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2 Esistono norme non scritte che dovengono tali in seguito a "ripetizioni dello stesso somportamento" e che quel comportamento

finisca per essere sentito giuridicamente DOVEROSO. Norme scritte: parole e testi che costituiscono il testo normativo. Disposizione:determinato testo della prescrizione. Norma: significato espresso dal legislatore attraverso la disposizione. Differenza ad ex in leggi antiche 70 anni che hanno mutato significato ma non testo. Da una disposizione si traggono pi norme e necessita perci di una INTERPRETAZIONE DELLA DISPOSIZONE. Per aplicare una norma bisogna che sia in vigore ed esposta: - nella gazzetta uffic. della rep. italiana per ATTI STATALI - "bollettino uff." della regione x atti regionali - all'albo comunale per norme comunali "Vacatio legis" il tempo intercorso tra pubblicazione e entrata in vigore della norma al termine del quale essa applicabile x tutti. Prevista una possibile RETROATTIVITA' delle norme, ABROGAZIONE di norme che per sono ancora aplicabili se il reato fu commesso quando la legge era in vigore. IRRETROATTIVITA' delle sanzioni penai, ovvero nn puoi essere punito se non era reato a quel tempo. Le norme pi precisamente non vietano dei comportameti, ma stabiliscono le conseguenze ad essi (non dicono "non si deve rubare" ma "chi ruba ver punito") Le norme faano uno "schizzo" dei tratti essenziali degli accadimenti che vogliono regolare: questi schizzi sono chiamati FATTISPECIE (immagine del fatto)anche se qst termine si una anche per indicare il fatto verificatosi in particolare. Per applicare una norma fondamentale l' INTERPRETAZIONE delle sue parole e frasi (disposizione normativa) per verificare che la norma sia applicabile al caso concreto. Si usano l' interpretazione LETTERALE e LOGICA per dedurre l'intenzione del legislatore. L'interpretazione SISTEMATICA si avvale della connessione tra il significato di ogni norma per interpretare quello di una, essendo necessario mantenere il collegamento tra esse. L'interpretazione giurisprudenziale o GIUDIZIALE quella effettuata dai giudici ceh viene usata per emettere le sentenze ed perci la pi importante anche se non ha al pari delle altre valore legale e pu essere reinterpretata ogni volta. L' interpretazione pu essere RESTRITTIVA se il valore del testo letterale della legge ha un significato piu ampio di quello voluto, ESTENSIVA in caso contrario; quella auentica infine sottolina la uguale provenienza per norma e interpretazione di essa (da parte del legislatore). Se il caso pratico non contemplato in nessuna norma, si procede per ANALOGIA con sentenze precedenti o norme simili che verranno applicate secondo modifiche dal giudice a sua discrezione. 3 Gli ordinamenti giuridici sono dinamici e si producono di continuo nuove leggi/norme. Che rapporto c' tra quelle della stessa fonte o prov. da fonti diverse? Se una nuova norma in contrasto con quella prima, cronologicamente quella vecchia verrr ABROGATA ovvero non applicata. -abrogazione ESPRESSA: nella nuova norma c' espressione precisa delle vecchie disposiz da abrogare TACITA: non vengono espresse e si ricava dagli elementi contrastanti per NUOVA DISCIPLINA DELL'INTERA MATERIA: quando viene riassunto e riordinato in un TESTO UNICO il contenuto di una vecchia norma nata disordinatamente e frammentariamente nel tempo da parte del Governo previa legge Delega.

