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G!URISPRUDENZA
Obbiigazioni
e contratli
1021
!LCORRIERE
G!URIDICO
1/. 91/992
Risarcimeuto del dmmo
ALLA RICERCA
DELLA "CHANCE" PERDUTA
Tribunale di Monza, 21 febbraio 1992, n.
147 - Pres. Franco- Rel. Calabro - First Ra-
cing Team S.r.l. c. Bonanno G.
La perclita del/a chance e oggetto di autonomo
danno risarcibile rispetto al pregiudizio fina/e, in
quanto costituisce una enthO economica a s
stante esistente nel patrimonio del soggetto al
momento del veq'ficarsi del!' evento damwso.
... Omissis ...
Motivi della decisione
Le contrapposte domande risolutorie, praposte
da F.R.T. e da! Bonanno, appaiono di agevole so-
luzione.
L' attrice, nel proprio atto di citazione, ha imputa-
to al convenuto una serie di inadempimenti, dei
quali, peraltro, non ha fomito la bench minima
dimostrazione.
All'assoluto difetto di prava documentale delle
proprie asserzioni, in effetti, F.R.T. ha sommato
una altrettanto assoluta inerzia istruttoria, omet-
tendo ogni sollecitazione in tal senso in fase ui
trattazione della causa e, all'udienza di precisa-
zione delle conclusioni, non richiamando esplici-
tamente le (peraltra generiche ed inammissibili)
istanze istruttorie contenute neii' atto di citaziorlt.-
Quanto aqueste ultime, quand'anche se ne vales-
se ammettere il richiamo implicito in sede di con-
clusioni, non puii i1 Collegio esimersi da! sottoli-
neame la contrarieta al disposto di cui all'art. 244
c.p.c., non risultando la prava orale - chiesta in
citazione - dedotta in capitoli separati e specifici
(ma, al contrario, sostanziandosi in una prolissa
narrativa, contenente per di piu giudizi, valuta-
zioni ed argomentazioni difensive).
L'inerzia istruttoria della attrice appare ulterior-
mente avvalorata dall' osservazione che, dopo la
rinunzia al mandato da parte dei prapri difensori
(v. verbal e d 'udienza del 21 novembre 1991),
F. R. T. ha omesso di ulteriormente dedurre ed
istare in via probatoria, nonch di depositare la
propria comparsa conclusionale.
Va da s, dunque, che la domanda attrice debba,
nel merito, essere respinta per asso1uto difetto di
prava dei suoi presupposti di fatto.
Meritevole di accoglimento appare, per contra, la
domanda risolutoria proposta, in via riconvenzio-
nale, da! Bonanno.
Il convenuto, al di, dell'inesistenza di qualsivo-
glia pro va di eventuali su e inadempienze contrat-
tuali, ha fomito la positiva dimostrazione docu-
mentale (doce. sub. n. 8) del pagamento a F.R.T.
del corrispettivo contrattualmente pattuito, in mi-
sara addirittura superiore (Jire 1.199.500.000) a
quanto previsto (lire 1.1 00.000.000) nella scrittu-
ra privata 24 novembre 1990, prodotta da en-
trambe le parti.
Tale circostanza, del resto, de ve ritenersi pacifica
ed incontestata in giudizio.
Altrettanto incontestato e pacifico e il fatto che
F.R.T., gia prima della notificazione dell'atto di
citazione (e, pertanto, a Campionato Interconti-
. -- nentale di Formula 3000 appena iniziato ), ebbe,
ad estromettere il Bonanno dal team e, coman-
que, a manifestare la propria inequivocabile ed
unilaterale volanta di ritenere (senza, come s'e
visto, alcun giustificato motivo) risolto il contral-
to stipu1ato inter partes.
Tale circostanza, omessa ogni altra considerazio-
ne, appare di per s idonea a legittimare !'invoca-
la declaratoria di risoluzione del contralto per
inadempimento da parte di F.R.T.
A tale pronunzia consegue innanzitutto l'obbli-
go, per 1 'attrice, di restituire al Bonanno il corri-
spettivo versato, pari a lire 1.199.500.000 [ ...
Omissis : .. ], oltre agli interessi legali dalla do-
manda al sli!do.
In secando luogo, l'avvenuta risoluzione del con-
tra!to per fatto e colpa dell' attrice ne legittima la
coniliinna al risarcimento dei danni patrimoniali
sofferti dalBonanno.
