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Paola Vidulli

Non ti amer per sempre

Il passato e il futuro delle relazioni per orientarsi nel caos dellamore.


Con selezione di film per una didattica dei sentimenti e cineterapia della coppia.

Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dallart. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 638. Le riproduzioni per finalit di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da AIDRO, corso di Porta Romana n. 108, 20122 Milano, e-mail segreteria@aidro.it e sito web www.aidro.org

Copertina e impaginazione di Dario Marongiu Copyright 2008 Via Conservatorio, 30 - 20122 Milano ISBN 978-88-488-0700-5

Indice
Prefazione..................................................................................................................... pag. 9

PARTE PRIMA

Scene da un matrimonio: la situazione e le dinamiche attuali 1. Coppie scoppiate.................................................................................................... pag. 2. Le fasi del rapporto attuale: gioco, commedia, dramma........................................... 2.1 Lidillio................... 2.2 Linizio della crisi.................. 2.3 La frattura................. 3. La valvola di sfogo: il tradimento, una realt in evoluzione.................... 4. La gelosia: un retaggio del passato da cui emanciparsi.................. 5. La separazione...................

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PARTE SECONDA

La crisi di coppia allinterno dei processi innescati dallemancipazione femminile e i nuovi paradigmi del rapporto di coppia 1. Perch cambiare il punto di vista: dal microcosmo delle relazioni al macrocosmo pag. 87 dellevoluzione in atto............................................................................................... 95 2. Crisi ed evoluzione dei ruoli: verso nuovi prototipi umani................... 105 3. La guerra sfinita: necessario un disarmo.................... 119 4. I diversi stadi della sessualit.................. 127 5. Ripartire da s: se cambi te stesso cambi il mondo.................... 133 6. La stagnazione attuale.................. 141 7. Le nuove coppie: insieme liberi................... 153 8. Per concludere................... Appendice: Selezione di film per Cineterapia............................. pag. 164 209 Indice dei film per argomento.......................................................................................... 215 Indice dei film................................................................................................................... 219 Bibliografia..............
Il libro va letto da soli o in gruppi di discussione abbinando ad ogni capitolo la visione dei film evidenziati in neretto nellindice per argomento. Approfondimenti individuali possono essere fatti tramite la visione degli altri film indicati.

Alle mie figlie Agnese e Camilla

Prefazione Lampiezza dellattuale malessere vissuto internamente alla famiglia quotidianamente documentato sulle pagine dei giornali dal numero di omicidi e suicidi a sfondo passionale, dai maltrattamenti verso il coniuge o verso i figli, e a volte anche dei figli nei confronti dei genitori; se a questi si potessero sommare anche i suicidi od omicidi mancati, si arriverebbe sicuramente a una cifra impressionante che rappresenta comunque solo laspetto pi appariscente di un fenomeno anche pi vasto. Questo malessere va prevenuto e curato alla pari delle altre gravi malattie del secolo; la cura passa attraverso lo smantellamento di gran parte delle errate aspettative sulle quali ancora si basano le relazioni damore, la costruzione di un nuovo e pi aggiornato significato di matrimonio e la ridefinizione del ruolo della famiglia. La non ancora assimilata parit tra uomini e donne e limpreparazione con la quale oggi la maggior parte delle coppie arriva ancora ad affrontare le diverse fasi di una relazione fa s che, nel momento degli inevitabili cambiamenti, vengano messe in atto forze distruttive. Pochi riescono ad affrontare i momenti della crisi come transizione costruttiva e a comprendere che essa pu preludere ad un rapporto pi profondo e maturo. I cambiamenti contengono le possibilit dapprendimento; osservarli, prenderne atto, trovare le soluzioni restando sereni, dovrebbe essere il comportamento di chi mette in conto da subito che lamore eterno fin che dura, ma anche che non ti amer, cos, per sempre perch potrei imparare ad amarti meglio. pi facile per comprendere le tensioni ed accettare i cambiamenti interni al proprio rapporto, se si capisce che ogni storia personale si svolge nel contesto di un percorso evolutivo degli esseri umani e di un quadro di profondi mutamenti generali, che influenzano inevitabilmente anche le singole storie damore. Le donne e gli uomini stanno cambiando, insieme ai loro ruoli, e con essi tutte le regole sulle quali fino ad oggi si sono basate le relazioni ed il matrimonio. La situazione dei rapporti tra uomo e donna oggi molto variegata, in moltissimi casi difficile, ma sbagliato pensare che le attuali difficolt siano senza via duscita. In realt, invece, lanalisi dei cambiamenti umani e sociali mette in evidenza che si tratta di una crisi di guarigione dei vecchi rapporti, tenuti insieme, nella maggior parte dei casi, non da un vero amore, ma da regole e convenzioni che oggi, finalmente, anche se dolorosamente, si stanno scardinando. Dietro a questo apparente disastro nei rapporti di coppia si celano infatti le premesse di una grande evoluzione che, se opportunamente guidata, pu portare ad imparare ad avere rapporti pi soddisfacenti rispetto al passato e ad eliminare la sofferenza che relazioni mal condotte provocano. Il dolore, infatti, il sintomo di uno stadio ancora immaturo dellumanit. Questo libro vuole fornire uno spiraglio a tutti, ma soprattutto ai giovani, aiutandoli a capire.

