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DIZIONARIO
DI ERUDIZIONE
STOIUCO-ECCLESIASTICÀ
DA S. PIETRO SINO AI NOSTRI GIORNI
COMPILAZIONE
GREGORIO XVI.
VCL. XV.
IN VENEZIA
DALLA TIPOGRAFIA EMILIANA
MDCCCXLIi.
DIZIONARIO
DI ERUDIZIONE
STORICO-ECCLESIASTIGA
•«©^•<
COL COL
^JOLOPiI Ecclesiastici degli abi- porta la loro natura, e si dice an-
ti e vesti de' chierici, de' loro sagri che della tinta che i corpi manda-
paramenti, e di quelli usati dalla no all'occhio. I colori poi primiti-
Chiesa ne' suoi templi, cioè delle vi sono sette, il rosso, il giallo, il
tij come si dirà all'articolo Patriar- noplia clericale al capo 5 del lib.
chi ( Fedi). IV parte seconda, contraddice il
Racconta Socrate nel lib. VI. cap. Baronio, e tra le molte ragioni cui
20 della storia della Chiesa, che adduce, dice che l'abito nero del
il vescovo Sisinio, seguace dei Ko- clero non ebbe origine dal mona-
vaziani, essendo slato ripreso per- chismo , parte del quale vestì di
chè usava veste bianca, rispose non bianco, parte di colore scuro o gri-
essere da veruno comandato che si gio del colore naturale della lana
usasse veste nera, e che Salomone delle pecore, e parte di color ne-
anzi ordinò : sint iibi vestimenta al- ro. Aggiunge, che per lo spazio di
ba. Che s. Giacomo vescovo di Ge- molti anni furono stabiliti diversi
rusalemme, e s. Bartolommeo apo- decreti da vari sommi Pontefici e
stolo dell'Armenia vestissero sem- conci lii, i quali determinarono pe-
pre di lino bianco, è a tutti noto. ne ai chierici, che avessero usate
Ala ad onta della proibizione fatta vesti rosse, bianche, verdi, o di al-
da s. Girolamo a Nepoziano , il tri colori, senza nominare il nero,
clero adottò nelle vesti il colore ne- e senza prescrivere l'uso di esso.
ro o bruno, comechè si ignori l'e- Ma Bonanni afferma senza dub-
il
poca del suo principio. L'annalista bio essere il color nero provenuto
Baronio afferma all'anno 828, che al clero secolare dai monaci, e poi
tal uso provenne dai monaci dopo universalmente praticato, e ritenu-
che essi furono ammessi agli ordi- to in vigore dei decreti emanati dai
ni sagri, e quindi anche fatti vescovi concili posteriori, principalmente do-
di diverse chiese. Lo stesso confer- po il decimo
secolo rilenendosi
,
venerdì santo, e pei defonti, nei lutto, e si adopera nel tempo dei
quali tempi si prosegue ad usare il digiuni, e nelle memorie dei mor-
nero), in seguito per significare la ti. Anticamente veniva da quella
afflizione e l'astinenza s' introdusse chiesa usato anche nel Natale; ma
il colore violaceo, che da principio dice il Bergier, che i greci moder-
s' incominciò ad usare nella festa ni non curano molto la distinzione
dei santi Innocenti, affine di com- de' colori, al paro degli altri orien-
passionare la loro strage ; si ado- tali, né per riguardo ai colori de-
lore violaceo i cadaveri de' vescovi, quando non glielo vieti il rito lo-
de' preti, e de' diaconi, come ha si ro, procurano di uniformarsi nei
dal cerimoniale, e rituale romano. colori alla Chiesa romana. Così fan-
Però il Papa, e i Cardinali diaco- no i vescovi di tali nazioni, che so-
ni, dopo morte, si vestono con pa- no in Roma per le sacre ordina-
ramenti di colore rosso. Pure va zioni, come si descrive all'articolo
qui avvertito, che i Cardinali dia- Cappelle Pontificie. Ai delti cin»
coni, dopo la loro morte sono ben- que colori della Chiesa romana,
sì vestiti co' paramenti sagri rossi; quella di Parigi aggiunse il colore
ma hanno la dalmatica di colore giallo, e cinericcio ; anzi in alcune
paonazzo dappoiché quando deb-
; diocesi si fa uso del colore azzurro
bono assumere paramenti di que- i nella festa della b. Vergine, ed inol-
sto colore, indossano la pianeta pie- tre ciascuna chiesa può avere i suoi
gata dinanzi. Finalmente il viola- usi particolari sulla scelta dei co-
ceo rimase appunto prò nffliclione, lori per la celebrazione degli uffizi;
COL COL II
chiesail violaceo tutte le domeni- Giorgi tale colore rosso nel pivia-
che, meno quella ultima delle Pal- le, perchè non è secondo gli anti-
me, e si serve del nero anche nei chi riti della Chiesa romana, la
giorni feriali. Nella domenica delle quale nelle sagre funzioni conside-
Palme però, e in tutta la setti- rò sempre per segno di mestizia
mana santa usa il colore rosso, ec- non il colore l'osso usalo dai gre-
celluato il venerdì santo, in cui a- ci, ma il colore nero o paonazzo
doperasi il nero. Così nella festivi- nel piviale, giacché la cappa fu
tà del Corpus Domini, in luogo sempre rossa, dovendo prevalere al-
del bianco, fa essa uso del rosso ; l'esempio la ragione. Ciò egli sos-
e pei santi Innocenti adopera que- tiene ad onta che alcuni liturgici
st* ultimo colore, in vece del pao- dicano convenire al Papa il pivia-
nazzo. Il Giorgi disapprova che i le rosso, come per segno di singo-
Papi si seppelliscano coi sagri abiti lare prerogativa della propria di-
di colore rosso, e dice, che secondo gnità, colla mistica spiegazione, che
gli antichi rituali, dovrebbono esse» colla divisa rossa 5Ì allude al benefì-
re di colore nero, e ne fa a tal uo- cio della redenzione di Gesù Cri-
po la descrizione a p. 52, ricordan- sto, la cui persona è rappresentata
do quelli coi quali fu vestito Boni- dal sommo Pontefice. Con erudizio-
facio Vili, morto nel i3o3, cui si ne, e giusta critica lo stesso Gior-
può aggiugnere essersi rinvenuto il gi dice dovei'si adoperare il colore
cadavere di Adriano IV, morto nel verde ne' tempi prescritti, sì da!
I I 5g, adorno delle vesti pontifica- Papa, che da quelli, i quali cele»
li di colore nero. I soli martiri, brano privatamente^ o solcnnemen^
per decreto di s. Eutichiano Papa le la messa alla presenza di lui,
del 275, come si legge nel libro confutando quelli, che sono di un
pontificale, si dovevano seppellire col contrario parere. Così al capo Xll
Colobio (Fedi), di color di porpo- dice, che il piviale paonazzo si de-
ra, per significare il trionfo, che ve usare dal Papa sì nello scomu-
avevano riportato mor-
nella loro nicare, che neir assolvere, leggendo-
te. La Chiesa romana sempre si si nel cerimoniale pontificio, pel ri-
servì del colore rosso nelle feste to di fulminare solennemente la
dei santi martiri, ma non lo usò scomunica , il seguente ordine ,
mai nei giorni, a' quali fossero ap- » Ponlifex paratus amictu, stola,
propriati segni esterni di mestizia. « pluviali violaceo et mitra sim-
Il medesimo Giqi'gi dice, che im- 55 plici, assistentibus sibi duodecim
propriamente nell'avvento, e nella •-.
presbyteris superpelliceis indù-
1 7 COL COL
" tis, et tam ipso ,
quani presby- Ratioìuil. divin. Offic. lib. 3. pag.
j) teiis candelas aidentes in ma- 1 7.
" iiibus tenentibus , sedeat su- Per riguardo poi al colore rosa-
per faldislorium ante altare ma-
>5 ceo va qui avvertito, coli' autorità
» jus, aut alio loco publico, ubi dell'Amati, nelle note al Sestini,
» magis sibi placebit; et ibi prò- capo VI <\e\\' Abito Cardinalizio,
" lUMiciet, et proferat anathema die se nella terza domenica dell'av-
»-• lioc modo etc". Nel rito della as- vento, e nella quarta domenica di
soluzione solenne, lo scomunicato si quaresima cadesse 1' anniversario
deve presentare alla porta della della creazione, o coronazione dei
cliiesa »» coram Poulifìce, ipsum Pontefici viventi, o se vi fosse oc-
» absolvere volente: qui indutus casione di fare qualcbe pubblica al-
>j amictum, stolani et pluviale vio- legrezza, che riguardasse 1' utilità
>> laceum et mitram simplicem, se- della Chiesa di Dio ; o se nella
»> deal super faldislorium ante , quarta domenica di quaresima s'in-
" principalem portam ecclesiae si- contrasse la festa della ss. Annun-
« bi paratum ". f^. Domenico Gior- ziata, i Cardinali esser debbono
gi, Gli abili sa^ri del sommo Pon- vestiti di rosso, e non rosaceo, o
tf/icc paonazzi e neri in alcune di rose secche, ed in conseguenza i
gri paramenti degli ecclesiastici, che allora si usa quel colore che con-
ncgli addobbi ed ornamenti de'sagri viene all' ufìlcio di cui si dice il ca-
templi, e degli altari, come sareb- pitolo. Se l'uffizio, e la messa di-
bero i paliotti, i canopei, i drappi, scordano, il colore dell' altare deve
i damaschi ed i parati co' quali si seguire l' uffizio. Il colore quindi
addobbano le pareti, per distingue- delle vesti sacerdotali dev' essere
re gli uffizi, le messe, i diversi mis- conforme a quello della messa, la
nel fif)6, ne parla come di una i santi, e di tutte le sante, che non
cosa conosciuta da tutti, nel suo solfrirono il martirio. 11 colore bian-
COL COL i3
co pertanto si usa dai vesperi del- quale colore pur si adopera nella
la vigilia di Natale sino all' ottava messa prò sponso et sponsa.
dell' Epifania vicbisU'e, eccettuate le colore rosso è per la solenni-
11
feste de' martiri, che cadono tra la tà della Pentecoste, ossia dello Spi-
ottava dei Natale ; si usa nella fe- rito Santo, pegli apostoli, eccellua-
ria V in Coena Domini., nel sab- tù s. Giovanni pel quale si adope-
bato santo nell' uffizio della messa, ra il bianco, e pei martiri. Si use»
e da quei giorno sino ai sabbato tal colore dalla vigilia delle Pen-
della vigilia delia Pentecoste a no- tecoste nella messa fino al sabba-
na neir uffizio de Tempore, fuorché to seguente, come sieno terminate
nella messa delle litanie, e nelle e nona, e la messa. Si usa ancora
rogazioni ; si usa ancora nella festa il rosso nelle feste della ss. Croce,
della ss. Trinità, in quella del Cor- della decollazione di s. Gio. Batti-
pus Domini, e della Trasfigurazio- sta, nel dì nalahzio de'principi de-
ne, nelle feste di Maria Vergine gli apostoli, eccettuata quella «li
(fuoi-chè nella lienedizione delle can- s. Gio. Evangelista, cioè nella fe-
dele, e nella processione, che si fa sta che cade dopo il santo Natale,
in detto giorno sagro alla di lei nella festa di s. Giovanni ante por-
purificazione), nella festività degli tani latinam, nella commemorazio-
angeli, nella natività di s. Gio. ne di s. Paolo apostolo, nelle feste
vangelista, nelle feste della cattedra, santi Innocenti, quando non viene
e del primo agosto, festa di s. Pie- in domenica, giacché in tal caso
tro ad Vincala : nella conversione adoperasi il colore rosso. Si usa di
di s. Paolo; nella festa degli O- esso pure nella festività delle sante
gnissanti, de' confessori pontefici, e vergini emarfiri, come delle martiri
non pontefici, e dei dottori ; in non vergini in tutte le ottave delle
;
quelle delle sante vergini non mar- mentovate feste, che portano l' ot-
tiri, e delle non vergini, e non tava e quando si fa l' uffizio di
,
degli abiti sagri de' greci, Balsamo- vio Vespasiano ne mandò ad ef-
ne nella sua Collezione de' canoni, fetto r idea nel sito da Nero-
e il Macri, Notizie de'' vocaboli ec- ne ridotto a lago e dove alcuni ,
colosso ,
prevalse al suo vero no- mani le dedicazioni venivano cele-
me di anfiteatro Flavio. Alcuni ar- brate a seconda dell' edifizio. I tea-
clieologi asseriscono, che il nome tri si dedicavano con un dramma;
di Colosseo derivasse piuttosto al i circhi colla corsa delle carrette ;
ta da Colossei. Si racconta die l'e- vogliono fatte coniare dal di lui fra-
difizio fu terminato in soli cinque tello Domiziano, le quali portano
anni, colla spesa di dieci milioni ambedue nel diritto la figura di
di scudi, avendoci lavorato dodici- Tito, e nel rovescio il prospetto
mila giudei fatti schiavi da Vespa- dell' anfiteatro, che mostra a sini-
siano, e dal suo figlio Tito nella stra avere avuto la Meta sudante
guerra giudaica, in cui fu presa di cui si parlerà, a destra un por-
Gerusalemme. Tali trionfi furono tico a doppio ordine di colonne, il
anzi celebrati col vicino arco di Ti- cui prospetto corrisponde alla par-
to in capo alla via sacra. Cassio- te dell edifizio rivolta al monte
doro. Parlar, lib. V, Epist. XLII, Celio, ed il cui arco prossimo al
attribuisce tutta la gloria e tutta centrale primo ordine esterno
del
la spesa di questo edificio a Tito, portava il numero I. Finalmente
dicendo che vi versò un fiume di 1' imperatore
Domiziano diede com-
ricchezze. Barthelemy, e il p. Jac- pimento all' edifizio, e se Vespasia-
quier formando un calcolo della no portò la cavea fino ad un cer-
spesa stabilirono, che il solo muro to numero di gradini, e se Tito la
esterno costerebbe diciassette milio- innalzò sino ai superiori, Domizia-
ni di franchi. Da ciò si può rile- no la compì portando l' anfiteatro
vare quanto sarà costato tutto in- fino agli scudi, cioè a quegli orna-
tero r edilìzio, con tutti gli orna- menti rotondi che coronavano la
menti, senza nominare le spese per cornice estrema dell' anfiteatro, for-
la celebrazione dei sorprendenti, e mando così una specie di merlatu-
sontuosissimi spettacoli. ra, come si vede dalle medaglie. E
Dopo morte di
la Vespasiano, magnifici spettacoli vi pure
diede
fu continuata la gran flibbrica da Domiziano, fra i quali un combat-
Tito imperatore, e nelT anno 80 timento navale.
dell'era nostra fu dedicata solenne- Trajano probabilmente portò l'a-
mente alla memoria del suo au- rena al piano attuale, reggendola
gusto genitore Vespasiano, con son- sopi"a costruzioni. Altri grandiosi
tuosissimi giuochi di gladiatori, e giuochi vi diede Adriano nell'anni-
VOL. XV. 2
w
wo^>wr\mh, m> ,
i8 COL COL
sua nascita, ne'quali cad-
versai'io di condannati all' estremo supplizio, gli
dero cento leoni ed altrettante leo- schiavi, i prigionieri di guerra, ed
nesse, e in sei giorni furono uccise i cristiani in odio della fede, come
mille belve. Avendo l'edificio soffer- poi si dirà. Tanta crudeltà veniva
to in un incendio, Antonino Pio vi scusata dalla passione del popolo
operò de' restauri ; mentre per Mar- romano pegli spettacoli, e per ispi-
co Aurelio successore di lui, grandi rai-e negli animi degli spettatori ta-
feste solennizzarono le sue vittorie le coraggio, che li facesse sostenere
sui Marcomanni. I giuochi quivi nelle guerrequalunque attacco, sen-
fatti non salirono in tanta fama za provarne timore o spavento.
quanto quelli dispendiosi di Com- Anche Alessandro Severo fece
modo, che andando perduto pegli celel)rare nell'anfiteatro solenni spet-
spettacoli volle combattervi qual tacoli, e con maggior frequenza il
so l'anno 44*2 w" tremendo terre- quale fiori nell'ottavo secolo, in ColU
20 COL COL
chiaramente indica col
de. Bell. e. Ili, covro nel Colosseo presso i Fran-
noto vaticinio, che allora il monu- gipani suoi amici. Inutilmente il
mento era ancora intero, esprimendo- falso Papa colla sua numerosa fa-
«ii:Quamdin stahit Coliseus ,stabil et zione assaltò il Colosseo ; il perchè
Roma: quando cadct Coliseus cadet tutto furente andò a depredare la
bili, e potenti, che ne'successivi se- mentre era pseudo- Pontefice Pa-
coli turbarono la pubblica tranquil- squale IH, dal patriarchio latera-
lità, e mantennero accesa la discor- nense ove abitava, nel 1166 per
dia civile. Non va qui taciuto, che insidie tesegli dall'esercito dell'im-
i portici contigui al Colosseo, nel- peratore, co'suoi fratelli, e famiglie
l'anno io85, furono rovinati da si rifugiò nelle sicure case de' Fran-
Roberto Guiscardo duce de'norman- gipani, presso s. Maria Nuova, cioè
ni, recatosi in Roma per liberare nella torre Cancelleria o Carlula-
il Papa s. Greg'orio VII, assediato ria, di contro all'arco di Tito, e nel
dall'imperatore Enrico IV, in Ca- Colosseo. Ivi teneva le congregazio-
stel s. Angelo. ni, i concistori, trattava le eause,
Nell'anno i i3o, il Colosseo, come ed emanava i pontificii ordini: fin-
una rooca difesa, era già in pote- ché dopo di avere scomunicato Fe-
re della celebre famiglia Frangipa- derico I, nell'agosto 1167 partì di
ni, della quale il Cancellieri dà eru- Roma per maggiore sicurezza, nel-
dite notizie a p. 348 de' suoi Pos- le due galere, che con armati gli
duce al Laterano. Presso quel luo- Farnesi, nel secolo seguente per edi-
go aggiunge iì Bonet secondo al- , ficare il sontuoso palazzo Farnese
cuni, essere stato per un tempo {Fedi).
un monistero di monache. Nel pon- Da Paolo II a Giulio III nel ,
tale stato di abbandono, che duran- ta colle limosine de' passeggieri, es-
te la notte serviva alle stregonerie, sendo poi passata all'arciconfraternita
e ad altre iniquità. D' altronde si del Gonfalone, fu da quella compa-
sa che dai primordi del secolo XVI gnia ristaurata ne' primi del secolo
nel Colosseo incominciò a rappre- XVIIIj ed essa vi pose un eremi-
sentarsi la storia de' patimenti di ta per custode. La lapide , che ri-
Gesù Cristo , in drammi sagri. A corda tali ristauri, porta la data
questa epoca appartiene la pianta del 1622.
di Gerusalemme, che si vede dipin- Solevano i Pontefici nel pren-
ta sulla parte interna dell'arco gran- dere con solenne cavalcata il pos-
de d'ingresso verso occidente. Ma sesso alla basilica lateranense, a-
di questa nuova destinazione del- scendere il Campidoglio, e poscia
l'arena, ci permetteremo il seguen- pel foro romano passai'e innanzi al
te cenno. Colosseo, mentre dall' arco di Tito
Attesta Girolamo Ferrucci, nelle sino all'anfiteatro spettava l'appara-
note alle Antichità di Roma di An- to della strada all' università degli
drea Fulvio, stampate in Venezia nel ebrei, e quindi proseguire per la
1 558
che fino al pontificato di
; via che conduce al Laterano. Ma
Paolo III furono recitate nel Colos- s. Pio V, nel possesso che prese
seo le lappresentazioni della passio- a'23 gennaio i566, volle passare
ne del Signore, di cui ancora si con tuttala cavalcata per mezzo del
parla dal Fontanini, Blog. Ital. p. Colosseo slesso ; e Sisto V ne rad-
498, dal Mazzuchelli t. IV, p. 97 3, drizzò la strada. Questo ultimo
e specialmente dal citato Mai'ango- magnanimo Pontefice, per sollievo
ni al § IX. Il Panciroli, ove trat- de'povcri voleva ridurre il Colosseo
ta della chiesa di s. Maria in cam- ad abitazione e stabilimento per
po Carico, congettura che fosse ap- l'arte della lana da mighorarsi in
pellata di Spoglia Cristo, perchè Roma trovandosi allora negletta ; ed
parte del Colosseo, cioè tre archi cav. Bernini, e il principe Giam-
e mezzo; e di que' soli materiali battista Pamphily, venne risoluto
si fece uso nell'edificare il palazzo di fare risarcire le mura cii'condan-
Barbeiini, e non di altri apposita- ti l'ediuzio, consagrarne 1'
arena, e
mente tolti con distruzione del- fabbricarvi una chiesa in onore dei
l'antico, come tuttora dai più er- santi martiri. Il cav. Carlo Fonta-
roneamente si va ripetendo. Nel na ne fece il disegno, e il Cardi-
pontificato di Clemente X, e nel nal Altieri incaricò Giacinto del
l'anno 1671, ritornò l' idea di da- Bufalo per l'esecuzione, che per
re nel Colosseo nuovamente gli spet- altro non ebbe luogo. Solo la città
tacoli, massime la caccia de'tori, e di Gerusalemme, ch'eravi dipinta,
già si erano ottenute le debite li- venne rinnovata, insieme alle mu-
cenze, quando alcune pie persone, ra, e collocate furono sopra ie por-
e principalmente il zelante p. d. te analoghe iscrizioni in onore dei
Carlo Tommasi teatino ricorrendo santi martiri le quali iscrizioni sono
;
lieri, p. 162 del Mercato, che a- ss. Taziana, Polito, Prisca, Marti-
COL COL i~>
danni dal tempo, e dalle narrale Entrando poi il popolo pegli archi
vicende, pure è sì bello, e pittore- esterni, mediante i vasti ambulacri
sco nelle sue rovine, che alcuni interni, giungeva a venti scale^ le
dei nominati vomitorii, ossia di al- tuKavano nel suo bacino, e ne ri-
cuni anditi, che vi davano accesso, cevevano refrigerio Oltre poi i .
ti. Da questo Iato però restano con- Gaetano Marini, Aiti, e. monumen-
servati gli ambulacri interni, men- ti de fratelli Arvali t. I, p. 2 1
9 ;
tre dagli altri lati si ha la parte ed A. INibby, Roma neW anno i838
esterna, cosicché tutta la prima li- parte I antica. Anfiteatro Flavio,
nea dei portici è distrutta. Nell'in- pag- 399, e seg.
terno non rimangono che informi COLOSSI, COLOSSO o CO-
avanzi delle volle, che sostenevano LOSSA, (Colossen.). Sede arcive-
i gradi, o sedili marmorei, nella scovile in partihus, in Asia, nella
cavea da dove si vedevano gli spet- FrigiaPacaziana. Posta sopra un al-
tacoli. Vuoisi inoltre, che dinanzi tura, non lungi da Laodicea, fu gran
al parapetto esteriore fosse in cia- città, e fioriva già ai tempi di E-
scun arco un piedistallo con una rodoto. Il suo governo era demo-
statua pedestre, come apparisce dal- cratico, e il suo primario magistra-
le medaglie. to portava il titolo di arconte, o
r inalmenle faremo menzione del- pretore . Venuta in potere dei
^o COL COIVI
Persiani, Serse vi passò con tutto alla metropoli di Laodicea, ed il
divisione che durò fino all' impe- attuale vicegerente di Roma. Il pen-
ro di Costantino // Grande. Divi- ultimo arcivescovo di Colossi era
sa poscia la Frigia in Pacazia o stalo monsignor Alberto Maria Ca-
Pacaziana, e Salutare, Colosso fu pobianco. Dall' annahsta Pvinaldi ,
la sesta città della prima, ed in all'anno 60, num. 2, si ha che in
appresso prese il nome di Chonos, Colossi era grandemente onorato
Chonae, Chone, o Chonna, e più s. Michele arcangelo, per un insi-
rnodernamente eziandio quello di gne miracolo ivi operato.
Konos. COLUMiNA o COLUMPNA. Se-
dottore delle genti, l'apostolo
II de episcopale nell' Africa, nella pro-
Paolo, vi predicò l'evangelo. Ce-
.<;.
vincia della Mauritiana Cesariana,
lebre è la lettera, che ai colossensi sotto la metropoli di Giulia Cesa-
scrisse santo apostolo, mentre era
il rea. Not. Afr-
in Roma, verso l'anno 62 dell'era COLYBRASSUS. Sede vescovile
nostra, stretto da catene. Per pre- d' Asia, nella prirna Panfilia, di-
servare que' novelli cristiani da qua- pendente dalla metropoli di Side,
lunque tentazione di toi'nare al Commanville dice, che la sede di
giudaismo, o paganesimo, s. Paolo Colybrassus fu eretta nel quarto
diede loro nella lettera la più su- secolo.
blime idea di Gesù Cristo, del be- COLYDRI. Sede episcopale del-
nefizio della redenzione, della gra- l' esarcato di IVIacedonla, nella pri-
zia che Dio loro fece chiamandoli ma Tessaglia, sulfraganea della me-
alla fede; e diede ad essi le più ti-opoli di Larissa, la cui erezione
saggie lezioni di governo, e direzio- rimonta al secolo nono,
ne. Basta leggerla per sentirne la CO'SlkCCWlO (Comaclen.). Città
efficacia, l'importanza, la bellezza, con residenza vescovile nello stato
la giazia e l' energia. Dalla stessa pontifìcio, legazione apostolica di
rilevasi che Epafrata, discepolo di Ferrara. Comacchio, Coniacliim, e
s. Paolo, aveva fondata la chic- Comacula, dal greco nome che si-
sa di Colosso, nella quale Fdemo- gnifica ondosa, è situata tra Ra-
ne, e il suo schiavo Onesino, da vedna e Ferrara in luogo piano
lui fatto libero, si distinguevano presso la sponda orientale dell'ani
per la fede, e per la pietà. pio stagno, noto sotto il nome im-
Divenuta Colossi nel primo se- proprio di Falli di Comacchio. Una
colo sede vescovile, fu sottoposta lingua di terra divide lo stagno dal
COM COM 3i
sto. Certo sembra, che gli Assagi nava per Costantino Copronimo im-
costruissero il porto, che dal pro- pilatore greco, e quindi usurparne
prio nome chiamarono Sagis; qiiin- il dominio, ma fece altrettanto colle
COM COM 33
città ducato romano
spettanti al slituzione.Fra quei dominii sì com-
e che sino da s. Gregorio II sta- prese la città di Comacchio ( dal-
vano sotto la sovranità de' romani l'Anastasio detta Comiaclum, e nel
Pontefici, compresa Comacchio. Ste- codice di Cencio Camerario Comia-
fano li, detto III, che allora se- diim )j insieme al ducato di Fer-
deva sulla veneranda cattedra di s. rara, che poi fu infeudato da Gio-
Pietro, vedendo l'imperatore non vanni XV detto XVI a Tedaldo
, ,
rono a A'^enezia ove , poco dopo fecero alla città il donativo delle
morì. Accesi di collera i veneziani valli, peschiere, dazi ec. Egualmen-
giurarono di vendicarlo, e con for- te si debbono considerare come vio-
midabile armata navale nello stes- lenze contro la Chiesa romana, le
so anno 854 presero la città, e in investiture di Comacchio date d;i
un alle isole , la devastarono. In rdtri imperatori agli Estensi, come
progresso di tempo riavutisi i Co- fecero Ridolfo ad Obizzo VI Car- ,
lora in poi Comacchio prese una anzi si legge nella vita di Gregorio
certa pesca reccia riiìomanza presso XllI, ch'egli nel 1579 pose fine
le città d' Italia, e fuori ancora. Di- alla controversia sopra le saline di
poi,mentre i Papi risiedevano in Comacchio, che col duca di Fer-
Avignone, Carlo IV imperatore, rara avea sino da venticinque anni
come si ha dal Muratori, nel i354 la camera apostolica. Qui noteremo,
diede agli Estensi , vassalli della che in progresso di tempo le sali-
santa Sede per lo stato di Ferra- ne furono distrutte forse per favo-
ra, in investitura la città di Co- rire quelle di Cervia: tutta volta
macchio, colle sue ricche valli pe- per decreto del regno italico,
già
scareccie. Gli Estensi abbellirono la nel 18 IO fu attivato un imponen-
città, come narra il succitato Scot- te stabilimento salino di eccellente
to nel suo Itinerario, e fuori di sale bianco granito ad uso di Fran-
essa su solide palizzate edificarono cia, e che oggi forma un secondo
tuia bella Tutta-
casa di dehzie. mezzo d' industria alla popolazio-
volta Comacchiesi tornarono a ri-
i ne, ed un cospicuo reddito alla ca-
bellarsi, e passarono ai ravennati mera apostolica.
ma poco dopo si assoggettarono IMorto Alfonso II, ultimo duca
agli Estensi, i quali essendo in guer- di Ferrara, senza legittima succes-
ra coi genovesi , non seppero im- sione, Clemente Vili dichiarò la
pedire l'avvicinamento di questi a riunione del ducato alla santa Sede
Comacchio, e l' incendio di essa per cui era devoluto insieme a Comac-
essi operato nel 1378. A tale ca- chio. E
perchè Cesare d'Este vole-
lasti'ofe soggiacque pure Comacchio va ritenere il ducato, ed avea pre-»
nel i388 per pai te dei veneziani so possesso di Comacchio, il Pou-
36 COM COM
tefìce fulminò la scomunica, e fece tà Comacchio. Nelle contese poi
di
avanzai-e un esercito di venticinque insorte tra Luigi XIV, re di Fran.
mila nomini solto gli ordini del le- eia, ed il Pontefice Alessandro VII,
gato Caidinal Pietro Aldobrandini per r insulto, che le milizie de' cor-
suo nipote. Intimoriti i Comacchie- si fecero all' ambasciatore Crecquì,
si si rivoltarono agli Estensi, ed il rimisero in campo gli Estensi le
vescovo Orazio Giraldi prese pos- pretensioni Ferrara e Comac-
su
sesso della città in nome della Sede chio, per cui nella pace seguita a
apostolica. Egualmente intimorito Pisa nel 664, ricevettero il jus
1
rubini, aggiunse alla bolla, detta rono attaccate dai francesi. Il Pa-
volgarmente Coena Domini, la cit- pa fulminò censure ai generali dei
COM COM 37
due eserciti perchè uscissero dai che spedì contro le truppe impe-
suoi domini i, ed oppose loro un l'iali. Nello stesso tempo incomin-
corpo di cavalleria, per cui otten- ciossi anche la guerra colle scrit-
ostilità, a' 24 ™3gS'° 1708, come mostrare le sue ragioni sulla so-
genitore sui feudi, e sugli staii im- la santa Sede scrisse il celebre mon-
periali d'Italia, fra' quali dichiarò signor Giusto Fontanini, e pel du-
appartenere Comacchio. Aftlilto ca di Modena il suo bibliotecario
Clemente XI per tale avvenimen- Lodovico Antonio ]\Iuralori dottis-
sta ristabilita alla Sede apostolica rica ec. dello stato pontificio, e suo
ai 20 febbraio, per mezzo del ge- supplemento.
neiale di battaglia conte di Pinus, Nel seguente pontificato di Cle-
a ciò autorizzato da Carlo \I. mente XII, e nel 1735, si riaccese
Fu però dichiarato di non pregiu- la guerra tra l'impero, e la Spa-
dicare con tal restituzione chi del- gna per la sovranità del regno del-
le due parti ne fosse il legittimo le due Sicilie, il cui alto dominio
signore (finche si conoscesse a chi spetta alla santa Sede. Il Pontefice
pnjpriameute appartenesse), colle a difendere da ogni pericolo i suoi
seguenti parole riportate dal giu- sudditi , accrebbe numero
il delle
ratori, Annali d' Italia all' anno milizie papali , e aggiunse un pre-
I724'- " Possessionem Comacli a sidio alla Mesola, borgo posto alla
•; sacra caesarea maiestate eo dum- destia del Po di Ariano, non che
taxat pacto dimitti, ut eadem fortificò la bocca di questo fiume,
>- Sedi apostolicae restituatur, ut il che produsse discordie colla con-
piius, ila scilicct; ut ncque cidem liuauLe repubblica veneta, la quale
4o COM COM
si pacificò sotto Benedetto XIV, e per la sua pietà, e per la profon-
stabilì meglio i confini. dità de' suoi studii teologici, merita
Ma mentre Cornacchie continua- di essere commendato. Viveva al-
va a godere gli effetti del soave e tresì ne' decorsi anni il canonico
paterno dominio de' sommi Ponte- Cesare Petrignani, uomo insigne per
fici, nel 1796 i repubblicani fian- pietà, ed integra morale fu egli :
nel ii5i Enrico; quindi Giovanni berto Boncristiani fiorentino de' ser-
cistcrciense, che mori nel i2o5, e vi di Maria; nel i432 Mainardino
fu sepolto nella chiesa di s. Giaco- de Contrariis ferrarese, già ammi-
mo di Cella Volana. Nel 1226 fio- nistratore di detta chiesa, che pro-
ri Donato, che col priore delia det- mosse grandemente la divozione di
ta chiesa, stabifi alcuni anniversari s. Maria in Aula Regìa, restauran-
pei vescovi. Nel 1243 s'ignora il done il tempio; nel 1460 France-
nome di chi occupava questa sede; sco Fogliani di Reggio di Modena
nel 1253 trovasi un Botio nel ; cui successe nel i47i il concitta-
1270 un Michele; nel 1283 un dino Filippo Zoboli, il quale col
Onorato già camaldolese del moni- beneplacito di Papa Sisto IV cedette
stero di Classe; nel i3o4 un fr. ai monaci cassi nesi nel 1480 la
Pietro Mancinelli di Ferrara del- commenda di s. Prospero. Nel i497
l' Ordine de' predicatori ; nel 1328 Alessandro VI fece vescovo Mala-
Esuperanzio, eletto da
Giovanni dusio Estense, figlio del marchese
XXII Papa lesidente in Avignone, Nicolò ,
prudente , e benemerito.
poi traslatato al vescovato d'Adria. Giulio li per la di lui rinunzia gli
Nel 1329 gli successe l'altro dome- nominò a successore nel i5o6, Tom-
nicano Francesco de Boatheriis bo- maso Turchi di Ferrara.
