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RIVISTA MENSILE DI TECNICA ELETTRONICA E FOTOGRAHCADI ELETTROTECNICA CHIMICA E ALTRE SCIENZE APPLICATE

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5 V . . Z V . . 50 V. e 100 V. C.C.
6 prtata: con sensibilit di 4.00 Ohms per Volt: Z V - 1 V - 5 V.
25 V . 100 V. e 250 Volts C.A.
6 prtata: W j, . 50 iA 5 mA 5 mA 50 m e 5 C.C.
5 portate: 25)A 2.5 mA 25 mA 250 mA e 2.5 Amp. C..
6 prtata: n: 1 n x l . Q x 1 - Q x 10 - Q x 100 - n x 100 0
(per letture da 1 decimo di Ohm fino a 10 Megaohmsl.
1 prtta: d8 a 1 1 egaohm .
4 WW: da a w e da a 50.00 pF . da a e da a
Z Mlcroflri.
Z tW: 50 e N Hz.
6 prtta: 2 V. \ V. N V. - 25 V. - 100 V. e 2500 V.
5 prtate: da - 1 dB a + W dB.
Inoltre vi 0 la possibilit di estendere Incora maggiormente le prestazioni
del ortaster M E con accessori appositamente progettati dalla I.C.L.
I principali sono:
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Portate: 2,5 \ 25 10 25 e 50 Ampres C.A
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passare da una portata all'altra.
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VOlTS C.C.: 13 portate: da I00 mV. a 2000 Y
AMP. C.C.: 12 portate: da 50 _A a I P
AMP. C.A.: 10 portate: da 250 _;P a 5 Amp
OHMS: 6 portate: da decimo di ohm I
Rivelatore di I00 Megaohms.
REATTANZA: 1 portata: da a Megaohms.
FREQUENZA: 2 portate: da a 500 e da a 5000|7
V. USCITA: portate: da V. a 2500 V.
OECIBElS: 10 portate: da ~ 24 a I0 0D.
CAPACITA': 6 portate: da a 500 pF . da d
0,5
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,F e da a 20000 ILF in quattro scale.
Inoltre vi la possibilit di estendere ancora
maggiormente le prestazioni del Supertester 680 R
con accessori appositamente progettati dalla LC.E.
Vedi illustrazioni e descrizioni pi sotto riportate.
Circuito elettrico con speciale dispositivo per la
compensazione degli errori dovuti agli sbalzi di
temperatura.
Speciale bobina mobile studiata per un pronto smor
zamento dell'indice e quindi una rapida lettura
Limitatore statico che permette allo strumento indi
catare ed al raddrizzatore a lui accoppiato, di poter
SOp

ortare sovraccarichi accidentali od erronei anche


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Direttore responsabile: ANTONIO MARIZZOLI
Consulente e realizzatore: GIANNI BRAZIOLI
Rivista mensile di tecnica elettronica
e fotografica, di elettrotecnica, chimica
ed altre scienze applicate.
Direzione, Redazione, Pubblicit:
Viale Matteotti, oo
zouzCinisello Balsamo - Milano
Tel. z.s1.so1
Amministrazione:
Via V. Monti, 1s zo1z1Milano
Autorizzazione alla pubblicazione:
Tribunale di Milano
numero 1zoodel novembre ioo
Stampa: S.Ti.E.M. zoo/San Donato Milanese
Concessionario esclusivo
per la difusione in Italia e all'Estero: SODIP
Via Zuretti, zs zo1zsMilano - Tel. 6s.s.zs1
Spedizione in abbonamento postale gruppo |i{/o
Prezzo della rivista L. 1so
Numero arretrato L. /oo
Abbonamento annuo L. 1.soo
per l'Estero L. s.ooo
| versamenti vanno indirizzati a:
Sperimentare
Via V. Monti, is zo1z1Milano
mediante emissione di assegno circolire,
cartolina vaglia o utilizzando
H c/c postale numero 1{zzo.
Per i cambi d'indirizzo,
allegare alla comunicazione l'importo
di L. 1oo, anche in francobolli,
e indicare insieme al nuovo
anche il vecchio indirizzo.
Tutti i di ritti di riproduzione o traduzione
degli articoli pubblicati sono riservati.
bFLhALNTAL N. 6 - 1968
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Qesto mese pa r l i amo di
Al imentatore per ci rcui ti
sper i menta l i a transi stor
La macchi na del l a veri t .
Al l arme per fus i bi l i bruci ati
Ri vel atore di umi di t .
Mul t i vi bratore a thyri stor .
Sonor i zzazi one del l e pel l i col e
ci nema10grafche
Mi ni radar con el ettroscopi o F. E. T.
Ri cevi tore FM
Cercasegna l i tascabi l e
Radi or i cevi tore FM/38
La chi ta rra di vi ene trasmi ttente
TC un ci rcui to i ntegrato
aut archi co
P i l e norma l i , spec i a l i
ed a combusti one
Mi gl i orate i l vostro a mpl i fcatore
Ri verberatore el ettroni co
per eco a rtifci al e
Equi va l enze dei se.mi conduttori .
pago 363
364












369
375
377
379
382
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40 1
403
409
41 3
4 1 9
425
432
dbJ
LLLLP
mod.
L'Oscilioscopio G 45 stato particolarmente studiato per soddisfare le esi
genze dei laboratori che si occupano di televisione, ma, essendo dotato
di un amplificatore verticale in corrente continua ed a larga banda, pu
essere utilmente impiegato per qualsiasi applicazione in cui siano presenti
forme d'onda comprese fra la corrente continua e 8 MHz.
L'amplificatore verticale del tipo bilanciato con accoppiamento diretto
fra i vari stadi e pertanto consente di ottenere elevate stabilit e sensibi
lit. Un particolare circuito calibratore permette di tarare direttamente
l'amplificatore in Vpp. Come generatore di asse dei tempi viene impiegato
uno speciale multivibratore, che presenta il vantaggio di fornire una ten
sione con forma a dente di sega lineare in tutto il campo di frequenza
compreso fra J Hz e !00 KHz. Il segnale di sincronizzazione, opportuna
mente amplificato controlla direttamente il generatore a denti di sega per
l'asse dei tempi ed appositi comandi consentono di regolarne l'ampiezza
e la polarit.
Viene impiegato un tubo da 5 alimentato con J000 V di accelerazione in
modo da ottenere una traccia brillante, e opportunamente protetto da cam
pi magnetici esterni ed interni mediante uno schermo in mumetal. Un reti
colo graduato ed un calibratore ad onde rettangolari, consentono di deter
minare con buona precisione le ampiezze verticali.
L'Oscilloscopio G 45 contenuto in una cassetta metallica con pannello
litografato ed fornito corredato degli accessori di uso e delle istruzioni.
A richiesta possono essere forniti i seguenti accessori: Partitore di ingres
so tipo P J02 Demodulatore tipo P J03
Principali caratteristiche:
AmpIlcalore verlcaIe
Sensibilit: 50 mVpp/cm.
Risposta di frequenza: dalla cc a 8 MHz.
Attenuatore: tarato in Vpp/cm, regolazione continua ed a scatti (9 posiz.).
Impedenza di Ingresso: 1 MD con 50pF in parallelo.
Calibratore: consente di tarare l'amplificatore verticale direttamente in Vpp/cm tramite un generatore interno
ad onda trapezoidale.
AmpIlcalore orzzonlaIe
Sensibilit: J00 mVpp/cm.
Risposta di frequenza: da 5Hz a 500 KHz.
Attenuatore: regolazione continua ed a scatti 2 posiz.).
Impedenza di Ingresso: J M con 50 pF in parallelo.
Asse dei tempi: da 1 a !00.000 Hz in 5 gamme decadiche; regolazione continua con rapporto massimo di I0
Soppressione automatica della traccia di ritorno in tutto il campo di frequenza.
Sincronizzazione: interna, esterna ed alla frequenza di rete, con possibilit di regolazione continua ed in
versione di polarit.
Asse Z: un impulso positivo spegne la traccia.
Tubo a RC: da 5 a schermo piatto. Traccia color verde a media persistenza.


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del!a 1A .p.A
1RUNbM1 DI NURP b DI LLM1RLLLL bLb11RLML _ bLb11LMLP FRLbLMPLb
[ Stabilimento e Amministrazione: 20068 Peschiera Borromeo - Plasticopoli - (Milano) C Telefono: 9060424/425/426 L
gUOSIO DOSO uIDuD 1P . .
...@1US1C Q1C1OSC.
Ragazzi , i o non vi capi sco. Non vi comprendo: cerco di a rgui re opi nare,
di vi sa re, ma non ci a rr i vo.
Eh, di avol o! Ma questa gente, che fa l e l eggi , c
h
e stabi l i sce i codi ci ,
che l i fa ri spetta re, di spone l i beramente di voi!
Voi curvate la gobba, chi nate i l capo e . . . zi tt i .
Vi port ano vi a due gamme UHF; frequenze i nteressa nti, da sper i mentare,
e voi . . . zi tt i .
Vi i mpedi scono di efettua re del l e emi ssi oni sperimentali TV che qual
si asi ameri cano, i ng l ese, francese o i ndi ano, ma l gasci o, gi apponese pu efet
tuare, e voi . . . zi tti .
Chi edete una frequenza di l i bero i mpi ego, una Ci ti zen Band si a pure'
a l l ' I ta l i ana, r i dotta. Non vi danno ni ente e quasi quasi vi chiedono di ri ngra
zi are. E voi . . . i dem!
Si ete radi oamatori ?
Non vi fanno a l cuna concessi one, non vi danno una l i cenza j unror, vi
chi edono per una tassa tra l e pi el evate del mondo. C Voi . . .
Ma egregi si gnori, credete forse d'essere a ncora a l l 'epoca di R e Ferdi
na ndo? O ai tempi che a di r qua l cosa v' era i l ri schi o di bere ta nto ol i o di
ri ci no da curare ogni di sfunzi one i ntesti nal e vi ta natura l dur ante?
O credete che sopravvi vano i di ri tti di Feudo, magari la i us pri mae nocti s,
o 1" l nqui si zi one?'
Ehi; svegl i a! Si
a
mo nel 1968, certa gente che meri tava una l egnat i na
l ' hanno regol a rmente r i di mensi onata; i nterpel l a re i par l amenta r i un nostro
di ri tto, i l Presi dente un si mpati co professore, non l per grazi a di Di o e -
pseudo - vol ont del l a Nazi one .
Tacete? Vi va u n successi vo pestone da pa rte di u n brocrate oscuro
anni dato in un pol veroso ufci o, che
i
a prossi ma vo
i
ta, magar i , vi en punto dal l a
vaghezza di r i l asci are l a l i cenza di trasmi ssi one sol o a i Senator i del l o Stato o a
chi ha la res i denza a l l a Sgurgol a Ma rsi cana?
Tacete pure: avverr, un gi orno o l ' a l tro.
Sveg l i ai
NOI VOGL I AMO:
a) Una gamma compresa tra 25 e 29 MHz, i n cui TUTTI possano trasmet
tere, senza l i cenza , senza presenta re cert i fcati , senza aspetta re i capel l i bi anchi ,
senza esami .
Una gamma i denti ca a l l a CI TI ZEN BAND ameri cana.
b) La sempl i fi cazi one degl i esa mi per consegui re l a l i cenza di radi o
operatore, l i mi tatamente a l l a massi ma potenza di 6 W i nput. RF: ni ente tel e
grafia ! Ni ente teori a approfondi ta, ni ente l i mi te di battute per 60 secondi .
Si a di chi arato FACOLTATI VO l ' esame tel egrafco !
Vog l i amo l a formu l a j uni orl
c) la concessi one di una banda VHF per esperi enze nel l a trasmi ssi one
TV: ana l ogamente ag l i I ngl esi , ai Gi apponesi , ai Russ i , ag l i I ndi ani ed a tutti i
popol i CI VI L I .
Si amo CI VI L I a nche noi . E si amo i n democrazi a : questo s , per grazi a
di D
I
O !
.
d) la l i bera l i zzazi one del l e stazi oni mobi l i ed autotrasportate.
Almeno tutto questo LO VOGLI AMO.
E sapremo chi ederl o nel l a sede opportuna.
Se voi ci appoggerete.
SPERIMENTARE - N. 6 - 1 968
@. D.
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wetu votn

*
@ev z
* *
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*
ezvewz z
Dopo l'Oscillatore Audio Sinusoidale, il Marker-provaquarzi, il Provatransistor,
ecco ancora uno strumento per il laboratorio degli amici sperimentatori:
si trata di un alimentatore nn molto costoso, facile da costruire, che risulta
utilissimo e fessibile. All'uscita, sono disponibili tutte le tensioni di uso
comune per l'alimentazione di apparecchi sperimentali allo stato solido:
3 - 0 1V V. Queste tensioni sono tutte stabilizzate mediante diodi Zener.
Alcuni accessori, che possono essere aggiunti in un secondo temp, rendono
ancor pi M completo e M professionale)) l'apparecchio.
Chi ha al l e spal l e una di screta at
ti vi t nel campo degl i esperi menti
el ettroni ci , certo non i gnora di qua
l i t rappole s iano capaci l e dome
sti che ed apparentemente . . i nofen
si ve pi l e a secco che s'i mpi egano
in genere per il col l audo degl i ap
parecchi .
Accade spesso che lna pi l a i n
via di esauri mento i mpedi sca i l re
golare funzi onamento di un ampl i f
catore di per s ott i mo, o produca
una notevole di storsi one l e cui cau
se sono apparentemente i nspi egabi l i .
Una pi la non mol to efci ente, pu far
funzi onare i n modo i nstabi l e un osci l
latore, bloccare periodi camente un
ampl i fcatore funzi onante i n classe B,
produrre l'osci l l azi one di uno stadi o
al tri menti stabi l e, i mpedi re l' i nnesco
di un si stema reatti vo . . . i nsomma pu
dare ogni genere di di sturbo e creare
ogni speci e di i nconveni ente.
b4
Accertare una cresci ta nel l ' i mpeden
za i nterna di una pila a secco, o
l ' i ni zi o del la curva di scar ica, pu non
essere sempre faci l e, i n parti col are
se non si di spone di una buona at
trezzatura; pertanto, noi sconsi gl i e
remmo deci samente l ' i mpi ego di que
sta fonte di al i mentazi one per i ci r
cui ti sper i mental i .
Chi l egge, dovrebbe tener pre
sente la vecchia massi ma che suo
na: non si devono MI compi ere
due esperi menti al la vol ta! . Ed ade
guando ad essa l a propri a condotta
speri mental e, dovrebbe essere sempre
s icuro che la tensi one di al i mentazio
ne assegnata ad un prototipo, si a
quel la previ sta, si a fssa, non decada
nei momenti di un maggi ore assor
bi mento.
AI posto del l e pi l e, chi ha espe
ri enni, i mpi ega sempre un al i men-
veuzz

@evzw
tatore dal la rete, ben stabi l i zzato, pas
sando al l ' i mpi ego del l e pri me solo
nell'uso, ter mi nata che si a la speri
mentazi one.
Costrui re un buon al i mentatore dal
I a rete, dutti l e e prati co, non poi
cos di fci le come tal uni credono; per
al tro, l'ass i eme di parti necessari o per
la real i zzazione, odi ernamente, non
presenta afatto un costo proi bi ti vo.
Un buon al i mentatore stabi l i zzato, che
eroghi al l 'usci ta tutte le tensi oni di co
mune i mpi ego p essere costrui to
in un pomeri ggio con una spesa non
superiore al l e ci nquemi l a l i re: ci pro
pon i amo di provare l 'assunto i n que
sto arti colo.
l'al i mentatore qui descri tto i mpi e
ga due trasformatori ni , un ponte ret
tifcatore al Sel enio dal costo mode
rato, due di odi Zener ed una mezza
dozzi na di parti mi nor i , pu essere
costrui to in un i nvol ucro di pi ccolo
i ngombro ed ha un cablaggio ni ent'af
fatto cri tico.
Ofre per contro le seguenti pre
stazi oni :
TENSIONI DI USCITA: 3-6-9- 1 2 V.
PERCENTUALE DI RONZIO ALL'USCI
TA: 0,00 1 % su 3 V, ancora 0,001 %
su 6 V, 0,0035% su 9 V, 0,. 006 % su
1 2 V - Mi sure efettuate con un ca
ri co che assorbi va 50 mA.
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
OC|O 8pC||mCDt0tO|O CCtt|OD|CO:
eu
'uweututove
u tvuuNNtov
CORRENTE MASSIMA EROGATA SU
TUTTE LE USCITE: 60 mA, con un ca
Io del 1 0% sol o nel l e tensi oni 3 V e
9 V.
STABI LIZZAZIONE: Sul l e prese 1 2 V
e 9 V: mi gl iore del 5%. Sul l e prese
6 V e 3 V: mi gl iore del 2%.
Come si vede, non si tratta di uno
strumento di poco conto, ma .i appa
recchio degno di fgurare i n qua l si asi
H
*7Y
D1
Fig. 1 Schema ele"rico bue dell'alimentatore.
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
l aboratori o, anche a l i vel lo professi o
nal e.
Lo schema del nostro a l i mentatore
appare nel l a f gura 1 . .
La tensi one di 24 V, forni ta da Tl ,
rettif cata dal ponte al Sel eni o PR 1
poi f l trata da un compl esso formato da
Cl , C2, R5 ed R6. A va l l e di quest' ul ti.
ma, ed al l a massa, col l egato i l ci rcui
to stabi l i zzatore-pa rti tore. La stabi l i zza-
H
zione del l a tensi one, si otti ene me
di ante due di odi Zener posti i n
seri e: DZ 1 e DZ2, corri spondenti a l
model lo l Z6, 2T5 del l a l R.
I due hanno una tensi one di crol
lo pari a 6,2 V: i n uso, ci ascuno pro
duce una caduta di tensi one pari a
6 V, ,e nel l a seri e scorre una i ntensi t
di 80 mA. Col l egando un carico ester
no, a l l 'apparecchio, dagl i 80 mA
H


=T7Y
L1 L7

H1

--=@
H
L
~~ ~~ Y
H

g -Y
H

WW WWW WWW ======@


M`

r
-c
I
I
L a
dbb
Fig. 2 " Aspetto del l'interno del l'alime"tatore.
sottratta quel l a corrente che i l cari co
assorbe, mentre l a r i manente conti nua
ad attraversare i diodi ; vi rtua l mente
l 'efetto di stabi l i zzazi one resta att i vo
anch
.
e qua ndo tutta l a corrente di spo
ri bi l e scorre nel car i co.
Per ottenere l a seri e di tensi oni pre
vi ste da l l ' unica tensione di 1 2 V di
sponi bi l e ai capi dei diodi , si usa un
parti tore resisti vo, costi tui to da R I ,
R2, R3, R4.
L' i mpi ego del parti tore ha un unico
svantaggi o pr i ma r i o: ed che l ' i m
pedenza di usci ta del l 'apparecchi o va-
'
ri a a seconda del l e rese. I nfatt i , nel
nostro appa recchi o, si ha una i mpeden
za di a l cuni ohm a l l e prese dei 6 e
1 2 V, otti ma per ogni uso, ed una i m
pedenza di ci rca 20 } a l l e prese dei 3
e 9 V, che i n qua l che caso pu essere
eccessi va: i n parti col are vol endo a l i
menta re un osci l l atore a di odo tunnel ,
che, come noto, vuol e un' a l i menta
tore a bassa i mpedenza . Per i di odi
Tunnel , abbi amo qui ndi previsto un.
accessori o apposi to, che si vede nel l a
f gura 4.
Trattas i di un tra nsistor di potenza,
connesso a l l e prese dei 6 V dei 3 V
ed a l posi t i vo gener al e.
Appl ica ndo questo transi stor al ci r
cui to, si pu ottenere a l l 'emett i tore
una tensi one di 3 V su di una i m
pedenza est remamente bassa, i n ta l
Jbb
modo, a nche per appl icazi oni speci a
l i , l ' a l i mentatore pu trovare un per
fetto i mpi ego.
Trascur ando l 'accessori o, per, di re
mo che nel nor mal e l avoro a l ba nco,
le i mpedenze d' usci ta non danno i n
conven i enti : i r adi ori cevi tor i tascabi l i ,
i pi ccol i ampl i f cator i , i compl essi di
va ri o genere che assorbono a l l ' i nci r
ca 20-30 mA, possono essere col l e-
gat i a qua lsi asi presa senza r i l eva re
fenomeni negat i vi .
Gl i a pparecchi che assorbono una
i ntens i t maggi ore, genera l mente so
no a l i mentati con 1 2 V, ed in questo
caso possono essere col l egat i a l l a pre
sa super iore che presenta una i mpe
denza r i dotta .
Cos di cas i per i compl ess i a l i men
tati a 6 V.
Tal uni appa recchi a transi stor, ed
i n parti col are a c i rcui ti i ntegr at i , ne
cessi tano di una a l i mentazi one di visa,
a 6 V posi t i vi , 6 V negati vi, e massa
central e. I l nostro apparecchio d l a
possi bi l i t di a l i mentare cor rettamen
te q uesto spec i a l e genere di com
piessi . E uni camente necessa ri o i m
pi egare la presa dei 6 V come
massa gener al e: la tens i one negat i va
a 6 V sa r ri cavata dal l a presa A,
nor ma l mente 1 2 V, e l a tensi one
posi ti va a 6 V ri spetto massa, sar
ri cavata da l l a presa E, norma l mente
usata come ri torno posi t i vo genera l e.
Ove ri sul ta chi aro che l a nostra
premessa, rel ati va a l l a versat i l i t del
l o strumento non vana !
A pa rte i l tra nsistor i mpi egato per
mi ni mi zza re l ' i mpedenza di usci ta, v'
u n'a l tro accessori o che pu ri vel arsi
parti col armente uti l e: si tratta di un
mi l l i amperometro da 1 00 mA f. s. da
Fig. 3 " Pannello del l'alimentatore: su di esso appaiono unicamente l e boccole d'uscita e l'in
terruttore generale.
SPERI MENTARE - N_ 6 - 1 968
mmmm mmmmmmmm .......
TR1
_
.;+
-&v

.++
.......
Fig. 4 " Ci rcuito accessorio che pu essere connesso esternamente a l l'al i mentatore. Pur essendo
opzinale questo accessorio consente n otevoli vaMaggi ..
i nseri rsi s ul positivo genera l e di modo'
che sia possibi l e misura re l 'intensit
assorbita dal l ' apparecchio a limentato,
qua l siasi si a l a presa prescel ta.
I l mi l li amperometro d una i mme
diata mis ura del l a rispondenza o me
no del l 'assorbimento nei confronti di
quel lo i ndicato come normal e nel pro
getto di una Rivista, ed a ncor pi
uti l e nel caso che si ripari un determi
nato compl esso el ettronico.
Per esempio, trattandosi di un rice
vitore, una corrente eccessiva denun
cia immediatamente i l cortocircuito di
un el ettrol itico o di un transistor , op
pure l 'a pe rtura di una resistenza o di
un termistore posto nel l a pol a rizza
zione del lo stadio fna l e.
Cos una corrente i nnatura l mente
debol e, indica u n t rasfor matore i nter
rotto, una resistenza di carco a pert a,
un cortocircuito nel l a pol a rizzazione
degli stadi di potenza e l a conseguen
te interdizione di questi . . .
Eccetera.
I l mi l l i amperometro, comunque
un accessorio un pochino . . . l ussuoso,
e st al lettore decidere se impiega rl o
o no.
E invece del tutto sconsigliabi l e
l 'impiego di u n vol tmet ro per misu
rare l e tensioni di uscit a; queste sono
stabi lizzate, quindi l e variazioni han
no un andamento trascurabi l e.
Su di un piano costruttivo, l 'a li
mentatore non presenta a l cuna dif-
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
col t: lo sperimentatore che desideri
ar ricchire i I suo l aboratorio con que
sto i nteressantissimo compl emento,
pu t rovare nel lo schema pratico di
fgura 5 una guida sicur a a l l a rea liz
zazione. Come ris ul ta dal l a fgura 2, '
ogni parte pu essere cabl ata usando
come supporto una basetta isol a nte a
dischi stampa ti G. B.C. Da u n di-
PLTE 22Y
5T
Fig. 5 " Schema pratico del l'alimentatore.
schetto a l l 'a l t ro, tramite opportuni ca
val l etti di f l o, si pu cabl are ogni resi
stenza, ogni condensatore; poi i due
diodi Zener, e vol endo, anche il ponte
rettifcatore. Sul panne l lo, vanno af
francati l 'inter ruttore genera l e S 1 L l e
boccol e di uscita (f gura 3) .
Dura nte i l 'cabl aggio del l a basetta,
necessario accertarsi che DZl e DZ2
siano col l egati nel giusto verso.
Tutti sappi amo che i condensatori
el ettrol itici non devono essere col l e
gati con l a pol arit inversa: s, tutti
lo sappi amo, ma l a nostra esperienza
ci dice che non passa giorno senza
che qual che sperimentatore registri
qual che strage di parti derivata da l l a
trascuratezza nel col l egare qua l che f l
t ro.
Occhio, quindi: massi ma attenzione
al verso di C 1 e C2.
Attenzione a nche ai particol a ri de
fniti mi nimi dai soliti saputel l i.
Le boccol e A-B-C- D-E, devono essere
reciprocamente ben isol ate, e qui ndi
ben i sol ate dal l 'eventua l e pan nel lo
met al lico; se due si toccassero es
sendo a contatto con l a massa comune,
db!
una sezi one del pa rti tore ri su l terebbe
el ettri camente cortoc i rcui tata: da cui ,
fi amme e . . . di spi acer i .
Una attenzi one pa rti col are deve es-
sere dedi cata anche a l col l egamento
seri e del trasformatore: en cas de ma
Iheur, i secondari possono ri sul tare
sfasati e dare una tensi one i nferi ore
a quel l a che sa rebbe log i co atten-
dersi: nel caso, occorre i nverti re i fl i
di uno dei due avvol gi menti .
Per fni re di remo che bene abbono
dare in cavetto ben i sol ato, in tubetto
sterl i ng, i n attenzi one: non i mporta
spendere ci nque mi nut i di pi nel l a
rea l i zzazi one, i mporta avere subito un
r i sul tato soddi sfacente.
Noi speri amo di avervi dato, ami ci
speri mentatori , l a tracci a mi gl iorei
seguendo l e nostre note, i nostri con
si gl i , l a rea l i zzazi one di qU( ,'. t

appa
recchio dovrebbe essere di i,tto ri
poso.
AI l avoro, a l lora: gl i ameri cani de
fi ni scono questo genere di apparati
a thi ng wi ch wi l l pay for i tsel f i n
a very short ti me P` ovvero, un a p
parecchi o che s i. paga da sol o, ed i n
fretta P.
Consi derando qua nte i nuti l i pi le
spreca lo speri mentatore, cons i deran
do l ' i nsi curezza che d una prova ef
fe1tuata i mpi egando le pi l e non mol
to cari che come sorgente di a l i men-
1azi one, noi si amo d'accordo.
E voi?
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TB
08u V811\
di L. Bianeoli
Da oltre dieci lustri si parla ogni tanto di un misterioso sistema che consente di stabilire con precisione 8 chi
esprime un'opinione e sincero o mente. I giornali, i flm a carattere poliziesco e ... fantascientifco, i romanzi gialli,
ecc. parlano sovente di un ... siero della verit, usato (beninteso nella fantasia, ed in rari casi nella realt) per
convalidare l'esito di un interrogatorio. Nel caso di cui stiamo per occuparci non si tratta di un siero: si tratta
invece di un apparecchio di facile realizzazione - che $enza entrare in un campo ambiguo e rischioso - pu
essere usato per trascorrere piacevoli serate tra amici.
l'organismo umano, cos come Ma
dre Natura l o ha compl etato, presenta
numerosi aspetti i nteressanti: nul l a
i nfatti pi afasci nante del lo studi o del
comportamento del corpo umano nel l e
vari e si tuazi oni natura l i o art i fci a l i i n
cui pu trovarsi . Ad esempio, chi non
ha mai senti to par l are di i mprovvi si
batti cuore , di rossori i naspettati ,
e di sudore freddo? Chi pu af
fermare di non aver mai provato l a
ben nota stretta a l cuore a segui to
di un avveni mento i natteso, o non si
senti to gel a re a causa di una
emozione?
Ebbene, tutto ci non fantasi a!
Si tratta i nfatti di fenomeni di carat
tere psi chi co e nel medesi mo tempo
bi ologi co, che trovano nel l a sci enza
medi ca l e spi egazi oni pi soddisfa
centi , anche per l ' i ndi vi duo pi scet
ti co.
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
la nostra psi che l egata stretta
mente al comportamento dei nostri
organi fisi ci, e ci - con ogni proba
bi l i t a l l a base del l a convi nzi one
del l 'esistenza del l'a n i ma, e di tutto ci
che da essa der i va. Un sempl i ce spa
vento aumenta i l ri tmo dei nostri bat
t i t i cardi aci , l ' ansi a accel era la nostra
respi razi one, i l t i more produce una
maggi ore secrezione da pa rte del l e no
stre gl a ndol e sudor i fere, ed una secre
zi one assai mi nore da parte del l e gl a n
dol e sa l i va l i , mentre l a gi oi a e l ' i ra de
termi nano spesso un aumento del l a no
stra pressi one sangui ga. Come si pu
constatare, si tratta sempre di emozi o
ni , val e a di re di sensazioni di ca rattere
emi nentemente ps ichi co, che si ri flet
tono nel comport amento da parte di
organi vi ta l i del nostro corpo, qua l i i l
cuore, i l sistema neuro-vegetati vo, i
pol moni , l a pel l e, " ' i ntero s istema ner
voso ecc. , e che mol to spesso si r i ve-
l ano anche i n a l terazioni temporanee
del processo noto sotto i l nome di me
tabol i smo.
In a l tre parol e, ogni qual vol ta un
essere umano prova una sensazi one
psi chi ca, pi acevol e o spi acevol e che
essa si a, questa eserci ta una certa i n
fl uenza sui normal i processi ci rcol a
tori e di secrezione, che provano l o
stretto l egame esi stente tra l a psi che
ed i l corpo, e che s i r i vel a i n modo
tanto pi pronunci ato, quanto pi i l
soggetto emoti vo.
Per chi non lo sapesse, l 'emoti vi t
quel l a caratter isti ca di un i ndi vi duo
a segui to del l a qual e i l corpo reagisce
ag l i sti mol i psi chi ci , propri o con una
o pi del l e a l terazi oni ci tate, e con
a l tre cui non abbi amo ancora fatt9
a lcun r i feri mento. Ad esempio, u
n
a
persona che si a sol i ta gesti col are mol
to per ai utarsi ad espri mere i propri
db
pensi eri pi emoti va di un' a l tra che
pa rl a con un contegno i mpass i bi l e. Chi
arrossi sce faci l mente certamente pi
emoti vo di chi sa subi re qual s i asi i m
barazzo moral e mantenendo i l propri o
colori to norma l e. Col ui che sobba l za a
segui to di un rumore i mprovvi so pre
senta una emoti vi t maggi ore di chi
resta i nvece i ndi ferente, e chi s i a r
rabbi a fac i l mente, t rascendendo nel l e
norma l i di scussioni ami chevol i , tanto
da trasfor mare i n un l i ti gi o que l l o che
potrebbe essere sempl i cemente uno
sca mbi o di opi nioni , certamente un
i ndi vi duo a l tamente emoti vo, proprio
come chi . . . suda freddo i n occas ione
di uno spavento, o quando s i trova i n
stato di i nfer iori t.
IL PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO
Consi derando le vari e reazi oni che
i l corpo umano presenta a segui to di
emozioni psi chi che, due t r a l e pi
i nteressa nti sono l a vari azi one del ri t
mo cardi aco, a segui to del l a qual e
varia l a vel oci t di ci rcol azi one del
sangue, e l a vari azi one di secrezi one
da parte del l e nostre gl a ndol e sudori
fere. Grosso modo, s i pu afer mare
d!
che qua l s i asi essere umano, i ndi pen
dentemente da l suo grado di emoti vi
t, subi sce una vari azi one del ri tmo
cardi aco e del l a i ntensi t di sudora
zi one, qua ndo prova una qual si asi
emozi one che ne a l teri s i a pure mo
mentaneamente l 'equi l i br io fis i co. Ci
- - beni nteso - i n mi sura di rettamen
te proporzional e a l grado di emoti
vi t, ed i n modo del tutto i ndi pen
dente dal l a vol ont del soggetto. Ba
sta qui ndi trovare un mezzo per ri
scontra re i l veri fica rsi di queste al te
razioni , per stabi l i re con certezza se
es i ste o meno l 'emozione.
Tutto questo preambolo stato ne
cessari o per chi ar i re i l pr i nci pi o fon
da menta l e su l qual e si basa l 'apparec
chio che sti amo per descrivere: tut
tavi a, pr i ma di procedere, occorre
un' i mportante preci sazi one. Nel nostro
Paese, come pure nel l a maggi or parte
dei Paes i strani er i , la cos i ddetta Mac
chi na del l a veri t, e lo stesso Si ero
del l a veri t non hanno un vero va
lore l ega l e. I n a l tre parol e, l a l egge
non consi dera probanti l e i nforma
zioni ottenute da un soggetto con l ' i m
pi ego del l ' uno o del l ' al tro s i stema . Di
conseguenza, ci che sti amo per pro
porvi non va i nteso sotto l 'aspetto di
un' apparecchi atura sci enti fica o comun
que suscett i bi l e di essere usata per
scopi prati ci . Sostanzi a l mente, si tratta
di un gioco che va considerato ed usa
to solo come tale, uni camente per . . .
farne un pi acevol e passatempo quan
do s i tra parenti o tra ami ci . Se si
consi dera i nol tre che esso non costi
tui sce a l cun peri colo da l punto di vi
sta del l ' i mpi ego prati co ( l a tensione
che vi ene usata non pu i nfatti dare
la sensazione del l a scossa neppure ad
un neonato), sar faci l e ammettere i l
suo i mpi ego solo dal punto d i vi sta
de! . . . tratteni mento casa l i ngo.
Come noto a chi unque abbi a qual
che rudi menta l e nozi one di biologi a,
i l sangue ed i l sudore sono entrambi
sol uzioni sa l i ne, i n grado perta nto di
condu rre una corrente el ettri ca. Que
sto i nfatti uno dei mot i vi per cui
noi prendi amo l a scossa chi udendo
attraverso i l nostro corpo un ci rcui to
el ettri co, e per i l qual e s i ha una i ndi
cazi one da pa rte del lo strumento quan
do stri ngi amo tra le di ta i punta l i di
un ohmmetro avente una sens i bi l i t
sufci ente.
Orbene, a causa di una certa i ne
vi tabi l e condutti vi t del l a corrente
el ettri ca da pa rte del l a nostra pel l e,
il nostro corpo sempre i n grado
di chi udere un ci rcui to el ettri co, ap
pl i cato tra due punti qua l si asi del l a no
stra superfici e esterna. Ol tre a ci , tutti
sappi amo che una del l e zone nel l e
qua l i si ha l a maggiore sudorazi one
i n determi nati i stanti , i l palmo dalla
mano.
Se mi sur i amo con un ohmmetro qual
si asi , avente a l meno una sensi bi l i t di
1 00.000 ohm, appl i cando tra i l pa l mo
del l a mano s i ni st ra e que l lo del l a ma
no destra i due punta l i , con una pres
s i one di contatto sufci ente, otteni amc
una l ettura -oss i a l ' i ndi cazione di un
va lore resi sti vo - sol i tamente com
presa tra un mi ni mo di 2
.
0 .
.
000 ohm,
ed un massi mo di 1 00. 000 ohm. Na
tura l mente, ci accade anche s e l e
mani del soggetto sono perfettamente
a sci utte, propri o i n quanto l a nostra
pel l e, soprattutto s ul pal mo del l a ma
no, non mai perfettamente secca, ed
anche a causa del l a conti nua i rrora
zi one di sangue da parte dei vasi ca
pi l l ari , che a l i mentano ogn i a ngol i no
dei nostri tessut i .
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
L LL 1 1|
.
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o
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L LL 1 1H|
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Fig. 2 Schema del l a realinazione del dispositivo: in A, visto dal l ato del pannello di comando, ed in B dal l 'interno, onde meHere in evi.
denza il metodo pratico per efettuare le connessioni.
la di versa resi stenza ohmi ca tra l e
due pa l me del l e mani di pende da l l a
compos i zi one chi mi ca del sangue, dal
I a percentual e di sostanze grasse pre
senti sul l a superf ci e ester na del l a pel
l e ( e qui ndi dal suo grado di pul i zi a),
nonch dal l a maggi ore o mi nore atti
vi t del l e gl a ndol e sudori fere. Ci che
conta -comunque - che si ha sem
pre una res i stenza i nfer i ore a 1 00. 000
ohm. Ta l e res i stenza - i nol tre - va
ria col var i are del l a vel oci t di scor
ri mento del sangue e del l a secrezi one
da pa rte del l e g l andole s udori fere, e
- qui ndi - col var i are del l e condi
zi oni emoti ve del soggetto.
Qua l si asi essere umano, dotato di
una certa sensi bi l i t, s che - quan
do s i mente a ragi on veduta -s i pro
va una ' i nevi tabi l e emozi one i nter na.
Tal e emozi one - sol i tamente avver
t i bi l e sotto forma di rossore a l l e guan
ce, di batti cuore, di sudor freddo o
a l tro - s i veri fca i ndi pendentemente
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
dal l a nostra vol ont, ed i n mi sura tanto
maggi ore quanto maggi ore l ' i mba
razzo psi chi co i n noi creato da l l a fa l sa
r i sposta. Ad esempi o, i l bi mbo col pe
vol e che nega di a ver rubato l a ma r
mel l ata r i vel a fenomeni di ta l e natura
propri o mentre nega di a ver compi uto
i l pi ccol o furto. la s i gnora attempata
che sosti ene di avere sol o. . . quaran
t'anni avr una l i eve accel erazi one del
batti to cardi aco e senti r forse l e pro
pr i e mani un po' umi de nentre pro
nunci a l a pi ccol a ed i nnocua bugi a.
Con ogn i probabi l i t, i l l ettore avr
gi compreso qual e pu essere l ' uso
di questo strumento, e - a patto che
si mantenga entro i ' l i mi ti deL . . l e
ci to -- potr sf dare qual s i as i g ruppo
di persone a prestarsi a l gioco della
verit, facendo i n modo che gl i i nqui
s i tor i i mprovvi sati facti ano doma nde
con un' i ndi screzi one commi surata be
ni nteso a l l a sopportazi one dei parteci
pant i .
Tornando ora al pr i nci pi o di fun
zi onamento, l ' aumento del l a vel oci t
di c i rcol azi one del sangue, e l ' aumen
to del l a sudorazi one da parte del l a
_ pel l e, sono entrambi fenomeni che
provocano una i mmedi ata diminuzione
del l a resistenza che la pelle stessa of
fre al passaggio di una corrente elet
trica. Ta l e pri nci pi o Pl dunque essere
sfruttato senza a l cun peri col o per sta
bi l i re se l a persona i nterrogata di ce
o meno l a veri t . I n prati ca, s i tratta
di appl i care due sempl i ci el ettrodi di
meta l l o a l centro del pal mo di en
trambe l e mani del soggetto vol on
tari o: ci fatto, non resta che da re i ni
zi o a l l a seri e di domande precedente
mente preparate, control l ando sul l o
strumento la maggi ore o mi nore co
stanza del l a resi stenza el ettri ca pre
sente tra i due punti di contatto coL . .
pazi ente. Se l ' i ndi ce resta quasi i mmo
bi l e, evi dente che nessuna emozi one
d!J
Fig. 3 Gl i .t.Hrodi, ,on.i".nti in due di"h.Hi di ottone ai qU11i .ono .. Idati due ,ondut
tori fnenti capo ad una bi nana, devono av.r. uni forma I.gs.rm.nt. conv ..$. , d.vono
.... ,. Ippl i catl con un po' di c.,oHo Il pal mo di ciascuna mino. L. mani v.rrlnno poi sist.
mat. in modo di .tring.,e I. ginocchia, per a .. icurlr. un contaHo a pr ... ion. ,ostante.
i ntervi ene ad a l terare i l va l ore res i
sti vo ori gi na l e: se i nvece l ' i ndice si
sposta ' i mprovvi samente verso destra
contemporaneamente a l l a r i sposta, eb
bene . . . esi stono mol te probabi l i t che
l a ri sposta non s i a s i ncera.
Sotto questo aspetto, pri ma di pro
cedere nel l a descri zione, occorre una
preci sazi one: esi stono soggetti ta l men
te emoti vi, che s i emozionano col solo
parteci pa re a l gi oco, e qui ndi i ndi pen
dentemente da l l a s i nceri t con l a qua l e
r i spondono a l l e domande l oro r i vol te:
di conseguenza, ove ci si veri fichi,
bene condizionare i l volontar io pr i ma
di i ni zi are, come vedremo t r a breve.
LO STRUMENTO
La macchi na del l a veri t che vi pro
poni amo non a l tro che un ponte di
'v'eatstone, i l cui ci rcuito el ettri co
i l l ustrato a l l a fgura . La batter i a B,
del t i po rettangol are da 4, 5 vol t per
J1Z
l ampade tascabi l i , forni sce una tens i o
ne t al mente bassa che non pu a rre
care danno neppure se col legato di
rettamente a l l a l i ngua di una persona:
ci di mostrato dal fatto che - i n
mancanza di uno strumento adatto
si fa uso propri o del l a l i ngua per va
l utarne lo stato di cari ca in base a l l a
l i eve sensazi one che se ne ri ceve.
Ta l e tensi one vi ene appl i cata -tra
mi te l ' i nterruttore --- tra i punti A e
B del ci rcui to a ponte, da i qua l i l a
corrente el ettri ca s i suddi vi de i n due
di versi percors i : uno costi tui to dal le
resi stenze R 1 ed R2, i n seri e tra l oro,
e l ' a l tro costi tui to i nvece dal l a resi -
- stenza che esi ste tra l e due pal me
del le mani del soggetto che si sotto
pone a l gi oco, e da quel l a presentata
dal potenziometro P, a nch' esse i n se
rie tra l oro.
I n base al pri nci pi o di funziona
mento del ci rcui to a ponte, se l a resi
stenza t r a i due el ettrodi appl i cati a l le
mani del soggetto pari a quel l a del
potenzi ometro, e se R I ha un valore
ugua l e a quel lo di R2, nei punti C
e D del ci rcui to s i hanno due poten
zi a l i i denti ci tra loro. I n ta l i condi zi oni,
mancando una di ferenza di potenzi ale
tra C e D, non si pu avere a l cun pas
saggio di corrente attraverso i l gal va
nometro G. Se i nvece - per efetto
di u n aumento del l a condu:' ' ; \i +o del l a
pel l e del soggetto! l a resi stc:ua t r a gl i
el ettrodi appl i cati a l l e sue mani di mi
nui sce, i l punto D vi ene ad assumere
un potenzi a l e maggiormenl posi t i vo
di quel l o del punto C, che resta i nvece
costante. Ove ci si veri fichi, l ' i ndi ce
del ga l vanometro si sposta verso de
stra, e . . . i l gi oco fatto. Ci si gni fca
che i l soggetto ha menti to, a meno che
l a vari azi one non s i a dovuta a l l a sua
emoti vi t i ntri nseca, i ndi pendentemen
te da l l a sua s i nceri t .
Lo strumento un sensi bi le mi
croamperometro avente una portata
g l oba l e di 50 mi croampre, con zero
centra l e: di conseguenza, una cor
rente di sol i 25 mi l iones i mi di a mpre
sufci ente per spostare l ' i ndi ce a l
l 'estrema s i ni stra o a l l 'estrema destra ,
a seconda del l a sua pol ar i t . Per que
sto moti vo, i l potenzi ometro P2 prov
vede a di mi nui rne l a sensi bi l it qua
l ora l e osc i l l azioni del l ' i ndi ce fossero
eccessi ve.
I due el ettrodi possono essere co
sti tui ti da due di schetti Oi ttone a i
qua l i vi ene sal dato un pezzo di con
duttore fl essi bi l e i sol ato, del ti po usato
norma l mente per le l ampade el ettri
che da tavol o: l a l unghezza deve es
sere di ci rca I metro, per cui basta
separ are i due conduttori di un metro
di trecci a comune. Per mi gl i orare i l
contatto, sar bene che i due di schetti
s i ano l eggermente convessi da un l ato,
e preci samente da l l ato dove verranno
appoggi ati contro i l pa l mo di ci ascuna
mano, per essere poi fssati con una
stri sci a di cerotto.
La real i zzazi one del l o strumento
assai sempl i ce. Una qua l si asi scatol a i n
l egno o i n meta l lo, avente l e di men
si oni mi ni me di centi metri 1 2 A 1 2 A 5,
pu contenere i l tutto, secondo lo
schema di montaggi o di cui a l l a fgu
ra Z che i l l ustra l ' i nterno e l 'esterno
del l ' apparecchi o ri spetti va mente i n A
ed i n B. La pi l a potr essere fssata
ad na parete, oppure l asci ata l i bera
in ~odo che a ppoggi s ul fondo del
l ' i nvol ucro.
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
USO DELLO STRUMENTO
L'i nterruttore col l ocato a l centro del
pannel lo i mpedisce che l a batter i a si
sca ri chi quando l 'appa recchi o non vi e
ne usato. I n occasione del suo i mpi ego
per pri ma cosa si pregher i l soggetto
che si sottopone a l gioco di l avarsi be
ne l e mani , onde sgrassar l e nel modo
mi gl iore. I ndi si appl i cher anno gl i el et
trodi nel modo i l l ustrato a l l a fgura 3,
dopo di che sar bene ri durre al mi
ni mo l a sensi bi l i t del mi croampero
metro ruotando quasi compl etamente
RI VELATORE DELLA
PRESENZA DI METALLI
TRANSI STORIZZATO
a A. M. Lock LD. L!D. , /9,
Union Street, Oldham, Inghilter
ra, annuncia il TDM3 - uno stru
mento transistorizzato per la ri
velazione automatica della pre
senza di particelle sia ferrose
che non ferrose, eventualmente
presenti in materiale non metal
lico. Detto strumento si presta a
facile montaggio su macchine
per imballo e confezione nel set
tore dei prodotti alimentari, so
stanze chimiche, tessuti, mate
rie plastiche e affini. La testa del
rivelatore, con amplificatore in
corporato, funziona alla tensione
di I2 V e, pertanto, assoluta
mente sicura al maneggio, non
influenzata da vibrazioni o da
eventuali masse metalliche si
tuate nelle adiacenze e pu ve
nire impiegata per liquidi, pol
veri, grani, lamine o articoli alla
rinfusa.
SPERIMENTARE - N. 6 - 1 968
in senso anti orari o la manopol a di P2
(sensi bi l i t): I l soggetto deve essere
seduto i n posi zione ta l e da non avere '
l a possi bi l i t di vedere . i l pannel lo
del lo strumento:
.
Ci fatto, si ruoter P2 compl eta
mente i n senso ant i orari o, e - dopo
aver ' spostato l ' i nterruttore sul l a po
si zi one A (acceso) - si rego' l er l en
tamente P l i n modo da porta re l ' i n
di ce a l centro del l a sca l a : agendo poi
su P2, in modo da aumenta re l a sen
si bi l i t del l o strumento, con una l enta
rotazi one i n senso ora ri o, si porter
quest' ul t i ma al massi mo, compati bi l
mente con l a costanza del l a posi zi one
del l ' i ndi ce a l centro del l a sca l a del lo
strumento.
Ottenuto l ' azzeramento, sar bene
i nfor mare i l soggetto che l e mani de
vono essere tenute i l pi possi bi l e
ferme ed aperte, con l e pa l me appog
gi ate i n modo da stri ngere l e gi noc
chi a, onde evi ta re che i movi menti
isti nti vi ed i nvolontari facci ano va
r i are l a resistenza di contatto con gl i
el ettrodi , compromettendo l ' azzera
mento del ga l vanometro.
I l soggetto dovr poi essere condi
zionato, con domande a l l e qual i eg l i
non pu che forni re una ri sposta si n
cer a. Ad esempi o Hai fatto col a
zi one stamatt i na? , Domani a ndr ai
a scuol a (o i n ufcio)?, Ti pi ace
andare al ci nema? R ecc. Ta l i doman
de, tutt'a l tro che i ndiscrete, hanno i l
solo compi to di rasserenare l ' ani mo
del soggetto, soprattutto se esso
pa rti col a rmente emoti vo. Ad un tratto,
tra una doma nda e l ' a l tra di carattere
generi co come que l l e ci tate, si i nse
r i r una doma nda . . . facente parte del
L' ELETTRONICA
RI CHI EDE CONTI NUAMENTE
NUOVI E BRA VI TECNICI
| : ; : | t | : t : : ? |
|l J| | |
| | | |
(el ettronica industriale)
Col nostro corso per corrispon
denza i mparerete rapi damente
con modesta spesa. Avrete l 'as
s i stenza dei nostri Tecni ci e ri
ceverete GRATUI TAMENTE tutto
i l materi al e necessar i o al l e l e
zi on i sper i mental i .
Chi edete subi to l 'opuscol o i l l u
strati vo gratui to a:
| bT| TUTU BALOU
V. Crevacuore 36/1 4
1 0 1 46 Tor ino
gioco: ad esempi o Sei stato si ncero
nel l a denunci a sul l e tasse?, Ha i
mar i nato l a scuol a? , Ha i ma i scri t
to una l ettera anoni ma? , e cos vi a.
L e doma nde che possono essere po
ste senza usci re dal l a l ega l i t sono i n
f ni te, e scaturiscono di sol i to dal l a na
tura dei ra pporti tra i pa rteci pant i . Di
conseguenza, non ci i ntratterremo ul
teri ormente su questo argomento. Ci
che conta, che l 'a pparecchi o deve
essere usato sol o per di verti mento, e
solo con persone che si di chi arano di
sposte a fare da . . . soggetto. Per con
cl udere, se esso vi ene usato in osser
vanza a i pr i nci pi fondamenta l i del
l ' ami ci zi a, del l a cordi a l i t e del l a cor
rettezza , pu di ventare assai spesso
un clou del l a sereta : ci rca l ' attendi
bi l i t del suo responso, ci si amo gi
pronunci at i . Essa subordi nata a vari
fattori e - soprattutto - a l l ' abi l i t
ed a l l ' arguzi a ri spetti vamente del l 'ope

