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DIZIONARIO
DI ERUDIZIONE
STORICO-ECCLESIASTICA
DA S. PIETRO SINO Al NOSTRI GIORNI
SPECIALMENTE INTORNO
AI PRINCIPALI SANTI, BEATI, MARTIRI, PADRI,, VI SOMMI PONTEFICI, CARDINALI
COMPILAZIONE
GREGORIO XVI.
VOL. IV.
IN VENEZIA
DALLA TIPOGRAFIA EMILIANA
il 1) C C C X L,
DIZIONARIO
DI ERUDIZIONE
B
BAA BAB
IX,
B i
• AANITI. Eretici
quali abbracciarono gli erro-
del secolo causa della cattolica fede e della ec-
clesiastica disciplina. Noi non riporte-
ri dei manichei. Il loro capo chia- remo che un sol fatto per mostra-
mavasi Baanes, o Baani , che si di- re quanto gli stesse a cuore l'osser-
ceva discepolo di Epafrodito. vanza delle leggi ecclesiastiche. L'im-
BABIA o BABRA. Città vesco- peratore Filippo conduceva una vi-
vile nell' Africa , nella provincia ta cosi dedita ad ogni sorta di vi-
di Numidia, sotto la metropoli di zii , da recar grave scandalo non
Cirta. solo ai cristiani, ma eziandio agi' in-
BABILA(s.). Le notizie, che ne fedeli più dissoluti. Si avvicinava il
prelato, son poche , ma cosi luminose, que reo di gravi delitti, e fumante
da farlo riguardare come uno dei ancora del sangue di Gordiano, eb-
più celebri vescovi del suo tempo. be la temerità di presentarsi al tem-
Egli, nel 237 occupò la sede di
, pio ad assistere alle divote funzioni.
Antiochia, che prima di lui era sta- Come Babila ebbe contezza di ciò,
ta governata da undici vescovi ; e tutto sentissi animato dal più arden-
con tanta prudenza e zelo sostenne te zelo, e nulla temendo i pericoli
la sua dignità da mostrarsi degno
, a cui si esponeva, recossi incontro
successore di quell' Ignazio, che due a Filippo per impedirgli 1' ingres-
secoli prima era stato il modello di so in quel luogo sacro. L' impera-
tutte le virtù episcopali. Governò tore fu colpito dalla costanza di
la sua diocesi per tredici anni cir- quel prelato, e ben presto si sotto-
za, qualora trattavasi di sostenere la de' suoi falli, dopo la quale unisci
4 BAB BAB
ai pubblici penitenti, e si fermò al- BABILONIA. Patriarcato dm
la porta della chiesa. Caldei [Babylom-n. nalionis Chal-
Ma diciamo qualche cosa intor- dacoruni in Mesopotamia). Diverse
no l'impegno di Babila per soste- sono le città di questo nome. Ba-
nere le verità della cattolica reli- bilonia, città celebre dell'Oriente
gione, della quale fu martire invit- posta sull'Eufrate, è la capitale
to. Sotto
impero di Filippo la
l' del più antico impero del mondo.
Chiesa godeva di molta pace, e quin- L'opinione più probabile è che Nem-
di il numero dei credenti di gior- rod l'abbia fondata, e ne sia stato il
no in giorno aumentava. Ma non primo re. Per dir qualche cosa della
andò guari di tempo, che la perse- sua sontuosa magnificenza, basti ricor-
cuzione tornò ad incrudelire, e la dare, che le sue celebrate mura aveano
bella sposa di Cristo si vide esposta cento porte di bronzo massiccio. Pre-
ai più L'infame Decio,
fieri travagli. tendono alcuni che l'idolatria abbia
alla metà del terzo secolo, ne fu avuto origine in Babilonia. In questa
l'autore, dopo essersi imbrattato le città gli ebrei soffrirono settanta anni
mani nel sangue di Filippo. Chiun- di schiavitù. Babilonia è presa nella
que era fregiato del carattere di scrittura per un luogo di disordini,
cristiano , trovavasi esposto ai più e di delitti : onde si dice questa è
crudeli tormenti, qualora non rin- una Babilonia per esprimere in ge-
negasse la fede. I prelati poi furo- nerale un luogo pieno di confusio-
no quelli contro i quali si scagliò ne, di disordine , di libertinaggio e
con maggior furore l'empio tiranno. di delitti. Nei
tempi della primi
Il nostro Babila fu arrestato, e rin- Chiesa Babilonia era sede episcopa-
chiuso in tetra prigione , ove consu- le, e per conseguenza della diocesi
mato dai disagi, terminò la sua glo- di Caldea ed ora è un patriarcato
riosa carriera, nel 25 1
, col dolce con- de' Caldei. V. Caldei.
forto di morir martire per la cattolica BABILONIA di Egitto. Città ve-
Chiesa. I latini ne celebrano la festa scovile della seconda Augustamnica
nel dì 24 gennaio, ed i greci ai 4 di nel patriarcato di Alessandria, che
settembre. I cristiani innalzarono un fu fabbricata ai tempi del re Se-
tempio sopra la sua tomba, e poscia sostri dai prigionieri, che questo prin-
Gallo Cesare ne eresse un altro nel cipe avea condotti da Babilonia di
borgo di Dafne, cinque miglia lon- Caldea , e che oppressi da' lavori i ,
tano da Antiochia, nel quale ripo- quali venivano loro imposti, eransi
sano le reliquie di cotesto martire. impadroniti di una fortezza lungo
S. Gio. Grisostomo, Teodoreto ed il fiume, avevano fatta la guerra a-
altri ne assicurano, che quel
scrittori gli egiziani loro vicini, e in fine si
6 BAB BAB
de, o Caldea provincia dell' impero se ne impadronì il principe Turco-
turco , che comprende gran parte manno Hassan, e nel i5o8 Schach
dell' antico impero Assiro , e le ro- Ismaele re di Persia : da quel tem-
vine di Ninive, e di Babilonia già po divenne Bagdad oggetto di san-
capitale dell' Oriente, e di Iesifonte. guinose discordie fra i turchi e i
scuoprono nelle sue vicinanze. Ba- Bagdad nell'anno i638, dopo aver-
bilonia era sull'Eufrate, Bagdad è vi perduto quaranta mila uomini
sul Tigri, i quali due grandi fiumi per espugnarla. Quindi fu assediata
ivi si avvicinano per confondere le tre volte nel decorso secolo dai per-
loro acque, e non sono uno dall'al- siani inutilmente, e molto soffri nel
tro lontani, che sei ore circa di cam- terremoto del 1769.
mino. Abugiazar Alman-
Il CalilTo Nell'anno i632, il Sommo Ponte-
sore Bagdad cioè città di
edificò , fice Urbano Vili, Barberini, fioren-
pace, nell'anno di Cristo 762, ed tino, istituì in Bagdad il vescovo di
impiegò quattro anni, onde divenne Babilonia, con giurisdizione sui cat-
la metropoli del califfato sotto i tolici dell'Assiria di Mesopotamia, ora
saraceni del XII secolo. Vi sono Diarbek ( i cui boschi servirono
molti Bazar, ove stanno i fondachi di legname alle flotte di Alessandro,
de' mercanti essendo il suo com- , e di Traiano), di Bassora, o Te re-
mercio attivissimo, e cinque moschee, do n j grande e popolosa città, fon-
due delle quali più. vaste, ed ador- data dal califfo Omar III nel 636,
ne. Evvi pure una cappella pei gre- di Mosul, o Durbeta , dal cui luo-
ci eretiei-nestoriani. I turchi della go presero il nome i 3Iussolini pei
setta di Ah ritengono che questo copiosi edificii di cotone, ne' quali
loro profeta vi abbia dimorato, ed singolarmente si distingue ; ed Emid,
in gran numero vi si recano quan- o Amida, vasta ed antica città,
do vanno alla Mecca. Vuoisi esi- che poscia ebbe vescovo particolare.
stervi la tomba del profeta Eze- Questo vescovo esercitò la giurisdi-
chiele visitata spesso dagli ebrei, e zione anco sul vescovato d'Hispa-
fra i molti sepolcri , vi è una pic- han, che designato ne' limiti giuris-
cola torre, sotto di cui ne' primor- dizionali da Urbano Vili, soltanto
di i del IX secolo racchiuse Zobeide, nel 1694 fu eretto nel Pontificato
celebre sposa del califfo Haroun di Innocenzo XII, per cui la sacra
Eiraschid. Sotto il regno degli Abes- congregazione Propaganda colla
di
sidi, per cinque secoli Bagdad ri- sua autorità impose ai due vesco-
splendette come capitale di poten- vi, di Babilonia e di Hispahan, che
BAB BAB 7
jnelitano scalzo chiamato nel suo
, ria e la Media. La chiesa pei cat-
giunse alla sua residenza nel 1640. caldei, i siri, e gli armeni catto-
A questa chiesa di Bagdad fu ap- lici vi hanno delle cappelle, con sa-
plicato tìel 1696 un legato di sei cerdoti del proprio rito. I carmeli-
mila doppie, fatto alla congregazio- tani scalzi vi hanno ospizio e chie-
ne Propaganda dall' insigne pie-
di sa con rendite; e il defonto vesco-
tà d' una dama francese chiamata vo monsignor Coupperrié istituì a
Bicovart vedova di Gue-Bagnols
, proprie spese due scuole, una pei
pel sostentamento d' un vescovo ; ed fanciulli, l' altra per le fanciulle cat-
vertì quattro vescovi siriaci , detti to eretto nel 638 mercè le cure di
giacobiti, col loro clero, e molti di Blidegisillo diacono di Parigi, ed
quella nazione. Bisolvette pertanto era lontano da quella città due
il predetto vescovo di Babilonia di leghe soltanto. La elezione non po-
recare da sé stesso le consolanti no- tea cadere sopra un soggetto più
tizie al Pontefice Pio VI, il quale degno imperocché non appena eb-
;
gliere ,
perchè chi acquista tal sempre aver impiegato un decen-
grado , vicue ad essere libero dagli nio negli studii , cioè sei anni in-
, ,
BAC BAC 9
Itami di applicarsi alla spiegazione non nobili ; così la sola differenza, che
della Bibbia, tre nella spiegazione esisteva fra i nobili e i plebei nelle
di essa, ed uno in quella delle sen- università, riducevasi a questo, che
tenze. i nobili essendo Baccellieri, dopo tre
Dopo che fu mutato l'ordine de- anni di studii nella scuola di diritto,
gli studii in Francia, chiunque a- potevano conseguire le patenti di
vesse ottenuto il grado di Baccellie- nomina dall'università, laddove esi-
re, secondo le formalità assegnale nel gevansi pei plebei cinque anni di
regno, consideravasi qual Baccelliere studio innanzi di ottenere l' appel-
formato, ed era distinto dai Baccel- lazione di graduato, che proveniva
lieri ai quali alcune uni-
graziati , da tali patenti di nomina. V. Uni-
versità accordavano la patente di versità.
Baccelleria, non avendo riguardo al- BACCHETTA, o mazza sottile,
lo spazio di tempo da essi consu- verga. In alcune chiese come a Lio-
mato negli studii, ed era pur anche ne, a Bouen, ed in alcuni monisteri,
distinto dai Baccellieri privilegiati, ai come in quello di Clugny, havvi co-
quali i Papi, o i legati concedeva- stumanza di portare in certe proces-
no il titolo e i privilegii della Bac- sioni delle Bacchette bianche, o d'al-
celleria. tro colore. Quest' uso probabilmente
I nobili per parte di padre e di deriva dai bastoni (Predi'), che si
madre potevano conseguire il gra- usavano nelle processioni, talvolta lun-
do di Baccelliere nel diritto civile e ghe e gravose, per reggersi nel cam-
canonico, dopo averne fatto studio mino.
per Io spazio di tre anni, provan- Ai 12 di maggio, giorno della
do la loro nobiltà mediante un cer- limosina di s. Martino in Francia ,
io B A C BAC
cani sui fatti, de' quali negano la gli anni santi ad acquistarvi il giu-
possibilità; altri li spiegano con ar- bileo, molti de' quali sotto il manto
gomenti fisici della traspirazione, e della religione, e colf apparenza di
del molo ; altri infine ne accagio- pietà andavano girovagando a spe-
nano il demonio. Nel secolo trascor- se del prossimo per quel modo in-
so si stesero molti sci itti intorno gannato. Bergier alla voce Bacchet-
alla Bacchetta divinatoria stata sco- tone o Bigotto, dice : » Qualunque sia
nosciuta sino al secolo XV. Giaco- l'origine di tale parola, significa un
mo Aimar, villico di s. Veran nel divoto superstizioso, e chiamasi bi-
Delflnato, ottenne celebrità per l'uso gotteria una pietà mal diretta e po-
fatto di tale Bacchetta, colla quale co illuminata. Ma l' abuso , che gli
pretendeva scoprire le acque sotter- increduli e i cattivi cristiani fanno
ranee, i metalli sepolti nelle viscere di questa voce per ispirare il dis-
della terra e persino gli assassini. prezzo della pietà in genere, non
Baccontasi pure che certo Beaucaire, deve imporre: costoro sono cattivi
nell'anno 1692, trascegliesse tra do- giudici, che non conoscono né la
dici prigionieri uno degli scellerati, religione, né la virtù.
che trucidarono un bettoliere di BACCO (s.) V. Sergio. s.
BAC BAC ! 1
che si mostrassero col Bacio il mu- terzo dopo Credo, ovvero, se non
il
minata che sia l'orazione detta Post- p. 1). Quell'uso tuttavia durò sino
communio j il decimo finalmente a' tempi d'Innocenzo III, eletto nel
dere l' Altare. Consimile a questo ceasi in altre chiese, come in Ma-
era l'altro antichissimo rito, con cui gonza In quella poi di Catalo-
ecc.
il primicerio della scuola de' canto- gna, ove celebrasse il vescovo, pri-
ri incontrava il Pontefice, quando ma del Bacio di pace, il diacono
iiM iva dal segretario, e baciavagli Ja baciava l'altare e l'omero destro
spalla destra , per dinotare 1' an- del vescovo; e, data la pace, gli
gelo , che annunziò la
a' pastori porgea un Bacio nel petto. Nella
nascita del Simile Ba-
Redentore. liturgia di Salisburgo , il vescovo
cio neh' antica disciplina si porgea- impartiva il Bacio di pace prima
110 scambievolmente i fedeli, che as- della confessione , dicendo : Pax
sistevano a' sacri misteri, prima che Chrisli, ouam nobis per Evangc-
il sacerdote facesse la comunione. lium suum tradititi, conservet cor-
Di menzione Giustino mar-
esso fa da nostra et corpora in vtiam ce-
tire nelle sue orazioni ad Antoni- ternam. Amen. Martene De antiq.
no Pio, ove dice: precibus infinitis eccl. ritìhiSj lib. I,c. 4 5
A. 12, Ord.
nos ìnvicem osculo salutamus , ed XIII, XVI, XXIII.
aggiugne, che dipoi si amministrava Bacio di pace dicesi quello an-
1' Eucaristia. Similmente s. Agosti- cora che nella consecrazione de' ve-
no, Semi. L XX
XIII de diversis 3 scovi è dato dal consecratore e dai
lo ricorda: Post oralionem do/ni- vescovi assistenti al novello conse-
nicam dici tur : Pax vobiscum, crato per due volte. La prima do-
et osculantur se invicem christiani po che venne investito dell' episco-
(Rer. Liturgicar. lib. II e. 16); Le- conda al termine della funzione do-
Biim (tom. I p. 63); Ugone Menar- po che il consecrato ha fatto per
.
BAC BAC , 5
tre volte l'augurio al consecratore rando {Rationalis lib. II, e. io) di-
dicendo : ad midlos annos. Questo ce, che un tempo il vescovo dava
da' primi tempi non sia stato intro- ministrargli la comunione. V. Cata-
dotto tanto nella Chiesa latina, che lano, Co/nm. in Pont. Rom. T. I.
nella greca. li' autore delle apostoli- Egualmente il Bacio di pace vien
che costituzioni prescrive, che, posto il porto dal vescovo nella solenne be-
vescovo consecrato nel possesso del nedizione degli abbati. Questo si dà
suo trono, gli venga dato il Bacio per due volte dopo che
: il primo ,
dinato la promessa dell' obbedienza peraltro lascia ciò all' arbitrio dei
e riverenza, prende le mani di lui vescovi. Il concilio quinto provin-
fra le sue, e gli porge il Bacio, di- ciale di Milano ne stabilì la regola
cendo Pax Domini sit semper te-
: per osservarlo. » Terminato il si-
i4 BAC BAC
» lo dieno scambievolmente con ti- BACIO nel Battesimo. E quello,
» more ed amore di Dio. Che se che anticamente nelle chiese dell'A-
>> il numero delle persone è tale frica si accostumava di porgere ai
» che la cerimonia andasse troppo battezzati subito dopo il loro spi-
>> a lungo allora i preposti e gli
, rituale lavacro . Di ciò fa testi-
porgere a' vescovi del loro regno al- benedetto ed il ginocchio del Pon-
lorché li ricevevano. Infatti cosi ven- tefice.
BAC BAC i5
meno che in quello manoscritto di La mano del vescovo o del sa-
s. Leone, ove anzi si prescrive, che cerdote vien anco baciata dal dia-
sieno baciate ambedue le mani. Il cono nel servigio dell'altare, qua-
Pontificale Romano della biblioteca lunque volta gli porge un qualche
Colbertina aggiugne in tal proposi- oggetto, cui egualmente deve ba-
to, che se il consecratore è il Papa, ciare. Lo stesso dee eseguire al-
nunij accipil sanctum panem. L'anti- II, ad ami. 294? raccogliamo, che fu
co Ordine Romano ne fa parimente baciato il piede a s. Cajo Papa, e-
memoria, e Durando (Rationalis lib. letto nel s83, quando, riunita las-
II, e. io) riferisce, che il diacono e semblea de' fedeli in casa di un cer-
suddiacono nella loro ordinazione to Gabinio, si fé' noto il martirio
dovean baciare la mano del vesco- di s. Susanna. Lo stesso atto ven-
vo, che li comunicava. Ora tal di- ne eseguito dall'imperatore Costan-
sciplina è ristretta al Papa, a' Car- tino, il Papa s. Sil-
Grande, verso il
trati, cui invece della mano si bacia presso Anastasio bibliotecario. Però
l'anello nel ricevere la comunione quella costumanza per qualche secolo
e in altre circostanze. fu comune anche verso i vescovi. In-
,
16 BAC BAC
fatti l'Ordine Romano prescriveva che di lui figlio, nell'SiG, per tre
il diacono, prima di cantar il vangelo volte prosteso a terra baciò il pie-
nella messa solenne, baciasse il pie- de a Papa Stefano IV, mentre u-
de al vescovo. S.Girolamo nell'Epist. Scì da Beims per incontrarlo; Sigi-
6 ad Pa mina chi uni, ricorda che, es- nulfò, principe di Benevento a Ser-
sendo venuto in Gerusalemme s. E- gio II neh' 844 > Stefano, re d' Un-
,
tavano sopra de' sandali una croce trovavasi a Sutri, e dipoi in Vene-
ricamata, siccome oggidì la tiene il zia ad Alessandro III. E per non
Pontefice sulle scarpe ( Vedi). Ma dire di tanti altri, Sigismondo impe-
quel costume durò fino a' tempi ratore li baciò ad Eugenio IV, nel-
di san Gregorio VII, del 1078, 1' anno i433, allorché ricevette da
il quale ordinando non doversi lui le insegne imperiali; Carlo VIII,
chiamar Papa che il supremo Ge- re di Francia, ad Alessandro VI nel
rarca, prescrisse ancora che a lui i495; Carlo V d'Austria, a Clemen-
solo, e non ad altri, fosse riserba- te VII, nel i53o, ed al successore di
to il bacio del piede. V. Catalano. lui Paolo III finalmente Carlo re di
;
Comm. in Pontif. Rom. t. II, tit. Napoli, e poi della monarchia spa-
XXIV, § 1, n. 3. gnuola col nome di Carlo III, al
al di lui campo, che nel 749 as- delle sue Dissertazioni postume.
sediava Perugia, aflin di stornarlo Ben sappiamo non essere appro-
da quell'impresa; Carlo Magno nel vata dagli eretici siffatta costumanza
79Ì ad Adriano I; Lodovico Pio, di baciare il piede al Sommo Pon-
BAC BAC 17
tefice, quasi che in essa siavi im- che si conserva nella chiesa ai Mon-
plicita una adorazione. ti; in un'immagine di Onorio I,
Tuttavia, anche secondo la Scrit- creato Pontefice nel 625, che si ve-
tura, v' hanno due sorta di adora- de nel mosaico della chiesa di san-
zione; quella che si deve solamen- ta Agnese fuori le mura; in quel-
te a Dio , e l' altra che non solo la di san Cornelio Papa del 2 54
senza peccato, ma virtuosamente nell'altro mosaico della basilica di
anzi si tributa agli uomini. Di que- s. Maria in Trastevere.
sta seconda abbiamo molti esempi Che a' vescovi ancora si bacias-
nel Genesi, e nel primo libro dei sero anticamente i piedi crucigeri,
Paralipomeni al capo ultimo, dove non è più. dubbio, dacché Gregorio
parlandosi di tutto il popolo con- VII, del 1073, slabi lì , che il solo
gregato si dice : Adoraverunt Deum romano Pontefice potesse chiamar-
et deincle Regem. L' adorazione quin- siPapa, e proibì negli altri vesco-
di e la riverenza, che in questo mo- vi siffatto uso,siccome avverte il
do si fa al Pontefice, non è la stessa Catalano (Pontif. Rom. tom. II, tit.
che si fa a Dio ; ma d' un ordine XXIV, § 1, num. 3). Anzi oltre i
inferiore e di un'altra specie ; tut- vescovi, molti altri ecclesiastici por-
tavia ridonda in Dio ed in Cristo tavano i calce' crucigeri , come si
feo
i8 BAC BAC
sali insieme collo stringersi della BACOLO o Bastone. E ordina-
destra in confermazione del solenne nari amente un istrumento fatto per
atto conchiuso. Tertulliano (De ve- riposarvi sopra nel camminare. Pe-
sti, la quale infestò la Chiesa nel mentre venia letto il vangelo. L'an-
secolo decimosesto. Questi eretici in- tica disciplina mirava con ciò a far
forza colla forza. Così la pensavano cerdoti neh' accostarsi all' altare , e
Siabberiaci , dalla paiola tedesca alla novella elezione. Gli esenti poi
Stabj che significa bastone. della guardia nobile Pontifìcia, che
,
CAC BAC 19
hanno grado di colonnelli, allor-
i! li hanno pure lo stemma del Por-
ché neir anticamera del Papa sono porato, e sono di color verde o
di guardia portano anch' essi un
,
paonazzo, cioè del primo, se il Car-
bastoncino qual segnale, che sono dinale non è creato dal Papa mor-
di fazione ; e quando seguono il to, e del secondo colore se il Car-
2 BAC BAC
l' altra parte lo stemma di esso in- luoghi e tempi non fu sempre e-
tagliato e dorato, o dipinto; per guale. Appellavasi pedum se era di-
cui nel dar loro il possesso della ca- ritto colla cima ritorta ed aguzzo
rica, si pone ad essi in mano dal nella punta; ferula cambuta o cam-
primicerio. brica se era diritto senza curvatura,
na eie. part. I, lib. II, cap. 58, cui si legge, che nel possesso dato
n. i. Coperto di lamine d'oro era al novello Pontefice gli si dava la
episc. lib. II ) dice di aver veduto l' ultima figura, cioè croccia, è
in quella città, e d'argento erano quello che usarono sempre, ed usa-
due , che giusta 1' autorità di
que' ,
no anche al presente i vescovi gre-
Corrado vescovo (in C/ironico re- ci , siri , moscoviti , armeni ed altri
BAC BAC 1 r
ne l' ebbe da s. Pietro , si può fa- vatura della sommità , dicon essi
cilmente rilevare come 1' uso del vuoisi indicare l' amore , con cui
pastorale ripeter si debba da' primi il vescovo deve attrarre gli erranti
tempi della Chiesa; anzi da quest'ul- all'ovile; nella lunghezza del ba-
timo fatto si conosce, cbe fin da stone, la vigilanza nel custodire
queir epoca venia conferito allora i fedeli , e nell' aguzza punta con
soltanto, che seguiva la consecrazio- cui termina, il rigore col quale de-
ne. Tal disciplina fu sempre osser- ve svegliare l' accidia. Tale spiega-
vata nella Cbiesa. Oltre le tante zione vien molto bene compresa
testimonianze, cbe se ne potrebbero nel verso, che sta impresso nel pre-
addurre, abbiamo il concilio IV di fato pastorale di s. Saturnino: Cur-
Toledo, il quale nel canone 28 ordina va traini 3 quos virga regit^ pars
espressamente, che a' vescovi ingiu- ultima pungit.
stamente deposti vengano resti- Anticamente solevano i vescovi
tuite le pontificalicon insegne, e in qualche solenne comparsa, o in
queste il Bacolo pastorale, perchè qualche viaggio, portar innanzi, o
1' ebbero nella consecrazione quia : farsi portare il Bacolo pastorale
in ordinatione perceperunt. Altri nel qual caso i notai ne adempiva-
esempi ne riferiscono Isidoro Ispa- no l'ufficio. V. alartene, loco cit.
lense De offic. ecclesia*. Lib. II e. a. io, e Cipriano che nel lib. II,
2j; Ugo da s. Vittore nel libro de in Vita s. Cesarei Arelat., ce ne
Sacramenti,? e. 1 1, ed altri. Il alar- offre un esempio. Anche i greci
tene [De Antiq. Eccles. ritib. lib. I. in qualche particolare incontro ac-
e. 8. a 11) riporta le formule tratte costumavano seguire la stessa ceri-
da antichissimi pontificali che si , monia. Narra Silvestro Sguropolo
usavano nel darlo a' vescovi conse- (Historia Synod. Florent. lib. IV.
crati. e. i4), che Giuseppe patriarca di
Secondo l'attuale romano ponti- Costantinopoli recatosi in Ferrara
ficale , il Bacolo vien consegnato al presso Eugenio IV, giunto al palazzo
vescovo nella di lui consecrazione, Papale, prese in mano il pastorale,
dopo che si è fatta la benedizione che sino allora gli aveva portato di-
dello stesso, quando prima non fos- nanzi il suo servo, e che dipoi, ri-
se stato benedetto. Il consecratore tornato dal Pontefice, volle che si
nel darglielo dice la formula: Ac- occultasse in un fodero.
cipe Bacidum pastorali* officìi , ut Ma non furono i vescovi soltanto
sis in corrigendis vìtiis pie sceviens, insigniti del Bacolo, che lo ebbero
judicium sine ira tenens, in foven- ancora alcuni abbati come segno
dis virtutibus auditorum animos della loro autorità nel governare i
22 BAC BAC
che ne sia di tal' opinione, o se piul- da altri all'altare del santo. Ivi giun-
tosto gli abbati l'abbiano per con- to, lo investivano dell'abbazia col to-
suetudine degli antichi monaci, o gliere il Bacolo dal sepolcro e dar-
per quella certa somiglianza, clic glielo in mano. A tenore della vi-
hanno coli' autorità episcopale, egli gente disciplina ecclesiastica, gli ab-
è certo, che lo usavano prima che bati che usano i Pontificali, ricevo-
durre, che a que' giorni lo adope- dis vitiis pie sceviens, et cani iratus
rassero per uso antico, né punto fueris misericordice memoreris. Il
come segnai d'ambizione, ma di sola Macri poi alla parola Canibula di-
autorità. Che antico ne fosse l'uso, ce, che era un Bacolo che gli ab-
si prova col Martene (Op. cit. lib. bati consegnavano ai decani de' mo-
II, e. 2), il quale nell'Ordine VI, nisterii qual contrassegno di autorità
benedizione degli abbati, venia loro che alle abbadesse, e venia loro da-
consegnato il pastorale. Lo stesso to nella solenne istallazione. Marte-
autore riferisce parecchi altri Ordi- ne, loc. cit., distesamente riporta gli
ni tratti dai libri Pontificali di non Ordini tratti dagli antichi pontifi-
minore autorità, dai quali si rileva cali, in cui si legge la formula colla
la stessa cosa. Tuttavolta per distin- quale si dava.
guere il Bacolo degli abbati da quel- Anche a certi altri prelati distinti,
poscia era condotto dal decano e Il Sommo Pontefice non fa uso del
BAG BAG 23
E vero che per molto tempo Papi i Cardinale Zelada conservava nel suo
usarono un bastone, ma questo piut- museo un Bastone lavorato parte a
tostochè pastorale, si potea conside- grotteschi, e parte con intagli rap-
rare uno scettro. Infatti altro non presentanti cinque fatti della vita di
era che la ferula {Vedi), come dicem- Gesù Cristo, spiegati con altrettanti
mo di sopra. Che se ritroviamo la distici. Sotto il pomo avea scolpite
immagine di qualche Pontefice col varie azioni della vita di s. IVicolò
Bacolo ricurvo com' è quella di , da Tolentino, con le iscrizioni in pro-
Giovanni X, del 91 5, riportata dal sa. In fine del Bastone, v'era il nome
Cavalieri nelle sue immagini dei dell'artefice,espresso con queste pa-
Papi, hassi molto a dubitare sulla role: Frater A. A. de civitale Ce-
loro verità, raccolte avendole il ci- phaludi siculus Ordinis s. Augu-
,
espose la immagine del detto Papa che venisse lavorato o per una com-
senza Pastorale. missione o per fargliene regalo. Lo
,
24 BAC BAD
stesso Cardinale regalò al museo del le simboleggiare la mansuetudine
Collegio romano due Bastoni: uno di quel Pontefice. Sotto la capra si
presentazioni le geste della Ven. Jesu restituii. Sotto questi bassi ri-
serva di Dio suor Orsola Benincasa. lievi sonvi l'anello e il fiocco d'oro.
Abbiamo dal Diario di Boma In fine del Bastone avvi una lunga
nel 174.1 num. 3774, che Benedet- liviera di lama d'oro, in cui da una
to XIV, stando nella villeggiatura parte è stata incisa l'epigrafe, tolta
di Castel-Gandolfo, venne presentato da' salmi: Salva a cornibus uni-
di un Bastone con pomo di diaspro corniuni meani
humilitalem e _,
B A D BAD 25
Estremadura, pro-
essa capitale della le e di s. Cristoforo. Sulla gran
vincia della Spagna che formò già , piazza evvi la magnifica cattedrale
parte del regno di Castiglia^ ed an- dedicata a s. Giovanni, la quale ha
ticamente era nota col nome di Be- un capitolo composto di sei dignità,
llina. In vece del nome di Pax Au- quindici canonici, quattordici pre-
gusta, datole dai romani per traman- bendati , dieci semiprebendati, venti
dare la memoria della pacificazione cappellani, ec. Eranvi in essa un
delle Badajox ritiene quello
Spagne , collegio di gesuiti, ed undici altre case
impostole dai mori, che la tolsero religiose d'ambo i sessi. La diocesi
ai goti nell'ottavo secolo , dopo che era formata da sessantatre parroc-
questi se n erano impadroniti nel chie divise in due arcidiaconati e ;
a6 B A D BAD
.nascita un monistero, del quale fu palatinato lungo la sponda destra
il moderatore con molta prudenza, del Beno; nel circolo dell'alto B.eno,
che il sangue de' cristiani. Anche gno di Baviera e dal gran ducato
Bademo venne preso con sette suoi di Assia Darmstadt , all' E. dal re-
discepoli, e rinchiuso in orrida pri- gno di Wùrtemberg , al S. dal la-
gione, ove per quattro mesi tol- go di Costanza e dallo sbocco del
lerò coraggiosamente ogni sorta di Beno, mediante il quale è diviso
tormenti. Alla fine colse la palma dalla confederazione elvetica, ed al-
l' O. in tutta la sua lunghezza dal
del martirio per mano di un empio
apostata , il quale rinnegò la fede Beno, che lo separa dai paesi bavari
per isfuggire la morte. Gl'infedeli transrenani e dalla Francia.
trascinarono fuori della città il cor- 11 gran ducato di Baden si divi-
tirio di lui accadde nel giorno no- città capitale del gran ducato, fondata
no dell'anno 876. nel 1 7 15 dal gran duca Carlo Fede-
BADEN.oBADE.Gran ducato, ed rico, il primo che prese tal titolo, e
uno degli stati della confederazione nobilitata dalla presenza del sovrano,
iceli nel medesimo circolo presso il già dimora del margravio di Baden
Beno , di religione luterana . Tali Durlach , dov' è la zecca ducale, e
margraviati fanno ora parte del gran dove nel tesoro si conserva il cilicio
ducato di Baden. Dietro gli ultimi del b. Bernardo margravio di Baden,
accordi , il gran ducato di Baden nato da Giacomo I. Rastadt è una
possiede oggidì nel circolo di Svevia, piccola città di questo primo circolo,
il margraviato di Baden, il princi- con munito castello. In essa fu con-
pato di Ettenheim, il vescovato di cluso il celebre trattato di pace tra
Costanza, una piccola parte di quel- la Francia, e l'impero germanico,
lo di Basilea, la Brisgovia. 1' Orte- nel 1714? nella quale molto ado-
nau , ed il landgraviato di Nollem- perossi il Pontefice Clemente XI ,
burg. paesi una volta appartenenti al- acciò nelle condizioni , nulla fosse
l' Austria, le città imperiali di Uber- cambiato rapporto alla religione cat-
lingen, diGengenbach, di Ofiènburg, tolica. Nel 1799 vi si tenne altresì
Baden. Da questa città, così deno- tal nome, costituisce questa provin-
minata da un antico castello, prese il cia. Due delle quattro città, dette
nome il margraviato, di cui fu ca- forestiere , perchè trovansi all'ingresso
pitale, ed è celebre per le sue acque della Selva nera, cioè Secklingen e-
oggi seconda sede dell'attuale sovra- l' ingresso della Selva nera. Spicca
no, ed una delle più belle d' Ale- in lontananza la torre del principa-
magna. Il palazzo sovrano molto le suo tempio. Possiede l' università
sofferse per lo bombardamento fran- un dovizioso gabinetto fisico inte-
cese del iycp. Heidelberg, antica ressante ed alcuni
, instituti di e-
città, già residenza dell' elettore pa- ducazione. Brisacco il vecchio, co-
latino, incominciò a decadere, quan- sì distinto dal nuovo Brisacco, che
do nel 17 19, trasferì a Manheim gli sta dirimpetto nel territorio fran-
la sua corte. E celebre l'università cese, è una piccola città, ed era una
fondatavi nel 386 ed approvata
1 , delle migliori fortezze alemanne, le
dal Pontefice Urbano VI. Philipsbur- cui difese furono distrutte nel 1 74 r •
28 BAD BAI)
nel g38 sostenne contro gli unghe- ni e dagli slavi, onde parlano un
ri un rigoroso assedio ; raa ciò, che dialetto durissimo dell'alto aleman-
la rese più celebre, fu la pace con- no. L'antico margraviato di Baden
cili usa, nel i 89 tra Federico I
1 , non era in origine che una signo-
Barbarossa, il suo figlio Enrico A I, ria particolare, eretta in margravia-
e varii magnati da una banda e , to da Enrico I, l'Uccellatore, che
dall'altra le città di Lombardia, del- divenne imperatore nel g 8. La ca- 1
presto a mera e inefficace formali- conte di Calvv, o Calb, che gli recò
tà si ridusse.famoso concilio
Del in dote i beni della contea di Ulfgan.
poi, celebrato dal i4*4 a ^ i4 I ^? e Egli si trova mentovato nei diplomi
che fu il principale avvenimento nel dell' Alemagna del io52 sotto il ti-
più ragguardevole del vasto lago di di santo pastore, cioè ornato di au-
Costanza , è decorata da una ricca reola nella testa e con pecore ai ,
abbazia, ove fu sepolto l' imperatore piedi evvi ancora un santo di Ba-
:
blee generali della Dieta , ed uno lustre della casa di Baden. Il margra-
nelle assemhlee ordinarie la sovrani- : viato di Baden molti possedimenti
tà è ereditaria nella famiglia del perdette per la guerra della rivolu-
gran duca, e, in mancanza di maschi zione francese, ma nel 1802, col-
della linea retta ,
passa alla col- l'atto di recesso ricevette delle in-
laterale. deunizzazioni, ed ebbe il titol > di E-
J Badesi discendono dadi alcman- leltorato. Alla formazione della con-
,
BAD BAD 2 !)
federazione renana cangi ossi un tal che serenissima principessa col suo
la
titolo in quello di gran ducato, dive- figlio fossero a vedere i fuochi arti-
vio Giacomo I, padre del b. Ber- lore la difesa de' protestanti contro
nardo, lii assai lodato dal Pontefice Massimiliano I duca di Baviera.
Pio II, e fu chiamato Salomone. il Federico I di lui figlio fu più sag-
Filippo I, duca di Baden, interven- gio e nel 1649, dopo
del padre,
ne, nel 1 52 1, alla dieta di Worms, di lui divenne margravio Federico
enei i526, a quella perle
di Spira II da lui nato. Federico III ebbe
den si divise, nel i533, in due ra- le, dopo la pace di Rastadt, intra-
mi. Bernardo II, che stabilì la re- prese, nel 17 i5, ad edificare un pa-
ligione protestante ne' suoi stati, fu lazzo, ed a fondare una città a
il capo del ramo di Badai- Baden, Carlsruhe, in una foresta, una lega
ed Ernesto I di quello di Baden-Dur- lontana da Durlach: instituendo in
lach, che attualmente possiede tutti memoria di quella fondazione l'Or-
gli stati di Baden. Guglielmo I, che dine della fedeltà. Morì nel 1738,
morì nel 1677, fu appellato il For- lasciando erede suo nipote. Giorgio
tunato. Successe a lui il nipote Lui- Simperto, ultimo margravio del ra-
gi Guglielmo I nominato per mili- mo di Baden - Baden, cessò di vi-
tari imprese. Il Sommo Pontefice vere a Rastadt a' 2 2 ottobre 1771,
Clemente X, nel concistoro dei 24 senza lasciar figli. In lui fu estinto
agosto 167 1, annoverò al sacro Col- il ramo cattolico di Baden. Fu egli,
legio un individuo di questa nobile che fece confermare la beatificazio-
che fu Bernardo o Bernardi-
stirpe, ne del b. Bernardo, fatta già da
no Gustavo Adolfo de' principi o Papa IV nel 1481, viventi
Sisto
marchesi di Badai. Fedi. ancora madre ed i fratelli del
la
ISel Pontificato di Clemente XI, beato. Clemente XIV, nel 1771 con
si recò in Roma la principessa di decreto de' 24 marzo, concesse l'uffi-
Baden, nell'anno 17 19. Il Papa la zio di quel santo e la messa con rito
regalò del corpo di s. Giusto, di doppio pel clero di B.astadt, per lo
molti Agnus Dei da lui benedetti, stato di Baden, e per la città di Mon-
e di una cassetta di manna di s. calieri nel Piemonte, ove il b. morì
Nicolò di Bari. Ricorrendo poi la a' 25 di luglio i458, allorquando
festa dei ss. Pietro e Paolo, volle si recava a Roma dal Pontefice
3o BAD BAD
Calisto III per la crociata contro il gran duca Carlo Luigi Federico,
turco ( V. b. Bernardo Margravio Stefania Luisa Adriana, professa la
di Baden). A
Giorgio Simperto suc- religione cattolica. Neil' attuale Pon-
cesse Carlo Federico I, il quale uni tificato del regnante Gregorio XVI,
alla sua corona i beni della casa di recossi essa a visitare in Roma la
Baden-Baden, e divenne gran duca. tomba del principe degli Apostoli.
Nella sua morte, accaduta a' io giu- Dal i834 in poi il prefato gran
gno 8 1 1, gli successe il primogeni-
1 duca Carlo Leopoldo tiene un in-
to Carlo Luigi, il quale, a' 9 dicem- caricato d'affari presso la santa Sede.
bre 18 14, diede una costituzione ai BADEN, Bernardino Gustavo
proprii sudditi. Sotto cotesto gran Adolfo, Cardinale. Gustavo nac-
duca, nel Pontificato di Leone XII, que a Durlach di Germania nel
la provincia ecclesiastica cattolica i63i. Mentre egli veniva istituen-
dell'alto B.eno ebbe vita finalmen- dosi nelle lettere e negli esercizii
lazione del gran ducato, che ora si 1 67 1 li 24 di agosto. Non vestì la sa-
fa da alcuni ascendere circa ad un cra porpora che per sei anni, poiché,
milione e centotrentamila abitanti. ritornando dal conclave d' Innocen-
A'3o marzo i83o sah sul trono zo XI in Alemagna, perdette quasi
il regnante gran duca Carlo Leo- d'improvviso la vita nel 1677, con-
BAD BAD 3i
l'età sua. Il Pontefice del pari che ristabilimento della ecclesiastica di-
Cesare intesero amaramente la per- sciplina. Inviato poi, nel i54o, dal
dita di tanto soggetto, dacché egli Pontefice al colloquio di Vormazia,
era un principe di qualità eminenti, dimostrossi valoroso nel confutare
di fermo e sodo pensamento, destro gli eretici e sostenere i diritti del
ne' maneggi, dotato di non comune Pontefice. A premio di tanti meriti
affabilità, generoso e magnanimo. fu nominato Cardinale prete del
BADIA. Città vescovile in Africa, titolo di s. Silvestro in capite, nella
che si crede situata nella Maurita- settima promozione, che fece Paolo
nia Cesarea. Potenzio uno de' suoi III li 3 1 maggio i542. Secondo Ales-
vescovi, intervenne alla conferenza sandro Tassoni seniore, che fu contem-
di Cartagine, ed un altro fu pre- poraneo a lui, egli ricusò tal dignità ;
sente al concilio di Cartagine nei ma fu costretto ad accettarla. Rinunziò
tempi di s. Cipriano. di più alla chiesa di Urbino e ad al-
BADIA. Città vescovile della pro- tri non pochi vantaggiosi benefici!
vincia di Mosul nella diocesi di Cal- ecclesiastici , contento del semplice
dea, sotto la metropoli di Mosul. necessario al proprio sostentamento.
Questo solo sappiamo di essa, quan- Venne in seguito deputato sopra la
do però non fosse la stessa che congregazione del s. Offizio, coll'as-
Beth-Dialj di cui si parlerà a suo segno dell' abitazione nel palazzo
luogo. vaticano, perchè più facilmente po-
BADIA Tommaso, Cardinale. Ba- tesse servire al Pontefice, che di
dia Tommaso appartenente ad an- lui valevasi reggimento della
nel
tica famiglia modenese venne alla
, Chiesa. Neil Tournon, nel
avvisa
luce nel i483. Si fece domenicano, IV tomo della sua opera degli
e riuscì a tale in erudizione eccle- Uomini Illustri dell' Ordine dei
siastica ed illibatezza di costumi,
che predicatori , ed il Fontana nel suo
più di una volta voleano eleggerlo Teatro Domenicano pag. 444 scri-
a generale del suo Ordine. Benché ve , come dagli atti concistoriali
raccomandato due volte dai romani del 6 ottobre 5^i apparisce, che
1 1
di luiFrancesco Badia vi fé' sovrap- nel fissarne l'epoca nel i384, dac-
porre as*ai onorevole iscrizione. ché trovasi il Badoario sottoscrit-
BADICI A o BADICIUM. Città ve- to come Cardinale alla bolla della
scovile, che il Wadingo dice essere suf- concessione del regno di Sicilia, cui
fraganea della metropoli di Creta, fece Urbano VI al re Carlo III, nel
e pretende, che Papa Clemente VII 1 38 1 primo di giugno:
nel giorno
affidasse, a' 23 settembre i53o di più l'antipapa Clemente VII nel-
,
del titolo di beato ; tra' quali ab- sero distinti e perchè non crede-
,
34 BA G BAG
quale fu eletto Cardinale. A mezzo Iib. 3 e 4 contra Crcscen.j Baro-
del Baduario venne purgata Brescia nio an. 394, n. 43, 44- Labbé t. 2.
da ogni errore e ridotta alla purezza BAGDAD. V. Babilonia vescovato
ed unità della cattolica fede, essen- nell' Asia.
o Vagai). Città vescovile della Numi- Enrico IV, e con generosa fermezza
dia in Africa. Primiano, vescovo dona- rinunziò al vescovato, che quel so-
Cartagine, neh" anno 3o,4, vi
tista di vrano offerivagli massimamente per
fece adunare un concilio contro il non convenire circa gli enormi abu-
diacono Massimino suo competitore. si simoniaci, che vigevano in quel-
Trecento dieci vescovi vi assistettero e la corte. Nello stesso anno fu pro-
condannarono Massimino. s. Agost. V . mosso al vescovato di Lucca, e da
.