lognese, al quale nel i333 fu dato Leone X nel i5i4 pose al go-
in successore l'illustre fr. Bartolom- verno della diocesi il celebre Ghi-
meo bolognese,pure domenicano, lino de Ghilini di Alessandria, uo-
e già vescovo di Segni. Clemente mo di grande autorità e consiglio
VI, nel 1348, fece vescovo di que- per la sua dottrina, e caro ai Vi-
sta oiftà Pacia, dell' Ordine de' mi- sconti, e agli Estensi. Nel i549 §'*
nori morto in viaggio senza pren- successe il coadjutore Alfonso R.os-
derne il possesso e nell' anno se-
, setti di Ferrara, alla cui chiesa nel
guente Remigio eremitano di s. A- i563 Pio IV il trasferì, nominan-
gostino, che nel i358 ebbe in suc- do invece alla cattediale di Comac-
cessore Guglielmo religioso de' mi- chio r altro ferrarese Eicole Sa-
nori, francese della Guascogna. Te- crati, che nel 1572 introdusse i
baldo fu vescovo nel 1370, il quale cappuccini, ottenne dal Papa s. Pio
rinunziò per vivere a Dio, ed ebbe V nuove prebende canonicali, e mo-
a successore Biasio nel i3S2 pos- VI compianto dal popolo, che tanto
tovi dall'antipapa Clemente VII. lo amava. Il Rossetti fu consigliere
Simone religioso domenicano della degli Estensi, e da molti Papi venne
famiglia^ Saltarelli di Firenze fu pro- spedito a vari sovrani a trattare ri-
lina parrocchia con grande utile fra le quali una insigne del mar-
ppiritnale dei parrocchiani ; nel tire s. Cassiano cui è dedicala, il
182'j tenne un sinodo che poi pub- quale è pure patrono della città.
be altri vescovi, e che 1' Ughelli del Cardinal legato Imperiali, si del
non li registrò tutti, giacché Vigo- lodato vescovo Arcani, e sì per la pie-
venza l' ebbe sino dal SSg, ed il tà e per lo zelo de'couciltadini, fu ri-
.scovi di Vigovenza erano nel ter- campane sono collocate sul piedi-
gorio 1, che la ra(:;comandò all' ar- gio ecclesiastico della chiesa. 11 re-
44 COM COM
gnante Gregorio XVI nel r83q chio. Il Boari fu assai caritatevole coi
concesse ai canonici l'uso del flocco poveri, ed affettuoso colla gioventù,
di seta paonazza al cappello. In co- e lasciò la sua piccola biblioteca per
ro i canonici indossano la mozzet- uso comune. La mensa ad ogni
ta paonazza, e 1' arciprete prima nuovo vescovo, nei libri della ca-
dignità, e 1' arcidiacono seconda di- mera apostolica, è tassata in fiori-
gnità creata di recente sotto l'at- ni cento. Per ultimo faremo men-
tuale ottimo vescovo, godono del zione delle seguenti chiese, e celebri
privilegio della sottana, e mantel- abbazie :
compose parte delle sue opere. Gli Supplemento alla Storia ec. Am-
altri imperatori confermarono l' e- basciatore delle quattro città Co-
senzione di Ottone che purIII, ciò macchio, Ferrara, Bologna, e Ra-
fecero! Papi Benedetto \III, s. Leo- venna al Cardinal Conti visitatore
ne IX, e Celestino II. L'abbate di pontifìcio. Quest' opuscolo riguarda
Pomposa era signore di varie terre, le acque delle provincie di Bolo-
tra le quali Codigoro [Caput Cau- gna, Ferrara, e Ravenna, contro
ri), borgo situato all'estremità bo- quelliche progettavano la perdita
reale delle valli di Comacchio, in di Comacchio, per liberare dalle
riva al Po di Volano. acque le tre provincie. Bartolom-
Prima esisteva la chiesa di s. A- meo fu autore di altre opere.
gostino, che fu soppressa nel i83i, Questa città ha per istemraa ima
e presentemente serve di arsenale passera, pesce di color naturale.
per la guarnigione austriaca sfazio- COMANA (Comanen). Sede ye-
nata in Comacchio. Oltre le descrit- sco\ì\e in parlibus, nell'Asia in Cap-
te chiese tì è quella del sufFiagio, padocia, dell'Armenia minore
città
come altresì due oratorii pubblici, posta sul fiume Sarus, nella Catao-
l'uno a Magnavacca, l'altro sulle vi- nia. Plinio ne parla come esistente
cinanze del porto della marina. Nel- al suo tempo nella gran Cappado-
la chiesa dei cappuccini si venera cia. Fu poi chiamata Ckrysa, e vol-
la niiiacolosa immagine della b. garmente anche Tabacasa. Questa
Vergine protettrice di Comacchio, e città era consacrata a Bellona, ed
che si riguarda qual santuario. Ad i Romani, dopo aver trionfato di
esso si giugne dalla città per un de- Mitridate, ai sacerdoti di quel tem-
lizioso loggiato sostenuto da cento pio concessero il diritto di sovrani-
quarantadue archi. tà tanto sulla città, che sui dintor-
Scrissero su Comacchio , Gio. ni. Strabene dice che fosse molto
Francesco Bonaveri, Della città di bella.Dipoi Pompeo la diede al re
Comacchio, delle sue lagune e pe- Archelao, Giulio Cesare a Nicome-
sche, Descrizione storica civile, e de, ed Augusto a Diteuto. Tolomeo
naturale, ampliata, corretta e altre tre Cornane 1' una
con nomina ,
tibus della medesima, agli i i lu- rale, il compendio dei doveri del-
glio i836, diede in successore Giu- l'uomo verso Dio, e verso il pros-
seppe Agostino Molina, americano simo. Dal loro numero tali precetti
del Tucuman. si chiamarono Decalogo, nome che
COMANA. Sede vescovile, so- viene dal greco, e significa dieci pa-
prannominata Comana Pontica role, quanti appunto sono i coman-
perchè città dell'Asia nel Ponto Po- damenti che si leggono nel capo
,
le regole sui costumi, e sulla disci- ne' quali risiedono quattro ilki-
plina della Chiesa, che furono falte stri sedi di Cardinali vescovi subiu--
o dai concili generali, e particola- bicari, l'abbazia mdlius de'ss. Vi-
ri , o dai sommi Pontefici. Tal è cenzo ed Anastasio delle tre fon-
la legge di osservare la quaresima, tane, e l'abbazia nullius di Siibia-
di comunicarsi la pasqua ec. Tan- co, per solito governalo nello spi-
lo dei comandamenti di Dio, quan- rituale da un Cardinale, senza no-
to di quelli della Chiesa, e delle minare le altre sedi vescovili. Que-
Se alcuno dirà, che nel vangelo comuni; INIarino; Gonzano con tre
vi è la sola fede, la quale sia di comuni Frascati con cinque comuni;
;
sione di territorio, e solo dal i3i6 lib. III cap. 60 dicesi solo: » Com-
a questa parte si è stabilita con 5' munitates, et homines civitatum,
precisione la nomenclatura de'luo- " oppidorum, castrorum, et villa-
ghi, che vi restano compresi. Pri- " rum Districtus urbis teneanlur
ma di delta epoca Distretto di il » vias publicas aptare , et
Roma s indicava genericamente, ma 5' sternere ". A fronte pei'ò di que-
poscia si spiegò composto di un rag- sta generica indicazione, fu senza
gio di quaranta miglia all'intorno contrasto ritenuto, ed osservato che:
di Roma. 11 Cardinal De Luca, in •'Hodie vero occasione retòrmatio-
Relat. Romanae Curiae, discus. 87 » statutorum, quae sub Grego-
nis
n. ig tom. XV, così si esprime; 5 rio XIII sequuta est, ille (Di-
" Iste districtus antiquiori tempore » strictus) in universo ambitu tem-
" Romae triumphantis se protende- 5' poralis ditionis ecclesiasticae, est
» bat ad ambitum centum millia- » quadraginta milliariorum :
" P^.
121 e 122. P^. Roma e vescovi rini, per darne un esempio, vi ag-
germanicis ".
Plauto pose
295 D. Sull'origine, prerogative, e 's tibus
funzioni dei conti conviene anche , in bocca al parassito Cureulione il
il famigerato glossografo del medio vocabolo Comarchus nel senso cer-
evo Carlo Du Cange, Glossar, ad tamente di una fra le diverse auto-
script, med. et inf. latin, edit. ve- rità di Epidauro .... I\'ec Demar-
net. 1787, tom. II, p, 743. Egli chus, nec Comarchus, che dal com-
spiega il vocabolo Comarchia, co- mentatore Ouvrier si spiega Prae-
me confìnCy limes, gallis frontiere, feclus Fico, seu Vici niagister; lo
commarcfiie. Potrebbe altresì pro- che però indicherebbe una carica
venire dal vocabolo Marella, ISlar- municipale, una specie di commis-
chio; il primo si spiega come ter- sario di polizia. Si è portato an-
minus, Jìnis l'altro come quegli
, che quell'esempio unicamente per
qui marchae praeest, hoc est limili. osservare, che il vocabolo Comarca
V. Calep. septem linguar. Patavii, non può attribuirsi per prima ere-
1741, t. Il, in fin. p. 17. zione al medio evo , ma rimonta
Meglio ancora il nominato Da sino all'epoca della più scelta la-
490, t. IV, dice, Marcha, Marchia, Passando ora all' origine della
fer/niniis, linies, fines cujiisque re- presidenza della Comarca di Roma,
giotii.fy Mcircha videtur etiani su- è a sapersi che il zelante Pontefi-
ini iiìfei'iliun prò modo agri, vel ce Leone XII, per soddisfare ai voti
VOI,. XV. 4
5o COM COM
dei popoli più vicini a Roma , e Vili, quale voleva prendervi
il
per riparare ai gravi sconcerti, che provvidenza, che non potè effettuare
le amministrazioni comunali di essi a cagione del suo breve pontifica-
solTrivano per mancanza di un di- to. Divenuto nel i83i sommo Pon-
castero, che direttamente le soprain- tefice regnante Gregorio XVI; e
il
tendesse, col moto-proprio de' 25 volendo dare una più esatta orga-
settembre 1827 per conto della nizzazione alla presidenza della Co-
Comarca di Roma, eh' era noverata marca, con editto de' 5 luglio di-
dopo r ultima delegazione e che , chiarò la Comarca stessa delegazio-
componevasi dei distretti di Tivoli, ne di prima classe pei luoghi subur-
e Suhiaco, ambedue con governa- bani in prossimità della capitale
tori, istituì una presidenza col ti- dello stato pontificio, e le accordò
tolo di Comarca, colle sole facoltà tutte le attribuzioni, meno il ramo
per altro di trattare imicamente il politico, sottraendo eziandio dal suo
ramo amministrativo delle comuni, territorio il distretto di Poggio Mir-
sotto la dipendenza della congrega- teto, per riunirlo alla ripristinata
zione Cardinalizia del buon gover- delegazione di Rieti, e togliendovi
no. Alla presidenza riunì pure il pure qualche altra comunità, che
distretto di Poggio Mirteto che , andò a far parte della nuova lega-
prima faceva parte della delegazio- zione di Velletri. Vi nominò un
ne di Rieti, composto di trentotto consiglio amministialivo in luogo
comuni, per cui la giurisdizione della congregazione governativa isti-
della medesima si estendeva sopra tuita nelle altre provincie, perchè
tre governi distrettuali, cioè Tivoli, col prelato presidente cooperasse al-
Subiaco, e Poggio Mirteto, che con- la economia, ed alla civile sua am-
tenevano altri quindici governi sog- ministrazione. Compose quel consi-
getti, e sopia luia popolazione circa glio di quattro consiglieri, cioè di due
di centocinquantatre mila anime. Vi principi romani per Roma, e due
prepose Leone XII a primo presiden- principali possidenti provinciali per la
te monsignor Ludovico Gazzoli, che provincia, aumentando altresì il nu-
promosse da commendatore di s. mero degli impiegati. 1 consiglieri am-
Spirito, con otto impiegati compre- ministrativi sono nominati a sessen-
so il segretario geneiale conte Giu- nio, e si rinnovano per metà a trien-
seppe Alborghetti, e per ordine di nio, conformemente all' editto de' 5
bagia, che aveva toccato l'olio san- lite risguardanti il preteso battesi-
to amministi-ato nel battesimo, pre- mo delle campane, e delle sover-
gandolo ad accettarlo per suo com- chie spese, che si facevano dai pa-
pare. Qui noteremo, che verso l'an- drini, e dalle madrine delle cam-
no 761 Pipino re di Fi-ancia man- pane, massime in Germania. L'Ol-
dò al Pontefice s. Paolo I le fa- eario, In syntagm. I. Rerum Thurin-
scie, in cui fu posta la sua figliuo- gicarum 364, produsse una cu-
p.
la Gislana dopo battezzata, per cui riosa lettera, con cui il senato di
giusta il costume restò il Papa suo Tenstad fu nel i5i6 invitato ad
compai'e, e gli mandò dei donati- assistere qual padrino al battesimo
vi. J^. gli articoli, Fascie benedetle, di una campana ; anzi per tali spe-
e Padrini Pontefici. se fu ricorso ad Adriano VI del
Relativamente poi ai donativi i522, siccome un gravame dell'im-
che hanno luogo nei comparatici peio germanico.
siccome in alcuni luoghi si fecero COMAYAGUA (De Comayagua)
con gran profusione, per qualche o Valladolid. Città con residenza
tempo furono del tutto proibiti. Noi vescovile nelle Indie occidentali
liporteremo il seguente canone del neir America settentrionale , nello
sinodo Audomarense cap. 7 : » E stato Guatimala
di capo luogo ,
quando nel coro si è recitato il suo lie, della festa semplice, de' giorni
piccolo uffizio, come prescrisse la fra r ottava, e delle domeniche ;
S. C. de' Riti ai io gennaio 1604. mentre alla sezione quinta, riporta
1 beneficiati sono obbligati di fare la rubrica. De Commemoradonibus
le commemorazione de' santi titola- comniunibus, seu suffragiis. D. Gio-
ri de' loro benefizi, e tralasciando- vanni Diclich nel suo Dizionario
la sono obbligati alla restituzione sac. Ut. voi, I, p. 170, e seg. , col-
Pro rata V. Bonacin. dispiu. I, l'autorità della s. congregazione dei
quaest. I, punct. 4 "• 28. Anche i Riti, tratta pure delle Commemo-
religiosi sono obbligati alla Com- razioni d' ogni specie, colla spiega-
memorazione del santo titolare di zione di varii dubbi liturgici.
quella chiesa, dove sono stabiliti di COMMEMORAZIONE dei Fe-
famiglia. Nel tempo dell' avvento deli DEFONTi,o Anniversario dei Mor-
non si dicono le consuete comme- ti. E vma festa, che si celebra da piìi
ti suoi servi, siccome osserva il Du- trattò all' articolo Anniversario dei
rando, 1. VI, e. 2. Nel tempo del- Defonti (l'aedi). Nella Scrittura Id-
la Passione di Gesù Ciisto si la- dio, nel 2 lib. e. 12, 4t> à^tt Mac-
sciano le Commemorazioni, perchè cabei, disse, che e cosa santa, e sa-
la Chiesa attende solamente a Cri- lutare pregare pei defunti, e suf-
il
sto sofferente. Nel tempo pasquale, fragarli perchè sciolti dai legami
,
e nelle ottave si tralasciano ancora delle pene che soffiono pei peccati
in segno di solennità ; laonde ca- da loro commessi, giungano all'e-
dendo la domenica privilegiata nel- terna felicità della visione beati-
r ottava, ancorché si faccia l'uffizio fica Dio nel paradiso. Delle col-
di
della domenica, e non dell' ottava, pe veniali non vanno esenti nep-
con tuttociò si lasciano le solite pure i giusti cadendo facilmen- ,
è quella delle purificazioni, che gli mosine, che possono essere utili ai
ebrei usavano per riguardo de' de- morti. A questi le pompe funerali
fonti, lo che dimostra la loro persua- possono giovare solamente, in quan-
sione, che la divozione dei vivi pro- to destano nel cuore de' viventi la
cmasse spirituali soccorsi ai morti. fede, e la pietà verso di loro, e li
Quindi gli scritti de' primi Padri eccitano a pregare per essi. Le pom-
chiaramente provano, che sino dal- pe esteriori poi sono attestati della
l'origine del cristianesimo fu sem- fede de' vivi, o una testimonianza
pre creduto nella Chiesa esservi un ch'essi danno alle virtù dei trapas-
purgatorio ; e tutte le antiche litur- sati , donde gli spettatori possono
gie flmno parola dell'orazione, e del trarre eccitamento a seguitare i lo-
siigrifìzio pei defonti. San Cirillo devoli esempli. Molti poi sono quel-
di Gerusalemme, spiegando ai ca- li de'primi secoli della Chiesa, che
tecinneni molti luoghi della li- domandarono pregarsi per loro do-
turgia, dice loro doversi pregare po morti, non che pei genitori, pa-
per l'imperatore, e per tutti i vi- renti ed amici. Costantino il gran-
vi, nominarsi i martiri per invocare de volle essere sepolto nel portico
ia loro valida intercessione, e far della chiesa degli apostoli, per aver
menzione ancora de' fedeli defbnti parte alle sante preghiei'e, al misti-
per sollecitare la divina misericordia co sagrifizio, e alle divine cerimo-
in loro favore. Clemente di Ales- nie. Si sa inoltre, che anticamente
sandria, che fioriva nell'anno 200 le orazioni, e i sagrifizii pei defon-
dell'era nostra, assicura dover gli ti alcuna volta continuavano, ed
si
che limosine. Quindi, dato il segno quelle dei Cimiteri di Roma [l^edi).
nella chiesa di ciascuna parrocchia, Secondo Sigiberto, all'anno 998,
i si doveano unire nella ba-
fedeli s. Odilone abbate di Cluny, istituì
silicaper cantare trenta salmi per in tutti i monisteri della sua con-
l'anima del defonto. Poi ogni pre- gregazione cluniacense ( che tanto
lato ed abbate dovea cantare sei- fiori e si propagò )
, la festa della
cento salmi, far celelirare centoventi Commemorazione , o anniveisario
messe, porre tre schiavi in libertà, de' fedeli defunti , assegnandola al
e dare a ciascuno di essi tre scel- secondo giorno di novembre. Tale
lini; e tutti i buoni servi di Dio festa con autorità apostolica fu po-
digiunavano un giorno. Volle inol- scia adottata da tutta la Chiesa di
tre il concilio, che per trenta gior- occidente, indi propagossi per tutto
ni si recitasse dopo le ore canoni- il mondo cattolico. Pietro Galesino,
che un certo numero di orazioni nelle note al Martirologio , ne fa
domenicali pei trapassati , e se ne autore il Pontefice Giovanni XVI
rinnovassero i funerali nel trente- per insinuazione dell'abbate Odilo-
simo giorno , cioè che si cantasse ne,come altri 1' avevano attribuita
la messa con gran solennità. Co- a Papa s. Bonifacio IV. Il Berca-
mandò finalmente il concilio ai fe- stel, Storia del cristianesimo ^ t. XII,
deli, compiere questi doveri di
di pag. 34, dice che s. Odilone ab-
religione con egual fedeltà, come se bate, il quale terminò di vivere nel
si trattasse di uno della loro fami- 1049, stabili la divozione, che
glia, affinchè , mediante il fervore si solennizza per tutti i morti nel
di una generale intercessione , essi giorno seguente alla festa di Ognis-
possano meritarsi il regno eterno santi, forse a suggerimento d'un
eh' è comune a tutti i santi. Quello, santo eremita; e che tal comme-
che qui è ordinato pei vescovi, ogni morazione dovea consistere, nel dire
famiglia lo praticava pei suoi geni- nella vigilia de' morti
il vespero
tori ; si facevano celebrare delle nella mattina seguente il mattuti-
messe per trenta giorni ; si distri- no, e la messa solenne, col suono di
buivano limosine pel riposo dell'a- tutte le campane ; dice ancora che
nima del defunto, e quelli che le una pratica sì pia passò in breve
6o COM COM
;id altre chiese, e dopo qualche e Portogallo, coU'autorità della co-
liMiipo divenne comune a tutto il stituzione Quod, etc. data a' 2 1 ago-
inondo cattolico. V. l'annalista Ri- sto1748, Bull. Bened. XIV, t. II, p.
naldi all'anno104B, num. 6. 498, concesse che nei regni di Spa-
Dipoi il concilio di Oxford, adu- gna e di Portogallo, ogni sacerdote
nato l'anno \iii, dichiarò la Com- potesse celebrare tre messe nel gior-
memorazione di tutti i morti, festa no 2 novembre per la memoria
di seconda classe, ed in essa erano che si fa di tutti i defunti, pe' quali
permessi solo qiie' lavori, che erano ognuno dovrebbe applicare le due
necessari ed importanti. In qualche messe concesse di nuovo, senza ri-
diocesi era di precetto fino al mezzo- cevere per queste limosina alcuna,
tìi ; in quella di Vienna, e di Tours, sotto gravissime pene, contenute
e nell'Ordine cluniacense era solen- nella stessa bolla. Il suo successore
nizzata in tutto il giorno, mentre Clemente XIII, per maggiormente
il) non era che festa
altri luoghi giovare le anime del purgatorio,
o
«li greci hanno fatto
divozione. I col consiglio, e voto della congre-
per lungo tempo la rimembranza gazione delle indulgenze, a' 19 mag-
generale dei defonti nel sahbato gio 1761, pubblicò un decreto, col
prima di quaresima , e in quello quale in perpetuo concesse, che la
avanti la Pentecoste, ma offrivano messa celebrata nel giorno della
il sagli fizio pel riposo dei defunti Commemorazione de' morti da qual-
in ogni sabba to. Il Pontefice Ur- sivoglia sacerdote, godesse il privi-
bano VI poi, nel 1389, dispose che legio come fosse detta in altare pri-
cadendo la Commemorazione de' fe- vilegiato, prescrivendo però che il
zione che abbiamo verso eli esse, e titoli e le diaconie a' Cardinali, i
rio. Commenda viene dalla parola la- Cardinal Riario Sfoi-za diacono del-
tina commendare, cioè dare in custo- la chiesa di s. Maria in via Lati,
dia; committere, dare in commenda, e commendatario della chiesa dia-
ridurre in commenda un benefìcio conale di santa Maria in Domnica.
ecclesiastico. Dicesi anche Commenda- Così i Cardinali dei tre ordini dei
tario e Commendatore colui che , vescovi, de'preti, e de'diaconi, pos-
fonda una commenda, o che la gode sono essere commendatari di vesco-
per successione condizionata, e con vati, ed abbazie anche nuìlins; anzi
obblighi spirituali; e chiamasi pure di queste ve ne hanno alcune che per
Commendataria il fondo, e lo sta- lo più a loro si conferiscono in coin-
to su cui fu istituita la commenda. n)cnda. Rileva il Galletti del Fri-
6^. COIVI COM
miccro , p. 343, clic il Caidinal Questi vescovi erano chiamati nel-
Bentivcnga, creato tla Nicolò III l'occidente Coininenclatari, o l'^isi-
di s. Gregorio J, eletto l'anno Sgo, Può dirsi coi trattatisti delle ma-
le commende ecclesiastiche già era- terie vacando in
beneficiarie, che
no assai frequenti durante l'assenza antico un beneficio elettivo, un ve-
o la malattia de'pastori, o
duran- scovato, un'abbazia, o un beneficio di
te vacanza delle loro sedi per
la /ns patronato, al quale l'Ordinario
morte, per violenza ec. // Registro per alcun riguai'do non potesse
di tal Pontefice è pieno di questa provvedere immediatamente, la cu-
specie di commende, ovvero di com- ra di quello era raccomandata dal
missioni ch'egli dava a'vescovi, per superiore a qualche degno indivi-
prendere cura delle chiese vacanti. duo, finché se ne facesse la prov-
\
COM COM 63
visione. Egli però non aveva facol- laico, divenuto ereditario, un abbate-
tà di valersi dell'entrate, ma solo monaco.
di governarle; e a questo si no- I Capitolari di Carlo Magno, i
potevasi dire avere il beneficio della ima bolla le annullò tutte senza
chiesa commendatagli, se non assai neppure eccettuare Cardinali, co- i
bene quella delle chiese, cui davan- contravviene alle prescrizioni dei
si a custodire. Indi giunsero com- i medesimi, ma gli si dà coi fatti,
non bastasse per le spese del be- derano, che come im consiglio, e
neficiato, potesse averne anche un non come una proibizione. La pa-
altro, il quale fosse però senza cu- rola confidit è il vero fondamen-
ra d'anime; proibì le commende to di tale interpretazione.
de'benefici di curati ad vitani per Per riguardo ai diritti dei com-
un pretesto ad averne due;
essere mendatari, ed i loro doveri, essi
comandò pure che monisteri per i gli hanno comuni a quelli degli
l'avvenire non fossero commendati, ecclesiastici . Oltre a quanto an-
e quelli che sino allora lo erano, diamo ad accennare, vanno consul-
quando vacassero, fossero ridotti in tati canonisti, come La Combe,
i
lo V
imperatore, fece perpetua nei quattro gradi cioè di gran croce
,
ai collo la croce più grande, ed ap- chiesa una gran .scuola, o collegio,
pesa a fettuccia più laiga di quel- perchè servisse di ospizio a' pelle-
la decavalieri : e perchè il grado grini suoi sudditi anglo-sassoni , e
di onore, e di dignità tanto piii peixiò fu denominata in Sassia. As-
risplenda, quanto minore è il nu- segnò inoltre alla chiesa ed ospizio
mero di coloro, al quale si confe- (ove vennero posti alcuni sacerdoti
risce, dispose il Pontelìce, clje di pel divin culto), ricche rendite, le
centocinquanta sia il numero dei quali in seguito furono aumentate
commendatori, e di trecento quel- per la pia generosità di OlTa re
lo dei cavalieri. Stabilì ancora, de'merclori, allorquando recossi in
clie tale prescrizione di numero Roma, per venerare la tomba dei
in entrambe le classi fosse pei principi degli apostoli, acciocché ve-
soli sudditi pontificii: quindi creò nendo quivi sudditi del suo re-
i
cui ne divenne per primo il Cardi- romani Pontefici, massime pegl' in-
nal Luigi Larabruschini segreta- cendi ed altre gravi vicende , cui
rio di stato, e vescovo suljuibi- andarono soggetti 1' ospizio e la ,
decessore Innocenzo III: quindi fio- na, ed acquistò altra porzione del
rirono tra i precettori, maestri ge- castello di ToiTÌcella , e quello
nerali, o commendatori, i seguenti di Stracciacappa.
personaggi: Giacomo difese la giurisdizione del
castello di Torricella, e nel i334
Bernardo, che da Onorio III ebbe comprò il castello Apollonio.
una bolla nel 1224 ia favore Giovanni di Luca, come quegli che
dell' Ordine. per le sue virtù godeva molta
AccoraìiihonOj che ottenne da Ales- autorità sul popolo l'omano, nel
sandro IV la conferma della sta- pontificato di Clemente VI resi-
zione, concessa alla chiesa di s. dente in Avignone, sedò in Ro-
Maria, o s. Spirito in Sassia. ma un grave tumulto insorto
Giovanni ricevette da Gregorio IX contro il Cardinal legato Anni-
la conferma della donazione fatta bale da Ceccano.
all' ospedale di una cappella di Egidio de Horto governò trenta an-
s. Nicolò di Wirtel dal re d'In- ni, e permutò la rocca di Casti-
ghilterra, colla chiesa di tutti i glione, col castello di Fabrica
santi. nel cui tempo in Roma si trova-
Paolo, cui Alessandro IV diede il rono più di quaranta frati dell'Or-
monislero di s. Elia, quello di s. dine. Sotto di lui essendosi reca-
Maria Fallerense , la casa detta to in Roma Urbano V, e poi l'im-
di s. Leonardo , colla facoltà di peratore de'greci Giovanni Paleo-
ricevere nell'Ordine qualunque logo, questi a' 18 ottobre 1369
religioso di altro professo, eccet- abiurò nelle mani del Papa gli
70 COM CO.M
erroi i de' greci, clenlro la chiesa 1 Ordine, fu il primo estraneo ad
tivi ai'licoli biografici dtl Diziona- recò alla casa, e chiesa di s. Spin-
rio, e di quauto li riguarda si traila to a prenderne il possesso, pratican-
pure all' articolo Ospedale, e Chiesa dosi in tuttoquanto diremo sul pos-
1)1 s. Spikito in SassiAj così ci li- sesso dei commendatori. Soltanto si
miteremo ne' seguenti commendato- deve notare, che Clemente XI die-
ri, d'indicarne alcuni degni di spe- de facoltà al Cardinal Garpegna,
ciale menzione. vicario di Roma, di dare il posses-
Incomincieremo da Gio: Carlo so della carica a monsignor Spino-
Denoftj nobile polacco de' conti di la, autorizzandolo u delegarvi altri,
tal nome, canonico di Gnesna. Tro- e il Cardinale deputò il canonico
vandosi questi in Roma in cjualilà iMarc' Antonio Boldetli. Monsignor
di ambasciatore di Giovanni Jll, il Spinola, che prima di entrare in
venerando Innocenzo XI lo volle chiesa aveva assunta la cappa, con
annoverare tra i prelati della Sede essa andò all'ospedale, al conserva-
apostolica, quindi osservando che torio ed alle olHclne etc. Ria nel
la pia e virtuosa indole del Denolf recarsi a visitare nella sua residenza
s'impiegava con Ircijueuza ad assi- il commendatoi-e Casali, depose la
stere gl'infermi del grande arcispe- cappa. Nello stesso Diario è descrit-
dale di s. Spirito, nel 1680 lo no- ta la benedizione degli Agnus Dei
minò commendatore, e nel 168G di cera, fatta da Clemente XI alla
julure emise nelle mani dello sles- menti, Benedetlo XiV lo avvisò
76 COM COM
che andava ad innalzarlo al Cardi- era divenuto commendatore di s.
nalato, ma egli ricusandosi costan- Spirito; gli diede per successore Ip-
temente di accettare la dignità, il polito Antonio Vincenti Mareri di
Pontefice nel concistoro de' 9 set- Rieti, promovendolo da ponente di
tembre 1 743, in cui fece la prima consulla, e nel 1 798 fece Cardi-
nromoziojie di ventisette Cardinali, nale. luogo nominò com-
In suo
lungamente encomiò la modestia, mendatore Francesco Albizj di Ce-
ed eroica umiltà del prelato che , sena. Questi morì nel 1796, e il
dipoi fece patriarca di Antiochia ; Diario di Roma num. 2206, di
e il quale mori con questa dignità, quell'anno, ci dà la descrizione del-
e cou quella di commendatore nel la pompa funerale, ed esequie che
1749 t''^"'i' 76. Benedetto XIV gli si celebrarono, essendo stato e-
gli diede per successore Gio: Otta- sposto con abiti diaconali , avente
vio BuFalini di Città di Castello go- da un lato la mitra, e il pastora-
vernatore di Loreto, che dipoi spe- le di commendatore di s. Spirilo,
dì nunzio degli svizzeri ,
quindi Cle- ed a'piedi cappa come caiitmico
la
mente XIII lo fece maggiordomo, di s. Pietro. Lo stesso Pio VI fe-
e nel 1766 creò Cardinale. Il Dia- ce perciò commendatore, Giovanni
rio di Roma, num. 5853 del i755, Castiglioni d' Ischia, che Pio VII nei
riporta la descrizione delle formali- i8o3 pubblicò Cardinalvi di s. Chie-
tà usate da Benedetto XIV nel da- sa. Dopo un interregno Pio VII ,
Aria; e contiene circa mille abi- tere dimissorie per qualunque ve-
tanti. scovo, ad oggetto di fare ordinare
II. La giurisdizione baronale del- anche in sacris \ canonici di s. Spi-
la terra di Manziana ed annessi, rito, come da rescritto di Benedet-
esercitata dall'anno 1290 dal pon- to XIV del 1745.
tificato di Nicolò IV, e mantenuta Vili. Facoltà di visitare, e far
sino al presente. visitare tutte le chiese spettanti al-
Il fèudo della Manziana, antica- l'Ordine di s. Spirito, e dovunque
mente chiamato Castello di s. Pupa, esistenti , rese esenti dalla giurisdi-
è una terra della delegazione di Ci- zione vescovile, come da bolla di
vitavecchia, posto all'ovest del lago Bonifacio Vili dell'agosto 1295, e
di Bracciano. Ha
ed uberto- vasto confermata da Sisto IV^ con bolla
so terii torio, in parte abbandonato nel febbraio 1 4B4 , non che dal
alle naturali produzioni. Vi sono breve di Clemente XI, spedito a' 7
cave di pietra resistente al fuoco, agosto 17 r I.
che in gran copia si esporta anche IX. Privilegio d' indossare ed as-
all'estero per costruzione di forni, sumere gli abiti, e le insegne pon-
r3 COM COM
fifìcnli. comp gli nbbnii milrnli. nii- sto IV. confermata da Pio IV colli
cl)P nella cippelln pontificia, com- bolla, Si ad universa.
provato da rescritto della sagra con- XVIT. Facoltà di disporre delle
gregazione de" 19 novenii)re
riti de' rendite dei beneficii, o priorati va-
1(567; e confermato da Clemenic caiiii rimossa la camera degli spo-
JX a' 19 dicemlire 1667. gli, come da bolla di Sisto IV del
X. Facoltà di affittare ])eni del- i 1473, confermata con breve de'
l' ospedale anclie ad nn dodicennio. marzo «749 da Benedetto XIV.
e di rinnovare l'enfìtensi, come da XVIII. Giurisdizione amministra-
rescritto di Benedetto XIV, de' 28 tiva dell' ospedale dei dementi, ac-
novembre 1752. cordata al commendatore di s. Spi-
XI. Facoltà di nominare uno, o rito, allorché tale ospedale fu tras-
più canonici in arcliivisti della pia ferito dall' antico in piazza Colon-
casa colla prerogativa del notaria- na, nelle case di s. Spirito, ove at-
to, come da ])reve di Urbano VIH tualmente si trova stabilito, come
dei 28 novembre i636. da' pontificii chirografi de' 4 otto-
XII. Facoltà di concedere in ado- ])re 1720 di Benedetto XIII, e dei
zione i projelti, e le piojettc, non 18 agosto 1781 di Clemente XH.
che ad arti i primi, ed a tempo Finalmente aggiungeremo, che il
nubile le seconde , senza bisogno commendatore di s. Spirito, quan-
d'interposizione di decreto del giu- do non è regolare , cioè di quegli
dice, e di altre solennità, come da Ordini cui è vietato il colore vio-
moto-proprio di Benedetto XIV dei laceo, veste da prelato in abito
2 1 dicembre 749- i paonazzo, e rocchetto. Al sinistro
XIII. Facoltà di potere aggrega- lato della mantelletta, e sul petto,
re all'insigne ed antichissima arci- usa la croce con doppie aste , che
confraternila di s. Spirito altre con- dicesi dal Bonanni doppia bifoica-
baternite colla partecipazione delle ta, di tela bianca ed al collo tie- ;
re di rota, perchè a questo prece- presso gli autori, che hanno scrit-
de il generale de' domenicani , sul to sull'argomento, e principalmente
quale il medesimo commendatore presso il canonico Pietro Saulnier,
8o COAl COM
nella Dixsertatìo De copile sacri ntiflossioni. si reiM a baciare il piede
Ordiìiis s. Spinili.'!, Lugduni apud del Pontefice, e resta genuflesso a-
Giiill. Barbier. 1649. vanti a lui. Allora il detto secondo
Seguita la nomina del nuovo cerimoniere gli leva la mantelletta
commendatore di s. Spinto, per che indossava, ed il primo porge
mezzo di biglietto, che il Cardinal al Papa quella colla croce sopra,
segretario degli affari interni fa in ed il Pontefice la mette al com-
nome del Papa, il commendatore mendatore, ponendogli prima il roc-
si procura la spedizione del corri- chetto se non l'aveva. Indi lo stes-
spondente breve apostolico. Ricevuto so primo cerimoniere consegna al
che lo abbia, il consegna a mon- Pontefice la croce d' oro smaltata,
signor prefetto delle cerimonie per pendente dal cordone abbaziale, cro-
r attestato, e poi col medesimo re- ce che al Papa aveva già restitui-
sta d' accordo pel possesso, che il to il precedente commendatore , e
cerimoniere stabilisce col prelato la impone al collo del nuovo dopo
maestro di camera, secondo la pre- averla baciata, e fatta ad esso ba-
scrizione del Pontefice; avendolo ciare, pronunciando queste paro-
già particolarmente ringraziato. Nel le : Eslo praeceptor generalis Or-
giorno combinato pel ricevimento dinis S. Spiritns : In nomine Pa-
della croce, e successivo possesso, il tris Fila -^ et Spiritns Sancii
•»!«• et
commendatore in abili prelatizii si -t|f Amen, facendo tre volte il segno
reca nelle pontificie anticamere, cioè della benedizione. In questo punto
in rocchetto, e mantelletta. Un di i cerimonieri pongono tra il Papa,
lui domestico porta un'altra man- e il commendatore uno sgabello
telletta violacea, colla croce doppia con sopra il libro degli evangeli, e
biforcata di tela bianca, cucita sul la seguente forinola di giuramento,
petto dalla parte sinistra, la qual che il commendatore legge: " Ego
mantelletta si consegna ai camerie- .'> N. N. Praeceptor s. Spiritus pro-
ri Papa, ovvero
segreti del due ^ » mitto, et juro Sauctitati vestrae,
maestri delle cerimonie pontifìcie, " ofìicium mihi commissum bene,
che dovranno assistere alla funzio- " et fìdeliter exercere, et omnia e-
ne ; e qualora non avesse il nuo- •' jus jura, et bona conservare, de-
vo commendatore il rocchetto, il -•' fendere, et augere. Sic me Deus
detto domestico deve portarlo, e •' adjuvet, et haec sancta Dei E-
consegnarlo ai mentovati, i quali » vangelia ". Dicendo queste ulti-
poi lo danno al Pontefice per l'im- me parole, il commendatore po-
posizione. ne ambe le mani sull' immagine del
11 Papa vestito di mezzetta, e Crocifisso del libro degli evangeli,
rocchetto, sedente nella sua sedia, quindi lo bacia, come pure bacia il
riceve il commendatore nella ca- piede del Papa. Si alza quindi il com-
mera di udienza privata, assistito ai mendatore, e pronunzia un breve
lati dai maggiordomo, e
prelati, ringraziamento, cui il Pontefice ri-
nal nipote del Papa, se vi è, il Car- censo dalla navicella sostenuta dal
dinal segretario di stato, i Cardi- priore, lo pone nell' incensiere o
nali palatini, ed al più presto "vi- turibolo, lo benedice, e prenden-
sita pure di poi il Cardinal deca- do dal priore stesso l' aspersorio
no, tutti gli altri Cardinali, ed al- coir acqua santa, prima asperge se,
tri personaggi, giusta il costume. A poi gli astanti. Ciò fatto, il priore
pie delle scale dei palazzo aposto- incensa tre volte il commendatore,
lico, commendatore trova a sua
il e mentre i cantori incominciano i
minato il canto di questo inno, di- » Deus, qui corda fidelium San
Spiritus etc.