ratore e deg l i i nqui si tor i . E' comun
que i ndubbio che un po' di onesta ma
l i zi a, speci e se a fn di bene, pu ren
derne pi acevol e l ' i mpi ego di ta nto i n
tanto.
d!d
KkNPK|Nl BSP|Kl N|NkK|
CCO|
QUESTO | I L TESTER ERREPI
CHE SPERI MENTARE REGALA
AL SECONDO E AL TERZO
CLASSI FICATO PEL GRAN PREMI O
01| N
| |NLN1|
0||` 0l1|M Fk|
CATEGORIA ALLIEVI :
2) Si g. Enzo Cerreta - Vi al e Col l i Ami nei , 68 Napol i
3) Si g. Mar i o Azzena Manca - V. l e Umberto l , 64 - Sassar i
CATEGORIA ROCKERS:
2) Si g. Francesco Musso - Vi a F. Caval l otti , 23 Cuneo
3) Cl emente Pol etto - Casel l a Postal e 20 Marosti ca ( VI )
CATEGORIA SENIORES
2) Si g . Al essandro Gui zzardi - Vi a Fagnano, 21 Tori no
3) Si g. Franco Mani ca - Vi a Del l e Cave - Roma
L' ELENCO COMPLETO DEGLI ALTRI PARTECI PANTI
CATEGORI A ALLI EVI :
Si g. Mar i o Peri co - Tori no
Si g. Francesco Sal omone - Bergamo
Si g. Costante Leoni - Lati na
Si g. Antoni o Matti ol i - Savona
Si g. Angel o Borel l o - Savona
Si g. Stel i o Basso - Cattol i ca ( Forl )
Si g. Tul l i o Fi l i ppi - Pi sa
CATEGORI A ROCKERS:
Si g. Paol o Petri s - Matera
Si g. Dari o Pi retti - Faenza ( Ravenna)
Si g. Gastone Vi anel l o - Sassari
Si g. Al varo Azzol i n i - Orvi eto ( Tern i )
Si g . Pi etro Sci acca - Roma
Si g. Sal vatore Pal ma - Marsal a (TP)
Si g. Enri co Ferrar i o - Como
Si g. Bruno Maggi - Opera ( Mi l ano)
Si g. Lui gi Gerra - Cernobbi o ( Como)
Si g. Antoni o Frul l i - Ri vo l i (Tor i no)
Si g. Mar i o Cl er i ci - Ferrara
Si g. Sandro Curci - Al essandri a
Si g. Fabi o Merazzi - Catani a
Si g. Lui gi Lauzi - Mi l ano
Si g. Francesco Petti - Roma
CATEGORIA SENI ORES:
Si g. Pl i n i o Pi nna - Macerata
Si g. Ernesto Canal - Venezi a
Si g. Lui gi Ol i vi eri - L'Aqui l a
Si g. Renzo Susi ni - Perugi a
Si g. Cosi mo Leone - Rho | M| J
Si g= Franco Cal uzzi - Novara
Si g. Secondo Al bi ni - Lati na
Si g. Roberto Sesi a - Roma
Si g. Lui gi Vi l l a - Urbi no ( Pesaro)
Si g. Vi ttori o Orti - Bi el l a ( Verce l l i )
Si g. Antoni o De Fel i ce - Ravenna
Si g. Gi useppe Moro - Rapal l o ( Genova)
Si g. Cl audi o Cugi n i - Udi ne
Si g. Br uno Val l i n i - Bari
Si g. Carl o Bul l er i - Sal uzzo ( Cuneo)
Si g . Vi r gi l i o Donatel l i - Taranto
Si g. Mar i o Lotti - Mestre ( Venezi a)
culcOrtu
k||kRM
|kMP66|k|
PR |0$| B| ||
BR0C|k|
Al|llVl
PROGEnO DEL SI G. SERGI O Ioni
Via Compagnoni, 1b REGGIO EMI LIA
Molte apparecchiature elettroniche impiegano la lampada spia al Neon.
Tutte o quasi tutte, comunque, sono anche munite di un fusibile. Ed
allora: perch non abbinare la presenza dei due per ottenere una terza
funzione? Questo circuito, opera di un giovane Allievo, mostra appunto
tale possibilit.
I l funzi onamento del compl esso
molto sempl i ce. E i ntatto i l fusi bi l e?
La l ampa a l l ora ema ner l a l uce nor
mal e.
l a Lpn i nnescata una speci e di cor
toci rcui to per l a ca ri ca del C l , ed i n
teor i a, i l ga s contenuto nel l a l ampadi
na passerebbe a l lo stato d' i nerzi a non
appena l a tensi one di cari ca tendesse
ad esaur i rsi . I n a l tre parol e, l a Lpn da
rebbe un gu i zzo di l uce e si spegne
rebbe subi to.
I l fusi bi l e bruci a per una qual s i as i
ragi one? I n questo caso, l a l ampada
I nI Zl era a lampeggiare segnal ando
l ' i nterruzione.
Per trasformare l a norma l e spi a i n
l uce l ampeggi a nte che s i atti va a l
lorch bruci i l fusi bi l e, i l l avoro sem
pl ice ed i pezzi sono pochi : occorrono
sol o due res i stenzi ne, un diodo ed un
condensatore.
Vedi amo come funziona i l com
pl esso.
Lo schema nel l a fi gura 1 .
Essendo i ntatto i l fusi bi l e, R l ed R2
appaiono poste i n par al l el o (F l , i nte
gro, da consi derare come una con
nessi one e ni ente pi ).
La corrente, a l l or a, l e attraversa e
gi unge a DS 1 .
DS 1 Rettifica l a corrente, e di con
seguenza cari cato C l , si raggi unge i l
va lore di i nnesco del l a Lpn. Avvi ene
a l lora l ' accensi one di questa ; senon

h
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968

LH
Fi g. 1 " Schema elettrico del l'al larme l ampeggiante.
d!
Ci non avvi ene nel nostro caso,
perch i l va l ore del l e R l -R2 in paralle
lo ta l e da mantenere i oni zzato i l gas
anche qua ndo C l scari co.
Per comprendere bene l a funzi one,
necessa ri o rammenta re che l e l am
pade al Neon, per accendersi, devono
essere eccci tate da una tensi one supe
ri ore a quel l a che serve per mante
nere i l gas i oni zzato .
Supponi amo a l l ora che F l bruci .
I n questo caso, R l ed R2 non appa
r i ra nno pi i n para l l el o.
R2, posta dopo a l fus i bi l e sar i sol a
t a dal l a rete, mentre i n ci rcui to r i mar
ra nno uni camente R J , DS l , C l , Lpn.
I n questo caso, i l funzi ona mento sa
r i l seguente.
La rete scorrer attraverso R l , ver
r retti fcata da DS e l a tensi one ri
sul tante ca ri cher Cl .
Raggi unta l a tensi one di i nnesco per
l a Lpn, i l gas contenuto i n questa i o
ni zzer , si cch l a l ampada emetter un
bagl i ore.
AI momento del l ' i nnesco i l Cl si
sca ri cher, e l a tens i one presente ai
capi del l a l ampadi na al Neon non sa
r pi tale da poter mantenere i l gas
i oni zzato.
I MATERI ALI
1hbhM.
Fi g. 2 . Aspetto del l' al larme montato.
Lpn qui ndi si spegner, ed i l C l po
tr i ni zi are la ri cari ca vi sto che l a l am
pada spenta mostra una resi stenza i n
tri nseca pi che el evata .
AI momento che C l mani fester una
cari ca pari a l l a tensi one di i nnesco del
l a Lpn, i l ci cl o potr ri petersi .
Avverr qui ndi un i nnesco cadenza
te del gas del l a Lpn . La frequenza del
l a accensi one di pender dal val ore del
l a resi stenza R l e da quel l o del con
densatore C l .
Numero
P,eno
di catalogo
di Listino
G.8.C.
TENSI ONE DI RETE A 1 25 V
Cl : condensatore a carta da 1 0 kpF 1 . 500 VL 8/2651 1 580
DS 1 : diodo raddrizzatore BY 1 1 4 800
Lpn : l ampadina al Neon, i nnesco a 70 V GH(700 280
Rl re.istore da 51 0 k!l A W 1 0% Dl(32 1 4
R2 come R1 DR/32 1 4
S l interrutore uni polare a leva GL/1 450 280
TENSI ONE DI RETE A 220 V
Cl : condenltore a urta da 1 0 kpF . 1 . 500 Vl B(265.1 1 580
DS1 : diodo raddrinatore BY 1 1 4 80
Lpn : l ampadi na al Neon, i nne.co a 70 V GH(700 280
R1 re.i.tore da 1 ,2 M A W 1 0% DR/32 1 4
R2 come R1 DR/32 14
S l Interruttore unipolare a leva Gl(1 450 280
h1
Se come L pn s' i mpi ega un bul befto
a l Neon da 70 V i nnesco, e la rete ha
un val ore di 1 25 V, per un effetto pul
sante non troppo rapi do e non troppo
l ento l e resi stenze possono avere i I
va l ore i ndi cato a schema: 5 1 0 k
1 /2 W. Cos i l condensatore: 1 00 kpF,
con 1 500 VL, per prudenza .
Se i nvece la rete ha un va l ore di
220 V, l e cose mutano aspetto: a que
sta tensi one, 5 1 0 kn mantengono i o
ni zzato i l gas e l 'osci l l azi one non pu
qui ndi avveni re.
E a l l ora necessa ri o el evare i l va l ore
di R l ed R2.
Usando l a i denti ca l ampada a 70 V
d' i nnesco, le resi stenze possono assu
mere un va l ore di 1 , 2 M. Con i l me
des i mo condensatore, ed i I fusi bi le
bruci ato, si otterranno tre l ampi ogni
due secondi , a l l ' i nci rca: i n di pendenza
del l a tol l eranza del Cl .
Rel ati vamente a l l ' i nstal l azi one del
si stema, v' ben poco da di rei ci ascu
no pu si stemare R l -R2-DS1 C l come
crede.
Nessuno dei pezzi sca l da e l a du
rata pu essere i nfi n i ta se l a l oro qua
l i t buona.
Si pu qui ndi escl udere l a neces
si t di i nterventi di r i parazi one e
l 'eventua l i t di sosti tui re qua l cosa
nel tmpo.
PROGETTO DEL SI G. SERGI O l OTTI Vi a Compagnoni , REGGI O EMI LI A
d!b SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
RIVELATORE
DI U I ITA
PROGETTO DEL SI G. ALEX MURATI DI S
Via Pisacane, 32 BARI
Vtnccnlc
CulcyOrtu
HCCKLHS
Ecco un esempio di circuito semplice ma originale, realizzato con un
solo transistor e pochi altri componenti. Le sue applicazioni sono mol
teplici ed interessanti; giusto quindi che si classifichi al primo posto
in questa ultima tornata del M Gran Premio .
Di una cosa s i amo cert i : nessuna
a l tra redazi one ha mai avuto l a sod
di sfazi one di vedere una cos l arga
parteci pazi one per una si mi l e i n i zi a
ti va. L' i nteresse susci tato da questo
Gra n Premi o, tra la fol ta schi era di
speri mentatori stata superi ore ad
ogni nostra pi rosea aspettati va. Si !
ci hanno scri tto i n mol ti s s i mi , fra que
sti anche qua l che tecni co gi afferma
to, ma soprattutto gl i i ndomi ti ed i rri
duci bi l i hobbi st i .
Durante questo Gr an Premi o abbi a
mo avuto conferma di ci che pri ma
sol amente supponevamo: gl i speri men
tatori vogl i ono senti rsi vi ci ni , pa rteci
pi del l a nostra ri vi sta e noi non man
cheremo di rafforzare questa i ntesa
attraverso nuove i ni zi ati ve quanto mai
i nteressanti .
Un esempi o ti pico di attaccamento
a l l a nostra ri vi sta ci vi ene da l l ' autore
di questo progetto. I nfatti questo gi o
vane studente greco gi a l l ' i ni zi o del
corrente anno ci i nvi un suo l avoro
con la speranza di vedersel o pubbl i ca
to ( una grossa soddi sfazi one vedere
i l frutto di tanti sacri fi ci pubbl i cato su
una ri vi sta tanto di ffusa) .
SPERIMENTARE - N. 6 - 1 968
Noi l ' avevamo accontentato e da
quel l a prova di col l aborazi one egl i ha
saputo tra rre una spi nta per nuove
rea l i zzazi oni . Ora a di sta nza di pochi
mesi cogl i e, con un progetto ta nto
sempl i ce quanto funzi ona l e, un nuo
vo meri tato premi o.
I l ri vel atore da me rea l i zzato s i di
st i ngue per l a sua sempl i ci t e l a faci -
+ T P I
l i t d i costruzi one pur avendo una
grande sensi b[ l i t da far i nvi di a a i
pi costosi ri vel atori . I mpi ega sol o un
tra nsi stor, un condensatore el ettrol i ti
co, due resi stenze, ed un rel ol tre
natu ra l mente a l l e pi l e di a l i mentazi o
ne e la suoneri a per l ' a l l arme.
| l ci rcui to i l l ustrato nel l a fg. .
+

I
B24. S

5uOneria
2

l
BI 4.S
l
Fig. 1 Schema elettrico del rivelatore d'umidit.
d!!
I l rel del t i po mi ni atura con ten
s i one di ecci tazi one 6 V c. c. con un
contatto di scambi o. " transi stor i m
pi egato i l comune AC1 28 . La suo
neri a del t i po 4 V c. c. , ecco spi e
gato perch ho usato due pi l e i n seri e
di 4, 5 V per poter pre l evare l a ten
si one necessa ri a per l a suoner i a.
Natura l mente al posto del l a suone
ri a si pu usa re una l ampadi na o una
si rena, eccetera . Come el ementi ri vel a
tri ci di umi di t ho usato due pastri ne
forate (A e A' nel l a figura) di materi a l e
conduttore con i nterposta una ca rta as
sorbente i l compi to del l a qual e di
isol are una pi ast ri na dal l 'a l t ra .
Appena una gocci a di acqua ca
de s ul l e pi astri ne per l a condutti vi t
del l ' acqua, l e pi astri ne si t rovano i n
cortoci rcui to. Ma vedi amo i l funzi ona
mento del ci rcui to. I n condi zi oni di
r i poso, l ' ancor i na del rel si trova i n
contatto con i l contatto 3 del nostro
socc9rr i tore. La tensi one negati va del
la pi l a att raverso le resi stenze R 1 ed
R2 arri va fi no al punto C ed a l l a pi a
str i na A, ma essendo i nterposta l a
ca rta assorbente tra l e due pi astri ne l a
base del l 'AC1 28 non vi ene pol a ri zza
ta, i l transi stor non conduce e nel suo
col l ettore non c' nessuna corrente, di
conseguenza i l rel r i mane di secci tato.
I ntanto, i l condensatore C vi ene ca
'
ri
cato.
Non appena una gocci a di acqua
cade sul l e pi astri ne l a carta assorbente
perde le sue propri et i sol atri ci , l e
pi astri ne vengono a trovarsi i n corto
ci rcui to, l a' base del tra nsi stor si pol a-
MATERIALI
Rl ; resistore da 4, 7 kH W 1 0%
R2 ; resistore da 68 M - / W 1 0%
Cl ; condensatore elettrolitico 50 4F 25 VL
RL 1 ; re" mi niatura 6 V c. c s 470 l!
TR1 ; transistor AC1 28
B 1 ; pi l a da 4,5 V
B2 ; come B l
1 portapi le
1 suoneria (vedi testo) -
2 piastrine rivelatrici (vedi te.to)
1 basetta
4 boccole
4 spine a banana

Fi g. 2 Aspetto del rivelatore a montaggi o ultimato.


ri zza e lo stesso conduce. COSI i l rel
si ecci ta e l 'a ncori na mobi l e del lo stes
so si chi ude con i l contatto 2. Sul con
tatto 2 per col l egato uno dei due
morsetti del l a suoner i a, mentre l ' al tro
morsetto col l egato i n permanenza
con i l pol o posi t i vo del l a pi l a B 1 .
La suoneri a dunque s i metter a
suonare. I n questo i sta nte per, ver
r a ma nca re l a pol a ri zzazi one del l a
base e verrebbe di secci tato i l rel che
per r i mane ecci tato per un brevi ssi
mo tempo a causa del l a scari ca del
condensatore Cl , i l qua l e, nel l ' i sta nte
i n cui l ' ancor i na mobi l e del rel si
chi ude con i l contatto 2, si sca ri ca pol a
ri zzando l a base. Una vol ta scari cato,
l ' a ncori na torna a chi udersi con i l con
tatto 3, ed i ' condensatore di nuovo
si cari ca, ma si ccome fra l e pi ast ri ne
Numero
Prezzo
di Catalogo
di Listino
G.B.C.
OR/32 1 4
OR/32 1 4
B/363 90
GR/l 600 1 . 400
780
1 /142 2 1 0
1 /742 21 0
GG/340
.
220
0/5684 350
GO/60 50
GO/3840 1 8
L1LN| NL
ULLLA HL1L 1Y TUN| U| NA
jna convenzione franco-tuni
sma per l'estensione della rete
televisiva tunisina stata firmata
lo scorso gennaio a Tunisi.
Questo progetto del costo di
750.000 dinari (7. 500.000 Fr.),
comprender tre centri emettito
ri che saranno installati al Nord,
Nord-Ovest e nel Sud del terri
torio.
I crediti sono stati accordati dal
ia Francia alla Tunisia nel qua
dro di assistenza tecnica.
La messa in funzione dei tre
emettitori e dei loro allaccia
menti programmata per il di
cembre del I 968.
persi ste l ' umi di t, i l rel si ecci ta d i
nuovo e cos vi a. Vari a ndo l a capaci
t Cl vari a a nche i l tempo del l a pol a
ri zzazi one e di conseguenza i l tempo
del l 'ecci tazi one del rel . Le di mensi oni
del l e pi astri ne non sono cri t i che.
Natura l mente pi grandi sono pi
probabi l e che l a pr i ma gocci a di una
nuvol a cadp su di esse.
Gl i usi del suddetto ri vel atore sono
vari e numeros i : i o per esempi o l o i m
pi ego per l a chi usura automati ca di un
rubi netto non appena i l l i vel l o di una
vasca arri vato ad un punto desi
derato.
PROGETTO DEL SI G. ALEX MURATI DI S - Vi a Pi sacane, Z - Bari
d!b SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
M0 V bk
b
h1
PROGETTO DEL SI G. ETTORE ZANINELLI
Via Dante, " San Donato Milanese (MI)
A dimostrazione del livello raggiunto da buona parte dei
VtnCcnlc
C0lcOrtd
SLNlCHLS
concorrenti
al Gran Premio, pubblichiamo questo mese un progetto veramente inte-
ressante e nuovo, diremmo di classe quasi professionale. La realizza-

zio ne e del Sig. Ettore Zani nelli, perito industriale di S. Donato Milanese.
I l ci rcu i to che verr i l l ustrato sta
to uti l i zzato per rea l i zzare un l ampeg
gi atore. Ci per due mot i vi : si a per
renderne vi s i bi l e i l funzi onamento a no
che senza parti col ari strumenti , s i a
perch l 'appa recchi o, col l egato a l l a
batteri a del l 'a uto, pu servi re come se
gna l atore di vei col o fermo i n condi
zi oni di sca rsa vi si bi l i t.
E' ovvi o che s i potranno scegl i ere
l ampade di potenza adeguata senza
modi fi ca re sostanzi al mente i l ci rcu i toi
i nol tr e si pu, vol endo, sosti tui re una
del l e l ampade con una sempl i ce res i
stenza di ci rca 1 00 \ ~ 2 W nel caso
si vogl i a i mpi egare una sol a l ampada.
I l ci rcu i to, che comporta , ol tre ai due
thyri stor, l ' i mpi ego di pochi a l tri com
ponenti di mi ni mo costo, si presta a
numerose appl i cazi oni i ndustri a l i i con
sente i l coma ndo di uti l i zzatori di no
tevol e potenza senza l ' i mpi ego di con
tator i e di ul teri ori Gi spos i t i vi ( rel ai s
ci cl i ci tempori zzatori ) e con mi ni mo
i ngombro qua ndo si debbano effet
tua re dei comandi ci c l i ci .
Nel l a fatti spi eci e, i l thyri stor i mpi e
gato, di basso costo, consente i l con
trol l o di correnti fi no a 7 A con ten
s i oni di bl occo di 200 V.
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
I l ci rcui to i n oggetto consente di ot
tenere, i mpi ega ndo condensatori da
1 00 IF o pi , tempi di commutazi one
di a l cuni secondi mentre, con capaci .
t di frazi oni di mi crofa rad, consente
R! L\

A
C!
C J
+

T\
R 2 D \
Fi g. 1 . Schema elettrico del mul tivibratore.

i l raggi ungi mento di frequenze di


qua l che mi gl i ai o di Hz. Le costanti di
tempo dei due l ati del mu l t i vi bratore
possono essere tenute di verse fra l oro
ottenendo tempi di i nserzi one di vers i .
I 2
C
T2
C2
+
L

D 2
RJ
R 4
d!
\
Fig. 2 - Aspetto interno del multivibratore.
Le res i stenze R 1 ed R2 possono es
sere sosti tu i te con due reostati in mo
do da ottenere una regol azi one conti
nua del l a frequenza e del rapporto dei
tempi dei due l ati del mu l ti vi bra
tore.
I l ci rcui to pu essere i mpi egato co
me mul t i vi bratore astabi l e generatore
di onde quadre ri cavabi l i ai capi del
condensatore C3, come tempor i zzato
re e, come gi detto, per un vasto
campo di appl i cazi oni i ndustri a l i .
I l funzi onamento del ci rcui to i l
seguente: dando tensi one a l ci rcui to
con i nterruttore I aperto, i l thyri stor T2
si i nnesca i mmedi atamente provocan
do l a cari ca del condensatore C2 che
pu ri cevere i l pol o negati vo da l l o
stesso T2.
I l condensatore C 1 non pu i nvece
ca ri carsi essendo i l thyri stor 1 in sta
to di ri poso. Al l a chi usura del l ' i nter
ruttore I, vi ene i nnescato i l thyri stor
1, i I condensatore C3, che s i era ca r i
cato con segno pos i ti vo verso 1, si
sca ri ca attraverso quest'u l ti mo provo
cando l o spegni mento di T2 .
I l condensatore Cl si car i ca , r i ce
vendo il pol o negati vo da , , p, rodu
cendo una caduta di tensi one nel l a re
si stenza R l ta l e da non permettere l a
accensi one di T2 che dopo un certo
db
tempo, trascorso i l qual e, T2 b I nne
sca provocando la sca ri ca di C3 e lo
spegni mento di 1 . I l ci cl o si ri pete
cos i ndefi ni ta mente, fi n qua ndo non
si apre l ' i nterruttore I che provocher
l ' ar resto del ci cl o con T2 acceso.
I l tempo di conduzi one dei thyri stor
subordi nato al tempo di cari ca dei
condensatori Cl e C2 che, a fi ne cari
ca, consentono l ' i nnesco del thyri stor
del l ato opposto che a sua vol ta pro-
voca lo spegni mento del thyr i stor pre
cedentemente i nnescato.
I MATERI ALI
Rl : resistoro da 1 .000 " / W - 5%
R2 : resistore da 650 - " 5%
R3 c ome Rl
R4 : come R2
Va osservato che, durante ll peri odo
di tempo i n cui i l propri o thyri stor non
conduce, i condensatori Cl o C2 non
sol o si sca ri cano ma, se l ' i nterva l l o di
tempo l o consente, tendono a ca ri car
s i con pol ar i t i nverti te. Ci non cost i
tui sce un i nconveni ente qua l ora s i i m
pi eghi no condensatori non el ettrol i ti ci .
Nel l o schema ri portato, vol endosi i m
pi egare condensatori el ettrol i ti ci data
l 'el evata capaci t, si provveduto ad
i mpedi re l a cari ca dei condensatori
stessi con segno i nverti to col l egando
i n par al l el o ai medes i mi un di odo a l
s i l i ci o.
Va anche r i l evato che, al momento
del l o spegni mento del propri o thyri
stor, i condensatori Cl o C2, ca ri chi
pos i ti vamente verso i ri spett i vi gates,
vengono a trovarsi i n cascata con l a
sorgente di a l i mentazi one. Detti con
densatori si trovano anche cortoci rcui
t at i da I l e ri spetti ve res i ster: ze R l ed
R3; tuttavi a l a corrente di gate subi
sce, a l l ' i ni zi o del l a scari ca dei conden
sator i , un sensi bi l e i ncremento.
Di ci va tenuto conto nel l a proget
tazi one del ci rcui to, veri fi cando che
questa corrente, che chi ameremo I fMAx
,
non superi i val ori ammessi dal thy
ri storo
I l va l ore di I fMA
x pu essere cal co
l ato medi a nte la formul a che segue, r i
cavata appl i cando al ci rcui to rel ati vo
a uno dei thyri stor i l teorema del l e
sovrappos i zi on i
c
I fMAx +
R l
.
RL
( R2 ( Rg
R l ( R L
Numero
di Catalogo
G. B.C.
rt0z0
di Listino
20
20
20
20
Cl : condensatore el ettrolitico da 200 1JF - 25 VL
C2 : come Cl
DR/3 1
OR/3 1
OR/3l
DR/3 1
B/348
8/348
B/1 80-22
GL/ 1 1 90
200
200
C3 : condensatore in poliestere da 0,22 f.f
I interruttore a levetta
01 : diodo 2E I
02 : come 01
T1 : thyristor BTY79/2ooR
T2 : c ome T 1
2 lampade da 12 V 3 W
2 porta l ampade
0 morsetti serrafilo neri
2 morsetto serraflo rossi
GH/200
GH/2430
GD/1 402
GO/1 400
90
220
390
39,0
6.980
6. 980
74
300
1 50
1 50
SPERI MENTARE N. 6 - 1 968
C

.
Le I ndustri e Angl o Ameri cane
i n I ta l i a Vi offrono una . . .
CARRI ERA SPLENDIDA
Ingegnere regol armente i scri tto
nel l ' Al bo Bri tanni co, seguendo a
casa Vostra i Corsi Pol i tecni ci
I ngl esi
I ngegneri a Ci vi l e
I ngegneri a Meccani ca
I ngegneri a El ettroni ca
I ngegneri a Chi mi ca
I ngegneri a Industri al e
I ngegneri a Radio - TV El ettroni ca
un futuro br i l l ante !
un ti tol o ambi to !
scri veteci oggi stesso e senza
i mpegno a:
Fig. 3 Aspetto del pannel l o frontal e del multivibratore.
| l |. |. | |
+( Rl ( R2 + Rg) )
+ RL ( R l + R2 + Rg)
R l + R2 + Rg
dove:
E tensi one di a l i mentazi one
L, T tensi one a condensatore ca r i co
Rg resi stenza di i ngresso del gate
Dato i l l argo margi ne esi stente fra
l a corrente mi ni ma e massi ma di ga
te, ci non costi tui sce un probl ema .
Una vol ta stabi l i to i l val ore del l a
tensi one E di sponi bi l e per l ' al i menta
zi one del ci rcu i to, si dovr assi cura re
ai gtes dei thyri stor la corrente mi
ni ma di i nnesco, che chi ameremo I fM1 N
Avremo qui ndi :
L
I fM
' N T

R l + R2 + Rg
Resta qui ndi deter mi nato i l val ore di
Rl + R2.
Noto i l val ore del l a costa nte di temo
po RC ri chi est., si pot r scegl i ere i l
va l ore di R l e d i C pi conveni ente col
che resta i mpl i ci ta mente stabi l i to an
che i l val ore di R2; occorre poi veri fi
ca re i l val ore del l a corrente I fMAx a l
l ' i ni zi o del l a sca ri ca del condensatore
ri toccando eventual mente i l va l ore di
R l , di R2 e di C.
L

opportuno scegl i ere, a questo ri


guardo, va l ori pi uttosto a l ti per R2.
I l val ore di I fMAx a nche di pendente
dal va l ore del l a resi stenza di ca ri co RL
che, come ovvi o, non i nf l ui sce i nve
ce sul tempo <i ca ri ca del condensa
tore.
I probl emi di montaggi o e cabl aggi o
non presenlano al cuna di ffi col t, co
me si pu vedere da l l e foto che mo
strano la di sposi zi one razi ona l e e ordi
nata dei componenti .
Vi a Gi ur i a 4/L 1 0 1 25 Tor i no
Sede Central e Londra -
Del egazi oni i n tutto i l mondo
AVVI8O
I PREZZI ELENCATI
NELLE TABELLE DEI
MATERIALI 8ONO DI LI-
8TI NO, 8UGLI 8TE88I
VERRANNO PRATICATI
FORTI 8CONTI.

