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DI ERUDIZIONE
STORICO-ECCLESIASTICA
DA S. PIETRO SINO AI NOSTRI GIORNI
SPECIALMENTE INTORNO
At PRINCIPALI SANTI, BEATI, MARTIRI, PADRI^ AI SOMMI PONTEFICI, CARDINALI
E PIÙ CELEBRI SCRITTORI ECCLESIASTICI, AI VARII GRADI DELLA GERARCHIA
DELLA CHIESA CATTOLICA , ALLE CITTA PATRIARCALI , ARCIVESCOVILI E
VESCOVILI, AGLI SCISMI, ALLE ERESIE, ALLE FESTE PIÙ SOLENNI,
AI CONCILII ,
COMPILAZIONE
'
DI GAETANO MORONI ROMANO
PRIMO AIUTANTE DI CAMERA DI SUA SANTITÀ
GREGORIO XVI.
VOL. VII.
IN VENEZIA
DALLA TIPOGRAFIA EMILIANA
MDCCCXLI.
l^iy&firv()n/t, fin.
,
DIZIONARIO
DI ERUDIZIONE
STORICO-ECCLESIASTICA
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C
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VJ AMERA Apostolica {Camerce appellano le intime stanze della re-
Apostolìeae). La reverenda Camera sidenza del Papa, e i famigliari in
Apostolica rappresenta l'amministra- esse residenti, e addetti al domesti-
zione pubblica dello stato Pontificio, co servigio del Pontefice. V, Came-
e del suo tesoro , o erario, e chia- ra de' paramenti e Camera segreta
masi anche Camera Pontificia. Il Pontificia.
nome di Camera ne'bassi tempi pi- S. I, Papa del
Leone 44^? ^^c®
gliossi sovente pel luogo, ove custo- costruire tre Camere, od oratorii nel-
divansi i tesori, e fu detto Camera le tre basiliche di s. Giovanni, di
il fìsco imperiale, o reale, ed anche s. Pietro, e di s. Paolo , e pose iii
il provinciale. Chiama vansi pure con esse tre individui a custodire i cor-
tal nome la corte dell' imperatore pi, o le reliquie di detti principi degli
o del re, i luoghi delle chiese e dei apostoli. Questi custodi, dall'abitare
monisteri, riservati a diversi usi ed in tali camere , vennero chiamati
uffizii. Perciò Camera calceamento- Cubicularii, o Cappellani a cubicu"
rum trova di frequente nomina-
si lo. Inoltre Camera fu detto il luo-
ta ne' monisteri, Camera clericorum go , ove si conservano il denaro e
si diceva quella ove custodivansi le le scritture del pubblico, del prin-
vesti sacerdotali , Camera compulO' cipe , e di alcuni collegi. Sotto il
rum, chiamavasi la Camera de' conti, nome di Camera furono pure com-
Camera panis matutinaUs era quel- presi,e indicati talora i ministri, ed
la, ove si facevano a' canonici le di- i camerlenghi di essa, ond'è, che da
stribuzioni , Camera paramenti il tal vocabolo si ripete l' origine del
luogo ove il Papa prende gli abiti nome Camerlengo , e dell' applica-
sacri, e che anche si chiama Ca- zione parziale di questo stesso no^
mera del letto de' paramenti. Da ul- me air uflìzio di custodire, o ammi^
imo Camera secreta Pontificia si nistrare le pubbliche rendite. Per»
,
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ciò Canterani Apostolici si dissero puhlicHX j e posteriormenle T ufTizio
<|udli, che aveaiio in cura i denari di Vestarario , cui apparteneva la
della Chiesa Romana. Da Camera cura delle sacre vesti , e delle cose
trasse pure origine il nome e V uf- preziose, insieme al denaro. E sicco-
fìzio de' piclati chierici di Camera ,
me presso i re di Francia incomin-
come Camerale si disse qualunque ciò a chiamarsi Vestiario e Canie-
cosa,o persona attinente alla re^^e- raj quel luogo in cui le dette cose
rcnda Camera Apostolica ^ per lo si custodivano, nel progresso de'tem-
più pigliata nel significato di fìsco, pi prevalse il costume di appellarlo
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che, invece di Camera tiovasi altre tifìcio, s'introdusse la carica di teso-
volte sci'ìlto mensa j anche per dinota- rierCj il si vede
quale stabilmente già
re una cosa di special dotninio del nel Giovanni XXII
Pontificato di
sovrano, come che questa voce più verso l'anno i32o, e ben presto
frequentemente sia usata ad indica- divenne indipendente dal Camerlen-
re i beni, e i patrimonii delle chie- go, col diminuirsi la sua estesa giu-
se, de' vescovi e de'monisteri. Anti- risdizione. Ma a maggior lume di
ca è denominazione di Camera
la questo argomento sono a vedersi gli
Apostolica certe terre, nel 119'^, 13421, molte furono le querele fat-
sotto Celestino III. te Papa contro gli ufliziali della
al
prevalersi dell' opera di que' chieri- non essendo un tal sistema costan-
ci, che assistevano al Papa nel pa- te, si può congetturare, che a poco a
di essi alla custodia del tesoro Pon- r altro generale della Camera Apò-
,, ,
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stolica, il quale era per solito pre- lica. Ciò
forse ebbe origine alloi'-
scelto dai chierici di Camera, i cui quando, nel i434) fuggendo da Roma
presidenti vengono giù nominati nel Eugenio IV, ed essendo carcerato il
Pontificato di Paolo 11. Si sa infat- camerlengo, egli costituì un vice-
ti, che certo Angelo vescovo di Fel- camerlengo, che si chiamò Guber-^
ti'e , uno de' presidenti di Camera nator in alma Urbe etc., in Canic~
fu incaricato di supplire il tesoriere ra Apostolica vice-Canierarius , et
Lorenzo Zane occupato in altre gra- Canierarii locnnitenens, come me-
vi incombenze, ed essendo morto glio si dice al suo articolo. Anche
nel 47 Paolo li, il detto tesorie-
1 ^ questa eminente carica si eleggeva
re nella sede vacante s'intitolò : ^^e- dal Camerlengo, finche i Papi vol-
dìs Aposiolìcae thesaurarius gene-' lero essi stessi nominarla. Ne abbia-
ralis. mo una testimonianza tuttora , al-
Eletto in successore Sisto IV, va- lorché il Pontefice consegnando il
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nemerito de'chierici di Camera, Del- tuzìone 35, Ad hoc iinxit, presso il
l' anno 1666, fece restituire dalla Bollar. Rom. tom. IX, p. 177, proi-
regia Camera Apostolica agli uffi- bì che gli uffizii e i magistrati, di
ciali venali da lui estinti il prezzo cui sicomponeva il collegio de'giu-
da essi pagato pei loro uffici i, solle- dici della Camera Pontificia, fossero
vando COSI la stessa Camera di una per r avvenire venali e vendibiH ;
annua rilevante gravezza. Il denaro anzi egli stesso dal tesoro apostolico
di siffatta restituzione fupreso dai fece restituire al tesoriere, all'udito-
luoghi di monte non vacabili, e pe- re della Camera , al presidente , ai
rò soggetti a fruttato più tenue. In- dodici chierici di Camera ec, poco
nocenzo XI, appena eletto nel 1676, meno d' un milione di scudi , som-
fu così moderato, che dichiarò non ma da essi sborsata ad ottenere tali
volere pel suo mantenimento nep- ufficii,per entrare ne' quali voleva
pure un quattrino dalla Camera A- Innocenzo XII, che altro non si ri-
postolica, ciò che osservò in tutto il chiedesse, tranne i meriti personali,
suo Pontificato applicando le ren-
, senza alcuna spesa.
dite Pontificie in saldare i debiti Non potendo i sovrani Pontefici
da'quali era aggravata la stessa Ca- per le loro immense occupazioni co-
mera, e per le necessità della Chie- noscere da se stessi le cause confi-
sa, cóme attesta YHistoire des Cori' denziali, avea Pio IV perciò istitui-
claves tom. II p. 4^9« Fu egU con to un uditore generale, detto delle
zelo secondato dalla parsimonia del Confidenze j che s. Pio confermò, e V
suo tesoriere generale Gio. France- Sisto V arricchì di maggior giuris-
sco Negroni, poi Cardinale, il quale dizione. Essendosi poi stabilito, che
saggiamente amministrò il danaro questo rassegnasse nelle mani del
della Camera Pontificia, che si rieb- Papa il suo uffizio. Benedetto XIII
be così dalle critiche circostanze in con bolla de' 5 novembre 1728,
cui trovavasi. Gli diede in successo- Ronianus Pontifex, presso il Boll.
re Giuseppe Renato Imperiali al , Rom. tom. XII, p, 828, colle stes-
quale, nel 1688, ampliò con chiro- se facoltà e co'medesimi emolumen-
grafo le facoltà per procedere nel- ti del cessato uditore delle confiden-
le cause criminali del monte di pie- ze, ne riunì le attribuzioni all' udi-
tà, tanto contro i ministri, quanto tore generale della regia Camera
contro gf incolpati di falsità. Apostolica. Clemente XII suo suc-
Aveva Alessandro Vili creati mol- cessore, nel 1731, accordò nelle ca-
li chierici di Camera Cardinali, per valcate le insegne che usavano gli
,
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fine, mediante la costituzione ApO' sede vacante, e fino ad un'epoca,
stolica St'ciesj data a' 17 aprile
1746» sino alla consacrazione, e coronazio-
e riportata nel tomo XVII p. 18 del ne del nuovo Pontefice, il governo
Boll. Maga, nella quale conferman- della Chiesa Romana, e sua Came-
do la congregazione de' residui^ cioè ra Apostolica era affidato a tre sa-
de' debiti restati dagli appaltatori cri ministri della medesima , cioè
Camerali, che Clemente XII avea all'arciprete, ossia il più antico dei
istituita, ordinò inoltre che si tenes- Cardinali preti, oggi decano al sa-
sero libri generali , in cui fossero cro Collegio, all'arcidiacono^ ossia il
descritti gli appalti , e le rendite vicario del Papa, ovvero, come al-
che provengono da' cittadini romani, tri pretendono, il camerlengo, ed al
dalla provincia Marca dallo
della , primicerio de' notai, ossia il decano
gennaio i75i , che si legge nel >i continueranno in tempo della se-
Boll. Magn. tomo XXIII, p. i85, » de vacante «. Il governo tempo-
stabilìmolti provvedimenti, per co- rale di Roma , e dello stato eccle-
noscere a qual foro spettino queste siastico, appartenendo al sacro Col-
medesime cause. legio in sede vacante, rappresentato
Per dire akuna cosa della Came- da' suddetti quattro suoi membri,
ra Apostolica in sede vacante (pel nella seconda congregazione che tie-
qual tempo i Romani Pontefici ema- ne dopo morto il Pontefice, confer-
narono più costituzioni ), è a ricor- ma, o rimove, inclusivamente al go-
darsi primieramente, che ne' tempi vernatore e al tesoriere, i ministri
antichi in assenza de' Papi, e nella di Roma, e dello stato ecclesiastico,
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a' quali è affidata la custodia delle evvi dichiarata « l'autorità de'Car-
rendite della Camera Apostolica, sul- fi dinali nella sede vacante, in cui
le quali hanno i Cardinali autorità « essi non potranno far grazia, ne
limitata, e regolata da Pio IV e « giustizia, ne mutare la polizia
da Clemente XII. » della città di Roma, né dello
Difatti non solamente Pio IV « stato, non ispenderè il denaro
confermò le leggi di Gregorio X ,
» della regia Camera Apostolica,
ma colla costituzione In eligendis^ » pagarne i debiti, dar licenza per
presso il Boll. Rom. tomo IV, p. » estrarre il grano, giubilare gli
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dinaie di paonazzo, mentre gli altri lo di Camera, uno de' quali e decano,
sono di nero, e col rocchetto liscio sen- che esercitano le cariche di presi-
za merletto. Quindi il notaro della dente dell'annona e grascia, di pre-
Camera genuflesso ne legge il ro- sidente delle zecche , di presidente
gito, dopo di che lo stesso Cardi- delle armi , di presidente delle acque
nale, in nome della reverenda Ca- e strade, e di presidente degli ar-
mera, prende possesso de' Pontificii chivi, del prelato uditore del ca-
palazzi , e destina ad ogni sezione merlengato, dell'avvocato de' poveri,
un chierico di Camera ad assistere al- dell'avvocato generale del fisco e
l'inventario di tutto ciò, che esiste in della reverenda Camera apostolica,
essi. Recandosi poscia il camerlengo del procuratore generale del fisco
nella Camera inferiore del medesimo e della reverenda Camera Apostolica,
palazzo apostolico, dove suol tenersi e del commissario generale della
l'adunanza del tribunale della piena reverenda Camera Apostolica; ed ol-
Camera nei lunedi e venerdì, ed tre a questi vi sono i sosfituti
in altre occasioni, o, se più gli pia- commissarii, il sostituto di monsi-
ce, nel palazzo di sua residenza, ivi gnor procuratore generale del fisco
tiene co' chierici di Camera, ed altri e della reverenda Camera, i segre-
camerali una congregazione, per tarii cancellieri, o notai della reve-
distribuire a' primi gli uffizii , che renda Camera ApostoHca, ed altri,
loro spettano nella sede vacante, gli ufficii de' quali risiedono nella
cioè la detta custodia de' mobili delle piazza di Monte Ci torio o nel
,
stanze del Papa, degli scopatori contiguo palazzo della curia Inno-
de' palazzi Pr^ìtifìcii, delle scuderie, Genziana. Aggiungeremo qui appres-
de' giardini , delle florerie , ed altre so alcune nozioni relative a molti
pertinenze de' palazzi medesimi , co- de' nominati Camerali.
me di Castel s. Angelo, e delle ar- Prima di parlare delle principali
merie, ed eziandio le custodie della attribuzioni del tribunale Ca- della
dataria, della segreteria de' brevi, meia, fa d'uopo dire qualche cosa
della revisione, del ruolo de' soldati, di alcuni de' suoi individui, e parti-
del piombo e del conclave. colarmente di quelli, che non han-
Volendosi poi dire alcuna cosa no apposito articolo in questo Di-
del tribunale della reverenda Ca- zionario di Erudizione , che lun-
mera Apostolica, che, come si disse, gi dal trattare le cose ex profes'
sopraintende all'entrata, e al domi- so, accenna le principali compendio-
nio tempox'ale de' Sommi Pontefici samente.
e della reverenda Camera, si
loi'o I chierici di Camera, nel Pontifi-
compone esso del Cardinale camer- cato di Pio VII, continuarono ad
lengo di santa romana Chiesa, che essere dodici , e nel declinar di esso
n' è il capo , del governatore di rimasero ad undici. Eletto, nel 1828,
Roma, come vice camerlengo, del Leone XII, poco dopo se ne dimi-
tesoriere generale ( che s' intitola nuì un altro, finché egli, nel 1826,
della santità di nostro Signore ,
no stabilì il collegio al numero di
e sua reverenda Camera aposto- nove, eh' è l'attuale. Lo stesso Pon-
lica tesoriere generale )
, dell' udi- tefice, nel 1828, riunì in un chie-
tore generale della reverenda Ca- rico di Camera la presidenza delle
mera Apostolica, di nove chierici acque colla presidenza delle strade,
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col titolo di presidente delle acque mera ; cioè, nel 1 834, Luigi Bottiglia
e strade. Così pure la prefettura presidente delle zecche ec. , e nel
dell' annona, eia presidenza della i838, Giuseppe Ugolini, presidente
grascia, esercitate pure da due chie- delle armi, attuale legato apostolica
rici di Camera, da Leone XII, nel di Ferrara.
medesimo anno, furono riunite in Fino al 1828, la reverenda Ca-
uno, col titolo di presidente dell'an- mera ebbe un prelato a presidente,
nona e grascia. Il più anziano di che veniva dopo i chierici di Ca-
questo collegio è decano, anzi in mera per rango. L' ultimo fu mon-
considerazione della sua anzianità, signor Lodovico Conventati, attesa
nel chiericato di Camera, sogliono r abolizione di quell' uffizio, fatta da
i Pontefici crearlo Cardinale, come Leone XII in detto anno. Questo
rìlevasi da' seguenti esempi: Antonio presidente avea la particolare incom-
Maria Salviati fatto chierico di Ca- iDcnza di attendere alla revisione
mera nel 1570, da Pio
V, e divenu- de' conti dell' erario apostolico per
tone decano, nel i583, da Gregorio la medesima reverenda Camei'a, e
XIII fu fatto Cardinale; Giulio Ga- fu da Pio VII specialmente incari-
brieli, dichiarato in età giovanile cato della corrispondenza del tribu-
Camera, giunto al deca-
chierico di nale della Camera cogli altii dica-
nato, da Urbano YllI, nel i64r, steri sopra tale materia. E siccome
fu promosso alla porpora
Lazzaro : Leone XII istituì la congregazione
mente ad egual dignità il regnante per aiuto, e gratuita difesa de' po-
Pontefice elevò due decani di Ca- veri ingiustamente oppressi. Giaco-
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mo Lanfredini - A madori ottenne a tale categoria il commissario, ed
questa prelatura per concorso, e era vacabile,^ siccome si accennò, per
con tal zelo difese le cause de' po- disposizione del Pontefice Sisto V,
veri, che, nel 1734, giunse al Car- pel prezzo di ventimila scudi, i quali
dinalato, conferitogli dal predetto dal commissario si dovevano eslx)r-
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tlicesi ad Avvocati CoxNCIStoriali . cappellani comuni Talvolta pre-
.
II procuratore poi generale del llsco, sero luogo dopo di essi, e prima
ed il commissario generale della re- de' cappellani segreti, e talvolta do-
verenda Camera Apostolica, avendo pò di questi ultimi, seguendoli gli
sario può intervenire fra loro per apriva nel mercoledì , nel palazzo
ordine di anzianità, ma con veste apostohco ove risiede il Pontefice,
e cappa nera, abito proprio di tal alla presenza del Cardinal camer-
collegio. lengo, se a lui piaceva intervenirvi,
Il Bonanni, nella Gerarchia Ec- e vi si recavano inoltre il governa-
clesìastìca pag. 5o5, dice che nella tore di Roma qual vice-camerlengoo^>
cavalcata il commissario della Ca- l' uditore della Camera , il tesoriere,
mera andava con veste e cappuccio i chierici di Camera, il presidente
di saia rossa, e dai possessi di Cle- di essa, l'avvocato ed il procuratole
mente IX, nel 1667, d'Innocenzo del fìsco, ed il commissario gene-
XI, nel 1676, e di Alessandro Vili, rale. Quantunque ognuno de'chierici
nel 1689, rilevasi che il detto com- di Camera nelle cause, che veniva-
missario v' interveniva con veste e no proposte, desse il suo voto dccì-
cappa simile a quella del procura- sivo, e gli altri cameiali benché
tore del fisco, ma di colore rosso, dessero per turno il loro suffragio,
ed in quello di Clemente XI nel , non formavano che mi solo voto
1700, si legge, che il commissario decisivo, coli' autorità stessa e in
referendario prese luogo fra questi, nome del Cardinal camerlengo, co-
Ma gli esempii anteriori, e poste- me avvisa il Cardinal de Luca,
riori sono,che ambedue incedevano Rei. Rom. dir. disc. 33. Le ma-
con veste, cappa e cappuccio pao- terie poi, che si agitavano in questo
nazzo. In quanto al luogo del prò- tribunale privativamente, riguarda-
curatore del fìsco, e del commissa- vano appalti, dazii, diritti fiscali, e
rio in dette funzioni, talvolta erano tutte le cause di appellazione dalle
preceduti dai cubicularii, che por* sentenze, o dal tesoriere, o da ai-
tano cappa con armellini , cioè gli cun chierico di Camera presidente
aiutanti di Camera del Papa, e i rimesse al pieno tribunale della Ca-
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mera stessa, o dal decano, o dal tribunale del governatore dì Roma,
più anziano de' chierici di Camera, dopo i prelati assessori, prendono
od anche in qualche circostanza dal luogo il suddetto avvocato de' pò*
tribunale della segnatura di giusti- veri, l'avvocato generale, ed il pro-
zia. Pel di più veggasi il citato de curatore generale del fìsco.
Luca Disc 4o> il Cohellio, Nolit. Nella vigilia, e nella mattina della
Card. cap. 59, Plettemberg e il festa dei ss. Apostoli Pietro e Pao-
ove diffusamente parlasi del Cardi- lo , il Cardinal camerlengo nella
nal camerlengo, de' chierici presi- così detta Camera dei tributi del
denti, e degli altri non presidenti. palazzo vaticano , ed il tribunale
Dipoi Pio VII, Leone XIl, e della piena Camera, riceve i censi,
particolarmente il regnante Pontefi- e tributi, che in detta epoca sono
ce Gregorio XVI, diedero migliore di ragione della Camera Apostolica,
e più regolare forma al tribunale consistenti in denaro, in cera, in
della reverenda Camera Apostolica calici, e pissidi d'argento, ed altro,
a tutela de* suoi diritti, ragioni e il novero de' quali censi e tributi
giurisdizione, non che delle persone pei tipi Camerali stampa ogni
si
dente, del commissario generale del- pel tributo non soddisfatto, la quale
la Camera, del direttore generale venne accettata dal Papa e questa ,
delle dogane, d' un giudice relato- protesta del procuratore fiscale suol
re , d' un procuratore fiscale , e di farsi ogni anno nella stessa forma.
un segretario e cancelliere della Nella vigilia di delta solennità dal
stessa Camera. La sezione degli ap- procuratore fiscale, coli' intervento
pelli si compone del prelodato te- del tribunale camerale, si fa al Pa-
soriere, che vi esercita la presidenza, pa, sedente in sedia gestatoria, un'al-
di un Camera, dell'av-
chierico di tra protesta, cioè a pie' della scala
vocato generale del fisco, d'un giu- regia, pel ducato di Parma e Pia-
dice relatore e d' un segretario can- cenza, nel condursi che egli fa ai
del procuratore del fìsco, pei domi- maR 1546; Capucio Aesino, Praxia
nii della Santa Sede di Avignone e judiciaria recentissima^ Romae i68o
del contado Venesino. Ma su queste tomo I, part. Il, art. 6 de Came-
citazioni, proteste, e risposte del Pa- rario, et Camera j Baldassare Go-
pa V. r articolo Cappelle Pontifi- mesio, Commentarius in constitutiones
cie § X, al numero che tratta del Camerce Apostolica;, Parisiis i546;
vespero e Pontificale della predetta Sigismondo Scaccia , de Judiciis,
festività. Venetiis 1648, libro I, capit. 21,
Finalmente lo stemma della re- tractat. de Camerario, Clericis Ca-
verenda Camera Apostolica è il pa- merce , et Thesaurario. V. Fami-
diglione, o zinniccliio, come lo chia- glia Pontificia, nei cui ruoli anti-
ma il Moretti, de Presbiterio p. i23 chi si riportano quali ministri della
e 364, co^Ig chiavi incrociate, e le R. C. A. venivano considerati fami-
R. C. A. Il Cardinal camer-
iniziali gliari del Papa, godendo la parte
lengo nella sede vacante batte mo- di pane, vino, ed altro dal palazzo
neta coir impronta dello stemma di apostolico.
sua famiglia, e nel con rovescio C AMERA de'Paramenti. Chiamasi
quello della Camera Apostolica, che con denominazione quella Ca-
tal
è anche il segno della sede vacante, mera p che sta presso le
sagrestia,
e del camerlengato, per cui ne' ban- cappelle palatine, o nelle basiliche e
di, editti, patenti ec. del camerlengo, chiese di Roma, ove il Papa va a
su da capo, in mezzo evvi lo stemma celebrare, o ad assistere alle sagre
del Pontefice regnante, a destra quello funzioni e nelle quali egli, depo-
,
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za nella domenica Laetare benedico- Cardinal Boncompagni , suo nipote.
no la Rosa d* oro ( Fedi) , e nel- In questa Camera i Sovrani Ponte-
lanotte della vigilia del s. Natale fici talvolta ricevettero il tributo
benedicono lo Stocco e il Berretto- della Ghinea (Fedi), ed Innocenzo
ne ( Vedi ) Inoltre ricevono i com-
. XIII, nel 1723, vestito di falda,
plimenti e le felicitazioni dal decano rocchetto, mozzetta, stola e camau-
del sacro Collegio , in nome de' ro, vi ricevette il giuramento di vas-
Cardinali suoi colleghi, nel d\ del- sallaggio pei ducati di Parma e Pia-
la loro coronazione, e nell' anni- cenza, che dalla Santa Sede avea in
versario di questa , ed in quella feudo la casa Farnese, giuramento
della esaltazione loro al Pontificato, prestato dall'ambasciatore di questa
come anche dopo aver celebrato so- marchese Sacchetti, alla presenza dei
lennemente in s. Pietro nel dì del Cardinali palatini, del vice-cancelliere,
santo Natale. Quando il Papa cele- del camerlengo, e de' prelati tesoriere,
bra i o altre funzioni in
Pontificali, fiscale, e commissario della Camera,
quella basilica, ovvero assiste alla Apostolica.
cappella della Cattedra Romana, si Presso la Camera dei Paramenti
suole formare e ridurre a Camera evvi altra Camera, in cui il Pa-
de' Paramenti la cappella della Pie- pa depone il cappello e la stola, e
tà. Dice il Cancellieri che questa , prende la Falda ( P^edi ), custodita
cappella fa ora le veci dell' antico dal Bussolante sotto guardaroba, la
Segretario^ dove il Papa , finita la quale gli viene cinta dal secondo
messa, ritornava a deporre i sagri maestro delle cerimonie, che ivi do-
ce Papale, eravi quella ancora del- dia ritorna alla detta stanza, come
la custodia delle porte della Came- distintamente si tratta all' articolo
ra de' Paramenti. Cappelle Pontificie ed in
, modo
Oltre mentovate Pontificie fun-
le particolare ai §§ VIII, IX, e X,
zioni, nella Camera de' Paramenti i num. I , di tale articolo. A que-
Papi ne celebrarono anche delle al- sto dicesi pure quali sono i perso-
tre. Per diie di alcune, in essa nel- naggi, che si recano ad attendere il
re col seguito delle persone addette Chiesa Romana, o il luogo ove cu-
al suo servizio immediato, giacche stodivasi. Neppure il Zaccaria, Ra-
le persone , che formano il corteg- tio instit. studii Ritualis art. I, § V,
gio di Ini quando esce dal palazzo nomina la Camera Segreta del Pa-
Apostolico col treno di città, essen- pa, dove tratta degli officii proprii
do ristretto ne' seguenti personaggi, del palazzo Papale.
si dovrà ritenere col seguito di es- Tuttavolta dai Diarii di Roma,
,
gio, e seguito del Papa, consistente portino alcune generiche notizie, ri-
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te i l'egistri, giacché nel sacco che de'monarchi. Egualmente si appella
solln Roma, nel i5i7j furono in- Camerario^ CamerariuSy il genti-
cendiati gli archivii del palazzo A- luomo di camera del Papa , d' un
postolico, e poi perchè nel variare Cardinale, d' un prelato, e di altri.
dei tempi cambiarono il titolo de- Si chiama maestro di camera, ma-
gli ufficii loro, e quello stesso delle gister cubiculi, quello del Pontefi-
loro incombenze. Se si leggeranno ce, che introduce chi vuole presen-
i rituali antichi, compilati dal Car- targlisi, e che equivale all'antico se-
dinal Cencio, dal Cardinal Caietano, condicero della Santa Sede. 11 Came-
dal canonico Benedetto , da Pietro riere delle Chiese avea l' uffizio di
Amelio e da altri , i quali furono distribuire gli ornamenti dell' altare,
pubblicati dal dottissimo p. Mabil- e i vestiti de' chierici. S. Ulderico,
lon, si troveranno riferiti molti mi- quando contava soltanto anni sedici
nistri ed individui della corte Pon- venne insignito di questa carica da
tificia , ma con denominazioni , le Adalberone, vescovo di Augusta, al
quali ora non sono piti in uso, e quale anche successe nel vescovato.
che non è s\ facile intendere a qua- P^. Jo. Bohemi Oratio super pro-
le ufficio fossero applicate. Per ac- hlemate 3 utnim melius sii, subito
cennare però i pochi esempii a ta- pervenire ad honores et digniiates ,
le argomento relativi nell' Ordine , an tarde et pedetcntim ? Lipsiae
nono romano, fatto nel 590, si no- 1623; et Paul. Frid. Sperling, Ae-
minano i Cuhiculan'ìy come pure nel- las honoribus, et officiis idonea, Li-
1'
Ordine undecimo i Cuhicularii , o psiae 1708. Finalmente nella corte
Mappulanij così detti dal sostenere imperiale di Costantinopoli il Ca-
le aste del baldacchino ; e neU' Or- meriere era un dignitario, siccome
dine del citato Cencio, capo 33, si tra i molti esempii ne fa prova O-
fa menzione di un uffiziale detto limpio , da lui mandato Cameriere
Custos Camerae, come anche degli dell' imperatore Costante a , esarca
scudieri, cappellani ed altri. V. Cu- Ravenna, col Tipo,famoso editto
BICULARir. nel Pontificato di s. Martino I,
Abbiamo dalla Crusca , che Ca- creato nel 649- Trovandosi il detto
meriere segreto si chiama nelle cor- imperatore colla corte in Siracusa,
li quegli, il quale senz' altra amba- con Vaano gran ciamberlano impe-
sciata può entrare a sua posta dal riale, nel ritornare che faceva alla
suo signore, e Cameriere quello tra sua chiesa Giovanni vescovo di Lap-
i famigliari del principe che ha , pa, il Pontefice Vitaliano^ nel 659,
particolar cura della Camera, e del- gli una commendatizia pel
diede
la persona di esso. Gli antichi dice- mentovato gran ciamberlano, o Ca-
vano Camerlinghi, o Camerlenghi i meriere.
Camerieri (cuhiculariiis a cubiculo). Per dire poi alcuna cosa sui fa-
Da Cameriere venne il nome di migliari de' Pontefici, e per rintrac-
ciamberlano, ed in un documento ciare r origine dei loro Camerieri
del 385 è mentovato l'ufficio Cam-
I insieme a qualche aneddoto che li
hellaniatuSjScu Camerarìatas. Ciam- riguarda incomincieremo dal ram-
,
22 CAM CAM
to da sette diacoDÌ, affinchè gli emu- in qualità di Camerieri , chiamati
li non gì* imputassero errori come , Doniìcelli\ e che il Macri dice esse-
e Syncellus y voce molto usata dai concil. 49^j *' Verecundus mos tor-
monaci antichi. Il Syncellus era di- > pore indescritionis inolevit, ut huius
gnità grande della chiesa di Costan- j sedis Pontifìcibus ad secreta cubicu-
tinopoli. Come un corepiscopo suc- j li servi tia laici pueri ac saeculares
cedeva al defunto patriarca, abita- > obsequantur. Et quum Pastoris vita
va con lui, era il suo confessore e- ) semper debeat in e-
esse discipulis
letto dal capitolo, e designato veni- > xemplo, plerumque clerici, qualis
va imperatore per succedere al
dall' » in secreto sit vita sui Pontificis ne-
patriarca (K. Cedreno, Zonara, e Pao- j sciunt, quam tamen, ut dictum est,
CAM CAM 23
che Io circondavano , e che erano un esercito ,
portò in salvo il Pon-
testimonii di tutte le sue private che fu poi vendicato da Car-
tefice,
24 CAM CA M
brosii Ct^maUiiiiaisis ad Franci- no altri esempii de'Papi, che feccra
stiim Patavinuni monachunè Cassi- esercitare ai V onorevole , e
nipoti
ncnstm a cubiculo Eugcnìi IV , ri- Camerieri segreti.
distinto uffizio di
portala dal p. abbate Miltarelli, il Paolo V
fece suo coppiere Tibe-
quale giuslamente ha notato, Dihh rio Muli , che gU era congiunto e ,
dei quali, dicevausi Camerieri as- esortò i prelati della sua corte ad
sistenti , e quattro sotto- Camerieri una seria applicazione allo studio
ovvero aiutanti di camera segreti protestando di non proniovere giam-
che sono appunto gli odierni aiu- mai se non in proporzione del pro-
tanti di camera del Papa. gresso nelle scienze e ne' buoni co-
Clemente Vili assunto al trono nel stumi, il che pur ebbe a dire ai di
1^92, per dicci anni tenne i suoi nostri in un concistoro Leone XII.
nipoti Aldobrandini in qualità di Alla sua presenza nell' accademia di
Camerieri, ma poi per le istanze dei storia ecclesiastica, il suo concittadi-
CAM GAM 25
» del palazzo Pontificio sino ai lem- tefice, e lo sono fin ch'egli vive
« pi di s. Gregorio I," investigan- per mezzo di biglietto di monsignor
do qual fosse la corte de' Romani maggiordomo, dal quale, e dal pre-
Pontefici ne' primi sei secoli. Ed il lato maestro di camera, come Prae-
p. Bernardo di s. Guglielmo delle fectus Cubiculi^ essi dipendono. Per
scuole pie vi recitò la dissertazione lo avanti gli effettivi, o partecipan-
« sopra i doveri de'cliierici enume- ti, ed alili solevano farsi spedire
M rati in un canone del concilio di dalla segreteria dei brevi, il breve
w Calcedonia , e sopra gì' impieglii della loro qualifica ,
per fruire dei
» competenti a quelli, ch'entrano privilegii e delle prerogative ine-
» al servizio dei magnati e come , renti. Di da sapersi che i
pili è
" li devono amministrare ". Lo Camerieri tanto ecclesiastici che lai-
stesso Pontefice Benedetto XIV, imi- ci. Si soprannumerarii, che di ono-
tando i suoi predecessori, e special- re i,quali per turno prestano sei-
mente Clemente XI, eh' ebbe tra i vizio per una settimana nelle an-
suoi famigliari i Lancisi, i Maiella, ticamere Pontificie, vengono am-
i Bianchini, i Battelli, i Fortiguer- messi al bacio del piede del Papa.
ra , i Sergardi , ammise nelle sue
Pontificie anticamere per Camerieri
\. Camerieri segreti partecipanti.
segreti , Nicolò Antonelli , Benedet-
to Veterani Tommaso Emaldi
,
ni, Domenico Giorgi, ed altri insi- rei, col paramano di seta bianca
gni soggetti , che trasformarono le ricamato in oro, che i Papi porta-
Pontifìcie anticamere in sale accade- no in sedia gestatoria : le palme nel-
miche. Fra essi fece cappellano se- la domenica delle palme, le candele
greto, e protonotario apostolico Pie- nella cappella della Purificazione, e
tro Antonio che poi fu no-
Tioli, per la canonizzazione; palme e cerei,
minato Cameriere segreto e guar- che il coppiere tiene in mano du-
daroba da Clemente XIV, il qua- rante la funzione, meno il tempo
le lo inviò eziandio quale ablc- in cui li sostiene lo stesso Pontefice.
gato a portar la berretta Cardinali- Al coppiere appartiene in oltre la
zia al porporato Firmian. y. Chr. torcia, che porta nelle processioni il
Veisii Disserlatio de fads erudito- Papa, e quella delle esequie de' Pon-
rum in Alda, Lipsiae 1695, e l'ar- tefici defunti, nell'anniversario che
ticolo. Famiglia Pontificia. celebrano i Cardinali a chi li creò,
Prima di descrivere le sei rispet- nel qual tempo la torcia viene ret-
tabili classi de' Camerieri Pontificii, ta dal medesimo coppiere. Antica-
diremo, che gli ecclesiastici insigniti mente in mancanza del maestro di
di una tal dignità hanno il titolo camera, costantemente il coppiere
di monsignore, e ch'essi sono espres- ne faceva le veci inclusi vamente ,
26 CAM CAM
ed in molti incontri dava T acqua 11 quarto Cameriere segreto par**
alle mani al Papa. tccipante non ha ispezione partico-
Il secondo Cameriere segreto par- lare pubblica. Questi Camerieri talvol-
tecipante è segretario d'ambasciata, ta furono tesorieri segreti, e davano
e ad esso spetta allorquando , vi perciò i donativi,e le elcmosinepartico-
sono sovrani, o personaggi di fa- lari : alcuni furono segretari intimi, bi-
miglia sovrana in Roma, di portare bliotecarii domestici, e molte volte
loro con frullone e parafrenieri esercitarono l' uffizio di scalchi segre-
palatini, le candele, le palme, e gli ti , ec. 11 loro numero variò a piaci-
Agnus Dei benedetti, non che altri mento daremo alcuni
de'Papi, e qui ne
donativi. Prima si recavano essi dai esempii. Le analoghe memorie dei ca-
sovrani a significar loro quando il merieri segreti partecipanti esistenti
Pontefice avrebbe ricevuti, a por-
li nell'archivio del palazzo apostolico,
tar loro ambasciate, in nome di per l'accennato incendio, solo rimon-
lui , a prendere notizie della loro tano al i555, e nel ruolo del Pon-
salute, a complimentarli, e quando tificato di Paolo IV, sono registrati
partivano, talvolta essi portarono i senza distinzione di ecclesiastici e se-
doni. Questi doni, e la pratica di colari, di partecipanti e soprannumera-
certi complimenti a nome del Papa, rii, cinquantatre Camerieri con parte
venivano da loro fatti anche ai di pane e vino, ed altro somministrato
Cardinali, ed eziandio agli amba- loro quotidianamente dal sacro pa-
sciatori nel punto della loro par- lazzo, in un a settantasette dome-
tenza. stici, e cinquantasei cavaUi per loro
11 terzo Cameriere segreto parte- servigio personale.Il primo di essi
cipante guardaroba vestiario, e
è era monsignor maestro
considerato
ad esso anticamente apparteneva la di camera, denominandosi decano il
custodia delle robe del Pontefice, per primo Cameriere. 11 coppiere ebbe
cui ora formalmente reca a' novelli il vestiario per la coronazione, con-
Cardinali il cappello rosso. Per lui il sistente in saia rasata veneta, palmi
sotto-guardaroba, della classe de' Bus- venti , rascia paonazza con velo
solanti, come si dice a tale articolo, palmi diciassette, raso leonato, pal-
ha in consegna gli Jgnus Dei, la mi trentaquaitro, damasco per le
Falda, ed altre cose, ed esercita va- mostre grandi, palmi dodici, orme-
ni uffizii già proprii del guardaroba. sino per quelle piccole, palmi due.
Leggiamo nella benedizione degli Nel Pontificato di Clemente Vili,
Agnus Dei, che Clemente XI fece, vi fu anco il sotto coppiere. Da tale
nel 1707, che monsignor guardaro- indicazione sui drappi del vestiario,
ba vestito di cotta e zinale , ed il rilevasi quelli, che si usavano allora.
sotto-guardaroba egualmente con ta- Eranvi due guardaroba , uno dei
li indumenti, ricevevano gli Agnus quali pei rocchetti , e ciò si legge
Dei levati dal sagro bagno. Talvol- anche sotto Pio IV, ed altri Papi.
ta il sotto-guardaroba fu posto in Sisto V
ebbe otto Camerieri segreti,
ruolo dojK> i Camerieri segreti , oc- Clemente Vili quindici, e sotto Ur-
cupandone talora la carica anche bano Vili, il medico del Papa era
un aiutante di camera , anzi uno già annoverato fra i Camerieri se-
di questi, sotto Innocenzo X, fu greti. Alessandro VII tenne cinque
guardaroba. Camerieri segreti , ed altrettanti non
,,
CAM CAM 27
partecipanti , fra i quali l' elemosi- nel palazzo apostolico, e partecipa-
niere. Clemente X n' ebbe venti, no delle propine de' concistorii, ma
compresi que' prelati, cbe sono con- a beneplacito de* Papi, nonché delle
siderati per tali. Innocenzo XI tre- canonizzazioni, ec. Anche i maestri
dici, camera, udi-
cioè maestro di di cerimonie sono Camerieri segreti
tore, coppiere, guardaroba, il pro- perpetui, e finche il nuovo Papa
prio nipote Tommaso Odescalclii, lo non nomina di camera,
il maestro
scalco, ed altri, e per ultimo il segre- e Camerieri segreti, o non con-
i
tario della cifra. Anche tredici furono ferma chi crede di quelli del suo
quelli d'Innocenzo XII, compresi i predecessore, tocca a loro supplirne
soliti, che vengono considerati per le veci, come fanno in cappella
tali. Sette Camerieri, in un al me- quando manca qualche ministro.
dico, ebbe Clemente XI, e poi un- Abbiamo dal Cardellini il decreto
dici, senza computare quelli, che si della sacra congregazione dei riti
28 CAM CAM
»» SS. D. N. D. Pii divina provitlen- cavallerizzo maggiore (stabuli prce-
y> tia Papa» VI concessio privilcgio- fccto romance itidcni cuhìculariis se-
»> rum prò iionniillis suis familia- cretis)^ od oltre questi, tre Came-
>' ribus, " lloma) lyy^», ex typ. rieri segreti di spada e cappa ( uno
B.. C. Apostol. llisulla pertanto da de' quali era il marchese Camillo
quest'ultimo breve, che Pio VI, ad Massimo generale delle poste), altri
esempio de' suoi predecessori , con- due individui di questo ceto, oltre
cesse i consueti privilegi a' propri un soprannumerario, e sei cappel-
famigliarij i principali de' quali con- lani segreti, il p. maestro del sacro
sistono neir essere conti del palazzo palazzo apostolico, il maestro di casa
lateranense, cavalieri dello sperone de' sacri palazzi apostolici , i due
d'oro, nobili romani e della città chierici segreti, e i quattro aiutanti
di Roma, di Avignone, Bologna, di camera. Questi sono i nomina-
Ferrara Benevento, e delle altre
, ti dal breve di Pio VI, i quali da
città, terre ec, dello stato ecclesia- lui sono chiamati cubiculi no-
stico, con tutti gì' inerenti privilegi, stri adiutoresy continui comniensa-
ed ancorché non portino il rocchet- lesj e te.
to , e r abito de' notari , vengono L* abito de' Camerieri segreti or-
creati notari senza pregiudizio di dinario è il così detto di mantello-
quelli di numero, con tutte le li- ne, cioè sottana, fascia, soprana o
bertà, grazie, favori, esenzioni, in- mantellone, e collare di seta pao-
dulti, ec. ; sono resi capaci di otte- nazza nell'estate, con calze di seta
nere qualunque ufficiò, beneficio ec, nera, e scarpe con fibbie, il qnal
di poter inquartare l'arme del Pon- abito, meno il collare e la fascia
tefice al proprio stemma, vengono con fiocchi, neir inverno è di panno.
esentati da tutte le gabelle, decime, Ne' viaggi e nelle villeggiature detto
sussidii urbani, agrarii, straordinari i, vestiario è più corto, ed allora usa-
reali, personali, misti, ec. nella più no calze di seta paonazza, e fiocco
ampia maniera; sono autorizzati a di semplice fettuccia di egual colore
ritenere però senza
più beneficii, al cappello da prete, che adoperano
cura d' anime come meglio potrà , sempre, anche quando girano per cit-
vedersi al citato articolo Famiglia tà, ma senza detto fiocco, vestiti tut-
Pontificia, in cui si riporta il bre- ti di nero, cioè da abbate , col solo
ve per intero. A scanso poi di equi- collare Fuori di Roma
paonazzo.
voci si enumerano quali sono i fa- però così vestiti possono assumere le
migliari, cui Pio VI, e i suoi ante- calze, ed il fiocco paonazzo. Sebbene
cessori concedettero tali privilegi, alcuni Camerieri segreti essendo ,
CAM CAM 29
comunemente dal clero, ma poscia questa città, è loro vietato di assu-
3o CAM CAM
siimerla ed in ogni concistoro se-
, co* paramenti sacri, il possesso della
greto. In cappella stanno i delti due basilica lateranense qual loro catte-
Gimerieri al corna Evangelìiy te- drale (cerimonia praticata per l'ul-
nendo in mezzo il decano della ro- tima volta nel i5i3 da Leone X,
ta custode della mitra Pontificia
,
giacché dopo di lui non si usarono
col quale siedono ai gradini dell'al- più nei possessi i paramenti), appres-
tare mentre gli altri Camerieri
,
so i vessilliferi , e gli scudieri pro-
prendono posto nel primo banchet- gredivano i Cubicularii omnes ca-
to innanzi al trono Pontificio, cioè piUiatij et ruheo includa seguiti dai
avanti ilbanco de' prelati di fioc- nobili romani. Dopo il Papa caval-
chetti. Però ne' Pontificali , i due cavano allora due Camerieri segreti,
primi siedono agli scalini del tro- avendo in mezzo , come nella cap-
no, e gli altri nel principio di pella e nei Pontificali, il decano, o
quelli dell'altare. In quanto al luo- il più anziano uditore di rota colla
CAM CAM 3f
Dopo il Papa cavalcavano mae-
il que' prelati palatini, eh' entrano nel
stro di camera avendo ai lati i due Ca- novero dei Camerieri segreti parte-
merieri segreti, coppiere, e segretario cipanti ec. , come meglio dichiara-
primo medico alla destra del caudata- tificia (Fedi). Anticamente tutte le
rio. Vi sono esempii, che col coppiere volte che i Pontefici visitavano i
pelli, erano quelle per la cappella della Papi comunicavano gì' individui del-
ss. Annunziata, di s. Filippo, della Na- la camera segreta , fino ai bus-
tività e di s. Carlo. Nel Pontificato di solanti, e nel giovedì santo comu-
Clemente XI, essendo morto in Ro- nicavano i sacerdoti ed i vescovi
ma Filippo Maurizio figlio dell'elet- di essa. Oggi ciò tocca nelle pri-
tore di Baviera, il Papa ordinò, che me a supplirvi al maggiordomo, e
gli fossero celebrate le esequie, co- nel giovedì santo al maestro di ca-
me si era praticato con Alessandro mera cioè , in que' giorni nei qua-
Sobiesky, figlio del re di Polonia, li non sia fatta dal Papa, pre-
intervenendo alla cavalcata il mag- sentandosi tutti a ricevere la ss. Eu-
giordomo colle tre classi de' cappel- caristia cogli abiti del proprio ufìS-
i
,
nel 1735, e lySCi per due cappel- vanni XXI li, cameriere segreto di
lani segreti, caudatarii di Clemente Ronilacio IX, 1396, fu creato
nel
XII; e per monsignor Marcello San- Papa nel i4io.
Innocenzo XIII,
dri d* Amelia coppiere di Pio VI, nel 1690 era slato fatto cameriere
morto nel 1789, il cui cadavere fu segreto sopranniuncrario di Alessan-
esposto nella parrocchiale de'ss. Vin- dro VIII, ed ablcgato a portare al
cenzo ed Anastasio a Trevi, in ter- doge di Venezia lo stocco ed il bcr-
i*a, con due cerei accesi, vestito con lettone benedetti. Pio VI fu prima
dispensa dell'abito de' sacconi rossi, aiutante di studio di Benedetto XIV,
per cui 1' anticamera segreta non e nel 1754 promosso a ca-
fu da lui
intervenne alle esequie. meriere segreto; e Leone XII lo fu
In occasione poi delle esequie pei del medesimo Pio VI. Agli articoli
Camerieri segreti, la chiesa suol pa- Berretta, Fascie Benedette, Rosa
rarsi a bruno: al feretro circondato d' Oro, Stocco e Berrettone si
da ventiquattro, trenta, o trentasei possono vedere molti nomi dei Ca-
fìaccolotti, si pongono gli stemmi gen- merieri segreti, che ne furono able-
tilizii , la messa e cantata da mi gati. A' giorni nostri vedemmo due
Cameriere segreto, o dal sagrista, o Camerieri segreti di Leone XII, Gio-
dal prefetto delie cerimonie, coli' in- vanni Soglia, e Luigi Frezza, esaltati
tervento dei cantori della cappella dal regnante Pontefice al Cardinala-
Pontifìcia. Clemente XI, nel 17 17, to, e r attuai nunzio di Vienna era
fece celebrare solenni esequie a mon- coppiere di questo Papa, quando fu
signor Riggi patriarca di Costanti- elevato a tal sublime incarico. Lungo
nopoli, e volle che v'intervenisse an- pertanto sarebbe enumerare quelli,
che la camera sesrreta e di onore; che vennero fiegiati della porpora
ed essendo, nel 1759, morto a Ve- onde ci limiteremo a registrare sol-
nezia d. Aurelio Rezzonico, fratello tanto i seguenti , potendosi leggere
di Clemente XIII, questi nelle ese- le loro notizie, e le cariche, che so-
quie, che gli fece celebrare, vi man- stennero, ai rispettivi articoli.
dò la camera segreta ecclesiastica e Il celebre Lodovico Scarampo
secolare. Mezzarota fu Cameriere segreto di
Non è qui a tacersi che tutti i Eugenio IV, che, nel i44oj lo fece
componenti la camera segreta, nel Cardinale.
possesso dei Papi, nella festa annuale Giangiacomo Sclafenati, Camerie-
dei ss. Pietro e Paolo, hanno la di- re di Sisto IV, che lo creò Cardi-
stribuzione delle medaglie d'argento, nale nel i4B?>.
che in tali epoche vengono coniate ;
Jacopo Casanova , Cameriere di
e che dal rispettabile ceto de' Ca- Alessandro VI, e poi da lui fatto
merieri segreti per la continua es-
, Cardinale nel i5o3.
perienza, che acquistano nel centro Ercole Rangoni, primo Cameriere
della corte Pontifìcia , e per quella di Leone X, fu da questo, nel i5i7,
istruzione, che ricevono dalla saggia promosso alla porpora.
ed esemplar condotta de' Papi, fio- Agostino Trivulzi, Cameriere di
, . ,
CAM <^AM 33
Giulio li, nel loiy, da Leone X fu Girolamo Vidoni, Cameriere se-
creato Cardinale. greto di Clemente Vili, Cardinale
Ottone Truclises, Cameriere di di Urbano Vili nel 1626.