"
ce i seguenti versetti, cui rispon- eli
ctorum prò canonicis Reg. Orci. gesuiti, che furono ammessi nella
s. Spiritus s. Mariae in Saxia Ur- Polonia, ed ebbero il governo del-
bis Romae. l' università di Vilna. Frattanto Pio
done, nobile veneto, nato nel i5ii, sacra porpora col titolo presbiterale
era uomo grande per eccellenza di di s. Ciriaco, a' 12 marzo del i^GlI.
ingegno e letteratura. Per alcuni e- Indi passò per ordine <li s. Pio V
pigrammi ingegnosi in lode della in Ausburgh, per la elezione di
villa di Giulio III, ^n dallo stesso IMassimiliano II già re de' romani
accolto tra i suoi familiari, e nel impero, ed a promuover la os-
all'
i553 divenne datario del Cardinal servanza de' decreti tridentini. Tor-
Dandino. Dipoi penetrò nell' In- nato in Roma dipoi venne deputa-
ghilterra a conoscervi lo stato del- to alla ispezione delle strade, dei
la religione, e degli affari civili fiumi , e Tevere
del porto del ;
me di Roggiero Ahakia, fece un'ec- leva, ch'egli a ciò era mosso dal-
cellente traduzione in francese, che l'esempio dei Pontefici suoi prede-
fu pubblicata pel Cramoisy in Pa- cessori. Quindi simili provvidenze
rigi nel 167 1, e poi in Lione nel furono rinnovate da Sisto IV nel
1 70:!. 474- come si può vedere nello Sla-
I
'
si legge che il
all'articolo Commissioni, sieri di Clemente XIV, e di Pio
commissario delle antichità romane VI, adunò in Vaticano l'incompa-
è consigliere della commissione ge- rabile Museo Pio-Clementino, for-
nerale per la conservazione de' mo- malo tutto di monumenti da lui
numenti antichi, per gli acquisti di acquistati, e procurali, o discoperti
oggetti di antichità, ed ornamento negli scavi, che per ogni dove pro-
dei pontificii Musei di Roma [Ve- mosse, e riuscirono felici ed uber-
di), e pinacoteche di essi, e per le tosi alla villa Adriana, in Otricoli,
altre dipendenze di belle arti; com- a Tivoli, a Castronovo, e in più
missione, la quale è consultiva del luoghi di Roma medesima, sempre
camerlengato, che Pio VII istituì ferace di preziosi avanzi di splen-
con legge dei 7 aprile dell' anno didezza, e magnificenza.
1820. Nello stesso luogo viene de- Successe nel commissariato a
scritto il Commissariato delle anti- Gio. Battista, Filippo Aurelio Vis-
chità, composto del commissario, conti suo figlio, che lo assisteva co-
dell' assessore per la pittura, del- me coadiutore sino dai i3 luglio
V assessore per la scoltura, e dell'^*- 1782. Ritenne egli con gran lode,
sislente per t estrazione da Roma e profitto dello stato, il geloso in-
degli oggetti di antichità, e belle ar- carico, sino a che nella mutazione
ti. Su questo argomento va consul- delle cose romane, che fece termi-
tato il dotto avv. Fea, Dei diritti nare col pianto il decorso secolo,
del principato sugli antichi edifizi il generale d. Diego Naselli, coman-
pubblici, sacri, e profani, memoria dante le truppe napoletane, che do-
eh' egli fece stampare in Roma nel po l'eflìmera repubblica tennero Ro-
1806; e principalmente le Anno- ma pel sovrano legittimo, Pon- il
tazioni alla memoria sia {Urliti del tefice Pio VII, in suo luogo nominò
principato sugli antichi edifizi pub- l'avvocato d. Carlo Fea. Questo cele-
blici ec. medesimo autore pub-
, dal bre archeologo dotato di un sommo
anno. Qui si ri-
blicate nello stesso zelo e di molta dottrina, qual si rav-
porta a pag. 24 appendice dei
1 1 visa nelle diverse erudite sue opere,
chirografi di vari sommi Pontefici, S(jstenne con benemerenza il rag-
ed editti pubblicali d' ordine dei guardevole uUizio, nel quale potè
COM COM 87
Ironie primo commissario eletto
il tual commissario ne indossa 1' uni-
J;i Paolo 111, accompagnare anche forme, che è turchina con ricami
esso alla visita degli antichi monu- d'oro, essendogliene stato attribui-
menti un imperatore, cioè Fran- to r uso dal Papa regnante, anche
cesco I d' Austria di gloriosa ri- dopo restituita quella presidenza
cordanza, ospite in Roma dell'im- all' eccellentissimo magistrato roma-
mortale sommo Pontefice Pio VII. no, e resa onoraria nella persona
Dopo la morte del Fea, il Papa del commissario medesimo.
che regna meritamente gli diede COMMISSARIO did s. Offlzio
in successore un individuo di quel- o della Congregazione della s. ro-
la stessa famiglia,avea la quale mana ed imii'ersale Inquisizione.
per due generazioni decorosamente V. Congregazione CARomAtiziA del
sostenuto l' incarico, cioè il cava- s. Offizio, carica che si esercita
liere Pietro Ercole Visconti roma- sempre da uno de'primari maestri
no, che attualmente l'esercita, e dal- dell' Ordine de'predicatori.
eretti,ed ogni altra porta esterna; di), per far giudicare le cause, del-
e retrocedendo sotto le finestre del le quali è stato interposto l'appel-
conclave per la via che porla alla lo alla Sede Apostolica. All'articolo
piazza del Quirinale, egli fa serrare il Jppellazioni alla santa Sede (^Ve-
cancello costruito presso il moniste- di), si è già veduto, che costituito
ro e chiesa di s. Maria Maddale- da Gesù Cristo un primato di o-
na, e poi coi nominati rientra nel pa- nore, e di giurisdizione nella sua
lazzo apostolico, e trovato tutto re- Chiesa, era legittima conseguen/;i
golarmente, vicino alle rote al ri- di esso il diritto nel romano Pon-
piano del cortile fa murare la por- tefice di rivedere, e correggere le
sercita dal Promano Pontefice, o col li alla santa Sede i loro nomi, af-
ritenere le cause, ed esaminarle finchè potesse valersene nell' occor-
nella sua curia, o col rimetterle ai renza. Benedetto XIV coU'enciclica,
i^iudici da lui de-
in parlìbiis, che Qua/m'is palernae dei 26 agosto
legati pronunciano in suo nome; e 1741, eccitò nuovamente i vescovi
ciò come stima piì^i conducente alla all'adempimento delle sanzioni tri-
retta amministrazione della giusti- dentine, e prescrisse il metodo da
zia, considerata la qualità delle cau- tenersi nel rimpiazzare le mancan-
se stesse, e le circostanze di luogo, ze, e nel notificare alla santa Sede
di tempo, e di persona. L'uno e le seguite elezioni. Volle poi colla
l'altro modo di esercitare un tal bollaDei miseralione, data ai 3
diritto è nel Papa antichissimo, ed novembre i74'j che le cause ma-
("•
riconosciuto ben anche nel cele- trimoniali si commettessero ai giu-
bre concilio di Sardica dell' anno dici sinodali in mancanza soltanto
347, ne' canoni 4> e 7, come am- di qualche vescovo viciniore, che
piamente dimostrano il Marchetti potesse trovarsi comodamente.
lidia Dissevt. del Concil. Sardic; Questi giudici non hanno giuris-
d Politi lidia Jiin'<;pr. eccles. unìv.; dizione alcuna finché non sieno
là il Zaccaria nel suo Antifehronio. delegati, e nel disimpegno delle lo-
Segnarono quindi i romani Pon- ro funzioni debbono servirsi dei no-
tefici le norme colle quali si do- tar! delle curie vescovili, come fu
vessero ammettere, e discutere le risoluto dalla sagra congregazione
<ippellazioni, e stabilirono le leggi del concilio. P^. il Lambertini de
da osservarsi nelle delegazioni dei Synodo dioeces. lib. IV, capo V.
giudici in parlibiis. Fra le prime In conseguenza di ciò, allorquan-
basterà ricordare le costituzioni di do si appella alia santa Sede, e la
Diiiedetto XIV, cioè Ad mililantis causa si voglia rimettere in parli-
Kcclesiae irginien, de' 3o marzo hus, ossia fuori di Roma, si pre-
1 742 ; e Roìuanae Curiac pracstan- senta al Revisore delle Commissio-
iiani, d;ita a' 2 1 dicembre i 744 ;
ni un'istanza, diretta al sommo
non che l' altra, histidac ci pdcis, Pontefice, corredata di atti auten-
emanata a' q ottobre 1746. E per tici, nella quale brevemente si e-
iiguardo alle seconde, è celebre la spone lo stato della controversia,, ed
decretale di Bonifacio Vili nel cap. il ;.uavame, che si crede ricevuto, e
Slalitinm de Rrscriplis in tì, sulla s' implora la provvidenza. Approva-
quale stabili le (ju'alità, che ador- ta questa dallo stesso revisore, il
cune feste del Signore si varia, co- Gelasio I Papa del 49^ 5 ^^ il
me il prefazio ; ed alcune volte si Pagi ne tratta nel suo Brcviar. t.
deve separare il prefazio dal Com- I, p. 1 26, n. i5.
munieantes, come per esempio ve- COMMUNIO e POSTCOMMU-
nendo la festa de' ss. Filippo, e Gia- NIO. Il Communio è quella anti-
como apostoli, ovvero l' invenzione fona, che dicesi nella messa dal sa-
della ss. Croce tra l' ottava della cerdote colle mani giunte, dopo che
Ascensione, perchè in tal caso si di- si è purificalo le dita. Il Postcom-
ciò ebbe origine mentre era vesco- co' suffraganei mentre concorrevano
vo di Como Guido, contro il quale alla rovina de' Comaschi, col soste-
r imperatore Enrico IV avea inve- nere il pseudo vescovo Landolfo,
stito della sede Landolfo da Car- riprovato dai Papi, si mostrassero
cano nobile milanese, da Urbano contrari all' imperatore, le cui parti
li già scomunicato. Insorto dipoi seguivano i marchesi, i conti, ed
per opera di Enrico V, 1' antipapa altri vassalli impero, per cui
dell'
cano uccisi in tal fatto dai Coma- guente anno. Dopo ciò Coma- i
schi, e che le loro vedove colla schi portarono la guerra sulle terre
croce in mano ricoperte delle ca- ribelli del lago, che punirono con
micie insanguinate dei mariti, ec- incendi, e saccheggi. Durando la
citarono i milanesi a vendicarle, e guerra tra i milanesi, e i Coma-
che dopo dieci anni di guerre, de- schi, nel 1122 riuscì ai primi di
bellarono Como. Certo è, che pel togliere Lugano dalla soggezione
malaugurato avvenimento irritata dei secondi, sebbene ciò contraddica
l'intera città di Milano, in un al- il Sigonio, che anzi dice essere sta-
l'arcivescovo Giordano, questi in- to sostenuto dai Comaschi il domi-
dusse i milanesi a marciare su Co- nio anco sul lago. Finalmente nel
mo : sorpresi i cittadini all'improv- I 127 più che mai bramosi i mi-
viso, e per le forze superiori del lanesi di assoggettar Como, con po-
nemico furono vinti presso Bara- tente esercito, e co'formidabili ajuti,
delio, sul cui monte Comaschi si
i che descrive il citato Muratori in
rifugiarono, abbandonando la città detto anno, si recarono all'assedio
al furore milanese, che la saccheg- della città, che fu sostenuto con vi-
giò, ed incendiò, liberando dal car- gore dai cittadini finché ebbero for-
cere Landolfo. Ma
Comaschi scos-
i ze. Ma vedendo inevitabile la Uno
si dall' estremo eccidio dell' amata rovina, imbarcarono una notte le
g4 COM COM
loro cìonnc e i figli col meglio delle nel 1789 dichiarò questa sede suf-
proprie sostanze, riparandosi nel ca- fraganea della metropolitana di .Mi-
stello di Vigo. Di fatti nella seguente lano.
mattina, cioè a' 17 agosto, vedendo A s. Felice successe s. Provino
r inimico indifesa la città vi en- francese, anch' egli discepolo di s.
trò, passando (juindi al castello: tro- Ambrogio, che mori nell'anno /["ìo;
vatolo però inespugnabile si conven- il quale ebbe i seguenti .santi per
ne ad un accomodamento, laonde successori. S. Amante, che governò
conservati i beni ai cittadini, di- dal 4^0, al 44*^ j s. Abbondio or-
strutte le mura, colla perdita delle dinato nel ^^o, che fu spedito dal
fortezze, furono costretti i Comaschi Pontefice s. Leone I in oriente, per
a pi-estare ubbidienza, e tributo a combattere gli errori d'Eutiche, mo-
Milano, e ai suoi signori. Federico rendo nel 4695 s. Console greco dal
I imperatore nel 1109 riedificò la detto anno al 4') 5 s. Esuperanzio J'
nel primo secolo della Chiesa, ed s. Adalberto II, che morì nel 628;
alcuni ne flinno banditore 1'
a- s. Vittorino di Nicomedia, morto
postolo s. Barnaba, come altri di- nel 644; Griovanni II, morto nel
*'•
cono che s. Ermagora d' Aquileja, 660; S.Giovanni IH, morto nel 6(>8;
discepolo dell' evangelista s. Marco, s. Ottaviano Comasco, che morì nel
ili nazione tedesco, allorché si recò maestoso edifizio, il cui pensiero non
in Italia Corrado II il Salico, il uniforme dimostra la diversità degli
sommo Giovanni XIX
Pontefice architetti, vedendosi in esso le varie
nel i566 Papa, col nome di s. Pio drale le funzioni parrocchiali. Nella
V. L' ultimo Cardinal vescovo di città pure altre tre chiese
sono vi
Como, fu Carlo Ciceri, di cui ri- parrocchiali, con fonte battesimale,
parleremo. un monistero di monache, un con-
La cattedrale antica dal vescovo servatorio di donzelle chiamato del-
s. Felice fu dedicata al marti ic s. l'Immacolata, fondato nel 1680 dal
Carpoforo, e rimaneva fuori della Comasco La vizzari, tre confraternite,
città ; ma il vescovo Alberico tede- due seminari, un amplissimo ospe-
sco summentovato ne fabbricò altra dale detto di s. Anna, istituito nel
in città, la consagrò a' i3 maggio i356, e ampliato nel 1498 da Mi-
del 10^5, vi trasferì il capitolo, e chele Carcano patrizio di Como, un
la dedicò all' assunzione della B. monte di pietà eretto dalla matro^
Vergine in cielo. La cattedrale fu na milanese Lucrezia Crivelli , e
quindi splendidamente rifabbricata da ultimo riattivato, non che di-
con belli marmi, lavoro che inco- par-
versi stabilimenti pii, de'quali
minciato nel iSgfS, venne soltanto leremo qui appresso. Due sobborghi
compito nel i5i3 mediante le vo- si estendono in ambo i lati della
96 COM COM
città, quello di s. Agostino a de- onorano l'animo benigno di molti
stra, e quel di Vico a sinistra or- Comaschi. Antichi.ssimo è poi il
nati di eleganti casini: in uno di commercio di lane di questa città,
questi popolosi sobborghi, si trova giacché sino dal secolo XIV i reli-
il santuario del ss. Crocifisso, che giosi Umiliati avevano diciotto ca-
è in molta venerazione da diversi se: metà di detto secolo vi fu
nella
secoli. L'episcopio è distante dalla introdotto il commercio delle sete-
dal cav. Ludovico Turconi, e quel- ro, l'uno nelle matematiche, e nella
lo detto del Soccorso. Havvi pure poesia, l'altro nella sagra eloquenza;
un istituto elemosinarlo, e di dota- commendevoli sono pure il Sacco
zioni alle zitelle, senza mentovare benemerito della vaccinazione. Rez-
altre istituzioni di pubblica bene- zano, Parini, l'Appiani ec. Dall'antico
ficenza, e di patria industria, che paese di Perlasca, vicino a Como,
e OM COM 97
trasse l'origine la celebre tamiglia Raimondo Capizucchi comasco,
Odi'.scalclii [fedi). Benedetlo ai i6 celebre oratore domenicano, mae-
maggio 1 1 1 fu battezzato in Co- stro del sagro palazzo apostolico
nio nella parrocchia di s. Benedet- fitto nel 1681 Cardinale da Inno-
to, ora soppressa, e questi come cenzo XI.
principale ornamento della famiglia, Michelangelo Ricci, il cui genito-
nel 1645, da Innocenzo X fu creato re era nativo di Como, creato Car-
Cardinale, e dipoi nel 1676 fu me- dinale nell'anno 1681 da Innocen-
ritamente elevato alla veneranda cat- zo XI, ad onta sua ritro-
della
tedra di s. Pietro col nome d'Innocen- sa ripugnanza durata per ben due
zo XI. Da ultimo il Cardinal Carlo O- mesi.
descalchi prima vice-cancelliere di s. Carlo Ciceri nato in Como, fat-
Romana Chiesa, poi vicario di Ro- to vescovo nel 1680 della comune
ma, con universale ammirazione ri- patria da Innocenzo XI suo amico,
nunziò la sagra porpora, per vesti- parente, e concittadino, quindi dal
re l'abito modesto dell'inclita com- medesimo Pontefice innalzato al
pagnia di Gesìi, ove morì santa- cardinalato nel 1686, poscia morto
mente. Va notato, che Benedet- in Como nel 1694.
to aveva appreso i primi studi dai Luigi Maria Liicini di Como,
gesuiti, che in Como avea pel pri- domenicano, commissario del s. of-
mo introdotti il pio Bernardo Ode- fizio di Roma, fatto Cardinale da
scalchi. Nella morte d'Innocenzo XI, Benedetto XIV nel 1743.
entrò in conclave per maestro delle Giuseppe Maria felzi, nato in
cerimonie Pontificie Candido Cassi- Como, domenicano, maestro gene-
na di Como. Dalla città di Como rale del suo Ordine, quindi maestro
ripete pur l'origine la distinta fa- del sagro palazzo apostolico, dal^ re-
miglia veneta Rezzoiiico [Fedi), che gnante Gregorio XVI nel concisto-
per lunga serie danni vi sostenne ro de' 2 luglio 1832 fatto Cardi-
il decurionato. Tra dotti, che usci- i nale, e vescovo di Corneto, e Mon-
rono dalla famiglia Rezzonico, è a lefiascone, dove morì a' 23 novem-
nominarsi il conte Gastone, vivace bre i836.
scrittore; e tra i Cardinali Carlo, COMPAGNI A , Societas, Coelus
che nacque in Venezia a' 7 marzo Convenhis. Nome collettivo, che si
1693, che nel 1758 divenne Pon- dà a parecchie persone , radunate
tefice Clemente XIII. Olire a ciò in imo stesso luogo. Compagnia si
Como diede al sagro Collegio dei dice per unione, yò«/«,y; per congre-
Cardinali, i sette seguenti perso- gazione, o conversazione, sodalitium;
naggi. per congregazione di persone, che si
co, fecero il loro ordinario soggior- no 756, o 757, che alcuni chiama-
no molti antichi re di Francia, cioè no assemblea generale della nazio-
in qualche tempo dell' anno ; laon- ne francese. Fu adunato dal re Pi-
de e pel soggiorno della corte, e pino, con diversi vescovi, e signori,
per la celebrazione de'seguenti con- insieme ai legati del Pontefice Stefano
cili, Compienge divenne l'inomata, II, detto III. Vi si fecero diciotto ca-
come sono rinomati la sua ampia noni, quasi tutti riguardanti il matri-
foresta, e il luogo di riunione del- monio, co'ca.si ne'quali si proibì con-
la caccia reale, che abbonda di sel- trarlo, come r incesto, l'affinità spi-
vaggiume. Questa città era assai fre- rituale del comparatico, il disciogli-
quentata sotto i re Luigi e XVI. XV mento di quello dei lebbrosi, e che
Contiene diverse belle chiese, una valga più la testimonianza del ma-
delle quali possiede il primo orga- rito diquella della moglie, e sulle
no introdotto nella Francia, che ri- controversie della consumazione. Ivi
monta al regno di Pipino si approvò un privilegio concesso
Compienge, antica città gaulese, da Crodenago vescovo di Metz al-
sotto Clodoveo ricevette il titolo di l'abbazia di Gorze da lui fondata;
Contea reale e quivi morì nel 56
: e il re Pipino ricevette alcuni do-
Clotario I. Dipoi nell' 876 la fece nativi, tra' quali degli organi, per
rifabbiicare Carlo il Calvo _,
e le parte dell'imperatore d'oriente. Si
diede il nome di Charleville, Caro- raccoglie da questo concilio, che il
COM COM 99
re da per tutto portava seco delle mistero della ss. Trinità, lo confes-
leliquie. Regia t. XYII, Labbé t.YI, •sò per timore del popolo. Diz. dei
Arduino t. III. Concila.
11 secondo ebbe luogo nel 7 58, Il settimo nel i235, incominciato
in cui il duca di Baviera Tassilone a j agosto, sopra diversi articoli che
prestò giuramento di fedeltà al re ferivano la libertà ecclesiastica se-
Pipino pel suo ducato, che aveva condo l'arcivescovo Reims per di ;
Carlo // Calvo, e composto dei ve- a cui presiedette Pietro Barbet, ar-
scovi della provincia di Reims e civescovo di Reims, per la pace tra
di altri. Carlo vi fece solennemen- lui, e i suoi canonici della catte-
te dedicare la chiesa di s. Corne- drale. Insieme a lui intervennero
lio, alla presenza dei pontificii le- i suffraganei. Vi si fece inoltre un
gati. che vi furono
Altri dicono, decreto contro i capitoli delle cat-
trattale delle cose contro gl'idolatri. tedrali, che pretendevano di avere
V. Lenglet, e Diz. de Concila, il diritto di cessare dall'uffizio divino,
primo de'quali ne registra un altro e di porre nella città l'interdetto,
nel io3i. Il p- Mansi pone ancora per conservare la loro libertà. Lab-
un concilio in Compienge all' anno ile t. XI, Arduino t. VII, e Diz.
87 I , nel quale Incmaro, arcivesco- de' Concila.
vo Reims, scomunicò i fautori
di L'undecimo ebbe luogo nel i3oi,
di Carlomano, ch'erasi ribellato al e vi si formarono sette statuti sul-
suo padre Carlo il Calvo, tom. ì. la giurisdizione ecclesiastica. Labbé
gloria de'beali, come insegna Ugone o nel capitolo. Altre volte diceva-
di s. Vittore, In spccul. Eccl. e. 3. si compieta in Parigi, ed altrove
Secondo la Glossa, la compieta, e. prima di coricarsi e s. Luigi IX ;
che al presente vien recitato nella tala solennemente 3 non era detta
coi\r COM loi
ta, nella Notizia de' Vocaboli cc- eletti, e del loro eterno riposo; ed
clesiaslici, dice che l'ora della com- i quattro salmi di essa hanno re-
ne IV delle rubriche del Brevia- turgici:» I. Che quello che può scu-
rio Romano , Rubrìca de Com- » sare coloro i quali cantano com-
pletorio. » immediatamente dopo vespe-
pietà
» l. Ad Completorium absolute » ro, è che, non essendo più chiu-
dicitur Lectio brevis ut in psal- » si nei chiostri, e non vivendo più
terio, deinde Pater noster, Con- > in comunità, non potrebbero ra-
fiteor, Misereatur, Indulgentiam, » dunarsi comodamente per canta-
Deus in adiutorium, antiphona, " re all' ora conveniente; i. Che
psalmi, hymnus, capitulum, re- -•»
devesi presumere della loro divo-
sponsorium breve, canlicum cum •> zione, che non manchino di pre-
antiphona, omnia ut in fine psal- •5 gare o far letture di pietà pn-
terii, et post antiphonam in du- » ma di coricarsi, e che per tal
del monte Pedroso. Vi risiede il tuato sulla fosse dell' Olla, chiama-
capitano generale della Galizia, in lo El Padroiì, a quattro leghe
uno alle principali autorità di essa, spagnole distanti da Compostella.
ed a parecchi tribunali ; come pu- 1 mori presero Compostella, o San-
re è residenza e capoluogo del no- tiago nel 997, e l'abbandonarono
bilissimo Ordine equestre di s. Gin- al saccheggio. Vuoisi quivi fondato
corno della Spada [P^cdi). Ha un il suddetto Ordine di s. Giacomo,
res Espana Sa^rada, t. Ili, Àp- mori rovinata Iria Flavia, trasportò il
rono s. Elisabetta regina del Por- sommo Pontefice Calisto II, per o-
togallo, s. Brigida con suo marito, norare maggiormente s. Giacomo e
s. Guillermo d' Aquitania, e molli ilsuo venerando santuario, elevò al
altri santi, e personaggi anche rea- grado di metropoli la sede vescovi-
li. I romani Pontefici arricchirono le di Compostella, riunendovi la giu-
il santuario di privilegi, ed apriro- risdizione di Mcrida, Emerito, eret-
no su di esso il tesoro della Chie- ta nel IV secolo, oltre le seguenti
sa colle indulgenze, da guadagnar- chiese per suHi-aganee: Tui, Oren-
si da che lo visitassero, co-
quelli ze, Lugo, Mondonedo, Oviedo, Bre-
me poi meglio si dirà. Anzi aven- lagna, Leon, Aslorga, Zantora, Nu-
do Sisto V, con breve del primo mantia, Salamanca, Ciudad- Rodri-
febbraio 1589, ^ Gregorio XV, con go. Calabria, Avila, Caria, Pl,/cvn-
breve de' 3o ottobre 1621, conces- cia, ePax Julia, ossia Btia. Laon-
so alla città e diocesi di Compo- de in seguito Compostella sostenne
stella la facoltà di recitare col rito gravi dispute sulla primazia, colle
COM COM io5
nlelropoli di Toledo, e di Braga. gioro, ed è un maestoso, e splendido
Il medesimo Calisto II, nella catte- edilìzio, di cui sono mirabili le tre
drale istituì sette canonici col nome alte torri, le campane, il grandioso
scovili suffraganee della illustre me- to il tempo, che corre dall' uno al-
tropolitana di Compostella, cioè le l' altro giubileo. Questa cerimonia
seguenti per la maggior parte sum- dell'apertura si fa dall' arcivescovo
mentovate: Salamanca, Tuy, Ak'Ì- coli' assistenza del capitolo, del cle-
la. Conia, Placencia, Asiorga, Za- ro, e di tutte le corporazioni reli-
siste in presentar per modo di do- ordini sagri nel real convento del-
nazione un bauletto pieno di mo- l'incarnazione di Madrid. Il capi-
nete d'oro, ed altre gioie preziose. tolo della cattedrale compone di
si
Quanto sia celebre questa basilica, venti canonici dignitari, primo dei
si manifesta ancora dal tributo, quali è il decano, di quaranta-
che tutta la Spagna ha pagato sei canonici , fra' quali evvi com-
sempre al santo Apostolo in forza preso il teologo, ed il penitenziere,
del voto fatto dal re don E.amiro, (li nove porzionarii, di venti cap-
e da tutto il regno Spagna in di pellani maggiori di quarantimo ,
tordici parrocchie, sette case reli- rendita della mensa a cento cinquan-
giose di uomini, tre di donzelle ; i tariila ducati, però gravata di an-
gesuiti vi avevavo un bel collegio, tiche pensioni.
e la direzione d' un seminario iber- Molti sono gì' istituti letterari,
nese. La diocesi comprendeva I2q3 scientifici, e di pia beneficenza, co-
parrocchie distribuite in cinque ar- me gli ospizi pei pellegrini ; belli,
11 secondo nell' anno 900 dove , Ga vanto Delle rubriche del Brevia-
s. Cesario abbate fu eletto, e con- rio Romano, sezione ottava.
sagrato arcivescovo di Tarragona ;
COMUNICANTI. Setta di ana-
ma il vescovo di Narbona vi si op- battisti, che si appellarono con tal
pose coi vescovi di Spagna, che lo nome per la comunità delle donne
riconoscevano per metropolitano. Pre- e dei fanciulli, ch'essi ammetteano
gia t. XXIV, Labbé t. XI, Ardui- ad uso de' nicolaiti. Sorsero costo-
no t. VI. ro nel secolo decimoqu;n-to.
II terzo fu celebrato nel 97 i ; e COINI UNIONE o COMMUNIONE
ne fanno menzione il Lenglct il , (^Commuiiio), partecipazione. La pa-
Pagi ad annwn 900, e il Diz. dei rola Comunione si interpreta in di-
Concili. verse maniere, e si prende princi-
II quarto si adunò per la disci- palmente ne' seguenti significati.
plina ecclesiastica nel ro'iG. Cresco- I. Per la credenza universale di
nio, arcidiacono di Compostella, vi parecchie persone, la quale le uni-
presiedette. Furonvi ordinati degli sce tutte sotto un medesimo capo,
eccellenti regolamenti intorno la di- in una medesima Chiesa. Per tale
sciplina ; e ti-a le altre cose venne uniforme credenza dicesi pure co-
disposto che tutti i vescovi, e tutti munione Senza questo ca-
di fede.
i direbbono ogni giorno la
preti rattere la Chiesa non può avere
santa messa e che i chierici nei
, vera unità. Tale è stata la persua-
giorni di digiuno, e di penitenza sione dei membri di lei sino dai
porterebbero il cilicio. Regia t. XXV, primi secoli, come abbiamo dal con-
Labbé t. IX, ed Arduino t. VI. cilio di Elvira, adunato verso l'an-
Il quinto venne adunato nell'an- no 3r3. Ed in tal modo si è sem-
no I Ii4, sotto Didazio Gernierez pre inteso il concilio di Nicea, il
ri, sui memoriali , ed altre scrii tu- sere membri della Chiesa di Gesù
re ; sui beni di quelli , che erano Cristo. Il sommo Pontefice è il ve-
io8 COM COM
aerando capo della comunione cat- fedeli a vicenda si prestavano. Tn
tolica; la Cliiesa di Pioma, o la oltre in alcune carte del secolo XIII
santa Sede, n'è il centro, né alcu- si diede il nome di Comunione alle
no può sepaiai'si da essa senza es- offerte, che i fedeli facevano in co-
sere scismatico. V. Chiesa per con- mune. V. Berlendi, Delle oblazioni
gregazione de' fedeli. 4? e 48, ove dice,
all'altare, pag.