LNNcN V NcL UN
I " su e gi dell' abbonamento alla televisione negli Stati Uniti' ,
continua.
Finalmente il congresso ha chiesto alla Commissione Federale delle
Comunicazioni di rimandare ogni decisione almeno sino alla fine del I968.
Questo dar al congresso il tempo di sostenere pi udienze, e forse di
approdare alla legge che spiegher chiaramente ci che la televisione
pu e non pu fare.
La `" National Association Broadcasters " si fortemente opposta al
pagamento del canone televisivo.
Vi per chi insiste dicendo che // pagamento inevitabile, ed afferma
che pagando tale abbonamento, verr offerta al pubbliCO una serie di
programmi di alta qualit.
Un esame fatto lo sorso anno rivelava che solo circa la met del pub
blico non si annoiava con gli annunci commerciali. La nuova compagnia
presto limiter le interruzioni ' pubblicitarie a quattro per ogni sessanta
minuti di programma, il che sarebbe gi un netto miglioramento.
PROGETTO DEL SI G. ETTORE ZANI NELLI Via Dante, S. Donato Mi l anese ( MI )
l
SPERIMENTARE - N. 6 - 1 968 JdT
LA 5ONOklZZAZ
DLL PLLlCOL Cl NMA
Per coloro che -tra i nostri let
tori -si interessano di cinema
tografa I passo ridotto, faccilmo
. seguito Igli Irticoli pubbliclti sui
numeri e Z dello scorso an
no, occupandoci questa volti del
Il sonorizzazione. Come nel CI
so precedente, purtroppo questo
non un argomento che pu es
lere svolto in modo esauriente in
poche pagine. Vedremo quindi
di fornire tutti i rlgguagli neces
sari elaborando un problema alla
volta, in modo da risolvere col
sistema pi semplice le diverse
difcolt che il cineasta dilettan
te incontra solitamente in quelto
campo specifco.
Prima parte
utti gl i appassi onati di ci nemato
grafi a di l etta nti sti ca sono senza dub
bi o d'accordo 's ul fatto che una pel l i
col a senza ti tol i come . . . un col tel l o
senza man i co, o come una penna sen
za penni no. Orbene, nei due a rti col i
che hanno preceduto abbi amo chi a ri
!O come si a possi bi l e esegui re dei ti -
10l i che possano compl eta re un fl m
muto, anche con l ' aggi unta eventual e
di di dasca l i e, di r i feri ment i , date, no
mi , ecc.
Quel l o era senza dubbi o un pr i mo
passo avanti ri spetto a l sol i to corto
metraggi o gi rato occasi ona l mente
per ri cordare una gi ta, un i ncontro,
un evento parti col are, ecc. Abbi amo
per assodato anche che i l ci nea ma
tore, per la sua stessa natura un po'
dbZ
A PA55O kl DOT
tecni co ed un po' art i sta, non si di
chi ara mai compl eta mente soddi sfatto
del propri o l avoro. Eg l i i nfatti co
stantemente a l l a r i cerca del meg l i o,
del l a perfezi one e del l ' a rmoni a, a l
sol o scopo (tutt'a l t ro che l ucrat i vo) di
appagare i l suo stesso desi deri o, e di
godere con i parent i , gl i ami ci o i
sempl i c i conoscent i i l f rutto del l e
sue . . . pi acevol i fati che.
Tutti sappi amo che - durante l a
proi ezi oni di un fi l m di l ettant i sti co -
l 'osservatore del l e i mmagi ni sempre
. accompagnata da commenti e da cr i
t i che, a vol te aspri ed a vol te condi
scendenti , si a da parte del l o stesso
operatore, si a (mol to pi spesso) da
pa rte di chi si l i mi t a ad assi stere. Ta
l i commenti sono spesso i ndi spensabi
l i per forn i re spi egazi oni e dati che
r i sul terebbero i nvece assol uta mente
superfui se la proi ezi one fosse accom
pagnata da suoni appropr i at i , e ci
propr i o i n base a i pr i nci pi fondamen
ta l i sui qual i fondata l a modera
teor i a del son e l umi re , di ben
nota or i gi ne Francese.
Nu l l a dunque di pi appropri ato di
un commento sonoro che - ol t re a
forn i re a I l o spettatore sensazi on i acu
sti che che ne favor i scono l a concen
t razi one su ci che vede - evi tano
propri o quei commenti che - nel l a
maggi or pa rte dei casi - tol gono a l
l ' artefice buona parte del l a sua soddi -
sfazi one. Con un buon commento mu
s i cal e e . . . megl i o ancora par l ato, as
sai pi faci l e che passi no i nosservati
gl i i nevi tabi l i di fetti deri vanti da una
ri presa esegui ta i n condi zi oni cri ti che,
qua l i l ' i nstabi l i t dovuta al l a mancan
za di un buon punto di appoggi o du
ra nte l a r i presa, l 'abbondanza di car
rel l ate esegu i te con l o zoom , l a
comparsa e l a scomparsa i rrea l mente
brevi di persone o di oggett i , l 'ecces
si va l unghezza del l e panorami che,
ecc .
Pri ma di procedere nel l 'esposi zi one
di qua nto oggetto di questa nota,
occorre tuttavi a una i mporta nte pre
ci sazi one: agl i efetti del l a sonori zza
zi one di un fi l m di l ettant i sti co occor
re suddi vi dere i t i pi di pel l i col e i n
due categor i e pr i nci pa l i . L a pr i ma ca
tegori a l a pi comune, ed costi
t ui ta da l l a ri presa di ri cordi a caratte
re generi co, nei confronti dei qual i
tutto ci che occorre un sottofondo
musi ca l e ed un commento che for ni
sco i n modo razi onal e quei dati crono
l ogi ci , 1 0pografi ci , ecc che al t ri menti
dovrebbero essere forni t i a vi va voce
dal l 'operatore. La seconda quel l a
del l e r i prese di persone i n atteggi a
ment i natura l i o arti fici a l i , negl i i stan
ti i n cui di cono qua l cosa.
La di ferenzi azi one notevol e i n
quanto nel pr i mo caso non occor re a l
cuna si ncroni zzazi one, mentre questa
SPERI MENTARE - N. 6 1 968
l ON
TOGkAFlCH
TO
di L. Biancoli
i ndi spensabi l e nel secondo. Ecco i l
moti vo per i l qua le i n questa pr i ma
parte chi ar i remo i si stemi con i qual i
possi bi l e efettua re l a sonori zzazi o
ne di pel l i col e generiche, mentre
nel l a seconda vedremo come si a pos
si bi l e ottenere l a vera e propr i a s i n
croni zzazi one.
Preci si amo subi to -- i nol tre - che
non ci occuperemo dei metodi adot
tabi l i quando non si di spone di un
proiettore col sonoro, va l e a di re dei
vari accorgi menti per far funzionare
in passo un proi ettore sempl i ce ed un
regi stratore a nastro. A' contrari o, ci
ri feri remo esc l usi vamente a ci che
possi bi l e fare quando si di spone di
un proi ettore muni to di i mpi anto per
l a regi strazi one e per l a ri produzi one
sonora, medi ante pi sta magneti ca a p
pl i cata sul l a pel l i Gol a.
I l metodo della pista
!
agnetica
Una del l e di ferenze sostanzi a l i che
i ntercor rono tra un proi ettore norma
l e ed un model l o col sonoro ri si ede
nel fatto che - mentre nel pri mo ca
so i l trasci namento del l a pel l i col a av
vi ene sol i tamente con un motore a
spazzol e, l a cui vel oci t vi ene rego
l ata medi ante un reostato - nel se
condo il trasci namento vi ene efettua
to con un motore ad i nduzi one (del
ti po a gabbi a di scoi attol o , usato
SPERI MENTARE N. 6 - 1 968
per i gi radi schi ) provvi sto di un rego
l atore di vel oci t di t i po meccanico.
Quando l a pel l i col a viene trasci nata
con un motore ad i nduzi one, questo
di sol i to muni to anche di u n vol a
no, che svol ge un ruol o assa i i mpor
tante agl i efetti del l a costanza di ve
l oci t . I nfatt i , l a vel oci t di scor ri men
to del l a pel l i col a sol i tamente nor
mal i zzata a i va l ori di 1 6, 1 8 o 24 fo
togrammi al secondo.
I n a l cuni t i pi di proi ettor i , l a s i n
croni zzazi one tra i l sonoro e l 'efetto
otti co del l a pel l i col a vi ene ottenuta
addi ri ttura con l ' i mpi ego di due mo
tor i : uno di essi provvede a l l ' avanza
mento a scatti di un' fotogramma a l l a
vol ta, col r i tmo prestabi l i to medi ante
i ngra naggi , mentre i l secondo provve
de a l l 'avanzamento conti nuo dopo l a
meccani ca del l a parte otti ca, el i mi nan
do qui ndi l 'efetto del l ' avanzamento
a scatti g razi e a l l a presenza del l a se
conda ansa. I n a l tri model l i - i nvece
- un uni co motore, provvi sto di vo
l ano, determi na i l funzi onamento di
entrambi i di sposi ti vi di avanzamento.
Comunque, i ndi pendentemente da l
metodo adottato nel proi ettore, resta
no i va l ori standardi zzati del l a vel o-
' ci t d i ava nzamento.
Nei confronti di questi u l t i mi occor
re un'a l tra preci sazi one: l a vel oci t di
1 6 fotogrammi a l secondo l a mi ni
ma ammi ss i bi l e senza che l 'occhi o
umano precepi sca l o sfarfal l o dovuto
a l succedersi a scatti dei fotgrammi ,
ma a nche l a meno i ndicata per l a
sonori zzazi one, a causa del l a bassa
vel oci t di scor r i mento del l a pi sta ma
gneti ca.
. Tutti sappi amo che la fedel t di un
regi stratore a nastro tanto maggi ore
1Hmm mNL 1lLA
LHH| NL
Fig. 1 " La pista magnetica della medesima na
tura del nastro magnetico, e consiste in una so'
lilissima striscia di tale material e, che viene ap
plicata mediante i ncol l aggio sulla superfcie luci
da del l a pellicola (opposta a quel la recante la
emul sione), a fanco del la perforazione.
dd
(entro determi nati l i mi t i ) quanto mag
gi ore l a vel oci t di scor r i mento.
Orbene, dal momento che l a sonori z
zazi one medi a nte pi sta magneti ca s ul
la pel l i col a sfrutta esatt amente i me
desi mi pri nci pi , i nt ui t i vo che l a me
desi ma ' l egge val e anche per i l pro
i ettore.
In genere, l e vel oci t sta ndardi zza
te per i regi stratori sono l e seguent i :
- 2, 7 cm/sec (ca). Per l a sol a voce
par l ata (di ttafoni , att i vi t di datti che,
ecc. ) .
- 4, 5 cm/sec (ca) . Per voce par l at a,
canto e musi ca, con medi ocri r i sul tati
agl i efetti del l a fedel t, a causa del
l a l i mi tazi one del l a gamma di re
sponso.
- 9 cm/sec (ca) . Per musi ca e canto,
regi strazi on i da di sco, radi o, TV, ecc. ,
con prestazi oni assa i mi gl i ori grazi e
a l l 'estensi one del l a gamma di re
sponso
- 1 9 cm/sec (ca) . Per regi strazi oni
musi ca l i di a l ta qua l i t .
Se or a consi deri amo i l probl ema
dal punto di vi sta del l a pel l i col a ad 8
mi l l i metr ( l e cui mi sure sono presso
ch egual i a quel l e del cosi ddetto
superotto P) , abbi amo le suddette
corri spondenze tra la ra pi di t di ca
denza dei fotogr ammi e l a vel oci t '
di scorri mento del l a pi sta magneti ca:
1 6 fotogra mmi /sec
1 8 fotogra mmi /sec
24 fotogr ammi /sec'
6 cm/sec
6,8 cm/sec
9 cm/sec
Da ci app.e , qui ndi subi to evi
dente che l a v'l oci t di 24 fotogram
mi a l secondo corri sponde propri o a
quel l a vel oci t del nast ro che consen
te i mi gl i ori r i sul tati , i mmedi ata mente
i nferi ori a quel l i che ri entrano nel
campo del l a vera Al t a Fedel t , che
nessuno ha l a pretesa di raggi ungere
in fatto di ci nematografa di l etta nti
sti ca .
Ci - tuttavi a - non si gni f ca che
l a sonor i zzazi one si a i mpossi bi l e a l l a
vel oci t di 1 6 fotogra mmi a l secondo.
Con ta l e veloci t, gi superi ore a
quel l a di 4, 5 cm/sec dei regi strator i
a nastro, si ottengono ri sul tati pi che
d4
soddi sfacenti anche dal punto di vi sta
musi ca l e, compat i bi l mente con l a qua
l i t del l ' i mpi anto sonoro i ncorporato
nel proi ettore. I nf ne, per stabi l i re un
compromesso t r a l a qual i t del sono
ro e la durata di una proi ezi one con
bobi ne del di ametro massi mo di 1 80
mi l l i metri (oss i a da 1 20 metri di pel
l i col a) , poss i bi l e scegl i ere l a vel o
ci t di 1 8 fotogr ammi al secondo,
che ri sul ta soddi sfacente sotto ogni
aspetto.
La fgura 1 i l I ustra la posI zi one nel
l a qual e l a pi sta magneti ca vi ene ap
pl i cata su l l e pel l i col e da 8 mi l l i met r i ,
al sol o scopo di chi ar i re i l pr i nci pi o
dal punto di vi sta teor i co. Essa vi ene
appl i cata a fa nco del l a dentel l at ur a,
e dal l ato opposto a quel l o reca nte
l ' emul si one fotosensi bi l e. Ci per evi
ta re che l ' attri to contro l a pa rte ott i
ca tenda a di mi nui re l a durata .
Dopo quanto premesso, possi amo
qui ndi concl udere che - per l a sono
ri zzazi one di pel l i col e a carattere ge
neri co, basate su di un commento so
noro accompagnato da voce par l at a,
sufci ente gi r are e proi ettare i l f l m
a l l a vel oci t di 1 6 fotogrammi a l se
condo, mentre si ottengono r i sul tati
qual i t i vamente mi gl i ori dal punto di
vi sta acusti co, ri spett i vamente con l e
vel oci t di 1 8 e di 24 fotogr ammi
a l secondo.
probl ema del rumore
Nel l a maggi or pa rte dei casi , l ' i m
pi a nto del sonoro i ncorporato nel la
base del proi ettore: ol tre a ci , i l ca
vetto schermato facente capo al mi
crofono presenta una l u nghezza del
l 'ordi ne di poco pi di un metro. Ec
co qui ndi i due fattori che determi na
no l a pr i ma di fcol t : se l 'operatore
provvede di retta mente a regi stra re
un commento sonoro, i nterca l ando fra
si da l ui stesso o da a l tro col l aborato
re pronunci ate a t i tol o di commento
par l ato, accade che il r umore prodot
to dal l a meccani ca del proi ettore ven
ga percepi to dal mi crofono, e regi
strato uni t amente a l l a voce.
Se si ti ene conto del fatto che ogni
proi ettore di sol i to muni to di due
i ngressi per i l segnal e sonoro, di cui
uno a bassa sensi bi l i t per i l r i porto
da di sco o da nastro, ed uno con mag
gi ore sensi bi l i t per i l mi crofono, ap
pare evi dente una condi zi one parti
col a re. Agl i efetti del l a reg: strazi one
da nastro o da di sco, per l a parte
musi ca l e, la di fcol t ci tata nUn esi ste,
i n qua nto i l trasduttore non sensi
bi l e a l le onde sonore, e qui ndi non
ri ceve i l rumore del proi ettore. Ci
per non vero nei confronti del mi
crofono, per i l qual e occor re adotta re
pa rti col a ri precauzi on i .
Un a di esse pu consi stere - ad
esempi o - nel prol ungare notevol
mente i l cavetto schermato del mi cro
fono, in modo da portare quest' ul t i
mo ad una di sta nza ta l e dal proi ettore
da non percepi rne pi i l rumore se
non i n mi ni ma parte. In ta l caso,
possi bi l e regol are i l vol ume di regi
strazi one (ossi a i l l i vel l o del segna l e)
ad un va l ore assa i ri dotto, compen
sando l a mi nore sensi bi l i t che ne de
ri va con un aumento del l ' i ntensi t
del l a voce di chi par l a, e con una mi
nore di stanza t r a l a bocca di quest' u l
t i mo ed i l mi crofono. Ol tre a ci ,
sempre poss i bi l e ori entare i l mi croi o
no i n di rezi one opposta a 1uel l a ver
so la qual e si trova i l proi ettore, ed
i mpi ega re pannel l i di materi a l e assor
bente. tappet i , tende, ecc. per ottene
re un mi gl i ore i sol amento.
I l metodo pi i ndi cato - tutt avi a
quel l o i l l ustrato a l l a fgura 2.
Esso consi ste nel l o sfruttare una del
l e porte provvi ste di vetro smeri gl i a
to, sol i tamente presenti i n un appa r
tamento tra un l ocal e ed un a l tro. Ove
essa si a presente, possi bi l e di spor
re i l proi ettore da un l ato del l a por
ta, facendol o cont rol l a re da un opera
tore. I l microfono, muni to di un ca
vetto di l unghezza sufci ente, vi ene
i nvece si stemato da l l a Jte opposta ,
e ad una certa di sta nza, e vi ene usato
da una seconda persona, che efettue
r i l commento par l ato.
Con questo ti po di predi spos i : vne,
chi efettua i l commento par ! ato ha l a
possi bi l i t di segui re di rettamente l a
rappresentazi one fl mata, e di regi
stra re qui ndi nei momenti pi oppor
tuni l e sue frasi di commento, mentre
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
la di stanza tra i l mi crofono ed i l pro
i ettore, e l ' i nterposi zi one del l a porta
chi usa, consente i l massi mo i sol amen
to agl i efetti del r umore.
Ovvi amente, con questo si stema l o
speaker vede l e i mmagi ni r i bal
tate i n senso ori zzonta l e: tuttavi a, se
egl i si prepa rato a tempo debito i l
testo del commento, c i non compor
ta al cuna di fcol t agl i efetti prati ci .
Un ul ti mo parti col are di i mportanza
ri l evante che l a smeri gl i at ura del
vetro deve essere ta l e da attri bui re a
quest' ul ti mo l a massi ma opaci t, ad
evi tare che chi si trova dal l ' al tro l ato
venga abbagl i ato dal l a l uce che costi
tui sce l ' i mmagi ne sfuocata, che passa
attraverso i l vetro proveniendo dal
l 'obbi etti vo del proi ettore. I nol tre, i l
vetro deve essere del ti po con en
trambe le superfi ci pi ane, per i mpedi
re che l ' i mmagi ne venga deturpata
da eventua l i moti vi decorati vi i n ri
l i evo. Anche questo -. comunque -
va consi derato sol o come opportuni t,
e non come condi zi one i ndi spensabi
l e, i n quanto l e eventual i al terazi oni
del l ' i mmagi ne osservata da l commen
tatore non gl i i mpedi scono di segui re
del par i lo svol gi mento del l e vari e
sequenze.
La tecnica del missaggio
Col termi ne tecni co di missaggi o,
che equi va l e a mi scel azi one , si i n
tende la possi bi l i t di regol are i ndi
pendentemente i l l i vel l o sonoro di
due o pi sorgenti di segna l e. I n ogni
pel l icol a ci nematografca i l sonoro
sempre caratteri zzato da un susse
gui rsi di vari l i vel l i di i ntensi t del l a
musi ca, dei rumori e del l e voci , a
seconda del l e esi genze speci fche. Ad
esempi o, trattandosi del caso pi sem
pl i ce, ossi a del commento musi cal e
al ternato o sovrapposto ad un com
mento pa r l ato, l ogi ca mente oppor
tuno che l ' i ntensi t del l a musi ca si a
maggi ore qua ndo i l commentatore
tace, e di mi nui sca ragi onevol mente
quando i nvece egl i par l a.
Ebbene, tutto ci otteni bi l e con
l a massi ma faci l it a nche nel ca mpo
di l etta nti sti co. I n genere, ogni proi et
tore sonoro di una certa cl asse possi e
de -- come gi si detto - due i n-
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
g ressi separati , di cui uno agi sce da
presa fono per sfruttare i l segnal e
proveni ente da un di sco o da l l ' usci
ta suppl ementare di un regi stratore a
nastro mentre l 'a l tro serve per i l col
l egamento del microfono.
Se i due i ngressi sono a nche muni
ti dei r i spetti vi control l i di vol ume,
che agi scano i ndi pendentemente, non
esi stono di fcol t: basta i nfatti predi
sporre due segni di ri feri mento l ungo
l a rotazi one del l e due ma nopol e, cor
ri spondenti ai l i ve l l i massi mi ammi s
si bi l i senza che avvenga l a saturazi o
ne del l a pi sta magneti ca, e predi spor
re su ta l e val ore stabi l e la manopol a
che control l a l a sensi bi l i t del mi cro
fono. Mentre l o speaker par l a os
servando l e seguenze del fi l m per
i nterveni re nei momenti opportuni ,
l 'operatore che si t rova presso i l gro
i ettore ter r costantemente l a mano
sul l a manopol a che control l a i l l i vel
l o del commento musi ca l e, di mi nuen
dol a quando presente l a voce, ed
aumentandol o quando essa tace. Ov
vi amente, gl i i nterventi di regol azi o
ne ri sul teranno ancora pi tempesti vi
se i coma ndi di mi scel azi one sono a
portata di mano del l o speaker , an
zi ch del l 'operatore.
Questa sempl i ce operazi one gi
di per s e stessa sufci ente a conferi
re a l l a col onna sonora un aspetto sor-
prendente, che ri chi ama la tecni ca di
sonor i zzazi one dei documenti profes
si onal i .
Quando i nvece i l produttore mu
ni to di un unico i ngresso, possi bi
l e a l l esti re un sempl ice mi scel atore a
due cana l i , i n base a l ci rcui to el ettri
co di cui a l l a fgura 3.
Costruzione del miscelatore
I l ci rcui to cosi ste i n un uni co tran
si stor, del ti po OC7 1 , ed i n pochi al
tri componenti associ at i , e presenta
due i ngressi , di cui quel l o contrasse
gnato A fa capo a l l ' i ngresso del l o
stadi o ampl i fcatore Tr, ed ri serva
to ad un mi crofono del ti po a bassa
51|H| 1L
V L 1HU
SMLH| GL| A1U
LAVU
i mpedenza (compresa ci o t r a 2. 000
e 1 0. 000 ohm) . I l secondo, contrasse
gnato B, serve escl usi va mente per pre
l evare i l segna le da l pi ck-up di un
gi radi schi , o da un regi stratore a na
str, o da qual si asi a l tra fonte di se
gna l i suppl ementar i , che abbi ano gi
un' ampi ezza apprezzabi l e.
L' ngresso del l o stadi o ampl i fcatore
e la presa di i ngresso suppl ementare
B fanno capo a due control l i separati
di vol ume, consi stenti i n due poten
zi ometri l ogari trn i ci senza i nterruttore.
A ta l e r i guardo occorre preci sare che
P l pu avere un val ore compreso tra
5 e 25. 000 ohm, a seconda del l ' i mpe
denza del mi crofono i mpi egato. I l va
l ore di P2 i nvece strettamente l egato
dbb
al t i po di testi na di l ett ura, come
pure quel l i del l a resi stenza RI e del
l a capaci t C2. Sotto questo aspetto,
l a tabel l i na r i portata a parte for ni sce
i di versi va l ori che possi bi l e adot
tare a seconda dei casi .
l' usci ta del l o stadi o di pre-ampl ifi
cazi one (Tr), uni tamente a quel l a del
potenzi omet ro P2 (trami te i l gruppo
i n para l l el o R I /C2) fa capo ad un uni
co termi nal e di usci ta, che deve esse
re col l egato medi ante un cavetto
schermato a l l ' i ngresso del l 'ampl ifica
tore di regi strazi one. Si tenga pre-
sente che se i l mi scel atore vi ene pre
di sposto i n prossi mi t del l ' addetto a l
funzi onamento del proi ettore, questo
cavetto potr avere una l unghezza as
sa i l i mi tata. Se i nvece si desi dera fa
re i n modo che l o speaker prov
veda presonal mnte a va ri are i l l i vel
lo del commento sonoro a seconda
che egl i sti a par l ando o meno, i l mi
scel atore dovr essere predi sposto i n
pross i mi t del microfono, uni tamente
a l gi radi schi o al regi stratore a na
stro. I n t al caso i l cavetto schermato
dovr avere una l unghezza sufci en
te, del l 'ordi ne di quel l a del Cdvetto
Di sponendo di un accessori o di
questo t i po, pera l t ro rea l i zzabi l e as
sai faci l mente, dunque possi bi l e ot
tenere tutti quegl i efetti di mi scel a
zi one che sarebbero a l tri menti i mpos-
si bi l i , se non con rendi mento assai
scarso, con un ampl ifi catore avente un
uni co i ngresso.
Agl i efett i del l a rea l i zzazi one del
mi scel atore, uti l e . basars i sul l a di
sposi zi one dei componenti di cui a l l a
fgura 4, che i l l ustra un
'
metodo di a l
l esti mento del di sposi t i vo su di una
basetta, rappresentata i n A da l l ato
dei componenti , ed i n B dal l ato del
l e connessi oni . I n entrambe le sezi o
ni sono i l l ustrate anche le connessi oni
a i componenti esterni , val e a di re a l
l e due prese di i ngresso, ai due po
tenzi omet r i , a l l a presa di usci ta ed a l
l a batteri a . Quest'ul t i ma vi ene i nse
ri ta solo quando l o strumento vi ene
usato, trami te un apposi to i nterrutto
re separato.
I l tutto pu essere racchi uso i n una
scatol etta che bene si a di a l l umi ni o,
col l egata al l ato massa del l ' i ntero ci r
cui to, onde evi tare l ' i ntroduzi one di
rumori di fondo. Al l 'esterno del l a
FONTE DI SEGNALE VALORE DI r
|
VALORE DI Rl VALORE DI C2

Testina di lettura per nastro magnetico 1 0.00f 1 5.000 1 O, 01 5 lJF


Uscita su pplementare regist(. a nastro 5.000 1 0.000 0,01 0 lJF
Testina pick-up magnetica 25.000 1 5.000 0,01 0 lJF
Testina pick-up piezoelettrica 470.000 .n 250.0.oo f 0,001 tJF
del mi crofono di cui a l l a figura 2. T . bella dei valori di P2, Rl e C2, a seconda dei vari tipi di sorgente di segnale.
dbb
SPERI MENTARE N . 6 1 968

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IN T.E RR .

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-y
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I

1
-
-.
l |
= = =
scatol etta, contenente l a basetta e l a
batteri a di t i po retta ngol are, sono ac
cessi bi l i l e t re prese[ i due potenzi o
metri e l ' i nter r uttore.
Grazi e al consumo assa i ri dotto ( i n
Ir. c ad mi l l i ampre), l a durata
del l a batter i a pressoch i l l i mi tat a:
tuttavi a, se 1'.C del mi scel atore av
vi ene sol o ra ramente, bene i nt ro
durl a sol o a l momento del l ' i mpi ego,
i n qua nto col tempo l e batter i e a l
manganese subi scono spesso del l e
a l terazi oni degl i i nvol ucri di zi nco,
con l a conseguente fuor i usci ta di aci di
che possono da nneggi a re i l ci rcu i to.
Per quanto r i guarda l ' i mpi ego del
mi scel atore gi stato detto tutto ci
che necessari o. U n u l t i mo pa rti co
l are che bene ri ba di re consi ste nel
fatto che esso pu essere si stemato a
portata di mano del l o spea ker ,
che avr cos l a possi bi l i t di r i durre
i l l i vel l o del sottofondo musi ca l e men
tre parl a, e di r i al zar l o qua ndo tace,
oppure potr essere a portata di ma
no di chi fa funzi ona re i l proi ettore.
I n questo secondo caso - ovvi amen
te - occorre un certo afatamento.
tra le due persone che col l aborano,
afnch l e vari azi oni di vol ume av
venga no sempre tempest i vamente.
Nel l a prossi ma puntata ci occupe
remo i nf ne del l a tecni ca del l a si nc ro
ni zzazi one, e dei probl emi ad essa
rel ati vi , tra | qual i l a mi scel azi one op
port una di suoni , voce e rumor i .
RIVELAIONE DELL' ERRORE REGISTRATO
japplicazione si rende a volte necessaria .quando richiesto un largo nu
mero di misure, essendo tali letture, di valore analogo. La presentazione
nella forma numerica troppo dispendiosa ed elaborata; un registratore a
penna scrivente pu essere adattato a produrre un numero pressoch illimitato
di letture tutte identificabili individualmente. Questo metodo sviluppato dalla
|D5!| | 05!|u0! LD. L!D. di Letchworth, Herts. , England, ed studiato in
modo da avere un diagramma con gruppi numerati invece che con linee di
tempo e in modo da registrare con distinti colori in ogni gruppo.
Per riferimento alla tavola di connessione dell'input, un particolare punto
(es. : verde) in un dato gruppo (es. : I2) pu essere messo in relazione a uno
specifico input e ad uno soltanto. Il diagramma guidato da incrementi tra
ogni insieme di registrazioni.
Un' altra forma di questo strumento usata per la scoperta dell'errore pi che
per la loro specifica misura usa un registratore continuamente guidato, asso
ciato a un interruttore multistazione della capacit richiesta.
Poich ogni gruppo di registrazioni colorate un punto (es. : nero)
usato come gruppo marcatore per produrre una registrazione a gradini a una
delle estremit del grafico. Ogni registrazione che cada fuori della banda ac
cettabile, pu essere vista e la sua stazione di riferimento pu essere deter
minata con riferimento al fattore di gruppo. /I registratore pu essere provvisto
di contatti di allarme che fanno accendere spie luminose per ogni gruppo
contenente una registrazione tuori dai limiti.
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
db!
|o|!LL|o||I!| oNIb||!L o ) D
L' oscilloscopio Servi scope S51 B viene a colmare la lacuna che esiste tra gli apparecchi da laboratorio, di solito ingom
branti e costosi, e i piccoli osci l l oscopi portatili che hanno buone caratteristiche, ma un tubo catodico con schermo troppo
piccolo. Infatti questo apparecchio di ingombro limitatissimo ( cm. ! Sx cm. 20 x cm. JS ) e del peso di soli Kg. ! ha uno
schermo utile di cm. S x cm.
Esso particolarmente adatto per i controlli di ofcina e di produzione, per l ' insegnamento e come apparecchio ripetitore
per la sorvegl ianza a distanza.
L'ampio schermo e la semplicit di manovra ne fanno l 'osci lloscopio ideale per l 'uso da parte di personale non tecnico e
l dove l 'osservazione degli oscillogrammi debba essere fat t a da una certa distanza.
L'oscillografo S51 B inoltre particolarmente curato in vis |0 di ottenere una lunga vita senza inconvenienti e senza guasti
anche nelle mani di personale non specializzato.
La nuova versione S5 1 B diferisce dalla precedente S':l A pr incipalmente per l 'aggiunta di un amplifcatore dell'asse 7
esterno.
Le caratteristzcht principali dell'apparecchio sono .e segue nti:
,
------

Schermo
Piatto, cm. S x cm. Potenziale di
postaccelerazione J kv
Ampl i fcatore verti cale
Da 1 00 mV/cm. a 50V/cm Banda pas
C 0J Mhz
Ampli fcatore orizzontale
!
Da 1 00 mV/cm. a 200 mV/cm . Banda
passante 0-500 Khz
Base dei tempI
Da 1 microsecondo/cm. a ! secondo/cm.
AZIONAMENTO: ( previsto in due modi )
AUTO - In questo modo la base dei tempi si ripete a intervalli regolari ( 50 Iz ) e sullo schermo c'
sempre una traccia, .. mche in assenza di segnale. La vc!o::it tuttavia regolabile col comando frontale.
LIVELLO VARIABILE - I n questo caso l a traccia \ compare altro che quando un segnale viene appli-
cato. L'inizio della traccia pu inoltre essere portato i n corrispondenza di un punto qualsiasi del feno-
meno in esame.
SENSIBI LITA' - La sensibilit di azionamento di 5 mm. di segnale oppure di 3V picco picco, per
azionamento dall 'esterno.
Sono previste 2 osizioni per ottenere un azionamen to particolarmente stabile coi segnali televisivi .
ALIMENTAZIONE: 220V - 50 Hz.
CONSUMO - circa 60V Amp.
PREZZO: L. I . 00.
|er | loraz o | vo' ges a
$. . .
N LM * Via dal Gracchi , z0 * Tal 46w66: (6 l i nee)
N * Via Paialell .!, 30 " Tel. 86630 - 8e9009
M " Corao Castelfidardo, z: " Tel. 640018 - 6436zz
Sfruttando l 'efetto di cam
po . si pu costrui re un
elettroscopio sensi bi l i ssimo
che, quasi come un pi ccolo
radar, rivela e mi sura l a
posizione e la distanza di
oggetti e persone.
" MI NI RADAR"
LN LF .. .
Uno strumento cl assi co del l e espe
ri enze di el ettrostati ca dei pr i mordi
era l 'el ettroscopi o di cui i n epoca pi
recente si sono avute var i e versi oni , i n
genere i mpi ega nti tubi el ettroni ci spe
ci al i per el ettrometri a od anche sem
pl i cemente tubi normal i usati a gri
gl i a aperta .
I n genera l e un el ettroscopi o serve
per i ndi vi duare l a presenza di cari che
el ettrostati che ed entro certi l i mi t i , an
che a mi sura re quanti t i nf ni tes i mal i
di cari che stati che, si ano esse di val ore
posi ti vo oppure negati vo.
Con l a comparsa sul mercato dei
t ransi stor ad al ti ssi ma i mpedenza di
ntrata F. E. T. e M. O. S. T. a nche i l vec
chi o el ettroscopi o ha potuto essere tra
sformato i n uno strumento moderno di
grande sensi bi l i t . Nel model l i no che
abbi amo rea l i zzato (fi g. 1 ) dopo aver
pr vato tra nsi stor dei due t i pi , abbi a
mo usato un F. E. T. per dei moti vi che
spi egheremo pi avant i . I ri su l tati pra
ti ci ottenuti sono assa i i nteressanti .
L' apparecchi etto , i nfatt i , i n grado
di ri l evare non sol o l a presenza del l e
pi pi ccol e ca ri che el ettri che presenti
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
nel l e sue vi ci nanze, ma al tres l e pr i n
ci pal i deformazi oni del campo el ett ri
co ci rcostante. Ad esempi o, avverte
l ' avvi ci narsi (od a l l ontanarsi ) di una
persona ed i ndi ca approssi mat i vamen
te l a di stanza a cui si trova i se si spe-
gne od accende la l uce el ett ri ca, l 'el et- , (
tro scopi o F. E. T. reagi sce con notevol e
evi denza e persi no l a l uce di una pi c-
col a l ampadi na tasca bi l e a pi l e non
passa i nosservata al sensi bi l e appa rec-
ch i o.
Se si pul i sce un mobi l etto od un a l
tro oggetto di pl asti ca con un panno
(anche a mol ti metri di di stanza) l ' i ndi
ce del l 'el ett roscopi o F. E. T. osci l l a avan
ti ed i ndi et ro col ri tmo del l a mano che
efettua l a pul i t ura.
Le cari che el ettrostati che svi l uppate
da l movi mento o ma neggi o di tessuti
od i ndumenti di set a, nyl on, l ana, ecc.
vengono r i l evate a parecchi metri di
di sta nza. I nsomma l e esperi enze ed
anche l e appl i cazi oni prati che che sono
possi bi l i con questo el ettroscopi o
F. E. T. , si a come ri vel atore che avvi sta-
tore di pross i mi t, a nt i -furto, contaog-
'getti , mi ni -radar, ecc. sono cos vari e
w
Fig. " Elettroscopio F.E.T.
db
ed anche i nsol i te che non poss i bi le
descri ver le tutte nemmeno approssi
mati vamente.
Passi amo pertanto, senza di l ungarci
ol tre, a descr i verne i l funzi onamento e
la real izzazi one.
Funzionamento
Occor re premettere che i n natura vi
sono mol ti ssi mi e trascurati fenomeni
el ettri ci che anche i pi perfetti stru
menti , comunemente usati i n radi otec
ni ca ed el ettrotecni ca( non sono i n gra
do di ri l evare. Poi ch nessuno ha mai
vi sto n un vol tmetro a val vol a, n un
osci l l oscopi o, n un gal vanometro i n
di care a lcunch quando si accende
una si garetta, si apre un cassetto o si
passeggi a, non c' da meravi gl i arsi che
tutto i l vasti ssi mo settore del l 'el ettro
statica si a stato mol to trascurato.
Eppure noto che come esi stono i
campi magneti ci , cos vi sono i campi
el ettrostati ci che, da u n certo punto di
vi sta, possono essere consi derati come
l 'opposto el ettri co dei pri mi . Nel l a
real t del l e cose, quando una persona
entra, esce o si sposta i n una stanza,
perturba i nvece enormemente i cam
pi el ettrostati ci i vi esi stenti .
Quando s' i mmerge un cucchi ai o di
acci a i o i nox i n una pentol a di a l l u
mi ni o, vi ene addi ri ttura c reato un pi c
col o campo el ettrostati co nuovOi vere
db
tempeste } el ettrostati che i n mI nI a
tura s i scatenano quando si toccano
mobi l i o si sposta no oggetti .
Eppure tutto ci n si vede, n si
sente, n si percepi sce neppure col
pi sensi bi l e str umento el ettri co di uso
convenzi onal e. Ci avvi ene perch
tutti questi strumenti , per poter dare
un' i ndi cazi one uti l e, consumano u'na
corrente, piccol a fn che s i vuol e, ma
i ntol l erabi l e per i campi el ettrostati ci ,
mol ti ssi mi dei qual i non sono i n grado
di forni re.
Lavorando di fantasi a si potrebbero
i mmagi nare questi campi el ettrostati ci
come dei fantasmi di oggetti , per
sone o ani mal i che svani scono non ap
pena si cerca di mater i al i zzar l i , fa
cendo l oro compi ere un l avoro. Si
tratta, i n defi niti va, di fantasmi
el ettrostati ci che potremo chi amare
scansafati ca i sono cos a l l ergi ci al
l avoro che s e si cerca di far l oro azi o
nare uno strumento el ettri co, nel ten
tati vo di mi surar l i , soccombono a l l o
sforzo e . . . spari scono.
Cos , quando un vol tmetro a val
vol a ci di ce che l a tensi one esi stente
fra due meta l l i di versi posti a contatto
fra l oro ze ro } , non che ci rac
conti frottol e. La tensi one c'era, e non
poi tanto piccol a, dato che era del l ' or
di ne del vol t, ma appena si cercato
di mi sur ar l a . . . (e far l a . . . l avorare) si
rapi di ssi rnamente esci i ssata. R icom-
pare poi quasi per befa, i ntegra ed
i naferrabi l e, non appena s i r i nunci a
a l l a mi sura S scompare per l ei i l peri
col o di fati care .
Tutto ci premesso, r i sul ter ora
chi a ro che i campi el ettrostati ci con
cui si ha a ch fare non appartengono
preci sa mente al l a categori a dei l avo
ratori . Cos , se si vuol e i n qual che
modo ri usci re a ri vel arne l a presenza,
occorrer non di sturbar l i e l asci ar l i i l
pi possi bi l e i n ozi o. Orbene, non
che l ' el ettroscopi o che abbi amo rea l i z
zato non assorba nessuna corrente, ma
ne ri chi ede tal mente poca che ri esce a
r i vel are se non propri o tutti , ql meno
quei campi el ettrostati ci che hanno
una si a pur mi ni ma energi a.
Ta nto per rendersi conto del l 'ordi
ne di gr andezza dei va l ori i n gi oco,
di remo che l 'el ettroscopi o i n questi o
ne d gi i ndi cazi oni uti l i assorbendo
meno di un mi l i ardesi mo di ampre,
ossi a meno di un mi l l esi mo di mi cro
ampre. Ci stato ottenuto sfruttan
do l 'a l ti ssi ma resi stenza di entrata di
u n transi stor ad efetto di campo del
ti po F. E. T. , i n unione con l ' al ta sensi
bi l i t otteni bi l e i nserendo a ponte un
mi croamperometro.
La scel ta caduta su un transi stor
di ti po F. E. T. , anzi ch M. O. S. T. , i n
base ai ri sul tati speri menta l i pi favo
revol i ottenuti i i nol tre i ti pi M.O. S. T.
sono assai vul nerabi l i da l l e tensi oni
e l ettri che che, se superano un certo
l i mi te, possono metter l i fuori uso con
fac i l i t, tanto che vanno maneggi ati
con parti col ari accorgi menti .
I nol tre, di M. O. S. T. ne esi stono mol
ti t i pi e quel l i pi adatti per essere
usati i n un el ettroscopi o sarebbero i
cosi ddetti depl eti on , purtroppo
non a ncora troppo accessi bi l i n come
prezzo, n come faci l i t di reperi men
to. A puro ti tol o di curi osi t accennere
mo che abbi amo tuttavi a speri mentato
sul model l i no a nche un M. O. S. T. , di
ti po enhancement con tanto di sta
di o ampl i fcatore. ' ri sul tati ottenuti ,
tuttavi a, ci sono sembrati di l i mi tato
i nteresse perch l 'eccessi va sens i bi l i t
r i su l ta nte portava ad i ndi cazi oni non
stabi l i e si aveva una speci e di fun
zi onamento a fi p-fop.
Otti mo se si vol esse usare l ' el ettro
scopi o solo come di sposi ti vo di a l l a r
me, ma non i doneo a sper i mentare
SPERI MENTARE N. 6 1 968
tutte le al tre condi zi oni di funzi ona
mento. Pertanto l a versi one meno cri
ti ca e pi versat i l e che abbi amo otte
nuto quel l a r i portata nel l o schema
di fi g. 2.
Essa i mpi ega un transi stor ad effet
to di campo di ti po |. C. 1. , a canal e
P (TR 1 ) .
Si i ndi cata con l a lettera o l a
source (che equ i var rebbe a l l 'emet
ti tore), con l a G la gate (base) e
con D i l drai n (col l ettore).
Sempre r i fe rendoci a l l a fig. 2 si ve
de che 1K ha i l termi na l e G l i bero e
che fa capo a l l 'el ettrodo A. Quest' ul
t i mo l 'organo captatore del l e car i
che el ettrostati che esterne ed for
se l a parte pi del i cata. bene che
si a faci l mente i ntercambi abi l e e pu
essere costi tui to da una gr i gl i a me
ta l l i ca fatta con f i l o di rame stagnato
(come vi si bi l e i n fg. 1 ) , o da una ret i
cel l a di zi nco, oppure da una l ast r i na
i nossi dabi l e con anel lo di guardi a,
ecc.
Non vi una regol a general e per
ch A si a costrui to i n un modo pi ut
tosto che i n un a l tro; la sua forma e
natura di pendono dal t i po di espe
ri enze che si vogl i ono effett uare e
Come dar soddi sfazione
al cl iente che recl ama
senza dedi cargl i
un commesso
clienti di un supermarket sve
dese che hanno motivo di la
gnanza per il servizio o per gli
articoli, possono infilarsi in una
cabina trasparente posta nel
centro del salone.
In questa cabina c' un micro
fono. /I cliente insoddisfatto pu
sedersi in una comoda poltrona
e parlare male del magazzino e.
dei suoi commessi per tutto il
tempo che vuole.
/I microfono nOI risponde ma
registra tutto sul nastro di un
registratore. Se il cliente lascia
il proprio indirizzo riceve pi
tardi, per lettera, la risposta del
magazzino.
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
/Q
N. Z|Or | Z

