You are on page 1of 2

LANGOLO TRIBUTARIO n.

5/2011
a cura del Dott. Maurizio DElia info@professionistiassociati.eu Albo Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Firenze C.t.u. del Tribunale civile e penale di Firenze, specializzato in Societ Associazioni Sportive ed Enti non Profit. Revisore Contabile; iscr. Albo Giudici Arbitrali di Firenze. Master di perfezionamento in Diritto ed Economia dello Sport

LA DESTINAZIONE DEL 5 PER MILLE


Proseguendo la trattazione degli argomenti affrontati negli articoli precedenti, merita separata trattazione la destinazione del cinque per mille. Il disegno della legge finanziaria per il 2010 proroga ulteriormente la possibilit per i contribuenti di destinare una quota pari al 5 per mille dellimposta sul reddito delle persone fisiche a finalit di interesse sociale. Cos come previsto nel 2006, anche negli anni successivi, il contribuente ha effettuato la scelta di destinazione della quota del 5 per mille della sua imposta sul reddito delle persone fisiche, relativa al periodo di imposta dellanno precedente, apponendo la firma in uno degli appositi riquadri che figurano sui modelli di dichiarazione (CUD; 730/1; UNICO PF, ovvero, sulla scheda per la scelta dell 8 e del 5 per mille, inserita nel fascicolo delle istruzioni dellUnico PF riservata ai soli soggetti esonerati dalla presentazione della dichiarazione). E bene sottolineare che la scelta non alternativa con quella dellotto per mille e non determina maggiori imposte da pagare e pu essere effettuata anche da chi non obbligato alla presentazione della dichiarazione dei redditi, ma ha certificata la pensione od un reddito da lavoro dipendente. I modelli CUD infatti devono riportare unapposita pagina che, sottoscritta dal contribuente nella casella riportante i dati della scelta, pu essere consegnata a qualsiasi professionista o caf abilitato alla trasmissione telematica dei dati dichiarativi. Affinch la scelta sia valida infatti, oltre alla firma, il contribuente deve indicare il codice fiscale dello specifico soggetto cui destinare direttamente la quota del 5 per mille.

In particolare sono state previste le seguenti possibilit di destinazione: Attenzione: il decreto legge n.159 del 2007, convertito con modificazioni dalla legge n. 222 del 29 novembre 2007, ha ammesso al riparto della quota del 5 per mille dellIrpef, anche le associazioni sportive dilettantistiche in possesso del riconoscimento ai fini sportivi rilasciato dal Coni. Un apposito decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, ha definito la procedura per la predisposizione degli elenchi dei possibili beneficiari, per la formulazione della scelta e per la successiva assegnazione delle somme. E da notare che i dati aggiornati ormai a pi di un anno fa in tutto, riportavano come stati ammessi 40.922 soggetti, inseriti negli elenchi: 12.751 nuovi beneficiari, tra cui primeggiano i Comuni. Nel dettaglio, 28.396 del totale sono enti del volontariato, 400 gli enti della ricerca scientifica, 93 quelli della ricerca sanitaria, 7.861 i Comuni e 4.172 le associazioni sportive dilettantistiche. Queste ultime hanno registrano un balzo in avanti rispetto alle 1.152 ammesse nel periodo precedente. Al riguardo, si segnala inoltre che lattivit di riscontro e controllo svolta per gli enti del volontariato dallAgenzia ha portato allesclusione di 3.493 enti; analogamente il Ministero dellIstruzione, dellUniversit e della ricerca ha scartato dagli elenchi 27 enti a seguito della propria attivit di controllo, mentre i controlli da parte del Coni hanno portato allesclusione di 1.690 associazioni sportive dilettantistiche. Sono stati pubblicati anche gli elenchi degli enti esclusi. Per completezza espositiva bisogna anche ricordare che anche nei confronti dei soggetti con tutte le carte in regola per usufruire dellagevolazione, le erogazioni subiscono ritardi di almeno due tre anni anni, rispetto a quando il soggetto ha manifestato con la firma il proprio consenso la strada per aiutare il settore quindi non solo impervia, ma ancora piena di buche

You might also like