Al riguardo,'!a peculiarita della fattispecie impo-
ne una congrua valutazione dei contrapposti inte-
ressi regolati dalle parti mediante il contralto de
qua.
Come e noto, i1 Campionato Intercontinentale
Automobi1istico di Formula 3000 e considerato,
di fatto, un passaggio pressoch necessario (po-
trebbe dirsi una anticamera>>), al qua1e deve sol-
tostare qualunque pilota che aspiri ad un ingaggio
nella massima formula (Formula Uno).
Dunque, oltre che avvenimento agonistico dotato
di un praprio rilievo intemazionale, detto Cam-
pionato appare aggiuntivamente connotato dalle
prospettive di sviluppo professionale e sportivo
delle quali gode chi e chiamato a parteciparvi.
In concreto, 1 'importanza di tale momento agoni-
stico e testimoniata, oltre che da! seguito che il
Campionato in questione ha tra i mass media,
proprio dal contenuto del contralto stipulato tra le
odieme parti.
E sufficiente, per rendersene canto, una attenta
lettura della scrittura privata 24 novembre 1990 e
L _ - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - ~ ~
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Obbligazioni
e colllratti
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G/URIDICO
/l. 9/1992
della notevole mole di impegni in essa trasfusa
dai contraenti, sia mediante norme programmati-
che, sia attraverso veri e propri obblighi compor-
tamentali.
Non solo, ma l'importanza reciproca dell'impe-
gno contrattuale, in relazione al momento agoni-
stico ed ai suoi possibili sviluppi ulteriori, appare
concretamente dimostrata dall'analitica discipli-
na dettata dalle parti quanto all'esclusiva, ai rap-
porti con gli sponsor, alla partecipazione alle pro-
ve di gara, alla gestione degli spazi pubblicitari,
alla esclusione della possibilita (per il pilota) di
esercitare altre attivita pericolose, e via dicendo.
Da! punto di vista strettamente economico, la no-
tevole importanza del contralto e testimoniata
non solo da! corrispettivo pagato da! Bonanno (Ji-
re 1.199.500.000, come s'e visto), ma anche dal-
la ingente misura (Jire 500.000.000) della penale
prevista nel caso di risoluzione anticipata del rap-
porto chiesta o voluta dal pilota.
In diritto, la fattispecie risarcitoria de qua puo es-
sere assimilata alla astratta figura della perdita
di chance, oggetto di pregevoli elaborazioni
giurisprudenziali (v. a puro titolo d'esempio:
Cass. 19 dicembre 1985, n. 6506).
I1 problema della risarcibilita della possibilita
perduta e stato quasi costantemente risolto in sen-
so positivo, subordinatamente alla effettuazione
di una valutazione probabilstica che, peraltro, a
parere di questo Tribunale, non puo prescindere
dalla seguente considerazione di giustizia: la per-
dita di una possibilita va considerata come un fat-
to autonomo rispetto al pregiudizio finale.
La chance costituisce, infatti, una entita patrimo-
niale a s stante, dotata di una propria autonomia
economica: basti pensare al fatto che, in determi-
nati casi, essa potrebbe anche costituire oggetto
di trasferimento a terzi.
Dunque, soprattutto in circostanze nelle quali una
valutazione ipotetica della concreta realizzabilita
della chance appare ardua (o, quantomeno, non
agevole), la risarcibilita della sua perdita puo es-
sere subordinata ad un giudizio prognostico me-
no rigido e, comunque, non ancorato ad aridi ed
imponderabili calcoli percentuali.
Nel caso di specie, che la chance persa da! Bo-
nanno (mediante l'illecita esclusione, per unan-
no, dalle competizioni del Campionato Intercon-
tinentale di Formula 3000) fosse concreta e suf-
fragata da ragionevoli possibilita di risultato (non
necessariamente identificabili con un immediato
ingaggio in una scuderia di Formula Uno), e di-
mostrato:
- dai pregressi (notori ed incontestati) risultati ot-
tenuti da! pilota nella medesima categoria (v.
comparsa di risposta);
-dalla scelta di inclusione nel team, nei suoi con-
fronti operata da F.R.T. (essendo del tutto eviden-
te che l'ingaggio del pilota non poteva essere mo-
tivato solo dall 'apporto finanziario da! medesimo
arrecato al team);
-dalla minuziosa cura dei particolari dell'attivita
agonstica, preconizzata nel contralto de qua.
