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La teoria geografico-industriale del ciclo vitale del prodotto analizza l’influenza che un
ciclo vitale di prodotto o di settore ha sullo sviluppo regionale, tenendo in considerazione
la dinamica di sviluppo e il progresso tecnologico (cfr. Maier/Tödtling, 1995, pag. 88).
Nel corso del tempo, un prodotto subisce variazioni per quanto concerne lo stato delle
condizioni di produzione e di distribuzione. In linea generale, è possibile suddividere il
ciclo vitale di un nuovo bene o di un nuovo settore in quattro fasi (cfr. Schätzl 2003, pag.
211). Nella prima fase, i prodotti vengono introdotti sul mercato, in seguito vivono un
periodo di forte crescita, entrano in una fase di saturazione e infine di contrazione. A
seconda della fase nel ciclo vitale del prodotto, varia il ruolo delle richieste specifiche e
dei fattori legati al sito. Lo sviluppo regionale è dunque influenzato dalla dinamica di
variazione dei fattori legati al sito, dei prodotti e dei servizi.
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L’effetto sull’occupazione dell’economia congressuale e dei convegni si rende visibile nella creazione
di circa 970.000 posti di lavoro a tempo pieno, con cui, direttamente e indirettamente, viene creato un
posto di lavoro ogni tre nel settore del turismo (cfr. Gruner & Jahr 2003).
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Per congresso fieristico si intende un congresso cui si accompagna una fiera o un’esposizione. In primo
piano vi è il congresso con la sua funzione. Invece, in una fiera congressistica, è la fiera o esposizione a
essere in primo piano (cfr. Henschel 2003, pag. 1002).
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La teoria descrive un processo di diffusione del prodotto negli agglomerati da maggiori a
minori, nelle regioni ad alta tecnologia, passando per i paesi industrializzati ed
emergenti, fino alle aree in via di sviluppo (cfr. Maier/Tödtling 1995, pag. 92). Nel
complesso, vengono studiati a fondo i rapporti tra età del prodotto, struttura del mercato,
attività d’innovazione ed esigenze legate al sito, che non hanno un effetto deterministico,
ma possiedono un carattere esemplificativo per molti sottosettori dell’economia (cfr.
Maier/Tödtling 1995, pag. 93). Il concetto del ciclo vitale del prodotto aiuta a
comprendere meglio la trasformazione strutturale a livello regionale, ad esempio
l’espansione e il declino di determinati settori e di intere regioni (cfr. Schätzl 2003, pag.
211).
Erlös, Gewinn
Erlös
Gewinn
Zeit
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Come critica all’ipotesi sul ciclo vitale del prodotto, in questa sede si vuole far notare
che non tutti i beni sono soggetti a un ciclo vitale “regionale”, come ad esempio i
cosiddetti “beni di Ricardo”, che sono legati a un sito mediante un forte orientamento
alle materie prime, i “beni di Lösch”, che di norma sono prodotti unicamente per il
mercato locale oppure i “beni di Thünen”, per i quali è necessario un capitale umano
specializzato, spesso disponibile soltanto negli agglomerati urbani. Anche il processo di
trasformazione regionale è in realtà più complesso di quanto non lasci presupporre la
figura dell’ipotesi inerente il ciclo vitale del prodotto. Per un’esauriente descrizione e
critica della teoria del ciclo vitale del prodotto, cfr. Maier/Tödtling 1995, pag. 88; Schätzl
2003, pag. 211; Ti-chy 1991, pag. 27; Perlitz 1997, pag. 73; Vernon 1979, pag. 255
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Nel capitolo precedente, si è chiarito che la ripartizione del lavoro evolutasi storicamente
nel mondo fieristico (fiere conduttrici internazionali principalmente in Europa
occidentale, fiere regionali nelle altre regioni) non avrà lunga durata (cfr. Stoeck 1999,
pag. 38).
Dopo anni di una crescita pressoché continua, l’economia fieristica tedesca si trova in
una fase di consolidamento (cfr. Heckmann 2003, pag. 225). Gli attuali processi in corso
nell’economia fieristica tedesca,
acquirenti,
sono caratteristiche di un mercato, che si trova nella fase matura del suo ciclo vitale e
può essere considerato saturo (cfr. Gaitanides/Westphal 1991, pag. 247).
Nel cap. 6.2.1 si riporteranno e si riesamineranno in sintesi i punti essenziali della teoria
geografico-industriale del ciclo vitale del prodotto nel settore fieristico, e con esso il
settore dei servizi.