II. Per la società di tutti i mem- ch'erano di due sorte, una dell' o-
bri della Chiesa militante sulla ter- razione, l'altra del sagrifizio, e che
ra, sofferente nel purgatorio, trion- i fedeli talvolta potevano parteci-
fante nel cielo. Questa dicesi anco- pare dell'una, e non dell'altra.
ra Comunione de' santi , cioè l' u- IV. Per r unione de' fedeli fra
nione tra la Chiesa trionfante , la loro per mezzo de' sagramenti, della
Chiesa paziente, e la Chiesa mili- grazia, della carità, di tutti i doni
tante, vale a dire tra che i santi sopi-annaturali.
sono nei cielo, le anime che pena- V. Per l'unione delle chiese par-
no nei purgatorio e i fedeli che , ticolaritra di loro, che ne' primi
vivono sulla terra. I membri sono tempi conservavano per mezzo delle
vmiti tra di essi coi vincoli della lettere, cui si scrivevano reciproca-
carità per la scambievole comuni- mente, e che si chiamavano lettere
ti, l'orazione pei morti, la fiducia vano di essere unite tra esse, non
nel potere dei beati appresso il tro- solo coi vincoli di una stessa fede,
no di Dio. La Comunione dei e di un medesimo culto, ma anche
santi è vui domma di fede, uno de- per mezzo d'una scambievole cari-
gli articoli del simbolo degli apo- tà che s' interessavano alla pro-
,
nio. Sull'abluzione, suo uso e riti , allora il corpo di Gesù Cristo. Que-
Cristo Signor nostro, vero Dio, e vero si si comunicano colla mano si-
vano alla cerimonia, univano i lo- nistra essendo piìi nobile tal parte
ro figli, i domestici, e sovente pure nelle cose sagre presso gli antichi,
gli stranieri alla partecipazione di anch'essi sperano, per virtii del sa-
quel convito fraterno. Gesù Cristo gramento, e della passione di Cristo,
coir istituzione della ss. Eucaristia ,
di venire trasferiti dalla presente mi-
nello stesso tempo fu sacerdote ,
seria ai gaudi sempiterni. A Parigi
vittima, e cibo de' suoi adoratori. nel 174*^ venne pubblicata una Dis-
La comunione eucaristica è o rea- sert sur la conimunion avec la gau-
le, o spirituale, o ecclesiastica, o che. Sul comunicarsi il Papa al-
laica. lorché celebra solennemente, colla
La comunione reale è quella, per mano sinistra, non all'altare ma sul
laquale ricevesi veramente, per la trono, come della comunione che
bocca del corpo, e dalle mani del sul medesimo in piedi, o sedendo, fa
1 i o LOM COM
agli altri, si traila al volume IX. avevano commesso qualche colpa
p. 28, 29, 3o, e 3i del Diziuiia^ grave, giacché erano ridotti per pe-
rio. Sui comunicarsi colla mano nitenza comunione, cioè
a questa
sinistra,aggiungeremo, che in tal allo stato di un semplice
fedele. Tal
rito dal concilio di Trento lasciato castigo prova pure essersi sempre
ai domenicani ec, si spiega, che sic- j)osta una distinzione Ira lo stalo
come allaltare si rinnova il sagii- dei chierici, e quello dei laici. Pa-
licio della croce, il sacerdote con- melio, ed altri dicono essere stata
sumando colla mano sinistra, vie- tal comunione fatta fuori del pres-
ue a sostenere, colla sposa dei sa- biterio ai chierici, confusi coi laici.
gri capo di Gesù mori-
Cantici, il Tuttavolla osservano vari autori,
bondo: Lae\'a ejus sub capile meo. che ridurre un ecclesiastico alla co-
l'erciò dalla parte del cuore, sede munione laica, non era già l'am-
dell'amore, il sacerdote mette il ma- metterlo alla comunione di una so-
nipolo, e lo sposo l'anello nuziale. la specie consagrata; ma, come di-
Il Macri ne dà la seguente spiega- ce il de Marca con altri periti del-
zione. I domenicani tenendo colla l'antica disciplina, Clericuni non so-
mano sinistra l'Eucaristia, mostrano luta e consessu Cleri extra can-
colla destra libera di essere sempre cellos depulsum, et redacturn in
pronti a difendere la verità del me- locuin et ordi/iem laicoruin adcom-
desimo sagrameuto contro gli eretici niunicandurn synaxi, ma anche del
impugnando la spada della predi- tutto degradato con la privazione
cazione evangelica, di cui i dome- di ogni privilegio del chiericato, e
nicani fanno particolare professione. ridotto al semplice stalo di laico.
L' erudito fr. Luigi Vincenzo Dal che si scorge, che tal gravissi-
Cassino, nella sua Liturgia doine- ma pena era imposta anche ai ve-
iiicanay dedicata aPio VII, t. I, scovi; e non solo consisteva colla
Delle cerimonie della Messa, cap. negazione della comunione anche
Vili, p. ii3 e seg. , chiaramente laica, la degradazione dallo stalo
dice, che domenicani usano il rito
i ecclesiastico, ma il chierico era co-
di comunicarsi colla mano sinistra me discacciato dal grembo della
sino dal principio dell'Ordine, e pri- Chiesa , e i-estavagli interdetta , e
ma del 1254, giacché anche a molte per sempre ogni comunione cogli
chiese, ed ai vescovi Cardinali era altri fedeli. V. il padre Lupo nel-
comune tal rito. E ne porta le ra- le note del primo canone del con-
gioni, come per difendere colla de- cilio celebrato nel 34-7 in Sardica
stra il calice ec, e parla dei cer- t. I. fol. sem-
287. 2. Può forse
tosini, e cistcrciensi nel modo so- brare rigore una tal pe-inaudito
praddetto, nonché di un quadro il na, come appunto sembrò ad Ales-
quale esisteva nella Certosa di Bo- sio Aristeno diacono di Costantino-
logna, ove vedeva dipinto s. Gi-
si poli, che viveva verso il i i3o, se
rolamo comunicato da un sacerdote riguardasi alla disciplina della chie-
colla mano sinistra. sa orientale, non a quella occi-
La comunione laica é la comu- dentale. Si legge poi nel Macri,
nione tale quale la ricevono i lai- che la comunione laica non era la
ci. Per comunione laica un tempo comunione del ss. Sagramento, ma
s'intese il castigo de' chierici, ciie la sola partecipazione delle oraziu-
COM COM 111
ni fatte tlai laici, stando tali cliie- mata così, massime dal concilio car-
rici penitenziati con loro oianclo in taginese, la comunione, che senza
chiesa, come si conrerma coUauto- riguardo alcuno di meriti, si con-
j'ità di molti concilii, i quali ordi- cedeva indiirerentemente nella Chie-
narono, che morendo un pubblico sa a tutti. Tal nome derivò dall'ad-
penitente,senza aver compita la diettivo passivus , molto usato dai
penitenza, fosse ammesso alla sola padri africani per significare cosa
comunione laica, lo che non si può comune.
intendere della Eucaristia, ma so-
lo della comunicazione delle orazio- §. II. Coniiinione sotto le due specie.
ni fatte dai laici. Cosi il Macii,
nella Notizia dei vocaboli ecclesia- Per comunione sotto le due spe-
stici. cie s'intende la conumione che si
legrina, era un altro castigo, o pe- dt'l vino. Tal comunione non è né
na, alla quale i canoni condanna- comandata né proibita da Gesù
,
chierico occupava, e solo gli si da- luoghi, nella Chiesa, dappoiché du-
va la comunione come ai chierici i-ante i primi quattro secoli della
stranieri. Se era un prete, aveva Chiesa i fedeli comunicavansi anco
l'ultimo luogo tra i preti, e pri- puiiblicamente tanto sotto una sola,
ma dei diaconij come l'aviebbe avu- che sotto due specie , a loro piaci-
to un prete straniero, il quale pel- mento. Verso l'anno 44^5 il Pon-
ligrinasse senza le lettere commen- tefice s. Leone I comandò ai fedeli
mente delle orazioni, l'^. il Macri non tanto quanto l'eresia dei ma-
Communio peregrina. 11 medesimo nichei in occidente. Sembra , che
Macri alla voce Coniiniinio passiva, nel pontificato di s. Gelasio I elet-
dice che anticamente veniva chia- to nel 49^; i manichei si moltipli-
II?. COM COM
cassero, ginccliè quel Papa per ri- ca, in Nolilla ad Condì. Claiu-
conoscerli in Roma, ordinò che lut- iiiontanum, p. 9.(ÌG.
ti i fedelicomunicassero sotto
si Nel secolo XllI la comunione
ambedue leed il Mabillou,
specie, sotto le due specie divenne gene-
in Orci. Rom. cap. 9 et iq, ne ralmente ristretta a'preti della Chie-
tratta dilFusamente. Però dopo il sa Ialina, ed altri
giacché i greci
cjuinto secolo si tornò all'antica li- orientali la continuarono,ed osser-
beità di comunicarsi, anche puLbli- vano tuttora, anzi i greci usano
camenle, sotto una, o due specie. dare insieme il corpo col sangue
Avverte il Macri, che sebbene fe- i mescolalo ai laici, porgendolo con
deli nella messa fossero obbligati un cucchiarino. Non essendo adun-
a licevere ilSagramento sotto le que la detta comunione necessaria,
due specie, nondimeno comunican- nel secolo XIV erasi tanto trala-
dosi fuori della messa, si comuni- sciala, che il Pontefice Clemente VI
cavano sotto quella del pane, giac- residente in Avignone, nel i344
ché si concedeva ai fedeli il porta- concesse ad Ottone duca di Borgo-
re a casa l'Eucaristia in tempo del- gna, a Giovanni duca di Normandia,
le persecuzioni , acciò prima del colla sua sposa, e a Filippo VI re
martirio si potessero comunicare. I di Francia, insieme alla regina sua
monaci nel deserto non avendo sa- moglie, di comuni(;arsi sotto ambe-
cerdoti, o modi per celebrare, te- due le specie, del qual privilegio
nevano presso di sé il Sagramen- i sovrani di Francia fecero in se-
to per comunicarsi. Nella Chiesa guito uso nel giorno della loro so-
occidentale questa consuetudine du- lenne coronazione, e nell'articolo o
rò sino a Papa s. Ormisda, eletto punto di morte. Il Macri aggiun-
nel 5i4, perchè fu tolta dal cano- ge, che i usavano di
re di Francia
ne 3 del concilio Cesaraugustano, tal anche una volta l'an-
privilegio
durando però ancora alcun lenìpo no. La concessione però a Giovan-
nella Chiesa orientale. ni, che fu poi re di Fiancia col
In progresso l'uso del calice in- nome di Giovanni II, porta anche
sensibilmente si andò abolendo, e la data del i35i il Pontefice rac- :
come per gradi senza verun rego- comandò ai detti privilegiati, che
lamento della Chiesa. Nel secolo tulio si faccia con estrema precau-
XII più che mai principiò a tra- zione, alìinché nessuna parte delle
lasciarsi questo rito; anzi nel de- sagre specie vada a male, e con
clinare dell'XI, nel concilio di Cler- qualche segretezza, perchè non ab-
mont del logS, Urbano II che Io bia a venirne scandalo. V. il Ber-
celebrò, avea già ordinato, che nin- castel. Storia del Cristianesimo, del-
no ricevesse la comunione, se non l' edizione francese, toni. XIV, pag.
sotto ambedue le specie ,
per e- I I I ; e toni. XVI ,
pag. Go del-
slingucre P enorme abuso di alcu- l' edizione veneta di Anlonelli ; e
ni, i quali amministravano l'Euca- il Rinaldi agli anni i 344j i- 6?.,
ristia, col corpo di Cristo tinto e 1345 n. 32. Egual privilegio re-
nel sangue del medesimo Signore. stò agli imperatori romani nel di
V. il IMicrologo, de Eccles. ohser- della loro coronazione; al diacono,
vat. cap. i() in hiblioth. PP. tomo e suddiacono che assistevano alla,
ft
ii4 COM COM
stuine fino allora usato nel ponti- 3 erano, o che in questo ella ha
ficale, ch'egli il primo di gennaio > errato, sia anatema ". Canone 2."
celebrò nella basilica lateranense, M Se alcuno negherà che Gesù
comandò, che anche il diacono, ed '> Cristo, r autore, e la sorgente di
il suddiacono suoi assistenti, e mi- > tutte le grazie, sia ricevuto tutto
nistranti se ne astenessero, con un » intero sotto la sola specie del pa-
rito affatto nuovo. Agostino Patri- ne, per cagione, come alcuni sos-
zio, allora chieiico, cioè maestro di » tengono falsamente, che non è
cerimonie della cappella, lo scrisse ' ricevuto conformemente alla isti-
al suo amico Marcello in questo tuzione di Gesìi Cristo, anche
modo: » Commuuicavit summus > r una, e l'altra specie, sia
sotto
» Pontifex altaris sacramentum cum anatema
". F. il Rinaldi all' an-
2.Item ex. alio decreto praefa- passaggio per tutto, o per la mag-
tae Congregationis sub die i4 mar- gior parte del tempo deli' adempi-
tii i6i3. mento del precetto pasquale, ai
que sexus fideles, qui in Urbe com- bertini, qui in suo Institutionum
moranlui' teneri prò satisfactio- ecclesiasticarum libro, loco citato
ti, sembra provare che vi fosse prescritto, dalle mani del celebran-
ancora quella di amministrare la te, trasgredisca il comando; ma ri-
ss, comunione, massime ai tanti fo- guarda sibbene il clero delle cat-
restieri che sono in Roma, trovan- tedrali, collegiate etc. preso in co-
do per loro comodo nella basilica mune. poi, che i no-
L'istituzione
confessori di tutte le lingue. At- minati comunichino nel giovedì
si
tualmente nella basilica si dispen- santo alla messa dalle mani del ce-
sano nel tempo pasquale otto mila lebrante, è una rappresentazione di
bollettini, cioè la metà ai parrocchia- quanto fece Gesìi Cristo, il quale
ni, il resto ai forestieri. comunicò gli apostoli; quindi è che
I sacerdoti per l'adempimento del in memoria di ciò il solo primo,
precetto pasquale, basta che celebrino ossia più degno sacerdote di qua-
la santa messa : per lo piìi nella mat- lunque clero, comunica di sua ma-
tir -»
del giovedì sauto ricevono la co- no tutti quelli del clero preso, co-
munione, nella propria parrocchia. me si è detto, in comune. E secon-
Tuttavolta il Macri chiaramente di- do Benedetto XIV la origine di
ce, che tutto il clero, e i sacerdoti de- questa istituzione, fu anche il -S-
vono comunicarsi nel giovedì san- lebrare in questo giorno la solen-
to, non perchè s. Sotero Papa nel ne festa, e memoria della ss. Eu-
COM COM 119
c.u'istia istituita nell' ultima cena, coni, ed altri personaggi. Sulla co-
nella quale circostanza , come si munione del popolo nel venei'dì san-
esprime il concilio di Trento, fu to, è a vedersi il eh. Zaccaria, Storia
conferito agli apostoli il sacerdozio. li'tt. d' Italia, t. Ili, p. 1 60 e seg.
La comunione del clei'o si fa den-
§ IV. Comunione de fanciulli.
tro al presbiterio,per distinguerla
da quella che la faniio fuo-
de'laici, Anticamente la comunione si am-
ri di esso, secondo le prescrizioni ministrava eziandio ai fanciulli non
del concilio di Toledo IV, col ca- solo nell'amministrazione del batte-
none 1 7. Anticamente questa co- simo, ma ancora dopo di esso. Que-
munione del giovedì santo si face- sto uso, che tuttora sussiste presso
va dopo quella messa, che diceva- i greci, presso i latini terminò nel
si dopo cena, del cui uso fanno men- secolo XIII, come osserva il Chai--
zione Agostino neir epist.
s. 18 ad i don Storia de' Sacramenti t. i. p.
Janaur., il sinodo di Cartagine VI, i4i- aggiunge; che non solo
figli
fizio della messa, l'attuale parteci- 269 e270. Adunque l'uso presen-
pazione dell'Eucaristia. Quindi sulle te della Chiesa latina è di non da-
diverse opinioni intorno la causa del- re la comunione a' fanciulli, che
la comunione data a' bambini ed quando sieno pervenuti all'età di
a' fanciulli, il medesimo Bergier discrezione, la quale non è precisa-
stima per lo più verosimile, che mente determinata dalla Chiesa, ed
fosse loro concesso quel sagramento è lasciata alla prudenza de' vescovi,
perchè avessero poi nell'età ragio- parrochi, superiori etc. Essi devono
jievole grazia maggiore e maggior ammettere i fanciulli alla comunione
virtù. Fu forse anche loro conferi- allorché li trovino ben l'egolati, e
to quel saci-amento, come un segno sufficientemente istruiti per comuni-
non necessario, ma il più esprimen- carsi con frutto. Circa all'età san
te la comunione cattolica di tutti Tommaso s. Carlo Borromeo opi-
e
i fedeli. F. Battesimo. narono dai dieci agli undici anni.
IllMacri asserisce, che Pasquale II Supposte poi le sufficienti disposi-
del 1
099 pribi l'abuso di pigliare il zioni, si può farli comunicare an-
corpo intinto nel sangue, ordinan- che nell'età di sette a otto anni;
do, che si ministrasse distintamente, ma in articulo mortis , come nel
come Cristo ultima cena; con-
nell' 1704 dichiarò la conferenza tenuta
cesse però ai fanciulli, ed infermi, che in Angers. Prima di tal' epoca, il
non possono inghiottire , la co- concilio di Tolosa nel 1590 fece
munione del sangue solo. Ed anche ilseguente canone: '» Bisognerà ri-
egli aggiunse, che ai medesimi fan- « formare quest'uso s\ pernicioso
ciulli si davano le i-eliquie dell'Eu- w pel bene delle anime, che si è
caristia rimaste nella messa, dopo « stabilito in più di un luogo, di
Ja comunione del popolo. Il conci- M aspettar troppo tardi a far la
lio Trento nella sessione XXI
di " prima comunione, e per venirne
e. 4- dice che » i santi Padri nei » a capo, bisogna che i curati o
» tempi loro antichi ebbero certa- » i confessori ammettano alla pri-
« mente una ragione sufficiente per « ma comunione, e vi eccitino an-
» dare in quelle circostanze la co- » che i giovani nei quali ritroveran-
" munlone anche ai fanciulli ma : " no assai discernimento per far
" e da credere che noi fecero a » con riflessione, e con pietà questa
" titolo di necessità per la loro sa- " azione la più santa di tutte ".
" Iute ", Cos\ dicendo i padri di A tal efìetto i parrochi nella qua-
quej venerando consesso dimostra- resima fanno apposite istruzioni a
COM COM 1 3 t
(|iielli, che debbono fare la prima crani, s. Greg. not. 993. Sull'anti-
comunione, al cui scopo sono pu- co rito di dare la ss. Eucaristia
I
re per tutto lodevoli, e benemerite dopo r estrema unzione, si possono
I istituzioni pie d' ambo i sessi, di consultare il Marlene, il Menardo
cui si fa parola iu molti articoli not. 91 5, e il Giuvenino, Disscrt.
del Dizionario. VI De sacram. quaest. XI. Sul-
l'Eucaristia intinta nel sangue, e
§ V. Comunione clegV infermi. data agli infermi è notabile un luo-
go Ordine romano X, presso
dell'
Degli ammalati alcuni sono in il Mabillon Mus. Ital. t. II,
p.
pericolo di morte, ed altri senza p. I 1 4, che in alcuni codici cosi
essere in pericolo, sono confinati in lesse » tunc tradat ei sacerdos
:
che è stato onorato delhi presenza tense tenuto l'anno 5&6, ingiunse
di Gesù Cristo, o per timore di far ai di comunicarsi ogni vol-
chierici
digiunare Gesù Cristo stesso. Si può ta, che servivano al sagrifizio della
pertanto sputare e mangiare senza Messa. V. il Bergier Dizionario en'
scrupolo un quarto d'ora dopo la ciclopedìco, della comunione fre-
comunione, ed anche meno quan- quente. Per conto poi della famo-
do vi fosse una grande necessità. sa questione eccitata in Crema in-
Il canone Tribus, che Graziano at- torno alla comunione liturgica, re-
tribuisce a s. Clemente I Papa del pressa da Benedetto XIV, e rin-
93, e che vieta a quelli che si so- novata dal sinodo di Pistoja, va
no comunicati di mangiare se non consultato il dottissimo gesuita p.
per alcune ore dopo, è abolito. Giovanni Perrone, il quale nelle
l'i 4 COM COM
sue acclamate Pradcclioncs Thco- ilquale morì nel i^'ji, nelle sue
lo'^icac, di cui abbiamo già tlivei- Opere varie a p. 109: » Ora le
60 edizioni in pareccbie lingue, ha j» donne si sogliono confessare un
confutato tali errori nel toni. VI 39 mese almeno innanzi che si co-
Traci. De Eiicharist. part. post, M munichino, e poi alcuni giorni in-
cap. II, prop. I, et II, pag. 5i7 » nanzi, e ancora la mattina ricon-
e seg. >»ciliarsi. Gli uomini, e specialmen-
i
quale medesimi si comunica-
essi e che nelle chiese di Roma, e tor-
vano. Infinite sono le testimonian- se in molte altre il celebrante non
ze, che si hanno su tal rito, tanto assumeva il pane inlei'o consagra-
dell'oriente che dell'occidente, e s. to, ma rompevalo in più pezzetti ,
I
Cirillo gerosolimitano avvertì i fe- de' quali uno ne assumeva egli, e
j
deli ad usare diligenza nel ricevere dava gli altri al diacono, e suddia-
: il corpo di Cristo nel concavo del- cono, che servivano all' altare e ,
la mano destra colle dita unite, qualche volta anche ai laici. Così
!
sostenute dalla mano sinistra per fece Pasquale H con Enrico V.
1 sicurezza e precauzione ; rito anco- Nell'Egitto poi, verso il quarto se-
ra in uso neir Vili secolo, mentre colo, porgevasi col cucchiaio l'Eu-
il sesto sinodo avea ordinato, che caristia a' fedeli, e poscia si costu-
ricevendosi in detto modo il sagra- mò nella chiesa greca di porgere
mento, si formassero le mani in cro- col cucchiaio una particella del pa-
ce, come fanno i greci. Gli uomi- ne cousagrato intinta nel divi a
ni si lavavano prima bene le ma- sangue.
ni, e le donne i-icevevano la co- Sulla comunione del prezioso san-
munione colla un mano coperta da gue, che i fedeli x-icevevano tanto in
candido pannolino chiamato dome- oriente quanto in occidente, trat-
nicole. Alcuni poi dissero, che que- tammo di sopra al § II. La ma-
sto fosse una parte di quello col niera più antica fu quella di dar-
quale cuoprivansi il capo, ossia quei lo loro nel dopo aver preso
calice,
velo, con cui le femmine debbono il corpo del medesimo Cristo. Im-
copiirsi neir accostarsi alla comu- portante è quanto su ciò scrisse s.
nione . Di tali domenicali si parla Cirillo citato, Cat. 5. Mìstag.: ., Do-
nel sermone de Tempore attribuito " pò aver così comunicato al cor-
a s. Agostino, ovvero a s. Cesario. 5' pò di Cristo, accostatevi al cali-
Quest' uso delle femmine comune v ce del sangue , non isteiidendo
I
in occidente, in Africa, e principal- » le mani, ma inchinandovi prr
I
mente in Francia, non lo era per "j adorarlo, e rendergli omaggio, e
j
l'oriente. Chi aveva così ricevuta " dite : Amen. Poi santificatevi pel
la Eucaristia doveva consumarla
, » contatto di questo Sangue di Cri-
subito, ma per alcun disordine av- « che voi ricevete; e finché le
sto
venuto, la Chiesa non volle dar più » vostre labbra ne sono ancora
la comunione in mano ai fedeli. " molli, asciugatele colla mano, e
In E orna tal consuetudine fu tolta » toccate li vostri occhi, la fronte,
sotto s. Gregorio I, altrove nel VII •3 gli altri organi de'sensi vostri, per
e neir VIII secolo, ed in Boemia » consacrarli. Finalmente, aspettan-
durava nella metà del secolo XV, » do l'ultima orazione del sacer-
e più oltre presso qualche chiesa » dote, ringraziate Dio che vi ha
orientale. Va qui rammentato, che " resi degni di partecipare di si
Signore pel fine medesimo. I mo- che da lungo tempo avea consa-
naci cliiniacensi infermi ricevevano grato. Osservano alcuni che le spe-
la specie del pane immollato in vi- cie del pane non si corrompono,
no non consagrato; i greci, i quali ma solo s'induriscono, e cofì for-
preparano nel giovedì santo il sa- mano un pane duro e solido, ed
gramento, che dee servire di via- altri dicono che se poi annualmen-
tico agi' infermi per tutto l'anno, te si rinnovasse il pane consagran-
anche al dì d'oggi lo immollano done di fresco, sarebbe piìi sicuro,
nel ed acqua per farlo pren-
vino e sufficiente, e meno pericoloso per
dere ai moribondi. Su questo grave la corruzione, qualora si avesse tut-
punto, ci permetteremo una digres- ta quella necessaria avvertenza per
sione, nella quale riporteremo quan- conservarlo incorrotto. T^. Arcudio,
to ci fu dato di raccogliere. lib. ni, cap. 55.
È antico tra i greci l'uso di con- Eguali sono le parole di Leone
servare per lungo tempo la santa Allazio, e di Edmondo IMartene,
Eucaristia. Sofronio ne fa menzio- nel trattare questo argomento, di-
ne nel Prato spirituale capo
suo cendo che presso i greci si costu-
deva la comunione. Di queste Aga- ro, che tutta la loro vita era una
pe però alcuni abusavano, e san continua preparazione ad azione
Paolo ebbe a rimproverarne gli cotanto importante In progresso .
stessi Corinti. E incerta poi l'e- di tempo, anche a' Cadaveri {^Fe-
poca in cui si ordinò di ricevere di) fu data l'Eucaristia. S. Gre-
digiuni la comunione, che s. Ago- gorio I, nel lib. 2. Di;ilog. cap. 24,
tempi apostolici,
stino fa risalire ai l'acconta di un monaco partito dal
senza però addurne le prove. Da monisteio senza licenza, il quale
sant'Ignazio, e da Tertulliano si essendo poi morto, il cadavere di
apprende che le Agape erano as- lui era sempre ributtato dalla ter-
loro, cioè sagrificavano l' ostia im- Tuttavolta era uu pessimo uso quel-
COM COM i33
e vedove, le quali non fauno voti, ra. Dicesi ora Comunità, Comune,
almeno solenni, e vivono una vita o Municipalità ( f celi ) la civica
regolare. V
Clero , ove si tratta
. magistratura d' una città , o di un
della vita comune. luogo, ossia il corpo de' cittadini
Altri parlando più genericamen- oppure de' nobili uniti coi cittadini,
te, definiscono le comunità ecclesia- ed avente uffiziali, rendite proprie,
sliclie per vma società d'uomini, che e statuti con autorità limitata , e
abitano un medesimo luogo, ed liau- dipendente dal governo superiore.
iio leggi ed usi medesimi. Le comu- Il dottissimo Muratori, nella Dis-
nità sono ecclesiastiche, o laiche. Le sertazione XVIII sopra le antichi-
comunità ecclesiastiche possono ri- tà italiane, nel ricercare se le città
dursi atre specie: i.°Le comunità d'Italia avessero anticamente comu-
secolari cos'i chiamate, perchè sono nità come oggidì, conservando qual-
composte di ecclesiastici, che vivono che forma di repubblica, ancorché
nel secolo, ciascuno particolarmente fossero governate dai magistrati dei
da sé, come i capitoli delle chiese re, ed imperatori , dice che allora
cattedrali, o collegiali ec. ;
2.° Le co- quando moltissime città italiane go-
munità regolari composte di religiosi, devano la libertà, o soggette erano
che fanno voti solenni, e vivono in co- solamente all'alto dominio degl'im-
mune sotto superiori, o sotto una peratori , usavano il nome di Co-
regola approvata dalla Chiesa ec, o mune, e Comunità ; e sebbene in
dallo stato, come in conventi, moni- seguito si dessero ai principi, con-
steri ec. ; 3.° Le comunità ecclesia- tinuò nondimeno in esse il nome,
stiche, che senza voti solenni, vi- il corpo, il possesso de' beni, e ga-
\ono in comune per servire la Chie- belle.Ancora p. es. durano le co-
sa, sotto l'autorità de' vescovi, e di munità di JModena, B.eggio ec. Or-
questa specie sono alcune congre- dinariamente i nobili sono quelli
gazioni, i seminari, le società dei che regolano il Comune a nome
missionari ec. Le comunità laiche di tutto il popolo, colla giunta in
si formano in diverse maniere, co- alcuni luoghi di qualche giuriscon-
nie per l'esercizio d'una medesima sulto, che co' suoi lumi ne ponderi
carica, per la professione della stes- le determinazioni.
sa arte, per la stabile dimora in Anticamente le città d' Italia non
uno stesso luogo etc. Cos'i chiama- solo erano suddite degl' impei'atori
"vansi comunità i conventi, gli ospe- romani, ma venivano anco gover-
dali, i collegi, le confraternite, e tut- nate dai loi*o magistrati, proconso-
ti i corpi approvati e stabiliti in li, pretori, presidenti ec, come di-
va il suo senato, i duumviri, gli cose. Non però così fecero i Lon-
edilii, i questori, i censori, i cura- gobardi allorché chiamati furono
tori, praefecti jari dicendo, ed altri da Narsete in Italia nel 568. Sic-
uffiziali. Perciò ritenevano il titolo come incolti e fieri cambiarono le
ge, dal medesimo Giidiano P^ecti- quei secoli sovente si fa menzione del-
gnlia ci\'itatibus restituta ciim fan- la comunità sotto il nome di rcpub-
ilis. Dalle quali parole si rileva ! !Ìra, come (\eì miJiistti della rcpuh-
che già le città godevano rendite ; l'icn, dellaparte pubblica, de^ giudi-
p. e. sui ponti, sui porti, e simili ci pubblici. In un diploma di Be-
altre gabelle, o di antico loro di- rengario I re d' Italia, dell'Sgg, si
tori,che hanno scritto sullo stesso della repubblica, i ministri del prin-
argomento. Anzi presso il Grutero, cipato, reipublicae exaclores, agen-
alla pag. i64, n. i, si legge un ti 1, etc.
e del popolo nei gravi affari delle bertà e di rivolta si estinse che
città era un indubitato indizio, che nel I 1 88, nel qual anno si venne a
il popolo godesse qualche autorità, stabile accordo tra il senato sud-
e ritenesse alcuna forma di comu- detto, e Papa Clemente III. L'esem-
ne, ed il popolo di Modena nel pio de'Romani fu imitato da altre
ioi4 godeva bona communalia. città e terre dello stato Pontifi-
Prima del mille, secondo il Mura- cio. Cos\ il popolo di Corneto
tori, si è all'oscuro, e nell'incertez- ne usurpò la signoria, ma ridot-
za sugli antichi affari particolari to fu poscia nel ii44 all'ubbi-
delle città, giacché perirono tutti i dienza del Papa. Così Orvieto
vecchi e preziosissimi archivi delle prese forma di repubblica, e creò
medesime. Solo dal poco che resta, i suoi consoli, comunque Adriano
COM COM i37
>, IV nel 11^7, la riponesse nel pri- le città italiane col mettersi in li-
)> gregazione e corpo de' soli no- novità di questo governo. Tutta-
» bili, oppure de'nobili, oppure dei volta non si giunse a formare un
•. nobili mischiati co'popolari (sic- corpo di simili particolari leggi del-
» come da antico tempo si è pra- la città, se non dopo la detta pa-
-5 ticato, e si usa ancora in Bene- ce di Costanza ;
perchè avendo le
M vento per essere stata questa città ottenuta la libertà, e le re-
5» città da che venne in dominio galie, allora godendo esse la pa-
Pi della s. Sede democratica nel suo ce, attesero a concertare la manieia
» govei'no) col possesso di beni e di governarsi per l'avvenire. Silfat-
>! rendite pubbliche, con autorità te leggi chiamaronsi statuti, che a
» limitata alla elezione di alcuni poco a poco si aumentarono secon-
« vie, i ponti, gli argini de'fìumi pure prima dell'anno i-ìiS il po-
» ec, con aver dimesse in mano polo di Modena formò il libro de-
» del principe, e de'suoi ministri gli statuti. Nei primi tempi niente
» quasi tutte le regalie ". altro contenevano gli statuii delle
Passando, coH'autorità del me- città, e de' luoghi, se non decreti
desimo Muratori, a dire qualche co- della maniera con cui i podestà, e
sa sull'origine degli statuti e leg- gli altri uffiziali dovevano governa-
ti ; usanza che venne praticata an- pene dei ed altri alFari ci-
delitti,
di legge, anche per decreto fatto Verona formò gli statuti nel 1228,
da Carlo Magno. Inoltre appena e Pistoja fu egualmente una delle
1^ co M COM
prime ciltà a faili. I nostri inag- ditto emanato ai 5 luglio dal Car-
f^iori, avanti che le romane leggi dinal Tommaso Bei-netti , allora
tornassero a signoreggiare per l'I- pro-segretario di stato, sull'ordina-
talia, sbrigavano con facilità, e sol- mento amministrativo dellecomu-
lecitudine le liti, senza emettere nità, e delle provincie, non che dei
tante citazioni, proteste, eccezioni, consigli comunitativi, vennero le
istanze, contracklittorii , ed altre conuniilà sottoposte ai rispettivi le-
liiiiglie pratiche forensi. /^. Gon- gati,o delegati delle provincie cui
faloniere, Podestà', e gli articoli appartengono, ed alle loro congre-
relativi. Tali magistrati godono pre- gazioni governative, pel tramite dei
rogative, insegne onorifiche, ed a- quali magistrati, allora alla segre-
hili distinti; così dicasi de' priori, taria di slato, e poi a quella de-
sindaci, ed altri superiori comunali. gli affari interni, sono portate alla
creò Cardinal prete assente, del ti- zione di questa festa, gli uni cre-
tolo di san Marcello, e per singo- dono, ed è il sentimento comu-
iar distinzione gli spedì il cappello ne, che abbiasi per fine di onorare
Cl;trdinalizio . Compose gli animi la purità della Concezione della
discordi nel clero di Catalogna, eoa B. Vergine, e eh' essa non possa
Pietio di Aragona, e 1' arcivescovo essere materia di culto nella Chie-
di Tarragona per l' immunità ec- sa^ se non in quanto sia stala del
clesiastica, ma
morte lo la colse in tutto santa, ed esente dalla mac-
Avignone nel i374j dopo Ire anni chia originale; gli altri pensano,
di Cardinalato. Ebbe la tomba nel- die si vogha semplicemente onora-
la chiesa de' domenicani. re la santificazione di Maria, e la
CONCEZIONE immacolata dei- scelta che Dio fece di lei per rea-
CON CON i4i
ilerla madre del suo divin Figli- una smisurata inondazione del Te-
uolo, per cui chiamavasi altre vol- vere, che sommerse tutti i luoghi
te questa festa la sua santificazio- piani della città; il Pontefice Si-
ne, e non la Concezione. Adunque, sto IV, della Rovere, già dell' Or-
sebbene la Chiesa, come abbiamo dine de' minori conventuali ,
per
detto, e meglio si dirà, favorisca arrestare il flagello di si grande
grandemente il sentimento della castigo, implorò il patrocinio della
concezione immacolata di INIaria b. Vergine, e con bolla del primo
Ver£;ine, non 1' ha però interamen- marzo 1477? ^ ^^^ copiose indul-
te deciso, non è articolo
per cui genze impegnò i fedeli a celebrare
di fede. V. Albano Butler Della in ogni luogo la festa della Conce-
festa della Concezione della santa zione di Maria, eh' egli dice Imma-
Vergine, agli 8 dicembre; Tomas- colata, con termini affatto espres-
sino lib. I, cap. 19, e lib. 2, cap. si, come quello che prima del pon-
gneri, che nell'avvenire ninno fos- que'Padri, che non si dovesse pregiu-
se ammesso "rado di dottore in
o al dicare alla contraria sentenza^ tutti
teologia, se prima non prestava il convennero, che al sopraddetto decre-
giuramento di difendere l'Immaco- to si aggiungessero queste altre paro-
lata Concezione fino a spargere il le: dichiara per altro il concilio, che
proprio sangue. V. il Buleo citato non è sua intenzione comprendere
Wf^X Istoria wv\'ersale, Paris tom. nel decreto del peccato originale
V. pag. 8 i5; Frassen, Theologia t. la Beata, ed Immacolata Vergine
Vili p. 227; Fleury t. XXIV, p. Maria, ma. che si devono osserva-
336, e V Annalista Spendano all'an- re le costituzioni di Sisto IV sotto
i44 CON CON
le pene in esse contenute^ le qua- scandalo, uè si tacciasse di erronea
li ora rinnova. alcuna delle due opposte sentenze.