Dunque, tenuta canto della natura ed importanza
del contralto, del! 'incontestata qualita di pilota
professionista di Giovanni Bonanno (v. compar-
sa risposta), della natura e qualita della chance>>
vanificata, nonch della valutazione del danno da
rottura contrattuale effettuata preventivamente da
F.R.T. mediante la previsione della penale di cui
al punto 12 della scrittura 24 novembre 1990, ap-
pare eguo e congruo liquidare il danno sofferto
da! convenuto in complessive Jire 400.000.000 ai
valori attuali (pari a circa un terzo del valore del
contralto), oltre agli interessi legali dalla doman-
da (6 giugno 1991, data di deposito della com-
parsa di risposta) al saldo.
Debbono, da ultimo, essere esaminate le questio-
ni relative alla convalida del sequestro conserva-
tivo, concesso al G.I. con decreto (inaudita altera
parte) in data 7 giugno 1991.
Anche al di la della accertata fondatezza, nel me-
rito, delle domande del Bonanno, non pare al
Collegio che possa sussistere alcun dubbio in re-
lazione alla esistenza, in fatto e diritto, dei pre-
supposti ex /ege previsti per la concessione
dell'anzidetta misura cautelare.
In effetti, il.fimws bmzi iuris appariva (ed appare)
pienamente in te grato dall 'esistenza di un contrat-
to, dalla prava del pagamento della somma di Ji-
re 1.199.500.000 da parte del Bonanno, dalla cer-
tezza e liquidita del credito di quest'ultimo in
qualsivoglia ipotesi risolutoria e, per converso,
dalla iniziale incertezza (an et quantum) di ogni
ventilata ipotesi risarcitoria in favore della attri-
ce.
Quanto al pericu/um in mora, la particolare situa-
zione soggettiva di F.R.T. (caratterizzata dalla as-
senza, al di fuori dei beni sequestrati, di una ido-
nea patrimonializzazione) ed i1 suo comporta-
mento processuale ed extraprocessuale hanno co-
stituito (e costituiscono) la miglior riprova della
piena legittimita del concesso sequestro.
Infine, il peculiare oggetto della misura cautelare
ha, altrettanto pienamente, giustificato l'adozio-
ne della procedura d 'urgenza prevista da] terzo
comma dell'art. 673 c. p.c.
I1 provvedimento di sequestro, tempestivamente
e ritualmente eseguito da! richiedente, va conse-
guentemente convalidato (in uno con i successivi
provvedimenti adottati da] G.l. ande disciplinar-
ne l'attuazione).
Quanto alla cauzione prestata da! Bonanno, a
mezzo di polizza fidejussoria, se ne deve disporre
Jo svincolo in favore del creditore sequestrante.
I1 costo della polizza fidejussoria (v. polizza Firs
Italiana di Assic. spa n. Z54085/3, fase. Bonan-
no ), anche in vi a risarcitoria, deve essere posta a
carico della attrice soccombente: di talch, F.R.T.
srl dovra essere condannata a rimborsare al con-
venuto il corrisposto premio di Jire 16.800.000,
oltre agli interessi legali da!! 'esborso al saldo.
Infine, debbono essere separatamente esaminate
le doman de proposte in giudizio dai terzi interve-
nuti Reynard Racing Cars Limited e Banca Roh-
ner S.A.
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GIURISPRUDENZA
Ohbligazioni
e cantratli
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GIVR/DICO
1/. 911992
Quanto alla Reynard, non pare che sussista alcun
ostacolo all'accoglimento delle istanze dalla me-
desima proposte.
La proprieta del bene indicato nella comparsa di
interveniD 11 novembre 1991 e risultata inconte-
stata in giudizio e, anzi, e stata esplicitarnente
ammessa dal creditore sequestrante.
Di tale bene, dunque, dovra essere ordinata la re-
stituzione in favore della legittima proprietaria.
Per contra, immeritevole di accoglimento appare
l'analoga domanda proposta in giudizio dalla
Banca Rohner S.A., in relazione ai beni meglio
individuati nella comparsa d'intervento 12 no-
vembre 1991.
Contestato dal Bonanno il fondamento di tale ul-
timo intervento, incombeva all'intervenuta l'one-
re della prava di aver acquisito la proprieta dei
beni rivendicati, mediante atto di data certa (ex
art. 2704 c.c.) anteriore al sequestro.