Le norme RETROATTIVE si applicano anche ai casi precedenti all' entrata in vigore della norma. Le FONTI sono i modi di produzione del diritto. Pi nome emanate da fonti diverse possono essere in rapporto di PARITA' ( legge <-> decreto legge <-> decreto legislativo) o posono essere in apporto gerarchico (Costituzione e leggi costituzionali -> legge ordinaria -> regolamenti). La CORTE COSTITUZIONALE ha il potere di giudicare ILLEGITTIMA una legge, nessuna legge applicabile se in contrasto col regolamento comunitario/legge europea. Le norme dei REGOLAMENTI possono essere dichiarate illegittime da qualsiasi giudice, ma possono essere ANNULLATE definitivamente solo da un GIUDICE AMMINISTRATIVO. I destinatari delle norme giuridiche sono i SOGGETTI DI DIRITTO ovvero essere sottoposti ad un diritto/obbligo/potere ecc.. si possono avvalere di ci attraverso la CAPACITA' GIURIDICA acquisita al momento della nascita e della quale nessuno, secondo la costituzione, pu essere privato. Il singolo individuo chiamato PERSONA FISICA ed dotato, dopo i 18 anni, della CAPACITA' DI AGIRE ovvero di compiere atti giuridici. Una ORGANIZZAZIONE un insieme di persone fisiche unificato da 1) scopi e regole comuni 2) regole sull' appartenenza dei soggetti all' organizzazione 3) regole sulle risorse da acquisire e utilizzare per conseguire gli obbiettivi 4) regole per determinare quali soggetti dell' organizz debbano agire per essa. allora unit sociale e giuridica sono unificate. Non tutte le organizzazioni sono per persone giuridiche, ad ex la FAMIGLIA o i PARTITI ed i SINDACATI non lo sono, la legge ch stabilisce i requisiti per esserlo, lo sono ad esempio le societ SPA fin dalla loro creazione. organizzazioni si dividono i ASSOCIAZIONI e FONDAZIONI le prime fondate da pi individui che vogliono ragg degli obbietivi insieme, le altre fondate da un atto iniziale di un solo soggetto che spesso poi delega l' amministrazione ad altri soggetti che per possono solo amministrare x ragg gli obbiettivi. Entrambe sono PERSONE GIURIDICHE dopo aver perfezionato l' ATTO COSTITUTIVO. Associazioni, fondazioni e societ sono persone giuridiche PRIVATE ovvero strumenti offerti all' AUTONOMIA PRIVATA delle persone fisiche per meglio conseguire i loro scopi. Sono per altre organizz lo Stato, le Regioni, le Provincie e i Comuni, non finalizzati ai singoli, ma al benessere della comunit, tutelano interessi pubblici e per questo sono definiti ENTI PUBBLICI: organizz. costituite dalla comunit per il raggiungimento dei propri fini, riconosciute come persone giuridiche. le loro attivit sono disciplinate solo in parte dal diritto privato, per il resto il DIRITTO PUBBLICO il ramo fondamentale. 5 Nelle relazioni tra soggetti vi sono due posizioni, quella di DIRITTO e quella di OBBLIGO, nelle quali i sogg. possono trovarsi nei confronti di certe persone, in relazione a certi beni. Sono SITUAZIONI GIURIDICHE SOGGETTIVE come ogni altra possibile relazione giuridica dei soggetti tra loro IN RELAZIONE AI BENI. Possono essere vantaggiose o svantaggiose. Godiamo di un DIRITTO SOGGETTIVO quando ci garantito il godimento di un determinato BENE nella vita, che pu essere una cosa, un servizio o anche una somma di denaro. Le norme di un certo ordinamento stabiliscono quali beni possono essere garantiti e in che modo essi lo siano. Un DIRITTO ASSOLUTO si ha in relazione ad ogni altro soggetto, ma gli altri non sono tenuti a fare nulla se non astenersi dal non ledere il nostro diritto (ex. propriet privata). Un DIRITTO RELATIVO si ha in relazione a soggetti determinati, i quali si trovano nei confronti del titolare dl diritto, in condizione di obbligo. Diritto e obbligo formano i classici termini del RAPPORTO GIURIDICO. Il POTERE GIURIDICO la possibilit data ad un soggetto di produrre effetti giuridici con i propri atti

