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27/02/2004 n 46) art. 1, comma 1, DCB LIVORNO Anno XI - n 116 Novembre 2011
LEditoriale
di Enrico Dello Sbarba
Politica
to rapidamento, un governo, presieduto da Amintore Fanfani, definito delle convergenze parallele grazie ad una originale proposta dellon.Aldo Moro -segretario della D.C. Nel 1973, la prima grave crisi petrolifera provoc gravissime conseguenze sul piano economico e finanziario. Ebbene lallora presidente del consiglio Mariano Rumor rivolse agli italiani un preoccupato e responsabile appello radiotelevisivo mettendo a disposizione il proprio incarico per non essere di ostacolo ad un allargamento della coalizione di governo. Nel 1976, il paese era dilaniato dal crescente fenomeno del terrorismo e da un pericoloso scontro sociale: i risultati elettorali sancirono una quasi parit tra la D.C ed il PCI. Per facilitare una decantazione dello scontro politico e cercare di far uscire il paese dal tunnel della crisi, fu formato un governo monocolore democristiano sostenuto dai gruppi parlamentari del centrosinistra e dallastensione di quello del PCI, astensione che si tramut in voto favorevole dopo il rapimento dellon. Aldo Moro. Ed infine nel 1992, nel mezzo di una gravissima crisi finanziaria e la graduale dissoluzione dei partiti di governo a seguito di tangentopoli, il governo Amato, sostenuto dalla grande maggioranza dei gruppi parlamentari, assunse dei pesantissimi provvedimenti che colpirono indistintamente tutti gli italiani nel tentativo,poi riuscito, di salvare la lira aggredita dalla speculazione finanziaria internazionale. Tutto questo excursus riguardante i primi settanta anni della storia politica e democratica del nostro paese dovrebbe valere come monito per il nostro Presidente del Consiglio perch, di fronte, allaggravarsi della crisi economica. finanziaria ed anche morale, prenda seriamente atto della estrema drammaticit che lItalia sta attraversando e compia lormai famoso passo indietro, richiesto da tutte le forze politiche di opposizione e non solo, da quelle economiche e sociali.Appare, ormai, evidente come la sua permanenza alla presidenza del consiglio non costituisca pi un problema meramente politico ma con contorni, ben definiti, di prevalente valenza economica e finanziaria. Del resto landamento negativo dei sondaggi, a cui il Cavaliere ha affidato da sempre le sue fortune politiche, dovrebbe convincerlo a passare la mano , consentire la formazione di un governo di emergenza in grado di tentare la riconquista della fiducia perduta e salvare il paese da conseguenze dolorose e pesantissime
La Balena bianca
di Gerardo Bianco
Luned 14 Novembre, h. 18
c/o il Circolo Il Centro, via Trieste 7,
Politica
personaggio il vero messaggio politico che esprime, il resto noia. La novit che il leaderismo allo stato puro, svincolato da qualsiasi legame ideologico e da qualsiasi ideale politico concreto, si impianta con Renzi allinterno del Partito Democratico. I simpatizzanti del Sindaco fiorentino sono pronti a citare Clinton e Tony Blair. Ma si tratta di paragoni sballati: i Democratici americani non sono un partito ma una coalizione elettorale e i Laburisti inglesi sono stati sempre anticomunisti e riformisti. Renzi invece pretende di trasformare i nipotini di Berlinguer e i compagni del Partitone in popolo delle Primarie, pronto allapplauso e al sorriso al leader sorridente, ottimista e vincente. Che cosa labbia spinto a scegliere proprio quella tradizione politica presto detto: a Firenze solo entrando nel PD, il Manuale
Politica
Benedetto XVI
berlusconinana non esiste. Forza Italia, Polo e Pdl sono stati gli strumenti per laffermazione in Italia di uno schema politico nato ed impostosi dopo la fine della Guerra Fredda in numerosi paesi del mondo. Un sistema denominato con eccellente sintesi Democrazia Illiberale da Fareed Zakaria, in cui il ricorso al popolo serve a presentare il titolare del potere esecutivo come investito da una missione superiore a quella di qualsiasi altro organo dello Stato. Un unto del Signore autorizzato a scavalcare tramite la decretazione durgenza il sistema di pesi e contrappesi tra i vari poteri dello Stato, tipico delle democrazie liberali, oppure con il costante ricorso alla fiducia parlamentare. Daltra parte, il centrosinistra italiano, in questi anni, non stato in grado da parte sua di sviluppare unautentica cultura di governo, n una forte proposta politica alternativa. Ha permesso un progressivo impoverimento dei ceti medi (che in ogni regime democratico rappresentano il perno del sostegno alle istituzioni) senza creare autentico sviluppo. La ricchezza prodotta (si pensi al dibattito di qualche anno
Politica
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capacit di vedere le cose ha supplito poi il cattivo gusto di una serie di barzellette irreligiose. La circostanza ci ha fatto capire tra laltro levidenza del fatto che i tanto proclamati valori non negoziabili non hanno trovato, nel Pdl e dintorni, unautentica promozione. Il regime berlusconiano, insomma, un regime in senso stretto, e da parte di qualcuno si potrebbe pensare che ai cattolici basterebbe porgersi come i suoi eredi naturali per aver risolto il problema. Niente di pi sbagliato. Ci viene in mente un precedente rispolverato non senza sagacia dallo storico Agostino Giovagnoli, vale a dire quando era l11 agosto 1943 Luigi Gedda scrisse a Badoglio, capo del governo al posto di Mussolini da una ventina di giorni. Al Generale, il cattolico integralista gi seniore della milizia fascista (vi era entrato, si badi bene, con lidea di poterla cattolicizzare dallinterno) metteva a disposizione due milioni e mezzo di iscritti allAzione Cattolica per subentrare agli iscritti del Pnf nei gangli del potere