You are on page 1of 7

ISTITUTO PROVINCIALE DI CULTURA E LINGUE NINNI CASSAR

I NUMERI REALI E I RADICALI I PARTE


Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it www.galois.it INTRODUZIONE AI NUMERI IRRAZIONALI NOTA STORICA La teoria delle monadi stata elaborata dai Pitagorici nel V secolo a.C. Secondo tale teoria un punto un corpuscolo indivisibile che prende il nome di monade. Questa definizione lascia intuire che un segmento dato da un insieme finito di tantissime monadi e, di conseguenza, tutti i segmenti sono commensurabili, cio il loro rapporto sempre esprimibile mediante un numero razionale. Infatti, dati i due segmenti a e b, il segmento a costituito da m monadi e il segmento b costituito da n monadi, cio: a = m monadi e b = n monadi
CLASSI III A E III B

con m ed n numeri naturali diversi da zero. Di conseguenza il rapporto:

I Pitagorici dovettero quindi confrontarsi con due realt: secondo la teoria delle monadi il rapporto tra la diagonale di un quadrato e il lato un numero razionale; per il teorema di Pitagora il rapporto tra la diagonale di un quadrato e il lato un numero irrazionale. Essendo vero il teorema di Pitagora, i Pitagorici conclusero che la teoria delle monadi era falsa, ma nascosero questa scoperta per mantenere alto il prestigio della scuola. Questo perch sulla teoria delle monadi erano stati costruiti tutti i ragionamenti matematici. Negata la teoria delle monadi, i Pitagorici dedussero che non esistono le monadi, che un segmento non costituito da un numero finito di punti e che esistono coppie di segmenti incommensurabili. Nel dialogo Menone del filosofo Platone, lautore riporta, gi nel IV secolo a.C. il seguente problema: Determinare la misura in metri della diagonale di un quadrato il cui lato misura 1 metro. Per il teorema di Pitagora1 si ha:

Bisogna quindi dimostrare la seguente proposizione: Il numero non razionale. Per dimostrare ci procediamo per assurdo supponendo che esso sia razionale. Quindi possiamo scrivere: con
1

Si ricordi che il teorema di Pitagora afferma che in un triangolo rettangolo, il quadrato costruito sullipotenusa equivalente alla somma dei quadrati costruiti sui cateti.

ISTITUTO PROVINCIALE DI CULTURA E LINGUE NINNI CASSAR Si possono presentare due possibilit: 1. la frazione pu essere semplificata, quindi va ridotta ai minimi termini e poi si ragiona come nel punto seguente; 2. la frazione gi ridotta ai minimi termini (ovvero m e n non hanno fattori comuni) e quindi si elevano al quadrato ambo i membri della precedente uguaglianza, ottenendo:

Poich e non hanno fattori comuni, nemmeno e avranno fattori comuni, in quanto sono formati dagli stessi fattori di e con esponenti raddoppiati. Quindi la frazione non pu essere semplificata, ovvero non pu mai essere uguale a 2. un numero razionale. Dobbiamo La contraddizione nasce dallaver supposto che quindi concludere che .

NUMERI IRRAZIONALI E NUMERI REALI Definizione: Dicesi numero irrazionale un numero che non pu essere rappresentato con una frazione. Sono esempi di numeri irrazionali: , , . Osservazione. Ogni numero irrazionale pu essere rappresentato da un numero decimale illimitato e non periodico. Infatti si ha: Definizione: Dicesi numero reale ogni numero razionale o irrazionale. Osservazione. Linsieme dei numeri reali pu essere considerato come lunione dellinsieme dei numeri razionali e dellinsieme dei numeri irrazionali, cio:

PROPRIET DELLINSIEME DEI NUMERI REALI Linsieme dei numeri reali un insieme infinito e ordinato, ma gode di una propriet di cui non gode linsieme dei numeri razionali. Infatti, dato un numero razionale, possibile associare ad esso un punto su una retta; viceversa non a tutti i punti della retta si pu associare un numero razionale. Infatti, se si considera la figura seguente:

E. Modica, 2011/2012 www.galois.it

ISTITUTO PROVINCIALE DI CULTURA E LINGUE NINNI CASSAR possibile notare che esiste il punto P che ha una distanza da O pari a al quale non corrisponde nessun numero razionale. Per tale ragione si dice che linsieme dei numeri reali completa la retta e quindi vale la seguente propriet: esiste una corrispondenza biunivoca tra linsieme dei numeri reali e i punti di una retta. Grazie a tale propriet linsieme si dice completo. CALCOLO APPROSSIMATO Linsieme dei numeri reali costituito da tutti e soli i numeri che possono essere rappresentati in forma decimale. Si ha: { Quando siamo in presenza di un numero decimale, possibile stabilire quale cifra bisogna considerare. Per esempio, partendo dal numero:

se ci si ferma alla prima cifra decimale, allora ; se ci si ferma alla seconda cifra decimale, allora ; se ci si ferma alla terza cifra decimale, allora . Tutti i numeri inferiori a vengono detti valori approssimati per difetto di , tutti i numeri maggiori di vengono detti valori approssimati per eccesso di . Poich:

si dice che il numero 25,7 il valore approssimato per difetto a meno di mentre 25,8 il valore approssimato per eccesso a meno di Dato il numero 31,25488 i valori approssimati per difetto a meno di sono mentre i valori approssimati per eccesso a meno di sono 3,3 3,26 3,255 3,2 3,25 3,254 del numero .

del numero ;

3,2548

3,2549

La differenza fra il valore approssimato dato e la sua approssimazione prende il nome di errore assoluto di approssimazione. Esistono due metodi di approssimazione di un numero e sono descritti di seguito.
E. Modica, 2011/2012 www.galois.it

ISTITUTO PROVINCIALE DI CULTURA E LINGUE NINNI CASSAR APPROSSIMAZIONE PER ARROTONDAMENTO Se si considera il numero 4,37457291, arrotondato alla: terza cifra decimale diventa 4,375; quinta cifra decimale diventa 4,37457. Regola. Per arrotondare un numero decimale alln-esima cifra decimale, basta considerare il valore della cifra successiva e: se tale cifra minore o uguale a 4, allora la si trascura insieme a tutte quelle che la seguono; se tale cifra maggiore o uguale a 5, allora si aumenta di uno la cifra stabilita e si trascurano tutte le cifre successive. APPROSSIMAZIONE PER TRONCAMENTO Per approssimare un numero decimale per troncamento, basta trascurare tutte le cifre successive a quella stabilita. Per esempio il numero 4,37457291, troncato alla: seconda cifra decimale diventa 4,37; terza cifra decimale diventa 4,374. LE RADICI QUADRATE Definizione: Si dicono radici quadrate elevati al quadrato, danno come risultato .
2

di un numero reale

tutti quei numeri che, .

Osservazione: Lo 0 ha come unica radice quadrata se stesso! Infatti

Perch i numeri reali negativi non ammettono alcuna radice quadrata? La risposta alla domanda semplice, basti pensare al fatto che qualsiasi numero reale elevato al quadrato d come risultato un numero positivo!
3, ma Notazione: Il simbolo utilizzato per indicare la radice quadrata di un numero in realt esso indica solamente il valore assoluto delle radici quadrate del numero, cio:

| |

Per tale ragione il simbolo suddetto prende il nome di radice quadrata assoluta. Inoltre, il simbolo viene detto segno di radice quadrata e il numero a viene detto radicando. Bisogna quindi stare attenti e ricordare che nellinsieme dei numeri reali: ogni numero positivo a ammette due radici quadrate opposte tra loro: ; lo zero ammette come unica radice quadrata se stesso; i numeri negativi non ammettono alcuna radice quadrata.

2 3

Il termine radice quadrata deriva dal fatto che esprime il lato di un quadrato di area a. Simbolo introdotto dal matematica tedesco Christoph Rudolff (1500 1545) come abbreviazione della parola radix.

E. Modica, 2011/2012 www.galois.it

ISTITUTO PROVINCIALE DI CULTURA E LINGUE NINNI CASSAR Dalle precedenti considerazioni appare evidente che di fronte alla scrittura , si debba avere: , perch i numeri reali negativi non ammettono radice quadrata; , perch il simbolo rappresenta la radice quadrata assoluta. Quando ci si trova di fronte alla radice quadrata di un numero reale a si possono verificare i due casi seguenti: il numero a un quadrato perfetto e quindi la sua radice quadrata assoluta un numero intero: ad esempio ; il numero a non un quadrato perfetto e quindi la sua radice quadrata assoluta un numero irrazionale: ad esempio