BAG BAG 35
lì a non
molto fu consacrato so- finalmente la sua mortale carriera
lennemente da Gregorio VII, e dal contrassegnata da virtù e miracoli,
detto Enrico IV n'ebbe la investitu- ai 11 di marzo del 1086, nel cin-
ra. Ma dappoi pentitosi di simile a- quantesimo anno di età, ed ebbe
zione, lasciata quella chiesa, si ritirò onorevole sepoltura nella cattedrale di
a farne austera penitenza nel mo- Mantova, che con somma venerazio-
nastero di Polirone a Mantova, o, ne ne conserva tuttora incorrotto il
secondo altri, in quello di Clugny. sacro deposito. Dice Leandro Al-
Se non che Gregorio VII lo co-
s. berti, e con lui Raffaello Volterra-
strinse a passare al governo della no, che fosse dapprima seppellito
sua chiesa, ove procurò di promuo- nel monistero di Polirone, dove il
ne, che in luogo del legittimo pa- il profeta Geremia. Scrisse inoltre
store fosse consacrato vescovo 1' arci- un' apologia a favore del Ponte-
diacono Pietro capo dei ribelli il , fice Gregorio VII, contro l'anti-
quale lacerò e sconvolse quella chie- papa Giliberto, ed una Collezione di
sa con uno scisma mostruosissimo. canoni divisa in tredici libri, di
Dovette Anselmo, nel io83, lascia- cui si servì Graziano, e della qua-
re la sua sede, né potè ritornarvi le esistono molte copie nelle bi-
se non quando la città venne sotto blioteche vaticana e barberina
al dominio della pia contessa Matilde. Ma questa collezione sembra opera
Dopo aver governato per tredici an- molto posteriore, perchè non vie-
ni santamente quella chiesa, passò a ne ricordata dal suo penitenzie-
Roma, ove fu eletto vicario aposto- re, autore della vita di lui, e per-
lico in tutte le città di Lombardia, chè* contiene decreti di Urbano II
che mancavano di vescovi cattolici, e di altri Pontefici vissuti molto
con facoltà di assolvere gli scisma- dopo. Egli teneva perfettamente a
tici di quella provincia separati dal- memoria tutta la divina Scrittu-
la vera religione, ma che ravveduti ra non solo, ma, interrogato di un
domandavano d'essere ammessi alla passo medesima, esponeva a
della
cattolica comunione. La conlessa prima veduta come era stato in-
Matilde diretta dal santo prelato terpretato da ognuno dei padri.
negF interessi sì spirituali che tem- Il 18 marzo nel martiro-
giorno
porali, donò per consiglio di lui logio romano la Chiesa onora la
molte ricchezze, e compartì segna- memoria di lui La sua vita fu .
lati benefìcii alla chiesa di Lucca ed scritta con molta esattezza dal p. An-
al monistero di Polirone. Terminò drea Rota gesuita, e nella bibliotc-
36 BAG fi AG
ca casanatense a ne con- Roma se ficia cento fiorini d'oro annualmen-
serva una di antica data. L'Oldoino te, come abbiamo dal Novaes tomo
ne parla a lungo nel tomo secondo V pag. i53. Barbiano nel decimo-
del suo Commentario degli scritto- quinto secolo produsse molti eccel-
ri ecclesiastici. lenti capitani, fra' quali Giovanni,
BAGHIDSECA. Città vescovile principale sostegno di Galeazzo Vi-
de' giacobiti in Antiochia. Alcuni la sconti primo duca di Milano. Za-
considerano come un borgo del pae- gonaria è memorabile per la bat-
se di INI ardi presso Cafartuta. taglia combattuta tra i fiorentini
BAGNACAVALLO. Città dello comandati da Carlo Malatesta, e
stato Pontificio ( Tiberiacum Ga- le truppe del duca milanese, Filip-
beum) o, come leggesi negli antichi po Maiia Visconti, che dal valore
documenti di B_avenna. ad Caballos. di Angelo della Pergola furono con-
Bagnaca vallo fu decorata del titolo di dotte a trionfale vittoria.
città dal Sommo Pontefice Leone Gli esteriori villaggi di Bagnaca-
XII, della Genga, che ascese il tro- vallo, fra i quali meritava menzione
no del Vaticano nel 1823. Essa Traversala, castello de' signori, che
viene attraversata da un torrente, dominavano Ravenna prima dei po-
e giace presso la riva del fiume ne accrescono Ja popolazio-
lentani,
Senio. E sottoposta al distretto di ne fino a circa dodici mila indivi-
Lugo, legazione di Ferrara, e dio- dui, mentre dall'indice alfabetico di
cesi di Faenza. Alcuni marmi dis- tutti i luoghi dello stato Pontifìcio,
sotterrati nel i6o5 provano la sua stampato in Roma nel 1829, si ha
esistenza fino dal tempo della re- che la città di Bagnacavallo ne con-
pubblica romana, e tre analoghe i- ta 4999.
scrizioni conservano nell' univer-
si Il famoso pittore Romcorghi pre-
sità di Ferrara. La sua cattedrale, se il nome di Bagnacavallo. Oltre
dedicata a san Michele, gode l' o- il professore di rettorica Domenico
nore di un arcipretemitrato per ^ accolmi, il professore di eloquenza
B a g BAG 37
tuali, dal regnante Pontefice Grego- fa menzione della lavanda di Ber-
rio XYI fu prima fatto vicario apo- sabea moglie di Uria. Di Susanna
stolico dello stessoOrdine nel i832, parimenti si parla nel capo X11I
indi nel concistoro dei 5 aprile 1 di Daniele profeta, essere ella sce-
per artifìcio manuale, o per industria scelta per moglie dal re Assuero,
di strumenti , ad uso di bagnarsi essa per sei mesi si unse con olio
Balneum. Diconsi anche terme, no- di mirra.
me derivante dal greco, che significa I Bagni si facevano dagli antichi
caldo, per indicare i bagni caldi ; avanti di pigliare il cibo, ed erano
tuttavolta applicossi quel nome in di due maniere, una di acqua fred-
appresso anche ai bagni in generale. da, e l'altra di acqua calda. Si ser-
Sembra che gli orientali, siccome an- vivano della prima per levarsi il su-
cora mantengono 1' uso dei Bagni dore e la polvere; ma perchè l'ac-
così fossero ancora i primi a costrui- qua fredda ha la facoltà di costi-
re appositi edifìzii per siffatto uso. pare e chiudere i pori del corpo ,
che sembra gran meraviglia che Pli- dopo la quale, scrive il poeta, si
nio potesse dire, versato nella let- unsero e sedettero a tavola per ce-
tura di quell' insigne poeta , che ai nare. L'uso però di tali lavande fu
tempi trojani, de' quali appunto par- introdotto dalla necessità di que'
la Omero, non fossero in uso. Nella tempi, ne' quali ancora non usandosi
Sacra Scrittura (Beg. II, cap. XI), si le tele di lino, costumatasi di la-
,,,
38 BAG BAG
vare i corpi ogni giorno ne' pub- terme più grandiose furono quelle
blici bagni per nettarsi dalle lor- di Caracalla non compiute se non
,
Jessandrino nello stesso libro III del secondo conteneva spazii liberi, pas-
Pedagogo, capo V, fa menzione del- seggi , viali, biblioteche, sale di de-
le sedie d'oro e d'argento, e dei clamazione ec. Il terzo , nel mezzo
vasi innumerabili degli stessi metalli, dell' edifizio, avea i Bagni propria-
che vi erano nei bagni. E le due mente detti frammezzati da portici
sedie di porfido, delle quali i Papi cortili, oppure (come nelle terme
si servivano nel loro possesso al di Alessandro Severo ) l' intero edi-
Laterano, si vuole che avessero ser- fìcio era circondalo da un parco
vito pei Bagni stessi, e che il fora- che molto contribuiva all' abbelli-
me servisse per iscolatoio dell'acqua, mento generale. I bagni più gran-
dopo il bagno. diosi erano composti di sei parti
Dione Cassio nella vita di Au- La prima era quella, nella
principali.
gusto riferisce , che Mecenate fece quale coloro che andavano a lavarsi
edificare i primi sontuosi Bagni pub- deponevano le vesti e perciò con
blici; ma si sa che Marco Agrippa, voce greca diceasi assoditerio, e con
genero di Augusto, quando fu edi- romana voce spoliatorio. Ivi i ca-
le , aprì a beneficio del popolo psarii aveano cura di custodire le
centosessanta Bagni pubblici. Nero- vesti. La seconda parte era il frigi-
ne in appresso, Vespasiano, Tito, dario, cioè destinata bagni fred- ai
ratori eressero Bagni ornati dei col mezzo dell' aria temperata pre-
marmi più preziosi, e colle forme venisse gli effetti perniciosi del pas-
della più bella architettura, ed essi saggio subitaneo dal caldo al fred-
medesimi compiacevansi talvolta di do. La quarta era il sudario o la-
bagnarsi col popolo. Por altro le coni cum , specie di stufa secondo
,
BAG BAG 39
l' uso della Laconia. La quinta era più antiche di tutte; le Antonianc
il balneum, od il bagno propria- erette da Antonio Caracalla non lun-
mente detto, che conteneva talvolta gi dalla porta Appia; quelle di Ti-
Alcune Terme erano senza prez- procurarono di moderare 1' uso dei
zo a tutti aperte: in altre si dava Bagni.
un quattrino onde disse Giovena-: Abbiamo dalla vita di s. Basilio
le (Satyra 6) lavarsi fino alla per- il Grande, fiorito nel 329, che fra
fezione , con un quattrino. I fan- le mortificazioni onde macerava
ciulli che non avevano ancora quat- il suo corpo, si asteneva dal Bagno,
tordici anni, non pagavano; onde cosa di grande privazione ne' paesi
volendo dire lo stesso Giovenale [Sa- caldi , di Cesarea di
essendo egli
tyra 1 3), che una tale cosa non la Cappadocia. Pure il Bagno fu con-
credevano altri, che i fanciulli, dis- cesso anche ai monaci, i quali lo
se Nec pueri credimi, rasi qui non-
: usavano fraora di prima
l' e di ,
4o BAG BAG
luogo separato da quello degli uo- sono in Roma attualmente i Bagni
mini ; ma s. Girolamo nell' epistola dell'acqua santa , la quale è molto
XLVII non approva, che le vergini efficace per varie malattie, e perciò
si bagnassero pel pericolo della pu- se ne beve in gran copia. Papa Pio
rità e del virginale candore. Quindi VI nel 1778 accordò un impre-
furono poi affatto tolti i Bagni e stilo all' Arcispedale di s. Giovanni
le terme, introducendosi universal- cui appartengono per renderli più
mente l'uso delle camicie di lino, comodi ed utili. In varie città e
onde in s. Giacomo apostolo, primo luoghi dello Slato Pontificio , come
vescovo di Gerusalemme è scritto : si sono
dice a' rispettivi articoli , vi
Giacomo fratello del Signore, no- Bagni di acque salubri e Clemen- ,
minalo il giusto, fin dalla prima te XI, del 1700, presso quelli di
età non bebbe ne vino, ne birra, né Nocera, fabbricò delle case per co-
adoperò unguento, né balsamo. Egli modo degl' infermi che vanno a ba-
stesso adoperava vesti di lino. gnarsi, ed a beverne le acque.
Parlando il Butler nelle sue Fe- Sui buoni effetti del Bagno e so-
ste Mobili, del Giovedì Santo, ec- pra le cautele di che devesi usare
co quanto dice : Altra fiata i ca- per evitarne i pericoli, veggasi Gio-
tecumeni si lavavano e purificava- vanni Floyer.
no il corpo in questo giorno per BAGNO (s.) di Fontanelle. V.
presentarsi con maggior decenza la s. Vandreoesilo.
vigilia di Pasqua al santo fonte BAGNO, Ordine, equestre. Anti-
ove dovevano ricevere il battesimo. camente tra le diverse maniere di
Parecchi altri, che non volevano far creare un cavaliere una ve n' era,
uso del bagno in tutta la quaresi- per la quale, rasa prima la barba
ma lo facevano il giovedì santo
, al candidato, si metteva poscia nel
affine di purgarsi dalle brutture, che Bagno, donde, rimastovi alcun tem-
avessero potuto conti-arre per le po, si passava in un letto, all'alzar-
austerità della santa quaresima. si dal quale gli si dava una veste
Molte Terme furono ridotte in con cappuccio. Trascorreva la notte
chiese,come quelle di Novato, e di in orazione, e dopo aver ascoltata
Timoteo convertite nel titolo di Pa- la messa, rimesso veniva nel letto.
e quindi erette col lavoro dei san- facevagli attaccare gli speroni d'oro.
ti, vennero in chiese. E fu
rivolte Tale pratica vigeva in Francia, in
il SommoPontefice Pio IV, che nel Inghilterra, in Italia ed altrove, con
1
559, convertì in sontuosa chiesa a alcune variazioni però nelle cerimonie,
memoria ed onore di Maria Vergi- giusta il costume dei paesi. Ma ciò, che
ne e degli Angeli quella di Diocle- era una semplice cerimonia negli altri
ziano. paesi divenne in Inghilterra un Or-
Fuori di Porta s. Giovanni vi dine particolare equestre. Vorrebbo-
BAG BAG 4 t
no alcuni che primo ad istituirlo fosse divino sagrifizio, che qui per brevi-
stato Riccardo II re d'Inghilterra, nel tà si omettono. Terminata la mes-
377, ed altri Enrico IV nel 1399.
1 sa il novizio veniva rimesso nel let-
tato, si confessava, ascoltava mattu- erano tolti gli speroni, e gli si diceva,
tino e messa, e se avesse voluto, era che dove commettesse cosa disdice-
comunicato. Durante la messa ardea vole all' Ordine gli sarebbero stati
,
innanzi a lui un cereo sino al van- rotti sui suoi talloni. Bicondotto
gelo; al vangelo portato veniva dallo nella sala, mensa co' ca-
ed assiso a
stesso candidato, e dopo sino al ter- valieri, da essi di ogni
era servito
mine della messa era il cereo rimes- cosa; ma né mangiava, né beveva,
so dinanzi a lui. Varie altre cerimo- né mai si moveva. Alzatosi il re
nie compivansi in vari punti del dalla tavola, il novello cavaliere ac-
VOL. IV. 6
4* IÌAG BAG
compagnato era dalla maggior co- esser civile) ed in com-
presi dal
mitiva dei cavalieri sino alla sua mendatori (centottanta).
stanza. Ivi congedavasi da tutti e L'Ordine del Cagno, nel 1 8 3 4>
pranzava. Poscia spoglialo de' suoi oltre a quattro principi della fami-
abbigliamenti, erano o ad un essi dati glia reale annoverava sessantuno
,
amido o ad un suonatore con una, gran croci nella milizia venti nel ,
con due, o con più marche d'ar- civile e nove gran croci onorarii
gento, secondo la condizione. La stranieri; di più centocinquanta com-
cappa rossa della notte era però mendatori, dodici dei quali erano
donata o ad una sentinella, o ad un al servizio della compagnia delle
nobile. Quindi vestito con una ve- Indie Orientali, e sedici commenda-
ste cilestre, gli si faceva pendere dal- tori onorarii stranieri.
la spalla sinistra un laccio di seta BAGNO. Cardinal dei conti Gui-
bianco, laccio che portava sempre di: Gio. Francesco. V. Guidi.
sopra qualsivoglia abito, finché acqui- BAGNOLI o BAGNOLIAN1. E-
statosionore tra le armi fosse sta- retici del secolo ottavo, che ricevet-
to o da un principe, o da
sciolto tero il nome dalla città di Bagnol
qualche dama. Fornito il pranzo, i nella Linguadoca. Furono chiamati
cavalieried i gentiluomini si reca- eziandio Concordesi ovvero Cazochesi.
vano ancora presso il nuovo cava- Costoro seguivano gli errori dei mani-
liere , il quale condotto al re te- chei; rigettavano l'antico testamen-
neva discorso di ringraziamento. to, e parte del nuovo; sostenevano
Alcuni dicono, che altre volte in che Dio non crea le anime quando
luogo del laccio riferito, portasse- le congiunge ai corpi e che il inon-;
BAG B AG 43
te le antiche rinomate terme, da cui poiché nello stesso giorno in cui fu
si crede le derivasse il nome di dato il vescovo alle due unite chie-
Bagno Regio. Ora è rimasta solo se, gli abitanti di Bagnorea, otten-
in essa ima polla d' acqua acido- nero dal medesimo Nicolò V un
sulfurea efficace pei mali della cute. proprio e particolare vescovo, come
Sebbene i terremoti abbiano più scrivono i compilatori del Bollano
volte orrendamente scossa questa cit- del capitolo di s. Pietro in Vati-
tà dalle fondamenta, ed in singoiar cano, tomo II pag. 100.
modo, nel i<3o '>, nel Pontificato di
/
Bagnorea cadde , come afferma
Innocenzo XII, anzi interamente de- Paolo diacono lib. IV, sotto le ar-
vastata, nondimeno essa ha alcuni mi dei longobardi verso 1' anno ,
regolari edificii con la cattedrale^ de- 606, legnando Agilulfo quarto loro
dicata a san Donato martire, ed uf- re. Di que' tempi, ovvero de' tempi
ficiata da sette canonici. Altre chie- gotici, si rinvenne in questa città,
se bastantemente ornate in essa pu- nel 1727, un raro anello d'oro, di
re esistono, oltre un un
seminario, cui tratta il Muratori nella disserta-
monte di pietà, una casa mae-di zione XXXV sopra le antichità ita-
parecchi insigni suoi vescovi, fra i alla s. Sede tutti i suoi stati, e ro-
quali da s. Ildebrando, che nel con- vesciava e distruggeva, nel 773,
cilio romano, celebrato neh' 868 da sotto Papa Adriano regno dei I, il
volte penitenziere in Roma nella ba- zione che ne fece l' imperatore Ot-
silica vaticana , morto il quale nel tone III, il quale regnò dal 983
i449 Nicolò V, unì questo ve- all'anno 1002, così é celebre del
scovato a quello di Viterbo. Tale pari il lamento che Pasquale li.
unione per altro durò poco tempo eletto nel 1099, fece all'impala
,
44 BAG BAG
tore Enrico IV, perchè volesse ri- IV, fissò la festività di 8. Bonaven-
tornare al patrimonio di s. Pietro tura nel dì della sua morte, con
varii dominii, fra' quali Bagnorea, tol- indulgenza plenaria a quelli, che in
ta per la grave differenza insorta essa visitassero una chiesa di france-
tra il sacerdozio, e l'impero, per scani in Lione, in e in Bagno- Roma,
le investiture ecclesiastiche. Bagnorea si
rea. Nella cattedrale di
Sorpresa Roma, nel da
i4y6, conserva un codice da lui scritto
una fiera pestilenza, da
cagionata sulla sacra Scrittura, ed il brac-
un'inondazione del Tevere, che som- cio destro. Il medesimo Sisto V
merse tutti i luoghi piani della cit- non solo ornò s. Bonaventura col
tà, il Pontefice Sisto IV, della Ro- titolo di dottore della Chiesa , ma
vere, vedendo la diserzione, che se- fondò in Roma un collegio pel suo
guiva nella città, uscì anch' egli da Ordine, sotto il nome del santo,
quel soggiorno di morte, a' i o giu- che tuttora fiorisce, come ancora
gno, accompagnato da sei Cardinali ed fece stampare le opere di lui.
andò alla volta di Viterbo. Ma essen- La città di Bagnorea si gloria di
do anche colà penetrata la peste, si molti altri illustri cittadini, che si di-
recò a Campagnano, e poscia da A- stinsero nelle dignità ecclesiastiche
quasparta si condusse, a' 22 agosto, nel foro, nelle scienze e nelle armi.
a Bagnorea donde si diresse per
, Merita però speciale ricordanza s.
tanta lode si proccaciò, die ben pre- l' antico testamento j Cronologia e
gio fu eletto professore di umanità. topografia de" santi j Massime di
Quindi venne insignito degli ordini s. Stefano di Gr ammoni j Vita di
sacri, e per qualche tempo sostenne Edmondo, Richer, e di Goffredo
1' ufficio di parroco . Ma siccome Hermantj Storia delle questioni del
le cure della parrochia non gli per- Papa Bonifacio Vili con Filippo
mettevano di consecrarsi all' acqui- il Bello re di Francia j Relazione
sto di nuove letterarie e scientifiche curiosa, e nuove della Moscovia.
cognizioni, egli rinunziò alla sua di- Avvi da ultimo un'opera, che si
mise la custodia della sua bibliote- secolo sesto illustrava la sede ve-
tutto le lagrime pel nuovo ramo di scovati dei Paesi Bassi, misero il
eresie uscito ceppo del lutera- dal colmo alla disgrazia dell'università,
nismo medesimo. Michele Bajo, nato ed un campo ai due novatori di-
BAJ BAJ 47
schiusero a poter promulgare le per- necessario per adempiere ad un pre-
niciose dottrine. cetto, è poi spesso ricusato ai fede-
Dapprima Baio, affine di non of- li, talvolta ai giusti, e generalmente
fendere i discepoli ed i colleglli, a lutti gl'infedeli, finché tali si riman-
finse dicombattere piuttosto il me- gono, perocché la fede, secondo Ba-
todo dell' insegnamento antico, che rn, è la prima grazia, nò havvi altra
la sostanza delle cose. Inveiva con- fede vera da quella in fuori che o-
tro la scolastica, e contro la filo- pcra per la carità. Di più, diceva, che
sofìa, mostrava sommo zelo per la senza la grazia 1' uomo non ha forza
Scrittura e pei padri , specialmen- che per peccare : che pecca realmen-
te per sant'Agostino (del quale te in tutte le sue azioni, persino
più volte aveva lette le opere ) e nell' orazione, nella elemosina , nel
faceva pompa di voler convertire rispetto verso i genitori, ec, e che
i protestanti. Con un metodo sì a più forte ragione tutte le o-
saggio, dove sia acconciamente ado- pere degl' infedeli sono altrettanti
perato; ma che spesso in mano dei peccati, e causa sono di danna-
novatori è un manto per nascon- zione.
dere i fini fallaci, infettò anche Baio Siffatta orribile dottrina, per la
gran numero di giovani, che sparsi quale Dio è rappresentalo come un
dopo il corso degli studii per le tiranno, che punisce colpe commes-
città per le provincie e persino
,
se per insuperabile necessità, era pa-
ne' chiostri seminavano la zizzania. rimente sostenuta da Giovanni di Lo-
Le case dell'Ordine di s. Francesco vanio, amico di Baio, dicendo: non
furono le prime ad avvedersi delle esservi alcun male nel commettere
opinioni serpeggianti in esse, e fu- ciò che non si poteva evitare, giac-
rono le prime a raccogliere diciotto ché tale impotenza era stata data
proposizioni, e ad inviarle alla uni- in pena del peccato originale. Su
versità di Parigi, i cui dottrinali questa base comune del luteranismo
giudizii passavano per oracoli nelle e del semi-luteranismo e si eresse-
scuole cristiane. I dottori, congrega- ro altre scandalose asserzioni intorno
tisi ai 27 giugno i56o, dichiararono alla perfetta contrizione, alla imma-
false quelle proposizioni, e quindici colata Concezione, ed alle afflizioni
della grazia_, e che questo soccorso, innumerabili settarii, che colle d<.<
48 BAJ BAJ
trine recate dalla Germania, dalla desolata patria stretta tra la du-
Francia e dall'Inghilterra, l'anda- rezza di Spagna, ed il furore de'
vano tormentando, quanto il gene- suoi. Ma i giorni del terrore, i
rale malcontento della nobiltà con- più preziosi pei novatori, lo furo-
tro il governo spagnuolo, ivi allora no pur anco per Hessels e Baio, i
dominante, erano tali semi da poter quali tra quelle angustie si misero
fàcilmente congiungersi d' interessi, a consolidare meglio il sistema loro.
se non di principii, ai due faziosi Iguoti non erano alla Sede Apo-
novatori, e strascinare i popoli alla stolica quei mali, anzi era già inte-
turbolenza. sa a recarne i rimedii. Pio V, che
Adoperate pertanto da quel ve- allora occupava il soglio Pontifi-
scovo le vie della dolcezza , usò ai cio non solo affrettò l' esame delle
novatori mille guise di distinzioni e proposizioni stategli denunziate, ma
di benevolenza, facendoli persino de- assistette egli medesimo a quell'esa-
putati al concilio di Trento, di cni as- me, a cui ebbero pur parte i dot-
sistettero alle tre ultime sessioni, e tori di tutte le nazioni, non sospet-
dove male repressero i torti loro sen- ti a Baio.
timenti diretti a sopire ilnonmale,, e Compiuto l'esame sopra ogni ope-
ad estinguerlo. Nondimeno cupamen- ra di lui, il Pontefice pronunziò de-
te il male progrediva. Mentre Baio finitiva sentenza, anzi sopra settan-
pascevasi a Trento degli onori, il suo tasei proposizioni, che sopra le di-
partito spargeva pei Paesi Bassi i ciotto censurate a Parigi. Tuttavol-
trattati di lui sul libero arbitrio, ta, dicendo la bolla: sebbene alcune
sulla carità, sulla giustificazione ; trat- di tali proposizioni 3 possano in
tati nei quali le dette proposizioni qualche modo sostenersi, prendendo-
erano vestite di colori insidiosi. Tut- le a rigore e nel senso proprio del-
ti i dottori ortodossi gemevano nel le Noi pero le condanniamo
parole,
silenzio e la corte sperava la guari- come rispettivamente eretiche } erro-
gione del male, perchè non ne udiva nee j sospette , temerarie , scandalo-
più i lamenti. se ed offensive le pie orecchie, co-
I mali umori del popolo bel- me pure condanniamo tuttocib clic
gio, cagionati dalle riforme religio- slato detto o scritto in loro favore.
se e dall' odio al governo di Spa- Da ciò insorsero alcune dispute sulla
gna, giunsero a segno da voler Fi- pretesa omissione di una virgola tra
lippo II recarsi egli stesso a met- la parola sostenersi e prendendole
tere ordine in que' paesi. Pure, pre- a rigore. Gli apologisti del baiane-
so nuovo ne die la cura
consiglio, simo pretendevano, che la bolla di
al duca d' Alba, il più gran capita- s. Pio V permettesse sostenere a ri-
no che avesse allora la Spagna, ma gore e nel senso proprio degli au-
il carnefice ad un tempo il più spie- tori alcune delle proposizioni con-
tato. Di forche, di ruote si empie- dannate. Ma siccome la condanna è
rono le piazze, principali fuggiva-
i complessiva, le cavillazoni quindi
no in Germania, intanto che i ri- non potevano distruggere il valore di
belli, favoriti dagli ugonotti di Fran- una bolla dogmatica avente per og-
cia , dai protestanti degli altri stati getto il senso proprio e naturale di
e dall' Inghilterra allestivano due tutti i testi che dannava.
eserciti, e piombavano sulla stessa .Mezzi soavissimi furono nondime-
BAJ BAJ 49
no adoperati per mettere ad effetto del Sarebbe avvenuto
baianesimo.
quella bolla in essa non Tennero
:
il medesimo forse anche dell'univer-
nominati né i due novatori, né i ti- sità di Lovanio, se ingenua fosse sta-
toli dei libri loro ; anzi la condi- ta la condotta di Baio. Idolatra pe-
scendenza giunse a segno da non rò egli delle opinioni proprie, era
pubblicare la bolla né a Roma, né caduto in un misero stato di tri-
in Fiandra, né in Lovanio medesi- stezza al vederle dannate; accusava
mo, ove l'errore era nato. Conten- i suoi giudici, o perchè non lo avea-
to il Pontefice di soffocarlo senza no ascoltato innanzi di giudicarlo,
pregiudicare gli autori di esso, affidò o perchè male avevano estratte le
1' esecuzione dei decreti al menzio- proposizioni da' suoi libri, o perchè
nato Cardinale di Granvelle, od a ignoravasi, al suo dire, che molte
quel delegato, di cui gli fosse pia- erano state sostenute dalle scuole
ciuto servirsi. Di latti quel Cardi- cattoliche, e persino insegnate da s.
tà insinuatevi, faceva deporre qual- poterlo fare dove non avesse copia
che provinciale resistente, ed obbli- della bolla per distinguere quali pro-
gai sommessi all'abiura solenne
i posizioni, in virtù della medesima
voi.. IV. 7
5o BAJ BA J
potevano sostenersi e quali no. Il bolo devoto, divise le sue proposi-
vicario soggiunse allora non aver zioni in quattro classi : ì
."
in quelle
volato dare il Pontefice copia del- false ben condannate, ma da lui
e
a
la bolla, né ai novatori , né agli non mai sostenute; 2. in quelle rese
avversarii loro, affine di seppellire ambigue e maliziose, perchè non si
ogni cosa nel silenzio. Contento di era penetrato il senso de' suoi libri;
tali disposizioni, Caio pregò che più 3. '
in quelle male estratte e condan-
non si disputasse siili* argomento a nabili per le sole appendici fattevi
a
Lovanio, ed introdusse cosi nella dai compilatori; 4- in quelle confes-
Chiesa quel simulacro di rispetto di- sate da lui, ma
odiose soltanto per
venuto cotanto celebre sotto il no- essere enunziate col linguaggio dei
me di silenzio rispettoso, eh' è quan- padri, piuttosto che con quello de-
to a dire una venerazione esteriore gli scolastici. Per le quali cose in ul-
di ciò, che si disprezzava interna- tima analisi rimproverava egli la Se-
mente. Faceva quindi mestieri di de della verità e della religione, per
stringere e minacciare; al che, do- la negligenza, per la ignoranza , e
po molle tergiversazioni, acconsenti per la iniquità manifestate ne' suoi
Baio di accettare assolutamente la giudizii. Quest'orgoglio, velato da
bolla sebbene non volesse sottoscri-
, un'apparente modestia, non sedusse
vere l'atto, dicendo bastevole la ver- punto i cattolici illuminati, che ben
bale sua adesione. Per un riguardo videro invece un ipocrita, quale il
BAJ BAJ m
municargli il decreto del concìlio" formidabile duca d'Alba. La sua
medesimo. Il dottore, già formato ignominia restò registrala nei fasti
alla dissimulazione, fu largo di pro- della sua università; ma non per-
messe a que' vescovi, che le sue in- tanto ei non divenne più fedele alle
sidie doveano deludere. sue promesse ed ai suoi giuramenti.
Moriglione intanto, incaricato di duca d'Alba, e chiesto
Sconfitto il
Avendo il duca di Alba scritto alla equivoche sue relazioni col signor
facoltà in termini da voler essere di sant'Algonda.
ubbidito, i dottori si raccolsero, ad Ma allorquando vide il tumuli
eccezione di Baio. Egli però, atterrito delle armi allontanarsi da Lovanio,
dal serio aspetto delle cose, avea di- ed il rimanente della Fiandra in
chiarato in sul finire di un esercizio preda alla discordia, tutto si volse
teologico, che si sarebbe attenuto al contro la bolla Pontificia ed ammu-
giudizio della facoltà, la quale una- tinarono contro essa i suoi seguaci
nimamente ubbidì, e sottoscrisse alla divenuti più fieri per essere il loro
costituzione di Pio V, il che Baio maestro salito al grado di cancel-
pur fece. In tal guisa l' ostinazione liere e di conservatore dei privilegi
di lui cedette al peso dell' autorità dell'università. Gli ortodossi rappre-
riunita del capo della Chiesa e del sentarono allora, che il miglior mez-
clero nazionale, e soprattutto del zo di reprimere e sconcertare quei
,
5b BAJ BAJ
nemici della Chiesa era di toglier al volo senza le ali. I tenebrosi
loro qualunque speranza di veder suoi partigiani continuarono a scredi-
rivocata la bolla di Pio V, facen- tare la bolla di Roma, e pretendeva-
dola sancire da Gregorio XIII suo no, piìi meritasse solamente quel si-
Ta-
ritrattazione formale in iscritto. zione di essa. V. La Storia del Ba-
le incombenza fu da lui affidata al fanismo del p. Duchene.
padre Toledo, gesuita spagnuolo, es- Baio passò di questa vita il 16
perto teologo e mediatore eminente, settembre 1^89, nel settantesimo an-
e Baio restò infatti ad lui così con- no dell'età sua, e le sue opere fu-
vinto, che riguardò le sue proposi- rono stampate per la maggior parte
zioni giustamente condannate nel in Lovanio nel i566 e 1077, ed
senso naturale de' suoi scritti. Ciò in Colonia nel 1 696 , insieme ai
coltà teologica, e richiesto prima Baio storia della sua vita. Consistono esse
indi il resto dell'assemblea, se reli- in opuscoletti versanti sul peccato
giosamente avrebbero osservata la originale j sul modo con cui e ri-
bolla, concordi gridarono ri-
tutti messo j sul merito delle opere j sul-
ceverla con sommissione e promet- la giustizia originale j sulle virili
era inetto al bene dopo la rovina porto. Una colonia di baschi essen-
delle sue forze, così come l'uccello do passata in Irlanda , vi portò il
,
15 A J BAJ >3
antico castello guernito di torri ro- che parlano dell' origine de' baschi.
tonde: nella parte più piccola (ri- Sembra che la lingua di que' popo-
dotta dai due fiumi in foggia di li sia in sostanza quella degli anti-
penisola) vedesi altro forte circon- chi bretoni, la quale in parte si è
dato da quattro formidabili bastio- conservata nel paese di Galles, e
ni. Isolato sorge il terzo quartiere, nella Bassa-Bretagna . Il paese di
altura, e domina tutta la città, il por- gesi nella Gallia Christiana nova,
to e la circonvicina campagna. Le non averne avuti prima del 980.
principali fortificazioni di questa cit- La sua sede vescovile, già suffraga-
tadella sono opera del rinomato nea di Tolosa, ora lo è della me-
Yauban. In Bajona, piazza forte di tropoli di Auch, e sono i pre-
distinti
cesso difficile, né altro che navi in Ispagna, non contiene ora che
mezzane possano costruirsi ne' suoi settantadue parrocchie , che sono
cantieri. Bajona ha il vantaggio parte nella terra di Labour, parte
unico in Francia, di aver due rivie- nella bassa Navarra. Fontarabia, e
re, e ne' due suoi fiumi osservasi il le altre ventinove, che le apparte-
fenomeno del flusso e riflusso. Si nevano altre volte, ora dipendono
deve a questa città l'invenzione del- dal vescovo di Pamplona e di Ca-
le Bajonette. Molte furono le bar- lahorra. Questo smembramento lu
che di Bajona, che per la prima fatto da Papa s. Pio V, del i566, ad
volta tentarono, nel i6o5, la pesca istanza di Filippo II re di Spagna.
delle balene nelle acque groenlan- Bajona fu patria di s. Leone vesco-
,
54 T* AJ BAJ
vo eli essa, apostolo dei baschi, e con gran pompa seguì il giura-
martire, nato nell'856. V. s. Leone. mento prestato dai due re Filippo
Dominata in principio Bajona da IV e Luigi XIV, affine di perpetua-
particolari signori, ebbe, fino dal I X mente conservarla. In Marac, bel
secolo, dei visconti che dorarono
, castello di delizia contiguo a
Ba-
sino al 120 5. Unita poscia al du- jona, Carlo IV Spagna per
re di
calo di Guienna, ebbe a sostenere volere di Napoleone, nel maggio del
vigorosi assedii da' suoi potenti vi- 1808, rinunziò il trono, che a' 17
cini, cioè i re d'Aragona, ed i viscon- marzo avea già ceduto in Aranjuez
ti del Bearn. Alfonso I re d'Ara- a Ferdinando VII suo figlio. Custo-
gona, nel 1 104., l'assediò e la prese: dito era già Ferdinando VII a Ba-
Gastone principe del Bearn l'asse- jona, allorché per ordine dello stes-
diò pure liei 12.53. Nel i^.5i la so imperatore de' francesi vi fu ,
deltà delle sue genti , che salde si l'atto suddetto. Gli studiosi comizii
mantennero contro famosa lega, la di Bajona proclamarono Giuseppe
a favore della anche nel-
legittimità, Bonaparte fratello di Napoleone
,
IV , ciò che poi fece risolvere il trattato di Parigi, pel quale ritor-
fratello della sposa Carlo II a la- nò Luigi XVIII sul trono di Fran-
sciare, nel 1700, per testamento la cia, e Ferdinando VII su quello di
corona spagnuola al re di Francia, Spagna.
per cui Luigi XIV vi prepose il suo BAJULI, capitolari. Nell'Ordi-
nipote Filippo V. Tale matrimonio fu ne di Malta o gerosolimitano si ,
conseguenza della celebre pace de' Pi- chiamano con tal nome quelli che
renei , trattata e concili usa nell' iso- posseggono de' Baliagi dell' Ordi-
la de' Fagiani, nel mezzo della Bi- ne. Diconsi poi Baiali conventuali
dassoa, dal Cardinale Mazzarini per i capi delle otto lingue, che hanno
la Francia, e da d. Luigi de Flato residenza nel convento della relazione
per Spagna nel iG^c); pace che
la di Malta.
apportò tra i due popoli stabile BAJULI de' vescovi, e degli arda-
concordia. Fu a' 9 luglio 1660, che ti. Sono ciucili che dai francesi si ap-
,
BAR BAR 55
pellano baillis capilulaircs e che so- le istanze di Uladislao V re di Un-
no uffiziali domestici degli uni, e de- gheria e della repubblica veneta,
gli altri. Chiamami pure Bandi i venne da Alessandro VI, nell'ottava
servitoli e domestici, che i Cardinali promozione fatta in Roma l' anno
conducono seco in conclave colla qua- i5o2, creato, benché assente, Car-
lifica d'inservienti. Niuno però de' dinal di S. Romana Chiesa, riceven-
Cardinali può eleggere il suo, do- do poi il presbiterale del titolo di
to venne ammesso alla corte del Anna figlia di Uladislao re d' Un-
Cardinal Ippolito d' Este, vescovo di gheria e l'imperatore Massimiliano,
Agria, in qualità di segretario. Fu cos'i pure a quelle di Maria nipote
vescovo di Alba e di Agria nel 1 497 » gonia ed anche in Italia buon nu-
56 B A L BAL
sua patria nel i 51 1 , come racco- di pietra, di legno, che
di ferro,
gliesi da un manoscritto} che conser- sono destinate a chiudere il cancello
vasi nella biblioteca vaticana. di una cappella, il coro d'una chie-
BAKERDA. Città vescovile di Cal- sa. V. Basilica Chiesa. ,
sta alla metropoli di questo nome. del Sole, della quale credesi che
Cinque città sono chiamate con que- occupi il luogo. Non se ne vedono
sto nome, che in arabo significa ora che le rovine. Era città vesco-
paese. Quella, di cui ora si parla, è vile dei giacobiti , dipendente da
situata nel Diar-Rabia nella Meso- Antiochia, alla quale erano soggetti
potamia, sulla sponda occidentale del coloro, che dimoravano ne' dintorni
Tigri, nella pianura di Bekino, per fino a Damasco e che, diminuito ,
da Mosul a settentrione sei o sette niti in una sola diocesi, cioè a Da-
paransaghe, ognuna delle quali so- masco. Vedevasi però ancora un
no cinquanta stadi. vescovo giacobita nel XYI secolo
BALANDA. Città vescovile, di Li- nel monistero di Deriloomor , vici-
nella distribuzione dello stato eccle- de' bogomili. Furono essi per que-
siastico. Balanca oggi non è che sto motivo deposti, in vigore di un
un meschino villaggio situato nel decreto riportato da Leone Allazio.
mare di Siria. Leonzio non meno che Clemente,
B AL AUSTR AT A Bolustrìum . furono astretti a confessare , che la
tite negli antichi rituali. V. Mabil- de' 4 aprile 1629; a' cassinensi col-
lon alle Note dell' Ordine Romano. l'altra Exponi nobis, degli 1 1 luglio
Fu chiamato /annone, mappula 3 1 629 ; con una nuova Ex-
a' celestini
velo ed anche ombrella. Così nel- poni nobis, de' 26 settembre 1629,
1' Ordine
di Benedetto Amelio vien ed a' camaldolesi colla costituzione Nu-
detto panno, e palio nel Diario per, de' i5 settembre i63?.. Egual-
di Stefano Infessura, riportato dal mente venne accordato dalla S. C.
Cancellieri ne' suoi Possessi. V. Om- de' riti, ì5 gennaio i633, a' pre-
brellino insegna di dignità. lati della congregazione de' canonici
Non è troppo facil cosa lo stabi- regolari lateranesi, che hanno l'uso
lire precisamente in qual' epoca si della mitra e del bacolo. Laddove
abbia cominciato ad usarlo ne' riti s' innalzi il Baldacchino sul trono
voi. iv. 8
,
58 EA L BAL
degli accennati , come anche su Nelle altre funzioni ecclesiastiche;
quello de' vescovi, il suo colore de- nelle quali interviene il Papa sotto
ve conformarsi a quello dell'uffizio. Baldacchino, le aste, che son ot-
Ma veniamo alle rubriche di Roma to ,
vengono sostenute da differenti
in riguardo a' Baldacchini. qualità di persone, a seconda della
o
In questa città presentemente vie- funzione medesima. Nella processio-
ne portato sopra la persona del ne del Corpus Domini si portano
Pontefice allorché parato delle sacre coli' ordine seguente. Dalla cappellai
vesti prende il possesso nella Basi- Sistina del Vaticano sino al secondo
lica lateranese ,
quando in pubblico ripiano della scala regia le sostengo-
discende per celebrare i Pontificali, no i prelati referendarii vestiti di roc-
nella processione del Corpus Do- chetto e inantelletta. A questi vengo-
mini, in quelle per le funzioni delle no consegnate da' mazzieri nella cap-
candele e delle palme, nelle solenni pella accennala. Dal detto ripiano
benedizioni, nelle canonizzazioni e sino alla porta della Catena, ove stan-
quando ripone le quarant'ore ed il no sempre gli svizzeri, gli alunni del
sepolcro nella cappella Paolina del collegio germanico in sottana e,
suo palazzo, nonché in altre cir- soprana rossa. Dalla Catena, fino al-
costanze. la metà del colonnato destro, gli a-
A' tempi, che ne'possessi dei Papi lunni del collegio urbano, in veste
si usava la solenne cavalcala co' pa- negra cinta da una fascia rossa; lino
ramenti sacri, il Pontefice partiva al termine del colonnato gli alunni
dalla basilica vaticana sotto il Bal- del collegio inglese in vesti negre;
dacchino, e le aste veniano portate fino al mezzo della piazza inferiore
da' romani fino alla basilica latera- otto sacerdoti in abito lungo negro;
nese, dove le prendevano i canonici fino al quartiere de' soldati, con ve-
di quella. Cessato poi quell' uso, sti succinte, e mantello di seta ne-
fino dal Pontificato di Leone X, gro i maestri di strada ed i mini-
eletto nel i ? 3 1 , ultimo che fece la stri del loro tribunale ; a questi suc-
cavalcata, venendo il Pontefice alla cedono per tutto il colonnato sini-
basilica del Laterano senza i sacri stro in abito di spada i deputati della
paramenti , li assume nel portico nazione fiorentina, gl'individui delle
della stessa chiesa ;
quindi là sol- arciconfraternite di s. Gio. Decollato e
tanto vien ricevuto sotto un nuovo di s. Giovanni de' fiorentini: dal por-
Baldacchino da quei canonici, che tut- tico sino all'ingresso del vestibolo, e-
tora ne sostengono le aste fino all'al- gualmente in abito di spada, i depu-
tare Papale, e, terminata la funzione, tati della nazione sanese, privilegio ad
dall' altare fino alla loggia , dove il essi accordato da Pio li loro concitta-
Papa sotto altro Baldacchino ante- dino, nel i458, cioè ad alcuni mem-
riormente preparato, impartisce l'a- bri dell' arciconfraternita della stessa
postolica benedizione. In tutte le log- nazione, eretta nel i5io,; fino poi
gie in cui il Pontefice dà la solen- al mezzo della basilica , cioè alla
ne benedizione, si alza un tal Bal- cappella di s. Sebastiano, gli alun-
dacchino. Talvolta quello portato ni accademia ecclesia-
della nobile
ne' Possessi de' Romani rimase a lo- stica, mantello di seta
in sottana e
ro, quindi fu devoluto a' canonici negro; in ultimo fino all'altare Papa-
a' quali rimane in proprietà. le, il senatore ed i conservatori di
B AL B A L £9
Roma col priore de' caporioni , e i Il Baldacchino immobile in Ro-
giudici capitolini in toga, e primii ma ricopre gli altari Papali delle
in rubone. Ivi giunto iltalamo su cui patriarcali basiliche, e cosi pure quel-
sta il Papa col ss. Sacramento, i li delle altre basiliche minori e col-
dodici parafrenieri lo calano a terra, legiate di altri insigni chiese, come
ed i prendouo le aste del
mazzieri ancora nella chiesa di s. Maria so-
baldacchino, che conseguano a' con- pra-Minerva e in diverse Chiese do-
frati del Corpo di Cristo, i quali lo ve gli altari principali sono isolati.
ripongono a suo luogo. Quest'Ordine Non sia discaro avere a questo
però non ebbe principio che sul luogo un' idea del più magnifico de'
cominciare del secolo XVI , prima Baldacchini, quello cioè di s. Pietro
loro mancanza dai protonotari apo- trono nelle cappelle Pontificie ; così
stolici in cappa. , colla quale gli stes- pure nelle cappelle domestiche del
si vescovi le sostengono quando il Papa e nei palazzi apostolici. In que-
Papa prima domenica dell'Av-
nella sti ultimi ve ne sono tre per ogni
vento posta nella detta cappella Pao- appartamento; cioè due, uno nella ca-
lina il Ss. Sacramento in forma di mera di udienza, l'altro nella came-
quaranta ore. V. Cappelle Ponti- ra di pranzo il terzo in quella do-
,
6o BAL BAL
ni, Que' Bal-
esami de* vescovi, ec. Nella camera eziandio del sena-
dacchini son di damasco o velluto tore di Roma, per concessione di
di seta chermisi con frangie e gal- Clemente XII, v'ha eretto il Bal-
loni d'oro. Ne'palazzi Pontificii poi dacchino. Così pure i conservatori
e nelle case religiose il Baldacchino di Roma in Campidoglio l'hanno
alzar non si può nella sala, e nep- di damasco rosso e giallo, aven-
pure nella camera di udienza o del te nel sopraccielo lo stemma del se-
trono, cosicché tanto in queste che nato romano per dossello un
, e
in quella vi si colloca alle pareti il arazzo rappresentante Roma, sopra
dossello colle armi gentilizie nella il quale evvi l'effigie del regnante
prima, e coli' immagine Ponte- del Pontefice.
fice nella seconda. Nella mattina del I romani e gli amba-
principi
concistoro pubblico, in cui il novel- sciatori lo pur essi tanto
erigono
lo Cardinale riceve il cappello al nella sala che nella camera del Iro-
trono dalle mani Papa allora
del no. Nella prima è collo stemma
viene scoperto lo stemma suo gen- gentilizio della loro famiglia ; nella
tilizio, sovrastato appunto dal cap- seconda i principi vi tengono il ri-
pello Cardinalizio, nel dossello del tratto del Papa regnante, e gli am-
Baldacchino della sala. basciatori quello del proprio sovra-
Il Baldacchino sta adunque eretto no. Quel Baldacchino è di seta ce-
sopra il trono che tengono i Cardinali leste trinato d'oro.
nella camera di udienza, e nella loro In aggiunta agli accennati perso-
sala. Il primo è di damasco rosso naggi, in Roma alzano Baldacchino
con frangie e trine d'oro. Di sotto nelle loro camere alcuni nobili mar-
v' ha il ritratto del regnante Pon- chesi, cioè, Theodoli, Cavalieri, Mas-
tefice dipinto in oglio con cornice simo , Costaguti e Patrizi , che ap-
dorata. Il secondo è di panno ros- punto perciò chiamansi Marchesi di
so con trine e frangie di seta gial- Baldacchino: ma nella seconda fami-
la. Il dossello, fondo, o coltre sotto gliaora più non esiste, e la terza
di questo Baldacchino porta lo stem- è divenuta principesca. ha pure V
ma gentilizio del Cardinale ornato un conte detto di Baldacchino, che,
del cappello Cardinalizio. oltre le tante prerogative de' suoi
Baldacchino viene alzato anco-
Il antenati gode anche di quel privi-
ra nella camera di udienza e nella legio. Questi è il conte Soderini
sala dell' uditore generale della Ca- discendente dalla nobilissima fami-
mera, siccome primo tra i prelati glia, che fiori in Firenze, legata in
de' fiocchetti. Esso è di damasco parentela co' Medici.
paonazzo con trine d'oro, un poco BALDERICO o BAUDRY (s.),
più piccolo di quello de' Cardinali, fioriva nel secolo settimo. Intorno
e nella camera di udienza tiene di al luogo ed all'anno della sua na-
sotto l'immagine del regnante Pon- scita, sono incerte le notizie. Alcuni
tefice, nella sala poi il dossello col però sostengono, ch'ei discendesse
di lui stemma. Però siccome questo da regia prosapia, e fosse congiun--
prelato abita nel palazzo Monte Ci- to in parentela Dagobcrto. col re
toiio, che si considera Pontificio Balderico, ardendo del più vivo zelo
così non alza Baldacchino in verun per la gloria di Dio insti tuì un ,
BAL BAL 6 1
te esemplare, ei fu colto dalla morte due mesi prima. Nel 1637, a per-
verso il 673 j nella città di Reims, petuo monumento di sua devozio-
ove si era recato a visitare sua so- ne e riconoscenza verso la Vergine
rella s. Bovia, e la nipote s. Doda. santissima e s. Francesco, prima di
La sua spoglia mortale ebbe la tom- partire, fé' innalzare, innanzi alla
ba a Montfaucon. chiesa di esso santo nella piazza dei
BALDESCHI Benedetto, Monal- francescani, una colonna con sovrap-
di, Cardinale. Balcleschi Benedet- postavi una statua rappresentante
to nacque da Perugino patrizio, P immacolata Concezione, nella base
nel i588. Si consacrò con impegno della quale volle che si apponesse
agli studii nel seminario e nel col- una iscrizione latina. Stabilitosi a Pe-
legio di s. Bernardo iu Perugia sua rugia , visitò la diocesi, radunò un
patria, e quindi fu condotto dallo zio sinodo, attendendo con tutta premu-
Francesco Baldeschi (che fu poi udi- ra alla esecuzione dei suoi doveri.
tore di Puiota) in Avignone, dove Ma cinque anni dopo per timore ,
si fermò per due anni, e poscia ri- di non poterli esattamente adempie-
tornato in patria ottenne la laurea. re, rinunziò il vescovato ad Orazio
Passato a Roma , studiò indefes- suo fratello, che fin dal i63o, occupa-
samente per sedici e più. anni la va la sede di Gubbio, e che nel i643,
legge, e giunse a tanto da poter fu da Urbano Vili trasferito alla
molto onorevolmente sostenere l'uffi- chiesa di Perugia. Né errò nel suo
cio di avvocato. Succedette poi allo provvedimento il Cardinale, dacché
zio si nelle ricchezze come nella ca- nel 1644 infermato gravemente, nel
rica di giudice della Ruota romana; detto anno venne a morte, nella età
indi fu assegnato per uditore e data- di cinquantasei anni ed undici di
rio al Cardinale Antonio Barberini Cardinalato.
nella legazione che nel 1628, sostenne BALDESCHI Federico, Cardina-
in Lombardia, e nel i63o, in Urbi- le. Baldeschi Federico nacque a Pe-
no, e tanto s' acquistò di merito in rugia, nel 1625, dalla nobile fami-
siffatto impiego , che il Barberini ,
glia Baldeschi, e a mezzo del Car-
per dimostrarsi a lui riconoscente, gli dinale Pancirolo, segretario di stato
rinunziò la pingue abbazia di san d' Innocenzo X, passò a Roma. Es-
Bevignate, vicino a Perugia, mentre sendo molto dotto nella legge ed
il Pontefice Urbano \ III credette, per in oltre fornito di non ordina-
vie meglio premiarlo, sollevarlo al- ria erudizione, fu preposto alla città
l'onore della porpora Cardinalizia di Faenza, della provincia di Sabina
,
rendita di tremila scudi e col nome insegnò per dodici anni in Milano.
di Federigo Colonna, creato venne In appresso recossi a Roma ove ,
Cardinalato, come uno degli affini, dicembre 1737, venendo il 17, Ro-
fu scelto il Baldeschi che prese il ma 1738. 3.° Dissertazione sopra
nome della famiglia. Veune in ap- vasetti creta in gran numero
di ,
che i suoi voti tenevansi per ora- secolo XIV, ed era discepolo al fa-
coli.Concorse all'elezione d'Inno- moso Bartolo. Lesse con profitto in
cenzo XI, di Alessandro Vili e di patria, a Padova ed a Pavia, ove ar-
Innocenzo XII compi i suoi gior- , rivò preceduto dalla fama. Ivi giun-
ni a Roma, nel 1691, di sessan- to, si dice , che meravigliando del-
tasei anni di età e diciotto di Car- la sua piccola statura gli astanti
dinalato , e fu sepolto nella chiesa abbiano esclamato Minuit prcesen- :
ma moderato però sempre dalla ra- tera virlus. Teniamo di lui alcuni
gione. Capacissimo, negli affari avea Commentarli sulle decretali , ed al-
nobile il tratto, amabili le maniere, tri trattati, raccolti in foglio a Ve-
a cui univa un contegno sempre nezia nel 1593, e nel 1600; ma
grave e maestoso. non salirono a molta rinomanza.
BALDINI Giovanni Francesco, Rjli lasciò la vita pel morso di uà
sorti i natali 1677, in Brescia nel rabbioso cane, verso il i4oo, e se-
e. molto si rese commendabile per condo la sua disposizione, fu seppel-
la sua profonda dottrina. Ebbe a lito in abito di francescano.
precettori i chierici regolari di So^ BALDOMERO (s.), chiamato al-
,
BAL BAL 63
tresì Valdimero o Garmier, nacque BALDREDO (s.) Fu vescovo di
in Forez, e fino dai primi anni ab- Glascow verso la fine del secolo se-
bandonò la patria recandosi a Lio- sto. Fondò molti monisteri in Iseo-
ne. In questa città egli faceva il zia, e verso l'anno 608, terminò
chiavajuolo, e col tenue prodotto la santa sua vita , nella provin-
delle sue fatiche soccorreva molti cia di Laudon. Alle reliquie di que-
poveri, agli estremi bisogni dei qua- sto prelato prestavasi , un tempo
li diede spesse fiate persino gl'istru- culto divoto in molte chiese di
menti suo mestiere. A questa
del Scozia.
carità aggiungeva tenero amore al- BALDUINO, Cardinale. Baldui-
la preghiera ed alle mortificazio- no nacque da nobile pisano, do-
ni, nonché una perfetta sommessio- po la metà del secolo decimo pri-
ne ai voleri di Dio. L'abbate di s. mo, secondo il Baronio il Pagi ,
Giusto, che poscia fu innalzato alla ed altri. Checche ne sia del luo-
dignità episcopale, avendo veduto la go ove ebbe i natali , certamente
divozione, con cui pregava il nostro fu il primo che tra i cisterciensi
Baldomero, lo invitò ad unirsi se- venisse decorato della porpora, da
co. Non esitò egli un istante ad Innocenzo II , locchè avvenne , nel
accettarne 1 invito, e lieto rinunziò concilio di Clermont nelle Gallie
al mondo per consecrarsi alla me- nel 1 i3o, o secondo altri, nel 1 1 33.
ditazione delle cose celesti, ed alla S. Bernardo fa onorevol menzione di
pratica della penitenza. In seguito lui in una sua lettera, chiamandolo
fu promosso all'ordine del suddia- unico suo conforto, come quello che
conato, e verso la metà del secolo ebbe anche a discepolo e segretario.
settimo, terminò la sua santa carrie- Non fu il Balduino abbate del moni-
ra nel giorno 27 febbraio. La tom- stero di s. Pastore nella diocesi di Rie-
ba di lui fu ben presto visitata da un ti, come pensa il Baronio; accompagnò
frequente concorso di gente, e mol- indivisibilmente il Papa nel suo viag-
ti miracoli operati per sua interces- gio in Francia, e, ritornato in Italia,
sione, diedero a divedere il grado fu dal medesimo eletto arcivescovo
eccelso di santità cui era pervenuto. di Pisa nel 11 38, secondo il Mal-
Ma nel secolo sedicesimo le sue re- tei; di più primate della Corsica e
liquie furono disperse dagli ugonotti. Sardegna ove andò come legato
,
fioriva nel secolo XVI, ed era ve- nardo, fé' dono alla chiesa di Pisa di
scovo d'Ipri. Intervenne al concilio molte terre e castelli. In seguito Inno-
Tridentino nel i562, ove potè e- cenzo II, Balduino con Rainal-
spedi il
64 B A L BAL
nore di vita cui avca intrapreso. tori ecclesiastici di assai antica data.
