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ieee ead a Ad TWENTIETH- CENTURY HARMONY Creative Aspects and Practice BY VINCENT PERSICHETTI W:'W-NORTON & COMPANY: INC * Naw York 4 Seater el CAPITOLO I INTERVALLI Un suono pud seguire un altro suono, pud essere suona- to simaltaneamente ad uno o pil suoni, un gruppo di suoni pud seguirne un altro secondo il criterio di tensione o di riposo che sia necessario per ottenere, tramite un mezzo so- noro, un determinato effetto. La buona riuscita di questo effetto dipendera dalla capacita e dal gusto del composito— re. Per poter imparare ad adoperare correttamente il mate- riale armonico, bisogna cominciare con 1'approfondire le leg- gi che regolano gli intervalli. Costruzione Un intervallo, come qualsiasi altro effetto musicale, assume un significato differente a seconda dal compositore che lo utilizza. Mentre le sue proprieta fisiche restano co- stanti, il suo uso cambia con il contesto del lavoro nel quale viene inserito. Per secoli.i teorici, basandosi sulle leggi dell'acu- stica, hanno osservato i gradi di tensione degli intervalli e da cié hanno ricavato 1a loro classificazione in consonan- tie dissonanti. Sebbene questo concetto sia generato da va- ri fattori e sia variamente considerato, le note di un in- tervallo isolato, sia esso prodotto simultaneamente o sucm - cessivamete, hanno una qualita di base. Questa qualita @ determinata dalla particolare legge fisica delle onde sonore e degli armonici,applicata agli in- tervalli. La produzione di un suono isolato genera una se~ vie di armonici,1e cui distanze sono regolate da un rappor- to matematico. Generalmente nella scala temgrrata sono considerati in- tervalli consonanti quelli distanziati da un basso numero ai armonici: una pid elevata distanza nella serie degli ar- monici produce intervalli dissonanti. (vedi es. n. 1-21) = r 1 LD a Soa ee cal a ee In pratica, questa corrispondenza fra suono e suono ha ridotto, per mezzo dell'uso della scala cromatica temperata, il numero illimitato di distanze possibili in soli 12 inter- valli,che posseggono la caratteristica di questa corrispon- denza’ nella serie degli armonici. La loro classificazione @ la seguente: Quinta ed ottava giuste = consonanza aperta Terza magg. o min. e sesta = consonanza debole Seconda min. e settime magg, = dissonanza dura Seconda magg: e settima min, = dissonanza dolce Quarta giusta = consonanza o dissonanza Tritono (quarta aum. o quinta dim.) = ambiguo, pud essere ritenuto un inter- vallo newtwale o di moto Kaden Es. I-1 : - id diorance tofe consonance 1 a3 4fs el7 8 9 © a eee teal Nee er Gsoonnce of reales: iba sharp disoasnce . E' difficile classificare il tritono e la quarta giusta fuori del contesto musicale. Il tritono divide l'ottava nel suo punto mediano ed é 11 agp stabile degli intervalli- Bs- so suona essenzialmente in un passo cromatico e di moto in un passo diatonic, Es, 1-2

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