ZZ

^
NA |Or| /

/7
/Q
Fig. 3 " Piano di foratura del pannel l o.
qui ndi ci si potr sbi zza r r i re a pro
vare i pi svari ati t i pi di el ettrodi ,
tenendo presente che devono avere
i seguenti requi si t i :
a) i l ter mi nal e che l i uni sce a G
dev'essere i sol ato i n modo eccezi o
nal e e l ' uni co modo di ottenere ci
di l asci arl o l i ber amente sospeso i n
ar i a, senza che tocchi al cuna a l tra
parte;
b) data la l i mi tata r i gi dezza mec
cani ca del ter mi nal e G, ne segue che
l 'el ettrodo A, comunque rea l i zzato,
dev'essere i l pi l eggero possi bi l e,
i n caso contrari o i l termi nal e non sa
rebbe i n grado di sopportare i l peso.
Gl i a l tri componenti del l 'el ettrosco
pio non hanno i nvece part i col ar i esi
genze. I l dr ai n D fa capo di rettamente
al l a batter i a B, ment re l a source S
l ' usci ta che pi l ota i l mi croampe
rometro M da 50 IJA f. sc. , con ampi a
sca l a suddi vi sa i n 50 parti ( 1 di vi si o
ne T IA( ; R 1 l a resi stenza di
car i co e l ' azzeramento di M s i ott i ene
regol ando i l potenzi ometro R2.
Quando fra i punti S ed S' vi l a
stessa tensi one, l ' i ndi ce di M sul l o
zero. I ntervenendo una var i azi one nel
le ca ri che el ettrostati che esterne che
i nfl uenzano l 'el ettrodo captatore A,
var i a fortemente l a corrente di TR l e
qui ndi l a tensi one nel punto S, ri spet
to al punto S' .
Dato i l montaggi o a ponte di M
esso vi ene ut i l i zzato al l a sua massi ma
sens i bi l i t . E di rettamente l eggi bi l e
una var i azi one di sol i 0, 5 IA che
i ntervenga nel l a corrente di drai n
di TR 1 .
L' i nterruttore I serve a l sol i to per
mettere i n funzi one o meno l 'appa
recchi o, mentre L el i mi na gl i effetti
del l e componenti al ternati ve dei cam
pi el ettrostat i ci .
dbT

Fig. 4 Disposizione dei componenti a tergo del


pannell o.
I n a l t ri termi ni , questo el ettrosco
pio r i vel a sol o campi cont i nui o va
r i abi l i l entamente nel tempo (max.
20 Hz). Va da s che, vol endo, si po
trebbe modi fi carne i l ci rcui to perch
r i vel i sol o i ca mpi a l ternati vi e non
quel l i conti nui .
Costruzione
L' apparecchi etto stato racchi uso
nel l a custodi a in bachel i te nera Key
stone G. B. C. 0/946- 1 che mi sura
1 34 x 1 73 mm ed ha una profondi t
di 59 mm (f g. l ) . Questa custodi a ha
un pannel l o di pl asti ca l avorabi l e che
va forato pr i ma di monta rvi var i
component i .
I n fg. 3 ri portato i l pi ano di
foratura di questo pa nnel l o.
Posteri ormente ad esso i col l ega
menti sono stati effettuati come vi si
bi l i nel l a fg. 4.
L' accorgi mento pi i mportante da
adotta re quel l o di monta re TR l i n
corri spondenza del foro prat i cato i n
a l to nel pannel l o; attraverso questo
ampi o foro deve usci re a l l ' esterno,
di rettamente da TR 1 , i l termi nal e G
(che non va accorci ato) per raccordar
l o con l ' el ettrodo A, senza che nel
tragi tto tocchi i l pannel l o i n nessun
punto.
Durante i l montaggi o si deve evi
tare d' i nvi are tensi oni el evate sul ga-
dbZ
te di TR l che l o metterebbero fuori
uso. Si abbi a cura, qui ndi , che l 'el et
trodo P non venga mai i n contatto
con nul l a a l l ' i nfuori del l ' ar i a ambi en
te. Poi ch peri col ose tensi oni possono
proveni re a l l 'atto del montaggi o da
fughe capaci ti ve del sa l datore el ettri
co, consi gl i abi l e attorci gl i a re attor
no a i termi na l i G-D ed S di TR 1 una
sott i l e t recci ol a di rame nudo fi ntanto
che non si sono termi nate tutte l e
sa l dature; l a si r i muover poi sol o
un atti mo pri ma di prova re l ' apparec
chi o.
. Uso ed applicazioni
Pr i ma di accendere l 'el ett roscopi o
occorre el i mi nare tutte l e ca ri che el et
trostat i che presenti su l l a sua custodi a
di pl asti ca. Si passer qui ndi un pan
no l eggermente umi do su tutta l a sca
tol a e l a si l ascer asci ugare nat ural
mente i n ar i a senza strof i nar l a.
Per a l l ontanare eventual i tracce - di
pol vere da l pannel l o o dal l a custodi a
non usare mai pennel l i comuni o spaz
zol i ni che potrebbero el ettri zza re vi
stosamente i l tutto per effetto t ri
boel ettri co. Occor re usare gl i apposi
ti tamponi e spazzol i ni , sca ri cat<ri
del l 'el ettri ci t stati ca, che si usano nor
mal mente, per scopi anal oghi , per pu
l i re i di schi mi crosal co.
Pri ma di chi udere l ' i nter ruttore l ,
occorre che l a spazzol a di R2 s i trovi
in una posi zi one t al e per cui si a mi
ni ma l a di fferenza di tensi one fr a i
punti S ed S' , in modo da non sovrac
ca ri care e danneggi are M. Al l o scopo
s' i nseri r provvi sor i a mente i n seri e
ad uno qua l si asi dei capi di M una
resi stenza di ci rca 1 0. 000 Q, si f ar
scatta re I e si regol er R2 f i nta nto
che l ' i ndi ce di M si a sul l o zero, oppu
re al centro sca l a. I l pr i mo t i po di re
gol azi one uti l e quando si sa gi
che i campi el ettrostati ci che verran
no mi surati far anno devi are l ' i ndi ce
verso dest r a, ment re i l secondo t i po
di regol azi one prefer i bi l e quando
non si sa a pri ori se i campi mi surati
faranno devi are l ' i ndi ce a destra od
a si ni stra .
Effettuata questa regol azi one pre
l i mi nare si pu tog l i ere la resi stenza
i n seri e ad M e regol are pi fi nemen
te la posi zi one assunta dal l ' i ndi ce di
M, ri toccando R2.
I n prati ca, quest' ul t i ma regol azi one
non procede cos l i sci a come sembra,
perch l 'el ettroscopi o sente i n modo
superl at i vo a nche l a vi ci nanza del
l 'operatore; tuttavi a, usando un tub
di pl asti ca ( l ungo al meno 1 , 5 m) eq
i nfl andol o ad un estremo su l l a ma
nopol a di R2, facendol a ruotare a di ,
sta nza tenendo i l tubo a l l 'a l tro estre
mo, si ri esce a portare l ' i ndi ce di M
quasi sul l a pos i zi one vol uta.
Si possono escogi ta re ovvi ament
anche al t ri si stemi di . . . tel ecomando;
certamente pi comodi ed el egant i !
Comunque, dopo qua l che tentat i vo
si r i esce nel l ' i ntento e portato in sca
l a l ' i ndi ce possono avere i ni zi o l e
esperi enze.
Uno dei pr i mi fenomeni che si no
ter subi to quel l o del l a l uce che
i nf l ui sce e di sturba l e mi sure. Questa
i nfl uenza sembra essere di due t i pi :
una, con effett i mol to modest i , di
t i po fotoel ettri co; i nfatti aumenta se
si usa come el ett rodo A una ret i cel l a
di zi nco e l a s' i l l umi na, anche a note
vol e di stanza, con raggi ul travi ol etti
(tuttavi a anche l a l uce di una pi l a
tascabi l e , se accesa o spenta a ci rca
30 cm di di stanza provoca del l e vari a
zi oni di corrente di c i rca l
I
JA).
La controprova del l a natu ra fotoel et
tri ca del fenomeno si ha usa ndo per
A una sott i l e reti cel l a di ni ckel r i ve
sti ta a cal do con sel eni o meta l l i coi
i n ta l caso l a sensi bi l i t al l a l uce vi si
bi l e r i sul ta u l teri ormente accresci uta
ri spetto a quel l a otteni bi l e con ret i cel
l a di zi nco e l uce non u l travi oletta .
L'a l t ro ti po di i nfl uenza del l a l uce
(a rti fi ci a l e) i nvece di natura pura
mente el ettri ca ed dovuta a l l e forti
a l terazi oni dei gradi enti di ca mpo
che si veri fi cano accendendo o spe
gnendo, anche a mol ti metri di di stan
za, un l ampada ri o od una l ampada da
tavol o. I n genera l e, se vari a l ' i l l umi
nazi one arti f ci a l e del l ' ambi ente dove
si effettuano l e esperi enze, queste non
sono pi r i produci bi l i . Ad esempi o, i n
f g. 5 sono ri portat i , sotto forma di
grafco, gl i sposta menti ( ri feri t i i n lA)
che subi sce l ' i ndi ce M quando una
persona s' avvi ci na o s'a l l ontana r i
spetto a l l ' el ettroscopi o (di stanze ri por
tate i n metri ) .
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
Si vede c he l a presenza di una per
sona C avver t i ta da l l o st ru ment o a
3 m di di sta nza e s i ha i l fuori sca
l a quando l a di st a nza si C ri dot t a
a 0,45 m L meno. Orbene, dopo ef
fet t uate queste mi sure, si C ten t at o
di ri cont rol l a rle i n u n tempo succes
si vo, ma non r i s u l t arono pi r i produ
ci bi l i . Ci r i s ul t dovut o al fa t t o c he
l a pr i ma vol t a una l a mpada da t avol o
era accesa a c i rca 0, 8 m da l l ' el et t ro
scopi o, ment re l a seconda vol t a OC|
t a l ampada er a spent a.
I ndi vi duata che l ' uni ca var i ante am
bi enta l e i ntervenuta fra l e due espe
ri enze ri guardava l o stato di accen
si one o meno di detta l ampada, que
sta fu r i accesa ed i ri sul tati a l l ora si
r i produssero nuova mente.
E stato constatato, tuttavi a, che mi -
5Ure di verse si ottengono anche sol o
vari ando l a posi zi one del l a l ampada
ri spetto a l l ' apparecchi o o ca mbi ando
posi zi one ai mobi l i che si trovano nel
l ocal e dove si effettuano l e esper i en
ze. E faci l e qui ndi prevedere che dat i
di versi r i spetto a quel l i ri portat i nel
di agr amma di fi g. 5 si otter ranno i n
l oca l i di versamente di sposti e d arre
dati . Ne segue che questo el ettrosco
pi o anche i n grado di ri conoscere,
entro cert i l i mi t i , un l ocal e da un a l
tro od, i n a l ternat i va, se sono i nter
venute vari azi oni nel l a i l l umi nazi one,
nel l a di sposi zi one dei mobi l i o del l e
persone.
Le appl i cazi oni speci fi che effettua
bi l i sono l asci ate a l l 'acume ed a l l a fan
tasi a del l o sper i mentatore.
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
Grandi oggett i che si spost ano si a
frontal mente che traversal mente a l
l 'el ettroscopi o, sono da questi avver
t i ti a nche a qua l che metro di di st anza .
Potrebbe, i n t al caso, questo a pparec
chi o servi re per contare o segnal are i l
passaggi o di vei col i , ca r rel l i o per
sone. Pi ccol i oggett i i n movi mento ( l a
r api di t di spostamento del l ' i ndi ce di
M permette persi no di conoscerne l a
vel oci t assol uta !) sono control l abi l i a
di st anze deci metri che, consentendo
cos l ' appl i cazi one come contapezzi ,
control l o di avanzamento o posi zi ona
tore generi co.
R i spetto ad a l tri t i pi di conta-perso
ne od oggetti i l si stema basato sul
funzi onamento el ettroscopi co ha i l
grande vantaggi o d i non r i chi edere
che un sol o punto d' i nsta l l azi one, pro
pri o come i radar . I nvece, i mpi egando
del l e cel l u l e fotoel ett ri che necessa
ri o i ngombra re due punti (uno per l a
cel l ul a r i cett ri ce ed uno per l a sor
gente emi ttente).
Anche qua l e i ndi catore .del l i vel l o
dei l i qui di , questo el ettroscopi o pu
presentare notevol i va ntaggi ri spetto
ai comuni t i pi a sonde i mmerse, poi
ch non r i chi ede a l cun contatto di ret
to con i l i qui di che, in i mpi anti chi
mi ci , possono a vol te essere mol to
cor ros i vi ; pu essere i nol tre predi spo
sto anche per la segnal azi one di l i qui
di i n fase di vapore.
Beni nteso, sono tutte appl i cazi oni
che pur i mpi egando i l pr i nci pi o di
funzi onamento del l 'el ettroscopi o F. E. T.
qui descri tto, possono comportare
modi fi che ed aggi unte a l l o schema
or i gi na l e per i l col l egamento di am
pl i f i catori e servomeccani smi . Tuttavi a,
gi nel l a sua forma presente, questo
apparecchi o si presta per condurre a
termi ne le esperi enze prel i mi nar i per
la veri fi ca del l ' attua l i t di una deter
mi nata appl i cazi one speci fi ca.
G.A. U.
JJ
L P U P LLL
T
K LbN 1Kb N
Si tratta di un r i cevi tore ad onde
ul tracorte studi ato per captare i segna
l i a Modul azi one di Frequenza.
La sua pri nci pa l e caratter i st i ca e
l ettri ca l ' i mpi ego di un di odo Tun
nel , mentre i n prat i ca, i l compl esso
caratter i zzato da una notevol e mi
ni aturi zzazi one.
Vedi amo ora l o schema: fg. 1 .
I l compl esso pu essere i deal mente
di vi so i n due sezi oni : l a parte RF e
l ' ampl i f catore BF.
La parte RF quel l a che i mpi ega i l
di odo t unnel TO .
Esa mi ni amol a .
Se anche i l tutto ha un aspetto mol
to sempl i ce, i n efetti i l funzi onamen
to non l o del pari . I l ci rcui to l a
vora sul pr i nci pi o del l a Si ncrodi
na : noto, ma di raro appl i cato. I n
prati ca, l a Si ncrodi na un con
verti tore di f requenza con i l va l ore
del l a frequenza i ntermedi a pari a ze
ro. Pu parere una battut i na, ma non
l o ; osc i l l ando TO sul centro esatto
del l a frequenza del segna l e captato,
si otti ene un mi xaggi o i l cui ri sul ta
to un i camente l ' audi o che modu l a
i l segnal e i nci dente, di sponi bi l e a l l a
usci ta del ci rcui to. Per ottenere que
sto funzi onamento, ci o l 'osci l l azi one
e l a funzi one di automi xer , i l di o
do tunnel deve l avora re sul tratto a
resi stenza negati va del l a sua curva , i l
che s i rea l i zza tra mi te R2: u n tri m
mer potenzi ometri co facente parte del
ci rcui to di pol ari zazzi one del di odo.
Al l orch R2 regol ato per stabi
l i re una tensi one di 0, 1 1 V ai ca pi del
d4
lO questo entra i n osci l l azi one.
E da nota re, che i n questo ci rcui to si
pu usare pi di un model l o di di odo
e non v', come i n ta nti a l t ri , un ti po
caratteri sti co e cri ti co.
Tra l 'ampi a seri e uti l i zzabi l e, per
questo r i cevi tore sono parti col armen
te consi gl i abi l i i model l i : TOl - TOl lA
N2939 N2939/A - l N2940 -
N2940/A - 1 N37 1 2 - 1 N37 1 3. Tutti
questi hanno una i ntensi t di pi cco
par i ad 1 mA.
I n base al funzi onamento detto pri
ma lO fa tutto da s: osci l l a, mi
scel a l 'osci l l azi one con i l segna l e FM
presente su l l -Cl ed i n tal modo ri
vel a l ' audi o. L' ampi ezza del segnal e
BF presente ai capi del l a R3, nel l a
genera l i t dei cas i estremamente
modesta : occor re q ui ndi una buona
ampl i fcazi one anche per l ' ascol to i n
auri col are.
Al I 'ampl i fcazi one provvede i l tra n
si stor TR 1 , cui l ' audi o gi unge trami te
C3 dopo essere stato f l trato da C2
per l a resi dua RF. I l TR l deve essere
un el emento P-N-P ad a l to guadagno.
Noi consi g l i amo i l BCZ 1 3 : un
t r ansi stor assa i recente del l a Phi l i ps
che i l successore a l Si l i ci o dei mo
del l i OC57 - OC58 - OC60 gi i n uso
per otofoni anni addi etro.
Cos come i precedent i , a nche i l
BCZ 1 3 ha caratteri sti che di ampl i fca
zi one assol utamente l i neari pur a l i
mentato con del l e tensi oni mi ni me. I l
che, non di tutti i tra nsi stor. Non
qui ndi conveni ente sosti tui r l o, a l me
no con i model l i correnti .
I vecchi ti pi sopradetti possono es
sere uti l i zzati , ma sar necessari o mu
tare i l va l ore del l a R4. Cos per lo
OC304 ed i var i a l t r i s i mi l ari sempre
previ sti per otofoni (CK 1 6 - CK 1 8) .
Lo stadi o ampl i fcatore che uti l i zza
i l TR ! i l pi sempl i ce che si possa
i mmagi nare e si commenta da s.
L'a u ri col are che forma i l ca ri co NON
DEVE ESSERE A BASSA I MPEDENZA.
Non si deve qui ndi i mpi ega re i l mo
del l o da 8 Q che ha grande di fu
si one grazi e a l l e supereterodi ne por
tabi l i . E i nvece necessari o uti l i zzare
un auri col are da 500 Q di i mpedenza
(G. B. C. Q/450-7) .
Se i l segna l e proveni ente dal l 'a n
tenna ha una i ntensi t sufci ente,
questo ri cevi tore pu dare un audi o
da l l a qua l i t straordi na ri a, che non
i nesatto def ni re vera HI -FI .
Pertanto, nel l a scel ta del l 'a uri col are
bene dare l a preferenza ai model l i
dotati di u n a l arga banda e di una
buna l i nea ri t, come appunto i l mo
del l o ci tato.
Vedi amo ora i l montaggi o.
I l prototi po del ri cevi tore si ste
mato entro una scatol i na che mi sura
4 x 3 x 2 cm. I l conteni tore, ori gi nari a
mente conteneva un pi ccol o Ba l un
adattatore d' i mpedenza TV. Nel l e f
gure si vede la posi zi one di ogni par
te del montaggi o sper i menta l e che
ri su l ta i nfne non troppo ammuc
chi ato .
La bobi na L l di rettamente f ssata
a l l e boccol i ne di usci ta del l a scatol a,
di modo che esse possono fungere
da conness i one di antenna. Al l e me-
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
desi me fa capo i l condensatore di
si ntoni a; C l . I l punto ove s' i ncontra
i l maggi or numero di connessi oni
l ' anodo del di odo: qui gi ungono R l ,
R3, C2, C3. Per faci l i tare l a sal datu
ra, sul reoforo del TD P i nfi l ato un
ri vetto da cal zol aio, e nel r i vetto so
no i nf l ati a l oro vol ta i conduttor i
proveni enti dal l e a l t re parti .
E necessar i o f are mol ta attenzi one
nel sal dare questo punto, perch
1 teme molto i l surr i sca l damento
e va fuori uso con una i nusi tata fa
ci l i t, addi r i ttur a super i ore a quel l a
con c ui defungono i transi stor a l
Germani o!
Rapi di t, s al datore ben pul i to, reo
fori ravvi vati i n precedenza, far anno
a i z
Quale di questi due scatol i ni contiene sole
un piccolo avvolgimento adattatore di i mo
pedenza, e quale un intero radi oricevi
tore? Se non si vedesse sporgere la bo
bina, nel contenitore di destra, la doman
da potrebbe essere invero difci le. In alto
a destra: circuito stampato al naturale del
ricevitore.
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
s che i l tempo necessari o a l l a con
nessi one resti nel tol l er abi l e, non pe
ri col oso. I termi nal i del l e resi stenze
R 1 ed R3, del t r ansistor TR l , e quel l i
di usci ta devono essere protetti me
di ante una guai na i sol ante. La pi l a di
a l i mentazi one gener al e deve essere
a l Mercuri o, da 1 ,4 V.
E consi gl i abi l e u n mi cro-el emento
G. B. C. 1 / 1 38-8, che pur mi sura ndo so
l amente 1 1 ,4 A 5 mm. ha una capaci t
di scari ca buona: 1 60 mA/h. Avendo
l a pi l a un i ngombr o tanto modesto,
l a si pu si stema re pressoch in ogni
angol i no del l a scatol a.
L a real i zzazi one detta ora, non
del tutto consi gl i abi l e: seppure va l i da
per un apparecchi o speri mental e che
Ci rcuito
stampato
del
ricevitore.
dbO
ANTENNA
L !
Fi g. 1 " Schema el ettrico del ricevitore.
prevede la sosti tuzi one di pa rti , la
messa a punto l abori osa, var i e modi
fi che, l o assa i meno trattandosi di
rea l i zza re un compl esso da l l o schema
ormai col l a udato e defi ni t i vo. AI l et
tore noi suggeri remo pi uttosto di rea
l i zzare i l r i cevi tore FM su di un ci r
cui to stampato: sar cos poss i bi le
raggi ungere una compattezza ancor
superi ore a quel l a del l a versi one spe
ri menta l e; soprattutto sar possi bi l e
dota re i l compl essi no di un aspetto
el ega nte, ordi nato e. . . mol to tec
ni co !
I l tracci ato da rea l i zzare medi a nte
una scatol a preparata del genere
Pront-ki t i l l ust rato nel l a fi gura di
db
TR\
A ARE
pagi na precedente. Non l o si pu cer
to defni re . . . grande .
A concl usi one, vedi amo ora i l col
l a udo.
I l ri cevi tore non prevede si ntoni a,
per i l sempl i ce moti vo che dovr es
sere regol ato s ul l a stazi one FM che
gi unge . . . megl i o!
Ta l e regol azi one fatt i bi l e sem
pl i cemente sti rando e compri mendo
le spi re del l a bobi na L 1 . Tra i l massi
mo accostamento e l a massi ma spa
zi at ura si otterr una di ferenza di
ol t re 6 MHz nel l 'accordo; sar qui ndi
poss i bi l e centrare l 'emi ssi one che i n-
U h l L h b
L
Schema pratico del ricevitore realizzato senza
l'ausilio del circuito stampato.
teressa. Nel caso che si a preferi ta una
si ntoni a var i abi l e, Cl dovr essere
el i mi nato e sosti tui to da un pi cco
l i ssi mo compensatore ad al beri no da
3-30 pF i l cui rotore sar connesso
a l negati vo genera l e. I n uno o nel
l ' al t ro caso, sar forse pi i mportante
la regol azi one di R2 che i l centrag
gi o apr i or i sti co del l a si ntoni a, dato
che i l potenzi ometro, ol tre a stabi l i re
le condi zi oni di l avoro del TD de
ter mi na anche una vari azi one del l ' ac
cordo. Col l egata una antenna a l ca
todo del TD (boccol a antenna )
si porter al l ora a met corsa i l com
pensatore eventua l e, o si spazi er
l a L 1 per ottenere una di stanza di
1 - 1 , 2 mm. tra spi ra e spi r a.
Ci fatto, si ruoter lentamente R2
fi no a udi re un f i schi o acuto che ma
ni festa una pol ar i zzazi one eccessi va .
Se durante la regol azi one di R2 non
si ode a l cun segnal e, l a L 1 dovr
essere di fferentemente spazi ata, o i l
compensatore regol ato per una ca
paci t mi nore o maggi ore. Dopo a l
cuni tentati vi , la stazi one l ocal e FM
far udi re l a sua voce, ed una pi
attenta regol azi one del potenzi o metro
permetter i l centraggi o perfetto.
La qual i t del suono, ne si amo cer
ti , meravi g l i er i l cost ruttore del l ' ap
pa recchi o.
SPERI MENTARE - N_ 6 - 1 968
LCCuSCgDu
IuSCuOC
uU UD SOO
IIuDSSIOI
di L. Bi ancol i
I l cercasegnal i e uno strumento di normale i mpiego nei l aboratori d'oltre Oceano, mentre e preso i n scarsis
si ma considerazione dai tecni ci dei Paesi europei , e speci e da quel l i di ori gi ne neo-lati na. Probabi l mente, ci
e dovuto al l a diversa mental it di l avoro: ed al fatto che poche fabbriche di strumenti elettroni ci ne mettono
in commerci o esempl ari su vasta scal a. Ci nonostante, proponi amo l a real i zzazi one di uno strumento di que-
"
sto ti po, i n una versione assai pratica ed economi ca, che pu essere molto uti l e a chi unque desideri costrui rl o.
Quando un' apparecch i atura el ettro
ni ca non funzi ona, o funzi one ma l e,
i l control l o del l e tensi oni , degl i i so
l amenti e del l e cont i nui t non C sem
pre sufci ente a l oca l i zza re i l guasto,
,peci e se si ri scontra tutto i n ordi ne
mentre i l segnal e vi ene meno i n usci
t a. I n questi casi -- peral t ro assai f re
quenti C ut i l e, se non addi ri tt ura
i ndi spensabi l e, poter di sporre di un
mezzo che consenta di segui re i l se
gnal e da l l a presa di i ngresso f no a
quel l a di usci ta, senza r i correre a l
l 'osci l loscopi o, al vol tmet ro a va l vol a,
e ad al tri strumenti compl ess i e co
stosi , che sol i tamente ma ncano nei l a
boratori a ca rattere di l ettant i st i co.
Afnch un cercasegna l i si a degno
di questo nome, esso deve presta rs i
a segui re segna l i di frequenza com
presa i n tutta l a gamma ut i l e, val e a
di re da l l a cor rente conti nua a qual
che Megahertz. Ol tre a ci , deve
avere una certa ampl i f cazi one, me
di ante la qual e r i sul t i possi bi l e segui
re a nche segna l i di mi ni ma ampi ez
za, con possi bi l i t di regol azi one per
i l caso che i l segnal e da ana l i zza re
abbi a i nvece un' ampi ezza notevol e.
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
I nf ne, deve essere muni to di un tras
duttore che consenta l ' ascol to di retto,
con possi bi l i t di prelevare i l segnal e
di usci ta per sottoporl o ad una E' ven
tua l e u l teri ore ampl i fcazi one.
Ebbene, tutte queste prerogati ve
sono state contempl ate nel model l o
che qui descr i vi amo, i l cui ci rcui to
el ettri co C i l l ustrato a l l a fgura 1 . I n
essa s i notano i n pr i mo l uogo tre di
verse prese di i ngresso: l a pr i ma i n
al to ( 1 ) serve per prel eva re i l segnal e
da un ci rcui to nel qual e si a presente
una tensi one notevol e. I nfatt i , R 1 ed
R4 for mano un parti tore di tensi one
ta l e che l ' ampi ezza del segnal e appl i
cato a l l ' i ngresso del l o strumento r i
su l ta pari ad un qui nto di que l l a or i
gi nal e. La seconda presa (2) s i mi l e
a l l a pr i ma, con la di ferenza che l a
capaci t C2 i n par a l l el o ad R2 di mi
nui sce l 'attenuazi one dei segna l i a
frequenza el evata, mentre essa resta
i na l terata per i segnal i a f requenza
mi nore. La terza presa (3) i nf ne -
fa capo ad un demodu l atore, per se
gui re segna l i ad Al t a F requenza, con
o senza modul azi one. I l termi nal e 4
fa capo a massa nel l o strumento, e ad
una pi nzetta a coccodr i l l o a l l 'est re
mi t esterna del cavetto di prova , per
i l col l egamento a l l a massa del l ' appa
recchi o sotto esame.
I l segnal e che vi ene segui to, i ntro
dotto nel Cercasegnal i att raverso una
del l e suddette prese, scel ta a sconda
del l e esi genze, vi ene appl i cato trami
te C4 ad un attenutore potenzi ome
tr i co, regol abi l e dal l 'esterno, in modo
da adatta re l a sensi bi l i t del l o stru
mento a l l 'ampi ezza del segna l e stesso.
Quest'u l ti mo vi ene poi appl i cato a l l a
base del tra nsi stor Tr, trami te CS, af
f nch subi sca una forte ampl i fcazi o
ne, necessari a quando in or i gi ne esso
presenta un' ampi ezza ta l mente l i mi
tata da non ecci ta re i n modo apprez
zabi l e i l trasduttore per l 'ascol to di
retto.
RS, R6 ed R7 provvedono ad attri
bui re a l l a base di Tr l a necessari a
pol ari zzazi one, onde rendere mi ni ma
l a di storsi one. C7 v.i en a trovarsi i n
pa ra l l el o a l l a batteri a B di a l i menta
zi one, ben i nteso sol o qua ndo l o stru
mento funzi ona, onde evi tare che l a
event ual e el evata resi stenza i nterna
d!
H1
HZ

|Z
Fig. 1 Circuito elettrico del cercasegnali.
del l a batter i a, a causa di un progres
si vo i nvecchi amento, provochi la pro
duzi one di osci l l azi oni i nterne, che fa l
serebbero l e i ndi cazi oni forni te dal l o
strumento.
I l segnal e si svi l uppa ai capi del
pri ma ri o del trasformatore T, che prov
vede ad adattare l ' i mpedenza di 1 . 000
ohm del trasduttore a quel l a assai pi
el evata del ci rcu i to di col l ettore di
Tr. la presa di usci ta J , del t i po a
j ack , i nf ne muni ta di un con
tatto suppl ementare che col l ega i l ci r
cui to di a l i mentazi one a l l a batter i a
sol o quando l o spi notto del trasdut
tore i nseri to. I n ta l modo, si evi ta
la necessi t di i mpi egare un i nterrut
tore sepa rato, o abbi nato a l potenzi o
metro.
LA COSTRUZI ONE
Una vol ta di sponi bi l e t utto i l ma
teri a l e el encato nel l ' apposi ta tabel
l a, occorre prepa ra re un tel ai o di
supporto del l ' i ntero c i rcui to, del t i po
i l l ustrato a l l a fgura Z. Si tratta di una
pi astri na di materi a l e i sol ante (bache
l i te, ca rtone bachel i zzato, pol i st i rol o
o al tro) avente le di mensi oni appros
si mati ve di mi l l i metri 45 A 1 50. Al l e
due estremi t di questa pi astri na s i
provveder ad appl i care due di schet
ti del medes i mo mater i a l e, ' aventi i l
di ametro d i 45 mi l l i met r i , cos come
si vede i n f gur a. Ta l i di schetti potran
no essere i ncol l at i se si tratta di mate
r i al e pl asti co, oppure f ssati medi ante
pi ccol e vi ti o squadrette, se si tratta ,
i nvece di bachel i te (pi consi.l i abi l e
db
|4


per la resi stenza al ca l ore del sal dato
re, nonch per la maggi ore ri gi di t) .
I n segu i to, si prati cheranno su uno
dei di schetti quattro fori di di amet ro
adatto, per i l f ssaggi o del l e quattro
boccol e ( una per col ore, e preci samen
t e una rossa, corri spondente a I l a pre
sa di i ngresso , una verde per la
presa 2, una gi a l l a per l a presa 3, ed
una nera per l a presa di massa, nel
modo i l l ust rato nel di segno accanto a l
ti tol o. Sul di schetto opposto - i nve
ce - si prati cher un uni co foro per
i l fssaggi o del l a pi ccol a presa a j ack,
medi a nte l a qual e i l trasduttore vi ene
col l egato a l l o strumento.
Pr i ma di procedere, occorre anche
prepa rare un . segmento di t ubo di ot
tone, del di a metro i nterno di 45 mi l l i
metri , e del l o spessore di ci rca 0, 5-0, 7
mi l l i met ri , che costi tui r l ' i nvol ucro
esterno. Nat ura l mente, dal momento
che i l tel ai o deve entra re nel tubo,
occorrer che i l di ametro dei due di
schetti venga l i evemente ri dotto con
l ' ai uto di una pi ccol a l i ma , tanto quan
to basta perch i I tutto possa entrare
con un certo attri to.
la fase s"uccess i va consi ste nel pre
di sporre su un l ato del l a basetta fs
sata tra i due di schetti tutti i compo
nent i , nel l a posi zi one reci proca i l l u
strata a l l a fgura 3-A, contrassegnando
su l l a pi astr i na l e posi zi oni dei di versi
fori di a ncoraggi o. I ndi si prati cheran
no compl essi vamente 34 for i , di cui
32 avranno i l di a metro di 2, 5 mi l l i me
t ri , mentre i due necessa ri per i I f s
saggi o del potenzi ometro a l centro, e
per i l passaggi o attraverso la pi ast r i na

.1 0
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
del cavetto d cont atto a l l a batteri a,
avranno i l di ametro di 4 mi l l i met r i .
Nei 32 fori suddetti si fsseranno
con l ' ai uto di un bul i no e di un pi cco
l o marte l l o al trettanti r i vetti , del t i po
OA/2420. Ci fatto, sar possi bi l e
fi ssa re i componenti nel l e l oro posi zi o
ni , facendo mol ta attenzi one a r i spet
tare le pol a ri t dei condensatori el et
trol i ti ci cos come i ndi cata nel l a fgu
ra ci tata. I componenti verranno fi ssati
medi ante sa l datura ai ri vett i di anco
raggi o, eseguendo ogni sal datura con
la massi ma rapi di t, e stri ngendo tra
l e punte di una pi nzetta a punte pi atte
ogni termi nal e dal l ato facente capo
al componente, mentre si appl i ca i l
sa l datore. Ci ad evi ta re che - per
eccesso di ca l ore - i l componente
possa subi re danni .
La fase success i va cons i ste nel ta
gl i are dal l ato opposto i segmenti di
termi na l i i n eccesso, non senza aver
pr i ma tentato di usar l i per l e connes
si oni . Ove ci si a poss i bi l e, per
sempre opportuno r i copr i r l i con un
po' di tubetto i sol a nte di di ametro
adatto.

