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UNA SERIE DI EULEROFOURIER

ED IL FENOMENO DI WILBRAHAMGIBBS
Leonardo Colzani
Dipartimento di Matematica, Universit` a degli Studi di Milano-Bicocca
via Bicocca degli Arcimboldi 8, 20126 Milano
+

n=1
(1)
n+1
n
sin(nx) =
x
2
, < x < .
-1.5
-1
-0.5
0
0.5
1
1.5
-4 -2 2 4
x
10

n=1
(1)
n+1
n
sin(nx)
1
Ogni funzione localmente integrabile e periodica di periodo 2 pu`o essere
scomposta in serie di Fourier,
(x) =
a
0
2
+
+

n=1
(a
n
cos(nx) + b
n
sin(nx)) ,
a
n
=
1

(x) cos(nx) dx, b


n
=
1

(x) sin(nx) dx.


Sotto opportune ipotesi, vericate per ogni funzione ragionevole, la se-
rie converge in ogni punto, ma le somme parziali della serie di Fourier di
una funzione con un salto, in un intorno della discontinuit` a hanno delle
rapide oscillazioni e, per cos` dire, mancano il bersaglio per circa il 9%
del valore del salto. Per esempio, sommando i primi m termini della se-
rie x/2 =
+

n=1
(1)
n+1
n
sin(nx), in un periodo < x < si notano m oscil-
lazioni ed avvicinandosi ai punti di salto x = le oscillazioni divengono pi` u
marcate. Questo fenomeno ha una semplice spiegazione, ma `e ancora oggetto
di studio perche nei processi di approssimazione si cerca spesso di eliminare o
almeno di tenere sotto controllo queste oscillazioni. Inoltre, questo fenomeno
ha una storia interessante e personaggi importanti vi hanno contribuito. E
questa storia che qui vogliamo presentare.
Il 21 Dicembre 1807, J.B.J.Fourier presenta un manoscritto Sur la prop-
agation de la chaleur allIstituto di Francia a Parigi. I risultati sorprendenti
ma non del tutto giusticati causano una vivace controversia tra gli esamina-
tori, Lacroix, Lagrange, Laplace, Monge. Comunque, una versione riveduta
e corretta del lavoro vince nel 1811 un premio sul problema della diusione
del calore con la motivazione:
Cette pi`ece renferme les veritables equations dierentielles de la trans-
missions de la chaleur, soit `a linterieur des corps, soit `a leur surface: et
la nouveaute du sujet, jointe `a son importance, a determine la Classe `a
couronner cet Ouvrage, en observant cependant que la mani`ere dont lAuteur
parvient `a ses equations nest pas exempte de dicultes, et que son analyse,
pour les integrer, laisse encore quelque chose `a desirer, soit relativement `a la
generalite, soit meme du cote de la rigueur.
2
Questa teoria contiene le corrette equazioni dierenziali della trasmis-
sione del calore, sia allinterno dei corpi, che sulla loro supercie: e la novit`a
del soggetto, insieme alla sua importanza, hanno determinato la Classe a pre-
miare questo lavoro, osservando tuttavia che il modo con cui lautore arriva
alle sue equazioni non `e esente da dicolt`a, e che la sua analisi, per in-
tegrarle, lascia qualcosa a desiderare, sia relativamente alla generalit`a, sia
anche dal punto di vista del rigore.
Nel 1822 Fourier pubblica la Theorie analytique de la chaleur. Per
risolvere delle equazioni dierenziali alle derivate parziali con il metodo di
separazione delle variabili, Fourier introduce le serie che poi prenderanno il
suo nome. Nel 1827 P.G.L.Dirichlet presenta la prima dimostrazione rigorosa
della convergenza delle serie di Fourier. Esempi specici di sviluppi trigono-
metrici erano noti dal XVIII secolo e cerano stati tentativi di A.L.Cauchy,
S.D.Poisson ed altri, di provare questo importante risultato, ma nessuna delle
dimostrazioni presentate sembrava essere completamente soddisfacente. In
particolare, riferendosi ad una memoria di Cauchy, Dirichlet scrive:
Lauteur de ce travail avoue lui meme que sa demostration se trouve
en defaut pour certain fonctions pour lesquelle la convergence est pourtant
incontestable. Un examen attentif du Memoire cite ma porte a croire que
la demonstration qui y est exposee nest pas meme susante pour les cas
auxquelle lauteur la croit applicable.
Lautore stesso di questo lavoro confessa che la sua dimostrazione si
trova in difetto per certe funzioni per le quali la convergenza `e tuttavia incon-
testabile. Un attento esame della memoria citata mi ha portato a credere che
la dimostrazione esposta non `e neppure suciente per casi ai quali lautore
la crede applicabile.
Anche se non del tutto soddisfacenti, le dimostrazioni di Fourier, Poisson,
Cauchy dellinversione della trasformata di Fourier sono per`o convincenti e
molto interessanti. Comunque, questo `e lenunciato del teorema di Dirichlet
(Lejeune Dirichlet, Sur la convergence des series trigonometriques qui ser-
vent a representer une fonction arbitraire entre des limites donnees. Crelle,
Journal f ur die Reine und Angewandte Mathematik 4, 1829).
3
Si la fonction (x), dont toutes les valeurs sont supposees nies et determinees,
ne presente quun nombre ni des solutions de continuite entre les limites
et , et si en outre elle na quun nombre determine de maxima et de minima
entre ces meme limites, la serie
1
2
_
(a) da +
1

