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l’editoriale
A seguito delle polemiche suscitate dal libro-inchiesta di
Rizzo-Stella "La Casta" che a vedere la copertina sembrerebbe
un libello sovversivo degli anni '60, PuntoGif Magazine si lancia
nel mondo della politica. Decisione presa dal comitato di
redazione e così motivata: "perché loro sì e noi no?". Dopo aver
manifestato tale decisione con una conferenza tenuta al Bar
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gl i o
1-20 lu
Alimentari & Tabacchi - di Marradi (Fi), dove però un
locale lo informò d'aver avuto notizia da un parente
portaborse del tal Ministro che la redazione di PuntoGif
era stata posto sotto controllo, e un omino in un oscuro
ufficio stava già riempiendo un dossier sull'impresa che PUNTOGIF MAGAZINE
ancora si doveva compiere. I quattro pensarono così di rivista di fumetti, musica,
organizzare una raccolta di Firme Per Nulla, per sviare le fermenti urbani
amorevoli attenzioni dei Servizi Segreti. Nel frattempo il Gif- e fallimenti artistici
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Caporedattore:
numerozerobeta
Mattia Bergamini
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mattia.bergamini@email.it
In copertina:
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Redazione di Bologna:
Federico Fioravanti
federicofior@hotmail.it
Referente commerciale:
Alessandro Durello
aledurello@hotmail.com
Impaginazione e grafiche:
indice
Mattia Bergamini
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KRY
writer, pittore, ceramista
di tutto un po’ all’insegna
della gioia del fare
pag.6
kry
mini
berga
pag.7
RB
DRR
B J
B
YW P
F
U
HR
G K
Parliamo allora
graffiti, com'è cominciata la passione
d e i
E
per i muri?
KRY > Ero iscritto alla scuola di ceramica di
H
Q
H
Faenza, e intanto - la sera - me ne andavo in
giro con alcuni amici a fare graffiti. Poi ho fatto
EAEEE
l'Accademia a Bologna, e lì è nato l'amore
pittorico, i colori sono il sangue che da allora mi
esce dalle vene. Quando facevo un graffito partivo
spesso da un bozzetto, mentre in pittura non parto
AA
mai da un disegno iniziale, chessò: mi piace il rosso e
allora butto giù del rosso cercando di trovare delle
linee, delle forme.
A
Segui ancora i fermenti che animano il mondo dei
AH
graffiti? Chi ti ha convinto di più in questi ultimi
anni?
KRY > Sicuramente Blu, per dire un nome
AA
italiano, uno che ha abbandonato il
classico graffito metropolitano per
prendere invece il muro come una
tela vera e propria; è una pittura
ambientale, con una profondità
d'animo molto forte. Se invece
lasciamo stare i confini, ho avuto
modo di vedere e apprezzare
Mode2, un ragazzo di Parigi che a
vederlo - come persona - non gli
davo due lire (mi sembrava il
ragazzo con gli occhiali di Otto
Sotto Un Tetto), invece come ha
buttato giù le prime linee sono
rimasto a bocca aperta, una
mano della madonna.
oltretutto, ha una scuola di
KRY
pag.8
Banksy?
graffiti a Parigi, anche se là è
conosciuto soprattutto
Banga.
UN TERAMANO
Cominciamo dagli inizi, il liceo a Teramo e Qualche punto di riferimento?
poi l'avventura bolognese alla leggendaria CRISTIANO DONZELLI > Moebius e Jimenez su
Granata Press, raccontaci che aria si tutti.
respirava alla fine degli anni '80 nel mondo
fumettistico italiano. Dai fumetti agli storyboard, come è
CRISTIANO DONZELLI > Negli anni '80 ci fu una avvenuto il passaggio? È stato doloroso
profonda crisi dell'editoria in generale dovuta lasciare la pura fantasia del fumetto per i
anche all'aumento del costo della carta. Poi rigidi dettami del cinema o anche nel
l'avvento del computer accelerò questo mondo della pellicola vedi un mezzo per
processo, le cui conseguenze sono tuttora sotto esprimere la tua arte?