Alcuni fatti non producono delle conseguenze giuridiche (fatti umani come andare in gita o naturali come il tramonto o una nevicata) altri li producono (come la nascita o la morte). Viene chiamato FATTO GIURIDICO ogni fatto dal quale una norma del diritto faccia derivare una conseguenza. Quando un effetto giuridico viene prodotto per perdurare in un determinato o indeterminato tempo si parla di TERMINE INIZIALE, quando l' effetto cessa si parla di TERMINE FINALE. Quando certe attivit possono essere compiute solo in un determinato tempo allora il loro termine PERENTORIO (ex. il termine perentorio per chiedere l'annullamento al giudice amministrativo di una espropriazione illegittima). Alcuni diritto sono soggetti a PRESCRIZIONE ovvero un tempo determinato entro il quale possibile esercitarlo. (non tutti lo sono chiaramente come la propriet o alla vita). Gli ILLECITI CIVILI sono azioni dolose o colpose contrarie al diritto che danneggiano una o pi persone in particolare. La SANZIONE ad essi preposta quindi secondo al costituzione, il risarcimento del danno arrecato. Gli ILLECITI PENALI invece sono azioni che danneggiano e sono pericolosi per tutta la COMUNITA': costituiscono reato e le sanzioni previste sono chiamate PENE. I comportamenti punibili con le pene sono elencati nel CODICE PENALE. L' ILLECITO AMMINISTRATIVO quello la cui sanzione pagare una somma di denaro alla pubblica amministrazione, a titolo di CONTRAVVENZIONE (come lasciare l'auto in divieto di sosta). Un atto pu costituire pi tipi di illeciti (come il furto comporta illecito civile verso il derubato e penale verso la comunit). 12

Le persone giuridiche hanno sia la capacit giuridica che la capacit di agire, ma devono per forza operare attraverso una persona fisica, di qui il problema del rapporto fra esse. Rapporto tra RAPPRESENTANTE (colui che opera) e RAPPRESENTATO (colui per il quale debbono prodursi le conseguenze giuridiche) chiamato RAPPRESENTANZA. Siccome nelle organizzazioni il rappresentante interno all'organizzazione e appositamente designato allo scopo, non chiamato rappresentante ma TITOLARE di un ORGANO, cio di una parte della stessa persona giuridica, un suo ufficio che ha il compito di esercitare i poteri giuridici ad essa attribuiti. Ex. il Sindaco opera per la persona giuridica Comune, ma fa parte dell'organo UFFICIO DEL SINDACO. Importante differenza: nel caso della rappresentanza, se il rappresentante viola la legge o esula dai propri poteri, le conseguenze saranno rivolte a lui e non al rappresentato. nel caso di una organizzazione, tutto ci che compiuto dall' organo pur sempre una azione della persona giuridica, la quale ne responsabile. Esistono all' interno di un Ente, altri apparati che non avendo poteri giuridici non sono chiamati organi ma UFFICI; il loro lavoro necessario per lo scopo dell' Ente. Esistono anche gli uffici-organi che sono preposti ad entrambi i compiti. Un ufficio quindi insieme di compiti, persone e mezzi, e ogni persona giuridica ha i suoi organi e i suoi uffici. Ogno organo caratterizzato da una COMPETENZA relativa ai suoi compiti, ovvero la parte di attribuzione ad esso affidata. Una volta gli organi fra loro erano nel tipico rapporto gerarchico, ora ad esso si sostituito il rapporto di DIREZIONE che fondamentalmente ugual, ma al posto degli "ordini" si danno le direttive, lasciando pi libert di movimento agli organi inferiori. Gli ORGANI COSTITUZIONALI sono quelli senza i quali lo stato sarebbe sostanzialmente diverso nella sua forma di governo (ex. il PARLAMENTO, il Governo, la Corte Costituzionale..). Una persona giuridica pu disporre di organi CENTRALI che hanno potere sull' intero territorio (ex. il Governo o il Parlamento) e di organi PERIFERICI, che hanno potere su un' area limitata (ex. i Prefetti, i questori). Gli organi che hanno il potere di DECIDERE per l' ente sono chiamati organi ATTIVI. Esistono organi che hanno lo scopo di conferire pareri sulle decisioni da prendere chiamati CONSULTIVI come il Consiglio di Stato, ed esistono organi DI CONTROLLO che controllano la LEGITTIMITA' degli atti compiuti dagli altri organi ad esempio la Corte dei conti per gli atti statali.