e della societ. Santa ingenuit, quella di Gedda. Come si poteva pensare che la rinascente democrazia potesse attecchire su un modello del genere? Sarebbe stata la fine della democrazia, e probabilmente anche la mossa che avrebbe impedito allItalia, di l a qualche anno, di evitare una pace umiliante e punitiva alla conferenza di Parigi. Cera bisogno, allora come oggi, di una forte discontinuit, della presa di coscienza che cattolicesimo e moderatismo non sono sinonimi, cos come non lo sono cattolicesimo e laburismo. Se il progetto Gedda avesse preso piede, il nostro paese avrebbe con ogni probabilit preso la via del salazarismo. Avrebbe, in altre parole, lasciato un regime antiumano (definizione di Giovanni Paolo II) per abbracciare un regime troppo spesso inumano. Cos oggi si lascerebbe cadere un regime illiberale e pi che potenzialmente antidemocratico per divenire la colonna portante di un sistema ove perdurano tutte le ambiguit culturali e politiche del berlusconismo. E questa volta le responsabilit politiche e morali non sarebbero di nessun altro se non nostre. In questottica, perci, pare del tutto inadeguata la proposta di creare un polo cattolico che costituisca quella che viene definita la sezione italiana del Ppe. Definizione assai attraente, in un tempo in cui il branding importantissimo. Sarebbe come
dire una Dc che non si chiama Dc, ma collegata a tutte le Dc europee che non si chiamano quasi mai Dc e soprattutto alternativa alla sinistra. Uno schema del genere conserverebbe tutti i difetti del sistema politico attuale, a partire dal bipolarismo grazie al quale tanta parte dei cattolici si sono trovati fagocitati dai due schieramenti, senza contare molto n da una parte n dallaltra ( inutile fare una graduatoria di dove hanno contato di meno, la sostanza non cambia). Inoltre si protrarrebbe sine die lequivoco, letale, per cui la casa dei cattolici non pu che essere un partito conservatore purch sia. Unattenta analisi di quello che attualmente il Ppe sarebbe utile per scoraggiare ogni velleit a riguardo (guardiamo alle prese di posizione del Ppe in materia sociale o, argomento sollevato pi volta da Benedetto XVI, di difesa dellambiente). I documenti parlano da soli. La tentazione di succedere al regime va evitata, quindi, come va evitata una peri-
colosa deriva verso una gabbia neoconservatrice e bipolare. Bisogna andare oltre, perch il cattolicesimo altro. Altro rispetto ai valori di questa destra che, va detto con sincerit, ha fallito dal punto di vista politico, morale e sociale. Altro rispetto anche alla sinistra, pi o meno orientata verso il centro, la quale ha fallito proprio nella difesa di quei valori sociali che invece avrebbero potuto costituire il punto in comune con la dottrina sociale della Chiesa. Le libert fondamentali, il rispetto della dignit delle varie componenti sociali, la democrazia basata sulla separazione dei poteri, una struttura pluralistica dello Stato a partire dalla rappresentanza parlamentare devono essere i fondamenti dellItalia che aspira a uscire dalla attuale crisi politica, economica e sociale. Credere che basti raccogliere leredit avvelenata del berlusconismo, magari legandosi allo schema bipolare europeo, sarebbe il peggiore degli errori.
Attualit
La strage dei cristiani in Egitto del 9 ottobre e la lotta del governo militare contro i dissidenti
Lo scorso 9 ottobre, al Cairo, ventiquattro cristiani copti sono stati uccisi dalle forze dellordine durante una manifestazione. Secondo lautopsia, sei di essi sono stati travolti dai blindati; altri sono stati colpiti da un numero elevato di pallottole. Questa strage non tuttavia un evento isolato, poich segue i massacri del 7 gennaio 2010 (Natale ortodosso, nove morti) e del Capodanno 2011 (ventuno vittime), mentre continui scontri tra cristiani e musulmani stanno procedendo ormai regolarmente da anni. Quanto sopra costituisce una sorta di precedente degli accadimenti di ottobre. E infatti il modo con il quale il potere militare alla guida dellEgitto post-Mubarak ha tentato da subito di volgere a proprio vantaggio la strage. I copti sono quasi il 10% della popolazione egiziana, ossia oscillano tra i 7 e gli 8 milioni, e vantano una presenza millenaria nella valle del Nilo, con esperienza di convivenza pacifica e produttiva con musulmani ed ebrei. In un momento nel quale for-
te il dibattito riguardo a uneventuale modificazione dellart. 2 della Costituzione, che individua nella sharia la fonte primaria di diritto, i mezzi di comunicazione egiziani, nonostante molte personalit di primo piano si siano dissociate e lo stesso governo transitorio abbia tentato di smussare i toni, hanno invitato i cittadini onorabili a difendere la rivoluzione dai cristiani, contrari al processo di progressiva islamizzazione dello Stato condotto dai
militari. bene considerare che, probabilmente, la repressione dei copti abbia avuto quale spinta primaria il tentativo di mettere a tacere una voce dissidente, prima ancora che uno spirito puramente anti-cristiano. Tuttavia, la critica giunta dai Fratelli Musulmani riguardo allinopportuna tempistica delle richieste copte, la pervasivit dellislamizzazione delle Istituzioni e il tentativo del governo di transizione di dividere le opposizioni rinviando le elezioni al 2013 potrebbero far inasprire la reazione verso chi, per motivi religiosi o ideologici, non intendesse allinearsi. Il ritorno alla pacifica convivenza tra cristiani e musulmani il passaggio imprescindibile per evitare da una parte linstaurazione di una dura dittatura, dallaltra laggiunta di un ulteriore tassello verso la costituzione di una fascia potenziale di Stati islamici (non pi solo musulmani) nel Nord Africa. Nel frattempo, per, oltre 100mila copti hanno gi abbandonato la terra dEgitto.