_
cos x
_
(a) cos a da + cos 2x
_
(a) cos 2a da + ...
sin x
_
(a) sin a da + sin 2x
_
(a) sin 2a da + ...
,
dont les coecients sont des integrales denies dependantes de la fonction
(x), est convergente et a un valeur generalement exprimee par:
1
2
[(x + ) + (x )] ,
o` u designe un nombre inniment petit. ...
On aurait un exemple dune fonction qui ne remplit pas cette condition,
si lon supposait (x) egale `a une constante determinee c lorsque la variable
x obtient un valeur rationnelle, et egale `a une autre constante determinee d,
lorsque cette variable est irrationnelle. La fonction ainsi denie a des valeurs
nies et determinees pour toute valeur de x, et cependant on ne saurait la
substituer dans la serie, attendu que les dierentes integrales qui entrent dans
cette serie, perdraient toute signication dans ce cas.
Se la funzione (x), i cui valori si suppongono niti e determinati, non
presenta che un numero nito di discontinuit`a tra i limiti e , e se inoltre
non ha che un numero nito di massimi e minimi tra questi limiti, la serie
1
2
_
(a) da +
1

_
cos x
_
(a) cos a da + cos 2x
_
(a) cos 2a da + ...
sin x
_
(a) sin a da + sin 2x
_
(a) sin 2a da + ...
,
i cui coecienti sono degli integrali deniti dipendenti dalla funzione
(x), `e convergente ad un valore generalmente espresso da:
1
2
[(x + ) + (x )] ,
4
dove denota un numero innitamente piccolo...
Si ha un esempio di funzione che non soddisfa questa condizione, se si
suppone (x) uguale ad una costante determinata c quando la variabile x
assume un valore razionale, ed uguale ad unaltra costante determinata d
quando questa variabile `e irrazionale. La funzione cos` denita assume dei
valori niti e determinati, tuttavia non si sa come sostituirla nella serie,
perche in questo caso gli integrali che entrano in questa serie perdono ogni
signicato.
In particolare, le serie di Fourier di funzioni con semplici discontinuit`a
convergono in ogni punto a queste funzioni. Una serie di funzioni continue
pu`o convergere ad una funzione discontinua, questo `e il paradosso alla base
del fenomeno di Gibbs.
Nel 1875 W.Thomson, Lord Kelvin, progetta e costruisce una Tide Pre-
dicting Machine, che somma no a 10 componenti di marea, e versioni per-
fezionate di questa apparecchiatura sono rimaste in uso no allavvento dei
calcolatori elettronici. Queste macchine meccaniche calcolano i coecienti di
Fourier di una funzione data e, viceversa, a partire dai coecienti disegnano
la funzione. Nella rivista Nature, 3 Febbraio 1898, troviamo una breve
descrizione di uno di questi analizzatori armonici.
A new harmonic analiser, by A.A.Michelson and S.W.Stroud. This is an
instrument designed to sum up as many as eighty terms of a Fourier series,
or to analise a given curve into its original series. The pen which traces the
curve is worked up and down by a lever controlled by a spring. This spring
is stretched by an excentric, which imparts a simple harmonic variation to
the force. The stretching is resisted by another spring. Eighty such elements
are connected together, with one resisting spring to counterbalance the sum
of the elementary springs. The pen therefore moves in accordance with the
sum of the elementary periodic motions. The authors obtain by this machine
the mathematical series representing the prole of a human face.
Un nuovo analizzatore armonico, di A.A.Michelson e S.W.Stroud. Questo
`e uno strumento progettato per sommare no ad ottanta termini di una se-
rie di Fourier, o per analizzare una data curva nella sua serie. Il pennino
che traccia la curva `e mosso su e gi` u da una leva controllata da una molla.
5
Questa molla `e tesa da un eccentrico che fornisce una variazione armon-
ica semplice alla forza. La tensione `e controbilanciata da unaltra molla.
Ottanta di questi elementi sono connessi insieme, con una molla che con-
trobilancia la somma delle molle elementari. Il pennino quindi si muove in
accordo con la somma dei moti periodici elementari. Con questa macchina gli
autori ottengono la serie matematica che rappresenta il prolo di una faccia
umana.
(Nature prosegue poi con Un esame delle velocit`a registrate dei cavalli
da trotto americani, con osservazioni sul loro valore come dato ereditario.
E uno studio su 5703 cavalli che hanno corso un miglio in meno di 2