Gli organi MONOCRATICI sono quelli costituiti da una singola persona come il Presidente della Repubblica o il Ministro, quelli COLLEGIALI sono quelli costituiti da un gruppo di persone come il Parlamento o il Ministero. 13 La Comunit Europea nasce nel 25 Marzo 1957 con il TRATTATO DI ROMA estendendo a tutti i settori economici il potere di quella che prima era chiamata CECA (comunit europea per il carbone e per l' acciaio). Nel 1987 fu siglato l' ATTO UNICO EUROPEO (poco dopo la direttiva 85/337/CEE sulla Valutazione di Impatto Ambientale) ampliando le competenze comunitarie e nel 1992 venne stipulato il TRATTATO DI MAASTRICHT. Questo oltre ad ampliare le politiche "comunitarie" ulteriormente, ha estesola cooperazione ad altri settori e ha creato il MERCATO COMUNE stabilendo la libera CIRCOLAZIONE delle merci, delle persone e dei capitali, stabil una politica dell' agricoltura, dei trasporti e del commercio e infine ha trasformato la CEE in CE. Il trattato di Maastricht ha anche istituito OLTRE alla Comunit europea che ha scopi principalmente Economici, l' UNIONE EUROPEA che ha anche il fine di affermare la sua identit internazionale mediante una politica estera, di rafforzare la tutela dei diritti mediante una CITTADINANZA EUROPEA e mediante una cooperazione nei campi di giustizia e affari interni. Recentemente la Comunit ha stabilito anche Norme sulla politica ambientale. I poteri attribuiti alla Comunit sono quelli elencati nel Trattato istitutivo e sono da interpretare FINALISTICAMENTE, comprendendo quindi tutti i poteri che siano necessariamente sussidiari dei poteri assegnati. Il Consiglio pu infatti (deliberando all' unanimit e previo parere del parlamento) esercitar poteri non previsti nel trattato nel caso in cui essi si dimostrino necessari per il raggiungimento di certi fini (art. 235 ora 308 posto forse all' origine della politica ambientale con l' art 100 sulla concorrenza). L'ordinamento che poggi a sulle istituzioni comunitarie non di tipo federale anche se abbastanza simile. Gli stati membri hanno piena autonomia nazionale che internazionale, ma in certi settori la "piramide"dei pubblici poteri non si chiude nello stato ma nella Comunit Europea. ogni stato membro ha affidato una "porzione di sovranit" alla UE e ci sono aree dei rapporti nelle quali i massimi poteri di regolamentazione, decisione e giurisdizione che vengono esercitati sui cittadini sono attribuiti non allo Stato ma alla UE. 17 La Costituzione ha carattere RIGIDO ovvero non pu essere modificata se non secondo un apposito procedimento legislativo "costituzionale". La legge ordinaria non ha alcun potere sulla costituzione e non pu andare in contrasto con essa. La LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE una particolare legge che pu modificare il TESTO della costituzione, Le LEGGI COSTITUZIONALI sono invece leggi che hanno per valore costituzionale e non sono modificabili con le leggi ordinarie: servono ad esempio per attribuire ulteriori organi o enti il potere di iniziativa legislativa o per assegnare nuove materie alla potest legislativa delle Regioni. I procedimenti per emettere questo tipo di leggi sono ben pi complessi e difficili di quelli per una legge ordinaria. La legge deve essere approvata da ogni camera 2 volte, TRA LE QUALI DEVONO PASSARE 3 MESI, nella seconda bisogna raggiungere la MAGGIORANZA ASSOLUTA e pu essere richiesto un referendum sospensivo.xc Il REFERENDUM SOSPENSIVO uan modalit che permette a 500 000 elettori o 5 consigli regionali o 1/5 di una camera di sospendere la pubblicazione di una modifica alla costituzione. 18 Alle fonti del diritto nazionali si sovrappongono quelle del diritto comunitario. Le norme prodotte da organi internazionali non trovano applicazione nello Stato italiano a meno che non

