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wertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyui Due casi dalla giurisprudenza opasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfg hjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzxc vbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmq wertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyui opasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfg hjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzxc vbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmq wertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyui opasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfg hjklzxcvbnmrtyuiopasdfghjklzxcvbn mqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwert yuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopas
05/10/2011 Giuristando
Parte comune ai vari casi: Prospettazione di due casi normativamente simili; Documento allegato n. 1 (Commento a sentenza della Corte di Cassazione tratto da Cassazione.it); Documento allegato n. 2 (Approfondimenti teorico-pratici tratti dal sito del Ministero della Giustizia e della Corte dAppello di Catania); Documento allegato n. 3 (Approfondimenti teorico-pratici tratti dal sito della Corte dAppello di Catania); Documento n. 4 (testo integrale di sentenza della Corte di Cassazione, tratto dal sito Penale.it)
Parte relativa al primo caso (TIZIO contro/ STATO ITALIANO): Memorie del primo caso Memorie di replica del primo caso Parere di Giuristando nel primo caso Atto di impugnazione nel primo caso
Parte relativa al secondo caso (CAIO / STATO ITALIANO) Memorie del secondo caso Memorie di replica del secondo caso Parere di Giuristando nel secondo caso Atto di impugnazione nel secondo caso
Pi alta lindennit per lingiusta detenzione ai giovani incensurati Primo caso: Tizio, ventenne, viene accusato di rapina e detenuto in carcere a titolo di custodia cautelare, in quanto i giudici temono che possa occultare le prove del reato. Il processo si conclude per con il proscioglimento dellimputato per non aver commesso il fatto. Tizio ha per nel frattempo subito delle perdite: oltre ad aver ingiustamente scontato un lungo periodo di carcerazione preventiva, stato licenziato dal posto di lavoro, stato lasciato dalla moglie e non riesce pi a mettersi in contatto con i suoi amici, che sistematicamente non gli rispondono al telefono, e si sente depresso. Pu Tizio fare causa allo Stato per avere il risarcimento di alcune delle seguenti voci di danno: danno morale soggettivo, danno biologico danno esistenziale?
Secondo caso: Caio, ventenne, viene accusato di estorsione e detenuto in carcere a titolo di custodia cautelare, in quanto i giudici temono possa ripetere azioni di questo genere essendo individuo gi dichiarato socialmente pericoloso. Il processo si conclude per con il proscioglimento dellimputato perch il fatto non costituisce reato. Caio ha per nel frattempo subito delle perdite: lamenta di non venire assunto da alcun datore di lavoro, di non avere un rapporto sereno con la moglie e con i figli, di vivere in una continua situazione di agitazione e di stress e di aver contratto una patologia reumatica durante il periodo di ingiusta detenzione. Pu Caio allora fare causa allo Stato per avere il risarcimento di alcuna delle seguenti voci di danno: danno morale soggettivo, danno biologico, danno esistenziale?
Lo ha sancito la Corte di Cassazione che, con una sentenza destinata allufficio del massimario, ha sottolineato limportanza della valutazione equitativa dei danni sofferti in caso di ingiusta detenzione confermando la decisione della Corte dAppello di Napoli che per tre giorni di carcere e undici di detenzione domiciliare aveva previsto un indennizzo (in favore di una giovane universitaria incensurata) di oltre 33 mila euro.
"Posto che quel il criterio aritmetico - si legge in sentenza - deve essere tenuto presente quanto meno come dato di partenza della relativa valutazione indennitaria ponendosi esso come dato oggettivo di equit valutabile dal giudice, anche in riferimento alle modalit, pi o meno affllittive, della detenzione - ove il giudice intenda sensibilmente discostarsi dalla misura dell'indennizzo in tal guisa determinabile, deve fornire adeguata motivazioni idonea a dare contezza delle circostanze specificamente apprezzate, sotto il profilo personale e familiare, che a quel sensibile allontanamento abbiano condotto; motivazione che non richiede necessariamente espressioni particolareggiate - trattandosi pur sempre di una liquidazione indennitaria e non risarcitoria equitativa - ma che, nondimeno, deve sufficientemente svolgersi in maniera, pur se sintetica, tuttavia tale da consentire il controllo di' legittimit sulla logicit del convincimento espresso. Vero , in sostanza, che la liquidazione dell'indennizzo in questione deve dal giudice essere effettuata in via equitativa; ma il giudice stesso, nell'esercitare in concreto tale potere discrezionale, deve pur sempre dare adeguata e congrua contezza della propria statuizione indicando il processo logico e valutativo seguito e solo quando la motivazione del provvedimento dia adeguata ragione di tanto, il convincimento espresso non suscettibile di sindacato alcuno in sede di legittimit, ex art. 606.1, letta e), c.p.p." (Casi di ricorso per Cassazione).
