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Per i corsi di: Biotecnologie Biologia Odontoiatria e protesi dentaria Igienista dentale DellUniversit di Trieste
Dichiarazione
Le immagini presenti in questo file sono state reperite in rete o modificate da testi cartacei. La maggior parte di esse proviene da: D.U. Silverthorn: Human Physiology: An Integrated Approach (2nd Edition), Prentice Hall, 2000 e E.R. Kandel, J.H. Schwartz, T.M. Jessell. Principi di Neuroscienze. Casa Editrice Ambrosiana, 2003 Queste immagini vengono utilizzate per lelevato contenuto didattico e per promuovere la conoscenza delle opere da cui derivano, la cui consultazione consigliata e certamente utile allo studio degli argomenti qui trattati
Si consiglia lo studio anche sugli altri testi di Neuroscienze reperibili in commercio, fra cui:
FONDAMENTI DELLE NEUROSCIENZE E DEL COMPORTAMENTO, E.R. Kandel, J.H. Schwartz, T.M. Jessell. Casa Editrice Ambrosiana, 1999 NEUROSCIENZE, di D. Purves, G.J. Augustine, D. Fitzpatrick, L.C. Katz, A-S. LaMantia, J.O:McNamara. Zanichelli, 2000 NEUROSCIENZE, ESPLORANDO IL CERVELLO, di M.F. Bear, B.W. Connors, M.A. Paradiso. Masson, 1999 NEUROSCIENZE MEDICHE, di T.C. Pritchard, K.D. Alloway. Zanichelli, 2002 FUNDAMENTAL NEUROSCIENCE, di Squire, Bloom, McConnell, Roberts, Spitzer, Zigmond, Academic Press, 2003 NEUROSCIENZE COGNITIVE, di M.S. Cazzaniga, R.B. Ivry e G.R. Mangun, Zanichelli 2005
Nessun diritto di copyright invocato per il materiale originale presente in questo file. Chi desideri utilizzarlo solo invitato a citarne la fonte
Tipi di movimenti I sistemi motori generano tre tipi di movimenti: riflessi ritmici volontari
Movimenti riflessi: risposte rapide e stereotipate, in genere graduate dallo stimolo che le evoca Movimenti ritmici: combinazione di movimenti riflessi e volontari. In genere, lavvio volontario e la prosecuzione riflessa Movimenti volontari: diretti a uno scopo e appresi. In genere migliorano con la pratica
Controllo fasico: attivazione temporanea per leffettuazione di movimenti discreti Controllo tonico: attivazione mantenuta nel tempo, allo scopo di stabilizzare le articolazioni
Movimento desiderato
Controllore
Effettore
Movimento
In questo caso, linput sensitivo completamente ignorato: i comandi motori sono strutturati fin dallinizio e non tengono conto degli effetti che possono avere. E un sistema che privilegia la velocit allefficienza. Si attua nei: Movimenti balistici. Non sono modificabili sulla base dellesperienza sensitiva (acchiappare una mosca, parare un calcio di rigore)
Effettore
Movimento
Segnale di feedback
Sensore
Il comparatore calcola la differenza fra il movimento desiderato e quello prodotto. Se i due valori non sono uguali, genera un segnale che modifica lattivit delleffettore. Questi sistemi sono accurati ed efficienti. Sono particolarmente utili per mantenere costante una variabile, come il caso del controllo della postura. Hanno il difetto di essere lenti, perch lefficienza dipende dal ritorno di informazioni dalla periferia (un repentino cambiamento posturale pu non essere adeguatamente compensato)
Sensore
Movimento desiderato
Controllore
Effettore
Questo sistema utilizza linformazione sensitiva prima dellesecuzione del movimento. E pi veloce del feedback (perch non ha un comparatore e non dipende dalle informazioni sensitive) ma richiede apprendimento per essere efficace: bisogna valutare le informazioni sensitive a disposizione e le conseguenze, su di esse, dei movimenti che si compiranno. (Climbing, prendere una curva ad elevata velocit, anche in un videogioco).
Equivalenza motoria
Mentre il prodotto finale dei sistemi sensitivi quello di generare una rappresentazione interna dello spazio esterno o del proprio corpo, lattivit dei sistemi motori inizia con una rappresentazione interna: limmagine del risultato del movimento che si intende compiere.