Paolo III, che nel i5445 lo anno- Marzio G inetti. Cameriere segre-
verò al sacro Collegio. to di Paolo V, e di Urbano Vili,
Durante de Duranti Cameriere , che poi, nel 1626, lo fece Cardina-
segreto, Paolo III,
e segretario di le. Fu vicario di Roma sotto cin-
fatto da lui Cardinale nel i544- que Pontefici.
Carlo Grassi , Cameriere segreto Fausto Poli, Cameriere segreto di
di Giulio III, e nel iS'jo Cardina- Urbano Vili, che, nel i643, lo e-
le di Pio V.
s. saltò al Cardinalato.
Giulio Antonio Santorio, Came- Antonio Giori, Cameriere segreto
riere di s. Pio V, e da questo crea- e coppiere di Urbano Vili, e suo
to Cardinale nel iSyo. Cardinale nel i643.
Ippolito de Rossi Cameriere di, Ottavio A equa vi va d' Aragona
Paolo IV, fu nel i585, innalzato Cameriere segreto di Urbano Vili,
alla porpora da Sisto V. fatto Cardinale, nel i654, da In-
Bonifazio Bevilacqua Cameriere , nocenzo X.
segreto di Gregorio XIII, nel lò'gg, Celio Piccolomini, intimo amico
da Clemente Vili venne creato e Cameriere segreto di Alessandro
Cardinale. Vili, che, nel 1664, il fece Cardi-
Paolo Emilio Zacchia, Cameriere nale.
segreto di Clemente Vili, che, nel Girolamo Casanata, Cameriere se-
segreto di Clemente XI, e, nel 1788, Urbano Vili, colla qualifica di Ca-
Cardinale di Clemente XII. merieri extra ordinenij furono chia-
Cameriere segreto
Silvio Valenti, mati due individui , e venticinque
di Clemente XI, e suo ablegato a con quella di Camerieri di onore ,
Vienna con una berretta Cardinali- con parte di pane e vino. Nove
zia, ricevette questa da Clemente erano quelli di Alessandro VII ;
XII 1738.
nel ed undici quelli di Clemente X,
Gianfrancesco Stoppani, Camerie- sei de' quali fuori di Roma, e per-
re segreto d' Innocenzo XIII, e Car- ciò senza la parte di pane e Vino.
dinale di Benedetto XIV, nel 1753. Innocenzo XI n' ebbe sei ; Innocen-
Giuseppe Livizzapi, Cameriere se- zo XII, soli due con venti scudi o-
greto di Clemente XII, elevato alla gnuno , oltre la detta parte di pa-
porpora , nel 1753, da Benedetto lazzo ; Clemente XI, uno collo stes-
aste del baldacchino ( antico uffizio dei zione delle medaglie d'argento (s' in-
mappularii), e quando il Papa colla tende i presenti in Roma), che si
medesima ss. Eucaristia dà in qual- dispensano in occasione del possesso
che Chiesa la benedizione questi ,
che piglia il Papa alla basilica di
Camerieri in numero di dodici por- s. Giovanni , e nell' annuale ricor-
tano le torcie accese. Collo stcvsso renza della festa de' principi degli
mantellone nei venerdì di marzo, e apostoli. Quando poi è esposto nella
nel venerdì santo fanno corteggio al cappella del palazzo aposlolico il
Papa, quando col sacro Collegio vi- Ss. Sacramento, o in forma di qua-
sita la basilica vaticana e venera le ranta ore, o di sepolcro, per turno
reliquie maggiori. Quello di settima- debbono fare in essa un'ora di ora-
na talvolta, se in quella mattina zione colle medesime vesti rosse.
evvi udienza , interviene alle ese- Serve questa quahfica di Camerie-
quie, che nella delta basilica si ce- re segreto soprannumerario non solo
lebrano dai Cardinali ai Pontefici, di onorificenza e distinzione, che com-
che li hanno creati, qualora si re- parte loro il Pontefice ,
coli' am-
chi il Pontefice ad assistervi. metterli fra i suoi famigliari , i privi-
3è CAM CAM
legi de' quali anticamente godevano, d' onore di Urbano Vili,
e da questo
ma anco di preliminare alla carriera porpora nel i643.
esaltato alla sacra
innumerabili furono
prelatizia. Infatti Tiberio Cenci Cameriere d'onore,
al Pontificato. Fra quelli decorati dro VII, che, nel 1657, lo fece
della sacra porpora, ci limiteremo Cardinale.
a registrare i seguenti, giacché la Girolamo Farnese, Cameriere di
loro biografia e gli uffici, che eser- onore di Paolo V, promosso alla
citarono, vengono riportati agli arti- porpora, nel i658, da Alessandro
coli relativi. VII.
Guglielmo d'Agrifoglio, detto // Tommaso Filippo d'Alsazia, fatto
Seniore^ da monaco di Giugni, dal da Clemente XI, mentre stava nel
suo parente Clemente VI fu fatto collegio Germanico, Cameriere di
Cameriere d'onore, e poi, nell'anno onore, e poi, nell'anno 17 19, Car-
1 35o, in Avignone venne creato Car- dinale.
dinale. Michelangelo Conti Cameriere ,
Padova, dallo stesso Pontefice, nel portò al Cardinalato, con essere di-
1539, fu annoverato al sacro Col- chiarati da' Papi Camerieri d'onore,
legio. o soprannumerarii. Diversi porpora-
Pietro Pacecco, Cameriere d'onore ti viventi andarono fregiati di tal
CAM CAM 37
ma diverso essendo il loro uffizio, coir intervento di tutta la camera
le attribuzioni e il vestiario, come segreta ecclesiastica e secolare. Si
si legge ai loro articoli, qui si da- sono qui riportate tali notizie, per
ranno soltanto alcune generali indi- dimostrare eziandio, che ai Came-
cazioni per ciò, che li riguarda. lieri secolari di tal ceto, anche sen-
L* origine de' Camerieri segreti del za carica, per distinzione si celebra-
Papa secolari è assai antica, e dai no i funerali coli' assistenza della
ruoli della famiglia di Paolo IV, famiglia nobile Pontificia. I coadiu-
del i555, che sono i più antichi e cavallerizzo mag-
tori del foriere,
dell'archivio del palazzo apostolico, giore quando vi sono
,
si com- ,
si rileva, ch'erano già diversi nel prendono fra questi Camerieri se-
numero, ed aveano tutto vitto, cioè greti, e talvolta ve ne furono, oltre
le parti di pane, vino, servi, ca- i mentovati, altri quattro, o cinque.
valli ed altro come si riporte-
, Se poi il nipote del Papa regnante
rà all' articolo Famiglia Pontificia. è secolare, nella categoria de' Came-
Talvolta i Pontefici senza speciale rieri di questa classe ,
prende la
qualifica ve ne aggiunsero alcun precedenza maestro del s. ospi-
al
altro, e Pio VI nel suo breve, Pro zio ,come avvenne pel nipote di
nonnullis suis faniiliar,ihiis , emanato Clemente XIII.
a'2 I giugno 1775, concesse a'suoi in- 11 maestro del sacro ospizio (ma-
di Pio VI, camerlengo del tribu- cuni ebrei, una donna de' quali fu
nale dell'agricoltura, nelle quali can- tenuta al sacro fonte dalla regina
tò la messa monsignor Stay Came- di Polonia. Questa dalla camera di
riere segreto, e segretario de' brevi udienza si recò col Papa nella basilica,
a' principi, assistito dai ministri e e il maestro del sagro ospizio la servì
I
,
38 CAM CAM
maestro la maggior parte delle attri- rizie, e mobili di essi, e di presie-
buzioni, che poi furono date al mag- dere agli artisti ec. Viene rappre-
giordomo, non restandogli ora che sentato da un sotto foriere della
il lustro della dignità , l' essere il classe de' bussolanti, e da un fiorie-
primo fra i Camerieri segreti seco- re, che veste l'abito di città con un
lari, un ahito distinto nero, cioè un ferraiuolone, il tutto nero. Nei viag-
nobile rubbone corto con bragiuole gi, e nelle villeggiature spetta al fo-
di merletto, con ispada al fianco, riere maggiore il preparare e distri-
colla quale interviene alle cappelle, buire gli alloggi, tanto pel Papa,
ai concistori pubblici ec. j\e' Ponti- che per la corte , in tutti i luoghi
llcaU poi, nelle solenni processioni di fermata, o di residenza. Tutte le
ec, indossa l'abito di città, ossia di volte, che il Papa sorte dal palazzo
Cameriere segreto nero, col man- con servizio di città, sebbene chia-
tello guarnito di merletto di egual masi di campagna, o col nobile detto
colore. JVelle cappelle ordinarie sta semi-pubblico, insieme al cavallerizzo
a sedere, sino all' arrivo del Papa, da maggiore ,
precede egli in frullone
un accanto la cjuadratura, ed in
lato, palatino il treno ; ed anticamente il
piedi sinché dura la funzione, dentro foriere maggiore prendeva luogo
il quadrato, ove siede il sacro Colle- nella seconda muta col sagrista, e
gio, a destra dell'ingresso, come cu- i due Camerieri segreti partecipan-
stode de' sacri sacelli. Gode altresì ti; e il cavallerizzo maggiore prece-
la precedenza sugli uditori di rota, deva il Papa a cavallo. In tutte le
tanto nelle processioni, che in al- volte, che s'invita l'anticamera se-
tre cose, come
nel ricevere la pace greta per ricevimento di sovrani,
nella messa. In processione precede lettura di decreti di riti, imposizio-
la croce, e quando riceve al trono ni di berrette Cardinalizie, che si
la comunione dal Papa per Natale, fanno dal Papa a' novelli Cardinali,
e per Pasqua, va dopo la magistra- concistori pubblici e segreti , cappel-
tura romana. le, PontifìcaH, processioni ec, il fo-
Il foriere maggiore, forerius ma- riere maggiore col cavallerizzo ac-
ìor, è il secondo (Cameriere segreto compagna il Papa; e quando va que-
laico, ed è il primo uffiziale palati- sti in sedia gestatoria egli ne re- ,
loni, e spada civile con elsa dorata; la con uniforme di panno verde, scuro
qual montura è di due specie, cioè ricamato d' oro, con ispada al fian-
una più ricca dell' altra , e fu con- co, e con cappello decorato di gra-
cessa dal Pontefice Pio VI. Per noni d' oro precede il Papa quan-
,
to antica sia tal carica , che nelle da e cappa, poiché non usano
corti secolari equivale al grande scu- veste talare, ma essendo laici ve-
diere. Egli interviene in corte, nei stono di nero e abito coito. Il
I
40 CAM CAM
»> giunta cento e trentasette, e ca- IV, onde chiamaronsi cavalieri fe-
»* vulcano servendo il Papa, quando dtlij o della Colomba. Poco a po-
» esce per Roma, assistono in cap- co si diminuirono, e restarono a so-
>* pella dietro ai banchi de' Car- li dodici, ma con paga e di diver-
« dinaii , ma nelle solenni cavalca- se nazioni. Sotto Clemente Vili, che
»» te, siccome nelle cappelle solenni fu eletto nel 1592, erano capitani
» si vestono di armatura : portano riformati , fino a che fu dato loro
»» però il ciippello ornato di penne, il titolo di lancie spezzate , le quali
« e in mano un bastone con spada essendo credute superflue da Bene-
» al fianco nel modo che si vede
, detto Xlir, appena creato nel 1724,
>y nell'immagine d'uno di essi al furono da lui tolte. Ma essendosi poi
M numero di cento e trentotto". nelle ultime vicende ristabilite colla
La citata figura cento e trenta- distruzione dell' altra guardia de' ca-
sette rappresenta un cavaliere vesti- valleggieri ( la cui istituzione rimon-
to coir abito nero suddescritto par- ta avanti il di s. Pio
Pontificato
landosi del foriere maggiore, colla V) nel 1801 Papa Pio VII, formò
croce di Malta, o Gerosolimitana r attuale corpo delle guardie nobili,
sul petto: l'altra figura cento e tren- ed in esso ammise col grado di e-
totto è vestita di elegante corazza senti dodici lancie spezzate, che allo-
di acciaio, con bragiuolc di merlet- ra restarono per sempre abolite.
to e fascia, ed il resto come descri- Adunque tutti i menzionati uffi-
ve il medesimo Bonanni. ziali si recano nell' anticamera se-
Si è voluto riportare per esteso greta, ed accompagnano il Papa nel-
questa testimonianza, affine di ren- le principali cappelle, funzioni. Pon-
dere ragione perché il capitano co- tificali^ concistori pubblici ec, e nel-
mandante , il capitano, il capitano le cappelle, nelle quali ha luogo la
coadiutore, il tenente, e sotto-tenente, sedia gestatoria, la circondano, schie-
e i sette esenti delle guardie nobili, fra' randosi innanzi l'altare Papale, quan-
quali ewi l'aiutante maggiore, sieno do i Pon-
forestieri recansi al soglio
considerati come Camerieri segreti lai- tificioa ricevere le candele, le ce-
ci,addetti al servigio di tutti i Papi ; neri, le palme, e gli Agnus Dai be-
ed anche perchè si conosca meglio il nedetti ; mentre le guardie col lo-
motivo per cui i cavalieri di Mal- ro cadetto custodiscono gì' ingressi
CAM CAM 4t
te di settimana ai lati della carrozza da quel capitano, il quale tutte le
del Papa ; ma nelle altre sortite, vi volte che il Pontefice sortiva col
vanno solo gli esenti. Lo stesso sistema servizio di città, detto però di cam-
e tenuto nei viaggi, e nelle villeggia- pagna nobile o semi - pubblico
,
ture, in cui in mancanza del caval- prendeva luogo col foriere, e col
lerizzo maggiore, o del sopraintenden- cavallerizzo. Usa egli giornalmen-
te generale delle poste, chiudono ed te, con grado di colonnello, la mon-
ro di spada e cappa. Anzi un tal abi- perchè i cavalieri del sacro militare
to è quello appunto sempre portato Ordii^e gerosolimitano, vestili colica
4:ì CAM CAM
uniforme , e decorazione dell* Ordi- te degli statuti , che prescrivono le
ne, cioè con montura rossa, con caravane, ed invece permise, che i
e che neir anticamera detta della Clemente XII, il quale, nel 1785,
Bussola di damasco^ cioè la prece- fece Cameriere d'onore il conte Ni-
dente alla segreta, coi capitani dei colò Bielke, e poi, nel 1787, sena-
cavalleggieri, cavalieri lancie spezza- tore di Roma, sempre si accrebbe
l
44 CAM CAM
Più o meno furono quelli di Pio spada e cappa, di ambedue le clas-
\n, Leone XII e Pio Vili, e gli si, prestano al Pontefice i servigi,
CAM CAM /p
nell'andare, e nel ritorno dalla sua siastiche Camerieri di spada e cap-
i
XIV, trentadue, nel 1741? quaran- re, ed al fine della settimana, come
totto nel 1742, e novantadue nel i summentovati, sono presentati dal
1757. Nel Pontificato di Clemente maestro di camera al bacio del pie-
XIII furono venlinove, nel 1759,6 de di Sua Santità.
quarantanove , nel 1768, Clemente
XIV ne fece otto nel 1770, Pio VI VI. Camerieri d'onore extra urbem.
ne nominò quarantadue, nel 1777,
e quarantotto erano quelli del 1790, Questi monsignori non si debbo-
panno di tal colore, e nell' estate di scudi l' anno per cadauno. Inoltre,
seta violacea, collare, fascia, e calze sebbene essi non sieno di settimana,
di seta del medesimo colore, del percepiscono le distribuzioni di can-
quale è pm'c la semplice fettuccia dele, palme, Jgkus Dei ^ medaglie
al cappello. Ma ne il titolo , ne del possesso, e per s. Pietro, nonché
quest' abito usar possono in Roma ,
le vite e le immagini de'beati, e santi,
come non hanno le vesti e cappe in ciascuna beatificazione e canoniz-
Che se il Papa
rosse. si recasse nella zazione.E siccome a questo ceto di
città e luoghi ove risiedono, ovvero in Camerieri d' onore di spada e cappa
qualunque altro fuori di Roma, posso- appartengono sempre il tenente e
no assumere l' abito di Cameriere di sotto tenente della guardia svizzera
onore, e fra quelli di questo ceto pre- Pontificia, i quaU prestano questo
stargli servigio. Onde considerandosi servigio sotto ogni Papa, cos\ anche
allora per Camerieri d'onore prestanti i detti uffiziali non cessano mai di
servigio, se il Papa fuori di Roma considerarsi quali Camerieri d' onore
facesse funzioni ecclesiastiche, i Came- di spada e cappa. Altre volte por-
rieii extra potranno indossa-
iirbeni^ tavano r abito nero , mentre oggi
re la veste, o soprana , e la cappa usano montura rossa, il tenente
col cappuccio, tutto di saia rossa con con ispalline di granoni d' oro da
mostra di seta di egual colore e , tenente colonnello, e il sotto tenente
pelli d'armellino nell'inverno, e ciò con ispalline da maggiore , come si
CAM CAM 49
si disse al citalo titolo, godendo pe- Pontificio. Essa è antichissima, opu-
rò degli onori, e di ogni altra cosa lenta situata sopra un
e popolosa,
siccome ì predetti Camerieri laici so- colle fia Apennini, e dalla natu-
gli
di Paolo IV, Pio IV e s. Pio V, che volgare, che corrisponde a 759 anni
sono i più antichi del palazzo apo- prima della fondazione di Roma
stolico, dappoiché l'esercito che, nel Macrobio opina che il nome di Ca-
i527, saccheggiò Roma, incendiò pu- merino le provenga da Camese, uno
re gli arclìivii palatini, si ricava, che de' più antichi re dominatori dell'I-
sotto Sisto V erano dodici, ed alcuni talia. Qualunque però ne sia l'ori-
con parte di pane solo. JXemmeno in gine, è certo che, per la sua anti-
progresso non 1' ebbero tutti, perchè chità e pel suo splendore, gareggia
quando furono aumentati a venticin- colle principali città dell'Umbria. I
cadauno, oltre la consueta parte pa- più luoghi ebbe ad encomiarli , sos-
latina. Clemente XI tenne undici tennero essi in ogni incontro i di-
Camerieri d' onore di spada e cappa, ritti di Roma. con Pom- Si recarono
cioè uno colla provvisione di scudi peo nelle Spagne, e colle armi giun-
venti^ e gli altri col solo pane e vi- sero ai primari i gradi ed onori, ed
no. Benedetto XIVne , nel r74 1 , ebbero la prefettura, colla quale pu-
avea trentadue, e, nel fino 1758, re si mantennero sotto gì' imperatori.
a novantadue. Clemente XIII ne di- Alarico, re de'goti, inutilmente as-
chiarò tali quarantotto, quanti ap- sediò la città di Camerino a' 5 ot-
punto erano nel 1768. Nel 1773, tobre del 409 '>
P'^i tardi, e solo dopo
Ottone III, ed alla sua morte, av- discendenti di Gentile s' imparenta-
Tenuta a' 28 gennaio del 1002, il rono colle sovrane famiglie d' Ita-
fiedi figlio naturale di Federico li, tarono il declinar del secolo XlVj e
,
CAM CAM 5t
i primordii del XV, soggiacquero a te dal delitto di ribellione, e di lesa
pa; e Gentile di Varano, che si sua fine perchè Cesare Borgia duca
vuole nato da lui, fece prigioniere Valentino, nel i5o2, lo fece stran-
in Macerata Antonio Tomazelli mar- golare nella rocca di Pergola , coi
chese della Marca e nipote di Bo- suoi tre figli Venanzio , Annibale e
nifazio IX, «d ottenne nel rilasciar- Pirro, e ne occupò gli stati. Anco-
lo r indipendenza del principato di ra si veggono gli avanzi della roc-
Camerino dalla Santa Sede; indi passò ca, fatta costruire da Alessandro VI;
lora che Camerino si diede al pro- accolto con tripudio universale. Spo-
de Francesco Sforza, coli' aiuto del sata egli avea la nipote di Papa
quale i superstiti Varani ricupera- Leone X, Caterina, figlia della so*
rono lo stato, e lo divisero tra lo- rella di lui Maddalena e di Frauce-
ro, cioè fra Ridolfo IV fighuolo di schetto Cibo. Come fu assunto al
Pier Gentile, e Giulio Cesare, figlio Pontificato, Leone elevollo tosto alla
di Giovanni II. A tal ricupera con- dignità di duca , e lo distinse con
corse la dottrina di Costanza di onorevoli cariche, per cui nel solen-
Varano, che, nel i44^j ^i sposò con nissimo possesso preso da quel Pon-
Alessandro Sforza signore di Pesaro. tefice della basilica lateranense, in-
Ad due il Pon-
istanza di questi tervenne Giammaria, ed ebbe luogo
tefice Nicolò V, a' 9 maggio i447) nelle cavalcate fra i più degni. Giac-
con suo diploma confermò tutte le ché, oltre la prefettura di Roma,
immunità ed i privilegi da'suoi prede- Leone X gli diede le signorie di
cessori conceduti ai camerinesi; e po- Sassofèrrato, di Ci vita nuova , Cer-
scia, a' 3i gennaio i449> li assolvct- reto, e poi anche Sinigaglia. Successe
,,
colla quale Dante 1' aveva nobilitata. luta sovranità della Santa Se-
Il Pontefice Paolo III, Farnese, de, fu governata dai prelati go-
nel 1539, obbligò di poi colle anni vernatori per più di due secoli.
il duca di Urbino a restituire alla Nel declinar del XVI li secolo, la na-
Chiesa Camerino, sul quale oltre lo tura , e la politica congiurarono ai
sborso di trentadue mila scudi, fece danni di Camerino il terremoto
:
valere i diritti dell'alta sovranità della che, nel 1279, avea recato immen-
Sede Apostolica. Difatti in persona vi si danni, si ripetè in tal'epoca ; con
si recò a' i4 ottobre dichiarando la tutte le funeste conseguenze, che
città metropoli dell'Umbria, e desti- precedettero, e seguirono la fran-
nandovi un Cardinal legato a late- cese invasione. Nella seconda inva-
,
CAM CAM 53
sione francese, cioè nel 1809, di- Esso era stato compagno di s. Ve-
venne capoluogo di circondario del nanzio, che fu martirizzato a' 1 8 mag-
dipartimento del Tronto e del Mu- gio del 254, e venne consagrato in
sone, e, dopo il i8i4, quando Pio Pioma. Nel 465 il vescovo di Cameri-
VII ritornò sul trono, fu Camerino no Geronzio intervenne al concilio
dichiarata capoluogo della delegazio- celebrato in Roma dal Pontefice s.
tri Papi ebbero predilezione per Cal- al capitolo, che sino dal vescovato
darola , e , nel 1 598 ,
quando Cle- di Eudone, nel 994» si fregiava del-
mente Vili 8Ì recò a prendere pos- le dignità d'arcidiacono, arciprete, e
sesso di Ferrara, volle alloggiare nel primicerio; e nel Pontificato d'In-
vasto e bel palazzo dei Pallotta. nocenzo IV si componeva di dodici
Passando ora a dire alcuna cosa canonici, a' quali quattro ne accreb-
delle notizie ecclesiastiche di Came- be Paolo IH.
rino, e della sua cattedra episcopale, Fra i sinodi celebrati in Cameri-
immediatamente soggetta alla Santa no meritano pure menzione quello
Sede , si vuole che , verso l'anno del i584, tenuto da Gaspare Orsi-
238, ricevesse il lume del vangelo ni, el'altro, nel i587, ^^^^^ Giro-
dai ss. Porfirio e Venanzio , e che lamo Bobo, o Bobus. Lo Scotto, nel
nel 255, ne fosse vescovo s. Leonzio. suo Itinerario d'Italia^ dice che la
4
54 CAM CAM
diocesi anticamente era tanto vasta, elezione dei re d'Italia. Nel secolo
che per le sue dismembi-azioni ne XIII fu incendiata quella cattedra-
furono progressivamente erette altre le, e distrutta dalla fazione dei ghi-
quattro, ma tuttavolta è ancora e- bellini per le truppe del re Man-
stcsa. Sisto V, nel i586, in forza fredi ; ma due anni dopo, cioè nel
della bolla Superna dìspositione vi 1260, per le sollecitudini, e genero-
staccò la città di Sauseveriuo con sità di Gentile Varano , i cameri-
alcune dipendenze, per farne un ve- nesi più sontuosa la riedificarono,
scovato particolare. Benedetto XIII, venendo ultimata nel 1268 nel
nel 1728, elevò la chiesa di Fa- Pontificato di Clemente IV. La sua
briano a cattedrale, e col contenuto architettura è del cosi detto ordine
della costituzione Notoria sunt, la gotico a tre navate, sostenute da
luiì a Camerino ; ma Pio VI divise colonne ottangolari , e 1' aitar mag-
Fabriano, ed invece decretò l'unio- giore , assai magnifico per le pietre
ne colla sede episcopale di Matelica, preziose impiegatevi , si compì nel
erigendo però, nel 1787, Camerino 1295 sotto Bonifacio Vili. Ad in-
in arcivescovato, e facendone primo cendii e ad altri disastri soggiacque
arcivescovo Luigi Amici di Cameri- questa cattedrale, finche nel terre-
no, della qual chiesa Clemente XIII moto 1799, fu rovinata intera-
del
lo avea preconizzato vescovo, nel mente, meno il campanile e la sa-
I 768. Finalmente Pio VII, col dis- grestia. L'ultima anteriore riedifica-
posto della lettera decretale Per ve- zione della cattedrale era stata ese-
tustam locorum originem^ emanata guita dal vescovo Rambotto Vico-
nel 1816, nel restituire a Treja l'o- manni, che da arcidiacono del ca-
nore di cattedrale, ne affidò l' am- pitolo, era stato elevato alla sede
ministrazione pei'petua agli arcive- episcopale dal capitolo stesso, e che
scovi di Camerino, la cuimetropo fu l'ultimo ad essere eletto in sif-
litana non ha suffraganei. Ora è fatta maniera, e morì nel 1285. Do-
zelante arcivescovo di Camerino Ni- po il suaccennato disastro, sul dise-
cola Mattei Baldiqi, eletto dallo gno nell'interno di Andrea Vici, e
stesso Pontefice nel concistoro de' 1 su quello Folchi per la
del cav.
aprile 1817, il primo che in se riu- facciata, venne da ultimo questa cat-
nì tale amministrazione (V. Treja). tedrale rifabbricata splendidamente :
CAM CAM 55
da diciannove canonici , e due di- dodici cappellani, che la ufficiano, go-
gnitarii, primo de' quali è l'arcidia- dono il privilegio della mozzetta ce-
cono, e secondo è il prevosto, eret- leste.
prelatizie, cioè, come prelati dome- chi conventi, e monisteri. Nel i368,
mentre già Urbano Vili, inve-
stici, nel Pontificato di Urbano V, in
ce delle almuzie , avea loro conces- poca distanza, vi si stabilirono i re-
so la cappa magna ; la quale dal Hgiosi zelatori della regola france-
detto Leone XII fu pure accordata scana, detti Zoccolantij e sotto Cle-
ai dieci beneficiati. Uno dei detti mente VII v'ebbero il primario do-
canonicati si gode dall' arcivescovo micilio i cappuccini. Il grandioso pa-
prò tempore^, e ciò non pertanto la lazzo già ducale, ora residenza del
presidenza del capitolo è devoluta delegato , ha tre ampii cortili ; e
all'arcidiacono.Questo antichissimo quello della magistratura è elegan-
capitolo ha sempre fiorito con uo- te, decorato di busti, e d' iscrizioni
mini di un merito distinto, che asce- de' cittadini V, che
illustri. Sisto
sero alle primarie dignità ecclesia- avea una particolar tenerezza per la
stiche. Marca, ov' ebbe i natali, beneficò
Celebre è pure, fino dal secolo grandemente anche Camerino, per
XIII, la collegiata dedicata a s. Ve- che sua madre Marianna Ricuccia
nanzio, la cui vita fu pubblicata nel era nativa di questa città. Vi fece an-
1807, per le stampe del Gori in che varie riparazioni, per cui i came-
Camerino, dal canonico Venanzio rinesi riconoscenti, sulla piazza presso
Pizzicanti. Nella cappella sotterranea la cattedrale ,
gì' innalzarono una
edificata, e dotata dal Cardinal ca- statua colossale di bronzo.
merinese Pierbenedetti , si conserva Camerino finalmente è celebre
il corpo di s. Porfirio , e quello di per la università che il Pontefice
s. Venanzio il quale nell' età di
, Benedetto XIII ,
per soddisfare alle
quindici anni, sotto Decio impe- istanze de' camerinesi , eresse nel
ratore, nel 252, in Camerino sua 1727, col disposto della costituzio-
patria, fu in più modi martirizzato. ne Lìberaliuiiiy emanata nel primo
Ma venendo prodigiosamente salva- di luglio, che si legge nel Bollarlo
to, anche quando fu precipitato dal- Romano tom. XII p. 284, e che
l' alto delle mura, è invocato uni- r imperatore Francesco I, già gran
versalmente nelle cadute, ed a pre- duca di Toscana, con diploma del
servativo si portano anzi in dosso 1753, arricchì di privilegi valevoli
medaglie benedette colla sua effi- in tutti i dominii imperiali. Ma de-
gie. Fu il presidente Antioco , che caduta nelle memorate vicende dal
ebbe il barbaro trionfo di ordinare suo lustro, risorse per le disposizio-
la decapitazione di un santo s\ se- ni della bolla Quod divina sapiens
gnalato. Nella chiesa poi priorale di da, pubblicata, nel 1824, da Leo-
s. Maria in Via, si venera una pro- ne XII, onde in sedici cattedre con-
digiosa immagine della Madonna, ta numerosi studenti, e fiorisce par-
che una pia tradizione dice dipinta ticolarmente nella giurisprudenza
da s. Luca. Questa chiesa fu eretta scienza in cui sempre si distinse la
dal camerincsc Cardinale Giori, e i curia Camerinese.
, ,
56 CAM CAM
Non sono a taccisi poi la diicsa e Luca Gentili Ridolfucci da Ca-
con fra temila nazionale, che i came- merino ,
già arcidiacono , e priore
rinesi hanno in Roma, sulla piazza della cattedrale, ed ivi sepolto, fu
di Campidoglio. Clemente X che, creato Cardinale da Urbano VI nel
come dicemmo, era stato zelante e 1378.
benemerito pastore di Camerino Giovanni Evangelista Pallolta di
per l'adetto, cui conservava pegli Caldarola, diocesi di Camerino, fa-
antichi suoi diocesani ,
permise a vorito di Sisto V, che, nel i587,
questi, nel iGyS, di erigere in Roma lo decorò della porpora.
una compagnia nazionale. Acquista- Mariano Pierbenedetti, nobile ca-
ta perciò da essi la chiesa parroc- merinese, celebre governatore di Ro-
chiale di s. Giovanni in Mercatello ma sotto Sisto V, che, nel 1589,
rimosse la cura; per altro fiorisce Cardinalato da Pio VI, nel 1777,
ne'pii esercizii di pietà, che tuttora il cui elogio leggesi in Cancellieri
ivi si fanno a gloria di Dio. nel suo Discobolo, ove si riporta l' i-
Finalmente dalla Bibliografia sto- gli elettori del sacro Romano Im-
rica delle città dello stato Pontifi- pero, per cui divenne nome di di-
vio j stampata in 1792, Roma nel gnità, della quale fu rivestito l'e-
abbiamo un catalogo di autori, che lettore marchese di Brandemburgo.
trattarono della città e ducato di
Camerino, e della sua sede episco- § I. Orìgine del Cardinal Camer-
pale, fra'quali sono a ricordarsi Ca- lengo di Santa Chiesa^ e notizie
millo Lilli [Ustoria di Camerino^
, della dignità.
Macerata x^Si-, ed Ottavio Turchi.
De ecclesiae camerinensis pontifici' Ne' primordi! del secolo IV, e nel
bus libri VI. Praecedit de Civit. et Pontificato di s. Melchiade, l'impe-
58 CAM CAM
che godevano. Primi cavalcavano l'amministrazione delle rendite della
insieme col vestarario , col nomen- medesima. Osserva però il Vitale
clatore, e col saccllario, primati nelle sue Memorie istorichc de' te-
tutti della Chiesa romana, e princi- sorieri, p. IV, che presso i sovrani
pali iifllziali della Sede Apostolica, di Francia specialmente cominciò ad
ad una col primicerio de'nolari. La essere in uso il chiamarsi vestiario
sua residenza era nel patriarchio,- e camera, il luogo in cui si custo-
che perciò chiamavasi ilVicedomi- divano le vesti sagre , le cose più
nio. Il più antico vicedomino, di prezio;»e , ed anche il denaro in
cui abbiano memorie certe, fu
si somma considerabile. Coll'andar del
Ampliato prete, che, nel 544? segui tempo prevalse altresì il costume di
il Pontefice Vigilio in Costantinopoli. chiamarlo semplicemente camera. La
Sì sa ancora, che Anatolio lo fu di Chiesa romana segui 1' altrui esem-
san Gregorio I, creato nel 590. pio,chiamando Camerani Domini
L'ultimo vicedomino poi di cui ci sie- Papae, quel luogo, che prima dice-
no pervenute notizie, è Benedetto ar- vasi vestiario, ed in conseguenza alla
cidiacono, che ne fungeva T, uffizio persona, che alla medesima presiede-
ne' Pontificati di Giovanni XIX, va, fu dato il nome di camerario, os-
detto XX, eletto nel 1024, e di sia di Camerlengo , in luogo di vesta-
Benedetto IX, suo successore, come rario. E quantunque il Panvinio, co-
risulta da una bolla di questo, del me si legge nel citato Muratori, t. I,
io44> ^^^ ^^^^ ^^^^ ^^ sottoscrizione col 94^? abbia lasciato scritto, che il
CAM CAM %
di lui, eravi questo, che cessando la mani, e da quello XIV pubblicato
vita comune e quasi monastica dei da Mabillon, quale esatta corrispon-
chierici addetti al servigio del Papa denza passi fra le principali funzioni,
nel palazzo 'lateranense, non era piti le quali già proprie del vicedomino si
bastare per sopraintendere alla cura buire il presbiterio [Vedi) a' Car-
e al regolamento del palazzo aposto- dinali , e prelati , e ad altri perso-
lico, e delia corte del Papa. naggi , che solevano partecipare di
Che il Camerlengo, fra le molti- tal Pontifìcia munificenza, seguiva il
ponenti la corte di Nicolò III, Or- che si può vedere nei tempi ezian-
sini, ruolo formato nel 1277, in cui dio, in cui erano i Papi in Avigno-
fu eletto quel Pontefice, e ruolo che ne, presso il Gattico acta select. caer.
poscia fu pubblicato dal Galletti rub. 87, p. 98. Nell'occasione della
nelle Memorie di tre antiche chiese residenza de' Pontefici in Avignone,
di Rieti. Ora il primo, che in detto sembra che il Camerlengo fosse esen-
ruolo si trova descritto, è il Camer- tato dall' obbligo di soggiornare con-
lengo, cui, come a capo ed a supe- tinuamente nel palazzo Papale, e di
riore di tutti gli altri palatini, ve- presiedere al domestico quotidiano
niva somministrato quotidianamente governo della famiglia Pontificia ;
dalle officine di palazzo, copioso nu- dappoiché trovasi in quel tempo, cioè
mero di vivande. dopo il i3o5, un altro uffiziale laico,
Inoltre rilevasi dagU Ordini ro- denominato maestro del sagro aspi-
, 1
6o CAM CAM
210 (Fedì)^ cui pare espressamente persona dell'arcidiacono della Chiesa
commesso T incarico di supplire iu Romana (Fedi), come quello, che a
questa parte alle veci del Camerlen- lui succedeva. Imperocché si sa, che
sagro ospizio, la presidenza del sagro Il 59, trovasi « Dominus Roso ve-
palazzo, onde, ne' primordii del se- * nerabilis Cardinalis diaconus ss.
colo XV, fu introdotto un primario M Cosmae et Damiani, Domini Pa-
ufliziale ecclesiastico col nome di » pae Camerarius "; e le porte di
prefitto del sagro palazzo apostoli- bronzo dell' antico episcopio , o pa-
co volgarmente chiamato maestro
, triarchio lateranense , ordinate , nel
di casa del Papa. Cosi cessò poco 1 96, dal Pontefice Celestino 1 II,
a poco anche nel Camerlengo l' in- furono fatte fare da Cencio Came-
gerenza sul detto palazzo, e sui fa- rario ministrante , come rilevasi dal-
migliari delPapa, ingerenza che si la sua iscrizione , esistente nell' in-
concedette interamente al maestro gresso della sagrestia di s. Giovanni
di casa del P^^^^ che Urbano Vili in Laterano.
dicliiarò con nome più decoroso Finalmente quando accadde, che
Maggiordomo Pontificio. Vedi. il Camerlengo fosse assente, o impe-
Ritornando all' origine del Camer- dito per qualche causa, era solito
lengo di Santa Romana Chiesa , ri- eleggersi un altro, che in suo luogo
corderemo , eh' esso rappresenta la esercitasse l'ujlicio, e si chiamasse
,
CAM CAM 61
reggente della camera _, o prò- Ca- eletto nel 1271, presso il Mabillon
merleììgOy o vice-CamedengOy carne- Musaci ital. tom. li, p. 2 33. n. 12.
rae regenss ^ "vel proto- Carne rarìua^ In quello dicesi, che andando il Pon-
vel Knce-Camerarhis, Ciò fu pratica- teficead assistere ai vesperi del sah-
to in varie occasioni , eome consta bato Gaudete in s. Pietro: >» Canoni-
dai registri camerali, e il Cardinal « cus s. Petri quintam antiphonam
Garampi nell'opera inedita Osserva- : » quae est juste praenuntiat Pa-
zioni sul valore delle antiche monete « pae ; et idem dominus Papa post
Pontificie , neir appendice num. XX « talem praenuntiationem accipit mo-
rota 2, dice: « Che nel Pontificato ji netam auream de manu camera-
d' Innocenzo ,
X
quel Pontefice de- » rii et ponit in ore ipsius prae-
,
Paoletti ,
poi Selli , segretario della rii, specialmente in quello del Mu-
camera, ed anche nel libro delle canzio, che descrisse il possesso preso
sentenze 3 del i74^> ed altrove. Tal- da Clemente VIII, nella basilica la-
volta è stato concesso al decano dei teranense. Sino a quello preso da
chierici di camera di esercitare l'uffi- Leone X nel i5i3, solevano i Pon-
cio del Camerlengo vacato per mor- tefici usare particolari cerimonie, le
te, come si legge nel chirografo di quali poi furono tralasciate. Fra que-
Sisto V, de* 17 agosto 1587. Reg. ste è a rammentarsi, come descrive
per acta Martini N. cancel. Cencio Savelli Camerario nel rito
usato con Celestino III, che nella
g II. Giurisdizione, prerogative, e basilica lateranense, il Pontefice si
strazione da lui esercitata si andò >» rum et argenlum non est mihi
formando gradatamente a seconda , >» quod autem habeo, hoc do "; tibi
€k CAM CAM
addossato il principal peso del go- incombenza, la cura delle robe , e
verno politico, e r universale ammi- delle rendite Pontificie, e la sopia-
nistrazione degli allai'i economici intendenza al regolamento delle pulj-
aggiungendoglisi i/ la cura di rice- bliche cose, non che la destinazione
vere le obbligazioni, e le sommissio- di uno di essi per parte del Gimer-
ni , che facevano i nuovi provvisti lengo, alla custodia del tesoro Pon-
delle cliiese episcopali, e dei moni- tificio (V^edi). Da quest'ultima in-
steri pei corrispondenti pagamenti combenza s' introdusse l' ufficio di
delle tasse per la spedizione delle Tesoriere, il quale in progresso di
bolle; 2." il registro de' conti delle tempo molte prerogative
esercitò
oblazioni de' fedeli, come anche delle spettanti aiCamerlenghi di s. Chiesa,
decime, de' censi, che per l' esenzio- come molte altre vennero addossate
ne i monisteri doveano pagare alla a diversi ministri della Santa Sede.
reverenda camera ; 3." la soprain- A varie vicende soggiacque la
tendenza alla battitura della moneta, giurisdizione del Cardinal Camerlen-
dappoiché Papa Giovanni XXII, ver- go, e se fu ingrandita da molti Pa-
so il i322, introdusse in Avignone pi con costituzioni apostohche, da
quella d' oro, per la quale i zecchie- altri poscia venne diminuita. Fra i
ri solevano pagare il diritto di mo- Pontefici, che principalmente occupa-
netaggio, chiamato Signoria, alla stes- ronsi della dignitàe facoltà de'Ca-
sa camera Papale, battendo la mo- merlenghi sono a nominarsi i se-
,
neta coir oro proprio di essi , come guenti. Essendo la carica di Camer-
riporta il Vitale , de' Tesorieri^ par- lengo a vita. Clemente V, eletto
te VII. Finalmente, dovea il Camer- nel i3o5, decretò, che morendo il
lengo, siccome scrisse Enea Silvio Camerlengo in conclave, i Cardina-
Piccolomini, poi Pioli, in apologia li ne potessero eleggere il successo-
CAM CA INI 63
Giulio III confermò i privilegi, e le per Io passato hanno goduta, e pre-
facoltà de' Camerlenghi , ma Paolo sentemente godono i conservatori
IV le diminuì, mentre V immediato dell' alma città di Roma , i chierici
successore Pio IV, col disposto del- di camera, ed il tesoriere generale
la costituzione Providentia Romani^ nelle materie alle loro rispettive ca-
de' 1 3 novembre 1 56o , ritornò al riche, ed officii spettanti ed appar-
primiero vigore le loro attribuzioni, tenenti ec. Lo stesso Pontefice sulle
ne confermò i privilegi, ciò che pur facoltà del Camerlengo per l' uni-
fece, agli 8 gennaio 1 56 1 mediante , versità romana ( Vedi ), della qua-
la costituzione Romanum decct. Co- le è arcicancellicrey confermò colla
nostrani^ de^ 3o gennaio 1734, di diritti e gì' interessi del tesoro Pon-
Papa Clemente XII, i quali ultimi tificio, e del governo temporale de-
tre Pontefici , ed altri emanarono gli stati appartenenti alla Chiesa
eziandio diversi chirografi, e motu- Romana, ufficii tutti che non ba-
proprii sul Camerlengato. sterebbe un grosso volume a regi-
Benedetto XIV fece altrettanto, e strare. Quindi e titoli di nobiltà, e
col chirografo de' i3 agosto 1741 di- censi, e gabelle, e appalti, e spogli
chiarò: Che al Cardinal Camerlengo di chiese vacanti, e decime imposte
della santa Romana Chiesa ( il quale agli ecclesiastici, e agricoltura, e pa-
per ragione del suo ufficio viene ad scoli , e caccia , e pesca , e annona
essere capo della Camera Apostolica, e grascia, e zecche, e corrieri, e po-
e della Camera capitoHna), oltre la su- ste , e strade , e acque e ponti , e
,
H CAM CAM
tezze, e guerra, e statuti municipa- go di s. Chiesa, e dell'uditore del Ca-
li, e simili, erano tutti i rami di merlengato dice quanto, segue :
I
Una delle cause della diminuita au- nola Camerlengo, conferì, nel i 7 1 9,
^"^
torità de'Camerlenghi, dopo che Euge- questa ragguardevole carica suo
al
nio IV principalmente l'ebljeconsohda- nipote Cardinal Annibale Albani
ta e regolarizzata, avvenne nel seco- 29 marzo (giacché il
nel concistoro de'
lo XVI, allorquando pe'bisogni del- Camerlengo di S. C. B.. viene sempre
la Camera Apostolica, e del suo era- dal Papa dichiarato in concistoro^ me-
rio, gli ufficii camerali divennero ve- diante allocuzione), protestò al sagro
nali. Allora quelli, che gli acquista- Collegio con una bella allocuzione, la
rono, cercarono poco a poco, per via quale si legge nel diario di Roma n.
di esenzioni e privilegi, togliersi dal- 270, ch'egli voleva evitare ogni pe-
la dipendenza del Cardinal Camerlen- ricolo, che non venisse religiosamen-
go. Anche il Cameilengato, che ancora te adempiuta la volontà d'Innocen-
m detto secolo presiedeva a tutto il go- zo XII. Quel Pontefice avea appli-
VOL. VU. 5
,
66 CAM CAM
cato in vantaggio della reverenda riguardano. E
primieramente, dal
Camera Apostolica gran parte dei momento che cominciò ad
la carica
frutti del Camerlengato, e alle spe- essere a vita secondo i decreti di
zierie de' poveri di lloma avea la- Clemente V, ed i concilii gcìierali
sciato gli eniolnnienli provenienti di Leone II e di Vienna, dopo
dal sigillo di quest' nlìi/io, e goduti ch'egli è stato eletto dal Sommo
dal Cardinal Spinola. Il perchè Cle- Pontefice, per
la niortc o per la
CAM CAM 67
della camera apostolica, gli consegnò le giurisdizioni privative di altri tri-
il bastone del comando, colla con- bunali , ed in ispezie di quelli del
sueta formula latma, che in italiano maresciallo della curia, e del sena-
suona cosi: Prendi il bastone della tore di Roma. Pertanto fu munito
tua giurisdizione e autorità, e sii di più estese facoltà, e decorato con
il Camerlengo della santa Romana un titolo, che quasi equivaleva a
Chiesa. Il Cardinal Pacca, dopo quello di legato apostolico , chia-
averlo ricevuto, lo passò al gover- mandosi » Gubernator in alma Ur-
natore, ch'era allora il prelato Ca- « be, eiusque territorio et districtu,
valchini, creandolo, colle seguenti » et in camera apostolica vice-ca-
parole, e secondo il costume, in w merarius, et camerarii locum te-
vice - Camerlengo : Prendi questo » nens ". E questa quahfica di vi-
bastone , e sii il vice' Camerlengo. ce-Camerlengo al governatore di
Quindi il Cardinale, in ringrazia- Roma, incominciò nel Pontificato
mento ed ossequio , baciò il piede di Eugenio IV.