la fgura 3-8 i I l ustra tutte le con-


nessi oni tra i vari componenti , i n
quanto rappresenta ' l ' i ntero apparec
chi o montato, r i bal tato l ater al mente.
I l ci rcu i to stato studi ato i n modo
da evi tare i ncontri tra l e connessi on i :
di conseguenza, l a medesi ma di spos i
zi one potr essere adottata anche da
chi vol esse efett uare i l montaggi o su
ci rcui to stampato.
I n entrambe l e sezi oni del l a fi gura 3
si nota in basso uno spazi o l i bero
s ul l a basetta: esso serve da un l ato
per del i mi tare l o spazi o per la bat
teri a, mentre da l l 'a l tro resta i nuti l i z
zato. Vol endo, sempre possi bi l e ta
gl i are quel l a pa rte del l a basetta , ed
i mpedi re che l a batter i a si a l i bera di
ci ondol are nel l o spazi o vuoto, i ncol
l ando s u di essa dei cusci netti di pi a
; ti ca spugnosa .
I numeri di ri feri mento appl i cati a i
var i col l egamenti estremi del l a baset
ta (da a 7) corri spondono a quel l i
ri portat i su l ci rcui to di fi gura l . ci
si ri vel er uti l e ad evi tare errori di
sorta.
Una vol ta efett uate tutte le connes
si oni , comprese quel l e facenti capo
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968

C0TAT T|
A1 TE9| A
NEP0
L
Fi g. 3 " Aspetto del la basetta montata, vista dal lato dei componenti (A) e dal lato delle
connessioni (8}. Si rammenti di rispettare la pol arit dei condensatori elettrolitici. Il primario
di T l'avvolgimento che presenta l a maggiore resistenza . oh mica (termi nal i rosso e nero):
la polarit di entrambi gli avvolgimenti del tutto indiferente.
a l l e quattro boccol e, a l l a presa a
j ack con i nterruttore, ed ai contat
ti del l a batter i a, i l c i rcui to gi pron
to per funzi onare: se non sono stat i
commessi error i , i nt roducendo l o spi
notto del cordonci no facente capo al
trasduttore nel l a rel ati va presa, ed
appl i cando a l l a presa ( rossa) un
segnal e qua l si asi , questo deve essere
percepi bi l e di st i nt amente mettendo i l
trasduttore a l l 'orecchi o, e regol a ndo
opport unamente i l potenzi ometro P.
A questo punto occorre contrasse
gnare con l a mass i ma cura s ul tubo di
ottone l a pos I zi one del l a fi nestra che
d accesso a l l a manopol a del potenzi o
metro. Essa pot r poi essere tagl i ata
con l ' ai uto di un seghetto da traforo
e di una l i metta pi atta. Nei suoni con
fronti , opportuno preci sare che se l a
ma nopol a sporge eccessi va mente ri
spetto a l l a basetta di supporto, i l te
l ai o non pu entrare compl etamente
nel tubo di ottone. Esso deve i nvece
poter entra re senza troppo sforzo, af
fnch r i sul t i ben fisso a l l ' i nterno, ma
con possi bi l i t di est ra r l o per provve
dere ad un control l o o a l l a sost i tuzi one
del l a batteri a. Dato i l mi ni mo spessore
d
del l 'ottone, una sempl i ce pressi one
sul l a f nestra, eserci tata con un pol pa
strel l o, sar sufci ente per consenti re
l a regol azi one di P.
Da l momento che i l ci rcui to demo
dul atore facente capo a l l a presa 3
(boccol a gi a l l a) deve essere schermato,
onde evi ta re che l a mano del l 'opera
tore porti un rumore di fondo i ndesi
derabi l e, necessar i o s al dare un sot
t i l e conduttore a l l ' i nterno del tubo di
ottone, facente capo a l l 'estremi t op
posta ad un qua l si asi punto di massa.
Ta l e conduttore deve avere una l un
ghezza di ci rca 1 8 centi met r i , e deve
essere i sol ato, i n quanto - ad appa
recchi o chi uso - esso assume una
forma qua l si asi nel l o spazi o vuoto pre
sente a l l ' i nterno. Al l 'occorrenza, si
potr prati care con l a l i ma una piccol a
tacca l ungo l a ci rconferenza di uno
dei di schetti , per consenti re i l passag
gi o sul punto i n cui quel f l o sal dato
al tubo di ottone.
La fgura 4 i l l ustra i nf ne i l punta l e
per l 'appl i cazi one del segnal e. Esso
consi ste in un tondi no di ottone, aven
te l a l unghezza di ci rca 1 5 centi metri
(che pu var i are a pi acere), ed un di a-
4
metro corri spondente a quel l o del fo
ro del l e tre boccol e col orate. Deve es
sere appunti to ad una estremi t, men
tre i n corri spondenza del l ' a l t ra estre
mit deve reca re un tagl i o l ongi tudi
nai e.
Per un certo tratto, i l punta l e vi ene
i sol ato con un tubetto di pl asti ca, onde
evi ta re che possa provocare dei corto
ci rcui t i .
I nfne, occorrer a l l esti re i l cavetto
di massa , del l a l unghezza di 30-40 cen
ti metr i , rea l i zzato i n coduttore flessi
bi l e i sol ato i n gomma, e provvi sto di
una banana nera da un l ato, e di una
pi nzetta a coccodri l l o dal l 'a l tro.
USO DELLO STRUMENTO
L' i mpi ego di questo Cercasegnal i
assai sempl i ce. I l punta l e deve essere
i nseri to i n una del l e t re boccol e col o
rate, a seconda del l a nat ura del se
gna l e da segui re. La banana nera de
ve i nvece essere sempre i nseri ta nel
l a boccol a nera. Dopo aver efettuato
i l col l egamento di massa trami te l a
pi nzetta a coccodr i l l o, i l puntal e verr
appl i cato i n tutti i punti i n cui si desi
dera constata re l a presenza del segna
l e, mentre i l trasduttore vi ene tenuto
i n prossi mi t del l 'orecchi o, con l ' ai uto
di una chi occi ol a in pl asti ca che l o so
stenga.
I l potenzi ometro va regol ato ogni
vol ta, a seconda del l ' i ntensi t del se
gnal e percepi to, a patto - beni nte
so - che esso abbi a una f requenza
acusti ca. Trattandosi di un segnal e ad
Al ta Frequenza non modul ato si udi r
sempl i cemente un sofo o un frusci o
Fi g. 4 " Aspetto del puntale per la ricerca del segnale.
~
'
| SULATU
L

NUUU
'
cont i nuo, dovuto a l l a ri vel azi one del
l a sol a port ante.
Questo apparecchi o e stato studi ato
per i l solo i mpi ego su ci rcuiti a tran
sistor, al i mentati con batterie. E' ne
cessario qui ndi evitare di usarl o per
circuiti i n cui ci rcol i no forti tensioni .
Esso consente di constata re l a pre
senza del segnal e nei punti i n cui si
ha i l sospetto del l a sua assenza : ol t re
a ci , uti l e per l oca l i zzare i punti i n
cui s i producono rumori e ronzi i pa
rassi t i , i nterferenze, osci l l azi oni i nde
si derate, ecc. Consente i l rapi do con
trol l o degl i stadi di Al t a, Medi a e Bas
sa Frequenza dei radi ori cevi tor i , e -
con u n po' di prati ca s ul l ' uso del po
tenzi ometro e sul l a sua sca l a di atte
nuazi one persi no possi bi l e va
l ut are con una certa approssi mazi one
i l guadagno oferto da ogni stadi o. Na
tura l mente, esso i n grado anche di
control l are i l f unzi onamento di stadi
ri vel atori per modul azi one di ampiez
za nonch per modul azi one di fre
quenza, si ano essi a di scr i mi natore o
a r apporto.
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
Le pr i nci pa l i ca ratteri sti che del ra
di ori cevi tore portati l e a tra nsi stor per
FM - OM - OC FM/38 ODI C sono:
8 transi stor ( 5 di odi ( I raddr i z
zatore. Antenna: i n ferroxube per OM
OCi tel escopi ca per FM. Presa per
antenna esterna. Sel ezi one gamme
d'onda a tasti era. Control l i di vol ume e
di tono a regol azi one cont i nua. Po
tenza di uscita 800 mW. Al i mentazi o
ne mi sta : in c. a. 1 1 0 -220 Vi i n c. c.
medi a nte 2 pi l e da 4, 5 V. Di mensi on i :
3 1 5 x 1 90 x 90. Peso: 1 800 g.
ISTRUZI ONI PER L'USO
Ali mentazione
L' appa recchi o pu funzi onare a bat
teri a o a corrente a l ternata. Per col
l egare l e pi l e, occorre tog l i ere i l co
perch i etto del porta batteri e, si tuato
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
K l LbNl 1K b
N/`l L
sul retro del l ' appa recchi o, facendo una
l eggera pressi one verso i ' basso. Le
l i nguette di contatto vanno i nseri te
nel l e due mol l e a pressi one, poste
di ssi mmetri camente in modo da evi
tare i nversi oni di pol ar i t .
Per a l i menta re l 'appa recchi o trami
te la rete, togl i ere i l coperchi etto che
nasconde i I cordone d' a I i mentazi one;
predi sporre i l cambi atensi one su l l a
tensi one desi derata , i nser i re la spi
netta nel l 'apposi to foro, dopodi ch i n
ser i re la spi na nel l a rete l uce. L'i nter
ruttore vi ene coma ndato dal l a ma no
pol a del vol ume.
Regolatori del vol ume e tono
Servono a questo scopo l e ma no
pol e cont rassegnate VOLUME e TONO.
Ruotando l e manopol e i n senso ora-
Presenti amo un nuovo ed
i nteressante radioricevitore
portati l e a transistor per FM
OM - OC. Questo appa
recchio si fa particolarmente
apprezzare e preferire gra
zie al l e sue ottime qual it
tecniche, al l a sua l i nea mo
derna e funzional e ed al la
sua prati cit d'impiego.
ri o si avr ri spetti va mente un gradua
le aumento del vol ume di suono, men
tre per i l tono si avr una esa l tazi one
dei toni al t i .
Descri zione parti di ri cambi o
Mobi l e compl eto di i mba l l o FM/38- 1
Sporte l l o porta pi l e o porta cordone
Trasformatore
di a l i mentazi one FM/38- 1 2
Al topa r l ante FM/38- 1 1
Antenna FM/38-36
Tasti FM/38-26
Manopol a si ntoni a o tono FM/38-3
Manopol a vol ume FM/38-4
Sca l a FM/38-2
4T





4Z

l
^^W
l
l


T

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M
LlLl1k| 0
011k0 |Nl|
|a GEO ROAD Signals Ltd.
stata incaricata di fornire un si
stema di controllo con calcola
tori, del costo di I 20. 000 sterline,
utilizzabile in un tratto di circa
I4 miglia di un'autostrada in
glese .
Il fulcro del sistema sar un cal
colatore Elliot serie 900, che sa
r il primo al mondo usato per
il controllo del traffico.
La Elliot Automation sar la re
sponsabile della programma
zione.
Lo schema comprender 5/ se
gnali illuminati, collocati ad in
tervalli lungo la strada e coman
dati da un' area di servizio.
Delle luci lampeggianti attireran
no ,. attenzione degli automobi
listi.
Le luci rosse invece costringe
ranno gli automobilisti ad una
sosta breve.
Un pannello di un metro quadra
to contenente lampadine a bas
sa tensione, sar usato per se
gnalare le frecce di direzione, li
miti di velocit o avvisi di corsie
interrotte.
.
Le informazioni codificate per
attuare i segnali verranno tra
smesse da un sistema telemetri
co, appositamente progettato in
modo tale che sar impossibile
fornire informazioni errate.
Speciali circuiti di verifica col
lauderanno automaticamente la
esattezza di ciascuna segnala
zione prima di trasmetterla.
Quando rapide variazioni sono
necessarie, il calcolatore pone
dei limiti alla velocit di commu
tazione in modo da dare al traf
fico la possibilit di fluire gra
dualmente. La situazione di tutti
i segnali sar indicata da un dia
gramma che li rappresenter.
/I sistema che entrer probabil
mente in funzione nel prossimo
autunno, avr strumenti che met
teranno in funzione automatica
mente dei segnali di avvertimen
to per cautelarsi dalla nebbia,
dal ghiaccio e dal traffico in
tenso.
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
i F
u. v. 000 I|80. II00I0
Forse vi sa rete chi esti come mai
possano fare que l l e st ar del va
ri et i nternazi ona l e del genere Hal
l i day, Hot Qua rtet, Smi the che du
rante l e l oro esecuzi oni si rotol ano
i n terra, sa l tano, s i contorcono, e ci
nonosta nte cont i nuano a suonare ( ?)
l a l oro brava chi tarra, che mal grado
ogni eccesso conti nua ad i nvi are i se
gna l i a l l ' i mpi anto di ampl i fi cazi one.
Forse avrete pensato che un provvi
denzi a l e mi crofono fissato ad una gi
rafa segua costa ntemente l e i ncre
di bi l i mosse degl i esecutori mus i ca l i .
I nvece, sovente cos non ; oggi
mol ti cantanti che si accompagnano
con l a chi tar ra e l ' at l eti ca pesa nte, i gno
rano i cavi e l e gi r afe: i mpi egando
pi uttosto un mi croscopi co appa rato
emi ttente fssato sul l a cassa del l o stru
mento che porta i l sound al si ste
ma di fusore senza al cuna necessi t
di fi l i el ettri ci e di connessi one.
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
L'esecutore, ri peti amo l ' ambi va l en
te ter mi ne, pu cos rotol ars i sul pal
cosceni co, sca l ci are, sa l tel l are, compi e
re i ba l zi necessar i pur senza temere
che l a fati cosa esecuzi one si a
troncata , i l caso di di rl o, dal l ' i n
terruzi one di un cavo.
Senti vamo, gi or ni addi et ro, Segovi a
che pronunci ava pesanti anatemi nei
confronti del l a chi ta rra el ettri ca.
Afermava, i l sommo vi rtuoso del l e
ci nque corde, che veruno aggeggi o
el ettromeccani co avrebbe mai potuto
equi va l ere al cl assi co strumento i be
ri co di buon-anti co-I egno stagi onato:
un l egno forgi ato secondo del l e tec
ni che i ni mi tabi l i .
Se si ete del parere di Segovi a: se
pensate che i Beat l es si ano un feno
meno momentaneo, se la vostra con
vi nzi one che i l ri thm-and-bl ues si a
musi ca da sci mmi otti e che l a tradu
zi one per chi tarra di Debussy si a l ' u-
ni ca vera musi ca degna di ta l nome,
non l eggete questo arti col o.
Se i nvece suoni cchi ate una chi
ta rra el ettri ca, e Presl ey e Rocky Ro
berts sono per voi dei profeti , beh:
a l l ora vi di remo qua l cosa che vi potr
i nteressare.
Di che si tratta? Di un ennesi mo
radi omi crofono ; ma non vol tate pa
gi na, perch questo concepi to con
i ntenti pi uttosto pa rti col ar i , ovvero l i
bera re del tutto i l suonatore di chi
tarra da l l a schi avi t del dannato cavo
che col l ega l o strumento al compl esso
ampl i fcatore.
Si tratta qui ndi di uno specifco
trasmetti tore per chi tarra : e non
di un apparecchi o d' uso genera l e; un
compl ess i no studi ato per i rradi are vi a
radi ofrequenza i l sound del l e corde,
i n modo che possa essere raccolto da
un ri cevi tore col l egato a l l ' i mpi anto di f
fusore.
4J
g.... ... ......... .. .....
J
_
MAWM Jvm r;g
Ae
t3xa
Fig. 1 Schema ele"rjeo.
Poste l e premesse, i l tutto fi ne
a l l o scopo. I l trasmetti tore ha una
portata di pochi metr i : una qui ndi ci na,
ma ofre un col l egamento HI -FI con
una modul azi one estremamente l i nea
re ed i ndi storta.
lo schema rel ati vo appare nel l a f
gura 1 . ed anche a pri ma vi sta a ppare
l a sa l i ente pa rti col ari t del l ' assi eme: i l
funzi onamento a modul azi one di f re
quenza ottenuto medi ante un di odo a
vari azione di capaci t BA 1 09.
Poi ch i l pr i mo dettame di progetto
era l 'otten i mento di una trasmi ssi one
estremamente fedel e, la FM er a l ' uni
ca forma di funzi onamento che con
senti sse ta l e parti col ari t, e l a si
attuata facendo l avor are l 'osci l l atore
RF, TR 1 , a 1 08 MHz ed i n for ma di
a utoecci tato; nonch modul ando i l
medesi mo osci l l atore con i l di odo a
vari azi one di capaci t (DS) i n modo
da control l are esattamente l a deri va
i n f requenza del segnal e emesso.
Osserveremo ora i dettagl i del ci r
cui to.
I l TR 1 (AF l 1 8) funzi ona i n un ci r
cui to Hartl ey modificato.
Ha l a base a massa per i segna l i ,
bi passata dal C2 e pol ari zzata da R 1
ed R2. l'i nnesco del l e osci l l azi oni av
vi ene grazi e a C3 che col l ega l 'emet
ti tore a l l a bobi na L l .
Poi ch i segna l i sono i n fase, sul
l 'emetti tor e sul col l ettore dei tra nsi -
44
_
B
5v
stor, avvi ene che l 'emetti tore, C3, l
ed i l col l ettore formi no un ci rcui to
chi uso di ampl i fi cazi one che d repen
t i namente l uogo a l l ' i nnesco. C da no
tare che l a R3 funge da . . . i mpeden
za RF: i sol ando da l l a massa i l ci rcui to
reatti vo.
l'accordo del l e osc i l l azi oni si otti ene
medi ante C5 e l a bobi na medesi ma:
Cl porta i l segna l e ad una eventua l e
a ntenna che sa r di scussa in segui to.
Vedi amo ora i l ci rcuito modu l atore.
I l microfono MK non parte del
trasmetti tore, i nvece parte del l a ch i
ta rra el ettri ca che venduta compl eta
di esso. I n genere l o strumento reca
un J ack femmi na, ove deve essere i n
nestato i l pl ug di un cavo desti
nato a trasfer i re l ' audi o a l l 'ampl ifi.
cazi one. Ta l e J ack nel nostro schema
si mbol eggi ato dai punti A ed
i vi si prel eva i l segnal e di retto al mo
dul a tore, che attraversa C9 e gi unge
a l l a base del TR2.
Questo transi stor col l egato i n mo
do cl assi co, va l e a di re con l 'emetti
tore comune. le parti compl ementar i
che costi tui scono l o stadi o sono ca l
col ate in modo che l 'AC 1 26 possa
dare un el evato guadagno come am
pl i fcatore di segnal i debol i . Per ot
tenere l a mi gl i ore fedel t lo stadi o
i mpi ega una forte controreazi one Ca .
Cc, che appl i cata trami te R6. la re
si stenza r i porta dal col l ettore a l l a ba
se del transi stor una porzi one dei
segnal i e del l a corrente: i n tal modo
si consegue una el evata stabi l i t del
punto di l avoro ed una mi ni ma di
storsi one.
I n questa foto si pu notare l a minuscola stazione trasmittente che copre i l iack di uscita

audio.
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
'n questa foto si pu notare la " staxione trasmittente estra"a dal suo involucro pla
stico con in alto l a boccola per l'eventuale antenna.
AI col l ettore del TR2, pri ma del l a
res i stenza di cari co R5, C col l egata l a
R4 che conduce i l segnal e audi o am
pl i f cato al di odo OS.
Come si nota, questo, con C7, C
posto prati camente i n para l l el o a l l a L .
Poi ch DS ha l a parti col a ri t di va ri a re
l a propri a capaci t i nterna a l var i are
del l a tensi one che gl i C appl i cata, sot
toposto al segnal e esso appare come
un condensatore che vari conti nua
mente i l propri o va l ore. Abbi amo vi
sto che DS pu consi dera rsi posto i n
para l l el o a l l a bobi na: s i h a i n ta l mo
do una azi one ana l oga a que l l a che
sarebbe svol ta da un var i abi l e conti
nuamente azionato da un i poteti co
operatore sul l a base del segna l e a u
di o ampl i fcato. I _def ni ti va, la fre
quenza del l ' osci l l azi one segue l ' am
pi ezza del segnal e modul ante e devi a
di quel tanto che C determi nato dal
medesi mo, con anda mento del tutto
fedel e e l i nea re.
Osservi amo ora l a pa rte costrutt i va.
Data l a funzi one svol t a, C necessa
ri o che i l trasmetti tore ri sul ti assa i mi
nuscol o e convi ene qui ndi una rea l i z
zazi one mi ni aturi zzata .
I l nostro prototi po C contenuto i n
una scatol etta di materi a pl asti ca che
mi sura 58 A 35 X 22 mi l l i metri : i n ori
gi ne, un mobi l i no da radi o tascabi l e.
L' i mpi ego del conteni tore i n pl asti ca
si deve a l l a necessi t di evi ta re l ' i m-
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
pi ego di una a ntenna uti l i zza ndo per
l ' i r radi azi one del segnal e RF l a sol a
bobi na del l 'apparecchi o.
I n queste condi zi oni , l a portata si
l i mi ta ad una di eci na di met r i .
Per accrescer l a, sarebbe sufci ente
col l egare a l J ack J I un el emento
Schema di cablaggio.
d/: v
r adi ante r i gi do o flessi bi l e l ungo venti
o trenta centi met r i : non sempre per
questo C poss i bi l e.
Un nostro amico che ci ha messo a
di sposi zi one a l cune chi ta rre per le pro
ve, e che ha vol uto speri menta re di
persona i l di sposi t i vo ha i ncol l ato sul
fondo di uno strumento una stri sci a di
stagnol a l ungo 40 cm e l arga 2 cm,
col l egandol a poi al J ack: ta l e antenna
di fortuna ha prodotto i l raddoppi o
del l a portata uti l e, consentendo una
buona captazi one dei segnal i ad ol tre
trenta metri di di sta nza da l l o stru
mento.
A parte i casi - l i mi te per, noi ri te
ni amo che l ' a ntenna non si a neces
sari a .
Esauri to cos l ' a rgomento rel ati vo a l
si stema i rr adi ante, potremo vedere i
dettagl i costrutt i vi .
La scatol i na che conti ene i l di spos i
ti vo, C f ssata sul l a chi ta rra medi ante
due ventose di gomma, per ottenere
una ra pi da possi bi l i t di smontaggi o.
I l punto ove l ' apparecchi o C si stemato
ri sul t a da l l o studi o del l a posi zi one
ove si ha i l mi nor fasti di o durante l e
esecuzi oni musi cal i . Un corto cavetto
col l ega l ' i ngresso audi o (C9- massa) a l
Jack d i usci ta presente su l l a chi tarra .
J/` P7
4O
4f
PA7ZM
&ZA7
444P4
7W
ZOA
6GZD$
W C ,eorzuo
Qual ora l'osci l lazi one RF si rivelasse stentata, sar necessario spostare il punto di connessione
del C3 sulla L 1 . La fgura mostra in dettagl i o l a parte del circuito interessata.
" compl esso del l e parti montato
su di una basetta i sol ante semi stam
pata (Montapri nt G. B. C. ) . la resi na
di cui ta l e basetta composta ha un
i sol a mento eccel l ente ,ed i mpi egabi l e
anche su l l e el evate frequenze, come
nel nostro apparecchi o.
le l i nguette meta l l i che stampate
sul l a basetta sono state opportuna
mente i nterconnesse medi ante fi l i fles
si bi l i corti e ben studi ati . Per l 'osci l
l atore, come capi corda sono state i m
pi egate l e l i nguette che megl i o si
prestavano ad una di sposi zi one ra
zi ona l e: l e a l tre, non i mpi egate ed
esi stenti attorno a quel l e scel te, so
no state scrostate medi ante un col
tel l i no afl ato uno Stan l ey , ed el i
mi nate, i n modo da evi ta re l a pre
senza di capaci t parassi tari e e di
eventual i accoppi amenti parassi t i .
" termi nal e del C3 dest i nato ad es
sere connesso a l l a l l , stato i ni zi al
mente l asci ato un po' pi l ungo del
norma l e, per speri menta re l a connes
si one a l l ' una o a l l 'a ltra spi ra del l a
bobi na comodamente.
I termi na l i di tutti gl i a l tri pezzi , i n
vece, sono stati raccorci ati per quanto
possi bi l e, ad ottenere l a mi gl i ore bre
vi t nel l e connessi oni .
Occorre anzi tutto una sorgente di
segnal e audi o; l a chi tarra, ovvi amente,
oppure un mi crofono magneti co o un
generatore di l aborator i o, mul ti vi bra
tore o a l tro.
I l segnal e sar i ni ettato sul l a massa
e sul C9: ovvero nel punto A del lo
64A
P4#WOOO
schema. Chi uso S l , dopo aver veri
fcato l 'esattezza del l a pol a ri t del l a
pi l a, si accender nei pressi un ri cevi
tore a modul azi one di frequenza, e si
espl orer l ' i ntera gamma FM con l a
si ntoni a di quest' ul ti mo; a l l a ri cerca
del segnal e i rradi ato dal l a nostra sta
zi onci na.
o non fosse possi bi l e capta rl o, si
regol er i l C5 al mi n i mo ed al massi
mo del l a capaci t, ri petendo l 'esplo
razi one del l a gamma dopo ogni rego
l azi one.
Se i n nessun modo i l segnal e fosse
ri cevuto, sarebbe ragi onevol e sospet
tare che l 'osci l l atore non funzi onasse
propri amente.
I n ta l caso, sarebbe necessari o spo
stare i l punto di attacco del C3 sul l a
bobi na. " termi na l e dovrebbe essere
spostato di mezza spi ra a l l a vol ta: e
poi , ottenuta l 'osci l l azi one, ancora di
un quarto di spi ra fi no a perfezi onare
i l ri sul tato.
Fortunatamente questa faci l e ma
assa i noi osa operazi one si rende ben
di rado necessari a .
Torna ndo a l l a normalit del l avoro,
di remo che i l guadagno del TR2 ha
f
la messa a punto del l ' apparecchi et
to non pi compl i cata di quel l a di
anal oghi di sposi ti vi : per chi non ab
bi a mol ta prati ca di s i mi l i operazi oni ,
comunque, l a descri veremo.
Lo spaccato verticale mostra i l montaggio del l o chassi s del trasmettitore, del la pi la e del
j ack. Le ventose, come detto nel testo, servono ad afrancare l'apparecchio sul l a chitarra.
4o
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
grande i nfl uenza sul l a l i neari t del l a
ampl i fcazi one: oggi , i costruttor i di
tra nsi stor ri escono a produrre i vari
model l i con una uni formi t di dati
i nvero notevol e. Pu sempre capi tare,
per, che un esempl are non si a per
fettamente centrato ri gua rdo a l l a
seri e di a ppartenenza . Se un ta l e esem
pl are usato come TR2, nel nostro
di sposi ti vo, si pu veri fcare una an
t i pati ca di storsi one del suono.
Per el i mi nar l a, sar sufci ente re
gol are R6 in pi o in meno, a . seconda
se i l guadagno oferto dal transi stor
superi ore o i nferi ore a l l a norma.
A concl usi one, aggi ungeremo che i l
mi ni trasmetti tore H I -F I qui trattato, pu
anche di veni re un radi omi crofono ve
ro e propri o dotandol o di una capsul a
magneti ca da col l ega rsi ai punti A .
Nel caso, per, l ' i mpi ego del l ' antenna
ri su l ta tassati vo ed bene che i l mi
crofono usato abbi a una usci ta assa i
ampi a: di versamente, lo swi ng di
tensi one appl i cato a l di odo non sar
sufci ente per una corretta modul a
zi one.
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max b0kVcon puntal e AT7 lE
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.
+ "
. @

TC UN CI RCUI TO
Si par l a di rea l i zzare una unit ad
el evato guadagno submi ni atura, che
ha una afni t funzi ona l e e sosta nzi a
l e con un ci rcui to i ntegrato da l l a se
rie l i nea re .
I n prati ca, i l tutto formato da due
tra nsi stor e da un di odo.
Grazi e a l l a scel ta accurata dei com
ponenti , l ' uni t ofre un guadagno i n
corrente cont i nua (Beta) di ben 2000,
a 4 V di a l i mentazi one.
La cor rente di perdi ta I co, ovvero
l a corrente che ci rcol a a l l ' usci ta con
l ' i ngresso non pol a ri zzato e non sot
toposto ad a l cun segna l e, pari a
350 !-A nel peggi ore dei cas i : del
tutto ragi onevol e.
Mol ti tra nsi stor al Germa ni o per
uso gener al e hanno /co pi el evata
di questa .
I l ci rcui to del l ' uni t ad a l to guada
gno (Fi g. 2) che chi ameremo d' ora
4
i n poi !L C sempl ice: i mpi ega
sol o semi conduttori : nessuna resi sten
za, nessun condensatore.
Questo articolo i llustra una rea
lizzazione i nsolita ed attraente:
come fare da soli dei M quasi
Ci rcuiti i ntegrati dalle caratte
ristiche assai simili a quelle dei
prodoti industriali , e dalle i nte
ressanti prestazioni .
I l compl esso poteva essere conce
pi to anche con tre stadi i nvece che
con due sol i : i n questo caso, per, i l
guadagno avrebbe creato dei probl e-
mi di stabi l i t, l a / co sarebbe di venu
ta proi bi ti va per mol te appl i cazi oni ,
ed un ci rcui to di contra reazi one sa
rebbe stato assol utamente necessa ri o.
I due stadi sono assa i pi prati ci .
I l guadagno offerto pa recchi o el eva
to, come abbi amo vi sto, ed i l tutto si
presta ad essere i mpi egato come un
trans istor uni co seppure di presta
zi oni speci a l i .
Non l a pr i ma vol ta che un com
pl esso del genere stato descri tto:
a nzi anni addi etro mol ti speri menta
tor i tenta rono l a rea l i zzazi one di si
stemi s i mi l i a questo e ne trassero
arti col i apparsi a destra ed a s i ni stra
del l ' Atl a nti co. Tutte queste rea l i zza
zi oni , i mpi egavano per dei semicon
duttor i al Germani o e ri su l tavano di
conseguenza termi camente i nsta bi l i ,
funzi onal mente i ncerte e vi zi ate da
una I co proi bi ti va: non di rado supe
ri ore a l mi l l i ampre!
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
3; EMETTI TORE
Fig. 1
4 COLLE RE
1 ; BASE
TUBET T O IN
PLASTI CA
Nel nostro di sposi ti vo, i nvece non
si ri scontrano tal i di fett i . Tutti e tre
i semi conduttori sono a l Si l i ci o, termi
camente stabi l i i l a I co quel l a det
ta, e l a l i neari t di funzi onamento
ri sul ta apprezzabi l i ssi ma.
I l pr i mo stadi o del TC i mpi ega
i l transi stor BC 1 3 1 Tel efun ken. - Si
tratta di equi va l ente i dentico a l
BC 1 09 con i I col l ettore i sol ato
dal Case ( i nvol ucro). - Un Pl a
nare epi tassi a l e a basso rumore ed
a l t i ssi mo guadagno, qui ndi , da l l a I co
ta nto r i dotta da ri sul tare apprezzabi l e
sol o se mi surata con degl i strumenti
da l l a sensi bi l i t speci a l e.
I l secondo stadi o uti l i zza i l BC 1 30,
a l tro N-PN pl anare - epi tassi a l e con
l ' i nvol ucro i sol ato.
Si a i l BC1 30 che i l BC1 3 1 , hanno
i l conteni tore T01 8 : sono qui ndi
assai mi nuscol i i vol endo, per, a l l oro
posto possono essere uti l i zzati , ri spet
ti vamente, i model l i BC1 48 e BC1 49,
sempre Tel efun ken, che essendo i n
capsul ati i n resi na epossi dica hanno
di mensi oni ancor mi nori .
La grande uni formi t raggi unta nel
l a produzi one dei P l anar i al Si l ici o
particol armente da l l a Tel efunken, per
mette questa sosti tuzi one, seppure ef
fettuata i n un ci rcui to abbastanza
cri ti co come questo.
Come si nota, TR 1 e TR2 sono col
l egati secondo i l ci rcui to di Dar l i ng-
4T
Umm,
DI SCHETTO DI
CARTONE
fon: si otti ene i n ta l modo una i m
pedenza d' i ngresso di ci rca 1 2 j per
i l TC .
I l di odo D 1 a l Si l i ci o, pl anare.
Si tratta di un prodotto SGS di el eva
ta qual i t, dal prezzo non i nfi mo ma
comunque abbordabi l e.
D1 , ha mol tepl i ci funzi oni , i n que
sto ci rcui to, ed anzi l ' el emento che
F
FATE I L VOSTRO NUMERO
AL TELEFONO E. . . SI
ACCENDE IL RI SCALDAMENTO
nuovo servizio, se voglia
mo dire turistico, offerto in
Isvezia ai cittadini che si dispon
gono a partire per week-end nel
le loro ville di campagna.
Un ingegnoso dispositivo po
sto accanto al telefono della vi/
la, si mette in moto se i/ telefono
suona per un predeterminato nu
mero di volte.
L' aggeggio mettendosi in mo
to, d i/ via all'impianto di riscal
damento, per cui i cittadini ar
rivando, trovano gi il pi gra
devole dei tepori.
caratteri zza l 'assi eme. I l suo pri mo
compi to fungere da compensatore
termi co, ad evi tare la tendenza a l
runaway del di sposi ti vo. Essendo
D 1 al Si l i ci o, come i transi stor, su
bi sce una i nfl uenza para l l el a a que
sti , dai forti sbal zi di temperatura, e
reagi sce l i nea rmente, var i ando l a sua
conduzi one i n modo da compensare
i l mutato assorbi mento di TR 1 e TR2.
Un vantaggi o ul teri ore dato da l l a
presenza del D 1 , l a ri duzi one del l a
I co del TR2, qui ndi del l ' i ntero TC .
" diodo consente poi una pol ariz
zazi one l i neare per i l TR2, e previ e
ne l a perforazi one del medesi mo ove
per acci dente gi unga a l ci rcui to di
base un segnal e troppo ampi o.
Vedi amo ora l a costruzi one del di
sposi ti vo.
Come si nota nel l a fi gura 1 e nel
l a foto sopra i l ti tol o, i transi stor
devono essere montati ca povol ti
con l e sommi t del case ravvi ci
nate.
I termi nal i del TR , saranno pi egati
i n a l to, ad eccezi one di quel l o del l a
base .
L'emetti tore del TR 1 sar col l egato
a l termi na l e del l a base del TR2i i l col
l ettore di uno e del l ' al tro saranno
connessi assi eme.
Tra i l fi l o di emetti tore del TR2 e
quel l o del l a base, sar connesso i l
di odo, curando i l senso di i nserzi one.
Ri marr anno l i beri tre fi l i : uno spor
ger a l di sotto, del l ' assi eme, e sar
l a base del TR 1 ] due spunteranno i n
a l to e sara nno emetti tore e col l ettore
del TR2.
I l cabl aggi o cos termi nato.
Gi over rammentare ai l ettori che
l e sal dature devono essere efettuate
con un sa l datore a sti l o di pi ccol a
potenza ma cal di ssi mo.
I l contatto fra l a punta del l 'ar ne
se ed i termi nal i deve essere rapi dis
si mo: non perch i transi stor i si ano
parti col armente fragi l i , termi camente
par l ando. I l moti vo che un sur ri
scal damento, a nche breve, causa so
vente una mi ni ma cresci ta nel l ' l co dei
transi stor.
Tal e aumento general mente tra
scurabi l e, e nei radi omontaggi nor-
SPERI ME NTARE - N. 6 - 1 968
1
H
@. HT
mal i non ca usa fast i di . Nel nostro
caso, i nvece, una cresci ta si a pur mi
ni ma del l a corrente di perdi ta nel
TR l peggi ora gr avemente i l rendi
conto compl essi vo: perta nto da evi
ta re i n assol uto.
Termi nato | l Cabl aggi o, i l TC
pu essere col l audato.
La figur a 3 mostra i l ci rcui to di pro
va, sempl ice ma del tutto attendi bi l e.
M2, sar rappresentato da un tester
che possa mi sura re 1 mA, e 50 oppure
1 00 mA fondo sca l a.
I ni zi al mente s ar regol ato per
l mA, ed i l pul sante Pl sar pre
muto, s da i nterrompere l a corrente
di pol ari zzazi one a l l a base.
Chi udendo S l , M2 dovr i ndl ,a re
(a 3 V di a l i mentazi one) una corrente
massi ma di 0, 35 mA o mi nore.
Un assorbi mento maggi ore i ndi ca
un funzi onamento cattivo. Pu essere
determi nato da l l ' i mpi ego di transi stori
di versi da quel l i i ndi cati , oppure dal
surriscaldamento dei termi nal i del
TR l .
Se l a corrente si manti ene fra 50
e 350 (JA, i nvece, tutto bene: mi nore
, maggi ore r i sul ter l 'efcenza del '
TC .
Ri apr i remo ora S l , porteremo a l
massi mo val ore R 2 e cambi eremo sca-
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968