CONFINDUSTRIA LIVORNO
Sezione Costruttori Edili
Attualit
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Egitto, novembre 2011. La presenza degli imprenditori italiani nei momenti cruciali e di passaggio della nuova storia politica del Paese.
Spigolature
re tu la go pi S
Ma perch non si cercato di evitare questa vergognosa operazione che ha fatto da apripista alla legge porcellum?
nelle municipalizzate. Ma di cosa si lamentano gli esponenti del PD livornese? LIdV a Livorno, come dappertutto, partito di lotta e di governo, esattamente come la Lega: entrambi sono abituati a fare il comodo loro! Non capiamo pertanto queste proteste: ognuno si puppi gli alleati che si scelto!!
Il brindisi
I principali esponenti dellIdV livornese (il movimento guidato dallex magistrato Antonio Di Pietro) dopo il provvedimento assunto dalla magistratura livornese in merito alla discarica del Limoncino che, in pratica, ha bloccato lapertura dellimpianto ed annullato le precedenti, contestatissime autorizzazioni concesse da Provincia e Comune di Livorno, hanno brindato, presumibilmente, insieme al comitato dei protestatari. Naturalmente si scatenato il finimondo perch il partito di Di Pietro partner importante delle due istituzioni livornesi con assessori nelle giunte ed altre posizioni
Il Senatur!
Abbiamo appreso che una commissione di esperti nel campo delle invettive e dei gestacci stia studiando cosa altro suggerire al Ministro per le Riforme (alias il senatur Umberto Bossi laureato in buone creanze e buona educazione) per evitare che, nelle suadenti e dotte risposte rivolte o indirizzate a giornalisti, avversari politici ed anche alleati del PdL, sia troppo ripetitivo.
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Livorno
Gli incontri de Il Centro con lAssessore allAmbiente della Provincia di Livorno e il Presidente Asa
imprese operanti nella Provincia di Livorno. Tema molto delicato che sta condizionando la competitivit e leconomia delle industrie della nostra zona e che richiede un fattivo coinvolgimento e partecipazione delle comunit per la sua soluzione. Anche il successivo incontro con il Presidente di ASA Fabio Del Nista ha rivestito particolare interesse. Il primo dato emerso stata la vastit dei territori interessati dallintervento di ASA, territori spesso caratterizzati da peculiari problematiche di approvvigionamento idrico come la Val di Cornia, il Volterrano, lisola dElba che richiedono notevoli capacit di investimento per soddisfare la primaria esigenza della distribuzione ai cittadini dellacqua. Partendo da questo scenario problematico ,che pu essere affrontato solo con una solidit economica che consenta i necessari investimenti, stato affrontato il tema della ripubblicizzazione delle acque posto dal recente esito referendario. Senza voler entrare nelle motivazioni in parte anche emotive ed ideologiche che hanno portato alla vittoria del Si,poich le pubbliche Amministrazioni non hanno capacit di intervento economico tale da garantire i necessari interventi, si convenuto che su questo delicato tema oc-
correr un pi razionale ed approfondito ragionamento, sfuggendo ai facili slogan, per evitare che si creino gravi problemi alle comunit. Fabio Del Nista, con la sua profonda conoscenza del tema,accresciuta anche dalle precedenti esperienze istituzionali di Assessore sia in Comune che in Provincia, ha citato numerosi episodi ed ha illustrato le varie problematiche dei nostri territori in un confronto dialettico che si protratto sino alla tarda serata. Poich lincontro si incentrato quasi esclusivamente sulle problematiche relative allacqua ma ASA anche distribuzione del Gas, per questo motivo IL CENTRO ha chiesto allamico Fabio di programmare un ulteriore incontro per approfondire questa tematica. A ci si aggiunga che a livello nazionale stanno avvenendo grandi manovre tra i tre principali player pubblico/privati dei servizi gas, acqua, rifiuti, IREN, HERA, A2A, con un tentativo di fusione che porterebbe ad un unico grande soggetto capace di competere anche a livello internazionale. Cosa pu significare questo scenario per ASA dove il socio privato IREN? Sar interessante discuterne assieme.