gli occhi di tutti, soprattutto se si pensa al CRISTIANO DONZELLI > Lo storyboard è fatto
mondo del fumetto. In Italia il fumetto oggi di artigianato ma anche di fantasia. Gli italiani
viene pensato quasi da tutti come “una cosa da per esempio sono molto apprezzati negli Stati
ragazzini”, mentre in altri paesi pensiamo solo Uniti, nei campi artistici, perché almeno così
alla Francia il fumetto è considerato una vera e dicono loro vedono in noi doti di fantasia che
propria arte. Ad ogni modo francesi e non trovano nei loro connazionali, i quali pur
sudamericani hanno una lunga tradizione di crescendo in scuole apposite, scuole che
fumetto d'autore. oltretutto danno una preparazione incredibile,
pag. 10
cristiano donzelli
A HOLLYWOOD
rimangono però chiusi negli schemi, insomma rispetto ad altri fattori come le scenografie. Così
pare che tutti disegnino nello stesso modo. Poi per Gangs Of New York lavoravo a fianco di
devo confessare di essere un grande Dante Ferretti.
appassionato di cinema, e di essere al lavoro
per il mio esordio da regista. Il film che doveva rilanciare Cinecittà…
CRISTIANO DONZELLI > Credo che il problema
Joe Dante (uno dei registi USA più di fondo di quel film fosse la sceneggiatura
sottovalutati), Martin Scorsese, Ridley troppo debole. Poi la scelta di girare in Italia per
Scott, ci racconti qualche retroscena della le produzioni americane è stata penalizzata
dorata Hollywood? dall'Euro forte rispetto al dollaro. Oggi spesso di
CRISTIANO DONZELLI > Con Joe Dante e sceglie l'Europa dell'Est, l'Ungheria, la
Scorsese non ho avuto un rapporto diretto, Romania…
perché spesso chi fa il mio mestiere non lavora
con il regista ma piuttosto con il produttore. Lo Parliamo di Ridley Scott…
storyboard è legato principalmente a una CRISTIANO DONZELLI > Con Ridley Scott - che
questione di costi, c'è la necessità di capire oltretutto disegna molto bene - ho avuto un
quale impegno economico ci sia dietro le scene, rapporto bellissimo. All'inzio ero un poco
dal punto di vista degli effetti speciali, ma anche intimorito perché subentravo a un disegnatore
pag. 11
americano. Poi però si è instaurato un buon
feeling tra di noi, lui mi ha detto “go free”, Quali sono i tuoi strumenti di lavoro?
lasciati andare, e così ho lasciato che la mia CRISTIANO DONZELLI > Carta matita gomma,
mano si muovesse libera. Il set si muoveva tra nulla di più semplice!
Londra e il Marocco, un'esperienza davvero
molto bella. La scena o la tipologia di scena più difficile
da rendere?
Ci racconti anche dei tuoi primi tempi a LA? CRISTIANO DONZELLI > Se si conosce il
CRISTIANO DONZELLI > Avevo 24 anni, e non linguaggio del cinema non esistono scene più
avevo la minima idea di cosa sarei finito a fare. difficili di altre da disegnare. Lo storyboard è
Los Angeles poi è una città noiosissima, c'è solo legato alla grammatica della narrazione e in
il lavoro, o almeno per me è stato così. A Las particolare alla conoscenza degli effetti speciali.
Vegas ci si va, è inevitabile, ed è senz'altro Per esempio il disegno è profondamente diverso
divertente. Ma prima di tutto viene il lavoro. E in se parliamo di un milione di euro piuttosto che
questo senso per un giovane deciso ad entrare di cento milioni di budget.
nel mondo del cinema Hollywood è il posto
ideale; lì non valutano chi sei o da dove vieni, Quando parliamo di un low-budget
valutano solo cosa e quanto produci. hollywoodiano di quali cifre stiamo
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cristiano donzelli
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there
for being
Thanks
Il gorilla con gli occhiali è di Federico, il fumettista di Firenze
SPECIALE
FESTIVAL
ESTIVI
5-8/07 CLAN, BABY SHAMBLES,
ROSKILDE (DK) - KLAXONS
ROSKILDE FESTIVAL: 24-29/07
FLAMING LIPS, 11-14/07 GUARDIA SANFRAMONDI
AKRON/FAMILY, QUEENS TORINO - TRAFFIC FREE - SIX DAY SONIC
OF STONE AGE FESTIVAL: LCD MADNESS: A TOYS
SOUNDSYSTEM, ARCTIC ORCHESTRA, GIARDINI
05-08/07 + 15-18/07 MONKEYS, ANTONY & DI MIRÒ, TRE ALLEGRI
TORINO - SPAZIALE THE JOHNSONS RAGAZZI MORTI
FESTIVAL: SONIC
YOUTH, MUDHONEY, 17-22/07 27-28/07
WILCO FIRENZE - ITALIA WAVE: CASALPUSTERLENGO -
THE GOOD THE BAD AND MUZAK FESTIVAL:
6-15/07 THE QUEEN, CARMEN ONEIDA, OVO, JESUS
PERUGIA - UMBRIA CONSOLI, TUNNG ETC.
