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Dalle DK alla Norma CEI 0-16

Luca Lefebre - ENEL Distribuzione


(Autore: Alberto Cerretti Enel Distribuzione)

Rimini, 4 giugno 2008

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Protezione generale (PG)

Deve essere costituita da: Protezione di massima corrente di fase almeno bipolare a tre soglie, una a tempo dipendente, le altre due a tempo indipendente definito (la DK 5600 prevedeva 2 sole soglie a tempo indipendente). (soglia 51, sovraccarico, a tempo dipendente, attivazione opzionale valore e tempo di estinzione da concordare), I>> (soglia 51, con ritardo intenzionale valore 250 A; 500 ms), I>>> (soglia 50, istantanea 600 A; 120 ms); I>

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Protezione generale (PG)


Protezione di massima corrente omopolare a due soglie (una per i guasti monofase a terra, una per i guasti doppi monofase a terra Io>: 2A-170ms: I>>120A-120ms). La DK 5600 prevedeva una sola soglia, in alternativa per guasti monofase a terra o per guasti doppi monofase a terra, in questultimo caso in abbinamento con una protezione direzionale di terra 67N a 2 soglie). In alternativa, obbligatoriamente quando il contributo alla corrente capacitiva di guasto monofase a terra della rete MT dellUtente supera l80% della corrente di regolazione stabilita dal Distributore per la protezione 51N, deve essere costituita da: protezione direzionale di terra a due soglie (una per la selezione dei guasti interni in caso di reti a neutro compensato, laltra in caso di neutro isolato) e massima corrente omopolare a una soglia (finalizzata alla selezione dei guasti doppi monofase a terra). In tal caso le funzioni della PG, relativamente ai guasti a terra, sono analoghe a quanto prevedeva la DK 5600.

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Protezione generale (PG)


Principali novit rispetto a DK 5600
Adozione della protezione direzionale di terra per la selezione dei guasti monofase a terra. La DK 5600 prevedeva la protezione 51 N, qualora lestensione della rete in cavo del cliente fosse superiore a 350 m con tensione di alimentazione pari a 20 kV ed a 460 m con tensione di alimentazione pari a 15 kV, oltre protezione 67 N (direzionale di terra). Il limite era dettato dallesigenza che il contributo alla corrente capacitiva di guasto monofase a terra della rete MT del cliente fosse inferiore a 1,4 A primari con tensione di esercizio 20 kV, ovvero al 70% della taratura richiesta dallENEL per la protezione 51 N alla medesima tensione di esercizio. La formula per il calcolo era quella della corrente convenzionale di guasto monofase a terra: Ic = 0,2 x LC x U + 0,003 x LA x U ampere (LC lunghezza in km della rete MT in cavo, LA lunghezza in km della rete MT in conduttori nudi, U tensione di esercizio in kV).

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Protezione generale (PG)


Principali novit rispetto a DK 5600

Secondo la CEI 0-16, la 67N richiesta solo se la rete cavi MT utente ha una lunghezza eccessiva, ad esempio 400 m a 20 kV, in particolare quando supera l80% della corrente di regolazione stabilita dal Distributore per la protezione 51N. Il calcolo fatto con la formula convenzionale di cui sopra, o con un calcolo pi preciso tramite la CEI 11-25, in base alle capacit del cavo indicate dal costruttore (data sheets). Non si devono mettere in conto i cavi a valle di trasformatori MT/MT, ad esempio 20/6 kV

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Protezione generale (PG)


Principali novit rispetto a DK 5600
Prove e certificazioni La CEI 0-16 precisa che le prove da effettuare sul dispositivo si dividono in: prove prove prove prove funzionali; di compatibilit elettromagnetica; di compatibilit ambientale; di sovraccaricabilit dei circuiti di misura

come gi prevedeva la DK 5600. Vengono introdotte prove con files COMTRADE (non presenti in DK 5600), in particolare su arco intermittente; sono pi dettagliate le caratteristiche della PG e le prove necessarie allattestazione delle caratteristiche stesse, che fanno riferimento, ovunque possibile, a norma internazionali e non pi a riferimenti interni ENEL. Le prove ambientali ed EMC, comunque, sono equivalenti a quanto richiedeva la DK 5600.