La Banca Rohner, in vece, si e limitata alla pro-
duzione in giudizio di un contralto di leasing,
non solo non dotato della certezza (quanto alla
data) richiesta dall'art. 2704 c.c., ma neppure
testimoniante, in modo inequvoco, della pro-
prieta del bene in capo all'intervenuta (che, nel
prodotto contralto di leasing 6 novembre 1990,
riveste la qualita di locatrice, non necessaria-
mente coincidente con quella di proprietaria dei
beni locati).
Anche al di la di ogni questione circa la legitti-
mita, nel nostro ordinamento giuridico, del piu
ampio contralto di <<sale and lease back cui ha
fallo cenno la Banca Rohner nei propri scritti di-
fensivi, non e chi non veda come 1 'intervenuta
IL
di Paola Caporali
non abbia prodotto !'atto di data certa con il qua-
le, a suo dire, F.R.T. le avrebbe alienalo i beni de
quibus.
Per di pi u, l'unico documento al riguardo prodot-
to (in s insufficiente a di mostrare 1' esistenza ed
il contenuto dell'asserita compravendita) e costi-
tuito da una contabile bancaria da lata 8 novembre
1990, testimoniante il trasferimento di SFR.
199.000 da Bank Rohner a tali sigg. Fert e Dele-
traz (e non, direttamente, a F.R.T.).
Essendo quantomeno equivoca, dunque, la docu-
mentazione prodotta in giudizio dalla Banca
Rohner appare inidonea a suffragare la proposta
domanda, che deve pertanto essere respinta.
Le spese processuali, quanto al rapporto tra attri-
ce e convenuto, seguono la soccombenza e si li-
quidano come da dispositivo.
Se ne deve, invece, dichiarare la compensazione
tra il convenuto ed i terzi intervenuti, attesa da un
lato 1' evidente diffi!'olta di accertamento, all' atto
del sequestro, della proprieta dei beni oggetto
della su a esecuzione e, dall 'altro, la minima atti-
vita defensionale determinata da tali questioni.
Non sussistono, inoltre, i presupposti per farsi
luogo alla condanna per responsabilita aggravata
dell'attrice ex art. 96 c. p.c. (del resto, essendo in-
dimos trato e neppure quantificato l'eventuale
danno in tal senso sofferto dal convenuto).
La presente sentenza, fondata sulla scrittura pri-
vata 24 novembre 1990 (prodotta da entrambi i
contraenti) e, quanto all'intervenuta Reynard, su
scritture e documenti incontestati, puO essere mu-
nita della clausola di cui all'art. 282 c. p.c.
... Omissis ...
La decisione del Tribunale di
Monza ha riproposlo un tema di
grande attualita in un periodo in
cui si registra un trend giuri-
sprudenziale (1) sempre pi u di-
retto ad estendere la sfera delle
posizioni tutelabili sino a ricom-
prendervi le lesioni di interessi
meritevoli di tutela, ma non fa-
cilmente riconducibili nell'am-
bito dei diritti soggettivi (2).
La scuderia sportiva, S.r.l. First
Racing Team (F.R.T.), stipula
un contratto con un pilota ro-
mano e si irnpegna a farlo par-
tecipare al Campionato Inter-
continentale Automobilistico
di Formula 3000, dietro corri-
spettivo dell'ingente somma di
L. 1.200.000.000, accompa-
gnata dalla volanta di conse-
guire i migliori risultati sportivi
possibili.
Ma, gia dopo la prima prava del
campionato 1991, la societa
sportiva estromette il pilota, so-
stituendolo con altro di nazio-
nalita tedesca, e inoltre lo cita in
giudizio chiedendo la risoluzio-
ne del contralto per inadempi-
mento, in quanto, secando la
S.r.l. First Racing Team stessa,
il pilota non aveva dimostrato
una concreta e reale volanta di
ottenere i risultati sportivi da
entrambi prefissati alla stipula-
zione del contralto.
ln effetti, una stagione agonstica
ben spesa in un campionato in-
tercontinenlale di Formula 3000,
pub obiettivamente creare i pre-
supposti per accedere al la mag-
gior formula, ossia alla Formula
l. Beco che, sfulnata la possibi-
lita di portare avanti il campiona-
to di Formula 3000, per l'estro-
missione dalla scuderia FRT,
crollano conseguentemente i pre-
supposti necessari, anche se da
sol non sufticienti, per un possi-
bile ingaggio in Formula 1.
