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=
4 3 2 1
* * *
1
FS FS FS FS
q q
nom amm
Dove: Dove:
q
nom
= portata specifica nominale del GCD calcolata secondo EN ISO 12958 (l/sm);
q amm = portata specifica ammissibile del GCD;
FS1 = fattore di danneggiamento che tiene in considerazione il fenomeno dellintrusione
del geotessile allinterno dellanima drenante;
FS2 = fattore di danneggiamento che tiene in considerazione il fenomeno del creep dei
materiali polimerici;
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37 37 37 37
materiali polimerici;
FS3 = fattore di danneggiamento che tiene in considerazione il fenomeno del
clogging di natura chimica;
FS4 = fattore di danneggiamento che tiene in considerazione il fenomeno del
clogging di natura biologica;
GHIAIA VS DRENANTE SINTETICO GHIAIA VS DRENANTE SINTETICO GHIAIA VS DRENANTE SINTETICO GHIAIA VS DRENANTE SINTETICO
RENDIMENTO IDRAULICO RENDIMENTO IDRAULICO RENDIMENTO IDRAULICO RENDIMENTO IDRAULICO
di uno strato di 50 cm di GHIAIA di uno strato di 50 cm di GHIAIA di uno strato di 50 cm di GHIAIA di uno strato di 50 cm di GHIAIA
RENDIMENTO IDRAULICO RENDIMENTO IDRAULICO RENDIMENTO IDRAULICO RENDIMENTO IDRAULICO
del GCD del GCD del GCD del GCD
i = grad. idr. = 0,04 (2)
K K K K
ghiaia ghiaia ghiaia ghiaia
= 5 10 = 5 10 = 5 10 = 5 10
- -- -5 55 5
m/s; m/s; m/s; m/s;
s = spess. = 0,5 m; s = spess. = 0,5 m; s = spess. = 0,5 m; s = spess. = 0,5 m;
s = s = s = s = spess spess spess spess. . . . terr terr terr terr. = 1 m; . = 1 m; . = 1 m; . = 1 m;
s s s s GCD GCD GCD GCD = 20 mm = 20 mm = 20 mm = 20 mm
g g g g
terr. terr. terr. terr.
= peso spec. = 18 = peso spec. = 18 = peso spec. = 18 = peso spec. = 18 kN kN kN kN/m /m /m /m
3 33 3
; ;; ;
P = P = P = P = s*g s*g s*g s*g = 18 = 18 = 18 = 18 kN kN kN kN/m /m /m /m
2 22 2
~ 20 ~ 20 ~ 20 ~ 20 kPa kPa kPa kPa; ;; ;
Q Q Q Q
ghiaia ghiaia ghiaia ghiaia
= K*i*s = = K*i*s = = K*i*s = = K*i*s =0,1*10 0,1*10 0,1*10 0,1*10
- -- -5 55 5
m3 / s*m m3 / s*m m3 / s*m m3 / s*m
Q Q Q Q
GCD/20 kPa GCD/20 kPa GCD/20 kPa GCD/20 kPa
= = = = 1,10 l / s*m 1,10 l / s*m 1,10 l / s*m 1,10 l / s*m Q Q Q Q
ghiaia ghiaia ghiaia ghiaia
= K*i*s = = K*i*s = = K*i*s = = K*i*s =0,1*10 0,1*10 0,1*10 0,1*10
- -- -2 22 2
l / s*m l / s*m l / s*m l / s*m
Trasmissivit nominale
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38 38 38 38
Q Q Q Q
GCD/20 kPa GCD/20 kPa GCD/20 kPa GCD/20 kPa
= = = = 1,10 l / s*m 1,10 l / s*m 1,10 l / s*m 1,10 l / s*m Q Q Q Q
ghiaia ghiaia ghiaia ghiaia
= K*i*s = = K*i*s = = K*i*s = = K*i*s =0,1*10 0,1*10 0,1*10 0,1*10 l / s*m l / s*m l / s*m l / s*m
Q Q Q Q
GCD/20 kPa GCD/20 kPa GCD/20 kPa GCD/20 kPa
= = = = 0,36 l / s*m 0,36 l / s*m 0,36 l / s*m 0,36 l / s*m Q Q Q Q
ghiaia ghiaia ghiaia ghiaia
= K*i*s = = K*i*s = = K*i*s = = K*i*s =0,1*10 0,1*10 0,1*10 0,1*10
- -- -2 22 2
l / s*m l / s*m l / s*m l / s*m
Trasmissivit ammissibile
REQUISITI ESSENZIALI REQUISITI ESSENZIALI REQUISITI ESSENZIALI REQUISITI ESSENZIALI
1. COMPRESSIONE DEL NUCLEO: lanima drenante
deve poter evitare una riduzione significativa del suo
spessore nel tempo e sotto determinate condizioni di
carico;
2. COMPENETRAZIONE DEL FILTRO: necessario
evitare la compenetrazione del geotessile filtrante
allinterno dellanima, riducendo in questo modo la
capacit drenante del geocomposito;
3. INTASAMENTO E COMPRESSIONE DEL
FILTRO: necessario evitare che il filtro si intasi e si
comprima, dovendo pertanto soddisfare due criteri:
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39 39 39 39
CRITERI DI RITENZIONE: evita la fuoriuscita delle
particelle di terreno (fenomeno di sifonamento);
CRITERI DI PERMEABILITA: deve essere in grado di
garantire il passaggio dellacqua;
COMPRESSIVE CREEP COMPRESSIVE CREEP COMPRESSIVE CREEP COMPRESSIVE CREEP
Dreni collassabili Dreni collassabili Dreni collassabili Dreni collassabili
S
p
e
s
s
o
r
e
(
m
m
)
Dreni comprimibili Dreni comprimibili Dreni comprimibili Dreni comprimibili
Pressione (kPa)
S
p
e
s
s
o
r
e
(
m
m
)
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40 40 40 40
COMPRESSIVE CREEP COMPRESSIVE CREEP COMPRESSIVE CREEP COMPRESSIVE CREEP
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41 41 41 41
COMPENETRAZIONE DEL FILTRO COMPENETRAZIONE DEL FILTRO COMPENETRAZIONE DEL FILTRO COMPENETRAZIONE DEL FILTRO
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42 42 42 42
CRITERIO DI RITENZIONE CRITERIO DI RITENZIONE CRITERIO DI RITENZIONE CRITERIO DI RITENZIONE
Fornisce il diametro significativo dei pori del filtro Of a partire dalle
caratteristiche del terreno (coefficiente di uniformit Cu e densit relativa Dr).