chiamando a sostituirlo il segretario provinciale di allora. Talmente fallito che il nuovo assessore per le politiche del territorio Mauro Grassi, non un politico ma viene dalla struttura tecnica della Regione del tutto estraneo cio agli equilibri del partito a Livorno. Inoltre sembra evidente che le dimissioni di Filippo Di Rocca non dipendono tanto dagli impegni di lavoro ma dalle resistenze dellala pi conservatrice del PD nei confronti della politica pi riformista di Cosimi. Sicuramente Cosimi da limpressione di stare un po stretto nel ruolo di sindaco ma pi che altro sembra un sindaco che non riesce ad esprimersi con la liberta che ritiene necessaria, frenato
dai gruppi che tradizionalmente determinano la politica della sinistra a Livorno e che il segretario comunale De Filicaia si candida a rappresentare nel futuro. Larrivo di personaggi esterni allambiente della sinistra livornese (anche se della stessa matrice politica) sembra muovere qualcosa: il genovese Gallanti ha iniziato il PRG del Porto che stato prioritario nel programma del suo predecessore Piccini senza che si sia mossa foglia; il fiorentino Grassi ha licenziato il bando per il Piano strutturale del PGR del comune che doveva uscire ad Aprile. Non sar allora che il problema della coalizione che ci governa non sono le mosche (IDV e SeL) ma nellelefante (il PD)?
Livorno
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Creare nuove op
- Siamo ormai quasi a met legislatura; qual il giudizio del Sindaco sulla situazione complessiva e sulla capacit di raggiungere obiettivi posti nel programma di governo locale? La sensazione che abbiamo che, in giro, vi siano pi perplessit che certezze Indubbiamente stiamo vivendo gi da qualche tempo, a livello nazionale ma anche locale, un periodo di grandi incertezze. I nostri primi due anni di mandato non sono stati facili: la crisi economica internazionale, alcune difficolt ereditate dal passato, il clima negativo venutosi a creare con una campagna elettorale molto aspra, i ripetuti tagli del Governo, i limiti imposti dal Patto di stabilit, la crisi che continua ad accrescere le situazioni di disagio. In questo quadro i risultati ottenuti dallAmministrazione sono da considerarsi abbastanza buoni, anche rispetto agli obiettivi prefissati nel programma di governo, che pure stato scritto quando ancora gli effetti della crisi, con i conseguenti tagli, non erano cos pesanti. Abbiamo appena concluso un documento per la verifica di met mandato che servir proprio a mettere in luce quanto di buono stato fatto e gli obiettivi che invece non sono stati ancora raggiunti, per poter rimodulare gli impegni da qui al 2014, sulla base anche di un quadro generale che ha cambiato non poco obiettivi e risorse. Detto questo, tengo a sottolineare il lavoro svolto per difendere i diritti dei pi deboli, mantenere alto il livello di qualit della vita, di assistenza, di integrazione raggiunto da questo Comune e limpegno profuso per provare a creare opportunit nuove di crescita economica, civile, sociale, lavorando alladeguamento e al miglioramento degli strumenti di pianificazione e sviluppo a nostra disposizione. - La situazione economica locale preoccupante: al di l della presenza di un tessuto importante di piccole e medie imprese, resta insoluto il problema dello stabilimento Solvay Stando a voci ricorrenti, non sarebbe il caso di chiarire e prepararsi ad ogni evenienza? Come ho avuto modo di ribadire in pi to nuovo rispetto a quello approvato allindomani delle vicende che hanno coinvolto il Sindaco Nenci? Direi di no. La decisione di procedere alla stesura di una variante parziale, senza riscrivere completamente le norme, dovuta al fatto che una rivisitazione sostanziale del Regolamento Urbanistico, come prevede la Legge Regionale 1/2005, avrebbe richiesto tempi molto lunghi. Abbiamo ritenuto che non fosse il caso di tenere tutto fermo e quindi abbiamo intanto predisposto questa variante che, seppure non sostanziale, andr comunque ad incidere positivamente sulla vita dei cittadini e delle imprese, grazie alla semplificazione delle procedure e alle nuove opportunit offerte per favorire recuperi e riqualificazioni. Penso ad esempio alla possibilit di trasformare le strutture stagionali in strutture a servizio permanente dellattivit; allopportunit di procedere ad adeguamenti legati a riqualificazioni (ad esempio per stabilimenti balneari o alberghi) senza dover presentare un piano di recupero e quindi senza dover attendere oltre due anni per dare avvio ai lavori; alla possibilit di ampliare le abitazioni anche oltre il limite massimo finora consentito di 115 metri quadrati, limite che con questa variante viene appunto eliminato; allopportunit di demolire e ricostruire manufatti condonati ad uso residenziale; alla possibilit offerta a tutte le aziende che lo riterranno utile di poter aprire attivit commerciali, anche di tipo alimentare, nella zona artigianale delle Morelline. Dopodich, come ho gi avuto modo di annunciare pi volte, aspettiamo i risultati della ricerca del SantAnna sulle prospettive di sviluppo del nostro territorio, per avviare unampia fase di partecipazione e per procedere ad una ridiscussione complessiva degli strumenti urbanistici del nostro territorio. Vorrei anche sottolineare che al di l della votazione finale (favorevoli i gruppi di maggioranza Pd e Idv, astenuti Il Cambio, Rosignano Democratica e Socialista e Gruppo misto Sel, contrari Pdl e Gruppo Comunista Federazione della sinistra), valutazioni positive per il lavoro svolto su questa variante e per i suoi con-
Alessandro Freschi