Secondo il Malici, terminò Ja mor- / Beda in Canlicor. cap. 1. Però
.
BAL BAL G5
Balsamo s' infonde nell' olio dal
Il una raccolta di ordinanze ecclesia-
vescovo, quando egli nel giovedì san- stiche; e compose altre opere, nel-
to consacra il crisma. Secondo il le quali mostra nemico della chie-
si
r»6 13 AL BAL
volumi, una scuola di medicina , la se dichiarati inabili agl'impieghi, fu-
università di Maryland, un collegio, rono cacciati i preti loro, forzando-
una borsa bellissima e tre mer- , si ad avere de' ministri protestanti.
cati. Vi sono diverse chiese, delle Tali contraddizioni non ebbero l'ef-
quali cinque cattoliche, cinque epi- fetto dalla persecuzione bramato
scopali, cinque metodiste, tre batti- giacché la fede si conservò in Bal-
ste, due presbiteriane, due di rifor- timora per lo zelo di alcuni missio-
mati olandesi, due separatiste, due narii, e si ristabilì appieno al mo-
quacbere, una luterana, una indi- mento della rivoluzione delle Pro-
pendente, una detta dunker , una vincie unite dell'America, accadu-
unitaria, una svedenborgiana. Nella ta sul declinare del secolo XVIII
America settentrionale penetrò la cioè poco prima di quella francese.
religione cattolica co' primi coloni, Bi mossi furono dal nuovo governo
che vi arrivarono dall' Inghilterra repubblicano gì' impedimenti posti
sotto il regno di Carlo I , che vis- ai cattolici per l'esercizio della loro
se sul trono dal 1623 al 1649, ^ vennero le leggi pe-
religione, abolite
quale die' la provincia di Maryland nali contro ed i preti pote-
di essi,
a lord Baltimore ,
per ritirarvisi rono applicarsi senza timore alla
co' cattolici, allora perseguitati nel pratica delle funzioni. Ma il gran
loro paese, onde vi fondò la colo- numero degli emigrati della Fran-
nia di Baltimora, che poscia diven- cia, per fuggire la tirannia della lo-
ne una fiorente città. Altri abitan- ro nuova repubblica, accrebbero as-
ti dell' Inghilterra e dell' Irlanda, sai più in Baltimora il numero dei
vi si rifuggirono per la stessa ca- fedeli americani.
gione, e vi portarono il loro attac- Nello stesso tempo le tredici nuo-
camento alla fede. Gli accompagnò ve provincie unite dell' America set-
nel i63i il gesuita p. Andrea U- tentrionale, per appagare i voti dei
vifhe, il quale fu poi successivamen- cattolici, specialmente della provin-
te rimpiazzato da altri missionari, cia di Massacuset, domandarono al
quasi tutti levati dalla sua compa- Papa Pio VI un vi caino apostolico,
gnia. Ma i cattolici, che avevano con autorità, e plenipotenza assolu-
sperato di essere al coperto di ogni ta nelle cose spirituali, né indugiò
persecuzione in queste lontane con- ilPontefice, nel concistoro dei 6
trade, si videro pure soggetti a mol- novembre 1789, ad erigere una
te vessazioni. Baltimora fu spogliata nuova cattedra vescovile in Balti-
da Oliviero Cronnvel, che dopo a- mora, dove si contavano circa cin-
ver fatto decapitare Carlo 1 , usur- que mila abitanti, che seguivano la
pò, col titolo di protettore, la so- religione romana. E per primo ve-
vranità dell'Inghilterra, e privò Bal- scovo Pio VI vi nominò l'ex ge-
timora delle concessioni fattele dal- suita Giovanni Carroil, nato in Bal-
l'infelice monarca. Assunto però al timora agli 8 gennaio 1736, capo
trono nel 1660, il di lui figlio Car- de' missionarii di quel paese. Diede a
lo II, la ristabilì ne' primi diritti, lui facoltà di recarsi all'Avana., o a
comunque per altro contesi le fos- Quebech, per farsi consacrare, ed
sero nel regno di Giacomo II, che afhdogii nel tempo stesso la dire-
incominciò nel 1 684- Furono per- zione degli affari cattolici in tutti i
tanto allora i cattolici di quel pae- vasti paesi soggetti ai tredici stati u-
,
BAL fi AL 67
«iti d'America, rivestendolo ancora ro fondatrice. Questo stabilimento
legato apostolico. Do-
dell'uffizio di piantato e diretto da un zelante
po aver ricevuto le sue bolle, porti cattolico , diveniva il contrapposto
il nuovo vescovo per l'Inghilterra, vivissimo delle persecuzioni sofferte
prime cure del nuovo prelato furo- ci vescovi degli Stati Uniti Te ne
no impiegate ad istabilire un semi- intervennero sei, ed uno mandò il
egli tenne il primo sinodo, che du- colare ai cattolici animandoli alla
importanza, come si può vedere in delta Città, dai 9.0 ai 27 ottobre del
Jaulfret Shemoires, tomo II pag. i833, e vi assisterono oltre l'arcive-
349, e seguenti. scovo di Baltimora Wiethfield, nove
Monsignor Corroil, nel ritornare vescovi degli Stati Uniti di America.
al suo vescovato coi due preti in- Il terzo sinodo provinciale,
fu ce-
glesi Planket e Nikel condusse se- , lebrato in Baltimora dai 16 ai 22
co un nuovo stabilimento di quat- api ile del 1837, e v'intervennero,
tro religiose carmelitane delle Fian- oltre arcivescovo di Baltimora Sa-
1'
quindi esercitò
so Lio la regola di santa Teresa lo- tore dei medesimi;,
j
G8 BAL BAL
molti gravissimi uffizi, e da ultimo 4- ; e la esatta revisione delle ope-
i'u bibliotecario di Reims, ove mo- re di s. Cipriano.
li nel 1743. Le opere, che abbia- BALVE Giovanni, Cardinale. S'i-
mo di lui sono Risposta alla Sto-
: gnora luogo preciso ove nacque,
il
ria degli oracoli del signor di Fon- poiché alcuni sono d' avviso, che ab-
tenelle, Strasburgo 1707, 1709 in bia veduto la luce nel ducato d'Angiò,
8. j Continuazione alla sua Rispo- altri in Verdun, ed altri in Poitiers ;
sta; Difesa dei santi Padri ac- chi lo crede nato da un ciabattino,
cusati di platonismo, opera erudi- chi da un racconci atore di panni, e chi
tissima , Parigi 17 11 in 4. : Reli- da un mugnaio. L'epoca però del suo
gione cristiana provata dal com- nascimento viene da molti segnata al-
pimento delle profezie, Parigi 1728 l'anno 1421. Mancante di nascita co-
in 4-"; Difesa delle profezie della spicua, di scienza e pietà, trovò nul-
religione cristiana, tre voi. in 12. lostante in quello spirito di cabala,
1737, col Giudizio
dei santi Pa- ond' era fornito , con che appagare
dri sulla morale della filosofia pa- la sua ambizione. Guadagnatosi per-
gana, Strasburgo, 17 19 in foglio, tanto il favore di Giangiovenale
e gli Attidi s. Barlaam tradotti dal Orsini, patriarca di Antiochia, a mez-
greco in francese, con osservazioni. zo della più raffinata scaltrezza, ot-
BALUZIO Stefano, nato a Tul- tenne di essere, secondo alcuni, fatto
le nel i63o,era letterato accettissi- suo vicario, canonico della cattedrale,
mo all'arcivescovo di Tolosa, biblio- ed esecutore testamentario, e giunse,
tecario al signor Calbert quindi nel secondo il Maan, a profittare del pin-
,
BAL BAL 69
e non, come il Riuy osservava , a di cui monarca, a se-
godeva presso al
quello di Angiò, errore che pri- gno tale di incrudelire barbaramente
ma di lui avea adottato il Galim- contro quelli, che credeva non con-
berti. Per giugnere al Cardinalato, formi al suo modo di pensare, fra
a cui di continuo aspirava, impu- i quali, come dice il Maan, fece
gnò la prammatica sanzione, e ben- condannare alla morte ingiustamen-
ché di subito non ne ottenesse lo te Giovanni conte di Melun, cui ac-
effetto , ebbelo in seguito ,
poiché cusò al re di peculato, benché da lui
uscì un ordine del re in vigore del dovesse riconoscere il suo esaltamento
quale dovea il parlamento aboli- ed il principio delle sue fortune. Rife-
re la sanzione stessa; dappoi ad riscono Sammartani nella Gallio,
i
istanza dello stesso principe , fu cristiana, che mentre una notte per
promosso al Cardinalato col titolo Parigi cavalcava una mula in abito
di s. Susanna, da Paolo II, nella Cardinalizio, sia stato assalito da al-
ma li 18 settembre del i4^7» con per cui ne riportò una grave feri-
gravissima ripugnanza del Pontefice, ta. Ma ciò, che lo fece tracollare,
attesa la sua condotta morale poco furono alcune lettere intercette, cui
conforme al suo stato; ma il Fu- avea egli scritte nel 1468, al duca
mea ambasciatore di Francia spedi- di Berry Carlo fratello del re Cristia-
to a Roma dalla corte di Parigi a nissimo, esortandolo a dispetto del
tale uopo, procurò di persuadere al monarca a continuare l'in-
fratello
Pontefice, che quanto diceasi del trodotta corrispondenza col duca di
Bai ve era invenzione della invidia Borgogna, per timore che venendo
più nera, locchè procurò di prova- alla corte del fratello non si dimi-
re con una falsità , asserendo che
, nuisse la sua autorità, dacché sco-
avea udito egli stesso che ilPonte- priva, eh' era poco sensibile
il re
fice non dava udienza ad alcuno all' amicizia, e che si sarebbe man-
Moabaron, poi ad Onzain, da ulti- posto alla sua tomba risulta, ch'egli
mo a Loches nella Turenna; il ve- mori vescovo albanese. Dopo la
scovo poi a Ratton-chatel , indi al- morte di Luigi XI al Balve riuscì
la dove fu ritenuto per
Bastiglia di far ritorno in Francia col carat-
quattordici, ovvero per quindici an- tere di legato, e Pietro de Marca
ni; il Cardinale poi fu chiuso in una aggiunge , che fu colà mandato, il
fare. E assai poco appoggiata l' as- Balve, perchè la poco soddisfacente
serzione del Ciacconio, che dice co- dipintura, che fa di esso può essere
me il Balve sia stato liberato dal derivata o dallavversione concepita
carcere ad istanza del Pontefice Si- a causa della sua ambizione, o per
sto IV, mentre dall' orazione recitata la naturale antipatia che avea ver-
nei funerali di Giulio II da Tommaso so la persona di lui.
Fedro Inghirami , si raccoglie , che BAMACURES. Città vescovile
alla mediazione di Giulio II nella le- della provincia di Numidia in Afri-
gazione che sostenne in Francia in ca. È ricordata da Plinio, e da lui
qualità di Cardinale, devesi la libertà appellasi Vamacurre. AI concilio di
ottenuta dal Balve, al quale oggetto Cartagine convocato da s. Cipriano
cransi impegnali i Pontefici roma- fu presente anche un vescovo di
ni, e presso che tutti i regnanti di Vamacurre, per nome Felice. Il si-
Europa, ma sempre inutilmente. Del gnor Dupin pretende che si legga
pari s' ingannò l' Ughellio dicendo, in vece Ramacurre.
BAM BAM 7i
BAMBERGA. Città con residen- garsi dalla cattedrale di Bamberga.
za di un arcivescovo nella Baviera, Papa Benedetto Vili, ai 14 feb-
Bamberga 3 Panibcrga Paperga , ,
braio 1014, coronando Enrico II
Bandenberga (Bambcrgen.). Questa imperatore colla sua sposa s. Cune-
città fondata verso l'anno 8o4, s * gonda, gli regalò uno scettro impe-
crede che ricevesse un tal nome da riale, consistente in un pomo d'oro,
Babà figlia di Ottone II, la quale o globo cinto di gioie, con una cro-
ne accrebbe l' estensione. E posta ce nella parte superiore come ri- ,
questi contorni diverse famiglie slave. nella cattedrale celebrò con lui la
era Bamberga una contea ma sic- ; l' imperatore stesso, con un conven-
come il signore di lei Alberto o to di canonici, oltre ad un moniste-
Adelberto alimentava la guerra ci- ro di monaci di san Benedetto.
vile nella Franconia, Hatton arcive- Nel prestare soccorso all' Italia,
scovo di Magonza pervenne a sor- Enrico II fu accompagnato dal Papa,
prenderlo mediante uno stratagem- e dopo aver disfatti i greci si tro-
ma, e lo consegnò all'imperatore, il varono ambidue nel monistero di
quale lo punì dell' ultimo supplizio, Monte Cassino, a cui 1' Augusto fece
l'anno <}o5. La morte di questo grandi doni. Benedetto Vili inoltre
conte diede causa alla confiscazione confermò l' erezione del vescovato
de' suoi beni,ed in ispecie della con- di Bamberga, che dichiarò sottopo-
tea di Bamberga, che divenne feudo sto al metropolitano di Magonza,
7i BAM BAM
Bamberga dall'arcivescovato di Ma- di Bamberga fu anche s. Ottone a-
gonza , sottomettendola immediata- postolo della Pomeriana nei momenti
mente alla Santa Sede; accordò il dei gravi sconvolgimenti per le in-
pallio ai di lei vescovi, e la facoltà vestiture ecclesiastiche. V.
Ottowe. s.
eletto , partì egli pine per la Ger- palazzo del vescovo di Bamberga.
mania, dopo aver celebrato in Colonia Questo amministrava la giustizia in
con Enrico III, la festa de' principi via definitiva, né poteasi appellare
degli apostoli, e diede a' canonici di da'suoi giudizii al tribunale dell' im-
Bamberga la facoltà di usare la mi- pero. Era eziandio direttore del
bre, riserbandosi la Chinea, cam- loro nel i55o, alla dieta di Ausbur-
biò il feudo della città di Bamber- go. Un altro privilegio accordò alla
ga per la città di Benevento, a lui chiesa di Bamberga 1' imperatore
ceduta da Enrico III. Imperocché Enrico II con un editto denominato
sebbene Leone IX fosse in possesso il filo di seta di s. Cunegonda _,
BAM BAM .3
gran maresciallo, per Vittemberg ove colla catena del santo apostolo
e Trebitz, e l'elettore di Branden- si venerava. Il Cancellieri però, nel-
burgo, gran ciambellano, per Crustin. le Memorie isteriche delle sacre
Questi principi eleggevano de'vicarii teste dei ss. Pietro e Paolo, Roma
appositi per adempiere a tali firn- 1806 a p. 7 1, dice, die tale possesso è
rioni , e per assistere alle solennità diviso colla basilica di s. Marco di
dell ingresso, e della consacrazione Venezia, coi greci, cogli spagnuoli
del vescovo. Il signore d' Auffzecz e coi veronesi, i quali tutti picten-
era il Boemia, il
vicario del re di dono l'uguale possedimento del Col-
barone di Truchses di Pommersfel- o Spada predelta.
tello,
che quella, come si disse più sopra, biblioteca di quattordici mila volumi,
di Papa Clemente II morto nel , con ricco numero di preziosi ma-
1047. 11 suo capitolo componevasi noscritti, posseduta dai religiosi car-
di venti canonici capitolari, e di melitani. Il suo dominio fu ce-
quindici domiciliari. Tutti avevano duto fin dal 1804 alla Baviera, e
obbligo di provare la loro nobiltà godette i anche di città
privilegi!
di sedici quarti. Le dignità erano, imperiale. Finalmente nel concor-
il proposto, il decano, il teologale, dato conchiuso, ai 5 giugno 18 17,
il camerlengo e il cellerario. I prò- tra il Sommo Pontefice Pio VII
posti delle chiese collegiali di santo ed il re di Baviera Massimiliano
Stefano, di s. Giacomo, e di san Giuseppe, fu stabilita l'erezione in
Gengolfo erano scelti fra i canonici metropolitana della cattedrale di
della cattedrale. Un canonico novi- Bamberga coi vescovati Wirtz- di
zio, che avesse un sol giorno 0111- burgo , Eichstett, e Spira per suf-
messo la celebrazione della messa fraganei , Papa pubblicò
lo che il
per lo spazio dei primi due anni, nel concistoro 6 aprile 18 18. dei
perdeva due anni di anzianità. Gli preconizzandovi per primo arcive-
hnperatori stessi di Alemagna erano scovo monsignor Giuseppe Altuben-
canonici di Bamberga secondo l'isti- berg di Gratz, traslato dal vesco-
tuzione di quel capitolo fatta da rato di Eichstett.
s. Enrico II. In questa città si celebrò un conci-
Riporta Novaes, toni. I, pag 3, lio, in cui l'imperatore s. Enrico rac-
conservarsi in Bamberga il Coltello colse quarantasei vescovi, nel giorno
o Spada, colla quale il principe (ì maggio dell'anno 101 1, per la de-
la sede vescovile per vie illegittime. delle Convittrìci del SS. Bambin
Reg. XV. Ard. VI. Labbé IX. Ge.^ìi, principialo in Roma sotto la
BAMBIN GESÙ' SS. Monache protezione. , e direzione del Cardi-
dell'Ordine di agostiniane oblate. An- nal Carpegna vicario di Roma,
na Morosi, zitella Lucchese, di sin- e stampato in Roma nel i685;
golar modestia, e di costumi illiba- Regole della congregazione, delle
ti, rimasta orfana di genitori, priva Convittrìci del SS. Bambin. Gesti
di parenti, ed insieme abbandonata composte dal p. Cosimo Berlintani ,
da tutti, si tolse dalla sua patria, e raccolte dal p. Federico Orsucci, Ro-
capitò a Roma dove si diede a servir ma 1711: Regole primitive delle
alcune dame Giunta all'età
distinte. Convittrìci delSS. bambino Gesù,
di quaranta anni incominciò con mol- Rieti 171 3 e Pioma 172*2 e 172I;
ta carità a raccogliere ivi ed educa- Carlo Antonio Erra Storia dell' im-
re nel 1 66 r, sotto Alessandro VII, magine e della chiesa di s. Ala-
Chigi s alcune zitelle. Però non po- ria in Portico,Roma 17^0 in 4f°',
tendo sussistere l' istituto per man- Fondazione delle Convittrìci del Bam-
canza di rendite, la fondatrice im- bino Gesù pag. 99., e Venuti, Roma
pose alle educande una mensuale te- moderna, tomo I, p. i32.
nue corrisposta, a titolo di alimenti. Passato qualche tempo di prova
Prosegui l'opera felicemente con ne' loro santi esercizii, per rendersi
molta edificazione della città sotto più grate a Dio, e nella vita e co-
la direzione spirituale del p. Cosimo stumi più esemplari, fecero ai 2 lu-
Berlin tani, o Berlinzani parroco di s. glio 1673, un fermo e stabile pro-
Maria in Portico in Campitelli, cheri- ponimento (senza però obbligarsi a
co regolare della Madre di Dio. Il per- verun voto di castità, povertà ed
chè Anna Moroni incoraggita anche ubbidienza) di perseverare sino alla
dall' accrescimento continuo delle a- morte nella virtuosa loro unione :
lunne, non solo procurò che la congre- per cui un tal giorno sacro alla
gazione fosse approvata dal sommo Visitazione, di Maria Vergine, rima-
Pontefice , ma
ad imitazione della se per queste monache sempre me-
beata Angela da Foligno volle eri- morabile.
gerla in istituto particolare sotto il La sostanza dell'istituto in quel-
titolo di Convittrìci del Bambino l'occasione meglio stabilita si era,
Gesù, sottoponendola poscia alle re? come abbiamo dal Piazza, nelle sue
gole di s. Agostino. Offerta tutta sé Opere Pie di Roma stampate nel
stessa e le proprie sostanze per la pia 1670,, di non dover essere più di
intrapresa, trascelse delle ventiquat- trentatre le monache, in onore dei
tro zitelle da essa raccolte, dodici tientatre anni, dal Verbo incarnato
B A IVI fi AM 75
vissuti in terra : tuttavolta in seguito la professione. In diversi proscritti
per indulto Pontifìcio, vennero abilita- giorni dell'anno si fanno neh' insti-
te a riceverne oltre un tal numero. Do- tuto pubbliche mortificazioni : si e-
po tre anni di prova, e passata l'età di sercitano in opere manuali, ed in
"ventunanni, devono lare pubblico il diversi lavori d' ago , in leggere ,
Comunione portano il cilicio; tre tirarsi per fare gli esereizii spirituali.
76 BAM BAM
poi tata dalla chiesa di santa Galla a arcivescovo e uditole santissimo, nel
quella di Campiteli! la prodigiosa i73i, si recò al luogo, lobenedi, col-
immagine di Maria in Portico, e
s. locando la croce ove dovea erigersi
quindi le case annesse a s. Galla ri- 1 altare maggiore. Indi il celebre Car-
maste disabitate; il p. Berlintam dinal Corradini protettore, alla pre-
vendette ai 5 maggio 1672, per tre senza delle monache,solennemente po-
mille cinquecento scudi quelle ca- se la pietra fondamentale, con un'iscri-
sead Anna Moroni, fondatrice delle zione latina sulla lamina di metallo,
Qblate del SS. Bambino Gesù di che ricorda la funzione celebrata il
rito nella vendita, in vigore della medaglie, una d'oro, una d'argen-
bolla Gregorio XIII. Pertanto
di to, e 1' altra di con 1' ef-
metallo ,
tro mila scudi, e vi fece fondare un qua fundamenta jaela suiti templi
più ampio ospedale, affine di ricevervi, MDCCXXXI, ed in giro: In hono-
ad imitazione dell'antica proprietaria rem Infanlis Jesu. Proseguita la
s. Galla, i poveri dispersi per Roma. fabbrica dal valente architetto pon-
In seguito fu trasferito il convitto tificio cavalier Ferdinando Fuga
di queste religiose alle falde del ed ornata di varii marmi, e stuc-
monte Esquilino incontro la chiesa chi dorati, e vaghe pitture, essen-
di Pudenziana. 11 iVovaes nella Vi-
s. do poi terminata nella seconda ,
BAM BAM 77
Altro Pontefice benefattore di quo- loro sconcertata economia, anzi la
alla munificenza di Papa Pio VI, marmo, e vollero clic vi fosse ap-
AN . SAL . MDCCXC
Siccome più sopra dicemmo del- con brevi ed adatte parole vieppiù le
la prima comunione, che dalle don- infervora. Recitatosi con mesto canto
zelle lassi in questo monistero , il Confìteor, quattro fanciulle edu-
crediamo che qui giovi descriver- cande, due a destra e due a sini-
la. Ne' giorni degli esercizi! adun- stra con vesti turchine, a guisa di
que precedenti la funzione, le fan- angeli, con ali alle spalle, vagamen-
ciulle vengono istruite dalle mona- te coronato il capo di fiori, con edi-
che, come già si è riferito. Giun- ficante compostezza, tengono chi 1
na, e di un lungo manto di co- zelle, e degli astanti, che per lo più
lor celeste, capo di coro-
cinte il sono i rispettivi congiunti. Termi-
na, ascendono divotamente alla con- nata la ceremonia, il celebrante, o
tigua chiesa, con candele accese in il predicatore con un fervorino fa
suo Catalogo (Irgli Ordini religio- l'acqua alle mani, servivano de' due
si Chiesa militante, stampa-
della primi pialli, e versavano nel bicchie-
to in Buina dal de Rossi nel 1741 , re per la prima volta il vino) qui
dove nel parlare della detta congre- ci limiteremo a far menzione del
gazione, riporta le vesti usate da Banchetto splendidissimo, che avea
(|iielle Ciò fu riprodotto da
zitelle. luogo nell' elezione del nuovo Papa,
Giuseppe Capparoni, nella Raccolta cioè nella sua coronazione, e nel-
degli Ordini religiosi, e delle vergi- l'anniversario di essa, avendone già
ni a Dio dedicate, Roma 1828, alla indubitati esempii nel secolo IX. In-
pag. 21. A tutte queste notizie si tervenivano ad esso il sacro Collegio,
possono aggiunger quelle, che l'e- gli oratori de' principi, i principali
ruditissimo Francesco Cancellieri dà ministri della Santa Sede, e gli ot-
sopra il detto istituto, nelle sue no- timati o maguati di Roma.
tizie intorno novenaalla
vigilia, , Tuttavolta, assunto di poi al Pon-
notte, e festa di natale, stampate in tificato nel i566 s. Pio V, Ghislieri,
Roma nel 788. 1 confermò le disposizioni di Pio IV, di
BANCHETTI, cioè splendidi Con- dare cioè a mano denaro, che
quel
viti. Nel concilio generale XI La- si gettava sulle scale di Pietro, ed s.
teranense III, celebrato dal Sommo abolì il consueto Banchetto, che so-
Pontefice Alessandro III, nel 1179 leva imbandirsi ai Cardinali e agli
culi' intervento di più di trecento ambasciatori , che assistevano alla
vescovi, fra le altre cose riguardan- solenne coronazione, non che agli
ti la disciplina ecclesiastica, si deter- auniversarii di questa, e dispose che
minò, che i prelati non assistessero i mille scudi, che vi si spendevano
ai Ranchetti, come riporta il Novaes per detto Banchetto, fossero distri-
al tomo lil pag. 1 io. buiti ai conventi,ed ai monisteri più
Una
delle prime cure del Pontc- bisognosi: onde ebbe origine quella
lìceLeone X, fu quella di dar fi- limosina, che si dispensa a' poveri di
ne al concilio generale XVII, di Roma nel gran cortile di Belvedere
Laterano V, incominciato dal suo in simili ricorrenze, essendovi unita
predecessore, Giulio 11, e ch'egli anche la somma, che si gettava sulle
terminò nel 5 1 7 Fra le altre co-
1 . scale vaticane. Questo Pontefice inol-
se, determinossi, che la casa, fami- tri; riformò il lusso degli ecclesia-
glia, tavola, ed arredi de' Cardinali stici, particolarmente ne' Banchetti.
della santa romàna Chiesa, dovesse- Anche Sisto V", sublimato al trire-
ro essere specchio di modestia e di gno nel i585, non volle che si fa-
moderazione. cesse il regio convito ai Cardinali
Olire poi quanto diremo distesa- ed ambasciatori, precipuamente per
mente all'articolo Pranzi, su quelli la penuria de' viveri , ch'era allora
solenni imbanditi da' Pontefici per in Roma, dichiarandosi, non per-
la consacrazione de' vescovi, e indi- mettere, che si l'innovasse la satira
verse circostanze, non che nelle mag- fatta Ottaviano Augusto, il
contro
giori solennità e persino co' para- quale, mentre in Roma morivano i
menti sacri, come pel solenne possesso, poveri di faine, banchettava con
e dopo aver celebrato pontificalmen- {splendidissimo lusso la nobiltà. V.
te la messa (ne' quali principi, so- Conviti, e Caitelle del giovedì, ve-
,
BAN BAN 79
NEEOÌ SANTO, E DELLA NOTTE DI NATALE in altro luogo, sia direttamente,
ove si parla de' pranzi, e della cena, sia col mezzo di un terzo, e ciò
che avea luogo nel palazzo aposto- previo un determinato compenso
lico, pei Cardinali, e pei principi delle proprie cure, e del vantaggio,
assistenti al soglio Pontificio. Ri- che deriva alla persona verso la
guardo poi a' conviti de' primitivi quale si obbliga. Una cosi fatta
cristiani, T
r Agape. . specie di commercio non è da con-
BANCHI nelle Chiese. Le con- dannarsi, quando il profitto, che si
cessioni, che si riferiscono all'uso fa dal Banchiere sia moderato, e
dei Banchi nelle chiese non ne , nei limiti dalla legge prescritti. Tale
trasferiscono la proprietà in coloro è il del venerando Ponte-
giudizio
che li ottengono, né l'uso è trasmis- fice Pio V, dichiarato nella sua
s.
sibile ai loro eredi. Non è che ai Bolla dei 27 gennaro i5yi. V. Usura.
fondatori, ai patroni, e per Io pas- BANCHIÈRE SPEDIZIONERE.
sato anco ai giustizieri superiori Nome altra volta dato in Francia a
che siasi accordato il privilegio del quelli, che si assumevano l'incarico del-
Banco in perpetuo, sia nella navata, la spedizione di tutte le bolle, dispense,
sia nel coro. Nessun altro può aver ed altri atti tanto di cancelleria, co-
Banco in chiesa fuorché per con- me di penitenzieria, che si emanano
80 lì A In- BAN
diviso tra padre e figlio, tra zio. della consulta, del contado Venesi-
genero, e nipote, tra fratello, o no, della Casa di Loreto e della
s.
cognati, o cugini germani, che di- città di Fermo. Se non che, la sua
morassero in Uno stesso luogo. A salute mal ferma non gli permise
questi Banchieri soltanto, esclusa di occuparsi a lungo delle nuove
qualunque altra persona, riservava» cariche, poiché desideroso di ri pa-
la facoltà di sollecitare la spedizione lliare per ricuperare la perduta sa-
degli che si solevano implorare
atti, lute, giunto appena in Toscana, morì
dalla Santa Sede, e dalla legazione nel 1733, contando sessanta sei an-
di Avignone. V. Spewzioxef.e. ni di età, e cinque di Cardinalato.
BANCHIERI Antonio, Cardinale. La chiesa dei padri gesuiti fu il luo-
Antonio Banchieri nacque da genitori go destinato a ricoverar le ossa.
nel 1707, ad assessore del s. Of- Adriano nella quarta promozione fatta
fizio, e da ultimo, nel 1712*, segre- in Roma, li 26 novembre del 1753
tario di consulta. Benedetto XIII lo ammise poi alla congregazione
lo elesse, nel 1724, governatore della consulta, della immunità, del
di Roma in luogo del Cardinal Fal- buongoverno e ad altre. Passato a mi-
conieri, e dopo due anni che pas- glior vita Cardinale Berni nel 1754,
il
la vita di Giovanni II. A tal titolo stiglia nel 1379, il quale creò cento
di onore erano ammessi soltanto i cavalieri nel dì della sua incoro-
figliuoli di persone , nati dopo il nazione. Da Ferdinando I fu pur
primogenito, e di poche facoltà; trasferito nel regno di Aragona cir-
eglino dovevano aver militato o ca 1' anno 1 4 1 2 in seguito fu a-
:
inoltre parlargli a favore degl' infe- di Castiglia ( che regnò dal 1879
lici, non dir mai una menzogna od al 1390), la città di Palenza, asse-
adulazione, conversare solo coi sag- diata dagl'inglesi, stava in pericolo
gi e coi costumati, né cogli artisti di essere espugnata. Supplì per di-
e con persone di bassa condizione, fenderla il coraggio delle donne no-
non vantarsi mai , né mangiare bili, le amore della patria
quali per
cibi grossolani , e bevendo pro- impugnarono le armi e non sola- ,
privilegi, e per memoria de' posteri, dodici con vessilli rossi, nel possesso
accordando loro l'uso d'una Banda che i Pontefici prendevano della ba-
o Sciarpa d'oro, che, appoggiata al- silica laleranense, cogli antichi riti. Il
l' omero destro, s'allacciava al di sot- Movaes, t. IV p. 216 dice dei Bande-
to del braccio sinistro ; ed attraver- resi. / caporioni di Boni a, che nel
sava così il manto. In oltre concesse Pontificato di Gregorio V, il Sassone,
loro tutti que' privilegi , e distin- nel 998, si chiamavano col nome
zioni godute dai cavalieri della Ban- greco decarchoni o decarconi, ossia
da, detti anche della Sciarpa, isti- il collegio de' tribuni della piche, in
tuiti dal re Alfonso XI suo avo tempo di Urbano V, nel i362. si
paterno. dicevano con vocabolo tedesco Ban-
BANDELLI Bavdello , Cardi- deresi, dalle bandiere che usavano
nale . Bandello Bandelli ,
patrizio in guerra, perchè ciascuna decuria
lucchese, venne alla luce circa la me- di Roma si distingueva dalla sua
tà del secolo XIV. Era laureato bandiera. Essendo la città divisa in
in ambe le leggi, collettore aposto- più decurie, ciascuna di esse aveva il
lico nella Toscana e nel ducato di suo capo, e la sua insegna partico-
Spoleti, e da Urbano A I fu promosso lare, sotto la quale militavano, co-
nel i388 al vescovato di città di stituendo tutti insieme un magistra-
Castello. Gregorio XII lo passò poi a to del popolo romano, oltre il se-
Callo Malatesta suo amico e prin- sero comunemente, e con titolo più
cipe di quella città. Intervenne il proprio caporioni [Vedi), ed erano
Bandelli al concilio di Costanza quattordici, perchè altrettanti sono
e poco dipoi l'elezione di Martino i rioni di Roma, secondo la divi-
V, morì nel i4'7 dopo 9 anni di sione fattaneda Augusto primo im-
Cardinalato. peratore romano. Ristretti poi do-
BANDERESI. Banderese, secon- po d 238 dal Pontefice s. Fabiano
do il dizionario della lingua italiana, romano a sette i rioni, ma poi dive-
significa, che ha la Banda di una nuti al numero di tredici, Sisto V,
sorte di cavalleria, o portatore di del 1 585, li ritornò al numero di
un insegna 3 ovvero capo di una quattordici, aggiungendovi quello di
banda di soldati. Il alacri chiama Borgo. Vedi Vettori nel Fiorino
B anelimi lo stendardo e la bandie- d'oro illustrato p. 373, e Bernar-
ra, e dice che handoforus fu deno- dino Bernardini nella sua Descri-
minato l' alfiere , il quale da altri zione del nuovo ripartirne/ilo dei
,
BAN B AN 83
rioni di Roma , Roma per Gene- il governo della città, mentre il se-
roso Salomone
1 744-
Bartolomeo natore amministrava la giustizia.
Platina, de Pontefici, in quel-
Vite, Mosso il Pontefice Urbano Y da
la di Gregorio XI, che fu creato in varii gl'avi riflessi, volle restituire la
Avignone ai 3o dicembre l'i'jo, ec- residenza Pontificia in Roma, ma
co quanto dice de' Banderesi. In poco dipoi a cagione delle guerre
questo tempo in Roma il senatore, di varii potentati, nel iSyo, fece
che rendeva ragione al popolo, ogni ritorno in Avignone per sedarle
sei mesi si mutava. Ed i Bande- lasciando in Italia un Cardinale le-
resi guardavano la città, ed ave- gato. Non andò guari, che ritenen-
vano tutto il governo della repub- do i fiorentini avere il Pontificio le-
blica. Questo nome di Banderesi gato somministrato soccorso a quei
era venuto dai Gei-mani , che ban- di Prato, co' quali erano in aspris-
diere chiamavano i vessilli, che sima guerra, per vendetta spediro-
portavano neW imprese. Perciocché no a varie città, eh' erano state ri-
ogni decuria, che oggi capo di re- cuperate al dominio della Santa Se-
gione cliiamano , era con la sua de, certi vessilli, o bandiere col mot-
bandiera, e segno od insegna di- to Liberta». I romani le accolsero
stinta. Si veggono queste bandiere, con trasporto , ed essendo la città
dice il Cancellieri ne' suoi Possessi divisa in decuiie, il capo chiaman-
p. 33, sopra lo stemma de' Bande- dosi decurione, o Banderese, ciascu-
resi in Campidoglio, nella base di no ricevette una bandiera per te-
marmo della mano di bronzo; in una nersi alla propria abitazione, donde
casa in un marmo con vino scudo alcuni riconoscono 1' origine del no-
ed effigie de' Pavesatori, e Balestrieri me di Banderesi. Finalmente dopo
presso la colonna traiana , ed in che la residenza Pontificia fino dal
una colonnetta vicino la porta di i3o5 era stata fissata in Avignone,
fianco di s. Ivo, alla Scrofa, con- il glorioso Gregorio XI, il settimo
trada, che conduce a porta Flami- de' Papi colà residente, ai 17 gen-
nia. Veggasi il Marini , Archiatri naio 1 377, si recò con tredici Car-
Pontificii, t. I, p. 106. dinali in Roma, per ristabilirla de-
Dopo la morte del famoso tri- finitivamente, venendo accolto, e ri-
buno di Roma, Cola di Rienzo, uc- cevuto da' magistrati, e dal popolo,
ciso agli 8 ottobre 1 3 !>4 ne l Pon- colle maggiori dimostrazioni di gioia
tificato d' Innocenzo VI residente in e di rispetto. Non tardò il buon
Avignone, il popolo romano colla Pontefice ad nuo-
affliggersi della
autorità Pontificia elesse successiva- va dimora , perchè non si vede-
mente varii senatori, tutti con som- va in Roma ubbidito come richie-
ma autorità nell' assenza del Papa. deva 1' autorità di un sovrano ; giac-
Nacque nuova sedi/ione nel i358, ché i Banderesi, che al suo arrivo
mentre erano senatori Orso Orsini in Roma aveano deposte ai suoi
e Pietro Capocci, né il sovrano Pon- piedi le proprie bandiere, insegne
tefice potè domare l' audacia del del loro potere, eccitali dai fiorenti-
popolo col creare i senatori estra- ni a mantenersi in libertà, le ave-
nei; anzi questo popolo medesimo vano subito riprese, per esercitare
creò un magistrato, che chiamatasi ogni autorità come dianzi facevano.
de' Banderesi, presso il quale stava Dall'altra parte quei, che favoriva-
84 BAN BAN
no il Papa tramarono contro i Ban- elessero per Papa, Bartolommeo Bit'
deresi, per cui Gregorio XI prescel- tìlli Prignani napoletano , che poi
se a senatore Gomez d' Albornoz, assunse il nome di Urbano VI , es-
dichiarandolo inoltre capitano gene- sendo arcivescovo di Bari secondo ,
rale del popolo romano si per la quanto aveano fissato prima di en-
pace che per la guerra , e lo fece trare il conclave. Seguita l'elezione,
inoltre rettore del ducato spoletino. i romani corsero armati al vatica-
Ciò non produsse il desiderato ef- no, gridando, romano lo vogliamo,
fetto onde Gregorio XI fu costret- romano lo vogliamo j e scorrendo fu-
to a cedere, per non esporsi alle riosamente pel conclave, minaccia-
violenze de' Banderesi. Addolorato il rono di uccidere tutti i Cardinali.
Pontefice di vedersi in mezzo ad Ma riuscì, non senza difficoltà, ad
una nazione, che sola disprezzava i Agapito Colonna, e ad altri primarii
suoi supremi comandi , mentrechè personaggi della città, a calmare la
questi erano con ossequio ricevuti furia del popolo. All' articolo Avi-
da tutti i potentati del mondo cri- gnone j descrivendosi 1' elezione di
stiano , ed
continuamenteessendo Urbano VI, sono le particolaritàvi
malaticcio, cadde infermo, e morì di questo avvenimento, che poco di
nel palazzo vaticano ai 28 marzo poi servì di pretesto ai Cardinali
i3 7 8. francesi,bramosi di ritornare in A-
Ai 7 aprile entrarono in concla- vignone, per ribellarsi, ai 20 settem-
ve nel detto palazzo apostolico se- bre 1378, al legittimo Pontefice,
dici Cardinali , cioè quattro italia- con eleggergli contro l'antipapa Cle-
ni, undici francesi, ed uno spaglino- mente VII; il quale recandosi in
lo : nel giorno medesimo, o nel se- Avignone, vi stabilì una cattedra di
guente, un capo-rione de' Banderesi pestilenza, e die' vigore allo scisma,
che governavano i rioni della cit- che per cinquant'anni afflisse la Chie-
per parte de' romani
tà, vi si recò sa, e desolò Roma e l' Italia.
mo di petto forte coni' era, si fece vanni de Tostis. Da tal' epoca adun-
ubbidire, e rispettare in guisa, ebe que la storia non ci presenta me-
fu primo Papa, eli' esercitò mag-
il moria di questi audaci e potenti
gior dominio temporale in Roma, magistrati, rinnovati poco dipoi sotto
e nel patrimonio di s. Pietro. Pie- altro nome e più. moderata influen-
no di coraggio , tolse ai romani za, cioè dei Capo -Rioni di Roma.
l' autorità usurpala , ed eleggendo V. Rioni di Roma, ove, parlandosi
a suo arbitrio i magistrati, come delle d' ognuno, si vedrà
bandiere
abbiamo dall' annalisla Bzovio, al- quali erano quelle de' celebri Ban-
l'anno i3o,4> num. 1, soppresse i deresi, che un tempo furono cotan-
potenti ed irrecpiieti Banderesi , che to formidabili alla sovranità Ponti-
ne dell'anno santo iZjoo, volendo nella quale città eresse dai fonda-
i romani profittare dei tanti van- menti la cattedrale. Quindi fu crea-
taggi , che provenivano alla città to Cardinale col titolo presbiterale
pel concorso de' forestieri e pelle- di Maria del popolo dal suo
s. ni-
grini , spedirono un' ambasceria in pote ai 29 maggio 1775, ma fu
Assisi ad invitare il Papa a conso- pubblicato agli 11 del seguente set-
larli di sua presenza. Bonifacio IX tembre. Ricevette nel suo vescova-
promise di esaudirli allorché avesse- to, 1782, lo stesso Pio VI,
nel
ro per sempre aboliti i Banderesi, che teneramente lo amava, allor-
e ricevuto il senatore Malatesta da quando recossi a Vienna nella ,
rò che abbiano fatti grandi progres- di l'aquila, che gì' imperatori dipoi
si, né si sa in qual luogo abbiano sempre ritennero. Questa essi aveano
dommatizzato, o chi li abbia com- assunta prima dell' anno secondo del
battuti, né meno condannati. consolato di Mario, e non fu lascia-
BANDIERA. Drappo legato ad una ta che al tempo di Costantino il
asta, entro del quale ricamate o dipin- Grande. In luogo di essa egli vi ag-
te si rappresentano le imprese de' ca- giunse una croce col monogramma
pitani, le armi ed insegne de'principi, composto delle due lettere greche
a diversi colori. L'uso della Bandiera X e P intrecciate assieme, signifi-
ecizii col drago; i corinti col ca- Labarum, intimidito per la gagliar-
vallo alato, o pegaso gì indiani col ;
da impressione, che su di lui fa-
gallo ; gli etiopi col cane ecc. Non cenno i nemici, consegnollo ad un
tutti però ebbero l'emblema di qual- altro e si ritirò per salvare la vita;
che figura ma piuttosto qualche
; ma non appena era uscito dal bol-
lettera iniziale o qualche sentenza. I lore della mischia che, ferito da un
,
BAN BAN 87
«lardo , mentre i colpi che
morì , stis Rom. Pontif. , dove tratta di
avea ricevuti quando portava la Leone 111, creato nel 79^, anemia
Bandiera, non gli aveano potuto re- che non solo quel Papa avea be-
care alcun danno, siccome non lo nedetta e mandata anch' egli una
ebbe chi a lui successe. Gli scrittori Bandiera a Carlo Magno , ma che
non vanno d' accordo nello stabilire prima di lui Stefano li, del 752,
l' etimologia di quella parola Laba- avea fatto lo slesso verso Pipino.
rum. Alcuni la derivano dal greco L' anzidetto Pagi, in Critica Baro-
lambanin, prendere j altri dal no- niana, e Ottaviano Gentili nell' ope-
me lafjìra , spoglie j però a molti ra De Patriciis lib. Ili, e. 2, n. 6,
Sac. Frid. Borchmanni, Disserlalio mosaico, non ne rimane che l' inci-
hy storico-critica de Labaro. V. Bax- sione nelle opere del Pagi Ciani- 3
88 BAH B A N
ni di Roma, che specialmente nei me V. Dufresne Glossar,
dipinte.
secoli XIII, e XVI esercitarono in rnediie et infima; latinitatisj Challon
quella città un' illimitata autorità ,
Storia di Francia Catalano Comm. ;
tefice con altre presentata nel 17 17. spiegò Bandiera colla immagine di s.
tolta a' tunisini dal gran maestro confraternite e delle chiese di Roma
dell'Ordine gerosolimitano, e colà siusano le Bandiere col rispettivo
riposta da Innocenzo XIII. Parec- stemma.
chie altre di queste Bandiere si con- Dicono i maomettani che avendo
servano nella chiesa di s. Maria una volta essi perduto in battaglia
della Vittoria. {Vedi). co' cristiani la loro Bandiera prin-
In qualche luogo si accostumò di cipale, il loro generale tagliò subito
porre in cima della Bandiera il sim- la coda ad un cavallo, la legò ad
bolo della ss. Eucaristia, per signifi- una pertica, e gridò: Ecco questa
care che G. C. è il protettore della e, laBandiera chi mi ama seguiti
guerra giusta, oppure perchè i solda- mej con che avendo i turchi preso
ti, nel mirarlo in mezzo ad essi, cre- di nuovo coraggio ottennero la vit-
scessero nel coraggio, e più forti che toria. Questa è un' imitazione dello
mai impugnassero l'inimico. E certo stratagemma di Romolo, ed i turchi
che Turstino, arcivescovo eboracense, chiamano questa coda Tug, dopo aver-
lo collocò sopra la Bandiera delle ar- la adottata per Bandiera. Le code dei
mate del suo re. V. Lupo, Dissert. cavalli, eh' essi adoperano come in-
de antiqua disciplina christiance segne sono stendardi di una mezza
militice. picca alti, dalla cui sommità pendo-
La Bandiera delle truppe Ponti- no le code de' cavalli, sopra della
ficie, dopo Pio VII , consta di due quale e nella cima evvi un pomo
colori, bianco e giallo. Prima di dorato: il colore della medesima può
quel Papa , il solo bianco avea essere qualunque, ma non verde, po-
luogo nella Bandiera. Quella noi tendosi però di questo colorire l'Asta.
della guardia svizzera ha tre colori, Non e a tacersi poi, che anco di
cioè rosso, turchino e giallo con queste code tolte a'turchi dagli eser-
due stemmi: dall'una parte quello citi cristiani , i capitani e prin-
del Pontefice regnante, dall'altra il cipi vincitori fecero donativo ai
gentilizio del capitano degli svi/zeri. Pontefici ; e che nell' impero olto-
VOL. IV. 12
, ,
9o BAN BAN
mano chiamansi Pascià a tre co- Io scelse a protettore dell'Ordine
ri?, quelli della prima classe fra camaldolese, e nel 1666 lo fece pre-
i Pascià, siccome rivestiti eli gran- side al capitolo generale, cui compone-
dissima autorità. Ed i bulgari pri- vano tutte le congregazioni di quel-
ma che abbracciassero il cristianesi- 1' istituto , tenutosi neh' eremo di
mo, portavano per insegna militare Frascati. A Roma corse il resto della
una coda di cavallo, a cui Papa s. sua vita consumata in opere pie e re-
Nicolò I fece surrogare la croce. V. ligiose, e nel 1667 chiuse in pace i
stirpe di Alessandro III, nel i5g". piena di errori, tra i quali vien se-
Avea nobili maniere ed affabili, gnata la morte di lui nel 16 j
7,
ed era religiosissimo. Da giovane am- anziché nel 1667. Sebbene questo
mogliatosi ebbe prole numerosa, e Cardinale non fosse uomo di pro-
visse lunga pezza alla corte del gran- fonda scienza, ne sapea però molto
duca di Toscana universalmente ri- di mondo e quindi il Pontefice
,
verito ed amato. Le nobili sue ma- conferiva assai volentieri con lui
niere gli fecero strignere leale amici- ed era de' suoi pareri molto sod-
zia col Cardinale Fabio Ghigi , che disfatto.
