You are on page 1of 3

Capitolo 1 Automazione Industriale e Processi Fisici

1.1 Il processo di automazione industriale


Un processo industriale definito come trasformazione e trasmissione di materiali,energia e informazioni al fine di realizzare un obiettivo specifico. Dunque il controllo di un processo industriale definito come lintervento su tutte le sue attivit elementari, al fine di modulare le uscite del processo. Un sistema di controllo permette il controllo automatico di un processo. Un esempio della struttura di un sistema di controllo il seguente:

Struttura e globalit di un sistema di controllo Ci rendiamo conto che un sistema per il controllo automatico composto da 3 elementi fondamentali: 1. Sensori: che permettono il monitoraggio e misurazioni sui sottoprocessi che compongono il processo in esame; 2. Unit di elaborazione: che effettua computazioni sulle azioni del processo; 3. Attuatori: che permettono lattuazione di tali azioni. A questi 3 elementi vanno poi affiancati anche un sistema di controllo che permette di la comunicazione tra i tre elementi fondamentali presi in considerazione, e un sistema di interfacciamento tra luomo e il processo, detta interfaccia uomo macchina, che permette di intervenire sul processo. Dunque un sistema di controllo effettua una modellazione di un determinato processo fisico, finalizzato allo svolgimento di una specifica operazione. Tale approccio introduce potenziali vantaggi come la riduzione del costo e dei tempi di produzione mantenendo un certo standard qualitativo e una certa competitivit. Analizziamo dunque alcuni processi fisici che definiscono il comportamento molteplici sistemi di controllo.

1.2 Processi fisici


La prima fase per la definizione di un sistema di controllo la modellazione del processo fisico che permette di controllare un determinato oggetto inserito allinterno di un sistema reale, dunque definendo un modello matematico che permetta di descrivere bene il processo e gli attuatori necessari per lo svolgimento del processo stesso. Richiamiamo rapidamente dunque alcuni dei pi noti processi fisici, al fine di voler rendere quanto pi completo la trattazione del suddetto argomento.

1.2.1 Portata massica e volumetrica


La portata massica e volumetrica definiscono la quantit di fluido che attraversa una determinata tubazione di sezione areale A, in termini di unit di massa e volume. Dunque definita una certa tubazione di sezione A, attraversata da un fluido di velocit v con un acerta densit si definisce

Portata Massica: = Portata volumetrica: =

(1.1) (1.2)

La velocit del moto dipende dal tipo di moto, in particolare si ha che: La velocit uniforme se il moto un moto turbolento; La velocit massima al centro e decresce rapidamente se il moto e laminare e la tubazione circolare;

e il tipo di moto direttamente proporzionale al diametro della sezione D e della velocit e alla vizcosit rh. Si definisce dunque il Numero di Reynolds =

(1.3)

dove il moto laminare se il numero di Reynolds inferiore a 2000 mentre turbolento se superiore a 4000, mentre ci si trova in una fase intermedia se compreso tra 2000 e 4000. IMPORTANTE Le portate sono importanti quando si modellano processi che comportano il trasporto di energia e materiale. In particolare molte volte si interessati alla relazione tra le portate in ingresso e uscita da un condotto. Per risolvere tali dubbi si introducono i principi di conservazione.

1.2.2 Principio di conservazione della massa


Il principio di conservazione della massa ci dice che data una superficie S che racchiude una certa massa M, e definite col segno positivo le portate entranti allinterno della superficie, allora vale che
()

=1

(1.4)

Per cui nel caso di una generica tubazione, supponendo di essere interessati alla relazione tra portate in ingresso e uscita vale che

()

(1.5)

dove la massa ha una relazione del tipo () = () dunque se la densit costante allora le due portate sono uguali.

1.2.3 Principio di conservazione dellenergia


Analogo al principio precedente, considera come grandezze lenergia e la potenza. Considerata una superficie chiusa che racchiude un certo volume si definisce il principio di conservazione in questo modo:

()

=1

(1.6)

dove lenergia pu essere: Termica Meccanica

mentre la potenza pu essere molteplice, ma in generale termica e associata alle portate in ingresso e uscita. Dunque considerata la potenza termica Q e il Lavoro L per ingrandire il volume, si tolgono 2 potenze alla sommatoria e si ottiene il principio di conservazione dellenergia esplicitato

(1.7) con , , , , lenergia interna,la velocit, la pressione la quota e la sezione areale. Inoltre le quantit: 1.

il lavoro fatta dalla j-sima portata per entrare nel volume;

2. = + detta entalpia.

You might also like