Non fu tuttavia terminata la con- Approvò dipoi Paolo V la co-
troversia con questo decreto , che stituzione di Sisto IV, già confer-
anzi nuove dissensioni nacquero mala dal concilio Tridentino, e da
nciruuiversità di Paiigi^ contro ciò s. Pio V domenicano, nella quale si
sti 1 56o
( anche
1' Epitome
del V nascevano nuovi scandali, con
Guerra porta questa data sbaglia- decreto apostolico de' 1 1 settembre
ta, che forse deve essere 1570 ), 1617, riportato dal Bollario, re-
e riportata dal Bollarlo Roma- strinse la facoltà dal santo Pontefi-
no, tom. IV, parte HI, risolvet- ce espressa ,
proibendo con gravi
te di confermare di nuovo gli ac- pene a' laici di disputare di questa
cennati decreti volendo inoltre,
, controversia , e che ninno osasse
che restassero sospesi a dii'inis quei pubblicar ne' sermoni, nelle tesi, e
vescovi, i quali sapendo, che al- negli altri atti pubblici, che la Ver-
cuni trascuravano l'osservanza del- gine santissima abbia contratto il
nuova costituzione de'28 luglio 16:?. 9., nora risolvere. Ciò non per tanto
non ostante il mentovato suo de- non può negarsi, come scrisse il
dia, sotto il regno di Eraclio, la brava questa festa con messa so-
chiama festa antica. Universalmen- lenne, e panegirico alla presenza
te però come festa di precetto, de' Cardinali, come dice il Gavan-
presso gli orientali questa festa si to nella sezione VII.
celebrava nel 1180, poiché l'im- Abbiamo già detto, che il fran-
peratore Manuelo Comneno, che in cescano Sisto IV, della Rovere, ap-
detto anno morì, ne fa menzione provò r uffizio della Concezione, o
In novella apud Theodor. Bal- da lui, o da altri composto. Ma
sam. in ohserv. ad Nomocanonem non essendo andato a grado al
Phoptii, tra le feste, che si doveva- domenicano s. Pio V Ghislieri, ,
no dal popolo osservare, come già Papa, un altro ne sostituì, del qua-
prima istituite. Nell'occidente secon- le si fa uso nella Chiesa universale,
do alcuni si cominciò a celebrare e Clemente Vili, Aldohrandini,
nell'Inghilterra, come scrive il Ba- creato nell'anno iSgo;, lo elevò al
ronio, in nota ad martyrologinni rito doppio maggiore. Alessandro
die 8 decemhris. Egli, in uno a Be- VII, Chigi, ad istanza del re cat-
nedetto XIV, suppone , che verso tolico Filippo IV, lo concedette con
l'anno i i5o sia stala istituita da ottava ne' regni della Spagna, e
s. Anselmo nella chiesa di Cantor- delle Indie ad essa soggette, me-
bery, ovvero secondo altri nell'ab- diante la costituzione Qiiae inter,
bazia di Bec, nella diocesi di Pioa- data die 7 jidii j664, presso il
no, nel tempo che lo stes.so s. An- Bollarlo Romano al tomo VI, par-
selmo era priore di quel moniste- te VI; come ancora nel ducato di
ro. Dall'Inghilterra si propagò alla IMilano, e nello stato di Finale,
Normandia, indi nelle Gallie alla colla costituzione Ex injunclo data
chiesa di Lione, e particolarmen- in arce Gandidphi die 1^ octobrix
la messa solenne votiva della Con- portata dal Bollario nel tomo XII,
cezione, col Gloria , e col Credo concesse l' indulgenza plenaria a
ne' dodici sabbati precedenti a que- tutti quelli, che confessati, e comu-
sta solennità, benché in essi cades- nicatiprenderanno questi scapolari,
se festa di l'ito doppio, che non ampliando ancora tale indulgenza
sia di prima o seconda classe la all' articolo di morte. La stessa in-
della Concezione della ss. Vergine nero in essa istituite parecchie pie
fosse con ottava celebrata. Benedet- società, e compagnie private, per o-
to XIII permise di recitare ogni sa- norare la ss. Concezione. La più
bato un uffizio dell' Immacolata conosciuta è quella fondata nella
Concezione in Austria e nelT impe- parrocchia di s. Giovanni a Rouen,
ro; ma l'epiteto d'Immacolata non che confermò 1' arcivescovo Giovan-
è che nel titolo dell' uffizio, e non ni de Bayeux quindi nel i486,
;
gregarono molti letterati per aiuta- si accadde nel i835. De'suoi prin-
re i confrati a giudicare sul meri- cipali edifizi parleremo dappoi, ed
to delle composizioni poetiche. Riu- il più considerabile è il collegio.
scendo angusta la chiesa di s. Gio- Le celebri miniere di Quilacoya
vanni per la cerimonia delle inco- o Quilacura, dalle quali gli spa-
ronazioni, nel i5i5 si passò a farle gnuoli trassero immensa quantità
nel chiostro dei Carmelitani, che d'oro, sono circa quattro leghe di-
perciò venne ampliato, chiamando- stanti dalla Concezione.
si quel luogo Palinodo, ossia can- La città fu edificata nel i55o
to reiterato, dal ritornello che si da Pietro Valdivia , conquistatore
usava nei canti reiterati e reali, e del Chili, e divenne la seconda cit-
zione del vescovo. Dopo la morte ss. Michele e Basilio. Prese nella
di Beatrice le sue campagne segui- fondazione per compagni Adolfo, o,
rono la regola di s. Chiara, senza come lo chiama il Giustiniani, Al-
però cambiare né il nome della ss. fonso conte d'Althan, e Gio. Battista
Concezione linmncolata, né il loro Petrignano Sforza che nel giorno ,
rati, o priorati uiaggiori, dei qua- medesimo autore dice che i cava-
li ognuno presiedeva a sei priorati lieriavevano per divisa una croce
minori, ed ogni priorato comanda- rossa,pendente da un cordone d'o-
va a tre commende. L' elezione del- ro coir immagine della Vergine Im-
l'offizio maggiore, o sovrano della macolata, che calpestava coi piedi
religione equestre, si faceva da ven- il demonio, colla seguente epigrafe:
tinove priori eletti a sorte, e pren- T'icisli, Vince, hoc insigni vere no-
deva il nome di Offizio superiore stro. Non si deve passar qui sotto
candidato. A qualunque priore era silenzio ciò, che riportano alcuni
assegnata una cappella , ed un sa- autori, vale a dire che verso il
pere esercitate dai cavalieri, i loro Spello della famiglia Petrignani, me-
obblighi, i voti che emettevano per ditarono l'istituzione di quest'Ordi-
la difesa delle vergini, vedove, e ne per difesa della cattolica fede,
pupilli in cause giuste ; la pace tra per l'esaltazione della Chiesa , e
i principi, r aumento della religio- per frenare le scorrerie de' turchi.
ne, e il guerreggiare cogl' infedeli, Ne compilarono quindi gli articoli,
rale, e che dopo tre mesi dovesse Papa come capo dell'Ordine desse ai
domandare 1' approvazione alla san-
cavalieri l'apostolico palazzo latera-
ta Sede. Permise al gran maestro nense per casa conventuale, ed
,
cioè Protettrice del Regno. La cro- il preposto, il quale sia vescovo li-
ce è sovrastata da una imperiale tolare coll'uso de' pontificali, ed il
vise in tre gradi : cioè di gran cani per recitare l' uffizio in coro
croci per le persone reali d'ambo coi cavalieri, e debbono avere le
pe delle AsturieSj ano figlio maggio- glie, il perchè ambedue questi Or-
re, e successore alla corona. Quin- dini talvolta furono chiamati della
di, ad istanza del re, il Pontefice Conchiglia , così i cavalieri. P^. s.
Clemente XIV confermò 1' Ordine RlicHELE Ordine equestre, Nave Or-
con due brevi apostolici emanati dine EQUESTRE.
nell'anno 1771, approvandone gli CONCILIABOLO ( Concìliahu-
statuti e l'abito de'cavalieri. Quello lutn, conventiculuin ). Adunanza ,o
dei gran croce consiste in un gran assemblea irregolare, illecita, tumul-
manto in foi'ma di cappa con lun- tuosa non convocata legiltimamen-
ga coda di che assu-
seta bianca , te, o rivolta poi, e tenuta in for-
mono nella funzione in cui sono ma illegittima, ed irregolare. Si
fatti gran croci, e in alcune solen- chiama pure Conciliabolo 1' assem-
nità. L' ordinaria distinzione poi blea degli eretici, e degli scismatici
consiste in una fascia di colo- contro le regole della disciplina del-
re bleu celeste con orli bianchi, la la Chiesa. Per esempio celebrarono
quale discende dalla spalla dritta conciliaboli gli ariani , i novaziani,
sino al fianco della parte sinistra, i donatisti , i nestoriani ,
gli euti-
dov'è fermata nelle due estremità chiani, ed altri settari, nei quali
da un nodo in forma di nastro del stabilirono i loro errori, ed in essi
medesimo colore. Questo nodo sos- manifestarono il loro odio contro
tiene una croce d'oro a otto pun- la religione cattolica ; il perchè fu-
te gucrnita di gigli, la quale da rono condannati dai concili canoni-
ima parte rappresenta l' immagine camente convocati, e dai sommi
della ss. Concezione di Maria Ver- Pontefici. I più celebri di questi
gine, e dell' altra la cifra di Carlo falsi, o pseudo-conciliijSono i seguenti.
CON CON i57
Conciliaboli dì Costantinopoli contro le sagre immagini , e con-
adunati nella causa di san Gio- dannato prima dal Pontefice Ste-
vanni Crisostomo. Il primo fu te- fano Il detto III, e poi da san Pao-
nuto nell'anno 4° 3, detto ad Quer^ lo I nel concilio romano del 767.
cum presso a Calcedonia, da Teo- Conciliabolo di Costantinopoli
filo patriarca dì Alessandria con deir879, presieduto dal deposto Fo-
quarantacinque vescovi, per deporre zio, econ l'intervento di 385 vescovi,
il santo dalla sede di Costantinopo* oltre i legati pontificii, i quali se-
li. L'altro tenuto nel 4o4 f« adu- dotti ed ingannati assolvettero Fo-
nato in Costantinopoli, nel quale il zio. Conosciutosi l'errore, il Papa
medesimo s. Gio. Crisostomo fu Giovanni Vili prosaisse gli alti del
nuovamente deposto, e mandalo in pseudo-concilio, e nell'SB'i spedii
esilio, dove morì, mentre erasi ap- il legato Cardinal Marino ad an-
pellato alla santa Sede. II sommo nullarlo, oltre la condannazione di
Pontefice s. Innocenzo I, avendone Fozio.
assunto le difese, rescnsse quanto Conciliabolo Romano del 963, a-
erasi decretato contro di lui, dichia- dunato dall'imperatore Ottone I con-
rò innocente il santo, e lo ripose tro Giovanni XII, che venne sa-
eolla sua sentenza sulla sede Co- crilegamente degradato, ed eletta
stantinopolitana. l'antipapa Leone Vili. Tal deposi-
Conciliabolo di Efeso, chiama- zione non ha verna vigore, e fu
to assassinio di Efeso, Lalroci- iniqua ed empia.
nium Ephesinum, dell' anno 449> f"^* Conciliabolo Romano del 964
tenuto sotto Teodosio imperatore
II celebrato dal falso Pontefice Leone
in quella città, da Dioscoro patriar- Vili, per deporvi Papa Benedetto
ca d'Alessandria , infelice capo dei V, canonicamente per mor-
eletto
disgraziati partigiani di Eutiche. te di Giovanni XII.
Empiamente violando quel settario Conciliabolo di Brixen nelTirolo
i diritti della san(a Sede, ne volle del 1080, adimato dal deposto En-
con violenza assumere la presiden- rico IV, il quale con trentotto ve-
za, non curando i reclami dei le- scovi scismatici del suo partito si
stinati. Anzi ancor questi furono vi- somalo Pontefice s. C»regorio VII,
lipesi. La verità vi fu condannala, vanamente e baldanzosamente arro-
r eresia Eutichiana approvata, Eu- gandosi di eleggere in sua vece Gui-
tiche assoluto. S. Floriano, vescovo berto di Ravenna, il quale si fece
di Coslantinopoli, difensore della fe- chiamare Clemente III, che visse
de, fu condannalo ed ucciso per i venti anni nell'intruso antipapato.
colpi ivi ricevuti. Perciò tale adu- Conciliabolo di Pavia del i 1
59
nanza, rescissa in Roma un con-
in o I 160, tenuto dall'imperatore Fe-
cilio tenuto lo stesso anno da s. dericoI contro il venerando Papa
Leone I, fu chiamata poi Praeda- Alessandro III, ed in fovore del
toria Synodus, Latrociniinn Ephe- pseudo-Pontefice Vittore IV.
sinum etc. Conciliabolo di Costantinopoli del
Conciliabolo di Costantinopoli i'283, tenuto dal patriarca Giusep-
del 754, celebrato per ordine del- pe sotto Andronico II imperatore,
più antichi del suo tempo; ed egli » do che la lezione di questa mia
stesso ne tenne molti, inculcando, « istoria, ov'ella non partorisse al-
che bisogna aspettar l'occasione per » tro frutto, leverà uno scandalo
regolare gli affari importanti della » assai comune di persone zelanti,
YOL. XV. 1
1^7. CON CON
-•' cliicderebbe il ristoro defila «;pm- addurrà un solo testo della Scrit-
M pre labile, e sdrucciolante disci- tura, né un decreto dei Papi,
-•» plina. Senza dubbio in legge- né dei concili ecumenici, neppu-
M re i successi rli questo ultimo re la tradizione, con cui si pro-
M Concilio (il Tridentino), si accor- vi appartenere l'elezione Ponti-
-•> geranno, che nel cielp mistico ficia al concilio generale. Di i^)i
" della Chiesa non si può imnia- Papi, che conta la Chiesa fino
." ginar congiunzione o più dilìici- al presente (noi, secondo i più
' le ad accozzare, o, accozzata, di critici cronologisti, e per le ra-
" più pericolosa influenza, che nn gioni che diremo all'articolo cro-
•j concilio ecumenico. Onde fin- nologia dei Papi , registrammo
•jche il tenore del mondo proce- Pio VI il 260 Pontefice, che le
» de cos'i, il tentarlo, fuorché negli Notizie annuali dì Ronia segna-
5' estremi bisogni, sarebbe appunto no pel 2^4), neppure un solo
•' un tentare Dio, e un far con- si trova, che sia stato eletto dai
!> gregazione che minacciasse evi- concili, esclusi i Cardinali, e ben-
5' dente rischio di pervertirsi in ché siavi stata sede vacante nel
5> disgregazione della Chiesa". mentre che la Chiesa universale
Tuttavolta per ciò che riguarda era radunata in concilio, come
la necessità ed utilità de' concili, nel Lateranense, Costanziese , e
la maggior parte dei teologi asse- Tridentino, non pertanto l'ele-
liscono, che i concili siti generali, zione del nuovo Papa fu riser-
sia particolari sono utilissimi, ma vata ai soli Cardinali, come i le-
però non sono assolutamente ne- gittimi elettori destinati dai som-
che mai sorgessero ricorrendo alla ;mtoneli 179 sotto Alessandro III)
santa Sede, che n'é il centro, e la mae- ai quali, siccome disopra abbiamo
stra. Dicono ancoi'a i teologi, che tut- dimostrato, tocca soltanto di pre-
tavia i concili possono in certo mo- scnvere il metodo dell'elezione, e
» coi\ deboli, che non meritano at- era in uso Chiesa Romana.
nella
M tenzione, e se mai i novatori ten- Incominciò poi a chiamarsi Codex
» tasserò di promovere coll'appog- Canonum, allorquando Adriano I
» giù dei cari loro alleati, i fllo- nel 774) ne fece un presente a
« sofi, un tal modo di eleggere il Carlo Magno in Roma, essendo pe-
« Papa, debbono opporvi si vivamen- rò già state fatte a tal collezione
-v te i Cardinali, ed il corpo dei delle aggiunte importanti. Ma per-
« vescovi, poiché tal metodo altro ciò che riguarda le nuove colle-
« scopo non presenta, che d'intro- zioni de'concili, ve ne sono di ge-
" durre l'anarchia nella Chiesa, sì nerali, che contengono tutti i con-
" per l'indispensabile dilungaggine cili generali, e particolari; e di
« che va sempre annessa alla con- particolari, le quali non racchiudo-
» vocazione d'un concilio generale, no che i concili tenuti in alcuni
» e che sarebbe maggiore nei tem- stati particolari, come ve ne sono
" pi presenti, che per la somma dei soli principali concili sì gene-
» difficoltà di riunire i voti neces- rali,che particolari, delle quali ne
55 sari di una grande moltitudine citeremo due cioè: i.° p. Antonio
« nella scelta del soggetto. " V. Baldassarri della compagnia di Ge-
Elezione de' Pontefici. sù, Istoria compendiosa de'concili
Le collezioni poi dei concili, dei ca- ecumenici dell'oriente, e dell'occiden-
noni, atti, e decreti de'medesimi, si te, con la scelta di alcuni concili
sono fatte sino dai primi tempi della nazionali, e provinciali, opera de-
Chiesa tanto dai greci, che dai latini. dicata a Clemente XI, e stampata
Si conoscono quattro antiche prin- in Venezia dal Poletti nel 1 7 1 3 ;
pata dai lodati pp. Labbé, e Cos- gnizione profonda dei generali con-
sart. Osservano gl'intendenti, che cili porge un particolare aiuto per
le collezioni de'concili, sebbene re- rettamente rilevare, e stabilire viem-
chino grandi vantaggi, tuttavia nel- meglio i fondamenti della cattolica
la loro maggior parte non sono credenza, e per non iscostarsi dal-
senza difetti, a cagione degli scogli le sue immutabili regole, essendovi
senza numero, che vi s' incontrano. in essi tutti svolli, e dispiegati i
secoli, nei quali fiori ogni genere sue definizioni, e da chiunque vuole
di virtù. Fu all'ombra di que- mantenersi nella Chiesa cattolica
sta autorità spirituale , di cui la fuori della f{uale non v' ha salvez-
Chiesa fece particolare uso nei con- za , debbe essere inalterabilmente
cili, ch'essa potè combattere, e re- rispettato.Tale fu sempre il senti-
primere tante eresie, che insorsero, mento di chiunque inlese la verità,
massime nei suoi primi secoli, ado- e non abbia voluto tralignare dalle
perando cogli infelici eretici le istru- inconcusse massime della religione.
zioni, le confei'enze caritatevoli, ed Quindi doveroso è il rispetto e la
una invincibile costanza nel non ave- venerazione, da cui furono sempre
re nessun commercio cogl' incorreg- animati i cristiani verso si auguste
gibili, a tenore del precetto di s. adunanze della Chiesa, s\ negli an-
ca nelle cose di fede è nel suo Ca- qualora siensi celebrati col bene-
po infallibile. Il romano Pontefi- placito della santa Sede, e da essa
CON CON 167
approvati , naturalmente dovevano triarcatoromano, ed ivi esaminati
esigere, ed hanno esatto il partico- minutamente prima di procedere al-
lare rispetto , osservanza , ed osse- la conferma si ti'attò
, all' articolo
Pontefice, cui sempre va unita l'a- Capistrano nel suo libro. De ait-
forza dei privilegi loro concessi. Per pag. 283, ordinò che l'arcivescovo
riguardo ai preti secolari, e rego- di Ravenna ne' concili abbia il lato
lari che vi si chiamano, non vi si dritto del sommo Pontefice, quan-
trovano che come dottori e consi- do r imperatore non sia presente ,
glieri, per esaminare, istruire, pre- e che essendolo, occupar dovesse il
parare le materie, e non vi hanno lato sinistro. Pio IV nel concilio di
che voto consultivo ; e se qualche Trento ordinò che i primati, tanto
volta vi ebbero voto deliberativo ,
veri quanto pretesi, sedessero alla
fu loro concesso dagli stessi concili. rinfusa tra i metropolitani ,
giusta
L'uso più universale, per ciò che però il tempo della loro consagra-
spetta al grado, e al modo di opi- zione.Ciò ebbe effetto nel fine di
nare nei concili, era che i vescovi dicembre i562. Pompeo Sarnelli,
delle principali chiese vi tenessero Leti. Eccles. t. IX, pag. 129, di-
il primo grado, ed opinassero i pri- ce che nei concili altre volte so-
mi, e di più gli altri vescovi se- no ammessi preti di eccellente sa-
condo tempo della loro ordina-
il pienza ed erudizione, ma solo con
zione. Quanto ai Cardinali deve voto consultivo. Cosi Origene fu
notarsi , che quantunque non ve- introdotto dai vescovi nel concilio
scovi, essi hanno però il diritto di Arabico, di cui fa menzione Euse-
prender posto avanti i vescovi, an- bio HisL VI, cap. 37; Mel-
lib.
che nei concili generali, attesa la chiorre prete nel sinodo Antioche-
dignità di cui sono rivestiti e la , no, che impegnò Paolo di Saniosata,
loro sublimità, perchè costituiscono e lo confutò, come attestano Rufi-
il senato, o consiglio del sommo no e Socrate. Atanasio essendo an-
Pontefice, e perchè essi hanno il cor diacono, nel concilio Niceno
privativo diiitlo di eleggerlo. Quin- disputò contro Ario. Quei preti pe-
CON CON 171
rò, eh' erano procuj-atori dei vesco- vescovi saranno lungamente
stati
vi assenti,avevano iu oriente il vo- in silenzio sedendo, e colla mente
to decisivo, e sedevano nel luogo a Dio rivolta, l'arcidiacono dirà:
dei loro vescovi benché gli altri
, Pregate, Qsuh'xio si prostreranno tut-
preti stessero dopo le sedie vesco- ti a terra, pregheranno lunga pez-
stessi preti procuratori de' vescovi leverà per fare ad alta voce una
non sedettei'o coi vescovi, ne ebbe- preghiera, e gli altri continueranno
ro il voto decisivo; ma il consul- a stare prostrati, e finito che avrà
tivo solamente ; ed i legati aposto- l'orazione, e che tutti avranno ri-
lici, o fossero vescovi, o preti, o sposto: Amen, l'arcidiacono dirà,
diaconi, sedevano sopra i patriarchi, Levatevi; tutti si leveranno, e i
cie del palazzo, entrò nella basilica Papa si alzò in piedi, restando tutti
per la porta principale, essendo co- gli altri genuflessi, e presa colla
perto di tende, ed ornato di araz- sinistra la croce astata , benedì i
nato di velluti, e damaschi con tri- detta da Benedetto XIII, indi pas-
ne d'oro, dei quali drappi era ap- sò a vedere la funzione dell' aper-
parata tutta la basilica. Dopo avere tura del concilio, in altro coretto
il Papa per circa mezz'ora con zelo fattole nobilmente preparare dal
apostolico, qual padre, e pastore Papa. V. Diario di Roma n. 1202.
della Chiesa universale, perorato col- Nel giovedì 19 aprile, nel palaz-
l'allocuzione la grand' opera conci- zo Vaticano, Benedetto XIII tenne
liare, fece ritorno al fiildistorio del- la seconda congregazione pro-sino-
1 aitare. Allora monsignor Finy, ar- dale, per la seconda solenne sessio-
civescovo di Damasco, segretario del ne del concilio romano, coli' inter-
medesimo concilio, saPi sopra il pul- vento de' Cardinali, prelati, vescovi,
pito, in quello cioè eretto di contro abbati mitrati ,
procuratori de' ve-
al pontificio, ed ivi ad alta voce scovi assenti, ed altri soggetti, che
lesse le materie appartenenti alla hanno luogo nel concilio. V. Dia-
prima sessione, che andavasi a ce- rio di Roma, n. i2o3. Nel succes-
lebrare. Fu allora, che Benedetto sivo sabbato Benedetto XIII si recò
XI li fece la consueta professione di al Laterano, ed ivi pernottò nelle
fede, e poi da monsignor Gamba- camere del canonico Vitelleschi, per
rucci, primo maestro delle cerimo- tenere nella mattina seguente la ses-
nie pontificie, fu letta la medesima sione conciliare. Quindi nella mat-
in nome di tutti membri del con-
i tina della domenica, ad ore dodi-
cilio, dopo di che uno ad uno i ci, andò nella sagrestia della basili-
Cardinali , e gli altri andarono a ca, che serviva di stanza de' para-
giurarla, col toccare i santi vangeli menti, disse la messa nell' annessa
nelle mani del sommo Pontefice. cappella della beata Vergine, e con-
Ciò terminato, si diede principio dottisi nella stessa stanza de' para-
alla prima sessione del concilio , e menti i Cardinali, i patriarchi, e gli
raccoltisi poscia i pareri da monsi- altri, processionalmente, colla croce
gnor d' A khan, secondo segretario pontificia sostenuta da un uditore
del concilio , i prelati Farsetti , e di Rota, si trasferirono col Papa
Ceva protonolari apostolici parteci- nella basilica , avendo i Cardinali
panti, come uotari del concilio, ne e i vescovi assunto le cappe , e il
rio di stato, e vicario di Roma, col- altra per tutti gli individui ed of-
r intervento di tutti quelli, i quali fìziali assistenti al concilio. F. Dia-
hanno luogo nelle Cappelle pontifì- rio di Roma n. 1206.
cie. Terminata la messa, i Cardi- Nel palazzo vaticano, a' 26 apri-
nali, i patriarchi, gli arcivescovi, e le,Benedetto XIII tenne la congre-
vescovi ec, deposte le cappe, pre- gazione prosinodale per la terza ses-
sero i sagri paramenti rossi secondo sione del concilio Bomano, coli' in-
l'ordine, come pur fecero i procu- tervento de' soliti personaggi. Vo-
ratori de' vescovi assenti, suonando lendo poi il Papa suffragare le ani-
intanto il grande organo della chie- me dei padri già defonti che ce- ,
tificale renano, avendo prima l' o- nitro Cardinale di quest' ordine fece
176 CON CON
da diacono ministrante, e cantò il tedi 29 maggio, terza festa di Pen-
vangelo in Ialino, mentre un uditore tecoste, e giorno anniversario della
di rota fece da suddiacono aposto- sua esaltazione al pontificalo, nella
lico e cauto l'epistola, e due alunni medesima basilica Benedetto Xlll
greci del collegio di s. Atanasio diede compimento al concilio Ro-
cantarono in greco il suddiacono , mano. Prima celebrò messa bassa
l'epistola, eil diacono l'evangelo. suir altare papale, e poi tenne la
Dall' offertorio sino al fine della settima ed ultima sessione, dopo la
messa il Papa non parti dall'alta- quale il Pontefice intuonò il Te
re, sul quale terminato il santo sa- Deiun laudanius. Quindi incammi-
grifìzio depose
il pallio, e al trono natasi la processione, tutti i com-
gli altri sagri paramenti. Indi ripre- ponenti della quale ei'ano vestiti
so il piviale nero, e la mitra di de'paramenti sagri, e quelli che ne
tela d'argento, si trasferì con quat- avevano l' uso erano insigniti della
tro Cardinali vescovi , e preti nel mitra, si recò alla basilica di s. Croce
luogo, ove si celebravano le sessio- in Gerusalemme . l^recedevano i
ni del concilio, cioè nella nave di tre curati deputati dal loro collegio
mezzo al ripiano del catafalco ivi de' parrochi, indi seguivano, i ca-
magnificamente eretto con gran co- pitoli di s. Maria in Trastevere, di
pia di lumi, e colle consuete ceri- s. Lorenzo in Damaso di , s. Ma-
monie e preci, avendo prima ese- ria Maggiore o Liberiana, di s. Pie-
guite le solenni assoluzioni i detti tro in Vaticano, e di s. Gio. in La-
quattro Cardinali parati di piviali terano. Dopo veniva tutta la camera
neri, ed assistiti dai cerimonieri pon- secreta, seguivano i cubiculari del
tificii. Fece la quinta assoluzione Be- Pontefice, incedendo appresso il col-
nedetto XIII assistito al faldistorio legio de' cantori pontificii, i prelati
da un Cardinale prete in piviale chierici di camera gli uditori di
,
nero, e nei giri intorno al tumulo rota col p. maestro del sagro pa-
da due Cardinali diaconi, nei quali lazzo, la croce papale portata dal-
giri avevano assistito i Cardinali, il l'uditore di rota, in mezzo ai sette
diacono, e suddiacono della cappella accoliti votanti di segnatura coi
pontificia. Dopo di che, avendo i candellieri , i penitenzieri di s. Gio-
Cardinali deposti i paramenti, e ri- vanni in Laterano, i venlotto pro-
prese le cappe, accompagnarono il curatori de' vescovi assenti , i cin-
Papa nella sagrestia, Diario di f^. que abbati mitrati , i sessanta-
Roma n. 1207. Il numero de' Car- cinque vescovi sì dello stato pon-
dinali, vescovi, procuratori, ed ab- tificio che dell' Italia , ventisei Car-
bati nullius si legge nello stesso dinali, procedendo a' loro luoghi
Diario a pagine 3o e seg. l'ambasciatore di Bologna, e il ma-
Successivamente sì le solite con- gistrato romano. Succedeva a pie-
gregazioni conciliari prosinodali, che di, vestito di piviale e mitra, il som-
le sessioni terza, quarta, quinta, e mo Pontefice tra due Cardinali dia-
sesta furono tenute da Benedetto coni, sostenendo lo strascico del
XIII, le prime nel palazzo vatica- piviale, o manto, il principe assisten-
no, le seconde nella basilica late- te al soglio. In tal guisa, col canto
ranense, osservandosi in tutto come dell' inno Te Deurn, pervenne al-
nelle precedenti. Finalmente nel mar- la chiesa di s. Croce in Gerusalem-
CON CON
177
me la processione , spalleggiata , e medesime; ammessi da Bene-
ed
seguila dalla guardia svizzera, da detto XIII ad osculmn pacis, ven- i
dalla chiesa per la porteria del mo- zatosi disse: Actiones nostras, etc. ;
eie, che tutto fu cantato due vol- bro de' decreti del celebrato conci-
te,dopo di che si prese a cantare lio, dalla parte del vangelo si ri-
ilsalmo: Exidtate Deo, etc, ed il voltò verso i padii del concilio ivi
sante il concilio fiorentino, nel qua- li, che hanno voto e voce delibe-
assai importante per esservi aduna- su due sedie. Segue il sagro Col-
ti greci, e latini. A cagione della legio de' Cardinali di s. Romana
precedenza sui posti ne' concili ,
Chiesa, indi vengono i patriarchi,
nel concilio generale di Trento tra e gli abbati mitrati; dipoi prendo-
gli ambasciatori di Spagna e di no posto quelli che hanno voce de-
Francia, per cui celebravansi con liberativa nel concilio, essendo sta-
lentezza le sessioni. Pio IV aggiu- to l'uso più ordinario, quello di
dicò la precedenza all'ambasciatore terminare le questioni a pluralità
tiamo qui coU'autorità del Novaes, brazione, diremo che nel primo di
che nel concilio Lateranense I, il Nicea del 325 sotto s. Silvestro I,
luogo nel I2i5 al Laterano, iu cui disciplina, debbono tutti dai catto
CON CON i83
liei riscuotere l'ossequio il più pro- chiamato universale. Il quarto con-
fondo. E perciò s. Gregorio I Ma- cilio di Toledo chiamasi plenario,
gno, che dimostrar voleva a tutti sebbene non v' intervenissero che
quanto male si apponessero quei dei prelati spagnuoli, e alcuni ve-
che non volevano soltomeltei'si al- scovi delle Gallie. vSiccome vi sono
l'autorità del concilio V generale, tre sorte di persone, che possono
diceva eh' esso venerava i quattro convocare i vescovi, cioè il patriar-
concili generali come il Vangelo. ca, il primate , e il metropolitano
Questi quattro concili generali sol- cosi si possono distinguere tre sorte
tanto eransi tenuti fino a quell'e- di concili particolari , cioè patriar-
poca con tutta ecumenicità, e so- cali, primaziali, e provinciali.
vr'essi tutta la Chiesa era concor- I concili nazionali sono composti
de. Ciò non ostante anche gli altri dai vescovi di una intera nazione,
concili ecumenici posteriori ebbero, ossia complesso di piìi provincie, e
e godono la medesima autorità. Il vengono convocati, o presieduti dal
concilio di Trento poi, oltre l'auto- patriarca o primate. Tali sono molti
rità propria di tutti i concili , ha concili spagnuoli e francesi , e tali
ri, e delle guerre dei potenti, e tante volte citato Benedetto XIV,
delle fazioni. Sempre però ramnien- De sy/iod. dioec. lib. XIII, cap. 3,
tavasi il decreto del concilio INice- ove tratta di questo dovere.