1< C
u
< 3 C
u
> 3
D
r
< 50% O
f
< C
u
d
50
O
f
< 9 d
50
/ C
u
50% < D
r
< 80% O
f
< 1,5 C
u
d
50
O
f
< 13,5 d
50
/ C
u
D
r
> 80% O
f
< 2 C
u
d
50
O
f
< 18 d
50
/ C
u
Criterio di Giroud
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43 43 43 43
Criterio di Giroud
CRITERIO DI PERMEABILITA CRITERIO DI PERMEABILITA CRITERIO DI PERMEABILITA CRITERIO DI PERMEABILITA
Il criterio di permeabilit di un geotessile rappresentato
dalla seguente relazione matematica:
terreno
n
g
k k * 10 f
Dove:
K
g
=permeabilit normale del geotessile (m/s);
n =parametro variabile dalle caratteristiche del prodotto;
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44 44 44 44
n =parametro variabile dalle caratteristiche del prodotto;
K
terreno
=permeabilit del terreno (m/s)
II PARTE II PARTE II PARTE II PARTE SISTEMI DRENANTI SINTETICI SISTEMI DRENANTI SINTETICI SISTEMI DRENANTI SINTETICI SISTEMI DRENANTI SINTETICI
III III III IIIPARTE PARTE PARTE PARTE III III III IIIPARTE PARTE PARTE PARTE
PROGETTARE UN SISTEMA
DRENANTE SINTETICO
ESEMPI PRATICI DI DIMENSIONAMENTO
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45 45 45 45
DIMENSIONAMENTO DI UNO STRATO DRENANTE DIMENSIONAMENTO DI UNO STRATO DRENANTE DIMENSIONAMENTO DI UNO STRATO DRENANTE DIMENSIONAMENTO DI UNO STRATO DRENANTE
Nel caso in cui i dati di pioggia fossero disponibili, mediante la ricostruzione
della LSSP, sarebbe possibile stabilire il dato idraulico relativo alla portata in
ingresso al GCD e quindi essere in grado di valutarne la sostenibilit tecnica
della proposta. della proposta.
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46 46 46 46
DIMENSIONAMENTO DI UNO STRATO DRENANTE DIMENSIONAMENTO DI UNO STRATO DRENANTE DIMENSIONAMENTO DI UNO STRATO DRENANTE DIMENSIONAMENTO DI UNO STRATO DRENANTE
Si ipotizzi di aver ricostruito la LSPP, e di essere in grado di esplicitarla attraverso
i valori dei due parametri a e n.
Siccome ciascuna curva in funzione del tempo di ritorno (T), necessario
focalizzare lattenzione su una curva a tempo di ritorno fissato (T*), che per il
presente campo di applicazione, potrebbe essere compresa tra i 10 e i 25 anni.
n
r
t a h * =
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47 47 47 47
presente campo di applicazione, potrebbe essere compresa tra i 10 e i 25 anni.
DIMENSIONAMENTO DI UNO STRATO DRENANTE DIMENSIONAMENTO DI UNO STRATO DRENANTE DIMENSIONAMENTO DI UNO STRATO DRENANTE DIMENSIONAMENTO DI UNO STRATO DRENANTE
Assegnato tempo di ritorno, dividendo laltezza di precipitazione (mm) per la
durata (h), si ottiene lintensit di pioggia j jj j (mm/h) critica ricercata:
h
possibile correlare lintensit di pioggia j jj j, con la portata specifica di pioggia
qr qr qr qr, attraverso la seguente relazione, consentendo la quantificazione della
portata di progetto per unit di superficie.
1
*
= =
n
r
t a
t
h
j
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48 48 48 48
j q
pioggia
* 10 * 777 , 2
7
=
[m/s oppure m3/sm2]
DIMENSIONAMENTO DI UNO STRATO DRENANTE DIMENSIONAMENTO DI UNO STRATO DRENANTE DIMENSIONAMENTO DI UNO STRATO DRENANTE DIMENSIONAMENTO DI UNO STRATO DRENANTE
Nel caso in cui la superficie che si sta considerando non dovesse essere
orizzontale, sar necessario correggere la relazione che definisce la portata di
progetto, attraverso la seguente relazione:
Dove:
Q
pioggia
= portata di pioggia insiste sullarea A, da drenare [m
3
/s];
) cos( * ) cos( *
) cos(
pioggia
pioggia pioggia pioggia
progetto
q
A
Q
A
Q
A
Q
q = =
|
\
|
= =
[m3/s m2]
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49 49 49 49
Q
pioggia
= portata di pioggia insiste sullarea A, da drenare [m /s];
A = superficie orizzontale su sui insiste [m
2
];
= angolo di inclinazione della superficie considerata [].