In questo caso, i giudici hanno ritenuto di liquidare in favore della ragazza, in aggiunta alla somma determinata sulla base del mero calcolo aritmetico, una somma ulteriore, pari a circa 33.000,00 euro, per le conseguenze personali e familiari derivate dalla detenzione anche in considerazione della giovane et di lei e della sua condizione di studentessa incensurata - nonch per le conseguenze
La custodia cautelare illegittima quando questa stata vissuta da un imputato prosciolto per qualsiasi causa, o da un condannato che nel corso del processo stato sottoposto a custodia cautelare senza che ne sussistessero le condizioni di applicabilit. (art. 314 c.p.p., 2 comma). La domanda per avviare lazione di riparazione va proposta dallinteressato presso la Corte dAppello competente. La domanda deve essere proposta entro due anni:
dal giorno in cui la sentenza di proscioglimento o di condanna diventata irrevocabile; da quando la sentenza di non luogo a procedere diventa inoppugnabile; da quando il provvedimento di archiviazione viene notificato alla persona interessata.
Chi ha subito una ingiusta detenzione ha la possibilit di fare richiesta di equa riparazione.
Lentit della riparazione non pu eccedere 516.456,90. (..) Scheda pratica (dalla stessa fonte): Chi stato sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere ed stato poi, allesito del procedimento penale, prosciolto con sentenza di assoluzione diventata irrevocabile, ha diritto a ricevere un equo risarcimento del danno subito. Stesso risarcimento spetta a:
Riparazione per ingiusta detenzione: il danno esistenziale non costituisce voce autonoma di pregiudizio indennizzabile in quanto si esaurisce nella stessa privazione della libert personale
REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. Dott. Dott. Dott. Dott. COCO Giovanni Silvio - Presidente CAMPANATO Graziana - Consigliere BRUSCO Carlo Giuseppe - Consigliere ROMIS Vincenzo - Consigliere FOTI Giacomo - Consigliere
ha pronunciato la seguente:
SENTENZA
sul ricorso proposto da B.D., nato a ... contro Ministero dellEconomia e delle Finanze; avverso l'ordinanza 23 giugno 2005 della Corte d'Appello di Catanzaro; Sentita la relazione del Consigliere Dott. Brusco; Lette le conclusioni del Procuratore generale con le quali si chiede l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata. La Corte OSSERVA
1) Il provvedimento impugnato. La Corte d'appello di Catanzaro, con ordinanza 23 giugno 2005, ha riconosciuto a B.D. il diritto alla riparazione per l'ingiusta detenzione subita, dal 5 luglio 2001 all'8 luglio 2002 (per 368 giorni), a seguito dell'applicazione, nei suoi confronti, della misura cautelare della custodia in carcere per reati dai quali era stato
La Corte Suprema di Cassazione, Sezione Quarta Penale, rigetta il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali. Cos deciso in Roma, il 11 luglio 2007. Depositato in Cancelleria il 29 ottobre 2007
(per Caio)
DIFENSORI:
.. (per TIZIO)
DIFENSORI:
.. (per TIZIO)
DIFENSORI:
.. (per TIZIO)
PRIMO PARERISTA ..
SECONDO PARERISTA.
DIFENSORI:
.. (per Caio)
.. (PER LO STATO)
DIFENSORI:
.. (per CAIO)
DIFENSORI:
.. (per CAIO)
DIFENSORI:
.. (per CAIO)
PRIMO PARERISTA ..
SECONDO PARERISTA.