BAN BAN 91
i5go alla presidenza di tutta la Mar- affatto svanite, non avendo avuto
ea , in cui si contenne con tale in- i Cardinali considerazione alcuna pel
tegrità e valore, che dopo la mor- Sauli. Neil' esporre il proprio sen-
te di Sisto V, fu due volte eletto timento era di ammirabile facondia,
dal sagro collegio a prefetto, o go- onde si meritò il titolo di padre
vernatore del conclave e della cit- eloquentissimo. L' esperienza e la
tà Leonina. Gregorio XlV si pre- saviezza unite al l'aro suo talento
valse dell' opera e de' consigli del gli meritarono di far parte delle con-
Bandi ni negli affari dello stato, ed gregazioni di consulta, buon gover-
avrebbelo fatto di buon grado suo no, vescovi e regolari, s. offizio,
celegato, dove le sue attrattive gli contrario, tenendosi per certo, che
guadagnarono il cuore di tutto il sarebbe stato egli stesso fatto Pa-
popolo. 11 provvide poscia nel i5g5 pa, ma in vece ebbe uno scarso nu-
del vescovato di Fermo, ed ai 5 mero di voti, e dui'ò fatica a dis-
giugno 1596 l'ascrisse tra i preti simularne il rammarico, pel quale
Cardinali, col titolo di s. Sabina : alcuni attribuiscono il detto feno-
lo fece inoltre legato della Roma- meno cambiamento del colore
del
gna, e nel 1598, della Marca che de' capelli. Nel 1606 rinunziò l'ar-
spurgò subito da' malviventi e ban- civescovato di Firenze, che da Pao-
diti, né ebbe difficoltà di penetrare lo V fu in vece conferito a Pao-
tra le balze, e le nevose gole de'mon- lo Strozzi nipote del Bandini. Final-
ti per eseguire con ardore l' inca- mente , dopo essere stato la delizia
rico avuto, infrangendosi anzi una de' Cardinali , e 1' oracolo de' suoi
gamba. Fu ancora onorato di al- tempi , essendo vescovo d' Ostia
tre distinte commissioni, tra le quali (chiesa ottenuta nel 1626 da Ur-
è memorabile l' incontro che fece bano Vili), cessò di vivere il Ban-
a nome della Santa Sede, a Mar- dini in Roma nel 1629 qual de-
gherita di Austria, sposa di Filip- cano del sacro collegio ed in età
po III re di Spagna. di anni settantuno. Le sue ossa
Essendo di capello biondo , in furono collocate nella chiesa di
una sola notte, divenne questo Car- san Silvestro al Quirinale ,
dove
dinale affatto canuto, per la vee- al lato sinistro della cappella del-
mente apprensione concepita di a- l'Assunta gli fu eretto un nobile
ver perduto quell' alto concetto, in ed elegante avello col busto di ,
92 BAI BA i\
rando 3 delizia del sacro collegio, maso, nella terza promozione, fat-
ed ornamento e splendore della to a Monlefìascone li 22 settem-
sua patria. bre del i368. Ma per brevissimo
BANDITI Francesco Maria, Car- tempo vestì la sacra porpora, per-
dinale. Francesco Maria Banditi no- chè , vogliamo credere al Ba-
se
bile riminese nato ai 9 settembre luzio ed al Contelorio , dopo un
1705, era religioso de' chierici rego- anno morì a Viterbo dalla peste,
lari teatini e fu fatto vescovo di Mon- donde ne fu trasferita la salma a
tefìascone, donde fu trasferito ali ar- Mortomare nel Limosino, ricevendo
civescovato di Benevento. Creato in poscia sepoltura nella chiesa dei ro-
petto Cardinale prete da Pio VI a' 1 mitani con un epitaffio nobilissimo.
luglio1775,0 poi pubblicato a' i3 BANNERITI Cavalieri. Negli an-
novembre seguente morì in Bene- , tichi secoli solevano i principi, per
vento a' 27 gennaio 1796 d'anni molivo del proprio interesse, nobili-
novantuno non compiuti. tare i vassalli, concedendo loro la
BAJVGOR, o BANCHEB. Città facoltà di alzare bandiere sotto le
vescovile d'Inghilterra (Bangorium quali potessero condurre uomini ar-
o Bangoria). E situata nella contea mati alla difesa delle loro regioni.
di Coernassan, presso lo stretto di Indi furono chiamati Cavalieri Ban-
Anglevey, e, tranne il suo vescova- neriti dalla bandiera che portavano.
to, suftVaganeo di Cantorbery, nul- Non si sa però il tempo certo del-
la ha che sia meritevole di consi- la loro istituzione. Si crede forse in
derazione. Essa è distante sei mi- tempo dell' imperatore Costantino
glia dalla città di Coernassan, e ere- quando scelse cinquanta de' più co-
desi che il suo vescovato sia quello spicui soldati, per la custodia del
di \ iet trasferito l'anno 53o. La Labaro. V. Bandiera.
cattedrale, antico gotico monumen- Da quell'esempio tale uffizio in
to, fu demolita da Owen Glendo- tutti i regni si dare a per-
suol
wer, e la città intera di Bangor fu sone primarie. Varie sono state le
abbruciata nel 1 2 1 o dal re Gio- cerimonie di crear siffatti cavalie-
vanni. Si ricorda un vescovo di no- ri, le quali si possono veder presso
me Mardois, o Marduitti, all'epoca il Giustiniani a pag. 1 35. Ai Banne-
de' normanni, che vi risiedeva prima riti era permesso usare l'elmo e la
del 943. visiera;erano detti cavalieri aureali
BÀNKACO, o KINACO Pietro, per lo sprone d'oro, che loro si da-
Cardinale. Pietro Bankaco sortì i va. Tal grado di cavalieri a poco a
natali nella Marca di Limoges po- poco è mancato in varie parti, e
co lungi dal Belaco , sul terminare per l'abuso della loro autorità, fu
del secolo decimoterzo. Dal lato ma- da varii principi abolito, a riserva
terno era nipote del Cardinal Pie- d'alcuni, a' quali per indulto specia-
tro di Mortomare, abbate dell' Or- le si concede la medesima facol-
dine di s. Benedetto nel monistero tà. Ignorasi però se portassero divi-
di Montmaieur presso Arles, ed es- sa propria; solo si sa che la bandiera
sendo vescovo di Chartres e refe- loro eia fregiata, o col nome , o
rendario di Urbano V, fu creato con l'arme di ciascuno. Quella ban-
BAR BAR 93
dieta eia piccola e quadrala, e nel trario avviso.Commanville riporta
conferirla si tagliavano le punte nel- un vescovato col nome di Bara isti-
le cjuali terminava. V. Vessillifero. tuito nel V secolo, suffraganeo di
BANiNES Domenico, domenicano, Cizico.
spaglinolo. Leggeva teologia in A lcalà, BARACACCHI. Nome di una set-
cidentale del canale per cui il Ni- magi chiamarono Barachisio alla lo-
lo va a gettarsi nel mare di Da- ro presenza, e gì' imposero di sa-
miata. Verso il nono secolo era es- crificare. Arse egli di zelo, e si
e dello zolfo ,
per cui terminò di vi- maniera di supplizii. Egli li sostenne
vere. La morte gloriosa di questi con ammirabile coraggio, e di buon
fratelliavvenne ai 24 dicembre del- grado si sottomise al taglio di testa,
l' anno 327, ed il martirologio ro- piuttostochè mancare ai doveri, che
mano ne fa menzione nel giorno 29 gì' imponeva la religione. L'empio a-
del suo superiore , nel quale rico- BARASIO. Città vescovile di Ser-
nosceva la voce di Dio ; ma, sebbe- via dipendente dalla metropoli di
ne lontano dal romitaggio conti- , Petra.
nuava nella pratica delle più auste- BARBA. I peli, che crescono sul-
re penitenze. Quantunque si vedes- le guancie e nelle parti aggiacenti
mai permise che lo spirito dell' or- il Signore avea comandato nel Le-
goglio entrasse a corrompere le sue vitico al cap. XXI che gli ebrei si ,
risposta di Baradato soddisfece del per timore che i nemici gli afferras-
BAR BAR 97
giusta Vairóne presso Plinio, se non mani. E quanto romani osser-
ai
dopo l'anno 4^4 di Roma. Egli vatori di tal uso abbiamo da Sve-
aggiugne che Scipione l'Africano, fu tonio, tra gli altri esempi, che Giu-
uno de' primi a darne 1' esempio , lio Cesare come ricevette la trista
seguito poi da gran parte de' gio- nuova di certa rotta ricevuta dai
vani. I primi imperatori romani si suoi soldati, Barba^ ed il
si rase la
raserò fino al tempo di Adriano medesimo fece Augusto quando in-
assunto all' impero nell' anno di Cri- tese la sconfitta toccata a Varo in
sto 1
1 7 , il quale ripigliò la costu- Germania. Ma veniamo al nostro
manza della Barba ; ma pel solo scopo, alle discipline cioè della Chie-
motivo, come dice Plutarco, di na- sa in riguardo alla Barba degli ec-
scondere che avea sulla fac-
le ferite clesiastici, cosa che essendo stala
cia. Giuliano 1' apostata, che diven- soggetta a tante variazioni col pro-
ne imperatore liei 36 1 portava sì gredire de' tempi, ha ben giusto di-
lunga barba, che per essa era mot- ritto di essere trattata.
teggiato del continuo, e specialmen- Prima fa d'uopo distinguere ^altia
te dagli antiocheni. A rivendicare essere la rasura della Barba, altra la
quei motteggi, s' indusse a scrivere tosatura. Se la prima significa il ra-
un'orazione intitolata Misopogon cioè dere qualunque pelo sino alla pelle,
odio alla balsa colla quale , al di- la seconda è quel taglio di essa in-
re di Ammiano Marcellino nel li- teso ad uniformare ed acconciare i
bro XXII, eternò ,
più che redar- peli, anziché adeguarli alla pelle.
guire i disprezzi de' suoi contempo- Nella chiesa latina fu introdotta
ranei. Gli arabi, oltreché nudi-ire la la pratica di raderla sino da' suoi
Barba con grandissima venerazione, primi tempi. Non cosi però nella
riguardano quali infedeli coloro, che greca più inerente agli aviti costu-
se la tagliano; perciò i persiani sonda mi. Tuttavia 1' uso de' latini, ne'pri-
zi Longobardi di lunga Barba co- essi tutto l'occidente. Infatti nel 63o,
Chiesa latina come fautrice di una ro anch' esso sull' argomento. Il sino-
disciplina opposta alle apostoliche do di Civita Castellana e quello di A-
istituzioni. Quanto però andassero melia, ambedue del i5cp, proscrivo-
lungi dal retto, lo dimostra Cristiano no anche la piccola Barba, che da
Lupo, Dissert. de Vili synod. gerì. molti ecclesiastici si faceva crescere
cap. V. Anzi dopo il secolo X con- sul solo mento. Ad ognuno finalmen-
sta da molli concilii lettere e de- , te è noto come si adoperasse s. Carlo
creti Pontificii , che furono prese Borromeo e coi frequenti sinodi, e
delle disposizioni e provvedimenti colle insinuazioni vocali , e con la
perchè la disciplina fosse interamente celebre lettera pastorale dei 3o di-
stesa a tutto l'occidente. Il concilio cembre 1^76, affin di ristabilire nel-
di Berry in Francia, can. VII, pre- la sua diocesi, oltre alcune altre
scrive che tutti gli ecclesiastici si discipline, quella ancora di radersi la
taglino la Barba. Cosi si ordinò Barba , cosa che appariva da anti-
nel concilio Cosacense, tenuto in chissime pitture essere stata per lo in-
Ispagna l'anno io5o, e in quel- nanzi usata anche in quella chiesa. In
lo di Tolosa, del 1 1 1 9, canone X. quel torno l'esempio di s. Carlo ven-
Di più, s. Gregorio VII, del 1073, ne imitato da altri zelantissimi ve-
epist. io, scrisse al vescovo diCa- scovi, e tra gli altri da quello di
gliari nella Sardegna svegliandogli Tours, che nel i583 raccolse un
la memoria come il rito di radersi sinodo in cui estese anche a'monaci
la Barba s'era stabilito nella chiesa il precetto di radersi la Barba : mo-
occidentale fino da' primi tempi, e nachi omnes .... habeant Barbani
quindi lo ripristinasse in tutta la r a sani.
sua diocesi, che per essersi assog- Sebbene l'uso di radere o tosare
gettata a' greci avea preso il loro , la Barba ne' Sommi Pontefici non
costume della Barba lunga ed Ales- ; siasi conservato il medesimo, nulla-
sandro III, del 1 i5o„ nel cap. VII dimeno troviamo che da' primi se-
De vita et honest. clericor. tras- coli molti Papi aveano il mento raso.
mette alcune sue lettere all' arcive- Le molte medaglie, ch'esistono, pro-
scovo di Cantorbery, colle quali lo vano evidentemente la cosa. Una
ammonisce pur a seguire la costu- raccolta di antiche transazioni dei
manza della Chiesa Romana. Più Pontefici rappresenta s. Aniceto, del
tardi il sinodo bisantino, dell' anno 167, senza Barba, cosi pure s. So-
1481 ,
prescrive assolutamente che tero, del 17^, s. Calisto I del 221,
i chierici si radano la Barba: quello s. Stefano I del 257, e di poi quasi
di Meldi, nel i4°/3, vuole che spesso tutti i Papi sino al tempo di Giu-
se la radino : Non nutviant proli- lio II, eletto nel i.5o3. Questi, sic-
xam Barò ani , sed serpe rasi. Il come nota Spondano, si lasciò cre-
lo
concilio generale lateranese, compito sceré la Barba solo negli ultimi anni
da Leone X ,5 4 sess. IX
nel 1 1 , ,
del suo Pontificato; non è certo poi se
proibisce di nudrire la Barba; il s'ir (piai segno di mestizia per la presa di
,
BAR BAR 97
•Bologna fatta da' francesi nel i5ii, nia, al Adimaro cabanense
dire di
oppure per accrescere la venerazio- apud Beslium p. 328, fu praticata
ne alla lui avanzata età. Leone
di con Giordano vescovo di Limoges.
X, Adriano VI, suoi imme-
indi V. Catalani Comment. Pontif. ad
diati successori, non lo imitarono; il he. de tond. Barba.
primo per essere ancor giovane ed il Nola il Bonarotti ne' Vetri Cemi-
secondo per seguire il costume del- teriali , pag. 5o, 5cj. Diss. ep. in
la belgica sua nazione. Bene imi- Tab. eburn. n. 17, che gli antichi
tollo Clemente VII, per esprime- cristiani praticavano di figurare in
re il lutto e il dolore, donde era età giovanile e senza Barba le im-
proso per l'orribile sacco, che i magini de' Santi e del Redentore,
luterani dell'esercito imperiale die- affine di significare ch'essi non sono
dero a Roma nel 1527. soggetti alle variazioni dell'età; ma
L'esempio adunque del menzio- che sempre godono di una florida
nato Clemente VII venne seguito , giovinezza. Questo costume si è
dagli altri susseguenti Pontefici si- usato anche nei bassi tempi nel
no a Clemente XI, eletto nel 1700, rappresentare in età giovanile i mo-
dopo il quale comparvero sempre narchi, sebbene costumassero por-
colla Barba perfèttamente rasa. tar Barba lunga. Per uno stesso
11 Cardinale Bessarione per la mor- motivo di significare 1' immortalità
te di Nicolò V nel i/\55 sarebbe sta- si rase ai morti la Barba e si to-
to eletto Papa, se la Barba, che deli- sarono loro i capelli come abbia- ,
98 BAR BAR
che troppo lungo sarebbe l' enume- liaiia, parte dell'Africa, che si esten-
rare. V. Fabricio nella Bibliotheca de dall'Egitto fino oltre allo stretto
antiquaria e. XVI II. di Gibilterra, lungo il mare medi-
BARBALISSA o BARIÌAR1SSA. terraneo, e per breve tratto lungo
Sede vescovile fino dal XII secolo, l'oceano, è divisa dal monte Atlan-
del patriarcato d'Antiochia nella pro- te. La parte, che trovasi al di qua
vincia dell'Eufrate, dipendeva dalla del monte, è la Barbarla propria-
metropoli di Jerapoli. mente delta, che comprende tutto
BARBARA (s.). Gli atti, che ci il paese, noto agli antichi sotto il
to quel tratto di paese, che sotto frica. Chiamarono bensì molti tur-
il nome di regno di Tunisi oggi chi avventurieri, i quali anziché di-
si conosce. Forse
che in potere di fenderli s'impadronirono del paese
que' nuovi conquistatori sarebbe ca- e fondarono nella Barbarìa quegli
duta tutta la Barbarla, dove i ro- stati marittimi sotto ai quali geme
mani non fossero venuti a distrug- tuttora, lungo tempo
e che per s"i
ciati i saraceni dalle Spagne e per- tà. Accrebbe di fabbriche i due se-
seguitati anche di là dei mari, non minarli di Bergamo e di Padova,
poterono quindi più sostenersi in A- ed in questo secondo fece fiorire le
,
che si tenevano mensilmente da tut- stima, che nel 1698 Innocenzo XII
ti i parrochi e confessori, le decisio- lo diede pastore alla chiesa di Ve-
ni dei quali vennero raccolte e pub- rona. Non risparmiò a fatiche di sorte
blicate da Chiericato ; eresse il fa- alcuna pel bene del suo gregge, a
moso collegio pei giovani nobili se- cui egli stesso frangeva il pane della
colari, affinchè divenissero studiosi e divina parola, che rendeva efficacissi-
letterati ; era mecenate agli erudi li, ma con una condotta la più edificante.
de'quali godeva 1' amore e la stima, L'amore alla altrui salute lo condu-
specialmente del Magliabecchi. Pe- ceva agli spedali a soccorrimento dei
netrando però che traltavasi di eleg- ricovrati ed alfetti anche da' morbi
gerlo a Pontefice, procurò con ogni i più pericolosi, ed amministrava col-
premura di stornare i Cardinali dal le proprie maui a' moribondi gli
proposito. Splendeva non ultima tra estremi aiuti della religione. Desi-
le sue virtù, la compassione verso deroso che il suo clero si applicas-
ai poveretti, per sovvenire ai quali se allo studio dei padri, ordinò che
giugnea, come s. Tommaso di Vil- a sue spese si stampassero con la
lanova, a portar vesti logore e rap- più finita diligenza le opere di s.
pezzate, e privarsi del proprio letto. Zenone vescovo di Verona, divenu-
Consunto da vita molto penitente te rarissime, nel che fu soccorso dui
mori nel 1697 di 72 anni e 37 di celebre Antonio Magliabecchi. De-
Cardinalato, e fra la commozione, terminò uomini dottissimi a tessere
e le lagrime dei poveri sovvenuti, la storia della chiesa veronese, che
delle vedove protette, e dei difesi diede anche alla luce. Accrebbe di
pupilli, in fine di tutt' i buoni, ebbe molto il numero de' oberici e quello
tomba in quella cattedrale. Reso cele- eziandio de' professori al seminario
bre per miracoli, da Clemente XIII di quella città, né considerandolo ba-
venne ascritto al numero dei beati stante, ne stabili uno nuovo, del quale
glia i diritti della sua chiesa e di- nei misteri della fede, e nei primi do-
fese la immunità ecclesiastica ad veri della religione. A mezzo dell eru-
esempio del santo suo zio. Per le dito Paolo Galeandi, canonico di Bre-
quali cose Clemente XI lo credette scia, raccolse gli opuscoli di s. Gauden-
lari, e di propaganda. Insigni mo- che lo tolse di vita nel i4g4 n °l"
numenti della liberalità e magnifi- la Villa del Cardinale Caraffa sul-
cenza dipossono ammirare,
lui si 1 Esquilino, ove ritiravasi per evita-
nella antidetta città, l'ampio e ma- re il contagio, e fu sepolto in chie-
gnifico seminario Intervenne ai . sa di s. M. del Popolo come scri- ;
carriera a Montefìascone nel 1706, terrano dice male, che sia morto di
in età di ottantasei anni, e venti di cordoglio per lo esilio dalla pallia,
Cardinalato, ricevendo sepoltura in che anzi, secondo Giovio, Alcyonio,
quella cattedrale. e Crinito, non istudiò mai con tan-
BARBARO Ermolao, Cardinale. to genio. Alcuni vogliono che com-
Barbaro Ermolao nacque a "S enezia ponesse più di dodicimila versi. Fra
nel \l\5i.; e fu profondo in erudi- sì le che pubblicò, la migliore
opere,
zione.che [Nicolò Lconiccno lo disse è la correzione delle opere di Pli-
dottissimo sopra qualunque altro, che nio, in cui emendò cinquemila pas-
vivesse a Venezia -prima di lui. Qua- si, ed altri trecento in Pomponio
drilustre scriveva alcuni opuscoli, co- Mela. Nelle preziose miscellanee del-
me dicono G esnero, Vossio e Cave. la biblioteca angelica^ si legge di
Fu ambasciatore a Federigo Cesare, lui un compendio di Elica, pubbli-
ed a Massimiliano suo figlio, re dei cato a Venezia dal Cornino nel 1 544-
dignità dalle corti estere, senza per- Pietro Valeriano, Giovanni Arduino,
missione del senato medesimo ; esi- lo vogliono Cardinale ed il Gan- :
liò il Barbaro, che rinunziò la sua dolfi agostiniano, che volea provarlo
chiesa al Pontefice, il quale però non agostiniano e Cardinale, lo dice solo
la volle accettare. Cardinalem designalum. Ma questi
A detta di Bembo, si avea il scrittori sono ingannali; dacché l'eru-
si
Barbaro acquistato grandissima fa- ditissimo Zeno, nella vita di lui, col
ma polla sua erudizione meraviglio- p. de Rossi, dice, che il Barbaro
tc4 BAR BAR
non vestì mai la porpora Cardi- naro del 346. Dopo la morte di
nalizia. Barbascemino la sede di Seleucia
,
Di questa il nostro eroe non uscì, dette diocesi fossero restituite al ve-
se non per essere condotto nuova- scovato d' Urgel : ma dopo lamor-
mente dinanzi al re. Questi tentò te di R.amiro I, il re Sancio Rami-
per la seconda volta di sedurre il ro I suo figlio ristabilì la sede a
santo prelato, avvisando, che qua- Roda, indi, ripresa Balbastro ai mori
lora egli avesse apostatato, gli al- nel io65, diede la Chiesa di questa
tri ne avrebbero seguito l'esempio. città a Salamon vescovo di Roda, e
Ma lo scellerato s' ingannò, poiché di Barbastro. Non portò per altro quel
Eaibascemino rispose con invitta titolo lungo tempo, mentre Pietro
costanza, ch'era pronto a sacrifi- I, al trono aragonese nel
che ascese
care la vita, anziché dilungarsi di 1094, avendo ripreso una seconda
un solo articolo dalla sua fede, li- volta la citta di barbastro fece eri-
na tale costanza accese lo sde- gere la sua chiesa in cattedrale dal
gno di Sapore in modo, eh' ei or- Pontefice Urbano li, e poi ne fu
dinò fosse decapitato co' suoi com- dichiarato primo vescovo. Il vescovo
pagni, i quali tutti colsero la pal- di Fluesca si oppose però vigorosa-
ma del martirio nel giorno i\ gen- mente all' erezione di questa sede,
BAR BAR io')
originali di celebrati autori e di an- di lui con uno dei Barberini. Lascia-
tichi codici. Testimoni della sua ta la diaconia divenne vescovo sub-
perizia nelle lingue greca e lati- urbicario , e passò nel 1 666 , sot-
un museo di rare
ziandio raccolto sandro VII, dei Clementi IX e X,
medaglie, che non giunse però a e Innocenzo XI, mori a Roma
compire. nel «679, in età di ottantadue an-
Divenne il nostro porporato l' og- ni e cinquantasei di Cardinalato;
getto delle lodi e delle maldicenze checché altri dicano, che sia morto
di molti. Checché ne sia, egli fornito dopo cinquantotto anni di Cardina-
verso Nelle sue esequie fu fatta o-
era di bellissime prerogative lato. l'
ogni maniera di poveri. Pegl' infermi razione funebre dal gesuita Musan-
tenea aperta una spezieria in prò di zio, e nel 1680 fu stampata in Pe-
molte famiglie della parrocchia di saro . Ebbe sepoltura nell' antica
abbiamo finora di lui narrato. Desti- ottobre del i6a4- A far palese la
fece cappuccino nel 1569. E come- Sinodo, dettando leggi a quella dio-
chè, a detta di Teodoro Amidenio, cesi convenienti. Diciotto mesi dopo
non riuscisse uomo di gran scienza, fu richiamato a Roma per presie-
era di costumi integerrimi , e di dere al capitolo generale tenutosi
eroica mortificazione. Anziché gode- dagli osservanti con- a Roma nel
re per l' elevazione del fratello al vento di Araceli, dopo di che, vo-
se ne amareggiò alta-
Pontificato, lendo ritornare alla sua diocesi
mente, né per quante istanze avesse il Papa non glielo permise. Ma egli
dal Pontefice seppe giammai indur- che volea governarla per sé, anziché
si a portarsi in Roma, se da espres- per mezzo di vicari, nel 1628, la
sa ordinazione del Papa non vi fu rinunziò al Pontefice , né volle ac-
stretto. Fece a piedi quel viaggio e per cettare una considerabile pensione
lo più di nottetempo affine d'iscausare di quella Chiesa. Tuttavolta fu ob-
gli applausi. Giunto al Vaticano, si bligato a ricevere sei mila scudi
trattenne sconosciuto per lo spazio di mille duecento dei quali segretamen-
due ore nelle prime anticamere. te rilasciò al vescovo successore.
Umiliatosi quindi al Pontefice pre- La eminente dignità che rive-
gollo a non dilungarlo dal suo con- stiva questo porporato non gli fa-
vento, ove vivea con piena tranquil- cea dimenticar punto la religione,
lità. Ma nulla valse lo scusarsi ed che avea professata, dacché sotto
\\ resistere, che il Papa lo volle a la porpora ne vestiva l' abito, usan-
forza crear prete Cardinale del ti- do nella mensa perpetua frugalità.
tolo di sant' Onofrio, Chiesa che al- Coi poveri era generoso e muni- ,
lora tornò ad essere titolo presbi- ficentissimo colle chiese e molti altri
terale, nella seconda promozione luoghi pii, cui faceva a sue spese
come si disse, fatta a Roma li 7 perfezionare ed anche costruire; e.res-
no BAR BAR
se il convento e la chiesa dei cap- ne, con una iscrizione, ordinata nel
puccini a Loreto, mentre a Roma fe- suo testamento, in lingua latina,
ce costruire il collegio della Madon- che suona così: Qui giace polvere,
na dei Monti per i neofiti, la casa cenere, niente. 1 funerali di lui ven-
e bisognosi ; alle ore canoniche aggiu- Oidi ne, indi, dopo aver esercitata la
gnea l'officio della B. V. ed il Ro- milizia con fortunato riuscimento, die-
sario; anzi in tal modo avea distri- de suo nome alla ecclesiastica ge-
il
BAR BAR in
dì s. Maria in Via Lata, dacché ne fe- Accompagnato da un solo de' suoi,
ce dipingere la volta e l' arricchì di salì sopra un brigantino, col quale
cui , a nome della Santa Sede potesse mai ottenerne le bolle, quan-
prese possesso, ebbe altresì la pre- tunque ne fruisse le rendite, e ciò per
sidenza della segnatura , la segre- non aver voluto rinunziare, che dopo
teria dei Brevi , la protettola del dieci anni, al di lui nipote Cardinal
regno di Francia e quella del- Carlo nel Pontificato di Clemente IX
l' Ordine dei predicatori, dei mona- camerlengo della S. R. C,
la carica di
ci di s. Bernardo, e dei canonici re- ed allora conseguì le bolle. Ebbe il
golari del Salvatore, oltre la con- nostro porporato nel Pontificato del-
gregazione del s. Offizio , a cui fu lo zio, oltre le mentovate, altre cari-
ascritto.Se non che, vedendosi il che, come la presidenza alle ecclesia-
Cardinale divenuto odioso e te- stiche milizie, ed il titolo di gene-
mendo moltissimo di sé specialmen- ralissimo.
te dopo la elezione d' Innocenzo X, Narransi grandi cose della gene-
pensò di ritirarsi in Francia ; che
il rosità di lui ; fra le quali si dice che
mandò ad effetto in questa manie- mentre a Civitacastellana pranzava,
ra. Finse passare a Monterotondo gli fu riferito che un povero uomo
vi celebrò il sinodo, che poi fu pub- Varine (che sono tre api) e il co-
blicato. Da ultimo trasferitosi a Ro- gnome de Barberini, con l'aggiunta
ma per essere presente al conclave di cinquanta epigrammi, Roma 1623
di Clemente X , al cui esaltamento e i633; Carlo Strozzi, nella discen-
contribuì col suo voto, morì a Netti denza della casa Barberina da
diocesi di Albano nel 1671 in età di circa cinquecento anni, Roma 640 1 :
BAR BAR n3
ritti. Il Pinarolo nelle antichità ministrata a quella repubblica nella
di Roma tom. II, p. 1 83 , fa ri- guerra, che andava sostenendo con-
levare, vedersi nella corte del palazzo troi turchi. Da esso Taddeo nacquero
corato del Toson d' oro , ed anno- na. Nacque in Roma, enei i63o. Ce-
verato insieme a tutta la famiglia duti volontariamente i diritti di pri-
alla nobiltà di Venezia, nel i652, mogenito al fratello minore Malìeo,
come riporta il Muratori ne' suoi in età circa quadrilustre si fece chie-
Annali, in ricompensa di una gran rico, e di venti tre anni fu creato
somma di denaro, dai Barberini som- diacono Cardinale di s. Cesario nella
i5
n4 BAR BAR
sestapromozione, fatta a Roma da bate commendatario. Intervenuto
Innocenzo X, li 19 febbraio del ai conclavi di Alessandro VII, dei
1(02, colla facoltà di ritenere la due Clementi IX. e X, di Innocen-
carica di prefetto di Roma. Benché zo XI, di Alessandro A « III , di Inno-
la corte di Roma fosse in allora cenzo XII, e Clemente XI, fu colto
decorata da due altri Cardinali Bar- dalla morte nel 1704 in età di anni
berini, pure vide con grandissima settantaquattro. La sua spoglia mor-
soddisfazione anche l'esaltamento del tale riposa nella chiesa di s. Andrea
nostro Carlo, come quello eh' era fre- della Valle , innanzi l' altare della
giato di doti nobilissime e di spec- grandiosa cappella Barberini , sotto
chiata virtù. Dava col suo giudizio e una magnifica lapide, avente una
colla sua prudenza continui saggi bella iscrizione.
d' un'età assai più provetta, che la Da Maffeo Barberini poi figlio di
sua , e nelle congregazioni sponeva Taddeo più sopra menzionato, nac-
con tale modestia e basso sentire di quero quattro figli; ma noi non par-
sé il proprio parere, che di buona leremo che dei seguenti :
Falconieri; Enrico nato nel i823; te, ed interessanti notizie sulla ec-
Giuntina nata nel 1825, e Filippo cellentissima famiglia Barberini, sin-
nato nel 1827. golarmente ne Possessi de' Papi, nel
1
BAR BAR 1
7
Mercato, nella Basilica vaticana, e que' monaci benedettini, ma iscor-
nel Tarantismo, Aria di Roma, e gendo essere tutto inutile, munito
Castel Gandolfo. della facoltà apostolica, ne li espul-
BARBO Gaufrido, Cardinale. V. se accettando in vece i monaci Oli-
Barbeau. vetani. Tenne in Aquileia un provin-
BARBO Pietro, Cardinale. V. ciale concilio, come avvisa l' Ughel-
Paolo II Papa. lio, ove dettò decreti utilissimi alla
BARBOMarco, Cardinale. Bar- da Innocen-
ecclesiastica disciplina,che
bo Marco, che nacque nel i438, fu zo VIII vennero confermati. Genero-
veneto patrizio e nipote al Pontefice so coi poveri non solo in vita, ma
Paolo li per parte di fratello. Suo anche in morte, li volle eredi del suo
malgrado fu egli promosso da Calisto patrimonio. Terminò i suoi giorni
III al vescovato di Trevigi; dappoi a Roma nel 1491, in età di cin-
nel 1 4^4? dallo zio fu passato a quello quantatre anni, dopo ventitre, ov-
di Vicenza; in seguito, come scrive il vero ventisei anni di Cardinalato.
Muratori, venne dalla repubblica di Non è vero ch'egli finisse di vivere
Venezia nominato a patriarca di nel i49°> come scrive il Suaresio,
quella città; ma il Papa per non il Ciacconio e come apparisce dal-
allontanarlo da sé, non acconsenti l'epitaffio, cui presenta la sua tom-
a questa nomina; per lo che nella ba; poiché nelle note alla vita di
prima promozione, fatta a Roma li lui si corregge l'errore, cornea tut-
j8 settembre del i4^7, o secondo ta chiarezza dimostra il Rossi nella
il Ciacconio, del 1 4^4? 1° creo prete sua Storia di Ravenna. Riposano le
Cardinale del titolo di s. Marco, ti- sue ossa nella chiesa di s. Marco,
tolo già dal Pontefice occupato nel nellatomba, che s'apparecchiò vi-
suo Cardinalato. Nel i/±65 il no- vendo, del che ci assicura un breve
stro Marco ebbe dallo stesso Pon- epitaffio.
tefice il patriarcato di Aquileia; e BARCE o BARCA. Città vesco-
da Sisto IV, nel
1478, il vescovato vile della Libia Pentapoli, eretta nel
di Palestrina. Fu a Paolo li utilis- IX secolo. Dipendente dal patriar-
sima l'opera del Barbo, siccome di cato di Alessandria, era già capitale
uomo che versatissimo era nelle d'un regno, sul Mediterraneo nel-
lettere, fornito di pietà e perito nel l'Africa, fra Alessandria e Tripoli,
greco idioma , secondo che ne fanno ed era già sede vescovile de' copti
lede le opere erudite di lui , ed era secondo Commamville. Alcuni però
eziandio dotato di gran senno nel ma- dicono che sia situata nell'Oasis
neggio degli affari. Da Sisto IV fu degli antichi.
mandato alla legazione dell' Alema- BARCEFA Mosè ( altrimenti
gna, Ungheria e Polonia, affine di chiamato Severo ) , era d'Assiria.
comporre le differenze, eheviaveano Forniti gli studii suoi nel monistero
tra' re di questi due ultimi domimi di Monte -Arido sul Tigri, fu in
per la Boemia. E giunse in
corona di breve, per la fama de' suoi talenti
capo a trenta mesi a conciliarli, e ad e del suo sapere, innalzato alla di-
allarmarli contro gli ottomani. Era gnità episcopale.Governò successi-
abbate commendatario all' abbazia vamente le chiese di Beth-Ramau,
di Sassovivo, e più d'una volta am- di Beth-Ceno e di Mozul, nel Diar-
moniva con paterna amorevolezza bekir.
8 ,
1 1 EA 11 BAR
Secondo il parere di Andrea Ma- di America. La regia marina pos-
sio, inori egli il giorno i3 febbraio sedè un copioso arsenale con fon-
91 4- Scrisse nella natia lingua: un deria di cannoni, e vasti cantieri da
Trattato dell' Opera de sei giovani, costruzione. Vuoisi die dalla fami-
un libro dell'Anima, un Commento glia Barca cartaginese abbia preso
sopra s. Alatteo, un'opera Sulla la città il nome di Barcellona, e ebe
differenza delle sette, ebe divideva- vanti per fondatore, trecento anni
no di que' giorni il cristianesimo, avanti la nascita di Gesù. Cristo ,
ello Barcellona, Bardito, e pili an- divenne re de' visigoti s' impadronì
),
ticamente Faventia. E una delle più di Barcellona; ma vi fu assassinato
belle città della Spagna , ed era nel mauri, o saraceni tol-
4 12 - I
un tempo la capitale della Catalo- sero a' goti Barcellona, allorquando
gna. L'Ebro maggior suo fiu-
è il s' impadronirono della Spagna. Car-
me. Confina Barcellona con Valenza lo Magno però re di Francia, nel-
Evalonorum, ed i suoi popoli deri- I 8o Barcellona dal giogo dei
i, tolse
vano dagli antichi catalani, ebe emi- saraceni, e da quell'anno cominciò
grarono dall' Aquitania. ad essere governata dai conti par-
Giace Barcellona sul Mediterra- ticolari, dei quali nel palazzo della
neo , all' imboccatura de' fiumi Lo-
deputazione si vedono tuttavia ri- i
nito, e per una via sotterranea morì nel 1162. Questi sposandosi
comunica colla cittadella maggiore. con d. Petronilla regina d'Aragona
Ragguardevoli sono i palazzi dei unì i due stati, occupando nel 1 io 1
conti sovrani di Barcellona, della il trono d'Aragona, e succedendolo
municipalità e delle udienze. Un nel 1 1G2 Raimondo, detto Alfonso
vero emporio si stima il suo com- II re di Aragona.
mercio con tutte le nazioni, parti- In questa città e in tempi diver-
colarmente un tempo colle colonie si morirono quattro re d'Aragona,
,
BAR BAR 119
cioè Alfonso III nel 1291, Giaco- di s. Filippo Neri. La cattedrale <".•
penitenza, sia esclusa dalla comunio- essi elessero in antipapa Egidio San-
ne dei fedeli, nel caso, che avendo chez de Moguoz, canonico della cat-
contratto matrimonio di loro volon- tedrale di Barcellona sua patria, il
tà, ricusino di separarsi. Sei altri quale fu coronato ai17 dello stesso
concilii si adunarono in Barcellona, mese, col nome di Clemente Vili,
cioè nel confermò
906 in cui si prendendone la protezione Alfonso
l'abbadessa Eunia nel possedimento V possente re d'Aragona, per cui
di alcune chiese, e sopra le pretese la Chiesa vide con dolore rinascere
dell'arcivescovo di Narbona (/ edi lo scisma, che credeva affatto spento,
Labbè al tomo IX, e l' Arduino colla morte del de Luna. Premu-
al tomo VI); nel 1009 sopra le do- roso il zelante Martino V di estin-
nazioni fatte alla stessa chiesa di guerlo onninamente inviò nella Spa-
Barcellona; nel 10T4 contro gli u- gna per suo legato il Cardinale ,
1068 per opera del legato Ugone dopo diverse tergiversazioni entrò
le Blanc. In esso fu ordinato a' chie- ai io maggio i4 2 9? m Barcellona
rici la continenza, e fu sostituito il accolto con tutti gli onori dal clero
rito romano al gotico , benché al- e dal popolo, e incontrato fuori del-
cuni vogliono, che il concilio sia sta- la città dallo stesso Alfonso V. Ai
toadunalo nel monistcro di Leira, i(5 giugno si giurò la concordia,
ma che non vi si potesse stabilire convenendovi L'antipapa, riconoscili-
,,,
regia, che si conferisce dal Sommo 12 agosto 162 1. Oltreché pei suoi
Pontefice in concistoro, e in quello rari talenti, si rese celebre per le
di 5 luglio i83o, Pio Vili vi pro- controversie col Bellarmino e per
mosse il p. abbate d. Lino Mattia una profondissima malinconia che
VOL. IV. 16
, ,
uà BAR BAR
lo toglieva al consorzio degli uomi- I. la censura del Prendestinatus, del
ni. Le opere sue, in giunta alle p. Sirmondo gesuita in 8." if)/|.3.
fu egli uno de' più illustri difensori azioni umane ed altri autori sono
,
desane abbia insegnato altresì, che il Bardi i ricinti di una sua villetta
,, ,
rarsi a quel convento dei domenica- dono alcuni che i primi Bardi non
ni. Incontratosi col Pontefice, venne fossei'o noti se non presso i Celti
te civile dell' uditore della Came- vaghi poeti o cantori, che traducen-
ra, carica tenuta per cinque anni, dosi di paese in paese cantano gli
finché Clemente XII lo fece segretario elogi dei grand' uomini, accompa-
della consulta, e Benedetto XIV gnando il canto col suono dellarpa.
lo ascrisse poscia al sacro collegio col- Ma i Bardi antichi aveauo sì
la diaconia di s. Adriano nella prima grande riputazione, che presentando-
promozione, fatta a Roma li 9 set- si tra due eserciti azzuffati le trup-
P, A R BAR 125
({nella da quei
educazione. Usciti canti alle lodi del vero Dio dei cri-
pa) breitheamh (legisti che promul- za parte della nazione e quindi, per
gavano le leggi con un canto mo- mancanza di operai, languivano le
sta era sede arcivescovile nella dioce- dell' Illuda orientale, sottoposta a
si dell' Armenia Maggiore, nella pro- Tessalonica.
,
B A R BAR li'
riva all' Adriatico. In questa contra- di sicuro asilo alle navi. Grandiosa
da abitarono gli antichi giapigi, on- è la mole della chiesa metropolita-
de talora tutto il littorale, tra i due na, di bella architettura, e 1' eleva-
promotori Gargano e Salentino, si ta sua torre indica l'augusto tempio
disse Japygìa, e quindi Bari si chia- ai lontani.
mò prima Japix. Si governò Bari In questa città vi è il corpo di
in tempo della romana repubblica s. Nicolò vescovo di Mira, metropoli
colle proprie leggi, e fu municipio della Licia, detto comunemente di
sotto Nerone imperatore anno 54 dell' Bari, cui i popoli si recano a visi-
tissimi pel concorso de' fedeli, che quale nel 1377 dal vescovato di
vi vanno in pellegrinazione. Ab- Acerenza era stato dal medesimo
biamo l' istoria autentica di questa Gregorio XI trasferito a questa me-
traslazione da Giovanni, eh' era al- tropolitana , avendolo inoltre fatto
lora arcidiacono di Bari, e che scri- supplire nella carica di vice-can-
veva per ordine del suo vescovo. Il celliere della Chiesa ,
pel Car-
racconto dell' arcidiacono Giovanni dinal Pietroda Monturco vescovo
è confermato da un'altra storia di di Pamplona, rimasto in Avignone.
questa traslazione composta da Nice- E veramente l'arcivescovo di Ba-
foro di Bari verso lo stesso tempo per ri era degno della scelta, essendo
ordine de' magistrati della città. I versato nelle sacre lettere, nelle leg-
veneziani avevano formato il disegno gi, nelle pratiche di cancelleria, ed
di rapire le reliquie di s. Nicolò in ogni altra consuetudine della ro-
ma furono prevenuti dai mercatanti mana corte : era d' animo pio, one-
di Bari. Si accerta, che esce un olio sto, zelante, giusto ed acerrimo ne-
sacro, detto manna, e di grato odore mico della simonia; egli fu l'ulti-
da quelle reliquie e che pur si tro- mo, che non avesse la dignità Car-
va una grande quantità di questo dinalizia all' atto della esaltazione al
olio nella sua tomba presso Mira trono Pontificio. L' insurrezione po-
nella Licia. Se ne dispensa in Bari polare, la diserzione dei Cardinali,
ognora a' divoti del santo, e innu- e l'origine tremendo scisma,
del
merevoli ne sono i prodigiosi effetti, contro Urbano VI, mediante l' ele-
siccome leggiamo nel Breviario To- zione dell'antipapa Clemente VII,
letano. diffusamente si trattano agli articoli
Avignone e Scismi dove pur si ri-
figlio fedele seguace del vangelo. bastimenti danno fondo. Questa an-
Il coraggio, ch'ei dimostrò in varii tica città chiamata da Strabone
,
stolico a tal effetto speditovi dal Pon- nel i528, e pugnò in que' din-
tefice Pio II. Nella discesa dalle torni contro Filiberto d'Orange ge-
Alpi di Carlo VIII re di Francia nerale dell' imperatore Carlo V, il
fu data da Ferdinando II in pe- quale nell' anno precedente avea
gno ai veneziani, con Trani, Brin- presa Roma; ma dopo un anno,
disi ed Otranto, per sostenere la per la seguita pace , tutte le terre
guerra. Gonsalvo di Cordova, capi- napolitane, occupate da' francesi e
tano di Ferdinando V il Cattolico, dai veneziani, vennero in potere
nel i5o3, vi radunò la sua armata degl' imperiali. Dopo una lega al-
per attaccare i francesi , e dopo l' est di Barletta s' incontra la foce
averla ripresa, ne formò il centro dell'Ofanto, onde viene divisa la
delle sue operazioni militari affine Puglia Peucezia dalla Puglia Dau-
di discacciare i francesi stessi dal nia , ossia la Terra di Bari dalia
regno, e ne venne a capo coli' aiuto Capitanata. Un bello e solido ponte
degli illustri capitani Prospero e congiunge le due rive. A due leghe
Fabrizio Colonna. e mezza al S. O. da Barletta si
In questa circostanza ebbe luogo trovano le vestigia di Canne, sulla
la clamorosa disfida di tredici ita- riva destra dell'Ofanto, luogo cele-
liani guerrieri, con altrettanti fran- berrimo per la disfatta, che i ro-
cesi a sostegno del patrio onore mani vi ebbero da Annibale, l'an-
vilipeso. Fu pari lungamente il va- no 2t6 prima della nascita di Gesù
lore nel combattere colle lancie a Cristo. 11 campo di battaglia è an-
campo aperto, ed ambigua la vit- cora nominato il campo di sangue.
toria. Ma essendo stato smontato Col rompersi la terra si trovano
di sella da un francese 1' italiano scheggie di cimieri e di lancie
Albi monte , accorse il suo collega speroni, ed altri avanzi d'armi,
Salamoile, e gli riuscì di uccidere benché sieno trascorsi più di venti
1 aggressore. Ambedue poi col Miale secoli. Dopo che nel XIII secolo fu
sopravvenuto fecero balzar di sella distrutto il regno di Gerusalemme,
la maggior parte de' francesi , ucci- si rifugiò in Barletta l' arcivescovo
dendone i cavalli, e renduti questi latino di Nazareth [Vedi), e diven-
interiori si arresero, e furono tratti ne sede arcivescovile titolare , senza
prigioni in Barletta, fra l'universale suffragane!. Clemente IV concesse
esultanza. Ecco i nomi di que' tre- all' arcivescovo il privilegio di farsi
dici sostenitori della gloria italiana: precedere ovunque colla croce avanti;
Ettore Fieramosca da Capua, Gio- ed in progresso di tempo gli si uni-
vanni Capoccio da Tagliacozzo, Gio- rono le sedi vescovili, nel i<!\.55, di
vanni Bracalone, ed Ettore Giove- Canne (Vedi) e nel i53i di Mon-
nale romani , Marco Carellario di te Verde (Vedi), per disposizione
i32 BAR B\R
di Calisto III la prima, e di Cle- profeta A gabo, desolò la Giudea per
mente VII la seconda. ben quattro anni. I fedeli di Antio-
BARNABA (s.). Uno deprimi apo- chia, mossi dallo spirito di carità,
stoli,appartenente alla tribù di Le- raccolsero una somma considerevo-
vi, e nativo dell'isola di Cipro. Pri- le, e la mandarono ai loro fratelli
machè lo Spirito Santo discendesse di Gerusalemme col mezzo di s.
sopra gli apostoli, si chiamava Giu- Barnaba e s. Paolo. Dopo aver dis-
seppe. Il suo nome significa figliuo- impegnato al loro uffizio, fecero ri-
lo di consolazione _,
ovvero della torno in Antiochia , e condussero
profezia. La Scrittura ci racconta seco un certo Giovanni sopranno-
di lui, che dopo aver venduto le minato Marco, cugino di Barnaba.
sue possessioni, ne depositò il prezzo La preghiera ed il digiuno erano
a' piedi degli apostoli, e ce lo dipinge le principali occupazioni di que-
come un uomo buono, pieno di fe- sti due santi e di altri dottori e
de, ripieno dello Spirito Santo. A- profeti , fiorenti in quella chie-
vendo egli frequentata la scuola del sa. Mentre un giorno tutti que-
famoso Gamalielo in Gerusalemme, sti illustri personaggi erano occu-
chbe opportunità di trattare con s. pati nei divoti esercizii, lo Spiri-
Paolo. Tre anni dopo la sua conver- to Santo fece loro conoscere come
sione fece ritorno in quella illustre doveano separare Paolo e Barnaba
città; ma i fedeli non voleano am- pel ministero, al quale erano stati
metterlo nelle loro adunanze, me- da lui destinati, di essere cioè gli
mori del furore , onde avea non apostoli de' gentili. Obbedienti alla
ha guari perseguitato la Chiesa. Bar- voce del Signore, dopo aver passa-
naba assicurato del sincero ravvedi- to qualche tempo nel digiuno e nel-
mento eh Paolo, lo presentò ai san- l'orazione, imposero le mani sopra
ti Pietro e Giacomo,
primo dei il i due apostoli, e li mandarono a
quali lo accolse nella sua casa. Do- predicare il vangelo a' popoli idola-
po quattro o cinque anni, fu man- tri. Paolo e Barnaba partirono allo-
dato dagli apostoli in Antiochia affin- ra verso Seleucia, conducendo in
chè rassodasse nella fede i neofiti e loro compagnia quel Giovanni, di
provvedesse ai bisogni di quella chie- cui sopra abbiamo fatto menzione.
sa. Le sue apostoliche fatiche ebbero Poscia s'imbarcarono alla volta di
un ottimo successo, ed i seguaci del Cipro, da dove passarono a Sala-
Nazareno crebbero di giorno in gior- mina, a Pafo ed a Perge. Fu in
no. Avendo bisogno di qualche questa città che Giovanni si separò
coadiutore, nell' anno appresso re- da'due apostoli per ,
ritornare a
cossi a Tarso, ove trovavasi s. Paolo, Gerusalemme, stanco dalle fatiche.
il quale eccitò a farsi suo compa- Da Perge intrapresero il viaggio ver-
gno nel sacro ministero. Ritornato so Antiochia di Pisidia, dalla qual
seco lui in Antiochia , vissero in città, essendo stati cacciati, si reca-
compagnia per un anno, oprando rono ad Icona metropoli della Li-
tante conversioni, che ivi i novelli caonia, ove predicarono con qualche
credenti ricevettero per la prima volta successo. Ma il livore de' giudei li
la legge antica. Una tal questione fu morarvi, strinse amicizia con alcu-
poscia decisa nel concilio di Gerusa- ni nobili e pietosi uomini ascritti
lemme, in cui gli apostoli conferma- alla confraternita di quella città,
rono i nostri due santi nella loro intitolata Sapienza eterna. Tra
la
missione. Dopo siffatto avvenimen- i primi erano Bartolommeo Ferra-
to, essi si divisero per ispargere le ve- ri, e Iacopo Morigia , e ad essi
rità del vangelo in varie conti-a- fé' accogliere un suo divisamento
de. S. Barnaba recossi nell' isola di tendente ad instituire una congre-
Cipro con Giovanni, il quale ter- gazione che pegli studii da lui fat-
minò il suo corso apostolico in Bi- ti sopra gli scritti di s. Paolo, ri-
blis, città della Fenicia. In quanto coverar volle sotto gli auspicii di
a san Barnaba, la Scrittura non quell' apostolo, e della quale volea
non ne fa ulteriore menzione. Si che fosse scopo la predicazione, la
crede che fosse lapidato nella sua istruzione della gioventù, ed ogni
patria dai giudei, imperocché il suo cosa che promovesse la salute del
corpo fu scoperto in quell'isola ai prossimo.