no Papi ne davano l'esem-
I, e i
Lo stesso concilio JNiceno fissò il
novembre come si osserva nei pon- tiocheno assegna il primo nella quar-
tiiicati di s. Leone IX, Alessandro ta settimana dopo pasqua, e il se-
li, e s. Gregorio VII. Quest' ulti- condo u' quindici di ottobre. Urbano
mo non intraprendeva alcuna co- V, nel 366, aveva in Avignone
1
le di altri. In Italia inoltre nel 18-26 e della buona fede del popolo
li) celebrò e stampò il Cardinal Giu- cristiano sul precetto del digiu-
seppe Morozzo vescovo di Novara; no , Venezia ijBg.
e nel i838 fece altrettanto il Car- 5. La disciplina antica e moder-
dinal Placido Maria Tadini , arci- na della Chiesa Romana sul san-
vescovo Genova. Nel seguente
di to digiuno della quaresima , e-
anno iSSg, monsignor Gio. Dome- spressa nei due brevi dì Bene'
nico Mensini, vescovo di Grosseto, detto XIF, Venezia 1742.
celebrò il sinodo , e lo pubblicò 6. Varie dissertazioni teologiche ,
colle stampe. V. Sinodo, morali e critiche su dii'crsi argo-
CONCI N A Daniele. Scrittore del menti, Venezia l'J^o.
secolo decimottavo, domenicano, 7. Epistolae tlieologico-moralss ad-
nato nel Friuli verso l'anno 1686. vers. libruni inscriptuni : Disser-
Fece professione neli' Ordine di s. tatio in casus reservatos venetae
Domenico, nella congregazione del dioeceseos, Venetiis i744-
b. Giacouìo Salomonio. Passò i suoi 8. In rescriptunt Bencdicti XIV
giorni nell'insegnare, scrivere, e pie- ad postulata septeni archiep.
dicai'e. Non
volle mai accettare né Compostellae jcjunii legem spe-
cariche,uè dignità: cose tutte alie- ctantia, conviienlarius tlieologicus ,
no, Sidouio, Macario ed altri, quali i I, aver ciò fatto in presenza dello
invocarono perdono, fecero la pro- ambasciatore colla Chiesa, per es-
fessione di fede, e dichiararono essert; sa intese dire la radunanza di
Cornelio il legittimo Papa. Anche tutti i Cardinali nel sagro conci-
da s. Siriaco Pontefice del 385, il storo , come viene dimostrato in
concistoro fu chianiato Presbyteriuni, altre lettere del medesimo Papa, in
che s. Girolamo uell'epist. 2, chia- cui si osserva^ ch'era lo stesso il
Parlando egli del presbiterio e dia- siede in Roma, due platrale di le-
190 CON CON
glia, l'unii nel Natale, l'altra la Pa- Cardinales tenent bireta ; rum vero
squa di lisui lezione. Già ai tempi definit in concistorio , deponiint bi-
U' Innocenzo IH eletto nell'anno , reta ; cimi conferì cuni alii/uo, tane
I rgS, si trattavano nel concistoro ille est sine bircio . II solo Papa
cause pure forensi, loccliè si può adunque teneva ne' concistori la
vedere negli atti dello stesso Papa, mitra detta concistoriale , la quale
Ibi. 28 ediz. Bosquet ; ma in pro- era ciini aiirifrisio in titillo sine
gresso, come difFusameute si vedrà, circiilo, ed era vestito del manto,
le cause forensi non furono più ossia piviale: Dominus Papa more
vendicate in concistoio, ed ivi trat- concistoriali, videlicel cani manto sive
taroMsi afiàri piti contàcenti all'au- pluviali rubeo et mitra, aiirifrigiata
gusto capo della Chiesa, ed al su- Clini perlis, et onines Cardinales ,
liti sigilloGarfagnana, a p.
della stanze , il pubblico ed il semipub-
101, descrive comesi celebrasse nel blico nelle vaste sale a ciò desti-
principio del XIV secolo, e come nate Ovunque i Pontefici hanno
il Papa vi si recasse. Ed è perciò soggiornato, celebrarono i concisto-
che coir autorità del Cardinale Ste- ri, ed anche nei viaggi, come si ri-
niente, piimo diun prceanibula dicit. Papa nel viaggio, con rogito fa le-
CON CON 191
gale lède dei coiicistoii tenuti t'uori la parte destra dietro il banco dei
di Roma. Riporteremo esempi dei Cardinali si ammettevano i princi-
pra il modo di teneisi le considfe di Svezia. Dall' opera poi del mae-
tico, Roma 1680, nel capitolo Vili re fossero ricevuti ne' concistori, in
tratta del concistorOj e del consi- cui sedevano dopo il primo Cardi-
glio, che devono dare i Cardinali. nal vescovo suburbicario ; a p. 54
11 Cohellio, Nolilia Cardinalatus de come fossero ivi ricevute le regine,
Consistorio a pag. \i ed il Plato, ; e i primogeniti dei re, che sedeva-
de Cardinalis dignità te et officio, no dopo primo prete ;
il Cardinal
capo XXVllI p. 272; de senteniia e come gli elettori del sagro roma»
in concistorio dicenda p. 277 de ; no impero che prendevano posto ,
lucro Cardinalis, qui amore justi- tra due ultimi Cardinali diaconi,
i
sedente nella sedia concistoriale, dol- jj qui non deberet sedere \\\ sedi-
CON
» hiis Cardinalium, non rccipietnr fece sottoscrivere in concistoro la
»> in concistorio puhiico, seti modo sospensione, avendo in aiiin>o di
»> siipradicto dcducaliir ad suum meglio riordinarla. Nel sabhato san-
-•' liospiliiim. to 12S1, Martino IV tenne con-
cistoro, e fra i Cardinali che fece,
^)
I. Notizie sui concislori segreti uscì Bonifacio Vili.
pubblici, e semipubblici pia inte- S. Celestino V nel I2g4 cenan-
ressanti per gii affari e materie, do in Teano con Giovanni di Ga-
die in essi traltaronsi, e per al- stroceli, arcivescovo di Benevento ,
tociò che in essi praticavasi. Inco- desimo concistoro delle vesti ponti-
minciando nel secolo XIII, abbiamo fìcie, con generoso e modesto por-
degno di memoria, che Gregorio IX tamento si pose a sedere ai piedi
nel 127.7 in un concistoro fece in de' Cardinali.
Anagni sei Cardinali ; Ire de' quali Bonifacio Vili, adunato il sagro
gli successero col nome di Celestino Collegio, in concistoro ai 22 feb-
IV, Innocenzo IV, ed Alessandro IV. braio i3oo, rinnovò e stabilì la
INel 1253 Innocejizo
Peru- IV in celebrazione dell'anno santo del giu-
gia tenne concistoro nel sabbato san- bileo. Agli articoli degli Ax?fi santi,
to e fra
, tre Cardinali creati ci
i si dice dei concistori in cui si pro-
fu il nipote Ottone Fieschi, che di- mulgò la loro celebrazione, e di
venne Adriano V. Nel 1261 Urba- quelli, in cui si crearono i Cardi-
no IV celebrò il concistoro in Vi- nali legati all'apertura e chiusura
terbo con sette nuovi Caidinali, fra i delle porte sante. Per le giavi ver-
quali poi furono Papi Clemente IV, tenze, che Bonifacio Vili ebbe con
JMartiiio IV, ed Onorio IV, In Or- Filippo IV, il Bello, re di Fran-
vieto nel 1273 Gregorio X nel con- cia, ad istanza di questo. Clemente
cistoro pubblicò cinque Cardinali, V sicuro di rendere gloriosa la me-
tre dei quali diventarono Pontefi- moria del predecessore , e far
ci, e sono : Giovanni XXI, Inno- a tutti palese la innocenza di lui,
cenzo V, e Crregorio XI, che, per nel i3oq in Avignone, in pubbli-
aver vissuto un giorno, non è con- co concistoro, pronunziò che fosse
talo. lecito promuovere la causa contro
Adriano V, appena eletto nel Bonifacio Vili, deputando in pari
1276, sospese la bolla, che Grego- tempo giudici, e difensori. Di fatti
rio X avea fatta sul Conclave, e ne Bonifacio Vili poi da Clemente V
CON CON 193
in concistoro fu dichiarato piena- nel concistoro del i4o4j ^^ f^ce
mente innocente e degno di lode. , sei Cardinali, fra' quali usci Marti-
Giovanni XXII nel i32 2 stabin no V ; e tra i cinque altri Cardi-
che in concistoro i Papi promulghe- nali, che creò nello stesso concistoro,
rebbero tutti nuovi vescovi. Clemen-
i due divennero Pontefici coi nomi
te VI, nel concistoro di marzo i348, di Gregorio XII, ed Alessandro Y.
creò Cardinale il nipote, che dive- Avendo Gregorio XII promesso in
nuto Papa, assunse il nome di Gre- conclave , che per far cessare lo
gorio XI, e restituì a Roma la re- scisma non avrebbe fatto Cardinali,
sidenza pontificia, dopo che in Avi- vedendosi mal veduto tenne nel ,
dense, per non cedere al vescovo nove, cavando Bandinello Sauli, con
Rodense ambasciatore francese , e questo però, che non si pubblicas-
venendo alle mani si percossero coi sero in quel giorno, ma nel giorno
cappelli. S' interpose più volte il di mercoledì, eh' erano le quattro
cerimoniere Burcardo con poco suc- tempora ; cosa che nou piacque pun-
CON CON 197
to a Sua Santità. Con tultociò in- solo diede la città ai Benlivoglio ,
tom. XX, p. io8 dell'edizione fat- pondere, se non che furono aspra-
ta dal tipografo Antonelli in Ve- mente interrotti dall'imperatore, il
nezia. IMcntre Carlo V trovavasi quale dicendo loro, che poi risponde-
in Roma per istabilire la celebra- rebbono a sangue freddo, si partì
zione dell'ultimo concilio generale, dal concistoro. Il Papa ottenne po-
stretto ivi dagli ambasciatori fran- scia agli ambasciatori un'udienza
cesi per la restituzione del Milane- da Carlo V che vergognandosi
,
nei concistori di dicembre nei gior- Pontefice seppe 1' astuzia, disse : un
ni di digiuno, secondo l'antico co- prete ha gabbato un frate ; e van-
slume dei Pontefici Clemente I, A- tandosi poscia il Cardinal Farnese
nacleto, Evaristo, Alessandro I, ec, dell'operato, una mattina finito che
durato per più di seicento anni. Nel fu il concistoro, Sisto non fece V
concistoro del i586, Sisto V si la- uscire alcun Cardinale, chiamò in
gnò col sacro Collegio suU' esorbi- vece a sé il Farnese, lo fece ingi-
tante numero de' prelati referenda- nocchiare avanti, e con le biaccia
ri, e sulla indegnità di alcuni, ed in in croce, gli ordinò di recitare il
molti concistori egli trattò delle isti- Pater, V Ave, e il Credo, dicendo-
tuzioni de' luoghi di monte came- gli : questa e penitenza da frate ;
rali, e della creazione de' vacabili. se non tacete un altra volta ve la
Fu quel Pontefice , come si vedrà daremo da Papa j e così lo mor-
in appresso , che più d' ogn' altro tificò in presenza del concistoro.
separò dai concistori le cause mino- Gregorio XIV nel concistoio dei
ri, e gli affari particolari. Fra le 6 aprile 1 59 1
, concesse a'Cardina-
203 CON CON
li religiosi le berrette rosse ; ed siccome nato suddito di quella re-
Innocenzo IX, che gli successe, eb- pubblica. In dieci concistori creò
be nella distribuzione delle celle egli sessanta Cardinali.
nel conclave, quella dove suol col- Gregorio XV, sei giorni dopo
locarsi il trono pontificio nei con- la sua elezione, celebrò il primo
cistori pubblici, ciocché fu preso concistoro, in cui annoverò al sa-
per felice augurio. Nel secondo gro Collegio, il solo nipote Ludo-
giorno dopo la sua esaltazione ten- visi, e nel successivo restituì al
zione, perchè Genova licenziò con nel primo concistoro segreto con
forme improprie l' inquisitore , e patetico discorso riprovò le carroz-
perchè i turchi avevano tolto Can- ze, e le livree di lusso dei Cardi-
tlia dominio veneto. Laonde, ai
al nali, pregandoli per le viscere di
28 novembre 1669, si accrebbe Gesù Cristo, a stare lontani dalle
talmente il male, che fu comuni- pompe, ma solo condursi con ec-
cato per Viatico. Alle 17 ore della clesiastico decoro. In altro concisto-
mattina seguente i medici scorgen- ro il Papa encomiò il sagro Col-
do il pericolo della vita ne avvi- legio per aver offerto trentamila
sarono il Cardinal Jacopo Rospi- scudi per la guerra contro il tur-
gliosi nipote del Papa, al quale il co, che assediava Vienna d'Austria,
nipote medesimo ebbe a partecipare per la quale guerra Innocenzo XI
la gravità del male. Ma Clemente medesimo duecentomila
contribuì
IX pieno di coraggio, comandò che scudi, e diecimila ne contribuì Livio
subito s' intimasse il concistoro se- suo nipote. Dipoi Alessandro Vili,
greto, come ad ore 11. In
segui nel concistoro de' i3 febbraio 1690,
esso il Pontefice, dopo avere esor- per le vivissime istanze di Luigi
tato il sagro Collegio ad abbando- XIV re di Francia, e di Giovanni
nare tutti irispetti umani affine di III re di Polonia, in favore di Tus-
eleggere un buon Papa, che ripa- sano Janson de Fourbin, creò lui
rasse i suoi difetti , e governasse Cardinale, perchè avea contribuito
bene la Chiesa di Dio, dichiarò in come ambasciatore di Francia all'e-
che poi divenne Pontefice col no- concistoro nella camera dell' infer-
me d' Innocenzo IX. A qliesti buo- mo. Nello stesso anno, a' 24 settem-
ni o cattivi auguri sarebbe gran , bre, Clemente XI convocò il con-
sciocchezza se alcuno volesse dar cistoro, ed esponendo a' Cardinali il
nerali, a' quali personalmente egli altio concistoro partecipò a' Cardi-
intervenne. In Bologna avendo, ai nali, che l'impeiatore Carlo VI avca
12 novembre i 7 2, abjurato il lu-
i domandata l'investitura del regno
teranismo nelle mani del Cardinal di Napoli, la quale egli concesse in
Casoni, il principe Federico Augu- concistoro pubblico, ove il Cardinale
sto, primogenito del re di Sasso- Althann ministro imperiale prestò
nia, e re di Polonia, Clemente XI, il giuramento in nome di Cesare.
con analoga allocuzione, partecipò Partecipò al sagro Collegio, adunato
in concistoro tale avvenimento ai nel concistoro de' 20 dicembre 1723,
Cardinali, colle espressioni del più di aver posto fine alla causa del
vivo giubilo. Nel concistoro de' 20 famigerato Cardinal Alberoni , con
febbraio l'jiS, cassò ed annullò il decoro non meno di quel porpo-
privilegio e monarchia ecclesiastica rato, che dello stesso senato apo-
di Sicilia, riserbando alla santa Sede stolico, nella forma che liice senti-
le cause maggiori, ed istituendo un re ai Cardinali, in una breve allo-
giudice per le minori. Per rimeri- cuzione, cui lesse Cardinal
il Oli-
tare il principe Eugenio, vincitore vieri segretario de' brevi.
de' turchi anche a Petervaradino Benedetto XIII, nel primo con-
nel concistoro de' 22 settembre 1 7 1 cistoro, che tenne a' i3 giugno
gli destinò lo stocco, e berrettone 1724, vestito di piviale rosso e mi-
benedetti, come guiderdone dei be- tra di tela d' oro secondo l'uso,
nemeriti della religione cattolica. ringraziò i Cardinali d' averlo esal-
Nell'ultimo concistoro Clemente XI tato al trono pontificio, fece il giu-
rese grazie a Dio, per la vittoria ramento solenne delle bolle, che
riportata dagli spagnuoli sopra i sogliono i nuovi Pontefici giurare
mori nell'attacco di Ceuta. Si pre- per l'esatto adempimento, ed intimò
disse la vicina sua morte, che il giubileo
si ve- imiversale straordinario
rificò a' ig marzo 1721. per un santo governo ; di poi nel
Innocenzo XIII, nel primo con- concistoro de' 16 giugno, siccome
cistoro che tenne a' 28 maggio
, avevano praticato i suoi predeces-
17^'j secondo l'uso introdotto da sori, pubblicò la celebrazione del-
Sisto V, pubblicò un giubileo uni- l'anno santo 1725. Benedetto XIII
versale straordinario, per ottenere tenne nel dicembre 1724 il conci-
dalla divina clemenza un felice pon- storo segreto in giorno di merco-
tificato a vantaggio della Chiesa. ledì, e di sabbato, eh' era 1' antivi-
Quindi nel concistoro de' 16 set- gilia di Natale, il pubblicò, e diede
tembre 1722 efficacemente esortò i ilcappello rosso ai Cardinali che ,
e che in caso di sua morte, in es- tore Carlo VI, e pubblicò, secondo
sa soltanto dovessero i Cardinali fa- la pia consuetudine, il giubileo straor-
re r elezione del successore. Indi ai dinario, e le missioni, che andava
28 marzo 1729, nuovamente par- a far eseguire in Roma per otte-
ti per Benevento, dopo avere tenu- nere il divino ajuto, affine di go-
to nella stessa mattina il concistoro vernare con zelo la Chiesa univer-
pubblico. In questo Benedetto XIll sale. Nel concistoro de' 6 marzo
diede il cappello al Cardinal Cibo, 1741 significò a' Cardinali la ingiu-
e subito dopo tenne il concistoro ria fatta alla santa Sede, nel giu-
segreto, in cui colle solite formali- ramento che esigette Maria Teresa
tà gli chiuse la bocca, quindi pro- imperatrice regina, dai deputati di
pose molti vescovati, e poscia colle Parma, e Piacenza qual sovrana di
consuete cerimonie apri la bocca al quel ducato, protestando su tnl no-
Borbone, col consueto tributo ; ed Romagna per tre anni, quindi pro-
ili quello de' 21 maggio nominò il pose alcune chiese arcivescovili e
2o8 CON CON
vescovili similmente alcuni Cardi-
; Indi, nel concistoro de'20 no-
nali preconizzarono alcune diocesi ;
vembre 1747, Benedetto XIV, con
pronunziò una dotta allocuzione in elegante, e commovente allocuzio-
cui lodò la somma modestia ed , ne, provocò la pietà religiosa dei
eroica virtù di Lazzaro Pallavicini Cardinali a favore de'cattolici di
commendatore di s. Spirito, per Berlino riguardati con occhio be-
avere ricusata costantemente la sa- nigno da quel sovrano. Nel concisto-
gra porpora , per replicate volte ro segreto de' i5 maggio 1749»
offertagli; creò gli altri Cardinali, colla sua solita profonda erudizione,
e due ne riservò in petto. espose le ragioni di avere voluto, con
Con decreto concistoriale de' 1 nuovo esempio, che nello acquisto del
giugno i5j6 avea determinato Pao- giubileo dell'anno santo, fosse ag-
lo IV, che i Cardinali assenti da giunta per opera imposta la sagra-
Roma per qualunrpie ragione, non mentale confessione, fino allora da
potessero ottare alle chiese vacanti, ninno de'predecessori stata nominata.
come non potessero partecipare del- Nel precedente concistoro de'3 mar-
hi pecuniaria distribuzione chiama- zo manifestando di celebrare l'anno
ta volgarmente il Rotolo, la quale santo, avea invitato i Cardinali per
dovrebbono percepire i soli Cardi- decoro di Roma, ad onore di
e
nali, che intervengono ai concistori, Dio , a ristorare ed abbellire i
ed alle cappelle. Ma siccome era loro titoli, diaconie, ed altre chie-
inveterato l'abuso, che i Cardinali se loro soggette. Poscia, nel conci-
dimoranti ne' luoghi vicini a Ro- storo del primo dicembre, deputò
ma intervenissero ai concistori per i Cardinali legatiper la apertura
fruire del Rotolo, Benedetto XIV delle porte sante Lateranense, Ostien-
nel I74J' decretò non poter gode- se, ciocché prima fa-
e Liberiana,
re del Rotolo que' Cardinali , che cevasi nellacamera de' paramenti.
per vescovati, o cariche dimorasse- Mentre nel 700 celebravasi l'an-
i
dito per nunzio monsignor Capra- XVI, per non aver voluto secon-
ra, indi nella mattina dei 3o no- dare gì' infami progetti dei nemici
vembre tenne cappella prò gratin- di essa. Rivolto quindi con eloquen-
rum actione. Ma essendo morto te apostrofe a quel regno, cosi Pio
quell'imperatore nel 1792, nel con- VI esclamò: « Ah ! Francia, che i
di settembre
1792, partecipò al sa- Nello stesso concistoro Pio VI sta-
gro Collegio l'elezione dell" impera- bi fi messa solenne di Requiem.,
la
tore Francesco II, alla quale avea che sarebbe celebrata nella cap-
si
paci ad un uo-
a rendere la vita Papa crea in concistoro segreto
mo solo ; sagrifichiamone adun- il Cardinale legato a latere, a-
que una parte, per non esporre vendo prima esposto al sagro Col-
alla strage milioni e più di sud- legio ilne tiene, e i
bisogno, che
diti fedeli, che ancora ci riman- motivi che inducono a tale de- l'
segreto, nel quale preconizzò alcu- servò in petto altro Cardinale del-
ni vescovi, ed arcivescovi; prima l'ordine de' diaconi, come lo era il
Cardinali, che per altro tutti pub- quali trattavansi ne'concistori, mas-
blicò nel medesimo concistoro. In sime quelli, che per l'accrescimento
ventimo concistori Pio VII creò, e delle loro gravi cure, non sembra-
pubblicò novantotto Cardinali di vano adatti a discutersi in assem-
santa Romana Chiesa, numero da blea sì veneranda ed augusta qual
nessim Papa suo predecessore crea- è quella del Collegio cardinalizio,
to,ed è degno di osservazione, che presieduto dal sommo Pontefice,
avendo nel suo terzo concistoro coir assistenza de' primari uffiziali
creali e pubblicati tredici Cardinali, della Sede Apostolica, locchè me-
oltre a ciò ne creò, e riserbò in glio fu regolato, e stabilito nel
petto quattordici. pontificato di Sisto V. Considerò
Tralasciamo di qui riportare al- questo gran Pontefice, che per es=
5 G
I CON CON
«ere allora la maggior parte dei l'erezione delle chiese vescovili, e
Cardinali protettori di regni e provvisioni concistoriali . Ad essa
repubbliche, o ambasciatori e mi- volle che spettasse conoscere, ed
nistri dei primi e delle secon- esaminare le cause legittime del-
de presso la santa Sede, per ta- l'erezione delle sedi patriarcali, ar-
li eminenti ed influenti quali- civescovili , e vescovili , dei loro
fiche formavasi vm partito sui capitoli etc. giusta il prescritto dal-
beni affetti, addetti, aderenti e na- le costituzioni apostoliche, e dai sa-
zionali degli slati di cui erano pa- gri canoni, massime da quelli del
trocinatori, o rappresentanti, e che concilio di Trento, e volle che si
dall'impegno di esercitare con suc- genza in ciò, che riguarda l'età e qua-
cesso il loro secondaiio ministero, lità delle persone da promoversi.
anteponessero talvolta alla dignità Tanto alla congregazione concisto-
della sede Apostolica il privato van- riale, quanto alle altre congregazio-
taggio, e gì' interessi di chi rappre- po-
ni assegnò le cause determinate,
sentavano. Quindi per umani ri- nendovi per membri con voto de-
spetti gli affari restavano intralciati cisivo que' Cardinali, eh' egli cre-
e soggetti a certi riguardi, che di dette più opportuni, e riserbando
i
rere colla fòrmola : Qicid vobis vi- cognizione della cosa ad ima per-
de turi .sona, o ad un collegio. Di fatti Vi-
Al citato articolo Coxcregaziom tali no in Clemtniin. I. n. C), de Jn~
Cardinalizie, ed al § Origine ec. die. defensor redivi^'ux^ cap. Ili, n.
di esse, si dice che prima della 3i, asserisce di avere come avvo-
loro istituzione, e di quella de' tri- cato concistoriale e del fisco pro-
bunali, alla presenza del Papa e posta la causa contro l' antipapa
de' Cardinali, si trattavano tutte le Benedetto XI li. Slabiliti^i in ap-
cause, e le liti anche private, col- presso i tribunali criminali, non si
r intervento degli avvocati , e pro- trattarono più simili affari ne' con-
curatori delle parti , come ora si cistori. Per conservare però la con-
con minor frequenza cioè prima , faceva per dimostrare che Pon- i
volta soltanto , indi due volte al anche in mezzo agli atti solenni,
mese, ed in seguito quando piacque erano pronti ad amministrarla.
ai sommi Pontefici di adunaili. Tutta volta Urbano Vili elevò, e
Laonde ne' concistori più non trat- ridusse in miglior forma questa per-
tansi tutti gli affari come prima orazione, dappoiché con suo de-
anzi Urbano VIU diede miglior creto concistoriale de' 27 gennaio
provvedimento alle perorazioni, che i63r, dopo avere discusso la cosa
nel concistoro facevano gli avvocati coi Cardinali, ordinò che d' allora
concistoriali. Era antichissimo co- in avanti nei pubblici concistori si
stume, che gli avvocati del sagro perorasse la causa dio un beato ,
del popolo romano. Nei primi tem- santi venisse ascritto per equipollen-
pi in esse perorazioni tali avvo- za, ossia riconoscimento dell' antico
cati domandavano che il sommo culto col quale si venerava. Tale
Pontefice segnasse la commissio- metodo si continua anche a' giorni
ne delle cause , cui proponevano, nostri. Prima si faceva dall' avvo-
le quali sempre erano gravissime cato concistoriale a memoria , ma
2 1 8 co i\ COx\
il regnnntc Pontefice permise, die >: aposlolicos, sive novos electos ad
l'avvocato la leggesse in concistoro. " ecclesias calhedralcs, sive transla-
L' intera perorazione di una causa " tos, habere pluviale et mitram
si divide in tre concistori , ed al- »- concistoriales: et tunc Cardinales
lorquando al fine si chiede la bea- " omnes faciebant reverentiam, ut
ti (ìcazione del servo di Dio, mon- » in ecclesia.quando Pa-Et nota,
signor Promotore della fede (^T^edi), " pae numquam fit reverentia a
che sempre è avvocato concistoria- " Cardinalibus, quando non habet
le, genuflesso al trono del sommo j- pluviale, et mitram. Hodie , ut
Pontefice, chiede a lui che si degni -•' audio , raro Pontifex ista facit
oidinare, che la cognizione della cum pluviali et mitra: et reve-
-•'
decreto. Siccome poi non sono ne- dinali preventivamente alle Propo-
cessarie tali perorazioni in conci- sizioni, di cui parleremo, potessero
stoio per la prosecuzione delle cau- osservare lo stato della chiesa, che
se, così non poche hanno avuto un oda vasi a provvedere, e le qualità
;>
felice esito, senza che di esse siasi dei promovendi, per darne in con-
perorato nei concistori. cistoro il giusto parere al Papa.
Il Marcello, Sacrarli ni Ca'remo- Qnindi Pio IV, a' i4 febbraio r5G?,
ìììaiiiw, p. 43, De habiiii Pontifi- emanò la costituzione, Pro debito
cis inpronunciat ione, sci'ive quan- jnstitiae, nella quale stabilì che le
chè ne assegni uno. Per conto dei ma scelto il titolo dal sostituto del
patriarchi orientali poi, che sono concistoro, cui appartiene tenere il
lituli presbyterali omnium quae , so nelle mani del Papa, cioè nel
obtinet, ac indultorum quibus gau- concistoro in cui sono preconizza-
det, uec non cum clausulis neces- ti : eli assenti lo mandano a Roma,
sariis, et opportunis. e talvolta si fa valere quello fatto
Va qui notato che i nuovi vescovi neir esaltazione al cardinalato. ì^,
di, oltre quanto già si è detto su cedola concistoriale, che poi il Pa-
se (la Ini celebrato nell'anno i 179 tifcx, volle che fosse particolarmen-
ordinò eoa decreto, che nella ele- te incaricato di trattare i soli af-
zione dei vescovi, e degli abbati, fari dei promovendi nel concistoro,
prima della loro promozione si la cui destinazione spettasse sempre
i^saminasse l'età, la bontà e gravi- al Papa, onorando l'officio con gra-
tà de'costumi, non che la scienza. zia, prerogative, privilegi, come quel-
Di poi Leone X
ne ordinò una re- lo d'indossare la toga paonazza, e
golare in(|uisizione con sue lettere vestire l'abito di egual colore in
apostoliche ia data di Laterano ai qualunque circostanza , come di
5 maggio i5i/^, che incominciano aver luogo distinto nelle sessioni,
colle parole Supernae disposidoiiis nelle cavalcate, nelle processioni in-
arbitrio; quindi Tren- il concilio di sieme agli altri notari della camera
to nella sessione VII, cap. I con apostolica, e colla bolla Pridria cura
solenne decreto comandò, che sie- in formaiulis, dala a'7 dicembre, no-
no prescelte al regime delle varie minò per primo Odoardo Tibalde-
chiese persone sommamente degne, schi, già appartenente al clero di
e la cui vita in ogni età fosse stata Spoleto. A questo Gregorio XV
irreprensibile. ordinò, che gli atti delle mentovate
il Pontefice Gregorio XIV pri- inquisizioni e processi da lui e dai
ma della sua assunzione al pontifi- successori fossero fedelmente ese-
cato, come vescovo di Cremona es- guiti.
mandano i nunzi dai luoghi ove pò le singole letture ognuno de' te-
risiedono. Piicevuto che ahbia il pro- stimoni fa la giurata deposizione,
movendo il viglietto o la schedala e sottoscrivendosi conferma quanto
di nomina, deve immediatamente re- ha deposto. Compita la lettura si
go ove tiene l' officio, i testimoni dal notaro a recarsi camere nelle
che non possono essere meno di di monsignore uditore di sua San-
due, i quali testifichino per la chiesa, tità (ed in vacanza della carica,
e due per la persona. Compiuto assenza, o impotenza del prelato ,
questo privato esame, il notaro sten- dal Cardinal a ciò deputato a San-
de legalmente il processo, e dal me- ctissinio, che per lo piìi è il Car-
desimo forma un trasunto, o sche- dinal decano del sagro Collegio, ovr
dula per presentarsi al Papa, e ai vero il Cardinal pro-datario). Com-
Cardinali ; il qual trasunto è ap- pito che abbiano r esame, prestano
punto la Proposizione, che
si stam- essi la professione di lede, che vie-
pa, e in dà al Papa,
tal modo si ne loro esibita dallo stesso notaro,
e ai Cardinali. Approssimandosi poi il quale inoltre ne esige una doppia
il giorno del concistoro , il notaro sottoscrizione di mano propria in
invita i rispettivi spedizioneri, e te- due eguali formule, una delle quali
stimoni a comparire innanzi a mon- poi con suo rogito, e copia del già
signor uditore del Papa , il qual formato processo, trasmette il nota-
prelato è costituito dalla santa Se^ re alla segreteria della sagra con-
de come giudice ordinario, per la gregazione concistoriale. Emessa dai
revisione di questi processi, ed alla promovendi la detta professione di
sua presenza, e de'sopraddetli testimo- fede, il notaro segna il giorno, il
pontificie per essere pronto a qual- sive notarli della santa Sede.
sivoglia occorrenza analoga al suo / Chierici di camera {Vedi), ogni
oflicio , che consiste principalmente volta che il Papa convoca il conci-
nelle cose dette. Dalle pioposizioni storo, dal loro bidello sono invitali
poi stampate si formano , e spedi- a recarsi nelle camere del tribunale
scono in cancellaria le lettere apo- nel palazzo ove risiede il Papa, con
stoliclie, dietro le quali vanno gli questa forni ola camera con- : Erit
eletti promossi al possesso delle ris- cistorialis. I chierici di camera per-
che prima erano cinque , adesso tra omnes, o l'Extra, l'ufllziale chiu-
sono tre, cioè dell' Impero , della de la porta del concistoro, sta ivi in
Francia, e della Spagna, a cagione guardia, e la riapre al termine dei
che il chierico italiano divenne se- concistori. Questo uffizio equivale
gretario del sagro Collegio, e quello a quello di custode, per cui l'uffi-
dinales NN. ISN. cum dispen- dinal camerlengo del sagro Colle-
salionihiis, derogatìonibux, et clan- gio, ovvero dal Cardinal ultimo dia-
sulis necessariis et opportiiiiis. Una cono, si apre la porta della came-
i'ero cum his alioi qnatiior etiani ra dall' uftiziale extra omnes, ed al-
creamus S. R. E. Cardinales, qnos lora se nel concistoro è stata pro-
tante n in pectore resevvamus arbi- vista alcuna chiesa che gode il di-
tno nostro quandocumque declaran- stintivo del pallio, viene dai ceri-
dos. In nomine Patris, 4|f et Filii monieri introdotto a farne la do-
4|f et Spiritus ^ Sancii. Amen. manda un avvocato concistoriale col
Ecco come procede la creazione, e procurator deputato, o colla per-
pubblicazione de'Cardinali nel con- sona stessa se vi è. Dopo di che
quanto si dis-
cistoro segreto, oltre alzandosi i Cardinali ilPapa li sa-
se su questo argomento nei volu- luta, e recasi nella camera, ove pre-
me IX p. 3o8 e seg. del Dizio- sa la i due camerieri
falda che
nario, come alle precedenti pag. 3oo segretisono tornati a sostenere, il
e seg. dicemmo delle antiche ceri- Cardinal primo diacono leva al Pa-
monie usate nella creazione de'Car- pa la stola facendogliela ribaciare,
nali, della creazione segreta, e dei e il secondo cerimoniere la falda.