e la mano al Pontefice, il quale lo Abbiamo già veduto come ne'pri-
ammise al duplice amplesso. Monsi- mi tempi, quando il Camerlengo a-
gnor decano de' chierici di cameia vea la suprema ingerenza nel pa-
pronunziò un ringraziamento al Pa- lazzo apostolico, e risiedesse in es-
pa, per aver dato a capo della sua so. Il Cancellieri, ne' suoi Posses-
camera apostolica un Porporato si si pag. 5o5 , dice, che nella piaz-
degno; finalmente il Cardinale, i za lateranense il Camerlengo avea
prelati, ed altri appartenenti al tri- un bel palazzo. Il Ratti poi^ della
bunale della camera, passarono nel- famiglia Sforza, p. I pag. 282, dice:
le stanze del tribunale nello stesso « Certe cariche Cardinalizie spesso
palazzo apostolico quirinale, ove col- » portavano seco anche l' abitazione
la lettura del breve Pontifìcio di ele- »» col mobilio dell' ultimo defunto
zione, il Cardinale prese possesso del- w antecessore .... Oltre la vice-can-
la dignità. » celleria, anche il Camerlengato
Non riuscirà discaro che qui si " godeva di questo vantaggio ; on-
accenni ,
perchè il governatore di « de, essendo morto l'anno i4B3,
Roma sia anche vice- Camerlengo « il Cardinal di Roano, Camerlengo
senza stabile residenza, T ultimo ri- Cardinale, che celebra non sem-
cordato Pontefice la concedette al prc osserva il digiuno, ed in ciò
Cardinal Camerlengo Galletìì nel pa- v' ha la tacita dispensa del Papa,
lazzo della curia hinocenziana , vita che non lo ignora, come meglio
sua durante, onde suo successore,
il dice Novaes tom. XIV, pag. 23*2.
il
come gli altri , dimora nel proprio 11 Cardinal Camerlengo gode in fine
piilazzo, ove risiede eziandio la se- la nomina di uno di quegli eccle-
greteria del Camerlengato. V. Cari- siastici, cui il Papa nel giovedì
rrileria yépo.tlollca , edificata dal santo lava i piedi, e serve a mensa,
«letto Cardinal di s. Giorgio, e per chiamati volgarmente /^// apostoli.
un tempo residenza de'Camerlenghi. Morendo il Cardinal Camerlengo,
Nel turno, in cui i Cardinali so- o essendo assente da Roma per al-
gliono cantare messa nella cappella cun interesse, i Papi, come vedremo
Papale, vi entra come Cardinale il al § IV di quest'articolo, elessero
Camerlengo di s. Chiesa, secondo mi pro-Camerlengo sino alla elezione
l'ordine presbiterale, o vescovile cui del nuovo, o al ritorno dell'assente;
appartiene, ed oltracciò anche se- ma oggidì supplendo il segrctaiio
paratamente perocché due volte
,
di stato prò tempore alle vacanze
all'anno spetta a lui esclusivamen- delle cariche Cardinalizie, anche
te il cantarla. La prima in quella quella del Camerlengo viene da lui
dell'anniversario de'Pontefi«n dcfon- esercitata,come ultimamente accadde
ti a' 3 novembre, secondo le pre- nella morte del Cardinal GallefH
scrizioni di Alessandro IV e Bene- avvenuta a' i8 giugno iSSy. In
detto XIII; e l'altra nella notte quell'occasione fece da pro-Camer-
della vigilia di Natale. Che se il Pa- lengo l'attuale segretario di stato
pa non assistesse al mattutino, l'ut- Cardinal Lambruschini, finche il re-
fizio si fa dallo stesso Cardinal Ca- gnante Pontefice, nel concistoro dei
merlengo. Anticamente nella mattina i ottobre i837, dichiarò Camer-
di Natale, un mazziere in abito si lengo il presente Cardinale Giacomo
recava nell'anticamera del palazzo Giustiniani romano.
del Cardinal Camerlengo, o di quel II de' cadaveri de' Car-
trasporto
Cardinale, che ne avea fatto le ve- dinali Camerlenghi, dal loro palazzo
ci, ed a nome di sua Santità gli alla chiesa, ove si celebrano le ese-
prescntava una torta , prò missa quie ( nelle quali per quelle dei
bene cantata j come riporta il Can- Cardinali celebra sempre la messa
cellieri ne'.^uoi Pontificali pag. 27, il Cardinal Camerlengo del sacro
e il Moretti, Riius danài preshyte- Collegio ), si suol fare con pom-
riiim, pag. 267. Non è vero, come pa maggiore degli altii Cardinali,
alcuni credono, che il Cardinal Ca- anzi sopia il letto, e coi vestiti
CAM CAM 69
vea luogo la cavalcata ( Vedi ) della zione è da essi tenuta dopo la morte
famiglia Poiitilìcia, cioè del capitano del Papa , è composta de' Cardi-
degli svizzeri , de' mazzieri, de' mae- nali decano, come primo vescovo siib-
stri di cerimonie, del maggiordomo, laijicario, del primo prete, del primo
sendo mortOj a' ai febbraio, Bene- che morendo in tal tempo il Ca-
detto XIII, fece la ricognizione del merlengo, i Cardinali per la bolla
suo cadavere il Cardinal Corsini so- Apostolatus qfj/ciumy emanata nel
stituito al Cardinal Albani Camer- 1732, da Clemente XII, passati tre
lengo, assente da Roma. Da quel mo- giorni eleggono il pro-Camerlengo
,
CAM CAM 71
ministri di Roma, e dello stato ec- Camerlengo la sua patente, s\ al
clesiasticOj nelle lettere patenti, che commissario, che al sostituto, prov-
il sagro Collegio spedisce, di confer- visore, ec. architetto, ed artisti del
ma al governatore di Roma, o di conclave, e sì a nome del sagro Col-
elezione di un uiiovo_, incombe al legio (come si disse), al governatore di
Camerlengo il sottoscriverle. Indi la Roma, direttore generale di polizia.
sera del terzo giorno delle esequie Quest'ultimo deve fare il giuramento
novendiali, nel darsi sepoltura al ca- nelle mani dello stesso Camerlengo,
davere del Papa , alla presenza dei che lo riceve eziandio da tutti quei
Cardinali da lui creati, non solo ev- ministri , a' quali ha spedite patenti
vi presente il Camerlengo , ma an- in sede vacante. Finalmente dopo
che v'intervengono i suoi notari, in- l'entrata de' Cardinali in conclave,
sieme a quelh del palazzo apostoli- nella sera dopo le tre ore, si chiu-
co, e del capitolo vaticano. Fanno de, e formasi la clausura di lui, on-
essi il rogito della consegna del ca- de i tre Cardinali capi d'ordine, col
davere ai canonici di s. Pietro; e Camerlengo, ed un maestro di ceri-
fra i che s'imprimono nella
sigilli, monie, ne fanno la formale ispezione,
cassa,appongonsi eziandio quelli del con rogito, secondo la bolla di Urba-
Cardinal Camerlengo Esso viene . no Vili; però si lascia una sola por-
sempre destinato a far parte de' tre ta, chiusa con due chiavi, custoden-
f del conclave,
spetta di farla
come
, a cui
ed è per-
eseguire,
quello terna il maresciallo del conclave, per
cui quando si deve aprire per farvi
ciò, che quando nella decima con- entrare i Cardinali assenti, o per rice-
gregazione si eleggono dal sagro Col- vervi gli ambasciatori sono accom- ,
legio, a proposizione del Cardinal pagnati gli uni e gli altri dal ma-
Camerlengo, un architetto, un falegna- resciallo , e ricevuti da' capi d'ordi-
me, e un muratore pel medesimo ne, e dal Camerlengo, clie^ apre di
conclave, si ha sempre riguardo di dentixj colla sua chiave. E da ag-
scegliere quelli , che il Camerlengo giungersi , che mentre il Camerlen-
stesso impiegò per la fabbricazione go, e gli altri Cardinali capi d'or-
di esso. Appartiene eziandio al Car- dine fanno la visita del conclave per
dinal Camerlengo di deputare il com- la sua clausura interna, si fa con-
missario del conclave, che, a tenore testualmente l'esterna dal nominato
delle prescrizioni Pontifìcie, confer- avvocato commissario del conclave
mate da Benedetto XIV colla bolla e da* predetti sostituto commissario,
Inter conspicuos, nomina un indivi^ provvisore, architetto, artisti ec, as-
duo del collegio degli avvocati conci- sistiti da uno de' segretari! e can-
storiali i^Vedi)', così pure al Camer- cellieri della R. C. A., rogandosi ap-
lengo spetta nominare il sostituto posito atto, il quale si reca poi al
commissario, il provvìsore, o un prov- Cardinal Camerlengo , e ai capi
veditore del conclave, persona di sua d' ordine, allorché il maresci^allo del
fiducia, ed un dispensiere pel concla- conclave si presenta ad essi a pren-
ve, come anche dodici inservienti derne le chiavi.
scopatori o facchini^ in servigio del Da tutto ciò chiaro apparisce, che
conclave, nel quale dovranno pur il Cardinal Camerlengo nella sede
essi racchiudersi. Spedisce altresì il vacante ha molta giurisdizione e au-
72 eA M CAM
toritìi, e mppresenta in qualche for- sh Cristo, allor(;hè essa divenne pro-
ma esicriore la sovranità, liicendo ese- prietaria , e dispensalrice de' beni,
guile ^li ordini dei sagro Collegio che i fedeli depositavano nelle ma-
elettore del nuovo sovrano Pontefice, ni degli apostoli, il ricavato di essi
e godendo la singolare prerogativa di fu da questi dato in custodia a' diaco-
far battere in tal tempo monete ni per distribuirlo pel mantenimento
d'oro e d'argento, collo stemma suo de' poveri, de' pupilli, e delle vedove,
gentilizio e con quello della carica e così s' introdusse nel clero l'ordi-
di Camerlengo, che sono due chia- ne diaconale. Da questa istituzione
vi incrociate, sotto il padiglione del- derivò, come dimostra il Tommasi-
la Chiesa, segno appunto della sede ni. De vet. et noi'. Eccl. disc, tit,
num. 3o, ed il nuovo Papa lo con- disse, s. Gregorio VH, creato nel
segna ad un maestro di cerimonie 1073, era stato arcidiacono Cardi-
per farvi incidere il nome preso da nale di s. Maria in Domnioa , che
lui. Data ch'egli abbia la prima so- era la diaconia, e la residenza de-
lenne benedizione, nel recarsi all'ap- gli arcidiaconi. In essa abitò, e dis-
partamento Pontifìcio, le cui chiavi pensò a' poveri le sue facoltà s. Lo-
custodiva il Cardinal Camerlengo, renzo, che fu pure arcidiacono sotto
questi glielo consegna augurando- il Pontehce Sisto I, e per questo
s.
CAM CAM 73
merlenghi di s. Romana Chiesa, no- portando l'elenco di quelli, che ci
me che, come quello di vestarario, fu dato di rinvenire. Le loro no-
r fu dato
mana, ad imitazione
ad alcuni nella corte Ro-
di simili uffi-
tizie biografiche si potranno legge-
Panvinio però e il Ciacconio, nella mini insigni per pietà, zelo, dottri-
vita di Alessandro II, creato nel na e nobiltà di natali. Fra essi e-
1 06 1 , alìermano , che il primo , il mergono Onorio III, Innocenzo VII,
quale abbia portato il titolo di Ca- e molti altri, che ascesero alla cat-
merlengo, fu Leon diacono Cardi- tedra apostolica. Si annoverano an-
nale di santa Romana Chiesa, crea- cora molti congiunti ie nipoti dei
to da quel Pontefice, e decorato del- Pontefici ; tuttavolta è da avvertir-
la carica di Camerlengo, ossia teso- si, che il Camerlengato di S. R. C.
riere della Chiesa Romana, come non sempre si conferì a' Cardinali
dice il Cardella tom. I, p. I, pag. che anzi avvenne più volte, che do-
1 66. E vero, che in una bolla spe- vessero questa carica dimettere, co-
dita da Stefano X a favore della me si vedrà innanzi , tosto che ve-
chiesa di Arezzo, nel io57, e ripor- nivano promossi alla dignità Cardi-
tata dairUghellio, t. I, p. ^16 del- nalizia, comeGarampi nel-rileva il
per manus Gregorìi notarii et ca- XV, not. I. Ciò per altro non eb-
merarii s, Sedis Apostolicae j ma be in seguito più vigore, principal-
questo Gregorio, secondo il citato mente dopo che l'ufiìzio fu reso ve-
Cardella, non entra nel numero dei nale da Sisto V, il che con molte,
Cardinali laonde sembra non po-
: e sode ragioni scusa il celebre Car-
tersi dubitare, che il primo Cardi- dinal de Luca. Le altre cose poi,
nale denominato Camerlengo di s. riguardanti i Camerlenghi, si posso-
Chiesa Romana,
sia il nostro Leo- no desumere dalle memorie stori-
ne , dà il titolo diaconale di
cui si che, dai tanti famigerati registri dei
s. Maria in Cosmedin, come rileva- censi della Chiesa Romana [Fedi),
si da una bolla spedita in Anagni e specialmente da quello compilato
da Alessandro II, nel 1062, in fa- da Cencio camerario dalle bolle ,
mento alcuno di Cardinali, che s'in- na, per lo che si disse: « Praefectus,
titolassero Camerlengo. Il certo si }> quaestor aerarii, curator pecuniae
è, che da Rosone Breskpeare cioè , y> publicae ". S'ignora l'epoca in cui
dal II 55 circa, sino al presente morisse però è certo che, seguendo
:
74 CAM CAM
Bosone Breskpeare, inglese, nipo- Cardinale de' ss. Sergio e Bacco. Di-
te di Adriano IV, dal quale, nel venne poscia Camerlengo di S. R. C ,
del II 84, da Lucio III, Camerlen- cevette da Innocenzo III, colla dia-
go di S. R, C. , e legato a latere conia di s. Angelo, nel 12 12, o nel
in Francia, insieme col Cardinal Cen- 1 2 1 3. Indi passò all' ordine presbi-
cio Savelli, morto nel Pontificato di terale , e al titolo de' ss. Apostoli
Celestino III, o, secondo l'Eggs, nel e poi fu fatto Camerlengo di S. R. C.
I200. Morì nel 1227.
Cencio Savelli, romano, economo Tommaso, della nobilissima fami-
del Cardinal Giacinto Bobò Orsini, glia dell' Ocra di Abruzzo , abbate
il quale divenuto Pontefice col no- de' celestini , contro sua voglia , nel
me di Celestino III, nel 119'^, o 1294, fu da s. Celestino V creato
1193, lo creò Cardinale diacono di prete Cardinale di s. Cecilia, e Ca-
s.Lucia in Selci, donde passò a pre- merlengo di S.R.C. Morì nel i3oo.
te de' ss. Gio. e Paolo. Fu Camer- Teodorico Ranieri, d'Orvieto, col-
lengo, e vice-cancelliere di S. R. C, lettore apostolico nella Germania e ,
to da Clemente V, a' 19 dicembre tom. II, col. 677. Indi, nel i349, ^^
i3io. Cardinale prete de' ss. Gio. e stesso Pontefice lo nominò al vesco-
Paolo, colla carica di Camerlengo vato d' Arles, e, nel i35o, a quello
di S. R. C. Morì dieci mesi dopo di Tolosa. Dello stesso Stefano si
rici di camera erano tre, e dipende- col. 577, colle seguenti parole: « Ste-
•vano dagli ordini del Camerlengo, fy phano Aldebrando facilis fuit adi-
come si rileva nella quietanza , che >i tus ad ecclesiasticas dignitates, quod
ilde Bordis fece al collettore di Boe- w fuisset Clementis Papae VI came-
mia, ohlìgat. cameral. t. II, p. 100: w rarius et thesaurarius ".
" Quod quidem computum quam- Giiglienio d'Agrifoglio, il iuniore,
y> pluribus Domini nostri , et ejus di Limoges, fu fatto Cardinale prete
« camerae negotiis occupatis viris di s. Stefano in Monte Celio, da
•> discretis, et magistris Oddoni de Urbano V, a' 12 maggio 1367. Gli
>i Sermoneta, Jo. de Pvegio et Jo. ,
venne quindi conferita la carica di
w de Verulis ejusdem camerae cle- Camerlengo della Chiesa romana, e
". morì in Avignone nel 1 4^ i , dopo
?j ricis, comniisimus audiendum ,
7« CAM CAM
fratello del Cardinal di Limogos, tom. V, pag. 7, cioè, a' 3o marzo,
quando, agli 8 aprile iSyS, Ai elet- da vice- Camerlengo, divenne Camer-
to Urbano VI; dappoiché ricusan- lengo del Papa. Da Innocenzo VII,
dosi questi di riportar la residenza nel i4o5, fu poscia creato Cardina-
Pontifìcia in Avif^none , insorse lo le prete di s. Grisogono. Morì in
scisma di Clemente VII, col pretesto Bologna nel \f\ii. Cardella parla
che non fosse canonica la elezione del suo Camerlengato dopo il Car-
di lui, in favore della quale depose dinalato.
Pietro de Cross Camerlengo. Tutta- Stefano PalosiOj o Palocci, patii-
Tolla egli poscia pseudo-aderì al zio romano, fu canonico di s. Maria
Pontefice, che ritirandosi in Avigno- Maggiore e Camerlengo del clero
,
delle sue lettere,die » die 2 3 de- tutta volta il Cardella segue l'opinio-
« cembris, dominus Petrus Came- ne del Ciacconio, dicendo averlo Gre-
» rarius fuit in Cardinalem S. R C. gorio XI, nel 1373, fatto vescovo
« assumptus, et dieta die factus ca- Todi , e dipoi averlo dichiarato
di
M raerarius novus reverendissimus Camerlengo della Chiesa romana
« dominus Franciscus Gratianopoli- non che vicario di Roma, nel 1377,
« tanus '*. Non fu un esempio nuo- mentre Urbano VI, nel i38i , in
vo in questo secolo, che il Camer- dicembre lo creò Cardinale prete di
lengo, per l'assunzione al Cardinala- s. Marcello. Morì Stefano Palosio
to, dimettesse il proprio ufficio, ben- nel 1398, e Novacs, tom. IV, p. 235,
ché esso fosse dichiarato perpetuo dice, che Urbano VI lo dichiarò Ca-
dalla Exlnivag. di Clemente V, Ne merlengo.
Romani. Il Frigerio eljbe per suc- Cosimo Migliorali y di Sulmona
cessore de Bordis, il quale conti- chierico dicamera, collettore della
nuò nella carica , e l' Auch la di- Chiesa romana in Inghilterra, venne
mise prima di morire , come si è da Bonifacio IX fatto tesoriere , e
detto di sopra. Del nostro Pietro de 1389^ Cardi-
vice Cancelliere, e, nel
Gross trattano più diffusamente il nale prete del titolo di s. Croce in
citato Baluzio, tom. I, col. 1066, e Gerusalemme. In morte del prece-
la Gali. Christ. seconda edizione t. I, dente Palocci gli fu confermata la
col. 578. carica di Camerlengo di santa ro-
Marino del Giudice^
d'Amalfi, mana Chiesa: indi pc' suoi meriti,
fu creato Cardinale prete di s. Pu- a' 7 ottobre
1 1 4o4 j
gh successe
denziana, nel dicembre i38i da , nel Pontificato , col nome d' Inno-
Urbano VI. Da questo venne fatto cenzo VII.
Camerlengo di S. R. C. Fu condan- . Marino Vulcani, o BulcanOj na-
nato a morte nel i385 dallo stesso poletano , di nobile famiglia , teso-
Papa, per la congiura ordita in No- riere Pontificio, da Urbano VI, nel
cera de' Pagani. i38i, fu fatto Cardinale diacono di
Corrado Caracciolo 3 nobile na- s. Maria Nuova, e Camerlengo di
poletano, fu fatto da Bonifacio IX, S. R. C. , fatto forse da Bonifacio
nel 1396, arcivescovo di iNicosia, ed IX dopo il Migliorali. Certo è, clie
un giorno dopo, come dice INovaes godette venlidue anni il Cardinalato,
CAM CAM 77
giacche mori nel i4^3 in Assisi, ove tale u/Ticio dopo essersi recato a\
no del sagro Collegio, nel i44^- »> giurisdizione, grazie, sigilli , onori
Francesco Conzy^ Conziéj o Gon- a* e pesi soliti Camer-
e dovuti al
zic y che alcuni fanno vescovo di >* lengo della Sede Apostolica prò
Grenoble, e, nel iSgS, Camerlengo » tempore ... ed anche ti eleggia-
di Bonifacio IX cosicché avrebbe ,
y» mo cappellano, commensale con-
esercitato il Camerlengato circa cin- >» tinuo della prefata sede, e nostro
quant' anni. Certo è che Francesco, >i cameriere, coli' uso del rocchetto,
dopo la morte del Cardinale Tur- » cappa cappello chiavi , ed altre
, ,
reio primo legato in Avignone ac- , w insegne di tal fatta, solite a con-
caduta a' 9 dicembre i4iOj venne i» cedersi ai Camerlenghi , cappella-
dichiarato da Giovanni XXIII nel , » commensali, e camerieri ec. ",
ni,
i4i 1 5 successore al Turreio, e crea- come si può vedere pel resto del
to vicario generale della Santa Se- tenore di questa bolla all' articolo
de in quella città e nel contado , Governatore di Roma, vice- Camer-
Venesino, e Camerlengo di S. R. C. lengo, e nel lib. Officiai. Mart. V,
Dal medesimo Pontefice fu di poi part. Ili, art. IV. Lodovico Alle-
confermato nel i4i4- ^^^ ^^^^ ^ mandi poi venne dallo stesso Papa pro-
coraggio di lui furono cacciate le mosso, a' 22 giugno i4i^j ^11^ chie-
camera, ossia il tribunale della vicege- mosso nel i4^6 al Cardinalato, gli
renza dell' A. C, e nel i4i7) f^i con- fu sostituito il seguente Guidalotti.
fermato da Martino nella legazione V Siccome Francesco Conzié, o Con-
d' Avignone, il principio della quale gié, in tutto il Pontificato di Marti-
7« CAM -
CAM
ci di Camerlengo apostolico furono tomo
Italie, II, pag. ri, col. 1128,
esercitate nella romana curia da al- che Oddone nuovo Pontefice
col
tri soggetti, dal Papa successivamen- Eugenio IV incontrò una sorte ben
te destinati col titolo di luogotenenti, diversa da quella, che avea goduta
o vice-Camerlenghi, dal momento sotto Martino V. Scrissi? Stefano
che il mentovato AUemandi fu pro- Infessum nel suo Diario del i432,
mosso, a' 24 maggio 1426, alla di- che agli i i aprile fu pigliato Oddo
gnità Cardinalizia. Poccia vice Camerlengo, da Stefano
Benedetto Guidalotli , chierico di Colonna per Romando d'Eugenio IV,
camera, indi vescovo di Teramo, e bramoso di sapere dove stavano la
poi di Recanati e Macerata che mo- roba, ed i denari di Santa Chiesa,
rì a' 9 agosto 1429» siccome rile- imponendo a Stefano di condurlo
vasi dairUghelli, Ital. sacr. tom. I, avanti a se; ma Stefano operò di-
col. 1222. versamente facendolo disertare, e
Oddonef o Ottone de Varri, o per questo il Papa molto si sdegnò,
Varris di Genazzano, non di Tivoli, e minacciò il Colonnese. Oddo Poc-
chiamato dall' Ughelli de Vannis ^
cia qui nominato non deve essere
lini. Sac. tomo I, col. Zìi. Fu diverso dal nostro Varri, seppure
egU prima cubiculario di Martino V, per equivoco i copisti non iscrives-
mentre questi, nel i4i8> stava in sero il soprannome, o altro cognome,
Ginevra Cod. Canier. 588, pag. 4» con cui egli si appellava.
e fu anche canonico di Firenze, Francesco Condolniieri^ veneziano,
come si legge nel Regist. Martini V, nipote di Eugenio IV, da protono-
tomo 8, pag. 174: indi, a' 24 ago- tario apostolico, fu dal Papa dopo
sto 1426, fu dal detto Papa nomi- la sua elezione, eh' ebbe luogo a' 3
nato tesoriere, e suddiacono aposto- marzo i43i, destinato all'impiego
lico, e promosso non meno alla del Varri; ma promovendolo dipoi
1 9 settembre
dignità di protonotaro apostolico, al Cardinalato a' col ,
CAM CAM 79
B. Nicolo Albergali, bolognese, fu da Nicolò V, nel i44^j creato
da Martino Y Car-
certosino, creato Cardinale, ed essendo vescovo di
dinale prete di Croce in Gerusa-
s. Frascati, appena eletto Sisto IV,
lemme, nel 14^6, e dipoi da Eu- a' 9 agosto 1 4? I > fii fatto Camer-
genio IV, come riportano nella sua lengo R. C. ed arbitro di
di S.
vita Novaes e Cardella, Camerlen- tutti i maggiori affari Mori agli .
valoroso militare comandò le milizie pote di Sisto IV, che, nel i477j lo
di Eugenio IV contro i ribelli. Quindi fece Cardinale diacono di s. Gior-
Io Scarampi fu incaricato da Nicolò V, gio, indi vice-cancelhere a' 24 gen-
a'2 3 novembre 14^2, della visita del- naio. 1483, non nel 1482, fu
Nel
le chiese di Roma, e terminò i suoi fatto di S. R. C, co-
Camerlengo
giorni nel i465. Nel suo Camerlen- me scrivono Panvinio Marangoni ,
gato, a' 27 agosto 1460, Gilo dei ed altri. Egli fu uno de' compHci
tBuonconti di Pisa fu fatto luogo- della congiura tramatasi contro Leo-
tenente; a' 28 agosto 1460, Girola- ne X dal Cardinal Petrucci, per cui
mo Landò venne nominato vice venne privato di tutti gli onori e
Camerlengo; nel i463, lo fu Alessio beneficii, ne' quali però fu bentosto
Cesarei sanese, arcivescovo di Bene- reintegrato colla multa di centomila
vento; agli 11 gennaio 1462, lo fu scudi. Continuò nondimeno nel Ca-
? Stefano Nardini arcivescovo di Mi- merlengato; ma, per meglio dire, non
\ lane. Nel i464j nuovamente Giro- n'ebbe che il solo titolo, mentre
I; lamo Landò, indi nel medesimo Leone X, con suo breve de' 24 lu-
anno. Marco Barbo ebbe il titolo glio i5i7, commise l'amministrazio-
di commissario del Camerlengo ed ; ne di detto ufficio, a suo benepla-
a' 29 agosto i464> Vianeiro Alber- cito, a Francesco Pantalassi di Peru-
gati venne fatto vice Camerlengo, gia chiamato Armellini, e poi de
e nel i47ij luogotenente del Ca- Medici cioè quando fu adottato
,
CAM CAM 81
ventimila scucii . Dallo stesso Pio li, ad ahenare i censi imposti sui
IV, a' IO novembre i564, iU fatto fondi ecclesiastici, e morì nel i584.
Camerlengo di S. R. C, collo sbor- Filippo Fastavillaniy o Guasta-
so di settautamila scudi d'oro, i qua- villani, nobile bolognese, nipote di
li furono accettati da Pio IV, affine Gregorio XIII, nel i574, fu ele-
di non aggravare di nuove imposi- vato al Cardinalato colla diaconia
zioni gli amati suoi sudditi, com'e- di s. Maria Nuova. Per morte del
gli protestò ai Cardinali suoi nipoti, Cornaro poi, nel i584 a' r4 mag-
Serbelloni, e s. Carlo Borromeo, do- gio, venne fatto dallo zio Camer-
morte poi del Vitellozzi, a' 20 no- tuto, o vice - gerente del Cardinal
vembre, o a' i3 dicembre i568, fu Cornaro, nella carica di Camerlen-
fatto Camerlengo di s. Chiesa, ca- go, e dopo la morte di lui, diven-
rica che, ad insinuazione dello zio, ne effettivo, avendo comperata dal
nel 1070, rinunziò di buon grado Cornaro quella carica pel medesimo
al Cardinal Cornaro per la somma prezzo di cinquanta mila scudi. Mo-
di set tanta mi la scudi, i quali dal rì di poi decano del sagro Collegio,
Papa furono impiegati nella guerra nel 1 6 1 .
8a CAM CAM
1599, per morte del Gactnni, lo a vescovo di Palcstrina. Lo stesso
fece Camerlengo di S. R. C; con zio, in morte dell' Aldobrandini, gli
assoluta autorità in lutto lo stalo conferì, a' 23 luglio i638, la carica
ecclesiastico. Terminò di vivere l' ul- di Camerlengo di S. R. G., e mol-
tima notte del conclave, in cui fu te altre, fra le quali quella di ge-
eletto Gregorio XV, a* 9 febbraio neralissimo delle milizie Pontificie.
1621. Nel 1 644> dopo r elezione d* Inno-
Lodovico TakÌovìsÌj bolognese, ni- cenzo X, si ritirò il Barberini in
pote di Gregorio XV, a' i5 febbra- Francia, ove il re fra le altie prov-
io 1621, fu creato prete Cardinale viste, lo nominò all'arcivescovato di
di s. Maria in Traspontina, e lega- Reims , di cui sebbene godesse le
to di Avignone. Poscia, a' 1 6 aprile, r«idite, non potè da Alessandro VII
gli vcime conferito il Camerlengato ottenere le bolle, per non aver vo-
di S. R. C, clie poi rinunziò per la luto rinunziare, come scrivono Sam- i
CAM CAM 83
Cardinal Antonio Barberini, con di- Silvio Falenti Gonzaga , nobile
spotica autorità nel governo dello mantovano, venne creato Cardinale
stato, a segno che si disse essere prete dis. Prisca da Clemènte XII,
Annibale Jlbani d' Urbino, nipote 1802; indi lo stesso Pontefice nominò
di Clemente XI che, nel 1 7 1 1, lo ele- pro-Camerlengo il Cardinal Giusep-
vò al Cardinalato, colla diaconia di pe Boria Pamphily genovese, prima
s. Maria in Cosmedin, ed in morte del titolo presbiterale di s. Pietro
dello Spinola lo fece, a' ^4 marzo in Vincoli, e poi vescovo tusculano.
1 7 1
9, Camerlengo della Chiesa Roma- Quindi, colla stessa qualifica di pro-
na.L' Albani rassegnò questa caricanel- Camerlengo , Pio VII dichiarò il
ai CAM CAM
Mareri di Rieti, clic esercitò la ca- storo de* 2 ottobre 1887, e poscia,
rica finche i francesi, nel 1809, oc- in quello de' 2a novembre i83g, il
datario, conferitagli da Leone XII, 3> di eh, me. già vescovo di Porto
e che. ancora disimpegna qual prin- w e s. Ruffina, l'ufficio di Camer-
cipale ornamento del sacro Collegio, « lengo della S. R. C. , e volendo
di cui è degnamente decano. * noi conferire il medesimo ufficio
Pier Francesco Galleffi , nobile » al nostro diletto figlio Giacomo
di Cesena, fu elevato al Cardinala- » del titolo de' ss. Pietro e Marcel-
to da Pio VII, a 12 luglio i8o3, « lino, prete Cardinal Giustiniani,
col titolo presbiterale di s. Bartolo- « di cui nella familiare esperienza,
meo donde venne trasferi-
all' Isola, >»che ne abbiaino avuto, conoscem-
to, a' 29 maggio 1820, al vescova- « mo la provata fede, l'integrità
to suburbicario di Albano. Per la " de'costumi, e la destrezza nel ma-
detta rinunzia del Cardinal Pacca, « neggio degli affari, cose tutte che
liei 1824, fu fatto Camerlengo di » sono anche a voi bastantemente
S. R. C. Mori sotto-decano del sa- w cognite:
cro Collegio, e vescovo di Porto, di ,» Che ve ne sembra?
s. Ruffina, e di Civitavecchia, a' 18 '•> Coir autorità dell' onnipotente
giugno 1887. Il Cardinal Luigi »» Iddio, de'ss. apostoli Pietro e Pao-
Lambruschini , come segretario di >» lo, e Nostra, concediamo al pre-
stato, fece da pro-Camerlengo dalla « detto Giacomo Cardinale Giusti-
morte del Cardinal GallefFi, sino al- >> niani 1' ufficio di Camerlengo No-
la elezione del seguente attuale Ca- » stro, e della S. R. Chiesa, e tale
merlengo » lo creiamo, facciamo, e deputiamo,
Giacomo Giustiniani, nobile ro- w sua vita naturale durante, cogli
mano , fatto Cardinale prete de' ss. w assegni, privilegi, facoltà, modera-
Marcellino e Pietro da Leone XII « zioni, limitazioni e deroghe, e con
a' 2 ottobre 1826, quindi dal re- « tutte le clausole, condizioni, e di-
gnante Pontefice dichiarato prima » chiarazioni consuete da esprimersi
suo segretario de' memoriali, poi ar- >ipienamente, ed in tutta la estcn-
ciprete della basilica vaticana vacata » sione nelle bolle apostoliche , che
per morte del prelodato Cardinal » dovranno spedirsi , e colla riten-
GallefS, cui lo diede per successore >y zione di tutto ciò, che al presen-
anche nell'eminente carica di Ca- " te possiede, e degl'indulti che go-
merlengo di S. R. C. , nel conci- }> de. In nome del Padre , ->Jf del
, ,
CAM CAM 85
5» Figliuolo, -^ e dello Spirito San- quei dell'ordine de' preti; ma dopo
>t to. +^ Cosi sia'*. che il Cardinal Antonio Doria, pri-
CAMERLENGO del Sagro Col- mo dell'ordine de' diaconi , supplicò
legio Dfi' Cardinali. Nel Pontificato il Pontefice Pio VII a voler nuova-
di Leone X, adunatosi il sagro Col- mente estendere il turno del Ca-
legio, decretò che tino de' Cardinali, merlengato , colle pratiche antiche
cominciando dal primo, esercitasse i Cardinali diaconi tornarono ad e-
la carica di Camerlengo del Colle- sercitare la carica.
gio, e così in seguito in ogni anno, Questa elezione si fa nel primo
eccettuati gli assenti, i vecchi impo- concistoro d'ogni anno dopo la na-
tenti ed i malati. Infermandosi quel- tività di Gesti Cristo, in cui il Car-
lo, che esercitava il Camerlengato dinale, che segue il predecessore, ne
ovvero dovendo partire da Roma, riceve nel medesimo concistoro il
86 CAM CAM
che i Cardinali costantemente assen- suburbicarie Cardinalizie, ed i Car-
ti da Roma , benché
. vi si trovino dinali protettori delle corone propo-
nel tempo del Rotolo , di esso non nevano quelli appartenenti alle me-
possano in alcun modo godere; e se desime, spettava al Cardinal Camer-
per qualche tempo, e per causa giu- lengo del sagro Collegio il preconiz-
sta dimorassero in Roma, non par- zare, o proporre nel medesimo con-
tecipino del Rotolo, se non per la cistoro l'ultima delle chiese da esse-
giusta rata del tempo, in cui si sa- re provveduta, ed un esempio non
ranno come meglio rilevasi
trovati, tanto antico lo abbiamo nel conci-
dal De Luca, in Relal. Rom. Cur. storo celebrato da Pio VI, nel 1779,
disc. 5, num. 34, tom. XV, e dal riportato dal Diario di Roma di
Plato, De Carditialis dignitate et quell'anno num. 4^6. Sul qual ar-
officio§ II, p. 76 e 77 synopsis gomento vi sono diversi decreti e-
CAM CAM 87
poi dei Cardinali protettori delle si ha dal Cardella tomo III, p. 354,
corone, incombeva al Cardinal Ca- che Leone X destinò tesoriere, ossia
merlengo proporre le loro Chiese. Camerlengo del sacro Collegio, il Car-
Al Camerlengo prò tempore del dinale Achille Grassi^ e che fu esso,
sagro Collegio spetta celebrare la come scrivono il Moreri nel suo Di-
messa nelle esequie de^ Cardinali de- zionario, e il Fleury, Slor. eccl. tom.
finiti, e quando il Camerlengo (seb- XL,p. 223,che non solo progettò di
bene sia sacerdote) appartenga al- farsi ogni anno solenne anniversario^
l' ordine de' diaconi, e quindi come come si presentemente a'Caidinali
fa
quota della cera, che in libbre ven- Sistini, nel suo Maestro di camera^
tiquattro tocca alla famiglia del ce- Stampato in Liegi nel i634, parlan-
lebrante, si divide fra quella del so- do di detta cappella, dice, *> che la
stituto, e quella del Camerlengo. » celebra il Cardinal Camerlengo
Nello stesso modo, a' 5 novembre, »» del sacro Collegio, cioè quello, che
nella cappella Papale del palazzo >* tiene i libri ed i sigilli del sacro
apostolico , ha luogo T anniversario w Collegio, che ha cura di riscuotere
dei Cardinali defunti , istituito nel »> e tener conto delle entrate del
Pontificato di Leone X, fanno 1^17, »» medesimo ", il quale si muta ad
per suggerimento del Cardinale Achil- ogni principio d'anno.
le Grassi, eh' era allora Camerlengo Finalmente al Cardinal Camer-
del sacro Collegio. In quelf anniver- lengo del sacro Collegio , siccome
sario è da celebrarsi parimenti la accennammo , è affidata la cura
messa di requie dal Camerlengo prò di far notare , registrare , e sotto-
tempore de' Cardinali; che se questi scrivere gli atti concistoriali in un
è diacono, prega un collega di altro libro intitolato Acta concistoria-
ordine a farne le veci. lia, e delle congregazioni Cardinali-
Il celebre maestro di cerimonie zie in un altro libro detto Cougre-
Paride de Grassi, fratello del detto gationes capitiuii ordimim. Inoltre
porporato, racconta nel suo Diario, incombe a lui d' incaricare il com-
che il lodato Papa proponeva di far putista del sacro Collegio della dis-
dire messa nelle esequie anniversarie tribuzione dei predetti rotoli a' Car-
dei Cardinali da monsignor sagrista, dinali, distribuzione, che in avanti
ma che egli, il Grassi, lo persuase di fìicevasi nella solennità del ss. Na-
farla dire al Cardinal Camerlengo tale , in quella di Pasqua , e nelle
del sagro Collegio, come quello che feste della natività di s. Gio. Batti-
tiene nelle mani il denaro dello stesso sta e ancora
d' Ognissanti. Come
sagro Collegio, e fa le spese di tutti i deve questo Camerlengo ogni anno
Cardinali. Da ciòsi deduce, che (ino da per la festa del Corpus Domini
quei tempi il Camerlengo era come mandare le torcie di cera per la
88 CAM CAM
CAIMERLENGO del clero roma- tiqua, ristampata in Roma nell'an-
no. L' ufficio dì Camerlengo del cle- no 1735.
ro romano rappresenta il clero me-
Elezione del Camerlengo del clero
desimo, come sì rileva dal § i, e. 2, i
romano.
De officio camcrarìi, e paiticolar-
menle il collegio de' parrochi. Per- Questa si fa, come si disse ogni an- ,
ciò dev' essere insignito di questa di- no nell'ultimo giorno delle rogazioni,
gnitàun sacerdote idoneo. 11 Galletti, nella sagrestia della basilica vaticana
Del primicerio j p. 272,dice che la ro- per voti segreti de' canonici, e par-
mana fraternità era un antichissi- rochi di Roma, tutti in veste talare,
mo collegio composto dei canonici, e, in mancanza di alcuno di questi
e dei parrochi delle chiese di Roma, ultimi, suppliscono gli economi, non
il cui superiore chiama vasi Ree ter i o vice parrochi. In un
sostituti,
romanae fralernilatis , corrisponden- anno si scegHe il Camerlengo dal
te all'attuale Camerlengo del clero. ceto de' canonici, nell' altro da quel-
Il Moretti ne trattò eruditamente lo de' parrochi , e i candidati per
nel suo libro Rilus da/idi preshyLe- la ballottazione in numero di tre
riirnij 3o5, De veleri schola cru-
p. sono nominati dal Cardinal vicario.
cis^ collegio reetorum rem. frater- A questa elezione presiede il prelato
nilalis y et utriusque vesligiis ed il ^ vicegerente insignito del carattere
Cancellieri nella sua Sagrestia vali- episcopale, e v' interviene il segreta-
caiia, p. 16, dice, che nella sagre- rio del vicariato, ed il sostituto della
stia medesima ogni anno nell' ultimo segreteria.
giorno delle rogazioni, nella vigilia Ecco come si effettuava 1' elezione
dell' Ascensione, secondo « statata a seconda de' citati statuti, De eli-
CAM CAM 89
mina , la cui votazione seguiva co- non possa continuar nella carica ol-
me la prima, ma in urne separate, tre il biennio, dal giorno della sua
ognuna delle quali avea avanti, o elezione, anche per motivo di nuova
sopra il nome di uno de' nominati, sede vacante.
quindi quello fra i tre, che riceveva L' eletto riceve dalle mani del Ca-
maggior numero di voti diventava , merlengo che cessa, la croce, gli sto-
e restava eletto Camerlengo del clero loni, e le suppellettili del clero per
romano. Questo è quanto prescrive le processioni di esso , cioè piviali
lo statuto; ma oggi ecco ciò, che si cotte, candellieri, ed altro, facendo di
pratica nella votazione. Il vicegerente tutto ricevuta. Morendo il Camer-
consegna ad ogni elettore nel punto, lengo prima del termine del suo uf-
che si reca a votare, una palla bian- ficio , il Cardinal vicario a suo be-
ca, che l'elettore, mettendo la mano neplacito sostituisce im altro , cioè
chiusa in ciascuna delle urne,
tre un canonico se il defunto era tale,
lascia cadere in quella, nella quale e viceversa, un parroco. Se l' eletto
evvi il nome di chi egli vuole ricusa di accettare, e poscia si vuol
eleggere : nel resto si osserva il tutto dimettere dall' ufficio , il detto por-
come sopra. porato nomina il successore dal ceto,
Si deve avvertire, che non posso- cui apparteneva il rinunziante. Il
no eleggersi per Camerlenghi i coad- sostituto poi di questo non può prose-
iutori de' canonici, arcipreti e par- guire nella carica, se non nel periodo
rochi , sebbene godano voce attiva di un anno dall'elezione di quello,
e passiva nell'assenza del coadiuto: cui è succeduto, ma in sede vacan-
neppiu'e possono eleggersi i pariochi te continua nell' ufficio come sopra.
regolari, ne gli economi delle chiese Inoltre il sostituto può dipoi eleg-
parrocchiali, qualora non sieno pa- gersi in Camerlengo, allorquando toc-
tentati. chi la nomina di uno degli indivi-
Gli arcipreti canonici, che hanno dui al ceto cui appartiene.
cura d'anime, non possono essere no-
minati ed eletti nell' anno in cui ca- Dell' officio y e delle prerogathe del
de r elezione ad un parroco , ma Camerlengo del Clero Romano.
soltanto lo saranno in quello, in cui
sisogliono nominare i canonici. Do- L' officio del Camerlengo, come
po che Leone XII riparti e restrin- si esprime lo statuto, sarà d'inter-
se le parrocchie di Roma, i curati venire collo stolone dello stesso cle-
arcipreti vengono nominati quando ro, alle processioni generali, cioè
si elegge ilCamerlengo dal ceto dei del Corpus Domìni, di s. Marco,
parrochi. delle rogazioni, de' giubilei, di sede
Camerlengo del clero dura un
Il vacante e simili . 11 suo posto è
anno nell' ufficio, e non si può con- immediatamente dopo tutti i cano-
fermare, prorogare, rieleggere per nici , eccettuati quelli delle patriar-
qualunque pretesto, se non trascorsi cali , e delle insigni collegiate , o
tre anni, eccettuato però il caso del- basiliche minori. Tocca al Camer-
la sede vacante: ed allora chi eser- lengo nelle processioni ordinare di
cita r ufficio, secondo la consuetudi- portare i piviah , ec, 1' intuonazio-
ne, s'intende confermato senza nuo- ne , ed il canto delle htanie da chi
va elezione, in guisa per altro, che crederà.