JAZZ: ENRICO RAVA 5ET,
ORNETTE COLEMAN 4ET, 19-22/07 27-29/07
BRAD MEHLDAU & PAT BENICÀSSIM (E) - NAPOLI - NEAPOLIS
METHENY FESTIVAL FESTIVAL: VERDENA,
INTERNACIONAL DE WHITE ROSE
07-08/07 BENICÀSSIM: ANIMAL MOVEMENT, DISCO
NAAS TOWN (IRL) - COLLECTIVE, THE B- DRIVE
OXEGEN: WU TANG 52'S, MUSE
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da staccare e attaccare sull’armadio
16-18/08
03-11/08 CAPACCIO-PAESTUM - 31/08-02/09
CARPINO - CARPINO TODAY I'M ROCK: INVERARAY CASTLE (GB)
FOLK FESTIVAL: TBA GRUPPI EMERGENTI - CONNECT MUSIC:
ECHO & THE BUNNYMEN,
08-15/08 17-19/08 SUPER FURRY ANIMALS,
BUDAPEST (H) - SZIGET BIDDINGHUIZEN (NL) - FOUR TET & STEVE REID
FESTIVAL: CHEMICAL LOWLANDS: RODRIGO Y
BROTHERS, !!!, GOGOL GABRIELA, INTERPOL, 02/09
BORDELLO DAMIEN RICE BOLOGNA -
INDIPENDENT DAY: NINE
11/08 24-26/08 INCH NAILS, TOOL,
PLAYA DE VILLARICOS SAINT-CLOUD (F) - ROCK MAXIMO PARK
(E) - CREAMFIELDS: EN SEINE: BJORK, THE
PRODIGY, MISS KITTIN, JESUS AND MARY CHAIN, SETTEMBRE
NATHAN FAKE MOGWAI FOGGIA - SPAZIO
GIOVANI: GRUPPI
16-18/08 31/08-02/09 EMERGENTI
HASSELT-KIEWIT (B) - STRADBALLY (IRL) -
PUKKELPOP: DINOSAUR ELECTRIC PICNIC:
JR., ARCADE FIRE, PRIMAL SCREAM, CLAP
BASEMENT JAXX YOUR HANDS SAY YEAH,
IGGY & THE STOOGES SPECIALE
FESTIVAL
ESTIVI
pag. 17
AT E
AND TI
TUT RE
A GA
AC
Giorgio Canali
MI AMI 2007
LE RECENSIONI IN QUESTE PAGINE SONO A CURA DI MUSICBOOM.IT
James Ford, no, non è una marca Non hanno inventato nulla, Quella degli Stolen Cars è una
di whiskey, ma il produttore degli eppure le loro peculiarità sono storia che piacerà molto a chi
ultimi dischi a nome Arctic perfettamente riconoscibili crede nell'energia imperitura del
Monkeys e Klaxons. Ebbene, lui e anche a diverse miglia di rock'n'roll. Formatisi nel 1986
il suo socio James Jas Shaw sono distanza. Non cambiano - se non riuscirono a pubblicare un solo 7"
i SMD, ovvero la metà esatta di poche virgole - da un disco (che peraltro valse loro
degli inglesi Simian, band che all'altro, eppure esplorare, attenzioni internazionali) prima
cercava faticosamente di farsi scoprire, sezionare, amare e di sciogliersi all'alba del decennio
largo nel primo scorcio di mandare a memoria le loro successivo. Oggi, dopo oltre
millennio portando avanti idee canzoni è cosa quantomai vent'anni, arrivano al traguardo
che saranno apprezzate solo di emozionante. Posso aggiungere del primo album. E sono stati
recente ma che ai tempi erano che chi temeva che il passaggio anni in cui ognuno di loro ha
totalmente oscurate dal revival alla major potesse incidere sullo contribuito a scrivere una pagina
garage. Oggi, che i tempi sono stile della band può di rock'n'roll italico. La più nota è
cambiati, i due sganciano una tranquillizzarsi: il piacere delle di certo quella del Metius, che
vera e propria bomba H sui piccole scoperte e delle "gioie può vantare una carriera ultra-
dancefloor d'Europa. Sleep minime" è immutato, così come decennale alla guida degli hard-
Deprivation apre le danze e di si ritrovano intatte la semplicità punk rockers STP. I loro percorsi
rock nemmeno l'ombra, invece delle liriche ed un approccio si sono incrociati nuovamente
c'è l'omaggio all'epopea EBM. I scevro da barocchismi. nel 2006, quando i nostri hanno