DIMENSIONAMENTO DI UNO STRATO DRENANTE DIMENSIONAMENTO DI UNO STRATO DRENANTE DIMENSIONAMENTO DI UNO STRATO DRENANTE DIMENSIONAMENTO DI UNO STRATO DRENANTE
Il passaggio successivo quello di valutare la quota parte della portata specifica
che intercetta la superficie di riferimento, si infiltri nello strato di terreno e
raggiunga il GCD.
Per poter considerare questo fattore, occorre introdurre il fattore di infiltrazione . Per poter considerare questo fattore, occorre introdurre il fattore di infiltrazione .
* ) cos( *
pioggia progetto
q q =
[m3/s m2]
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50 50 50 50
DIMENSIONAMENTO DI UNO STRATO DRENANTE DIMENSIONAMENTO DI UNO STRATO DRENANTE DIMENSIONAMENTO DI UNO STRATO DRENANTE DIMENSIONAMENTO DI UNO STRATO DRENANTE
Il passaggio finale poi quello di considerare la lunghezza L LL L del tratto
considerato, ottenendo la portata di progetto su cui valutare le prestazioni del
GCD.
L q L q Q * * ) cos( * * = =
[m3/s m]
L q L q Q
pioggia progetto progetto
* * ) cos( * * = =
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51 51 51 51
II PARTE II PARTE II PARTE II PARTE SISTEMI DRENANTI SINTETICI SISTEMI DRENANTI SINTETICI SISTEMI DRENANTI SINTETICI SISTEMI DRENANTI SINTETICI
IV IV IV IVPARTE PARTE PARTE PARTE IV IV IV IVPARTE PARTE PARTE PARTE
PROGETTARE UN SISTEMA
DRENANTE SINTETICO
STRATO DI INTERCETTAZIONE BIOGAS
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52 52 52 52
STRATO DI INTERCETTAZIONE DEL BIOGAS STRATO DI INTERCETTAZIONE DEL BIOGAS STRATO DI INTERCETTAZIONE DEL BIOGAS STRATO DI INTERCETTAZIONE DEL BIOGAS
Per poter affrontare tecnicamente la questione relativa la captazione del biogas
prodotto allinterno della discarica mediante un GCD, necessario introdurre
anche la relazione relazione relazione relazione di di di di conversione conversione conversione conversione che che che che consente consente consente consente di di di di ottenere ottenere ottenere ottenere la la la la trasmissivit trasmissivit trasmissivit trasmissivit
equivalente equivalente equivalente equivalente del del del del gas gas gas gas (LFG landfill gas) in in in in termini termini termini termini di di di di valore valore valore valore della della della della trasmissivit trasmissivit trasmissivit trasmissivit
idraulica idraulica idraulica idraulica del del del del GCD GCD GCD GCD riferita riferita riferita riferita allacqua allacqua allacqua allacqua. idraulica idraulica idraulica idraulica del del del del GCD GCD GCD GCD riferita riferita riferita riferita allacqua allacqua allacqua allacqua.
LFG
LFG
20 H
20 H
LFG
20 H
=
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53 53 53 53
STIMA DI PRODUZIONE ANNUA BIOGAS STIMA DI PRODUZIONE ANNUA BIOGAS STIMA DI PRODUZIONE ANNUA BIOGAS STIMA DI PRODUZIONE ANNUA BIOGAS
Verificata la possibilit di trattare il gas disponendo dei valori di laboratorio
relativi allacqua, il passaggio successivo quindi quello di stimare il tasso di stimare il tasso di stimare il tasso di stimare il tasso di
produzione di biogas produzione di biogas produzione di biogas produzione di biogas.
Calcolare questo parametro estremamente difficile e soggetto come anticipato Calcolare questo parametro estremamente difficile e soggetto come anticipato
a numerose approssimazioni, visto il numero di variabili da cui dipende il valore
finale della grandezza considerata.
Alcune valutazioni di carattere approssimativo riportano per lItalia valori compresi
tra i 2,5 m
3
/t/ anno e 7,5 m
3
/t/ anno.
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54 54 54 54
STIMA DI PRODUZIONE ANNUA BIOGAS STIMA DI PRODUZIONE ANNUA BIOGAS STIMA DI PRODUZIONE ANNUA BIOGAS STIMA DI PRODUZIONE ANNUA BIOGAS
rifiuto rifiuto media gas gas
H r Q =
Dove:
Q
gas
= portata specifica di biogas [m
3
/s/m
2
]
r
gas
= tasso di produzione di biogas [m
3
/kg/anno];
H
media rifiuto
= altezza media del rifiuto stoccato in discarica [m];
rifiuto
= peso specifico del rifiuto [kN/m
3
].
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55 55 55 55
STIMA TRASMISSIVITA RICHIESTA STIMA TRASMISSIVITA RICHIESTA STIMA TRASMISSIVITA RICHIESTA STIMA TRASMISSIVITA RICHIESTA
Il passaggio successivo poi quello di valutare il valore richiesto relativo di valore richiesto relativo di valore richiesto relativo di valore richiesto relativo di
trasmissivit del GCD trasmissivit del GCD trasmissivit del GCD trasmissivit del GCD, affinch il sistema sintetico sia in grado di intercettare e
drenare la Q gas definita al punto precedente.