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3.5 Le fiere come strumento per la promozione economica
Le fiere possono essere sfruttate in vario modo come strumento per la promozione
economica. Nel prosieguo, si classificheranno le fiere innanzi tutto nel sistema generale
della promozione economica. Infine, si presenteranno e discuteranno le varie forme della
promozione economica.
all’economia locale.
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Fissarsi troppo rigidamente aul miglioramento del mercato del lavoro regionale può
tuttavia portare a conflitti di obiettivi con gli altri obiettivi parziali. La valutazione degli
obiettivi parziali dipende dalle condizioni generali dominanti (cfr. Icks/Richter 1999,
pag. 3; Götz 1998, pag. 19).
Gli strumenti della promozione economica sono collegati in un processo a più livelli. Il
presupposto per un impiego efficace dei singoli strumenti è dato da direttive precise in
merito agli obiettivi e da una sufficiente base di informazioni. Quasi tutti i settori
amministrativi hanno un’influenza diretta o indiretta sull’attrattiva del luogo. I singoli
provvedimenti compresi nell’ambito della promozione economica sono quindi numerosi,
motivo per cui di seguito dovranno essere citati soltanto gli strumenti più importanti44:
infrastrutture tecniche, politica delle proprietà fondiarie, pianificazione edilizia, aiuti
finanziari, servizi di consulenza e di assistenza, miglioramento delle attività
amministrative, sviluppo dei fattori deboli legati al sito (cfr. Götz 1998, pag. 82).
Mediante gli strumenti della promozione economica, si devono ottenere effetti sia di
sviluppo sia di consolidamento. Gli effetti di sviluppo (effetti di acquisizione e
vitalizzazione45) saranno qui distinti dagli effetti di mantenimento (effetti di
consolidamento). Nel complesso, gli obiettivi già formulati della promozione economica
indicano una crescita e uno sviluppo. Il consolidamento e la stabilizzazione
dell’economia locale richiede comunque una spesa media essenzialmente più alta
rispetto alla semplice acquisizione (cfr. Götz 1998, pag. 82; Hübl/Schneider 1993, pag.
64). Gli altri strumenti della promozione economica devono tuttavia essere a loro volta
determinati in maniera mirata per i bisogni dello strumento fiera, affinché questa possa
sviluppare il proprio effetto moltiplicatore. Se i siti ad esempio decidono di non
promovere le infrastrutture o di non iscrivere le aree come terreno fabbricabile, ciò può
avere come conseguenza che le società fieristiche non riescano a mettere in atto il loro
programma né la costruzione o l’ampliamento degli impianti.
44
Un elenco dettagliato dei possibili campi di attività si trova nella perizia della KGST sulla promozione
economica comunale (cfr. Siepmann u.a. 1990, pag. 100).
45
Nella letteratura, viene impiegato il concetto di rivitalizzazione (cfr. Hübl/Schneider 1993, pag. 63).
Hübl/Schneider vi sussumono la promozione delle infrastrutture tecniche. Poiché la promozione può
anche descrivere pienamente una prima valorizzazione e il lettore preparato dal punto di vista economio-
geografico collega un’altra associazione a questo concetto, nel presente lavoro si è rinunciato alla prima
sillaba del termine. Di seguito, il concetto intenderà la promozione di fattori forti e deboli legati al sito.
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Tab. 6: Caratteristiche ed effetti di strumenti selezionati della promozione economica
Strumento Caratteristiche Effetti
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3.5.2 Sistematizzazione della promozione economica tramite le fiere
Wirkung Finanzierungsgrundlage
subventionsbasiert
indirekt über überregionale
Messen · Ausstellerförderung
o Auslandsmesseförderung
o Inlandsmesseförderung
· Quersubventionierung durch
öffentlich-rechtliche Eigen-
tümerstruktur in Form von
Betriebs- und Besitzgesell-
schaft
· Finanzhilfen für den Bau,
oder die Modernisierung
von Messegeländen
· Förderung von Messeveran-
staltungen
· Finanzhilfen für das laufen-
de Geschäft
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3.5.2.1 Classificazione secondo l'efficacia della manifestazione fieristica
Gli effetti sulla base economica hanno qui un ruolo subordinato, poiché sia gli espositori
sia i visitatori arrivano per la maggior parte da quelle regioni, e pertanto ne derivano
soltanto effetti minimi nel senso della teoria della base economica.