Got This Down è il classico punk- Pianissimo Fortissimo, pensato bene di riformare "la
funk, mentre con It's The Beat nemmeno a dirlo, è un disco che vecchia band" e di mostrare alle
(con le fusa guerresche di Ninja canta l'amore in maniera nuove leve come si suona il
dei Go!Team) si riaffacciano sussurata, rifuggendo stilemi e garage. L'ispirazione è sempre
gatte e gattine electroclash con rime baciate, esaltando ed q u e l l a : r o c k ' n ' r o l l s o z z o,
Cindy Lauper e il ricordo di pezzi emozionando in maniera tenue e incrostazioni blues e un crooning
sui quali è impossibile non gentile. E poi, ovviamente, che sfrutta al meglio il registro
sorridere e scuotere la testolina. quegli intrecci senza distorsioni, tenebroso del Metius. L'influenza
E il disco continua così quelle circolarità malinconiche, ramonesiana è sempre presente
esplorando tutto il versante quelle andature felpate, quegli ma gli Stolen Cars sono figli di
derivato dagli ormai citatissimi arrangiamenti che in punta di un'epoca in cui si guardava al
DAF e si fa masticare come una piedi sfondano il cuore. Inutile "nuggets" sound di Seeds e
gomma in bocca a Madonna nei dilungarsi ad elencare i brani o a Chocolate Watchband come al
primi anni '80. sprecare paragoni con i dischi sussidiario scolastico. Poi però
<<< Mattia Bergamini p r e c e d e n t i . Fa r e m o s o l o c'è lo stile: quello non lo impari, o
accademia e ciò non è volontà di ce l'hai o non ce l'hai. Gli Stolen
chi avrebbe anche potuto Cars lo trasmettono ad ogni
limitare questa recensione al accordo e lo hanno potuto
primo paragrafo. O, addirittura, affinare nel corso delle rispettive
alla seguente frase: "Pianissimo carriere. Per questo possono
Fortissimo è un disco dei permettersi di suonare freschi
Perturbazione". E questo basta. come il primo giorno.
Nati nel 1995 dalle ceneri degli Uncle Tupelo, gli Wilco sono
principalmente espressione dell’anima cantautoriale di Jeff
Tweedy; nel corso del decennio che separa l’esordio (A.M.,
1995, Reprise) dall’ultimo lavoro (il live Kicking Television,
2005, Nonesuch) la band è diventata un punto di riferimento
nel mondo musicale contemporaneo. La capacità di unire il
songwriting raffinato e classico di Tweedy a sonorità e strutture
di altri repertorii creando partiture complesse o piccole perle
pop, l’aggiunta ad ogni nuova uscita di ulteriori elementi di
contaminazione - senza mai lasciarsi alle spalle quanto
costruito in precedenza - fanno del percorso che va da Being
There (1996, Reprise) fino a A Ghost Is Born (2004, Nonesuch)
un viaggio nel mondo del pop-rock-folk degli ultimi
quarant’anni. Attualmente la band è formata oltre che da Dalla rete: Jeff Tweedy e i suoi
cinque Wilco-compari in formato-
Tweedy e dal bassista John Stirratt, da un gruppo di
statuetta a soli 49.94 dollari.
strumentisti di valore assoluto, tra cui spiccano il batterista Avranno anche venduto un milione
Glenn Kotche e il chitarrista Nels Cline. Il sound di Sky Blue Sky di copie di A Ghost Is Born ma pare
mette al centro la voce e le melodie di Tweedy, offre un posto di che si siano montati un poco la
prima fila alla chitarra di Cline e affida agli altri compagni di testa.