(
Q
2
Dove
Q
gas
= portata specifica di biogas [m
3
/s/m
2
];
gas
= peso specifico del gas [kN/m
3
];
(
8
L
u
Q
2
max gas
gas gas
required gas
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56 56 56 56
gas
= peso specifico del gas [kN/m ];
u
gas max
= pessione massima del gas sotto copertura [kPa];
L = distanza tra i collettori drenanti [m];
STIMA TRASMISSIVITA AMMISSIBILE STIMA TRASMISSIVITA AMMISSIBILE STIMA TRASMISSIVITA AMMISSIBILE STIMA TRASMISSIVITA AMMISSIBILE
Valutata la trasmissivit richiesta del GCD, necessario applicare la solita procedura
che sconta il valore richiesto (required) mediante opportuni fattori correttivi per
ottenere il valore ultimo di esercizio (ultimate) (relativo al comportamento del
prodotto nel lungo periodo).
FS
IN
= fattore correttivo allintrusione del geotessile allinterno dellanima drenate;
=
=
5
1 i
i gas required gas ulitmate
FS
OVERALL BC
5
1 i
CC CR IN i
FS * FS * FS * FS * FS FS
=
=
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57 57 57 57
FS
IN
= fattore correttivo allintrusione del geotessile allinterno dellanima drenate;
FS
CR
= fattore correttivo dovuto al fenomeno del creep;
FS
CC
= fattore riduttivo al fenomeno del chemical clogging;
FS
BC
= fattore riduttivo al fenomeno del biological clogging;
FS
OVERALL
= fattore riduttivo generale;
STIMA TRASMISSIVITA AMMISSIBILE STIMA TRASMISSIVITA AMMISSIBILE STIMA TRASMISSIVITA AMMISSIBILE STIMA TRASMISSIVITA AMMISSIBILE
Il passaggio finale poi quello di applicare la relazione di equivalenza che permette
di ottenere il valore di trasmissivit del gas rispetto alla trasmissivit dellacqua:
20 H
gas
=
gas
gas
20 H
20 H
gas
20 H
=
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58 58 58 58
CASI APPLICATIVI CASI APPLICATIVI CASI APPLICATIVI CASI APPLICATIVI
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59 59 59 59
CASI APPLICATIVI CASI APPLICATIVI CASI APPLICATIVI CASI APPLICATIVI
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60 60 60 60
V PARTE V PARTE V PARTE V PARTE SISTEMI DI RINFORZO SISTEMI DI RINFORZO SISTEMI DI RINFORZO SISTEMI DI RINFORZO
V VV VPARTE PARTE PARTE PARTE V VV VPARTE PARTE PARTE PARTE
PROGETTARE UN SISTEMA
DRENANTE SINTETICO
SISTEMI DI RINFORZO
VERIFICHE MECCANICHE
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61 61 61 61
VERIFICHE MECCANICHE
INTRODUZIONE INTRODUZIONE INTRODUZIONE INTRODUZIONE
Volendo propendere per un sistema di copertura definitivo geosintetico,
occorrer preliminarmente verificare che lo stato tensionale che si generer
allinterfaccia tra ogni strato sintetico, risulti compatibile con le caratteristiche
meccaniche dei materiali previsti a progetto.
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62 62 62 62
DATI DI INPUT DATI DI INPUT DATI DI INPUT DATI DI INPUT
Per impostare tali verifiche occorre definire i seguenti parametri:
geometria della scarpata su cui andr prevista linstallazione del sistema (lunghezza,
pendenza);
caratteristiche del terreno di copertura finale (spessore, peso specifico, coesione, caratteristiche del terreno di copertura finale (spessore, peso specifico, coesione,
angolo di attrito);
caratteristiche meccaniche dei materiali geosintetici previsti nel pacchetto di chiusura
(resistenza a trazione ammissibile, angolo di attrito allinterfaccia superiore ed inferiore,
adesione superiore ed inferiore, spessore );
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63 63 63 63
DATI DI INPUT DATI DI INPUT DATI DI INPUT DATI DI INPUT
Il peso dellammasso di terreno peso dellammasso di terreno peso dellammasso di terreno peso dellammasso di terreno (W) previsto sopra lultimo geosintetico previsto,
si calcola nel seguente modo:
L s W =
Dove:
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64 64 64 64
Dove:
= peso specifico del terreno [kN/m
3
];
s = spessore del terreno di riporto [m];
L = lunghezza della scarpata [m];
W = peso del terreno di riporto [kN/m].
DATI DI INPUT DATI DI INPUT DATI DI INPUT DATI DI INPUT
Detta la pendenza della scarpata, il peso proprio W si pu scomporre nelle due
componenti normale componenti normale componenti normale componenti normale (W
N
) e parallela parallela parallela parallela (W
P
) al pendio:
( ) cos =W W
Mediante dei tests specifici
(UNI EN ISO 12957-1 prova
di taglio diretto e UNI EN ISO 12957-2)
( ) cos =W W
N
( ) sen W W
P
=
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65 65 65 65
di taglio diretto e UNI EN ISO 12957-2)
possibile definire le caratteristiche, per ciascuna interfaccia, in termini di angolo di
attrito ( ) e adesione (a aa a) che consentiranno di eseguire le verifiche meccaniche di
integrit dei prodotti.