30

.)
Il sico Michelson, probabilmente motivato da esperimenti con questo
analizzatore armonico, in una lettera a Nature, 6 Ottobre 1898, critica
lasserzione dei matematici che la serie di Fourier di una funzione converge a
questa funzione anche in un intorno di una discontinuit`a.
In all expositions of Fourier series which have come to my notice, it is
expressly stated that the series can represent discontinuous functions. The
idea that a real discontinuity can replace a sum of continuos curves is so
utterly at variance with the physicists notion of quantity, that it seems to
me worth while giving a very elementary statement of the problem in such
simple form that the mathematicians can at once point to the inconsistency
if any there be.
Consider the series
y = 2
_
sin x
1
2
sin 2x +
1
3
sin 3x ...
_
In the language of the text-books (Byerlys Fouriers Series and Spherical
Harmonics) this series coincides with y = x from x = to x = ...
Moreover the series in addition to the continuous portions of the locus ...
gives the isolated points (, 0) (, 0) (3, 0), &c.
If for x in the given series we substitute x+ we have, omitting the factor
2,
y = sin +
1
2
sin 2 +
1
3
sin 3 + ... +
1
n
sin n + ...
6
This series increases with n until n = . Suppose therefore = k/n,
where k is a small fraction. The series will now be nearly equal to n = k,
a nite quantity even if n = . Hence the value of y in the immediate
vicinity of x = is not an isolated point y = 0, but a straight line y = nx.
The same result is obtained by dierentiation, which gives

dy
dx
= cos x cos 2x + cos 3x ...
putting x = + this becomes

dy
dx
= cos + cos 2 + cos 3 + ...
which is nearly equal n to for values of n less than k. It is dicult to
see the meaning of the tangent if y were an isolated point.
Albert A.Michelson.
In tutte le esposizioni sulle serie di Fourier che mi sono note, si dice
espressamente che la serie pu`o rappresentare una funzione discontinua. Lidea
che una discontinuit`a pu`o rimpiazzare la somma di curve continue `e cos` in
totale contrasto con la nozione di quantit`a dei sici, che mi sembra opportuno
dare una elementare esposizione del problema in una forma cos` semplice che
i matematici ne possano mostrare linconsistenza se presente.
Consideriamo la serie
y = 2
_
sin x
1
2
sin 2x +
1
3
sin 3x ...
_
Nel linguaggio del libro di testo (Byerly Fouriers Series and Spherical
Harmonics) questa serie coincide con y = x da x = a x = ... Inoltre
la serie oltre al luogo continuo di punti... d`a i punti isolati (, 0) (, 0)
(3, 0), &c.
Se per x nella data serie sostituiamo x+ otteniamo, omettendo il fattore
2,
y = sin +
1
2
sin 2 +
1
3
sin 3 + ... +
1
n
sin n + ...
Questa serie cresce con n no a n = . Supponiamo quindi = k/n,
con k piccolo. La serie sar`a ora quasi uguale a n = k, una quantit`a nita
7
anche quando n = . quindi il valore di y nelle immediate vicinanze di
x = non `e un punto isolato y = 0, ma una linea retta y = nx.
Lo stesso risultato si pu`o ottenere per dierenziazione,

dy
dx
= cos x cos 2x + cos 3x ...
ponendo x = + questo diventa

dy
dx
= cos + cos 2 + cos 3 + ...
che `e quasi uguale a n per valori di n minori di k. E dicile vedere
il senso della tangente se y `e un punto isolato.
Albert A.Michelson.
Una risposta a Michelson viene da A.E.H.Love con due lettere a Nature,
13 Ottobre 1898 e 29 Dicembre 1898. La prima lettera `e piuttosto brusca e
scortese.
If there are physicists who hold notions of quantity opposed to the
mathematical result that the sum of an innite series of continuous func-
tions may itself be discontinuous, they woud be likely to prot by reading
some standard treatise dealing with the theory of innite series... Neither of
these statements is correct... The processes employed are invalid... It is not
legitimate...
Se ci sono sici che sostengono nozioni di quantit`a opposte al risultato
matematico che la somma di una serie innita di funzioni continue pu`o essere
essa stessa essere discontinua, questi trarrebbero probabilmente protto dal
leggere qualche trattato di base sulla teoria delle serie innite... Nessuna di
queste aermazioni `e corretta... I metodi impiegati non sono validi... Non `e
legittimo...
Nella seconda lettera Love spiega la dierenza tra convergenza puntuale
ed uniforme.
8
This peculiarity is always presented by a series whose sum is discon-
tinuous: in the neighbourhoodof the discontinuity the series do not converge
uniformly, or the sums of the rst n terms is always appreciably dierent
from the graph of the limit of the sum.
Questa peculiarit`a `e sempre presente in una serie la cui somma `e discon-
tinua: in un intorno della discontinuit`a la serie non converge uniformemente,
o la somma dei primi n termini dierisce in modo apprezzabile dal graco
del limite della somma
Anche se questa aermazione `e formalmente corretta, di fatto Love non
prende seriamente in considerazione il punto di vista di Michelson. Michelson
replica brevemente con una lettera a Nature, 29 Dicembre 1898. Quindi,
in due lettere a Nature, 29 Dicembre 1898 e 27 Aprile 1899, J.W.Gibbs
chiarisce la dierenza tra
... the limit of the graphs... and the graph of the limit...
... il limite dei graci... e il graco del limite...
Se la serie di Fourier converge, il graco del limite `e il graco della fun-
zione, ma se la funzione `e discontinua il limite dei graci delle somme parziali
`e dierente dal graco della funzione limite.
Come Michelson, anche Gibbs considera la serie di Fourier della funzione
y = x in < x < . La periodicizzata di questa funzione `e una funzione
lineare a tratti con salti da + a nei punti x = +2k, questa funzione
`e detta dente di sega. La prima lettera di Gibbs contiene un errore e non
fa menzione del fatto che le somme parziali della serie di Fourier mancano
il bersaglio per circa il 9% del salto, mentre la seconda lettera descrive con
precisione, ma senza dimostrazioni, il limite dei graci delle somme parziali.
Questo limite `e una linea a zigzag formata alternativamente da segmenti cen-
trati nei punti (2k, 0) e inclinati di 45
o
, e da segmenti verticali centrati in
( + 2k, 0). I segmenti verticali sono lunghi 4
_