Per avere relazioni mature necessario uscire da una visione strettamente personale, abbandonare i vecchi parametri di giudizio, capire i cambiamenti strutturali in corso, allinterno dei quali le singole esperienze sono vissute. I cambiamenti evolutivi, delle persone e della societ, sono sempre dolorosi per la tendenza umana ad aggrapparsi a forme e categorie fisse create dalla mente e per la difficolt di aggiornare, anche a livello sociale, le forme giuridiche, assistenziali e spaziali (della citt, dei servizi sociali e delle abitazioni), dentro le quali le relazioni si svolgono. Il processo evolutivo in corso richiede urgentemente una crescita della consapevolezza individuale ed una societ e politica pi sensibili nei confronti dei cambiamenti e in grado di supportarli. Da Caino e Abele in poi, levoluzione umana avvenuta per situazioni di crisi e di conflitto tra appartenenti a classi sociali diverse. Negli ultimi secoli i contadini hanno lottato per i loro diritti e per unemancipazione dai proprietari terrieri, pi recentemente gli operai sono scesi in piazza contro i padroni: subito dopo stata la donna a rivendicare un rapporto paritario contro gli uomini, e a scardinare cos tutti gli equilibri delle precedenti relazioni e della societ stessa. Il bisogno innato demancipazione e di libert delluomo e lansia di vincere lavversario sembrano essere, quindi, la matrice di tutta levoluzione umana. Lavversario, allora, diventa un trucco, una necessit dellevoluzione stessa: la realt duale perch nel riequilibrio tra gli opposti che sta la chiave dellevoluzione. E cos la differenziazione nei due sessi, maschi e femmine, oltre ad avere una finalit procreativa, ha uno scopo evolutivo che la traduzione letterale di un verso della Bibbia, infatti, esprime: Dio disse: Non bene che luomo sia solo, gli far un aiuto che gli sia contro. Uomini e donne sono strutturalmente diversi, ma questo un bene ed ambedue i sessi, uomini e donne, hanno la stessa dignit. Il buio buio perch rappresenta lesistenza della luce. Il maschile maschile perch afferma lesistenza del femminile e viceversa. Quindi, ci che pu essere rivendicato la parit dei diritti, ma non si pu pensare ad unuguaglianza, perch proprio nello scontro e nel confronto con laltro sesso che ognuno pu trovare lo strumento per la propria crescita personale. La crisi delle relazioni e la conseguente crisi della famiglia (che delle relazioni costituisce la forma giuridica e sociale) vanno quindi collocate in un quadro ampio di avvenimenti per essere lette in un ottica evolutiva. Esse non rappresentano linizio di un disastro per lumanit, ma la fine di un disastro precedente: la fine della dipendenza psicologica, emotiva ed economica della donna dalluomo e del conseguente rapporto basato sulla sottomissione delluna e sulla prevaricazione dellaltro. Questa la battaglia che le donne, non pi da sole, ma insieme agli uomini pi consapevoli, devono oggi completare perch troppe sono le vittime di questa moderna, silenziosa, difficile rivoluzione che si