La domanda viene contestata
dal pilota, ritualmente costitui-
tosi in giudizio, il quale chiede a
sua volta, in via riconvenziona-
le, la risoluzione del contralto,
per inadempimento della scude-
ria automobilistica, oltre alla re-
stituzione del corrispettivo ver-
sato e al risarcimento dei danni.
Note:
(1) Cfr. da ultimo Cass. 2 giugno 1992,
n. 6667.
(2) In dottrina A. Di Majo in Commen-
tario codice civile a cura di Scialoja e
Branca - Del/e obbligazioni in genera-
le, 1988.

GIURISPRUDENZA
Obbligazioni
e contratti
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ILCORRIERE
GIURJDJCO
/l. 9//992
I1 Tribunale, infatti, condanna
la FRT alla restituzione del cor-
rispettivo versato da! pilota
estromesso ed al risarcimento
del dan no, danno che, nella fat-
tispecie, si concretizza nella
perdita della clwnce.
PERDITA
DELLA CIJAVCE))
Questa particolare figura di
danno, definita <<perdita della
c/umce)>, o, in italiano perdita
della possibilita>>, che ha avuto
vita difficile fino a giungere
all'ormai pacifico riconosci-
mento (3), operato per gran par-
te dalla giurisprudenza, consi-
ste, infatti, nella definitiva vani-
ficazione della possibilita, con-
cretamente sussistente al mo-
mento in cui sopraggiunge
!'evento lesivo, di conseguire
un risultato utile.
Il nodo gordiano relativo alla ti-
gura risarcitoria della perdita
della chance e costituito dalla
potenzialita del pregiudizio le-
so: la vittima non perde il risul-
tato favorevole gia esistente,
ma la sola possibilita di conse-
guire lo stesso. Il danno, dun-
que, secando parte della dottri-
na, non si rinviene come danno
autonomo, ma previa attenta
analisi degli elementi che pos-
sano far ritenere effettivamente
raggiungibile il risultato utile.
RJSARCffiiLI'I'i\' DELLA
CHANCE PERDUTA:
PRO E COl\T'J'RO
La difficolta evidenziata dalla
dottrina, ma oggi sempre piu
spesso superata in giurispru-
denza (4), (anche ad esempio
nella sentenza in commento)
consiste nel riconoscimento
della matrice autonoma del dan-
no da perdita della chance, ri-
spetto alla valutazione del dan-
no stesso. Certo la giurispru-
denza non sempre e univoca,
perch mentre da alcuni si sot-
tolinea 1 'autonoma del danno
derivante da perdita della chan-
ce (5), da altri si accentua la
componente futura e se ne rico-
nosce la risarcibilitii a titolo di
lucro cessante (6) (7). Partico-
larmente diffusa e la giurispru-
denza francese sulla perle de
chance>l. Basti ricordare il caso
del candidato impedito a pre-
sentarsi ad un esame (8), ovvero
il caso del bambino che, bravo
alle scuole elementari, perde la
possibilita di occupare in futuro
un pasto ben remunerato, o del-
la vedova di uno studente del
sesto anno di medicina (9).
La risarcibilita, infatti, sembra
destinata ad eclissarsi qualora
non si riconosca un danno certo
ed attuale nella perdita della
e han ce, m a una possibilita mera-
mente ipotetica ed eventuale di
lesione non ancora verificatasi.
lnfatti, secando Busnelli (1 O) la
perdita della chance e la lesione
di un mero interesse di falto,
che perla prevalente interpreta-
zione restrittiva dell'art. 2043
c.c. ha poche possibilita di esse-
re risarcita.
In base all'interpretazione di
Bigliazzi Geri, Breccia, Busnel-
li, Natoli (11) la perdita di chan-
ce e da considerare lucro ces-
sante, che perO, essendo
di un interesse privo dei requisi-
ti di attualitfl e certezza non e ri-
sarcibile.
Un'interessante tesi proviene,
invece, da! Bocchiola (12) il
quale con un capovolgimento
concettuale rispetto a quello
operato dagli autori preceden ti,
riconosce nella perdita di chan-
ce la natura non di lucro cessan-
te, ma di vera e proprio danno
emergente certo e attuale, con-
sistente nel venir meno della
probabilita esistente nel mo-
mento in cui I'evento si e verifi-
cato)).