0
sin(x)
x
dx = 7, 407748...
e si estendono oltre il punto di intersezione con i segmenti inclinati. Il rap-
porto tra questo numero e lammontare del salto `e
7, 407748...
6, 283185...
= 1, 178979...,
9
quindi le somme parziali mancano il bersaglio di circa il 9%, per eccesso in
x = e per difetto in x = + .
Il grafico del limite Il limite dei grafici
Come abbiamo detto, la lettera di Gibbs contiene una precisa descrizione
del fenomeno, ma senza alcuna dimostrazione. Dopo tre settimane trovi-
amo ancora una difesa del punto di vista di Michelson in unaltra lettera a
Nature, 18 Maggio 1899.
I have M.Poincare authority to publish the accompanying note regarding
the applicability of Fouriers series to discontinuous functions, and send it
accordingly for pubblication in Nature.
A.A.Michelson.
Mon cher coll`egue, comme je lavais prevenu vous avez tout `a fait raison.
Prenons dabord lintegrale
_
y
0
sin xz
x
dx, dont la limite pour y = est /4,
0, /4 selon que z est positif, nul ou negatif. Faisons maintenant tendre
simultanement z vers 0 et y vers linni de telle facon que zy tende vers a.
La limite sera
_
a
0
sin x
x
dx qui peut prendre toutes valeurs possibles depuis 0
jusqu`a
_

0
sin x
x
dx. Si prenons maintenant n termes de la serie

sin kz
z
en faisant tendre simultanement z vers 0 et n vers linni de telle facon
que le produit nz tende vers a, cela sera evidemment la meme chose; et la
10
dierence entre la somme et lintegrale sera dautant plus pette que z sera
plus pett. Cela se voit aisement. Tout `a vous,
Poincare.
Ho il permesso del Sig. Poincare di pubblicare la seguente nota sullapplicabilit`a
delle serie di Fourier a funzioni discontinue, e la invio per la pubblicazione
su Nature.
A.A.Michelson.
Mio caro collega, come avevo previsto voi avete del tutto ragione. Per
cominciare prendiamo lintegrale
_
y
0
sin xz
x
dx, il cui limite per y = `e
/4, 0, /4 (/2?) a seconda che z `e positivo, nullo o negativo. Facciamo
ora tendere simultaneamente z verso 0 e y verso linnito in modo tale che
zy tenda verso a. Il limite sar`a
_
a
0
sin x
x
dx che pu`o prendere tutti i valori
da 0 no a
_

0
sin x
x
dx. Se prendiamo ora n termini della serie

sin kz
z
_

sin kz
k
?
_
facendo tendere simultaneamente z verso 0 e n verso linnito
in modo tale che il prodotto nz tenda verso a, questo sar`a evidentemente la
stessa cosa; e la dierenza tra la somma e lintegrale sar`a tanto pi` u piccola
quanto z sar`a pi` u piccolo. Questo si vede facilmente. Vostro,
Poincare.
(Probabilmente Poincare ha scritto la lettera di getto e non la ha neanche
riletta, infatti contiene un paio di errori. La lettera di Poincare su Nature `e
seguita da Una nota su dei lombrichi fosforescenti.)
La serie
+

k=1
sin(kx)
k
=
+

k=1
(1)
k+1
k
sin(k( x)) `e lo sviluppo della fun-
zione
x
2
nellintervallo 0 < x < 2 e in zero c`e un salto di . Le
somme parziali
n

k=1
sin(kx)
k
se x = a/n sono somme di Riemann dellintegrale
_
a
0
sin(t)
t
dt,
11
n

k=1
sin(ka/n)
k
=
n

k=1
sin(ka/n)
(ka/n)
(a/n)
_
a
0
sin(t)
t
dt.
Pi` u precisamente, se n + e x 0+,
n

k=1
sin(kx)
k
=
x
2

_
+
nx
sin(t)
t
dt + o(1).
Ricordiamo che
_
+
0
sin(t)
t
dt =

2
= 1, 570796..., il valore massimo
dellintegrale
_
a
0
sin(t)
t
dt si ha per a = ,
_