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Da: Abramo Nadav Eliahn Crivelli Il Cantico dei cantici. Trascendenza e immanenza nellunione fra maschile e femminile.

consuma entro le mura domestiche. Lattuale crisi, quindi, necessaria per passare ad uno stadio pi evoluto dellumanit basato su una nuova capacit di relazionarsi e damare (dentro e fuori la coppia). I nuovi rapporti devono basarsi su nuovi equilibri che si fondano non solo su parit e uguaglianza dei diritti, ma anche su una parit interiorizzata in grado di annullare ogni recondito desiderio di possesso e di sottomissione, pur riconoscendo e mantenendo le diversit strutturali dei due sessi e dei reciproci ruoli. Tutti i rapporti che si collocano al di fuori di questi nuovi equilibri sono destinati oggi a fallire e a provocare sofferenza. Sebbene si sappia che le cose devono cambiare rispetto al passato, non ancora chiaro a tutti come e in che direzione vada attuato il cambiamento. Sono ancora troppe le persone coinvolte in grandi travagli e sofferenze, perch il dolore provocato dalle crisi matrimoniali continua a cogliere le persone di sorpresa ed impreparate. Il dolore provocato dall infrangersi delle illusioni che alimentano ancora la vita degli esseri umani, dallostinazione a restare romanticamente ancorati al passato invece di capire i movimenti positivi in corso e aggiornare il proprio modo di pensare. Anche se nei trattati di antropologia, filosofia, sociologia, psicologia, nei principi sanciti dalle varie religioni, nei libri della nuova era - che spingono verso una crescita interiore spirituale ed una nuova visione del mondo - c scritto tutto, (come pure in molta narrativa e cinematografia contemporanea) i mezzi di divulgazione di massa, rotocalchi e televisione soprattutto, oltre che gli organi istituzionali, continuano a promuovere idee sbagliate e quindi dannosissime perch remano contro allevoluzione in corso che richiede invece un aggiornamento immediato e diffuso, alla portata di tutti. Istituzioni sociali e religiose continuano a promuovere un anacronistico e a-storico recupero del vecchio concetto di amore, matrimonio e famiglia, mentre evidente che sempre pi urgente capire i motivi strutturali della crisi in atto per aggiornare questi concetti e i sistemi di valori a loro connessi. A questa ottusa resistenza al cambiamento e allinformazione sbagliata che i media continuano a promuovere vanno attribuite le vittime, riportate quotidianamente sulle pagine dei giornali, di chi si scontra con la nuova realt delle relazioni e del matrimonio ancora con molte aspettative sbagliate. Va fatta unincriminazione pubblica ai mezzi di informazione di massa che liquidano come semplici esaurimenti nervosi le lacerazioni spirituali che sono perpetuate allinterno della famiglia e che a volte sfociano nei numerosi casi di suicidio ed omicidio. Se linformazione di massa riuscisse invece a far comprendere alle persone in quale direzione sta andando lumanit, sarebbe pi facile anche per le singole coppie comprendere in che modo gestire la relazione e la propria crisi. La societ, oltre a contribuire ad aggiornare urgentemente il sistema di valori che governa la vita delle persone, introducendo queste informazioni gi a scuola