La chance, infatti, viene meno
in coincidenza del verificarsi
del falto dannoso, proprio per-
ch e gia esistente nel patrimo-
nio del danneggiato (13). Dun-
que, la funzione risarcitoria
consiste nella necessitil di com-
pensare la perdita gia subita e
non da subire, di un qualcosa
gia facente parte del patrimonio
del danneggiato (14).
In proposito, un riscontro giun-
ge anche da una recente senten-
za della Cassazione (15) secan-
do cu un' azienda, non sottopo-
nendo alcuni autisti, assunti in
base a richiesta numerica inol-
trata all'ufficio di collocamen-
Note:
(3) V.G. Viney, Trait de droit civil de
J. Ghestin, IV, Les ob/igations. La re-
sponsabifit: conditions, Pars, 1982,
431 ss.; P. Le Tourneau, La responsa-
bi/it civil, 111 ed., Paris, 1982, 169 ss.;
A. Bnabent, La chance et le droit, Pa-
ris, 1973; R. Savatier, Trait de la Re-
sponsabilit civile en droit fram;ais,
Paris, 1951.
{4) Cass. 19 dicembre 1985, n. 6506, in
Foro it., 1986, 1, 384, con nota di A.M.
Princigalli: Quando piiJ si che no: perdi-
ta di una Chance come danno risarci-
bile; Id., Riv. crit. dir. priv., 1985,315.
(5) Pretura Palermo 17 settem.bre
1988, in Temi slci/iani, 1989, 302 E ri-
sarcibile il dan no derivante dalla perdl-
ta di una chance gi.3. esistente nel pa-
trimonio del dipendente al momento
del comportamento illecito del datare
dllavoro, ed idonea a produrre anche
solo probabilmente e non con assoluta
certezza un determinato reddito".
{6) Trib. Forll 5 dicembre 1989, in Ar-
ch. Circolaz., 1990, 785 uNell'ambito
del risarcimento del danno provocato
da un fatto illecito, la perdita di una
chance (nella fattispecie derivante dal-
la mancata esecuzione di un contralto
avente ad oggetto una prestazione la-
vorativa a segulto di sinistro stradale)
trova ristoro come dan no indiretto a ti-
tolo di lucro cessanteu.
(7) Pretura Roma 30 aprile 1986, in
Nuovo diritto, 1986, 989 .. ove non ven-
ga utilizzato nelle mansioni di assunzio-
ne e resti inoperoso, illavoratore ha di-
ritto a! risarcimento del danno sia per
lucro cessante, sub specie di perdita
della Chance" di lavoro extra, sia per
lesione della professionalita (nella fatti-
specie, il ricorrente, assunto quale an-
nunciatore televisivo in video, non era
poi stato utilizzato per difetto di telege-
nia ravvisato dai vari direttori di testata,
ed aveva Jegittimamente rifiutato di
esptetare le mansioni, intrnsecamente
diverse da quelle contrattuali, di annun-
ciatore con vece fuori campou,
(8) Rodi8re in Rev. trim. dir. civ., 1 964,
739.
{9) Con nota di Chartier in J.C.P.,
1985, 11, 2036.
(10) Busnelli, Perdita di una chancee
risarcimento del danno, in Faro it.,
1965, IV, 47 ss.
(11) Bigliazzi Geri, Breccla, Busnelli,
Natoli, /stituzioni di dirltto civi/e, vol. 111,
Obbligaziani e contratti, Terina 1 989,
715 SS.
(12) Bocchiola, Perdita di una Chan-
ce" e certezza del danno, in Riv. trim.
dir. proc. civ., 1976, 55 ss.
(13) F. Mastropaolo, 11 risarcimenta del
danna al/a salute, Napoli, 1985, 291
SS.
(14) C. Salvi, 11 danno extracontrattua-
le, Napoli, 1985, 212 ss.
{15) Cass. 19 novembre 1983, n.
6906, in Giust. civ., 1 984, 1, 1841, con
nota favorevole di E. Ciappagli, Perdi-
ta di una "chance" e risarcibilita del
danna per ritardo nella procedura di
assunziane.
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C COI/Irill/i
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1/, 9i/992
In libreria
to, alle prove di cultura elemen-
tare e di guida, aveva sottratto
loro la possibilita di conseguire
1' assunzione, ossia il risultato
utile.
Qui, !'elemento di incertezza
poteva creare un ostacolo al di-
ritto al risarcimento del danno.