0
sin(t)
t
dt = 1, 851937...
Dopo gli interventi di Gibbs e di Poincare c`e unultima lettera di Love su
Nature, 1 Giugno 1899. Si ribadisce che il fenomeno osservato da Michelson
`e paradossale solo se non si chiarisce il signicato di somma di una serie
innita, ma il tono di questa lettera `e pi` u cortese delle precedenti.
Di fatto il fenomeno di Gibbs `e stato descritto con precisione da H.Wilbraham,
cinquantanni prima di Gibbs (H.Wilbraham, On a certain periodic func-
tion. Cambridge & Dublin Mathematical Journal 3, 1848). Wilbraham con-
sidera la funzione
y = cos(x)
cos(3x)
3
+
cos(5x)
5
...
che prende alternativamente i valori /4 e descrive una onda quadra. Il
comportamento delle somme parziali della serie di Fourier dellonda quadra
`e del tutto analogo a quello dellonda triangolare. Pi` u in generale, la se-
rie di Fourier di una funzione a variazione limitata in un intorno di una
discontinuit`a presenta il fenomeno di Gibbs. Questo segue dal teorema di
convergenza di Dirichlet. Se f(x) e g(x) sono due funzioni a variazione lim-
itata con un salto in x = a e se f(x) g(x) `e continua in un intorno di a,
allora la serie di Fourier di f(x) g(x) converge uniformemente in un in-
torno di a. In particolare, le serie di Fourier di f(x) e g(x) hanno lo stesso
comportamento in un intorno di a. Per funzioni non a variazione limitata c`e
ancora un fenomeno di Gibbs, ma le oscillazioni delle somme parziali sono
pi` u marcate e possono mancare il bersaglio di pi` u del 9%.
12
+

n=0
(1)
n
2n + 1
cos((2n + 1)x) =
_
_
_
/4, |x| < /2,
0, |x| = /2, ,
/4, /2 < |x| < .
-0.8
-0.6
-0.4
-0.2
0
0.2
0.4
0.6
0.8
-4 -2 2 4
x
10

n=0
(1)
n
2n + 1
cos((2n + 1)x)
Abbiamo accennato al fatto che nelle applicazioni si cerca a volte di
smorzare le oscillazioni delle somme parziali di Fourier in un intorno delle
discontinuit`a. Un possibile modo di procedere `e quello di considerare oppor-
tune medie che pesano meno le frequenze alte rispetto a quelle basse. Nel
graco sono rappresentate la funzione x/2, le somme parziali della sua serie
di Fourier
10

n=1
(1)
n+1
n
sin(nx) e le medie di Fejer
10

n=1
11 n
11
(1)
n+1
n
sin(nx).
13
-1.5
-1
-0.5
0
0.5
1
1.5
1 2 3
x
x
2
,
10

n=1
(1)
n+1
n
sin(nx),
10

n=1
11 n
11
(1)
n+1
n
sin(nx)
Il fenomeno di Gibbs non `e una particolarit`a delle serie trigonometriche,
ma `e una patologia presente in molti processi di approssimazione. Molti sis-
temi di funzioni speciali, per esempio i polinomi di Legendre o di Jacobi o
le funzioni di Bessel, hanno dei semplici sviluppi asintotici in termini di fun-
zioni trigonometriche ed il comportamento degli sviluppi in serie con queste
funzioni speciali non `e troppo dierente dagli sviluppi in serie trigonomet-
riche. Nel 1908 C.J. de la Vallee Poussin considera un analogo del fenomeno
di Gibbs nellinterpolazione con polinomi trigonometrici o con funzioni intere
di tipo esponenziale nito. Nel 1910 H.Weyl studia il fenomeno di Gibbs per
sviluppi in armoniche sferiche. Poi il numero di lavori su questo fenomeno si
moltiplica.
Avremmo ancora parecchio da dire su questo argomento, ma invece che
andare avanti con la storia del fenomeno di Gibbs, preferiamo tornare indietro
con la storia delle serie di Fourier. In particolare, andando a ritroso nel tempo
vogliamo presentare qualche curiosit`a sulla serie
+

n=1
(1)
n+1
n
sin(nx).
Nel 1826 N.H.Abel pubblica un lavoro sulla formula del binomio (1+x)