,
90 CAM CAM
Essendo intervenuto il Camerlen- eserazio deve tenere nella chiesa
,
ro, dallo stesso cortile rivoltato al parroco, o dal sagrestano della chie-
conclave, interrogare ad alta voce: sa, nella quale trovasi il defunto, sia
Hahemus Poiitificem? e se venivagli di notte che di giorno, sei croci, ossia
risposto di no, allora, dopo le pre- egual numero di corporazioni di chie-
ci , intonava da'musici di cappella
s' se , o di o di secolari.
regolari ,
l' introito della messa , la quale tut- Che se per mancanza di tempo, o
tora si celebra durante il conclave, per altra causa, non possa interve-
ma non coli' assistenza del clero, e nirvi personalmente , o per mezzo
del Cameilengo. V. Novaes, Intro- del sostituto, allora lo stesso parro-
duzione alle V^ite €16^ Pontefici to. I, co, autorizzato dal Camerlengo, ne
Dissertazione II del Conclave, pa- assume lo stolone, e fa le veci di
gina 97. lui dando a portare la propria stola
Camerlengo del Clero dev* es-
11 ad altro sacerdote. Se accade, che
sere presente alle due congregazioni due o più parrochi intervengano
de' prefetti curati del clero romano, alla processione funerale , assente il
CAM CAM 9£
deve allora portare lo stolone que- citò il Camerlengato, il quale invita
gli che gode preminenza
,
Ma il . il vicegerente, e gli altri parrochi
persona del Camerlengo. Che anzi, chè dessero il loro voto; ma ancora
sebbene il cadavere si porti per tu- furono ammessi i collegii de' canonici
mularsi alla chiesa parrocchiale dei delle tre patriarcali, i collegii de'cano-
regolari, ed oltre il parroco della nici delle due insigni basiliche, cioè
stessa chiesa, sieno stati invitati an- di s. Maria in Trastevere, di san
che i frati, o altri religiosi, il par- Lorenzo in Damaso, non che il Ca-
roco, e i regolari dello stesso luogo merlengo del clero, come rappresen-
devono computarsi per due corpi tante il rimanente del clero romano,
distinti. Altrettanto si ritenga quan- da cui viene eletto, ed inoltre tre
do nelle pariocchie secolari vi sia parrochi , che rappresentassero il
il capitolo, o una congregazione di corpo di tutti i parrochi di Roma.
sacerdoti, che parimenti in un al Questi però, sebbene non dessero il
parroco devono valutarsi per due voto , presero posto dopo i padri
corpi: altrettanto si praticherà nelle del concilio, vestiti de' sacri para-
altie processioni generali del clero, menti , e anch' essi lo erano cogli
e nelle processioni, che si fanno nella abiti corali.
viso a quello che per ultimo eser- osservazioni sul nuovo testamento
,
9* CAM CAM
col tìtolo Mìrrliothecìum Evnti- le opinione,o la provano con una
geli'cuni. y. Bossiiet Hist. des va- lettera Teodosio arcivescovo di
di
riai. Gerusalemme^ il quale nell'anno 70
CAMICE. Tonaca di tela bianca, di Cristo, scrivendo a s. Ignazio di
lunga sino ai piedi , indossata dagli Costantinopoli , dice , che ad imita-
ecclesiastici nella celebrazione degli zione di s. Giacomo apostolo, egli
udicii divini. Fu eli ia mata ydlba dal adoperava una ve-
ne' divini ullizii
suo color bianco, canilsus, camìsile, ste talare di lino. Che poi fosse in
camisia, quindi Camice dagl'italia- VISOnel secolo IV, ne parla chiaro
ni. I greci poi r appellano poderes ilquarto concilio di Cartagine , il
da podaSy piedi, perchè discende fi- quale stabili ut diaconus tempore
:
poi dall' uso dei laici a divenir abi- pero se allora vestivano il
si di avvicinarsi agli altari , venia menti di seta e d'oro sul petto, sulle
cangiato con un altro più mondo spalle, alle maniche e alle falde. Di
e più nobile. Di ciò ne assicurano tal forma appunto era il Camice di
molti decreti di concilii in diversi s. Bonifazio vescovo di Ferentino
tempi e luoghi ragunati , ne' quali che si conservava nella cattedrale di
vien proibito a'sagri ministri di ce- Viterbo , insieme coli' amitto di lui,
lebrare con quel Camice, che ado- nel quale vedeva una lista di broc-
si
94 CAM CAM «
altamente per alFettuosissima esor- ammessi, vestissero un abito nero
tazione d' un patire cappuccino , con mantello dello stesso colore, an-
pianse i passati errori, e divisò ve- dassero quotidianamente all' ospitale
stire qiiellahito religioso nell'età di dello Spirito Santo, acconciassero il
apprestando loro ogni maniera di no r585 ebbe in dong una casa as-
soccorso sì dello spirito che del cor- sai comoda, ove alloggiava la sua con-
po. E siccome il vero amore dei gregazione, e preso animo per tan-
prossimi non può essere disgiunto ta avventura, allargò i suoi disegni,
dal amore di Dio, cosi egli
santo e volle che i suoi fratelli si obbli-
nel mezzo delle sue lunghe e inces- gassero a giovare gli appestali, i pri-
santi fatiche, non trovava miglior gionieri , e quelli che ammalava-
sollievo e conforto, che nel piìi fer- no nelle private famiglie . Racco-
vente esercizio dell'orazione, e nella mandò loro sopra ogni altra co-
frequenza de' sacramenti. Cresciuto sa l'assistenza spirituale delle anime,
in fama di santità, fu eletto in ca- li provvide a tale effetto dei miglio-
po a quell'ospitale, e per assistere ri libri di pietà, e compose alcune
piii efficacemente i malati, si prepa- apposite preci per gli agonizzanti.
rò a ricevere gli ordini sacri. Da Questo novello avea incon- istituto
Tommaso Goldwel, vescovo di san trata la comune approvazione , e
Asaffo, poiché riuscì bastantemen- molli si meravigliavano come un uomo
te istrutto negli ecclesiastici studii di ristretta dottrina avesse potuto im-
fu ordinato sacerdote, e incaricato maginarne il disegno, e, quel che più
poscia, nel i584, ad ufTiziare la cap- è, condurlo egregiamente ad effetto. 11
pella della beata Vergine dei Mira- Pontefice Sisto V lo confermò nel
coli, dovette rinunziare alla direzio- i586, e Gregorio XIV, nel i^qt, e-
ne dell'ospitale. Non fu però che il resse questa congregazione in Ordine
nuovo suo impiego facesse a lui di- religioso coi privilegii dei mendicanti,
menticare l'usato caritatevole ufficio: con la condizione, che in giunta ai
che anzi, l'anno medesimo, istituì a voti di povertà, castità ed obbedien-
vantaggio dei poveri infermi la sua za , vi facessero ancora quello di
congregazione, la quale porta il no- sovvenire agH infetti di peste. Il
mità, cui soggiacque, gì' impedirono nieck è piazza forte situata sopra
minimamente gli usati pietosi eser- una rocca, a pie' della quale scorre
cizii, che infermo voleva ogni gior- il fiume Smotrziez , verso confi- i
1742, canonizzando-
lo beatificò nel 1721, ne divenne vescovo Stanislao
lo due anni appresso. La benedetta Osio. Nel 1790, lo era Adamo Rra-
spoglia di tanto uomo fu riposta in sinski e Giovanni Dembowski da
,
un' arca nella sontuosa cappella a lui Pio VI fu fatto suo coadiutore con
dedicata nella chiesa di s. Maria successione. Pio VII, a' i5 mai7;a
Maddalena, degli stessi padri mini- 181 5, vi destinò Francesco Borgia
stri degl'infermi, che ne solennizza- Machiewlez. Però dopo il 1824, non
no la festa a' i5 luglio. La Chiesa ha più avuto vescovo latino, ma
universale ne celebra le glorie ai solo di rito greco-unito, e questo
18 di detto mese, non potendosi fu unito all'arcivescovo di Leopoli
celebrarle nel giorno medesimo di di rito greco ruteno ^ che riunisce
«uà morte > attesa la festa di san anche l'altra chiesa d'Halicia, es-
,
96 CAM CAM
vsendonc altiialmente insignito Mi- Colino, residenza episcopale. Il ve-
clide LcAvicki Iraslatato da Prcmislia scovato essendo sulFiaganeo prima
agli 8 marzo i836. di Bamberga, indi di Magdeburgo,
CAMLMTZA ( Olencn. ). Città e poscia di Gnesna, venne da Cle-
vescovile della Grecia nella Morca, mente VI, nel 1 346, assoggettato im-
provincia di Acaia ,
posta sul golfo mediatamente alla Sede Apostolica.
alla foce del fiume dello stesso no- La sua cattedrale, sotto l' invocazio-
me, con titolo di vescovato in par- ne di Giovanni Battista, avea quin-
s.
gislao II, duca di Pomerania, vi tras- ecclesiastica d' Alemagna, tomo II,
ferì l'antica sede vescovile, l'arric- pag. 307.
chì di beni , ed il suo vescovo di- CAMISABDI. Ramo di calvinisti
venne signore della città, e del ter- spuntato alla fine del secolo XVII. Va-
ritorio, comprendendo nella sua giu- riano gli autori nello assegnare la
risdizione Colberg, ov' eravi una di- etimologia nome. Alcuni
del loro
stinta collegiata, Gripswalde deco- pretendono che venga da CamisCy
,
cristo, della liberazione del suo im- le ravvisarvi l'area dell'antica Picen-
pero e del trionfo della Chiesa , a- tia o Picentimi j già capitale de' pi-
scrivendo tutto ciò Papa come
al cenlini, colonia trasferitavi dal Pice-
anticristo , ed al calvinismo come no. Dalle epistole di s. Gregorio I, il
vera chiesa. Que 'giovanetti lusingati quale fu eletto nel Sgo, rilevasi che
dalle sciocche di lui promesse si tra i ventitre pingui patrimonii pos-
dilFusero nel Delfinato e nel Vi Vare- seduti dalla Sede Apostolica (^Vedi),
se, e per tal modo fecero progressi, si enumera quello Campania, o
di
che molti villaggi erano del loro par- Campagna. Questa città fu anche
tito.Prima di predicare si fingeva- marchesato della nobile famigha Gri-
no addormentati ; poi sorgendo ad maldi, ed il Sommo Pontefice Cle-
un tratto, quasi che fossero divina- mente VII, a' 19 luglio i525, la e-
mente ispirati, annunziavano quanto resse in vescovato, facendola suffra-
loro di strano si presentava all'idea, ganea della metropoli di Salerno,
e tutto spacciavano come rivelazioni con mille e duecento ducati di ren-
avute nel sonno; e quegli attoniti dita. Indi venne unita alla sede di
montanari tutto credevano e a tut- Satriano, ma poscia Pio VII, ne'pri-
to giuravano. mordii del nostro secolo, colle let-
CAMMIINO (s.) nacque in Ir- tere apostoliche De melìorij quinto
landa. Non appena cominciò a co- Kalendas julii 1 818 , soppresse la
noscere il mondo, che di esso fu sede di Satriano , e l' uni a Cam-
annoiato, e riputando cosa migliore pagna, e questa contemporaneamente
il menar la sua vita nella solitudi- uni in perpetua amministrazione al-
sciato, il quale con un battaglio, det- Il citato Giuseppe, nel libro III
rebbono, che derivassero dai campa- tinnahidum pulsai. Gli antichi ado-
nelliy o dalle campanelle, che seb- peravano questi vasi metallici nelle
bene diversi di molto dalle Campa- feste de' loro dei, e si asserisce clie,
ne d'oggidi, pur ad
gradatamen- esse oltre i greci ed i
anche i persiani,
te diedero origine. Sappiamo dall'^E"- romani conoscessero l'uso delle Cam-
sodOf e. XVI li, 33, e daW Ecclesia- pane, come accennano Polibio e
stico, e. XLV, IO, che il sommo Tibullo.
sacerdote degli ebrei nel giro estre- Certo è, che riguardo ai romani,
mo della veste, che dovea sovrap- Augusto, come riporta Svctonio nella
,
CAM CAM 99
sua vita e. 91, collocò i tinlinnabuli o pubblico delie Campane, tuttavia
campanelli soliti a tenersi alle por- ciò non è sicuro. F^. Coccio in The^
te ( come si usa anche al presente) sauro, t. li, lib. I, art. 6.
nel più alto luogo del tempio di La prima menzione della Cam-
Giove Capitolino. I romani se ne pana s'incontra presso Mabillon in
servivano particolarmente nelle ter- saec. I Annal. Bened. e. XXII: » me-
me per invitare o congedare la gen- « dia nocte, pulsante Campana, ad
te dai bagni , e Strabene, 1. IV, » ecclesiam perrexit ". Ed al cap.
Geogr. ante med., parla dell'uso del- » XXV: >> quadam die, ministro suo
la Campana nei tempi di Tiberio. » Campanam subito pulsare prae-
Nelle vaste abitazioni de' magnali, per >i cepit, cujus sonilu fratres excita-
adunare le persone a mensa, usa va- « ti, ecclesiam protinus sunt ingres-
si la Campana , detta pulinentaria. » si. >» La prima invenzione per
Ve n' era un' altra per destare di altro dell'uso delle Campane è una
buon mattino i servi dal sonno, e delle tante cose, di cui confessa Po-
negli scavi dell'Ercolano e di Pom- hdoro Virgilio, De rerum Invent.
pcja si rinvennero Campane da quei lib. III e. 18, ignorarsi e il tempo
popoli usate. e fautore; nondimeno si congettura,
che la voce Campana, cui alcuni credo-
§ li. Origine delle Campane no gotica, sia stata introdotta nel de-
maggiori. clinare del VII
o derivi dal-
secolo,
l' Aes Cainpanum che essendo il _,
Sebbene gli ebrei , i greci , i ro- bronzo il più purgato e il più fino,
mani ed altri abbiano fatto uso del- era il più atto a rendere un miglior
le Campane minori, gli antichi cri- suono; o dalla stessa forma della
stiani ne' primi secoli della Chiesa, Campana , che oggi si usa , diversa
e finche durarono le persecuzioni, dall' antica, e forse per la prima vol-
non si sono mol-serviti di esse, e ta adoperata in Nola, città della pro-
to meno delle maggiori, dappoi- vincia di Campagna. Nella vita di
ché l'introduzione di queste, pen- s. Colombano, abbate nella Scozia,
denti dalle torri, o campanili, si cre- che mori T anno 590 il Mabillon ,
de non essere più antica del VI, o fece menzione delle Campane, l'uso
più probabilmente del VII secolo delle quali, ne' secoli posteriori , e
come si vedrà in appresso. A con- precipuamente nell' ottavo e nel no-
vocare il popolo, e il clero agli ufìi- no si diffuse per tutte le chiese. An-
cii divini in que' primi tempi , e
, che il ven. Beda, che visse nel VII,
avanti l' invenzione delle Campa- e VITI secolo, ne parla al lib. IV,
ne, conveniva procedere con cau- cap. 2 3. Le Campane furono conce-
tela , servendosi o dei viglietti per dute a'monaci di Monte Cassino dal
avvisare quello, che doveasi fare, o Pontefice Zaccaria nel 741, e l'Ana-
intimando in un congresso l' altro stasio racconta nella vita di s. Leone
futuro, determinandone il tempo e il IV, eletto neW^^^ '.
fecit in ecclesia
luogo, come dice il Baronio all'anno s. Andreac Campanile, et pò suit Cam-
58 num. 102. Data poi da Costan- panam cum malleo aureo Il p.
.
tino, nei primordii del IV secolo, la Paciaudi ha creduto con altri, che
pace alla Chiesa, è probabile che il battaglio , la lingua, o battocco,
poco a poco s'introducesse l'uso fosse d' oro, leggendo malleo aureo.
,, ,
glio quegli scrittori , i quali suppo- niano altro non facesse se non che ap-
nendo le Campane molto più anti- provare solennemente, od anche esten-
che, le hanno attribuite a s. Giro- dere ed applicare piìi particolarmen-
lamo, a s. Severo vescovo di Napoli, te alla liturgia cristiana l' uso dei
a s. Paolino di Nola, o a Sabiniano sacri bronzi. La maggior parte però
Papa, per lacere degli altri, che le degli scrittori ha creduto, che s. Pao-
credono usate dagli eretici meleziani lino fatto vescovo di Nola nella Cam-
fino dal 320, come scrive Theodor, pagna nel 4io> se non è stato il
lib. IV
Haercs.y o che le attribui- primo ad inventarle, almeno sia
scono a s. Stefano arcivescovo di Sens, stato il primo di tutti a far col-
o a s. Eligio vescovo di Noyon, pres- locare le Campane sulle torri vicino
so r Achery t. V
Specileg. Tutti que- alle chiese oppure ad ingrandirle.
,
usate in Italia fosse della provincia fuori del Magio e del Rocca, a ri-
di Campagna, che quindi final-
e levare nelle Campane qualche diver-
mente principiassero a chiamarsi con sità, ed a riconoscerne alcune fatte
questo nome in seguito loro rimasto, a guisa di pera, o di pileo, produce
dopo che, verso il fine del VII se- la figura di alcune Campane che ,
colo ed anche nel principio del se- esistevano nel museo Ciampini. Una
colo medesimo, s'incominciarono a era a guisa di elissoide, una di un
fondere de' grandi strumenti metal- cono equilatero, un'altra di emisfe-
lici, che si chiamarono appunto Cam- ro, armata di un sol manico. Inol-
pane, per distinguerle da' campanelli. tre dimostra l'antica forma delle
Campane di Scala e di Ra vello, for-
§ III. Forme diverse^ e qualità del mate a foggia di caldaie, la cui par-
metallo delle Campane^ loro gran- te superiore è di una tenue conves-
dezza, e di quelle più celebri. sità. Il della Noce descrive quella di
Subiaco, alta quasi il triplo del suo
Alcuni chiamarono la Campana diametro, la cui antichità rimonta
Petasum , per la forma, che ha di all'origine de' benedettini. Nel museo
cappello, e Ccdonem^ dalla voce gre- Kirkeriano se ne vede una quadrata,
ca significante la testa del papavero, e quelle di s. Giovanni di Capua,
la cui figura è rappresentata dalla a differenza della Nolana, rifusa nel
piccola (Campana. Da quest' ultima XIV secolo, il cui labbro, ripiega qual-
appellazione ne provenne, che fosse che poco dalla perpendicolare quasi
chiamato Cedonophorus colui, che formando una voluta, finiscono a modo
portava la campanella sonando e , di cilindro, ch'è laforma più usata,
precedendo il funerale, acciò i fla- e secondo la quale soglionsi fare per
mini diali avvisati dal suono si ri- lo pili le Campane di vetro, le pneu-
tirassero; uso pure adoperato in al- matiche ed altre. F. il p. Paolo Ma-
cune città afflitte dalla peste, nelle ria Paciaudi, Dissertazione sulle
quali uno col campanello precedeva Campane di s. Giovanni di Capua,
il carro, che portava a seppellire i Napoli 1750.
cadaveri delle vittime del contagio. In quanto alle qualità de'metalli,
Sì chiamò la campanella piccola col con cui si fusero le Campane , non
nome di Scilla, o Squilla ^ la cui volendosi talvolta badare a verun
etimologia viene dalla voce greca, risparmio, per renderle più preziose
che significa cipolla selvatica, giac- e sonore, vi si aggiunse qualche mi-
ché ne' tempi antichi tale era la stura d' argento, come si ha dal ci-
forma Siccome pres-
delle campanelle. tato Paciaudi Ciò nonostante il
.
so i sirii, Saditi vuol dire Sindon metallo di questa natura , come os-
Tapiri, Tympanum, quindi da talu- serva f erudito Cancellieri, non può
no si crede, che sia stala detta Cam- chiamarsi ne propriamente , né im-
pana, a guisa di una celata Cam- propriamente Corintio j dappoiché
, ,
CampaìWj e dai francesi metal dcs di una piastra di ferro battuta con
cochlesj lega però assai fragile. martello simile, detta Sacruin fer-
Ne' secoli X e XI molte Campane rum, ed anche Agiosidero ( Vedi )
si gettarono, particolarmente in Ita- la cui figura riporta il Maggi al cap.
lia, locchè prova l'eccellenza, a cui XV de Tintiiinahulis. Il p. Goar
era giunta l'arte di gettare in bron- dimostra, nel suo Eucliologio pag.
zo in queir età, vedendosi quelle 56 o , che la chiesa greca non ha
Campane ornate di simboli , di cifre mai usato le Campane, ma solo
di bassi rilievi , e d' iscrizioni { oggi- de' legni levigati e sonori , ovvero
dì molto interessanti per la storia, lamine di bronzo. Difatti nel VII
per le arti e pei riti ) , ed alcune secolo, nel sinodo generale, Act. IV,
curiose anche in versi. Usavasi so- ove si parla de'prodigii, che faceva
vente di apporvi il nome di quello, s. Anastasio martire, si racconta,
per cui ordine erano state fabbri- che recandosi le reliquie di lui in
cate , e del Pontefice e del vescovo, trionfo dalla città di Cesarea, i cit-
^^ gettate anche oltremonti, principal- santes. Anzi evvi chi assicura che ,
Nella Chiesa poi orientale furono persiani sogliono adunarsi nelle loro
,
mondo, come quella, che era alta grand' Ivano, che è una torre, ossia
otto cubiti, e sette ne avea di dia- campanile attinente alla cattedrale
metro, ventisei di periferia, e sei della città. Quella di s. Pietro ia
dita e mezzo di grossezza, ascen- Vaticano, che Pio VI fece rifondere
dendo il peso del suo metallo a da Valadier, pesa ventotto mila lib-
veuticinquemila e quaranta libbre. bre, ha undici poUici di diametro,
Quella però di Pekino, capitale della e tientacinque di circonferenza , e
Cina, sebbene inferiore in bellezza nella sua maggior altezza, cioè dal
a questa di Erfurt , è maggiore bordo sino alla sommità della ca-
nella grandezza, dappoiché l'altezza pigliera, ossia mastro manico, è di
sua giunge a dodici cubiti, il dia- palmi quattordici incirca. Con que-
meti'o dell' orificio, ossia la base, a sta Campana, nelle sere della cele-
dieci, la periferia a trentanove, ed berrima illuminazione della gran
il peso è di centoventimila libbre. cupola, ad un'ora di notte, si dà il
Lungo sarebbe se si volesse tessere segno per la illuminazione stessa,
r elenco delle Campane più rino- che forma il più sorprendente spet-
mate, che sono sparse per le varie tacolo. Il suono di lei, accompa-
parti del mondo, onde ci restringe- gnato da quello delle altre cinque
r remo a parlare delle seguenti. Campane, dà un armonioso concerto.
Monsignor Angelo Piocca ha pub- Tutte queste Campane insieme al-
P
blicato il rame d' una Campana la detta maggiore, pesano settanta-
della cattedrale di Liegi, di tal unamila settecento e ventidue lib-
gì andezza , che non può suonarsi bre. Il peso di tutte queste Campa-
che da ventiquattro uomini, i quali ne del Vaticano preso insieme è
muovono due grandi ruote su cui supcriore a quello delle Campane
è sospesa. La maggior però di tutte del di Milano, la cui Cam-
duomo
le Campane, e la vera regina di pana maggiore pesa venticinquemi-
tutte quelle, che si conoscono, e che la libbre, e le altre unite non ol-
dai russi chiamata viene V impera- trepassano le quarantasette mila lib-
tore dei campanoni^ se dee prestarsi bre . Nondimeno , tanto per riguar-
fede agli storici, è quella nel con- do al suono che al peso delle Cam-
vento della ss. Trinità presso Mosca, pane (anche a preferenza di quella
che fu gettata nel 1 746 per ordine del Gesù di Roma, fusa nel i4oo
,
doppio delle Campane della basilica Jiobù , de' 12 febbraio r685, con-
Liberiana, due delle quali furono cesse di poter nelle loro chiese aver
fuse nel i285, e l'altra nel 1291, tante Campane, quante ne accorde-
essendo stata rifusa la maggiore nel rà il loro generale , o provinciale.
i6i4j sia il più sonoro, e il più ar- Ed in Anversa la chiesa della bea-
monioso delle tante Campane, che ta Vergine è ornata di una torre
sono in Roma. B'inalmente l'antica alta quattrocento e venti piedi, con
Campana maggiore di Campidoglio, trentatre Campane, le formano
quali
che era la Patarina di Viterbo, aveva un concerto di tale armonia, che sem-
otto pollici di diametro; ma l'attuale, bra un vero organo, f^. Guicciardi-
rifusa nel i8o3, e benedetta da Pio ni in Descript. Germaniae inferio-
VII, pesa dieciscttemiia quattrocen- riSf p. IO 3.
to novanta libbre, mentre la Cam-
pana minore pesa ottomila nove- § IV. Benedizione delle Campane.
cento settantasette libbre.
Riguardo poi al numero delle Egli è ordinamento della Chiesa,
Campane , da principio non v' era che tuttociò, che ha qualche rap-
che una sola Campana per chiesa ; porto al culto di Dio, sia consagra-
ma per distinguere e significare la to con cerimonie sacre, e perciò bene-
diversità delle uffiziature e delle fe- dice le Campane nuove. Si presentano
ste, ne vennero successivamente in- queste adunque alla chiesa come i
prima di lui fosse già in uso que- bagna nell'acqua benedetta, ed assi-
sto rito , lo dice Teofìlo Raynaud stito dai sacri ministri, lava la Cam-
Oper. tom. XVI, p. 245. Seguendo pana dentro e fuori, la quale poi vie-
quelli, che si appoggiano ai Capito- ne asciugata con un mantile dal ce-
lari di Carlo Magno, in quello del lebrante , e poi dai ministri stessi.
le Romano con precetto la benedi- aromi odoriferi per far profumi alla
zione delle Campane, prima di col- Campana; finalmente si canta il van-
locarle ne' campanili ( Vedi ). gelo di s. Luca, e, X, ed il celebrante si
Il vescovo , o abbate, ec, che fa rivolge verso la Campana , fa sovra
la funzione , vestito di piviale bian- essa il segno di croce, e così termi-
co, giunto col clero presso la Cam- na la cerimonia , che si legge nel
pana, che deve stare sospesa, e in menzionato Pontificale Romano, al
modo da potersi maneggiare, e cir- titolo De Benediclione signi , yel
cuire tanto entro che fuori, si pone Campanae.
a sedere sul faldistorio col pastorale La imposizione del nome di alcun
, ,
rCj e la comare della Campana, che te, ed al capo XIV dà l' elenco dei
si benedice, una volta pra-
locchè cattoHci, che le difesero. Nondime-
ti cavasi ancora nella Germania , e no in molti paesi di religione rifor-
però fia cento falsi gravami, cui mala si suonano le Campane per
neir abbandonare la religione catto- morti, e per altre circostanze.
lica opposero alla Santa Sede alcu- Talvolta anche i Sommi Pontefici
ni di que' popoli , ritrovasi quello hanno benedette le Campane , ed
delle soverchie spese, che si faceva- oltre il suddetto Giovanni XIII, che
no dai compari, e dalle comari del- impose il nome di Giovanni Bat-
s.
presso il lìinghamo, Origin. et Ant. oltre altri antichi esempi, che per
Eccl. t. Ili, lib. VI e. V. Veggasi noi non si riferiscono , diremo solo
il Bona^ Rer. liturg. lib. J, cap. 22, dei più recenti. Nel giorno della
ilquale parla delle cerimonie analo- beatificazione di Giacinta Mariscotti,
ghe al battesimo, che si fa alle Cam- fatta in s. Pietro, nel 1726, da Be-
pane , fondato nel capo XIV del nedetto XIII, neir atrio della basili-
concilio di Colonia celebrato nel ca il Papa benedì per uso della
1536, appresso Labbé, Concil. tom. medesima una Campana , eh' egli
CAM CAM
07
tn la Bencdcllìna ( V. la descrizione sacro alla Finalmente
ss. Trinità.
clie riporta il Diario di Roma n. Papa Pio VII, a'26 noveml)re i8o5,
1 4 1 8 di tal anno ). Nello stesso por- nel palazzo di Campidoglio I)cnedi ,
tico Benedetto XIV, nel 1746, be- soleiuiemente le due Campane del
ncd\ una Campana per uso della medesimo Campidoglio, la descrizione
predetta basilica, e nel n. 4^38 del delle quali colla cerimonia relativa,
citato Diario si leggono le cerimonie, vedesi in Francesco Cancellieri; Le
che si praticarono , come nel nuin, due mioi'e Campane di Campido-
4641 ^'i sono le cerimonie fatte dal glio, B-oma 1806.
medesimo Pontefice nel palazzo qui- Veggasi altresì Pompeo Sarnelli
rinale per due Campane fuse ad tomo Vili, lettera Xll,
Della be-
uso di due chiese di Germania. nedizione delle Campane, ove dice
Essendosi infranta la Campana che questa benedizione, cioè de'cam-
maggiore di Castel s. Angelo, fatta panelli, o Campane minori, era no-
da Alessandro VII venne rifusa , ta anche a' greci , mentre si legge
per ordine di Clemente XIII, che presso Gregorio prete, che il beato
nel 1759, incaricò monsignor pa- Teodoro archimandrita tinlinnahulis
triarca de Rossi vicegerente a bene- benedixit, ed egli visse tempi di s.
a'
Clemente XIII fece nel duomo di » Benediction. 1757 ", /^. Francesco
Albano d' una Campana in onore Cecconi, Benedizione delle Campa-
della b. Vergine di s. Clemente I , jiej e suoi significati e. XVI, p. 109,
Papa, e del Cardinal s. Carlo Bor- nel Sagro rito di consacrar le
romeo, essendovi incisa questa iscri- Chiese,
zione, " Conflatam anno i643, at-^
« que anno 1755 disruptam rcstir , § V. Uso delle Campane, sacro
>* tuit, unxit, et benedixit Clemens e pubblico, e loro suonatori.
iy XIII anno 1760". Della Campa-
na per la chiesa parrocchiale di Ca- Le Campane nelle chiese fanno
stel Gandolfo, benedetta solennemen- le veci delle trombe sacerdotali de-
te co' nomi dei ss. Tommaso Be- , gli ebrei, col suono delle quali nei
nedetto e Nicola, per ordine di Cle- giorni festivi era il popolo convoca-
mente XIV, dal maggiordomo Ar- to, e, secondo gli ordini di Mosè,
chinto, nel 1773, tratta il num. movea il campo israelitico. Stante
8020 de' predetti Diarii. Il Cancel- dunque la morale necessità di dare
lieri, De Secretariis p. 1992 t. IV, in qualche modo segno al popolo cri-
De Tinlinnahulis templi vaticani re- stiano, molto ragionevolmente si deter-
cens iterato translatis, fa la descrizio- minò la Chiesa , invece delle trom-
ne della summentovata Campana be, di usare le Campane, il cui suo-
maggiore della basilica vaticana, fatta no è gagliardo, penetrante e di lun-
rifondere da Pio VI, e da esso benedet- ga durata. Come abbiamo Teduto,
ta solennemente nel portico della stes- sino ai tempi di Costantino, che, nel
sa basilica a'21 giugno 1786, giorno Pontificato di s. Melchiadc l' anno
io8 CAM CAM
3i3, diede pace alla Chiesa, non vi ni della dottrina cristiana per dar ,
«•a slato alcun segno per radunare segno delle esequie de'defunti, e del
i fctleli. 11 vescovo, ovvero il diaco- portarsi che si l'anno i cadaveri nel-
no, o i cursori, erano ([uelli, i quali le per T arrivo del vescovo,
chiese ,
« dinjes habuit ille ". Il PufFendorf sta , cioè per l' ingresso del nuovo
esaminò 1'uso da farsene nel signi- senatore, possesso dei nuovi pel
ficare la morte de'parrocchiani, Jur. conservatori ed uffiziali del popolo
Univ. p. IV n. 104. Paolo V de- romano, non che negli otto giorni
cretò si suonassero le Campane per di carnevale ad ore diciannove, ed an-
tutto il cristianesimo ad un' ora di ticamente suonò non solo per lie-
notte, affine d'invitare i fedeli a suf- te circostanze, ma anche per la
fi-agare le anime dei defunti colla , morte dei rei condannati dal se-
recita del salmo De Profundis [Ve- natore, nonché per varie giustizie.
di). Né, dice il Menochio, è ripren- Il suono delle Campane a mar-
sibile di suonarle nelle esequie per tello per pubbliche calamità, come
eccitare la pietà de' fedeli a suffra- d'incendio, d'inondazioni, e d'inva-
gare le anime di que' defunti con sioni di armate, giova a chiamar gen-
orazioni e con altre opere. E Cle- te, ad eccitare i cittadini a prende-
mente XI, nel 1703, pegli ur- re le armi in difesa della patria,
genti bisogni della Chiesa , ordinò sempre però coli' autorizzazione dei
che per quindici giorni si suo- rispettivi magistrati. Gerardo Lodo-
no CAM CAM
è perfidila e perpetua , così in que- to. La sospensione di tal suono dice ,
sta basilica ogni giorno, al mattuti- il Macri , significa , che siccome gli
no, alla messa, ed ai vespeii si suo- apostoli si tacquero nella passione di
nano sempre le Campane a festa Gesù Cristo, così anche nel triduo
come si ha dal Crescimbeni Stato , d(;IIa settimana santa suonar non si
della Papale basilica lateranensc debbono le Campane, in segno e-
p. 179. Cessando in tempo d'inter- ziandio di mestizia.
detto, e di scomuniche i divihi ufll- Cancellieri, nella Settimana San-
Il
ben quattro volte alla finestra , moria dell' istituzione dell' Eucaristia
ed ivi scomunicava i suoi nemici. da quella della passione, così la
Suonavano disordinatamente le Cam- Chiesa fra le cerimonie di letizia
pane nel pronunziar le censure, per- dà ancora varii segni di tristezza,
chè, siccome in « pulsatione Campa- il perchè dopo il Gloria ec, non
» narum ordinata, Ecclesia fìdeles solo sospende l'uso delle Campane,
« congregai sic inordinata infldeles
, come riflette Lamberti ni, Instit. 20
j> Angelo Rocca nel suo
dispergit". pag. 88, e ripiglia l' antico delle
Commentario de Campanis, Romac Troccole, come si ha da un decreto
1612, cap. XXV, tratta de tempori- della S. C. de' Riti, t. IX, pag.
bus in quibus Campanas pulsare 128, num. 3733, o tavolozze, che
non licei y et cur itaì 11 mesto si- usavansi specialmente da' monaci , e
lenzio delle Campane a cui si so- , chiama vansi Crepilaculum, Ligmmi
stituisce lo strepito di alcuni legni, congregans , malleus excitato rius ,
non solo serve a rammentare la ligneus, tabula lignea per invitare
pratica de' primi secoli suddescritta, il popolo alla chiesa ; ma si astiene
ne' quali col loro mezzo, invece del- ancora dal dare la pace. /^. Leo Alla-
le Campane, si chiamavano i fedeli tius de recentium grcecorum templis,
agli ullicii divini; ma anche ad in- ubi de chirosemantrOj aul seniantc-
dicare nel giovedì e venerdì santo rioj Theod. Laudien, Diss. hislorica
l'abbandono degli apostoli, la mor- de simandris grcecorum, sive de ritu
te, e la sepoltura del nostro divin convocandi populum ad sacra per
Redentore; ed il doppio e lieto Ugna, Regiomonti 17 16. Nella chiesa
loro suono è diretto a festeggiare ambrosiana suonansi le Campane
la faustissima mcinoria della glorio- fino alle parole del passio, emisit
sa sua resurrezione nel sabba to san- spiritum, del venerdì santo , dopo
1
CAM CAM IH
di cui tacciono iiiio qXV Alleluia del racoloso delle Campane, ci limite-
sabbato santo. In questo frattempo remo ad accennare, che quando le
adoprasi il Crotalo di lesino, come ceneri di s. Romualdo furono por-
chiamasi nel messale ambrosiano, tate in Fabriano, tutte le Campane
P^. Nicolò Sormani, V Origine aposto- suonarono da per se a festa, con
lica della chiesa milanese, e del grande stupore della città. Al mo-
rito di essa, Milano 1754. mento della morte del b. Alvaro
Nella mattina poi del sabba to di Cordova domenicano, che accad-
santo al Gloria iti excelsis ce, ri- de nel i4oo, la Campana del con-
suonano le Campane, dopo che han- vento suonò da per se. E nel punto,
no suonato quelle della cattedrale, che il b. Cirio Lunelli spirò, nel
o della chiesa matrice, e non prima, secolo XIII, in Potenza del Piceno,
sotto pena di cento ducati, secondo tutte le Campane suonarono diste-
la costituzione di Leone X, Dicni samente, senza che alcuno le avesse
intra j emanata nel i5i8, la qual mosse. Abbiamo pure, che quando
legge s' intende anche per le chiese pertossi a E.oma il corpo della b.
parrocchiali , e per quelle de' rego- Margherita Colonna, morta in Pa-
lari, a tenore dei decreti della Con- lestrina, suonarono da se tutte le
gregazione de' Riti in Oriolen. 1 Campane, con meraviglia, e con-
aprii. 1601 , e 19 febbr. 1608. corso de'romani. F^. Ragguaglio delle
Ma Benedetto XIV, confermando, Campane di p^iliglia, terra nel re-
nel 1754, i privilegi della basilica gno d' Aragona j e quante volte che
di s. Francesco d'Assisi, colla bolla 7iel i6oi abbiano sonato da se stesse,
si conosceva, o poco era comune ri, o campanili , che gli antichi cri-
r uso delle Campane , per cui si stiani solevano collocarvi ora la cro-
narra, sebbene da molti si tenga ce, ora la stella , e talvolta il gallo
per favoloso, che avendo il re Clo- con misteriosi significati. Nel i58i,
tario mandato l'esercito ad assediare la congregazione de' vescovi e rego-
Sens, i soldati rimasero spaventati lari prescrisse, che le Campane con-
dal suono della Campana della chie- sacrate, poste in una torre, o cam-
sa di s. Stefano, cui il vescovo di panile profano, non possano servire
Orleans avea comandato di suona- ad uso pi'ofano, sebbene fossero fab-
re, così che datisi improvvisamen- bricate a questo fine, meno che lo
te alla fuga abbandonarono la città. permetta il vescovo, o la consuetu-
Degli effetti prodigiosi del suono dine. I sacri canoni diedero il cari-
Borromeo, Inslruct. fah. eccl. cap. 26, aver luogo per cose profane, ne deve
procurò sempre si osservasse nella essere fatto in modo profano, come
sua diocesi. Perciò fu vietato a'iaici, imitando qualche musica teatrale ec.
canon, perlectis 25, dist. V, Rocca, Presso gli scozzesi, e gì' irlandesi sa-
De Campanario, sive de officio pul- lirono le Campane a si alto pregio,
sandi Caf?ipanaSy ^. lyS, di tenerle da esser tenuto tanto sacro, e invio-
in casa, e di suonarle se non è loro labile il giuramento fatto sopra le
permesso; concedendosene soltanto Campane, quanto sopra l'evangelio,
l'uso alle chiese ove celebrasi il san- come si ha da Silvestro Giraldi in
to sacrificio della messa, come riporta Anglic. nornian. ac topogr. hibernen.
Bonifacio, dell' Arte de' Cenni j ar- Disc. 3, cap. 33. Dimostrano la dif-
te di sonar le Campane , p. 3 1 8. ferenza dell' uso delle Campane in
Dappoiché 1' uso pubblico delle Cam- vigore della superiorità territoriale
pane non potevasi ad arbitrio usur- o in servigio della chiesa Giacomo ,
vÒsòMiymk, [^.
,
gnone, e di Loreto. In seguito ven- come pur fecero i goti , perchè ol-
ne promosso alla cospicua carica di tre la perdila dell' animale, potea
ma, il quale, nel 967, per aver Abbiamo poi da Alberico, in Chro-
discacciato Giovanni XIII per ordi- nicon ad annum 1200, che il Car-
ne di Ottone I, fu messo con un otre dinal beato Guido, o Guidone Pa-
pennato in capo, e due alle coscie re francese, già generale de' cistcr-
al rovescio d'un asino, con un Cam- ciensi,ed esaltato al Cardinalato, nel
panello alla coda. V, Cancellieri, nei 1190, da Clemente III, e decorato
Possessi p. q. della legazione di Germania, stando
I primi cristiani, siccome dicem- in Colonia, introdusse il costume di
mo a Campane, obbligati nelle per- dare col Campanello il segno dell'e-
secuzioni a celebrare le sagre fun- levazione dell'ostia, e del calice nel-
zioni in luoghi nascosti, non pote- la messa, e quello di recarsi il ss.
vano in essi far uso delle Campane, Viatico agl'infermi, costume che poi
il suono delle quali li avrebbe sco- fu abbracciato da tutta la Chiesa.
perti; al più per fissar meglio l'at- Non può dunque ammettersi, che
tenzione degli assistenti in certi Gregorio IX, nel 1239, sia stato il
momenti delle stesse funzioni, come primo ad ordinare il suono della
della consacrazione, della predica, del- Campanella all'eie vazion e, per av-
le orazioni, adoperavano il crepita- vertire i a genuflettersi, e ad
fedeli
citlum istromento sonoro di legno.
, adorare gran mistero, come vor-
il
Soltanto nel secolo XI , per op- reljbero l'autore della vita di Gre-
porsi all'eresia di Berengario^ e dei gorio IX, appresso il Muratori Re-
Sagramentarii^ sembra, che siasi in- rum Script. Ital. t. Ili, pag. 582,
trodottoil pio costume del suono del e l'annalista Spondano all'anno 12 39
Campanello alla elevazione dell'ostia, num. 12. Senonchè dovrà ritenersi
e del calice, preceduto ed accompa- piuttosto che Gregorio IX approvò
gnato in alcuni luoghi da quello tal religiosa pratica. V. Maldonato
delle Campane maggiori, per ecci- De Ccsremoniis in t. III. Bihl. Liturg.
tare non solo gli astanti all' adora- A questo proposito il Mayer de-
zione, ma anche
popolo che sta il , scrive il calice di s. Malachia, arci-
fuori della chiesa. Questo viene ram- vescovo d'Armadi morto nel ii4^^>
mentato da Ivo, o Ivone di Char- conservato a Chiaravalle, come at-
tres, in Epist. CXLII, il quale ver- testano Mabillon e il Bona, calice dal
so l'anno i 1 1 5, ringraziando la re- cui labro pendevano all'intorno va-
gina d'Inghilterra Matilde, per aver- rie Campanelle, per invitene i fede-
gli regalate alcune Campanelle, le li col loro suono all'adorazione. Nel
disse che col loro suono si rinnova- vecchio testamento i leviti suonavano
va in lui ogni giorno la sua memo- le trombe d'argento, per eccitare il
k
, ,,
scrive, che si accompagni col suo- usano qual distintivo speciale delle
no de' piattij e delle Campanel- basiliche diGiovanni, di s. Pie-
s.
zie, il Cardinale più degno suona il dinario sono torri , o edifìzii assai
de' Campanili. Ma sebbene gli archi- chiese, ed altri edificii provò gran
tetti cristiani avessero il buon senso mutazione. Gli arabi, o saraceni
nella costruzione delle chiese d' imi- avendo, al paro de' romani, formato
tar quella delle antiche basiliche, rapidamente il loro impero nell'A-
in materia di Campanili, non tro- sia, nell'Africa, e nei regni di Sici-
varono ne presso gli antichi ne , lia, di Spagna, e sino nel centro
presso i primi cristiani niente ad della Francia, cambiarono da per
imitare benché esistessero edifìcii
, tutto, e a modo loro le arti, e le
altissimi, e fra gli altri la torre scienze , innalzando fabbriclie son-
dei Cerchi, e i settizoni ce. Questi tuose con un sistema di architettura
esemplari ed altri a nulla servirono dilFerente, ed in tutto opposto a
per loro, ne poterono cavarne profìt- quella degli antichi greci e roma-
to,come aveano fatto delle basiliche, ni, sia determinando forme, propor-
onde per costruire i Campanili, al- zioni, ed ornati a'ioro edifizii regolate
zarono torri quadrate altissime, di i muri
dal solo capriccio, sia facendo
opera laterizia, con più ordini di traforati a giorno ad imitazione di
archetti semicircolari, sostenuti da merletti e lìlagrana e sia unendo ,
ta volamen ti, e per loro ornato niente ostante devesi confessare, che i loro
altro adoperarono, che piccoli dischi artisti portarono al sommo grado
di marmo, di porfido, di serpenti- l'arditezza nella costruzione. La loro
no, o piatti concavi di maiolica di architettura fece grandi progressi,
diversi colori. Questo modo di fììb- prima sotto i nomi di araba , mo-
bricarc i Campanili diventò pure la resca , saracena , e poscia di gotica
norma per quei di tutte le chiese moderna, perchè Carlo Magno l'a-
di Pioma, ed altrove, fino al secolo dottò ne' principali edificii d'Acquis-
XV. Di fatti tali sono oggi ancora grana,. preferendola al gotico usi tato
i Campanili delle basiliche di san sino allora j ch'era tanto pesante,
Paolo, e di s. Lorenzo fuori delle quanto questo era leggero e svelto.
mura, di s. Croce in Gerusalemme, Su tal gusto furono edificate le
di s. Maria Maggiore, eh' è ancora chies*e cattedrali, e i Campanili di
,
ed anche d' Inghilterra, come può offre poco del gotico. Poco altresì
vedersi nel Monasticon Anglìcaiiuniy di tal sistema offie quello di s. Ma-
con ornati curiosi, con nicchie, con ria del Fiore di Firenze eretto nel
guglie, statue, piramiduccie, anima- l336, ricco di marmi di diverso
li ed in cima con una croce di
, colore, con varie statue di valenti
metallo, o ima stella, ed alcune volte artisti. Lo diremo del Cam-
stesso
con un gallo. Su questo proposito panile di Chiara in Napoli, inco-
s.
pure per j Campanili. Quello di XV, diremo che verso la fine di esso
quest' ultima chiesa è uno de' più prese l'architettura medesima sistema
alti dopo quello di Cre-
d' Italia , migliore, mediante il Brunellesco in
mona, ed è maggiormente ammira- Firenze, ed in Roma per le cure
,,
colorati, e collocati a guisa di squa- citato Fontana, che dalle parti colos-
ma di pesce, ed anche con semplici sali, ond' è composta la facciata va-
tegole. Ma nel secolo XVI l'architet- ticana, sarà sempre difficile di col-
tura avendo fatti progressi strepitosi, locare Campanili corrispondenti.
i Campanili migliorarono , e diven- Molte sono le chiese in Roma,
nero per sempre fìssi nelle loro for- che hanno due Campanili, e questo
me. Mirabile è quello eretto da Gre- modo di adornare le facciate delle
gorio XIII sul campidoglio con ope- chiese fu imitato in Italia ed oltre-
ra di Martino Lunghi , di diversi monti, ma delle diverse loro forme,
piani, e tre ordini di pilastri. Alzò e- e di tutto ciò, che riguarda i Cam-
gli una torre quadrangolare in mez- panili, oltre i relativi trattati di ar-
zo al palazzo del senatore ,• ed in chitettura, F". la lellera del p. Gia-
cima sopra alta base è collocata como Pouyard a Francesco Cancel-
la statua di Roma vestita col sago lieri, e le opere De secretariis etimi-
militare, coli' elmo in capo , e colla corimi ac veterwn chrislianorum^ ac
croce nella destra, per esprimere forse, veteris, et iiovae basilicae vaLicanae,
che benché Pv.oma pagana avesse con- p. 134*3!, De turribus campanariis
quistato il mondo colle armi, Pioma veteris bas. valic. tom. II; et de
cristiana lo avea sottomesso colla tempio s. Marine in turni ^ si ve tur-
croce di Gesù Cristo. Ne Campani- ribuSj ibid. pag. i344- ^l Campa-
le con meglio adattati po-
ornati nile ritrovato nel tempio vaticano
teva inventarsi pel Campidoglio cri- da Michelangelo Simonctti.
stiano, né si potea terminare in mo- Finalmente i Campanili, che sosten-
do più imponente la facciata di quel gono, e custodiscono i sacri bronzi,
celebre palazzo. Dalla parte della formando una parte non ignobile
piazza, fra i due piani del Campa- nelle chiese, godono il privilegio del-
nile, vi fu pure collocato 1' orologio l'asilo dell' immunità ecclesiastica, an-
Nel INIacri si riporta la figura di Allacli Hee ber, cioè Dio vero ed uno.
questo carroccio, o Campanile porta- La voce del Minaret di s. Sofia
tile, secondo il diligente disegno di si sente Di queste
fino a Pera,
Antonio Campo, pittore cremonese, il torri o minaret delle moschee, col-
quale soggiunge, che, nel 1081, i cre- la ringhiera sopra, e che servono
monesi nominarono detta macchina invece di campana ve n' ha gran ,
da bovi coperti
rosso, e veniva tirato In quanto poi agli orologi da Cam-
di panno vermiglio. Sovr' esso i fio- panile, oltre quanto si dirà al detto
rentini inalberavano la loro ban- articolo, qui indicheremo solo, che
diera rossa e bianca, e vi portavano cominciarono verso il secolo o XT, X
la loro celebre grossa campana, chia- e che uno de' più rinomati è quel-
mata la Marlinella, che faceva an- lo della chiesa di Dijon in Francia.
che r uiììcio de' tamburi, come ab- Questo in epoche diverse ha ricevu-
biamo dal Denina , dal Villani da , to varii cambiamenti; le tre figure,
Leonardo Aretino e dall' Ammirato. che vi si rappresentano sono di un
Ed in geniu'ale nel carroccio s' inal- nomo, di una donna , e di un fan-
berava la bandiera del comune, vi ciullo. Le prime due figure munite
si celebravano i divini misterii, e si di martelli battono la campana gros-
collocavano vasi, ed altri oggetti pre- sa,ed il fanciullo batte la minore. Ad e-
ziosi. Federico li, qual alleato de' ro- sempio degli antichi, che, come si disse,
mani avendo, nel 1287, vinti i mi- sulle torri, e ne' luoghi elevati tenevano
lanesi , mandò a Roma il loro car- sentinelle col tintinnahulo o campa-
roccio, siccome il più illustre, e sin- nello j nel medio evo si posero sulle
goiar ornamento del suo trionfo. Par- torri , e ne' luoghi elevati , alcune
landosi all'articolo Carrozza (Fedi), guardie, che dovevano vegliare alla
dell'origine dei carri, si riportano quiete pubblica e dar avviso sia
, ,
Francia a salvarsi dall' ira di quel valdesi, detti Poveri di Lione^ che
monarca. Il Pallavicini, nella storia coi loro errori aveano poste profon-
del concilio di Trento, parla assai de radici. Trasferito da Trento a
lìene del nostro Porporato che fu
, Bologna il concilio generale, ebbe
ai comizii di Adriano VI, Clemen- l'onore di ricovrare i padri di quel-
te VII Paolo III.
e Dopo aver l'inclito consesso nella propVia casa,
pacificato Clemente VII colla casa ove tennero le loro congregazioni ;
Colonna, Paolo III nominollo fra i nel qual tempo oltre a lui abitava-
tre Porporati, che come legati a la- no la stessa casa altri quattro vescovi
tere dovevano dar principio all' ecu- della famiglia Campeggi, che Leo-
menico concilio. Dopo aver ottenuto, ne X grandemente avea beneficato.
nel i537 , il vescovato di Sabina, Tia i beni considerevoli, ch'ei fece,
pieno di meriti morì a Roma nel abbelh la basiHca di s. Petronio,
1539 nell'età di sessantacinque anni, ornandola di una tribuna magnifica
ed ebbe tomba nella chiesa di s. all'aitar maggiore sostenuta da quat-
Maria in Transtevere. Depredata la tro colonne di marmo, e lavorata a
casa di lui nel sacco di Borbone, si finissima architettura. A Bologna ri-
ritirò in Castello s. Angelo, col Pon- covrò i gesuiti, protesse i cappucci-
CAM CAM 127
ni , e gli eremiti di sant' Agosti- te Capitolino, il più celebre di tutti,
no. A
premio di tanti meriti Giu- sul quale era la rocca. Non è del
lio III, ai 20 dicembre del i55i, nostro divisamente fare il dettaglio
cveollo Cardinal prete di s. Lucia di un luogo, la cui rinomanza suo-
in Septisolio ma dopo tre anni, nel
; na ancora formidabile da un capo
i554, mori a Roma, quando com- all'altro del mondo, avvegnaché ri-
piva il decimo lustro. Ebbe egli o- piene sono le storie delle sue glorie,
norevole tomba presso a Lorenzo e gl'itinerarii e le guide di Roma
suo padre, nella chiesa di s. Maria ne danno esalte descrizioni Solo .
in Transtevere. Tra' suoi scritti si an- diremo alcuna cosa della primiera
noverano alcune opere dommaliche. erezione de' suoi monumenti, e di
CAMPI Egidio Cardinale. Egi- ,
quanto servì a renderlo celebrato,
dio Campi, dei signori di Tourville, ricordando altresì cronologicamente
era oriondo di Rouen di Francia. quanto fecero i Papi per ridurlo al
Fu celebre teologo di Parigi, cano- presente stato, che, sebbene inferiore
nico di Rouen, confessore e consi- all'antico, tuttavoUa è vago e son-
gliere del re Carlo VI} e venne pro- tuoso.
mosso, circa il 1409 ^ vescovo di >
Prima dunque di parlare dell'an-
Coutances in Normandia ; poco do- tico, coll'autorità del Vasi, Itinerario
po Giovanni XXIII creoUo Cardinal di Roma p. 226, e del Martinelli,
prete ai 6 giugno i^w, ed egli col- Roma ricercata nel suo sito pag.
ia sua erudizione, e con l'opera fa- 186, diremo, che Numa Pompilio,
vorì molto la Chiesa di Dio. Carlo secondo re di Roma, il quale abitò
YI pel suo valore lo spedì am- sul monte Quirinale, edificò nel luo-
basciatore all'antipapa Benedetto XIII go, ove oggi è il giardino Barberi-
in Avignone coi duchi d'Orleans, di ni, un piccolo tempio (con tre cap-
Berry e di Borgogna, per termina- pelle dedicate a Giove, a Guinone,
re una volta l'orrendo scisma che , ed a Minerva), che prese il nome di
lacerava la Chiesa. Fu al concilio di Campidoglio. E siccome, ad imita-
Costanza, ed alcuni vogliono, che zione di esso , fu poscia eretto un
fosse primo presidente del collegio tempio sul monte Saturnio , que-
di Navarra, fondato a Parigi, e pri- sto prese il nome di Capitolino , e
mo elemosiniere della Francia. Alo- poi Campidoglio j onde per distin-
ri nel 141^5 dopo due anni di Car- guere il luogo dell' antico tempio
dinalato. 11 BaluziOj nelle note alle da quello del nuovo, si appellò il
vite dei Papi di Avignone alla pag. primo Campidoglio vecchio , se-
132*2, nomina il Campi, ma non condo la opinione più comune degli
parla del suo Cardinalato, locchè fa antiquaria V. Nardini del Campii
dubitare della sua promozione, seb- doglio antico sul Quirinale, Roma
bene l'Eggs, nel supplemento alla Antica li 4495 6 del nuovo, ivi
p.
sua porpora dotta pag. 171, lo an- p. 797 ; Matth. Mayer, Roma Septi-
noveri fra' i preti Cardinali. Collis antiquae, Romae 1697.