l a a M2 s da metterl o i n grado
di l eggere una i ntensi t di 50 o
1 00 mA.
Ci fatto, r i daremo corrente. Rego
l eremo ora R2, s i n che l a corrente di
pol a ri zzazi one non raggi unga l ' i nten
si t di 1 0 lA, ver i fcabi l e s ul l a sca l a
di Ml .
Leggeremo l ' i ndi cazi one di M2. Re
gol eremo di nuovo R2 s i n che l a cor
rente assorbi ta a l l ' i ngresso cresca a
1 5 lA e prenderemo buona nota del
l a var i azi one i n pi ma ni festata da M2.
La correl azi one tra l e due correnti
i ndi cher i l guadagno.
Se per E sempi o una var i azi one i n
pi di 5 mi croampre su M l segui ta
da una var i azi one di ' mA su M2, i l
guadagno del TC ri sul ter pari a
l 000. Nel caso che una vari azi one
sempre di 5 (JA di a l uogo ad una va
ri azione di 1 0 mA, i l guadagno sa r
di 2000 (medi a previ s
t
a) . Cos vi a.
ATTENZIONE: dato i l guadagno de/
" TG ad una piccola variazione di
corrente all' ingresso, corrisponde una
forte variazione di assorbimento a/
l'uscita. Pertanto, bene ruotare R2
con cautela al fine di non accedere /a
misura a fondo scala dell'indicatore o
la dissipazione del !R2.
Compl etate che s i ano le mi sure, ac
certato i l buon funzi onamento, il TC
pu essere ri fnito i ncaps ul andol o.
Se i l cabl aggi o comf quel l o i l l u
strato, l e mi sure compl essi ve devono
essere tanto r i dotte, che un tubetto di
pl asti ca dal l ' i ngombro par i ad un fl tro
da si garetta deve poter contenere co
modamente i l compl esso.
Sconsi gl i amo l ' i mpi ego di un tubet
to di meta l l o per l a possi bi l it di i ncor
rere in qua l che cortoci rcui to.
Trovato nel l a cassetta dei fl i e de
gl i i sol ant i un conteni tore ) i doneo
a l l a funzi one, vi si i nfl er i l compl es
so di part i , curando che | tre f l i termi
nal i sporgano a l l 'esterno.
Da l di sotto si far scorrere s ul l a
base del c i l i ndretto-conteni tore un pi c
col o di sco di ca rtone, s da chi udere
l ' apertura .
Da l l 'a l to, si col er ora a l l ' i nterno un
masti ce anti -corona , o anal ogo do
tato di el evate ca ratteri sti che di el ettr i
che, come i l Pl ast-T-Pa i r G. B. C.
Al l orch i l masti ce si a di ssecato, i l
quasi -ci rcui to-i ntegrato pronto.
4T T
Collegamenti dei transistor BC 1 30 BC 1 31
i mpiegati i n queto apparecchio.
Lo si potr i mpi egare come un tra n
si stor comune }) ! tutti i casi ove
si a necessari o ottenere una el evati ssi
ma ampl if cazi one i n corrente conti nua
o sui segnal i , pur usando un numero
di pa rti estremamente r i dotte.
Sar prezi oso regl i apparecchi mi
ni aturi zzat i , nei radi ocomandi , nei pre
ampl i fcatori HI -F I , in ol tre mi l l e ap
pl i cazi on i .
Caso per caso, a secondo del l ' i mpi e-
4 T Z
go, s i el aborer u n adatto val ore per
l a pol a ri zzazi one di base, per l a resi
stenza di cari co.
Non vi sono pa rti col ar i l i mi tazi on i
rel ati ve a l l a tempe ratura di i mpi ego:
l a rel ati va sensi bi l i t del TC deci
samente mi nore di quel l a dei tra nsi
stor al Ger man i o.
l MATEJI ALI
PlR I L TC .
!k I : t,.nslltor BC1 31
: t,.nslsto, BC1 30
1 . di odo FDI OG
PER IL CI RCUI TO DI PROVA
B : pii. d. 3 V
MI : mic,oamperom .. ,o d. 50 f.s.
M2: .n.lizz.tor. 50 mA f.l.
kI . , .. il_or. d. 220 kI " / W 1 0"
R2 :
P l :
> 1 : int.rruttore unipol.re
La tens i one col l ettore-emetti tore
del TC bene non super i mai i 6 V
mass i mi , ci , per contenere la cor ren
te di perdi ta: l a resi stenza di cari co
sempre presente in tutti gl i ampl ifca
tor i audi o, e genera l mente usata anche
neg l i a l tri casi , far s che l a l i mi tazi o
ne si a di secondari a i mportanza .
SPERI MENTARE - N. 6 T
F
M W WP *
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PTT@ M
\ ! l. ` | | ` l.`
| !l ! l` \l
Vengono passate i n rassegna le pri nci pal i pi le, normal i H speci al i , si no ad oggi
real i zzate e vengono forniti i dati per l a costruzi one di una piccola pi l a speri
mentale a combusti bi l e.
E noto come l 'el ettroni ca moder na
ri chi eda sorgenti di energi a el ettri ca
portati l i , sempre pi pi ccol e ed ef
ci enti . Numerosi sono pertanto gl i stu
di e l e rea l i zzazi oni rel ati vi a pi l e,
pi l e ri cari cabi l i ed accumul atori ten
denti a creare uni t sempre pi ef
ci ent i .
Data l ' i mportanza del l 'a rgomento, r i
porteremo qui di segui to l e caratter i
sti che pr i nci pal i del l e pi l e, normal i e
speci al i , che sono state s i no ad oggi
rea l i zzate ed hanno avuto prati che ap
pl i cazi oni , i n modo da for ni re un qua
dro pa norami co del l 'evol uzi one tecni
ca rel ati va .
Per mol te del l e pi l e descri tte, come
quel l a a combusti bi l e, i dati ri portati
sono sufci enti per rea l i zza re dei pi c
col i model l i a scopo spe ri mental e.
Pi la Volta
Com' noto, l a pr i ma pi l a che s i a
stata costrui ta nel mondo nel l o or mai
l ontano 1 800.
Essa era costi tui ta da coppi e di di
schi di r ame e di zi nco sovrapposti
a pi l a (da cui i l nome) con l ' i nter
posi zi one fra ci ascuna coppi a' di di schi
di sott i l i strati di fel tro i mbevuti i n
acqua aci dul at,a (acqua ( aci do sol fo
ri co) . Non possedendo un depol ar i z
zante che neut r al i zzasse l ' i droeno che
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
si svi l uppava i n corri spondenza di
ogni superfi ci e di rame, dopo brevi
peri odi di funzi onamento, questo t i po
di pi l a andava fuori uso. I denti co di
fetto avevano l e pi l e rea l i zzate, subi to
dopo, i mmergendo l astri ne di ra me e
di zi nco i n tazze, di sposte a corona
(od i n batter i a come si di rebbe
adesso) e contenenti acqua aci dul ata.
' si ngol i el ementi veni vano poi col
l egati ester namente i n seri e .
Pi l a Zamboni
Nel 1 8 1 2, ad opera di un a l tro i ta
l i a no, l ' abate Zamboni , fu creato un
secondo t i po di pi l a che fu al l ora chi a
mata a secco ma ncando l ' acqua
aci dul ata .
Non era dest i nata a forni re corrente
mo sol o tensi oni el evate da usarsi per
i I funzi onamento di el ettromet r i . Era
costi tui ta da mi gl i a i a di sott i l i di schet
ti di stagno: spal mati su una facci a con
peross i do di manganese e sul l 'a l tra
facci a con gomma a rabi ca ; i s i ngol i di
schetti erano poi sovrapposti gl i uni
agl i a l tri i n col onna come nel l a pi l a di
Vol ta .
Una pi l a a secco di ta l e ti po, co
sti tui ta da 1 500 di sch i svi l uppava a
vuoto una tensi one di ci rca 600 V.
Un' a l tra versi one di questa pi l a O
secc era i nvece una copi a esatta
di A. Ari el
del l a pi l a di Vol ta, con l a di ferenza
che erano i mpi egati mi gl i ai a di di
schetti ed al posto dei separatori di
fel t ro i mbevuti di el ettrol i ta, vi erano
sotti l i strati di carta. Questa pi l a non
for ni va corrente, ma sol o un'el evata
di ferenza di potenzi a l e stati co e ser
vi va per di mostra re l a veri di ci t del l a
teor i a dei potenzi a l i di contatto .
Si trattava
.
. i n defn i t i va, del l a pr i ma
rea l i zzazi one di condensator i autopo-
^
Fig. 1 Pi l a comune: 1) cappucci o di me
l al lo; 2) carbone (polo positivo); 3) in
volucro di zinco (polo negativo); 4) bios
sido di manganese (depolarizzante); 5) clo
ridrato di ammonio (elettrolita).
4T d
l ar i zzati a causa dei metal l i di versi i m
pi egati per l e l oro a rmature.
Comunque, grazi e a l l e speri menta
zi oni consenti te da l l a pi l a di Vol ta e
da que l l a di Zamboni , i ri cercator i suc
cessi vi poterono chi ar i re, al meno per
sommi capi i i l meccani smo i nti mo del
l a generazi one di el ettri ci t per vi a
el ettrochi mi ca e per dare cos l ' avvi o
a l l a rea l i zzazi one del l e pri me pi l e
progettate .
Fig. 2 - Pil a a l mercurio: 1 ) ele"rodo ne
gativo; 2) e'e"rodo positivo (acciaio); 3)
osssido di mercurio; 4) zinco; 5) idrossido
di potassio.
Tuttavi a, pr i ma di accennare a que
ste nuove rea l i zzazi oni / r i porti amo qui
i n si ntesi i pri nci pi general i che presi e
dono al funzi onamento di una pi l a.
Serie eletrochimica e polarizzazione
Quando due meta l l i , fra l oro di ver
si , vengono i mmersi i n un el ettrol i ta
(un aci do, un a l cal e, un sal e metal l i co,
ecc. ) i l metal l o pi el ettroposi ti vo
reagi sce chi mi camente con l 'el ettrol i
ta, perdendo i oni posi ti vi e cari candosi
negati vamente. Gl i i oni posi ti vi mi gra
no poi verso l ' a l t ro metal l o, meno el et
troposi ti vo e si scari cano su di esso
conferendog l i una cari ca posi t i va. Que
sta regol a! i n certi casi l val e a nche per
a l cuni el ementi chi mici non metal l ici
(es. : i drogeno ( +), ossi geno (-), ecc. ) .
Orbenel se si di spongono i n ordi ne
decrescente di el ettropos i ti vi t gl i el e
menti chi mi ci , i ni zi ando dal pi el et
troposi ti vo e termi nando con il pi
elettronegati vo, si ha que l l a che
4T 4
chi amata una ser i e el ettrochi mica
come ad esempi o l a seguente:
+ + + P'otassi o (i l pi e l ettroposi
ti vo)
Sodi o
Ca l ci o
Magnesi o
Al l umi ni o
Manganese
Zi nco
Cadmi o
Cromo
Ferro
+ Ni chel
O I drogeno (el emento con
venzional e di ri fer i mento)
Stagno
Pi ombo
Rame
Mercuri o
Argento
P l at i no
Carboni o ( i l meno el ettro
posi ti vo) .
Pertanto, i nterponendo un el ettrol i
t a fr a due el ementi che occupano po
si zi oni di verse nel l a seri e el ettrochi mi
ca! si stabi l i sce fra essi una diferenza
di potenzi a l e el ettri co t anto pi gran
de quanto pi gl i el ementi i mpi egati
occupano posi zi oni di stanti fra l oro
nel l a seri e el ettrochi mi ca.
Si vede subi to! i n base a questa se
ri e, che la pi l a pi potente possi bi l e,
non quel l a cost i tui ta da l l a nota cop
pi a zi nco-rame/ mol to usata nel l e pi l e
attua l i , ma bens quel l a composta da
potassi o-carboni o.
Purtroppo, nessuno ha ancora sco
perto un el ettrol i ta che non reagi sca
con i l potassi o, consumandol o rapi da
mente/ a nche quando l a pi l a non ero
ga corrente, ossi a non sono fra l oro
col l egati esternamente con un condut
tore i due el ementi del l a pi l a.
I nvece usando el ementi chi mi camen
te stabi l i accade che sol o durante l 'ero
gazi one di corrente ad un ci rcui to ester
no si ha contemporaneamente, in se
no a l l 'elettrol ita, un fl usso di i oni posi
ti vi che vengono neutra l i zzati quando
gi ungono nei pressi del l 'el emento ca
ri cato posi ti vamente, catturando gl i
e l ettr9ni accorrenti dal ci rcui to
esterno.
Si forma a l l ora un sotti l i ssi mo stra
to el ettri camente neutro s ul l a super
fci e del l 'el emento posi ti vo. Purtroppo
questo strato neutro si comporta,
tra l ' al tro, anche come un i sol ante per
cui l a pi l a di vi ene i ncapace di erogare
u l teri ormente corrente.
Era questo i l fenomeno, detto del l a
pol ari zzazi one / che dopo pochi mi
nut i di funzi onamento metteva fuori
uso l e pi l e di ti po Vol ta. Per el i mi na re
questo i nconveni ente si escogi t l ' uso
dei depol ari zzanti , ossi a di sostan
ze chi mi che capaci d reagi re con l o
strato neutro in modo da trasformarl o
i n sostanze i nnocue.
Pila Dani ell
Nel 1 836 J. F. Dani el l rea l i zz l a pri
ma pi l a progettat a che porta i l suo
nome.
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
Questa era costi tui ta da una pi astra
di zi nco (pol o negati vo) posta i n una
sol uzi one satura di sol fato di zi nco e
di una pi astra di rame i mmersa i n una
sol uzi oe satura di sol fato di rame (po
l o posi ti vo). Entrambe l e sol uzi oni era
no addi zi onate con acqua aci dul ata e
per evi tare che le due sol uzi oni sature
si mescol assero fra l oro mettendo fuo
ri uso la pi l a fu i nterposto un di afram
ma di porcel l ana porosa . I l sol fato di
rame agi va da depol ari zzante i n quan
to l o strato neutro che si svi l uppava
sul l a l astra di rame durante i l funzi o
namento era costi tui to da i drogeno
che, reagendo col sol fato di rame, ri
formava aci do sol fori co e redeposi ta
va rame s ul l a pi astra omoni ma (H2 +
+ CUS04 H2S04 + Cu) .
Per regol ari t di corrente e costanza
di tensi one ( 1 , 08 V a vuoto e 1 , 05 V
a cari co, quasi i ndef ni tamente) questa
pi l a fu mol to usata, speci e nel l e sue
versi oni mi gl i orate (es. : pi l a Dani el l
al l ' i tal i a na a vasi sovrapposti ) per
l ' azi onamento di tel egraf e servi zi con
t i nuati vi . I nol tre, l a conoscenza s i n da
a l l ora del l ' i mportanza del l a seri e
el ettrochi mi ca , permi se di adott are
l 'accorgi mento del l ' ama l gamazi one
del l o zi nco con mercuri o (quest' ul ti
mo essendo meno el ettroposi ti vo del l o
stesso rame) per evi tare l ' attacco a
vuoto del l o zi nco da parte del l ' aci do
sol fori co.
Accanto per a l l a l eggendari a co
stanza di erogazi one di corrente, la pi
l a Dani el l aveva l ' i nconveni ente di svi
l uppare una tensi one bassa ( 1 .105 V),
di non ' essere trasportabi l e e di al te
r arsi se l asci ata a l ungo' i natti va. I n
quest' ul t i mo caso, i nfatti , nonostante l a
presenza del di aframma poroso sepa
ratore l e sol uzi oni sature tendevano
a mescol arsi fra l oro autodi struggendo
l a pi l a.
Pi l a Grove
W. R. Grove. nel 1 838, sosti tu nel
la pi l a Dani el l l ' aci do ni tri co concen
trato al posto del l a sol uzi one satura
di sol fato di rame ed i l pl at i no a l rame
(che al tri menti si sarebbe di ssol to nel
l 'aci do ni tri co), el i mi nando a l tres i l
sol fato d i zi nco.
Con ta l i modi fche l a tensi one forni
ta sa l a ben 1 , 85 V (sotto cari co) con
una resi stenza i nterna bassi ssi ma e
qui ndi la possi bi l i t di erogare, senza
mostrare efetti di pol ari zzazi one, cor-
SPERIMENTARE - N. 6 - 1 968
renti forti ssi me oggi paragonabi l i sol o
a quel l e otteni bi l i dagl i accumul atori
al pi ombo.
Pi l a Bunsen
Nel 1 842, R W. Bunsen sosti tu , nel
l a pi l a di Grove, con l 'economico car
bone i l costoso pl at i no ottenendo, ol tre
ad un vantaggi o pecuni ari o, l 'aumen
to del l a tensi one da 1 , 85 a 1 , 92 V.
I nol tre, questa tensi one restava sta
bi l e, senza cedi ment i , a nche dura nte
l e pi forti erogazi oni di corrente. Lo
schema costi tui ti vo di una t al e pi l a
comprendeva una l astra di zi nco amal
gamato (pol o negati vo) i mmersa i n
una sol uzi one al 1 0% di aci do sol fo
ri co ed un el ettrodo di carbone di
storta (pol o posi ti vo) i mmerso i n aci
do ni tri co fumante. Un di aframma po
roso. i nterposto fra i due aci di , i mpe
di va la l oro mi scel azi one.

"
r
L

L
J
b
"

Bunsen nel senso di usare una sol uzi o


ne cromi co-sol fori ca i n l uogo di quel l a
ni tri ca-sol fori ca, che ofri va i l vantag
gi o di non emettere vapori noci vi .
Lo schema del l a pi l a Poggendorf
era i l seguente:
(-) zi nco-acqua aci dul ata-di aframma
poroso-sol uzi one 1 5% bi cromato po
tassi o e 1 5% aci do sol fori co-ca rbone di
storta ( +) .
La tensi one svi l uppata per el emen
to era di 2-2, 2 V ma l a corrente era
i nferi ore, si a a quel l a del l a pi l a Bun
sen che del l a pi l a Grover.
Pi la Grenet .
I l francese Grenet ri usc f na I mente
ad el i mi nare il di af ramma poroso che
costi tui va pur sempre una compl i ca
zi one ed un fattore che aumentava l a
resi stenza i nterna del l e pi l e.
M

^

L M UN

"


T 4 b T T b
M | l MMA | N l M o |
Fig. 4 Le pile al mercurio dopo 24 mesi d'immagazzi naggio la 20 'C} perdono solo 1 '8% del la
propria ca rica, contro il 25% del l e pile comuni.
Nonostante la grande potenza svi
l uppata da ta l e pi l a, essa aveva i l gra
ve i nconveni ente di esal are, dura n
te i l funzi onamento, vapori noci vi di
i poazoti de. I nol tre per evi ta re i l con
sumo per corrosi one aci da .. l o zi nco -
come accadeva del resto a nche nel ti
po di Grove - doveva essere estratto
dal l 'el ettrol i ta quando l a pi l a non era
in funzi one.
Pi l a Ponggendorf
J . C. Poggendorf el i mi n questi
i nconveni enti modi f cando l a pi l a di
Al l o scopo us qual e el ettrol i ta uni
co nel l a pi l a Poggendorf, 300 parti di
aci do sol fori co + 1 00 pa rti di bi cro
mato di potassi o + 1 000 pa rti di ac
qua. La tensi one svi l uppata ri sult un
poco mi nore di quel l a del l a pi l a Pog
gendorf, tuttavi a l a corrente e la pra
ti ci t d' uso ri sultarono mol to maggi ori .
Ri cerche successi ve fecero poi sco
pri re che i l bi cromato di sodi o dava
mi gl i ori ri sul tati ri spetto a quel l o di
potassi o e, megl i o di tutt i , era l ' aci do
cromi co. I nfatti , dura nte l ' azi one depo
l ari zzante, tutte le pi l e al bi croma!o
4T O
generava ne vel umi nesi cri sta l l i di a l
l ume di creme che aderi vane tenace
mente ag l i el ettredi , i sel andel i i ci i n
vece nen avveni va usande l ' aci de cre
mi ce.
Tuttavi a, queste pi l e a nch se nen
uti l i zzate, si censumane l entamente e
l 'elettrel i ta da ressastro di vi ene verda-
C
u
L
U
L
O

u
O
C
u
7 b mm
Nel l e versi eni pi recenti ces
cempesta (fi g. l ):
(-) zi nce amal gamate-sepa ratere pe
rese-c l eri drate di ammeni e ( 1 00 p. ) e
c l erure di zi nce (250 p. ) - bi essi de di
manganese' (400 p. ) e pel vere carbe
ne da fi I tre (200 p. ) - ca rbene di ster
ta ( +) .

C
=
7 b mm
Fig. 5 Dimelsioni dei peui da approntare per costruire la pila sperimentale a combustibile.
dre e vi el acee. La durata del l a pi l a
Grenet perfezi enata cemunque su
peri ere a tutti gl i a l tri ti pi di pi l a s i n
qui esami nat i , ad eccezi ene del l a Da
ni el l che addi ri ttura i l pri me esem
pi e di pi l a-ri cari cabi l e. I n segui te, fu
rene speri mentati nel l e pi l e Grenet e
si mi l i anche i permanganati i n sesti tu
zi ene dei cremati , ma cen ri sul tati nen
bueni .
Pi l a comune
Vi pei i l ti pe real i zzate da Le
cl anch nel 1 868: i l ti pe che pessi a
me chi amare cemune e, sa l ve perfezie
namenti di dettagl i e, tuttera l a pi l a
che a l l a base dei nermal i ti pi ta
scabi l i e per radi el i ne a transi ster.
Svi l uppa ci rca 1 , 5 V per el emente
ed netevel mente i na l terabi l e a ci r
cui te aperte.
4T b
Qua l e sepa ratere perese vi ene usa
ta tel a e cartai i qua nti tati vi di i ngre
di enti i ndi cati si ri feri scene a parti di
pese.
Queste ti pe di pi l a nen ri cari cabi
l e perch, f
r
a l ' a l tre, anzi ch r i fermar
si sette cerrente bi essi de di mangane
se si ferma del sequi essi de che
i nerte.
Pila Lati mer-Cl ark e Weston
Deri vane essenzi a l mente da l ti pe
Dani el l e sene state cencepi te qua l i
pi l e campi ene per l aberateri e e, per
tante, nen devene ferni re cerrente.
La pi l a Lati mer-Cl ark ferni sce una
tens i ene di 1 ,437 V ed ces cempe
sta :
( +) mercuri e - sel fate mercurese - sel
fate di zi nce - ama l gama di zi nce (-).
La separazi one fra i due sel fati ( i n
sel uzi ene) .ttenuta medi ante un cen
dette a si fene.
Pi cesta nte l a pi l a campi ene i dea
ta da E. Westeni fernj sce una tensi ene
cestante di 1 ,0 1 83 V, usa anch'essa un
reci pi ente a sifene per evi tare l a mi
scel azi ene fra i sel fati ed cos cesti
tui ta:
(-) amal gama di cadmie-cadmi e sel
fate (cri sta l l i ) - cadmi e sel fate (sel uzi e
ne) - sel fate mercurese - mercuri e ( +) .
Pi l a al mercurio
E stata svi l uppata durante la 2"
Guerra Mendi al e ad .pera di Samuel
Ruben e nel l a sua ferma attual e ce s
cempesta (fi g. 2):
(-) zi nce (pel vere) - i dressi de di pe
tass i e e zi nce - essi de di mercuri e -
mercuri e ( +) .
Un gramme di essi de di mercuri e e
0,3 g di zi nce permettene di .ttenere
250 mA/h, per cui una pi l a al mercu
ri e ha una capaci t superi ere di ci rca
6-7 velte ri spette a quel l a di una pi l a
cemune. Perta nte, a pari t di pre
stazi eni , ri sul ta melte pi pi ccel a (fi
gura 3) .
Durante i l funzi enamente gl i i eni
del l e zi nce spestane gl i i eni pes i ti vi
del l ' i dregene del l 'el ettrel i ta che, a 1.-
re vel ta, mi grane verse l 'essi de di
mercuri e. Qui vengene ri messi gl i ie
ni pesi ti vi di mercuri e e l ' i dregene si
cembi na cen l 'essi gene ferma nde ac
qua.
Gl i i eni pesi ti vi di mercuri e ri cevo
no gl i el ettreni i n arri vo attraverso i l
ci rcu i to esterne e vengene neutra 'iz
zat i . Non si ha pel ari zzazi one pei ch
si ferma mercuri e che a nche l 'el e
mente cesti tuente l 'el ettrede posi ti vo.
La tensi ene svi l uppata i ni zi a l mente per
el emente P di ci rca 1 . 356 V e si stabi
l i zza su 1 . 25 V a sca ri ca avanzata.
I ti pi pi recenti di pi l e a mercuri o
sene stati medi fi cati cen l ' aggi unta di
sol fate di mercuri e a l l 'ossi do di mer
curi e. La tensi ene svi l uppah1 a l l era
l , 4 V ci rca. Le pi l e al mercuri e depe
24 mesi di i mmagazzi namente perde
ne sele 1 ' 8 de l l a prepri a ca ri ca f -
gura 4).
Pi l a alcal i na-manganese
I l rapperte energi a/vel ume e I n
queste ti pe di pi l a mig l i ere che nei
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
ti pi comuni , che avrebbe del tutto so
sti tui to, nel l ' uso prati co, se non ri su l
tasse pi costosa.
Ri ca lca i n parte l a struttura comune,
tra nne che ,er l a vari ante di usa re
i drossido di potassi o qual e el ettrol ita
e di avere i nol tre l ' el ettrodo posi ti vo
posto a l l 'esterno.
O
U
Facendo passare corrente, l 'acqua si
scompone i n i drogeno ed ossi geno che
si raccol gono sugl i el ettrodi . Una s i mi
le cel l a P reversi bi l e: nel senso che
col l egando fra l oro esternamente gl i
el ettrodi medi ante un conduttore, s i
comporta come una pi l a che forni sce
corrente f ntanto che tutto l ' i drogeno e
che possi bi l e ottenere una produzio
ne di corrente el ettri ca i ni nterrotta f n
tanto che si fanno gi ungere da l l 'ester
no l e sostanze adatte. Ol t re a l l ' i droge
no ed a l l 'ossi geno si possono usare
meta no-ar i a, propa no-ossi geno, al cool
ari a, cl oro-ossi geno, ecc.
I n a l tri termi ni , una pi l a a combu
sti bi l e permette di efettuare una com
busti one a freddo , ossi a ri cavando
energi a el ettri ca i nvece di ca l ore. Tut
tavi a, bench i l pri nci pi o di funzi ona
mento si a sempl i ci ssi mo, le pi l e cl assi
che a combusti one presentano tutte
l ' i nconveni ente di funzi onare troppo
l entamente, i mpi egando tempi l un
ghi ssi mi per ri combi nare tra l oro l ' i dro
geno con l 'ossi geno, i l metano con
l ' ari a, ecc.
Da qui nata tutta una seri e di ri
cerche, d' i nvenzi oni e di real i zzazi oni
tendenti ad ottenere un funzi onamen
to rapi do .
Fi g. b Ordi ne i n cui vanno montate le parti del l a pi la a combustibile. Per i l si gnifcato del l e
l ettere vedasi i l testo.
Sono state a l l o scopo i deate pi l e con
el ettrodi di pl ati no spugnoso od al tri
cata l i zzatori , capaci di accel erare l a
combi nazi one dei combusti bi l i , sono
state speri mentate pi l e usanti gas ad
a l ti ss i ma press i one e, i nf ne, poi ch
era stato scoperto che ad a l ta tempera
tura l a ri combi nazi one procede me
gl i o, si assi sti to a nche a l l a compar
sa di pi l e funzi ona nti a 700- 1 1 1 0 C e
che, per avvi arl e occorre preri sca l
darl e a l meno a 500 C.
Svi l uppa una tensi one di ci rca 1 , 5 V
per el eme,lto e 0,5 A/h per ogni 1 0 g
di peso. Ha una durata d' i mmagazzi
naggi o superi ore a l l e a l tre.
Pila al magnesio
Deri va da l ti po comune i n cui a l l o
zi nco stato sosti tui to i l magnesi o e,
qual e el ettrol i ta, vi ene usato percl ora
to o bromuro di magnesi o.
Es i stono a nche vari e versi oni , per l o
pi speri menta l i , che usano qual e de
pol arizza nte del l 'oss ido ramei co o del
l 'ossi do di mercuri o.
Ha maggi ore capaci t i n mA/h per
uni t di peso e svi l uppa una tensi one
pi el evata . E usata, per ora! sol o i n
appl i cazi oni speci al i .
Pi l e a combusti bi le
Sono ri tenute le pi l e del l ' avveni re,
a nche se lo stesso si di ceva 1 50 anni
f a quando erano ancora chi amate pi
l e a gas .
I l ti po pi sempl i ce costi tui to da
due el ettrodi porosi , chi mi camente
i nattaccabi l i , i mmersi in acqua aci du
l ata.
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
l 'ossi geno si sono di nuovo ri combi
nati fra l oro ri costi tuendo l ' acqua.
Poi ch questa pi l a non consuma i
propri el ettrodi ma sol o i combusti bi l i
che sono a contatto di questi , ne segue

Fig. 7 " la corrente del le pile P scompone l 'acqua acidulata in idrogeno ed ossi

eno. Gli elel


l' rodi C !ono real izzati con carbonci ni di pil a. I gas si prelevano dai tubetti 1.
4T !
Comunque, si sono ottenut i i n me
di a, per ogni cel l a, del l e tensi oni del
l 'ordi ne di 0,6 - 0,8 V con densi t di
corrente di 6-7 A/dm2; i rapporti
potenza/peso sono di ci rca 0, 4-0, 5
kW/kg.
I rendi menti ottenuti osc i l l a no at-
tua l mente attorno a i seguenti val ori :
pi l a ad i drogeno ad ossi da-
zi one di retta 80%
pi l a ad oss i dazi one i ndi ret-
ta (es. : ammoni aca) 60%
pi l a ad oss i dazi one i ndi ret-
ta (es. : metano) 50%
0
0

| 0I
k00

"
| 0!8g0
Fig. 8 Reazioni elettrochi miche nella pi l a
a combustibile.
Con ci si vede che i costi operati vi
del l e pi l e a combusti bi l e sono si n da
ora competi ti vi con quel l i degl i i m
pi anti tradi zi onal i . Sono per ta l mente
vari i ti pi si no ad ora escogi tati che
non possi bi l e ri epi l oga r l i tutti i n bre
ve spazi o. Al cuni , i nol tre, sono a nco
ra oggetto di r i cerche e studi per cui
non ne stato reso noto l o schema
detta
.
gl i ato.
Descr i veremo, perta nto, qui di se
gu i to. un solo t i po di pi l a a combusti
bi l e funzi onante a temperatura am
bi ente, che avendo una struttura sem
pl i ce ed el ementa re pu essere rea l i z
zata con fac i l i t per scopi speri menta l i .
Costruzione di una pi l a speri mentale
a combusti bi le
Non si tratta di un gi ocattol o, ma
di una versi one mi ni aturi zzata e sem
pl i fcata di un model l o i ndustri a l e che
ha trovato appl icazi oni prati che.
4T
Perta nto, la sua real i zzazi one ed i l
sua uso ri chi edono i I ri spetto' del l e nor
mal i preca uzi on i di l aboratori o rel ati ve
al l a mani pol azi one di sostanze corrosi
ve ed i nfammabi l i (potassa causti ca -
i drogeno).
Qui di segui to vi ene descri tta una
sol a cel l a del l a pi l a, capace di forni re
50 mA al l a tensi one di 0, 86 V, oppu
re 0, 6 V con 0, 1 A.
Des i derando tensi oni pi el evate si
possono rea l i zzare pi cel l e fra l oro
i denti che, col l egandol e poi i n seri e; i
serbatoi dei gas possono ri manere 'o
l o due, purch ogn i cel l a ri ceva sepa
ratamente ed ordi natamente da appo
si te tlbazi oni la sua dose di gas.
L'erogazi one di corrente perdura f n
t.anto che i drogeno e oss i geno vengo
no convogl i ati al l a pi l a, pu qui ndi
protra rsi anche per anni (sa l vo pi cco
l e revi si oni per pul i zi e semestra l i ).
Nel l a f g. 5 sono ri poJtate l e di men
si oni ori entati ve che possono avere i
si ngol i pezzi da appronta re, mentre l a
f g. 6 mostra come devono essere di
sposti i pezzi pr i ma di fssa r l i forte
mente gl i uni contro gl i a l tri (montag
gi o a sandwi ch .
Ri ferendoci al l e fgg. 5 e 6, i pezzi
contrassegnati con l e l ettere A e G
vanno ri cavati da una l astra di pl asti
ca (es. pl exi gl as) avente spessore di
al meno 2-4 mm. I n queste due pi astre
vanno poi prati cati in ci ascuna due fo
ri per si stemarci , a tenuta , gl i attacchi
(pure i n pl asti ca) per l e tubazi oni che
adducono a l l a cel l a i gas ( ri spett i va
mente O ed H i n fg. 6) e i tubetti di
sca ri co U. Non sono i ndi cate l e di men
si oni perch non sono cri ti che (va l ori
ori entati vi 4-6 mm di di ametro e
1 5 mm di sporgenza) .
B ed F (f g. 6) sono due guar ni zi oni
di gomma (spessore 1 - 2 mm) che han
no funzi one di di stanzi amento e tenu
t a, mentre D ed E sono i due el ettrodi .
Questi u l t i mi va nno rea l i zzati ri tagl i a n
dol i da una ret i cel l a di ni ckel con ma
gl i e di 1 0- 1 50 mesh, l asci ando sussi
stere due tratti ( 30 x 1 0 mm - f g. 5)
che servi ra nno da termi nal i .
Questi el ettrodi vanno atti vati i m
mergendol i (dopo aver l i ben sgrassa
ti ) i n una sol uzi one di cl oruro di pl ati
no a l 5/, f ntanto che hanno assunto
un colore nero. Dopo sci acquatura i n
acqua ed ess i cazi one natura l e i n ar i a,
sono pronti per essere montati .
Fra gl i el ettrodi deve trovar posto i l
di aframma D (f g. 6) che costi tu i to
da un sott i l e strato di resi na ani oni ca
montata su carta da f l tro.
Tutti questi i ngredi enti si acqui sta
no presso i forni tori di prodotti e ac
cessor i per l aboratori chi mi ci ; l e resi ne
ani oni che, in parti col are, sono fac i l
mente reperi bi l i presso i numerosi for
ni tori di prodotti per depurazi one e
trattamento del l e acque.
I l settore D va i nol tre i mbevuto, pri
ma del montaggi o, di el ettrol i ta, i m
mergendol o i n una sol uzi one che si
appronta sci agl i endo 30 g di potassa
ca ustica i n 1 00 cc di acqu, a di sti l l ata.
Si a l a potassa che l a sua sol uzi one so
no mol to ca usti che e, pertanto, non
devono veni re i n contatto con l 'epi
dermi de o con gl i occhi . Si deve ag
gi ungere l entamente la potassa a l l ' ac
qua (e non vi ceversa) per evi tare
spruzzi , in qua nto la di ssol uzi one av
vi ene con svi l uppo di ca l ore.
Gi unti a questo punto non resta che
assi emare i l tutto i ncol l ando con ade
si vi si nteti ci (es. res i ne epossi di che) le
vari e parti strettamente serrate fra l oro
nel l 'ordi ne i n cui compai oni nel l a f
gura 6.
Si si gi l l er poi i l tutto a tenuta, ver
ni ci a ndo a pennel l o, con spesso stra
to di ades i vo epossi di co, l a superfci e
esterna del l a cel l a i n corri spondenza
del l e gi unzi oni , i nsi stendo part i col ar
mente l ungo i peri metri di C- D-E che,
avendo di mensi oni mi nor i , l asCi ano l i
bero tutt' attorno un qradi no che va pa
reggi ato H portato al l ' a l tezza di A-B
ed F-G.
Poi ch gl i adesi vi epossi di ci i ndur i
scono l entamente, si manterranno ri n
serrati i vari pezzi i n una morsa, si no
a cementazi one compl eta .
L' i drogeno e l 'ossi geno si possono
ottenere medi ante l ' apparecchi o sche
mati zzato i n f g. 7. se non si vuole ri
correre a I l e pi ccol e bombol e del com
merci o. I n ogni caso, i tubetti che si
di partono da U servono per scari care
l ' a ri a racchi usa nel l a cel l a e di sperdere
l ' acqua che si forma durante i l funzi o
namento. Vanno i nvi ati i n un reci pi en
te di vetro, col mo d'acqua, ed i vi l a
sci ati i mmers i .
I l pri nci pi o di funzi onamento di
questa cel l a . schemati zzato nel l a f
gura 8.
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
Ml u|| K|
| | 5K
MP|l || LK| di L. Bi ancol i
causa del comportamento assai i rregol are del l 'orecch o umano col vari are del l a frequenza dei suoni e del loro
livello di i ntensit, spesso - nel l'ascolto di musi ca ri prodotta - si amo costretti a ri nunci are al l a riproduzione
di al cune frequenze Qravi ed acute, per ascoltare ad un l i vel l o sonoro moderato. Per non sottostare a questa ri
nunci a, dovremmo aumentare i l l i vello sonoro al' punto da. arrecare di sturbo ad al tri ascoltatori i nvolontari . Eb
bene, con i l ' dispositivo. che stia mo per descrivere possi bi l e ovvi are i n parte a questa grave l i mi tazi one.
Una del l e ca ratteri sHche pi strane
che Madre Natura ha conferi to al no
stro organo del t' udi to consiste nel fat
to che l a sua sensi bi Ht non l i neare
col vari are deHa frequenza dei suonL
I nfatt i , fermo restando un livello sono
ro ridtto, f a sensi bi l it acusti ca del
l 'orecchi o umano massi ma per l e
frequenze comprese tra ci rca 1 . 000 e
4. 500 Hz, ed i nvece mi n i ma per
l e frequenze che si trovano al di
sotto ed a l di sopra dei suddetti l i mi t i .
Per contro, quando si ascol ta ad un
l i vel lo sonoro elevato, l a sensi bi l it
di venta abbastanza uni forme su tutta
l a gamma.
Ci si gni fca che - per poter udi re
un suono assai grave o assa i acuto
necessa ri o che esso abbi a un' i nten
si t rel ati vamente el evata: al di sotto
di un determi nato l i vel l o mi ni mo, i
suoni appartenenti a quel l a gamma
non vengono percepi ti neppure da chi
possi ede un udi to f ni ssi mo. Vi cever
sa, un suono avente una frequenza
compresa tra i l i mi ti cui abbi amo ac
cennato pu essere percepi to anche ad
un l i vel l o sonoro mi ni mo, con l a con
seguenza di un grave sbi l anci amento
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
D
T
C
C
.
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U

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O
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` J D T J D ` J. D. T .
| HLQU L N A | 0 Z
Fig. 1 - Grafco il l ustrante l a di versa"sensibilit del l'orecchio umano col variare del l a he
quenza dei suoni. I n corrisponderza del l e frequenze pi basse e pi elevate, la sensibilita
di mi nuisce.
4T
500L| ^0LL 00L0 RL
1 O
1<
1 T
1
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VU'
Fig. 2 Rappresentazione grafca del l a di namica dell'orechio umano. La parte inferiore del grafco rappresenta una scala del pi anoforte, in rife
rimento al l a quale sono rafgurati gli strumenti musical i pri nci pal i e le gamme del la voce umana. La parte superiore individua l e zone di funzio
namento del l'orecchio nei confronti del l a voce, del l a musica e dei rumori, sia i n rapporto al la frequenza, sia in rapporto ai livelli di i ntensit
i n decibel, compresi tra la soglia di udi bi lit e la sogila del dol ore.
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
agl i efetti del l a sensazi one acusti ca
dovuta a l l a percezi one s i mul tanea di
pi suoni compl essi .
I l grafco d i fgura 1 chi ar i sce me
gl i o qua nto sopra. I n esso, sul l a sca l a
ori zzonta l e sono r i portati i va l ori del l e
di verse frequenze percepi bi l i dal l 'orec
chi o uma no, mentre su l l a sca l a verti
ca l e sono r i portati i val ori di i ntensi t
- espressi in deci bel - che si esten
dono da l l a cosi ddetta sol i a di udi bi l i
t, f no a l l a sogl i a del dol ore. La pri ma
stabi l i sce i l l i vel l o mi ni mo che ogni
suono deve avere afnch possa es
sere percepi to, mentre l a seconda i n
di vi dua i l l i vel l o i n corri spondenza
del qual e -per ci ascuna frequenza -
a l l a sensazi one acusti ca si aggi unge
una vera e propri a sensazi one di do
l ore, dovuta al l 'eccess i va i ntensi t.
Osserva ndo i l suddetto graf co, fa
ci l e nota re che un suono avente l a fre
quenza di 4. 000 Hz pu essere per
cepi to da una persona avente un udi
to norma l e con un l i vel l o mi ni mo i n
feri ore a deci bel . Per contro, per
poter percepi re un suono avente una
frequenza di 30 Hz, necessari o
che questo abbi a un l i vel l o mi ni mo
di ci rca 40 deci bel . Un suono del l a fre
quenza di 1 0. 000 Hz pu i nvece
essere udi to con un l i vel l o mi ni mo di
c i rca 1 0 deci bel .
Se ora consi deri amo l a pa rte supe
ri ore del grafco, noti amo che i tre
suoni consi derati , va l e a di re di 30,
4. 000 e 1 0. 000 Hz, forni scono una
sensazi one di i ntensi t pressoch pa ri ,
se presentano tutti un l i vel l o i ntorno
ai 90- 1 00 deci bel , i l che chi ari sce l ' i r
regol are comportamento del l 'orecchi o
umano.
Nel grafico di fgura Z rafgurata
l ' i ntera di nami ca dei suoni , con ri fe
r i ment i al l e frequenze percepi bi l i , a l
le gamme di frequenza dei vari suoni
prodotti dag l i strumenti musi ca l i e dai
di versi ti mbri di voce umana, ed ai l i
vel l i che si possono veri fca re nei cam
pi del l a voce (conversazi one o canto),
del l a musi ca, e dei rumori i n genere.
Da questo grafico r i sul ta evi dente che
- se tuti i suoni esi stenti veni ssero
prodotti contemporaneamente - oc
correrebbe un l i vel l o mi ni mo di ascol to
di ben' 40 deci bel per poter l i percepi re
tutt i .
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
Venendo ora al probl ema del l a mu
si ca r i prodotta, tutti sappi amo che un
contrabbasso, un tamburo ed un trom
bone producono suoni di frequenza as
sa i grave, e qui ndi non percepi bi l i se
non con un determi nato l i vel l o. Al
trettanto di casi per l e sfumature a rmo
ni che di un fa uto o di un vi ol i no, o
ancora di un organo. Di conseguenza,
du ra nte l a ri produzi one di un brano
musi ca l e - si a essa per radi o, per te
l evi si one, oppure deri vata da un di
sco o da un regi stratore - esi stono
due al ternati ve. I n ogni esecuzi one or
chestra l e si ha nno i nvar i abi l mente suo
ni di vari a f requenza, dai pi gravi a i
pi acut i . Ebbene, l e a l ternati ve consi
stono una nel l ' ascol to ad un l i vel l o el e
vato, nel qua l e caso possi bi l e perce
pi re tutti i suoni compresi nel l a gamma
che l ' i mpi anto di ampl i f cazi one i n
grado di ri produrre, a ri schi o per di
i nfasti di re chi ascol ta i nvol onta ri amen
(i coabi tanti del l ' appart amento, i vi ci ni ,
ecc. ) , e l ' al tra nel l 'ascolto ad un l i vel
lo ri dotto: i n questo secondo caso, tutti
i suoni che vengono r i prodotti con un
l i vel l o i nferi ore al mi ni mo necessa ri o
per l a l oro percezi one vengono i rri me
di abi l mente persi , col ri sul tato di una
ri produzi one scadente, povera di sfu
mature, e che qui ndi appare meta l l i ca,
rauca e di storta.