Cardinali riservati in petto. V. Mi- Qualora vi sieno in Roma dei ve-
chele Catalani, De Vita, et scri- .scovi proposti nello stesso concisto-
ptis Doni. Capranicae Card, anti- ro, essi vestiti di abito di mantel-
slitis Firmani; /Iccedit Jppendix letta senza rocchetto, ricevono que-
monumenlorum, et corollarium de sto dalle mani del Papa, ed ecco
Cardinalihus creatisnec promidgatis, come ciò segue. li Pontefice nella
Firmi 1793. camera ove si è levata la falda , o
Dopo r allocuzione , e la crea- in altra, siede sotto al baldacchi-
zione o pubblicazione dei Cardina- no, ed avente dai lati il maggior-
li se il Papa la fa, ha luogo la domo, e maestro di camera, e
il
lettuia de' fogli concistoriali per la corteggiato dalla sua camera segre-
piovvisione delle sedi ec. nel modo ta, riceve ai bacio del piede i no-
VOL. XV. 16
9.Ì1 CON CON
locchelto, si scliierano dinanzi al et tandemVeronicae do Julinnis
pontificio trono, e poscia sono li- abbatissae cappuccinarum Tipherni,
cenziati dal Papa colla benedizio- virginis, nec non acta universa in
ne apostolica. Si deve però notare, causis bealificationis et canonizafio-
t:liei vescovi, quali appartengono
i nis eorundem ,
quae sacrorum ri-
ad Ordini religiosi, cui è vietato assu- tuum congregatio praevio rigoroso
mere il rocchetto, in vece del qua- examine admisit et adprobavit .
fessi societatis Jesu, Joannis Josephi Inoltre vi sono degli altri con-
a Cruce sacerdotis professi fratrum cistori segreti, o, per dir meglio, il
pog. 3i5, e seg., ove si dice a p. vaticano con ischedula, nella quale
3 17, che talvolta i Papi anche fuo- si diceva che avrebbe ringraziato
ri del concistoro ed in camera as- il sagro Collegio di sua esaltazio-
segnarono il titolo, ed imposero ne, cui avrebbe risposto il Cardi-
l'anello ai nuovi Cardinali. Qui pe- nal decano, quindi in concistoro
rò va narrato, che in un concisto- pubblico avrebbe imposto il cap-
ro adunato da Benedetto XIV nel pello rosso a quei Cardinali, che
1743, per un deliquio ivi sofferto non l'avevano, e poi a' 21 dello
dal Cardinal Girolamo Colonna cui slesso mese avrebbe tenuto conci-
il Papa doveva aprire la bocca, il sloro segreto, nel quale dopo aver
Cardinale dovette usciine, e solo in chiusa, ed aperta la bocca ec. ad
altro concistoro s'ebbe aperta la bocca alcuni Cardinali , si sarebbe pro-
(venne cioè abilitato ad interloqui- veduto a diveise chiese vacanti. I
re negli affari), in un all' anello, e Cardinali, che dovevano ricevere il
alla diaconia cardinalizia di s. Angelo cappello, erano forestieri, cioè Gays-
in Pescaria. Si hanno poi diversi ruck, de Croy, e de Lalii, creatu-
esempi, precipuamente nell'odierno re di Leone XII, per cui dovette-
pontificato, che per abilitare i nuo- ro ricevimento del cappello pre-
al
re, vale a dire a quel vestiario clie medesima sala tenne il segreto, aven-
assumono nei concistori pubblici ,
do prima data al Cardinal Mar-
giacché, come a!)biamo detto, pei co, come nuovo camerlengo del sa-
concistori segreti' i caudatari vesto- gro Collegio, la borsa colle costi-
no r abito nero di sottana e fer- tuzioni dello stesso sagro Collegio,
raiolone. Finalmente nel concisto- ed essendo presenti anche i tre
ro segreto del giovedì 1 1 maggio, Cardinali che aveano ricevuto il
Pio Vili cliiuse !a bocca non solo cappello, pronunziò un' allocuzione,
ai sopraddetti tre Cardmali, ma an- la quale tradotta dall'idioma latino,
che ai Cardinali Caprano, Barberi- si legge nel numero 20 del Dia-
ni, Benvenuti, Gamberini_, Cristaldi, rio di Roma. Con essa il Pa[)a rin-
e IMarco, anch' essi creati da Leo- graziò il sagro Collegio di sua ele-
ne XII a' i5 dicembre 1828, sen- zione , ed annunziò la nioi te di
za che avesse loro ancora cliiusa Fi'ancesco I re delle due Sicilie, e
ed aperta la bocca, perchè morì ai r esequie, che si dovea celeijrare
IO febbraio 1H29, solendo prima nella cappella Pontificia. All'allocu-
passare qualche mese avanti di fa- zione, e in ispecie ai sentimenti ester-
re tali cose. Pio Vili dopo la chiu- nati dal l'apa in lode del sagro
sura della bocca, propose diverse Collegio, corrispose con an?'.ogo dis-
sedie vescovili, e poi aprì la bocca corso, e in nome di esso il Cardi-
ai menzionati Cardinali, cui diede nal Pacca decano, col capo nudo.
la facoltà della voce attiva, e pas- Quindi il Pontefice chiuse la bocca
siva, nonché i titoli , e all' ultimo ai tre Cardinali, propose poscia di-
poi conferì la diaconia , e a tutti verse chiese, ed il monistero di s.
seguì, si fece ogni cosa come nel ficandolo col tatto degli evangeli.
precedente esempio, compreso l'in- Le bolle, che principalmente si giu-
dispensabile ricevimento delle visite rano dai Pontefici noi primo con-
di calore della mattina e della , cistoro, sono quelle di s. Pio , V
sera, ad onta che gli ambasciatori Adinonet nos, Bull. Pvom. t. IV ,
delle rispettive corti delle nazioni part. I, p. 277 ;
quella di Ales-
de' Cardinali, avessero fatto il solito sandro VII, Inter caeteras, loc, cit.
plice formalità , coli' altro troppo nandis, neque infeiidandìs honis Ro-
necessario perchè personale. Ritor- viaiiae Ecclesiae, non che la bolla
nando adunque al primo concisto- d' Innocenzo XII, Ronianwn decet
ro del Papa Gregorio XVI, assunto Pontifìccin, loc. tom. IX, pag. cit.
visite che nel conclave reciproca- ziamenti dai promossi, e del modo
mente si fecero, e per altre ragio- come sogliono rispondere i Ponte-
ni, possono trovarsi presenti non fici.
r esercizio dei pontificali, per com- lielaz. della corte di Roma, p. 57,
missione ed autorizzazione de' ris- voi. II, dice che prima, dopo il
pettivi vescovi, godono una parzia- concistoro segreto, e dopo che erasi
le giurisdizione in alcuni luoghi ritirato il Papa nella stessa aula
della diocesi, come sarebbe in quella concistoriale, talvolta si teneva la
di Vilna,che ne ha quattro, di congregazione de' soli capi d' ordi-
Moki lo w, e Plosko che ne conta tre, ne, cioè dei Cardinali primo vesco-
in quella di Luceoria, e Zitome- vo suburbicario, primo prete, pri-
ritz unite; di Samogizia e Varsa- , mo diacono, vice-cancelliere, camer-
via che ne ha due ed imo nella , lengo del sagro Collegio, e del pre-
diocesi di Quebech, con giurisdizio- lato segretario del sagro Collegio
ne nel distretto del Canada setten- medesimo. Ivi si trattavano gli af-
trionale : inoltre tatti i suddetti suf- fari, che riguardavano il sagro Col-
gli abbrevia tori di parco maggiore, tiene nella sala ducale del palaz-
i quali tutti incedono in cappa )
zo vaticano, o nella sala presso la
--' quam oflicialium, ceterique in- galleria de' parafrenieri se al Qui-
:> timari soliti, qui collegas suos rinale, il baldacchino del trono, e
" admoneant, ut cappis de more le coltre di esso sono d'arazzo, che
--' induti, una cum sacrorum Ri- serve ancora per la funzione del-
-•' tuurn congregationis secretario la lavanda, arazzo il quale descriva-
( il quale veste come il maggior- si al volutne Vili, p. 296 del Di^
domo, il maestro di camera, l'udi- zionario. Dintorno al trono ewi il
tore del Papa, il segretario del sa- quadrato dei banchi pei Cardinali,
gro Collegio, prelati tutti clie in- ricoperti di arazzi. I Cardinali van-
tervengono al concistoro, cioè col- no al concistoro con due carrozze,
1 abito di rocchetto, e mantclletta
)
e tre i Cardinali principi, coi scivi
" ac fldei promotore, et advocatis colle livree di gala, e il caudata-
" consistorialibus in publicum Con- rio colla sottana violacea, e la croc-
" sistorium conveniant ". cia di simile colore, l Cardinali ve-
Se dopo ha luògo il concistoro stono del colore corrente, con cap-
2^2 COX C O .\
pa paonazza, meno tempi eccet- i maestro di camera ne avvisa il Pa-
tuali, di cui fa€cmino parola par- pa, il quale si veste di sottana,
lando del modo, con cui recansi ai e fascia bianca co' fiocchi d'oro,
concistori segreti, sebbene la sclie- rocchetto , e mozzetta preceduto
,
stolico, con quel treno, che descri- esenti delle guardie nobili, e dal
Tcmmo al volume IX, p. 177 del tenente generale comandante le mi-
Dizionario , ov' è pure descritto lizie pontifìcie col di lui aiutante
quello col quale ritornano alla pro- maggiore. Se il Papa stando al Va-
pria resid*?nza. Giunti al palazzo ticano, dalle sue camere passa alla
apostolico i Cardinali nuovi, e quel- sala ducale per le loggie, allora il
liche debbono ricevere da loro il precede il crocifero colla croce asta-
giuramento, si conducono nella cap- ta, ed assume la stola. Anche pel
pella suddetta, avendo prima as- concistoro pubblico il drappo delle
sunta la cappa, che dovranno scio- scarpe, e della mozzetta del Papa,
gliere, ed ivi i pontifìcii cantori si regola dal colore delle vesti car-
danno principio al canto alternato dinalizie, cioè se rosso, il drappo
dei che si regolano dal
mottetti, .sarà di seta, o velluto, se paonazzo
maestro, secondo che ci dice l' A- il drappo sarà o ciambel- di lana
mati, Osservazioni per ben regola- lotto, secondo Giunto le stagioni.
re il coro delle cappelle Pontificie, il Pontefice nella camera de' para-
pag. 128, cap. VII del Concistoro menti, o in quella che ne fa le
pubblico. Giunti in cappella i Car- veci, avendo preso nella precedente
dinali vecchi, cioè i Cardinali deca- la falda^ depone la stola, e la moz-
no come primo de' vescovi subur- zetta, e si veste dell'amitto, del ca-
Licari, i primo prete e
Cardinali , mice, del cingolo, della stola, e del
primo diacono, e il camerlengo di piviale di colore rosso, quale
il
s. Chiesa, e del sagro Collegio, men- fermasi col formale, e colla mitra
tovati nelle schedule, col segretario di lama d'oro in capo, preceduto
del medesimo sagro Collegio, per- dalia croce portata dall'uditore di
sonaggi tutti che debbono assistere rota in cappa, coll'accompagnamen-
al giuramento de' nuovi, lo presta- to menzionato, e con quello, che
no a corna epistolae , e partiti i descrivemmo detto voi. a p. 244>
al
Cardinali vecchi ailìne di andare al meno la mitra preziosa; ed entra
concistoro, i nuovi attendono l'ora nell'aula concistoriale benedicendo
per esservi condotti, f . Consti- il sagro Collegio.
tìifiones aposlolicae , quae jnran- Assiso il son)mo Pontefice sul suo
tiir a R. E. Cardinalibus , duni
S. trono, i Cardinali colle cappe sciol-
ad Cardinalatuni promoventiir, Ur- te , e per ordine di anzianità gli
bini 172S. rendono 1' Ubbidienza (Pedi), col
Giunta l'ora del concistoro, il baciare la mano coperta dal fregio
CON CON 3.7-;
zieri, il nuovo Cardinale nella cap- Cardinali, reso che abbiano tal do-
pella. Se poi fossero più Cardinali veroso omaggio, si pongono appres-
novelli, andranno altrettante coppie so al primo, e poi accompagnati
di Cardinali diaconi , e in man- da due Cardinali primi diaconi, se-
canza di questi suppliranno i Car- condo l'ordine di promozione, van-
dinali preti. Indi il primo cerimo- no ad abbracciare affettuosamente,
niere torna a dire Accedant, acciò e con duplice amplesso, tulti i
questa specie risguarda piìi il rito scovi, che debbono votare con ische-
che il foro. 11 Piati, parlando dei dula, sono pure invitati i protono-
concistori ne dà la
semipubblici , tari apostolici partecipanti, i due
medesima definizione , dappoiché più antichi uditori di rota, il se-
egli dice: evvi un' altra specie mi- gretario de' riti, l'avvocato conci-
sta di concistoro, che dicesi semi- storiale promotore della fede , il
fice si reca nella sala concistoriale, beato di cui trattasi in quel gior-
e benedicendo tutù ascende al tro- no la canonizzazione.
no. Quindi l'u/iiziale del concistoro Ecco
la formola del metodo te-
Extra omiics, ad alta voce dice nuto nella celebrazione dei cinque
Extra, perchè escano quelli, che concistori semi-pubblici, della quale
non hanno luogo nel concistoro se- insieme alle schedule, si fa la distri-
mipubblico, la cui porta egli chiu- buzione per ordine del primo dei
de, né riapre sino al suo termine. maestri di cerimonie.
Allora il Papa dalla cattedra pro-
nunzia un'allocuzione, colla quale IMETMODUS SERVANDA
iloinanda ai Cardinali , ai patriar-
IN
chi, agli arcivescovi, ed ai vescovi
ivi radiuìali, se giudicano potersi S E M I r IT R I, I C IS C ONS I S TOR 1 1 S
celebrare la solenne canonizzazione
di (pici beato, che loro propone. li y4nlr proxiina indicendae Canoni'
volo, che dal Papa si chiede a s'i zationis soleninia
venerabile assemblea, discende dal-
l'antica disciplina, come osservò già Ex ritti hahcndis et peculiaviter
il Penia dai piìi autorevoli libri intimandis.
cerimoniali, e confermano i dottoii
nei commentari al cap. in-
loro In semipublicis Consistoriis de
divimas de Pidig. et venerat. Saii- quinque Beatis in sanctorum al-
ctoriini. bum cooptandis disseretur; nempe
Del modo comeprocede la vo- de Reatis Alphonso Maria de Li-
tazione, del rogito, che di essa si fa, goiio olim Episcopo s. Agathae
e di lutto altro, che ha luogo in Gothorum, fundatore congregationis
questi concistori semi-pubblici , si Ss. Redemptoris Francisco De Hie- ;
vum Beatorum numerum , de qui-» versus, qui stant circa solium, eos-
bus in unoquoque ex diclis coiisi- dem in testes appellans, dicet Po-
storiis agendum erit, particulariljus bis testibus, sicque consistorium ab-
scliedulis per cursores trasmittendis, solvetnr.
certiores (ient. Meminerint omnes Eminentissimi
Eminentissimi Domini Cardina- Cardinales , aliique reverendissimi
les cappis violaceis induti erunt. suffragatores, quod propriam qtiis-
VOI XV. 17
a 58 CON' COi\
Inlimatio per Cursorex jacienda r intimazione Extra, detta dal
dell'
ctiani Domi dimissa copia. sunnominato custode del sagro con-
cistoro. P'. pure il Lunadoro, t, II,
Feria quarta die 8 maii in con- p. 42, Del concistoro de' Cardinali
sueta Aula Palatii Apostolici Vati- nel suo trattato , Relazione della
cani, consistorium semipublicum ha- corte di Roma.
bebitur bora decimatevda. In eo CONCLAVE. Luogo, dove si
servatametbodo juxta schedulam racchiudono con clausura i Cardinali
jam distributam sanclissimus Do-
, della Santa Romana Chiesa, per com-
minus Noster Gregorius Papa XVI piere ed effettuare la grande opera
tam Eminentissimorum Cardina- della elezione del vicario di Gesù Cri-
lium, quam Reverendissimorum Pa- sto, del successore di s. Pielio, del pa-
triarcharum, Arcbiepiscoporura, et dre comune de'fedeli, e del sovrano
Episcoporum sulFragia excipiet prò ai dominii temporali della santa Sede
Iiitimentur idcirco oumcs, et sin- tri dissero conclave quel luogo che
guli E.mi, et R.uii DD. Cardina- si chiude con molte chiavi, o iu
les, nec non R.nii DD. Patriarcbae, cui si entra per mezzo di molte
Archiepiscopi, et Episcopi in Urbe chiavi.
praesentes, ac DD. Protonotarii A- Nei conclavi la sapienza divina
postolici, duo anliquiores Rotae Au- confonde con mirabile stupore del-
dilores, Sacroium Rituum Congre- l'umana, i calcoli, e le negoziazio-
galionis secretarius Promotor Fi-
, ni degli uomini, e solo lo Spirito
dei, et Procuralor Fiscalis Canierae Santo, con superno lume, ispira
Apostolicae, ut omnes cappis [sine ai sagri elettori
il prescelto da Dio
pellibus annelUneis) induti, enun- al governo della sua Chiesa, giac-
ciato Consislorio hora praedicta in- ché, ripeteremo col libro àt Proverbi,
tersint. e. 2 1 Non est sapientia, non est pru-
:
uscendo dalla sala coucisloriule al- Roma, ovvero in altra chiesa del-
CON CON 2Je>
IV, colla bolla, la eUgrndÌK, data J^. Cella del Conclave. Il con-
a' 9 ottobre i562 , Bull. Rom. t. clave con clausura, come meglio si
IV che
par. Il, pag. i4'>, dichiarò, dirà, è da ogni parte chiuso, e le
pei dieci giorni si dovevano com- chiavi sono custodite dal primo
putare quello della morte del Pa- maestro di cerimonie, dal Cardinal
pa, locchè confermò Gregorio XV camerlengo, e dal Maresciailo del
col suo Cerimoniale. Sovrastando Conclave (Fedi), dell'origine del
però in questo tei))po qualche ne- quale ch'ebbe da Gregorio X nel-
cessitàalla santa Chiesa , potreb- la persona di Luca Savelli, si par-
bero i Cardinali differire a tempo lerà in seguito. Ora questo cospi-
\ più sicuro l'elezione, e l'ingresso cuo uiìlzio si esercita dal principe
in conclave, come dimostrano il Chigi.
Camarda, De Elcct. Pont, dissert. Terza legge.
pag. 28,111; ed il Passerini, De
elect. Pont, quaest. ig, pag. 84. M Non vi sia accesso alcuno ai
Gli esempi relativi -pro et conlra » Cardinali rinchiusi nel conclave;
nonché le altre successive leggi, sa- « ninno con questi possa parlare
ranno da noi riportati ai §§ Il e III. » segretamente, né questi possano
Per ciò che riguarda le esequie -V ricevere veruno, fuori di quelli,
novendiali, se ne vegga la descri- M che, col permesso di tutti ivi
zione al volume Vili, p. 189 del " presenti, vi saranno chiamati ])el
Dizionario. V. Conclavisti. M solo fine dell'elezione. Niupo pos-
»>sa mandare ambasciate, o scrit-
Seconda legge. w ture a' Cardinali , né ad alcuno
« de' conclavisti, sotto pena di sco-
" Nello stesso palazzo che abi- , » munica ".
« tava il Pontefice, si formi un Sebbene anco in questa legge
»» conclave, nel quale, senza muro Gregorio X
fosse rigoroso , e seb-
« che separi uno dall'altro, senza bene oggidì si osservi diligente cu-
>' tendine, o altro velo , lutti abi- stodia, nondimeno chi brama par-
»' tino in comune , riserbata sol- lare a' Cardinali, o ad altri rinchiu-
>' tanto una camera segreta. Que- si in conclave, non viene impedito,
« sto conclave talmente sia chiuso a' primi meno il tempo dello scru-
" da ogni parte, che ninno vi possa tinio, e dell'accesso che sono due i
» stra nel conclave , per la quale " per osservare le bolle sopra di
M si possa comodamente introdurre » emanate ". Leone X successe
ciò
» il vitto ai Cardinali; ma non vi a Giulio II dopo diciassette giorni
» possa essere l' ingresso ad essi da di sede vacante. Dipoi il Pontefice
» chicchessia ". Pio IV, colla costituzione In eli-
gendis, del i562, Bull. Rom., tom.
Quinta legge. IV, par. II, p. 145, confermò il
disposto da Clemente VI, e stabili
i. Passati i tre giorni dopo l'in- che Cardìnales uno solo ferculo
» gresso de' Cardinali in conclave, sint contenti, et esse debeant, tan-
« se non sarà fatta l'elezione del to a pranzo quanto a cena, quindi
M nuovo Pontefice, i prelati e gli prese l'occasione monsignor Camarda
>» altri deputati alla guardia del De Pont, dissert. 24 et i5,
eie et.
» conclave, dovranno impedire, che pag. 191 e seg. , per trattare dif-
« ne' seguenti cinque giorni s' im- fusamente di quante, e di quali
» bandisca la tavola de' Cardinali parti debba comporsi questo sol
» con piti di un solo piatto sì al piatto permesso.
*» desinare come alla cena ; e de-
M corsi questi cinque giorni, d'allo- Sesta legge.
» ra in poi non permelteianno lo-
" ro altro che pane , ed acqua » I Cardinali frattanto nulla
M sino a tanto che termineranno di » prendano dalla Camera aposto-
» fare V elezione ". » lica, o dalle sue rendite, le quali
Considerando Clemente VI, che » in tempo della sede vacante re-
tal rigore cagionava delle malattie M steranno in custodia di chi ne
ai Cardinali rinchiusi nel conclave, » avrà la commissione, persona di
lo moderò in parte colla costituzio- " fedeltà, ed integrità. Colla morte
ne Licet, loco citato, pag. 3i3, col « del Papa cessino tutti gli ufìizi
raccomandare a' Cardinali una mo- " ecclesiastici, e tribunali della cor-
derata frugalità nel vitto per tutto M te, fuorché il penitenziere mag-
" lezione ; se però convalescerà que- nella morte del Papa non potevano
» gli che n'è uscito, sia rimesso entrare in conclave, ma potevano beu
> in conclave, come pure i Cardi- essere eletti a sommi Pontefici. Pe-
« nali, che verranno dopo l' ingres- rò Eugenio IV, con bolla de' i5
" so de' primi, non potendo ninno novembre i43i, confermò tal di-
» fuori del conclave dare il voto sciplina, forse pei Cardinali da Mar-
>' per l'elezione. Oltre di che nem- tino V creati, e non pubblicati;
» meno potrà negare l'ingresso
si ma Pio V, considerando che la
s.
f' a' Cardinali, che sieuo censurati, chiusura della bocca fatta da? Pon-
» o scomunicati. Ninno può essere tefici ai novelli Cardinah, nel pri-
« dichiarato Pontefice, se nell'eleg- mo concistoro segreto cui essi in-
>' non avessero convenuto al-
gcilo tervenivano, non era che una sem-
» meno due delle tre parti de' sut- plice ceritnonia , con suo decreto
>' fragi dogli elettori. Non solamcn- concistoriale de' 26 gennaio 1571,
" te Cardinali, ancorché assenti
i tolse l' impedimento di entrare in
" dal conclave, ma qualunque al- conclave , e in esso votare ai Car-
» tro, che non v'abbia giusto ini- dinali, che avessero la bocca chiu-
" pedimento potrà essere eletto
,
sa. Alla morte di Benedetto XI, e
» nella maniera detta al Pontiii- nel conclave del i3o4, avendo il
>t calo ". Cardinal d'Inghilterra la bocca chiu-
JNel § III riporteremo vari esem- sa, il Cardinal decano coli' assenso
pi di Cardinali, che non giunsero di lutto il sagro Collegio gli per-
in tempo al conclave, trovando già mise r ingresso in conclave , e la
eseguita l' elezione. Dei Cardinali votazione. In forza poi del decreto
infermi, che uscirono dal conclave, di s. Pio V, per non dire di altri,
e che vi ritornarono, come di quelli il Cardinal Conti colla bocca chiu-
che morirono in conclave, e fuori sa entrò nel conclave del i5q2, e
di esso, si parlò ancora al volume votò per l'elezione di Clemente VIII,
Vili, pag. 190, col. 2 e seg. del ftìcendo altrettanto i sette Cardinali
Dizionario. Che l' ingresso in con- cieati da Clemente IX prima di
clave non negare a' Car-
si possa morire, anzi uno di essi gli successe
dinali soggetti a censure o scomu- col nome di Clemente X.
nicali, come dichiararono Pio IV , Per conto poi dei Cardinali, eletti
e Gregorio XV principalmente, coi Papi assenti dal conclave, 1' ultimo
relativi esempi, lo dicemmo al vo- e>empio fu Adriano VI, Floreaziy
lume X, pag. 17 del Dizionario, che trovavasi in Ispagna; come l'ul-
VII. Cardinali dcposù, ed esclusi timo Pijpa non decoriilo della di-
CON CON af-,)
giiità Caì'iliiializia , Cn UiLaiio VI. " sin interdetta, e privata della di-
Air arlicolo Porpora si dicono i » gnità vescovile ".
l';i[ii, che alla loro esaltazione non All'articolo Sede Vacante si di-
ne erano fregiati. Non è poi impe- ce cpiali provvidenze di sicurezza si
dimento al pontificato la Patria prendano in Roma, e nello stato
l^I fdi), l'oscura origine, la bassa Ponliiìcio durante il conclave.
condizione, e l'età, come dicesi al-
l'articolo Pontificato {^Fedi). Non è Decimaterza legge.
ognalmente impedimento al ponti-
lìcato l'aver professato l'eletto la » I Cardinali nell'affare dell' e-
» Morto il Pontefice fuori della >' Ninno de' sagri elettori, sotto
>f città, in cui risiedeva colb cu- » pena scomunica, potrà dire,
di
» ria, i Cardinali faranno il con- >' promettere, né pregare in veru-
" clave in quella città, nel cui ter- « na guisa gli altri Cardinali, per
» ritorio è morto ; ma se questa » piegarli alla loro intenzione sul-
» fosse interdetta, o ribelle, lo fa- " l'affare dell'elezione; anzi tutti i
tenuta nel primo marzo i5i2, colla volume IX pag. 16-2 del Dizio-
CON 267
nnrìo. Noteremo, che nel D'ano contestarsi con giuramento dai
di Roma, num. SSpo, del 1 740 >
medici, e da doversi altresì ap-
nel conclave per 1' elezione di Be- provare per mezzo de' segreti suf-
nedelto XIV , il sagro Collegio fragi dalla maggior parte dei
in alcuni giorni della stagione esti- Cardinali, ne usciranno, restino
Ta dispensò il clero romano di inabilitati all' elezione.
condursi processionai mente al con- " 4- L' eletto dai Cardinali, den-
clave del Vaticano. tro, o fuori del conclave, sarà
Queste adunque sono le leggi vero Papa.
fondamentali, che per lo stabili- « 5. Nella sede vacante i Car-
mento del conclave formò Grego- dinali non potranno disporre de-
rio X, ed a norma delle quali fu gli stati e dominii della Chiesa
ektto nel 1276 il suo successore Romana, né del danaro della Ca-
Innocenzo V, un giorno solo dopo mera apostolica, né spendere dei
l'ingresso de' Cardinali in concla- beni della santa Sede, se non fi-
« dne conclavisti, gl'infermi, o ca- » 29. Alle quali tutti sono ob-
55 gionevoli tre. 35 bligati.
5> 1 6. Questi siano approvati dai Altre provvidissime leggi pel buon
55 Cardinali. regolamento del conclave prescrisse
55 17. Nel conclave vi sieno un Gregorio XV a' i5 novembre 162 i,
>: sagrista, due maestri di cerimo- coll'autorità della costituzione Àe- 1
>: sola vivanda nella propria cel- " elezione deve essere di due delle
55 la.
55 tre parti degli elettori rinchiu-
55 21. I prelati, custodi del con- 55 si in conclave; e il voto proprio
5> clave, procurino, che da questo 55 per sé stesso nello scrutinio non
>, non si mandino, né si ricevano >5 numero.
s'include in questo
sia conforme a quella dell' !ic- •' zionc del Romano Pontefice ini
" 17. Si comanda circa l' ele- '» 2. Che la spesa dcll'esequ'e del
270 CON CON
>' defunto Pontefice non sorpasii ulteriore regolamento e legge , e
" la somma di diecimila ducati. perciò colla Jposlolatus of-
bolla
« 3. Che , l'atte 1' esequie , si ficiunt , data a* 4 ottobre 17 32,
« canti la messa dello Spiiito Sau- Bull. Rom. tomo XIII p. 3o2, e
.. to. sottoscritta da trentotto Cardinali
« 4- Finita questa, un chierico ne stabih altre utilissime, che com-
-•' colla croce papale precederà i pendiate qui riportiamo.
w Cardinali per l'ingresso nel concla- » I. Esorta i Cardinali a non
» ve, ed i Cardinali vi andranno col- " avere altro in vista per l'elezio-
« l'ordine seguente; prima i vescovi, >y ne del Pontefice, se non che la
» poi preti, in fine i diaconi.
i " gloria di Dio e l'accrescimento
» 5. Essendo entrati in concla- » della fede cattolica.
" ve, dopo i tre segni del campanel- » 2. Dichiara l'autorità de'Car-
»»lo, frapposta un'ora tra ciascun " dinali nella sede vacante, cioè non
" segno, ni uno più uscirà. » poter essi far grazia o giustizia,
" 6. Nel conclave si osservino « mutare la polizia della ciUà di
" le leggi prescritte da Pio IV. » Roma e dello stato, spende-
» 7. La mattina seguente all'in- » re il denaro della camera, pa-
•' gresso, dopo celebrata nella cap- M gare debiti, dare licenza per e-
•« pella Paolina la messa, e fatta « strarre il grano, giubilare gli uf-
» la comunione, i Cardinali proce- « fìziali, assolvere i rei, né dimi-
« dano all'altare dell'elezione. »» nuire ad essi le pene.
« 8. Si spiegano i tre modi di M 3. Il tesoriere generale dovrà
»j elezione, cioè per o ispirazione, M mostrare al nuovo Pontefice la
" sia acclamazione, per compro- M lista delle spese fatte nel con-
» messo, e per iscrutinio, del qua- « clave, e ne'giorni precedenti.
» le, e dell'accesso si espone la >* 4- 1^^ congregazione partico-
» forma, particolarmente dello scru- « lare de' tre Cardinali capi d'or-
" linio, di cui si assegnano otto at- » dine che termina ogni tre giorni,
» li cioè, portare le schedule, giu-
: M non fora cosa di rilievo senza
" rare, mettere le schedule nel ca- « l'approvazione della congregazio-
-•' lice, mischiare le schedule, nu- » ne generale di tutti Cardinali. i
-•'
merarle, pubblicare lo scrutinio » 5. I Cardinali confermino il
» ossia i voti, infilzare le schedu- « governatore di Roma, e gli altri
» le, e deporle separatamente. « ulliziali; se questi poi notabil-
Afiinchè poi le sopraddette bolle » mente lo deuìeritassero, in tal
di Pio IV, e Gregorio XV, insie- » caso sostituiscano altri
me col Cerimoniale di questo se- » 6. Venendo al conclave i le-
condo sul conclave, e sulla ponti- » gati delle provincie deWo stato
ficia elezione, avessero sempre più » ecclesiasticOj andranno in vece a
maggior forza, e vigore, Urbano » governarle i prelati vice-legati;
Vili confermò tutto a'28 gennaio » ma nel pubblicare gli editti, lo
1625, colla bolla ad Romani, Bull. « faranno in nome dei rispettivi
Rom. t. V. par. V. p. 897, pre- " legati
scrivendone l'esatta osservanza. iTut- « 7. Conferma la deputazione
tavolta sembrò a Clemente XII » Cardinah, che dovranno
de' tre
ancora esservi bisogno di qualclte > presiedere alla clausura del con-
CON CON 271
clave, e visitate le celle due vol- Roma. In vece commette, ed in
te la settimana. perpetuo stabilisce il governo del
» 8, Vieta di palesare i voti conclave nel maggiordomo pon-
degli scrutini, che dai Cardinali tificio prò tempore, al quale as-
costantemente sifanno due vol- segna, per tutto il tempo della
te al giorno. sede vacante, mille scudi al me-
« 9. Ordina la frugalità nel vitto se, col peso di dare la tavola
degli elettori ; stabilisce pel con- ogni mattina ai prelati, ed al-
clave sei maestri di cerimonie, tri custodi del conclave.
ed assegna il numero de' ser- » 17. Sopprime ancora come
venti. inutile l'ulìizio, che vi era di
" IO. Per la morte del Cardi- custode dei fonti d(d conclave.
nal penitenziere, e del camerlen- 5j 18. Vieta al camerlengo, al
go nella sede vacante, dopo tre tesoriere, e a' chierici di camera,
giorni i Cardinali eleggono per che nella sede vacante godano
voti il successore di essi, che du- emoliunento alcuno proveniente
rerà fino all' elezione del nuovo dai loro uffizi.