CAMPI Pietro, Cardinale. V. Il monte Saturnino o Capitolino,
Chappes. uno de' più rinomati di Roma, è di-
CAMPIDOGLIO , Canipìdolio , viso da due sommità, che lasciano
Capitoiiuni. Nome di uno de' sette un piccolo piano nel mezzo, dove
colli di Pioma, chiamato anche mon- oggidì è la piazza, denominata in-
ia8 CAM CAM
termonzio. Quella parte del colle al de' servi, col fine di accrescere abi-
nord si disse Capitolium ^ Capitoli- tatori alla sua nuova città ; in pro-
no, e Campidoglio pel motivo, che gresso si è costrutto l'arco di Nero-
si dirà ; l'altro al s. o. , ove fu la ne nel mezzo di un portico quadra-
l'occa, si disse Rupti Tarpea (arx to fatto da Scipione Nasica.
Capilolina)j e più anticamente ^Vz^- 11 Campidoglio era circondato di
umano, che altri dicono fosse già te- ca. La tei'za via avea il suo princi-
mani si tenevano pubbliche adunan- molo per la vittoria, che riportò sui
ze. Da qui davasi legge a tutto il ceninesi. In questa avendo egli uc-
.mondo, riunivasi il senato, e poi co- ciso ilAcrone portò sul Cam-
loro re
stringeva nsi i cristiani a sagrificare opime di lui, co-
pidoglio le spoglie
ai falsi dei. NcU'intermonzio era l'a- me segno di glorioso trofeo, ed a-
silo stabilito da Homolo pel rifugio veudolc dedicate a Giove, esse in-
,
,
nel principio dell'anno il chiodo an- Tabulario (di cui non ha guari
nuale^ cioè un chiodo, che figurava scuoprironsi bellissimi avanzi), cioè
l'unità dell'anno decorso, affinchè r archivio pubblico , dove si conser-
dai diversi chiodi conficcati si po- vavano quattromila tavole di bron-
tesse desumere il numero degli an- zo, sulle quali erano registrati i
romani, eoque iure habebant thea- anzi pel magnifico suo complesso, è
tra, thermas, et capilolia. Può ve- l' edifizio più considerevole di essa.
deisene la lunga enumerazione nella Questo è il Campidoglio di Washin-
C. P. del Ducange, e nel suo Glos- gton, città principale degli Stati Uniti,
sario alla voce Capitolium , come fondata nel 1791 ad onore del fa-
anche nel supplemento del Carpen- moso generale di tal nome; Campi-
tier alla stessa voce, ove si trovano doglio , che, arso dagl' inglesi , fu
ran\|nentati i Campidogli di Carta- restaurato nel 181 5. Esso è costruito
gine, di Capua, di Narbona, di di pietra bianchissima, colla facciata
Augusta, di Colonia, di Treveri, decorata da portico sostenuto da co-
di Verona, ec. Quindi ebbero pure lonne d'ordine corintio, ed ha tre
Campidogli Bizanzio, Cesarea, Ra- cupole. Contiene due vastissime sale,
venna, Milano, Autun, Nimes, Be- una molto elegante per la cameia
sanzone Reims , Tolosa , ed al- , de' rappresentanti , l'altra più mae-
tre città ^i Francia. Del Campido- stosa pel senato; nel centro poi ve
glio Ravennate si fa menzione nel u' ha una terza egualmente spaziosa
CAM CA M i3
por r Inaugurazione, in cui delìbono ascende da due rami di grandiose
istallarsi i presidenti, ed ove si adu- scale, ornati nel centro da bella
na il congresso, o corte suprema fontana, la quale ne'possessi de' Pa-
degli Stali Uniti ogni volta che le pi , e de' senatori talvolta gettò vino.
circostanze esigono la riunione delle Ivi, fra le statue dei due fiumi Ti-
due camere in un medesimo locale. gri e Nilo, vi è quella di Roma di
Avanti di parlare cronologica- porfido, sembianze di Mi-
sotto le
mente di qualche piti rilevante aned- nerva, scavata già in Cori, feudo
doto riguardante il Campidoglio ro- del senato romano. Sovrasta tal pa-
mano, dopo che i Sommi Pontefici lazzo elevata torre con campanile,
divennero sovrani di Roma , ed in- ed orologio, dalla cui cima l'occhio
nanzi di dire della progressiva ere- spazia da un lato su tutti i vecchi
zione fatta dalla loro munificenza ruderi della dominatrice del
illustri
che divenne il patriarchio apostoli- tresìi del mercato, che avea luogo
co. Ma pel trasporto della sede im- sulla piazza di Campidoglio e sue ,
nel 47^5 estinsero il romano impe- Roma ne' secoli di mezzo s'incontra
ro di Occidente, il Campidoglio de- in un diploma di Pietro Leone, il
cadde dal suo splendore, finche To- quale per violenza fu eletto pseudo-
tila co' suoi goti lo incendiò intera- Pontefice, nel 1 3o, contro il legit-
mente alla metà del VI secolo. Verso timo Innocenzo II, col nome di A-
poi l'anno ySo diedesi Roma, e il nacleto II. Volendo egli imitare la
suo ducato spontaneamente a Pa- pia beneficenza de' successori di san
pa Gregorio li, e però sotto di lui Pietro verso i sagri templi, conce-
ebbe origine il dominio temporale dette tutto il monte Capitolino alla
de* Pontefici, e l'esercizio della piena chiesa eretta sul Campidoglio da s.
amministrazione delle cose civili prin- Gregorio I, fino dal ^gr, dedicata
cipiò quindi sotto il Pontificato di alla ss. Vergine, ed a s. Gio. Battista.
CAM CAM i33
Essa fa innalzata sugli avanzi deltem- palazzo di Canipìdoglio, con una
Ì)io di Giove Capitolino, onde si disse mitra di carta in capo, e colla fac-
prima s. Maria in Capitolio, e poi cia unta di mele, per tutto il tem-
in Ara-Coelì per la tradizione, che po del mercato. Da tuttociò sem-
Augusto avesse in quel luogo innal- bra che il sito, in cui era colloca-
zato un altare, col titolo Ara pri- to questo leone, fosse destinato pel
Jìiogeuili Dei^ dopo aver appreso la castigo de' rei. Inoltre apparisce dal
nascita di Gesù Cristo, come si di- citato Cancellieri , che in alcuni
rà all'articolo di quella Chiesa , di- tempi siasi mantenuto in Campido-
venuta allora una delle venti abba- glio un leone vivo, e ne riporta i
zie privilegiate Roma, apparte-
di documenti e gli esempii fra' quali ,
nente a' monaci benedettini. La det- un diploma del 1283 di Carlo d' Au-
ta concessione ebbe pure l'indicazio- gi ò, che nomina il custode del leo-
ne Terra ante
de' confini, dicendosi ne, e la sua provvisione, ed il Mu-
monasteriiim, qui locus nundinarum ratori, anno i^ii, tom. XXIV, i?er.
vocatur^ donando ai benedettini to- Ital. ,
parla della morte e sepoltu-
tani montem Capitola in integrum ^ ra del leone, che stava nel palazzo
con tuttociò che in esso contenevasi maggiore CampidogUo, perchè uc-
di
cioèdomos casalinas cryptas, er- , cideva i mercato poi del-
ragazzi. Il
gastoria, cioè le botteghe, in mer- la piazza di Campidoglio si esten-
cato, ed in conseguenza anche una deva alle chiese di s. Biagio, poi
torre, che vi era detta perciò del
, dedicata alla b. Rita da Cascia, ed
mercato, di cui parlasi nello statuto a quella di s. Giovanni de Merca-
romano, e in altri luoghi. Egual tOy o in Mercatelloy oggi delta di
concessione dipoi fu confermata da s. Venanzio de' camerinesi. Fu pro-
Innocenzo IV che, nel i25i , con- seguito il mercato in Campidoglio
segnò la chiesa ed il monistero ai fino al secolo XV, finché il Cardi-
frati minori osservanti di s. Fran- nal di Estouteville, Camerlengo di s.
cesco, facendo altrettanto, nel laSg, Chiesa, nel i477> lo trasferì in piaz-
Alessandro IV. La costituzione di za Navona nel mese di agosto, ove
Anacleto II antipapa fu riferita dal- ancora si tiene nei mercoledì. Tut-
l'annalista Wadingo all'anno i25i ,
tavolta una specie di mercato si con-
num. 44> 6 poi dal p. Casimiro tinuò fino verso il secolo XV sulla
da Roma, Memorie istoriche del- piazza di Campidoglio, colla vendi-
la chiesa e convento di s. Maria ta de' generi, per essere frequentato
in Araceli, ^oma lySG p. 4^2 e seg. a cagione de'tribunaU esistenti in
Anche dallo statuto di Roma ri- Campidoglio.
levasi espressamente, che nella piaz- Nel suddetto secolo XII, oltre
za di Campidoglio facevasi il mer- quanto si è detto del monte Capi-
cato in un giorno determinato, per- tolino dato a' benedettini dall' anti-
chè ivi si dispose, che se qualcuno papa Anacleto II, già il Campidoglio
degli esecutori , spedito dai giudici cominciava nuovamente presso i roma-
ad entrare a forza nelle case, aves- ni a riguardarsi con rispetto e predile-
se trasgredito gli ordini avuti, il zione, radunandovisi per le cose pia ri-
contravventore dovea subire la pe- In fatti abbiamo, che il Pa-
levanti.
na di stare a cavallo di un leone pa Innocenzo II morì a' 24 settem-
di maamo, esistente nelle sccje del br« 1143 pel gran dispiacere, che
•r34 CAM CAM
ebbe ,
perchè i romani , avendo detta Patarinrij di otto palmi di
terminata la guerra co' tivolesi, ra- diametro, ch'era del comune, fu tras-
dunati tumulluarianiente nel Cam- portata in Campidoglio, e servì sino
pidoglio, risolvettero di rientrare al declinar del secolo XVI II a pub-
in campagna, e continuar la stessa blicare il carnovale, a suonare nelle
guerra. Indi aggiunge il Panvinio, che più liete circostanze di Roma, a da-
sul Campidoglio, contio il volere del re il segno della morte del Sommo
Papa, i romani eressero un nuovo Pontefice, ed a festeggiare il passaggio
corpo a forma di repubblica, eleg- dei Papi dal Campidoglio al Late-
gendo dall' ordine equestie alcuni rano pel possesso (Fedi). 11 Venuti,
senatori, coi consoli, ed un patrizio, Numis. Pont. p. 147, vi aggiunge
die fòsse come capo con (Jegli altri, l'incarico di annunziare la morte di
alcuni giudici, ad esempio degli an- qualche reo condannato dal senato-
tichi romani, per cui furono scomu- re. Chiamossi tal campana la Pata-
natoria, e per quella di patrizio [P'e- che fosse in qualche altra torre, la
di), volendo il Pontefice reprimere quale forse sarà stata la così detta
gl'insorti, e cacciarli dal Campido- Torre del Mercato.
glio, allorché vi ascendeva con un L'anonimo, che scrisse la vita d'In-
esercito, fu colpito da una sassata, nocenzo 111 eletto nel 198, presso i
che lo portò al sepolcro a' i5 feb- il Baluzio, narra che Pandolfò della
braio I 145. Per quasi cinquant'an- Suburra senatore di Roma, si mos-
ni durarono le discordie civili tra i se contro i viterbesi che avevano ,
di Roma ( Vedi). D'allora in poi i fosse tal carceie dove adesso sono,
tempi per la Chiesa furono più tran- le carceri capitoline, luogo che allora
quilli. chiamavasi cancelleria^ come si rileva
Tra le campane destinate an- dagli Statuti di Roma. I rei però
che a chiamare a consiglio gli abi- decapitavansi presso la chiesa di s.
portano a detto anno l'annalista Ri- gna ai suoi vi cari i, a condizione che
naldi, e il Vendettini, del Senato glielo dovessero restituire all' arrivo
Romano p. 222, si fecero per la dell'imperatore. Ma tornato a Ro-
concordia stipulata da Gregorio IX, ma il senatore, i vicarii ricusarono
ed il Malabranca
senatore Angelo ,
di rimetterlo in sue mani ,
perchè
a nome roma-
del senato, e popolo Roberto d'Angiò, re di Napoli, avea
no, e molte memorie si hanno dal- spedito in Roma suo fratello Gio-
le storie sul Campidoglio, sul sena- vanni principe di Morea , affuichè
torato di Carlo I d'Angiò, la cui coll'esercito impedisse la coronazione
statua vede nel salone del palaz-
si di Enrico VII. Allora questi spedi
zo senatorio con otto versi latini alla città Stefano Colonna, perchè
sotto, e la data i4^r, cioè dell'an- co' suoi provvedesse contro gli sforzi
no, nonché della torre del Mercato, scimbeni nello stesso anno pubblicò
presidiando ancora il Castel s. An- anzi gli Atti di tal solenne corona-
Kienzo e lo spedì in Roma per ri- popolo massacrò tutti gli oltramonta-
comporre le cose, ed in fatti cacciato ni, che abitavano in Roma. Ciò non
dal Campidoglio Francesco Baron- pertanto in sebbene ad
progresso,
celli, che si era usurpato il supre- Urbano VI, nel
1389, ^^^^^ succe-
mo potere, esercitò severa giustizia duto Bonifacio IX, alla morte del-
contro i primarii signori. Ma insu- l'antipapa, in Avignone ove si era
perbitosi, e commettendo parzialità fissato, fu continuato lo scisma dal
allorquando ammoniva i principali falso Pontefice Benedetto XIII. Pie-
del popolo, che procuròguadagnare no di coraggio Bonifacio IX si fece
anche con una pittura da lui fatta rispettare in guisa, chedopo la ce-
esporre sul palazzo di Campidoglio, lebre concordia del senato romano,
aizzò invece i romani alla vendetta restaurato il Castel s. Angelo, forti-
strati , cioè sette governatori con gelo, ovvero di Ripa, con tre altri
amplissima potestà, Eugenio IV si compagni, e furono impiccati i due
salvò colla fuga. Intanto aggredito fratelH alle finestre della prima sala
da'romani il Castel s. Angelo, riuscì di Campidoglio, e fu tagliata la te-
al castellano farne alcuni prigioni, sta a Gio. Antonio Arlotto a pie-
che furono ricambiati col Cardinal di delle scale. Questa giustizia venne
camerlengo il quale venne posto
, fatta senza il suono della campana di
in liberta. Passati cinque mesi dalla Campidoglio. Sul suono della cam-
partenza di Eugenio IV, i romani pana aggiungiamo, che negli antichi
si sottomisero a lui, onde si crea- Slatuti di Roma si prescrive, che
rono nuovi magistrati in nome del- » mareschalchi, et ofliciales domini
la Chiesa, e il Campidoglio fu for- M senatoris non capiant, nec capi fi-
tificato con buona guardia, e mu- » ciant aliquem, post tertium sonum
nito di vettovaglie; finché Giovanni » campanae; nisi esset homicida, la-
Vitelleschi , comandante le milizie » tro publicus, vel persona infamis,
^ Pontificie, ricuperò
Roma
il dominio di »» diffidatus, condemnatus vel apo- ,
mano deputati a Carlo nella sua V piano, introduce nella sala di mez-
venuta in Roma, vi fu Ascanio CafFa- zo , la quale serve di tribunale al
relli , a cui l' imperatore donò un senatore di Roma per le cause ci-
nella seconda la torre campanaria porta ne' suoi Annali il Muratori al-
con tre figure in cima, con due so- l'anno 1590, stabih con decreto di
le campane nella terza è rappre-
; non erigere piti statue in Campido-
sentato il Campanile ( Fedi ) con , glio ad alcun Pontefice vivente. Tut-
quattro figure in cima tre vasi e , , ta volta Urbano Vili, e poi Inno-
tre campane. Oltre quanto si accen- cenzo X, derogando a tale decreto,
,
i5q3, da Clemente YIII, Lodovico una spina dal piede, non che il ri-
Arca di IVarni questi restaurò il
,
nomato busto di bronzo di Giunio
Campidoglio dalla parte delTarco di Bruto, primo console della repub-
Settimio Severo, cioè dal lato del blica romana. Segue la camera dei
palazzo, e della residenza del sena- Fasti, per le tavole consolari di
tore. Il detto Pontefice Clemente marmo incastrate nel muro, nelle
Vili, nel 1593, benedì e gettò la quali sono registrati molti consoli,
prima pietra, che servì di fonda- ed i trionfi riportali dagli antichi
mento al magnifico palazzo de' con- romani. Nella camera di udienza,
servatori Campidoglio, per uso
in oltre diversi preziosi monumenti, vi
delle loroadunanze, giacche quello, sono due oche, o anitre di bronzo,
che l^io IV avea ideato di erigere, a memoria di quelle che col loro
non andò innanzi. Conservandosi per- grido impedirono ai galli di sor-
tanto il disegno di Bonarroti, parti- prendere il Campidoglio. La sala
colarmente nel bel portico, fu eret- del trono, che serve per le adunan-
ta la fabbrica da Giacomo del Du- ze del senato, è decorata di arazzi
ca, e da altri architetti , e quindi e di fregi del Caracci. La cappella
progressivamente fu arricchita di an- è degna del magistrato romano, ed
tichi marmi, e pitture a fresco e ad a poca distanza vi sono i fasti mar-
olio. Nel vestibolo si ammira la ri- morei de' moderni magistrati La .
ne dipinta dal cavalier d' Arpino, quartiere della milizia Urbana, chia-
che vi rappresentò i principali fatti mata dei Capo tori (Vedi).
della lomana. Vi sono al-
storia In questo palazzo dalla insigne
tresì le statue di Leone X, Urba- artistica congregazione de' Virtuosi^
no Vili, ed Innocenzo X, nonché al Pantheon, della quale parlammo
i ritratti delle regine Cristina di all'articolo Accademie, voi. I, p. 5r,
Svezia, e Maria Casimira di Polo- ad ogni due anni si dà luogo, per
nia. Nella sala de' capitani vi sono le mani del Cardinal Camerlengo
pure altri fatti di storia romana, e- di S. R. Chiesa, alla solenne premia-
seguiti dal pennello di Tommaso zione, con Tintervento del sagro Colle-
Laureti, oltre le statue degl' illustri gio, della prelatura, magistratura ro-
capitani Marc' Antonio Colonna , A- mana ec, del grande concorso bien-
lessandro Farnese, Francesco Aldo- nale Gregoriano instiluito per la
brandini, e Carlo Barberini, ed ol- pittura, scultura ed architettura sui
tre a quelle di altri valenti condot- temi di sacro argomento fino dal-
tieri Chiamasi stanza del-
di eserciti. l'anno i838, e così chiamato dal
la Lupa quella, che contiene il si nome augusto del regnante Grego-
famoso simulacro della lupa di bron- rio XVI, sotto il cui Pontificato
,,
vatori di Roma posero una iscri- gnante Pontefice, per averne nuova-
zione a lettere d'oro in Campido- mente affidata la cura ai conservatori
glio. Gli successe, nell'anno i644} di Roma, i quali in riconoscenza, ed
Innocenzo X, Pamphily^ romano, in memoria dell'avvenimento, fecero
dal quale il Campidoglio ricevette coniare un'apposita medaglia. Di que-
ilsuo perfezionamento. Egli infatti sto museo, oltre le descrizioni degli
vedendo, che di contro al palazzo antiquari!, e di parecchi autori, ab-
de' conservatori, dal lato di Araceli, biamo // Museo Capitolino del
eravi un monticello, lo fece spia- cav. Agostino Tofanelli, direttore del
nare, e quindi col medesimo dise- medesimo , stampato in Roma nel
gno, di Michelangelo, fabbricò altro 1829.
palazzo, in tutto uniforme nella fac- Clemente XI, nel 1702, fece ese-
ciata a quello de' conservatori, orna- guire dalla Pontificia accademia di
to di balaustre con istatue antiche, s. Luca la prima premiazione in
cosicché formate furono due ale al Campidoglio, e, nel 1 7 1 9, vi si re-
Campidoglio 11 severo Mihzia
.
,
cò in persona a vedere la statua di
Roma delle belle artip. 256, chiamò Roma antica, e quella dei due re
capriccio de' capricci i capitelli io- parti ch'egli avea fatto collocare in
,
cittadino, collocò la statua di bronzo del Bracci, fusa in bronzo dal Giar-
di lui nel medesimo Campidoglio doni, e posta sopra piedistallo cen-
con una elegante iscrizione del ge- tinato di marmo greco con una bel-
suita Dandini. In questo palazzo si- la iscrizione. Anche a Benedetto XIV,
no dal medesimo Innocenzo X fu nella magnifica galleria de' quadri
incominciato il Museo Capitolino da lui acquistati principalmente dai
(Vedi), sì celebrato per la splendi- Sacchetti, e dai Carpi, venne e-
ree degli uomini illustri , che fiori- colle Capitolino viene calcolato cento
rono nelle arti e nelle lettere; ma e un piede sopra il mare, e che la
CAM CAM
147
un'abbazìa di celestini, diverse case Campori resse per ventidue anni, nel
religiose, un ospedale ed il monte qual tempo, vissuto assai economi-
di pietà. V. Ortona nuovamente , camente, potè far acquisto di molte
eretta dal regnante Pontefice nel ricchezze, cui adoperava in opere
i838, e data in amministrazione pie, singolarmente dirette all'onore
perpetua all'arcivescovo di Lancia- della Vergine Santissima. Da ultimo
no, nonché l'articolo Teramo. di novanta anni di età, e ventisette di
CAMPORI Pietro, Cardinale. Cardinalato, nel i643, morì a Cre-
PietroCampori, o, secondo altri, mona , ed ebbe tomba in quella
Campora, nacque nella Garfagnana cattedrale al destro lato dell' aitar
alle falde degli Appennini, nel i553. di s. Pietro , rim petto al sepolcro
Venuto a Roma, ed ammesso alla del suo antecessore Cesare Speciano.
corte di Cesare Speciano, celebre Intervenjie ai conclavi di Gregorio
prelato nella curia di Roma, dopo XV, e di Urbano Vili ; era altamente
essere stato lettore di giurisprudenza, stimato dai principi e sovrani, tra' quali
accompagnollo alla nunziatura di Ferdinando Cesare, e Filippo III re
Spagna, che riuscì con soddisfazione di Spagna lo appellavano prodigio
del re cattolico Segui lo stesso
. di saviezza e prudenza j Paolo V,
Speciano nunzio in Alemagna al- lo diceva oracolo della Curia di
l' imperatore Ridolfo , ed interven- Romaj ed il duca di Baviera lo
ne ai gravissimi affari, che passa- volle più di una volta alla sua
vano fra quella corte, e la corte corte.
romana. Morto lo Speciano, divenne CAMUL. Provincia di Tanguth,
familiare, e segretario del Cardinal sottoposta al gran-can dei tartari,
Scipione Borghese , ed ebbe per tre interessante per le sue città, borghi
anni la sopraintendenza della casa di ed abitanti idolatri. Nel 1266 si co-
lui; quindi fu commendatore di s. Spi- nosce un vescovo di Camul chia-
rito in Sassia, dirigendo per intiero mato Giovanni, che assistette alla pro-
gì' interessi domestici della casa Bor- mozione del cattolico Denha^ comef
ghese. I molti suoi meriti gli apriro- si ha dalla Biblioth. Orient. tom. 11^
concilio ed altre, colla protettoria tuita nel VI secolo. Nel quinto con-
degli eremiti camaldolesi, e benché cilio generale si fa menzione di Ca-
poi-poiato, ritenne l'amministrazione muliana ,
pur conosciuta sotto il
vratosi presso al principe di Conly, anzi volle nella sua diocesi una
che a nome del re cristianissimo pre- perfetta riforma . Senonchè , do-
siedeva a quella provincia, determi- po un corso di opere gloriose, mori
nò di dare ai certosini il suo nome. nel 1707, di settantacinque anni, e
Senonchè il Mazzarini, conosciuta la ventidue di Cardinalato, dopo essere
integrità ed innocenza di lui, lo intervenuto ai conclavi di Alessandro
rimise in grazia al sovrano, e lo Vili, Innocenzo XII e Clemente
fece nominare alla chiesa episco- XI, ed ebbe tomba nella sua chiesa.
pale di Grenoble sotto Clemente Ambrogio Lallovette ne dà un com-
X, nel 167 1. Divenuto vescovo, nul- pendio della vita di lui in francese,
la cangiò della sua maniera di vi- Parigi 1720, con un estratto delle
vere. Amator della giustizia, ricusò sue sinodali costituzioni, e lettere
sottoscrivere alle proposizioni del cle- ai parrochi della sua diocesi per
ro gallicano nel 1682, persuaso di istruire i novelli convertiti, più una
non doverlo, né poterlo fare. Nelle istruzione pel giubileo.
gravissime controversie, ch'ebbe la CANA, o CHANA. Città vesco-
S. Sede colla corte di Francia, dis- vile della seconda provincia della
se apertamente in faccia allo stesso Frigia Pacata nell'Asia , sotto la
Luigi XIV, che operava ingiusta- metropoli di Jerapoli, che vuoisi
mente nel ledere 1' immunità della eretta in sede vescovile verso il IX
Chiesa, cui gli antenati di lui si secolo. Inoltre vi fu una sede ve-
facevano gloria mantenere inviolata; scovile di Cana, della quale si fa
ed inoltre scagliandosi contro ai vizi ed menzione nel concilio di Calcedonia.
abusi, con libertà sacerdotale, riusciva CANACO Guglielmo, Cardinale.
male accetto a quel sovrano. Ma Guglielmo Cana co , oriondo della
ciò nulla valse asmuoverlo dal suo provincia inferiore di Limoges, nac-
proposito. Per le quali cose Inno- que a Parigi da nobile prosapia, e
cenzo XI, ai 1 settembre nel i685, fu monaco ed abbate in parecchi
lo ascrisse al sacro Collegio come monisteri dell' Ordine benedettino .
del i383, dopo essere stato fautore carono con Giovanni da Verazzano
dell'antipapa Clemente VII. Quindi fiorentino, hanno agli stessi fatto
trasferito a Limoges , ebbe tomba credere, che Canada fosse il nome
nella chiesa di s. Marziale, ove, al del paese. Per altro è più verosi-
destro lato dell' aitar maggiore, sor- mile, che tal nome derivi dalla paro-
ge magnifico marmoreo avello. El> la irochese canadà, la quale significa
be questo porporato a nipote Ber- riunione di capanne. Giovanni da Ve-
trando di Canaco, arcivescovo di razzano fu mangiato dagli abitanti,
Bourges e patriarca di Gerusalem- siccome avidi di carne umana, do-
me, che dall'antipapa Clemente VII po che avea preso possesso del pae-
fu creato pseudo-cardinale. se in nome di Francesco I re di
CANADA'. Vasto paese dell'Ame- Francia. Stefano Gomez, nel i5i5y
rica settentrionale, già conosciuto viaggiò sino all'altura del capo Ra-
sotto il nome
Nuova Francia, ed di ro, affine di rinvenire un passaggio
ora denominato Nuova Brettagna alle Indie orientali. Incaricato, nel
nelle possessioni inglesi. Esso è si- i534, Giacomo Cartier di s. Malo
tuato in lungo e in largo sul fiume a continuare le scoperte, visitò le
di s. Lorenzo, tra il golfo dei nord, coste della baia da lui denomi-
le terre artiche, e il Labrador al nata di san Lorenzo in onore
settentrione, il mare del nord a mez- di questo santo, e sottomise gran
zodì ed a levante, la Virginia pure parte del Canada all'ubbidienza di
al mezzodì la Nuova York e la
, Francia. Nel i535 si recò sino al-
Nuova Brettagna o Inghilterra, che l' isola ov' è Montreal , fece allean-
in passato formava parte di esso. za cogl' indiani, e prese formale pos-
Dividesi in Alto e Basso Canada, per sesso di tutto il paese pel re Fran-
le ragioni, che in appresso diremo. cesco I, onde lo nominò Nuova
Le sue principali provincie sono Francia, stabilendovi molte colonie,
l'Acadia, il Canada propriamente che poi sotto Carlo IX ed Enrico
detto, il Saguenai, il paese degl'iro- IV meravigliosamente si accrebbe-
chesi, degli algonchini , degli uroni ro. Quest'ultimo, nel i6o5, rilasciò
e degl' ilinesi, Terra Nuova, il Ca- lettere patenti al commendatore di
po Bretone, V isola dell' Assunzione, Caste, per continuare le scoperte, e
di s. Giovanni, ec. Quebec è la ca- Camplain fece una descrizione del
pitale di tutta la vasta contrada del Canada, gettando nel 1608 le fon-
Canada, che ha per colonie Montreal, damenta di Quebec; ma nel iB^g
le tre riviere, il forte Frontenal fu obbligato consegnarlo agi' ingle-
Porto-Reale, Richelieu o Saurei, il si, che per altro lo restituirono nel
Gap, e Chanibly, ec. i6ii. Tutta volta, nel i6go e nel
Pretendesi, che il Canada sia sta- 1
7 1 1 tentarono i medesimi di ri-
to scoperto, nel i497> da Giovan- prender quella capitale, locchè riu-
ni e Sebastiano Cabot, e che in se- scì loro nel 1759, impadronendosi
guito la costa fosse visitata da altri quindi di tutto il Canada, che in
spagnuoli , i quali non rinvenendo forza del trattato di Parigi del 1763
vestigie d'oro e d'argento, esclama- fu ceduto. In virtù di un atto del
rono aca nadaj nulla qui, le quali parlamento brittanico, del 1791, il
,,
conoscendosi pei primi banditori del real, situato come Quebec nel Bas-
vangelo i padri Denis, Jamay, Gio- so Canada, è un'isola , la cui città
yaimi d'Olhaan, Giuseppe le Carom, chiamasi Marie- Ville. Il suo vica-
ed im frate laico, che vi giunsero rio apostolico era vescovo in parti-
a' 24 aprile 161 5. I padri gesuiti, e bus j ma il regnante Pontefice vi
gl'irochesi. Ma entratevi le armi dei tal paese, coadiutore della quale era
portoghesi, la nascente missione ne Tommaso W^eld, di onorevole me-
risentì grave danno. Indi, nel i658, moria, quando Pio Vili lo esal-
nel Pontificato di Alessandro VII, to alla sacra porpora . I cattoli-
Idi
i zioni dei cattolici, i quali sono più fice Pio VII, nel 181 4, fu destina-
•
di trentamila. to a governare la chiesa, allora ve-
Finalmente vi è il vicario apo- scovile, di Spoleto, e quindi , a' 28
stolico di Terranova, insignito pure agosto 1820, fu trasferito al vesco-
del carattere vescovile in partìhus. vato di Tivoli , sede già occupata
Quest'isola è estesissima, ed è divisa dallo stesso Pio VII. Progredendo il
Fortunate, il quale andò per Avi- messi dai cristiani a misera schiavi-
gnone in solenne cavalcata , colla tù, Eugenio IV lo vietò sotto gra-
corona d'oro in testa e lo scettro , vissime pene.
in mano, come abbiamo dallo Spon- Nel 144^5 Ferdinando Peraza in-
dano, dal p. Fantoni nella Storia , vase le altre isole non ancora con-
isole, perchè gli mancarono i pro- doperò, che in queste regioni si dif-
1895, furono trascurate per le guer- quasi tutti vennero sterminati, rima-
re, e pel grande scisma d' Occiden- nendo la Spagna padrona delle iso-
te sino al i4i7j epoca nella quale le Canarie. Divenne dominante in
la Spagna le cedette a Giovanni esse la j-eligione cattolica, e vi fu-
Belhencourt gentiluomo francese
, ,
rono eretti conventi, chiese , e mo-
che vi era approdato verso il i4^^> nisteri per ambo i sessi. Fu dichia-
e che continuando le sue conquiste rata capo luogo Santa Croce di Te-
s'impadronì di Lancerota, e dell'i- neriffa. Il clima è dolce, ed in gran
sola di Ferro. Recatosi nella Spagna, copia evvi ottimo vino, frutti, gra-
cedette i suoi diritti a Diego Her- no, zucchero, ec, ed importante è il
ganeo della metropoli di Eostro, det- coro dalla chiesa. Altri pretendono,
ta anche Chonat^ o Anitha, di cui che lo abbiano preso dal decoro,
fanno menzione Tolomeo, Plinio ed che accompagna questo nome presso
altri. Questi autori la pongono nel- gl'impiegati secolari. Col vocabolo
le DecapoH dell'antica Celisiria. Vie- cancelli gli antichi intesero divide-
rle pure ricordata nel cap. 32 re il celebrante dagli altri ecclesia-
dai Numeri v. ^i-, e ne' Paralipo- stioi, e questi dai laici, come prati-
meni lib. I, e. 2, v. 23. Ne fu ve- cano i greci. Nel cerimoniale del
scovo quel Teodoro, che intervenne Davantria e di Cencio Camerario, i
al conciliabolo di Efeso , e che poi cancelli sono chiamati rigac. Secon-
,
stizia,poiché il cancelliere ( cancel- dal Cassiodoro, lib. II, ep. VI, che
larius) era alla porta della chiusu- gì' imperatori e i re aveano i can-
ra, che separava il principe dal po- per cui a loro esempio co-
cellieri,
che ogni nuovo Papa può appro- Proemio Regni. Cancel. q. 1. Rene-
vare, estendere, o moderare, loc- detto XII che, nel i334, gh suc-
chè suol fare il di seguente alla sua cedette, riformò con nuove leggi, le
elezione, come attesta Novaes tomo quali ancora oggi si osservano, la
VI, pag. 6. Quindi si pubblicano Cancelleria apostolica, per esservi
nella prima Cancelleria del nuovo entrati diversi abusi: ed avendo
Pontificato. La rinnovazione delle trovato che nella provvista de' be-
CAN CAN 1^7
neficii erano falsificale alcune sup-
si tori di bolle ; i maestri del re-
pliche, egli ordinò che si registras- gistro.
sero tutte, colle concessioni accor- L' uflìcio di alcuni de' suddetti si
33. Il Cardinal Zabarella, in Cleni. il nome del defunto ; l' altra parte
de elect.chiama occhio destro
_, lo poi del sigillo, colle teste de' ss. Pie-
del Papa, ed il maggiore nella cu- tro e Paolo, veniva consegnata dal
ria romana. Il Ciampini parlando presidente del piombo nella prima
di questa antichissima, e nobilissima congregazione, che tengono i Cardi-
carica , aggiunge, che fu qualificata nali in sede vacante, per ispezzarsi
con titoli distinti, e onorevoli « Cu- : alla loro presenza. F. Sigilli Ponti-
ii stos dicitur, praepositus admini- Ora però ambedue le parti del
Ficii..
chiese cattedrali, le quali pure ave- versi dal cancelliere, al quale si vede
vano i loro proprii ( F. Van-Espen, anticamente solo unito quello di bi-
Jus Eccl Univ. p. Ili tit. Ili e. i ), bliotecario (Vedi).Furono pertanto
si può manifestamente dedurre an- spesso chiamati biblioteca rii i cancel-
che dal numeroso elenco di quelli, lieri della Chiesa Romana, come
che furono registrati dal Cohellio aveano in custodia i libri ;
quelli , che
Notìt. Card. cap. Vili. Era loro che qualche volta poi fossero detti
5 incombenza trasmettere nelle diver- arcicaucelUeri, come Ermanno II, ar-
se parti del mondo le risposte, e le civescovo di Colonia sotto Leone IX,
intenzioni de'sommi Pontefici, come lo afferma T Ughelli Italia sac. t.
si è già accennato^ s\ sui dubbii del- I, 4^o> fi 'Òo^.
col.
denbrogio un diploma di Leone IV, gorio Vili. Non mancano però an-
eletto neir 84-7, ^^^^ P^^' maniim teriori esempii, che i cancellieri fos-
Stephani Cancellarii S. R. E.j ma sero appellati vice-cancellieri , ed il
Galletti, del Primicerio p. i4o, ri- reri di quelli , che ne vollero dare
porta, che il protonotario era diver- una fallace spiegazione, senza fonda-
so dal cancelliere, e che talvolta il mento. Alcuni hanno detto, presso
cancelliere, chiamandosi ancora ar- il Cohellio e il Macri, che lo splen-
vescovo di s. Ruffina, che nella stes- re, e dare al ministro esecutore de-
sa data dicesi arcicancelliere, ed ar- gli ordini Pontificii quello imperfet-
ciscrinario, cioè in una bolla di Gio- to di vice-cancelliere, per contener-
vanni XIX detto XX, spedita in fa- li ne' limiti della moderazione. U
vore della badia di Benedetto di s. Cardinal de Luca vuole, che i Car-
è dovere, che si chiami il ministro nali, e gli altri prelati non Cardi-
col medesimo titolo, asserzione in- nali, che a tale illustre carica furo-
sussistente come la prima. P^. il Bo- no destinati. Sotto Onorio III il
vio a p. 206. Altri presso ilZaba- mentovato Rainiero fu il primo, che
rella opinarono, che ciò provenisse si sottoscrisse vice-cancelliere, e così
pel rispetto dovuto a s. Lorenzo seguitarono a nominarsi gli altri non
martire, che vogliono aver esercitato Cardinali, che esercitarono la carica
pelprimo l'uffizio di cancelliere. Ma fino a Bonifacio Vili, il quale resti-
ognuno sa, che s. Lorenzo non e- tuì al sacro Collegio de' Cardinali
sercitò altra carica da quella in fuo- facendo Cardinale, nel 1298,
l'uffizio,
colle proprie sostanze, e con quelle vea compilato ilDe-VI libro delle
della Chiesa, e nessuno ignora, che cretali. proseguendo questo
Perciò
per novecento e pili anni dopo il Porporato nella carica, ed a sotto-
suo martirio, quelli, che esercitarono scriversi vi ce- cancelliere, senza pren-
la carica , si nominarono cancellieri dere l'antico titolo di cancelliere , i
senza farsi riguardo alcuno. Il Man- Cardinali, che gli succedettero, fece-
dosio fu di parere, che le due voci ro altrettanto, cessando così insensi-
sieno sinonimi ,
perchè la dignità e bilmente il titolo di Cancelliere. P^.
il potere è eguale. 11 Panvinio poi Malinkrot de Archicancel. S, R. J.
nome di Gregorio Vili , non fece cancelliere era divenuto oggetto d'in-
altro cancelliere Cardinale , ma ne vidia, ed esposto agl'insulti delle fa-
conferì l'uffizio a Mosè, canonico la- zioni, stimarono prudente diminuir-
teranense, che sotto di liu era sla- gli lo splendore del titolo, facendo
CAN CAN 61
che si sottoscrivesse con quello di compongono ne' concistori. A tal ef-
vice-cancelliere di S. R. Chiesa, qua- fetto nel giorno precedente al con-
si che esercitasse la carica per altri, cistoro, dall' uditore del Papa, o dal
e non per proprio uffizio. Cosi in sostituto del concistoro riceve i fogli
certa maniera cedeva la precedenza concistoriali , ossia ristretti delle pre-
nella denominazione al cancelliere conizzazioni, giacche,come notaro del
laico di Roma. Lo storico Villani ,
sagro concistoro, nota, e registra tutti
p. 54, narra, che il cancellierato di gh atti concistoriali in cancelleria.
Roma sotto JNicolò III (che fu crea- Quindi egh solo ha 1' ufficio di esten-
to nel 1277) era ereditario della dere i decreti, simili a quelli, che il
generale sull'autorità, e sulle prero- visioni, che sono dispensate fuori del
gative del Cardinal vice-cancelliere concistoro,veggasi l' Araidenio, de
della Romana che tiene in
corte, Siylo Datariae lib. I, cap. II, et e.
come dicemmo, spedisce pure le coad- quali erano: il reggente della Can-
iutorie, ec. Ma allorché vengono celleria, quindici abbreviatori di par-
tali lettere spedite dalla camera, de- co maggiore, e sei del minore, ven-
vono essere sottoscritte, e rivedute ticinque sollecitatori detti giannizze-
dal pro-sommista , e oltre le tasse ri, dodici notar! della rota, Ire cu-
di cancelleria pagano ancora una tas- bicularii, sette scudieri, ventisei ca-
sa ai segretarii di camera. valieri di s. Pietro, tredici di s. Pao-
Da altri poi vediamo qualificato lo, due del giglio, venti pii, custo-
il sommista l'ufficiale della Cancel- de, e portiere della Cancelleria, un
leria romana, come quegli che ha notaro delle contraddette, ed un no-
r incarico di far le minute, e di far tare delle confidenze. Anche Inno-
apporre ad esse il sigillo, che inol- cenzo XII, a beneficio della Came-
tre ammette nelle bolle delle clau- ra Apostolica, diminuì le rendite del
sole ^cui non è permesso agli ab- vice-cancelliere.
brevi atori di ricevere, a seconda del- La residenza del Cardinal vice-
le regole di cancelleria. Nei ruoli cancelliere, e degli ufficii del suo tri-
del palazzo apostolico, nel Pontifi- bunale è nel palazzo chiamato della
cato di Sisto V, il Cardinal Mon- Cancellerìa, presso Campo di Fiore,
tai to, suo nipote, è registrato colle uno de' più ampli e belli di Roma,
qualifiche di sommista^ e vice-can- come si dirà al § IV, fabbricato dal
cellierej le quali si leggono anche Cardinal Raffaele Riario, nipote di Si-
ne' Diarii di Roma^ eh' ebbero ori- stoIV, che fu spogliato da Leone X,
gine nel 171 6, mentre erane in pos- come consapevole della congiura tra-
sesso il Cardinal Ottoboni. mata contro di lui dal Cardinal Pe-
Anticamente, quando i Papi a- trucci, e dato per abitazione al Car-
bitavano il patriarchio lateranense, dinal camerlengo, che lo godette si-
nella mattina di Natale, dopo la ter- no a Clemente VII, il quale con sua
za messa, e prima del solenne con- bolla, confermata poi da Sisto V,
vito, il vice-cancelliere, con tutta lo assegnò in perpetuo ai Cardinali
la Cancelleria si recava dal Pontefi- vice-cancellieri della S. R. C. Inoltre
ce, il quale dava loro il pane ed il lo stesso Clemente VII, avendo nel
vino, come si ha dall'Ordine XIII 1 532, conferita la carica al suo nipote
pre unita con questo titolo Cardi- tenziere, ciot;, che nella pompa fu-
nalizio. Che se il Cardinale vice-can- nebre del trasporto de' loro cadave-
celliere prò tempore fosse vescovo ri, soleva farsi la cavalcata ( P^edi)
siiburbicario, la ritiene eziandio a coir intervento della famiglia Ponti-
titolo di commenda, e se poi appar- fìcia. In fatti il Ciampini , » De
tenesse all'ordine de* preti o de* dia- »> solemni funebri que pompa , quae
coni, la chiesa diviene titolo presbi- >» in cadavere vice-cancellarii , dum
terale, o diaconale, secondo il gra- « ad sepulturam defertur observa- ,
*» Romanae, Vili kal. januarii an- 906, o 910. Teofilato, che sino
>» no Dom. 798, Leonis quarto ". III al 920, fu CancelHere di Sergio III,
Egli fu legato Pontificio presso Lo- Anastasio III, Landò, e Giovanni X.
dovico I // Pio. 920. Stefano, primicerio pro-can-
828. Giovanni, vescovo d'Albano, dignità, che esercitò fino al
celliere,
sottoscrisse un privilegio sotto Gre- 95o, cioè ne' Pontificati di Giovan-
gorio IV. ni X, Leone VI, Stefano Vili, Gio-
847. Teodoro _, arcicancelliere vanni XI, Leone VII, Stefano Vili
della santa Romana Chiesa, che me- detto IX, Martino III ed Agapito
ritò la fiducia di Pasquale I. Ciac- II, come apparisce dalle bolle. Il
Ei sottoscrisse varie bolle nel Pon- celliere della Sede Apostolica , se-
tificato di lui. condo il Ciampini; dignità, che pe-
IO 65. Pietro Clerici, forse di Mi- rò il Bovio gli fa dare da Gela-
lano, fatto Cancelliere da Alessan- sio II.
liere. Tre volte rinunziò alla carica, sunse colla porpora il vice-cancel-
ed altrettante gli fu conferita, finché lierato di S. R. C, carica che tornò
Urbano IV Io promosse alla porpora a possedersi dal sagro Collegio, sen-
nel 1161. za che però fosse ripreso il titolo di
Maesti'o Rolando , vice - cancel- cancelliere.
liere. Pietro Valeriano Duragnerra di
1260. Maestro Michele tolosano, Piperno, Cardinale, e vice-cancel-
uno de' primi prelati della Cancel- liere di Bonifacio Vili.
leria , da Alessandro IV fu dichia- i3o4. Papiniano della Rovere,
rato vice-cancelliere. patrizio di Torino, fu fatto da Bo-
1271. Giovanni Leccacorno, pia- nifacio Vili, nel 1296, vescovo di
centino, fatto vice-cancelliere da Gre- Novara, poi di Parma, indi vice-
gorio X. cancelliere. Di quest'ultima carica
1273. Lanfranco, arcidiacono di prese possesso sotto Benedetto XI.
Bergamo, fatto vice-cancelliere da i3o5. Arnaldo Novelli, francese,
Gregorio X,
continuò ad esercitare abbate cistcrciense, da Papa Cle-
tal carica fino a Giovanni XXI. mente V
(che stabili la residenza
1276. Maestro Pietro Peregrossi, Pontifìcia in Avignone ) , fu fatto
milanese, vice-cancelliere di Giovan- vice-cancelliere di S. R. C, e Car-
ni XXI, Nicolò III, Martino IV e dinale di s. Prisca nel i3io. Morì
Onorio IV, elevato alla porpora da nel i3i7. La Cancelleria Apostoli-
Nicolò IV nel 1288. ca , com' è naturale a vedersi , si
poi, nel i43i, ritenendo in com- poi venne sepolto nel i465. Dallo
menda s. Lorenzo in Damaso, diven- stesso Pontefice fu fatto inoltre ca-
stato del Papa, e mori nel i5o5. ce aver messo tal chiesa del vice-
i5o5. Galeotto Franciotli della cancelliere fra i titoli Cardinalizii,
Rovere , lucchese, esaltato alla por- per seguir l'ordine del Panvinio, ed
pora, nel i5o5, dallo zio Giulio U, aggiunge, che anticamente il suo ti-
che gli conferì il posto di vice-can- tolare celebrava il giovedì in s. Pietro.
