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Miti Cosmogonici sulla creazione delluniverso All'inizio di tutto il Cielo e la Terra non esistevano.

Nel Caos cera solo un grande, immenso uovo e dentro di esso cresceva Pangu, il creatore. Cresci e cresci, dopo diciottomila anni Pangu era diventato un gigante, cos ruppe il guscio con un gomito e usc fuori. La chiara dell'uovo divent il Cielo, il tuorlo la Terra, e Pangu rimase con i piedi piantati al suolo e la testa fra le nuvole, per evitare che chiara e tuorlo si mescolassero. Quando poi il Cielo cominci ad alzarsi e la Terra ad abbassarsi, il suo corpo dovette allungarsi a dismisura. Dopo altri diciottomila anni, finalmente, Cielo e Terra si fermarono: ormai erano lontanissimi e il corpo di Pangu era lungo altrettanto. Lo sforzo terribile, per, alla fine lo uccise. Cos il gigante cadde e cominci a trasformarsi: dal suo corpo nacquero le montagne, dai suoi muscoli i campi, dalle vene strade e sentieri, dalla barba e dai capelli le stelle e le comete, dai denti e dalle ossa i metalli, le pietre e le perle. E dai suoi peli nacquero gli alberi, dalla sua voce il vento, dal suo sangue i fiumi. Dai pidocchi che aveva sul corpo, infine, nacquero gli uomini e gli animali, e il mondo intero, cos come lo conosciamo, fu creato.
(Mito cinese)

Allinizio c il Caos, il grande vuoto. Dal Caos nasce Eurinome, la ballerina. Ha tantissima voglia di danzare, ma nessun posto dove appoggiare i piedi. Perci decide di dividere il Cielo dal mare e comincia a volteggiare sulle onde, fino a creare un vortice intorno al proprio corpo. Da questo vortice nasce Borea, il freddo vento del nord. Il vento diventa sempre pi impetuoso. Eurinome allora prende il vento, lo strizza come uno straccio e trasforma il vento in un serpente, lo chiama Ofione. Dallunione di Eurinome e Ofione nasce lUovo Universale. Ofione si arrotola sette volte intorno al gigantesco Uovo, poi questo si apre. Dall'Uovo Universale escono tutte le meraviglie del creato. Eurinome e Ofione si stabiliscono in una reggia sul Monte Olimpo. Un giorno Ofione dice: -Devo io sedere sul trono, perch io sono il creatore delluniverso!Eurinome, furibonda, urla: -Come osi, serpente? Senza di me non saresti stato nulla. Io devo sedermi sul trono e governare tutto!I due lottano violentemente: Eurinome, con un calcio, fa cadere tutti i denti di Ofione. Toccando la terra i denti del serpente si trasformano in esseri umani, il primo uomo si chiama Pelasgo.
(Mito greco)

Mito sullorigine della stirpe umana


Mille e mille anni fa il mondo era vuoto. Non cera alcun uomo, n un solo animale, n pietre, n erbe, n alberi; solo il cielo ed il mare esistevano. Tepeu e Gucumatz, il dio creatore e il dio formatore, decisero di creare la terra e il sole. In un attimo dalla nebbia scaturirono montagne e boschi. Tepeu e Gucumatz crearono poi gli animali e ad ognuno di essi assegnarono una casa: chi viveva tra i cespugli, chi sugli alberi, chi nelle buche del terreno. I due di si rivolsero agli animali dicendo: Parlate, gridate e cantate i nostri nomi! Gli animali gridavano, ululavano, ma non riuscivano a pronunciare i loro nomi. Cos non va dissero Tepeu e Gucumatz. E provarono a creare luomo. Lo fecero di fango, ma subito videro che non andava bene. Luomo non aveva forza, cadeva gi molte la testa non stava su. Allora i due di dissero: - Proviamo a scolpire luomo nel legno. I fantocci di legno assomigliavano alluomo, ma non avevano anima e neppure cervello. Tepeu e Gucumatz erano sconsolati: la creazione delluomo era proprio difficile.

Ma ecco avvicinarsi quattro animali: il gatto, il coyote, il pappagallo e il corvo, che portarono ai due creatori una pannocchia matura di mais. Tepeu e Gucumatz presero la pannocchia e macinarono i chicchi con una pietra. Poi impastarono la farina con lacqua del mare e crearono i muscoli e la forza delluomo. Finalmente la loro opera era perfetta. Luomo aveva anima e cervello e cantava lodi a Tepeu e Gucumatz, creatori del cielo e della terra. Mito sugli eroi
Patroclo, figlio di Menezio, signore di Opunte nella Locride, e di Stenele. fu Costretto ad abbandonare la citt natale, rifugiandosi presso Peleo, dove divenne amico (e secondo alcuni persino amante) di Achille. I due si recarono insieme alla guerra di Troia,e quando Achille si ritir dalla battaglia, a causa di un litigio con Agamennone, Patroclo ne prese il posto, indossando le sue armi. Per non tenne conto delle avvertenze dell'amico, ed invece di limitarsi a creare scompiglio nelle file dell'esercito avversario, o respingerlo limitarsi a respingerli presso l'accampamento. Cos, ne approfitt il Dio Apollo che lo stord, Euforbo lo fer con la lancia, ed Ettore gli diede il colpo di grazia. Spogliato delle armi, il suo corpo venne conteso dai due eserciti in una lotta furiosa che si concluse solo con l'intervento di Achille furioso (da qui inizia l'iliade nei suoi versi pi famosi: Cantami, o diva l'ira funesta del Pelide Achille...). Al suo grido, l'esercito troiano fugge trovando riparo dietro le mura della citt, mentre Achille, sconvolto dal dolore, riprende il combattimento, dopo per aver organizzato i giochi funebri per i funerali dell'amico. Le sue ceneri furono messe accanto a quelle di Antiloco (ucciso da Memnone nella stessa battaglia) e di Achille, dopo che costui fu ucciso da Paride. Imprese A questo personaggio si deve la morte dei Lici Anfotero , Epalte, Erimante, Evippo, Ifeo, Echio, Piri, Polimelo, figlio di Argeate, e Tlepolemo figlio di Damastore. Uccise anche Serpedonte, re di Licia, a cui lo stesso Zeus aveva garantito la vita per tre generazioni. Inoltre uccise anche lo scudiero di Serpedonte, Trasidemo. Altre uccisioni si hanno nella suddetta guerra di Troia, tra cui: Cebrione, cio il figlio di Priamo che divenne l'auriga di Ettore dopo la morte di ArcheptolemoErilao, cio padre di Clito, padre a sua volta di Melanione, un altro guerriero troiano ucciso da Antifo, un compagno di OdisseoPerimo, figlio di Mega.Pirecme, capitano dei Peoni, popolo sceso in guerra in appoggio dei troianiStenelao, ossia figlio di Itemene. Patroclo lo colp con una pietra al collo e gli spezz i due tendini; la testa di lui, dunque, recisa dal busto, rotol nella polvere tra i combattenti.Altri Troiani uccisi da Patroclo, ossia Adrasto , Areilico, Autonoo, Echeclo, Elaso, Epistore, Melanippo, Mulio, Pronoo, Pilarte, Testore

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