occasioni, riprendendo anche un passaggio importante del mio programma di governo, lindustria rappresenta un settore importante delleconomia del nostro territorio, il cui sviluppo dovr essere legato maggiormente a un miglioramento complessivo dellimpatto ambientale. Ovviamente la crisi che il nostro Paese e pi in generale lEuropa stanno attraversando ha colpito anche la nostra industria. Per questo abbiamo apprezzato il fatto che la dirigenza Solvay non abbia fatto ricorso a strumenti quali la cassa integrazione e la mobilit, anche se occorre ricordare che la maggior parte delle difficolt in questo ambito si sono riversate sulle ditte appaltatrici che operano allinterno della fabbrica. Per quanto riguarda il futuro chiaro che come Amministrazione Comunale, per poter programmare al meglio lo sviluppo del nostro territorio e della sua economia, abbiamo la necessit di avere una prospettiva pi certa sulle reali intenzioni della societ Solvay. - Il 24 ottobre stata votata in Consiglio una modifica esclusivamente tecnica al Regolamento Urbanistico, che costata due anni di preparazione qualcosa si sblocca, ma non sarebbe stato il caso di accelerare verso un Regolamento del tut-
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portunit di crescita
tenuti sono state manifestate da molti Consiglieri Comunali, anche di opposizione. Particolarmente apprezzato il metodo di lavoro: un metodo innovativo basato sul dialogo e sul confronto costante che ha segnato una discontinuit forte rispetto al passato e che, dati anche gli apprezzamenti ricevuti ed il risultato finale, vogliamo continuare ad utilizzare per il lavoro che ancora ci aspetta di revisione degli strumenti urbanistici vigenti. - La maggioranza, in modo a volte esplicito, a volte in modo sotterraneo, ha attraversato momenti di pericolo dal punto di vista della tenuta; ora si attestata su 18 Consiglieri Si prevede una verifica di met mandato e un eventuale allargamento della maggioranza, verso chi poi? Non mi risulta che vi siano stati pericoli. La Consigliera Monti, poco dopo linsediamento, ha scelto di lasciare il gruppo Pd, nel quale era stata eletta, per aderire a Sel. E questo stato lunico cambiamento registrato nella maggioranza che anche oggi, dal punto di vista numerico, solida poich pu contare su 17 Consiglieri pi il Sindaco, per un totale di 18 su 30. E anche sotto il profilo politico ricordo che in questi due anni non c stato atto di governo, di Giunta o di Consiglio, su cui non vi sia stata una presa di posizione assolutamente unitaria. Magari, ma questo anche positivo, abbiamo registrato momenti di discussione e di confronto, che sono poi la base della politica. Il documento per la verifica di met mandato pressoch pronto e a partire dai prossimi giorni sar oggetto di un percorso di ascolto e discussione, che ci permetter di raccogliere il contributo di tante voci diverse, con lauspicio che si possano creare le basi per un consenso e una condivisione pi larga dellazione di governo, per superare le divisioni nello schieramento di centrosinistra e trovare nuovo slancio per le sfide che ci attendono. - Torniamo alleconomia locale: sembra di percepire da parte dellAmministrazione e degli operatori economici locali una sorta di pericoloso distacco, carenza di iniziative, come se ci fossimo ormai rassegnati ad un destino di lento declino, cosa che ci sembra non accada in molti Comuni medio-piccoli del sud della Provincia, come Suvereto, Castagneto, la stessa Cecina, Bibbona? Nonostante i pesanti tagli e le difficolt del momento, siamo riusciti a mantenere alto il livello delle iniziative culturali, sia in quantit che in qualit. Ricordo un dato che parla da solo: 10.000 presenze alla mostra estiva sui Tommasi. Ma, oltre agli eventi nostri, abbiamo supportato anche iniziative di altri soggetti, Pro Loco e associazioni, come ad esempio i Mondiali di Danza del mese di maggio al Castello Pasquini. Sicuramente altre proposte da parte di soggetti privati sarebbero accolte dallAmministrazione con grande favore. - Ed infine: il destino del PD nazionale prefigurato dallincontro di Vasto? Premetto che certe rappresentazioni caricaturali della politica non mi appartengono. A mio avviso lazione politica, in un momento cos difficile come quello che stiamo vivendo, deve recuperare qualit e consenso. In questo senso apprezzo molto il lavoro svolto dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano. Una cosa certa: prima la stagione del berlusconismo finisce e meglio . Per quanto riguarda il futuro del PD, penso che, data la gravit dei problemi che affliggono lItalia, sia importante pensare ai programmi e poi sulla base di questi si devono scegliere gli uomini, creare le coalizioni e costruire i governi. In ogni caso mi auguro che tutte le forze democratiche del Paese possano concorrere al superamento dellattuale fase storica.
SCUOLA
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in tutta italia. Il servizio ha ottenuto da subito un grande successo, tanto che stato necessario raddoppiare la struttura iniziale ed in fase di realizzazione il suo ulteriore potenziamento, arrivando entro lanno ad unofferta di stoccaggio e manipolazione di oltre 3.000 pallets. Questa importante iniziativa ha fatto si, da intercettare sul porto di Livorno nuovi traffici alimentari refrigerati che erano destinati ad altri porti (Vado, Genova, La Spezia, Civitavecchia) di sviluppare servizi qualificanti nel nostro territorio creando occupazione specializzata in un settore complesso. Questa iniziativa sulla filiera alimentare in sinergia con lapertura del nuovo reefer portuale destinato essenzialmente alle navi con prodotti freschi in stiva (non containerizziate) pone complessivamente Livorno quale polo mediterraneo di riferimento ai grandi traffici alimentari in concorrenza con i terminal storicamente preparati, recuperando una tradizione labronica che negli anni si era assopita.