TEST DI TAGLIO DIRETTO TEST DI TAGLIO DIRETTO TEST DI TAGLIO DIRETTO TEST DI TAGLIO DIRETTO
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66 66 66 66
TEST DI TAGLIO DIRETTO TEST DI TAGLIO DIRETTO TEST DI TAGLIO DIRETTO TEST DI TAGLIO DIRETTO
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67 67 67 67
TEST DI TAGLIO DIRETTO TEST DI TAGLIO DIRETTO TEST DI TAGLIO DIRETTO TEST DI TAGLIO DIRETTO
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68 68 68 68
FONTE: MANASSERO AT AL. 1997
SFORZI TANGENZIALI SFORZI TANGENZIALI SFORZI TANGENZIALI SFORZI TANGENZIALI
Una volta noti gli stati tensionali tangenziali ti di tutte le interfacce, sar sufficiente
per ogni materiale considerato, eseguire il seguente controllo:
( )
inf sup max
>
Dove:
( )
inf sup max
>
s
T
max
max
=
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69 69 69 69
FONTE: MANASSERO AT AL. 1997
T
max
= resistenza a trazione massima ammissibile del geosintetico considerato [kN/m];
s = spessore del geosintetico considerato [m];
t
max
= tensione massima ammissibile del geosintetico considerato [kPa];
SFORZI TANGENZIALI SFORZI TANGENZIALI SFORZI TANGENZIALI SFORZI TANGENZIALI
Solitamente, per impostare il problema in favore di sicurezza, si trascura il fattore
adesione (a) sviluppando la verifica di integrit meccanica nel seguente modo:
( ) ( )
sup sup
tan cos
=
i i
W T
La tensione indotta sul singolo strato geosintetico sar pertanto:
( ) ( )
inf inf
tan cos
=
i i
W T
i
i i
i
s
T T
inf sup
=
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70 70 70 70
Oppure ragionare in termini di forza a trazione:
inf sup
=
i i i
T T T
SFORZI TANGENZIALI SFORZI TANGENZIALI SFORZI TANGENZIALI SFORZI TANGENZIALI
Linterpretazione del segno della tensione va interpretata nel seguente modo:
il geosintetico sar sottoposto ad uno sforzo di trazione;
il geosintetico sar sottoposto ad uno sforzo di compressione;
0 >
i
0 <
il geosintetico sar sottoposto ad uno sforzo di compressione;
Chiaramente nel caso in cui il geosintetico fosse sottoposto a sforzo di trazione,
occorrer verificare se non eccede la sua massima capacit di resistenza.
Il passaggio finale consiste nel calcolare il fattore di sicurezza associato:
0 <
i
T
FS
max
=
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71 71 71 71
i
T
T
FS
max
=
VI PARTE VI PARTE VI PARTE VI PARTE VERIFICHE ALLO SCIVOLAMENTO VERIFICHE ALLO SCIVOLAMENTO VERIFICHE ALLO SCIVOLAMENTO VERIFICHE ALLO SCIVOLAMENTO
VI VI VI VIPARTE PARTE PARTE PARTE VI VI VI VIPARTE PARTE PARTE PARTE
PROGETTARE UN SISTEMA
DRENANTE SINTETICO
SISTEMI DI RINFORZO
VERIFICHE ALLO SCIVOLAMENTO
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72 72 72 72
VERIFICHE ALLO SCIVOLAMENTO
MODELLO CONCETTUALE FISICO MODELLO CONCETTUALE FISICO MODELLO CONCETTUALE FISICO MODELLO CONCETTUALE FISICO
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73 73 73 73
MODELLO CONCETTUALE FISICO MODELLO CONCETTUALE FISICO MODELLO CONCETTUALE FISICO MODELLO CONCETTUALE FISICO
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74 74 74 74
L=lunghezza del pendio; t=spessore del terreno; W=peso del terreno; N =
componente normale al piano di W; Fs=componente parallela al piano di W;
PP=spinta passiva al piede; Rg=resistenza del geosintetico di rinforzo;
=coefficiente di attrito allinterfaccia critico; =inclinazione del pendio.
APPROCCIO PROGETTUALE APPROCCIO PROGETTUALE APPROCCIO PROGETTUALE APPROCCIO PROGETTUALE
APPROCCIO 2: A1+M1+R3 A1+M1+R3 A1+M1+R3 A1+M1+R3
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75 75 75 75
FORZA AGENTE FORZA AGENTE FORZA AGENTE FORZA AGENTE
Le forze agenti sul sistema sono rappresentate dalla componente della forza
peso del terreno lungo il pendio.