Mori nel i5o8, e fu com-
celliere. Alessandro Farnese j ro-
i535.
pianto dal Papa, dalla curia, e dal mano, figlio del duca di Parma, nel
popolo romano. i534, fu dal suo avo Paolo III
i5o8. Sisto Gara della Rovere, creato Cardinale diacono di s. An-
fratello uterino del precedente, era gelo, e quindi vice -cancelliere di
nipote di Giulio lì, che, nel i5o8, S. R. C, insieme al titolo di s. Lo-
lo aggregò al senato apostolico, col- renzo in Damaso, che decorò di pit-
la carica di vice-cancelliere, sebbene ture, rinnovandone il soffitto. Quan-
illetterato. Cessò di vivere nel ìSiy. do morì, nel 1589, decano del sa-
iSiy. Giulio de^ Medici, fioren- gro Collegio, vi si riposero i pre-
tino, cugino di Leone X, venne da cordi i, dacché lasciò il suo corpo al-
quel Pontefice, nel i5i 3, fatto Car- la chiesa Gesù da lui eretta.
di
dinale diacono, ed in appresso prete 1589. Alessandro Datnasconi Pe~
di s. Lorenzo in Damaso e vice- retti, di Montalto, romano, che dal-
cospicuo posto, con raro esempio, venne sepolto, donde poi fu trasfe^
venne confermato da Clemente XIII. rito nella sua chiesa commendata-
Cessò poco dopo di vivere a' 3 1 a- ria di s. Lorenzo in Damaso.
gosto 1758, dopo aver goduto per 18 18. Giulio Maria della So-
trenta mesi la porpora, e due pri- maglia piacentino, fatto, nel 179^,
j
marie dignità, come quegli, eh' era da Pio VI Cardinale, e poscia vi-
capo della curia, e dello stato della cario di Roma, che lasciò quando
Chiesa, canche che vedremo anche fu dichiarato da Pio VII vice-can-
riunite nel Cardinal della Soma- celliere e sommista, e da Leone XII
glia. segretario di stato, e bibliotecario
1758. Carlo RezzonìcOj venezia- di s. Chiesa, carica che anche sotto
no, era nipote di Clemente XIII, ed di lui si riunì col vice-cancelliera-
a' 2 ottobre ^758, venne da quel to, e che lasciò colla morte a' 2 a-
Pontefice pubblicato Cardinale di S. prile i83o, essendo decano del sa-
Chiesa, e quindi creato vice-cancel- gro Collegio. Fu esposto e tumula-
liere e sommi sta, col titolo di san to nella chiesa di s. Maria sopra
Lorenzo in Damaso, di cui, e del Minerva, antico suo titolo.
palazzo prese possesso il primo di- i83o. Tommaso Arezzo, sicilia-
cembre 1758. Per morte del Car- no creato Cardinale, nel 18 16, da
dinal Colonna camerlengo, a sua i- Pio VII, vescovo suburbicario di
mitazione, rinunziò la vice-cancelle- Sabina, da lui promosso alla carica
ria, nominandolo lo zio camerlengo di vice-cancelliere defla S. R. C, e di
di S. R. C. sommista. Morì a* 3 febbraio i833;
1763. Enrico Benedetto Maria fu esposto e sepolto nella sua chie-
Clemente duca di Yorck, figlio di
, sa commendataria di s, Lorenzo in
Giacomo III re d'Inghilterra, nacque Damaso, essendo ivi intervenuto al-
CAN
bitcrale Apostoh
eie' ss.dal XII , tanti deputati da ciascim collegio,
Papa regnante Gregorio XVI, nel alla spedizione delle bolle per sor-
concistoro de'i5 aprile i833, venne vegliare gì' introiti, che per loro con-
preconizzato vescovo di Sabina, e to si faceva|;io nell'atto della spedi-
fatto vice-cancelliere della S. R. C, zione stessa. Siccome pero in tempo
e commenda lario di s. Lorenzo in della occupazione dello stato della
Damaso. Indi, essendo morto a' 9.9 Chiesa, cioè dal 1809 al i8i4, la
ottobre 1 834 > il Cardinal Ziirla maggior parte dei vacabilisti liquidaro-
vicario di Roma , lo stesso Pontefice no i loro vacabili, vale a dire ri-
vesti l'abito di s. Ignazio, f^. Por- ra, che il Cardinal pro-datario, co-
pora RimJNZIATA. me superiore, ed amministratore
1834. Carlo- Maria Pedicìnij dei vacabili, assunse la nomina dei
beneventano, creato da Pio VII, cappellani ossia computisti di ciascun
nel 1823, Cardinale di S. R. C, collegio, come ancora con suoi re-
quindi vescovo suburbicario di Por- scritti abilitò quegl' individui , cui
to, s. RufiTina e Civitavecchia, sotto credeva idonei all'esercizio dei diver-
decano del sagro Collegio, prefetto si ufilzii, prima non potevano
i quali
della S. C. de' riti, carica che
avea esercitarsi senon dai proprietarii dei
esercitala il Cardinal Somaglia, e vacabili, come sono gli scrittori e
dal regnante Pontefice, dichiarato registratori di bolle. Anche l'esazio-
nel concistoro dei 19 dicembre i834, ne, ed il deposito dei denari spet-
vice-cancelliere, sommista, ed abbate tanti ai diversi collegi furono riuni-
commendatario di s. Lorenzo in ti in due soli individui , uno dei
Damaso. quali è chiamato Depositario gene-
rale dei vacabili^ uffiziale che no-
5 III. Tribunale ed Uffìzii della minammo di sopra al § I, e l'al-
Cancelleria Apostolica^ prima tro Depositario del piombo.
che fosse riformato. Quantunque per tali l'iforme non
possa più dirsi, che i vacabilisti sie-
Gli autori, che hanno scritto sul no tut l'ora uflìziaU in cancelleria ,
reggente, che l'uditore delle con- mila scudi, essendo allora, come
traddette aveano luogo in cappella, diremo la carica venale ,
, quindi
questo era dopo i protonotarii so- fatto Cardinale nel 1706, e creato
prannumerarii , dietro i Cardinali Pontefice nel 1730, col nome di Cle-
diaconi, cosi ne'pontificali , lo che mente XII.
praticavasi nelle precedenze di recar- Il reggente della Cancelleria A-
si al trono a ricevere la candela, le postolica tiene il primo luogo dopo
ceneri, ec. Ma di questo punto me- il Cardinal vice-cancelliere, e pre-
glio si tratterà all'articolo Cappelle siede alle spedizioni come il primo
Pontificie. degli uffiziali. Viene altresì conside-
rato qual luogotenente del Cardi-
Reggente della Cancellerìa. nale, secondo la bolla di Sisto IV.
Le sue incombenze, e prerogative
Reggentato ebbe origine, come
Il vengono riportate, come quelle di
superiormente si accennò, allorquan- tutti gli altri uffizii, dal Bovio, dal
do Gregorio XI, restituendo a Roma Ciampini, dal De Luca ec, per cui
la residenza Pontificia, a'
17 gennaio qui ne daremo un sunto. Per turno
1377 (dopo che dal i3o5 era stata agli abbreviatori detti di Parco Mag-
in Avignone), il Cardinal vice-can- giore, i quali pur stanno nella Can-
celliere Pietro di Monturco volle ri- celleria, nel luogo del reggente, egli
manere in quella città mediante la distribuisce le suppliche, acciocché
protezione di Carlo V re di Francia. vengano da loro compilate le minu-
Il Papa stimò meglio tollerare, che te; segna nelle bolle la prima let-
procedere contro di lui perchè si tera del nome del vice-cancelliere, e
recasse in Roma a presiedere alla nel mezzo, o all'estremità, vi pone
I
i8o CAN CAN
un L ed un C, che significa bolla beneficii maggiori, come vescovati ec,
ietta, e corretta ; indi la consegna se prima non avesse posto la sua
al piombatore, perchè vi attacchi il firma uno de' protonotarii aposto-
consueto sigillo di piombo. Il reg- lici ; disposizione, che approvò nel
gente può rimettere le cause di ap- i5o6 Giulio 11, e che ora si ese-
pellazione al giudizio di varii pre- guisce dal segretario dell'anzidetto
lati della curia, con appom la clau- collegio.
sola :de Mandato D. M. D. P. P.
audiat Magisterj e finalmente pres- Uditori del Tribunale della Sagra
so di lui viene deposto da' novelli Rota Romana.
vescovi, o candidati costituiti in di-
gnità ecclesiastica, V opportuno giu- Anche i prelati uditori di Rota
ramento in assenza del Cardinal Can- sono annoverati tra gli uffiziali della
celliere. La sua carica era venale, Cancelleria Apostolica, poiché deb-
come gli altri impieghi di Cancel- bono essere esaminati, approvati, ed
leria, si acquistava per venticinque, ammessi dal vice-cancelliere, come
o trenta mila scudi, vacava per prescrisse Martino V il quale sta- ,
dava la Chiesa. Vacabile era il lo- più saggi dottori. Giovanni XXII
ro posto, e colla soppressione de- diede miglior forma al loro tribu-
gl' impieghi venali sarebbero ter- nale, come dicesi al rispettivo arti-
minati i protonotarii partecipanti, se colo. Il decano pertanto di essi ri-
il regnante Pontefice non avesse ri^ ferisce le qualità de' candidati al Car-
pristinato il loro illustre collegio pre- dinal vice-cancelliere, il quale ne fa
latizio. Alessandro VI vietò agli uf- la relazione al Papa, e non essen-
fiziali di Cancelleria di sottoscrivere dovi cosa in contrario, se ne stabi-
le lettere dì spedizione di bolle pei lìsQC l'acccttazione. Quindi ha luogo
,
tengono alcune ingerenze sulle cau- due, cioè dodici del Parco Mag-
se, e sui rescritti. Di ciò tratta il giore, e sessanta del Minore. I pri-
Bernini, il tribunale della Rota p. mi avevano un sostituto, ed era-
169 ec, e p. 192, il quale poi a no appellati assistenti del vice-
p. i4B descrive il pranzo, che agli canceUiere, ed uno di loro inter-
a^ uditori di Rota veniva dal vice-can- veniva alla Segnatura di grazia
celliere imbandito entro il palazzo ( F'edi ) innanzi al Papa , goden-
della Cancelleria nel carnevale , col do la qualifica di prelati referenda-
consueto donativo d'un canestro in- rii d'ambedue le segnature; mentre
argentato pieno di scelte confetture, i secondinon aveano sostituto, era-
cui il Cardinal Ottoboni aggiunse no chierici o laici, per cui, a teno-
medaglie d'oro e di argento. re della bolla di Sisto IV, poteva-
no ammogliarsi, e l'impiego era in-
Abbreviatovi Apostolici. feriore.Finalmente questi compera-
vano l'uffizio per circa duemila scu-
Gli Abbre viatori Apostolici, che di, ed i prelati doveano sborsare
costituiscono uno de' più cospicui col- non meno di diecimila scudi, poten-
legi prelati zii della romana corte , do sì gli uni che gli altri vendere
•
dal quale uscirono Pontefici, e Por- o rassegnare la carica fino all'età
porati, fino da Benedetto XII si di- di sessant'anni. Gli Abbreviatori di
videvano in due ordini. Gli uni Parco Minore furono soppressi, e
chiamati di Parco Maggiore, gli al- quelli del Maggiore attualmente so-
tri di Parco Minore, e sebbene for- no undici.
massero un solo collegio, per la di-
gnità e l'uffizio, i primi precedeva- Avvocati Concistoriali.
no. Chiamansi Abbreviatori per le ab-
breviature, che fanno nello scrivere Quantunque non abbiano luogo
le lettere apostoliche, comunemente in Cancelleria, si devono annovera-
stolici, e quando furono essi estinti, brigo. Vennero pertanto istituiti ven-
fu devoluta al Papa, che dalla ven- tisette scrittori per ispedire le let-
dita di ciascun posto ritraeva sette- tere del tribunale della sacra peni-
cento sessantuno scudi d'oro. tenzieria, e ventiquattro procuratori
per dettare le suppliche da presen-
Scrittori dell' archìvio, tarsi ad essa, pel disbrigo delle co-
se appartenenti al foro di lei. Era-
Giulio II, creato nel 1 5o 3 , isti- no perciò chiamati Scrittori, e Pro-
tuì questa terza classe di scrittori curatori della Penitenzieria, e vena-
il cui collegio componevasi di cen- le n'era l' uffizio. S. Pio V soppresse
tuno individui. Di essi tratta il Cohel- sedici procuratori, e trasferì i super-
lio, ilquale parla eziandio dei privi- stiti otto, co' mentovati scritlori
essi, a cagione della giurisdizione or- pense matrimoniali nei gradi mino-
^. .
11 presidente del piombo, per privi- fra i quali diversi distinti artisti,
legio conferitogli da Sisto V, gode- che furono soprannominati Frati del
va l^iLiso cordone paonazzo al
del piombo, come Sebastiano del Piom-
cappello. Ebbero già la cura di sigil- bo, Guglielmo della Porta, ed il sud-
lare le bolle Pontifìcie due monaci, o detto Bramante dalle Penne archi-
piuttosto due conversi cistcrciensi, che tetto del Vaticano, cui Giulio II con-
solevano chiamarsi comunemente ferì l'uffìzio. Lo
desiderava Benve-
Frati barbati^ Fratres de bulla, nuto Cellini, ma
Clemente VII glielo
Fralres de plumbo, e Fratres pliim- negò, temendo che abbandonasse l'o-
hi, i quali rimossi da Sisto V, vi sur- reficeria per quell'uffìzio, che frut-
rogò un prelato, che per mezzo di un tava ottocento scudi l'anno.
sostituto potesse esercitare l'ufficio;
onde passando in mano de' secolari, Senescalco, o Custode della
a memoria degli antichi piombato- Cancelleria Apostolica.
ri, nelle processioni del Corpus Do-
mini solevano portare l'abito de' con- Questo fu istituito da Martino V,
versi cistcrciensi. eletto nel i^i^j, come si legge nella
Questi religiosi anticamente lava- III sua costituzione, nella quale ne
vano il cadavere del Papa (Fedì), descrive gli obblighi, che consisteva-
dicendolo Pietro Amelio, che fiorì no nel ricevere le lettere Apostoli-
,
nella Cancelleria, ora non più che s'intimavano per pubblico edit-
esistente. to. Esse si affiggevano alle porte
della basilica vaticana, e se il citato
Esisteva pure nella Cancelleria non compariva, veniva giudicato reo,
Apostolica il tribunale, dettò delle ed inoltre l'uditorio godeva la facoltà
Contraddette, perchè decideva le chiamata Processum per audientiani
contraddizioni. Il prelato uditore Contradictarunij di citare i contu-
n'era il giudice ordinario, che de- maci in giudizio. Da questo tribu-
cideva le contraddizioni, il correttore nale si ottenevano le estrazioni ,
GAN CAN 19 1
Cancelliere avca un bel palazzo sulla nal Giulio de Medici, che poi diven-
piazza lateranense. ne Papa Clemente VII. Sembra, che
Non potendosi quindi asserire di anche a lui fosse dato l'uso del pa-
certo ove risiedesse anticamente la lazzo Bolgia, che da più di mezzo se-
Cancelleria Apostolica, sembra pro- colo avea servito per la Cancelleria
babile, che lo fosse nel palazzo abi- Apostolica, giacché si sa, che non po-
tato dal suo capo prò tempore, vi- tendosi prendere dal medesimo il pos-
ce-cancelliere di santa Chiesa. Trat- sesso nel suo nuovo ufficio nell' in-
tando il Ratti Della famiglia Sfor- dicato palazzo , per non essersi an-
za, tom. I ,
pag. 84 e seg. ,
par- cora celebrate le esequie dell' ante-
la anche del palazzo di tal fa- cessore, il Papa ordinò, che si pre-
miglia ,
già chiamato della Cancel- parasse per tal funzione il palazzo
leria vecchia^ o Cesarinij raccon- Medici a piazza Navona, finché fos-
ta che j^u'ima di fissarsi il tribunale sero fatti i funerali ; chiaramente
nell'attual palazzo, ivi sotto diversi indicando con ciò , che dopo quel
vice-cancellieri risiedesse. In fatti si tempo voleva, che la Cancelleria se-
sa, che il palazzo Cesarini fu fab- guitasse a tenersi nel palazzo Bor-
bricato dal Cardinal Pioderico Len- gia. Ignorasi, se poi fosse dal Car-
zoli Borgia, nipote di Calisto III, ed dinal de Medici abitato, perocché ve-
in quel tempo fu reputato uno dei nendo poco dopo confiscati i beni
più magnifici d'Italia. Il Cardinal al Cardinal Raffaele Riarìo , come
Borgia lo abitò essendo vice-cancel- complice della congiura contro Leo-
liere sino dal i457, e per molti ne X, il palazzo di lui, di cui an-
anni, sinché agli 1 1 agosto 1 49^ >
diamo a parlare,, presso s. Lorenzo
fu eletto Papa col nome di Ales- in Damaso, allora fu assegnato per
sandro VI. Conferì poscia la carica abitazione perpetua di tutti i Car-
amico Car-
di vice-cancelliere al suo dinali vice-cancellieri, prò tempore
dinal Ascanio Sfoiza, insieme al det- concedendone il solo uso , sua vita
to palazzo, ond'egli vi passò subito durante al Cardinal Riario, dopo la
tenendovi la Cancelleria, come avea di lui reintegrazione. Un tal avveni-
fatto il Borgia nel lungo esercizio mento avrà fatto sospendere al Me-
della medesima carica, e restò al dici di trasportare la Cancelleria al
Cardinale sino alla morte avvenuta palazzo Borgia, che quattro anni do-
nel i5o5. GU successe nel vice -can- po passò stabilmente nel palazzo
il Cardinal Galeotto della
cellierato Riario, e d'allora in poi due palaz-
Rovere, e Giulio II suo zio, che glie- zi in Roma portarono il nome di
lo aveva conferito, gli diede pure il Cancellerìa, che lo con-
il Riario
palazzoper tenervi la Cancelleria. serva ancora, e il Borgia, al quale
Nel i5o8 morì Galeotto, e Giulio restò quello di Cancelleria vecchia^
,
,
palazzo sono a vedersi il citato Rat- Giorgio. Narra poi l'Amidenio, che
ti ed il Cancellieri, Notizie del pa- Lorenzo Galli banchiere romano, e
lazzo della Cancelleria vecchia pres- tesoriere di Giulio li, imprestò cen-
so Lucia della Chiavica, eretto
s. to ventimila scudi per fabbricare il
essi eravi Giovanni Ciocchi del Mon- la ringhiera, e fece mettere ad oro
te, governatore di Roma, poi, nel 1 55o, il soffitto del salone. Coli' opera del
Papa Giulio III , con Rartolini ar- celebre Bernini, Iimoccnzo XI ripa-
VCL. VH. i3
, ,
avendo egli fatto venire da Urbino nuta ivi dagli avvocati concistoriali,
cellieri nelle sue opere, come nel anni fu chiusa di nuovo nella po-
Mercato, neWe Memorie danesi, nel steriore invasione fiancese , sinché
Colombo, ec. La prima menzione nell'anno 1814, sotto gh auspicii
delle conclusioni degli uditori di Ro- dello stesso Pio VII, riprese le sue
ta, nella detta grand' aula, si trova funzioni. Benemerito fu quel Pon-
nel numero 62 1 del Diario di Ro- tefice anche della basilica titolare dei
ma 1721. Questa fli eseguita
del vice-cancellieri , la quale minaccian-
dal prelato perugino Faustino Cris- do rovina nel declinare dello scorso
polti, in cui trattò De clerico ve- secolo, fu chiusa, e la collegiata sì
h
, j ,
cellieri delle cattedrali d' istruire nei canonico. In quelle materie ove ev-
divini ufficii dovevano
quelli , che vi tassa, i Cancellieri furono obbliga-
leggere e cantare, dicendosi anche ti a scriverla in calce alle spedizio-
per ciò Maestri del coro. Abbiamo ni, come emolumenti loro dovuti.
poi dal Tom masi ni, de vct. et nov. Clemente Vili, del 1592, proibì ai
adunanze.
Tutti gli Ordini e le congrega-
Cancellieri dei Vescovi. zioni religiose hanno il cancelliere,
ed in alcune congregazioni benedet-
Dalla più remota antichità si ha, tine un religioso registrava, e con-
che i vescovi sempre ebbero persone servava gli atti e le carte concer-
applicate a scrivere le loro ordina- nenti il governo spirituale e tem-
zioni , appellati Cancellieri. Fra le porale delle rispettive giurisdizioni ;
dine, tenere il registro delle delibe- coltà, stabilendo le propine agli esa-
razioni de' superiori. In alcuni Or- minatori, e ricevendo il giuramento,
dini è dignitario, come di sopra si e la professione di fede, tanto dai
accennò, in altri è insignito di ca- professori , che dai laureati. Due
rattere episcopale , o costituito in erano i cancellieri dell' università
dignità ecclesiastica, ed in altri è di Parigi, l'uno del capitolo della
fregiato di antica nobiltà. cattedrale soggetto al vescovo, l'al-
tro era un Genovef-
religioso di s.
creato, nel 1578, Cardinale da Gre- e talvolta anche d' olio concreto, e
gorio XIII. V. De Feri'ière, Diction- fino di spermaceti, ed altre sostan-
naire du droit ^ alla parola Chan- ze. Ma siccome ci proponiamo riu-
cellerie. Vi erano anche de' cancel- nire alcune notizie soltanto sulle
lieri particolari, e ne avevano le re- Candele di cera che si adoperano ,
gine, i principi del sangue, e al- nella Chiesa per varie funzioni e ,
lumenti ec, tratta Raccolta delle la masi cera vergine^ che poi, median-
^^SSh ^ disposizioni di pubblica am- te i conosciuti metodi , si riduce
ministrazione nello stato Pontificio^ bianchissima, formandosene le can-
che s'incominciarono a pubblicare dele, i cerei, le torcie ec. Il Sarnel-
in Roma 1834. Del Cancellie-
nel li nella Lettera XV, tomo
IV, trat-
re, o segretario comunitativo, tratta tò Perche nell'antico tempio di Gc-
il Parisio, Istruzioni pei segretarii rusalemme. si adoperasse l'olio^ non
della comunità j tomo IV, pag. 268 la cera, e fra le altre cose dice,
e seg. che le lucerne, le quali erano poste
CANDAVIA, o CANOVIA. Città sul candelabro, non davano a que-
vescovile nel nuovo Epiro, nell'e- sto il nome, prendendolo piuttosto
sarcato di Macedonia, contrada, di da Candela, come dice Plinio lib.
cui fa menzione Giulio Cesare, par- XXXIV : eandelabrum a candela-
lando di Pompeo. Chiamasi anche Ca- rum lumine.
nobia, o Caenohia, e la sua sede ve- In quanto all' origine delle Can-
iscovile fondata nel nono secolo, nei dele, alcuni pretendono, che ad i-
Inoltre che l'uso della cera sia stato cap. I I. Altri vogliono, che la su-
ce, voleva eleggere qualche apostolo tore risorto, che conversò in teiia
per suo patrono, faceva scrivere in sino alla gloriosa Ascensione, come
dodici Candele i nomi de' dodici a- spiega Lambertini citato , de festis
postoli ; quindi tali Candele bene- hb. I, e. 8, n. 55. Di fatti disse il
sere egli la luce del inondo, che mistero della ss. Trinità; intli nel
non può nascondersi, nella stessa fine della messa si smorza una delle
che si accende un cero, o una
fijuisa, tre candele, per significare la morte
Candela, non per nasconderla, ma della seconda persona. F^. Sarnelli,
per porla sul candelliere, acciocché del Dichirio, e del Trichìrio del ve-
faccia lume a tutti quelli, che sono scovo greco, e de^ loro mislcrii, nel
nella casa. lume a principianti nelle materie
Nella canonizzazione si oOfrono i ecclesiastiche p. I.
entra pei primo colla croce astata nel- e nella candela, che rimane accesa,
la destra, e col cero acceso nella sini- e che in fine si asconde sotto 1' al-
stra. 11 principio dell'uso del cero do- tare, viene simboleggiata la b. Ver-
rato acceso in questa funzione si ripe- gine, in cui si mantenne ferma e
te da Alessandro VI per la celebra- vigorosa la fede della resurrezione
zione del giubileo del i5oo. Ap- di Cristo 5 illanguidita negli altri ,
associazioni dei cadaven [Vedi). stolito da una torcia, che gli cadde
Anticamente, e massime nello sta- addosso. Nella fanciullezza di Ales-
to Pontificio, le torcie di cera iab- sandro VII, creato nel iG55, si di-
bricavansi tìagli speziali
, e negli '
inittTL'tno di riportare i più certi, tando deir immagine del ss. Salva-
ed i più couosciuli. IViiiia die, nel tore a Sanata Sanetorum (Vedi\ e
1791, si demolisse in Arras la cap- della processione, fatta colla mede-
pella della santa Candela, si conser- sima (ino a s. Pio V, dice, che tale
vava (juelia data dalla b. Verdine, era la divozione del popolo romano
a' 27 maggio iio5, nella ciitlcdrale per essa, che a gara tutti portava-
al vescovo Lamberto, mentre la cit- no candele per essere accese avanti
tà era estremamente desolata- pel tale» immagine molte delle quali
,
morlx), che dal 1080 al i i4oj al- non si consumavano, e altie cresce-
flisse r umanità, denominato deìJìiO' vano di peso. Non solo il Maran-
co ardente, dappoiché gl'individui, goni, deW Oratorio di Sanata San-
i quah ne erano attaccati, venivano etorum a pag. 127, conferma il
zione dei Papi, e il loro ingresso in il cereo acceso da cui el'a preceilu-
Roma, tratta il Cancellieri, ne' Po 9- to, come racconta Pachimcrio della
sessi. Essendo donala da Tom-
stata deposizione di Arsenio patriarca di
maso Paleologo, despota del Pelo- Costantinopoli , anzi minacciandosi
ponneso, a Pio II la testa di s. An- nell'Apocalisse la deposizione del pre-
drea apostolo, questo Papa si recò lato di Efeso, si dice: Movebo can-
processionalmente a riceverla, 23 a* delahrum de loco suo j cap. 1 1 , e
aprile 1462, a Ponte Molle, con così molti autori opinano, che i set-
tutti i Cardinali , vescovi prelati te candellieri, de' quali si fa menzio-
,
Tours, il quale uscendo dal sacrario concede pure, quando non vi siano
per andare processionalmente a ce- candele di cera, quelle di sevo , ciò
lebrare la messa solenne veniva , che condanna il Suarez, permet-
preceduto dal canonico tesoriere tendo in caso di necessità il solo-
un tal numero di Candele, con de- » posset, quare sic cjindela acccnsa
creti della sa{^. cougr. de* Riti , dei M exlinguitur, et rcspoiidctur, quod
porta il Gattico, mentre si leggeva- me, che davasi ad una specie di pie-
no le scomuniche, non solo il Pon- de, sul quale si collocavano le lam-
tefice teneva una candela gialla in pade (Fedi), o le lucerne destitiate
mano, ma di egual cera, ed accese a rischiarare camere, templi, o altri
Je tenevano eziandio i Cardinali e i cdificii pubblici, o privati, massime
prelati, suonan^losi le campane alla allorquando non volevansi sospende-
CAN CAN 207
re alle so/lltte , o alle volte , nù si- bucodonosor prese Gerusalemme, i
tuarli sopra una tavola. I candela- candelabri furono trasportati nell'As-
bri alcuna volta si destinarono per siria. Tito medesimo fece in detta
una sola lucerna, e talora anche per città bottino di candelabri, come si
molte , nel qual caso alla parte su- vede in Roma nel suo arco trion-
periore del fusto si sostituivano di- fale marmoreo, ove viene effigiato
verse braccia, che servivano per at- quello del tabernacolo. Parlando
taccarvi, o sovrapporvi le lucerne. I il Sarnelli , tomo X lettera LXI,
candelabri per una sola lucerna si Del Candelliere d'oro con sette
posti di parti distinte, cioè il piedi- cielo empireo che il lume acceso :
messe basse due Candellieri colle lo- divini uffizi i Pontificali. Il Bauldry
ro candele sieno sugli altari col- , dichiara ciò chiaramente, de ornatiù
la croce nel mezzo Quest' uso, e . ccclesiae p. 5 e. 12 n. 17, dicen-
questo rito rimonta tempi aposto-a' do, »> celebrante vero episcopo inis-
lici, come abbiamo dal Lambertini, » sam tantum , et non alia officia
del sacrificio della Messa , parte » candelabra septem super altare po-
IV t. II sez. V. Però nelle messe " nuntur, non tamen in missis de-
più solenni si devono porre sei Can- » functorum. " f^. Luca Fanciulli,
dellieri sugli altari , e ciò si racco- Di alcuni riti della cattedrale di
glie dalla triplice incensazione, che Osimo Roma 180^, dell'uso di
,
si deve fare parte per parte dell'al- accendere sette doppieri y o sicno
tare , come prescrive il messale ro- toreie al vangelo nel Pontificale del
mano. Quattro poi si sogliono usa- vescovo, p. 52.
re nelle meno solenni, ed anche più Il Papa , come si dirà , adopei'a
di sei se ne possono porre sull' al- alla messa solenile sette Candellieri,
tare, e nel r esposi /ione del ss. Sa- e ne' vesperi Pontificali ne usa sol-
cramento, in cui i lumi non devono tanto sei. I sette Candellieri poi ado-
essere meno di venti come si può
, perati dai vescovi alludono ai sette
vedere in Gavanto Ruh. Miss. p. Candellieri d'oro, fra' quali vide san
I tit. XX lit. X. Si collocano inol- Giovanni nell'Apocalisse un perso-
tre tra i Candellieri i reliquiarii col- naggio rispettabile, maestoso e ter-
le con fiori finti,
reliquie, e de' vasi ribile, cioè Gesù Cristo stesso, e non
o freschi. Dopo la messa del giove- solo dinotano, come si disse altrove,
dì santo, sino al sabbato santo , ec- che il vescovo deve essere ornato
cettuato r altare maggiore , i Can- coi sette doni dello Spirito Santo
dellieri si rovesciano , o si tolgono ma anche, come si esprime Duran-
dagli altri altari , per significare il do , t. IV e. 6 n. 5, quia gratia.
lutto della Chiesa. E siccome l'al- septiformi tota illuminatur ecclesia.
tare è simbolo di Gesù Cristo, nel- Quando il Sommo Pontefice can-
lo spogliamento di esso viene rap- ta la messa, oltre i sette Candellieri
presentata la nudità del Redentore sopra l'altare, ci sono sette accoliti,
Crocifisso. prelati votanti di segnatura , con
Quando il vescovo celebra la messa sette Candellieri di argento dorato.
solennemente, usa, come si disse, sette Que' Candellicri si portano anche
Candellieri sull'altare, ma trattando il quando diacono latino canta l' e-
il
citato Sarnelli tomo VI, let. XLI, vangelo, mentre il diacono greco è
se Vapposizione del settimo Candel- accompagnato da soli due. Anche in
liere, quando celebra il vescovo j si Costantinopoli si cantavano, come
intenda anche ne' vcsperi^ e nelle nel Pontificale celebrato dal Papa , l'e-
sotto il nome di Dactyli sono co- rale delle armi bizantine, poi im-
nosciuti i suoi priraarii abitatori. peratore, la riprese nel 961; ma
Omero la disse Creta delle cento dopo che i crociati
e ve- francesi ,
cenzo X
con alcune galere Pontifi- do poi r esercito egizio mosse alla
cie, e con altre procurate dai prin- volta di Morea, l'isola si trovò es-
cipi cristiani, nominandone generale posta ; ma dopo la famosa battaglia
il principe Ludovisi, marito di sua di Navarino, Mahmoud imperatore
nipote, ed il successore Alessandro de' turchi, ne concesse il governo a
VII non mancò di porgere aiuto Mehemed viceré di Egitto , sebbene
contro il comune nemico. Superò ne lo privasse nel i832. Finalmen-
ambedue Papa Clemente IX, eletto te coir ultima pace , ritornò alla
nel 1667, tanto coli' assegnare per dipendenza del viceré, al quale ri-
questa guerra le rendite de' tre Or- mase sino al 1 7 dicembre 1 84o, in
dini che estinse, quanto per solle- cui tornò sotto la ubbidienza del
citare le corone cattoliche a concor- sultano per l'inclinazione mostrata
rere alla salvezza di Candia con trup- dagli abitanti di quell' isola di scuo-
pe e danaro. In fatti Luigi XIV tere la dipendenza di Mehemed vice-
v' inviò parte delle sue navi per re di Egitto, e tornare sotto l'antico
combattere il nemico del nome cri- signor loro.
stiano, in difesa della fede, e dei Neil' isola di Candia il cristiane-
veneziani. Ma sebbene l' isola fosse simo fu introdotto dal dottore delle
difesa con valore nell'assedio di tre genti s. Paolo apostolo. Un tempo
anni, nel quale morirono sette pa- si enumerarono dodici città vescovili,
scià, ottanta vtffiziali, diecimila gian- sotto la metropolitana di Candia
mentovare altre trup-
nizzeri, senza cioè, Milopotamo istituita nel IX se-
pe, non potendo più resistere alla colo, trasferita a Pvetimo, Canea fon-
lórza di quarantamila turchi, fu data nel VI secolo, Cysamo nel V,
, ,
Candla , inquisitore nell' Acaja, che minato // Balbo. Nella lunga guer-
fosse preso un cerio fraticello del- ra di Candia , i veneti respinsero
l'Opinionej dimorante in Atene, il cinquantasei attacchi turchi dalle sue
quale si spacciava per Papa, e nel mura, e dopo la resa , la città
1453, a* 2 luglio, mandò l'inquisi- rimase affatto spopolata. suo di- Il
maestro il santo abbate Doco, nel Insignito già del patriarcato di Co-
paese di Galles, passò indi alla scuola stantinopoli , nel i524> fu da Clc^
5
CAN CAN 21
mente VII fatto vescovo di Viterbo, circostanze dei Cardinali, dei quali
dove lo slesso Pontefice lo accolse ci dà notizia, niente dice del mona-
ad una co' cavalieri gerosoloniitani, cato del Cardinal di Canilhac, cui
fuggiti da Piodi. Dal Papa medesimo anzi vuole preposto della chiesa di
ottenne, a titolo di amministrazione Magalona. Dappoi venne consecrato
nel i532, le chiese eziandio di Ca- amvescovo di Tolosa, non di To-
stro e di Lanciano, e, secondo il ledo, come scrissero alcimi. Quindi
Ciacconio, quelle pure di Adria e Benedetto XII lo creò Cardinale pre-
di Sutri, comunque ciò non si regi- te di s. Croce in Gerusalemme ai 1 7,
stri dall' Ughellio. A queste chiese ovvero 18 dicembre del i35o, e
gli fu aggiunta ancora la protettoria nel i36i, da Innocenzo VI fu eletto
del suo Ordine ; ma ciò eh* è più, alla sede prenestina. Intervenne ai
l'amicizia meglio che la stima egU conclavi d'Innocenzo VI, Urbano
godette dei Pontefici Clemente VII V, e Gregorio XI, nel primo dei
e Leone X. Nel i5i8 sostenne la quali ebbe undici voti pel Sommo
legazione nella Spagna a Ciarlo V, Pontificato. Mori in Avignone, nel
per eccitarlo alla guerra contro il 1373, dopo 23 anni di Cardinalato,
turco, e nel ritonio da essa passan- ed ebbe onorevole tomba a Magav
do per Venezia fu incontrato da Iona nella cappella detta di Canil-
quel senato ed accolto con somma hac.
magnificenza. Tutti i letterati di quei CANNA Reliquia. Bajazetto II
giorni facevano a gara nel lodarlo, gran signore de' turchi nel 1 49^> ,
per le molte opere da lui scritte, al- per mezzo d'un suo ambasciatore,
cune delle quali si conservano tutta- fece consegnare ad Innocenzo Vili
via inedite nella celebre biblioteca la Lancia {Vedi), con cui fu trafo»-
agostiniana in Roma, ed altre videro rato il lato del Redentore, la spim*-
la luce. Nel sacco di Roma perdet- ga, e la Canna. V. la costituzione
te la sua biblioteca , di che provò IV di Alessandro VI, Bullar. t. I.
sj estremo dolore, che ritiratosi a p. 4^8, Sandini , Hlstoria faniiliae
Padova restò quasi un anno infermo. sacnUj de Christo Domino cap. XV,
Morì questo grand' uomo nel i532, p. 238 e 239, Jo. Georg. Holte-
neir età di sessant' anni , e quindici rus, De pota felleo et acetoso Chri-
di Cardinalato. Fu seppellito nella sto agonizanti porrecto , Gubenae
chiesa di s. Agostino di Roma. 1 67 I - 1 673 , e Neumann , Dispii-
C A NILLI AC Raimondo, Cardinale. tatio philologica de spongia ori Chri-
Raimondo Canilliac, nipote del Car- sti admota, Wittebergae i683.
dinal Bertrando Deucio per lato di Credono alcuni, che colla fisto-
sorella, nacque secondo alcuni, nel la, colla quale il Papa ne' Pontifi-
Gevaudan di Auxerre, secondo altri cah assume nel Calice {Fedi) il vino
poi più probabilmente, nel castello consacrato (rito, che usavasi antica-
della rupe di Canilliac di Nimes. mente da'fedeli), si ricordi la Canna,
Era dottore in ambe le leggi, cano- sopra la quale fu accostata alle lab-
nico regolare di s. me-
Agostino, o bra moribondo Redentore la
del
glio abbate conchense a Rodez. Di spugna inzuppata di fiele , e di a-
questa ultima cosa però dubita mol- ceto. F. Cappelle Pontificie ove ,
ledo circa l'anno \^i^. Fece i suoi la sua carriera mortale nella città
primi studii in Salamanca, dove ab- di Toledo. Tutti i teologi hanno
bracciò l'Ordine religioso di s. Do^ fatto plauso al suo libro intitola-
menico. Ebbe a maestro di teologia il to: De locis theologicis, cioè delle
celebre Francesco detto della VillO' fonti, a cui i teologi possono at-
ria, splendore della università di Sa- tingere argomenti per appoggiare le
lamanca: passato dipoi nel collegio loro sentenze, o confutare quelle de-
di s. Gregorio di Valladolid, rice^ gli altri. Cano lasciò ancora alcu-
,,, ,
suono del legno i monaci al coro si denotava per uno, o per parecchi
e ad altre riunioni. Del medesimo anni il giorno, nel quale cader do-
officio fa menzione s. Doroteo abba- vea la festa di Pasqua , e le altre,
te, mentre racconta le fatiche da che ne dipendono. Canone di pace
lui sostenute per lo servizio del mo- e di tregua è nella storia ecclesia-
nistero, come riporta il Macri. Nella stica un Canone fatto e rinnovato
chiesa greca il Canonarca ha l'offi- in parecchi concilii dopo il secolo X,
cio di leggere, e pronunciare tutto per sopprimere i disordini, che ca-
il periodo al cantore, a cui va sug- gionavano le guerre fatte da' signori
gerendo di mano in mano ciò, che per le particolari loro questioni. Ca-
dee cantare a mente ,
per mancan- none significava ancora presso i greci
za di libri , o difetto di memoria il salmo, e cantico, che in certi gior-
Lungi però dal trattare d' ognuna già stati tutti approvati anche dal
delle predette, e altre specie di Ca- concilio generale di Fii-enze presie-
noni, ci limiteremo a darne in breve duto da Papa Eugenio IV.
un'idea dei principali. Scrissero di Il Canone delle Scritture, e dei
questo aigomcnto Remigio Ceillier, libri biblici viene chiamato anche
monaco benedettino, Histoire des au- il catalogo dei lihi proposti dalla
teurs eccles. t. Ili, e. 32, 33; Guglielmo Chiesa a' suoi seguaci per regola
Beveregio prete inglese, Codex Ca- della fede, e de' costumi, ed essa a-
nonum ecclesiae prìmitivae vindicatus jutata dalla tradizione, ed inspirata
ac illustraius, Amstelodami 1697; da Dio, pose in questo Canone molti
Antonio Costantino di Castro villare, di quelli, che gli ebrei non avevano
minimo di s. Francesco di Paola, conosciuti per divini, e dichiarò
De Canonibus AposLolorwti Disser- espressamente essere tali quelli an-
f^//o, Romae 1697; Francesco Tur- cora, di cui alcuni cattolici dubita-
riano gesuita spagnuolo Pro Cano- vano, y. Bergier al vocabolo Ca-
nibus Aposlol. et Epìslol. Decretai. none DELLE Scritture, e l'articolo
Pontìficum Apostolicorum ad\^. Mag- Bjbbia. Si dissero poi Canone delVE-
deburgcnses Centiiriatores defensio, vangflio quelle concordanze fatte
Luteliae i573, e l'autore delle Ob- da Eusebio di Cesarea, delle quali
servationes in annolationes Severe- fa menzione s. Girolamo, e che tro-
gii in Canones ss. Apostolorum _,
vansi spesso in capo de' manoscritti
Rotliomagi 1674; Cabassuzio, Theo- del Nuovo Testamento, ed in alcu-
ria et praxis juris ecclesiastici ne edizioni.
Expositio juris ecclesiastici, Romas
1769. Canoni Apostolici, ovvero Canoni
degli Apostoli.
Canone delle Sacre Scrinare.
Canone degli Apostoli é stata pure
Canone primieramente significa nominata una raccolta di leggi ec-
presso i Padri greci la dottrina con- clesiastiche de' primi secoli, a torto
tenuta ne' libri sacri ed inspirati da da alcuni attribuite a s. Clemente I,
CAN CAN 219
che neir anno 9 3 fu innalzato al scrittori, alcuni de' quali di due ne
Pontificato, secondo Novaes, e, se- fanno uno solo, e uno ne fanno
di
condo altri,nell'anno 91, e clic fu due; ma la pili comune sentenza
il terzo successore di s. Pietro. Si ne abbraccia il numero di cinquan-
credette aver egli ricevute quelle ta, al quale sembra essersi appog-
leggi dal menzionato principe degli giato il concilio lateranense appresso
apostoli, onde molti critici preten- Arduino, Cane. tom. Ili, col. 201 5;
dono che quella collezione non fosse comunque altri dicano, che sono ses-
conosciuta che verso la fine del HI santasei,od ottantacinque.
secolo , controvertendosi ancora sul Cardinal Umberto, vescovo di
Il
post. p. 43, si persuade, che fossero ogni errore, dove che negli altri si
scritti dalle mani stesse degli apostoli, ficato e perché sia così chiamato
,
ti dai concilii tanto generali, che II, pag. io3, e seg., tratta de' libri
particolari, in parte dai rescritti dei penitenziali.
Pontefici, e in parte dai santi Padri.