tempi dell'imperatore Zenone. Gli Non volle il p. Zaccaria preva-
storici non convengono nel fissare lersi primieramente delle concessio-
l'anno del suo martirio. Se ne ce- ni Pontifìcie; ma a' suoi compagni
lebra la festa nel giorno 1 1 giugno. prescrisse solo vita povera e comu-
BARNABITI. È un Ordine reli- ne. Acquistata una piccola casa
gioso detto dei chierici regolari del- presso la porta di Pavia nel i534,
la congregazione di s. Paolo. Mol- diede loro regole, e l'abito della re-
to disputano gli eruditi sull'autore ligione, cioè quello comune a' preti
di quest' Ordine. Chi ne attribuisce secolari di que' tempi. Per l'esem-
il merito a d. Serafino da Fermo plare vita loro si procacciarono quei
canonico regolare della congrega- padri di leggeri l'ammirazione uni-
zione lateranense, chi a s. Carlo versale. Ora con un pesante croce-
Borromeo, chi vuole non altro sia fisso sulle spalle si vedevano predi-
quest'Ordine se non una modifica- car penitenza, ora ne' più abbietti
zione alla regola di s. Agostino, e modi vestitiscorgevano chie-
si
i34 BAH B A R
o suore. La matrona non
virtuosa Emmaimele di Savoia, nel 1 >5o,
fu ultima a soccorrere con genero- permise loro di stabilirsi nel Pie-
se largizioni ne' virtuosi suoi disegni monte. Aveano quindi altre volte
il p. Zaccaria, ed il volle anzi con- sei provincie, in Roma, Milano,
sigliere e guida nel condurre la Toscana, Piemonte, Francia e Ger-
propria congregazione delle Ange- mania. Né appena si estesero a
liche. questo modo, che furono posti sot-
Nel i^3? Papa Paolo III concedet- to la direzione di un generale: ca-
te ampli privilegi alla congregazione rico per la prima volta affidato al
del p. Zaccaria, ed esentatala dalla p. Alessandro Salili.
giurisdizione dell'arcivescovo di Mi- Nel capitolo generale ad ogni tre
lano, la mise sotto la protezione anni celebrato tra essi interviene
della Santa Sede. Nell'anno ap- sempre d generale, il quale vi è spes-
presso passate le Angeliche da por- so confermato. Ma per un altro trien-
ta Venellina, ove soggiornavano, a nio soltanto può essere confermato il
porta Lodovica, entrò là nel luogo supcriore di ogni casa professa. Que-
di esse il p. Zaccaria co'propri com- non celehrava-
sto capitolo generale
pagni. Quivi, giusta il disposto della si dapprima che in Milano, pure
bolla di Paolo III, era stato egli elet- avendo Alessandro VII fatto stabi-
to a preposto della nuova sua re- lire a Roma il generale loro, ordi-
ligiosa famiglia; ma rifiutando quel nò che i capitoli ivi si tenessero
titolo, fu prescelto il p. Morigia ed a tal effetto divise la Congrega-
il cpiale nel i538, fece fare un nuo- zione in provincie, acciocché v'in-
vo passaggio alla sua congregazione, tervenissero soli i provinciali ed il
di Barnabiti j nome
che trasse in er- capitoli si tenessero alternativamente
rore il Cusenio, perocché diceva aver in Roma ed in Alilano. In antico il
essi rinnovato l'Ordine di s. Barnaba Cardinale protettore dell'Ordine in-
e degli apostoli o apostolini [Fedi), terveniva esso pure; ma dopo la mor-
comunque d' instituzione tanto di- te del Cardinale Serbelioni, i Ponte-
versa. Rinnovato fu per essi il nuovo fici permisero ai questi religiosi di
ospizio del tutto,onde la chiesa fu eleggersi a presidente uno de' capi-
mestieri che un'altra volta venisse tolari loro. L' arme di questa con-
consacrata nel i546. gregazione é composta da tre mon-
S. Carlo Borromeo nutriva tale ti in campo azzurro sormon-
rossi
affetto per questa congregazione, che tati da una croce nel mezzo delle
sovente si ritirava ira i Barnabiti, e lettere P. A. significanti Paulus
£Ìà la fama loro si accrebbe talmente Apostolus. Rimase sempre sotto i
che ogni luogo d' Italia voleva udir- Barnabiti la direzione delle mona-
ne le missioni ed aver collegi filiali che Angeliche, come quelle, che re-
ad essi. Enrico IV, nel 1608, chia- golate erano dalle medesime disci-
molli anche in Francia, dopo aver pline, avevano ricevuta e vita ed
abiurato nel i5o,3 il calvinismo; incremento dal medesimo fondato-
Ferdinando 11 imperatore gli accol- re , né mai lasciavano di accompa-
se in Germania ; ed il duca Carlo gnare i Barnabiti nelle missioni, prò-
BAR BAR 1 3 7
cacciando esse la conversione delle elevato alla sacra porpora nel 1698
fémmine, intanto ch'essi attendevano (V. Morigia): il p. Bartolommeo
a quella degli uomini. Gavanto consultore della sacra con-
Vestono questi padri l'abito tala- gregazione de' riti, il b. Alessandro
re de'prcti secolari, portano il roc- Sauli genovese, stato vescovo di
cesco Maria Barelli, Memorie del- l'anno decimo ottavo della sua età,
l'origine, fondazione, ed uomini il- lo mandarono alla corte di Carlo
lustri Barnabiti, in due tomi in Magno, ov'egli visse una vita riti-
nabiti con molto frutto esercitano se moglie; ma poco dopo avendo otte-
arie opere ed in essa si
di pietà, nuto da questa il permesso di vestire
conserva la corda portata da s. Car- l' abito religioso, diede un addio al
da coloro, i quali erano stati gli au- Pontefice Clemente XI, andò a Ro-
tori della deposizione di Luigi il ma, dove die' saggi tali dì pruden-
Buono. Allorché questi potè ritor- za ed assennatezza, negl'impieghi
nare sul trono, Barnardo si rifugiò svariati a lui affidati, che colle dol-
in Italia con Agobardo cui avea or- ci ed insinuanti maniere ottenne di
dinato arcivescovo di Lione. Ma do- conciliare la pace, e ridonare a tutti
po qualche tempo, essendosi Lotario la sincera e solida tranquillità. Né
riconciliato col padre, il nostro Bar- solo fu Barni accetto a Clemente XI,
il
nardo ritornò alla sua sede, e con ma Innocenzo XIII, Benedetto XIII,
vero pentimento espiò il suo fallo. e Clemente XII lo ebbero in tanta
In seguito eresse il monistero di B.o- stima, da commettere a lui varie pre-
mans, nel quale di quando in quan- fetture e legazioni, come quelle di
do si per poter lungi dai
ritirava Perugia e dell'Umbria nel 172! e di
tumulti prepararsi alla morte. E Macerata nel 1725. Poscia fu fatto
già accorgendosi, che poco gli re- visitatore generale di Loreto nel 1 73o,
stava di vita, montò per l'ultima nelle circostanze più difficili e mala-
volta il pergamo della sua catte- gevoli. Ivi per ispeciale dispensa fu
drale, affine di impartire la pastoral consecrato arcivescovo di Edessa. I.
dicono non aver cominciato quel spettivo articolo, viene esso rappre-
titolo ad essere in onore sino dal sentato dal principe assistente al so-
sesto secolo, perocché non si citano glio Pontifìcio. I Baroni romani non
ve 1' amore di tutta Roma. L' Ami- mondo . Era cosi sollecita la sua
denio di lui scrive così : « Fu il Car- carità verso i poveri, che anche
» dinaie Peretti uomo di aspetto leg- malato di febbre, li visitava e con
-•'
giadro, di equa statura, ben fatto essi gì' infermi negli spedali. Gelosis-
» della persona, nulladimanco ca- simo custode del suo candor ver-
» sto ed illibato, ed alieno sempre ginale, non solo evitava ogni occa-
» mai da que' tutti sollazzi a cui sione che glielo potesse offuscare,
,
» persona, decorosamente
sostenea che non si addiceva alla cristiana
» 1 onor della porpora a modo , modestia. Sermoneggiò per trent'an-
» che non vi fu chi male tagliasse ni, tre, o quattro volte alla setti-
di lui ; che se fece poco di be-
•-••
mana in s. Giovanni dei fiorentini,
» ne, fu perchè scarsa autorità il in s. Girolamo della Carità, e nella
» forniva. Con saviezza e prudenza chiesa di s. Maria della Vallicella,
» sponeva il proprio parere nelle ascoltando anche le confessioni, nel
;> congregazioni alle quali apparte- qual uffizio vide nel i58o in ispirilo
» neva. » Dopo prima Diaconia la l' anima della propria madre volar-
nel 1600, passò a quella di s. An- sene al Cielo.
gelo in Pescheria; chiesa che defor- Ma ciò che rese il Baronio celebre
me sua antichità fu quasi
per la e renderallo in tutti i tempi avveni-
per lo intiero ristaurata a sue spese, re immortale, è l'opera degli Annali
rifabbricandone pressoché di nuo- della Chiesa, tenuta da Giano Nicio
vo la tribuna. Lasciata nondimeno Eritreo, come un portento operato
nel 1627, quella chiesa; passò al dal Signore a favore della sua Chie-
vescovado Tuscolano donato final- : sa . Il primo volume vide la luce
mente ai poveri, luoghi pii ed anche nel i588, e vi lavorò intorno a qua-
a' suoi domestici il pingue suo pa- ranta anni, per ubbidire a s. Filip-
trimonio, terminò i giorni a Roma po Neri. Già erano comparse alla
nel 1629 in età di cinquantasei an- luce nel 1 585, altre opere di lui
,
BAR BAR i4 r
sopra di altri le loro mire;Iocchè os- lettere dello stesso Cardinale pub-
servato dal Cardinal di Gioiosa, de- blicate nel 1759 colle stampe del
cano del sacro collegio, sclamò che Komarel in Roma in tre tomi in
per questo solo meritava il Baronio 4°. Nel tom. i°. di essa si vedono
luogo un monistero che dal nome do per la prima volta venne accorda-
di questo santo venne appellato. La to ai Cardinali il cappello rosso; e
chiesa di Pistoia ne celebra la fe- poscia fu eletto vescovo di Sabina. Lo
sta ai 27 marzo. stesso Innocenzo IV , onorollo della
BARRATA Giovanni, Cardina- legazione di Spagna nel ia5i, da
le. Giovanni Barrata romano nacque lui disimpegnata con somma lode.
circa il principio del secolo XII. Finito il generale concilio di Lio-
Da Clemente III fu creato diacono ne , a cui intervenne , ritornato in
Cardinale della S. R. C, nella ter- Italia col Pontefice, cessò di vive-
za promozione, dal medesimo fatta re dopo anni otto di Cardinalato,
il mese settembre 1190. Se non
di a Perugia nel 1202, e quivi otten-
che, tenne egli cotal dignità per as- ne sepoltura.
sai tempo
scarso morendo , il se- BARRY Landolfo o Lodovi- ,
co dal desiderio di vedere una volta di s. Maria in Cosm edili, nella pri-
estinto quello scisma, lasciato nella ma promozione, cui fece lo stesso
sua ostinazione l'antipapa, andò al Papa nel dicembre del 1120. Dal
concilio di Pisa, e col suo voto con- medesimo Pontefice ebbe il vescova-
tribuì all'esaltamento di Alessandro do di Metz, col privilegio del Pal-
V, che lo confermò Cardinale e gli lio. Non andò per altro a quel vesco-
assegnò il titolo dei ss. apostoli. I vato se non un biennio dopo, causa
Cardinali del detto Pontefice là ra- la resistenza a lui fatta dall' impe-
gunati a concilio, lo spedirono alla ratore Errico V suo nimicassimo. A
dieta di Francfort al fine di procu- Metz, presente Bernardo, pose la
s.
15 AK BAR 145
nel i i anno le reclini
4j nel qual di molti, e straordinarii favori ; e
dell'impero erano nelle mani di Tra- mandato a Roma ad Innocenzo IV,
iano. 11 martirologio romano, ed il a fine di procurare la deposizione
monologio dei greci fanno menzio- del vescovo di Winchester, secondo
ne di questo martire nel dì 3o alcuni. Fatto è, che promosso al
gennaro. I siri lo chiamano Bar- vescovato di Sisteron , lasciò con
saunas. piacere l' Inghilterra dove la sua
BARTANA. Città vescovile d'A- virtù, e scienza gli avea acquistato
frica , di cui però non è nota la degli emoli invidiosi. Nel i25o tras-
provincia. Un suo vescovo trovossi ferito all' arcivescovato d' Embrun,
alla conferenza di Cartagine. celebrò il concilio provinciale pres-
BARTEMISA. Città vescovile so Sedon, a cui intervennero i ve-
della Mauritania Cesarea in Afri- scovi della provincia di Arles, nel
ca. Un suo vescovo, chiamato Vitto- quale furono pubblicati dodici ca-
re, assistette alla conferenza di Car- noni. Predicava sovente al suo po-
tagine.Questa chiesa è pure de- polo, essendo non meno gran legi-
nominata Vardimissensis. sta, che eccellente teologo, e famo-
BARTO (s. ), martire del secolo so oratore. Avanti l' esaltazione al-
IV. Fu abbruciato per la fede sot- la porpora, fu canonico di Vienna
to Valentiniano I e Valente, nel nel Delfinato, benefìcio che ritenne
tempo in cui maggiormente infieri- fino alla morte, e fu arcidiacono di
va la persecuzione dei goti fuori Parigi, e prevosto di Gratz. In ricom-
dell' Furono com-
impero romano. pensa del suo merito fu assunto al
pagni del suo martirio un sacerdo- Cardinalato, col vescovato d'Ostia,
te chiamato Verca, un certo Arpi- da Urbano IV Inel 1261, o nel
la solitario, e altri ventitre cristia- maggio 1262. La sua saviezza, e
ni, che rimasero preda delle fiam- dottrina ei pose principalmente in
me in una chiesa , ove si erano opera nella legazione di Lombardia,
raccolti. V. Niceta. dove colla sua eloquenza ottenne da
BARTOLOMEI Errico, Cardina- quel clero considerabili sussidii pei
le. Errico Bartolomei, che alcuni vo- bisogni della Chiesa Romana , ves-
gliono della famiglia Bartolomei, de- sata da armi nemiche. Dopo la
nominato l'Ostiense a motivo del ve- sua promozione compì per con- ,
,
scovato d'Ostia, che ottenne nel 1262, siglio già avuto da Alessandro IV,
nacque in Susa città del Piemonte, i Commentariì sul libro delle de-
e dopo aver appresa l' una e 1' al- cretali _,
che lasciò a titolo di le-
tra legge sotto eccellenti precettori, gato all' università di Bologna ; ma
la insegnò prima in Bologna, e poi più riputata , e pregevole viene
in Parigi, con tal credito, che fu ritenuta la Somma delle decreta-
detto , giusta 1' uso di que' tempi li da lui composta , detta la Som-
Fontana Prima di esse-
della legge. ma dell' Ostiense j che nel diritto
re Cardinale, in compagnia del nun- ecclesiastico ha la medesima auto-
zio, si trasferì in Inghilterra dove rità, che quella di Azzone nel di-
non è affatto fuori di probabilità ritto civile, la quale vide la pubblica
che aprisse scuola di canoni; ed luce in Basilea nel 537, colle no- 1
è certo che fu dal re Enrico III, te del Guari ni, e poi in Lione nel
che assai lo apprezzava, ricolmato 1 588, e nel 1397. Dopo essersi
voi.. IV. r
9
,
l' Indie, ove rinvenne molti vestigi tolomeo volgeva nell' animo il dise-
del cristianesimo, e vide una copia gno di consecrarsi al servizio del
del Vangelo di s. Matteo in lingua suo Signore. Questi due santi per-
ebraica, che quella gente asseriva sonaggi strinsero ben presto fra lo-
essere stata portata dall' apostolo ro una beata amicizia, e Bartolo-
Bartolomeo. Il santo apostolo re- meo, ammirando la dottrina e san-
cossi a predicare eziandio nei pae- tità di Domenico, delenninossi di
BAR BAR 147
rinunziare alle vanità del mondo, primere la religione ed i suoi mini-
onde seguire l' umiltà della croce stri. Per la qual cosa, seguendo la dot-
nell' istituto domenicano. Fino dal trina del vangelo, si rifuggiò Barto-
primo momento della sua vestizio- lomeo a Roma presso il santo Pa-
ne ei si propose a modello il suo dre, il quale gli affidò offizii impor-
precettore, le virtù del quale cosi tantissimi, e lo mandò legato pres-
seppe ricopiare in sé stesso, che fu so i re di Francia e d' Inghilterra.
riputato degno del sacerdozio. La Dopoché ebbe disimpegnate queste
sua dottrina poi era tanto profon- cariche con felice successo, ritornò
da, clie venne eletto dapprima a alla cara sua patria per riunirsi
precettore di sacra Scrittura, e po- al suo diletto gregge. In questa cit-
scia fu spedito ad annunziare le tà si aperse largo campo agi' impul-
evangeliche verità in molti luoghi si del suo zelo apostolico. L' eresia e
della Lombardia e della Romagna, la discordia vi aveano piantato pro-
in quella infelice stagione infetti da fonde le radici ; ed egli tanto si ado-
multi errori, e rosseggiami, del san- però che giunse a convertire gli ereti-
gue sparso dalle fazioni, onde l'Italia ci, a frenare le contese, ed a rimette-
era straziata. Bartolomeo alzò 1'
auto- re nel sentiero della salute i traviati.
revole sua voce, e l' integrità della Tanto ei procacciossi l' amore de'
fede e la pace furono da lui in più connazionali, che lo pregarono istan-
luoghi rimesse. Ma la fama delle temente di assumere eziandio il go-
sue virtù era pervenuta alle orec- verno civile della loro città. Ze-
chie del Sommo Pontefice Grego- lante anche del culto esteriore e- ,
rio IX. Questi lo chiamò a Roma dilìcò una magnifica chiesa, alla qua-
verso il 12 35, e lo elesse a mae- le aggiunse un convento di do-
stro del sacro palazzo, carica cui menicani, e la intitolò della Coro-
Onorio III avea stabilito in favore na, perchè vi avea collocato vina
di s. Domenico. Innocenzo IV lo spina della corona del nostro Re-
avea in tanta stima, che seco lo dentoi-e ed un pezzo della vera croce:
condusse a Lione per averlo a ,
preziose reliquie, che gli avea date in
compagno nel concilio tenutovi nel dono s. Luigi re di Francia. Dopo es-
nelle leggi, fu deputato per giudice no relazione delle loro visite agii
zione dei seminari, e sono governati nevano non aver Gesti Cristo preso
da un presidente generale ispetto- veramente la carne umana, ma sol-
re di tutta la congregazione, e da tanto un corpo fantastico. Seguondo
i5o BAS B A S
gli Origene diceTano inol-
eirori di le congregazioni dei vescovi e rego-
tre che le anime furono create in- lari,dell' immunità, della consulta
menzione : i
."
il palazzo comunale, Non fu Basilea in origine che un
cui appartiene la sala dove si ten- castello fatto costruire da Valen-
nero nel 1 43 1 le conferenze pel tiniano I, assunto al romano impe-
famoso concilio di Basilea, del quale ro nel 364, dopo che fu distrutta
si fa più sotto parola, e nella qua- Augusta. Gran numero di cittadini
le vi è la statua di L.Munazio Plan- di quest'ultima si recò ad abitar-
co fondatore di Angusta Rauraco- lo, per cui divenne tosto di qualche
rum: i.° l'arsenale fornito di ogni considerazione. Si crede che Giulia-
sorta d'armi, dove conservasi l'ar- no l'apostata gli abbia dato il no-
matura di Carlo il Temerario : 3.° me di Basilia, in onore della sua
la celebre università, fondata nel madre Basilina . Passò in seguito
i4^Pj dal Pontefice Pio II, Picco- sotto il dominio di Clodoveo pri-
lo/nini, sanese, con una biblioteca mo re cristiano di Francia, insieme
ricca di curiosi ed importanti mss., con tutte le altre città bagnate dal
e che possiede inoltre i ritratti di Reno, e la sede episcopale, stabili-
tutti gli uomini illustri nati in Ba- ta dapprima in Augusta Rauraco-
silea, varie tele di Holbein, ed un rum, vi fu trasportata durante la
museo d' antichità , ricco di una sua reggenza in Basilea.
collezione di dodicimila medaglie Distrutta Basilea quasi intera-
romane , e di diversi altri pre- mente dagli unni nel 917 regnan-
ziosi oggetti ritrovati in Augu- do Rodolfo II, videsi a poco a po-
sta . Nella piccola città dobbiamo co ristabilita recandosi ad abitarla
rammentare: i.°la Certosa, conver- in gran numero la nobiltà dei con-
tita in casa di correzione, dove an- torni.Dai re di Borgogna passò a
che a spese pubbliche allevansi Corrado II, che ascese al trono nel
molte povere orfane, e dove si ve- 1024; hi quindi città imperiale, ed
dono molti sepolcri di Cardinali e ottenne privilegi, resi sempre più
di altre persone distinte, morte du- considerabili, dagli altri imperatori.
rante il concilio ; 2.° il monistero Passato agli eterni riposi Papa
di s. Agostino, destinato soltanto Nicolò II, gli fu eletto a succes-
per le nobili donzelle. sore, nel primo ottobre 1061, Ales-
Basilea fu quasi tutta rovesciata sandro II Badagio, senza che i sa-
dal terremoto nel 1 336, e nel i3o,2. cri elettori curassero d' ottenerne
La grande Basilea unita alla piccola, 1' approvazione dagli imperatori ;
non formarono ebe una sola città, dalla dal che pur nacque che la Chiesa
quale sono esclusi gli ebrei. Questo restò in seguito indipendente, al paro
fu anche il primo luogo della Sviz- dei primi quattro secoli, nell'elezio-
zera, in cui si cominciasse a stam- ne de' suoi Pontefici. Con isdegno
pare. Fino dal medio evo era in- ricevettero la notizia della nuova
valso in questa città l'uso singolare forma di elezione sì l' imperatrice
di far precedere gli orologi tutti Agnese, e sì il figlio di lei Enrico
di un'ora; il mezzogiorno vi si suo- IV, perchè eseguita senza il loro con-
òs BAS BAS
sentimento. Ed i vescovi della Lom- na di Napoli. 11 Pontefice perciò lo
bardia, volendo che dalla loro pro- disciolse, e dopo le calamità della
vincia in preferenza fosse creato il pestilenza, lo tradusse in Basilea, che
Papa, colsero quel destro per far allora dipendeva dal metropolitano
eleggere altro Pontefice col favore di Besanzone, e dove fu prorogato
di Giliberto da Parma, persona mol- per altri sette anni.
to potente, e cancelliere di Enrico Il primo i43 1, Mar-
di febbraio del
detto anno, e registrato nel lib. Brev. determinar finalmente un luogo dei
p. 86, che avessero, senza sua noti- nominati nel primo decreto. Alta-
zia e consulta, stabilite i conciliarii mente si doleva egli dell'infedeltà e
quelle convenzioni, mentre diverse dell' incostanza de' padri di Basilea,
poteva averne concluse in Costanti- perchè mentre i prelati orientali , su-
nopoli Cristoforo Garatone suo se- perati i pericoli e le distanze immen-
cretano e nunzio. Sperava cos\ che, se, dalla Siria, dall Egitto, e dalla
maggior numero di padri greci con- Puissia erano giunti in Costantino-
correndovi, più durevole avesse ad es- poli ,
pronti a solcare aspri mari ,
tor greco perchè si piegasse al luogo vincere dallo studio della pace, i
lia, come più comodo all' impera- tuito intervallo di tempo si trasfe-
tore, al patriarca, ed al Papa in risse in Avignone il concilio, ovve-
persona. ro si stabilisse altro luogo per la
Scorse però gran tempo senza che traslazione del medesimo.
avesse effetto il concordato, e gli a- Rimasto senza 1'
esecuzione del
vignonesi intanto spedirono i loro pagamento il secondo termine pre-
ambasciatori ad Eugenio IV perchè scritto ( il quale dice lo Spondano
cooperasse al trasferimento del conci- fosse di quarantadue giorni), la par-
BAS BAS i55
te sana del concilio, schiene la me- del monistero di Mervel nella dio-
no numerosa, conchiusc finalmente cesi di Treveri, poi amplissimo Car-
che si dovesse trasportare a Firen- dinale. Questi visitarono prima il
1 56 BAS BAS
braio del 1 348, ed ai 4 marzo en- è soggetta interamente alla potestà
trarono in Ferrara colmati nslluno dello sposo, eh' è il Papa : Che co-
e nell'altro luogo di grandissimi o- me la madre del re è suddita del
nori ( V . Fere \ra ). I faziosi basi- re, così la Chiesa madre del Papa,
leesi al contrario si ritirarono sde- come uomo e come fedele, è sud-
gnati a Marsiglia. Si fecero in seguito dita del Papa, come principe di es-
a Ferrara sedici sessioni, l'ultima del- sa, a cui solo immediatamente die-
le quali ebbe luogo ai io gennaio de il Signore la suprema potestà
i43 9 .
delle chiavi, che e<di esercita sui
Carlo VII re di Francia, avendo fedeli : Che la Chiesa è forza che
nel i43S formata in trentotto artico- cada, ogni volta ch'è smossa l'au-
li la famosa Prammatica Sanzione torità del Papa , il quale è la
( Te di ) _,
cavata da' decreti del pietra su cui essa è fondala :
molti prelati si erano a poco a po- quella Chiesa, ch'è chiamata San-
co ritirati dal conciliabolo, per cui ta nel simbolo degli apostoli, non
in quell'ultima sessione, tenuta ai 16, sarebbe congregata In nomine Chri-
o, come altri vogliono, ai 19 mag- sti, non sarebbe corpo, ma ca-
gio 1439, esso restò composto del davere non sposa , ma adulte-
;
di Arles, una
di sette vescovi e di talamo di Cristo, ma postribolo di
moltitudine di sacerdoti bordine in- Satana Che quanto conviene a Cri-
:
feriore, occupando questi ultimi i sto, come capo invisibile della Chie-
seggi episcopali con sacre reliquie sa, tanto, con proporzionata comu-
sottoposta al Sommo Pontefice, pa- come nel corpo l' anima, la quale
dre di famiglia Che non : meno esercita le sue principali funzioni
la greggia universale della Chie- negli organi del capo, come Cristo
sa , che le pecore particolari devo- principalmente co' suoi lumi nel Pa-
no restar subordinate alla direzione j3a, eh' è capo del suo corpo misti-
esecuzione de' decreti, ne' quali tut- ni. E lo stesso regno ed il re rico-
difficile fissar l' epoca nella quale quale ancor giovanetto avea profes-
abbia egli preseduto a quella chie- sato la vita monastica secondo le re-
sa. Il 29 1402 occupò quel-
aprile gole di s. Benedetto, l'anno i43s fu
la cattedra, per comando del Pon- eletto vescovo di Ginevra, città della
tefice Bonifacio IX, Antonio Pan- Savoia posta in vicinanza del lago di
ciatino. A questo legittimamente suc- Ginevra. E già molto innanzi era ad-
cedette nel 14 B Lodovico Tecchj 1 detto agli uffizii della curia romana.
il quale nel 1 435 lasciò questa se- Assistette agli atti del concilio di Ba-
de vacante a Gio: Vitellio Vitelle- silea, e come uno de' francesi con-
schi. Alla morte del Vièelleschi la vocati, fu presente ai comi/.ii , nei
ottenne Lodovico Scarampi, al quale quali fu creato antipapa Felice V,
succedette Marco Barbo, che ritenne da cui ricevette nello stesso concilio
il patriarcato di Aquileia fino al l'ostro e la nomenclatura di prete-
zione de' padri, fu iscritto nel nove- A ina eleo di Thalaru francese, il
ro de Cardinali col titolo di s. Ma- quale da Giacomo Severzio, nella
lia in Trastevere, e fu spedito alla Cronologia de' vescovi lionesi vie- ,
dal diploma spedito per tal prima- Vienna , ed ebbe canonicati nelle
zia,che conservasi nell'archivio del- chiese di Chartres, di Reims, di Tu-
la di Lione. Intervenne al-
chiesa rena, di Alby e di Ambrun. Dipoi,
l'adunanza di Berry, dalla quale fu fatto consigliere del re di Francia
spedito legato ad Eugenio IV ro- Carlo VII e ne' palagi di Carlo
,
vicina a s. Fercole) nelle quali di- quella lapide. Fra le altre fonda-
cesi al presente esser vacanza, si zioni havvi questa, che in ogni
celebrino messe appena finiti i
le gabbato si canti dai musici una
mattutini, e quelli che assistono al- messa nella cappella di s. Dionisio,
la messa del coro, se saranno inter- ove scorgesi l' effigie di questo Car-
venuti al mattutino, riceveranno (spe- dinale, ed inoltre pel di lui riposo
cialmente i detti cappellani) un pane si reciti il salmo De-prqfundis al- ,
, ,,
.
con Lodovico al concilio di Basilea alcuni anni della di lui morte, Ni-
per impugnarvi il partito del ro- colò V romano Pontefice, successore
mano Pontefice , ove pubblicando di Eugenio IV, ebhe cara e legit-
molte Risposte a Questioni ammassò tima la dignità cardinalizia di questo
gran denaro e più cose indegna- Nicolò. Proclive al punire di leg-
mente operò secondo che scrive
, geri, sentenziò contro i rei, per lo
Guidone Panziroli nella sua Storia che da certuni è chiamato crudele.
J
de famosi Professori di Diritto. Pel resto interpretò i decreti dei
Tra le altre cose dicesi, che corrotto Pontefici con tale solidità di dot-
dall' oro fecepromovere al vesco- trina , che meritò di essere nomi-
vato di Bergamo Isidoro da Ro- nato nuovo Bartolo tra' professori
sata, ignorante, ignobile, e pieno del diritto Pontifìcio , commenda-
di vizi. Inoltre fece un panegirico to , sopratutto per la sua chiarez-
a favore di Marco Milanese, uomo za. Oltre le Opere sul Concilio
sebbene creato dottore in legge di Basilea , scrisse le dette Que-
imperito ed inetto, esaltandolo qual ed erudite Risposte , che fu-
stioni
altro s. Agostino, e persuase al si- rono fatte pubbliche da Lodovi-
nodo che fosse eletto vescovo di co Bolognino. Scrisse inoltre cin-
Alessandria locchè gli fruttò non
, que tomi sopra il Decreto , e le
leggera macchia d' infamia. Laonde Decretali:, sopra le Clementine: in-
nacque dissensione fra lui e Lodovico torno all' Autorità , Verità , ed I-
Pontano. E molto più fu il travaglio sliluzione de' Concilii , specialmente
posto a pacificar costoro, che a richia- di quello di Basilea: la Procedura
mare boemi alla fede cattolica, secon-
i Giudiziaria , ossia la pratica circa
do 1' autorità del citato Enea Silvio. il modo di procedere ne' Giudizii Ci-
Riuscì inoltre a persuader molti di de- vili.Fece centoquattro Consigli, distri-
porre Eugenio IV. Ma allorché si buiti in due volumi, varie Dispute
giunse a tal atto, parti dal sinodo per intorno alla Potestà Papale, Con-
comando del re d'Aragona, ch'erasi ciliare, ed Imperiale: Ripetizioni,
, ,
frio, che gli attribuiscono il Con- dette in que' coinizii , e die' il suo
telori, Agostino de Paz, e Frizo- voto per Felice V, dal quale ter-
tolo. Seppure non vogliamo dire, le lettere. Compiti gli studii, tor-
rigesse in titolo Cardinalizio la chie- Gnesna, indi a poco a poco nel con-
sa di s. Onofrio, e l'affidasse a que- siglio di Vartz, per pubblica scel-
sto Giovanni. ta di tutti gli ordini, a lui venne
Quarta creazione di falsi Cardi- affidata la cura e l' educazione dei
nali, latta il giorno 6 aprile i444> m figli del re Uladislao, occupato pres-
Ginevra, come negli atti del conci- so l' esercito. Eseguì questo geloso
lio ; ma, secondo il Ciacconio, nel- incarico con quello zelo e saggez-
1' anno 1 44^, anno quarto dell' an- za, che produssero alla repubblica il
del Vittorelli, esisteva una lettera venerdì all' ora nona si suonasse la
Domenico fuori delle mura della cit- chierici, e tutte le persone istruite;
tà di Ginevra, l'anno 1 44-7 j setti- comunque occupate anche in lavo-
mo dell' antipapato, che cominciava ri , dovessero recitare l' orazione :
così : Servo de/ servi di Dio, al di- Christus faclus est prò nobis obe-
letto figlio Bartolomeo Cardinale diens usque ad mortem , mortein
di Santa Romana Chiesa, e vesco- auteni crucis Kyrie etc. Pater no-
:
benedizione. E nella sentenza da lui liam luam, ec. I laici poi, o gl'igno-
proferita nella lite fra il prelato di ranti, un Pater ed Ave, richiaman-
Torino, e 1'abbate di Rivoli, si sot- do alla memoria il benefìzio della
toscrisse : Bartolomeo prete. Cardi- redenzione. Inoltre nelle ore disoc-
nale di s. Marco , e vescovo di cupate scrisse molte cose, e stampò
VOI. IV. 22
, ,
era egli stato autore principale sperare tuttavia, che il di lui con-
quanto il partito di Felice V. Im- sanguineo avrebbe trattato l' affare
perocché, dopo varie dispute ed al- colla solita di lui prudenza. Appe-
terazioni, sopraggiunse alla fine lo na; li 24 ottobre del i44°j furono
stesso re Carlo VII con gran nu- tali cose riferite a' padri di Basilea
mero di prelati e principi, e uditi ed a Felice V, l'afflizione invase l'a-
gli ambasciatori d' ambedue le par- nimo di tutti. Tommaso ritornò in
ti, con tutta maturità ponderato e Basilea, ove dallo stesso Felice V
discusso 1' affare co' suoi,
rispose per fu susurrato Cardinale ma questi ;
BAS BAS ,
7 i
ne il deeoro. Non fassi di lui alcu- che si coronò col nome di Nicolò
na menzione dal Ciacconio, e dal V. La Germania immantinente lo
Panvinio. Ne fecero però rimem- venerò per legittimo Papa, confer-
branza Felice Contelori nell'elenco mandosi, da Federico III re dei ro-
tratto da' monumenti vaticani, ed mani e dai principi dell' impero, la
Aubery. abi'ogazione della neutralità, e d'o-
Giovanni de Ragusìo, alunno del- gni commercio con Felice V anti-
l'Ordine de' predicatori il cpuale , papa e co' sediziosi di Basilea. Si
avea disputato contro i boemi, fu adoperarono quindi, nel i449> c °l
da Felice V inserto nel computo massimo impegno i principi cristia-
de' Cardinali, a seconda de' mss. di ni a secondar le zelanti sollecitudi-
Pio II, Piccolomini, risguardanti il ni del Sommo Pontefice, per ren-
concilio di Basilea. dere una piena serenità alla Chie-
Cosa poi avvenisse degli anticar- sa. Felice V, amante della pace, e
dinali di Felice V, lo dice Pio II, dell' unità cattolica, e temendo d'
già Enea Silvio Piccolomini, ne'suoi altronde di rimanere senza niun se-
commentarii intorno al concilio di guace, perdere la Savoia,
anzi di
Basilea. Intavolate le trattative del- che Nicolò V
avea esposta all' oc-
la pace, così si convenne tra le par- cupazione delle armi di Carlo VII
ti: Felice rassegni il Papato, e sia re di Francia, depose ai 7 aprile
il primo tra i Cardinali e ne'suoi spontaneamente il Pontificato, ed i
domimi legato perpetuo: Lodovico, padri del conciliabolo basileese, per
J
Cardinal d Arles, conservi la pri- ordine di Federico III, emanato
miera dignità, e ricuperi la catte- nella dieta di Aschaffemburgo, scac-
dra pontificale: Lodovico de Va- ciati da Basilea, si trasferirono in
rami) one o de Palu,
, Tigone di Losanna, restringendo lo scisma tra
Metz di Stagno, e Tarascon, cioè i confini della Savoia. Elessero ivi
d' Artus, o Arsio , rimangano nel per salvare il loro decoro, e per
Cardinalato: Gli altri, secondo che togliere ogni apparenza di scisma,
si potrà, siano promossi. ai25 aprile, il medesimo Nicolò V
Morì intanto Eugenio IV in Bo- come Sommo Pontefice, ed in con-
ma ai 2 3 febbraio 1 447> illustre seguenza sciolsero la loro congrega-
per santità di costumi, glorioso per zione. Questo fu l' esito del congresso
molti fatti insigni, e singolarmente basileese trasferito a Losanna.
per aver trionfato di tante tempe- Amadeo, già detto Felice V, fu
ste, scaricategli contro dal conci- dal Papa creato Cardinal vescovo
liabolo di Basilea, e per aver, mal- di Sabina, e costituito perpetuo le-
grado gli scismatici ed altri gra- gato a latore della Santa Sede nel-
vissimi impedimenti, condotto felice- la Savoia, nel Piemonte, nel Mon-
BAS BAS i
73
drc di luì, con s. Macrìna di lei figliuo- riente, che non ne avesse uno. Di-
la (Vedi) vi s'erano ritirate e v'a- chiaratosi però l'imperatore Co-
vèano fondato un monistero di ver- pronimo nemico delle sante imma-
gini. S. Basilio scrisse allora alcu- gini, circa il 74 ', perseguitò ogni
ne regole non solo per questo maniera di monaci e di monache
ma per tutti gli altri monisteri di Basiliani; li bandì dall'impero, ster-
vergini da lui fondati, siccome egli minolli col ferro ; ne saccheggiò i
nipoti del santo, le quali s' appella- ma. Possono nondimeno arguir-
vano canonichesse, come apparisce si le osservanze regolari delle Basi-
dal trattato delle penitenze religiose liane orientali dalle costituzioni del
poslo in fine delle piccole regole di monistero, che l'imperatrice Irene,
s. Basilio. moglie dell'imperatore Alessio Comne-
liiferisce il Nisseno nella lettera no, fece fabbricare a Costantinopoli
ad Olimpio, che quelle monache vi- nell'anno 11 18, in onore di santa
vevano quasi angeli. Qual veste pe- Maria Piena di grazia.
rò usassero non è certo. Si sa solo Doveano in quel monistero abitare
che la veste loro interiore era di ventiquattro religiose,numero che sino
cilizio od almeno di lana. La esterio- a quaranta poteva essere accresciuto
re usata da s.Macrina, era quale la dove le rendite lo avessero permesso.
riporta il Bonanni nel suo catalogo Non era il monistero soggetto a ve-
degli Ordini religiosi nella parte se- runa podestà laica od ecclesiastica,
conda delle Vergini a Dio dedi- ed avea per proteggi trice la stessa
cale, tavola 1 3, tratta da pitture Irene, e dopo la morte di lei, una
antiche, e posta pure al num. i5 principessa della sua prosapia. Le
nel catalogo delle sante donne, pub- religiose doveano essere ammesse
blicato in Parigi nel 1660 dal p. senza dote, ed accettare potevano
Beurier, non meno che da Leone quanto venisse loro donato. Albi tre
Allazio al capo VI lib. Ili della eli eleggere e deporre l' abbadessa,
Concordia della chiesa orientale ed aveano un economo per gli affari
i
74
BAS BAS
bevevano vino , mangiavano pesce ,
vesserò abbisognato, facilmente tro-
cose tutte loro proibite negli altri vavano limosino in quella città ca-
giorni di digiuno. Uscivano dal mo- ritativa. Ben fabbricato era il prin-
nistero per andar a trovare i loro cipal loro monistero; osservavano
parenti infermi. Le donne potevano clausura, e l'arcivescovo, avente l'e-
entrare nel monistero per visitarle, piscopio dirimpetto al monistero, e-
mentre gli uomini venivano ricevuti ra il loro non avendo
superiore ,
ciò venisse loro ordinato dal medico. e come erano poche le ricche che
Ilmedico esser doveva o eunuco o si facessero religiose, cos'i quasi tut-
vecchio. Essendo il monistero al- te erano miserabili, e ciò eh' è più,
quanto ristretto, avevano la sepoltura ignoranti, null'altro sapendo che re-
in altro luogo, detto Cellarea, ed ot- citare qualche orazione e le litanie.
tenuto per cura dell'imperatrice Irene I monisteri delle monache orien-
dal patriarca, ed alla cui custodia ella tali Basiliane situati sotto domimii
condotti con tali discipline furono più ricche tenevano serve ed educa-
distrutti dai turchi , tanto in Euro- vano fanciulle loro parenti. Erano
pa quanto in Asia; alcuni però tut- eccellenti nei ricami. L'abito loro,
tora sussistono, e si crede tra gli altri al paro di tutte le altre monache
quello del gran-Cairo dove entrar orientali , era simile a quello dei
potevano cento religiose. monaci, a riserva di un gran man-
In Gerusalemme ve n' aveva un to, che dal capo scendeva loro in-
altro ,
posto sotto la protezione del sino ai piedi. JNon portavano né velo
patriarca , e che sostenevasi colle li- nò benda come le religiose d' occi-
mosine de' pellegrini. Erano tutte dente, ed usavano nella vestizione le
donne attempate le quali ad onta , stesse cerimonie praticate dai monaci.
della clausura uscivano dal moniste^ Veniva la novizia in chiesa sino
io sempre che i greci od i latini alla porta del coro ove ella si fer-
facessero qualche festa particolare mava per tutto il tempo dell' uffizio.
lavori delle monache. Dove però a- e che aveva cura d' impedire che i
,
BAS BAS i
7 5
capelli non le scendessero quando si ,il Papa s. Simmaco, fu fondato quel-
prostrava a pie del vescovo, il quale, lo di s. Galla presso la basilica di
co, mentre tutte le altre d'Italia di sua sorella Macrina e del suo
s.
nato venne lettore. Bentosto riti- Scendono quelle regole a parlar del-
rossi nel Ponto, dove scelse per do- la sobrietà dovuta nella tavola an-
micilio la casa di sua ava, posta in che pegli stranieri, fa l'enumerazio-
riva all'Iris, dove Emelia sua
e ne altresì delle ore canoniche, e ne
madre, e Macrina sua sorella ave- dimostra l' eccellenza. 11 Cardinale
vano fondato un monistero di sacre Bessarione, nel secolo XV, compilò
vergini {V. Basili aìvk). Basilio ne fon- quelle regole, e le distribuì in ven-
dò un altro per gli uomini all'oppo- titré articoli.
sta parte del fiume, avendone egli stes- Né diverso era l'austero suo vi-
so la dilezione per quattro anni, cioè vere dalle austere sue prescrizioni.
fino al 362, in cui rinunziò a quel- Nel ritiro una sola to-
portava
la carica in favore di s. Pietro di naca, una cintura ed un mantello
Sebaste suo fratello. tutto di grossa materia. Dormiva
Costretto a lasciare la solitudine, per terra, vegliava per alcuna fiata
affine di recarsi a Costantinopoli, le notti intere, e si asteneva dal
e di là ritornato a Cesarea , vi si bagno, ch'era grande mortificazio-
trattenne qualche tempo pregato da ne ne' paesi caldi, e massime innan-
Eusebio che n'era vescovo; ma in- zi che si facesse uso di panni lini.
il santo ritorno alla solitudine. Ol- cui lasciava di giorno per nascon-
tre il monistero in essa piantato, dere agli uomini il suo amore alla
nobiti, quello degli eremiti, benché talo il suo corpo come uno schiavo, ed
a lui sembrasse il primo di un ge- essere andato sovente soggetto a
nere assai più sicuro del secondo. gravi infermità. La mortificazione
,
e nel leggere . Quell' uffizio che ni, in cui vien loro vietato il pesce,
comprende le lezioni di tante ore fuorché nelle domeniche, e nel giorno
si appella Olynichon de Calogeri. della Trasfigurazione di N. Signore.
Compiuto o l' uno o l' altro dei Nei monisteri, nei quali sia fiorente
detti due uffizi notturni., ciascun re- l'antico spirito, dove alcuno si presenti
ligioso ,
per la regola di s. Basilio, per abbracciare la vita monastica, più
dovea ritirarsi nella sua cella; e tor- volte è richiesto sui motivi della
nar alle cinque in chiesa per dire sua risoluzione, e dove esso li mo-
mattutino, laudi e prima, e alle nove stri legittimi con alcune formule
,
ore, terza, sesta e la messa. Passa- rituali gli vengono tagliati i capelli
vano dal refettorio oalle celle, od al a modo di croce, indi gli è data la
lavoro, secondo che più. loro piaceva, tonaca, gli è posto in capo il ber-
riducendosi poscia nella chiesa an- rettino, e così riceve V abito dei
cora per dire vespero. Fatto qual- novizii. Portato che l' abbia tre
che piccolo esercizio , dopo la cena anni ,
gli è dato quello de profes-
rientravano in chiesa per dire un uf- si , cioè il piccolo abito. Per rice-
fizioche appellasi Apodipho , termi- verlo sta il novizio fuori della chie-
nato il quale andavano a riposar per sa essendo ancora del novero dei
alzarsi a mezza notte.monaci I penitenti. Giunto al liminare si spo-
più osservanti dicono anche ogni glia della tonaca di novizio, e per
sera le colpe prostrati a' piedi del quanto dura la messa sta colla te-
superiore posto alla porta della sta scoperta, i piedi nudi, e senza
chiesa. cintura. Entrando in chiesa canlau-
Molte sono le mortificazioni a cui si delle antifone, e condotto al san-
si danno qne' monaci. Hanno tre prin- tuario, fatte gli vengono alcune do-
cipali quaresime, osservate anche dal mande a significargli l' importanza
BAS BAS 179
dell'atto, a cui si espone, e ricono- sione,, e le sigle IC XC NC signifi-
sciuta la franchezza del suo spirito canti Jesus Chris tus vincit.
quello di san Basilio. Tutta volta molto si dilatassero, pure nelle in-
sul fine del passato secolo, avendo vasioni dei turchi ritiraronsi nella
alcuni di essi abbandonati i proprii provincia di Naxivan nell'Armenia
errori, inviarono nel i 706 due mo- maggiore, e finalmente, nel 1 356,
naci a Roma, per prestare ubbidien- passarono nell'Ordine di s. Dome-
za al Pontefice Clemente XI. Abi- nico colla permissione d'Innocenzo
tano questi religiosi nelle vicinanze VI, e tutto l'Ordine loro si conver-
di Naxivan città dell'Armenia nel tì in una provincia di padri dome-
dominio del ed in una
re di Persia, nicani, che chiamasi tuttavia di Na-
parte, detta Abrener, ove sono do- si vari.
dici villaggi cattolici. Fanno due an- Movaci Armexi Basiliaxi di Ge-
ni di noviziato, ed alcuni aggiungo- nova. Questi monaci, fuggiti dal
no ai tre voti comuni quello di far monistero Basiliano di Monte Nero
le missioni nell' Armenia, nella Per- nell'Armenia per la persecuz'one
sia e nella Turchia. Vivono di del soldano d'Egitto, approdarono
limosina ; nei digiuni si conformano nel i3o7 in Genova dove edificarono
alla Chiesa romana , e consacrano una chiesa, che intitolata a s. Bartolom-
nell'azzimo benché seguitino il rito meo, li fece appellare eziandio Barto-
armeno. Portano tonaca di color lomiti. Altri religiosi in seguito ag-
nero, legata con cintura di cuoio giungendosi ad essi in Genova, e por-
ed un' altra di sopra più corta a- tando seco libri per uffizi a re secon-
.,
s. Agostino, e dicendo l'uffizio se- fede cattolica, sia colla divina pa-
condo il breviario romano , e la rola, e sia amministrando i sacra-
messa all'uso de' padri domenicani, menti; pel qual fine molti Papi
Finalmente, conscio nel i65o Papa hanno voluto, che, e nel collegio
In nocenzoX,Ptf /?////, che erano ridotti greco di R.oma, ed in quello de Pro-
que' monaci a soli quaranta, e che e- paganda di Roma, di Olmiitz,
rano discordi fra di loro e rilassati di Vilna, ed altrove , si alimentas-
sulcostume, gli estinse colla bolla sero alcuni giovani da loro inviati.
i43 Commissanobis, emanata ai 29 Celebrano que' Ruteni con rito gre-
ottobre, che si legge nel tomo VI del co, dicono 1' uffizio in lingua schia-
Bollario Romano, p. 2 56, applicando vona, hanno veste nera con una
i beni loro ad altre pie opere. piccola cocolla, o cappuccio, come
Congregazione de' Monaci Rute- gli antichi Basiliani orientali. Han-
Ni Basiliani. In Russia il cristia- no in Roma un procuratore gene-
nesimo fu introdotto dai greci ver- rale nel rione de' Monti, ove Urba-
so il 987, o 989 sotto il governo no Vili assegnò loro la chiesa de' ss.
di Wolodimaro. Una prodigiosa Sergio e Bacco, per li meriti del
quantità di conventi Basiliani vi si santo martire Giosafat, ucciso per
sparsero, che comunque ritenessero la fede cattolica dagli scismatici. A
il rituale dei greci, pure in gran rendere viva la memoria del quale
parte ne alterarono le consuetudini, beato, Urbano Vili, nell'anno 1643,
Volle il Signore, che vivendo il col Costituzione In
disposto della
Sommo Pontefice Clemente Vili Sede, riportata nel tomo VI, par-
nell'anno i5g5, Michele Ragora te II, p. 38 del Bollano, conces-
1
Benedetto XIV non essersi perciò no, e la veste degli altri monaci
diminuita la giurisdizione loro, si cioè tonaca, cintura di pelle, cocol-
fece unione in due Congregazioni
l' la, scapolare, cappuccio. Gregorio
della Ss. Trinità nella Lituania, XIII, nel i573, scorgendo la negli-
cana, intitolata: Dell' origine, pro- fece di questi due di Spagna, e gli
gresso 3 e stato presente del rito unì insieme con quello della Ss.
greco in Italia, Roma 17.58 pel Vergine d'Oviedo, li costituì in
Salvioni, e specialmente il libro II provincia sotto il nome di s. Basi-
ove con profonda erudizione, e cri- lio, a cui volle che i monisteri suc-
tica giudiziosa tratta assai diffusa- cessivi fossero uniti e soggetti all'ab-
niente di siffatte materie. Pel cele- bate generale dell'Ordine di s. Ba-
bre monistero poi ed abbazia di Grot- silio d'Italia. Tuttavolta, riconosciuta
taferrata [Vedi), ove rifiorisce l'Ordi- pregiudizievole tale unione alla ri-
nale della diocesi di Toledo, sicco- laici, i laici però erano sopra i re-
me abbiamo riferito, insieme a due ligiosi da coro non sacerdoti, e so-
o tre compagni s' era ritirato nel- pra i diaconi.