L t W * * = L t W * * =
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76 76 76 76
= peso specifico del terreno (kN/m
3
);
t = spessore dello strato di terreno (m);
L = lunghezza del pendio (m)
AZIONE DELLE FORZE AGENTI LUNGO IL PIANO AZIONE DELLE FORZE AGENTI LUNGO IL PIANO AZIONE DELLE FORZE AGENTI LUNGO IL PIANO AZIONE DELLE FORZE AGENTI LUNGO IL PIANO
La componente parallela la pendio generata dalla forza peso Ed
) ( * sen W Fs Ed = = ) ( * sen W Fs Ed = =
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77 77 77 77
FORZE RESISTENTI FORZE RESISTENTI FORZE RESISTENTI FORZE RESISTENTI
Le forze resistenti allo scivolamento sono:
R p m g R res d P R R F R / ) / ( / + + = =
Assumendo sia per la resistenza
del rinforzo gsy che per langolo
di attrito alinterfaccia
m = 1,1
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78 78 78 78
CALCOLO RESISTENZA DI PROGETTO DEL RINFORZO CALCOLO RESISTENZA DI PROGETTO DEL RINFORZO CALCOLO RESISTENZA DI PROGETTO DEL RINFORZO CALCOLO RESISTENZA DI PROGETTO DEL RINFORZO
Secondo la nuova normativa Rd >= Ed
d d E R >=
s R p m g F P R R >= + + / ) / (
) ( * * p s R m g P R F R >=
) 10 , 1 ( 10 , 1 * * p s g P R F R >=
) tan( * N R =
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79 79 79 79
) tan( * d N R =
) / ) ( arctan(tan m k d =
CONDIZIONI SISMICHE CONDIZIONI SISMICHE CONDIZIONI SISMICHE CONDIZIONI SISMICHE
In condizioni sismiche, variano sia le componenti Fs che R
) ( * * / ) cos( * * ) ( * sen k W k W sen W Fs E v h d + + = =
) tan( * d N R =
) cos( * * / ) ( * * ) cos( * v h k W sen k W W N + =
R p m g R res d P R R F R / ) / ( / + + = =
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80 80 80 80
CONSIDERAZIONI FINALI CONSIDERAZIONI FINALI CONSIDERAZIONI FINALI CONSIDERAZIONI FINALI
) ( * * p s R m g P R F R >=
Per ridurre in valore assoluto Rg possiamo:
RIDURRE FS RIDURRE FS RIDURRE FS RIDURRE FS (dipende dalla geometria del problema)
AUMENTARE R AUMENTARE R AUMENTARE R AUMENTARE R (dipende dallangolo di attrito allinterfaccia)
) ( * sen W Fs =
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81 81 81 81
) tan( * d N R =
ANCORAGGIO IN TRINCEA ANCORAGGIO IN TRINCEA ANCORAGGIO IN TRINCEA ANCORAGGIO IN TRINCEA
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82 82 82 82
ANCORAGGIO IN TRINCEA ANCORAGGIO IN TRINCEA ANCORAGGIO IN TRINCEA ANCORAGGIO IN TRINCEA
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83 83 83 83
ancor g ancor ancor FS FS R R FS FS * / * = =
STABILITA BERMA STABILITA BERMA STABILITA BERMA STABILITA BERMA
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84 84 84 84
berma taglio g berma taglio taglio FS FS R R FS FS = = * / *
MODELLO DI STABILITA KOERNER MODELLO DI STABILITA KOERNER MODELLO DI STABILITA KOERNER MODELLO DI STABILITA KOERNER
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85 85 85 85
MODELLO DI STABILITA KOERNER MODELLO DI STABILITA KOERNER MODELLO DI STABILITA KOERNER MODELLO DI STABILITA KOERNER
Solitamente, quando si vuole introdurre preliminarmente il concetto di stabilit
traslativo di un sistema composito, imposta una verifica allequilibrio limite per
un pendio indefinito.
Il piano di potenziale scivolamento considerato avere una pendenza , ,, , ed il Il piano di potenziale scivolamento considerato avere una pendenza , ,, , ed il
sistema composito iniziale costituito da uno strato di terreno di spessore s ss s posto
sopra una geomembrana in HDPE.
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86 86 86 86
MODELLO DI STABILITA KOERNER MODELLO DI STABILITA KOERNER MODELLO DI STABILITA KOERNER MODELLO DI STABILITA KOERNER
La stabilit del sistema verr chiaramente espressa mediante il rapporto tra le
forze stabilizzanti e le componenti che invece tenderanno a rendere instabile il
sistema, adottando il classico approccio del fattore di sicurezza:
=
zanti instabiliz forze
nti stabilizza forze
FS
( )
( )
( ) ( )
( )
( )
( )
tan
tan tan cos tan
=
=
sen W
W
sen W
N
FS
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87 87 87 87
Le conclusioni che si possono trarre sono che la stabilit del sistema dipendono
univocamente dai parametri geometrici del pendio e dalle caratteristiche
allinterfaccia presenti allinterno del sistema composito.
MODELLO DI STABILITA KOERNER MODELLO DI STABILITA KOERNER MODELLO DI STABILITA KOERNER MODELLO DI STABILITA KOERNER
In realt, le condizioni al contorno sono alquanto differenti; ci costringe
necessariamente di complicare il modello introducendo la geometria del pendio
definito.
Il procedimento di calcolo che viene proposto quello di Koerner Koerner Koerner Koerner (Koerner, Hwu -1991, Giroud e Beech
1989, Ling e Leshchinsky 1997).
Lapproccio matematico seguito dal metodo di calcolo, si basa sulla teoria dellequilibrio limite teoria dellequilibrio limite teoria dellequilibrio limite teoria dellequilibrio limite, applicato
ad un pendio definito.
Concettualmente studia lo stato di equilibrio limite di uno strato di riporto di terreno, posto direttamente a strato di riporto di terreno, posto direttamente a strato di riporto di terreno, posto direttamente a strato di riporto di terreno, posto direttamente a
contatto con una geomembrana liscia contatto con una geomembrana liscia contatto con una geomembrana liscia contatto con una geomembrana liscia (viene considerata la superficie di contatto generalmente pi critica).
Koerner adotta il modello del doppio cuneo modello del doppio cuneo modello del doppio cuneo modello del doppio cuneo, lungo un tratto di versante di lunghezza L. Il terreno di
ricoprimento ha uno spessore costante (t), e linterfaccia caratterizzata dai due parametri a a a a (adesione) e
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88 88 88 88
ricoprimento ha uno spessore costante (t), e linterfaccia caratterizzata dai due parametri a a a a (adesione) e
(angolo di attrito).
Allo scopo di quantificare il livello prestazionale del sistema, viene definito un FS, dato dal rapporto tra le
forze stabilizzanti e instabilizzanti, valutate lungo la linea di massima pendenza.