vengano appositamente richiamate, nemmeno quelle stabilite da trattati internazionali stipulato dallo Stato stesso se non previa una specifica legge ordinaria. Questo per non vale per il REGOLAMENTO COMUNITARIO che invece trova applicazione nello stato italiano senza bisogno di leggi che lo richiamino. Si tratta quindi di REGOLAMENTI che non sono subordinati alla legge italiana, anzi essi prevalgono su di essa. Tutto questo legittimo perch nell' art. 117 del 2001 si stabilisce che la potest legislativa dello Stato e delle regioni si applica nel rispetto della costituzione e degli obblighi derivanti dall' ORDINAMENTO COMUNITARIO e dagli obblighi internazionali. Il regolamento deliberato dal CONSIGLIO insieme al PARLAMENTO EUROPEO o dalla COMMISSIONE ESECUTIVA ed pubblicato sulla gazzetta ufficiale delle comunit europee e anche sulla gazz uff. della rep. ital. Ci sono poi le DIRETTIVE ovvero norme che riguardano o materie del regolamento o anche altre materie. Non sono direttamente applicabili negli stati, ma hanno forza VINCOLANTE e prescrivono degli obbiettivi che gli stati membri dovranno raggiungere in un tot. di tempo attraverso norme statali o qualsivoglia mezzo. La LEGGE COMUNITARIA viene emanata dal parlamento italiano ogni anno per provvedere direttamente alle direttive e non incorrere in ritardi. 19 Le leggi sono tutti gli "atti normativi posti in essere dal parlamento secondo lo specifico procedimento legislativo". La legge del parlamento chiamata anche LEGGE FORMALE si divide in: - LEGGI COSTITUZIONALI - LEGGI DI REVISIONE COSTITUZIONALE - LEGGI ORDINARIE La Legge ordinaria subordinata alla Costituzione e agli altri 2 tipi di legge formale, ma anche la pi importante perch quela attraverso la quale il Parlamento esercita normalmente il suo potere normativo. Il procedimento legislativo si distingue in 3 fasi: - INIZIATIVA il procedimento si apre con la presentazione alle Camere un DISEGNO DI LEGGE. E' la costituzione che stabilisce chi ha il potere di iniziativa. Lo hanno il Governo, il Parlamento, il popolo e le regioni. Il Governo detiene per l' Iniziativa Legislativa pi importante e perci i suoi disegni sono approvati con pi probabilit. Inoltre solo il Governo pu presentare alcuni tipi di progetti, come quelli per l'approvazione dei BILANCI, per l'autorizzazione alla RATIFICA dei TRATTATI internazionali e per la conversione dei decreti legge. Il Parlamento pu presentare progetti attraverso singoli (poco prob. approvate) o di gruppi di firmatari. Il Popolo esercita il potere di iniziativa presentando un progetto redatto in articoli e firmato da 500 000 cittadini, esercitando il potere di sovranit popolare sancito dall' art. 1 della Costituzione. Il Consiglio Regionale pu invece presentare progetti per attirare l'attenzione del governo sui problemi regionali. - COSTITUTIVA la legge viene approvata dalle due Camere. Il Presidente presenta il progetto ad una Commissione Referente che pu proporre modifiche. Il progetto viene poi rivisto art. per art. durante la discussione generale nella quale si possono anche eliminare interi articoli (Emendamenti). Alla fine si procede ad una Votazione Finale per l' intera legge, per la quale richiesta solitamente la Maggioranza Semplice. Se la legge non viene approvata da una delle 2 camere ( a seconda di quale l' ha analizzata per prima) essa deve ripassare da quella iniziale e questo andirivieni chiamato Navetta. - EFFICACIA che conduce all' entrata in vigore della legge. Dopo 15 giorni ( a meno che non venga specificatamente espresso diversamente), la legge entra in vigore e si presume che tutti ne siano a conoscenza. Questo periodo chiamato VACATIO LEGIS.