avventura un posto da comprimari di lusso, capaci (con poche http://wilcoworld.net/store.html
note, un riff o un’accelerazione ritmica) di dare una precisa
identità sonora ad ogni brano. Either Way parte come un
classicissimo folk, ma già nel ritornello offre un andamento
melodico originale in contrasto con l’incipit del brano. Con la
traccia successiva, You Are My Face, veniamo proiettati in
quella che è una delle peculiarità del sound di questo lavoro: la
giustapposizione senza soluzioni di continuità di arrangiamenti
folk e rock (nel senso più ampio del termine). Side With The
Seeds e Shake It Off invece propongono un crescendo ritmico e
una struttura del brano più complessa nel passaggio dalla
strofa al ritornello, per poi tornare ad uno “stato di quiete”. È
come una scarica elettrica che improvvisamente lacera il
tessuto sonoro portando la semplicità folk ad incontrare stilemi
e arrangiamenti altri e realizzando così una sorta di
urbanizzazione della tradizione. Tradizione che si prende la
rivincita in brani come Sky Blue Sky, Please Be Patient With Me
e Hate It Here, dove la semplicità dell’arrangiamento è al
servizio di melodie incantevoli che mostrano tutto il talento di
Tweedy. Impossible Germany e Walken si distinguono per il finale strumentale: un continuo
crescendo costruito con l’aggiunta di riff, accelerazioni ritmiche e sovrapposizione di strumenti che
formano un sound pieno, nervoso e trascinante. Chiude la sequenza On And On And On, brano
dall’atmosfera sognante in cui l’arrangiamento crea un tappeto per la voce, assoluta protagonista
del pezzo. Il risultato sono dodici brani di assoluto valore, ma non sempre facili da ascoltare: gli
improvvisi strappi (quasi sempre provocati dalla chitarra) scuotono la rassicurante atmosfera folk
chiedendo all’ascoltatore attenzione e una partecipazione viscerale; la voce di Tweedy, sempre al
centro e sopra gli altri strumenti, canta puntando al cuore dell'ascoltatore e alterna con sapienza
melodie da songwriter classico a spigolosità indie. Gli Wilco fanno un passo oltre l’alt-folk
provando a definire un sound contemporaneo, aperto a diverse influenze da adottare in ragione
delle necessità espressive, senza cadere nel manierismo, nella ricerca fine a se stessa o nella
costruzione di strutture ampollose: l’apparente semplicità dei brani è così un risultato ovvio, ma
non scontato, che richiede comunque un ascolto attento ai dettagli.
Il tuo genere però rimane l'abstract hip-hop, Nei primi anni del nuovo millennio
che odore ha? Quale definizione per noi incontrai i Casino Royale con i quali
svolsi svariate collaborazioni, dai remix
comuni mortali? di Protect Me, In My Soul Kingdom e
EZRA > Non ho più voglia di avere limiti e schemi: Milano Double Standard, fina ad
mi piace mettere tutto, ultimamente mischio molto accompagnarli nel tour estivo del 2004
hip hop veloce, elettro, house, dub, e chi più ne ha come dj insieme a dj Gruff e Villary.
più ne metta. Nello stesso periodo stavo lavorando
all' ultimazione di Ingrembo, mio primo
Nel 2005 cavalcando questo genere hai avuto il disco che ha visto la luce a Settembre
tuo primo parto artistico. Per questo hai del 2005, prodotto da Royality Records.
chiamato Ingrembo il tuo primo album?
Dal 2001 faccio parte di Red Bull
Raccontaci com'è andata… Homegroove, che, citando il sito
EZRA > 'Azz, è stata dura, è uscito nel 2005, ma già un ufficiale è: "un progetto italiano Red
annetto prima pera bello che finito, solo che non mi Bull rivolto allo sviluppo e alla
piaceva il mixaggio, così nell'estate de 2004, se non diffusione di una club culture
consapevole" e che mi ha portato a
ricordo male, decisi di remixarlo tutto. suonare come dj in locali quali il Link di
Bologna o il Plastik di Milano.
In molti pezzi, presenti anche sul tuo Myspace,
emerge un po' di malinconia. È il grigio di Torino? Nei miei dj set mischio il dub e l'hip hop,
il broken beat e l'elettro house. Anche il
EZRA > No no, è un disco figlio della provincia, l'ho fatto in live di Ingrembo mi ha portato ad
un periodo un pò complicato in cui abitavo nell'astigiano, il esibirmi per l'Italia con un progetto di
nome è arrivato per una serie di osservazioni sul disco musica dal vivo con tecnologia audio in
stesso, volevo che trasparisse la sensazione di ascoltare il 5.1 accompagnato da proiezioni video
curate da LNZ, progetto realizzato in
mondo esterno attraverso un filtro che ovattasse i suoni e
collaborazione con Red Bull Sonic
le emozioni. Inoltre, poco prima dell'uscita, mia madre si Cinema.
ammalò di cancro all'utero: il nome del disco era già
deciso e, una volta passato il peggio, le chiesi di Tra le date anche la scorsa edizione di
prestare la sua pancia per la copertina. Le 9 traccie del Arezzovawe e la mostra del cinema di
Venezia.
disco sono dedicate alla gestazione, come i 9 mesi di
gravidanza, e nell'intenzione seguono un crescendo Ho realizzato musiche per spettacoli
diciamo cromatico dal buio alla luce; dovrebbe teatrali, Nero Su Bianco di Onda Teatro
essere il primo capitolo di una trilogia dedicata con testi di Andrea Bajani, e per il
cinema, La Vita Che Vorrei di Giuseppe
all'esistenza:nascita vita morte. Piccioni.