MODELLO DI STABILITA KOERNER MODELLO DI STABILITA KOERNER MODELLO DI STABILITA KOERNER MODELLO DI STABILITA KOERNER
Per determinare il fattore di sicurezza (F.S. F.S. F.S. F.S.) necessario definire le
seguenti grandezze, relative alla parte del cuneo attivo (A) e passivo
(P).
Per la parte attiva avremo: Per la parte attiva avremo:
|
|
\
|
=
2
tan
sen
1
h
L
h W
2
A
= cos W N
A A
|
|
|
=
h
L c C
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89 89 89 89
|
|
\
|
=
sen
h
L c C
a a
MODELLO DI STABILITA KOERNER MODELLO DI STABILITA KOERNER MODELLO DI STABILITA KOERNER MODELLO DI STABILITA KOERNER
Impostando le condizioni di equilibrio in direzione verticale direzione verticale direzione verticale direzione verticale, si perviene alla
seguente espressione:
+ C tan N
+
= sen
. S . F
C tan N
cos N W sen E
a A
A A A
( ) ( )
( ) . S . F sen
sen C tan N cos N W .) S . F (
E
a A A A
A
+
=
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90 90 90 90
MODELLO DI STABILITA KOERNER MODELLO DI STABILITA KOERNER MODELLO DI STABILITA KOERNER MODELLO DI STABILITA KOERNER
Per la parte passiva, avremo invece le seguenti grandezze:
=
2 sen
h
W
2
P
2 sen
+ = sen E W N
P P p
=
sen
ch
C
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91 91 91 91
MODELLO DI STABILITA KOERNER MODELLO DI STABILITA KOERNER MODELLO DI STABILITA KOERNER MODELLO DI STABILITA KOERNER
Da cui impostando la relazione di equilibrio in direzione orizzontale direzione orizzontale direzione orizzontale direzione orizzontale, si ottiene:
tan N C
cos E
P
+
=
. S . F
cos E
P
P
=
( )
+
=
tan sen . S . F cos
tan W C
E
P
P
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92 92 92 92
MODELLO DI STABILITA KOERNER MODELLO DI STABILITA KOERNER MODELLO DI STABILITA KOERNER MODELLO DI STABILITA KOERNER
Impostando infine la condizione al contorno di uguaglianza EA = EP EA = EP EA = EP EA = EP, si ottiene
una equazione di secondo grado del tipo ax2 + bx + c = 0, con x = F.S. x = F.S. x = F.S. x = F.S., la
cui soluzione :
a 2
ac 4 b b
. S . F
2
+
=
( ) = cos cos N W a
A A
( ) + = tan sen cos N W [ b
A A
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93 93 93 93
A A
( ) + + cos sen C tan N
a A
( )] tan W C sen
P
+ +
( ) + = tan sen C tan N c
2
a A
MODELLO DI STABILITA KOERNER CON RINFORZO MODELLO DI STABILITA KOERNER CON RINFORZO MODELLO DI STABILITA KOERNER CON RINFORZO MODELLO DI STABILITA KOERNER CON RINFORZO
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94 94 94 94
MODELLO DI STABILITA KOERNER CON RINFORZO MODELLO DI STABILITA KOERNER CON RINFORZO MODELLO DI STABILITA KOERNER CON RINFORZO MODELLO DI STABILITA KOERNER CON RINFORZO
La resistenza T TT T considerata nel modello di calcolo la resistenza resistenza resistenza resistenza
ammissibile ammissibile ammissibile ammissibile calcolata a partire dalla nominale nominale nominale nominale, applicando degli
opportuni fattori di sicurezza.
| |
|
|
\
|
=
bio / ch creep inst
ult allow
. C . F . C . F . C . F
1
T T
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95 95 95 95
MODELLO DI STABILITA KOERNER CON RINFORZO MODELLO DI STABILITA KOERNER CON RINFORZO MODELLO DI STABILITA KOERNER CON RINFORZO MODELLO DI STABILITA KOERNER CON RINFORZO
a
ac b b
FS
2
4
2
+
=
( ) ) cos( ) ( ) cos( sen T N W a
amm a a
=
( ) [ ] + = ) tan( ) ( ) ( ) cos( sen sen T N W b
amm a a
( ) ( ) ] ) tan( ) ( ) cos( ) ( ) tan(
p a a
W C sen sen C N + + +
( ) ) tan( ) ( ) tan(
2
sen C N c
a a
+ =
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96 96 96 96
VII PARTE VII PARTE VII PARTE VII PARTE CASI STUDIO CASI STUDIO CASI STUDIO CASI STUDIO
VII VII VII VIIPARTE PARTE PARTE PARTE VII VII VII VIIPARTE PARTE PARTE PARTE
CASI STUDIO
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97 97 97 97
VII PARTE VII PARTE VII PARTE VII PARTE CASI STUDIO CASI STUDIO CASI STUDIO CASI STUDIO
DISCARICA RAVENNA DISCARICA RAVENNA DISCARICA RAVENNA DISCARICA RAVENNA DISCARICA RAVENNA DISCARICA RAVENNA DISCARICA RAVENNA DISCARICA RAVENNA
ing. MASSIMILIANO NART - ROMA 4 maggio 2011
98 98 98 98
DISCARICA HERA RAVENNA DISCARICA HERA RAVENNA DISCARICA HERA RAVENNA DISCARICA HERA RAVENNA
ing. MASSIMILIANO NART - ROMA 4 maggio 2011
99 99 99 99
DISCARICA HERA RAVENNA DISCARICA HERA RAVENNA DISCARICA HERA RAVENNA DISCARICA HERA RAVENNA
ing. MASSIMILIANO NART - ROMA 4 maggio 2011
100 100 100 100
DISCARICA HERA RAVENNA DISCARICA HERA RAVENNA DISCARICA HERA RAVENNA DISCARICA HERA RAVENNA
ing. MASSIMILIANO NART - ROMA 4 maggio 2011