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Protezione generale (PG)


Principali novit rispetto a DK 5600
Prove e certificazioni Certificazione di Conformit delle apparecchiature La CEI 0-16 prevede che la rispondenza ai requisiti sopra elencati debba essere attestata da Dichiarazione di conformit dellapparecchiatura, emessa a cura e responsabilit del costruttore, nella forma di autocertificazione da parte del Costruttore medesimo, redatta ai sensi dellarticolo 47 del DPR 28 dicembre 2000, n. 445, e debba essere consegnata dallUtente al Distributore allatto della connessione. La documentazione attestante il superamento delle prove (rapporti di prova) deve essere conservata dal costruttore per almeno 20 anni dallultima produzione. La medesima documentazione deve comunque essere resa disponibile al Distributore a cura del Costruttore sul proprio sito web.

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Protezione generale (PG)


Principali novit rispetto a DK 5600
La Dichiarazione di conformit dellapparecchiatura deve contenere tutte le informazioni necessarie allidentificazione del dispositivo. Lesecuzione delle prove di compatibilit ambientale (prove di isolamento, climatiche ed EMC) e funzionali previste deve avvenire: presso un laboratorio accreditato da Ente facente capo allEuropean cooperation for Accreditation (EA) (in Italia lEnte accreditante il SINAL), oppure presso il costruttore,

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Protezione generale (PG)


Principali novit rispetto a DK 5600
Prove e certificazioni La scelta fra le 2 modalit lasciata al Distributore, che deve indicarla in fase di definizione preliminare della connessione ed esprimerla successivamente nei documenti contrattuali. ENEL adotter la prima modalit. Si deve inoltre prevedere lattestazione che la produzione del dispositivo avvenga in regime di qualit (secondo ISO 9001, ed. 2000). Tale attestazione deve essere parimenti emessa a cura e responsabilit del costruttore e deve essere consegnata, su richiesta, dallUtente al Distributore allatto della connessione. Secondo la DK 5600, invece, le prove funzionali potevano essere fatte presso Costruttore ed approvate da ENEL.

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DG - PG - SPG

DG = Dispositivo Generale dellutente (sezionatore + interruttore automatico)

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DG - PG - SPG

PG la Protezione Generale (rel, con funzioni 50, 51, 51N, a volte 67N)

PG

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DG - PG - SPG
230V UPS DG = Dispositivo Generale dellutente (sezionatore + interruttore automatico) PG la Protezione Generale (rel, con funzioni 50, 51, 51N, a volte 67N) SPG (Sistema di Protezione Generale) linsieme di PG, alimentazione (UPS), TA, TO, TV, circuiti di comando U< TA

PG

TV

TO

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DG - PG - SPG: nuovo SPG integrato


230V UPS DG = Dispositivo Generale dellutente (sezionatore + interruttore automatico) PG la Protezione Generale (rel, con funzioni 50, 51, 51N, a volte 67N) SPG (Sistema di Protezione Generale) linsieme di PG, alimentazione (UPS), TA, TO, TV (in generale trasduttori di tensione ecorrente), circuiti di comando Due o pi funzioni possono essere assolte da un unico dispositivo: SPG integrato

PG

U< TA TV TO

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DG - PG - SPG: nuovo SPG integrato


Il SPG integrato non , attualmente, oggetto di specifiche norme di prodotto; deve, comunque, essere realizzato a regola darte. Il Costruttore dovr dichiarare il campo di applicazione (inteso come intervallo di tensioni e correnti primarie) entro il quale il dispositivo potr essere utilizzato. Le prove funzionali, di compatibilit ambientale e addizionali devono essere effettuate sul SPG inteso come insieme funzionale (PG + trasduttori di corrente di fase e/o omopolari e/o di tensione), con grandezze applicate in valori primari. Le verifiche saranno riferite esplicitamente a tutto il sistema di protezione (composto da rel, trasduttori di corrente ed eventuali trasduttori di tensione), che deve essere identificato in maniera inequivocabile nei rapporti di prova. Le prove funzionali consistono in: verifica funzioni; misura della precisione delle soglie di intervento e ricaduta; misura della precisione dei tempi di intervento e di ricaduta.