Ma la Cassazione ha accolto le
argomentazioni che portano a
considerare la perdita di c/wnce
cme danno autonomo e dun-
que risarcibile, ed ha affermato,
quindi, in proposito !'importan-
te principio secando cui il con-
cetto di guadagno e di perdita di
cui all'art. 1223 c.c. non si rife-
risce unicamente ad entitft pecu-
niarie, ma a qualsiasi utilita
economicamente valutabile per
cui: costituisce entitft patrimo-
niale anche una situazione cui e
collegato un reddito probabile>>.
La perdita della chance di esse-
re assunti, cos'i come di essere
ingaggiati in una scuderia di
Formula 1, non e solo eventua-
le, ma esistente come valore pa-
trimoniale autonomo nel mo-
mento del verificarsi del danno.
lnsomma, senza dover effettua-
re forzature per giungere ad un
ulteriore ampliamento del!' area
LE SOCIETA'
Guida alla normativa
e alla prassi comunitarie
IPSOA in collaborazione con KPMG
Opera a schede mobili
Aggiornata 4 volte all'anno
3 volumi: L. 550.000
Aggiornamenti - Canone annuo: L. 210.000
della risarcibilita del danno in-
giusto, si pub considerare la
chance come parte integrante
del patrimonio della vittima al
momento del verificarsi del-
l'evento lesivo.
Si puo parlare, infatli, di danno
patrimoniale effettivamente su-
bita quando il soggetto danneg-
giato viene privato di una utilita
che, viceversa, avrebbe ricevu-
to in assenza dell'impedimento
cagionato. Ed e presente anche
l'oggettivo carattere patrimo-
niale nel momento in cui sussi-
ste la vanificazione di utilita la
cui fruizione sia impedita al
danneggiato per un falto che in-
cida nella sfera della sua perso-
nalitfm.
DETEimDNAZIONE
DELQUANTUM
RJSARCIDILE
Problema diverso dalla risarci-
bilita della possibilita perduta,
intesa strictu sensu, e quello le-
gato al! a sua misura, in quanto il
falto che la situazione sulla qua-
le si e inciso sia solo probabil-
mente e non con certezza idonea
a produrre un miglioramento
-
patrimoniale apprezzabile (nel
caso di specie, un avanzamento
di categoria con 1' auspicato in-
gaggio in Formula 1), influisce
non sulla esistenza, ma sulla mi-
sura del danno risarcibile.
I1 quantum del risarcimento
(16), infatti, e valutato conside-
rando la perdita de !la possibilita
favorevole perduta e non si puo
certo subordinare la certezza
del danno alla maggiore o mi-
nore possibilita di ottenere 1 'uti-
li ta sperata.
Percio la determinazione del-
1 'ammontare del risarcimento
viene fatta sulla base di un cal-
colo delle probabilitii fra le
chances favorevoli e contrarie
che la vittima, nel nostro caso il
pilota, aveva a disposizione per
raggiungere il risultato sperato.
Un confronto pratico che pero
deve essere limitato ne] suo uti-
lizzo alla determinazione della
misura del danno senza assur-
gere a prava necessaria dell'esi-
stenza del danno stesso.
Nota:
(16) Jannarelli, lf risarcimento del dan-
na alfa persona, in Foro it., 1979, V,
251 SS.
L'opera raccog/ie la /egis/azione comunitaria approvata
o proposta. In tal modo l'utente ha una visione comple-
ta del/a legislazione vigente a livello comunitario e del/a
sua probabile evoluzione futura, potendo seguire da/
nascere /'iter del/e nuove proposte . .
L'opera e suddivisa in nove capitoli principali che com-
pren dono ventun settori: Principi ed istituzioni del/a
C.E.; Procedimento legislativo; Fonti del diritto comuni-
tario; Gruppi di pressione; Armonizzazione degli stan-
dard tecnici; Protezione del consumatore; Occupazio-
ne; Ambiente; Valori mobi/iari; Attivita bancaria; Assicu-
razioni; Libera circolazione dei capitali; Trasporti; Diritto
societario; Imposte; Proprieta intel/ettua/e; Appalti pub-
blici; Alta tecno/ogia; Politica commerciale; Dogane;
Concorrenza. Ciascun settore e suddiviso in piu sezioni
che comprendono le part: Legislazione, Proposte di le-
gislazione e Lavori preparatori. In talune sezioni e inse-
rito un esame del/a giurisprudenza correlata.

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