Prossime sfide per lInterporto saranno far crescere ancora il servizio offerto nel settore del fresco ed integrare la filiera alimentare con la catena del freddo (prodotti congelati).
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Rosignano
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smo di tutti gli altri, ciascuno infatti ha dimostrato quanta passione e capacit professionale ci sono dietro al mondo della ristorazione (le sorelle Orlandi di Montenero con la salsiccia di pesce del certosino, riscoprendo una ricetta dei monaci della Certosa di Calci, LAragosta con una Palamita al cartoccio dai sapori mediterranei). Il ristorante un volano di conoscenza del territorio. Chi sceglie di mangiare in un locale attraverso il cibo e il vino coglie il territorio, incontra i gusti e i sapori di una terra e incontra persone, ne assapora gli umori e i caratteri. E ad essi si lega, li ricorda e funge da miglior trasmettitore e promotore verso altri. Ma il ristorante anche luogo di amicizia. Ecco il ricordo, a tavola, di Aldo Santini presso il ristorante LUva Nera di Elena, a Bolgheri, con vini e piatti che rimarranno memorabili (tra cui quello vincitore: il coniglio in umido, il preferito dal giornalista arguto che tanto ha scritto -e bene!- di cibo e di vino).
di Bolgheri e di Ivano Monelli di Populonia sono stati offerti in assaggio, assieme a una nutrita documentazione di materiale informativo e promozionale, durante le tre giornate. LAssociazione Cacciucco di Livorno ha preparato, grazie al pesce portato direttamente da Livorno (Mercato.) un cacciucco di quelli che non si scordano per la loro bont e presentazione (rigorosamente pesci interi) abbinati al vino rosso Tages, un vino fresco, armonioso e profumato a base di merlot e sangiovese di Poggio Rosso di Populonia. Davvero un capolavoro apprezzato dai veneti (presente lassessore di Abano Claudio Benatelli e il presidente della Apt di Padova, Flavio Manzolini) ma anche dai tanti stranieri ospiti dellhotel. Il tutto concluso rigorosamente con sua maest il ponce! Una positiva amicizia quella instaurata con Abano ha affermato lassessore Pacini- che ci sprona ancora di pi far conoscere i nostri territori attraverso occasioni come queste: una promozione della provincia che punta sui prodotti e i produttori. *** 11-11-11.11 scuole di Livorno festeggiano lestate di San Martino con il progetto Orti in condotta di Slow Food, Provincia e Comune: Maestre e bambini assaggeranno una merenda davvero sana e buona: pane e olio. Olio bono portato a scuola direttamente dagli agricoltori della provincia di Livorno per far conoscere che C Olio e olio. *** A proposito di eventi enogastronomici e di prodotti tipici: almeno 2 appuntamenti da non perdere: il primo il 18 e 19 novembre in Fortezza Vecchia con Lezioni di cucina Vetrina Toscana, promossa da Tuttovela e dalla CCIA di Livorno, con la partecipazione della Provincia. Il secondo evento da non perdere il 3 (con inaugurazione alle ore 10) e il 4 dicembre: prender il via la terza edizione di C olio e olio al Museo di Storia Naturale, Villa Henderson a Livorno. La rassegna, organizzata dalla Provincia, mette in mostra i prodotti a Km. 0 del nostro territorio. Prodotti di qualit che potranno essere ottime occasioni di regali utili e gustosi per le prossime festivit.
ETRURIA NORD
r.l. Soc. Coop a r.l.
S.C.R.L.
Harborea ha conquistato i livornesi. Dopo il taglio del nastro, compiuto dalla presidente del Garden Club Marcella Montano Musetti insieme allassessore alle culture Mario Tredici, se ne sono visti gli effetti. Alla festa delle piante e dei giardini dOltremare, che si svolta tra gli alberi e i vialetti del parco di Villa Mimbelli, hanno partecipato oltre 5000 persone , protagoniste, per tre giorni, di un evento che non ha avuto finora precedenti. Chi entrava si sentiva subito avvolto da unatmosfera gioiosa e profumata di aromi. Di fiore in fiore, le soste presso questo o quel padiglione sono continuate ininterrotte. A partire dalle rose, protagoniste della mostra, che si offrivano alla vista spampanate o in boccio, in cespugli traboccanti dei pi sontuosi colori che sfumavano nelle mille tonalit di unideale tavolozza pittorica. E poi gli agrumi siciliani, le orchidee di Morosolo, le ninfee sospese sullacqua, le spezie che solleticavano lolfatto, i frutti antichi, evocatori di dispense profumate di mele cotogne. Ognuno trovava il suo pezzetto di paradiso. Celato anche in un angolo di deserto con le piante grasse mignon, negli arbusti sempreverdi punteggiati di bacche rosse, nelle Hirondelle di ferro battuto che lievitavano per laria con farfalle, uccelli e coccinelle da ospitare in giardino. E non a caso hanno esposto i migliori vivai-