1' eremo di Tardon nella diocesi Ebbero questi religiosi riformati
di Cordova, ove colla fatica delle nuove costituzioni approvate da Pao-
proprie mani passava la vita in lo V, che però non derogavano a
povertà, e in esercizii di pietà. Ag- quelle di Clemente Vili, anzi, in
,,
riportare i vasi sacri, i vestimenti, del santo Basilio e nella chiesa, e col-
ed altri arredi da celebrare la mes- legio presso piazza Barberini, residen-
sa pontificale del Papa , chiamati za dell'abbate generale, e procuratore
nell'ordine romano Daiuli del Mae- generale de' Basiliani.
stro Maggiore. BASILICA. Chiesa che o per
S. Leone I Papa del 44°> presso superiorità o per magnificenza al-
la basilica vaticana (al di cui al- le altre sovrasta. 11 nome lo abbiamo
tare di s. Gregorio Nazianzeno con- dal greco basilici casa regale. In _,
llici dell'oriente. Altri monasteri pe- Quelle antiche Basiliche ciano rettan-
rò i avevano in Roma,
Basii iani golari, di grandioso disegno e vernano
come a s. Prassede ne' Monti, a s. divise in tre navate da due file di alte
Saba tra l'Aventino ed il Celio, a colonne. Quella di mezzo , ossia la
s. Silvestro in Campo Marzo, a s. maggiore, terminava con fondo cur-
Lorenzo Fuori le mura, a s. Pan- vilineo, e le due laterali aveano
taleo a' Monti, a s. Gio. in Mercatel- superiormente de'corridoi, ossia gal-
lo, oggi s. Venanzio, e a s. Maria lerie, le quali, mediatile un secondo
in Cosmedin ove i monaci lungo
, ordine di colonne, sosteneano il sof-
pa Stefano II, detto III, del 752. sedevano i giudici a decidere le cause.
Ancora ivi si veggono in chiesa le Situata era nel mezzo del curvilineo,
antiche, e venerabili memorie del o semieircolo, la sedia curale, inse-
rito Greco, cioè il sito ripartito de' gna della loro giurisdizione, se fos-
fedeli consistenti, de prostrati , dei sero magistrati, o sopra sedili adat-
Jlenti , dei poveri j il Sintrono , il tati alla centina dell' edifizio se giu-
Berna, il Diaconio, la Protesi , la dici semplici, sollevandosi e gli uni
Solca, il Naosi, il Nartex , la e l'altra su di molti gradini del pa-
Magna Porta, i Pulpiti, la sede vimento. Però pare che talvolta il
trattato dell' Architettura lib. 7, cap. nega con altri il Fea; e v' ha l'£/7-
1 ?
deve esse-
dice che la Basilica pia di Traiano, chiamata Ulpia dal
re formata da una navata più alta, nome della famiglia illustre del fon-
ma non più larga del corpo, e se- datole . Vi si vede l' andamento del-
volse nel simbolo dell' anima cri- quegli edifìzii che nello splendore
stiana sitibonda delle acque celesti; e nella grandezza gareggiavano cogli
il pavone di Giunone indicò l' ani- antichi ovvero ,sebbene non ne ,
alza una cupola emisferica con ven- sostiene, che in occidente, nei secoli
tiquattro finestre all' intorno ed una IV e V, col nome di chiesa chia-
grande lanterna nel mezzo. L in- mavasi la cattedrale, e di basilica
terno è tutto fatto a portici, ed quelle chiese dedicate ai santi. Ma
accanto alla cupola principale ne a ciò oppone l' osservazione che
si
fondo alla chiesa è praticata una vi avevano basiliche nelle quali era
grande nicchia in forma di mez- il trono, il presbiterio ec., senza che
za cupola, sotto la quale trova- nominate fossero cattedrali, sebbene
vasi l'altare. Siccome allora Costan- avessero tutte il nome di basiliche.
tinopoli , in materia d' arti dava , 11 nome di cattedrale da molti si
Ciampi dì nel tomo I dei suoi Mo- Papa. Notisi però che a s. Pietro
numenti Cristiani. in Vaticano la funzione vien falla
In Roma tredici sono le chiese dal medesimo Pontefice, ed in s.
cui si competa il decoroso titolo di Paolo dal Cardinale decano, (piando
Basilica, cioè: Giovanni in Late- s. questi non è arciprete di una delle
rano, s. s. Paolo
Pietro in Vaticano, altre tre patriarcali Basiliche, per-
nella via Ostiense s. Maria Mag- , chè la non ha arciprete;
Basilica
giore, s. Lorenzo fuori delle mura, ma è in cura de' monaci benedetti-
& Croce in Gerusalemme s. Seba- , ni, con un abbate, che gode giuris-
stiano, s. Maria in Trastevere, dizione nullius. T~. Aimo Santo.
s.Lorenzo in Damaso, s. Maria in Comechè se ne abbia apposita-
Cosmedin, i ss. dodici Apostoli, mente a parlare nel relativo arti-
s. Pietro in Vinculis e s. Maria in colo, non riuscirà frattanto disca-
Monte Santo [V. le notizie di tutte, ro al lettore il qui sapere che la
all'articolo Chiese di Rom v). Fra tutte Basilica di san Paolo , distrutta da
queste le prime quattro sono le furioso incendio nel 1823, venne
principali ed hanno anche la qua- in gran parte sontuosamente riedi-
lifica di patriarcali, perchè sono as- ficata, le forme antiche,
ritenendo
segnate a' quattro patriarchi mag- ridotte però a maggiore e più no-
giori. La prima , s. Giovanni in bile perfezione. A' 5 ottobre quin-
Laterano, madre e capo di tutte le di dellanno corrente la sua nave
Chiese del mondo cattolico, era la traversa ricevette la benedizione
residenza ed ora è cattedrale del Som- con indulto pontificio dal rever. p.
mo Pontefice, ch'è ancora il patriarca Zolli benedettino, attuale abbate di
di occidente; la seconda, s. Pietro s. Paolo, mentre la benedizione e
in \ aticano, è assegnata al patriarca consacrazione dell'altare papale fu
di Costantinopoli; la terza, s. Pao- incominciata dal Cardinal Gambe-
lo, al patriarca Alessandrino; l'ulti- rini, vescovo subur bica rio di Sabi-
ma, s. Maria Maggiore, al patriarca na e presidente della commissione
di Antiochia. Veniva poi riguarda- della Basilica medesima, e compiu-
la per quinta patriarcale la basilica ta venne con decorosa pompa e con
di s. Lorenzo fuori delle mura, la la recita di apposita allocuzione,
cui residenza era devoluta al patri- intervenendo il sacro collegio dal ,
scusati dal Beausovre nella sua fa- to ed Emelia sua madre traeva
,
BAS BAS ,
93
spetto •vicendevole . L'unico loro vocazione. (V. Basiuane, e Basili.y-
desiderio era quello di consociarsi ni ). A tutti poi porgeva esempii
al servigio di Dio e della Chiesa; luminosissimi delle più eroiche vir-
né perciò altre vie conoscevano se tù e penitenze. La sua dolcezza e
non che menavano ai luo-
quelle pazienza, congiunte alla gravità, gli
ghi ed alla scuola. I loro
sacri conciliavano l'affetto e la stima di
sollievi erano gli studii, le vigilie i , quanti trattavano con esso lui. Fra
digiuni, abborrendo quei sollazzi pe- questi si annovera il suo amico
ricolosi cui si dava la maggior par- Gregorio, il quale non dubitò di
te dei loro coetanei. All' eloquen- abbandonare la patria onde por-
za però tutta consecravano la lo- tarsi a nel Ponto.
visitarlo
Bla
ro applicazione , e nella quale di- già era passato qualche anno, dac-
vennero perfetti. Basilio era assai ché Basilio mancava da Cesarea
perito nella filosofìa , nella poesia, e quindi nel 362 pensò di farvi ri-
e negli altri rami della letteratu- torno. Eusebio, vescovo di quella
ra ; ma scpratutto nella cognizione città, ordinollo sacerdote, quantun-
della Scrittura e delle opere dei pa- que umiltà del santo non gli con-
1'
dri. Tanta dottrina, unita alla più sentisse di ascendere a tanta digni-
distinta pietà, indusse gli ateniesi a tà. Insignito di questo carattere, si
pregarlo onde volesse fermare la sua infervorò maggiormente di condur-
dimora in mezzo ad essi; ma Basi- re una vita perfetta, fondò parecchi
lio rinunziò a questo onore, creden- monasteri, e diedesi con tutto lo
dosi obbligato d' impiegare 1' opera zelo alla predicazione delle celesti
sua a favore della patria. A que- verità. In quella stagione la Chiesa
sta pertanto ei fece ritorno nel
355, era molestata dalla eresia degli A-
e quantunque fosse ancor giovane riani, e Valente se ne dichiarò pro-
diedesi ad insegnare rettorica ed a teggitore. Basilio volò ov' era mag-
trattare le cause nel foro. Pur non giore il con tanta forza
pericolo, e
appena si accorse quanto fosse gran- convinse gli eretici, che furono co-
de il pericolo di essere acciecato stretti a darsi per vinti. Tale avve-
dalla vanagloria, determinò di da- nimento gli meritò vieppiù la ve-
re un addio per sempre al mondo, nerazione de' suoi concittadini, i qua-
e consecrarsi interamente all' ac- li, essendo venuto a morte il loro
quisto della evangelica perfezione. vescovo Eusebio nell'anno 370, lo
Si fece pertanto religioso, e per ac- elessero a suo successore. Non ap-
quistare una più perfetta conoscen- pena il novello prelato si vide in-
za dei doveri , visitò i moniste- signito di questa dignità, che co-
ri della Siria, della Mesopotamia e nobbe aprirglisi largo campo alle
dell' Egitto. Dopo questo viaggio sue cure paterne, e per disimpegna-
ritornò nella Cappadocia, ed il ve- re ai doveri studiossi di tutte pra-
scovo Dianeo, il quale già lo avea ticare quelle virtù, che l'aposto-
battezzato, innalzollo al grado di lo prescrive ai vescovi. La predica-
lettore. Si ritirò poscia nel Ponto, zione della divina parola era per
ove fabbricò varii monasteri, sì per lui un esercizio quotidiano, né 1'
gli uomini che per le donne, pro- ometteva in que' dì, nei quali la
ponendo a tutti un'ottima regola on- sua salute era mal ferma. E co-
de corrispondessero alla propria pioso fu il frutto che ne ritras-
voi,. IV. se
r
94 BAS BAS
se , dandosi i suoi diocesani con indurre ad abbracciare l'arianesimo.
molta alacrità alle pratiche divo- 11 santo prelato, dopo essersi ado-
te. I poveri però formavano 1' og- perato a confermare nella fede il
getto del suo amore più intenso. ì\é suo gregge, fu colto da grave ma-
contento di soccorrere alle loro par- lattia, che lo trasse a morte noi
ticolari indigenze fondò a Cesarea , primo gennaio del 379, compianto
un ospedale cotanto grandioso, che da non solo dai cristiani , ma dagli
s. Nazianzeno è chiamato
Gregorio ebrei eziandio e dai pagani. La fa-
una seconda città, né duhita di an- ma della sua pietà e dottrina è ta-
noverare tra le meraviglie del mon- le, che meritossi di essere chiamato
1
do. Anche gli eretici e gli scisma- il Grande, la fiaccola dell univer-
tici eccitavano lo zelo del santo ve- so, l'onore e l'ornamento della Chie-
scovo, tutto adoperandosi onde ri- sa , l'uomo inspirato da Dio, il
condurli all' ovile di Cristo. Ma una grande Basilio , il ministro della
prova luminosissima della sua apo- grazia, che spiegò la verità a tut-
stolica fermezza ne viene offerta ta la terra.
da quanto fece onde opporsi alle
Le opere di s. Basilio sono
scellerate intenzioni dell' imperato-
le seguenti.
re Valente.
Questi avea concepito V empio di- i.° L'Exameron, ossia la spiega-
segno di spargere ovunque gli er- zione dell' opera de' sei giorni, m
rori di Ario, ed i vescovi cattolici nove omelie.
furono i primi coi quali usò ogni 2. Tredici omelie sopra i salmi.
maniera di promesse e di minacce. 3.° Un commentario sopra Isaia.
Basilio restò fermo nella sua fede, 4-° Cinque libri contro Euuomio.
e Valente, che ben conosceva come 5.° Ventiquattro omelie sopra di-
1' apostasia di questo santo avrebbe versi soggetti di morale e sopra le
sto l' incombenza d' indurlo a comu- primo è un discorso che può ser-
nicare cogli ariani. Ma vane riusci- vire di prefazione agli altri, il se-
La
migliore edizione delle opere guaci del vangelo. Che si dirà poi
di questo santo è quella, che fu dello zelo onde sentissi acceso allora
stampata a Parigi per cura dei Be- quando l'empio Giuliano volea pian-
nedettini della congregazione di san tare il culto degl' idoli sulle rovine
sti avea sottratto dalle sue mani la un'orrida prigione. Come Giuliano
vergine Galfira, sorella di Costanti- ebbe contezza di ciò, spedì altri tre
no, la quale, facendo professione empii ministri, onde si studiassero
della fede cristiana aveva cercato , di venire a capo dell'intento di far
rifugio nella città di Amasea. Difat- apostatare il nostro eroe. Ma tutto
ti Basilio restò vittima della empietà fu indarno, come indarno tornò tut-
1 6 BA S BAS
dal medesimo Sigibèrto nel suo rio della quale donni il santo dot-
Cronico all'anno 891 col nome di tore Giovanni
Crisostomo allor- ,
Basilio., al modo
con cui aveva
stesso quando passò per quella città. Il
inventato Agapito. Fatto è, che do- Palladio riporta, che s. Basilisco ap-
lio là morte di Adriano III vacò parve in sogno a quell'illustre esi-
la santa sede sei giorni, ed ai i5 liato, lo confortò e gli predisse che
luglio 885 fu eletto di comun con- nel giorno seguente si sarebbero uni-
senso Stefano V, detto VI. Tanto ti a cantare per sempre le misericor-
riporta il JN'ovaes tomo II pag. i36, die del Signore; e soggiugne che
i3'7, i38. la cosa si verificò, poiché il Griso-
BASILIO prete Cardinale. Ba- stomo nel giorno appresso morì
silio è dagli storici ricordato sicco- e la sua spoglia mortale fu riposta
me Cardinale di Sabina, e fioriva presso quella di s. Basilisco. Que-
nel Pontificato di san Gregorio I, sto avvenimento è riportato ezian-
creato fanno 5o,o. II perchè, si può dio dal Sozomeno e dal Teodoreto.
conghietturare che venisse alla luce BASILISCO (s.), il soldato, fu mar-
circa al principio del sesto secolo. tirizzato a Cornane nella provincia del
BASILIO, Cardinale. Basilio gre- Ponto, viveva nel secolo IV. Trasse
co di nazione, nacque in sul principio i natali nel villaggio di Cumiale in
dell undecimo secolo e fu promosso Cappadocia, da genitori, per quanto
al Cardinalato da Alesssandro II, sembra, seguaci del vangelo. Fu
come vescovo Cardinale Albanese, ascritto alla milizia con Eutropio e
circa
il 1073. Morì nel Pontificato Cleonico, i quali faceano professione
di Gregorio VII, brevissimo tempo
s. di essere In forza degli
cristiani.
dopo che vestiva la porpora Cardina- editti, promulgati da Diocleziano e
lizia. N'è viva la memoria in una da Galerio Massimiano contro quelli
Bolla , spedita da Alessandro II a che seguivano la religione di Cristo,
favoreggiare il monistero di s. Be- Basilisco ed i suoi compagni vennero
nedetto a Mantova. arrestati e messi alla tortura affm-
BASILISCO (s.), vescovo di Co- chè rinnegassero la fede. Ma questi
rnane, martirizzato a Nicomedia in Bi- invitti campioni seppero l'esistere
tinia, fioriva al principio del secolo ad ogni maniera di tormenti, ed
quarto. Era nativo di Cumiale, vil- Eutropio e Cleonico furono lieti di
laggio in Cappadocia, ove sorti la cul- sacrificare la vita sopra un patibolo.
laanche s. Basilisco il soldato (Fedì). La vista degli atroci tormenti cui
Tradotto a Aicomedia, verso il 3 12, furono sottoposti i suoi compagni
fpiando era imperatore Massimino non i scemò punto il fervore di Ba-
Daia, fu condannato alla morte con silisco,che anzi, invidiando alla loro
s. Luciano sacerdote di Antiochia, ventura, agognava il momento di
in odio alla religione di Cristo. Il spargere il sangue in contrassegno
corpo dell'invitto vescovo venne tra- dell' amore che portava al suo Di-
dotto a Cornane, ed ebbe la tomba letto. Ma altri supplizii doveva egli
due leghe lungi dalla città. Ciò av- sostenere ,
prima di venire a capo
venne probabilmente il 11 maggio, de' suoi desiderii. Pertanto fu tra-
giorno consecrato a celebrarne la dotto in orrida prigione , d' onde
festa. Quindi fu innalzata sulla tom- non dovea sortire che per essere
ba di lui una chiesa, nel presbite- presentato al giudice A grippa, go-
BAS BAS r
97
vernatore della provincia. Primachè e Paolo. Infieriva a que' tempi la
costui ad Amasea, Basi-
arrivasse persecuzione dell'empio Nerone, e
lisco permesso di recarsi
ottenne il chiunque professava la dottrina di
a Cumiale per dare l'ultimo addio Cristo era condannato alla morte.
a' suoi parenti. Ma giunto nel me- La nostra eroina agognava alla co-
ammaestrata nelle verità della cat- volontà del Signore. Niente can-
tolica fede dai sauli apostoli Pietro aio del santo tenore di vita, e
1 98 BAS BAS
praticava nel suo palazzo le stesse ro di richiamare il figlio, affine di
opere di penitenza e di mortificazio- obbligarlo a rinnegare la nuova
ne cui solea darsi nel ritiro. In tal religione abbracciata. Non appe-
maniera si disponeva all' esercizio na questi n' ebbe contezza , allon-
del santo ministero, al (piale rinun- tanossi da Roma, e si recò in un
ziò dopo ventidue anni onde occu- piccolo villaggio poco lungi da Ra-
parsi del solo pensiero di ben dis- venna. Bramava di starsene oc-
porsi alla morte, da cui venne colto culto; ma la fama delle sue sante
nell' anno 700. La sua festa si ce- virtù, e de' miracoli ben presto si
gli esercizi proprii de' giovani. Qui- santo, conoscendo esser tale la vo-
vi Bassano, avendo udito parlare lontà del Signore, sottopose le spal-
della cattolica religione, desiderò di le a sì formidabile peso, tutte ripo-
esserne instrutto da un sacerdote, nendo le sue speranze nella grazia
chiamato Giordano: il quale, come divina. Egli non era soltanto sod-
lo ebbe ammaestrato, gli conferì il disfatto d'impiegare il fervido zelo
battesimo e lo guidò nella via dei pel bene della propria diocesi, ma
divini precetti. Quantunque Bassano lo estendeva al vantaggio della
si adoperasse affincbè i suoi servi Chiesa universale. Per la qual co-
non si accorgessero della sua con- sa si collegò a s. Ambrogio nel
versione, temendo che ne fosse reso difendere la cattolica fede dagli as-
consapevole il padre, tuttavolta, dopo salti degli ariani; trovossi presente
qualche tempo, essi si avvidero, che alla maggior parte dei concilo ce-
il loro padrone recavasi alle adu- lebrati nella Gallia cisalpina, e spe-
nanze de' cristiani, accompagnato da cialmente a quello di Aquileia nel
un suo confidente. Non tardarono 38 1 Milano nel 390, in cui fu
e di
costoro di farne avvertito il geni- condannato l'eretico Gioviniano, e
tore , il quale montato sulle fu- gli itacensi. Si tenne mai sempre
rie, ravvolgeva nell'animo il pensie- legato a s. Ambrogio colla più stret-
BAS BAS 199
ta amicizia , lo assistè al letto di il corpo di s. Bassilla fosse trasferito
morte, e colle sue mani diede se- nella chiesa di s. Prasscde. Sembra
poltura alle sacre sue spoglie. Dopo che non si dilunghino dalla verità
aver adempiuto a questo ufficio, ri- alcuni, quali sono d'avviso che s.
i
dando che niuno nato o d' incesto , 557, in cui dopo una formidabile
di sacrilegio si ricevesse in veruna
, resistenza , fu presa dai sassoni.
do si portò in Vienna nel palazzo persuase che quanto più eia poten-
imperiale, ai 19 aprile 1782. Fu mol- te , tanto più le correva l' obbligo
to encomiato per zelo ecclesiastico e di adoperarsi , onde tergere le la-
per altre doti; cessò di vivere in grime alle vedove ed ai pupilli , e
Presburgo ai 22 settembre 1789. soccorrere umanità. Di
la misera
BATILDE (s.), regina di Fran- più, vedendosi onorata da Clodoveo,
cia chiamavasi anche Balde-
, che che le affidò la sua autorità sulla
childe, e per corruzione Bauteur o protezione dei templi, dei pii sta-
Baudour. Trasse i natali in Inghil- bilimenti e degl' infelici, si rico-
terra , ove venne venduta a vii nobbe come uno strumento, di cui
prezzo come schiava ad un certo la Provvidenza si degnava servirsi
Erchinoaldo o Arcambaldo che , onde mettere ad effetto le sue di-
poscia, Clodoveo II, sosten-
sotto sposizioni. Essa diede alla luce tre
ne la carica di maestro di palaz- figli, i quali ebbero le redini del
zo . Le ond' era for-
rare virtù , regno, 1' uno dopo 1' altro, Clo-
nita giovane
questa e la santa , tario III, Childerico II, e Teodo-
prudenza di cui si valeva in ogni rico III. Nel 655 sostenne con cri-
azione, le meritarono la stima e stiana rassegnazione la perdita di
la benevolenza de' suoi padroni suo marito, e con tanta saggezza
che a lei affidarono il governo della disimpegnò ai doveri che le impo-
famiglia. Batilde, vedendosi cotanto neva la tutela de' suoi figli ed il
privilegiata sopra le altre ancelle reggi me delle pubbliche cose, che i
non punto acciecar dalla
si lasciò più esperti politici ne fecero alte ma-
superbia, che anzi studiossi sempre raviglie. Studiossi sopratutto di man-
più di farsi umile, ad imitazione tenere la pace, e fece opere degue di
della Vergine che quanto più si , ricordanza. Aboli il costume di tene-
vedea privilegiata, tanto più si umi- re degli schiavi, si adoperò, insieme
liava. Ma la fama delle sue virtù con alcuni vescovi, onde sradicare il
si divulgò ben presto per tutta la sacrilegio della simonia, costrusse dal-
Francia e quel Dio, che ogni cosa
, le fondamenta alcuni monisteri, sta-
dispone sapientemente permise
, lo bili due celebri badie, ed eresse mol-
onde aprirle la strada ad un grado ti ospedali nelle varie città del suo
cosi eccelso, che mente umana non regno.
voi IV. 26
,
glio. Che diremo poi della pronta ob- trariato od impedito a B_oberto il
pazienza con cui soffrì una lunga co- della Sicilia, obbligando i Siciliani
lica? Era però arrivato il termine col terrore delle censure a ricono-
della sua gloriosa carriera. Le me- scerlo per loro signore. In questo
ste consorelle di lei, per una perdi- tempo, a' iSdecembre 1 338. fu crea-
ta cotanto grave , intorno al suo to Battaglia Cardinal prete assente
letticiuolo stavano piangenti. Stu- del titolo di s. Prisca da Benedetto
diossi Batilde di confortarle , e do- XII. Nella cattedrale di Rimini stabilì
po aver loro raccomandato di per- una sontuosa cappella a s. Prisca,
Per virtù di esso l' uomo diventa l' obbligo che avevano di espiare
figliuolo adottivo di Dio, e si fa ca- le loro nequizie colle lagrime della
pace della eterna gloria. compunzione, ed annunziava loro il
Sebbene inalterabile sia la forma Messia, che sarebbe fra non molto
e la materia di questo sacramento, comparso fra essi. Il popolo lo ac-
nondimeno, a tenore de' tempi, fu- colse come ambasciatore dell' Altis-
rono varie le discipline della Chiesa simo ,e la sua voce fu come una
sul tempo e sulle ceremonie con tromba celeste, che avvertiva tutti
cui lo amministra. gli uomini di prevenire il rigore dei
sublime ministero che dovea eserci- Egli esortava tutti a far opere di
tare e che di gran lunga era su-
, carità ed a riformare i loro vizii, e
periore a quello de' più celebri pa- battezzava nel fiume Giordano co-
triarchi e profeti. Ritirossi Giovan- loro, in cui trovava queste disposi-
ni fino dalla fanciullezza nel deser- zioni.
to, ove si occupò unicamente negli La legge prescriveva a' giudei pa-
esercizii della penitenza, della preghie- recchie purificazioni corporali ; ma
ra e della contemplazione, fino ai tren- non ve n' era stata infino allora al-
ta anni, ch'era appunto l'età in cui i cuna, la quale rinchiudesse delle fi-
nel deserto della Giudea, cioè nel- vanili era un rito passeggiero, per
la parte situata sulle sponde del cui coloro, i quali erano sotto la
ao4 BaT li AT
legge, riceveano alcuni nuovi pri- santo avea battezzato il Salvatore
vilegii spirituali, pel ministero di Ne fece pure erigere un' altra col
colui , che era il precursore del nome dello stesso santo ad Emesa
Messia , e 1' araldo della nuova nella Siria, e conscrvossi in questa
alleanza . Perciò i padri lo ri- per buon tempo il capo del Batti-
guardano come un passaggio dalla sta. \
sono però degli scrittori i qua-
i
razione. La predicazione dis. Giovan- ché fosse senza macchia. Il suo sco-
ni, unita alla santità di vita, lo fecero po, dice s. Ambrogio, era di santi-
riguardare come il Messia. Il santo ficare le acque, e di dar loro la
precursore dichiarò, eh' egli non fa- virtù di purificare gli uomini dai
ceva che battezzare i peccatori nel- loro peccati. S. Agostino e s. Tom-
l' acqua per disporli ad una nuova maso pensano aver lui istituito al-
vita colla penitenza, ma che fra non lora il Battesimo, cui fece poco do-
molto ne avrebbero veduto compa- po amministrare da' suoi discepoli,
rire uno in mezzo ad essi, che li avendoli egli stesso battezzati il primo.
avrebbe battezzati coli' effusione del-
lo Spirito Santo; che lo avrebbe § II. Se la Beata Vergine e san
superato di gran lunga in potere Giovanni Battista sieno stali bat-
ed eccellenza, ed a cui egli non era tezzati da Gesic Cristo.
degno di rendere gli ultimi servi-
gli. Allorché il Battista battezzò G. Pompeo Sarnelli , nelle sue Let-
C. , dichiarò che era il Messia, e tere Ecclesiastiche, tomo IX, let-
nel 585, can. 3; il primo di Mai- lib. 7, cap. 3o. Lo stesso uso tea-
,
HA T BAT 207
ne 1' Ibernia, come si raccoglie dal terra, nel 967, n. i5, prescrivono
.sinodo di s. Patrizio cap. 19. Il dì al sacerdote, die amministri il Bat-
del nascimento di s. Gio. Battista tesimo in qualunque tempo ne sia
scrive s. Tours, libro
Gregorio di richiesto, ed anzi vogliono che i
prova dal Catechismo romano, p. II, quali con nerbo scrisse il lodato au-
e. 2, De Bapdsmo : Quod sacerdo- tore, e le apostoliche costituzioni de-
tes j'ure suo liane funedonem exer- testaxono quell'abuso come empio e
ceant, ita ut edarji prcesente episco- contrario alla dottrina di Gesù Cri-
po ministrare Baptismum possint ,
sto : Non oportet mulieres bapdzarej
ex doctriua patruni et usu Ecclesia* hoc est impium et a doctrina Christi
constat. alienimi (lib. Ili, cap. 9). Lo stesso
Non però
deve dire de' dia-
così si insegnarono s. Epifanio, ad-
lib. Ili,
coni, che sebbene per ordine degli vers. hcereses, hevres. 70, e Giovanni
apostoli dovessero amministrare quel Mosco, in Prato Spirit. cap. 3.
sacramento, non vennero mai riguar- In forza della disciplina, che an-
dati che siccome un aiuto agli or- che al presente vige nella Chiesa ,
dinarli ministri, e quindi loro non il vescovo ed il parroco sono gli ordi-
fu mai lecito di amministrarlo che narli ministri del Battesimo; qualun-
per delegazione de' superiori. Perciò que altro sacerdote non può ammi-
non fa meraviglia se le costituzioni nistrarlo se prima non ne abbia ot-
apostoliche, lib. Vili, cap. 44 e ^2> tenuta licenza dal parroco. Il diacono,
prescrivessero : Diacono Bapdzarefas sebbene lo possa, attesa la potestà
non esse j se Tertulliano, s. Girola- dell'ordine, abbisogna per altro del
mo, s. Agostino, le decretali di Gra- permesso del vescovo, altrimenti con-
ziano, pili, De consecrat. dist. 4> trarrebbe la irregolarità. In qualche
d' accordo vietassero a' diaconi l'in- urgentissimo caso però qualunque
gerirsi in ministero siffatto, quando persona diviene il ministro del Bat-
non ne venissero destinati dal ve- tesimo; ma non mai del solenne.
scovo o dal sacerdote. E benché la Dove accada tal necessità, si deve
dignità Cardinalizia sia cotanto su- osservar l'ordine che la donna ceda
blime, un Cardinale diacono non può all' uomo, questi al cherico, ed il che-
conferire il Battesimo senza facoltà rico al padre e la
superiore. Il
dato dagli eretici, ciò che dal Pa- gentia expò sita , Bononiae 1742:
pa fu proibito , e poi confermato e dal Valchio nella dissertazione: De.
nel 3 25 dal concilio generale JNiee- Cypriani ac Firiniliani epistola
no. Agrippino, antecessore di s. Ci- adversus Stephani I Papae decre-
priano nel vescovato, avea eccitata timi de haereticorum Daptismo,
nell'Africa la controversia, se il Bat- adversus Raymunduin JUissorium,
tesimo conferito dagli eretici doves- Jenae 1738: la qual però merita
se reiterarsi come invalido. Quindi di essere confutata ,
per ciò che ri-
caria in Venezia, nel XIII ed ulti- ance est intra domimi , Baptisma
mo tomo del suo copioso Tesoro nunquam peragatur , sed ad catholi-
teologico capo I p. 897 l' autore ; cas ecclesias accedant. In altro luo-
della dissertazione teologica sulla go ancora intima la deposizione a epici
celebre disputa tra s. Stefano I Pa- sacerdote che diversamente operasse.
pa, e s. Cipriano vescovo di Car- Il concilio di Vienna, raccolto da
tagine, stampata in Parigi in fran- Clemente V, nel 1 3 1 1 quel di Co- ,
cese nel ifi5; il citato p. Zaccaria lonia, tenuto nel i549, il Parigino
nel suo Antifebronio parte II lib. del i5d7, quello di B,eims del i583,
2, cap. 2, p. 177; Elia de Amato vietano il Battesimo solenne confe-
nel Parere Stefano
sulle brighe tra rito fuori della chiesa. Che se la
I Papa, e Cipriano di Cartagine necessità lo chiedesse, qualunque luo-
intorno al ribattezzare gli eretici, go può servire ; ma non. però per le
nelle sue lettere erudite parte II p. solenni ceremonie.
232, Genova 1 7 1 5; Natal Alessan- Giusta la disciplina antica, il mi-
dro nella dissertazione de Stephani nistronon potea conferire il Batte-
1 Pont. Max. decreto circa Dapti- simo qualora non fosse digiuno. Ne
sini collationem in nomine Christi^ fa testimonianza s. Giustino martire
nella dissert. de controversia inter nella Apologia seconda all' imperato-
Cyprianum et Stcphanum Rom. re Antonino. Le decretali di Grazia-
Pont, de rebaptizandis haerelicis _,
no, De consce, dist. 5, esigono pari-
e nella dissertazione de fide Ste- mente il digiuno nel sacerdote, e molti
phani Rom. Pont, circa Baptismum, sinodi de' tempi posteriori ne confer-
ti lite nel tomo III Hist. Eccles. p. marono la disciplina. Però subito
685, 691, 696, Parigi 5714; Gio- che si fece necessario l'ani ministrare
vanni Marchetti, nelle sue Esercita- ilBattesimo più volte nell'anno, quel
zioni ciprianiche circa il Battesimo costume andò a poco a poco in dis-
degli eretici e degli scismatici, Ro- uso , e il concilio di Magonza, del-
ma pel Salomoni, 1787 ; Albano
e l'anno i54o, can. 5, solo prescrisse
JìtiLler nella vita di s, Stefano I Pa- che il Battesimo venisse conferito di
pa ai 2 agosto, Venezia
1824. mattina, e non mai al dopo pranzo,
S. Melchiade Papa, nell'anno che eqcettuato se un bisogno lo richiedes-
Costantino Magno professò pubbli- se. Pi-esente mente quella legge non
camente la fede cristiana, condannò tiene più luogo.
gli eretici donatisti, i quali negava- II ministro del Battesimo, allorché
no la validità del Battesimo dato lo conferisce., dev' essere vestito dei
dagli eretici, oltre ad altri errori. sacri arredi. Teodoreto, Hist. eccl.
il legittimo ministro del Battesi- lib. 2, riferisce che l' imperatore Co-
mo, dove non siavi pressante neces- stantino il Grande avea regalato
sità, non può assolutamente confe- s. Macario vescovo di Gerusalem-
rirlo in una casa od oratorio privalo. me di una magnifica veste ricama-
La chiesa, il pubblico Battistero {Vedi) ta d'oro, perchè la indossasse nel^
è d luogo destinalo, e non altri. Fu K amministrazione del Battesimo Da
212 BA T i:at
questo fatto ben si vede come la al numero 116-, mentre il numero
Chiesa abbia sempre avuto a cuo- 1 18) riporta il Battesimo, ch'egli fece
re, che i vestiti più solenni, e d'altra di Enrico Benedetto Maria Clemente,
forma che i comuni, fregiassero i duca di York, figlio di Giacomo
sacri ministri neh' esercizio del lor III re d'Inghilterra nella regia cap-
ministero. La veste comunemente pella del palazzo presso i ss. dodici
destinata per amministrare il Batte- Apostoli. Il detto principe fu poi am-
simo fu di color bianco. L' antichis- plissimo Cardinale, creato nel 1747
1110 ordine romano, ed un' assai da Benedetto XIV, e divenne de-
vetusta liturgia gallicana ben lo di- cano del sacro Collegio. Al fratello
mostrano. Ed in vero non v* ha mi- primogenito di questo principe di
glior cosa per tener saldamente fis- Galles, benché fosse nato in Roma,
?
daglie d'oro e d'argento colla sua ef- della Pentecoste dell'anno 1827,
figie , facendoli ritornare alla pia benedì solennemente il nuovo bat-
casa de' neofiti co' frulloni palatini, tisterio da lui edificato nella patriar-
come gli avea fatti prendere, numeri cale basilica liberiana, e poscia vi
6633, 6636. Poscia nell'anno 768 lo 1 battezzò sei ebrei. V. Padrini Pon-
stesso Clemente XIII battezzò il figlio tificii.
sì nell'Africa era prescritto, che lo reca alla casa della puerpera, e stan-
si dovesse dare due settimane pri- do alla porta della casa, recita alcune
ma del Battesimo, cioè innanzi la dà
orazioni, indi al bambino quel no-
consegna del simbolo. L' ordine ro- me, che meglio gli piace, né si con-
mano vuole, che nella feria IV del- duce al Battesimo, «e non abbia com-
la terza settimana di quaresima sie- pito il quarantesimo giorno. In al-
no ricevuti i nomi de' battezzando ;
tri tempi però veniva offerto il no-
Silicio Papa, nella lettera ad linc- me da' genitori, come si osserva an-
io vescovo di Tarragona e. 2, pre- che oggidì, né mancò età in cui
scrive che non più tardi di quaran- non fosse dato anche dagli stessi pa-
ta giorni innanzi il Battesimo venga drini.
dato. I greci osservarono quasi lo Il sacerdote poi deve bene guar-
stesso costume, e lo si rileva dalla darsi dall' imporre un nome, che
prefazione di s. Cirillo Gerosol. ad proprio sia de' pagani, né trovisi re-
Catcches. Dal fin qui detto con- gistrato nel martirologio. In ogni
chiusero alcuni, che il nome venisse tempo fu assai gelosa la Chiesa so-
imposto nel tempo del catecumena- pra tal punto, e ne abbiamo as-
to piuttostochè nel Battesimo, come solute proibizioni fino dal concilio
ora si accostuma; di tal parere è Niceno, can. 3o. JNiceforo, Hislor.
Menardo nelle note al sacramenta- eccles. lib. VI, e. 11, racconta, che
rio di s. Gregorio Papa. Ne la opi- i primi cristiani amavano di assu-
nione va fuor di strada, che ragione- mere i nomi degli apostoli, e Dio-
vol cosa si era l'abbandonare insieme nisio Alessandrino presso Eusebio
alla condotta di vita dell'infedele an- lib. VII Hist. eccles. e. 2 5, afferma
che il nome.
di lui che specialmente il nome di Pie-
Se non fu sempre lo stesso il tro, Paolo e Giovanni sopra ogni al-
tempo in cui
, ebbero il nome tro voleano portare. Tali appellazio-
i battezzati, non fu parimente la ni davansi anche a' tre fanciulli che,
medesima quella persona che lo giusta la rubrica dell' antico cere-
dava. In qualche età era lo stes- raoniale di Beroldo, battezzava l'ar-
so ministro. Infatti Sergio I Papa, nel civescovo di Milano in tempo pa-
6;)o, secondo quanto ne dice Beila, squale. In Francia v' erauna spe-
Hist. Anglic. lib. V, cap. 7, bat- cial devozione pel nome dell' apo-
tezzando Cerdulla re dei sassoni oc- stolo s. Filippo, ed ivi in particola!'
cidentali, gli die' il nome di Pietro; modo amavano di appropriarselo. Pe-
egualmente Adriano J,Papa nel 782, rò dopo quello degli apostoli, si ebbe
,,
B AT BAT 2i5
grande attaccamento pel nome dei Lo scrutinio venia eseguito, sic-
mai-tiri ; quindi s. Giovanni Criso- come consta da chiarissimi docu-
stomo non manca di farne caldissi- menti, quasi in tutte le singole chie-
me raccomandazioni a' suoi diocesa- se. Che la romana lo praticasse
ni, e loda molto cittadini d' An- i duopo non fa dimostrarlo, che ab-
tiochia, che per la maggior parte bastanza lo dicono i libri antichi
prendevano il nome di s. Mele-zio Pontificali. Della milanese poi, lo si
2i6 BAT li A T
stabilisce, che si faccia nel settimo il simbolo nel venerdì santo, e to-
giorno avanti la festa, così nel quin- sto doveasi imparare ; così scrivono
to e nella vigilia. Teodoreto Histor. Eccles. lib. II,
Prima di cominciar lo scrutinio, e Niceforo lib. XVI, e. 35. 11
to si è che usavasi ne' primi tem- lice il segno di croce sulla fron-
pi ,
e di esso parlano Origene , te e sul petto, accompagnando que-
Conivi, in epist. ad Romanos, san st'atto con un'ammonizione ed ora-
VOL. IV. 28
2i8 BAT BAT
zione. Eseguita che sia, ripete nuo- alle cose essenziali sieno stati e sieri
il nome di una persona della ss. tura e della proprietà dell' acqua
Trinità, giusta la formula prescritta cogli effetti cui il Battesimo produ-
da Gesù Cristo. Perchè poi in cosa ce; perocché siccome l'acqua lava
di tanto rilievo la decenza venisse le brutture del corpo, così il Bat-
pienamente serbata, o si battezza- tesimo lava quelle dell'anima, e
vano gli uomini in luogo separato siccome l'acqua rinfresca il corpo,
dalle donne, e perciò in molti bat- così il Battesimo tempera il calor
tisteri v'erano due vasche; oppur della concupiscenza ( s. Girol. Episi.
anche prima battezzavamo gli uomi- 83 ad Oecan. ). A cui può aggiun-
ni, poscia le donne. E perchè il sacer- gersi che essendo il Battesimo un
dote medesimo nel secondo caso fosse sacramento necessario per la salute-
difeso, la piscina del Battistero ve- di tutti, conveniva per esso una
nia circondata da cortine per modo materia comune. La mescolanza
che non accorgeva se non per via
si nondimeno di altra cosa coli acqua
dell'udito che la persona era entra- naturale non sempre ne cangia la
morte, come cosa non nella Chiesa mino, il Suarez ed altri. Tuttavolta
allora introdotta , ma sì trasmessa v' à chi dice essersi dal Pontefice s.
dai maggiori. Negli atti di s. Ste- Gregorio I Magno del 090, ratilì-
fano Papa, presso il Baronio an. 2 5c) oato il Battesimo dato dagli eretici,
conoscere se 1'
esterna abluzione sia spondendo al quesito di s. Bonifacio
222 BAT BAT
apostolo della Germania , dichiarò ve la medesima forma, che usa il
battezzare con la seguente formula, veste per significare i sette doni del-
come si legge nelle rubriche del Ri- lo Spirito Santo ricevuti pel Bat-
tuale romano Si non es baptiza-
: tesimo. Eusebio, De vita Constanti-
tus3 ego te baptizo in nomine Pa- ni e. 62 ; s. Ambrogio De My-
tris, et Filìì, et Spiritus Sancii. steriis Agostino serm. 223,
e. 7; s.
BAT BAT 22 3
nevano capo un velo, con un filo
sul squale Copeti, delle Pe mattazioni 3
rosso. Il primo era simbolo della co- che i novelli battezzati facevano, e
rona reale acquistata pel merito del dell' antica costumanza di dispensar
sangue del Salvatore, e chiamavasi gli Agnus Dei di cera benedetti 3
il perchè cuopriva quella
crismale, ne' suoi Discorsi di Liturgia, Ro-
parte ch'era stata unta col crisma. ma 1 765.
Si dava pure al battezzato una can- Dopo il Battesimo, i neofiti riceveva-
dela accesa, perchè intendesse, che la no la Confermazione e la Eucaristia.
di lui anima, sciolta dalla servitù Di tal disciplina fanno parola fra i la-
del demonio con la libertà de' fi- tini Tertulliano, lib. De Baplism.
gliuoli di Dio, è divenuta sposa di e. ult., s. Cipriano episl. 63 ad Cce-
amministrassero i sacramenti per in- divin sangue venia loro posto col
teresse. Ma vien contraddetto dal p. calice alle labbra ; ma succedendo
Menochio nelle sue Stuore, asseren- de' sinistri effetti, fu stabilito che il
do, che i detti siliqui non erano sacerdote tignesse il dito nel calice,
altrimenti denari, ma certi frutti di e lo desse a succhiare al fanciullo.
poco conto chiamati comunemente Finalmente venia posto a' catecume-
guainclle,le quali perchè erano dol- ni il latte ed il mele , come segno
ci,aggradivano a' fanciulli se forse : della infanzia loro ne' misteri della
con tal cerimonia significar non vo- fede. Questo costume, secondo 1' as-
lesse la Chiesa il felice passaggio serzione di Tertulliano e di s. Girola-
che fanno i battezzati, a guisa di fi- mo, assai antico, perseverò fino al
gliuoli prodighi, che sciolti dalla mi- secolo IX , e ne fa fede Giovanni
serabile servitù del demonio, non diacono nella lettera a Senario, t. I
doveano satollarsi più delle silique Musisi Italici.
samente dal sacro concilio di Tren- pag. 2 54j cne ne l concilio generale
to, sess. VI, cap. 4- Per Battesimo XIV, di Lione II, celebrato nel
in volo s' intende il desiderio ed il 12^4? furono condannati i flagel-
proposito di ricevere il Battesimo: lanti , i quali pretendevano
che il ,
bro, che non è il capo, nascesse morto mare, i fiumi o i laghi. Dagli Atti
il fanciullo, si dee seppellire in luogo degli Apostoli rileviamo^ che il dia-
sacro. I fanciulli ancora esposti e ri- cono Filippo battezzò 1' eunuco del-
trovati, se fatta la debita ricerca, non la regina Candace subito che si ab-
consta del loro Battesimo, si battezza- battè in un fiume; e Tertulliano
no sotto condizione. Il mostro che non riferisce, che gli apostoli, laddove
ha la specie umana, non deesi bat- convertito avessero buon numero di
tezzare ; se è dubbio, si battezza persone, le conducevano presso l'ac-
sotto questa condizione : Si tu es qua ed ivi conferivano il battesimo.
homo, ego te baptizo ec. In Palestina, s. Giro- come attesta
lamo, De locis hebraicis, si pratica-
va in ispezial modo presso il fiume
§ XVI. Eretici, che errarono rispetto
Giordano, siccome quello, ch'era sla-
al Battesimo.
to santificato dal contatto medesimo
di Gesù Cristo . Ivi, giusta l' as-
Son essi gli ascodruti ,
gli ar- serzione di s. Antonino martire nel
contici, i marcosiani, i valcntiniani, suo Itinerario;, v' era un sito cir-
i quintiliani, i seleuciani, gli ermi- condato da cancelli dove l' acqua
niani , i manichei , i pauliciani , i scorreva dall' alveo , e nel mezzo
messaliani, gli elusiani, menandria- i una croce di legno. Là il sacerdo-
ni, i montanisti, gli eunomiani, i te nel di stabilito discendeva, e be-
calvinisti gli anabattisti ec.
