visti per la prima volta, mentre si ricostituisce dopo pi di un secolo, su basi diversissime da quelle antiche, l'accordo tra forma e funzione ..- Benevolo- Storia dell'Architettura Moderna. Oud, architetto della citt d Rotterdam dal 1918 al 1933, realizz dei quartieri popolari che furono espressione di un impegno di carattere estetico, ma anche etico. Egli sosteneva la importanza della possibilit di costruire in serie con elementi prefabbricati, anche per potere essere a servizio della collettivit. A lui si devono alcuni indiscussi capolavori come l'insediamento residenziale di Kiefhoek, le case minime in serie per il quartiere sperimentale di Weissenhof a Stoccarda e soprattutto le abitazioni del quartiere operaio di Hoek van Holland, del 1924, dove si realizza quella ricerca di una edilizia residenziale di massa "sana, universale e di larghe vedute". Pur riprendendo la gi evoluta tradizione abitativa olandese, queste opere hanno spazi interni ed esterni che si compongono armoniosamente in un insieme di volumi. Le case a schiera di Hoek van Holland, a due piani, esprimono quel "complesso equilibrato delle parti" di cui parlava egli stesso. I colori presenti negli scalini di ingresso, rossi, le porte blu e la zoccolatura gialla, vivacizzano la composizione e il bianco delle pareti, ma non per sottolineare la scomposizione delle parti, ma anzi la loro intima coesione. La stecca appare conclusa dalle estremit arrotondate e appare come unita dal parapetto dei balconi. L'architettura non deve cadere, a detta dello stesso Oud, in un arido razionalismo, ma deve mostrare la seduzione del materiale di qualit, la chiarezza del vetro, lo scintillio e la levigatezza della superficie, lo splendore e la luce del colore... solo cos l'architettura potr superare, quella purezza classica, eliminando ogni elemento di poca importanza. "Eliminando ogni implicazione ideologica ed ogni intenzionalit riformistica, come la poetica neo-plastica esige - afferma a proposito di Oud, Argan - l'architettura si avvicina alla comunit, diventa veramente un servizio (e non pi un programma) sociale". Nel 1928, si esaurir il movimento De Stijl, considerato uno degli episodi architettonici chiave per l'evoluzione della storia dell'architettura contemporanea. Il movimento artistico Neoplasticismo e la rivista De Stijl (lo stile) nascono nel 1917 in Olanda ad opera di Theo Van Doesburg, Piet Mondrian e l?architetto Gerrit Rietveld che furono tra i firmatari del primo manifesto (1918) in otto punti della rivista De Stijl: in esso si ricercava un nuovo equilibrio tra individuale ed universale e la liberazione dell?arte sia dai vincoli imposti dalla tradizione che dal culto della personalit. Questa aspirazione universale ed utopistica era sintetizzata nell?aforisma: ?l?obiettivo della natura l?uomo, l?obiettivo dell?uomo lo stile?. Questi artisti credevano che l'arte dovesse mirare a completa armonia, ordine e chiarezza in costante processo di perfezionamento secondo precise leggi universali.. Le opere del neoplasticismo erano di conseguenza austere e geometriche, composte prev alentemente dagli elementi pi semplici: linee, quadrati, colori primari. Gli obiettivi del movimento De stijl o neoplastico erano profondamente filosofici e radicati nell'idea che l'arte dovesse in qualche modo riflettere il mistero e l'ordine dell'universo. Il movimento si sciolse nel 1931, dopo la morte di Van Doesburg, ma ebbe un effetto fondamentale sull'architettura moderna. Movimento artistico sviluppatosi nei Paesi Bassi a partire dal 1917 e basato sui principi teorici della plastica pura formulati da P. Mondrian e divulgati da Th. Van Doesburg attraverso la rivista De Stijl, nel cui nome si incarnano i concetti informatori e le fortune del movimento. La ricerca neoplastica muoveva da proposte del cubismo facendo propri anche i motivi della ricerca astratta (da V. Kandinskij al costruttivismo e al

suprematismo delle avanguardie russe) per definire un nuovo vocabolario formale basato sulla semplice combinazione geometrica e sull'intimo equilibrio di rapporti tra linea e colore, definiti mediante ritmi di rettangoli e blocchi cromatici. Cos inteso, il neoplasticismo realizz la liberazione della forma naturale dalla particolarit espressiva, obiettivo che fu proprio delle esperienze pittoriche e architettoniche della corrente del purismo. Essenziale alla formazione e agli sviluppi del neoplasticismo olandese fu l'incontro a Laren tra Mondrian e Van Doesburg nel 1916-17, epoca in cui Mondrian tentava di razionalizzare il cubismo in quella ricerca di astrazione pura intesa a sfruttare i rapporti spaziali suggeriti da zone dipinte a colori primari alternate ad altre prive di colore. Gli artisti del movimento neoplastico approfondirono e sperimentarono di questi principi e li estesero anche all'architettura e alla nuova concezione urbanistica della citt, nel preciso rapporto uomo-ambiente-paesaggio. La ricerca della nuova plastica fu continuata da Mondrian anche quando l'artista si stacc dal De Stijl, dopo che Van Doesburg, lo scultore G. Vantongerloo e altri esponenti del movimento pubblicarono, sotto l'influenza delle suggestioni dadaiste, il Manifesto dell'elementarismo (1926). Tra i maggiori rappresentanti del neoplasticismo si ricordano, oltre a P. Mondrian e a Th. Van Doesburg, i pittori C. Domela e V. Huszar; gli architetti J. J. Oud, J. Wils e T. Rietveld; lo scrittore A. Kok e lo scultore G. Vantongerloo. Delle opere che essi crearono nell'ambito del movimento neoplastico si ricordano di Mondrian: Banchina e oceano dal molo di Scheveningen (1915); di Vantongerloo: Costruzioni di volumi (1918); di Rietveld: Sedia rosso-azzurra, diagramma modulare (1917) e Casa Schrder a Utrecht (1924); di Van Doesburg: Composizione in bianco e nero (1918) e, in collaborazione con Van Festern, Modellino per la casa Leonce-Rosenberg (1923).

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