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VITA
15 LUGLIO 2011
esperenze
Piano energetico, tutto tace
io scelgo
ATTEO RENZI HA COMUNICATO che chiuder tutto il centro di Firenze per farlo diventare uno spazio solo per i cittadini. E vuole iscrivere Firenze nella corsa delle citt green. I piccoli Comuni hanno condotto la battaglia del referendum dellacqua e del nucleare. E hanno vinto. Tanti cittadini che si sono spesi via web e nelle piazze per portare la gente, con successo, alle urne. Milano ha votato alla grande, con il 95 % di S, i cinque quesiti che chiedevano sostanzialmente una citt pi green. E la pretenderanno dalla nuova Giunta del sindaco Pisapia. In parole povere, dal basso qualcosa si muove. Ma dallalto? Nulla. Ancora storditi dalluno-due delle amministrative/referendum, i ministri competenti tacciono sul piano energetico. I referendum hanno stravolto
GO GRE EN
lo smantellamento delle centrali per il 2020. La Francia, avendo unopinione pubblica ormai contraria e un partito verde vincente, comincer a pensare cosa fare delle sue 58 centrali. Per dismetterle. E noi? Zitti. Avremmo la possibilit di dare una scossa al piano, con un indirizzo green. Che vuol dire posti di lavoro, innovazione, un Paese moderno. E invece temo che staremo zitti ancora per un po, poi verr fatto un piano assolutamente banale accontentando un po tutti. Ma che poggi sul gas e sul petrolio/carbone che, piacciono allEni e allEnel. Con qualche timida escursione sullo shale gas. Perch trendy. A meno che i Comuni non si Verr fatto un piano banale accontentando ribellino e di Pontida ne facciano un po tutti. Che pogger su gas e petrolio e un pratone di fotovoltaico. Per carbone, tanto cari a allEni e allEnel la gioia di tutti. quello che doveva essere un abbozzo di piano, che consisteva pi o meno in energia atomica pi quello che c ora (gas, petrolio, carbone) con una manciata di rinnovabili, almeno per non avere rotture di scatole dallEuropa che pretende il raggiungimento del 20% di sole, vento e acqua per il 2020. E noi abbiamo promesso il 17%. Quindi ci chiediamo: quale sar il nuovo piano? Quali energie saranno incentivate e quali no? Quali i tempi previsti? Sul piano internazionale, gli altri Paesi sinterrogano anche senza referendum. La Germania, lAustria e la Svizzera hanno annullato i piani di sviluppo nucleare e hanno decretato
Pedala pedala
di Pasquale Coccia
nel Windbook pubblicato da Aper Grandeolico, il gruppo dellAssociazione produttori di energie rinnovabili che riunisce le imprese del settore. Limpatto acustico, poi, non superiore ai 50 decibel, quelli che si producono in una normale conversazione. Questo impianto esemplare per capire le potenzialit delleolico in Italia, a erma Gianluca Cipolletta, lingegnere responsabile dei rapporti con il territorio della International Power. Ci troviamo in uno dei punti pi favorevoli dItalia allo sfruttamento dellenergia del vento, continua Cipolletta, tra Tirreno e Adriatico le correnti so ano con costanza alla velocit giusta: tra i 4 e i 20 metri al secondo. La Puglia, infatti, la prima regione per produzione di energia eolica, con i suoi 1.158 MW. Ma in Italia il potenziale
del settore in parte inespresso: Potremmo produrre 16mila MW, quelli attuali invece sono 6mila, ricordano i produttori. Eppure, nonostante le possibilit di crescita, recenti analisi fanno prevedere una battuta darresto per il comparto, storicamente trainante per le rinnovabili italiane. Secondo Cipolletta non di cile capire il perch: Lincertezza sui decreti ha rallentato gli investimenti. Senza dimenticare le strozzature in alcuni punti della rete di distribuzione, le infrastrutture sono inidonee a sopportare i picchi di produzione e quindi lenergia prodotta non viene immessa in rete. [Antonio Sgobba]