Concludiamo questo paragrafo osservando che, se si considerano i soli numeri reali non negativi, la radice quadrata assoluta o aritmetica loperazione inversa dellelevazione al quadrato: ( ) In base a quanto abbiamo osservato, se il radicando di una radice quadrata unespressione letterale, bisogna determinare le cosiddette condizioni di esistenza (C.E.) in , cio quei valori delle variabili del radicando per cui il radicale sia definito. Esistenza del radicale ( ) Il radicale ( ), con ( ) polinomio, definito in corrispondenza di tutti i valori dellindeterminata x per cui risulta: ( ) e assume, per tali valori di x, valore positivo o nullo. Esempio 1. Determinare le condizioni di esistenza del radicale Tale radicale definito purch sia: .

ovvero per i valori di

. Quindi

). .

Esempio 2. Determinare le condizioni di esistenza dellespressione

Tale espressione definito purch i radicandi di entrambe le radici siano contemporaneamente maggiori o uguali a zero, cio: { Risolvendo il sistema si ottiene che
E. Modica, 2011/2012 www.galois.it

]. 5

ISTITUTO PROVINCIALE DI CULTURA E LINGUE NINNI CASSAR

LE RADICI CUBICHE Definizione: Si dice radice cubica4 di un numero reale a quel numero che, elevato al cubo, d come risultato a. Si osserva facilmente che la radice cubica di un numero mantiene sempre lo stesso segno del numero in quanto sappiamo che il cubo di un numero reale conserva sempre lo stesso segno della base. Esempi: o o o

Quando ci si trova di fronte alla radice cubica di un numero reale a si possono verificare i due casi seguenti: il numero a un cubo perfetto e quindi la sua radice cubica un numero intero; il numero a non un cubo perfetto e quindi la sua radice cubica un numero irrazionale.

In base a quanto abbiamo osservato, poich la radice cubica di un numero esiste sempre e ha lo stesso segno del numero, non serve imporre le condizioni di esistenza che sono state imposte nel caso della radice quadrata. Esistenza del radicale ( ) Il radicale ( ), con ( ) polinomio, definito in corrispondenza di ogni valore dellindeterminata x e risulta: positivo se ( ) ; nullo se ( ) ; negativo se ( ) .

LE RADICI N-ME Definizione: Si dicono radici n-esime di un numero reale a quei numeri che, elevati ad n, danno come risultato a: ( )

E. Modica, 2011/2012 www.galois.it

Il termine radice cubica deriva dal fatto che esprime il lato di un cubo di volume v.

ISTITUTO PROVINCIALE DI CULTURA E LINGUE NINNI CASSAR Quando si tratta con le radici n-esime di un numero reale, bisogna fare attenzione al fatto che lindice sia pari o dispari. Si presentano infatti i seguenti casi: se lindice n dispari la definita per qualsiasi valore di , inoltre negativa se , positiva se e nulla se ; se lindice n pari la definita solo per i valori di e si ha che .

Definizione: Siano , con e , si chiama radice aritmetica n-esima di e si indica con lunico numero reale e positivo tale che . Se si pone, di conseguenza, (ovvero 0 ha come unica radice n-esima se stesso). Si ritiene utile ribadire i concetti precedentemente discussi mediante le seguenti: Osservazioni: 1. Se si parla di radice quadrata e la scrittura indica tutti quei numeri reali che, elevati al quadrato, danno come risultato a. Ogni numero positivo a ammette due radici quadrate opposte tra loro: , infatti: ( ) ( ) e( ) ( ) ; 2. 3. non esiste perch non esistono le radici n-esime di numeri negativi quando n pari. 4. perch la radice cubica di un numero mantiene sempre lo stesso segno del numero, in quanto sappiamo che il cubo di un numero reale conserva sempre lo stesso segno della base, ma si pu generalizzare e dire che esistono le radici nesime di numeri negativi quando n dispari. Osservazione: Attenzione! Se si calcola la radice aritmetica di poich la scrittura ha significato ma non sappiamo a priori se a positivo o negativo, quindi un errore scrivere: invece corretto scrivere: | |

Se si considerano i soli numeri reali non negativi, la radice quadrata assoluta o aritmetica loperazione inversa dellelevazione al quadrato: ( ) In questo caso non si ricorre al valore assoluto perch la scrittura ha significato se quindi il quadrato della radice aritmetica di un numero positivo il numero stesso.

E. Modica, 2011/2012 www.galois.it

You might also like