C3
H1
|Z
Natura l mente, non ci ri feri amo qui
agl i i mpi anti ad a l ta fedel t, nei qual i
si r i medi a a questo i nconveni ente nel
modo mi gl i ore. AI contrari o, ci ri feri a
mo ai comuni appa recchi di r i cezi one
e di ri produzi one, presenti ormai i n
ogni abi tazi one domesti ca.
Ora che abbi amo chi a ri to i l concet
to pri nci pa l e, assa i faci l e defni re ci
che si i ntende per controllo fsiologi co
del vol ume. Esso consi ste i n un di spo
si t i vo che provvede automati camente
ad a umentare l ' ampiezza relativa dei
suoni di frequenza mol to grave e mol
to acuta, quando i l vol ume di ascol to
vi ene ri dotto, e vi ceversa. I n ta l caso,
ri ducendo i l vol ume ad un l i vel l o tal e
da i mpedi rci di udi re a l cuni dei suo
ni r i prodott i , questi vengono automati
camente ampl i f cati i n maggi or mi sura,
compensando cos i l comporta mento i r
regol are del nostro udi to. Natura l men
t e, quando i nvece i l l i vel l o vi ene au
mentato, si ha un f unzi onamento del
tutto opposto, e ci i ndi pendentemente
dal l 'efetto del l ' eventual e control l o di
tono di cui pu essere muni ta l 'appa
recchi atura di ri produzi one (radi o, te
l evi sore, radio-fonografo, ecc. ) .
La fgura 3 i l l ustra i l ci rcui to el ettri
co del di sposi ti vo, cons i stente i n tre
potenzi ometri (di cui uno agi sce da
AAAA

YYY .

Fig, 3 Ci rcuito elettrico del controllo fsi ol ogi co del volume. I provvede al l a compensazione
del livel l o delle frequenze gravi, P2 alla compensazione del livello del l e frequenze acute, e P3
a l la regolazione proprinmente detta del volume.
4ZT
ti cal e, e di due fori s ul l a sezi one ori z
zonta l e, per i l fi ssaggi o a l tel ll i o. I l
perno del potenzi ometro centra'le, che
funge da cOltrol l o di vol ume i n sosti
tuzi one di quel l o ori gi na l e, vi ene l a
sci ato ad una l unghezza sufci ente a l
l 'appl i cazi one di due pul egge del di a
metro di 30 mi l l i metr i , una contro l ' al
tra, e ta nto qua nto basta per i l pas
saggio attraverso i l pa nnel l o fronta l e
e per l ' appl i cazi one del l a ma nopol a. I
perni degl i al tri due potenzi ometri ver
ranno i nvece tagl i ati a l l a l unghezza
necessari a a l l ' appl i cazi one su ci ascuno
di una pul eggi a del di ametro di 40mi l
l i metr i , facendo i n modo che ci ascuna
di esse ri sul ti al l i neata con una del l e
due fissate s ul perno centra l e.
La fgura b i l l ustra i nfi ne i col l ega
menti tra i potenzi ometri ed i compo
nenti ad essi associ at i .
Fi g. 4 Al l esti"ento de" supporto del dispositivo. Tnmite un gjoco di ""legge, l a rotuione
del potenziometro centr.le (P3) che controll. i l volume determina la rotnione proporzionai.
degli altri due potenziometri, per otten" e la comp.nsa;ie.
Le quattro pu l egge verranno col le
gate a due a due, nel modo i l l ustrato
al l e fgure 4 e 5, con l ' i mpi ego di due
c i ng hi ette i n gomma dura del di a metro
di ci rca 3 mi l l i metri , oppure rea l i z
zate con un po' del l a normal e funi cel
l a per scal e parl anti , a patto che essa
si a tenuta i n tensi one medi a nte due
control l o di vol'ume propri amente det
to) ed in pochi a l tri component i . Oc
corre in pr i mo l uogo preci sare che -
sebbene i l coma ndo avvenga su uno
sol o di essi , i tre potenziometri devo.
no funzi onare contemporaneamente,
i n quanto | tre perni di coma ndo devo
no essere sol i dal i tra loro. Sotto que
sto aspetto, l ' i deal e sa rebbe di usare
un potenzi ometro t ri pl o, costi tui to da
tre e lementi azi onati da un uni co per
no. Tuttavi a, date le di ferenti caratte
ri sti che di va l ore e di curva di va ri a
zi one del l e tre un i t, un potenzi ometro
mul ti pl o di questo ti po non faci l men
te reper i bi l e i n commerci o, per cui si
ri corsi ad un art i fi ci o rel ati vamente
sempl i ce.
I va l ori i n gi oco sono ta l i da adattar
si a l l a maggi or parte degl i ampl i fcato
ri funzi onanti a transi stor. Nel caso di
apparecchi a va l vol e occorrono va l ori
di versi , come si pu ri scontrare nel l a
tabel l a dei materi a l i . L'i ntero ci rcui to
deve essere i nseri to a l posto del nor
mal e control l o di vol ume, a patto che
nel l 'i nterno del l o chassi s si a di sponi bi
l e l o spazi o necessa ri o. I n caso contra
ri o, possi bi l e soppri mere i l control
l o di vol ume ori gi nal e del l 'apparecchi o
i n cui vi ene apportata l a modi fca, ed
i nsta l l ata i l suddetto control l o al di
fuori , efettuando i l col l egamento me
di ane due cavetti schermati a bassa
capaci t.
4ZZ
La fgura 4 i l l ustra come vanno mon
tati i t re potenzi ometrf , u!ufruendo di
una pi astri na di a l l umi ni o pi egata ad
L P provvi sta di t r e fori per gl i stes
si potenzi omet ri , l ungo la sezi one ver-
I MATERI ALI " T
APPARECCHI A TRANSI STOR
R 1 . resistole d 2a k! W 1 0%
R2: ,esistore da klI " W - 1 0%
P l : .otenziometro l ineare da 50 kl I
P2 : potenziometro lineare da 50 k
P3: poteniometro
'
Iogarltmico da 50 k
Cl : condensatore elettrolitico da 0,5 iJF - 1 2 VL
C2: condensatore elettrolitico da 1 0 iF - 1 2 VL
C3: condensatore eletrolitico da 50 iF - 1 2 VL
C4: . condensatore elettrolitic da 0,5 li - 1 2 VL
C5: condensatore el ettrolitico da 5 IF - 12 VL
C6: condensatore elettrlitico da 1 0 iF 12 VL
APPARECCHI A VALVOLE
R 1 : resistore da 200 M1 W - l 0%
R2: r istor. da 1 0 M- W - 1 0%
Pl : potenziometro lineare da 0,5 M
P2 : potenzi ometro l i neare da 0,5 M
'3 : potenziometro Jogaritmico da 1 MI I
Cl : condensatore . mie. da 50 pF
C2: conder;atore in poll.tirolo da 3.000 pF
C3: condensatore i n poliestere da 0,22 pF
C4: c.ondens,tore a mica da 500 pF
C5: condensatore i n polistirolo da 3. 00 pF
C6: condensatore da , 1 F - 1 . 00 'L
2 - pulegge di amo mm 40
2 - pulegge di amo mm 32
~ `
Numero
di Catalogo
G.B.C.
DR/32
DR/32
:'/860
0'/860
0'/850
B/350.
B/337.1
B/338-1
8/350
B/3=61
B/337-1
OR/32
OR/31
DP/86O
D'/86O
0'/850
&/908
B/50-7
B/1 82-4
B/908
B/507
B/1 81 -1 4
0/967
0/966 ..
Preno
di Listino
1 4
1 4
370
370
370
1 00
1 00
1 1 0
1 00
1 00
1 00
1 4
1 4
370
370
370
1 40
54
1 60
1 40
54
' 250
90
70
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
L4
L
HZ

|T
Fi g. 5 Rappresentazione pratica del circuito realizzato, con evidenziuione del le connessioni ai terminal i dei potenziometri.
mol lette aventi una forza sufci ente. I n
entrambi i casi , deve per sempre es
sere possi bi l e spostare una del l e pu
l egge grandi ri spetto a quel l a pi ccol a
fungente da motri ce, per efett uare -
come vedremo - l a sempl ice opera
zi one di messa a punto.
" pri nci pi o di funzi onamento as
sai el ementa re. " punto A di fgura 3
costi tui sce i l punto di i ngresso: ad es
so deve far capo i l col l egamento che
normal mente porta i l segnal e al con
trol l o di vol ume ori gi na l e. " punto B
- i nvece - rappresenta i l ter mi na l e
di usci ta, e ad esso deve far capo i l
conduttore che i n precedenza psrti va
dal cursore del control l o di vol ume.
La rotazi one di P 1 vari a i l responso
al l e frequenze gravi , con esa l tazi one
i n senso anti orari o, e vi ceversa. P2
vari a i n modo ana logo i l responso a l
le frequenze acute, e ci grazi e a l l ' i n
fl uenza che l e capaci t e l e resi stenze
i n gi oco eserci ta no agl i efetti del l e re
l azi oni di ampiezza che sussi stono tra
segna l i di di versa frequenza. Nat ural
mente, per entrambi i potenzi ometri
Pl e P2, l e connessi on i vengono ese
gui te in modo che l e estremi t del l a
gamma di frequenze presenti no un
aumento del responso quando si agi
sce su P3 per r i dur re i l vol ume, e vi
ceversa .
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
LA MESSA A PUNTO
Una vol ta montato i l tutto, occorre
procedere ad una breve messa a pun
to. A ta l e scopo, occorre consi derare
che -agendo sul control l o centra l e di
vol ume - l e due pul egge mi nori su
di esso i nsta l l ate fanno ruota re -
grazi e a l l e trasmi ssi oni a ci nghi a - l e
due pul egge maggi ori sui due poten
zi ometri l atera l i . Tuttavi a, a causa del
di verso di ametro del l e pul egge, men
tre i l potenzi ometro central e i n gra
do di compi ere tutta l a sua rotazi one
azi onandone l a manopol a, i due poten
zi ometri l ateral i compi ono solo una
pa rte del l a rot azi one tota l e. Chi ari to
ci , i ntui ti vo che la messa a punto
deve essere esegui ta. i n base a l l e esi
genze persona l i del l ' utente. Per i ni zi a
re, tenendo l ' ampl i fcatore spento, si
porti al massi mo i l control l o di vol ume:
i ndi , sfruttando l a possi bi l it di ruota re
le due pul egge maggi ori senza far
ruotare l ' a l bero centra l e (grazi e al
l 'el asti ci t del l e due ci nghi e di trasmi s
si one), occorre porta re i due potenzio
metri l atera l i
'
i n una posi zi one pros
si ma a quel l a medi a, corri spondente
ad un responso l i neare. Essi - i nfatti
- costi tui scono un doppi o control l o
di tono per le al te e per le basse (ri
spetti vamente P2 e Pl ) per cui l a l oro
rotazi one contemporanea mente a quel -
l a di P3 (vol ume) consente l a compen
sazi one del l a resa acusti ca.
Ci fatto, veri f care se possi bi l e
portare P3 a l mi ni mo ( rotazi one com
pi eta i n senso anti orari o), senza che
P l e P2 gi ungano al punto di fermo
pr i ma del l ' arresto di P3. Se ci accade,
occorre spostare l eggermente l a posi
zi oni rel ati ve del l e due pul egge mag
gi ori ri spetto ai rel ati vi perni , ci che
pu essere fatto si a sfruttando l 'el a
st i ci t del l e trasmi ssi oni meccanihe,
si a a l l entando momentaneamente l e
viti di fssaggio del l e. pul egge.
I n sostanza, occorre fare i n modo
che quando il vol ume a l massi mo, si
abbi a un responso sostanzi a l mente l i
nea re, come se i l doppi o control l o di
tono non esi ste_ssei per contro, mano
a mano che i l vol ume vi ene ri dotto, P 1
e P2 - con l a l oro rotazi one si mul ta
nea - provvedono a determi nare un
gradua l e aumento di ampl ifcazi one
per l e frequenze pi gravi e pi acute
del l a gamma acust i ca.
Dopo l a messa a punto, sar possi bi
l e efettuare una prova prati ca, ad
esempi o medi ante l ' ascol to di un di
sco. " funzi onamento di Pl e di P2
tal e che - quando entra mbi i cursori
rel ati vi sono dal l a parte del potenzio
metro ri vol ta verso i l termi nal e di i n-
4Zd
!/:,.:|p|. s::
|1:./:p:/. s|s:..|:
|s:.j./|/|/:|:
Ampl i fi catore-si ntoni zzatore stereo - Beomast er 1
dal l a l i nea ul trapi atta ed el egant i ssi ma - Potenza d' usci ta
1 C 1 C V.
Adatto per al toparl anti B L di vari t i pi e potenze - Gi ra
di schi stereo Beogram 1 con caratteri st i che semi
professi onal i .
Provvi sto del l a famosa test i na or i gi nal e B L SP7.
Beomaster 1
GARANZIA QUALI T PREZZO
4Z4
gresso A, si ha l a massi ma attenuazi o
ne del l e due estremi t del l a gamma, e
viceversa. Se poi durante l a prova pra
ti ca si avesse un r i sul tato eccessi vo o
i n
s
ufci ente, a seconda del l a pos i zi one
che i cursori di P l e di P2 assumono
durante l a rotazi one, sempre poss i bi
l e var i are di 5 o 1 k i n seri e a P l ,
l e resi stenze R 1 ed R2 (se l ' apparec
chi o a transi stor, oppure di 50 o 1 00
kQ se l ' apparecchi o a va l vol e), come
pure aumentare o di mi nui re a seconda
del l e esi genze i va l ori di C l , C2, C4
o C5.
Natura l mente, chi di spone di un ge
neratore di segnal i a Bassa Frequenza
e di un osci l l oscopi o o di un vol tmetro
per corrente a Iternata pu efettuare
una messa a punto tecni ca assai ef
cace. Tuttavi a, i l costruttore che non
di sponga di ta l e attrezzatura, ma che
si a provvi sto di una buona sensi bi l i t
musi cal e, non avr di fcol t a regol are
i l di sposi ti vo nel modo pi conforme
ai suoi gusti persona l i . Ci che conta,
che P3 abbi a la possi bi l i t di compi e
re tutta l a sua rotazi one, mentre P e
P2 ruota no tanto qua nto basta per ot
tenere la compensazi one vol uta. I mo
vi menti rel ati vi del l e pul egge grandi
ri spetto a quel le pi ccol e (va l e a di re l e
rotazi oni rel ati ve dei due potenzi ome
tri l atera l i ) potra nno avere l uogo tra
l e posi zi oni estreme, con un'escursi one
stabi l i ta a seconda del l e esi genze di
chi rea l i zza i l di sposi ti vo.
Una vol ta rea l i zzato, si a che venga
montato nel l 'ampl i f catore al posto del
normal e control l o di vol ume, si a che
venga racchi uso i n una scatol etta me
tal l i ca e posta a l l 'esterno del l ' ampl if
catore, questo sempl i ce accorgi mento
si ri vel er assa i vantaggi oso, in quan
to permetter l ' ascol to di musi ca ri pro
dotta anche ad un l i vel l o abbastanza
ri dotto, ta l e ci o da non reca re di stu r
bo a chi ascolta senza desi derarl o, e
ri ducendo notevol mente la perdi ta del
l a resa acusti ca cui abbi amo accennato
al l ' i ni zi o. I n sostanza, si tratta di un
metodo uti l e per mi gl i orare i l respon
so deg l i ampl i f catori di . . . modeste pre
tese: senza vol er qui ndi i nvadere i l
campo del l ' al ta fedel t , basato s u pri n
ci pi ben di versi , si otti ene un ascol to
assai pi natura l e e pi acevol e.
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
Nelle moderne i nci si oni su di sco, si nota spesso un gradevole efet
to di eco che conferisce al brano musi cal e o al l a voce del cantante
una caratteristica di particol are ri l i evo. Oltre a ci, i l fenomeno dell'eco
si rivela assai uti l e
a
gl i efetti del l a sonorizzazione di fl m a passo ridot
to, ad esempio quando occorre registrare i l rumore dei passi di una per
sona che attraversa una chi esa, un richi amo i n una val lata, ecc.
I n questa occasi one, vogl i amo proporre ai nostri lettori uno dei pri mi
metodi che sono stati adottati per ottenere questo risultato, peraltro rea
l i zzabi le in breve ed in modo economico.
PER ARTI FI CI ALE
Tut ti sappi amo che - per percepi
re l a sensazi one acusti ca del l 'eco -
dobbi amo in un pri mo tempo udi re
un suono cos come vi ene prodotto
da l l a sorgente, e che ci raggi unga di
rettamente. Dopo un brevi ssi mo i nter
va l lo di tempo, l egato a numerosi fat
tori tra cui l a di stanza tra l a sorgente
e le pa ret i ri flettenti , dobbi amo udi re
una o pi vol te lo stesso suono ri ver- .
berato, con i ntensi t nat ural mente mi
nore.
Orbene, se questo un fenomeno
che si produce natura l mente quando
sussi stono le ca ratteri sti che ambi enta
l i opportune, sembrerebbe i nvece as
sa i di fci l e ottenerl o arti f ci a l mente.
Tutto ci - tuttavi a - non corri spon
de al l a rea l t: i nfatt i , di sponendo di
un pi ccolo ampl i fcatore a transi stor,
di due vecchi pi ck-up per gram
mofono, e di pochi a l tri componenti ,
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
possi bi l e rea l i zzare una sempl ice
apparecchi atura con cui si otti ene l 'ef
fetto di eco con grande natura l ezza, e
per gi unta con la possi bi l i t di rego
l are il tempo di ri verberazi one a se
conda del l e esi genze.
La fgura 1 i l l ustra i l pri nCi pi O di
funzi ona mento. M ed M2 sono due
mi crofoni tra l oro i ndi pendenti , ma
col l ocati uno a f a nco del l 'al tro. Di es
s i . M I pu essere u n mi crofono qual
si asi , senza parti col ari esi genze di re
sponso, di di rezi onal i t o di sensi
bi l i t, e serve uni camente a produr
re l 'effetto vol uto: M2 i nvece i l
mi crofono vero e propri o, medi an
te i l qual e i suoni vengotl o trasfor
mati i n i mpul si el ettri ci ed ampl i
fcati per ottenere l a ri produzi one. I n
a l tre parol e, M2 rappresenta i l mi cro
fono di norma l e i mpi ego con o sen
za efetto di eco, usato da l cantante
nel l 'orchestra, o da l l 'attore nel l a si n
croni zzazi one di un f l m.
I segnal i percepi ti da M I , e da es
so trasformati i n osci l l azi oni el ettri
che, vengono appl i cati a l l ' i ngresso di
un ampl ifcatore a transi stor, costi tui
to da due o tre stadi . Non occorre
che ci di l unghi amo su questo ampl i
f catore, i n quanto ne abbi amo gi de
scri tti di di versi t i pi . Ad esempi o, si
potr usare a tale scopo, con otti mo
ri su l tato, l ' ampl ifcatore per debol i
di udi to descri tto a pagi na 1 65 del
N' 4 (Apri l e 1 967) del l a nostra Ri vi
sta, oppure l 'ampl ifcatore descri tto a
pagi na 257 del N D, sempre del l o
scorso anno. Natural mente, nel caso
del pri mo ci rcuito conveni ente el i
mi nare uno stadi o, e preci samente
Tr2, facendo in modo che la capaci t
' (4 facci a capo di rettamente a l l a base
(B) del l o stadio Tr3, soppri me ndo
4Z
qui ndi anche i componenti R5, R6, C5
ed R7.
I l mi crofono, che potr essere del
medesi mo t i po ci tato nel l ' el enco dei
materi al i , verr col l egato a l l ' i ngresso
(ossi a tra C 1 e l a massa) t rami te
un'apposi ta presa ed attraverso un ca
vetto schermato di l unghezza adegua
ta, a nzi ch essere i nsta l l ato a l l ' i nterno
del l ' i nvol ucro contenente l 'ampl i fca
tore. Vol endo i nvece fare uso del se
condo ampl i ficatore ci tato, occorrer
sempl i cemente sosti tui re i l potenzi o
metro R 1 per i l control l o di vol ume
con un a l t ro avente i l val ore di 0, 5
Mn l ogari tmco, ed i nser i re una resi
stenza da 0, 25 Mn, i n paral l el o ad
una capaci t di ci rca 1 . 000 pF, tra i l
cursore e l a capaci t Cl . Ci a l l o sco-
buone condi zi oni , e che i l magnete si a
ancora i n grado di produrre un campo
magneti co. Per l ' esattezza, deve trat
tarsi di uno di quei cl assi ci pi ck-up
(del ti po mi nuto di vi te di fssaggio
per la punt i na di acci ai o) che deve
essere per sepa rato dal bracci o. La
sua bobi na deve avere un' i mpedenza
del l 'ordi ne del mi gl i ai o di ohm, e
qui ndi una resi stenza ohmi ca di 200
o 300 ohm. Ove ta l e va l ore non sus
si stesse, opportuno smontare l a bo
bi netta , e ri avvol gerl a con 200 o 300
spi re di fi l o di rame sma l tato del di a
metro di 0, 1 mi l l i metr i .
/ I pi ck-up magneti co cos con
cepi to vi ene col l egato dunque a l l ' usci
ta del l 'ampl i fcatore a .transi stor, al
posto contraddi sti nto dal l a si gl a TR I
""""
H ! H2

H0L|
'
mT
H0L| l0J0H

^^^^^^^^^^^^^^^^

050l JL

H2
Fig . 1 Principio di funzionamento del riverberatore elettronico. L'efetto di eco viene
ot t enuto con la propaguione delle vibruioni sonore attraverso 'una molla a spirale, la cui
tensione meccani ca pu essere regolata a piacere. L'uscita del riverberatore ed M2 fanno
capo a due ingressi miscela ti dal l 'ampliAcatore principale.
po di adatta re l a bassa i mpedenza di
i ngresso di TR 1 a l l a i mpedenza di va
l ore el evato di un mi crofono del ti
po pi ezoel ettri co.
Entra mbi i due ampl i fcatori ci tati
sono muni ti di un control l o di vol u
me, che agi sce da control l o di sensi
bl i t agl i efetti del l 'eco. La presenza
di un control l o di tono, sempl i ce o
doppi o che si a, pu essere uti l e, ma
non i ndi spensabi l e.
L'usci ta del l 'ampl i fcatore, anzi ch
far capo ad una cufa o ad un a l to
par l ante, fa capo ad un vecch io pi ck
up di ti po magneti co, che pu esse
re ri cuperato da qua l si asi gi radi schi . . .
gi acente i n canti na, a patto che s i a i n
4Zb
( pri mo trasduttore) i n fgura 1 . Dal
momento che i l suo funzi onamento
reversi bi l e, a causa del l e correnti fo
ni che che ne attraversano la bobi na
l 'a ncora di supporto del l a punt i na vi
bra seguendo l 'andamento del l e osc i l
l 'zi oni e l ettri che ampl i fcate, prove
ni enti dal mi crofono.
Si rammenti che - i n fase di rea
l i zzazi one - se si fa uso del pri mo
dei due ampl i ficatori ci tati , apportan
do le modi fche consi g l i ate, occorrer
segui re i l medes i mo procedi mento a
suo tempo descri tto nel l 'a rti col o per
stabi l i re i l va l ore di R I O, agl i efetti
del l a pol ari zzazi one di base del l ' u l ti
mo transi stor.
AI posto del l a punti na di aCCi a i O,
vi ene i nser i ta l 'estremi t di una mol
l a a spi ral e, opportunamente di men
si onata, l a cui estremi t opposta fa i n
vece capo a l l 'a ncoretta mobi l e di un
secondo pi ck-up di vecchi o ti po
(TR2, ossi a secondo trasduttore), che
deve i nvece essere del ti po a cri sta l l o.
Non di fici l e trova re i n commer
ci o una del l e vecchi e testi ne pi ezoe
lettri che per di schi a 78 gi ri , del t i po
muni to di ancoretta con vi te di fssag
gi o per l a punti na di acci a i o. I nseren
do l ' al tra estremi t del l a mol l a al po
sto del l a punt i na, si otti ene qui ndi i l
seguente ri sul tato. I suon i percepi ti da
M 1 (vedi fgura 1 ), ed ampl i fcati op
port unamente, fa nno vi brare l ' ancora
di TR Ta l i vi brazi oni si propagano
l ungo la mol l a, con u n tempo di ri tar
do tra l e due estremit di quest'ul ti
ma che di pende dal grado di tensi o
ne meccani ca cui essa sottoposta.
Una vol ta gi unte al l 'a l tra estremi t
del l a mol l a, le vi brazi oni fanno agi re
l 'a ncoretta mobi l e del secondo tra
sduttore TR2, i l qual e produrr cos
dei segnal i el ettri ci che ri sul tano in ri
ta rdo e che si ri petono pi di una
vol ta, con attenuazi one progressi va,
esatta mente come nel caso del l 'eco.
' Se l ' usci ta di TR2 ed i l mi crofono
M2 vengono appl i cati contemporanea
mente a due i ngressi di uno stesso
ampl i fcatore, oppure ad un mi scel a
tore a due canal i facente capo a l l ' am
pl i fi catore, al l ' usci ta di quest'ul t i mo si
ottengono i suoni prodotti davanti ai
due mi crofoni MI ed M2 con un efet
to di eco che di pende dal l a regol azi o
ne del vol ume nel l ' ampl i fcatore a
tra nsi stor, e dal l a tens i one mecca ni
ca del l a mol l a. I segnal i forni ti dal
l ' ampl i fi catore a doppi o i ngresso pos
sono essere qui ndi ascol tati di retta
mente in a l toparl ante (nel caso del
cantante i n orchestra), oppure regi stra
ti su nastro o su col onna sonora di
un fl m.
La real izzazione
Vedi amo ora come possi bi l e co
stru i re questa sempl ice apparecchi a
tura. La fgura Z i l l ustra la struttura
del supporto pri nci pa l e, che pu es-
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968


FI g. 2 Criteri costruHivi del l a base di supporto pri nci pal e, che pu essere realizzata in legno.
La parte inferiore interamente vuota, e pu contenere l'ampl ifcatore a transistor, ed i vari
comandi e raccordi. Per evitare rumori di fondo indesiderabili, bene in tal caso foderare
l'interno con una soHile lastra di al l umi nio, collegata opportunamente al la massa di uscita.
sere rea l izzato i n l egno con mi sure
approssi mati vamente pari a quel l e
ci tate. Esso consta di una tavol etta
verti cal e, che mi sura 1 00 mi l l i metri
di al tezza, per di l arghezza e
l O di spessore, e di una base i n
l egno compensato del lo spessore di
5 mi l l i metri , avente l e di mensi oni di
mm 300 A 0 x 25. Quest'u l t i ma non
al tro che ua scatol etta di l egno,
adatta a contenere l ' ampl i fcatore a
transi stor e la rel ati va batteri a di a l i
mentazi one, provvi sta di quattro fori
l atera l i (A per i l potenzi ometro che re
gol a l a sensi bi l i t, B per l 'attacco del
mi crofono, C per l a regol azi one di
usci ta, e D per i l raccordo con l ' am
pl i ficatore vero e propri o). Ol tre a ci ,
sul pi ano superi ore del l a base vengo
no prati cate due fl e para l l el e di fori
del di a metro di 2 mi l l i metri , posti
a l l a di sta nza di ci rca -7 mi l l i metri tra
l oro, per regol are l a tensi one del l a
mol l a, come vedremo tra breve.
I l fondo del l a base suddetta potr
poi essere chi uso con una tavoletta di
compensato, avente l e di mensi oni op
portune.
Fi g. 3 " Struttura del supporto mobi le per
il trasduttore a cristal l o TR2. Con il suo
spostamento longitudi nal e rispetto al l a ba
se viene regolata la tensione del la mol l a.
tore. I l secondo pi ck-up , di ti po
pi ezoel ettri co, verr i nvece fi ssato su
di un secondo supporto, avente l a
forma i l l ustrata al l a fi gura 3. Esso con
si ste i n un pezzo di l ami era di ferro,
del l o spessore di ci rca ' , 5 mi l l i me
tri , pi egato a Z ) , e munito di un
coperch io a scatol etta, rea l i zzato in l a
stra di ottone del l o spessore di 0, 5 mi l
l i metri . Sul l a base i nferi ore del sup
porto a Z verranno prati cati due
fori per l ato (C e D), di stanzi ati tra
l oro l ongi tudi nal mente e nel senso
del l a l arghezza, i n modo da corri spon
dere a due coppi e di fori prati cati
sul supporto i n l egno. Essi avranno
un di ametro di ci rca 3 mi l l i metri , tal e
ci o da potervi i ntrodurre quattro vi ti
mordenti da 3 A 1 5, con testa a gocci a
di sego.
Rea l i zzando i l coperchi o i n ottone
si avr la possi bi l i t di sal dare a sta
gno da l l ' i nter no i quattro spi gol i . I nol
tre, l a facci ata anteriore deve essere
munita di un' apertura ad asol a, per i l
passaggio di u n a estremi t del l a mol
l a: i nfi ne, i l coperchi o e l a pa rte ori z
zonta l e superi ore del supporto a Z )
verranno muni ti dei due fori (A e B),
attraverso i qual i il coperchi o verr
fssato al supporto medi ante due vi ti
con dado.
Qesto secondo supporto deve ave
re anch'esso una l arghezza di mi l
l i metri . Le a l tre di mensi oni non ven
gono fornite, i n qua nto di pendono da
quel l e dei due pi ck-up ) i mpi egati ,
e possono essere fac i l mente stabi l i te
da l costruttore. Si preci sa che i l co
perchi o meta l l i co serve escl usi va men
te per schermare i l secondo trasdut
tore (TR2) , onde evi tare che esso i n
troduca rumore di fondo nel l 'ampl i
ficatore pri nci pa l e.
La parte verti cal e del supporto fi n
qui descri tto servi r per i l fi ssaggi o
di TR 1 , ossi a del pi ck-up magne
ti co cui fa capo i l pi ccol o ampl ifica-
Fig. 4 Caratteristi che costruttive del la mol l a, che pu essere realizzata in acciaio armonico
oppure i n rame.
SPERI MENT ARE N. 6 - 1 968
4Z!
la fgura 4 i l l ustra le caratteri sti che
del l a mol l a, che pu essere rea l i zzata
i n acci ai o armon ico del l o spessore di
ci rca 0, 5 mi l l i metri , avvol gendol a su
A
Fig. 5 " Metodo di fssaggio del l a mol l a di
quel l o piezoelettrico (8).
di un tondo del di a metro approssi ma
ti vo di mi l l i metri . I n ta l modo, i l
di ametro esterno del l e spi re sar ap
punto di 7 mi l l i metr i . le spi re verran
no avvol te aff i ancate, per una l un
ghezza di ci rca 1 00 mi l l i metri . Ci
fatto, dopo aver superato l a mol l a
dal tondo sui cui stata avvol ta, si
provveder a raddri zzare l e due estre
mi t ed a pi egarl e nel modo i l l ustra
to, attri buendo ai due capi di ri tti una
l unghezza di 1 5-20 mi l l i metri . I nfi ne,
mol l a verr ti rata fi no a por
ta rl a a l l a l unghezza approssi mati va di
1 80 mi l l i metr i , i n modo da a l l ontana
re un po' ogn i spi ra da quel l e adi a
centi .
La fgura b i l l ustra i n qual e modo
l a mol l a deve essere fi ssata ai due tra
sduttori , i ntroducendone l e due estre
mi t nei fori desti nati i n or i gi ne a l l e
punti ne da grammofono.
La fgura 0 rappresenta i nvece 'i l
ci rcui to el ettri co del di sposi ti vo: a si
ni stra si nota che l a bobi netta del tra
sduttore magneti co (TR 1 ) fa capo a I
l ' usci ta del l ' ampl i ficatore a transi stor,
che vi bra ri producendo i suoni perce
pi ti dal mi crofono M I . Le vi brazi oni
tato a destra, facendo i n modo che
428
i n ta l modo ottenute si propagano l un
go l a mol l a, ed ecci tano i l secondo
trasduttore (TR2) a cri sta l l o rappresen
anch'esso produca dei segna l i el ettri -
L
acciaio nel trasduttore magnetico (A) ed in
c i . Questi ul t i mi vengono appl i cati
medi a nte conness i oni schermate ad
un potenzi ometro ( REGL. ) , medi ante
i l qual e possi bi l e regol are l ' i ntensi -
t del l 'eco. Questo potenzi ometro de
ve essere di ti po l ogari tmico, deve
avere un val ore non i nferi ore a
0, 25 MO.
Al l a fgura 7 i nfi ne rappresentato,
vi sto l atera l mente, l ' i ntero di sposi ti vo,
onde mettere i n evi denza l a posi zi o
ne di TR , nonch quel l a del supporto
a Z contenente i I secondo trasdut
tore. TR e TR2 sono muni ti di due
cavetti flessi bi l i , facenti capo a l l ' i nter
no del l a base, contenente l 'ampl i fca
tore ed i comandi di usci ta e di re
gol azi one. Si notano i nfatti i l raccor
do per i l col l egamento del mi crofono
M l , la manopol a per l a regol azi one
del l a sensi bi l i t (ossi a del potenzi o
metro del l ' ampl i fcatore a transi stor),
nonch l a manopol a per i I potenzio
metro di regol azi one del segnal e di
usci ta, ed i l rel ati vo raccordo.
Uso del dispositivo
L' uso del ri verberatore el ettroni co
assai sempl i ce. Quando i l regol ato
re di sens i bi l i t e quel lo di usci ta so
no a zero, i l di sposi ti vo non funzio
na, sebbene i l mi crofono M 1 si trovi
nel l e i mmedi ate vi ci nanze del mi cro
fono pri nci pa l e M2. Non appena en
trambi i regol atori vengono ruotati
verso destra, i l trasduttore TR 1 fa vi -
brare l a mol l a, per cui a l l ' usci ta si ot
ti ene i l segnal e di eco che vi ene mi
scel ato a quel l o forni to da M .
I n Fase di messa a punto dp l I 'i m
pi anto, occorre porta re al massi mo i l
SPERI MENTARE - N_ 6 - 1 968
regol atore di usci ta, a l qual e pu es
sere abbi nato l ' i nterruttore del l ' ampl i
fcatore a transi stor e regol are i l con
trol l o di sensi bi l i t a seconda del l ' i n
tensi t dei suoni ori gi nal i , e dal l a di
stanza tra l a sorgente e i due mi cro
foni . Ol tre a ci , sposta ndo i l suppor
to a Z l ungo le due fi l e di fori
pa ra l l el i , poss i bi l e att ri bui re a l l a
mol l a quel grado di tensi one che de
termi na l ' effetto di eco pi natura l e e
gradevol e, a seconda del l e necessi t.
Dovendo usare i l di spos i ti vo per un
cantante d'orchestra, sar bene che
egl i stesso abbi a l a possi bi l i t di i nse
r i re l 'eco o di togl i erl o, secondo i l suo
stesso desi deri o. I n ta l caso i l di sposi
ti vo sar a portata di mano del ca n
tante, i l qual e agi r sul l a ma nopol a
di regol azi one di usci ta, porta ndol a
al mi ni mo o al massi mo, a seconda
che ri spetti vamente vogl i a l 'eco o
meno. Dovendo i nvece usa re i l di spo
si ti vo per ottenere efetti di ri verberta
zi one in parti col ari ti pi di regi stra
zi oni (ad esempi o per i rumori o l e
voci nel l a sonori zzazi one di un f l m),
i l di sposi ti vo deve essere azi onato dal
tecni co del suono o da l regi sta.
Concl usi one
I l Lettore avr certamente compre
so che l a costruzi one di questo di spo
si ti vo non certo i mpegnati va, e che
i l ri sul tato non pu essere che soddi
sfacente. Ove si desi deri correggere
ul teri ormente i l tempo di ri verberazi o-
1 'iofono . rl.tll l o
,
1 Impl i fcltore I trin.i.tor vedi to.to
1 .upporto i n ' .. no vodi to.to
.upporto i n moti Ilo vlRi to.to
ne, sempre poss i bi l e usare una mo
l a pi l unga o pi corta, var i ando .i l
numero del l e spi re e l a l oro di stanza.
Ol tre a ci , l a mol l a pu essere rea
l i zzata in f l o di rame anzi ch di ac
ci ai o, il che deter mi na un t i mbro di
eco part i col are.
Al l 'occorenza, l ' ampl i fcatore a tran
si stor pu essere col l ocato al l 'esterno

ozNl U| L| ^'

l NGH .
Ml CH.
cri teri rea l i zzati vi : l asci amo per al
Lettore l a facol t di rea l i zzare l ' appa
recchi o i n osservanza al l e sue perso
nal i esi genze. Ci che conta che l a
fedel t deve essere tenuta i n consi de
razi one sol o nei confronti del mi cro
fono di retto (M2) e del rel ati vo i m
pila nto di ampl i fcazi one pri nci pal e.
L'eco non costi t ui sce che un efetto
part i col are, nei confronti del qual e l a

