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2. Elementi e composti
Per elemento s'intende una sostanza pura che non pu essere decomposta in altre sostanze pi semplici mediante reazioni chimiche. Sulla Terra sono presenti 91 elementi naturali, tuttavia, con il tempo sono stati prodotti nuovi elementi mediante reazioni nucleari. Sono esempi di elementi naturali il mercurio, l'ossigeno, l'idrogeno. Gli elementi vengono rappresentati con simboli chimici di una o due lettere ricavate in genere dal loro nome. Il chimico russo Mendeelev, nel 1869 ide la cosiddetta tavola periodica degli elementi, ossia uno schema con il quale vengono ordinati gli elementi sfruttando delle loro determinate caratteristiche che cambiano con periodicit. Un composto , invece, una sostanza pura che pu essere decomposta in sostanze pi semplici. Molte delle sostanze che ci sono familiari sono composti: l'acqua, lo zucchero, il cloruro di sodio.
3. Atomi e molecole
In accordo col modello atomico di Dalton, un elemento non pu essere scisso perch consiste di un solo tipo di atomi. Un atomo la pi piccola particella di un elemento che possiede le propriet chimiche di quell'elemento. Ogni atomo di un elemento possiede come propriet fisiche caratteristiche la massa, la forma e le dimensioni. Il colore, la durezza, la temperatura di fusione, che sono proprie di un
campione macroscopico, dipendono invece dal comportamento dell'insieme degli atomi dell'elemento. Una molecola, invece, la pi piccola particella di un composto che possiede la composizione e le propriet chimiche di quel composto. Una molecola, per, non presenta le propriet fisiche di un campione macroscopico, ossia costituito da un insieme di molecole.
combinati 32 g di ossigeno. Quando due elementi si combinano per formare pi di un composto, le masse di un elemento che si combinano con una quantit fissa dell'altro elemento stanno tra loro in rapporti di numeri interi e piccoli. Questo comportamento rappresenta la legge delle proporzioni multiple. Nel nostro esempio, le differenti masse di ossigeno (16 e 32 g) combinati con la stessa massa di carbonio (12 g) stanno in un rapporto 1: 2, cio in un rapporto di numeri interi e piccoli.
Legge di Avogadro
L'italiano Amedeo Avogadro (1776-1856), analizzando i risultati di Gay-Lussac, giunse alla conclusione nel 1811 che un gas un insieme di molecole, e che: nelle stesse condizioni di temperatura e pressione, volumi uguali di gas diversi contengono un uguale numero di molecole. questa la legge di Avogadro. Con tale legge Avogadro distingue il concetto di atomo da quello di molecola e ammette che gli elementi che sono gassosi non sempre sono costituiti di soli atomi, ma alcuni di essi sono costituiti da molecole biatomiche (idrogeno= H2 , azoto= N2 , ossigeno= O2). Inoltre, secondo Avogadro, il volume di un gas dipende solo dal numero di molecole presenti, mentre risulta indipendente dalle dimensioni delle molecole e dal tipo di molecola. Questa idea risult valida perch le dimensioni delle molecole di un gas sono molto piccole rispetto alle distanze che le separano. Interpretazione della legge di Gay-Lussac Secondo Avogadro, ciascun litro di idrogeno, di cloro, di ossigeno, di cloruro di idrogeno, di vapore acqueo, contiene lo stesso numero di molecole, che noi, per comodit, facciamo corrispondere a quattro. Nella reazione precedentemente citata una molecola di idrogeno reagisce con una molecola di cloro formando due molecole di cloruro di idrogeno. Risulta spiegato, pertanto, perch un litro di idrogeno reagisce con un litro di cloro per dare due litri di cloruro di idrogeno.