101 101 101 101
DISCARICA HERA RAVENNA DISCARICA HERA RAVENNA DISCARICA HERA RAVENNA DISCARICA HERA RAVENNA
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102 102 102 102
DISCARICA HERA RAVENNA DISCARICA HERA RAVENNA DISCARICA HERA RAVENNA DISCARICA HERA RAVENNA
ing. MASSIMILIANO NART - ROMA 4 maggio 2011
103 103 103 103
DISCARICA HERA RAVENNA DISCARICA HERA RAVENNA DISCARICA HERA RAVENNA DISCARICA HERA RAVENNA
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104 104 104 104
VII PARTE VII PARTE VII PARTE VII PARTE CASI STUDIO CASI STUDIO CASI STUDIO CASI STUDIO
DISCARICA LATINA DISCARICA LATINA DISCARICA LATINA DISCARICA LATINA DISCARICA LATINA DISCARICA LATINA DISCARICA LATINA DISCARICA LATINA
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105 105 105 105
DISCARICA LATINA DISCARICA LATINA DISCARICA LATINA DISCARICA LATINA
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106 106 106 106
DISCARICA LATINA DISCARICA LATINA DISCARICA LATINA DISCARICA LATINA
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107 107 107 107
DISCARICA LATINA DISCARICA LATINA DISCARICA LATINA DISCARICA LATINA
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108 108 108 108
VII PARTE VII PARTE VII PARTE VII PARTE CASI STUDIO CASI STUDIO CASI STUDIO CASI STUDIO
DISCARICA CALTANISSETTA DISCARICA CALTANISSETTA DISCARICA CALTANISSETTA DISCARICA CALTANISSETTA DISCARICA CALTANISSETTA DISCARICA CALTANISSETTA DISCARICA CALTANISSETTA DISCARICA CALTANISSETTA
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109 109 109 109
DISCARICA CALTANISSETTA DISCARICA CALTANISSETTA DISCARICA CALTANISSETTA DISCARICA CALTANISSETTA
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110 110 110 110
DISCARICA CALTANISSETTA DISCARICA CALTANISSETTA DISCARICA CALTANISSETTA DISCARICA CALTANISSETTA
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111 111 111 111
VII PARTE VII PARTE VII PARTE VII PARTE CASI STUDIO CASI STUDIO CASI STUDIO CASI STUDIO
DISCARICA GRECIA DISCARICA GRECIA DISCARICA GRECIA DISCARICA GRECIA DISCARICA GRECIA DISCARICA GRECIA DISCARICA GRECIA DISCARICA GRECIA
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112 112 112 112
DISCARICA GRECIA DISCARICA GRECIA DISCARICA GRECIA DISCARICA GRECIA
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113 113 113 113
DISCARICA GRECIA DISCARICA GRECIA DISCARICA GRECIA DISCARICA GRECIA
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114 114 114 114
VII PARTE VII PARTE VII PARTE VII PARTE CASI STUDIO CASI STUDIO CASI STUDIO CASI STUDIO
DISCARICA BALCANI DISCARICA BALCANI DISCARICA BALCANI DISCARICA BALCANI DISCARICA BALCANI DISCARICA BALCANI DISCARICA BALCANI DISCARICA BALCANI
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115 115 115 115
DISCARICA BALCANI DISCARICA BALCANI DISCARICA BALCANI DISCARICA BALCANI
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116 116 116 116
DISCARICA BALCANI DISCARICA BALCANI DISCARICA BALCANI DISCARICA BALCANI
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117 117 117 117
VII PARTE VII PARTE VII PARTE VII PARTE CASI STUDIO CASI STUDIO CASI STUDIO CASI STUDIO
MESSA IN SICUREZZA MESSA IN SICUREZZA MESSA IN SICUREZZA MESSA IN SICUREZZA MESSA IN SICUREZZA MESSA IN SICUREZZA MESSA IN SICUREZZA MESSA IN SICUREZZA
PERMAMENTE PERMAMENTE PERMAMENTE PERMAMENTE
VENETO VENETO VENETO VENETO
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118 118 118 118
MESSA IN SICUREZZA VENETO MESSA IN SICUREZZA VENETO MESSA IN SICUREZZA VENETO MESSA IN SICUREZZA VENETO
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119 119 119 119
MESSA IN SICUREZZA VENETO MESSA IN SICUREZZA VENETO MESSA IN SICUREZZA VENETO MESSA IN SICUREZZA VENETO
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120 120 120 120
VII PARTE VII PARTE VII PARTE VII PARTE CASI STUDIO CASI STUDIO CASI STUDIO CASI STUDIO
DISCARICA AV MI DISCARICA AV MI DISCARICA AV MI DISCARICA AV MI- -- -TO TO TO TO DISCARICA AV MI DISCARICA AV MI DISCARICA AV MI DISCARICA AV MI- -- -TO TO TO TO
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121 121 121 121
DISCARICA MILANO DISCARICA MILANO DISCARICA MILANO DISCARICA MILANO
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122 122 122 122
GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE
DELLATTENZIONE DELLATTENZIONE DELLATTENZIONE DELLATTENZIONE
massimiliano.nart@temageo.com
tecnico@temageo.com
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123 123 123 123
tecnico@temageo.com