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- dove sarebbe bene parlare di educazione sessuale allinterno di un quadro pi ampio di didattica delle emozioni e di educazione ai sentimenti ed alle relazionidovr anche intensificare i programmi sociali, gi in parte avviati, di aiuto alle donne, alle coppie e alle famiglie, ma anche ai figli investendo soprattutto sulla scuola, perch anche ad essa, oggi pi che in passato, ora affidata la responsabilit dell educazione alla vita dei ragazzi oltre che dell istruzione. La nuova famiglia resta il luogo d iniziazione allamore, ma deve essere sgravata da altri compiti e responsabilit. Una lettura trasversale attraverso una selezione dei dialoghi dei film e solo qualche limitato accenno al mondo delle canzonette e della narrativa, intercalano e scorrono a fianco delle tesi sostenute in questo libro. Essi sintetizzano acute analisi della situazione passata, della crisi attuale e a volte forniscono indicazioni, anche se solo accennate, dei possibili cambiamenti futuri. E sembrato pertanto utile tentare di ricomporre, in modo non certo sistematico, ma comunque significativo, le indicazioni fornite da diversi media perch sembrano tutte convergere verso le analisi e le risposte che qui sono fornite. Questo testo, insieme alla visione critica dei film che sono stati selezionati, tra i tanti che trattano questi argomenti, pu costituire, quindi, un utile strumento per una didattica ai sentimenti nelle scuole, un aggiornato corso di formazione alla coppia, da svolgersi individualmente o in gruppi di discussione; i film selezionati un utile strumento per sessioni di cineterapia.
Una voce fuori campo allinizio del film: Questo manuale dellamore vi guider attraverso le fasi delleterno sentimento, una vera e propria guida senza la presunzione di volervi insegnare nulla, ma solo con la consapevolezza che certe persone, quando sono innamorate, sono in difficolt e hanno bisogno daiuto. In questo manuale si attraversano le arterie pi calde dellamore. Luomo non sa perch sinnamora, luomo viene travolto e basta. A volte diventa ridicolo, a volte confuso, a volte addirittura pericoloso. Noi vi aiuteremo, se avrete la costanza di seguire questo percorso insieme, scoprirete molte cose sui cicli dellamore. Ora prendete il telecomando andate alla traccia n.1 del nostro CD. Buona fortuna. Dal film Manuale damore di Giovanni Veronesi

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PARTE PRIMA Scene da un matrimonio: la situazione e le dinamiche attuali

1. Coppie scoppiate

Per capire le cause della continua crescita di separazioni e divorzi e tentare di dare indicazioni sul futuro delle relazioni amorose e del matrimonio utile capire che le relazioni uomo-donna ed il matrimonio sono una realt in continua evoluzione nel tempo. Una volta nel nostro Paese, come in altre culture, i matrimoni erano prevalentemente combinati dalle famiglie e, nella maggior parte dei casi, duravano fino alla morte dei coniugi. Mediamente ci si sposava a 20 anni per le donne e a 23 per gli uomini. In assenza dellattuale supporto medico/farmaceutico, la longevit era inferiore a quella odierna e di conseguenza durava meno anche la convivenza, in genere costellata dalla nascita di numerosi figli. Ora che le convivenze durano pi a lungo, lindissolubilit del matrimonio messa a dura prova.|1| Il matrimonio era uno scambio: mantenimento garantito a moglie e figli da parte delluomo, cura della casa e della prole - oltre che soddisfazione dei bisogni sessuali maschili - da parte della moglie. Se in questo stabile contesto lamore a volte compariva, ci avveniva solo per un caso fortunato, dando cos la possibilit ad una relazione, bench combinata, di evolversi e di crescere con un totale appagamento degli sposi.|2| Nei matrimoni di questo tipo la soddisfazione sessuale della donna non era considerata un ingrediente necessario, anzi, era quasi sempre del tutto irrilevante, se non addirittura, nellambito matrimoniale, considerata quasi sconveniente per una signora per bene. |3| Poi, lentamente, si arrivati nelle ultime generazioni a rapporti basati sulla libera scelta. La scelta era libera, ma il matrimonio ancora per sempre. I matrimoni combinati avevano il pregio di non offrire n di coltivare illusioni; la libert di scegliersi un compagno ha, invece, aperto tutta la serie delle sperimentazioni poggiate di fatto su delle false motivazioni: sulle proiezioni dei desideri romantici e delle aspettative di felicit sullaltro (non sempre in grado di soddisfarle), sui desideri di rompere i tab precedentemente imposti, sullentusiasmo di vivere in prima persona questa nuova indipendenza emotiva e sentimentale, senza tuttavia averne ancora gli strumenti. Lesperimento del mettersi in gioco era eccitante, ma insidioso; era un passaggio obbligato perch il presupposto fondamentale per ogni

|1| In una discussione tra amici: -Io dico che i 10 comandamenti probabilmente erano pi facili da seguire quando uno crepava a 35 anni. Voglio dire: bisognerebbe emendarli, fare qualche modifica, come si fa con la Costituzione dal film Storia di noi due di Rob Reiner |2| Il padre meridionale rivela alla figlia ancora nubile, che cerca di far accasare con un compaesano, che il matrimonio con la madre era stato combinato, che laveva conosciuta il giorno del matrimonio e che, nonostante ci, il suo stato un matrimonio felice: -Lapprezzamento diventa rispetto, il rispetto intesa e lintesa amore. Pi profondo di quanto avrei immaginato dal film Prima o poi mi sposo di Adam Shankman |3| La figlia alla madre (sorpresa a guardare una scena damore spinta in un film alla televisione): -Come avete fatto a stare insieme tutta una vita?