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DG - PG - SPG: nuovo SPG integrato


In aggiunta - riconoscimento dei fenomeni di guasto (monofase a terra, doppio monofase a terra, arco intermittente e guasto polifase), tramite applicazione di transitori rappresentativi di: o o o o transitori transitori transitori transitori di di di di guasto polifase; guasto monofase; guasto doppio monofase; arco intermittente.

I transitori di rete vengono forniti in formato COMTRADE. Tale nuovo dispositivo stato introdotto alla luce di alcuni prodotti recentemente immessi sul mercato, facilmente adattabili alle funzioni richieste e che potenzialmente possono avere un costo decisamente minore di una tradizionale realizzazione TA + TO (+TV) + PG a parit di prestazioni.

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Impianti di terra - realizzazione


Limpianto di terra unico per Utente e Distributore, a carico dellutente
Il Distributore deve collegare lo schermo dei cavi alla terra Utente nei casi di connessione realizzata in cavo con almeno tre cabine utente/cabine secondarie i cui schermi risultino collegati tra di loro, salvo diversa e motivata comunicazione. In tali casi limpianto di terra va dimensionato, a titolo cautelativo, per una corrente IE pari a 0,7 IF. Il distributore deve comunicare con congruo anticipo allUtente leventuale incremento del fattore di riduzione. In tal caso lUtente tenuto ad adeguare limpianto di terra alla nuova condizione.

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Impianti di terra - realizzazione


Il Distributore deve collegare il neutro BT del trasformatore ad un impianto di terra separato da quello dellUtente, a meno che: limpianto faccia parte di un impianto di terra globale, oppure gli schermi metallici dei cavi MT del Distributore siano connessi allimpianto di terra dellUtente. Nel caso di reti a neutro isolato, la corrente di guasto monofase a terra comunicata allUtente deve essere maggiorata del 10% dal Distributore, rispetto al valore di corrente di volta in volta calcolato o misurato (corrente effettiva) con un minimo di 20 A di maggiorazione.

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Impianti di terra - realizzazione


In ogni caso, limpianto deve essere dimensionato in modo da risultare idoneo ad entrambe le seguenti condizioni: corrente di guasto a terra e tempo di eliminazione del guasto comunicata dal Distributore; corrente di guasto a terra di 40 A a 15 kV (oppure 50 A a 20 kV, ed in proporzione per le altre tensioni) e tempo di eliminazione del guasto molto maggiore di 10 s (condizione per reti esercite a neutro compensato). In tale modo, nessun ulteriore intervento deve essere fatto sullimpianto di terra dellutente in caso di passaggio NI->NC.

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Impianti di terra -Verifica


Verifiche iniziali a carico dellutente, prima della connessione
Non basta la dichiarazione di conformit: occorre valore resistenza di terra o misura TCP. Non occorre pi chiedere conferma di IF e tF: compito del Distributore comunicare le variazioni (raccomandata A/R). Si tratta di una variazione significativa rispetto alla DK 5600. Lutente deve inviare al Distributore il verbale delle verifiche periodiche ai sensi del DPR 462/01.

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Impianti di terra -Verifica

Al fine di comunicare il valore della corrente di guasto monofase a terra allUtente, il Distributore effettua il calcolo o la misura della corrente capacitiva di guasto a terra per ciascun sistema di sbarre, con frequenza almeno annuale ed in occasione di variazioni significative e permanenti della stessa.

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Esplicitazione degli obblighi e degli oneri in caso di adeguamento tecnologico


Erano indicate nelle condizioni di fornitura dei contratti commerciali ENEL. Sono state introdotte, per chiarezza, nella Norma CEI 0-16 Il Distributore pu modificare le caratteristiche dellenergia che fornisce allUtente ovvero i propri impianti, nonch i criteri di esercizio della rete, sulla base dellevoluzione della normativa, del progresso tecnologico che interessa sistemi ed apparecchiature e della situazione regolatoria, alla luce delle pi recenti e affidabili acquisizioni tecniche e scientifiche, o a standard internazionalmente accettati. In tal caso la necessaria trasformazione degli impianti ed apparecchi deve aver luogo a cura del Distributore e dellUtente per quanto di rispettiva propriet. AllUtente deve essere garantito un anticipo adeguato (minimo 9 mesi) per ladeguamento eventualmente necessario dei propri impianti ed apparecchi.