Qualcuno disse che il vivere per vivere è Ora sono in tour con i Casino Royale
l'arte di vivere… ma ti sottopongo alla come parte attiva durante i live nel
ruolo di dj e master dub.
solita domanda da un milione di scratch:
cos'è il fallimento per te e qual è stata la Sono al lavoro in veste di produttore sul
tua sconfitta più pesante? nuovo progetto di dj Gruff: Sinfonaito.
EZRA > Il fallimento è farsi sconfiggere da
se stessi, dalle proprie paure. Se riesci a Sto lavorando alla realizzazione del mio
nuovo disco.
superare la paura vinci anche se perdi.
S o n o u n m u s i c i s t a
postcontemporaneo.
PARTY
La Partizan è stata fondata nel 1991
da Georges Bermann, un ex cuoco
ZAN
conferisce ad essa una qualità surreale,
crea uno spazio per narrazioni inverosimili
in cui si muovono creature bizzarre,
animali o alieni umanissimi nei
comportamenti. Quelli di Eric Lerner, ad
esempio, popolano scenari grigi o un po'
squallidi, come il protagonista del
cortometraggio Mr DeJa Vu: una
rotondeggiante forma colorata alle prese
intenzionato a creare un'etichetta per la con la routine lavorativa. Il “mostro” più
produzione di videoclip. Fin dall'inizio la famoso della Partizan resta probabilmente
casa parigina ha lavorato su progetti quello realizzato da Quentin Dupieux per
originali; non su meri strumenti per lo Mr. Oizo: una scimmia gialla che, piuttosto
smercio di dischi, ma sulla realizzazione di che angosciarsi, durante il lavoro
video dal linguaggio innovativo, su opere preferisce scuotere il capo a tempo di
d'arte vere e proprie. Nel giro di pochi anni musica.
la Partizan è diventata un punto di
riferimento per la produzione di video La banalità del quotidiano è gonfiata,
musicali: ha lanciato alcuni tra i registi più stilizzata e “poppizzata” fino ad esplodere.
n o t i d e g l i u l t i m i a n n i , ra c c o l t o L'ironia della Partizan è contagiosa almeno
riconoscimenti ovunque, entrando quanto la sua capacità di visualizzare la
addirittura nel Guinnes dei primati con lo musica, anche quando i protagonisti dei
spot più premiato di tutti i tempi: video sono esseri umani. E' sempre uno
Drugstore per Levi's, diretto da Michel spunto stereotipato, ad esser sfottuto dal
Gondry. Allargando e diversificando i suoi regista Nagi Noda in She's my men degli
interessi dal videoclip alla pubblicità, fino Scissor Sisters, quando una cena
ai film e a qualunque tipo di contenuto romantica tra un lui e una lei diventa un
audiovisivo. A farne la fortuna è stata buon pretesto per imbastire un
sicuramente la ricerca della qualità, l'aver coreografico scontro a suon di piatti e
scovato talenti come Michel Gondry, Alex vettovaglie.
& Martin, Doug Nichel; ma soprattutto lo
sviluppo di un marchio visivo riconoscibile, L'animazione, genere prediletto in casa
tale da trascendere le differenze tra i Partizan, e per il quale è stata aperta la
singoli autori coinvolti nel progetto. sezione Partizan Lab, torna nel video che
Cat Solen gira per At the bottom of
Se dovessimo dare una definizione banale everything dei Bright Eyes. La caduta di un
e riduttiva, diremmo che l'estetica della aereo diviene un gioco tra un gruppo di
Partizan è caratterizzata da un'esplosione nuvole, che si passano l'aereo come se
di colori, che investono il mondo per fosse un pallone, tra i brindisi dei
trasformarlo in un oggetto pop. La musica passeggeri che cantano in coro la canzone
trasforma la realtà delle immagini: di Conor Oberst. Quest'atmosfera tra
pag. 24
sogno e veglia, capace di trasformare potenziali tragedie videoclip
in fiabe per l'infanzia, caratterizza molti dei video di Michel
Gondry, regista che fa della confusione tra sogno e realtà
un suo tratto distintivo, soprattutto in Everlong dei Foo
Fighters e in Human Behaviour di Bjork. C'è solo da ridere,
invece, per i soggetti “critici” dei video di Traktor; come le
cavie da laboratorio (con volti umani) di Where's your
head at, che suonano diligenti i Basement Jaax ma poi
impazziscono e distruggono tutto. Una satira che in The
yeah yeah yeah song dei Flaming Lips si scaglia sul “junk
food”, in un video dove gli uomini portano hamburger
appiccicati al corpo e sono inseguiti da cani inferociti.