HzGUL. UoCl 1^
LLU
Fi g. Aspetto dell'intero fverberatore, vi sto lateralmente. 50no vi si bi l i le posizioni reciproche
dei vari componenti, nonch le viti di fssaggio del coperchio di TR2, e per la regolazione
del la tensione del la mol l a.
del l a base di supporto pri nci pa l e, o
addi ri ttura fssato a l l ' asta del mi crofo
no M2. In ogn i caso, abbi amo chi ari
to i l pri nci pi o di funzi onamento ed i
natu ra l ezza dei suoni - e qui ndi l a
l oro eventual e di storsi one - hanno
una i mportanza rel ati va .
1 potonziometro lon,. dl 0,25 MU con intorruHoro
Si tenga comunque presente che
l 'efetto di eco non deve mai essere
esagerato. Nel caso del l ' i mpiego i n
orchestra, s i a per ascol to di retto, si a
per regi strazi one su nastro, non mai
bene abusarne, e l i mi tarl o a l l 'esecu
zi one di un sol o ri tornel l o. Nel caso
i nvece di i mpi ego per l a sonori zzazi o
ne di f l m a passo ri dotto, l ' uso l i
mi tato ai sol i casi i n cui l 'eco deve
essere presente, per cui non occorro
no raccomandazi oni al ri guardo.
2 mlnopolo
2 o $. a jlc" d. plnnlllo
2 spi noHi I jlc"
1 . pick-up . ml,netico di vocchlo tipo
1 pick.up . a cristillo di vocchio tipo
c .. oHo .chermlto ,., i l coll"lmonto di Ml
.. condo 65sit., mlx. 5 metri
1 moli. I .plrllo vedi to.to
4 "Iti mordenti d. 3 X 1 5 con te.t. a ,occil
2 viti d. 3 MA con dado, 'un,hozza 40 mm
SPERIMENTARE - N. 6 - 1 968
Chi vorr i nf ne portare a termi ne
questo di sposi ti vo, non potr che trar
ne gra nde soddi sfazi one, agl i efetti
del le numerose appl i cazi oni per l e
qua l i i l suo i mpi ego possi bi l e.
L. B.
4Z
430
i vedete? sono tre mobi l etti el eganti di pa l i ssandro: una cassa acusti ca dal l a l i nea a l l ungata, un gi radi
schi e un ampl i ficatore ul trapi atto. Ecco i l compl esso, ul t i ma creazi one del l 'al ta fedel t. Si chi ama Bang &
Ol ufsen - B&O per gl i i ntendi tori HI -FI - e arri va da Copenaghen; si di sti ngue dal l e apparecchi atu re si mi l i
per sti l e ed el eganza.
E fnito ormai per l 'a l ta fedel t i l tempo dei pi oni eri , quando gl i appassi onati acqui stava no di retta mente da l l e
fabbri che i componenti professi onal i per costrursi gl i appa recchi necessari a soddi sfare le esi genze dei l oro
orecchi rafnati . Ri ngrazi ando i l Ci el o, oggi l ' a l ta fedel t non pi i l l i mi tato domi ni o deg l i esperti ssi mi in el et
troni ca . Ora basta premere i l pu l sante di un mobi l etto di cl asse come questo Beomaster 1 000 e a l l ' i stante, si a che
ascol ti ate un di sco o l a radi o i n modul azi one di frequenza, vi trovate facci a a facci a con gl i 80 professori d'or
chestra del l a Fi l armoni ca di Ber l i no. I l vostro vi ci no di casa potrebbe addi r i ttura pensare che i l cel ebre pi an i sta
Thel oni us Mon k in persona vostro ospi te. Ecco che cosa l 'a l ta fedel t.
Suoni mai uditi
E una sensazi one che rapi sce. Anche l 'orecchi o meno preparato scopre un mondo nuovo. La musi ca vi sta attorno,
dj venta l a vostra atmosfera . Dappri ma non vi rendete conto del perch ci avvenga . Ma poi vi rammentate che
l a gamma del l e frequenze udi bi l i da l l 'orecchi o umano si estende da 20 a 1 8:000 peri odi al secondo, e che
i l mi gl i or appa recchi o radi o non ri vel a che l e frequenze da 1 00 a 4500 peri odi . Anche i l r i produttore pi per
fezi onato non resti t ui sce l a tota l i t del l e frequenze regi st rate su un di sco modernQ, ci o da 25 a 20. 000 peri odi .
Dunque? ecco, dunque: nei di schi moderni esi stono dei suoni che l a maggi or pa rte di noi non ha mai ascol tato.
E come l ' aver sempre guardato un quadro di Vermeer tenendo sul naso degl i occhia l i che l asci ano passare
sol tanto due o tre col or i , fi no a l gi orno i n cui gl i occhi al i cadono.
I mmagi nate qua l cosa di si mi l e, per i suoni , i l gi orno i n cui ascol tate per l a pri ma vol ta l a musi ca con B&O.
Sta ndo sol i , vi senti reste pronti a gi urare di trovarvi al centro di un'orchestra . Non ra ro fa re un sa l to, l a
pri ma vol ta, ad un attacco orchestra l e, tanto rea l e l a sensazi one di presenza. Nel gi radi schi Beogram 1 000 i l
bracci o s i posa sul di sco con l a l eggerezza di un a rchetto s u uno Stradi va ri o.
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
Orecchie i ntel l i genti
Vol ete di sti nguere, con gl i occhi chi usi , un oboe da un cl ar i netto, un ottavi no da un fl auto, un vi ol i no da una
vi ol a? Non si nasce, fatte l e eccezi oni - moza rti ane, con l 'orecchi o fnemente percetti vo, ma con l 'a l ta fedel t
si ri esce a segui re l e pa rti dei di versi strumenti . Dai vostri a l topar l anti non esce pi musi ca compressa , sofo
cata, confusa, ma escono Pl eyel , i l Bowl di Los Angel es , Newport e l a Sca l a i n tutte l e l oro estensi oni . Musi ca
dal l e di mensi oni natura l i , nel l a qual e vi faci l e spazi are.
Vertice di archi ogivali
Moza rt nel Fl auto Magico, Paul Dukas nel l ' Apprendi sta Stregone, Ravel nel Bol ero e Duke El l i ngton i n Caravan
di edero l ' avvi o ai l oro pezzi col pi ani ssi mo prosegui rono col crescendo e cu l mi narono col forte .
Dove andrebbero a fi ni re codeste col orazi oni sonore di capi ta l e i mporta nza con un ri produttore fonografco
usual e, avesse pure due al topar l anti e 1 8 tasti ?
L'ampi o respi ro del l a musi ca di venta un sof etto i n un torace stri mi nzi to.
I passaggi pi del i cati vengono i nghi otti ti dai rumori di fondo, i toni pi forti strapazza no gl i al topa r l anti e
rovi nano i suoni . Si l i vel l a, si pi al l a, con buona pace a l l o spi ri to di Wol fango Amedeo . . .
Dopo avere ascol tato un compl esso B&O, nul l ' a l tro ri esce a soddi sfa re.
I n esso non esi ste i l mi ni mo rumore di fondo, n i n modul azi one di frequenza n coi di schi . Al l a fne di una
toccata pa r di senti re l e ul t i me note del l 'organo di l egua re per l a vol ta del l a chi esa. Nessuna di storsi one a pi ena
potenza, e tutta l a ri serva necessari a per accompagnare fedel mente l e futtuazi on i d' i ntensi t orchestra l e.
E cos che l a musi ca pa l pi ta, pi ange, i mperversa, vi bra, vi ve, s i di l ata , mormora e s' i nteneri sce, fedel e fi no a l l o
spasi mo.
Non confondere stereofoni a con Luci e Suoni
Si parl a sovente di stereofoni a ma l a si ascol ta poco. La stereofoni a non sol tanto l ' ascol to di una r i produ
zi one musi cal e che esce da due a l topar l anti sepa rati , e nemmeno i l far usci re i bassi da una pa rte e gl i acuti
dal l 'a l tra, come ta l vol ta si sente i n certi di schi ; questa fa l sa stereofoni a, i l pi ng-pong dei cacci atori di suoni .
l a sterefoni a una cosa pi compl eta, perch essa tende a ri costru i re i l r i l i evo sonoro che noi senti amo i n
natura per mezzo del nostro apparato udi ti vo, che a l l 'esterno i ncomi nci a con l e due orecchi e. La stereofoni a
pa rte dal presupporto di due canal i compl eti , perfetta mente di sti nti . Al l a regi strazi one: due mi crofoni e due
sol chi su l di sco; a l l a r i produzi one: due avvol gi menti sul l a test i na di l ettura, due ampl i fcatori e due casse acu
sti che. I due ampl i fcatori sono r i uni ti nel Beomaster 1 000 e la testi na di l ettura stereo del gi radi schi Beogram
una del l e tre mi gl i ori che esi stono al mondo.
I l ri sul tato che, chi udendo gl i occhi , perdete i l senso del l e rea l i di mensi on i del l a stanza i n cui vi trovate, ma
percepi te netti ssi mamente l e di mensi oni del l a sal a i n cui avvenne l a regi strazi one, mentre ri usci te a col l ocare
menta l mente i vari strumenti nei ri spetti vi posti occupati i n orchestra .
Questa gamma B&O conosci uta oggi gi orno dai musi cof l i di tutto i l mondo, o a l meno da col oro che sanno
di sti nguere i suoni che va l e l a pena di ascol ta re da que l l i che non va l e l a pena.
Se, mentre ascol tate, i l di rettore d'orchestra rompe l a bacchetta, non spi ngete l ' i l l us i one che state vi vendo fno
a creder di vederne un pezzo cadere davanti a voi . Questo no, i n stereo non succede. Al meno . . . non ancora !

SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968


I l pi presti gi oso ampl i fcatore nel
l a vasta gamma B&O senz'a l tro i l
Beol ab 5000, che per qua l i t tecni
che e per el eganza di l i nea tuttora
i nsuperato in Europa.
431
bU VPLbNb b
SEMI CONDU-TT ORI
Termina in questo numero la pubblicazione di tabelle di equivalenze di semiconduttori i ni ziata nel n 1 2-1 967, che gentilmente ci sono state
fornite dal le case l . k. e Phi l i ps. Come noto la Phi l i ps produce una gamm vastissima di semiconduttori: di odi di vario ti po, transistor di
bassa, media ed alta potenza, per appl i cazi oni ci vi l i e professionali. La Ik. invece specializzata nella produzione di di odi , di odi controllati
0 diodi zener.
Le equivalenze i ndi cate si intendono perfettamente sostitutive.
Con questo riteniamo di aver fornito a tutti gli hobbisti " ed ai tec ni ci del ramo un utile strumento di consultazione e di lavoro.
Ti po
Equi va l ente
Ti po
I . R.
ZB4. 3 1 N749A ZC4022
ZB4. 7 1 N750 ZC4024
ZB5. 1 1 N75 1 A ZC4027
ZB5. 6 1 N752A ZC4030
ZB6. 2 1 N753A ZD0 1 2
ZB6. 8 1 N754A ZD0 1 5
ZB7. 5 1 N755A ZD0 1 8
ZB8. 2 1 N756A ZD022
ZB9. 1 1 N756A ZD027
ZB 1 0 1 N757A ZD201 0
ZC01 2 MZ1 2T5 ZD2,01 5
ZC01 5 MZ1 5T5 ZD201 8
ZC01 8 MZ 1 8T5 ZD2022
ZC022 MZ22T5 ZD2027
ZC027 HZ27T5 ZD5 1 5
ZC201 2 l Z 1 2T5 ZD5 1 8
ZC20 1 3 l Z 1 3T5 ZD522
ZC201 5 l Z 1 5T5 ZD527
ZC20 1 6 l Z 1 6T5 ZD401 2
ZC20 1 8 1 Z 1 8T5 ZD401 5
ZC2022 l Z22T5 ZD40 1 8
ZC2024 l Z24T5 ZD4022
ZC2
.
o27 1 Z27T5 ZD4-027
ZC2030 1 Z30T5 ZF3. 3
ZC5 1 2 1 0Z 1 2T5 ZF4. 7
ZC5 1 3 1 0Z 1 3T5 ZF5. 6
ZC5 1 5 l OZ 1 5T5 ZF6. 2
ZC5 1 6 1 0Z1 6T5 ZF6. 8
ZC5 1 8 1 0Z1 8T5 ZF7. 5
ZC52. l OZ2,OT5 ZF8. 2
ZC522 1 0Z22T5 ZF9. 1
ZC524 1 0Z24T5 ZF 1 0
ZC527 1 0Z27T5 ZF l l
ZC53' 1 0Z30T5 ZF 1 2
ZC40 1 2 1 0Z1 2T5 ZF 1 3
ZC40 1 3 1 0Z1 3T5 ZF 1 5
ZC40 1 5 1 0Z 1 5T5 ZF 1 6
ZC40 1 6 1 0Z1 6T5 ZF 1 8
ZC401 8 1 0Z1 8T5 ZF20
ZC4020 1 0Z20T5 ZF22
4dZ
Equi va l ente
I . R .
1 0Z22T5
1 0Z24T5
1 0Z27T5
1 0Z30T5
MZ1 2T l O
MZ1 5T l 0
MZ1 8T l O
MZ22T l O
MZ27T 1 0
1 Z 1 OT l O
1 Z 1 5T l 0
l Z 1 8T l O
1 Z22T l 0
1 Z27T l O
1 OZ1 5T l O
l OZ1 8Tl O
l OZ22T l O
l OZ27Tl O
l OZ1 2Tl O
1 0Z 1 5T l O
1 0Z1 8Tl O
1 0Z22T 1 0
1 0Z27T l O
1 N7. o3A
1 N705A
l N708A
1 N709A
l N71 0A
l N71 1 A
l N7 1 2A
1 N7 1 3A
1 N71 4A
l N7 1 5A
l N7 1 6A
1 N71 7A
1 N7 1 8A
l N7 1 9A
1 N72-0A
1 N72 1 A
1 N722A
Ti po
Equi va l ente
I . R.
ZF24 1 N723A
ZF27 1 N724A
ZF30 1 N727A
ZG3. 3 1 N703
ZG4. 7 l N705
ZG5. 6 l N708
ZG8. 2 1 N71 2
ZG1 0 1 N7 1 4
ZG1 2 l N7 1 6
ZG1 5 1 N71 8
ZG1 8 l N720
ZG22 l N722
ZG27 1 N724
ZL3. 9 1 0Z3. 9T l .
ZL4. 7 1 0Z4. 7T l O
ZL5. 6 1 0Z5. 6T l O
ZL6. 8 1 0Z6. 8T l O
ZL8, 2 1 0Z8. 2T l O
ZL 1 0 l OZ1 OT l O
ZL 1 2 1 0Z 1 2T 1 0
ZL1 5 1 0Z 1 5T l .
ZL1 8 1 0Z 1 8T l O
ZL22 1 0Z22T 1 0
ZL27 1 0Z27T l O
ZM3. 9 1 Z3. 9Tl O
ZM4. 7 1 Z4. 7Tl O
ZM5. 6 1 Z5. 6T l O
ZM6. 8 1 Z6. 8T l O
ZM8. 2 1 Z8. 2T 1 O
ZM1 0 1 Z 1 0T 1 0
ZM1 2 1 Z 1 2Tl O
ZM1 5 1 Z 1 5Tl O
ZM1 8 1 Z 1 8T l O
ZM22 1 Z22Tl O
ZM27 1 Z27Tl O
ZFE3. 3 1 N746
ZFB3. 3 1 N746A
ZFB3. 6 1 N747A
ZFE3. 9 1 N748
ZFB3. 9 1 N748A
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
Ti po
ZFB4. 3
ZFE4. 7
ZFB4. 7
ZFB5. 1
ZFE5. 6
ZFB5. 6
ZFB6. 2
ZFE6. 8
ZFB6. 8
ZFB7. 5
ZFE8. 2
ZFB8. 2
ZFB9. 1
ZFE 1 0
ZFB 1 0
ZNE4. 7
ZNB4. 7
ZNB5. 1
ZNE5. 6
ZNB5. 6
ZNB6. 1
ZNE. 6. 8
ZNB6. 8
NB7. 5
Z:E8. 2
Ti po
SFT 1 74
SFT 1 86
SFT2 1 2
SFT2 1 4
SFT22 1
SFT222
SFT238
SFT250
SFT25 1
SFT252
SFT253
SFT306
SFT307
SFT308
SFT3 1 5
SFT3 1 6
SFT3 1 7
SFT3 1 9
SFT320
SFT32 1
SFT322
SFT323
SFT325
SFT337
SFT35 1
SFT352
Equi va l ente
I . R.
l N749
l N750
l N 75'A
l N75 1 A
l N752
l N752A
1 N753A
1 N754
l N754A
l N755A
l N756
l N756A
1 N757A
l N758
1 N758A
l Z4. 7T l O
l Z4. 7T5
l Z5. l T5
l Z5. l T 1 0
l Z5. 6T5
l Z6. 2T5
l Z6. 8T l O
Z6. 8T5
l Z7. 5T5
l Z8. 2T l O
Equi val ente
Phi l i ps
AF 1 78
AF l 1 8
AC 1 26-AD 1 49
AD 1 49
OC74
AC 1 28
AD1 49
AD1 49
OC75
AC 1 25
AC1 25
OC45
OC45
OC44
AF l 1 8
AF l 1 6
AF l 1 7
AF l 1 5
OC 1 70
AC1 25
AC1 25
AC 1 26
AC1 28
AC1 07
AC1 25
AC1 26
SPERI MENTARE - N. 6 - 1 968
Ti po
ZNB8. 2
ZNB9. 1
ZNE 1 0
ZNB 1 0
ZNB l l
ZNE 1 2
NB 1 2
ZNB 1 3
ZNE 1 5
ZNB 1 5
ZNB 1 6
ZNE 1 8
ZNB 1 8
ZNB20
ZNE22
ZNB22
ZNB24
2NE27
2NB27
2NB3' 0
ZOE4. 7
ZOB4. 7
ZOB5. 1
ZOE5. 6
ZOB5. 6
Ti po
SFT352FB
SFT353
SFT353FB
SFT354
SH356
SFT357
SFT357A
SFT358
SFT523N
SG805
SH l
SI 3
SK l
SK 1 B
SL3
SL443B
SL 1 490
SLA540
SLA 1 503
SLA 1 695
SM73
SM1 S0
SM1 50A
SM548
SM649
S05A
Equi va l ente
Ti po
Equi va l ente
J . R. I . R.
1 Z8. 2T5 ZOB6. 2 l OZ6. 2T5
l Z9. l T5 ZOE6. 8 1 0Z6. 8Tl O
l Z l OT l O ZOB6. 8 1 0Z6. 8T5
l Z l OT5 ZOB7. 5 1 0Z7. 5T5
l Z l l T5 ZOE8. 2 1 0Z8. 2Tl D
l Z l l T1 0 ZOB8. 2 1 0Z8. 2T5
l Z 1 2T5 ZOB9. 1 1 0Z9. l T5
1 Z 1 3T5 ZOE 1 0 1 0Z 1 0T 1 0
l Z 1 5T1 0 ZOB 1 0 l OZ 1 0T5
l Z 1 5T5 ZOB l l 1 0Z l 1 T5
l Z 1 6T5 ZOE 1 2 1 0Z 1 2T l O
l Z 1 8T l O ZOB 1 2 1 0Z 1 2T5
l Z1 8T5 ZOB 1 3 1 0Z 1 3T5
l Z20T5 ZOE 1 5 1 0Z 1 5T l O
1 Z22T l O ZOB 1 5 1 0Z1 5T5
l Z22T5 ZOB 1 6 1 0Z 1 6T5
l Z24T5 ZOE 1 8 1 0Z 1 8T1 0
l Z27T l O ZOB 1 8 1 0Z1 8T5
l Z27T5 ZOB20 1 0Z20T5
l Z30T5 ZOE22 1 0Z22T 1 0
1 OZ4. 7T l O ZOB22 1 0Z22T5
1 0Z4. 7T5 ZOB24 1 0Z24T 1 0
1 0Z5. 1 T5 ZOE27 1 0Z27T 1 0
1 0Z5. 6T5 ZOB27 1 0Z27T5
1 0Z5. 6T 1 0 ZOB30 1 0Z30T5
Equi va l ente
Ti po
Equi va l ente
Phi l i ps Phi l i ps
AC 1 72 bL'J SY 1 00
AC1 26 SP8A AC1 25
AC 1 72 SP8B AC1 25
AF l 1 5 SP8C AC 1 26
AF 1 2 l SP27D OC44
AF l 1 4 SP28C OC45
AF l 1 8 SR220 BY l 1 4
AF l 1 4 SR500 BY 1 1 4
AC1 27 SR500D BY 1 1 4
BY 1 00 ST5 AD1 49
BY l 1 4 ST28C AF l 1 7
BY 1 00 ST36 AD1 49
BY l 1 4 ST37D OC44
BY 1 00 ST l 2 1 AC1 25
BY 1 00 ST l 22 AC 1 28
BY l 1 4 ST 1 23 AC1 26
BYl 1 4 ST l 24 AC 1 25
BY l 1 4 ST 1 25 AC1 26
BYl 1 4 ST l 7 1 AF 1 1 7
BY 1 1 4' ST 1 72 AF 1 1 6
BY 1 00 ST301 AC1 26
BY 1 00 ST302 AC1 26
BY l 1 4 ST303 AC1 25
BY1 1 4 SX634 BYl 1 4
BY 1 00 SX737 BY 1 00
BY 1 1 4 SY44 1 F BY l 1 4
4
Ti po
Equi va l ente
Ti po
Equi va l ente
Ti po
Equi val ente
Phi l i ps Phi l i ps Phi l i ps
SYL2 1 89 AC 1 25 THP47 AD 1 49 V30/30 AD1 49
T34D AC1 28 THP50 AD1 49 V30/30P AD1 49
T34E AC 1 28 THP5 1 AD1 49 V60/ 1 0 AD1 49
7
T34F AC 1 28 THP52 AD1 49 V60/20 AD1 49
T65 AC 1 25 Tl 1 58L AD1 49 V60/30 AD1 49
Tl 040 AD1 49 TI 1 59 AD1 49 V208 AD1 49
T 1 04 1 AD1 49 Tl 366 AD1 49 V308 AD1 49
Tl 1 59 AC1 28 Tl 367 AD1 49 VD1 1 OA80
T l 360 AF 1 1 6 Tl 368 AD1 49 VD1 2 OA90
T 1 36 1 AF l 1 6 Tl 369 AD1 49 VD1 3 OA90
T 1 376 AC1 28 TI 370 AD1 49 VS/2N OC45
Tl 377 AC1 28 T l 397 AC1 25 WR400 BY l 1 4
T l 390 AF l 1 6 Tl 398 AC 1 25 XA1 0 1 OC45
T 1 675 AF 1 1 5 TI 399 AC 1 25 XA1 02 OC44
T 1 690 AF l 1 6 TJ N 1 AC 1 25 XA1 1 1 OC45
T l 691 AF l 1 4 TJ N2F AC 1 25 XAl 1 2 OC44
T l 692 AF 1 1 6 TJ N2FB AC1 25 XA1 3 1 AF l 1 4
T1 693 AF 1 02 TJ N2G AC1 25 XA1 4 1 AF 1 1 4
Tl 694 AF 1 02 TJ N2GB AC 1 25 XA1 42 AF 1 1 4
T 1 695 AF 1 02 TJ N3 AC1 25 XA1 43 AF l 1 4
T l 697 AF 1 02 TJ N4 AC1 25 XB 1 02 AC1 25
T 1 737 AF 1 1 5 TJ N300/2 AD1 49 XB 1 03 AC 1 72 - OC7 1
T l 8 1 4 AF l 1 5 TJ N300/2A AD1 49 XB l 1 2 AC 1 25
T l 832 AC 1 26 TK40 AC1 28 XB 1 1 3 AC1 25
T 1 833 AC 1 26 TK4 1 AC 1 28
XC1 01 AC 1 28
T2024 AC1 26 TR45 AC 1 28
XC1 03 AC 1 28
T2028 AC1 26 TR383 AC 1 25
. XC1 3 1 2-AC 1 28
T2030 AC1 26 TR722 OC58
XC1 4 1 AD1 49
T2878 AC1 25 TRC44 OC44
XC1 42 AD1 49
TF49 OC45 TRC45 OC45
TF65 AC1 72 - OC75 TRC70 AC 1 25
XC 1 7 1 2-AC1 28
TF65/30 AC1 25 TRC7 1 AC1 25
XU604 BY 1 00
TF65M AC1 25 TRC72 AC1 28
ZG509 AC1 72
TF64/30M AC1 25 TRC360 OC58 ZJ 1 3 AC1 28
TF66 AC 1 28 - OC74 TRC60 1 AC 1 25 ZS4 OC45
TF66/30 AC1 28 TRC602 AC1 25
ZS5 OC45
TF661 OC72 TS 1 6 1 2-AC1 28
ZSB OC45
TF661 1 OC72 TS 1 62 AC 1 25
ZS1 2 AC1 28
TF661 1 1 OC72 TS 1 63 AC1 25
ZS 1 5 AC 1 28
TF68 OC44 TS 1 64 AC1 25
ZS30 OC44
TF69/30 AC1 28 TS 1 65 AC 1 26
ZS3 1 OC45
TF75 AC1 28 TS 1 66 AC1 25
TF77 AC 1 28 TS 1 76 AD1 49
ZS34 AC 1 28
TF77/30 AC 1 28 TS306 AC 1 28
ZS35 OC45
TF78 AC 1 28-AD 1 49 TS620 OC58
ZS36 OC45
TF78/30 AD 1 49 TS62 1 OC58 ZS38 AC 1 28
TF80 AD1 49 V 1 0/ 1 5 AC1 25 ZS4 1 AF 1 25
TF80/30 AD1 49 V 1 0/ 1 5A OC75
ZS43 AF1 25
TF80/60 AD1 49 V1 0/30 AC 1 25
ZS45 OC45
TF85 AD 1 49 V1 0/30A OC7 1
ZS52 OC44
TF90 AD1 49 V 1 0/50 AC1 25
ZS56 AC1 28
TF90/30 AD1 49 V 1 0/50A OC75
ZS9 1 AC1 25
TF90/60 AD1 49 V 1 5/ 1 0DT AD1 49
ZS 1 09 AF l 1 5
THI 2 1 1 BA 1 09 V 1 5/ 1 5VP AD1 49
THI 9 1 3 BA1 09 V1 5/30 AD1 49
ZSl 1 0 AF1 1 5
THI 9 1 5 BA1 09 V30! 1 0 AD1 49
ZS l 1 2 AFl 1 5
THP44 OC72 V30/20 AD1 49
ZS 1 4 1 AF1 1 5
THP46 AD1 49 V30/20P AD1 49 ZS 1 42 AF l 1 5
434
SPERI MENlARE - N. 6,- 1 968
t| )|ttl |
l 11lIl 1
1l l l t|l1||l tl l
ll |l |t
J0
COME
SI PRESENTA
UNA DELLE
44B PAGI NE
Ls W- L-
ff&M&H&
TI FO CAA CLA.
6057 BR
DOPPIO
TRIODO
6058 BR
DOPPIO
DIODO
6059 BR PENT.
6060 BR
DOPPIO
TRIOD
606 1 BR PENT
6062 BR PENT.
DOPPIO
6063 BR
DIODO
V;
6, 3
6, 3
6, 3
6, 3

6
6, 3
I; |A) V, I,|mA)
0, 3 250 1 , 25
0, 3
420 54
INV. OB
0, 1 5 250
4

2
'
l,
3

! 0
|
0, 45 250 45
0, 75 250 45
1 250 750
0, 6
INV. B
CONN.

3
2 0
, 1
In distribuzione presso tutte le Sedi G. B. C.
TIFO FhLZZO
LOUIV. LITI NO
E83CC 3 500

2. 500

5. 800
M8 1 62
3. 300
6BW6 3. 800
\

4. 400
5. 800
ccZ NLc| |
CC| CL| | C/C L| L//|Z| /
MO. T 1 4 Z. n/v I n C.C.
e 4. n/v I n C.B.
1 0 CAMPI DI MI 8UHA b0 POHTT
-I~
VI A GRADI SCA, 4 TbL. & 5Z 41 J 5Z 47
N
VOLT . . 8 portate 1 00 mV - 1 V 3 V - 1 0 V - 30 V
1 00 V - 300 V - 1 000 V
VOLT C. A. 7 portate 1 . 5 V - 1 5 V - 50 V - 1 50 V - 500 V
1 500 V 2500 V
AMP. C. C. 6 portate 50 pA 0. 5 mA 5 mA - 50 mA
. 500 mA - 5 A
AMP. C. A. 4 portate 250 pA - 50 mA 500 mA - 5A
OHMS 6 portate n x 0, 1 n x 1 - n x 1 0 n x 1 00
n x 1 K n x 1 0 K
REA TT ANZA 1 portata da a 10 Mn
FREQUENZA 1 portata da a 50 Hz - da a 500 Hl
(condens. ester.)
VOLT USCI TA 7 portate 1 . 5V (condens. ester.) - 1 5V - 50V
1 50 V - 500 V - 1 500 V - 2500 V
DECI BEL 6 portate da
'
1 0 dB a + 70 dB
CAPACI TA' 4 portate da a 0. 5 pF (al l ment. rete) da
a 50 pF da 0 a pF da
a 500 pF , (al l mentaz. batteria)
MO. Tb 1 b 4. n/v In C.C.
U 4. n/v In C.B.
T0 UMP MBUH % PHTTb
VL C. C. portate: 15 mV ' 1 V - 1 . 5 V ' 5 V ' 30 V -
50 V ' 25 V ' 1 0V VOlT C.A. portate. 1 , 5 V '
15 V - 50 V ' 3 V 50 V " 250 V AMP. C. C. 7
portate: 25 - 50 - 0,5 mA - 5 mA 5mA
50 mA " 5A AMP. C.A. 4 portate: 25iA
50 mA N mA 5A OHMS portate: n x 0,1
Hx 1 " H 1 0 ^ Hx 10 H A 1 K - n x 10 h
(campo di mi sura da 0 a 10 Mn) PEA
TANZA 1 portata: da 0 a 1 0 Mn FP
QUENZA 1 portata: da 0 a N Hz ' da
a J Hz (condensatore esterno) VOl T
USCI TA potate . 1 ,5V (condens.
esterno) 1 5V - 50V V N V
250 V DECI BEL 5 portate: da
- 1 0 dB a 70 dB CAPA
CI TA 4 p6rtate: da a 0, 5 j:F
(al i ment. rete) da 0 a 50 F - da
U a 50 ilF - da a >F (al|
mentazi one batteri a i nterna). Prote
zi one el ettroni ca del galvanometro
Scala a specchi o, svi l uppo mm 1 \ b,
graduaz i one i n 5 col ori .
ACCE88ORI
FORNITI A RICHIE8TA
RIDUTORE PER LA MISURA
DELLA
'
CORRENTE ALTERNA'rA
Mod. TAl/N
porata 25 A 5 A ^ 1W A W A
DERIVATORI PER L MISURA
DELLA CORRENTE CONTINUA
Mo. SHI W porata W A
Mod. SH/l5 porata wA
PUNTALE PER LA MISURA
DELL'LTA 'TENSIONE
Mod. VC1/N poro 25.W V C.c.
TERMOMETRO A CONTATO
PER L MISURA ISTANTANEA
DELLA TEMPERATURA
Modo T1/N
campo di mlaure da +M
B R E V E T T A T O
Z1 51 M I L A N O
CEllUL FOTOELETTRICA
PER L MISUlA
DEL GRADO DI ILLUMINAMENTO
Mod. Ll/N
campo di mi ... da 0 a W.W Lx
m *
lh th9ll F t550
l0lll l NFIthl 9l
NltklU tltllklC0
t #0l0- l
%. TS 140
L. 10.800
%. TS 1 60
L. 12. 500
franco ns. stab||mento
DEPOSITI IN ITALIA:
BARI - Biagio Grimaldi
Via Pasubio 11
BOLOGNA P.I. Sibeni Attilio
via Zanard| 2/10
CAGLIARI * Pomata B,'uno
Via Logudoro Z0
CATANIA ^ Cav. BuWo Leonardo
Via Ospizio dei Ciechi 3Z
FIRENZE Dr. Albero Tiranti
Via Fr Bartolommeo 3
GENOVA P. I. Cont. Luigi
Via P, Salvago 1
MILANO Pr o na. aede
Via Gradisca 4
NAPOLI C.ar8no Vincenzo
Via Strettoia S. Anna alle Pa
l udi
PESCARA P.I. Acco t8I Glu.ape
Via Osento Z
ROMA Tadlnl di E. Ceraa e C.
Via Amatrice 1
TORINO - Rodolfo Dr. Bruno Pom'
C.so O. degli Abruzzi b bis
remeato i ad i t pea t bi | e pe

e | i a t t | | t o r e t r
I ndi spensabi l e per :
I nstal l azi on i di antenne | m .
pi anti col l etti vi centrai i zzati -
Ri cerca del segnal e uti l e i n
zone cri ti che - Control l o resa
materi al i e antenne.
S. l. . . S0 0mp0n0, 4 ZT 4 N
| campe pu essere ac qu| stateress
d|ta de| | ' ergan| zzaz| ene . . | n
'
Y000
1bb
Nb1UmbN1b
bNbK1LKb
Strumento ti pi co per vel oci t e fl essi bi l i t
d'i mpiego
Senza dissaldare e staccare niente, a distanza, da
pochi centimetri a 3-4 metri. Necessario i n l abo
ratorio, indi spensabile nella riparaione a domi ci l i o.
Control l o e revi si one, separatamente del l a l i neari t
verti cal e e ori zzontal e del raster ( Si mmetri a del l e
barre) .

Tutte le normal i veri fi che del servi zi o TV: funzi one


audi o e vi deo nel l e ore di assenza del segnal e
RAI , su tutti i canal i VHF e UHF.

Apprezzamento del l a sensi bi l i t in funzi one del l a


di stanza e del l a parte atti va " del l o sti l o retratt i l e.

Ri cerca e anal i si del guasto nel l a parte a R F


( raster attivo manca i l vi deo) . Si i nseri sce i l cavo
coassi al e con termi nal e a ci l i ndro da i nnestare sul
tubo termoi oni co, e si procede dal l o stadi o di MF
che precede i l di odo ri v. , i n genere i l I I I , e succes
si vamente dal I l al I fi no al l o stadi o mi scel atore del
gruppo. La presenza o no del l e barre ori zzontal i ci r
coscri ve la zona del guasto.

Control l o del l a si ntoni a dei si ngol i trasf. M F, e ri


pri sti no nel caso di manomi ssi one grave. I l Gene
ratore T V non sosti tui sce i l compl esso Sweep
Marker-Osci l Lscopi o, ma pu dare ri sul tati i n pra
ti ca del tutto soddi sfacenti . I l probl ema pi seri o
O quel l o di dosare, stadi o per stadi o, l 'accoppi a
mento al punto cri ti co e osservare l ' i ntensi t del l e
barre ori zzontal i i n condi zi oni di l uce e di contrasto
favorevol i , sul l a base del l e frequenze forni te dal l a
Casa costruttri ce del TV. Una vol ta i mpostata cor
rettamente la ri sposta, si prowede ad una revi
si one fi ne basandosi sul l a osservazi one del mono
scopi o. La gamma di frequenza del generatore, da
35 a 50 MHz, comprende ol tre met del quadrante.
K P 1
aarss|
bb L 1V
Dati tecnici
Funzi onamento i stantaneo.
Al i mentazi one a pi l a a 4, 5 vol t. pi atta standard,
contl u. ta i n vano stagno, accessi bi l e dal l ' esterno
dal fondo del l o strumento. Consumo 4 mA, durata
mi ni ma 1 000 ore.
Osci l l atore i n fondamental e da 35 a 85 MHz; i n
armoni ca tutti i canal i VHF - UHF. Mi cro vari abi l e
i n ar i a a curva corretta. Modul azi one i n ampi ezza
al 1 00% da un mul ti vi bratore commutabi l e su due
gamme (ori zzontal i e veri ca l i : 300-400 Hz e
60- 1 00 kHz) . Regol azi one fi ne manual e per i l si ncro
ni smo del l a frequenza di modul azi one. Tre transi
stori PHI Ll PS AF1 1 6.
Usci ta con i nnesto coassi al e a vi te per l 'antenna a
sti l o e i l cavetto a ci l i ndro; i dem separata dal se
gnal e di modul azi one per usi esterni (onda quadra) .
Quadante tracci ato a mano si ngol armente per ogni
strumento.
PREZZO NETTO AI TECNI Cl L. . b.
Lo strumento vi ene forni to compl eto di pi l a e bor
setta i n vi ni l pel l e.
A RI CHI ESTA MANUALE I LLUSTRATO DI TUTTI GLI STRUMENTI KRUNDAAL -
DATI DI I MPI EGO - NOTE PRATI CHE DI LABORATORIO
KRUNDAAL DAVOLI 41 PARMA VIa . LombardI , b - Tel . 4.b 4.4
I MP I A N T O 1 1 C O MP l [ T O
80 00 t0tt0
v0t800l0
J ampl ificatore stereo
Miraphon
-
Potenza d' uscita t-t al e: 1 b W
0000080
Ri sposta di frequenza: Z. Hz 1 dB
Sensi bi l i t pi ck-up magneti co: Z mV
Ausi l i ari o : Zb mV
J cambiadischi stereo ELAC
quattro vel oci t
compl eto di cart ucci a t i po KST 1
Z diffusori A/aOO
Potenza nomi nal e: 1 W
Ri sposta di frequenza: 3 1 b. Hz
con 1 woofer ed 1 tweeter ci ascuno

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