,
V. i nedetta quell'acqua, conferiva il bat-
loro articoli. A' tempi di s. Paolo tesimo a'convertili. Teodoreto (Ilist.
vi furono anche tra quei di Corin- Eccles. lib. r, e. 3?.) scrive che lo
to alcuni, o eretici, secondo che vuo- imperatore Costantino assai dilazio-
le Tertulliano ovvero fedeli male , nò il battesimo pel desiderio di re-
istruiti, che ricevevano di nuovo il carsi a riceverlo appunto in quel
Battesimo pei loro parenti od ami- luogo. S. Pietro amministrò a mol-
ci, che morirono senza ottenerlo. S. ti quel sacramento presso la fonte,
Paolo si serve di questo argo- che tuttora si vede vicino alla chie-
mento per convincere i cristiani di sa di s. Prisca. Le caverne, le ca-
que' luoghi della risurrezione dei tacombe , i cimiteri servivano pei
morti, comechè sgridi contro un ta- primi fedeli a tal uopo; così pure
le superstizioso abuso. le case de' privali, e specialmente le
BATTISTERIO. Luogo destinato carceri, dove le persecuzioni tenea-
a conservare acqua consecrata pel l' no chiusi i confessori della fede.
battesimo, ed a ministrarvi quel sa- Ma, datasi pace alla Chiesa, imme-
cramento, chiamato anche sacro fon- diatamente si fabbricarono delle cap-
te. S. Dionigio chiamò il Battiste- pelle o piccole chiese, per battezza-
rio Mater acloplionis, perchè in es- re i catecumeni^ e quelle ebbero
VOL. IV. 29
226 BAT BAT
volgarmente il nome di Battisteri. qual sia la virtù del battesimo, e
Da principio venivano erette fuori quali disposizioni si richiedano in
della chiesa, come se ne vede tut- chi desidera riceverlo. Negli antichi
tora la memoria in parecchie città Battisteri era assolutamente proibi-
d'Italia e di Francia; ma in ap- to di seppellire i defunti. In essi si
tra e colla fronte rivolta all'oriente mezza de' santi nel confessare la fe-
come i forma era
templi. La loro de. A' tempi, in cui si dava il Bat-
ottangolare, od ovale, e si ergevano tesimo solenne soltanto nelle due vi-
nerabile suor Giovanna Maria Batti- orava nella chiesa de' minori osser-
sta Solimani nata nel 1688 in Ai- vanti riformati pregando Dio a ,
baro a levante di Genova, come ri- volerle far conoscere in qual Ordine
porta il p. Flaminio Annibali da religioso dovesse entrare , fu rapita
Latera nel Compendio della sto-
, in ispirito e vide due angeli, che
ria degli Ordini religiosi. avendo tra le mani una veste di
Aliena dai sollazzi fanciulleschi, me- colore, della forma che oggidì usa-
nava ella vita divota e ritirata, me- no le sue monache, le dicevano: Ec-
ditava la passione di Gesù Cristo, coti l'abito di religiosa , che Iddio
e si rivolgeva di frequente all'in- ti ha destinato. Non intese allora
tercessione della sua divina madre qual fosse l' Ordine a cui veniva
per ottenerne il patrocinio. Arriva- invitata, e limitossi a ringraziare il
BAT B A T 229
che le restò impresso il tenore della istituto, insieme al sacerdote d. Vin-
regola dovca prescrivere
che e , cenzo Solari. L' Olivieri per atten-
che aveasi ad osservar dall' istituto dere alla direzione di qucst' istituto
novello, manifestando il tutto al rinunziò l' arcipretura, e si fermi) in
dare un monistero di romite sotto l'in- maggio riparti per Genova, e colle
vocazione, ed il patrocinio di s. Gio- compagne cantò l' inno della ricono-
vanni Battista. Quindi in Moneglia, scenza per tante grazie ricevute da
nella casa di Giuseppe Maria Mul- Dio. Nella casa quindi , e ne' giardini
tedi, ricevette alcune fanciulle, e vi- di Carlo Giustiniani, ridotti a moni-
vendo di limosine cominciò a intro- stero essa passò processionalmente
,
durre l'osservanza delle sue regole colle sue zitelle a' 7 dicembre dello
sotto la dipendenza dell' Olivieri e stesso anno, di poi passando ad altro
i voti condizionati di povertà, ca- monistero, ove stavano le terziarie
la fama , che presto acquislossi la che in breve tempo con pie li-
2 3o BAT BAT
niente eletta per abbadcssa la fon- la mezzanotte, per cantare il mat-
datrice, che dopo tre anni fu con- tutino; hanno perfetta vita comune,
fermata con Pontificia dispensa , e non possono parlare coi parenti che
ne esercitò il ministero finché vis- tre volte all' anno , sempre però
se. E siccome le regole prescriveva- velate, ed alle grate o alle ruote.
no diciolto mesi di noviziato, con Oltrele monache e le conver-
indulto Pontificio, a' 5 agosto j
747» se, debbono essere anche le ter-
vi
l' arcivescovo ricevette la professio- ziarie, che dovrebbono custodire le
color cannella, cioè tonaca, sca- di fare le missioni nella parte degli
polare e manto lungo sino a ter- eretici ed infedeli. Sembrava alla
ra, cingono la tonaca con fune serva di Dio di aver que' medesimi
di crini , usano sandali di corde ;
lumi per l' istituzione di questi
,
in capo portano veli oscuri in ve- che avea ricevuti dal cielo per la
ce di bianchi, dormono vestile, ed fondazione delle monache romite.
il loro cibo è sempre di magro, Stabilito perciò in Genova il suo
cioè tutte le domeniche lunedì , monistero per le religiose, col con-
martedì, e giovedì possono mangia- siglio di quell' arcivescovo, nel 1 749>
re latticini, fuori della quaresima, spedì in Boma il sacerdote Dome-
e delle altre vigilie. Digiunano tutto nico Francesco Olivieri suo confes-
l' anno, tolte le domeniche, ed il sore, per l' approvazione dell' istitu-
giorno di Natale. B.ecitano 1' uffizio to de' missionarii.
divino, e si alzano un' ora dopo Questo degno ecclesiastico, nato
BAT BAT o.3r
e tener soggetti i nemici alla co- tano generale di questi, o a caso sia
rona. La dieta accettò il partito, ed ciò avvenuto, oppure a bella posta,
il Cardinale fu governatore di quella fu fatto prigione dal nemico , il
BAT BAU 2 33
se non che gli armati sicoli al vaivo- le armi. Di lui fanno menzione i
da alFezionatissi mi, perchè a loro pro- più antichi martirologi , i quali ne
metea tanta libertà quanta ne to- assicurano, che incontrò coraggioso
glieva loro il Cardinale, occupati i il martirio nella città di Niines nel
passi, lo spogliarono della cavalleria terzo o quarto secolo. S. Gregorio
sicché con due soli paggi mal pratici de Tours, nel suo libro De gloria
delle strade andò per qualche gior- marlyrum, ne fa fede, che a' suoi
no errando pei* boscaglie. Tenendo- tempi furono operati de' miracoli
gli però dietro alcuni archibugie- ad intercessione di s. Baudelio. Non
ri , cinque di essi raggiunsero la si sa in qual luogo trovisi il corpo
compagnia del Cardinale , ed am- di questo santo, del quale i cano-
mazzatogli il primo paggio, uccisero nici regolari di s. Genoveffa a Pa-
anche 1' altro eh' era di guardia
, ,
rigi si vantano possedere una por-
mentre il Cardinale stanco riposa- zione. La sua festa si celebra nel
va alquanto. Svegliatosi al rumore dì 20 maggio, giorno memorabile
dei sicarii, più per necessità che per nella Spagna e specialmente in
valore pose mano alla scimitarra, e Francia.
menò qua e colà colpi da dispe- BAUME (della) Claudio, Cardi-
rato. Avrebbe fatto di più, se non nale. Claudio della Baume venne dai
fosse stato colto nella fronte da un doviziosi baroni di Sansorlin, e nac-
colpo di fune , che gli fece versare que nella Franca Contea nel i528.
un torrente di sangue, per cui in- Compiuti gli studii nella università
gombrata la vista , si diede a fug- di Dole, fu in prima arricchito di
gire alla cieca. Ma colto da altra tre pingui abbazie e di due prio-
più grave ferita dietro il capo, do- rati ; poi col favor di Carlo V nel
vette cedere svenuto. -Né tardò a 1 543 , in età di quindici anni , ven-
sopraggiugnere un altro de' sicarii, ne da Paolo III promosso ad oc-
che fu al suo servizio un tempo, il cupare l'arcivescovato di Besanzon
quale barbaramente gli troncò la te- per la rinunzia del Cardinal Pietro suo
sta. Avvenne simile strage nell'anno zio. Il re cattolico Filippo II lo elesse
i5gg, essendo il Cardinale in età di segretario dei memoriali, o maestro
trentatre anni. Vogliono il Ciacco- delle suppliche, viceré di Napoli e
nio ed il Tommasi, che il Cardinale consigliere del dipartimento ecclesia-
fossetrasferito ad Albagiulia ma si ; stico, avendo prima ricevuto l'epi-
via, lino all' Iller, colla prepositura pe Clemente, di cui il gran maestro
di Kempten, col vescovato di Au- è il re presente Lodovico I; 1' Ordi-
gusta, col margraviato già austriaco ne militare Massimiliano Giusep-
di
di Burgau, e varie altre città impe- pe, e quello della corona di Bavie-
riali ; il ducato di due Ponti con , ra, eh è civile.
porzione del vescovato di Spira, Ful- I boi, antica nazione della Celti-
da e Worms nel circolo dell'alio ca , 58q anni avanti la nascita di
Reno, una parte del basso-palatina- Gesù il Reno,
Cristo, passato avendo
to , e dell' elettorato di Magonza si fermarono prima nella Boemia,
con Ascbalfemburgo , Asciburgium ,
donde cacciati dai marcomanni al
Mittemberg ec, nel circolo del Bas- tempo di Augusto ritornarono di ,
so Reno, ed alcune frazioni dell'Al- nuovo nel Norico. Il paese del lo-
sazia settentrionale, colla fortezza feu- ro nuovo soggiorno fu dai roma-
dale di Landau nella Francia. Sono ni chiamato Baiarla, o Baioaria, dal
imiti finalmente ai sovraccennati pae- cui nome è forse derivato quello di
si molti possessi de' principi medializ- Baviera. Ilnome di questa regione,
zati. 11 re non esercita il potere sovrano che i tedeschi appellano Bayem
, ,
quella del duca, e di tutta la Ba- in cui trovavasi quel popolo recen-
viera. Dio confermò con molti mi- temente convertito. L'anzidetto du-
racoli la dottrina dal santo missio- ca Teodone e tutta la nobiltà lo
,
BAV BAV 23 7
riguardarono come un angelo sceso ecclesiastiche di quel paese. Ma più
dal cielo per dare l' ultima mano di tutto erano colà benedette le fa-
all'opera della lor conversione. Sog- tiche apostoliche di S. Bonifacio.
giornò alcun tempo fra essi; forti- Nato verso il 680 a Creditela nel
ficolli nei lodevoli loro sentimenti, Devonshire, poi arcivescovo di Ma-
poscia riprese la strada di Roma, gonza, divenne apostolo dell'Alema-
accompagnato dallo stesso Teodone gna, e martire, per le immense fati-
che (primo di tutti della sua na- che da lui sostenute afiine di propa-
zione ) volle fare il pellegrinaggio gare la fede nella Baviera. V. s. Bo-
per visitare il degli apo-
sepolcro nifacio.
stoli. Indarno Corbiniano scongiurò Fatto da Gregorio II arcivescovo
il Pontefice a sollevarlo dal peso e primate di tutla l'Alemagna, con
dell' episcopato , che quella umiltà ampio potere di fondar vescovati
spinse anzi Gregorio II ad obbligarlo dovunque stimasse più opportuno,
a continuare nel suo ministero. In- fece, nel 738, in età molto avan-
done, teneva guardie alla frontiera ferire con Papa Gregorio III, suc-
per non lasciar passare Corbiniano ceduto a Gregorio II. Non solo fu
se prima non prometteva di recarsi ricevuto in Roma con tutta la di-
a trovarlo. Ma egli operò e da apo- stinzione dovuta ai copiosi frutti
da lei degli assassini per torgli la principi ed ai vescovi pei cui di-
vita; ma
Dio conservò il servo fe- stretti avesse avuta occasione di pas-
dele ed i suoi nemici perirono
, sare, acciocché gli somministrassero
miseramente poco dopo. Costretto degni operai , i quali lo secondas-
a fuggire tornò a Frisigna, dove sero nelle sue missioni. Il santo ne
continuò l'esercizio delle sue fatiche condusse egli medesimo
due da
sino alla beata sua morte, avvenuta Roma, cioè i due inglesi fratelli
nel 73o. V. s. Corbiniano. Villebaldo e Vunebaldo suoi pa-
A s. Corbiniano andò del pari renti, ed altri insigni personaggi in-
per lo zelo apostolico spiegalo aHa glesi.
rientrar ne' suoi stati. Morto intan- primo conte di Luxemburgo, facen-
to Enrico I, nel g36 Ottone I, il dola incoronare a Paderbona. Visse
Grande , suo figliuolo gli successe con essa santamente, ed in perpe-
nell'impero. Arnoldo peri nel 937 tua virginità per cui ambedue si
,
mimi conquistati. Vinse gì' idolatri quale assunse il nome di Vittore II.
della Polonia e della Schiavonia, e Comechè fosse nato ad Innsbruck
represse gl'insorti boemi; onde la pur vuoisi considerare degli stati ba-
Polonia la
, Boemia e la Moravia varesi, perocché allora il Tirolo era
divennero tributarie all' impero. Ri- soggetto alla Baviera. V. Vittore II.
stione delle investiture de' benefizii se,nel 1 1 26, al figlio suo Enrico il
non tardò a disgustare la Santa Sede Superbo. Questi nel 1127, nell'im-
{V . investiture ecclesiastiche), occu- perio di Lotario II, ottenne anche
pata allora da s. Gregorio VII. Guelfo il ducato di Sassonia, e così diven-
I, che, siccome si è detto, era stato in- ne uno dei principi più potenti di
vestito degli stati di Baviera da Germania, e diede all'imperatore in
Enrico IV per aver ripudiata la fi- isposa la sua unica figlia Gcltrude.
glia di lui in sua consorte, fu costret- Avendo Innocenzo II, e Roberto di
to a rendergli porzione del suo Capua invocato il soccorso imperia-
ducato di Baviera. Allora seguì il le, Enrico il Superbo fu spedito
partito del Pontefice, e di Ridolfo in Italia con un esercito, e da va-
di Svevia contrarli ad Enrico. Asse- lente guerriero ricuperò la Campa-
diò e prese Batisbona, Salisburgo, nia, Benevento, e la Puglia, per cui
e Wùrtzburgo ; sconfisse dinanzi l' imperatore Lotario II ebbe il do-
questa ultima città lo stesso impe- no degli stali della contessa Matil-
ratore, e depredò Augusta. Irritato de da Innocenzo II, col patto di pa-
Enrico IV di tali aiuti ricevuti dal gar a lui ed ai successoli annualmen-
Pontefice in Germania, come di te cento libbre di argento, e di re-
quelli prestatigli in Italia dalla con- stituirli dopo la sua morte alla San-
lessa Pia Matilde, incrudelì la guerra ta Sede. Morto Lotario nell'anno
in Baviera, e portolla negli stati del- 1 1 37 in una capanna vicina a Tren-
so da sua moglie nel 109J, ed in- Superbo , e tutore del nipote En-
sieme a suo padre Guelfo I, il Gran- rico Leone , fece ogni sforzo ,
per
de, abbracciò il partito di Enrico conquistare di nuovo al suo pupil-
IV, rendendogli segnalati servigi. lo ed alla sua casa la Baviera
,
VOL. IV. 3!
, ,
il partito di Guelfo, il quale avea dato ora capitale del regno di Baviera. Di-
il proprio nome per grido di guer- venne Enrico cosi formidabile , che
ra, mentre gl'imperiali, avendo tolto ricusò di soccorrere l'imperator Fe-
quello di TVaiblìngen, o Gibeilo, pic- derico I. Ma citato in diverse diete,
cola città ducato di Wiirtem-
del a cagione del suo orgoglio verso
berg, ove nacque Enrico figlio di Cor- Cesare , verso i grandi , e special-
rado III, ed appartenente allora a Fe- mente verso i vescovi , i quali a-
derico di Hohenstaufen, fratello del- vea lesi persino nei diritti, venne
l'imperatore detto Barbarossa, fece- spogliato degli stati di Sassonia e
ro tramutare in Italia il nome di TVai- di Baviera.
blingi in quello di Ghibellini. Guelfo Colla umiliazione potè ottenere
battuto a AVeinsberg, non si smarrì : un esilio di tre anni, dovendo re-
continuò coraggiosamente la guerra stare contento dei suoi beni allo-
e ricusò di aderire al trattato con- diali di Brunswich e di Lunebur-
chiuso a Francfort nel i 1^1 fra go. Rifugiossi perciò presso il suo
i signori sassoni del suo partito , e suocero re d' Inghilterra, sul trono
T imperatore. Nondimeno Corrado del quale salirono i suoi discen-
III, unito alla madre di Enrico Leo- denti. Mori frattanto nell'anno 1 190
ne, persuase questo a cedere le sue Federico Barbarossa. Allora Enrico
I
BAV BAV *p
Dopo che Enrico Leone fu spo- dell'augusta casa d'Austria, quei due
gliato del ducato di Baviera, il Ti- fratelli Luigi ed Enrico possederono
rolo toccò ad Ottone il Vecchio in comune la dignità di elettore del
conte palatino di Wittelspach, del- sacro romano impero.
l'antica casa di Baviera, i cui ante- Eletto imperatore, con gran meri-
nati (cioè i figli duca Arnoldo), n'e-
del to di Luigi il Severo, Bodolfo di Hab-
rano stati ingiustamente esclusi due- sburgo, questi rimuncrollo dì gran-
cento anni prima. Innanzi di entrare di favori, confermò i diritti de' conti
in questo ducato era Ottone conte pa- palatini a lui ed al fratel suo, e co-
latino di Baviera, e s' era già molto stituì entrambi, nel tempo di vacanze
segnalato nella prima spedizione di della corona imperiale, guardiani di
Federico I Barbarossa in Italia. Su- tutte le terre e principati del ro-
però con duecento uomini un' erta mano impero. Rimunerò pure Luigi
rupe, che difendeva il passo di Ve- costituendolo suo vicario generale e
rona sulle rive dell'Adige; ed il mi- luogotenente dell' impero ne' ducati
lanese, la Toscana e tutti i luoghi, d' Austria e di Stiria, e non gì' im-
ne' quali portò l' imperatore le sue pedì con V eredità del-
d' ingrandirsi
scomunicò^ come ribelle alla Santa Papa , cui più non nominava che
Sede, e perchè difendeva ed aveva ab- Jacopo di Cahors, o per derisione
bracciati gli errori degli eretici fra- il prete Gianni. Traversate poscia
ticelli. V. Fraticelli. le montagne, fece il suo ingresso e
Altro non ci volle perchè Lo- si fece coronare re d' Italia nella
dovico cominciasse a declamare contro cattedrale di Milano, disprezzando
ilPapa per mezzo di Giovanni Gian- qualsivoglia censura Pontificia. Pisa
duno di Perugia, e Marsilio Manan- ricusò ad aprirgli le porte, quindi
dro di Padova, scrittori venduti alla soggiacque all' assedio , fu presa e
passione di lui. Fra gli altri ar- gli abitanti dovettero procacciarsi il
diti scritti compilarono essi XXXVI riscatto. Si avviò quindi verso Ro-
capitoli da Lodovico opposti ai- ma chiamato da' romani malcon-
Pontefice, affine di mostrare non tenti del Papa perchè non trasfe-
essere egli vero Papa. Il santo padre riva nella loro città la sede Apo-
a' 20 ottobre 1327 scomunicollo di stolica.
246 BAV BAV
Giunto frattanto Lodovico in Ro- del bene per guadagnarsi il popolo,
ma, nel i3a8 a' 17 gennaio, si fece e fece una legge, che obbligava i Papi
incoronare re de' romani nella ba- a risiedere in Roma senza potersene
silica Vaticana dai vescovi di Ve- allontanar più di due giornate. E
nezia eda quattro
di Aleria, e per meglio contentar il popolo, che
sindaci del popolo romano. Ai 28 voleva avere in casa il suo Ponte-
aprile di quell' anno vi tenne una fice, ai 22 maggio del detto anno,
assemblea generale, nella quale in- elesse in Corbaro
antipapa Pietro
tese le accuse avanzate contro il apostata impose
francescano, e gì'
BAV B AV 247
stato arrestato da alcuni seguaci del con maggiore piacevolezza del suo
Bavaro l' arcivescovo di Magdebur- predecessore trattò egli Lodovico V,
go, ma rinchiuso in prigione, per- e gli spedì subito nunzii, per in-
Pontefice, supplicandolo della pace, lega fatta dal Bavaro con Odoardo
promettendo di rivocare l' appella- III re d' Inghilterra, che venne elet-
bandonato dagli alleati e da' proprii lici i popoli, la storia ha fatta po-
soldati rientrò quasi solo in Ger-
, ca menzione di tal principe. Avuto
mania. Il deposto Venceslao, re di avea dal suo matrimonio con Eli-
Boemia, era desideroso di ricupera- sabetta, figlia di Federico margra-
re un trono, da cui era sceso sen- vio di Norimberga , tre figliuole e
za tentare la minima resistenza, e cinque figli. Stefano il Cadetto fu
sperava di conseguirlo col favore dei il ceppo della casa di Baviera ora
suoi partigiani e del fratello Sigis- regnante. Dopo la morte di Rober-
mondo re d' Ungheria. Venceslao e to, Josse e Venceslao si disputaro-
Roberto accettarono in seguito la no r impero , ma per morte di
la
mediazione di Carlo VI re di Fran- Josse marchese di Moravia , restò
cia : ma tal principe, indebolito da presto il trono a Sigismondo.
infermità, non era in grado di met- Di fatti, eletto Giovanni XXIII dopo
tere d' accordo i due pretendenti. la morte di Alessandro V, benché vi-
Durante quel tempo l'impero ri- vessero Gregorio XII, e l'antipapa Be-
mase diviso tra i due imperatori, nedetto XIII, il nuovo Pontefice spedi
come lo era 1' Europa per lo scisma, subito nunzii agli elettori dell'impero,
che desolava la Chiesa. affinchè vi sostituissero Sigismondo
Roberto senza denaro e senza di Luxemburgo re d'Ungheria, fi-
credito comperò alcune città, con glio di Carlo IV, come di fatti av-
cui ingrandì il palatinato, e questa venne. Quell' imperatore impegna-
fu forse la sola cosa, che gli fruttò tissimo per l'estinzione dello scisma,
1' essere imperatore. Egli si dichiarò si adoperò acciocché Giovanni XXIII
per Gregorio XII, quando alcuni convocasse in Costanza un concilio,
Cardinali l' avevano abbandonato che riuscì il principale avvenimento
e volevano, con quelli dell'antipapa, del secolo XV, giacché Gregorio XII
celebrare un concilio per deporlo. rinunziò in quello alla sua dignità,
Una delle cagioni per cui a Rober- Giovanni XXIII e Benedetto XIII
VOL. IV. 32
,
Baviera, tutto firn colla vittoria del ferito a Ferdinando II. Ma gli stati
mia, purché la lega nulla intrapren- zia del duca di Friedland , assunse
desse contro il palatinato. V. Boemia. il comando generale e contrastar
Massimiliano tranquillo per que- volle a Gustavo il passo di Ledi.
sta parte marciò contro i malcon-
, Battuto, e costretto a piegar sopra
tenti dell'Alta Austria, e ii sottomise Ingolstadt, fu più volte sconfitto.
ben presto imperatore , in favor
all' Donawerth , e Monaco caddero in
del quale il Pontefice Paolo avea V potere dei nemici, e la Baviera fu
impegnato il duca, che unito al conte devastata. Questa fu poi difesa da
Boucquoy, entrò donde nella Slesia, Vallenstein, allorché tornò in cre-
avanzandosi presso Praga agli 8 , dito, ma con poco utile pei for-
novembre ruppe sulla montagna
, tunati successi degli svedesi, mentre
Bianca 1' esercito di Federico V, i vi penetrarono dall' altra
francesi
che fuggii pieno di vergogna. Frat- parte. Stanco de' suoi disastri ed ,
Giuseppe I, dopoché
ebbe rinun- un breve, nel quale gli manifestò
ziato a tutti i diritti , che tale non meno la sua contentezza per
parentado avrebbe potuto dargli si fausto avvenimento, che le spe-
alla successione degli stati ereditarli ranze, ch'ei ne traeva pel vantaggio
d'Austria. Nel 1726 successe a suo della cattolica religione. Fu in se-
padre come elettore di Baviera e , guito da Carlo VII dichiarato pro-
fu uno dei principi, che protestaro- tettore dell' impero il Cardinal Bor-
no contro la prammatica sanzione, ghesi , ordinò
al quale che unita- ,
1740; rifiutò di riconoscere Maria intese queste istanze, tenne subito una
Teresa, figlia del defunto, per erede congregazione, nella quale fu risoluto
avanzò
degli stati d'Austria, sui quali di differire i primi due punti, e di
pretensioni in virtù d'un testamento non far novità alcuna sul terzo, sopra
di Ferdinando I , e sostenuto nei il quale era nata controversia, per-
suoi progetti da Luigi XV re di chè i deputati di quella chiesa
Francia, che mandò in suo soccorso aveano innalzata l'arma di Maria
un corpo considerabile di truppe, Teresa regina d' Ungheria erede ,
principi, che abbia allontanato i ge- quale profittò del momento oppor-
suiti dai suoi Questo principe
stati. tuno per invadere la Baviera, ed il
gli fosse mandato il nunzio. 11 Pa- del palatinato sulla riva destra del
pa per contentare la pietà e lo Reno.
attaccamento alla Santa Sede di sì Neil' anno i8o5, nella guerra
religioso principe, glielo spedì, e fu terminata colla battaglia d' Auster-
da lui accolto a Monaco con ono- litz, il duca elettore di Baviera col-
re e distinzione. Nel 1785 l'impe- legossi colla Francia, assumendo pel
ratore Giuseppe II propose a Car- trattato di Presburgo nel primo
,
Germania, divise con essi le spoglie paesi soggetti , con que' diritti e ,
di quelle doti che ricercano i sacri virtù del pastoral ministero, con
canoni. Sua Santità poi darà alle cui governa la diocesi di Monaco
persone, che sieno tali, la canonica e di Frisigna.
insti tuzionegiusta le forme consuete. Per morte del re Massimiliano
V. Agli arcivescovi, ed ai vescovi Giuseppe, ai i3 ottobre 1825, asce-
sarà libero di esercitare pel governo se al trono Baviera l' attuale re
di
delle diocesi quello, che loro compete Luigi suo degno figlio, nato ai
I
2 6o BAV BAV
BAVIERA Corrado (di), Cardino le. mavano la sua più cara conversa-
Corrado di Baviera si rese più celebre zione , e solea servirsi de' loro con-
pel candore de' costumi, che per la sigli negli affari di maggiore impor-
nobiltà de' natali. Nacque circa la tanza. Nel i5g2, per comando del
metà dell'undecimo secolo, ed ebbe duca suo padre, andò a Roma con
educazione alla corte di Federico due fratelli, ove fu accolto con
arcivescovo di Colonia suo attinen- molte dimostrazioni di onore ; dap-
te , o, secondo altri, a quella del- poiché il sacro Collegio, i nipoti del
l'arcivescovo di Salisburgo, o del Pontefice e gli ambasciatori dei prin-
vescovo di Costanza. Egli, rinun- cipisi recarono ad incontrarli. Il Papa
'
BAV BAV 26
lui fratello, gli fece costruire una lui, nella stessa chiesa, fu eretto un
splendida urna di metallo, nella avello di marmo, a pie del quale
cattedrale di Ralisbona. leggesi ima bella iscrizione.
BAVIERA Gia^vteodoho Car- (eli), BAVONE (s. ), padrone di Gand
dinale. Gianteodoro di Baviera, nato e di Ilari em, discendeva da una
nel 1703, era figlio di Massimiliano delle più nobili famiglie del Bir-
duca di Baviera , e fratello dell' im- bante Lugcse, sul declinare del se-
peratore Carlo VII. Ancor giova- colo VI. Nella sua giovanezza ab-
netto abbiacelo lo stato ecclesiasti- bandonossi ad una vita scorretta ;
non siasi mai recato a Roma, pure no, ove Bavone tradusse i suoi gior-
renzo in Lucina, che suol conferirsi metà del secolo VII nel giorno pri-
al pi'imo de' Cardinali dell' ordi- mo di ottobre. Sessanta gentiluomi-
ne Finalmente nel gen-
de' preti. ni imitarono Bavone nel distac-
naio del 1763 morì placidamente, co dal mondo, e fecero costruire
in età di sessanta anni, e fu sepolto a Gand una chiesa, che fu chiama-
nella sua cattedrale. A memoria di ta dal suo nome. Nell'anno i537
,
venne rinomala, nel luogo ove poi parlamento di Rouen aveva Bayeux
si costrussero
i priorati di s. Vet- uà viscontado, cioè un giudice regio,
tore, o Vigore vescovo di Bayeax ed un baliaggio, magistrato che ren-
ivi sepolto, e di s. Nicola de la deva giustizia in nome del Bailo.
Chenay. Si crede, che i popoli del- 11 palazzo pubblico era anticamente
la diocesi sieno quelli appellati Bel- l'episcopio, ed il vescovo, eh' è suf-
locassi da Cesare. S. Esuperio pre- fraga neo della metropoli di Rouen,
dicò il vangelo nella Neustria poi godeva settanta due mila lire di ren-
chiamata Normandia, e vi fondò la dita , colla tassa di fiorini quattro
chiesa di Bayeux, della quale poscia mila quattrocento e trentatre; ma
fu vescovo, locchè accadde o nella essendo diminuita la rendita , la
metà del secolo III, o verso la fi- tassa venne stabilita a trecento set-
ne del quarto, nel quale secolo Com- tanta fiorini.
manville stabilisce l'erezione di que- Componevasi il capitolo di cin-
sto vescovato. Varii santi gli suc- quanta canonici, comprese la digni-
cessero nella sede, fra' quali s. Ru- tà di cantore, cancelliere, tesoriere,
iiniano immediatamente, e Lupo.
s. arcidiacono, sotto decano, sotto can-
Per la sua santità, e pei suoi mi- tore , maestro e teologo. Ultima-
racoli, circa anno 4 j"9j fu eletto
F mente ad undici si ridussero i ca-
vescovo s. Maurco, ed avendo go- nonici, con tredici cappellani vesco-
vernato fino al 480, gli succedette vili , ed un tribunale dell' ufficiale
s. Contesto. Dopo la morte di lui per le contese del clero. Ora pe-
vuoisi che fosse eletto vescovo s. rò il capitolo ha soli nove ca-
Vigore, il quale distrusse F idolatria nonici, fra' quali sono dignitari! il
nella diocesi, e morì circa la metà del decano, gran cantore, il teologo,
il
vescovi assistette alla conferenza di tassa di sei cento fiorini. Papa Cle-
Cartagine. mente V discendeva dai signori «li
BAZABITA. Città vescovile del- \ illandiaut, cantone di Bazas, e nel
la provincia di Numidia nell'Africa, i3i4 fu sepolto ad Usesta nella
denominata pure \ azarila. Adeoda- stessa diocesi, nella collegiata da lui
Francia, nel dipartimento della Gi- contro l' eresia degli ariani ; il se-
ronda, nella Guienna, era la capi- condo nel 44 2 » i canoni del quale
tale del Bazadese, e dipendeva dalla talvolta furono confusi con ciucili di
metropolitana d'Auch. Si chiamò Vaison; ed il terzo nel 5?.p, erme
eziandio Cassio, o Cossium, P osa- riporta la Gallici Christiana. Pedi
timi, e Vasatae Arenosae , perchè Auch.
situala sopra un terreno sabbioso, BAZ1TA. Ciltà vescovile nella
ed abitato dai fabbricatori di vasi. provincia di Numidia in Africa, di
I suoi abilanti erano i più possenti cui si fa menzione negli alti della
della JNovempopulania, e vuoisi che conferenza di Cartagine. In ciucila
nei primi anni del secolo Vili fos- conferenza il vescovo di Bazila lii
contemplare la divina essenza, a ve- cioè l' approvazione del culto im-
der Dio, e ad attingere la felicità memorabile di qualche servo di Dio,
nella sua sorgente medesima? «Sa- è ristretto soltanto ad una qualche
" rem simili s. Giovan-
a Lui, dice provincia, diocesi, città o famiglia
>> perchè lo vedremo com'è »
ni, religiosa ; e sebbene possa per con-
i Jo. e. 3 v. 2. « I vostri santi, o cessione della sede apostolica esten-
Signore saranno inebbriati dall'ab- dersi anche ad altri luoghi, ciò si
bondanza de' beni ; voi li abbevere- fa nondimeno per semplice indulto
rete con un torrente di delizie, e facoltativo,non già per precetto. Il
gì' illuminerete colla vostra luce pro- culto però, che si ordina nella Ca-
pria » Ps. 35. Quivi spariscono le nonizzazione, è ugualmente esteso
contraddizioni apparenti de' misteri: per la Chiesa universale, e il di lui
si sviluppa tutta l' estensione dello precetto obbliga tutto il mondo
amor di Dio verso di noi , e la cattolico. Altre finalmente sono le
moltitudine de' suoi benefizii : quivi disparità, che passano fra il culto
si accende nell'anima quell'amore de' Beati , e quello de' santi nella
immenso, che non si estinguerà mai, propria specie; ma qui sono ac-
si
BEA BEA 2 65
BEATIFICAZIONE. La Beatifi- i corpi de' santi martiri come mem-
cazione è un alto, con cui il Som- bra di Cristo, in quella guisa ap-
mo Pontefice giudica e dichiara, clic punto che gli apostoli custodirono
una persona già defunta la quale , quelle del protomartire s. Stefano.
condusse una santa vita, ed ha do- Nel secolo 111, s. Cipriano raccoman-
po morte operati alcuni miracoli, dò premurosamente al suo clero di
ritrovasi beala in cielo, e quindi registrare con diligenza que' giorni
permette ai fedeli di renderle un fortunati, ne' quali trionfando de' tor-
determinato culto religioso, culto che menti , coronarono i santi con una
concede in particolare a certe per- morte gloriosa la loro vita, per
sone d' un Ordine regolare, d' una poi celebrarne la memoria. E nelle
comunità ec, come si disse all'arti- chiese tale usanza di conservare i
colo Beati, mentre colla canonizza- cataloghi, o dittici, ove registravansi i
sono essere presi a patroni de' re- mente nella Chiesa osservato, e seb-
gni, città ec; il loro uffizio non ha bene i vescovi e i patriarchi talvol-
ottava, uè il giorno in cui esso ha ta esponessero alla venerazione pub-
luogo , può esser festa di precetto blica le reliquie de' martiri, ed a-
né può celebrarsi messa votiva. La vessero eretti ad essi altari, e tem-
Beatificazione fu pertanto introdotta pli , nulladimeno col tempo tale
allorché si stabilirono lunghe e se- prescrizione di culto è stata riguar-
vere procedure prima di accordare data propria de' Romani Pontefici,
la canonizzazione. principalmente nel XII secolo. Que-
Il rito, o consuetudine, di decre- sto giudizio adunque per cui si de-
tare ai santi pubblici onori, è tan- creta a' santi gli onori, che sono do-
to antico quanto lo è la Chiesa me- vuti a chi gode la visione beatifi-
desima, trovandosene esempi fino dal ca dell'Onnipotente, è di due sorte;
secondo secolo. S. Pio I, creato Pa- l'ima chiamasi Beatificazione, l'altra
pa l'anno i58, sentita la morte di Canonizzazione : il primo è un atto
Veco vescovo di Vienna, seri vendo precedente e preparatorio, il secon-
a s. Giusto gì' intimò di custodire
,
do un allo preparalo ed estremo,
VOL. IV. H
,
ficazione, il Papa usa questa sola es- Sede, togliendo a qualunque altro
pressione Tenore praesenlium in-
: la facoltà di trattare questa causa ,
cole difficoltà, che vengono sciolte ordine servato , alla (piale protesta
dall'avvocato della causa. Inoltre pei risponde il Papa affermativamente,
miracoli si ricercano sempre i voti con la clausola, Ad sacram Ridami
de' medici e chirurghi che _,
dan- congregationem , quee videat et re-
no il loro parere previo il giura- ,
fera t. V. Concistori Pubblici.
mento di studiare in segreto e di , II. Per celebrarsi poi la funzione
dare per la pura verità il loro voto. della Beatificazione nella basilica va-
Dopo tuttociò si tiene innanzi al ticana, ecco come questa si adorna.
Sommo Pontefice altra congregazio- IVella facciata esterna di essa si ap-
ne, nella quale si esamina se tutto pende un grande stendardo rappre-
venne con regolarità praticato, e se si sentante il novello beato in gloria,
possa con sicurezza procedere alla tenendosi però coperto fino al pun-
Beatificazione col duhhio An tato : to che diremo. Sulla porla princi-
procedi possit ad Bcatiflcationem. pale della chiesa sotto il portico,
Anche su questo dà il suo decreto sta esposto un quadro, in cui -\iene
il Papa, che si legge, come gli al- espresso qualche clamoroso fatto del-
tri, dal prelato segretario de' Riti la vita del servo di Dìo : tutta la
in presenza del Cardinal ponente basilica nell'interno è parata di
della causa e prefetto de' Riti , di damaschi rossi con trine d' oro e
monsignor promotore della fede, del fregi. La tribuna è chiusa al di fuo-
tribuna, chiusa con sesti dipinti, e toglie il velo, o riparo che cuopri-
lumeggiati a oro, si espongono due va l'immagine del beato, tanto nel-
medaglioni esprimenti i due mira- l' interno, che neh' esterno del tem-
coli approvati per la Beatificazione, pio; la di lui reliquia rimane espo-
erigendosi sotto le arcate due orche- sta alla divozione di tutti, ed allora
stre e cantorie pei musici; infine nel s' intuona l' inno Te Deum, conti-
centro della raggiera che sovrasta la nuato dai musici, e dal canonico
cattedra di s. Pietro, si colloca in celebrante,che incensa tre volte
un quadro ovale l' immagine del l'immagine del beato. Questo ca-
beato adornata da gruppi di lumi, nonico deve essere un vescovo del-
e di angeli, che sembrano portarlo la medesima patriarcale, il qua-
in cielo , e questa ancora rimane le dipoi canta la messa solenne del
coperta sino alla funzione. comune de' martiri o confessori, se-
Nel giorno dunque stabilito per condo la classe cui appartiene il bea-
la Beatificazione, due ore avanti tificato, con l'orazione propria del
mezzodì, si recano alla tribuna del- nuovo eroe della Chiesa, e così per la
la basilica , i Cardinali in cappe prima volta il beato è esposto alla ve-
paonazze, i prelati e i consultori, nerazione de' fedeli , a' quali il Papa
che formano la congregazione dei concede indulgenza plenaria, se con-
Riti ,
prendendo posto alla parte fessati e comunicati visiteranno la
del vangelo, mentre a quella del- basilica, o assisteranno al divin sa-
l' epistola , interviene il capitolo crifizio dopo promulgata la Bea-
vaticano col Cardinale arciprete tificazione . In tal modo termina
Seduti tutti, il postillatore della cau- la funzione , essendosi dispensate
sa accompagnato dal prelato segre- al popolo le immagini e il com-
tario, recita un' elegante orazione pendio della vita del beato. Dipoi
latina innanzi Cardinal prefettoal nelle ore pomeridiane il Sommo Pon-
della Congregazione, in cui, dopo aver tefice accompagnato dal sacro Colle-
fatto un breve elogio del servo di gio de' Cardinali , vestiti di abiti
Dio, presenta a lui il breve apostoli- rossi, e ricevuto dal capitolo della
co, e domanda che si pubblichi colle basilica si reca a venerare l' im-
,
nalmente dopo la concessione di tal breve nelle mani de' particolari po-
culto, se Dio per glorificare suo
il stillatori, ben si comprende da ognu-
servo, a di lui intercessione opera no in quanti diversi luoghi potessero
due altri miracoli , si procede alla esserne solennizzate le corrisponden-
canonizzazione del beato; onde il ti festività.
primo giudizio del Pontefice fu pre- Sembrando inconveniente
al no-
paratorio del secondo, col quale egli minato Alessandro VII
Pontefice
estende e comanda a tutta la Chiesa che il primo solenne atto della Bea-
di venerare la santità del servo di tificazione non dovesse celebrarsi se
Dio, colla maggior solennità nella pa- non che nella patriarcale basilica
triarcale basilica vaticana. vaticana, giacché Bea- essendo la
In quanto poi al modo, e dove
III. per così dire, un accesso
tificazione,
prima si celebravano le Beatifica- e strada alla canonizzazione, era
zioni, è da sapersi, che anticamente ben giusto, che dovesse ivi ancora
la Beatificazione consisteva neh" ac- celebrarsi la solennità di quest'atto;
cendere una lampada , e de' lumi perciò stabili che dal tempio vaticano
avanti il sepolcro del servo di Dio, soltanto venisse formalmente annun-
nell' appendere V immagine del me- ziato quello, che per dovea Beato si
ta, cioè a'22 giugno, vi beatificò il ven. dei quali si fossero esaminate le
Ad honorandam , de'
nell'altra bolla, e tolleranza del culto per un lun-
27 marzo 1752, Benedetto XIV, con- ghissimo tempo, e fosse questo a co-
fermando i privilegi della basilica vati- noscenza della Sede Apostolica, o dei
cana, così parla in rapporto alle Beati- rispettivi Ordinarli. In seguito è stato
ficazioni : Ex justis ibidem expressis interpretato il lunghissimo tempo per
causis, staluiinus ut servono» et an- lo spazio di cento anni.
cillarum Dei BeatifìcalioneSj et Bea- Siccome di alcuni si è provala la
torum canonica liones inpostcrum in scienza , e tolleranza della Santa
, ,
rino sugli altari come beati qual- e nei Morali di s. Gregorio I si ac-
cuno di quelli, che sono morti nei cenna pure ad una esposi/ione man-
primi anni di questa centenaria, data alla Beatitudine di Leandro.
cioè dopo il i535, sebbene non vi Beatissimo nome derivato da
,
sommaria delle virtù estratta dagli fine dell'anno 4°4j scriveva così a s.
era celebre al fine del secolo Unde- clesiastiche dignità godute nelle ,
cime ,
pel suo signore particola- chiese di Beziers di Tours e di ,
fu ivi fondala l'abbazia de' canonici ciense. Per la sua erudizione, accop-
regolari di s. Agostino, e nel 1291, piata ad illibatezza di costumi la
il re Filippo IV, il Bello, compe- più distinta, fu eletto a governare
rò questa città da uno de' succes- il monistero della carità in Besan-
sori di anche posseduta
Raoul. Fu zoue , locchè fece con credito di uo-
da signori diversi, ed in fine si riu- mo santo e prudente. Senonchè Id-
nì alla corona di Francia, sotto il dio lo chiamava all'arcivescovato di
regno di Francesco I nel 1 543. Bourges, dove nel medesimo anno Si-
In questa città si celebrarono mone convocò un concilio provin-
diversi concilii, il primo nel 1 1 o4, ciale, che secondo Gio. Chenu, fii
adunato dal Cardinal Riccardo, le- celebrato nella chiesa dis. Guglielmo.
gato apostolico del Pontefice Pa- Poscia fece la visita della sua provin-
squale II, coli' intervento del re Fi- cia ed in appresso da Celestiuo V,
,
lippo I, per condannare le ince- nel settembre del i2f)4, fu creato ve-
stuose nozze del re medesimo, con scovo Cardinale di Palestrina, e giusta
Bertrada di Monfort, contratte ad il Becchetti, del titolo dei ss. Pietro
onta della ripugnanza dei grandi e Marcellino. Bonifacio VIII poi lo
del reame. I novelli sposi promise- spedì legato in Francia, col Cardi-
ro di separarsi, finché non avesse- nale Berardo del Gotto vescovo al-
ro conseguita la dispensa dal Papa. banese, affinchè riconciliasse fra loro
Nell'anno ii5i, o nel 11 52 un Filippo il Bello re delle Gallie, ed
concilio si tenne in Beaugency, ove Odoardo re d' Inghilterra. Lasciato
si annullò il maritaggio tra il re in Francia il compagno, senza niente
Lodovico VII ed Eleonora figliuo- ottenere dalla sua legazione, ritornò
la del duca d'Aquitania, per moti- in Italia , e morì in Orvieto nel
vol. iv. 35
,
un'aria più salubre. Ebbe la tomba nuti gloriosamente nel i44^ contro
nella chiesa di s. Francesco, innanzi gl'inglesi, respinti col sacrifizio e-
io3i fu in essa tenuto un con- assediolla con otta .la mille uomini.
cilio, i cui atti si sono perduti, In tal frangente le donne di Beau-
come asseriscono ed Ar- Labbé vais, condotte da Giovanna For-
Venne esposto nella chiesa di san sto santo, venuto da Roma nel terzo
Tommaso di Aquino , e sepolto in secolo, predicò il vangelo nelle Gal-
alcuni chierici. Vi sono parecchie ni, per cui riscossero l' ammirazione
confraternite in Beauvais, lo spe- dello stesso Giuliano l'apostata, lo-
servigi, che prestavano ne' funera- sero portata sulle spalle la lettiga,
li , Costanzo esentolli dal mentova- che ne l'acchiudeva il cadavere. E
to tributo, che pagavano i commer- siccome per la disposizione del de-
cianti. fonto dovevasi trasportare in Tole-
L'origine del nome Beccamorlo do nella Spagna, quindi per parte-
è pel color nero onde vestivano, a cipare a quel premio gli avventurie-
similitudine che si ag-
dei corvi, ri,che s'incontravano nel viaggio, fe-
girano intorno e si pascono de' ca- cero a gara per sottoporsi ad un
daveri. Becchino poi si denomina da tal peso.
becca, cappuccio terminante in pun- Molti Ordini religiosi conser-
ta acuta, col quale si cuopre il ca- vano il lodevole costume di sep-
po. Vanno i Beccamorti vestiti del pellire colle proprie mani i ca-
sacco proprio della confraternita e daveri de' loro confratelli defon-
col cappuccio in testa , anche quan- ti ; ed in Roma 1' esemplare ar-
do debbono trasportare i defunti ciconfratemita del ss. Cuor di Ge-
di condizione miserabile, i congiun- sù, detta de' Sacconi, composta di
ti dei qualinon possano farlo asso-r rispettabilissime persone, usa di sep-
ciare ad una confraternita, per man- pellire i cadaveri di que' confra-
canza di mezzi per fare 1' acqui- ti che desiderano essere tumulati
sto della consueta obblazione della nel loro cimitero, vestendone il cor-
cera. po col sacco, qualora avessero altro
, ,
BEC BED 2
?7
abito, e riponendolo in apposita fos- chi riguardato come martire ; e nel
sa, donde i confrati stessi nell'espur- martirologio benedettino, ai 4 set-
garla, colle proprie mani raccolgono tembre, se ne fa assai onorevole en-
le ossa de' tumulati, e le trasferisco- comio. Nella chiesa della ss. Trini-
no in altro luogo. La congregazio- tà di Firenze si vede rappresentato
ne poi della Pietà della nazione fio- da una immagine antichissima con
rentina in Roma fu istituita per una palma in mano, e la seguente
seppellire i cadaveri de' poveri ap- epigrafe S. Thesaurus Cardinalis
:
pestati. Vedi gli articoli Arcigox- et martyr. Morì nel 1^58, dopo
FRVTERNITE, MORTI , e SEPOLTURE. quattro anni di Cardinalato e fu ,
Francesco Cancellieri, nella sua let- sepolto presso i monaci del suo Or-
tera filosofico-morale sopra la vo- dine.
ce sparsa dell' improvvisa sua mor- BECH Michele, Cardinale. V.
te , Roma 1812, oltre altre erudi- Betox.
tissime notizie sui morti, riporta un BEDA (s. ), soprannominato il
curioso aneddoto a pag. 1 o riguar- Generabile fu secondo il Leland
,
ma coi nomi di santo, beato, dottore. da porsi per Befana alla finestra il
e padre degl'inglesi, maestro nobilis- dì della Befania, e altrove si legge,
simo, lettore per eccellenza. Non si sa che i non avevano più pau-
fanciulli
con certezza per qual motivo sia ra delle Belane di cenci. Per riguar-
appellato /'/ Venerabile, ma sembra do al nome di Befania trovasi ,
che questo titolo gli sia stato ag- questa voce usata da Gio. Villani,
giunto dopo il secolo nono soltanto, e da altri antichi scrittori, e tal-
imperocché in quella stagione si pra- volta si disse ancora Befania per
ticava di chiamare con tal no- Befana . Il Varchi la descris-
me quei monaci , i quali si erano se cogli occhi rossi, i labbri grossi,
resi illustri per la loro pietà e dot- e il viso furibondo ; così il Berni,
trina. Le opere del nostro santo Orl.i. 11. f). Befana si nominò tal-
la sua nascita nella Giudea per a- ribile nel di finale del giudizio, dan-
dorarlo ed offrirgli de' regali. La
, nevole pei riprovati ; la salutevo-
Chiesa celebra anche nel suo uffizio le nella nascita in Betlemme , e
due altre manifestazioni di Gesù e neh' apparizione de' magi. Ed è
Cristo, cioè nel suo battesimo, e nel- perciò, dice il Cancellieri nella sua
le nozze di Cana. Questa solennità notte e festa di natale, che talvol-
ci richiama alla memoria il comin- ta il giorno della natività del Si-
ciamento di nostra vocazione alla gnore è stato chiamato epifania e-
fede , ed alla conoscenza del vero piphania , poiché rammemoravasi
Dio, nelle persone de' magi, che fu- la manifestazione della Divinità fat-
rono le primizie de' gentili. I magi, ta ai pastori, nello stesso modo con
all'usanza degli orientali che non cui nella festa dell'epifania, che ca-
si avvicinavano mai ai gran princi- de ai 6 gennaio, si rammentava
pi senza fare ad essi dei presenti quella fatta a' re magi, che per di-
offrirono in Betlemme al bambino stinzione dicevasi festum de secun-
Gesù più ricchi prodotti delle lo-
i dis cpiphaniis. Yeggasi Macri in E-
ro contrade: oro per riconoscere la piphania, Io. Paulum Hebrensteit,
sua dignità reale; incenso in tribu- de Epiphania , et epiphaniis, Jenae
to alla sua Divinità ; mina per ren- 1694, in Diss. Accad. Pentade
dere omaggio alla sua umanità. Que- Diss. 1, e. 2, mini. 2, e Michele
sta triplice offerta era il simbolo del Arditi, la epifania degli dei appo
sentimento de' loro cuori ; poiché l'oro gli antirhi, Ledere, Napoli 18 19, ti-
portentosi eifetti, timore, e speranza, della loro Befana, cioè di far com-
perchè castiga, e premia. Se essi so- parire che questo personaggio im-
no cattivi, disobbedienti, ritrosi ad maginario di sesso muliebre, nella
imparare le cose adatte alla loro vigilia dell' Epifania, a mezza notte,
tenera età, e intendimento, si mi- porti i donativi consistenti in zuc-
nacciano di portar il tutto a cogni- cherini, pupazzi, giuocarelli, od al-
zione della Befana affinchè venera a tra cosa. E magi dall' O-
siccome i
masi befanone se ricco faccia co- per confermarli nel timore che
piosi donativi; e Befana, o befani- hanno della Befana, e per tener
no 3 se povero faccia piccoli regali distanti cammini i fanciulli
dai
al bi'fanario. stessi, acciò non vedano chi ivi de-
Seguendo il pio esempio de' ma- posita i doni. Fra le cose che la Befa-
gi ,
gli antichi cristiani si fecero na reca a Roma, vi sono le pigne
degli scambievoli regali nella ricor- dorate, le quali riuniscono l'incenso,
renza dell' , Epifania
ciò che prati- e l'oro donato da' magi al divino
casi ancora
ed è perciò che anco
; Infante. Ma a prendere una più
il Papa nel di dell' Epifania ha la giusta idea, e dare una più sem-
Befana dal collegio de' novantanove plice spiegazione della Befana, ripor-
scrittori apostolici (Fedì), consistente tiamo la descrizione di quanto si
in duecento scudi, che gli consegna il fa in Roma nella vigilia dell' Epi-
Cardinal pro-datario. Fino al 1802, fania.
nella mattina dell'Epifania, soleva Nella sera del 5 gennaio prece-
detto Cardinale presentare al Papa dente la festa dell'Epifania, secondo
il nominato collegio , ed uno scrit- F inveterato costume si vedono ,
loro capo varie calze , ripiene di Erode, mise loro in cuore un pen-
robe diverse. Si suol credere dalla siero affatto contrario, e se ne tor-
maggior parte de' fanciulli, essere ivi narono per un' altra via ne' loro
appese quelle calze a bella posta, o di paesi.
donativi in premio ai virtuosi, o di Sulle Befane, fra gli altri, scrissero
carbone e di cenere in castigo ai vi- i seguenti autori: Domenico Maria
ziosi. Accompagnati sono que' doni Manni citato , Islorica notizia del-
da lettere, o di congratulazione, o di l' origine e significazione delle Be-
applausi per animarli, odi rimprove- fane, Lucca 1766, ed ivi di nuovo
ri, e di minacele per atterrirli. E per- stampata pel Giusti nel 1792, con
ciò ogni anno in detta sera, special- in fine un lepidissimo Idillio sopra
mente alle piazze della rotonda, di le Befane di Benedetto Buonmat-
s. Eustachio, e del circo agonale, il- tei ed anche nel tomo XXIII dei
,
e maestri , che concorrono in gran sopra l' Epifania fra quelli degli
folla a provvedersene, affine di re- Intrecciati del Cartari p. 7 1 ; Sa-
galarne i loro figliuoli, figliocci e muele Mnresio Disputatio Just,
,
me serviva, e serve ancora, per far il principio del secolo XIV, e pro-
paura a' fanciulli ,
per la terribile fessò poi nell' Ordine dei predicato-
rimembranza, che si era conservata ri. Quando laureato a Parigi,
fu
degli orrori allora commessi. ha
Si venne eletto vescovo a Treguier
da Cancellieri nel suo Mercato 3 ove accolse Giovanni duca della Bret-
che come si gridava una volta, An- tagna, appellato il Vincitore, da cui
nibal ad Portas , poi si disse Ecco :
ricevette molti favori ed esenzioni
Bourbon, che ora si dice Barbone. per la sua chiesa. Urbano V lo volle
V. Bichard, Meni. d'Italia tomo V in Avignone ad esercitare la carica
rito Ansegisio mentr' era alla cac- to da Gregorio II, e poi da Boni-
cia, prese la risoluzione di abban- fazio IX, Martino V, Eugenio IV,
donare il mondo, e di consacrarsi e Nicolò V, fu poi conlermalo in
interamente al suo Dio. Fece un congregazione.
pellegrinaggio a Roma ed al suo , Abbiamo dal Novaes, nella vita
ritorno fondò sette cappelle ad An- di Clemente V, che i beguardi, e
den sulla Mosa. Nello stesso luogo beguini, condannati nel 1 3 1 1 nel
edificò un monistero, ed ottenute Vienna, poco prima na-
concilio di
da santa Gertrude alcune l'eligio- ti Germania, presero il nome
in
se, le governò con molta prudenza da una società di donne divote
e con zelo veramente ammirabile. chiamate beguine ne' Paesi Bassi, ,
Il numero delle vergini , che veni- dove queste si sono conservate con
vano a mettersi sotto la sua dire- edificazione fino a' giorni nostri, e
zione, andava di giorno in giorno però non furono esse comprese nel-
crescendo , e rese ben presto ce- la sentenza del concilio viennese, dalla
lebre il nome di quel ritiro, il qua- quale anzi furono eccettuate formal-
le col progresso del tempo venne mente. Altri poi asseriscono, che al-
cangiato in un capitolo nobile, com- cune Beghine, fanciulle divote, sta-
posto di trentadue canoniehesse, e di bilite in molti luoghi, e principal-
dieci canonici per officiare all' alta- mente in Anversa e nella Fiandra,
re. Finalmente Begga, dopo una vi- essendo cadute nell' eresia de' Be-
ta tutta consacrata alla gloria di guini, generale concilio di Vien-
il
racconta, come dice il Bonanni, Ordi- do l' uso delle monache hanno un :
perseverare sino alla morte con os- sina alle Beghine povere, giacche
servanza regolare. Ma perchè nel la loro condizione è tra la vita re-
decorso degli anni mancò l' os- ligiosa, e la secolaresca, procaccian-
servanza, il Pontefice Pasquale II, dosi il sostentamento col lavoro del-
proprie mani. Il Mauburno, Clau-
creato nel 099, prescrisse un tenore
1 le
di vita comune libera dai voti per dio Epeneco, il Molauo e -il Pcn-
,,
to autore, che poca idea si ha og- Tuttavolta nel secolo XIV domi-
gidì in Italia dell'istituto delle Beghi- nava ancora la pia divozione di
ne. Circa l'anno i583, fra Antonio distinguersi con qualche pratica sin-
Pagani, minor osservante veneziano, golare, e moltitudine di privali per-
istituì in Vicenza, e poi in altre sino assumevano nuove fogge di ve-
parti, una Congregazione di pie stito, e formando diverse società, si
donne, che sotto abito laicale, ma assoggettavano a regole particolari
però uniforme e modesto, viveano conformi al loro talento, od alla
unite senza voli. Queste dicevan- idea della cristiana perfezione con-
si le Dimesse^ che perciò il Garam- cepita.
pi considera quali Beghine. Vegga- Mavolendo alcuni di essi vivere
si Cornaro, EccL Torcell. par. II, secondo i proprii lumi, caddero ben
pag. 35 7 . presto in illusioni, e si resero degni
BEG U ARDI . Falsi spirituali del biasimo comune per la empietà
scoperti in Germania nel principio dei loro insegnamenti, e per la pessi-
del secolo XIV. 11 fondamento di ma condotta di vita. Tali furono i
tutti i settarii, insorti nei secoli XII e beguardi o fraticelli, i dulcinisli, gli
XIII, era la stessa vita licenziosa te- apostolici ed altri, ciascuna delle quali
nuta dal maggior numero dei cattoli- sette aveailsuo capo. I Beguardi per-
ci, e da buona parte del clero. Quindi tanto non ebbero orrore d'insegna-
colla pompa di una vita povera, re, che l'uomo, anche mentre vive
mortificata, e meditativa facile era può giun-
pellegrino su questa terra,
ai settarii l'illudere siffattamente la gere a tal grado di perfezione, da
moltitudine, da formare di leggeri divenire impeccabile, e da non aver
numerosi seguaci al loro partito, e da mestieri di crescere in grazia ; che
nascondere il loro veleno deposto perciò non ha bisogno di esercitare
nelle perniciose dottrine. Dal fondo gli atti delle cristiane virtù, né di
del male ne usci un bene. Zelanti pregare né digiunare. Dicevano in-
cattolici su quegli esempi , per im- oltre, che l'uomo perfetto può ap-
pulso non d'ambizione ma di vera , pagare ogni suo desiderio, avendo i
cristiana carità, davano ai poveri le sensi soggetti alla ragione ; che non
ricchezze loro , viveano col lavoro è tenuto ad osservare la legge; che
delle mani, meditavano la Bibbia può conseguire quella perfetta bea-
mantenevano la continenza, attende- titudine, di cui si gode nell'altra vi-
vano a sempre maggiore perfezione, ta ; che tutti gli uomini sono felici
e con tali mire, raccolti in unioni naturalmente, e non hanno d'uopo
distinte, studiavano ogni via per dar del lume della gloria per vedere e
buon esempio agli uomini. I Sommi possedere Dio ; che la fornicazione
Pontefici favorirono siffatte unioni, non è peccato; che mentre si fa l'e-
dalle quali nel secolo XIII sursero levazione del corpo di Cristo, non
gli Ordini dei mendicanti, del ri- è necessario che i perfetti si alzino,
scatto degli schiavi, della Madonna o che gli usino alcun atto di rispet-
BEI BEL 28?
lo, perocché sarebbe un'imperfezio- ni TI, «alito al trono nel i4St> di-
ne ch'essi discendessero dalla purità chiarolla ducato.
e dall'altezza della loro contempla- BELALITE, o BELASESA. Cit-
zione a fine di pensare al sacramen- tà vescovile sotto la metropoli di
to della Eucaristia, o alla passione Cirta , della provincia di Numidia
di Gesù Cristo. Veggasi Dupin, sec. nell' Africa. Adeodato suo vescovo,
XIV, p. 366; d'Argentré Collectio fu uno di quelli, che intervenne-
judiciorum j Nata) Alexand. in se- ro alla celebre conferenza di Car-
cul. XIV. tagine. Vuole il Baluzio , che Be-
Tali errori furono condannati da lalite, e Belesesa siano una medesima
Clemente V nel concilio di Vienna, città.
vocabolo Belgico s' indicavano due 347, e l'Alsazia l'onora come suo
provincie ecclesiastiche della Galli a apostolo.
