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Struttura e globalit di un sistema di controllo Ci rendiamo conto che un sistema per il controllo automatico composto da 3 elementi fondamentali: 1. Sensori: che permettono il monitoraggio e misurazioni sui sottoprocessi che compongono il processo in esame; 2. Unit di elaborazione: che effettua computazioni sulle azioni del processo; 3. Attuatori: che permettono lattuazione di tali azioni. A questi 3 elementi vanno poi affiancati anche un sistema di controllo che permette di la comunicazione tra i tre elementi fondamentali presi in considerazione, e un sistema di interfacciamento tra luomo e il processo, detta interfaccia uomo macchina, che permette di intervenire sul processo. Dunque un sistema di controllo effettua una modellazione di un determinato processo fisico, finalizzato allo svolgimento di una specifica operazione. Tale approccio introduce potenziali vantaggi come la riduzione del costo e dei tempi di produzione mantenendo un certo standard qualitativo e una certa competitivit. Analizziamo dunque alcuni processi fisici che definiscono il comportamento molteplici sistemi di controllo.
(1.1) (1.2)
La velocit del moto dipende dal tipo di moto, in particolare si ha che: La velocit uniforme se il moto un moto turbolento; La velocit massima al centro e decresce rapidamente se il moto e laminare e la tubazione circolare;
e il tipo di moto direttamente proporzionale al diametro della sezione D e della velocit e alla vizcosit rh. Si definisce dunque il Numero di Reynolds =
(1.3)
dove il moto laminare se il numero di Reynolds inferiore a 2000 mentre turbolento se superiore a 4000, mentre ci si trova in una fase intermedia se compreso tra 2000 e 4000. IMPORTANTE Le portate sono importanti quando si modellano processi che comportano il trasporto di energia e materiale. In particolare molte volte si interessati alla relazione tra le portate in ingresso e uscita da un condotto. Per risolvere tali dubbi si introducono i principi di conservazione.
=1
(1.4)
Per cui nel caso di una generica tubazione, supponendo di essere interessati alla relazione tra portate in ingresso e uscita vale che
()
(1.5)
dove la massa ha una relazione del tipo () = () dunque se la densit costante allora le due portate sono uguali.
()
=1
(1.6)
mentre la potenza pu essere molteplice, ma in generale termica e associata alle portate in ingresso e uscita. Dunque considerata la potenza termica Q e il Lavoro L per ingrandire il volume, si tolgono 2 potenze alla sommatoria e si ottiene il principio di conservazione dellenergia esplicitato
(1.7) con , , , , lenergia interna,la velocit, la pressione la quota e la sezione areale. Inoltre le quantit: 1.
2. = + detta entalpia.