Se ne trova un' ampia raccolta in Canone della Messa.
fine delle istruzioni di s. Carlo Bor-
romeo, stampata nel i655, per or- Il Canone della messa, Canon
dine dell'assemblea del clero di Fran- Missae, è quell'antichissima formu-
cia, ed all' articolo VII del cap. VI la di preghiere, e di cerimonie da
del trattato sulla penitenza tom. II, usarsi da' sacerdoti poco avanti, e
p. 193, e seguenti, secondo l'edi- poco dopo la consacrazione dell'Eu-
lione veneta del 1783, dell'opera caristia. Così è chiamata quella par-
intitolata T/ieologia dogmatico-mo- te della messa, che comincia dal Te
ralisj auctore R. P. F. Natali A- ìgitur, perchè è quasi la regola del-
lexandro Ordinis F. F. Praed. la consacrazione. Regula viene no-
L'antica collezione dei Canoni pe- minata da s. Ambrogio , legitinium
nitenziali si trova presso Luca d'A- da Ottato, ordo precum dal Ponte-
chery nella sua opera, che ha per fice Vigilio, secrelum da s. Basilio,
titolo Spicilegium, sive collectio ve- actio da s. Dionigi, perchè si dà in-
terani aliquot scriptorum, etc.f t. I, cominciamento alla principale, e più
p. 5io, L'importan-
Parisiis 1723. regolare azione del sacrifizio. Per
za poi di conoscere Canoni peni- i questa ragione quelle orazioni, che
tenziali si può vedere in Benedetto si recitano prima della consacrazio-
XIV, De Synodo Dioecesana e. 62. ne si dicono infra actioncm. Alcu-
Non diremo de' Canoni di s. Paolo, ni opinano essere autore del Cano-
e Simeone apostoli, che sono inse- ne certo Scolastico, appoggiando la
riti nelle costituzioni dette aposto- loro opinione sull'autorità di s. Gre-
liche, e neppure de' Canoni promul- gorio I Papa del 5 90 , perchè egli
gati l'anno 3o6 da Pietro arcive- scrive, lib. IT, p. 54, Preceni Scho-
scovo alessandrino, che sono anche lastici recitare super oblalionent j
essi penitenziali, riportati, e illustra- ma il santo usò quel termine, qual
ti da Balsamone, e da Zonara, re- nome di autorità, come di maestro,
gistrati nel tomo I de' Concihi di e dottore, mentre egli chiamò pure
Labbd. V. Butler, Delle feste mo- Scolastico s. Matteo. Fatto è, che
bili,capo Vili, Dell' antica disci- molto più antica vuoisi la composi-
plina riguardo ai Canoni peniten- zione del Canone , sebbene i Papi
ziali. sempre ne aggiungessero qualche trat-
Benché poi le antiche penitenze to. Onde VigiUo, che cominciò a
non sieno più in uso nella Chiesa, regnare legittimamente nel 54o, con-
ciò nonostante il conoscere gli an- fessa di aver ricevuto il Canone del-
tichi Canoni penitenziali è cosa as- la messa per tradizione apostolica,
sai utile ai confessori, e nel concilio il che viene confermato da Innocea-
,
tanto molti sono di avviso, che s. Cle- ecclesia sua sancta, si aggiungeva
mente I, nel primo secolo della Chie- quae est una, come si ha da Ottato
sa, ordinasse il Canone della messa, Milevitano. Nominare il Sommo Pon-
e sull'addotta autorità di s. Grego- tefice nel Canone è uso antichissi-
rio I , neir oblazione si pronuncias- mo, poiché s. Clemente I lo faceva
sero le parole di Scolastico, cioè osservare, e celebrando egli diceva:
di quella parte del Canone, Per M Adhuc obsecramus te prò me, qui
quem haec omnia^ Domine^ semper « riihil sum, " oggi però il Papa
bona creas. Renaudot, nella dis-
Il dice nel celebrare : » Una mecum
sertazione premessa alla sua raccol- M indigno famulo tuo ".
ta delle Hturgie orientali, dimostra Nella liturgia di s. Marco, che si
l'uniformità del nostro Canone col- usava nella Chiesa Alessandrina, già
le liturgie siriache , copte ,
greche primaria dell'Oriente, in primo luo-
mozarabiche, ambrogiane e latine: go si nominava il Pontefice Roma-
solo è accidentale qualche diversità no, e poi il vescovo del luogo, men-
nelle preghiere, e nelle cerimonie, tre in Roma non si fa menzione di
mentre hanno tutte lo stesso scopo vescovo alcuno come osserva Bel-
,
d'invocare Dio, di pregare pei vivi, larmino lib. II de Miss., cap. 21;
e pei morti , d'invocare i santi , di giacché il Pontefice è vescovo ordi-
recitare le parole evangeliche della nario di tutto il mondo, come ri-
pillole N. N. perchè anticamente rc- solo fanno l' offerta ad onor loro
citavansi i nomi di quelli, che offriva- e in ringraziamento a Dio per la
no nella messa, come dimostrano le gloria, di cui li fa partecipi come :
pai'ole vel qui libi ojferunt, che si pos- noi latini nell'orazione dopo la co-
sono applicare ai cristiani, i quali colla munione diciamo Sanctissime Do- :
rato colle elemosine far celebrare la deliper tale solennità, come espose
messa, o in altro modo. Azor, lib. Innocenzo III, cap. Cum Marth. de
X, cap. 11 e 36, insegna, che celebrai. Miss.
essendo questa preghiera del me- Dopo i santi nominati nel Cano-
mento privata, può il sacerdote rac- ne, sogliono in diverse chiese ag-
si
>' Nobis quoque peccatoribus " al- si dice in silenzio interrotto sola-
za la voce il sacerdote, per denota- mente da tre parole piene di umil-
re i gemiti, e il grido de' peccatori tà, in segno di venerazione e di pie-
penitenti « Per quem haec omnia
: tà ; anzi il vero inno per lodare la
semper bona creas " : queste parole divina maestà è un profondo silen-
furono aggiunte dallo Scolastico, nel zio, il quale significa eziandio la
modo suddescritto, e significano, pei composizione dell'animo, e la quiete
meriti di Cristo, creando, e conser- delle passioni, che debbono accom-
vando quelle specie : Sanctìficas, per- pagnare il sacerdote al sacrifizio ;
chè essendo semplice creature l' hai oppure la gravità del negozio, che
convertite in misterioso sacramento, a voce bassa da solo a solo tratta
VwìJicaSj trasmutandole nella carne, con Dio e finalmente la presenza
,
cis, accumulandole con tante grazie, caria: » Sileat omnis caro a facie
et praeslas nobis^ concedendole a Domini. V. Messa.
noi in cibo. Praeceptis salutaribus : CANONE. Libro distinto dal Mes-
questo piccolo proemio, avanti l'ora- sale ( Fedi ) j e di cui usano per
zione dominicale, è stato posto da privilegio i vescovi ed altri nel ce-
s. Gregorio I, o da s. Cipriano ; e lebrare la santa messa. L'epoca, in
il Pater noster, che si dice dai tem- cui abbia avuto principio un simile
pi apostolici, in seguito alle parole uso, è ignota: i medesimi autori
della consacrazione, fu da detto Pa- liturgici non ne fanno parola, e
pa fatto recitare prima della comu- tralasciano di notare anche la più
nione, aggiungendovi però : libera piccola cosa in riguardo al privile-
nos, quaesumus Domine^ e si racco- gio di servirsene. Ma non sarà fuori
glie manifestamente dal far menzio- di proposito l'accennare qui, oltre
ne di s. Andrea suo particolare av- quanto si è detto nel precedente
vocato. Nel venerdì santo si dice articolo, il modo, onde fu formato,
altie partì, in maniera che si rese come anche per aiuto della memo-
necessaiio il servirsi di più libri nel ria. Ma non si azzarda darlo per
tempo del santo sagrificio, di quello positivo, e tutto si lestringe a mera
cioè , il quale conteneva le preci e le congettura, dappoiché, ripetiamo, nin-
prefazioni, che dicevansi dal sacer- no scrittore si occupò di questo ar-
dote all'altare, dell'altro che conte- gomento. La disciplina però presente
neva i vangeli da dirsi dal diacono, esige, che tutti sappiano a memoria
e le lezioni scrittiu'ali da leggersi il Canone, ed inoltre lo leggano
«lagli altri ministri a questo inferio- nella messa. Il certo si è, che l'uso
ri j in fine di quello contenente le del Canone, come dicemmo, è un
antifone, tratti, graduali, responsorii distintivo ed un privilegio proprio
e tutt'altro, che si cantava dal coro. solo dei vescovi, il quale poi per
Benché in oggi tutto sia riunito nel graziosa concessione della Santa Se-
messale, pure questa divisione di de, fu esteso agli abbati che hanno
parli si osserva nelle chiese patriar- r uso dei pontificali cioè benedetti, ,
cali, e cattedrali per le messe so- e ad alcuni collegi de' prelati ^ co-
lenni, nelle quali si adoperano più me protonotarii apostolici, uditori
libri separati, essendovi il partico- di rota, chierici di camera ec. Dal
lare sì pel celeljrante, come per i che facilmente ciascuno può rilevare,
ministri, e pel coro. Quanto appar- essere un abuso , se i prelati infe-
tiene al sagrifizio della messa, tutto riori, e che non appartengono ad
dicevasi a voce elevata nel sesto alcun collegio così privilegiato, esi-
secolo, ed ai tempi particolarmente gono di averlo nel celebrare, mentre
di Papa Vigilio cominciò il costume ad essi come singoh non può appar-
di recitarsi il Canone a voce som- tenere, se di simile maniera non è
messa, quasi lasciando al sacerdote stato ad essi conceduto per indulto,
singolarmente l'onore di trattare a CANONICATO. Grado chiericale
solo con Dio, e di farla da media- delle chiese metropolitane, cattedra-
tore fra questo e il popolo. li, o collegiate, dignità e prebenda
Cresciuta in tal modo la formola di canonico, titolo di un bencHcio
del Canone, i concilii, che non di ecclesiastico [Fedi). Fra una pre-
rado si celebravano, furono intenti benda ed un Canonicato evvi la di-
naci i Bonanni,
canonici regolari. Il chi. Dal petto discendeva un cor-
nella parte seconda delle Vergini a done lungo, con intrecci, e nodi di
Dio consagrale j alle tavole XXX, e belle forme. La testa ,
priva affatto
XXXII , ci dà la figura delle Ca- di capelli., da un ber-
era coperta
nonichesse secolari in abito di chie- rettone, dalla cui cima pendeva lun-
sa, e nell'altro suddescritto colla sto- ghissimo velo nero. Di egual colore,
ria del Cardinal Giacomo di Vitria- ma di seta, era il manto ampio, che
co, come alla precedente XXIX, ev- dalle spalle distendeva si oltre i pie-
vi quella delle Canonichesse secolari di, ed ai lati v'aveano le fodere di
di Mons. pelli d'armeUino , con macchie, e
Dice pertanto il medesimo auto- fiocchi di peli neri.
re, che come da' chierici, o canoni- Le Canonichesse di s. Maria in
ci regolari, ebbero origine i canoni- Campidoglio di Colonia sembrano es-
ci secolari, egualmente dalle Cano- sere state anch'esse secolari. S. Pcl-
nichesse regolari derivarono le se- , trude, moglie di Pipino, fondò un
colari, che fiorirono particolarmente collegio di nobili fanciulle, fra le
nell'Annonia o Hainaut, provincia
, quali poi visse, e mori. In questa
de' Paesi Bassi, e nel Brabante. Ta- chiesa, oltre le donne canonichesse,
li erano quelle del collegio di Mons, eranvi dodici canonici, come abbia-
nella chiesa di s. Maria , detto di mo Mirco cap. I. Nella stessa
dal
Yaldetrude. In questa chiesa l'arci- guisa Itta o Iduberga
, vedova di ,
che per le. Canonichesse , come si giose non erano Canonichesse, ben-
legge in Labbé tomo VII. Da que- ché ne usurpassero il nome, e il
ste regole però si rileva, che le Ca- rocchetto proprio di Per conto
esse.
nonichesse non fossero istituite da delle diverse specie principali di Ca-
s. Agostino, ma piuttosto da s. Gi- nonichesse regolari, e delle differenti
rolamo, da s. Cipriano, da s. Ata- epoche in cui fiorirono, si può con-
iiecon aggiungervi una parie di esse che si resero chiare per virtù e
il nomedi Lateranensi, allorché que- santità. Bensì fra esse, nel i55o, me-
sto fu dato ai canonici stabiliti nel rita ricordanza la madre Ballista
Laterano, dei quali portavano, come Vernaccia, insigne per santità e dot-
portano tuttavia, la tonaca di lana trina , che in tre volumi restrinse
bianca , con un rocchetto di lino molti documenti di celeste sapienza.
sopra la medesima, ed il velo nero Canonichesse ci furono anche nel-
sul capo. Quando esse si recano in r isola diMajorca, come dice la b.
coro, pongono la cotta sopra il roc- Caterina Thomas, Canonichessa re-
chetto, come la sogliono comunemen- golare di s. Agostino, della città di
te usare i Canonici Lateranensi nei Palma nella isola quale
stessa, la
divini ufllcii. Il rocchetto ha le ma- mori nel i5>74, e meritò che l^io
niche strette, dove la cotta (che con VI, nel 1792, solennemente la bea-
altro nome si chiama camicia o ca^ tificasse. In Roma eravi un celebre
mice superiore y ovvero superpelliceo monistero di Canonichesse lateranen-
poiché anticamente si usava sulla si presso la chiesa dello Spirito San-
tonaca di pelle ) è larga, e ne' tem- to, a Macel de' Corvi, fabbricati l'u-
pi più antichi, come si raccoglie da- no e l'altra per queste monache da
gli alti del concilio di Basilea, era Petronilla Capranica, roma- nobile
lunga , e si stendeva oltre mezza na nel 1432, la cui chiesa, nel
,
diverse monache, benché fossero Ca- stero, fino al 1606, dall'abbate dei
nonichesse, non la portarono, che nel canonici regolari lateranensi; ma Pao-
suindicato tempo. lo V lo pose sotto la giurisdizione
Riferiscono gli scrittori, che, ver- del Cardinal vicario. Ora però le
so l'anno 44^? sia stata assegnata monache stanno nella chiesa di s.
inamente cessarono col non aver più sipropagò, nel 1620, dalla ven. ma-
voluto ricevere novizie. A togliere va- dre Claudia di s. Francesco, già
nità si tagliavano i capelli sino alle contessa di Chaligny, in memoria
orecchie, ciioprendo il capo con pan- del Redentore, che fu posto nel se-
no gix)sso nero ; e le vesti erano di polcro in Gerusalemme. La detta
lana bianca, o di pelli d'agnello. contessa di Chaligny, della illustre
L'abito loro consisteva in tonaca, casa di Lorena , le attirò da Liegi
mantello e scapolare bianco con cin- per istabilirle a Charleville, ov' ella
ta. Sul velo portavano una piccola prese la loro regola, e il loro abito.
aoce, come usavano quelle del mo- Nel 1635 furono condotte da Charle-
nistero d'Aldeberga, in cui fiorì s. ville in Parigi alcune di esse, perchè
Geltrude principal ornamento di
,
vi fondassero un monistero. Furono
queste Canonichesse. In alcuni mo- situate nel sobborgo di s. Germano
nisteri assumevano in coro un gran in tm luogo chiamato comunemente
manto bianco, ed in altri univano Belle Chasse, d'onde si sono in se-
assai rara fra le donne, che hanno prebenda delta Canonicato (f^edi),
sempre usato il velo. /^. il p. Mo- in una chiesa cattedrale, o collegia-
linet nel suo Catalogo de^ canonici le. Questo nome deriva dalla paro-
ria dei grandi beneficii , cui han- più edificante, osservano una rego-
no reso alla società le Canoniches- la, secondo le individuali costituzio-
se regolari, dette Ospitaliere, nel- ni loro, ed un regolamento prossi-
la Francia. La maggior parte degli mo a quello de' monaci, come si e-
ospedali di Francia erano assistiti sprime 15crgicr alla parola Canonici.
dai canonici regolari dell'uno e del- Perciò molti sono di avviso, che i
1 altro sesso. Gli uomini vi aveano canonici prendessero il nome dalla
la direzione spirituale per l'ammi- regola cui doveano osservare, ed al-
nistrazione de' sagramenti, e le don- tri opinano, che così si chiamassero
ne aveano cura di tutti i bisogni dalla pensione, o rendita loro asse-
degl'infermi, e (juello che ora sono gnala pel vitto, chiamata sportala ^Va
le Sorelle clclla carità, erano allo- (juale si ricavava dalle oblazioni fatte
ra le Cauouichcssc regolari. La so- allo chiese, come si spiega all'arti-
, ,
CAN
colo Benefizio Ecclesiastico. Del DominuSj p. 33, essere stato dato que-
principio però della voce Canonico, sto titolo a' canonici di qualunque
del suo significato, ed elimologia, ordine e grado nel secolo XI 11, u-
SG applica vasi a tutti i chierici a- sandosi eziandio ne' seguenti secoli
scritti a qualche chiesa, e deiruflì- e verso il i54o ne' capi toh venne
cio de* canonici , sono a consultarsi definito di doversi applicare a' soli
Pompeo Sarnelli, IV, tomo I , let. canonici, comechè di poi avesse luo-
DelVoriginc della voce Canonico, e go il titolo Revercndus Dominus, ci
Giuseppe Garampi, Memorie Eccle- Reverendus Pater. Talvolta vi si ag-
siastiche p. 280 e 282, ove pur giunse V adnioduni illustris, adnio-
dice , che furono chiamati Cardina- diini revercndus, ed anche reveren-
Ics, cuslodeSy et sacerdoles, non che dissimus Dominus , e ciò dopo il
il Grancolas in Breviar. Roni. par. 1634, in cui il titolo d'illustrissi-
leviamo dai canoni decretati nei clero di Fano. Fu s. Leone IX, chej
concilii d'Acquisgrana del 789 e 816, a detto anno i o5 1 assegnò questi beni ,
del turonese, e del mogunlino del- a' canonici della cattedrale di Lucca^
r8i3. In essi fu inculcata la osser- che menassero colà una vita rego-
vanza della regola, che Crodogango lare, e confermò certi beni colla di-
vescovo di Metz avea scritta, non visione delle prebende, dette anco-
solo per direzione de' canonici ma , ra canoniche , ordini o beneficii.
,
di tutto il suo clero, come riporta Dal che apparisce , che dicevansi al-
il Tomassini, de Benefic. par. I, lora osservare vita regolare anche
lib. 3i, cap. IX, dicendoci Paolo que' canonici , i quali non facevano
diacono, « ad instar coenobii intra voto di povertà, e che noi perciò di-
« claustrum septa conservari fecit." remo ora secolari. V. Ughellio t. I,
Quindi dal canone XXI del concilio pag. 857.
di Aquisgrana chiamasi monistero il Ma non si fermò quivi il disor-
collegio de' canonici, ed il prevo- dine, contro il quale forti piò d'ogni
sto di questi appellasi abbate. Nel altro furono i lamenti del zelante
medesimo concilio dell' 816 fu pre- Geroo prevosto Reichespergense, nel
scritta parimenti una regola cano- suo libro de corrupto Eccltsios statu,
nica per tutti i chierici , ricava- indirizzato ad Eugenio III, creato
ta dalle antiche monastiche disci- nel I 145. Si doleva egli, che i Ca-
pline, e dalla suddetta di Crodo- nonici delle chiese cattedrali vives-
vivevano in comune sotto una me- vano tutto lo zelo della regolare os-
desima regola , ma si erano obbli- servanza, come ben rifletteva Ales-
gati per voti solenni, e quindi ven- sandro IV nella lettera, che scrisse
nero appellali Regolari. ai canonici di Perugia l'anno i258.
tare, o recitare in coro essi stessi 1' uf- al Canonico ebdomadario mentre ,
fìzio, e, secondo il Sarnelli, sono ob- porta i paramenti sacri, come rile-
bligati al canto ecclesiastico dalla vasi dal decreto della S. C. de' Pii-
re a tutti gli ufficii, per 1' accetta- 1628, prescrisse, come vuole il ce-
zione fatta del suo titolo. I cano- rimoniale, che dovere dei cano- il
nici partecipano delle distribuzioni nici di recarsi in coro due per due
quotidiane assegnate a chi personal- s' intenda pei giorni solenni. I Ca-
mente si trova presente alle ore ca- nonici, che hanno l'uso della cap-
noniche, secondo il decreto di Bo- pa, o del rocchetto, non possono
nifacio Vili, meno le cognite ecce- con tali vesti amministrare i sacra-
zioni, d' infermità, o di canonica as- menti, dovendo allora assumere la
senza. Le distribuzioni perdute sen- cotta e la stola, come dichiarò il
za tali casi si erogano alla massa citato decreto, mentre quello dei
chiesa fosse fuori della città, perchè nico della stessa patriarcale. Allor-
celebrando il vescovo pontificalmen- ché sono occupati nell' esercizio del
te nella medesima città_, nella quale loro offizio, ancorché fossero coad-
evvi la cattedrale, i canonici sono iutori in esso, sono considerati co-
tenuti ad assistervi, come si ha dal me presenti all' uffiziatuia del co-
decreto della s.Congregazione del ro tanto della mattina, quanto del-
Concilio, al cap. 12, sess. 24, de la sera, che dopo
colla limitazione,
reformat. le pasqua di risurrezio-
tre feste di
11 Pontefice Alessandro VII, per ne a tutto ottobre, sono obbligati
maggior decoro delle sacre funzioni, ad intervenire all' uffizio de' vesperi.
che si celebrano in Roma in tutte Se alcuno di essi non potesse inter-
le cappelle Papali, allorché ivi can- venire in cappella, o per infermità
tano i Cardinali, e i vescovi assi- o per altro impedimento, è in fa-
con due bre-
stenti al soglio, stabilì coltà d'ogni rispettivo capitolo, o
vi de' IO dicembre i655, e de' io dello stesso Canonico ministro di ,
giugno 1657, che tre canonici delle sostituire altro Canonico il quale ,
tre basiliche di s. Giovanni in La- allorché ivi si reca, assume l' intero
terano, di s. Pietro in Vaticano , e abito prelatizio da referendario .
di s. Maria Maggiore fossero i mi- Tuttavia alcuni assunsero la sola
nistri sacri in dette funzioni ponti- sottana paonazza, per l' uniformità
ficali; Canonico lateranense
cioè il de' compagni che altrimenti si ve-
,
col ss. Sacramento in qualche chie- tervenire alla processione del Cor-
sa, i detti canonici vaticano, e libe- pus Domini, allora i ministri sacri
riano, fanno da diacono, e suddia- assistenti al Cardinal decano , od
cono assistenti. Neil' elezione de'me- altro per impotenza di questo, sono
desimij ogni capitolo delle tre men- il Canonico lateranense, che fa da
zionate basiliche ha il diritto di diacono ed il Canonico vaticano
,
se non uomini commendabili per der moglie per qualche grave mo-
pietà e per dottrina, affinchè il ca- tivo; e Clemente XI, per impedire
pitolo, cui compongono, passi meri- che il principato di Reinsfeld pas-
tevolmente pel senato de' vescovi sasse ad un principe eretico, permi-
dal quale potranno trarre degli av- se a Guglielmo de' landgravi d'As-
visi eccellenti ^. concri. di Bordeaux sia Reinsfeld, Canonico della catte-
del 1624, Regni, can. e 9, n. 8. drale di Colonia, di poter contrarre
Riguardo all' età , e all' ingresso matrimonio, nonostante che avesse
de' nuovi canonici, il concilio di ricevuto V ordine di suddiacono.
Trento richiede nei canonici delle Relativamente poi all' ingresso dei
chiese cattedrali l' età voluta pel nuovi canonici, il concilio Tridenti-
suddiaconato , ma nella Francia si no proibisce i diritti d' ingresso presi
osservava la regola di Cancelleria sopra le rendite del benefìzio, ed ai
d' Innocenzo Vili, la quale non esi- quali i capitoli assoggettavano i ca-
geva che quattordici anni in un chie- nonici novelli, per essere divisi fra
rico per possedere un canonicato di i vecchi canonici. Alcuni concilii in
cattedrale, e dieci anni per un ca- diocesi particolari permisero a' capi-
nonicato collegiale. .Però quest'uso toli di prendere un diritto d' ingres-
particolare del reame non ledeva le so, purché abbia ad impiegarsi pel
particolari leggi della Chiesa, che vo- servizio divino, non a profitto degli
levano un' età pili avanzata , ed in altri canonici. Sono poi obbligati i
Procelle non si poteva ottenere una nuovi canonici ad emettere la loro
semplice prebenda, se non dopo i professione di fede nelle mani del
ventidue anni. Siccome in alcuni vescovo, o di un suo ufficiale, e nel
tempi, per l'illustre condizione di capitolo, secondo le prescrizioni del
certe persone, furono esse costituite in Tridentino. L'abito corale ordinario
tenera età nella dignità di vescovo, de' canonici è sottana nera, e cotta,
Cardinale, ed anche di Pontefice, loc- ma in molti capitoh si usa dai cano-
chè si tratta agli articoli Vescovi elet- nici il rocchetto, cappa con armelli-
ti IN GIOVANILE ETA^, CARDINALI CREA- ni, almuzia, mozzetta, vesti rosse e
TI IN TENERA ETÀ*, C PONTIFICATO, CO- violacee, con l'oggiunta di varie m-
,,
nità, come mitra, croce, anello, ec, e ad essi fu conceduta di color pao*
diversificando secondo il lustro della nazzo da Nicolò V, creato nel i447>
Chiesa, 1' antichità , e grado di essa, colla pelliccia bianca di armellini
e secondo le concessioni e privilegi! e ai benefiziati la pelle cinericcia,
accordati da' Pontefici ai canonici , a col rocchetto senzamaniche. Benve-
favoi-e de' quali furono larghi di al- nuto da Imola, nel Commento a
tre grazie, cpme l'uso ad alcuni del Dante, canto 2 3, dice che l'ab-
canone, e della bugia, ec, e tutto bate de' monaci di Colonia, chiese
ciò in tempi determinati. E per di- a Bonifacio Vili, del 1294, di por-
re di alcuni esempii sulla cappa ca- tare la cappa e il cappuccio di
,
nonicale, oltre quanto si tratta pe- scarlatto, cogli orli delle cinture d'ar-
gli altri distintivi a* rispettivi arti- gento dorato; ma il Papa non as-
coli a quello di Ecclesiasticf,
, e segnò loro, che cappe nere con co-
Tuolsi che la sopravveste monasti- da lunga. L' uso poi delle cappe, e
ca, volgarmente chiamata cocolla, de' cappucci presso i Cardinali , e i
clioralisy come notò Matteo Parisio, Vi sono poi de' canonici, che go-
perchè per l'ordinario l'uso di essa dono il particolar distintivo della
ei*a nel coro, ove si cantavano i sal- cappa rossa ( T^edi), come i cano-
mi, e rimase nelle sole funzioni ec- nici di Pisa nell'inverno. Nel recarsi
clesiastiche, uffiziature, ec, per se- all'adorazione della Croce nel vener-
gno di distinzione e di onorificenza dì santo, anche la sciolgono men- ;
onde i canonici, e alcuni benefiziati tre neir estate usano invece la moz-
r adoperano per privilegio Ponti- zetta rossa sul rocchetto, e ciò da
ficio. La differenza però della cap- tempo assai antico, come si legge in
pa, usata da' canonici, da quella dei Bonanni , Gerarchia ecclesiastica
Cardinali, se non nella forma total- p. 436. 11 medesimo privilegio del-
mente, consiste in quanto alla ma- la cappa rossa, aggiunge quest'autore,
teria , o alla qualità del drappo e si gode da venti canonici della catte-
dignità nel Capitolo. Fu già consue- sino dai tempi d'Innocenzo IH, O-
tudine quasi generale nelle cattediali norio III e Gregorio IX nelle lom
e collegiate di Francia , che le di- mentre che per
lettere apostoliche;
gnità non potevano esser date che giusta regola non doveano permet-
ai canonici, contro il costume degli tersi tali vicarii , che nell' assenza,
altri luoghi, compresa l'Italia. Biso- >i studiorum, vel alia causa pi-obabili ",
gnava pertanto, a conseguire digni- come ai canonici di Firenze venne
tà e gli ufficii, che il Papa facesse permesso dal vescovo Ardingo, e da
ile' canonici chiamati ad effectwn, Gregorio IX, secondo l'Ughelli t. Ili,
cioè all' effetto di poter ricevere si- p. ,43-,45.
mili dignità ed ullìcii. La pramma- Canonici ereditarii, o laici, erano
tica a ciò non si opponeva, purché laici, ai (|uali alcune chiese cattedrali
i canonici ad effectum non preten- o concedevano gli onori e
collegiali
dessero alla prima prebenda, che va- il titolo di Canonico onorario, ov-
casse per diritto di aspettativa. Nel vero Canonicus ad honorem. Il le
celebre concordato del 1 515 , fi a di Fiancia era Canonico onorano
Leone X e Francesco I,- il primo ereditario nelle suaccennate, ed altre
,,
gli celebrò dignitosi funerali, che so- rono quei canonici provveduti delle
no descritti nel n. 991 del Diario maggiori prebende in oppqsizione ,
lari considerati come tali, e sotto dava come uno, che avesse violato
questonome semplicemente, abbiano il suo voto, ed era punito come col-
de' Canonici Regolari, perocché seb- era più perfetta di quella d' Aquis-
bene formati per 1 iparare l'ignoran- grana, la quale loro permetteva di
za e il rilassamento de' costumi de- aver de' beni in proprietà, o fossero
gli ecclesiastici secolari, che in quei del loro patrimonio, o fossero delle
secoli giunse al colmo, raffreddati rendite della Chiesa. CoH'approvazio-
erano eglino stessi nel IX secolo nel ne di questo concilio, e coll'esempio
primitivo spirito religioso, ed avea- de' regolari, e fervorosi ecclesiastici,
no bisogno di essere richiamati al- la riforma canonicale si eslese insen-
l'antico spirito. Il buon principe fe- sibilmente ai chierici di diverse chie-
ce però comporre dal diacono Ama- se, i quali furono nominati canoni-
lario una regola, cavata dai sagri ca- ci religiosi^ o canonici regolari.
noni, dalle opere dei padri, e da Furono adunque obbhgati tutti i
altri, e la fece approvare dal conci- canonici regolari alla vita comune
lio di Aquisgrana, celebrato V anno ed alla spropriazione de' beni, cioè
816, la quale per altro non fu ri- alla povertà. Per animarli a ciò, fu
cevuta da tutti, e cagionò delle di- loro proposto l'esempio di s. Ago-
versità fra quelli, che l'ammisero, e stino, che l'avea prescritta al clero
quelli, che non vollero abbracciarla. della sua chiesa, onde fu composta
Ma poiché da questa regola i cano- una regola, detta perciò di s. Ago-
nici Regolari, non venivano obbligati stino, all'osservanza della quale tut-
alla rinunzia del loro patrimonio, ti i canonici Regolari furono obbli-
di cui molti di essi ritenevano gati dal secondo concilio lateranen-
la proprietà ,
questa ben presto fu se, generale X, tenuto nel 1 1 89, da
cagione di un nuovo rilassamento Innocenzo li. Allora fu che tutti
in queUi eziandio, che Taveano ac- stabilmente presero il detto nome di
cettata. Ben però procurarono di canonici regolari di s. agostino, e
riparare il Po.itefice Nicolò II, in un con questo nome comune si aumen-
concilio celebrato in o5g, Roma nel i tarono le illustri Congregazioni , e
ed il suo successore Alessandro II quelle anteriori per distinguersi ri-
mozione alle loro abbazie, come de- presso , oltre altri molti , de' quali
scrive il Pennotto , Ilist. Canonie. non è bastantemente provato, che ab-
Regni. lib. II, cap. 71. Finalmente biano appartenuto ad mi tal Ordine.
Papa Benedetto XIII, col contenuto Vero è però , che i benedettini
della costituzione Ad summit che si contrastano alcuni de' seguenti Pa-
kgge nel tom. XII, p. 3i4, confer- pi ai canonici regolari ,
presso i
sitio de corpore s. Augustìni Hyp- Gelasio I del 49^ > ^^ alcuni vo-
ponends episcopi, Ticini reperto, gliono istitutore dei canonici Late-
llomae 1727. Gli scrisse contro il ranensi ; Onorio I del 625 ; s. Leo-
Muratori: Motivi di credere tutta- ne II del 68(2 ; s. Sergio I del 687;
via ascoso, e non discoperto in Pa- s. Zaccaria del 74 ^ Stefano II, det-
via Vanno 1695 il sacro corpo di to III, del 752 ; Stefano III, detto
s. Agostino, Trento 1730. Tra gli IV, del 768, prima canonico rego-
altri autori poi, che scrissero de' Ca- lare, poi monaco cassinese s. Leone ;
Ordinis, contro il p. Cellot, Vene- 913 Leone Vili del 964; Ales-
;
sloriche sull'ordine de^ canonici, Pa- Urbano II del io88, poi monaco
rigi 1699, ambedue canonici rego- di Benedetto ; Pasquale II del
s.
III del 1 1%; Urbano del 1 185; m Milano, Ubaldo Caccianemici, Uberto
Innocenzo III del 1198; Onorio Crivelli, Ugo, Ugo da s. Vittore,
IH del 12 16, ed Eugenio IV del Zaccaria da Calabria, ed altri di
i43i, della congregazione di s. Gior- cui sono equivoche le notizie.
gio in Alga. Finalmente, di tutte le congrega-
Anche il sacro Collegio de' Cardi- zioni de' canonici Regolari registrate
nali ebbe dai canonici regolari un ne' seguenti articoli, molte in pro-
gran numero di Cardinali , tanto gresso di tempo si estinsero, massi-
lateranen^i di s. Agostino, di s. Gior- mamente nelle ultime viceiide del ter-
gio in Alga, e di qualunque altra mine del secolo XVIII, e nei primor-
congregazione, che abbia militato dii del nostro. Attualmente fioriscono
nella Chiesa, sotto il nome di cano- soltanto quelle de' canonici Regolari
nici Regolari, compresi quelli, che lateranensi, di s. Spirito in Sassia,
furono innalzati al Pontificato, le di Klosterneuhurg vicino a Vienna,
notizie de' quali , e di tutti si po- di Voran nella Stiria { i quali sono
tranno leggere ai rispettivi articoli una diramazione di quelli di Vienna),
biografici. Noi ci limiteremo a ripor- di Aosta ^ che sono i medesimi del
tare il seguente elenco de' cinquan- Gran s. Bernardo^ di Polonia ^ e
totto Cardinali. di poche altre congregazioni.
Aimerico da Borgogna, Albino da
Milano, Andrea Galli, Angelo Gri- Canonici Regolari Lateranensi,
maldi, Angelo Coran'o, Anselmo, ovvero del ss. Salvatore.
Antonio Corario, Ardoino, Benedetto
Romano, Bernardo, altro Bernardo, Secondo l'opinione di chi ripete la
Bernardo di Cosnac, Cencio Savel- origine dei canonici regolari da per-
li , Conone tedesco, Corrado della sone diverse, che in varii luoghi, e
Suburra, Eugenio romano, Filippo tempi istituirono le congregazioni con
Repindoni Formoso da Corsica
, diversi nomi, incerto è il vero prin-
Francesco di Tournon, Gabriele cipio, e la fondazione di quella cele-
Condulmieri, Gherardo Caccianemi- bre, e benemerita de' canonici rego-
ci, Gianmartino Murillo, Giovanni lari lateranensi, che è di tutte co-
Bucca, Giovanni, Giovanni Pizzuto, me la madie. La vera origine di
Girolamo, Gregorio Crescenzi. Gre- essa si nasconde nel buio dell' anti-
gorio Papareschi, s. Guarino Fosco- chità. S. Pio V
chiama i canonici
ri, o Fuscari, Ildebrando Grassi, Ivo- l'egolari Ordine Apostolico, veneran-
ne di Chartres, Ivo da s. Vittore, do per fondator loro Io stesso s.
Jacopo da Vitry, Lamberto Fagna- Pietro principe degli apostoli , e
no, ossia Scannabecchi, Leone Bran- contando fra gli alunni l' immedia-
caleone, Leone romano, altro Leone to successore san Lino san Cleto, ,
II i canonici di s. Frediano
surrogati mente , e con solenne processione
di Lucca, indi dai canonici latera- nel 1466. Deputò pertanto i canoni-
nensi, nel iSGg, passò ai certosini ci secolari alla basilica diLorenzo s.
dal Vittorelli nelle addizioni al Ciac- pose. Sisto IV, che successe a lui nel
conio tom. II, p. 985. Pontificato, movendosi a compassio-
I canonici regolari lateranensi ne de' lamenti dei romani, che ve-
detti anche del ss. Salvatore (essen- devano prive le loro famiglie di s\
do cosi chiamata la basilica di san onorevoli canonicati , eh' erano di-
Giovanni), rimasero in essa fino al ciotto, fra' quali cinque baroni, e
1295, epoca in cui Bonifacio VII! quattro dottori, col disposto della
ve li tolse per mettervi i canonici bolla Dum ad universos^ riportato
regolari, che la possedettero fino al dal Pennotti, lib. Ili, cap. 3i § 3,
144^» nel qual anno Eugenio IV nel 1472, o nel 1476, procurò di
restituì i primi all'antica loro pos- contentare i rehgiosi col titolo di
sessione.Quindi i romani supplica- Canonici Regolari Lateranensi del
rono Calisto HI, perchè restituisse ss. Salvatore^, e vi ristabilì i cano-
ai loro figli que' canonicati, come nici secolari. Dipoi il medesimo Pon-
realmente fece, togliendone i rego- tefice, avendo fatto fabbricai-e la
bilito, che i canonici impiegati all'as- di essa pose insigni reliquie del suo
sistenza de'pellcgrini alloggiati, aves- predecessore s. Rigoberto, con uu
sero per segno un bastone di color collegio di canonici regolari, affin-
verde, formato come la lettera F. chè essi potessero col buon esempio
Da questa istituzione ne venne, che promuovere il divin culto. Dopo
i poveri erano assistiti meglio che aver fiorito la congregazione per
altrove, dappoiché ogni sera dopo alcuni anni, rovinato il monistero,
compieta, i canonici, vestiti di cotta, a motivo delle guerre, era quasi
si adunavano nel refettorio per la estinta, allorché Gervasio arcivesco-
cena, ed ivi distribuivano i poveri vo di Reims, nel 1067, con zelo
nelle tavole. Asceso col loio supe- e pari generosità, la restituì all'an-'
riore un palco, e fatta breve ora- tico splendore. Ritennero i canonici
zione in unione de' pellegrini , per l'abito primitivo, cioè la cotta stesa
la s. Chiesa, pei benefattori, ed al- sino a' piedi , e nell' inverno la cap-
tri , chiunque fra i canonici si tro- pa da ogni parte chiusa, senza po-
vasse di alta condizione, compresi i ter cavare fuori di essa le piani.
re, e i Cardinali, cioè il piti degno, Nel libro delle Tasse si fa menzione
incominciava a distribuire i pani, di questi canonici, e il Pennotti
baciandoli , e consegnandoli al po- ne tratta al lib. II, e. 33. num. 18.
vero, che sedeva nell'ultimo luogo.
Ciò fatto, gli altri ministri imbandi- Canonici Regolari di s. Giacomo
vano le vivande, e somministravano della Spada.
da bere.
Questo monistero venne fabbri- Quest' Ordine vuoisi abbia avuto
cato sulla cima del monte Pireneo, origine verso l'anno 83o, da Ra-
sempre coperto di neve, e di ghiac- miro I ,
poi re di Leone e di Astu-
cio. I canonici vestivano di nero, ria , come asserisce Raderò ne' suoi
con piccola pazienza bianca, che Commentarli. Alessandro III, con
pendeva dal collo, e nella sinistra sua bolla lo approvò, e confermò sotto
parte del petto av^ano per segno la regola di s. Agostino. Esso però
un F. In chiesa adoperavano la cot- fu diviso in due classi, una di ca-
,
tro la medesima città, e il terzo nel fecero di altri monisteri. In tale ma-
,
nella Francia ; e tra i rami da es- quale, nel i365, fondò un collegio
sa usciti è celebre quello fondato, a Montpellier per farvi studiare i
nel 1039, da Sasuvalone, nel luogo canonici regolari di questa congre-
detto Falempino, colla approvazio- gazione. Non solo di questi cano-
ne, e colle liberalità di Ugo vesco- nici trattarono il Pennotti nel lib. II,
meno parte di essi, e che poi per culto divino , e lo splendore della
le vessazioni degli albigesi colà si chiesa. Stefano, che fu secondo ab-
stabilissero. Il primo Papa, che ap- bate di questa canonica, essendo an-
provò questa illustrecongregazione, dato a visitare i luoghi santi, fu
fu Urbano II con bolla emanata nel eletto patriarca di Gerusalemme, cir-
1 092 ma
; in progresso di tempo ca il II 28, da' canonici Regolari,
venendo abbandonati i monisteri per che appartenevano alla cattedrale di
lo scarso numero de' canonici , fu- questa città. Fu amicissimo di s.
rono dichiarati commende, e poi Bernardo, come si rileva dalla let-
per le lagrimevoli vicende degli ul- tera 82, che sta alla pag. 85 delle
timi anni del secolo XVIII, ed i Opere di s. Bernardo dell'edizione
primordi i del corrente, anche questi Maurina, stampata a Parigi nel 1719.
canonici terminarono di esistere. Però nelle guerre degli ugonotti il
Vestivano di bianco con una fascia monistero fu dislrullo, nel i562, da-
CAN CAN 261
gli eretici, e quindi venne riedifica- per la concessione di Benedetto XII,
to, nel 1624, da Eleonoro des Es- e comunicazione dei privilegi de' ca-
tà mpes, vescovo di Chartres, che vi nonici regolari lateranensi a loro
richiamò i canonici regolari. Questi accordati. Il però consisteva
vestiario
adoperavano il rocchetto sopra ve- in veste violacea, e cappello nero,
ste bianca, ed in chiesa ponevano oltre il rocchetto, e la berretta. Sog-
l'almuzia sulle spalle, come una moz- giunge il Molano in Nalalibus sub
zetta. Di questo monistero fece men- die i3 decembris, che s. Auberto
zione il Pennotti al lib. II, cap. 33, avesse per alunni Landelino, abbate
num. 12, e lo chiama
Gio- di s. di Crispino, ed altri uomini aposto-
vanni di Valéja, dicendo altresì, che lici che recaronsi a lui dalla Sco-
,
fosse fondato nel vescovato di Char- zia. Si vuole probabile, che nella
tres, provincia di Sens. detta chiesa sul principio si alimen-
tassero chierici secolari viventi in
Canonici Regolari di s. Auberto comune, in forma, e con pratiche
di Cambray. religiose, e mancando tali chierici
quando fu incendiata la chiesa nel
Presso il monte di s. Eloi della 996 , succedessero poi i canonici
città di Cambray in Fiandra, fu regolari Intorno a ciò è a consultar-
.
già una chiesa dedicata a s. Pietro si il p. Molinet, nel suo Catalogo dei
apostolo, ove è fama, che dimoras- Canonici^ dal quale si ricava anco-
sero chierici secolari istituiti dal b. ra , che un monistero de' canonici
Auberto, a'quah poi furono surro- regolari fu fondato vicino alla città
gati i canonici regolari, secondo di Arras, <la Vindiciano véscovo
quanto riferisce il Mirco al capo Zj della stessa città, in onore di s. E-
de' canonici regolari , il quale dice loi suo amico.
averlo inoltre fatto Liberto, XXXII
vescovo di Cambray, nel 1 066. Il Car- Canonici Regolari Ospitalarii
dinal di Vitriaco, nel e. XXI òeW Isto- di s. Antonio Abbate.
ria Occidentale^ fece un beli' elogio di
questi religiosi, del seguente tenore. L'origine di quest'Ordine si deve,
w monistero de' canonici regolari
II quando nel castello di s. Desiderio
» di s, Giovanni nelle Vigne di s. nella provincia di Vienna in Fran-
» Auberto di Cambray ec, con al- cia, poi detto di s. Antonio, fu fab-
w cuni altri, quasi pochi graspi do- bricata una chiesa ad onore di que-
« pò finita la vendemmia, perse- sto santo, ed in essa fu collocato il
» verarono nelle virtù religiose e , corpo di lui, come vogliono alcuni,
M nel fervore della carità, salendo portato da Costantinopoli da certo
»> di virtù in virtù, e con l'odore Gioacchino, o Jocelino, signore di
w della santa vita, e religiosa loro quel luogo. A questo era apparso
» conversazione allettando dal nau- il santo, e nell'imporgh la visita
« fragio del mondo alla loro con- de' luoghi santi di Palestina, volle
»> gregazione, come a porto sicuro pure che andasse in Costantinopoli,
» di quiete. " La ragione poi per- ed ivi prendesse il corpo di lui, e
chè questi canonici si chiamassero lo portasse in Vienna del Delfinato,
anche Lateranensi, stima il Pen- il che esattamente adempì. Quindi
notti, lib. lì, cap. 38, essere stata recatosi Urbano II in Francia, per
262 CAN CAN
animare i fedeli a reprimere 1* orgo- fermii Essendo poi istituiti senza vo-
glio de' turchi, fece esporre con li, ed obbligo di coro , desiderando
maggior venerazione il detto corpo perfezionarsi ,
prima domandarono
dagli eredi di Jocelino, ciocché av- l'approvazione, nel 1208, ad Inno-
venne in tempo di una fiera pesti- cenzo III, e poi, nel 1 2 1 8, ad Ono-
lenza, o malattia di siderazione, che rio III, ed avendola ottenuta ezian-
chiamata fuoco
affliggeva l'occidente, dio da Alessandro IV, Urbano IV, e
sacro., e poi fuoco di s. Antonio^ Clemente IV, pei privilegi, di cui que-
perchè, essendo accorsi ad invocar sti ed altri furono ad essi larghi, si
tanto benefizio, diedero tutte le loro stro, ed invece istituì l'abbate gene-
facoltà a quella chiesa , e s' impie- rale, e li creò canonici regolari col- ,
Furono
effetti. imitati in questa pia suddescritti segni. Ma però i loro lai-
opera da altri otto individui , ed ci o conversi, che mettendo i voli,
Da principio non furono che pre- nondimeno tanto in coro, che nelle
ti secolari, e senza cambiare abito, funzioni sacre, in vece del mantello
che perciò era talare di color nero, assumevano una cappa larga, lunga
solo adottarono la insegna d'un Tau, sino a terra rappresa sulle spalle da
o T di panno color turchino azzur- molte crespature per adattarla al
ro, che cucivano dalla parte sinistra collo, ed anche su di essa portavano
tanto del mantello che della sotta- il Tau. In alcuni luoghi poi usava-
na; e in diversi luoghi portavano no le cappe, come gli altri canoni-
il Tau insieme ad un campanel- ci. Della varietà del loro abito scrisse
lino d' oro, o di argento appeso il p. Molinet, nella prefazione.
al collo.Alcuni spiegano, che tanto L' Ordine fu in seguito riformato
il Tau, che il Campanello
( Vedi ) nel capitolo generale tenuto nel 1616,
sono simboU di s. Antonio, forse ed il loro generale era perpetuo,
perchè questi religiosi ospitalarii an- venendo eletti ne' capitoli generali
davano questuando, appoggiati ad triennali i superiori delle case, che
un bastone, suonando Campanel-
il ordinariamente si chiamavano Com-
lo; ma altri riconoscono nel T una mendatori. Le costituzioni poi for-
stampella atta a sostenere i debo- mate in detto capitolo, furono indi
li, e forse per dinotare l'aiuto, che approvate da Urbano Vili, e posto
davano ne' proprii ospedali agi' in- in esecuzione, nel i63o, dalle prin*
, 1
si propagò. Poco dopo la sua isti- r anno 1 1 28. Il decano de' cano-
tuzione, Domenico Guzman, spa-
s. nici chiamato Galerando, figlio del
gnuolo della diocesi di Osma, ov'e- maestro di casa del conte di Cham-
ra stato canonico premonstratense, nel pagne, a persuasione dis. Bernardo,
12 17, fondò l'inclito Ordine de' pre- da cui era stato convertito, rinno-
dicatori colla regola di s. Agostino, vò il vivere religioso, per njezzo dei
e con alcune costituzioni degli stessi canonici regolari di s. Leone da
premonstratcnsi , come abbiamo da Taul, città di Lorena, e cambiò il
Uberto de Romanis. L' Ordine di titolo di decano in quello di abba-
Premonstrato, o de' Norbertini , se- te. L' arcivescovo di Reims fu il pri-
condo il p. Helyot, si divise in cin- mo, che approvasse questa congre-
quanta Provincie, conteneva milletre- gazione, ed alla presenza di s. Ber-
cento case o canoniche di Canonici nardo, del conte di Champagne, di .
Mancata essendo, nel i6i4, la osscr- uuironsi ancora altri individui, col-
,
chetto fatto a campana senza ma- medesimo Papa, coli' autorità della
niche, ed una mezzetta nera con costituzioneExcitat , emanata a' 5
berretta clericale assai alta. Riferisce aprile 14073 approvò questa nuova
il Pennotti , che ne' primi tempi congregazione colla regola di s. Ago-
della fondazione, l'abito de'canonici stino, e siccome nel convento di
era una veste detta Guarnaca, col- Lecceto il p. Stefano Agazzario, co-
la cotta comune a tutti i canonici. me lo chiama il Bonanni, veniva
In progresso poi essendosi raffreddato disturbato dagli antichi correligiosi
il loro spirito religioso, il re Giovanni e da quelli, che si erano da lui ri-
III , verso la metà del XVI secolo, tirati, ne parti, senza avere per
siccome zelante della religione, col tre anni domicilio fìsso e stabile.
Ixìneplacito della Santa Sede , ne Valendosi quindi delle facoltà com-
ordinò la riforma, ridusse i cano- partite da Gregorio XII di stabiUrsi
CAN CAN 269
ovunque avesse trovato luogo adat- scapolare, o pazienza della stessa
to, da Guido Antonio duca d' Ur- lana, che portarono sino all'unione
bino ottenne il romitorio di s. Am- coi lateranesi. Lo scapolare fu sta-
brogio, vicino a Gubbio, che dal bilito in luogo delle ahnuzie, che i
s. Maria, situato sul Reno, cinque volgo poi appellava questi canonici
miglia distante da Bologna, era stato Scopettini, dal' monistero di s. Do-
capo d'una congregazione detta dal nato di Scopeto vicino a Firenze,
luogo. Renana, fondata nel 11 36, dato loro da Martino V nel i43o
e poi unita all'altra del ss. Salvato- (monistero, che fu uno de' più insigni
re, che i medesimi canonici avevano dell'Ordine), dopo avere con auto-
nella città di Bologna, ritenendo essi rità apostolica approvata la loro
però tuttavia il nome di canonici di unione. I suoi individui poi grande-
s. Maria del Reno. Mancando per- mente fiorirono per santità , dottri-
tanto religiosi ad ambedue le cano- na, e dignità ecclesiastiche, come
niche, per le calamità de' tempi, e si può vedere nel Mozagrugno, nel
del lungo, e funesto scisma d'oc- Segni, nel Pennotti, nel Mirco, e
cidente, coli' autorità Martino V,
di nel Volaterrano, e da ultimo risuo-
e il consenso del p. Francesco Ghis- nano ancora encomiali i nomi dei
lieri ultimo priore, e canonico di TrobelU, dei Mingarelli, dei Mon-
esse (colla condizione però che si sagrati, dei del Signore, e di Ga-
conservasse il titolo di Congregazio- rofalo, tanto benemerito dell'Ordine.
ne Renana), subito passarono i ca- Né dee passarsi sotto silenzio, che
nonici di s. Ambrogio di Gubbio il celeberrimo Steuco Eugubino ap-
nel monistero di s. Salvatore, affin- parteneva a questa illustre congre-
chè col loro spirito ed osservanza gazione, come ancora ne forma la
regolare, si eccitasse di nuovo l'an- gloria il sommo miniatore Clovio,
tica osservanza nella congregazione sepolto in s. Pietro in Vincoli, le
detta Renana), e fu così eseguita la cui celebrate miniature, che sono
riunione di loro. Ed è perciò , che I' ammirazione degl' intendenti , si
« cathedralibus, loco capparnm, fer- fiziata dai canonici del suo clero.
>» raturas ( quae et ipsae in quibiis- Dipoi, verso l'anno 1020, Ugone
» dam buUis vocantur almutiae) XL vescovo di Costanza, trasferì da
» gestamus de pellibus griseas, ut detta chiesa a Rohan sette canonici,
« Papa concedit ". Non adoperava- venendo anche dotata dai vescovi
no la cappa nei dì festivi, per es- Ugo, e x\lgaro, che, nel 1 1445 ^^
sere tali giorni dedicati alla letizia, stabilì i canonici regolari, confer-
mentre i peli neri o grigi delle cap- mati dal Pontefice Eugenio III, colla
tomo XI, par. II, p. 242 del Bol- sottile, ma del medesimo colore, ri-
lano, concesse a' canonici regolari gata con Hnee bianche. Anche di
della Germania superiore tutte le essi tratta il p. Pennotli nel suo
indulgenze, già da' suoi predecesso- Catalogo.
ri accordate ai canonici regolari la-
>» dici di tal Ordine coU'abbate O- vini ufficii, nell'islruzione degli eccle-
>y done, uomo di santa vita, accioc- siastici, e dei giovani riuniti nei se-
M che vi dimorassero. Ora vi con- minari. Di Giovanni
essi scrissero
« tinuano a vivere con privilegi di di V allenerà, Gio. Filippo Novarese
3y Eugenio III e di Lodovico VII '*.
nella Cronaca^ e Renato Choppino.