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Maggiore affidabilit del SPG: soluzioni per il circuito di sgancio


I principi alla base della DK 5600 erano che: Lapertura del DG doveva avvenire con la massima affidabilit. Infatti, senza accorgimenti particolari, il SPG sarebbe potuto rimanere inefficiente a tempo indefinito lasciando lonere della selezione dei guasti interni allUtente, allinterruttore della linea di Distribuzione, con ovvie conseguenze negative per tutti gli altri Utenti alimentati dalla linea stessa. - Di qui la scelta delladozione della bobina a mancanza di tensione.

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Maggiore affidabilit del SPG: soluzioni per il circuito di sgancio


Nella CEI 0-16 la filosofia di base della DK 5600 stata confermata Limpianto utente non deve rimanere senza protezione: previsti controlli del Distributore. Grazie ai numerosi commenti ricevuti, la soluzione con bobina a mancanza di tensione richiesta dalla DK 5600 stata integrata con unaltra soluzione. La norma CEI 0-16 prevede, quindi, in alternativa: - Bobina a mancanza di tensione, oppure - Bobina a lancio di corrente + data logger I comandi di apertura/chiusura interruttore devono essere di tipo elettrico

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Maggiore affidabilit del SPG: soluzioni per il circuito di sgancio


Bobina a mancanza di tensione

Come precedentemente richiesto dalla DK 5600, per il comando di apertura del DG per azione della PG deve essere impiegata una bobina a mancanza di tensione. Di conseguenza, qualora manchi la tensione di alimentazione della PG per un qualsiasi motivo, si verifica lapertura del DG anche in assenza di comando proveniente dalla PG.

I circuiti di comando relativi a PG e DG, nonch la bobina a mancanza di tensione, devono essere alimentate dalla medesima tensione ausiliaria. Ci per garantire, in assenza di alimentazione ausiliaria, lintervento della bobina a mancanza di tensione.

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Bobina a mancanza di tensione
Rispetto alla DK 5600, la CEI 0-16 precisa che eventuali dispositivi di esclusione temporanea della bobina a mancanza di tensione escludano la bobina stessa per tempi non superiori a 5 s, in modo da consentire esclusivamente la chiusura del DG e il ripristino dellalimentazione ausiliaria. Gli accorgimenti per evitare interventi intempestivi della bobina a mancanza di tensione sono i medesimi della DK 5600: alimentare la PG (e il circuito di comando di PG e DG) tramite circuiti ausiliari dedicati che prevedano alimentazione ordinaria e di emergenza, ad es. asserviti ad un UPS o similari. Anche se non esplicitato evidente che PG e circuiti di comando del DG, inclusa la bobina a mancanza di tensione, debbano avere ununica alimentazione ordinaria ed ununica alimentazione di emergenza, pena la perdita di efficacia dei provvedimenti.

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Bobina a mancanza di tensione
Per consentire la chiusura del DG a seguito di una prolungata assenza di alimentazione allUPS, necessario che questo mantenga una carica sufficiente alla chiusura dellinterruttore generale od adottare un dispositivo di esclusione temporanea della bobina; predisporre un allarme che evidenzi immediatamente la mancanza della alimentazione normale ed il passaggio a quella di emergenza al fine di consentire il sollecito avvio degli opportuni interventi per il tempestivo ripristino dellalimentazione ausiliaria;

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Bobina a mancanza di tensione
dimensionare lautonomia dellalimentazione di emergenza dei circuiti ausiliari (comunque realizzata) dopo la comparsa dellallarme, tenendo conto dei tempi massimi previsti per il completamento dei sopra citati interventi di ripristino; effettuare la necessaria manutenzione ordinaria e straordinaria sui sistema di alimentazione dei circuiti ausiliari ordinari e di emergenza. La CEI 0-16 precisa che la protezione deve essere munita di un contatto NA in assenza di alimentazione ausiliaria. Tale contatto, qualora associato a un circuito di comando a mancanza di tensione, deve risultare chiuso in presenza della tensione ausiliaria. Inoltre, viene richiesto che siano previsti opportuni accorgimenti atti a prevenire linterruzione accidentale dei cavi di collegamento fra la PG e la bobina di apertura del DG.