=
+

n=0
_

n
_
x
n
e dimostra che una serie di potenze `e una funzione continua sui raggi
del cerchio di convergenza.
14
Considerando la serie di Taylor del logaritmo nel piano complesso
log(1 + z) = log |1 + z| + iArg(1 + z) =
+

n=1
(1)
n+1
n
z
n
e ponendo z = cos(x) + i sin(x), si ottengono le serie
log
_
2 + 2 cos(x) =
+

n=1
(1)
n
n
cos(nx),
x
2
=
+

n=1
(1)
n+1
n
sin(nx).
Niels Henrik Abel, Recherches sur la serie
1 +
m
1
x +
m(m1)
1 2
x
2
+
m(m1)(m2)
1 2 3
x
3
+ ...etc.
Crelle, Journal f ur die Reine und Angewandte Mathematik 1, 1826.
Lexellent ouvrage de M.Cauchy Cours danalyse de lecole polytech-
nique qui doit etre lu par tout analyste qui aime la riguer dans les recherches
mathematiques, nous servira de guide...
Dans louvrage cite de M. Cauchy on trouve le theor`eme suivant:
Lorsque les dierent termes de la serie, u
0
+ u
1
+ u
2
+ ...etc. sont des
fonctions dune meme variable x, continues par rapport `a cette variable dans
le voisinage dune valeur particuli`ere pour laquelle la serie est convergente, la
somme s de la serie est aussi, dans le voisinage de cette valeur particuli`ere,
fonction continue de x.
Mais il me semble que ce theor`eme admet des exceptions. Par example la
serie
sin
1
2
sin 2 +
1
3
sin 3 ...etc.
est discontinue pour tout valeur (2m + 1) de , o` u m est un nombre
entier. Il y a, comme en sait, plusieurs series de cette esp`ece...
1
2
log (1 + 2cos +
2
) = cos
1
2

2
cos 2 +
1
3

3
cos 3 etc.
arc.tang
_
sin
1 + cos
_
= sin
1
2

2
sin 2 +
1
3

3
sin 3 etc.
15
Pour avoir les sommes de ces series lorsque = +1 ou 1, il faut
seulement faire converger vers cette limite.
Leccellente opera del Sig. Cauchy Corso danalisi della scuola politec-
nica che deve essere letta da ogni analista che ami il rigore nelle ricerche
matematiche, ci servir`a da guida...
Nellopera citata del Sig. Cauchy si trova il seguente teorema:
Quando i diversi termini della serie, u
0
+ u
1
+ u
2
+ ...etc. sono delle
funzioni di una stessa variabile x, continue rispetto a questa variabile in un
intorno di un valore particolare per il quale la serie `e convergente, anche
la somma s della serie `e, nellintorno di questo valore particolare, funzione
continua di x.
Ma mi sembra che questo teorema ammetta delle eccezioni. Per esempio
la serie
sin
1
2
sin 2 +
1
3
sin 3 ...etc.
`e discontinua per ogni valore (2m+1) di , dove m `e un numero intero.
Ci sono, come `e noto, parecchie serie di questo tipo...
1
2
log (1 + 2cos +
2
) = cos
1
2

2
cos 2 +
1
3

3
cos 3 etc.
arc.tang
_
sin
1 + cos
_
= sin
1
2

2
sin 2 +
1
3

3
sin 3 etc.
Per avere le somme di queste serie quando = +1 o 1, basta solamente
fare convergere verso questo limite.
Nel 1807 Fourier introduce le serie che poi prenderanno il suo nome e pre-
senta vari esempi di sviluppi trigonometrici. Tra questi troviamo lo sviluppo
+

n=1
(1)
n+1
n
sin(nx) = x/2.
Jean Baptiste Joseph Fourier, Sur la propagation de la chaleur. Mano-
scritto presentato il 21 Dicembre 1807 al Institut de France, Paris.
Soit par example
16
y = sin .x
1
2
sin .2x+
1
3
sin .3x
1
4
sin .4x... +
1
m1
sin .m1x
1
m
sin .mx
( m etant un nombre pair quelconque), on tire de cette equation
dy
dx
= cos .x cos .2x + cos .3x cos .4x... + cos .m1x cos .mx.
Si lon multiplie les deux membres par 2 sin .x on aura
2
dy
dx
sin .x = ... = sin .x 2 cos .(m +
1
2
)x sin .
1
2
x.
Donc
dy
dx
=
1
2

cos .(m +
1
2
)x sin .
1
2
x
sin .x
=
1
2

cos .(m +
1
2
)x
2 cos .
1
2
x
.
On a donc
y =
1
2
x
_
cos .(m +
1
2
)x
2 cos .
1
2
x
dx
= C +
1
2
x
1
2
1
m +
1
2
sin .(m +
1
2
)x
2 cos .
1
2
x
dx + &c.,
et si m est inni on aura
y = C +
1
2
x.
La valeur de y etant nulle en meme temp que x, la constante est nulle et
lon trouve
1
2
x = sin .x
1
2
sin .2x +
1
3
sin .3x
1
4
sin .4x + ...&c.,
equation connue qui a ete remarquee par Euler.
... Il est essentiel dobserver `a legard de toutes ces series que les equations
qui la contiennent nont point lieu de la meme mani`ere toutes les valeurs de
la variable, et que les valeurs des series innie de sinus ou de cosinus darcs
changent de signes subitement.
17
... Quant `a la fonction
sin .x
1
2
sin .2x +
1
3
sin .3x
1
4
sin .4x + ...&c.,
elle donne la valeur
1
2
x tant que larc x est plus grand que zero et moindre
que . Elle devient nulle subitement `a la n de cet interval et au-del`a elle
reprende les valeurs precedentes avec le signe contraire. Ainsi lequation
1
2
x = sin .x
1
2
sin .2x +
1
3
sin .3x
1
4
sin .4x + ...&c.,
appartient `a une ligne composee des parall`eles inclinee aa...bb...cc... &c.
et des droites perpendiculaires ab, bc, cd,... &c.
Sia per esempio
y = sin .x
1
2
sin .2x+
1
3
sin .3x
1
4
sin .4x... +
1
m1
sin .m1x
1
m
sin .mx
(essendo m un numero pari qualunque), da questa equazione si ricava
dy
dx
= cos .x cos .2x + cos .3x cos .4x... + cos .m1x cos .mx.
Se si moltiplicano i due membri per 2 sin .x si avr`a
2
dy
dx
sin .x = ... = sin .x 2 cos .(m +
1
2
)x sin .
1
2
x.
Dunque
dy
dx
=
1
2