I canonici di Genovefia presto s.
sa nera, lunga sino a terra, e por- to nel ii88. Dal Monastico Angli-
tavano giaii aippuccio, col quale canQj tomo li, p. 7 1 Bj si appren-
CAxN CAN 273
de la rególa diOrdine , e
quest' XXII, e Calisto III, si propagò con
le vesti prescritte si agli uomini che altri monisteri; ma poscia diminuitosi
alle donne. I canonici dovevano a- il loro numero, verso
il i584, pas-
vere tre tonache, e una di pelle di sò monistero di Mantova ai ca-
il
agnello, mantello bianco cucito per maldolesi. La loro vita era austera,
quattro dita nella parte anteriore. dormivano sulla paglia vestiti di la-
Avevano pure delle pelli per cuo- na, digiunavano, osservavano il si-
prirsi, e cappuccio foderato con pelli lenzio, ed alla veste bianca aggiun-
di agnello, due paia scarpe, e calze gevano il rocchetto , e il mantello
sì pel giorno, che per la notte. Nei bianco . In coro invece di questo,
divini ufficii assumevano cappa di usavano mozzetta, e berretta bian-
lino; ma nel chiostro, in refettorio, ca, e sul braccio Talmuzia di pelle
e mentre leggevano, doveano usare d'agnello.
le sopraddette vesti. In tempo però
di fatica prendevano lo scapolare Canonici Regolari di s. Spirito
bianco, ed il mantello. Di s. Gil- in Sassia.
berto scrissero Guglielmo Neubrig, lib.
I, cap. i6, e il Wion, lib. Ili, die L' Ordine de' canonici regolari di
4 februarii. s. Spirito in Sassia , che da alcuni
è stato considerato come Ordine mi-
Canonici Regolari di s. Marco litare, ebbe origine in Montpellier
di Mantova. nella Francia dal conte Guido, il
quale, verso il fine del secolo XII,
Secondo alcuni ,
questi canonici fondò in detta città uno spedale sot-
traevano origine dall' evangelista s. to l'invocazione di s. Spirito, per
Marco. Il Pennotti ci assicura non ricevere i poveri infermi. In Roma
trovarsimenzione certa di ciò, ma es- già esisteva la chiesa di s. Maria in
sere piuttosto da riferirsi la origine Sassia, fatta edificare, sino dal 7 1
5,
loro al Pontificato di Celestino III, da Ina re de' sassoni orientali, il quale
come cavò dalle scritture autentiche venuto in Roma nel 718, fece ag-
del monistero di s. Marco. Nel 1
194, giungere ad essa uno spedale pei
essendo vescovo di Mantova il sa- pellegrini di sua nazione, che poi fu
cerdote Enrico, Alberto Spinola, det- grandemente aumentato dalla pia
to di Fumigola, per facoltà avuta generosità dei fedeli benefattori. E
dalla Santa Sede, fondò questa con- perciò, che chiama questo speda-
si
per una croce doppia bianca, che nonici di s. Spirito, come quelli di Ilo-
,
tro i turchi. De' canonici di s. Spi- comandò che tacesse , non essendo
rito in Sassia Paolo Mo-scrissero necessario manilestare il segreto a
rigia^ Silvestro Maurolico, Barto- chi non cercava di saperlo; e ciò
lomeo Piazza nelle Opere pie j ed detto riposò nel Signore. Non passò
altri. molto tempo, che morto il sacerdo-
Nel recinto dello stesso ospedale te, fu sepolto nella medesima chie-
di s. Spirito in Roma vi era un sa, in sepoltura separata. Ma nel d\
monistero di religiose del medesi- seguente, con sorpresa di tutti si ,
loro data dal duca di Gueldria Gu- Giorgio Alga, da una piccola
in
glielmo, e dall'arcivescovo d'Utrecht, isola di questo nome. Ceduto fu un
mandarono nel 1 386 sei de'loro com- tale monistero alla nuova congFega-
pagni presso i canonici regolari, per zione da Lodovico Balbo priore di
apprenderne la disciplina. Nell'anno essi, il quale passato all'Ordine be-
tempo d' inverno facevano uso del- congregazione furono Gabriele Con-
l' almuzia di pelle, che sovrappone- dulmero, che assunto, nel i43i, al
vano alle spalle. Mossi dall'esempio Pontificato, prese il nome di Euge-
di questi canonici, molti elessero il nio IV, ed Antonio Corraro, nipote
medesimo tenore di vita, per cui in di Gregorio XII, da cui fu creato Car-
pochi anni il monistero ebbe nume- dinale, e mori decano del sagro
rosi individui, e successivamente si Collegio, l'anno i44^j ^^^ monistero
propagò in modo, che si contarono della sua congregazione in Padova.
oltantatre monisteri.Nel i4i2 ag- Gabriele, ch'era pur nipote di Gre-
gregati ad essi i canonici
furono gorio XII, avendo distribuiti a' po-
regolari di Val Verde (Vedi), ma veri ventimila ducati del suo patri-
essendo stati per la maggior parte monio , si fece istitutore e canonico
distrutti dagli eretici nelle guerre della congregazione di s. Giorgio,
delle Fiandre, nel 1600, i canonici nella quale facendo per umiltà da
passarono in Francia, ove consegui- Portinaro, ebbe da un romito la
rono l'abbazia di s. Severino presso predizione di venire sollevato al Pa-
Chàteau-Landon sotto la direzione , pato. Egli beneficò grandemente la
di Mauburno, che fu quindi abbate sua congregazione, e tenne sempre
di Linoy. Le loro canonidiesse fon- seco due correligiosi , da' quali bra-
darono ben quattordici monisteri mava sapere ciò, che si diceva del
governati dagli stessi canonici rego- suo governo
per correggersi, se le
lari, che noverano fra i loro illustri osservazioni erano giuste.
i-eligiosi Tommaso da Rempis, au- Il Cardinal Latino Orsini, bene-
tore àeW Imitazione di Cristo, come volo con questi canonici, nel i45>o,
ben dimostrarono il dotto gesuita con pia generosità, fabbricò in Roma
p. Rosweido, il Rusbrochio, il Ge- una chiesa dedicandola al ss. Salva-
rardo sum mentovato, ed altri cospi- tore che fu chiamata in Lauro, per
,
cui personaggi. Abbiamo le loro no- l'antico portico di Europa, che ivi
tizie dal Mirco, dal Pennotti, dal era, in mezzo al quale fu già un
Molinet, e da Ruschio nella Cro- boschetto di lauri. Edificò inoltre il
pi'cscrizione contenuta nella bolla parte del vescovo di Yorck, per cui
Qii(e ad religioso rum, spedita nel fu eretto un sontuoso spedale pei
1602 da Clemente \1I1, ond'è che poveri. Fra gli altri, che altrove
fu chiamata Congregazione Azzur- si fondarono successivamente, vi fu
rina, o Celestina. In essa fiorì s. quello di Conventria , eretto nel
Lorenzo Giustiniani, generale del- Pontificato di Martino V. Pertanto,
l' Oixline, nel 14^-4 5 cl^c molti no- a' 29 marzo 14^5, nella cattedrale
verano fra i confondatori, e che fu stabilironsi le regole pei canonici
canonizzato da Alessandro Vili, nel regolari assegnati alla direzione di
1690. Finalmente Clemente IX, nel detto spedale. Una di dette regole
1668, per le ragioni,, che addus- decretò, che l'abito sì pegli uomini,
se nella sua bolla, Romanus Pond- che pelle donne fosse della seguente
feXy data a' 6 dicembre, e riportata maniera. »> La veste superiore sia
nel tomo VI, parte VI, p. 3o4 del « nera o bruna siccome la toga,
Bollarlo, abolì quest' Ordine asse- , « ampia, e tonda, da ogni parte
gnando congrua pensione ai pochi >i chiusa, e segnata con croce pari-
superstiti erogando i
canonici, ed « menti nera senza bisso, né trop-
loro b«ni in soccorso della repub- » pò lunga, ne troppo corta. Non
-
CAN CAN 9
» sia chiusa con bottoni, si servano quello de' canonici di san Fredia-
*> di mantello segnato pure con no di Lucca. Vivevano i canonici
.V croce nera, senza il quale non poveramente ad usanza , de' chierici
» sarà lecito uscire di casa. La dell'antica Chiesa, col prodotto delle
>» veste interiore sia colla pazienza fatiche delle loro mani , erano soli-
« di simil colore, e segnata pari- tarii, e digiunavano frequentemente.
w menti colla croce nera. " Tutto Aggiunge il Volaterrano, che esercì
ciò si Monastico Angli-
rileva dal tavansi neh' ospitalità , ed usavano
cano tom. II, pag. 43o, e la im- anche ima cocolla sopra grossa to-
magine de' canonici si riporta a naca. Anche il Trullo, ed il Pennot-
carte 867. ti parlarono di essi. In seguito fu-
rono uniti ai canonici regolari late-
rauensi.
Canonici Regolari di s. Pietro di
Monte Corbulo.
Canonici Regolari della congregazio-
ne del Nostro Salvatore.
Nel Pontificato di Giulio IT, elet-
to neir anno i5o3, fu canonica-
mente istituita questa congregazio- Ebbe questa principio nella Lo-
ne in monte Corbulo, mi- dodici rena da diverse abbazie di canopici
glia distante da Siena , per opera regolari , nelle quali era mancato
di certo Pietro da Reggio ovvero , r antico splendore della regolare di-
di Milano, prima monaco certosino, sciplina. Bramoso il Cardinal di Lo-
poi canonico regolare di s. Salvato- rena, legato a latere della JSede Apo-
re in Bologna. Essendo egli intrin- stolica, di riformarle, ne incaricò il
nizzazione solenne celebrata dal quale presentò gli atti dei martiri a
Sommo Pontefice. Mensurio vescovo di Cartagine ; on-
de Ottato Milevitano riferisce, che
Ne' primi secoli della Chiesa i pri- Lucilla ,
protettrice de' donatisti , fu
mi santi furono i martiri, cui i fe- ripresa da Ceciliano arcidiacono di
deli prestarono solenne culto. Si er- Cartagine, perchè prima di comuni-
geva sulla loro tomba un altare, vi carsi adorava, e baciava le reliquie
si celebravano i santi misterii, ed in d' un martire non ancora canoniz-
ciò consisteva la Canonizzazione. Ne zato. Chiamavasi Martyr vìndicatus
abbiamo un esempio negli atti di quello, che già per tale approvato,
s. Ignazio, e nella lettera della chie- pò te vasi venerare. Dopo il IV secolo
sa di Smirne pel martirio di s. Po- si credette, oltreché ai martiri, doversi
licarpo. Baronio riporta all'anno
11 prestar culto anche a quelli, i quali
166, che Pontefice s. Pio I scrisse
il condussero vita esemplare, sebbene non
a Giusto martyria sanata Spirilu
: terminata collo spargimento del san-
sancto proba. La Chiesa pertanto ha gue nel martirio; ma sempre, co-
ragionevolmente approvato il culto me attesta Pompeo Sarnelli , Let-
che i fedeli imbevuti dello spirito di tere ecclesiastiche toni. II, p, 7 5,
lei hanno offerto ai santi. Per altro Dell'uso antico delle Canonizzazioni
giudicarono i vescovi necessai'ia molta de^ santiy in forza d'un decreto sino-
precauzione perchè non si prestasse
,
dale, dopo il quale s' innalzava un al-
il culto a chi non ne fosse meritevole, tare sul corpo del defunto, e gli si
fede, mandandogli i loro nomi, e le lettera XXXVII, del tomo VI, pag.
circostanze tutte del seguito martirio, 73, Della solenne cerimonia con
per non confonderli con persone di cui il sommo Pontefice canonizza i
zelo sospetto. Apprendiamo dal Ma- santi, che non si registravano nel
cri, e da altri, in qual modo si pro- catalogo dei santi, se non i marti-
cedesse ne' secoli posteriori in questo ri, sino '
a Bonifacio IV, Papa del
argomento. Il vescovo, sotto la cui 608, che dedicò il Pantheon col ti-
A voler decretare anche il culto serva fattasi dai Papi , ni^l secolo
di quelli, che non subirono il mar- XII, di canonizzare i servi di Diq,
tirio, ma che si distinsero coU'eroismo della procedura , che adottarono
delle virtù cristiane, in progresso si e della perfezione di essa, non che
giudicò opportuno di usare tutta la di quanto si pratica oggidì, fa d'uo-
circospezione, rimovendo eziandio il po dire quale fosse la prima volta,
costume invalso nel popolo di ac- in che udì nella Chiesa il nome,
si
i Sommi Pontefici a non più limi- Leone III, comunque molti impu-
tarsi al tacito consenso , ma bensì gnino, che fosse veramente fatta.
a riservare a sé stessi questo su- L'altra memoria è di s. Albano pro-
di santità, perchè fosse venerato sua Istoria. S. Leone III, che suc-
da' fedeli soggetti a lui. Segno di cesse ad Adriano I, secondo alcuni,
santità e di culto ecclesiastico era vuoisi che fosse il primo Pontefice
pure il dipingere le immagini dei a celebrare con solennità la Cano-
defunti coli' aureola o corona ro- nizzazione, giacché, essendo passato
tonda, o nimbo intorno al capo, co- nell' Germania
804 in coli' impera-
me dimostra il Lambertini de Ca- tor Carlo Magno, nella città di Fer-
nonizatione capo XLT, t. II, p. 281 den, alla presenza di quell'impe-
e seg. Le beatificazioni si pubbli- ratore e di molti Cardinali e pre-
cavano eziandio dai vescovi coll'ap- lati, canonizzò s.DioSwidberto. E
pendere l' immagine del beato sulla manifestamente approvò quanto a-
porta di qualche chiesa ed altre , vea stabilito il Pontefice col resu-
pratiche facevansi, che vengono de- scitare un fanciullo, eh' erasi anne-
scritte all'articolo Beatificazione, gato nel Reno, per cui i congiunti,
insieme alla differenza , che pas- ed altri ebbero ricorso alla pro-
sa tra la Canonizzazione e la Bea- tezione del novello santo, come ab-
tificazione. Comandasi nella prima biamo dal Surio, il primo mar-
i' osservanza del culto per tutta zo, e dal Bellarmino, lib. I, cap. 8,
la Chiesa, e nella seconda lo si per- controvers. Vero è però, che mol-
,
che si legge nel tomo I, pag. 288 marsi confessore o apostolo, Gio-
del Kollario romano, nel Labbé, nel- vanni XX , colla costituzione Ad
r Arduino, nel JMabilIon, e nel Fon- pasloralem, Bull. Rom. t, I, p. 34o,
tanini. Canonizzò egli solennemente decise a favore de' primi, dichia-
in aula concilil Utleranensis^ s. Ul- randolo Confessore Lo stesso Pon- .
daiico vescovo, eh' era morto a' 4 tefice nel io32, permise che si des-
luglio del973. se il culto di santo, cioè di beato,
secondo santo canonizzato
Il so- a s. Romualdo, morto cinque anni
lennemente dai Pontefici fu s. Si- prima, che da Clemente fu canonizza-
meone armeno, rinchiuso a Treveri, to per equipollenza, approvandone il
che fu ascritto al catalogo de' santi culto immemorabile, in cui appunto
da Benedetto Vili, in virtù della consiste la canonizzazione ^ e beatifi-
costituzione Requisitisi Bull. tom. I, cazione equipollente. In qual modo pe-
p. 32 3, come scrivono il Mabillon rò essa si domandi , e come dal som-
a' 26 luglio delio 16, e Fontanini, mo Pontefice venga concessa, si trat-
p. 3. Prova tuttavia il Lambertini, ta all'articolo Beatificazione. Che
de Canon, ss., lib. I, cap. 44? ^' i2^> in que' tempi ancora i ve- antichi
che Benedetto Vili non lo abbia ca- scovi proseguissero a canonizzare
nonizzato, ma beatificato solamente; nelle loro chiese qualche servo di
onde il Papebrochio soggiunge, A- Dio , il cui culto peraltro , come
cta fs. tom. I, juiiii p. 97, che sia dicemmo, era ristretto nella dio-
a84 CAN CAN
cesi loro , sì legge nelle Coìp- loro parziale giurisdizione. I vescovi
troversie del Bellarmino. Talvolta avendo conservato il potere di fare
pur propagava tal culto anche
si le canonizzazioni, o piuttosto beati-
in altre parti sempre che il Papa , fiaizioni,Alessandro IH fu il primo,
non disapprovasse la canonizzazione come diremo meglio, a riserbarsi
del vescovo, e la divulgazione del un tal diritto, per ovviare gli abusi,
culto stesso. Che poi ancora i ve- che ne seguivano, e dopo lui appar-
scovi celebrassero le Canonizzazioni tenne costantemente ai suoi succes-
nel secolo XI nei sinodi, lo abbia- sori , ad esclusione di ogni altro
mo da s. Pier Damiani , il quale vescovo, arcivescovo, primate, pa-
nell'epist. i6,
29, circa molti santi
e. triarca, legato a latere, collegio dei
vescovi de' suoi tempi, dice quanto Cardinali, etiani sede apostolica va-
segue: w All'età nostra i beati ve- cante. Non pochi teologi, e cano-
" scovi Romualdo di Camerino, A- nisti sostengono, che tal diritto non
>»mico ramibonense, Guido Pome- sia del concilio generale, durante la
M siano, Firmano di Fermo, ed al- vacanza della Santa Sede, ma solo
w tri assai fiorirono, e sopra i loro quando è convocato dal Papa, per
M venerandi cadaveri si sono fatti mezzo de' suoi legati apostoUci, che
« con autorità sinodali degli alla- è appunto l' ecumenico. La canoniz*
*» rij ove, cosi richiedendo
mira- i zazione di s. Gualtero da Pontoise,
ci coli, si celebrava la s. messa '\ fatta nel 1 1 53, dall' arcivescovo di
Finalmente abbiamo pure, che ta- Rouen, è l* ultimo esempio, che ci
lora i romani Pontefici autorizzaro- offre la storia dei santi , i quali
no i vescovi a canonizzare i santi, non sono stati canonizzati dal Papa.
ed Urbano II, nel 1088, con appo- Dovendosi estendere il culto dei
sita bolla, concesse facoltà a Bizan- santi a tutta la Chiesa, era cosa
tino arcivescovo di Trani, di poter troppo ragionevole, che ne fosse su-
ascrivere nel catalogo de' santi s. premo giudice in ultima istanza
IVicolòcognominato Pellegrino al , il venerando capo della Chiesa stes-
martire certo tale, che, stato ucciso Cunegonda imperatrice morta nel ,
zione de' popoli verso di lui. Tali voti de' Cardinali, e dei menzionati
preliminari erano fatti per indagare, prelati, come eruditamente descrive
se conveniva progredire più oltre. il citato Lambertini lib. I, cap. i5,
Che se il Papa per la relazione di n. 12. Finalmente in altro conci-
quei plimi commissarii giudicava storo il Papa stabiliva il giorno , e
cosi , esso li deputava di nuovo la ove farebbe la canoniz-
chiesa
ovvero ne nominava altri secondo zazione, che esegui vasi presso a po-
la sua prudenza, per prendere co- co colle stesse cerimonie, le quali
gnizione de' più circostanziati rag- si praticano oggidì, come si dirà al
guagli a seconda degli articoli, e dub-
bii, che loro specificava, sulla cre- Aggiungiamo inoltre essere stato
denza, virtù, e miracoli del presun- primo il Pontefice Onorio III, del
to sauto. I2i8, che nella canonizzazione di
, ,
affidai'e non a tre Cardinali, co- non abbia a tal uopo implorato con
me si era praticato sino a lui, molte orazioni il divino aiuto. Fi-
ma bensì ad otto di essi , col- nito questo duplice giudizio, segue
l' aiuto di molti teologi e canonisti, un' altra congregazione generale in-
che la terminarono In tal guisa . nanzi il Pontefice, il quale ascolta
più rispettabile , esatta, e rigorosa in iscritto la protesta di monsignor
divenne la procedura delle cano- promotore della fede (Vedi), cui
nizzazioni, e le cause vi si propon- spetta per ufficio, a guisa di fisco,
gono, e discutono con iscrupoloso o il proporre le obbiezioni, o l' as-
esame, ed a seconda delle piovvi- soluta sua adesione. Indi il mede-
,
altri luoghi, ciò si fa per la sola Sebbene l' odierna disciplina sia
concessione facoltativa, non già per più rigorosa nelle cause delle Ca-
precetto, e Sisto IV diede il culto nonizzazioni, la Chiesa romana non
di beato Giovanni Bono, senza
a ha abbandonato il costume antico
restrizione di luogo o di persone , , di assoggettarle eziandio al giudizio
permissione rarissima, colla clausola del concistoro ( Vedi ) : che anzi ai
però » finche altrimenti da Noi, o
: due concistori, prima si ne' quali
» dalla santa Sede sarà ordinato". esaminavano queste cause, se ne ag-
Il culto, che si prescrive nella Ca- giunse un terzo, affinchè con mag-
nonizzazione, è invece esteso per la gior diligenza, se ne potesse eseguir
Chiesa universale, ed il precetto di l'esame. Compiuto pertanto, come
esso obbliga tutto il mondo catto- si è detto, il giudizio della congre-
,
, ,
Papa. Incomincia pel primo il Car- dietro il banco de' Cardinali pr^ti ,
ciascuna causa separatamente, a te- piano del trono, come quello, che in
nore dell'intimazione della schedula conclave roga ad alta voce l' atto
concistoriale. dell'accettazione della seguita cano-
Terminate le votazioni della pri- nica elezione del nuovo Pontefice.
ma causa, il Pontefice, riassumendo Al termine poi delle votazioni, nell'ul-
la sua allocuzione, passa a doman- timo concistoro semipubblico, il Papa
dare il parere del sacro Collegio, e manifesta insieme la sua soddisfazione,
del corpo episcopale, nella causa del- che ne' concistori sia stato uniforme
l' altro beato , che ad essi propone. il sentimento di procedere alla Ca-
Terminati finalmente tutti i voti, nonizzazione , e stabilisce la pubbH-
sebbene il Papa si dimostri propen- cazione del solenne decreto , nella
so a risolversi per la Canonizzazione^ basilica vaticana , in un apposito
pure di nuovo esorta tutti a rinno- giorno, che dichiara. Poscia esorta
vare le loro preghiere a Dio, perchè tutti a rinnovare le preghiere a Dio
in sì arduo affare si degni d* illumi- per un affare si grave. Dopo di ciò
una delle quali dal secondo maestro li si sono potute da esso rinvenire,
di cerimonie gli è levata la falda. incominciando da quella di s. Swid-
berto, che vuoisi celebrata in Ferden*,
neir8o3, da Leone III. Dal mede-
5 IV. Luoghi 3 ove si celehrar'ono le simo catalogo si conoscono eziandio
Canonizzazionij e qual è quello
quelle, che furono eseguite fuori di
in cui si sogliono j e devono ce-
Roma, delle quali ommettendo le
lebrare.
anteriori, in parte summentovate col-
la scorta di Benedetto XIV, accenne-
Dopo che tanti dotti teologi , e remo quelle de' tempi successivi, in-
canonisti chiamati a consulta nella
, nanzi di trattare della solenne ceri-
congregazione de'sacri Riti, tanti Car- monia della Canonizzazione.
dinali di quel medesimo tribunale, Gregorio IX canonizzò in Peru-
e tutto anzi il sacro Collegio, ad gia, nel 1228, il b. Francesco d'As-
una con moltissimi vescovi, ne' con- sisi, e poi nel i235, la b. Elisabetta ;
Che questo atto per antica con- nizzò solennemente in Lione, nel
suetudine sia stato celebrato nella 1 248, il b. Edmondo, e poi nel 1 253,
basilica vaticana, tutte le volte, che il b. Guglielmo; in Perugia, nel
si sia dovuto celebrare in Roma, ne 1253, il b. Pietro Martire, e in
fanno testimonianza autentici docu- Assisi il b. Stanislao. Alessandro IV,
menti, se pure se ne eccettui qual- nel 1255, ascrisse in Anagni nel
che caso particolare. Colla autorità numero de'santi la b. Chiara, e fece
adunque della Breve notizia delle altrettanto in Viterbo, nel 1261,
solenni canonizzazioni de" santi ce.' Urbano IV, col b. Riccardo. Ivi nel
Idrate in diversi tempi nella pa- 1267, Clemente IV canonizzò la b.
triarcale basilica vaticana , Roma Edwige. Bonifacio Vili, nel 1297,
1807- 1839, diremo di quei bea- in Orvieto pose nel catalogo de'santi
ti assunti dalla Chiesa romana in il b. Luigi IX, Clemente V, nel
sì augusto tempio al grado dei san- r3i3, in Avignone canonizzò il b.
ti, e di qualche altra Canonizza- Pietro, o Celestino V Morone, ed
zione, che si celebrò altrove. Il mag- ivi pure furono canonizzali , nel
gior numero delle canonizzazioni, co- 1 1 7, da Giovanni XXII i beati
me asserisce Benedetto XIV, sono Ludovico vescovo di Tolosa, e Tom-
state fatte in Roma ,
principale e maso vescovo di Erford, e nel i328,
propria residenza de' Sommi Ponte- il b. Tommaso d'Aquino; ed in A-
fici , e quelle, che si celebrarono in vignone pure Clemente VI, nel 1 347,
altri luoghi , lo furono in occasione canonizzò il b. Ivone, come abbia-
della dimora, che vi fecero alcuni mo anche dal Bercastel toni. XVI,
Papi. Il Rocca nel suo commentario e dall'annalista Rinaldi a detto an-
De canonizatione Sanctorum ^ Ro- no. Queste sono le Canonizzazioni,
mae 1 60 1 eh' è la prima opera stam-
, che per particolari motivi si sono
pata in tal materia , e dedicata a celebiate lUori di Roma , dalle quali
CAN CAN 293
passando a quelle in essa solenniz- tuna le Canonizzazioni celebrate nella
zate, si dalla citata Brevt
rileva basilica vaticana.
Notizia, ebbero luogo nella ba-
eli'
d' oggidì del Corpus Domini^ sino cramento della basilica vaticana, ed
al fine della piazza Rusticucci, riu- ivi si ritengono sinché, previa ima
nendosi COSI più ampiamente' l'una certa cerimonia , sieno trasportati
e r altra parte del colonnato. Ciò solennemente alle chiese loro. Gli
praticarono i Pontefici Pio VII, e altri a questi, che
stendardi simili
Gregorio XVI, nelle due ultime ce- si veggono esposti nel luogo della
lebrate Canonizzazioni del 1807 e Canonizzazione, rimangono alla basi-
1839. "^^ osserva in questa proces- lica, e poi sono appesi, quasi altrettan-
stabilito per 1' altra papale solita pola. Crediamo bene di qui riportare
farsi nel giorno del Corpus Domìni^ l'ordine, che fu tenuto nella proces-
e che descrivesi all'articolo Proces- sione dell' ultima Canonizzazione, dei
sioni ec, perocché è al tutto simile beati Alfonso Ligorio, fondatore del-
a quella, a riserva delle seguenti la congregazione del ss. Redentore;
circostanze sempre invariabilmente Francesco da Geronimo della compa-
osservate. La prima è, che in questa gnia di Gesù ; Giovanni Giuseppe
non si usano torcie, meno "quelle della Croce, minore osservante rifor-
avanti gli stendardi, dovendo tutti mato di s. Pietro d'Alcantara; Paci-
portare un cereo acceso; l'altra, che fico da s. Severino, minore osser-
il clero non entra in chiesa, fuor- vante riformato, e Veronica Giulia-
ché nelle basiliche patriarcali , e ni, cappuccina. Questa servirà di
minori, ma staziona da una parte, norma per conoscere in generale
e l'altra lungo il giro della proces- quello di tutte le altre.
sione, dimodoché la parte più rag- Gli alunni pertanto dell' ospizio
lofi e A ri CAN
degli oi'ftini aprirono Jn processione. Seguivano immediatamente a que-
A questi tenevano dietro i fVali sti i consiUtatori della congregazio-
della penitenza, detti degli scalzetti; ne de' ss. Riti , tanto regolari , che
gli agostiniani scalzi; i minori cap- prelati, secondo il grado, ed in fine
puccini; i nierccdari della redenzio- gli stendardi de' beati , che doveva-
ne degli schiavi; l'Ordine di s. Gi- no essere canonizzati, colla preceden-
rolamo della congregazione del b. za secondo l'ordine di gerarchia, cioè,
Pietro da Pisa; i minimi di s. Fran- ottenendo il posto più degno quello
cesco di Paola; i fiati del terz' Or- fra i beati dello stesso stato, e ceto,
dine di s. Francesco, conventuali; i che sia stato fondatore, o fondatrice
conventuali minori di s. Francesco; di qualche istituto, a norma del de-
i minori osservanti ; gli agostiniani creto emanato dalla congregazione
romitani; i carmelitani; i servi di de* Riti a* 17 aprile lySy. Si por-
Maria; i predicatori, o domenicani. tano tali stendardi dalle confrater-
in appresso si vedevano i monaci nite a ciò destinate , regolandone i
nesi del ss. Salvatore. Dopo questi con torcie accese. Egli è perciò^ che
veniva la croce del clero secolare, in quest' ultima Canonizzazione del-
ìndi proseguivano gli alunni del l' anno 1889, seguiva lo stendar-
seminario romano, i parrochi, e vi- do della beata Veronica sostenuto
cari perpetui con istole bianche, i dalla compagnia o confraternita di
canonici delle collegiate , basiliche s. Febee da Cantalice; poscia quello
tintinnaboli ,
padiglioni e croci. primo stendardo.
Seguiva il tribunale, ossiano i mi- Avanti a ciascun stendardo proce-
nistri civili, e criminali del Cardinal devano, come si disse, sei religiosi in
vicario di Roma , col luogotenente cotta appartenenti alle corporazioni,
civile , ed il prelato vicegerente , i alle quali era addetto il beato, por-
quali erano prima dopo la por-
assisi tando 1« torcie accese, intanto che i
Mentre si disponeva, e in tal gui- rali delle religioni, che hanno luogo
sa proseguiva processionalmente il cle- in cappella, i bussolanti, i cappellani
ro secolare e regolare, dal Sommo communi e segreti, colle mitre pre-
Pontefice vestito con Falda, amitto, ca- ziose j e triregno Pontificio, avendo
mice, cingolo, stola, piviale bianco for- a fianco il gioielliere di palazzo con
male, e mitra di lama d'oro, s'intuonò abito di spada, gli aiutanti di aimera
nella cappella Sistina l'inno Ave Ma- del Papa, i cappellani comuni, e se-
ris Stella jf per implorare l' interces- greti, il procuratore fiscale, e commis-
sione della Regina de' santi. Bene- sario generale della R. C. A., gli avvo-
detto XIII però, quando nel 1728 cali concistoriali , i camerieri di onore
canonizzò s. Margherita, volle riceve- e segreti, ecclesiastici, i cappellani can-
re all' obbedienza nella cappella Si- tori Pontificii, che interpolatamente
stina i Cardinali, e vescovi ec, pri- cantavano l' Ave Maris Stella. Succe-
ma d' intuonare VAvc Maris Stella, devano i tre canonici delle patriarcali,
e Clemente XI, nel 17 12, si recò in che hanno l' ufficio in cappella di
detta cappella col triregno , ma le- suddiacono , diacono e prete as- ,
cono nella stessa messa; i padri pe- guardie nobili grande uniforme,
in
nitenzieri della basilica vaticiina, con coi cadetti, e colle guardie, che pre-
pianete bianche, e berrette nere, pre- cedevano, e che circondavano la sedia
ceduti da due fanciulli in cotta, che gestatoria, in cui veniva portato mae-
in segno della loro potestà, portavano stosamente dai suoi palafrenieri, e se-
in mano due lunghe verghe ornate diarii il Sommo Pontefice, il quale sta-
con fiori ; gli abbati mitrati con pi- va sotto nobile baldacchino bianco,
viale bianco, seguiti dal commenda- secondo l' antico rito ad esprimere ,
assistente al soglio in abito di città rosse, come tutti gli altri cubicularii
con una delle candele accese, di quel- summentovati , ed altri cappellani
le date al Papa nella cappella Sisti- cantori, che cantavano XAve Maris
na, a sinistra del governatore di Ro- Stella.
1119, vicecamerlengo in cappa; i due Finalmente in cappa e rocchetto
,
mo, dopo i
e proto nota ri apostolici, padri penitenzieri della stessa basili-
quali generali degli Ordini mendi-
i ca vaticana. La candela, che teneva
canti , che chiudevano sì augusta ed il Papa nella processione, viene con-
imponente processione. Quando vi segnata al cameriere segreto coppie-
sia, prima dei generali ^ procede il re, che la sorregge nel tempo della
reggente di cancelleria, ed ancora, funzione. Seduti già i Cardinali nei
quando vi erano, l'uditore delle con- sedili del vasto semicircolo , e tutti
traddette, il correttore delle lettere gli altri nei loro posti, mae-
uno dei
apostoliche, il presidente del piom- stri di cerimonie conduce innanzi il
bo, e il giudice delle confidenze trono Pontifìcio il Cardinal procu-
che v' intervennero nel 1 7 1 2 nel- ratore della Canonizzazione, avendo
la Canonizzazione celebrata da Cle- alla sua
sinistra 1' avvocato concisto-
mente XI. riale che deve fare la solenne po-
,
silenzio, finche il secondo Cardinale altri tutti del sacro consesso, il Som-
diacono, che sta alla sinistra del mo Pontefice tenendo la mitra in
Papa, alzatosi in piedi, dice agli a- testa, e sedendo al suo trono , con
stanti : Levate ^ onde tutti sorgono in quella potestà divina, a cui ubbi-
piedi. Allora il Pontefice, servito al so- discono le nazioni, pronunzia dalla
lito dai due patriarchi, o digniori ve- sua cattedra apostolica, come dot-
scovi assistenti con libro, e candela ac- tore e capo della Chiesa universale,
cesa, intuona l'inno: J^eni^ Creator la gran sentenza della Canonizza-
Spiritus, ed indi di nuovo genu- zione dei beati, dichiarandoli santi,
flette, fiuché dai cantori ne sia tcr- colla seguente formula: « Ad ho-
,
ga a rogere Canonizza-
l'atto della canonizzati col titolo di santi , è il
venne cantata, o celebrata bassa dal dulgenza plenaria a quei , che sono
Cardinal decano del sagro Collegio, presenti alla funzione , e 1' altra di
o da altro Cardinale. Clemente XII sette anni, ed altrettante quarantene
nel 1737 celebrò nella basilica late- a quelli , che visiteranno i sepolcri
ranense la Canonizzazione di quattro de' nuovi santi nell'anniversario delle
santi, ma essendo affatto cieco assi- feste stabilite nella formola e decreto
stette alla funzione, e pel Cardinal deca- della Canonizzazione. Finalmente la
no egualmente impotente, cantò messa terza circostanza particolare di que-
il Cardinal Ruffo sotto- decano. Nul- sta messa è, che nell'offertorio, il
tenga ad Ordine regolare due di- , presenta dal Cardinal vescovo V altro
stinti soggetti di quel ceto, cui spetta cereo al Papa, e dopo avergli ba-
la postulazione della causa. L'uno ciato il ginocchio, scende dal trono,
di essi porta un cereo piccolo, e e si restituisce al suo posto. Dopo
l'altro una gabbia di bella forma di ciò Cardinal procuratore della
il
soggetti spettanti al ceto di lui, uno mensa la detta gabbia. Colle mede-
dei quali portaun cereo piccolo, e l'al- sime cerimonie il Cardinal prete,
tro una gabbia con entro due tor- asceso alla destra del Pontefice, pre-
tore. Seguono quindi i due genti- senta prima il pane dorato, poi
luomini del Cardinale diacono con , l'altro inargentato, portati dai suoi
due barili col vino, uno dorato, gentiluomini. Bacia egli la mano al
r altro inaigentato decorati dello
, Papa, e i gentiluomini gli baciano
stemma Pontificio. Poscia vengono il piede. Ritiratosi al suo posto il
il Cardinale, e finalmente altri due Cardinal prete, il Cardinal procura-
religiosi,o soggetti appartenenti al- tore offre al Pontefice il cereo pic-
l'Ordine del Santo, ovvero i parenti colo, e poi la gabbia delle torto-
del medesimo, l'uno con cereo pic- re, baciandogli la mano, e il gi-
pa , offerendogli poscia 1' altro inar- vino per 1' uso del sacrifizio , ma
gentato . Riportati sono ambedue ancora molte altre cose di valore
alla credenza dai due gentiluomini, pel sostentamento de' sacri ministri.
dopo che abbiano baciato il piede Da ciò trasse il nome di offer-
a Sua Santità. Ritiratosi il Cardinal torio quella parte della messa , che
diacono, il Cardinal procuratore, ri- segue alla professione di fede do-
cevuti successivamente dai religiosi po il vangelo. In progresso di
il cereo piccolo, e la gabbia degli tempo incominciò a variarsi il co-
uccelli, presenta l'uno e poi l'altra, stume delle oblazioni, sostituendo
baciando nella prima oblazione la i fedeli ai commestibili il denaro,
mano al Papa, e nella seconda il in mantenimento de' ministri del
ginocchio. santuario. denaro era consegnato
Il
Cardinali le offerte portate dai loro pani, e i barilozzi di vino, per al-
gentiluomini, e il Cardinal procura- ludere ai santi in cielo, che come
tore offre le altre, sostenute dai re- abbiamo dall'Apocalisse, 20. 6, Erunt
ligiosi. Terminate tutte le oblazioni, sacerdotes Dei, el Christi. Alle obla-
prosiegue Papa il la messa colle solite zioni però nella Canonizzazione dei
cerimonie, come si disse superior- Santi, per antica discipfina, conte-
mente. stata da Pietro Amelio, nell' Ord.
In quanto poi all'origine e signi- Rom. Mabillon, si offrono
presso
ficato delle oblazioni, tutti sanno al Pontefice il pane, il vino, le tor-
che questo rito rimonta ai primi tore , le colombe , ed alcun' altra
tempi della Chiesa. Corsero a' piedi specie di uccelli, per simboleggiare i
VOI. VII. 20
3o6 CAN CAN
lano delle oblazioni nelle Canoniz- vozione, della carità, e della com-
zazioni , le quali si credono fatte punzione, sino all'eroismo esercita-
con solennità maggiore dopo l'anno te.Però alle oblazioni del vino han-
iSgo, in cui Bonifacio IX ascrisse no supposto taluni dover andar uni-
al numero de' Santi la b. Brigida, ta quella dell'acqua, come espressi-
come osserva il Memmi, nel Sa- va figiu-a delle tribolazioni , e degli
cm rito di canonizzare i Santi ^ affanni,compagni della santità. Il
pag. 123. Che anticamente si fa- perchè anche con questa oblazione
cessero delle altie oblazioni, lo ri- viene simboleggiata la gran virtii
caviamo da questo , che al detto de' Santi, nel superare tutte an- le
miovo splendore accidentale, li cano- nella condizione , restò sospeso l' af-
della loro santità, prove, lo ripe- e la messa con rito doppio di se-
tiamo,diflicili ad aversi ne'solitarii. conda classe con ottava al b. Pietro
Urbano Vili, nel i63o, de-
3. Armangol, benché Alessandro VII
cretò che non i beati, ma i soli avesse prescritto con un decreto del
santi canonizzati si potessero dare iGSg, che i beati non ancor cano-
in protettori , e patroni di regni nizzati, non possano esser eletti in
città, Ordini rehgiosi , ec. , e, me- patroni, ne celebrarsi la loro festa
diante bolla del 1 642 , lo stesso con ottava: eccezione, che pure fu
Pontefice stabilì che la festa di pre- conceduta pel b. Bernardo Tolomei,
cetto si osservasse pei soli protettori alla congregazione olivetana da esso
principah. Ciò non pertanto Ales- fondata, e pei sette beati fondatori
sandro VII, coll'autorità del breve, de' serviti, alla religione da questi
Commissì Nobisy del 1 664 , ordinò istituita. F. Trombelli, De cultu
che r uffizio di s. Domenico Guzman, Sanctoruiìiy Bononiae i743.
come protettore della città, e regno 4.Sulla Canonizzazione de' bam-
di Napoli , vi fosse celebrato con bini, abbiamo, che il b. Simeone di
ottava, e festa di precetto, nono- Trento, fanciullo di ventinove mesi,
stante che fosse protettore meno ucciso dagli ebrei in odio della fe-
principale. Il successore Clemente IX, de, nel 1472, ricevette dopo il mar-
beatificando nel 1669, Rosa di Li- tirio il culto pubblico, come a san-
ma (che poi fu canonizzata, la pri- to martire, per cui Sisto IV colla
ma dell'America meridionale, da costituzione. Licei inter causas, dei
Clemente X), fu da lui eziandio IO ottobre 147 5) pi'esso il Martene,
dichiarata protettrice del regno di Veter. Scriptor. ^ t. II, col. i5i6,
Però, ordinando, che si osservasse diretta a tutti i signori ed uffiziali
con festa di precetto il giorno della d' Italia, proibì, che gli venisse dato
sua morte, e comandando, con raro culto alcuno, finche fosse assicurato
esempio (per riguardo a' soli beati- della verità della sua causa, per
ficati ,
pe' quali non s' impone , ma mezzo de'commissarii, che a tal fine
solo si permette),
che in tutto il avea mandati in quelle parti. Fatto-
predetto regno ne facesse l'ufifi-
se ne dipoi processo, fu approvato il
zio, e la messa da tutto il clero. culto da Gregorio XIII, che ne fe-
E Clemente X, col suo breve, Ex ce mettere il nome nel martirolo-
injuncta^ emanato nel 1674, dichiarò gio romano
ed il successore Sisto
;
non già per l'indulto dell'uffizio, con una sola solennità (ciò che per
e della messa, che per altro poi ac- r addietro non s' era fatto ) cano-
cordò Benedetto XIV. Ma consegui- nizzò cinque beati, quattro de' quali
ta tal grazia, se ne domandò la Ca- erano spagnuoli. Vero è che Ales-
nonizzazione, onde il Pontefice pre- sandro III, dal 1159, in cui fu e-
se da ciò occasione per dimostrare letto, sino al 118 1, in cui morì, in
loro alti, e registrarli ne' fasti della ma di riparlare di quelli, che si ap-
Chiesa, ond' ebbero origine i marti- pendono nella basilica di s. Pietro,
o registro de' santi,
rologi, catalogo, diremo d' una processione straordi-
sebbene questi vogliansi incomincia- naria fatta da Eugenio IV nel pri-
li solo nel VI secolo. Ma Papa Ni- mo di febbraio i447> quando ca-
colò V, eletto nel 1 44? > comandò nonizzò s. Nicolò da Tolentino, ago-
pel primo al letterato Antonio de- stiniano. Eseguita la Canonizzazione
gli Agli fiorentino, la compilazione nella detta basilica , il Papa partì
degli atti de' santi, ed Urbano Vili da essa, e processionalmenle si recò
stabilì di nuovo un protonotario a- a celebrare la messa nella chiesa di
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s. Agostino, onde nacque l'errore in deli ivi presenti, i quali con am-
(ìlcuni, che dissero fatta la Canoniz- miiazione appresero, che nel colore
zazione in questa chiesa degU ago- rosso si esprimeva il sangue sparso
stiniani ( F. Ridolfino Venuti, Nii- dal santo martire, e nella persona
mismata Pontìfic. Roman., pag. 9). vestita in abito pontificale si effigia-
Tuttavolta i critici sostengono esser va la sua dignità di vescovo di
vero, che la Canonizzazione seguì Cracovia, come riferiscono con Gio.
nella basilica vaticana , ma che la Longino i Bollandisti, a' dì 11 mag-
processione partì dalla chiesa di s. gio, t. II, p. Pape-260. Laonde il
bono pur averlo, ma di diverse mi- rosso, altrimenti sono bianchi, sem-
sure , secondo il grado de' soggetti. pre però di drappo di seta, sempre
Nel titolo Beatificazione si descri- e tutti riccamente e superbamente/ ri-
vono le propine, che si devono sbor- camati d'oro, purché si dica la messa
sare per esse , fra le quali vi è il del canonizzato. Dove si faccia la
pagamento di scudi ottocento venti- Canonizzazione in uno de' giorni ec-
cinque alla sagrestia di
s. Pietro, per cettuati pel rito maggiore, allora il
ordine di Alessandro VII. Nel titolo parato è coerente alla messa, ne piìi
Canonizzazione viene disposto , che si fa del canonizzato che la sola com-
a detta sagrestia si dieno mille sei- memorazione. Cosi per esempio se
cento cinquanta scudi. I seimila scu- celebrasi la Canonizzazione d'un mar-
di , che i postulatori solevano con- tire nel giorno di Pasqua di risur-
segnare al Papa , applicati già da rezione, il parato è bianco, e vice-
Alessandro VII ad estinguere, come versa se si fa la Canonizzazione di
si disse, il debito contratto per l'ap- un confessore nella solennità di Pen-
parato della basilica vaticana, e poi tecoste, il parato è rosso. I paramen-
ghi pii, e ridotto quindi a tremila scu- questi : manto o piviale Pontificio ,
di, furono da Benedetto XIV applica- stola, piviale pel vescovo assistente,
ti in perpetuo alla congregazione di velo umerale, pianeta con istola, ma-
Propaganda, a vantaggio delle mis- nipolo, velo del calice, e borsa; tre
sioni. Finalmente evvi la lista delle tonicelle con istola, e due manipoli,
ricognizioni sotto titolo di vesti, re- oltre i fiocchi d'oro pe'diaconi, e sud-
gahe, ed altro da darsi ai seguenti diaconi latini, fanone, grembiale, due
nella somma, che si nota, cioè agli uffi- tonicelle pel diacono, e suddiacono
ziali della congregazione de'Riti, della greci ; due grandi , e magnifici pa-
curia, e corte romana, della fami- liotti co' Pontificii stemmi per l'alta-
glia e cappella Pontificia, alle milizie, re Papale del valore non meno di
ed altri. Tuttavolta, stanti le circostan- duemila e duecento scudi, calice
ze de'tempi ,
questa nota di riforma d'oro del valore di circa seicento
soggiacque a riduzioni , tanto nella scudi , camici , tovaglie , biancherie
Canonizzazione celebrata da Pio VII, della Pontificia credenza , ed altre
quanto segnatamente in quella fat- biancherie e cose, che si tralascia di
ta dal Pontefice regnante. rammentare, oltre la mitra preziosa
, ,,
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tutionesy il De regulis Can-
Riganti, gue : al prelato abbreviatorc di cu-
ceUariaCj TAmidenio, De slylo Da- ria,che stende la bolla, scudi cento-
teriacy e lo stesso Benedetto XIV, cinquanta; all'uffizio dello scrittore
De canonìzalione sanctorum j non segreto straordinario, e per le ma-
ne fanno menzione. Sembra una ri- juscole , scudi centosettantacinque ;
petizione del sigillo plumbeo^ fatto air uffizio del piombo, scudi ottan-
forse primitivamente ad ornatum. tasette, e baj occhi cinquanta ; alla
Niente v' ha difatti nel sigillo che , segreteria de' brevi , e pel registro
non si rinvenga nel timbro v' ha : scudi centosetlantasei, e bajocchi cin-
la sola differenza, che nel timbro quanta; ed allo spedizionere scudi
è scritto il nome de* ss. Pietro e sessanta.
Paolo, e nel sigillo vi sono effigiati, IO. Finalmente dopo la celebra-
e di più nella parte opposta al si- zione della Canonizzazione , nelle
gillo è scolpito il nome del sommo chiese de' canonizzati si suole cele-
Pontefice, che nel timbro necessa- brare solenne otta vario, con magni-
riamente si rinviene nell'unica su- ficaparatura, e illuminazione, e nel
perficie. Questa bolla poscia viene primo giorno si tiene cappella Car-
sottoscritta dal Papa, e da tutti i dinalizia con intervento del sagro
Cardinali piesenti in Roma. Collegio. Il Diario di Roma del
Abbiamo poi dalla citata Nuova 1788, nei numeri 3169,3175,825^9
Tassa, e Riforma per le cause di e 8268 fa la descrizione di quelli,
Canonizzazione, p. 23, che, affinchè che si tennero pei quattro santi ca-
sollecitamente si spedisca la bolla nonizzati da Clemente XII nell'an-
della Canonizzazione di ciascun san- no precedente, cioè per s. Gio. Fran-
to, ne si differisca come talvolta av- cesco Regis nella chiesa del Gesù ;
venne, anche per più d'un secolo, per s. Caterina Fieschi, in quella
vengano prima della Canonizzazio- di Giovanni de' Genovesi in Tras-
s.