Www.partizan.com
BIENVENUE A BORD
UNA SORPRESA SU
CINQUE
Ovvero, il DJ oggi
di Giovanni De Donà
BIENVENUE A BORD
Glàre glam- set
quantomeno inflazionata,
relegata a rimanere un'ombra
adolescenziale magari protratta
BIENVENUE A BORD
in avanti. Un prodotto Kinder,
appunto, per bambini contenti
della sorpresa, finchè lo stupore
BIENVENUEABORD
Il dj è dunque semplicemente un
operaio ritmico, l'ultimo anello
Bologna della catena del ramo produttivo
discografico-retrò che tratta il
BIENVENUEABORD
indubbie proporzioni, nonostante
il peer to peer e l'iPodiamento
sociale.
Dunque si tratterebbe di uno
sbandieratore di flyer delle
Il ritorno del folletto produzioni che seguono il ritmo
elettronico di Ostiglia incalzante della produzione di
myspace.com/glre
electro
Www.homeworkrecords.neT
generi il cui sound e struttura è dettato da pigre
abitudini di mercato. Pochi possono permettersi
infatti di osare: meglio andare sul sicuro, produrre e
suonare una cosa "tipo" quell'altra lì, di confermato
successo. Gli innovatori, i creatori di nuovi incroci
eclatanti, paiono relegati alla metà degli anni 90. Il
resto è tutto revival, rivisitazione, movimenti leggeri,
quasi insignificanti, impercettibili, all'interno
dell'ultimo sottogenere dei sottogeneri percepito al
momento come "di grido". Di fatto la solita minestra
riscaldata, con più o meno sale, e così via, indietro fino
alla disco, o "avanti" fino alla minimal techno, di fatto
un prodotto di un decennio fa.
Il futuro era un concetto anni ‘70, prima ancora anni
‘20, o magari, appunto, metà anni ‘90. Non c'è niente
di futuristico nella produzione musicale attuale.
Questo "PR" di sottomicrogeneri che è il dj, di fatto, è
un'operaio del passato. Niente di artistico che non
comprenda un concetto di artisticità anche nel lavoro
dell'operaio, del barista, del cuoco. Magari del cuoco,
forse solo del pizzaiolo. myspace.com/enjoykerin
Uno strumentista? Certo, la tavoletta del dj musicista,
suonava alquanto "punk" nel decennio scorso, quando
la vendita di Technics 1200 superò in Inghilterra
quella di chitarre, e serviva a supportare tutto ciò, ma
ora? Ora pare che, almeno che uno non sappia intonare
una scala con uno scratch, o mixare tra loro i generi più
disparati con effetto innovativo, il discorso dello
strumentista valga la pena di essere tralasciato.
Rimane comunque quella romantica, decadente figura
del piacione, ormai supportata da figure emergenti
come quella del barman, o del pusher. La gente si
interessa oggi di più allo sballo che
a certi discutibilmente nuovi contenuti.
Né artista, né strumentista, né piacione: degno
operaio ritmico, lavoratore notturno in nero, che
sopravvive nella giungla del precariato urbano.
Acquirente di vinili, guardato male sia dalla Siae che
dai gestori di stamberghe, che inventano scuse sullo
scarso afflusso di pubblico per non pagarlo, spesso
usato dall'altro sesso per sentirsi protagonista ed
entrare senza pagare nelle feste. Operaio postfordista
senza diritti.
Una sorpresa su 5.