cos .(m +
1
2
)x sin .
1
2
x
sin .x
=
1
2

cos .(m +
1
2
)x
2 cos .
1
2
x
.
Si ha dunque
y =
1
2
x
_
cos .(m +
1
2
)x
2 cos .
1
2
x
dx
= C +
1
2
x
1
2
1
m +
1
2
sin .(m +
1
2
)x
2 cos .
1
2
x
dx + &c.,
18
e se m `e innito si avr`a
y = C +
1
2
x.
Il valore di y essendo nullo nello stesso tempo di x, la costante `e nulla e
si trova
1
2
x = sin .x
1
2
sin .2x +
1
3
sin .3x
1
4
sin .4x + ...&c.,
equazione nota che `e stata trovata da Eulero.
... E essenziale osservare riguardo a tutte queste serie che le equazioni
che le contengono non hanno aatto luogo nella stessa maniera per tutti i
valori della variabile, e che i valori delle serie innite di seni e coseni di arco
cambiano di segno allimprovviso.
... Quanto alla funzione
sin .x
1
2
sin .2x +
1
3
sin .3x
1
4
sin .4x + ...&c.,
questa assegna il valore
1
2
x quando larco x `e maggiore di zero e minore
di . Questa diviene allimprovviso nulla alla ne di questo intervallo e al
di l`a riprende i valori precedenti con il segno contrario. Cos` lequazione
1
2
x = sin .x
1
2
sin .2x +
1
3
sin .3x
1
4
sin .4x + ...&c.,
appartiene ad una linea composta di parallele inclinate aa...bb...cc... &c.
e di rette perpendicolari ab, bc, cd,... &c.
Fourier attribuisce a L.Eulero la scoperta, nel 1754, della relazione
x
2
=
+

n=1
(1)
n+1
n
sin(nx). Per il lettore italiano non `e dicile decifrare loriginale
latino.
Leonhardo Eulero, Subsidium calculi sinuum. Novi Commentarii Academiae
Scientiarum Petropolitanae 5, 1754/1755.
Theorema. Si assignari queat summa huius seriei
Az
m
+ Bz
m+n
+ Cz
m+2n
+ Dz
m+3n
+ Ez
m+4n
+ etc. = Z,
19
semper quoque exhiberi poterunt summae harum serierum
Acos .m + B cos .(m + n) + C cos .(m + 2n) + Dcos .(m + 3n) + etc.,
Asin .m + B sin .(m + n) + C sin .(m + 2n) + Dsin .(m + 3n) + etc.
Demonstratio. Ponantur summae harum serierum
Acos .m + B cos .(m + n) + C cos .(m + 2n) + Dcos .(m + 3n) + etc. = S,
Asin .m + B sin .(m + n) + C sin .(m + 2n) + Dsin .(m + 3n) + etc = T
sitque ut supra
cos . +

1 sin . = u et cos .

1 sin . = v ;
erit
cos . +

1 sin . = u

et cos . +

1 sin . = v
v
.
Hinc ergo erit
S + T

1 = Au
m
+ Bu
m+n
+ Cu
m+2n
+ Du
m+3n
+ etc. = U,
S T

1 = Av
m
+ Bv
m+n
+ Cv
m+2n
+ Dv
m+3n
+ etc. = V.
Summae scilicet harum serierum U et V per hypothesin dantur, cum U
et V tales sint functiones ipsarum u et v, qualis functio Z est ipsius z. Hinc
itaque elicitur
S =
U + V
2
et T =
U V
2

1
ideoque summae propositarumserierum S et T innotescunt. Q.E.D.
Corollarium. Cum sit
z
m
+ az
m+n
+ a
2
z
m+2n
+ a
3
z
m+3n
+ etc. =
z
m
1 az
n
,
... Sit m = 1 et n = 1; erit
20
cos . + a cos .2 + a
2
cos .3 + a
3
cos .4 + etc. =
cos . a
1 + aa 2a cos .
,
... Sin autem sit a = 1, erit
cos . cos .2 + cos .3 cos .4 + etc. =
1
2
,
... Illa autem series per d multiplicata et integrata dat
sin .
1
2
sin .2 +
1
3
sin .3
1
4
sin .4 +
1
5
sin .5 etc. =