Corteccia cerebrale
molecolare granulare esterno piramidale esterno granulare interno piramidale interno
I II III IV V
multiforme
VI
Golgi
Nissl
Weigert
Allinizio del movimento volontario, la corteccia motoria attiva direttamente i motoneuroni spinali e li libera dal controllo riflesso mediante unazione sui nuclei della via ventromediale
corteccia motoria
La via laterale coinvolta nel movimento volontario della muscolatura distale (indipendenza del movimento delle dita) e dipende dal controllo diretto della corteccia. Il tratto rubro-spinale, nelluomo, poco sviluppato ma pu vicariare le funzioni del corticospinale diretto.
La via ventromediale utilizza le informazioni sensoriali sullequilibrio, la posizione del corpo e lambiente visivo per mantere, in via riflessa, lequilibrio e la postura
Central sulcus Intraparietal sulcus Corpus callosum Lunate sulcus Superior temporal sulcus
Principal sulcus Arcuate sulcus Parete superiore del solco laterale Insula Parete inferiore del solco laterale
Corticospinal neurons Corticobulbar neurons Both Modificata da Keizer & Kuypers, Exp. Brain Res., 1989
APM: area premotoria AMS: area supplementare motoria M1: area motoria primaria
H. Cushing, 1909
SOMATOTOPIA MOTORIA: la stimolazione elettrica della corteccia motoria provoca contrazioni muscolari e le aree responsabili di movimenti fini hanno unestensione maggiore delle altre. La corteccia motoria primaria la regione corticale la cui stimolazione evoca movimenti con la pi bassa intensit di stimolazione.
Rappresentazioni della periferia motoria sono presenti in numerose aree della corteccia frontale e di quella parietale ed ognuna di esse ha un diverso grado di precisione topografica. Inoltre, le loro rappresentazioni topografiche sono dinamiche, poich possono essere modificate da diversi fattori, quali lapprendimento, lallenamento e le lesioni della periferia motoria.
M1
Rappresentazione grafica della attivit elettrica di singoli neuroni di M1. Ogni pallino un neurone diverso. I colori indicano differenti movimenti delle dita e del polso. Le dimensioni dei pallini indicano la frequenza di scarica (Schieber & Hibbard, Science, 1993)
- Gran parte di M1 attiva per ogni movimento - La direzione del movimento data dalla media dellattivit di una ampia popolazione di neuroni - La precisione del movimento dipende dalla entit della popolazione coinvolta
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Molti ricercatori suddividono la corteccia motoria in 7 aree: area motoria primaria (M1, F1), area premotoria dorsocaudale cortex (PMdc, F7), area motoria supplementare (SMA, F3), area premotoria ventrocaudale (PMvc, F5), area premotoria ventrorostrale (PMvr, F4), area motoria presupplementare (pSMA, F6) e area premotoria dorsorostrale (PMdr, F2)
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Area motoria primaria (F1, M1) SOMATOTOPIA (semplice, movimenti di singole articolazioni) I movimenti sono codificati da popolazioni di neuroni principali connessioni parietali: PE PE: localizzazione degli arti nello spazio, in un sistema di coordinate riferito al corpo
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V6A
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MIRROR NEURONS
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Tutto insieme
Il coinvlogimento di ognuna di queste aree nella pianificazione ed esecuzione del movimento dipende non solo dalle propriet dei suoi neuroni, ma anche dal contesto in cui il movimento stesso si attua. Da questo punto di vista, la corteccia cerebrale sembra essere coinvolta pi negli aspetti cognitivi del movimento che nella sua vera e propria generazione.
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Cortical regions involved in these processes differ on the basis of their cortico-cortical and cortico-subcortical connections as well as for the different functional properties of their neurons.
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Cervelletto
Il cervelletto contribuisce allacuratezza dei movimenti comparando i comandi motori discendenti con le informazioni relative ai movimenti in atto. Il cervelletto effettua le sue correzioni agendo sia sul tronco dellencefalo che sulle aree corticali motorie che proiettano direttamente al midollo spinale. Danni al cervelletto provocano disturbi dellequilibrio, tremore, difficolt a terminare il movimento, ecc.
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A riposo, il Pallido spontaneamente attivo e inibisce il VL, che non scarica su AMS (area motoria supplementare). Il soggetto non produce alcun movimento. Lattivazione corticale, sostenuta dalla attivit tonica della substantia nigra, eccita il Putamen, che inibisce il Pallido, liberando il VL dalla inibizione e facendolo scaricare su AMS. Il soggetto si muove. Se la substantia nigra funziona meno (morbo di Parkinson), il sistema "oscilla" fra le due situazioni precedenti: a riposo il soggetto trema e quando si muove, lo fa con difficolt e in modo stereotipato. La stimolazione del nucleo subtalamico (di Luys) potenzia la scarica del Pallido, riducendo il tremore a riposo
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