sti italiani, in particolare quelli specializzati in piante esotiche. Si voleva infatti ricordare la vocazione marinara di Livorno, quando il porto mediceo sapeva di caff e di spezie, aveva lafrore dei legnami che giungevano dalle foreste coloniali, e le maone, cariche di merci, andavano su e gi tra le navi e i magazzini degli spedizionieri affacciati sui canali della Venezia. Sul filo del ricordo, le degustazioni di vari tipi di caff, t, e cioccolato al peperoncino che hanno scandito la presentazione di questo o quel libro presso il Caff letterario. Un successo: per gli ascolti, la partecipazione a temi attinenti la realt storicobotanica del nostro territorio e la dimostrazione che la risposta a una buona offerta sempre positiva. Successo anche per le lezioni di composizione floreale: una dimostrazione di bravura a cui si devono manufatti ammiratissimi ( che eleganza quel bamb ornato di orchidee!). Che lesito di Harborea sia stato superiore ad ogni aspettativa, lha ben sottolineato il sindaco Alessandro Cosimi: Ci auguriamo che sia linizio di una collaborazione pi stretta con il Garden Club e che levento diventi un fatto culturale importante, visto che ci insegna a vivere bene un pezzo di citt. In questo contesto si pu davvero credere che Livorno sia la rosa del Tirreno, ha poi osservato il presidente della Provincia Giorgio Kutuf. Lallusione alla pezza della rosa, la moneta medicea introdotta da Ferdinando II che rappresenta il fiore sul retro. Con una sua riproduzione e una pergamena sono stati premiati dieci espositori con le motivazioni pi significative. Testimonial preziosa, Harborea ha voluto offrire un pacchetto completo di opportunit per i visitatori: dalla visita alla casa natale di Modigliani a quella del Museo di Storia Naturale del Mediterraneo, dalle gite in battello lungo i canali, allAcquario cittadino. Chiuso il sipario verde, si fanno ora i conti: detratte alcune spese, lincasso sar devoluto al Comune perch lutilizzi al meglio per la manutenzione del parco e delle sue strutture storiche. Intanto, arrivano da pi parti i primi commenti. Con sfumature diverse, sono tutti positivi, conditi anche da qualche esclamativo. A riprova che c fame di bellezza e armonia. E saperle offrire aiuta a vivere meglio.
Dal Kenya a Pisa con Arpa nel nome di Pier Giorgio Ballini
E giunto alla conclusione lo stage, finanziato dalla Fondazione Arpa (www.fondazionearpa.it), di due operatori sanitari provenienti dal Kenya presso lAzienda Ospedaliero-Universitaria Pisana. I due giovani, il medico Ketere Puntai e linfermiera Agnes Sineet Lemomo, sono arrivati a Pisa alla fine di agosto con una borsa di studio di sei mesi che la Fondazione Arpa ha istituito nel nome di Pier Giorgio Ballini, compianto Amministratore Delegato della SAT. Nel loro stage hanno frequentato con profitto ed entusiasmo la Chirurgia Generale 1 Universitaria, lambulatorio di Ecografia e la Sala Operatoria dirette dal Prof. Franco Mosca e la Senologia della Dr.ssa Manuela Roncella, acquisendo nozioni importanti per la professione nel loro paese. Continua cos limpegno di formazione di Arpa per i paesi in cui la situazione sanitaria molto difficile. Il Prof. Mosca, Presidente della Fondazione Arpa, insieme al Maestro Andrea Bocelli, Presidente Onorario di Arpa, desiderano ringraziare sia la Dr.ssa Gina Giani che la Signora Luisella Ballini. Gina Giani, Amministratore Delegato SAT, ha dichiarato: Siamo lieti di poter presentare questa importante iniziativa, legata alla memoria delling. Pier Giorgio Ballini, nei locali dellaeroporto che lui stesso ha guidato a partire dal 1994 fino al 2009, anno della sua scomparsa. Laugurio migliore che possiamo fare a questi operatori sanitari di poter mettere a frutto nel loro Paese di origine tutto il know-how e lesperienza professionale con cui sono entrati in contatto lavorando insieme ai medici e agli infermieri di uno degli ospedali deccellenza della sanit italiana.