2
,
ubi additione constantis non est opus, cum posito = 0 summa sponte
evanescat.
Cio`e, se siamo capaci di sommare una serie di potenze, siamo anche capaci
di sommare le serie trigonometriche corrispondenti. Se z = r (cos() + i sin(n)),
+

n=0
c
n
z
n
=
+

n=0
c
n
r
n
cos(n) + i
+

n=0
c
n
r
n
sin(n).
Eulero non si preoccupa nel prendere valori di z sul bordo del cerchio di
convergenza della serie e questo lo porta a considerare delle serie divergenti
che poi integra e deriva a piacimento. Sentiamo cosa ne pensa J.dAlembert:
Devo confessare che tutti i ragionamenti ed i calcoli fondati su serie che
non sono convergenti o che si pu`o supporre non essere tali, mi sembrano
sempre molto sospetti.
E Abel rincara la dose:
Le serie divergenti sono una invenzione del demonio ed `e una disgrazia
fondarci sopra delle dimostrazioni.
Comunque, proprio con i risultati di Abel non `e dicile rendere rigorosi
gli argomenti di Eulero. La serie 1/2cos(x)+cos(2x)cos(3x)+... `e la serie
21
di Fourier della misura che associa massa ad ogni punto (2n+1). Questa
serie converge nel senso delle distribuzioni e le operazioni di dierenziazione
ed integrazione termine a termine sono lecite.
Eulero non disdegna di tornare pi` u volte sulle sue conquiste ed in un
altro lavoro riottiene questi sviluppi trigonometrici come limite di processi di
interpolazione.
Leonhardo Eulero, De eximio uso methodi interpolationum in serierum
doctrina. Opuscula Analytica 1, 1783.
Si enim quaeratureiusmodi aequatio inter binas variabiles x et y, ut
sumpto x = 0, a, b, c, d, e etc. at y = 0, p, q, r, s, t etc., aequatio
haec in genere ita repraesentari poterit
y
x
=
p
a

bb xx
bb aa

cc xx
cc aa

dd xx
dd aa

ee xx
ee aa
etc.
+
q
b

aa xx
aa bb

cc xx
cc bb

dd xx
dd bb

ee xx
ee bb
etc.
+
r
c

aa xx
aa cc

bb xx
bb cc

dd xx
dd cc

ee xx
ee cc
etc.
+
s
d

aa xx
aa dd

bb xx
bb dd

cc xx
cc dd

ee xx
ee dd
etc. + etc.,
ex qua forma simul manifestum est, quomodo sigulis conditionibus satis-
at.
... Progrediantur arcus a, b, c, d, etc. secundum seriem numerorum
naturalium sitque a = , b = 2, c = 3, d = 4, etc. in innitum: ex
quorum sinibus p, q, r, etc veram longitudinem arcus determinari oporteat.
Solutio ergo problematis pro hoc casu suppediat hanc equationem
=
sin .
1

2 2
1 3

3 3
2 4

4 4
3 5

5 5
4 6
etc.

sin .2
2

1 1
1 3

3 3
1 5

4 4
2 6

5 5
3 7
etc.
+
sin .3
3

1 1
2 4

2 2
1 5

4 4
1 7

5 5
2 8
etc.

sin .4
4

1 1
3 5

2 2
2 6

3 3
1 7

5 5
1 9
etc.
+
sin .5
5

1 1
4 6

2 2
3 7

3 3
2 8

4 4
3 7
etc. + etc.;
22
omnia autem haec producta eundem reperiendum habere valorem = 2, ita
ut sit
1
2
= sin .
1
2
sin .2 +
1
3
sin .3
1
4
sin .4 +
1
5
sin .5 etc.,
cuius seriei veritas casu, quo angulus est innite parvus, per se est
manifesta. Evolvamus ergo casus seguentes:
Sit = 90
o
=

2
ac prodit series Leibniziana

4
= 1
1
3
+
1
5

1
7
+
1
9
etc.,
... Circa seriem invenita
1
2
= sin .
1
2
sin .2+
1
3
sin .3etc. dubium
oriri potest, quod sumto arcu = 180
o
= singuli seriei termini evanes-
cant ideoque summa nequeat
1
2
aequari. Verum ad hoc dubium solvendum
statuatur primo = et resultabit haec equatio

2
= sin . +
1
2
sin .2 +
1
3
sin .3 +
1
4
sin .4 + etc.
nunc vero arcus innite parvus sumatur, unde adipiscimur hanc

2
=
+ + + + + etc., quae nihil amplius continet absurdi. Quod idem
tenendum est, si velimus accipere = 2 vel = 2 etc.
Per altre referenze sul fenomeno di Gibbs e la sua storia si pu`o consultare
qualche buon testo di Analisi armonica e larticolo:
E.Hewitt &R.E.Hewitt, The Gibbs-Wilbraham phenomenon: an episode
in Fourier analysis. Archive for the History of Exact Sciences 21, 1979.
23

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