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Bobina a mancanza di tensione
Apertura del DG con la massima affidabilit. Garanzia dellassenza di scatti intempestivi della linea del distributore per scarsa manutenzione dellimpianto dellutente. Per evitare scatti intempestivi, UPS con sistema di allarme, effettuare regolare manutenzione
230 V

UPS

DG PG

U<

ll DG si apre anche per guasti sul circuito di sgancio Necessari alcuni accorgimenti di buona tecnica per rimettere in tensione limpianto dopo un fuori servizio lungo (manutenzione, fermata)

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Sistema di controllo e registrazione associato alla PG
In alternativa alla bobina di apertura a mancanza di tensione, possibile impiegare (per il comando del DG da parte della PG) una bobina di apertura a lancio di corrente, purch la PG sia dotata di un opportuno sistema di controllo e registrazione (data logger) atto a consentire le verifiche del caso. Le caratteristiche di tale sistema di controllo e registrazione sono riportate nell Allegato D della Norma. In questo caso (circuito di comando a lancio di corrente) il contatto NA della PG deve essere aperto in presenza di alimentazione ausiliaria. Anche se non esplicitato, i circuiti di alimentazione relativi a PG e data logger, nonch i circuiti di comando della bobina a lancio di corrente del DG, devono essere alimentate da ununica alimentazione ordinaria e da ununica alimentazione di emergenza (UPS comunque presente). Ci per garantire la corretta funzionalit del tutto. Infatti, se la PG fosse alimentata senza UPS, dopo una richiusura (con disalimentazione della PG) la stessa potrebbe non agire determinando lo scatto definitivo della linea del distributore. Il data logger non serve ad evitare lUPS e la sua necessaria manutenzione periodica, ma a limitare possibili aperture intempestive (associate al sistema a mancanza di tensione).
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Sistema di controllo e registrazione associato alla PG
Il data logger ha la funzione di permettere la verifica del corretta disponibilit del SPG a intervenire, basandosi sul controllo dello stato di funzionamento della PG, in termini di: 1. 2. 3. 4. presenza presenza presenza presenza del collegamento tra PG e logger; dellalimentazione del logger; dellalimentazione del rel; e continuit del circuito di comando;

5. soglie di regolazione impostate dallinstallazione in poi; 6. eventi che hanno causato lattivazione della PG; 7. eventi che hanno causato lemissione del comando di apertura al DG;
8. funzionalit del rel; 9. presenza dei circuiti amperometrici; 10. presenza dei circuiti voltmetrici.

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Sistema di controllo e registrazione associato alla PG
I punti da 1 a 4 costituiscono i requisiti minimi del logger ai fini della presente Norma. I punti da 1 a 7 costituiscono i requisiti per ritenere idoneo il logger ai fini della Delibera 247/04 art. 33.15 (ora compresa nella Delibera 333/07) (ovviamente esclusa la funzione di qualimetro secondo EN 50160). I punti rimanenti sono facoltativi. Anche i tale caso necessario che siano previsti opportuni accorgimenti atti a prevenire linterruzione accidentale dei cavi di collegamento fra la PG e la bobina di apertura del DG.

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Sistema di controllo e registrazione associato alla PG
230 V UPS

DG PG+ LOGGER I>

Apertura del DG con affidabilit accettabile (UPS); Niente scatti intempestivi; Il logger tiene traccia del comportamento dellutente; Il distributore usa i dati del logger in caso di controlli; Lutente penalizzato in caso di comportamenti scorretti!

Ovviamente, la memorizzazione degli eventi sopra citati, completi di data e ora (minuti secondi), deve estendersi per almeno cento eventi e deve avvenire su un supporto interno non sovrascrivibile dallUtente.

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