Cornata. Pel primo Belgio ,
prima Fino al secolo il Belgio fu V
Belgica, intendevasi la provincia di dominato da' romani indi ne di- ,
dall' Ot-
ra di successione, descritta promulgazione ebbe luogo la insur-
tierì, 1706, terminò la loro
nel rezione dei seminaristi di Lovanio,
dominazione, stante la celebre vit- per cui il nunzio fu espulso da' Paesi
toria riportata a Rainilliers dal Bassi , ed il Cardinal arcivescovo di
duca di Malboroug. Da questo av- Malines , fu chiamato alla corte a ,
venimento porzione delle dieci pro- render conto di sua condotta , ol-
rus nel 1794- Da per tutto seguì paese così detto della Generalità
lo spoglio del santuario, la vendi- formato dalle porzioni della Fran-
ta all' incanto de' sacri arredi, e la eia, dal ducato di Limburgo, dalla
dispersione di quanto era stato sino Gheldria meridionale, e dal vesco-
allora riguardato da que' popoli col vato di Liegi, cbe le provincie uni-
più religioso rispetto. L'università te cedettero alla Francia nel 179^.
di Lovanio, e tutti i monisteri ven- 3° Tutto il vescovato di Liegi, ce-
nerò soppressi, oltre lo spoglio del- duto similmente alla Francia dopo
le cose sacre; s'inquietarono le co- il congresso di Rastadt del 1799, e
scienze, si perseguitò il clero , ed la pace di Luneville. Quindi il Bel-
il Cardinal di Malines, per essersi gio sotto i francesi fu diviso in no-
opposto al giuramento, che esigeva ve dipartimenti incorporati all' im-
il direttorio francese, di odio alla pero; cioè, della Dyle, della Schei-
monarchia, hi proscritto con un de- da, della Foreste, di Jemmapes,
creto di ed insieme
deportazione, dell' O urte, della Lys, della Mosa
con esso tutti quelli, che ne aveva- inferiore , delle due Nethes ,
e di
a quell' epoca in preda alle dissen- ciassette provincie (meno qualche trat-
1801, da Parigi inviò a' vescovi del il re Guglielmo I erasi stabilito nel
Belgio un breve del Sommo Ponte- dominio, incontanente gli scismatici
fice contenente un insegnamento dom- d'Utrecht, avendo ripigliata baldan-
malico, col quale invitando tutti al- za, eransi uniti sotto la protezione
la pace, ed alla primiera concordia, del governo ad eleggere un nuovo
colmando di lodi quei, che non ave- vescovo sino dal 18 14 nella perso-
vano prestato il giuramento, impo- na di Villibrod Vanos, che sacrile-
se agli altri la sottoscrizione di ana- gamente
o si fece consacrare. Il ze-
loga formola. Questo breve produs- lanle Pontefice Pio VII non avea
se ben presto in tutti dipartimen-i mancato con suo breve a' cattolici
ti utilissimi effetti, avendogli presta- d'Olanda di condannare tale elezio-
lo obbedienza i più ragguardevoli ne. Ciò non ostante continuavano gli
del clero. 11 Cardinal Franckem- scismatici a voler farsi credere cat-
37
, ,,
29 BEL BEL
telici a dispetto del Papa, ed il gior- pitelo poi dover presentare l' elet-
no giugno 1825 il capitolo di
i3 to al Pontefice per l'istituzione ca-
Deventer, conservando la medesima nonica. A regolare l' esecuzione del
protervia, elesse era nuovo vescovo concordato, venne poco dopo invia-
nella persona di Guglielmo Vet, il to alla corte di Brussclles monsignor
quale secondo i canoni del codice Francesco Capaccini come quegli ,
giansenistico, con lettera de' 1 3 giu- che avea avuto gran parte nella
gno, diede partecipazione a Leone stipulazione di accordo sì vantag-
XII di sua elezione, e consacrazio- gioso, mentre monsignor Nasalli già
ne ; ma magnanimo Ponte-
questo nunzio in Brusselles, dal 1827, fin
fice con breve del 29 agosto respin- era premiato colla porpora
stato
se tal nuovo audace attentato. per tutto quello, che anteriormente
Le diocesi del Belgio, siccome anco- avea fatto ad appianare le diffi-
ra venivano governate dal concordato coltà.
stipulalo fra Pio VII, e l'imperatore Nel Belgio rinacque momentanea
Napoleone nel 1807, soggiaceano a la calma, quando di nuovo scom-
continue inquietudini per parte di pigliavasi la Francia governata dal
alcuni ecclesiastici , che trasportati re Carlo X. Non andò guari, che nel
da eccessivo zelo, sostenevano non i83o, scoppiata la rivoluzione in
doversi osservare quella sorte di re- Francia per la memoranda cata-
,
Ripieno di santo giubilo, nel conci- gresso nazionale del Belgio, ai 4 ghi-
storo segreto de' 17 settembre 1827, gno fu eletto in re del Belgio, Leopol-
Leone XII con allocuzione parteci- do I Saxe-Coburgo- Gotha principe
pò al sacro Collegio, che la elezione che accettò con alcune condizioni la
de' vescovi si farebbe dai rispettivi corona ai 26 dello stesso mese. Ai
capitoli , i quali dovevano recare a 1 2 luglio entrò egli in Brusselles, e
cognizione del re coloro , eh' essi formalmente ascese il trono a' 2 1 lu-
giudicavano degni del pastoral mi- glio. Presa nel i832 in moglie Lui-
nistero il re poter cancellare tra sa figlia del suddetto re dei france-
;
o
questi il nome di qualcuno, che a si ,
gli diede essa alla luce i prin-
lui fosse stato meno gradito; il ca- cipi Leopoldo Luigi, e Filippo Eu-
BEL BEL 291
genio, i quali con estrema consola- Sotto i romani fu appellata Sin-
zione dei belgi e del cattolicismo, so- gidinum, e fece parte dell' impero
no educati nella religione cattolica. orientale : successivamente yi do-
regno del Belgio è stato rico-
II minarono i visigoti, i goti e gli unni.
nosciuto anche dall' Olanda, median- Nel i^5G fu liberala dall'assedio dei
te cessione di una parte del Lim- turchi e dal formidabile Maometto
burgo, e del Luxemburgo; ha cin- II, pei potenti soccorsi del Pontefice
que vescovati, ed un arcivescovato, Calisto III, che vi spedì per legato
cioè Malines, Gand Liegi, JNamur, , il celebre Cardinal Caivaial. Le pro-
Tournay, e Bruges, nuovamente eret- dezze di Giovanni Lrmiade, princi-
to nel concistoro de' 2 3 giugno 1 834, pe di Transilvania, chiamato il (er-
J
dal regnante Pontefice Gregorio XVI. rore de turchi, e l' ardente zelo
Questo Pontefice pose al colmo la di s. Giovanni da Capistrano, che
dei belgi, col premuovere
letizia al con un crocefisso inalberato in mano
Cardinalato, ai i3 settembre 1 838, avea arruolato un esercito di qua-
l'arcivescovo di Malines, Engelberto ranta mila uomini, fecero ai 6 ago-
Sterckx, col titolo presbiterale di s. sto ai cattolici riportare una com-
Bartolomeo nell'Isola. Attualmente la piuta vittoria sugli ottomani. Bi-
Santa Sede tiene a Brusselles presso correndo in tal giorno la festa della
il re, un prelato internunzio aposto- Trasfigurazione del Signore, Calisto
lico, ed inviato straordinario, ed in III per gratitudine, ed in memoria
Boma evvi un regio inviato straor- dell'avvenimento la rese più cele-
dinario e plenipotenziario, con ri- bre. V. Tom masi no , De dieruni
spettiva legazione. Vedi gli articoli festor. celebralione lib. II , e. 19
non solo deimentovati vescovati, ma § i4- Anche nel r44 2 Amurat li
di Brusselles, e Paesi Basst. avea assediato invano Belgrado.
BELGBADO e SEMENDBIA All'ingrandirsi della potenza tur-
(Bellogradien. et Semendrien.). Ve- ca, gì' indeboliti principi serviani
scovati uniti. Belgrado nella Ser- salvarono Belgrado col cederla per
via, celebre città capitale della Ser- una somma al re d' Ungheria, per
via, chiamata anche Alba Graeca, cui trovavasi in potere dell'impera-
Alba Bulgarica , e Singidinum si , tore Carlo V, quando Solimano II
crede occupare l'area di Taurinum, se ne padrone nel 1022. Fino
fece
una delle più forti dell' impero ot- al 1668 fu sempre Belgrado soggetto
tomano. \ i risiede il vescovo di ri- di sanguinose dispute, e sostenne pa-
to greco, e vi è pure il vescovo recchi memorandi assedii. In detto
latino che s' intitola vescovo di
, anno fu presa per Leopoldo I, da Mas-
Belgrado e Semendria. La sua sede similiano elettore di Baviera ; ma i
resciallo Laudou vi colse gli allori Giovanni Bellai nacque nelle Gallie
mentre nelle successive guerre ser- da famiglia assai ragguardevole, nel
viane armi di Czerni Giorgio la
le 1492, e fu in effetto assai distin-
pora del dicembre 11 38, creollo abboccò con Clemente VII, ed al-
prete Cardinale del titolo di s. Gri- lora fu conchiuso il matrimonio di
sogono. Poscia in qualità di legato Enrico II duca d' Orleans, poi re
apostolico venne spedito nel regno di Francia e Caterina de' Medici
di Aragona; 47 fu presen-
e nel 11 nipote al Pontefice. Quindi il Bei-
te al gran congresso tenutosi a To- lai fu spedito ambasciatore prima
lemaida d' Oriente, al quale inter- in Inghilterra accomodare gli
per
vennero ancora l' imperatore, il re affari nuovo al-
del re e ridurlo di
di Francia, quello di Gerusalemme, l' obbedienza verso la Santa Sede ,
oltre a molti vescovi e principi. Si poi a Roma per fare gli ultimi ten-
trovò alla elezione di Celestino II, tativi circa quello sgraziatissimo prin-
di Lucio II, di Eugenio III, di Ana- cipe. Fu allora, che Paolo III lo
,
BEL BEL 2 93
lustro antico coli invitar da ogni anni, che si trattenne nelle Fiandre,
luogo uomini eruditissimi, perchè ne Gregorio X11I chiamollo a Roma
insegnassero le scienze. Poscia, per a leggere le controversie della fede
invidia degli emoli, decaduto dal nel nuovo collegio, che fondava ai
suo posto passò a Roma. Da ulti- gesuiti, e di fatti v'insegnò per un-
mo chiuse nel i56o placidamente i dici anni. Quindi Sisto V volle,
suoi giorni, nel palazzo da lui edi- che come teologo seguisse il Car-
ficato a Roma presso le Terme Dio- dinale Gaetani , legato a latere va,
cleziane negli orti Quirinali, in età Francia, poscia con altri dottissimi
lato materno, e di diciolto anni ve- teologo, consultore del s. Offìzio, esa-
sti l'abito della compagnia di Gesù. minatore dei vescovi, e poscia, a' 3
Tanto profitto egli ritrasse dagli marzo 1 599, Cardinal prete di san-
studi , che, non ancora sacerdote, fu ta Maria in Via, con quell' elo-
mandato ai migliori pulpiti d' Ita- gio a lui onorevolissimo : Hunc
lia,ed insignito appena della dignità tligiinus ,
quia non habet parerti
sacerdotale venne spedito a predi-
, in Ecclesia, quoad ductrinani 11 .
care in latino nelle Fiandre contro Bellarmino adoperò ogni mezzo per
glierrori di Lutero. Lo stesso fece non esser promosso al Cardinalato,
a Lovanio, ove si recavano dall' In- ma il Pontefice ve lo obbligò. Senon-
ghilterra e dall'Olanda i medesimi chè l'essere costretto ad accettare la
294 BEL BEL
sacra porpora , fu causa a lui di fare sa universale. Rinunziò a due ab-
risplendere maggiormente le sue eroi- bazie nella sua diocesi, condonò ge-
che virtù. Aggiungeva alle ore cano- nerosamente una pensione di cin-
niche l'ullizio della Madonna ed il ro- quecento scudi al vescovo di Pien-
sario, la celebrazione quotidiana della za , a patto eh' egli ne rilasciasse
messa, e l'orazione mentale. Voleva una di duecento scudi, che gli veni-
che la sua famiglia, raccolta nella do- va pagata da altro povero vescovo.
mestica cappella, vi facesse orazione; Di quattordici mila scudi, che gli a-
di frequente interveniva alle con- vea assegnato il Papa di rendita, ne
gregazioni, alle quali apparteneva, rinunziò liberamente ottomila, eppu-
ed alle Pontifìcie cappelle di R.oma ; re in elemosina ne distribuiva da
in tutte le feste e domeniche del- più di quarantamila. Nel suo Car-
l'anno teneva nella chiesa del suo dinalato adoperò sempre la prima
titolofervorosi sermoni e sovveniva veste, che gli diede il Papa nella
i che specialmente frequen-
poveri, sua promozione, e le vesti interiori
tavano dottrina. Eletto da Cle-
la erano rappezzate a diversi colori.
pila nel 1602, dopo aver ricevuto giunava a rigore in tutti i mercoledì,
il pallio ,
parti subito alla volta venerdì e sabbati , e nelle vigilie
della sua chiesa, che governò per tutte della Madonna. Da ultimo,
tre anni. Vi tenne tre sinodi dioce- consumato dalle fatiche ed aggrava-
sani e un concilio provinciale, e to dall' età , chiese al Pontefice di
conservò il costume di tenere ogni ritirarsi presso i suoi religiosi a pre-
giorno festivo i suoi discorsi al po- pararsi alla morte. E ciò eseguì al
polo, tranne la quaresima ed il noviziato di s. Andrea nel Quirina-
tempo di visita, in cui predicava le, ove, in settembre specialmente,
nelle chiese della diocesi con tale si ritirava ad occuparsi del solo af-
concorso , che non inteso dall' al- fare della salute dell' anima. Frutto
tare , doveva salire il pergamo. di questo ritiro sono gli opuscoli
Ristaurò la cattedrale a sue spese, di pietà, che abbiamo di lui, i qua-
e a Napoli mantenne alcuni giovani li formano l' elogio del suo cuo-
di buona indole allo studio. re, quanto le altre opere lo rendo-
Nel prender congedo dal suo po- no celebre nella letteratura, e chia-
polo per recarsi al conclave disse, rissimo ai posteri. Da ultimo terminò
che non lo avrebbe mai più vedu- il Bellarmino di vivere nel 1621 in
to. A tal nuova si destarono in quel- età di settantanove anni, dopo venti-
la chiesa gemiti e singulti , come tre di Cardinalato. Chiarissimo per
quando partiva dagli efesii s. Paolo. virtù, e prodigi in vita e dopo morte,
Nel conclave adunato per morte di ebbe tomba nella chiesa magnifica del
Leone XI sarebbe stato eletto Papa, Gesù, ove presso l'aitar maggiore
s'egli non si fosse opposto con tut- sorge a memoria di lui un avello
ta la fermezza alla determinazio- maestoso, col suo busto scolpito viva-
ne unanime de' Cardinali. Rinun- mente in candido marmo, giuntavi
ziò a Paolo V
la chiesa e la pensio- elegante iscrizione. Le celebri opere
ne, che gli voleva assegnare, e l'obbe- di lui sono le seguenti : una eccel-
nuine, ed apocrife col giudizio del me- quale compose per ordine di Cle-
rito di ciascheduna. Stimato é altamen- mente Vili, che l'approvò con bre-
te questo trattato dai medesimi pro- ve speciale , e che fu accolta da
testanti, benché il Baillet lo accusasse quasi tutte le diocesi a bene dei fe-
tro tomi in foglio. In quest'opera chia- quale si procacciò somma lode colla
ra ed ordinata, espone prima gli erro- predicazione. Ebbe i natali a Fer-
ri degli eretici, poi la dottrina dei cat- rara a' 1 novembre del 1 665 , ed
tolici, prove del giudizio,
quindi le ivi applicossi a* primi studii. In età
che ne dà, da ultimo confuta gli ob- di sedici anni vesti l'abito della com-
bietti con brevità e moderazione. Le pagnia di Gesù e fece il suo novi-
sue prove sono appoggiate alla Scrit- ziato a Bologna, ove proseguì la
tura , ai padri , ai concilii e alla carriera letteraria. Dopo aver fatto
comune dei dottori. Sebbene egli i voti solenni, si diede alla predi-
si fosse servito delle traduzioni, an- cazione, e tanto in essa si distinse,
ziché dei testi originali dei padri che le principali città d'Italia an-
greci , fu il miglior controversista davano a gara, per pendere dal suo
de' suoi tempi. Si diceva l'atleta della labbro. Senonché, dopo alcuni anni,
Chiesa Romana, perché validissima- il Bellati fu costretto ad abbandonare
re-Chàtel, che poi servi per prigio- il capitolo era composto di diciot-
ne di slato. Nel medesimo secolo to canonici, oltre il decano, l'arcidia-
V divenuta vescovato, per esservisi cono, l'arciprete, il primicerio, il
pel concordato del 1802, con quel- servi olii in quella facoltà lo po-
la di Lione, fu ristabilita nel 18 17, tesse pareggiare. Si ascrisse alla
dallo stesso Pio VII, sotto il regno congregazione dell' oratorio di san
di Luigi XVIII. Filippo Neri , a cui diede gene-
BELLISOMI Carlo, Cardinale. rosamente quanto possedeva. A mez-
Carlo Bellisomi nacque da nobile fa- zo del Cardinale Salazar, vesco-
miglia in Pavia ai 3o luglio 1736, vo allora di Cordova e suo intimo
e fu nunzio a Polonia quindi a ,
amico, che ne conosceva ed ammi-
Lisbona. Dopo essere stato promos- rava le virtù, fu da Filippo V no-
so alla sacra porpora da Pio VI minato vescovo di Cartagena, cari-
a' 14 febbraio 1785, ma riservato co, che non voleva accettare, se non
in petto, fu pubblicato nel concisto- ve lo avesse obbligato lo stesso suo
ro de' 2 1 febbraio 1 794> e poi dal vescovo. Alla guerra per la succes-
medesimo Papa fu eletto vescovo di sione di Spagna, si tenne obbligato
Cesena a' 22 febbraio 179^, ove a favorire Filippo V, persuadendo
passò a miglior vita nel settembre alla nazione, e colla voce e coll'c-
que
(
tava appena ventitre anni di età, gravissimi che sovrastavano alla Spa-
quando fu fatto canonico a Zamor- gna, alla Chiesa, alla religione per
va, dopo essere stato insignito del- l'interruzione del commercio con Ro-
la laurea : quindi fu ascritto ai ca- ma. Delle quali cose informato il
nonici della cattedrale di Cordova, Pontefice Clemente XI, senza sa-
ove fu stabilito a lettore di sacra puta di lui, lo elesse prete Car-
voi. IV. 38
298 BEL BEL
dinaie del titolo di s. Maria del- anime, dietro l'esempio del patriar-
la Traspontina , nella decimaquar- ca, abiurato l' errore e detestato lo
dominio tirannico dovè alla fine as- istanza dell' imperatore Francesco
soggettarsi. Soggiacendo Belluno alla I, Papa Pio VII, nel 18 16, riu-
sorte della provincia, ne' torbidi tem- nì le sedi di Belluno e Feltre ,
pi cambiò di frequente padrone. Dai acciò fossero governate da un solo
veneti, a cui si die' nel i4°4> passò vescovo, il quale dovesse risiedere
all'imperatore Sigismondo, che nel- alternativamente nelle due città .
sta città è l'attuale monsignor Lui- berale con essi. Da ultimo, fattosi
gi Zuppani. benemerito il Pontefice concittadino
Lungo sarebbe il riportare quanto della biblioteca del seminario , die-
il lodato Pontefice fu largo di segna- de in tal maniera , non ha guari,
lati beneficii colla sua patria e coi con- occasione al capitolo d'imitarne la
cittadini, in onorificenze, ed in altre generosità, arricchendo la bibliote-
dimostrazioni. Ci limiteremo solo ad ca medesima colla libreria Lolli-
accennare, che molti furono i para- niana.
menti e gli arredi sacri alla cattedrale BELLUOGO (di) Simone, Cardi-
donati; che fece prelato domestico ed nale V. Beaulieu (di) Cardinale.
assistente al soglio Pontificio il vescovo; BELMONTE Uberto, Cardinale.
che all' illustre capitolo della cattedra- Uberto Belmonte venne alla luce
3o2 BEL BEM
circa il principio del secolo XI, dai 1 So, 1 Gregorio XIV lo fece vescovo
Belmonti da Rimini, e discendeva d'Aleria nella Corsica, chiesa retta
dalla antichissima famiglia delle Ca- da lui per diciassette anni, dopo i quali
lumate, che, secondo il Crescenzi, ne fece la rinunzia al Pontefice, che
deriva dal regio tralcio dell'albero lo elesse alla vicelegazione della
normanno diviso in due rami, dei Romagna, e Io ascrisse tra i ponen-
Belmonti e dei Ricciardelli benché , ti di consulta. Dappoi Paolo V , nel-
l'Eggs lo voglia nato, senza fonda- promozione, fatta a Roma
la settima
mento alcuno, in Alsazia. Il sullo- li 19 settembre del 1616, lo creò
dato Crescenzi lo vuole vescovo di Cardinal prete del titolo di s. Carlo
Rimini, alla cui opinione non sot- a Catinaii, poiché in quella chiesa
toscrive il Villani. Certo è, che ver- magnifica fu trasferito il titolo di
so il 1073,. Alessandro II il creò s. Biagio dell'Anello, che poi rimase
vescovo Cardinale di Palestrina. Nel soppresso. Ma fu assai breve il tem-
1074, essendo Pontefice s. Grego- po che visse dopo la sua promo-
rio VII, fu delegato apostolico alla zione al Cardinalato, dacché nel
corte dell' imperatore Enrico , uni- 1618, contando cinquantanove anni
tamente a Gherardo vescovo Car- di vita, mori a Roma, e fu sepolto
dinale d'Ostia per estirpare l'abuso nella chiesa del suo titolo, rimpetto
abbominevole della simonia, presso all'aliar maggiore. x
molti principi cristiani introdotto , e BELZI, o BETZI. Città con resi-
per disporre quel sovrano a fare, che denza vescovile nella Wolinia, pro-
i vescovi accettassero, in un al clero vincia della Polonia Russa. Unita
di Germania, promulgati
i decreti a Chelma ha sede vescovile di rito
nel sinodo tenuto a Roma da s. Gre- greco ruteno, nel palatinato di Lu-
gorio VII, per la riforma dei co- blino. V. Chelma. Il Pontefice Pio
stumi e per disterminare l'esecrabile VIII provvide a dette due chiese
abuso della incontinenza. Se non unite, colla persona dell' attuai ve-
che nulla ottenne, anzi corse ri- scovo Filippo Feliciani Szumborsky,
schio della vita; il perchè, insieme già arcidiacono e vicario generale
al collega, ritornò in Italia. Inter- di Chelma. Queste due chiese uni-
venne il nostro porporato al famoso te sono sulfraganee dell' arcivescovo
congresso di Canosa, ove il mento- di Posnania.
valo imperatore si riconciliò con BEMBO Pietro, Cardinale. Pie-
s. Gregorio VII, che lo prosciolse tro Bembo, venelo patrizio, nacque
dalle incorse censure. Nel 1073 nel 1470. Fu ristoratore delle lin-
consacrò l'altare di s. Andrea nella gue italiana e latina, e dottissimo
chiesa di s. Cecilia a Roma. Si cre- nella greca, nella quale elegante-
de con fondamento, ch'egli morisse mente scriveva. Venne fin da fan-
nel 1086, quando era Pontefice ciullo ascritto alla religione di Mal-
Vittore III, come apparisce da un co- ta, quando a Firenze si applicava
dice di scrittore anonimo, che si allo studio delle belle lettere. Visse
conserva nella Vaticana. alcun tempo presso i duchi di Ur-
BELMOSTO Ottavio, Cardina- bino e Ferrara, alla corte dei quali
le. Ottavio Belmosto sortì i natali feceluminosa comparsa, e di qua-
a Genova nel i55c). Niente cono- rantatreanni passò a Roma. Da
sciamo della prima età di lui. Nel Leone X venne dello secretano del-
,
Cominciò essa la riforma nel moni- monache del quale Benedetto XIV,
stero delle Benedettine di Poitiers. con singoiar permissione, accordò, nel-
Morta sei mesi dopo nel 16 18, la l'anno santo 750, di poter visitare le
1
rò del suo antecessore Pio VI, sic- Pietro Marcello nelle vite de* principi
come il monistero di s. Anna dei veneziani.
falegnami fu dato alle monache sa- BENEDETTINI Monaci Nel .
zione, monistero che fiorisce, e vie- nascose una grotta scavata nel
in
ne onorato più volte della visita del profondo di una rupe, nel deserto
Papa regnante. di Subiaco. Ivi dimorò per qualche
Prima delle passate vicende vi era tempo noto al solo Dio, ed al mo-
il monistero pure in Roma di san naco Romano , il quale lo visitava
Ambrogio della Massima, così det- di tanto in tanto, e dall'alto della
to perchè vuoisi fondato dalla figlia rupe stessa, con una fune gli cala-
di Massimiano imperatore, questo fu va il pane.
soggetto alla giurisdizione dell' ab- Propagandosi la lama della san-
, ,
BEN BEN 3o 7
tità e della penitenza di Benedetto, zioni,ebbe molto a commendarla
i religiosi del monistcro di Vicovaro, anche il Mosemio. Ma i pregi della
tra Subiaco e Tivoli, il vollero per regola Benedettina in confronto delle
proprio abbate titolo non nuovo
: altre, vengono a pieno rilevati da s.
in occidente, dacché più innanzi al- Antonino part. II, tit. i5, cap. 12
cuni monisteri erano stati instituiti § 2, riportato dal Martene, Commcnt.
ad imitazione di quelli piantati in in Regnici s. Benedirti.
oriente da s. Basilio, che morì nel il padre
In quanto all'abito, dice
3 7 8. Assuefatti però quei monaci Fontana negli Ordini Monastici ,
padri, e dai più dotti critici. Fon- Nel coro devono soprapporvi un
data precipuamente sul silenzio, sul- ampia cappa o cocolla a grandi
,
Pontefice Giovanni XXII, creato nel guardo a tutti fuorché a' Pontefi-
,
i3i6, dopo diligente esame de' re- ci, molto accresce Wernero, in Fa-
abbati insigni, la cui conferma spet- quisque sua possideret, Sanctus Be~
tava alla santa Sede, più di duecento- nedictus, tertiam partem Chris liani-
ventiquattro figli di re ed imperatori, talis habere crederelur. Folengio di-
più di quarantamila santi e beati, dei ce, constare dalle bolle Pontificie
no, creò in petto, e poi a' 28 set- bene merentibus Cassinates propriae
tembre pubblicò Cardinale, Miche- pietatis argumentum , monimentum
langelo Luchi, abbate cassinese di aliena;, 16G6.
Brescia; mentre Pio Vili a' 27 lu- Lungo sarebbe il parlare dell' u-
glio 1829 esaltò al Cardinalato Re- bertosissimo apostolato de' Benedet-
migio Cressini di Piacenza, altro ab- tini , onde ci limiteremo solo a
bate cassinese, e vescovo di Parma. qualche Gregorio I,
cenno. San
Il Lenglet nel tomo VII della prima del suo Pontificato , avea
sua storia, par. 204, dice che I p. formato il disegno di andare in
dell' Ordine benedettino fossero qua- Inghilterra ad annunziare la fede;
ranta i Pontefici ed i Benedettini ne
; ma non potè effettuarlo, perchè il
contrastano molti a' canonici rego- popolo di Roma non volle accon-
lari lateranensi, presso de' quali si sentire alla sua partenza. Divenuto
,
inAngliam,per
Missioni.? Apostolica; abbazie. Veggasi Pennotti, Histor.
Clementem Vili, opera illustriss. d. Canonie. Reg. lib. II, capo 71.
Cardinali? Borro/nei, anno 1601. BENEDETTO I, Papa LXIV.
Caduta poscia l' Inghilterra nel re- Secondo Evagrio (lib. 5. cap. 16),
gno di Enrico VII I, nello scisma, e Niceforo (lib. 17 cap. 36) venne
Clemente VIII vi mandò i Bene- attribuito a questo Pontefice il no-
dettini per riconvertirla dagli errori. me di Bonoso. Baronio però ( ann.
E non solo l'Inghilterra ed il Nord 573 n. 1) è d'avviso quello essere
provarono gli effetti zelanti delle stato invece il suo cognome. Fu
missioni Benedettine; ma la stessa romano ed ebbe i natali da Boni-
America, nella quale, appena fu sco- facio. Fu
prima monaco benedet-
perta da Colombo, Alessandro VI nel tino, venne eletto Pontefice ai 3
e
i5o3 spedì parecchi missionari di giugno del 074. Sappiamo da Pao-
quest' Ordine, sotto la direzione lo Diacono [in vita s. Gregorii
del vicario apostolico p. Bernardo 1 cap. 6 pag. 3 toni. IV edit.
Boyl. Veggasi Roberston Storia di Maurinae ) aver egli creato Car-
America pagina 1 34 '> Nova typis dinal diacono Gregorio successo-
transatta navigatio novi orbis In- re a Pelagio II nel Pontificato, le-
dice Occidental) 's, Buebli Catalani , vandolo dal monistero. Sulle traccio
abbati* Mentis serrati, et in uni- de^li antecessori suoi, confermò il
ben BEN 3.3
quinto concilio generale ( Noris Dis- consacrato , commise alcuni affari
sero de Synod. V cap. 9 § 3). Mo- a Pietro notaro regionario, che il
epistola col suo nome scritta a Da- consentimento imperatore per dell'
vid vescovo in Ispagna, intorno alla l'incoronazione dei medesimi. Un al-
fede della santissima Trinità. V . A- tro attestato di venerazione offrì a Be-
nastasio du Chesne. L' ignoranza
e nedetto il buon Costantino, col man-
e le turbolenze ebe dominavano in dargli un fiocco dei capelli de'suoi
que' dì V Italia , ci privarono di figli Giustiniano ed Eraclio; la qual
maggiori altre notizie in suo ri- pratica era una specie di adozione
guardo. per cui quegli, che riceveva i capel-
BENEDETTO II (s.), Papa li di qualche giovane, n'era consi-
LXXXI1I , da alcuni creduto del- derato qual padre. Questo santo
la famiglia Savelli , nacque nel Pontefice, che tanto si era anche a-
secolo settimo , e fino dalla sua doperato alla conversione degli ere-
più verde età dedicossi al servi- tici , terminò la sua vita nel gior-
gio della Cbiesa. Lo studio del- no 7 maggio dell'anno 685, e hi
la sacra Scrittura formava le sue riposto nella chiesa di s. Pietro. Creò
più care occupazioni ed a questo , dodici vescovi ,
governò dieci mesi
aggiungeva molta perizia nel canto e dodici giorni, e vacò dopo di lui
ecclesiastico. Era fornito inoltre di la santa Sede due mesi e quindici
ogni sorta di virtù, e si rese accet- giorni. V. Anastasio nella vita di
to a chi lo avvicinava per la sua Benedetto II., Baronio ad an. 684
umiltà, dolcezza e pazienza. Riguar- n. 7, e Paolo diacono, De gestis Lon~
dava i poveri colf occhio della fede, gobard. lib. 6 cap. 5o.
e largo era quindi con essi di mol- BENEDETTO III, Papa CVII.
te beneficenze. Ad imitazione del- Riferisce il Ciacconio esser egli nato
l' apostolo castigava il suo corpo e in Roma da Pietro, ossia Patrodo,
lo riduceva in ischiavitù, colla pra- Fin da fanciullo fu collocato nel
tica della mortificazione. Ordinato patriarchio lateranense per essere
sacerdote e divenuto canonico la- istruito e fatto chierico, come usa-
teranense, secondo alcuni, o monaco vano con quelli, che dedicar si vole-
benedettino, secondo altri, fu accet- vano al ministero dell' altare. Ana-
to ai santi Pontefici Agatone , e stasio nella vita di lui ce lo dipinge
Leone II, i quali si valevano del- d' illibati costumi, di eccellente dot-
l' opera sua in varie circostanze. trina , riservato nella conversazione,
Morto Leone, fu destinato a suc- modesto e acuto nel parlare, a tutti
cedergli Benedetto , ai 26 giugno sottomesso ed ubbidiente. Fu eletto
dell' anno 684. Prima di essere suddiacono della Chiesa Romana da
voi,. IV. 4o
\
3i4 BEN li E.
Gregorio IV, ed in seguito fu fatto scovi delle Gallie, ed uno pure al-
canonico regolare. Sergio II lo pro- l'abbazia di s. Dionisio diretto al
mosse al diaconato, e s. Leone IV suo abbate Luigi , e dopo un go-
lo insigni della dignità Cardinalizia, verno di due anni, sei mesi e dieci
ascrivendolo all'ordine dei preti col giorni, se si desume dal dì della con-
titolo di s. Calisto. Le preclare vir- sacrazione , morì agli 8 aprile 858,
tù di Benedetto vieppiù risplendet- e fu sepolto in Vaticano. La sede
tero in quel grado sublime, inspi- vacò quindici giorni {V. Anastasio
rando egli colla sua condotta la più tomo 8.°, Coutil., pag. 223, 225,
efficace edificazione in tutta la Chie- 252, Platina, Baronio, Duchéne ec).
sa Romana. Venuto a morte Leone, Ci rimangono di lui due epistole,
non esitarono gli elettori a crearlo l' una diretta ad Incmaro vescovo
Pontefice ai 17 luglio 855. Ac- di Reims, 1' altra ai vescovi del re-
cettò contro voglia la dignità, che gno di Carlo, il Calvo, contro Uberto
gli veniva offerta, poiché avrebbe suddiacono, ch'era accusato di gravi
bramato meglio poter continuare la delitti.
sua vita nella preghiera e nel di- Affabile , liberale, modesto, pieno
giuno. Si dovette differire però la in somma delle più belle virtù : tale
sua consacrazione fino 29 settem-
ai era il carattere di questo Pontefice,
bre, poiché soltanto allora gli am- encomiato da' suoi nemici medesimi.
basciatori imperiali, mandati a Ro- BENEDETTO IV, Papa CXX.
ma per assistere a quella cerimonia, Romano fu questo Pontefice, e figlio
cessarono dal favorire l' antipapa di Mammolo, che dicesi della fami-
Anastasio [V. Antipapi n.° XIII), glia Conti. Da canonico regolare la-
mossi dalla costanza del clero e del teranense venne promosso al Ponti-
popolo nel riconoscer Benedetto III ficato forse ai 6 di aprile dell'anno
per vero Pontefice. 900, in cui coronò imperatore Lo-
Abbiamo da Ughellio [hai. Sacra dovico III dopo i 3o d'agosto. {V.
lom. I, pag. 753), aver Benedetto la eruditissima dissertazione dell'ab-
dato la città di Terni in perpetuo ai bate Cenni, che è 1' Vili fra quelle
suoi abitanti nell' anno 857, accioc- di storia ecclesiastica, tom. I, p. 220
ché la ristorassero dai danni, che le e seg.) Molto infelici corsero i tem-
fecero soffrire i duchi di Spoleto. Ordi- pi in cui Benedetto IV salì sulla
nò altresì, che il Pontefice con tutti i cattedra apostolica. ;> Entra il nuo-
vescovi, i diaconi ed il restante del » vo secolo X, dice il Baronio An-
clero, assistesse ai funerali di qua- >: noi. eccles. ad an. 900 n. 1 il ,
ostacoli oppostigli dalla miseria dei onore. Morto intanto Leone, i ro-
tempi. Mori ai 20 ottobre go3 do- mani richiesero Benedetto, e l'im-
po tre anni e due mesi di governo, peratore era determinato a riman-
ed ebbe sepoltura in Vaticano. Si darlo, quando la morte diede ter-
3i6 BEN BEN
mine alla sua cattività dopo un an- fabbricandosi fortezze private. Roma
no, un mese e quindici giorni di fu la prima, che si movesse a 1 omo-
Pontificato. 11 sepolcro di lui, che re.Cencio cittadino romano, uomo
si conserva nella cattedrale di Am- più ardito che avveduto, ne fu il
burgo ed è descritto dal Papebro- principale istigatore. Fece egli impri-
chio, loc. cit., porta una iscrizione gionare il Papa in castel s. Angelo
piena di errori di cronologia. Otto- perchè sosteneva tanto diritti dell' i
ne Spellino pubblicò intorno a que- impero, come quei della Chiesa. Ter-
sto, nel 1673, una erudita disserta- minò ivi i suoi giorni Benedetto VI,
zione stampata in Riell, avente per dopo un anno, tre mesi, undici giorni
titolo Monilum Hamburgense Be- di governo, e fu strangolato per ope-
nedictinum scu de Inscriptione et tu-
_, ra di Francoue, scelleratissimo dia-
mulo Bentdicti Pontificis ro>V cono Cardinale romano, figlio di Fer-
mani. ruzzio, il quale usurpò anche in se-
Benedetto V
aveva già profetiz- guito il Pontificalo col nome di Bo-
zata la sua morte, aggiungendo che nifacio VII {V. Antipapa XVII).
il ferro straniero, e le fiere avreb- Si conserva una lettera di Benedetto
bero desolati i paesi, ove egli fos- VI diretta a Federico vescovo di
se sepolto, né da essi si arrivereb- Salisburgo ed ai suoi provinciali, col-
be mai a goder della pace fin- la quale lo costituisce vicario apo-
ché le sue ossa non riposassero stolico nel Norico ed in tutta la
in Roma. Ammaestrato da una tri- Pannonia, vietando a tutti i vescovi
ste esperienza della verità di tali di quelle provincie di portare il pal-
predizioni, Ottone III ordinò quin- lio.V. Platina, Onofrio, Anastasio,
di, che il corpo di questo Pontefice Baronio e Du-CIiéne.
fosse trasferito in Roma l'anno 999. BENEDETTO VII, Papa CXLI.
Lo troviamo annoverato tra i mar- Fu figlio Davidde della famiglia
di
tiriin diversi martirologi. La San- Conti, e nacque in Roma. Era Car-
ta Sede vacò due mesi e venticin- dinale vescovo di Sutri , fu eletto
que giorni.^. Didmar.lib. ^ Chron., }
Pontefice prima dei 23 marzo 975.
Baronio, Platina , Anastasio e D Li- Benedetto VI aveva diminuito i
3i8 BEN 13 E\
Li attaccò pertanto nell'anno roiG si eleggeva un nuovo abbate, fu
nei mari di Toscana, e ne riportò assalito da una grave malattia e,
tale vittoria , che la quiete e la rimesso in salute., favorì quel luogo
gloria da gran tempo perdute tor- di grandi donativi. V. Leone Ostien-
narono cos'i a ristabilirsi nei suoi se in Chron. Casin. lib. 2 cap. 46
dominii V. Didmaro lib. 7 Chron.).
( e 84 inter Script. Rer. Ital. tom.
Riandò dipoi Rodolfo principe di IV pag. 368 e 4°*; Novaes Vita
Normandia contro i greci che de- di s. Leone IX Papa CLV1II.
vastavano la Puglia, e difatti li Racconta il Baronio, che restitui-
sconfisse ed obbligolli a ritirarsi da tosi alla sua sede il Papa, vi fece
quella provincia, scopo fino a quel chiamare Guido d' Arezzo, monaco
momento della loro tirannide . V. benedettino nel monistero di Pom-
Leone Ostiense in Chron. Cassiti. posa, acciocché insegnasse al clero
lib. II. romano le note del canto fermo
Prova il Lambertini ( De Ca- ut, re, mi, fa, sol, la, che aveva
noniz. SS. lib. I, cap. 44 j nume- inventate.
ro 12), che questo Pontefice aves- Governò Benedetto dodici anni
se solamente beatificato nel io6r, dieciselte giorni. Morì l'anno 1024
poco dopo i 26 luglio, Simeone ai 12 di luglio, secondo alcuni; ma
Armeno, monaco eremita di Pada- veramente non si sa il giorno pre-
lirona presso Mantova, morto ai 26 ciso e fu sepolto nel Vaticano. La
luglio del medesimo anno, quan- sede restò vacante giorni otto.
tunque il Mabillon ( Const. Requi- BENEDETTO IX, Papa CLIII,
siti.? eie. Rullar. Rom. tomo I, romano. Aveva nome Teofilatto, e fu
pag. 32 3, e nel Fontanini pag. 3.) figlio di Alberico conte Tuscolano
scriva essere stato invece dichia- della famiglia Conti e nipote di Be-
rato degno della canonizzazione. nedetto Vili e di Giovanni XIX,
Nel io 19 i greci, che a poco a che ressero la Chiesa prima di lui.
poco andavano dilatando il loro ter- Sono discordi gli autori intorno al-
ritorio fino ai confini romani, ob- la età sua ed al giorno preciso in
bligarono Benedetto a ritornare in cui fu promosso da Cardinale dia-
Germania per chieder nuovamente cono al Pontificato. Il Papebrochio
soccorso ad Enrico. Lo ricevette l'im- nel Conat. Chronico-histor. con al-
peratore in Bamberga già resa da lui tri pretende, fosse stato eletto in età
feudataria alla Chiesa Romana, col- di dieci anni ai 9 dicembre io33
1'obbligo dell'annuale tributo di un [V. Glabro lib. 4 ca P- 5 a P- Du-
cavallo bardato e di cento marchi citene tom. IV pag. 46)- Incline-
d' argento.Questa donazione fu pe- remmo piuttosto a supporlo col
rò mutata dall' imperator Arrigo III Novaes di dieciolto o venti anni,
col ducato di Benevento, comunque poiché sappiamo da s. Pier Damiani
Leone IX, nell'assentirvi, volesse con- e da altri scrittori che sin dal prin-
servato il tributo del cavallo. Cor- cipio fu immersa la sua vita nel
rispose adunque Enrico alle inchie- fingo delle più abboni inevoli lai-
ste del Pontefice, e calato in Italia dezze. Per quello che riguarda il
con un esercito, disfece i greci. Pas^- giorno della creazione, 1' autore del-
sando col Pontefice nel monistero la sua vita presso Labbé (tom. Il
di MoutecasMiio, Dell' occasione che Conci I. col. 1277 edit. Vcnet.) eli—
BEN BEN 3 19
va, slimò fosse cosa conveniente ac- Giovanni Longino, Hislor. Polon.
cettarlo come legittimo Pontefice, lib. 3 ad ann. 1 o4o, racconta esser
che Casimiro diacono, monaco be- anzi dopo quattro mesi , fu restituito
nedettino di Clugny, potesse succe- al Pontificato Benedetto, che lo rinun-
dere a suo padre Miecislao II, mor- ziò in seguito per interesse a Gregorio
to nel io34, e quindi si ammoglias- VI (V. Ermanno Contralto in Chron.
se per poter provvedere colla suc- ad an. io44j a P- Canisium, Anliij.
cessione al trono della sua casa. Vi lect. tomo III. p. 267). Potè tutta-
condiscese Benedetto colla condizio- via riacquistarlo dopo la molte di
ne, che gli ignobili polacchi, non ad- Clemente II, occupandolo per la ter-
1802-1883.
Dizionario di erudizione
stor ico-ecc lesiast ica
AFK-9455 (awsk)