* necst big zing
KARMIcA
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w. m ica
mys a r
pace.com/k
Se negli ultimi anni i Blonde Redhead hanno sviluppato un suono più morbido, o
intrapreso un viaggio alla ricerca della forma canzone, si è trattato di un'evoluzione
tutt'altro che pacifica e lineare. Misery is a butterfly infatti è stato un disco di esplicita
rottura nei confronti del passato, molto diverso anche rispetto al “maturo” Melody of
certain damaged lemons: una ricerca su forme di arrangiamento orchestrali, talmente
dense e stratificate da complicare la vita del gruppo on the road. Così, con il nuovo 23
Kazu e i gemelli Pace cambiano di nuovo rotta. Anzi, fanno un salutare passo indietro. Gli
arrangiamenti si fanno più sobri, mentre le canzoni recuperano una fisicità e una
concretezza lontane dal mondo diafano di Misery is a butterfly. La chitarra è di nuovo un
elemento centrale, seppur mitigata da un fiume di riverberi: un costante arpeggiato, ad
esempio, sostiene dr. Strangeluv e Heroine, in stretto accordo con il drumming di Simone
Pace. Mentre in un brano come Sw l'impasto tra fiati, tastiere e loop elettronici raggiunge
il giusto equilibrio, al servizio di un songwriting che finalmente “alza gli occhi da sopra le
scarpe”, vincendo una tendenza all'introspezione che pesava sulla scrittura del disco
precedente. Sembra proprio che i Blonde Redhead abbiano trovato l'ispirazione,
l'esperienza e il coraggio per alzare la voce, per sfuggire la monotonia e i propri stereotipi,
e questa volta in modo del tutto convincente. Giocando ancora sui chiaroscuri, ma senza
dimenticare corpo, percussioni e chitarre elettriche. Bravi, è così che ci si guadagna le
venti, sudate carte del cd originale.
JENNIFER GENTLE
THE MIDNIGHT ROOM
(SUB POP/AUDIOGLOBE ‘07)
Quattro dischi (senza contare collaborazioni, live e uscite collaterali), l'ultimo dei quali,
Valende (2005), marchiato Sub Pop. Più che a sufficienza per smetterla di considerare i
Jennifer Gentle come una delle tante promesse del rock italiano: trattasi infatti di una
realtà consolidata e in continua crescita, capace di raccogliere consensi di pubblico,
critica e colleghi su entrambe le sponde dell'Atlantico e non solo, come dimostrano i
recenti concerti in Cina senza scendere al benché minimo compromesso artistico. Uno
status che The Midnight Room”, secondo lavoro della formazione veneta pubblicato dalla
label di Seattle, pare destinato a consolidare ulteriormente. Rimasto solo al comando del
vascello dopo l'abbandono del batterista Alessio Gastaldello, Marco Fasolo ha effettuato
tutte le registrazioni senza alcun aiuto esterno (eccezion fatta per l'ospite Beatrice
Antolini, altro nome da seguire con attenzione), finendo per dare vita al suo lavoro più
ambizioso e maturo. La psichedelia fanciullesca che è caratteristica tipica del suo stile
assume qui tonalità più (o)scure e inquietanti, mentre i suoni sono sempre acidi al punto
giusto e le strutture fluide e malleabili. Cambi di umore, intermezzi inaspettati, nenie
circolari, schegge di pop impossibile e improvvise inversioni a U: questo e altro trova
posto in dieci canzoni che non hanno molti corrispettivi per lo meno, non immediati in
quanto propone la scena rock internazionale oggi. Un tesoro di cui da queste parti
dovremmo andare fieri, a dimostrazione di come l'erba più verde non sempre sia quella
del vicino (www.myspace.com/jennifergentle).
LA
MOLLE
INDUSTRIA
POLITICAL GAMES
Innanzitutto: una tua definizione di videogioco: insomma cosa/come deve essere
secondo te. Poi, come ti è venuta l'idea del videogioco politico? E quali sono state le
tue fonti d'ispirazione?
PAOLO > Direi che i videogiochi possono essere visti come testi non lineari che richiedono una
fruizione ergodica, come sistemi di regole implementati in un software o come macchine per
produrre testi lineari. Penso che la prima volta che ho pensato seriamente ai videogiochi
politici sia stato dopo una partita a Postal, un gioco violentissimo che mi è apparso come una
delle migliori satire alla società americana.
Quanto tempo impieghi per "costruire" i tuoi videogiochi? Quali software usi? E la
Molleindustria costituisce un passatempo da qualche tuo impiego in una grande
multinazionale, o riesci a guadagnarti da vivere in qualche modo alternativo?
PAOLO > Operazione: Pretofilia è stato fatto in tre settimane. Avevo bisogno di distrarmi da
una delusione sentimentale e mi ci sono dedicato con una certa intensità. Il software è Adobe
Flash (messaggio pubblicitario). La risposta alla terza domanda è: "qualche modo alternativo".
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