Cultura
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A Livorno quello pi noto era il Caff della Posta a fianco del cinema Lazzeri
Caff letterario una di quelle espressioni scomparse che indicano unepoca, eppure i caff letterari sono stati una realt importante nella societ e nella cultura italiana, e non solo italiana. Si chiamava Il Caff, gi nel Settecento, la rivista che Pietro Verri pubblicava a Milano fingendo di riportarvi le conversazioni colte che si sarebbero svolte appunto in una caffetteria. Non c paese (o villaggio), anche piccolissimo, che non abbia un suo caff, che non sia meta di frequentatori, assidui o saltuari, dove, oltre a un caff o a una birra, non si consumi anche una gran quantit di parole, dove le parole e il vino, diceva Manzoni parlando di Renzo alla Luna piena, scorrevano senza misura n regola. A Torino, negli anni che prepararono lUnit dItalia, cerano caff frequentati dai conservatori, altri soltanto dagli innovatori. Illuminismo, Romanticismo, Risorgimento, Futurismo e Avanguardie hanno trovato nei caff italiani di un tempo il luogo in cui discutere ed elaborare idee. Ogni citt ha avuto i suoi caff letterari. Da Trieste, coi suoi Caff degli Specchi e San Marco, oggi frequentato da Claudio Magris, a Palermo, coi Caff Caflish e Mazzara, dove Tomasi scrisse Il Gattopardo, passando per Roma e ai suoi ormai leggendari Caff Aragno, in via del Corso, nella cui celebrata Terza Saletta, durante il fascismo si ritrovavano scrittori e giornalisti, pittori, gente di cinema, e poi, dopo il fascismo il Caff greco a via Condotti, e il Caff Rosati e il Canova a Piazza del Popolo, e laltro Rosati e il Doney a via Veneto. Erano quelli i luoghi della Roma della dolce vita, di Fellini e Flaiano, dellintellettualit italiana e internazionale che, dalla fine della seconda guerra mondiale fino agli anni 60, fecero di Roma una nuova caput mundi. A Firenze il famoso caff Giubbe Rosse che, tra le due guerre mondiali, fu frequentato da Montale e Vittorini, Tobino e Bonsanti, per citare solo alcuni intellettuali. E il Pedrocchi (PD), il Gam-
brinus (NA). Caff Tergeste, ai tuoi tavoli bianchi/ ripete lubbriaco il suo delirio;/ ed io ci scrivo i miei pi allegri canti: cos Umberto Saba immortalava uno dei pi famosi caff di Trieste. A Livorno, i letterati, i pittori e gli artisti pi in generale si davano appuntamento al Caff della Posta, questo era ubicato nellarea dellattuale cinema Lazzeri era dotato di un grande giardino ricco di alberi e di vegetazione. Era cos chiamato perch situato di fronte al Palazzo delle Poste, si affacciava infatti con lingresso principale sulla via Grande, ed aveva inoltre un grande cancello dal quale si accedeva al rigoglioso giardino in piazza Guerrazzi. Il Caff della Posta senza dubbio il pi celebre e antico caff di Livorno, ritrovo di letterati e patrioti, fra i quali, come ricordava la lapide murata allinterno del locale, Francesco Domenico Guerrazzi, A. Palli, T Gherardi Del Testa e G. Carducci. Aperto da Artemisio Zucconi nel 1851, fu ceduto dagli eredi, nel 1920, ai fratelli Lazzeri. Successivamente questo complesso fu trasformato e sullarea del giardino fu costruito il moderno, CinemaTeatro Lazzeri. Laltro baluardo degli incontri delle genialit livornesi, il Caff Bardi fu aperto nel 1909 ed ebbe vita fino al 1921. Era situato allangolo tra via Cairoli e Piazza Cavour, da qui transiteranno tutti gli artisti pittori che daranno vita al Gruppo labronicoed alcuni di essi collaboreranno con vari letterati per disegnare le copertine dei loro libri. Ai tavoli del Caff si generavano discussioni accese, nascevano idee e collaborazioni, si progettava di politica e di cultura pi in generale, ed alcuni artisti
(Natali, Puccini, Michelozzi, Fioravanti, Romiti, Ghilardi per citarne alcuni) decorarono con le loro opere pittoriche colonne e lunette del Caff. Tutto avveniva l, come in un auditorium ciascuno dalla propria tribuna, difatti cerano postazioni fisse (guai a sedersi nel posto abituale di un singolo personaggio) come il cantuccio di sinistra che era esclusivo degli artisti. Anche per il Caff Bardi il 1920 fu nefasto, il Banco di Roma acquist limmobile e ne prese possesso lanno successivo, i pittori della branca del Gruppo labronico continueranno a frequentarsi alla Bottega dArte aperta da Gino Belforte. Cos racconta Gastone Razzaguta nel suo Virt degli artisti labronici:- I divani torno torno di velluto flosci e consumati, i grandi specchi appannati, i camerieri stanchi colle falde bisunte, i clienti incalliti ai loro posti; la decadenza trov insomma il Caff pronto al trapasso.I tempi sono inesorabilmente cambiati, adesso gli scrittori usano quasi tutti il computer e lavorano comodi in case riscaldate, mentre i pittori sono molto meno maledetti e ubriaconi di una volta. Oggi ognuno interessato a se stesso o tuttal pi ai suoi amici, scambi ce ne sono pochi. Oggi il blog che assomiglia al caff letterario dun tempo, Nel blog c di tutto, critica seria e insulti, materiale inedito e accese discussioni. Manca la fisicit e manca un limite: nel blog ci si perde a volte senza alcun costrutto. Ma un ritorno alla socializzazione culturale c, presente una nuova tendenza in fatto di lettura e di scambi di pensiero, si chiama book-bar, questo unevoluzione del caff letterario del passato, molto apprezzato dagli intellettuali, ma piace anche ai giovani, agli adulti e ai non pi giovanissimi. E un locale in cui si va per un aperitivo, ma anche per letture di poesia, o per sfogliare un libro o una rivista davanti a un drink o a una cena. E la cornice in cui incontrare gli amici, ma anche uno scrittore, oppure per ascoltare musica. Insomma, un mix tra luogo di intrattenimento alla moda, caff e salotto di casa, in una parola, il Book-bar.
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occorreva prenotare due giorni prima per avevamo dei grandi sarti, Caracciolo, Visconti , Schubert (le famose attrici dei film dei telefoni bianchi erano vestite da lui). I clienti stranieri erano principalmente americani che, dopo la moda francese, compravano quella italiana. Poi arriv la grande distribuzione. Alla fine della seconda guerra mondiale al Nord cerano i macchinari degli opifici intatti, quindi lattivit potuta ripartire subito con grande vantaggio. Govanbattista Giorgini fu il grande inventore della moda italiana e si adoper con successo a far concorrenza a quella parigina; infatti, dopo alcune sfilate effettua-
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