20 Il DECRETO LEGISLATIVO il mezzo attraverso il quale il Governo, la cui funzione non quella di fare leggi, partecipa alla funzione legislativa, emettendo atti aventi forza di legge e quindi di abrogare o modificare la legislazione precedente. Non quindi una legge formale ma ha forza di legge. Per permettere al Governo di emanare un decreto legge necessaria una LEGGE DELEGA del parlamento che lo autorizzi. La delega pu essere concessa solo per oggetti definiti e tempi limitati, di modo che la funzione legislativa del parlamento non sia usurpata. Deve essere quindi precisato l' ambito della disciplina da emanare e con chiarezza, non con criteri generici. Devono essere specificati anche i principi e i criteri direttivi che possono essere anche estremamente dettagliati a discrezione del parlamento. Chiaramente il Decreto non pu modificare la legge delega da cui trae autorit perch essa lo disciplina e lo limita. Se la Corte Costituzionale stabilisse che il decreto legislativo o la legge delega sono ILLEGITTIME allora pu cancellare le sue modifiche. Il Governo pu anche riassumere e riorganizzare un' insieme di norme in un TESTO UNICO al fine di riassumerlo e renderlo pi organico, sempre previa autorizzazione di una Legge Delega. In situazioni di NECESSITA' e URGENZA necessario un procedimento capace di emanare atti con forza di legge con velocit molto maggiore di quella della normale legislazione. Si ricorre perci al DECRETO-LEGGE, provvedimento che viene fortemente limitato dalla Costituzione per quanto riguarda le occasioni in cui pu essere emanato e il periodo di effettivit Deve essere infatti rettificato da una LEGGE DI CONVERSIONE promulgata dal Parlamento ENTRO 60 giorni altrimenti diventer inattivo retroattivamente come se non fosse mai stato emanato. Non permesso attraverso di esso modifiche alla costituzione, ratifiche a trattati internazionali. Il popolo pu esercitare il suo potere attraverso non la promulgazione di leggi, ma attraverso il referendum abrogativo che permette di indire un referendum per annullare qualsiasi legge o atto avente forza di legge tranne atti concernenti questioni troppo delicate come trattati internazionali, amnistia/indulto o bilancio.

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I REGOLAMENTI sono in generale atti normativi SUBORDINATI alla legge. Si dividono in ATTI STATALI come regolamenti del Governo e dei Ministri e NON STATALI come quelli Regionali, comunali e degli enti pubblici. La Forma invece pressoch uguale agli altri atti amministrativi emanati perci sono chiamati atti "sostanzialmente legislativi ma formalmente amministrativi. Chiaramente alcune materie non possono essere disciplinate da regolamenti, ma solo da leggi, ed la legge a conferire il potere di redigere dei regolamenti. Viene chiamata RISERVA DI LEGGE il principio per cui alcune materie sono disciplinabili solo con atti legislativi e non da fonti subordinate. La RISERVA ASSOLUTA vieta che venga lasciato un qualunque ruolo ai regolamenti in una certa disciplina. La RISERVA RELATIVA stabilisce invece che sia la legge a fissare i contorni generali e sia poi un regolamento a fissare i limiti e i particolari. I regolamenti non possono mai essere retroattivi. I regolamenti governativi sono divisi in 4 GRUPPI: - ESECUZIONI DELLE LEGGI E DEI DECRETI LEGISLATIVI/REGOLAMENTI COMUNITARI - INTEGRAZIONE LEGGI/DECRETI RECANTI NORME DI PRINCIPIO - MATERIE NON DISCIPLINATE DALLA LEGGE - REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE delle amministrazioni pubbliche

I regolamenti MINISTERIALI sono quelli redatti dai singoli Ministri che possono operare solo quando "leggi particolari" lo prevedono