'•' i3. Nascendo in qualche dio- so il Bull. Rom. toni. XIII, pag.
cesiun negozio grave, che non 254j col quale principalmente di-
ammetta dilazione di provvedi- chiarò il salario, che si deve dare
mento, i Cardinali deputeranno agli uffiziali del conclave, ordinan-
una congregazione di alcuni di do eziandio che il medesimo chi-
loio, che vi diano opportuno ri- rografo fosse osservato come se
,
ve per cui possono avere il vo- antiche leggi per l'elezione del som-
to nell'elezione. mo Pontefice, e del conclave; ele-
» 26. Nel giorno seguente, ce- zione che a cagione degli avve-
lebrata la messa dello Spirito nimenti bisognava prontamente ef-
Santo, e recitata l'orazione de fettuare senza attendere a tutte le
eligendo Pontijìce, entrino tutti formalità, e solennità del conclave,
i Cardinali processioualmenle in dinnnuendo, ad arbitrio dei Cardi-
conclave, nel quale subito si leg- nali, anche la prescritta dilazione
\oi.. xy. 18
274 ^^^ CON
per celebrare le ese([nie novendiali. ce, ac literis elcctionem ipsam ca-
Piacconta il Novaes, nella vita di nonice jiireqiie confirniarenl , come
Pio VI, che un cameriere di mon- scrisse nella di lui vita Pandolfo
signor Caracciolo, maestro di came- di Pisa, presso il Muratori, Script.
ra del Papa, porlo tal bolla se- Rer. Ital. t. III. par. I, p. 4 18. 1
adempimento della sua legge, che stabilì che accadendo la sua morte
il conclave si tenesse nel palazzo da quel dì sino al primo giorno di
ove era morto Papa, ivi fu elet-
il scttembie ( mentre egli secondo al-
to il successore Innocenzo V. In cuni, meditava di fare ritorno in
Vitei'bo, ove lasciò di vivere Gio- Francia ) , i Cardinali che allora ,
vanni XXI, si esaltò Nicolò III, che fossero nella corte romana, ovvero
morendo in Soriano, luogo poco la maggior parte di essi, senza chia-
distante da quella città, in Viterbo mare, ne aspettare gli assenti, po-
ov'era rimasta la curia, venne elet- tessero eleggere alcun luogo conve-
to Martino IV, che mori in Peru- niente dentro o fuori di Roma, non
gia ; città che vide succedergli O- ostante la contraddizione della mi-
norio IV. JVel 1292 mori JNicoIò nor parte, e quivi creare il Ponte-
IV in Roma, ma diverse vicende fice per quella volta. Chi allora
costrinsero i Cardinali a passare in fosse eletto dalla maggior parte
Perugia, dove fu eletto Celestino ancorché la minore non vi accon-
\. Bonilàcio YIII venne dato in sentisse, fosse e si tenesse senza ve-
Napoli successore al medesimo Ce- rima eccezione per Pontefice, e pa-
lestino che liberamente pres-
V, store della santa romana ed uni-
so tal città avea rinunziato il pon- versale Chiesa. Sembra, che Grego-
tificato. A Benedetto XI poi, che rio XI non abbia affatto escluso
mori in Perugia, fu eletto per suc- qualche luogo fuori di Roma , per
cessore nell'anno i3o5 Clemente V, farvi il conclave, e l' elezione del
il quale trovandosi in Francia, co- Papa, ma l'escluse interamente il
restituìa Roma colla sua venuta la Nella stessa maniera, avendo Pio
residenza del Papa. IV in animo di andare al concilio
Ammalatosi Gregorio XI in Ro- di Trento, che allora si celebrava,
276 CON CON
dichiarò a' 22 settembre 1 56 r, me- signor Agostino Patrizi Picrolomi-
diante la bolla, Pnuhiilis patris fa- ni, vescovo di Pienza, e pubblicato
milias, etc., Bull, Rom. tom. IV, da monsignor Cristoforo Marcelli
parte II, p. 90, che l' elezione del vescovo di Corfù, ambedue maestri
Pontefice si debba fare in Roma di cerimonie nella cappella ponti-
solamente col conclave non già , ficia. Sacrar. Caer., dove al lib. I,
dov'è radunato il concilio, dove pe- § IO si legge: » et quamvis Ro-
rò la città di Roma non fosse dal « mani Pontificis electio ubicumque
Papa sottoposta all' interdetto , nel » Pontifex. decesserit ex Gregorii X,
qual caso il conclave dovrebbe farsi « et Clementis V decretis et insti
in Orvieto, o in Perugia. Quando « tutis celebrari debeat, tamen
poi queste città avessero ancora » quia frequenter B.omae, ubi ple-
l' interdetto, o fosseio ribellate alla 53 rumque agit, et auditores causa-
Chiesa romana , il conclave si do- M rum Pontifice
, absente , linqui
vrebbe fare dove lo stabilisse la « consuevere, et in palatio aposto-
maggior parte de' Cardinali dai , » lieo apud s. Petrum haberi so-
quali soli, non dal concilio , si do- » let utpote in peculiari , et pro-
vesse effettuare l'elezione, osservan- » pria sede, conclave ( ita enim ho-
do le bolle di Gregorio X e di ,
» die appellant, ubi Patres prò ele-
Clemente V. Così pure dovendo " elione includuutur) in ipso apo-
Clemente Vili partire per Ferrala » stolico palatio designabimus. Is
a prenderne il possesso dopo la , » locus continet aulas superiores
morte del duca Alfonso II d'Esle, » duas. . . . i e così va facendo la
nel quale essendo finita l'investitu- descrizione del conclave Vaticano ,
ra di quel feudo, ritornava il feu- che noi faremo al § V. Tutta volta non
do medesimo alla santa Sede, con mancano esempi dell'essersi fatta in
bolla de' 3o marzo 1398, Hunia- Roma l'elezione Pontificia, in con-
nne vitae, presso il Bull. Rom. t. clave fabbricato fuori del palazzo
V, part. 210, determinò che
Il, p. Vaticano, come accade neh' ele-
nel caso della sua morte, prima di zione di Eugenio IV nel i43i> e
ritornare in Roma, in questa città del successore Nicolò V nel i4Ì7J
solamente si dovesse tenere il con- per le quali si fece il conclave nel
clave per r elezione del suo succes- convento de' domenicani della chie-
sore, come se egli fosse morto in sa di s. Maria sopra Minerva nel
Roma, dove lasciava la curia Pon- modo, e per le ragioni che si dis-
tificia. sero alvolume XII, pag. i/\6 del
Dovendosi fare in Pi.oma l' ele- Dizionario^ e per quanto racconta
zione de' Pontefici , devesi fare il monsignor Giorgi nella Fila di
conclave nel palazzo Valicano, ove, Nicolò i447j ^- 2. An-
F, ad an.
secondo le leggi di Gregorio ,
X zi, per morte di Pio II, e per mor-
pieni voti stabili, che dentro di es- glio, come attesta Giordano, auto-
so si tenesse il conclave, come si re contemporaneo, piesso il Rinal-
legge nel Diario di Roma, n. 67. di, ma mori passati trenta-
egli
Ne usci eletto Leone XII, che mo- nove giorni. Nel medesimo giorno,
rendo poi nel palazzo Vaticano nel in cui venne eletto Giovanni XXF,
§ in. Notizie sulle altre leggi del morte di lui, gli otto Cardinali di
Conclave, e uolizie dei piìi celebri cui componevasi il sagro Collegio
Conclavi j ed altro che li ri- aveano fatto trascorrere due niesi
guarda. di sede vacante , senza accordarsi
nella scelta del nuovo Papa, il per-
Dopo avere Gregorio X, nel con- chè, i viteibesi disgustati di tal in-
cilio generale di Lione II, il più dugio, rinchiusero i sagri elettori
numeroso pei padri intervenuti, or- nel palazzo della città , e con tut-
dinate e stabilite le provvide leggi tociò Nicolò III nonvenne eletto
pel conclave, e di averne dichiara- se non dopo sei mesi, ed otto giorni
to custode per l' osservanza della di sede vacante.
clausura Luca Savelli nobile roma- Morto Nicolò III a Soriano in ,
quale subito dopo la sua esaltazio- IV, a' 22 febbraio 1281. Passato
CON CON 279
questi a miglior vita a' 28 marzo gorlo X. IMosso adunque Celestino
j 285, e celebrate l'esequie per tre V dalla lunga sede vacante, che
giorni solamente, nel primo di apri- avea preceduto la sua assunzione
le i Cardinali, senza rinchiudersi in al pontificato, e persuaso di essere
conclave , con vm solo
concorsero utilissima la costituzione di Grego-
scrutinio concordemente nell'esalta- rio X
a porgere rimedio alla fatale
le Onorio IV, Savellì. Essendo que- lunga vacanza della Sede , subito
sti morto in s. Sabina sul monte dopo la sua elezione volle ratifi-
Aventino, dove avea fatta continua carla,confermando le leggi nella
residenza colla curia , i Cardinali medesima contenute, con tre bolle,
in osservanza della prima legge di che a questo fine pubblicò la pri- ;
pontifìcio palazzo, per dare il capo Quia in futurnm, data a' 28 set-
alla Chiesa universale; ma essendo tembre 1294; la seconda in s. Ger-
essi maltrattati da quell'aria, trop- mano, Pridcm, data a' 27 ottobre
po soggetta a' venti australi , ab- 1294; e la terza in Napoli, Con-
Jjandonato il monte Aventino , si stitnlionem, de' io dicembre 1294;
ritirarono a prendere aria salubre, tutte e tre presso il Rinaldi, Ap-
differendo a miglior tempo l'elezio- pcnd. tom. XIV, p. 633. e seg.
ne. Cessata poi col freddo dell' in- CoU'autorità di esse furono da Ce-
Terno 1"
epidemia, ritornarono allo lestino V ristabilite le rigorose leg-
stesso luogo, dove, con voti con- gi del conclave da Gregorio pre- X
cordi, elessero Nicolò IV a' 2 2 feb- scritte; per cui non ebbero più
braio 1288, dopo dieci mesi, e luogo le lunghe sedi vacanti per
diciotto giorni di sede vacante. Que- l'elezione pontificia. Queste costitu-
sto fu primo conclave, che si ten-
il zioni di Celestino V, che pienamen-
ne in Eoma dopo le leggi di Gre- te ristabilii'ono quella di Gregorio
gorio X. X, furono confermate dal suo suc-
Passato Nicolò IV al riposo eter- cessore Bonifacio Vili, che le fece
no a' 4 aprile 1292, i Cardinali registrare nel VI libro delle Decre-
poco si curarono della reclusione tali, lib. I, tit. V, cap. 3.
V ; ciò che senza dubbio provenne Pagi, Brevìar. BR. in gesl. PP.
dal non essere osservato il salutare vita Bonif. Vili, n. i ed il Ca- :
dopo la rinunzia del pontificato fat- trambi uffiziali della corte romana,
ta solennemente da Celestino V in e deputati dal conclave, i quali
Castelnuovo, ivi dopo nove giorni giunsero a Bordeaux ai 22 luglio;
entrarono i Cardinali in conclave, per lo che Clemente V avendo
e subilo nel seguente concordemen- prestato il suo consenso, col quale
te si dichiararono per Bonifacio atto si compie la canonica elezio-
Vlir. Da Celestino V adunque, e ne, incominciò a vestire, e a pro-
da Bonifacio Vili riprese la costi- cedere da Papa. Se non che lungi
tuzione di Gregorio X quel vigore, dal recarsi a Perugia per incoro-
che più non aveva dopo la sospen- narsi come gli avevano scritto i
,
nel seguente giorno Bcnedelto XI, poteva dal sagro Collegio modifi-
con im solo scrutinio, siccome egli care, correggere, e mutare, condan-
stesso scrisse nella lettera enciclica nò questa sentenza, dichiarando nel
della sua creazione, che fu la pri- i3o8 nullo tultociò che essi vi fa-
ma che seguì nel conclave Vatica- ed inoltre lo confermò di
cessero,
no dopo le leggi di Gregorio X. nuovo colla Clementina iVé Roma-
La stessa osservanza della costi- ni, 2 Elevi., lib. I lil. 3, data nel
tuzione Gregoriana si praticò dai concilio generale XV di Vienna in
Cnrdinali dopo la morte di Bene- Francia celebrato nel i3ii.
detto XI, seguita nel convento dei Linguadoca morì Clemen-
Nella
domenicani di Perugia ai 7 luglio te V, per cui i Cardinali fecero il
i3o4 per l'elezione dell'a'^sente Clc- conclave in Carpcntrasso [Fedi),
mcnie.V{Vcdi), che si clfctluò nel con quegli avvenimenti che a tale
modo che dicen)mo a quel!' artico- articolo si narrano insieme all'iu-
lo, ed ai i3o5, ch'era la
5 giugno ceuilio del conclave, per cui furono
vigilia di Pentecoste. A Bordeaux, costretti i Cardinali uscirne per
l'elelto ricevette la notizia, che da un' apertiu'a operata nel muro.
semplice arcivescovo di quella dio- Poscia i Cardinali dispersi furono
cesi, era stato innalzato alla vene- costretti ad entiare nel conclave,
randa cattedra del principe degli che si tenne nel convento de' do-
Apostoli. Tuttavolta volle continua- menicani di Lione, dove dopo qua-
re a trattarsi da arcivescovo finché ranta giorni, e la sede vacante di
non ebbe il decreto di sua elezio- quasi ventino ve mesi, fu eletto Gio-
ne, che il sagro Collegio gli man- vanni XXII a" 28 giugno i3i6. Il
CON CON 281
primo òe cinque conclavi tenuti in pubblicarono in
all' arrivo di lui
zione sino al secolo corrente a te- Provvidenza divina nei suoi eter-
nere il conclave nel palazzo Vati- ni consigli avea preordinato. Sulla
cano, dove fu eletto Calisto HI, forma poi di questo conclave, non
dopo che un veemente discorso fat- riuscirà discaro l'apprenderla dal
to in conclave, dal Cardinal Alano suddetto Burcardo. " Fu fatto il con-
de Cetivo, gettò a terra il partito » clave, dice egli, nel palazzo del
che voleva innalzare il Cardinal « Papa a s. Pietro, nel quale si
Bessarione. Come dice il Burcar- » serrarono due sale, e (\ue cap-
do, fu annunziata al popolo l'ele- M pelle, nella maggiore si fecero die-
zione di Calisto III, dalla solita fi- 5» ci camere, dove gì' illusti issimi
nestra del conclave. Quindi nel 5> Cardinali avessero a mangiare, e
conclave del 14^8 gli fu dato a » dormire; la minore, che è detta
successore Pio If, cioè nell'atto del- " la cappella di s, JNicolò , fu ri-
l'accesso come Calisto 111, siccome •> servata per l'elezione del sommo
lo stesso Pio li, già Enea Silvio » Pontefice, tutte le altre per ri-
corsero ad adorarlo. Allora il Car- per Paolo II, e diciotfo pel prede-
dinal Piccolomini proruppe in un cessore Sisto IV. Innocenzo Vili
dirotto pianto, ed avendogli detto confermò i capitoli formati nel suo
un Cardinale, che anzi doveva ral- conclave, e giurati per l'osservan-
legrarsi, rispose: Laetari tanto fa- za, beneficò quelli che concorsero
stigio imperii ilU possunt, qui la- alla sua esaltazione, facendo gene-
non cogitarent.
boìvs, et pericula rale di s. Chiesa il fratello del
Pio II mori nel i^^i J'^ Anco- Cardinal Giuliano della Rovere:
na a'i4 agosto, ed il suo cadave- donò al Cardinal Colonna venti-
re fu portato in Roma dai Cardi- cinque mila scudi, al Cardinal Sa-
nali ch'erano compagnia, ein sua velli feudo di Monticelli, al Car-
il
nei palazzo Vaticano nel solito con- dinal d'Aragona, figlio del re di Na-
clave, e nel pi-imo scrutinio con poli, diede Pontecorvo, e il suo pa-
singolare ammirazione di tutti a'3o lazzo, ed al Cardinal di Parma la
di detto mese venne eletto Paolo villa della Magliana.
II. Il conclave non si fece in An- Nel conclave per l'elezione di
cona perché incomodava ai Cardi- Alessandro VI
trovavano venti-
si
ai'cani consigli della divina Provvi- chiuso ad ore 23, quindi alle tre
denza, ed inesorabile giustizia, giac- ore di notte "vi entrò il Cardinal
che quelli che diedero il voto per Adriano ch'era assente. Per opera
siiFatte condizioni, tutti soggiacquero de'Cardinali più giovani venne elet-
oppressi dalle calamità, dal carcere, to Leone X ; ed il Cardinal Alfon-
e dallo spoglio di quanto possede- so Pelrucci annunziò al popolo la
vano, a cagione principalmente del- elezione con queste parole: Ponlifì-
la rapacità del noto duca Valenti- hahtinus Leonein X, oc vigeant
cc'in
il Cardinal Salerno uscì per malat- " to anno uscì infermo dal con-
tia dal conclave, e solo vi rientrò il » clave il Cardinal Ottoboni deca-
giorno avanti alla elezione d' Inno- » no del sagro Collegio, e nel sus-
cenzo XIII ; ed al volume XIII, p.
'» seguente giorno 28 del medesi-
25 1 e 252 del Dizionario, ripor- " mo, cessò di vivere e gli successe
tansi alcune notizie risguardanti le » per decano dello stesso sagro
onorificenze, e l'autorità del ma- >> Cardinal Ruffo. 1°. Ai
Collegio il
in perpetuo governatore del concla- -•' agosto 1740 fLi a pieni voti eletto
ve il prelato maggiordomo prò tem- ') in sommo Pontefice il Cardinal
pore, passò in questo tal giurisdizio- " Prospero Lambertini arcivescovo
ne nella sede vacante, e pel primo >» di Bologna sua patria il quale ,
giunse nella città Pietio Leopoldo meo Cassoni. Morto Pio VI in Va-
I gran duca di Toscana, per cui il lenza di Francia si tenne il con-
sagro Collegio gli mandò col mezzo clave nel monistero di s. Giorgio
CON CON 291
<le' monaci lienecletlini in Venezia, Pontefici, avendo goduto quaran-
in cui si raccliiusero trenlaquattro tatre anni la dignità cardinalizia.
dei quarantacinque Cardinali viven- Jacopo Colonna fu a sei conclavi,
ti, dai quali dopo sei mesi, e quin- restando escluso da quelli per
dici giorni di sede vacante, e tre morte di Bonifacio VIII, e Be-
mesi e giorni quattordici di con- nedetto XI per le censure fulmi-
clave fu eletto a' i4 marzo 1800 nategli dal primo, e fu per qua-
Pio VII. 1 Diari di Roma di ranta anni Cardinale.
quell'anno, e il Cancellieri ne' suoi Napoleone Orsini coronò tre Pa-
Possessi fanno la storia di quel pi, concorse all'elezione di sette,
conclave. Quella poi de' successi vi e per cinquantaquattro anni ap-
per morte di Pio YII, di Leone partenne al sagro Collegio.
XII, e di Pio Vili, l'abbiamo dai Jacopo Gaeta/li Stefaneschi si recò
medesimi Diari di Roma. Neil' o- a cinque conclavi , e visse nella
dieino pontificato, e nell'anno i833 dignità quarantotto anni.
il pielato maggiordomo Patrizi, ora Angelo Maria da Sommariva fu
Cardinale, pubblicò Regole , e
le a sette conclavi, morì decano del
disposizioni sulla custodia e con- sagro Collegio, di cui per quaran-
sen'azioìie dell' archivio de' maestri ta anni aveva fatto parte.
di cerimonie pontijicie , e per l'e- Gianlodovico Milano godette cin-
strazione delle carte del loro ar- quantadue anni il Cardinalato.
cliivio in tempo di conclave. Alessandro Farnese fu Cardinale
quarant'anni, si x'ecò a sette con-
§ IV. Elenco de' Cardinali che vis- clavi, neir ultimo de' quali nel
sero assai, ed inter\>ennero a molti i534 divenne Paolo 111.
conclavi, l'età de' cfuali con altre Francesco Pisani, ne' cinquantatie
relative notizie sono alle loro bio- anni del suo Cardinalato, coronò
grafie. due Papi, e si trovò ad otto con-
clavi.
Dopo cinquanta anni di cardinalato Alessandro Farnese visse cintjuan-
Sindagero o Ruggiero di Mayen- tatre anni colla porpora , moil
1046 fu eletto Papa
dorf, nel decano del sagro Collegio, dopo
col nome di Clemente II. aver fatto parte di sette concla-
Giacinto Bohò Orsini, dopo sessan- vi, e con grande influenza.
cano del sagro Collegio vi ap- , Carlo de Medici come primo dia-
partenne Irentanove anni, e die- cono coi'onò Innocenzo X, diven-
de il voto in otto conclavi. ne decano de' Cardinali , visse
scegliere in B.oma per adunarsi in conduce alla sala regia, per dove
conclave luogo che fosse creduto
il entravano, o uscivano i Cai'dinali
da essi più opportuno, pure riputan- e i conclavisti, dopo chiuso il con-
do il piti adatto il palazzo Vatica- clave. Quella con porta scri'avasi
no abitato dai Pontefici, e nel qua- quattro chiavi due chiavi ester- : le
delle monache, ed esse servirono per to di legno, che eiigevasi vicino al-
uitrodurvi il cibo, ed ogni cosa occor- la statua di s. Paolo, appiè della
rente ai Cardinali e ai conclavisti. scalinata della basilica. Presso al
Due stavano a ca-
di queste ruote detto casotto ve n' era un altro pcgli
po della scala regia, ed erano cu- alabardieri, e carabinieri svizzeri coi
stodite dai conservatori di Roma proprii uiìlziali. Dall'altro lato verso
in uno al priore de'caporioni, e dai il palazzo del s. oflizio, avevano il
altre formavansi dal lato del cor- li soldatesche erano sull'angolo del
tile di Belvedere assistite dai pa-
,
muraglione di Castel s. Angelo, e
de Grassis, nel conclave per morte del borgo nuovo, eravi la squadra
di Giulio II, come attesta il Ca- de'birri col bargello di Roma; quin-
talani, Commentar, in Caeremon. di, oltre le milizie urbane v'aveano
S. R. E. pag. II. num. 8. Alla quelle dette dei rossi, e dei corsi, che
porta poi d'ingresso al conclave e- vegliavano alla quiete della città.
tli andare al Vaticano, senza il segna- cortile detto degli svizzeri, ove es-
era collocato in altre stanze del pa- non avendo più luogo l'erezione
lazzo apostolico un distaccc\mento delle celle nel modo di (pielle del con-
C02i CON ^99
clave Vaticano, servendo di celle le orazione prò eligendo^ ma dipoi il
Prima
ne' loro pala7zi. si entrava in Prrces tempore sedis i'acanlis in
conclave subito dopo la messa del- coìulavi recilandae. Il libretto con-
lo Spirito Santo, e la recita dell.i tiene il detto inno, i versetti, e le
3oo CON CON
orazioni da recitarsi poi dal Cardi- ramento di fedeltii i conservatori di
nal decano, ec, in uno alle Preccs Roma, col priore de' capo-rioni, il
bande musicali delle milizie, il sa- e quattro gli altri. Giunti i Cardi-
gro Collegio entrato nel palazzo nali nella cella, depongono la cap-
apnslolico, per la scala regia va pa e il rocchetto , ed in sottana,
nella cappella Paolina, la cui de- fascia, mozzetta e berretta cardi-
scrizione si trova a pag. 1 38 del nalizia nella migliore camera rice-
volume Vili del Dizionario. Ivi il vono in piedi le visite del corpo
Cardinal decano, dopo la recita del- diplomatico, della prelatura, della
le orazioni, con breve discorso esor- nobiltà sì romana che estera, e di
ta i Cardinali suoi colleglli per altri personaggi. I servitori colle
l'ottima, e sollecita elezione del pa- torcie accese sono schierati fuori
store della Chiesa universale. Indi della cella, ed accompagnano alla
si leggono ad alta voce le costitu- cella più vicina con due sole tor-
zioni pontifìcie sul conclave, ed e- cie, gli ambasciatori e ministri este-
panno o seta nera, secondo le sta- del corpo, venendo beneficala quella
gioni (che è il vestiario degli al- guardia nobile, la quale stette alla
ti-i cerimonieri, dei conclavisti , dei cella del Cardinale, che poi venne
medici, chirurgo, ed aiutanti del esaltato al triregno.
segretario del sagro Collegio, che Nella seguente mattina, primo
usano in conclave , mentie i con- giorno del conclave, quattro ore
clavisti cameiùeri de' Cardinali ve- circa avanti mezzodì, 1 ultimo mae-
stono l'abito corto di nero) suo- stro di cerimonie suona il campa-
na avanti le celle per la pri- nello avanti ogni cella affine di av-
ma volta il campanello ,
per av- vertire i Cardinali di prepararsi per
vertire gli estranei esser d'uopo che andare in cappella fa altrettanto do- ;
ficio, il quale viene prima levato, primo baldacchino dalla parte del
ed il pavimento si cuopre di pan- vangelo dell'altare; lo seguono gli
no verde. L'arazzo dell'altare rap- altri Cardinah vescovi suburbicarii, i
presenta la discesa dello Spiiilo Cardinali preti , e i Cardinali dia-
Santo, e viene sovrastato da bai- coni, rimanendo il primo di que-
dacchino paonazzo. Il paliotto è ^^^ a coniu epistolae ; laon-
ultimi
sempre rosso con licami d'oro: le Je quadrato circonda l'altare,
il
pria cella coi conclavisti, che sem- lizie, che si adunano nella sede
pre li attendono nella sala ducale, vacante ec, de' capi d' ordine in
altri deponendo la croccia e la bei*- conclave ec, ove si parla pure delle
retta, e preso il cappello rosso, e, altre, che i Cardinali tengono nello
se è inverno, il Terraiuolo paonazzo, stesso conclave. Nella medesima se-
si recano a passeggiare nel cortile ra gli scopatori, ed artisti del con-
detto degli svizzeri, o nei due cor- clave prestano nelle mani dei tre
ridoi, ed altri incominciano a fare Cardinali deputati al governo di
le reciproche visite di complimento esso, il giuramento in ginocchio,
ai colleghi , in compagnia di uno di non rivelare agli esterni ciò che
o di due conclavisti , i quali por- avessero inteso, o veduto risguar-
tano la nota stampata dei Cardi- dante l' elezione del nuovo Pa-
che abitano per
nali, e delle celle, pa, portando ad ognuno il primo
ordine numerico, afiine di rinvenir- cerimoniere il libro de'santi evan-
le.I Cardinali infermi, o di età de- geli, ed il Crocefisso annesso allo
crepita, come il Cardinal Firi'ao, stesso libro. In questo medesimo
che in età di anni novantatre si giorno, e nel seguente, i conclavisti
recò al conclave del 1829, non po- sono invitati a recarsi nella cappel-
tendo restituire le visite, mandano la Paolina,per prestare nelle ma-
in vece ad ogni Cardinale un bi- ni di detti Cardinali egual giura-
glietto di visita. mento, leggendone ad alta voce il
Il Cardinale, che riceve la visita, primo cerimoniere la formula egua-
è vestito come il visitando, cioè di le a quella letta ai precedenti in
sottana, fascia, e mozzetta può ri- ;
italiano. Quindi il detto cerimonie-
cevere piti Cardinali insieme, e può re chiama ad uno ad uno i con-
trattarli di bevai\de, come caffè, clavisti, che rispondono: adsum, ed
clavista cameriere del visitato, con li, toccandolo colla mano destra in
due candellieri con candele accese segno di giurare. Prestano adun-
li accompagna sulla porta della cel- que il giuramento il p. confessore
la. Le visite in progresso ti fanno del conclave, i medici, il chirurgo,
reciprocamente dai Cardinali, anzi in i sacerdoti, non che i camerieri
qualche cella talvolta se ne uniscono conclavisti, gli speziali, i due aiu-
diversi per trattare sull'elezione. Ri- tanti del segretario della segreteria
correndo nel conclave le feste del del sagro Collegio, il p. sottosagri-
grandi, che sono l'insegna propria conclave nel palazzo vaticano, non
del maresciallo del conclave, e pen- si poteva andare alla Città Leoni'
denti dai due lati della targa. na, ossia regione di Borgo, ove il
I conservatori fìmno di Roma Vaticano ritrovasi, senza presentale
coniare medciglie d'argento, e mi- tali segnali e medaglie all'imboc-
stura bianca, nelle quali si vede da catura del ponte s. Angelo, ed al-
un Iato lo stemma del senato e le imboccature de' ponti, che dan-
mattina del giorno, nel quale deve quale corrisponde nelle camere del
entrare in conclave, si reca a vi- maresciallo, per dargli il segno, che
sitare la basilica vaticana con due i Cardinali sono pronti a ricevere
carrozze, vestito di sottana, fascia, quello, o quelli, che debbono entra-
rocchetto, e mozzetta, col seguito re in conclave. E qui noteremo che
della sua corte, vestendo il cau- questo campanello si suona ancora
datario tutto di nero. Nel giorno dal Cardinal decano al maresciallo,
poi dopo pranzo il Cardinale si se qualche bisogno o circostanza lo
unisce ad altro, debba en-
che vi esigesse, ed allora subito il mare-
trare, se vi è; quindi si conduce al sciallo si presenta allo sportello del-
palazzo Quirinale con due carrozze la porta del conclave.
vestito come sopra; cos\ anche il Inteso adunque dal maresciallo
caudatario, mentre il conclavista il segnale, che il .sagro Collegio
prete assumerà la ziramarra, e il è pronto a ricevere il Cardinale
ferraiuolone di seta nera, ed il o i Cardinali forestieri , si avvia
conclavista cameriere il suo abito con questi e , coi loro seguiti alla
corto nero consueto, col ferraiuolo- porta del conclave, la cui serrata-
ne di seta nera i servitori ince-
; la interna apre con chiave il Car-
deranno a piedi intorno alla car- dinal camerlengo, dopo che il pri-
rozza, che verrà preceduta da al- mo cerimoniere con chiave ha a-
tro servitore coU'ombrellino, e il perto la cancellata di legno, che
decano va allo sportello destro. gli sta davanti. Quindi il marescial-
Arrivato il Cardinale alla l'esi- lo colla sua chiave apre la serra-
denza del maresciallo del conclave, tura esterna della porta, e senza
viene dal medesimo e dalla sua entrarvi introduce il Cardinale, o i
Cardinali forestieri, i quali sono ri- faranno allora le visite. All'occi-
cevuti dai tre Cardinali capi di sione poi dell'ingresso di qualciie
ordine dal Cardinal
, decano e Cardinale in entrano
conclave, vi
dal Cardinal camerlengo. Quindi anco conclavisti, servi, o inservien-
i
decano sono condotti alla propria meno quelli ai quali l'Ordine reli-
gli ambasciatori prima del conclave, sata pel giorno di luned'i q marzo
e nel conclave; laonde per dare i82f) alle ore ventidue e mezzo, e
un' idea della formahtà, e solennità dopo lo scrutinio pomeridiano, Tarn-
3i2 CON CON
lìMsciatoie fece precorrere la parteci- .Seguivano quindi altre quaftiri
pazione, e gì' invili soliti a farsi in bellissime carrozze dell' ambascialo-
questi casi; cioè ai Cardinali, al cor- re, nelle quali stavano il conte di
po diplomatico, ai principi, alla pri- Ohms segretario d'ambasciata, il
Per tanto verso le ore ventuna una di queste carrozze avevano pre-
di detto giorno l'ambasciatore ven- so posto il marchese Filippo Sacri-
ne complimentato dai maestri di panti, ed il cav. Fidanza, maestri
camera di tutti Cardinali, dal coi-
i di camera dell' ambasciata.
])o diplomatico, dei principi ed al- Poscia seguivano le carrozze di
ili signoii romani, e di altri per- tutti i Cardinali presenti in Roma,
sonaggi distinti, dopo di che prin- che per una particolare e gentile di-
cipiò a partire il treno e corteggio mostrazione tanto verso l' impera-
dal palazzo di Venezia, residenza dcl- tore, quanto pel suo rappresentante,
1 ambasciatore, coU'ordine seguente. avevano ordinalo ai loro maestri
Aprivasi il corteggio da un drap- di camera di far corteggio, ai quali
pello di dragoni pontificii a cavallo, si unirono quelli del corpo diplo-
quindi andava nella propria carroz- matico, di vari principi, e ragguar-
za, con quattro staffieri a piedi il devoli personaggi di R.oma colle
barone di Gennotte, .segretario di rispettive carrozze, ascendenti a più
questa straoi'dinnria ambasciata, por- di sessanta. Chiudeva il corteggio
t.indo le lettere delFimperatore Fran- un altro drappello di dragoni a ca-
<esco I. Veniva poi, preceduta dalle vallo.
insegne proprie degli ambasciatori, Giunto l'ambasciatore al palazzo
la ove stava il conte di
carrozza Quirinale in mezzo agli onori mi-
,
nai vescovo capo d'ordine è quello nunzio il discorso. Talvolta gli am-
ebe sempre pronunzia le risposte basciatori dopo essere stati al con-
ciò che anticamente faceva il Car- clave Vaticano, passavano a visitare
dinal decano; che presso a poco il la contigua basilica di s. Pietro. Le
cerimoniale descritto, e le formalità lettere del re di Spagna sono scritte
praticate sono le medesime s\ per in due lingue, in ispagnuolo quella
parte de' Cardinali, che per quelle lesponsiva alla partecipazione della
Dai Diari
degli altri ambasciatori. morte dell'ultimo Papa, ed in la-
di Roma
sempre si pubblicano colla lino quella colla quale dichiarasi
stampa, ed anche a parte i discorsi chi è l'ambasciatore al conclave;
degli ambasciatori, e le risposte dei ma il discorso dell'ambasciatore suo-
Cardinali vescovi suburbicarii , che le idioma spagnuolo.
essere in
sono tutte le volte i primi dei tre Anticamente CardinaH non man- i
avente ai lati ambedue si pone a dinal diacono, con sonora voce an-
sedere sulla sedia pontificale posta nunzia al popolo il desiderato av-
CON CON 3i7
vcuimento, con queste parole, die te, molti prehiti, nobili famigliari
bacio del piede. Indi si apre la clau- Cardinali prestano al nuovo Pon-
sura del conclave, e si recano a tefice nella cappella Sistina e ,
cia, come delle successive fuuzio- no due scudi al giorno per tutto
ni, si volume Vili, pag.
tratta al il tempo del conclave, insieme ad
i5o.e Dizionario. Quei
seg. del una propina, che si dà ad essi da
Cardinali, che non possono recarsi ogni Cardinale, mentre gli altri ce-
al conclave, scrivono al Papa lette- Timonieri finiscono venticinque scu-
re ubhidienziali riconoscendolo pa- di il mese. Ma dei profitti dei Ge-
store della Chiesa universale, di- rimonieri, privilegi, ed altro , nou
chiarando la loro riconoscenza al che di quelli riguardanti i concia-
sagre Collegio, per avere fatta ot- \isli, ed appartenenti agli addetti
lima scelta, ringraziando Dio di al conclave, si fa parola all'artico-
aveie dato a' Cardinali lume per lo Conclavisti. Al segretario del
procedere all' elezione secondo il sagro Collegio sono condonati i mo-
cuor suo, ringraziando lo slesso bili, e le suppellettili delle sue ca-
Papa di avere ad essi partecipata mere. Oltre a ciò il nuovo Ponte-
la sua esaltazione, mostrando dis- fice concede ai primi sei Cardinali
piacere per non avervi potuto con- vescovi suburbicari. ed ai primi sei
correre, ed umiliandosi ai piedi del Cardinali dell'ordine de' preti, di
Pontefice, li baciano collo spirito, nominare, e presentare dodici pa-
ed implorano l'apostolica benedizio- rafrenieri per ammetterli al suo
ne. I Cardinali poi elettori, appena Prima lo stesso nuovo Pa-
servigio.
seguita la elezione, depongono lui- pa concedeva scudi cinquecento ai
li i segni di duolo, e riprendono primi cinque Cardinali diaconi, per-
ii sistema, che tenevano prima che li dividessero cento scudi per
del conclave, e della sede vacante cadauno ad altrettanti loro fami-
nel colore e nella qualità delle gliari ; ma di questo argomento
vesti, come anche in altre par- diffusamente si tratta agli articoh
ticolarità, di cui si parla ai rela- Famiglia Pontifìcia [Vedi), e Fa-
tivi articoli. Quei Cardinali, che miglìe de Cardinali (Fedi). In quan-
nell entrare in conclave ei'ano in lo alle spese, quelle del funerale
(orruccio per morte di qualche slret- ascendono a circa ventimila scmli,
to congiunto^ all'uscire da esso lo ri- quelle del conclave a circa settan-
prendono, contando il tempo trascor- tami'.a scudi, e quelle della coro-
socouie se lo avessero portato. Sol qui nazione a circa trentacinque mila
noteremo, che ora per corruccio dei scudi. Però le spese del conclave
Cardinali s'intende soltanto quello sono in ragione della sua durata,
che portano i loro famigliari di li- e quella della coronazione del nuo-
vrea. Sebbene, quando tocca loro vo Papa in proporzione delle elar-
assumere la livrea di gala, il de- gizioni, eh' egli fa dispensare in si
SMCR
fioroni Gaetano,
,
1802-1883.
Dizionario di erudizione
storie o-ecclesiastica
AFK-9455 (awsk)