22 FONTI REGIONALI E LOCALI Le regioni a statuto speciale si differenziano appunto per avere uno statuto personale disposto da una legge costituzionale. Le regioni hanno potere legislativo su tutto ci che non riserva dello stato. In primo luogo esse possono disciplinare la propria organizzazione e forma di governo che esse esprimono in atti denominati STATUTI. Gli statuti determinano la forma di governo, l organizzazione, i principi fondamentali e il funzionamento di una regione, sempre in accordo con la costituzione e gli atti comunitari. Lo statuto approvato e modificato dal Consiglio Regionale con legge approvata a maggioranza assoluta. Le leggi regionali sono leggi a tuti gli effetti e possono essere eliminate solo dalla Corte Costituzionale. sempre nell art. 117 che vengono espresse le discipline di legge che non possono essere coperte dalle regioni come ad esempio i reati, le fattispecie criminali, gli organi e i poteri giudiziari; l impossibilit di disciplinare questi argomenti differenzia le regioni da Stati facenti parte di uno Stato federale. Le regioni possono anche, nel rispetto della costituzione, stipulare accordi con regioni al di fuori dell Italia e partecipare alle decisioni riguardanti la formazione di atti comunitari. Le leggi regionali vengono approvate dal Consiglio Regionale e promulgata dal pres. della Giunta Regionale. Non sono soggette quindi ad un esame di tipo bicamerale e basta una singola approvazione. Anche le leggi regionali possono essere abrogate per Referendum. Le Provincie e le citt sono dotate anche loro di regolamenti subordinati a quelli superiori, ma con rilevanti poteri normativi. Ad esempio il Regolamento Comunale emanato dal Consiglio Comunale e deve essere affisso per 15 all albo pretorio e serve ad esempio a determinare le circoscrizioni, regolamenti di polizia locale o dei servizi comunali.

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ATTIVITA AMMINISTRATIVA E DIRITTO DELL AMMINISTRAZIONE

Accanto alla funzione NORMATIVA e a quella GIURISDIZIONALE lo stato assolve anche la funzione AMMINISTRATIVA atta a soddisfare concretamente bisogni della societ (il che un compito di benessere) La PUBBLICA AMMINISTRAZIONE quindi quell insieme di Enti, Organi, Uffici ed apparati ai quali affidato il compito di adempiere alla funzione amministrativa. Esistono poi edlle AUTORITA AMMINISTRATIVE INDIPENDENTI che svolgono le lro funzioni completamente SVINCOLATE da ogni collegamento o responsabilit politica verso gli organi di governo. Ci non anti democratico poich esse operano in settori che devono essere amministrati secondo criteri di massima oggettivit che dovrebbero quindi prescindere dall indirizzo politico ad ex. del Governo. Ne sono esempi le autorit per: la protezione dei dati personali, per i servizi di pubblica utilit, per le garanzie nelle comunicazioni o per la vigilanza sui lavori pubblici.

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L AMMINISTRAZIONE STATALE

Il Governo a capo del POTERE ESECUTIVO del quale parte integrante la PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. E quindi il Governo che deve riportare ed responsabile davanti al Parlamento l andamento della Pubblica Amministrazione. Le funzioni amministrative sono svolte principalmente dai singoli MINISTERI e dal Consiglio dei Ministri che detiene poteri di ALTA AMMINISTRAZIONE. Il Presidente del Consiglio fa inoltre capo a vari importanti organi di controllo, sebbene essi conservino una

larghissima autonomia quali l AVVOCATURA DELLO STATO, il CONSIGLIO DI STATO, la CORTE DEI CONTI. I MINISTERI sono 14 complessi organi unificati da una OMOGENEITA dei settori di intervento e dei COMPITI affidati, facenti capo ad un Ministro che raccoglie in se le competenze di tutte gli uffici del ministero. Non sono persone giuridiche, ma parti dell amministrazione dello stato. Il Ministro la figura principale del ministero, ma primaria anche quella dei DIRIGENTI che seguendo le direttive del ministro adottano i provvedimenti, organizzano gli uffici, gestiscono il personale ecc.. Il Ministro il responsabile della gestione del suo Ministero, perci pu rimuovere dall incarico un dirigente inadempiente o che abbia portato dei peggioramenti nella gestione. La figura del ministro rafforzata dal fatto che la carica di Dirigente (che ormai prendono la maggior parte dei provvedimenti amministrativi) a TEMPO DETERMINATO.

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