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-Io e tuo padre non abbiamo mai fatto lamore, ora lo so. Allora non me ne rendevo conto, non se ne parlava: I nostri incontri cos rapidi e rari, non ci guardavamo. Non mi ha mai fatto quelle cose, capisci cosa voglio dire, io non sentivo nulla, non pensavo neanche che si dovesse sentire gran che. Lui avr avuto altre donne, forse con loro avr fatto quelle cose che si vedono nei film -Siete stati insieme tutta la vita? -Gli volevo bene, avevamo condiviso tante cose insieme; non sapevo che un uomo e una donna possono fondersi uno nellaltro fino in fondo senza vergognarsi. Comunque, ora credo che lui non lavrebbe mai fatto con sua moglie, credo di essere stata infelice, di aver vissuto una vita a met, credo che non me ne rendevo conto. dal film Il pi bel giorno della mia vita di Cristina Comencini

|4| La protagonista si interroga sul senso del matrimonio: -E la paura, nientaltro che la paura; fu solo questo a tenerli insieme; per tanto tempo ho continuato a idealizzare il matrimonio dei miei nonni. dal film Storia di noi due di Rob Reiner

crescita quello di poter sbagliare, visto che solo dagli errori si capisce e si impara. Solo fino a due generazioni fa, il matrimonio per la donna (poche allora lavoravano) voleva ancora dire mantenimento in cambio della gestione della casa e dei figli, un contratto tutto sommato accettabile per la scarsa autocoscienza femminile di allora, oppure un comodissimo espediente per una vita, magari non proprio felice, ma al sicuro. Il nubilato o, peggio ancora, labbandono del marito, nella maggior parte dei casi era impensabile per la quasi totale mancanza di autonomia femminile. |4| Oltre a ci, il dogma dellindissolubilit del matrimonio e le convenzioni sociali, nonch questioni economiche, tenevano la maggior parte delle coppie unite anche quando la convivenza era difficile o proprio indiscutibilmente sbagliata, segnata da prepotenze e sottomissioni che condizionavano pesantemente anche una crescita sana dei figli, allevati con esempi di rapporti matrimoniali nel migliore dei casi aridi, e spesso anche privi di considerazione e di rispetto. Il crescere dellautonomia, del lavoro femminile e dello sviluppo dei mezzi di comunicazione (libri, giornali, radio, cinema e soprattutto televisione) cominciarono ad offrire alle donne spunti e stimoli di osservazione intellettuale e psicologica su loro stesse, sebbene allinizio ancora raccolti da poche; ma contemporaneamente contribuirono a rafforzare la cultura dellamore romantico e, con essa, tutta una serie di proiezioni, aspettative ed illusioni destinate, prima o poi, ad infrangersi. Le relazioni, basate sulla libera scelta, ma condizionate da questa cultura, funzionarono infatti sempre peggio. Mancava ancora lingrediente fondamentale: la maturit, la capacit di leggere nei reciproci fallimenti lesistenza di errori propri e di cominciare a lavorare su se stessi, anzich incolpare il partner e ricominciare unaltra storia senza modificare convinzioni e comportamenti mai messi sotto osservazione n, tantomeno, discussi. Il presupposto della libert nella scelta del partner port, in seguito, inevitabilmente, alla richiesta di essere liberi anche di lasciarsi, qualora la relazione non funzionasse pi. Ci favor il passaggio da un matrimonio allaltro, ma in modo pesantemente acritico sulle proprie responsabilit nel fallimento e, soprattutto, sul significato delle relazioni e del matrimonio. Nel 1970, anche in Italia, dopo ben cinque anni di rivendicazioni, venne approvata la legge n. 898 sul divorzio.
La legge incontr molte resistenze da parte dei conservatori, infatti fu subito seguita da un referendum abrogativo promosso dalla Chiesa, appoggiata dai partiti di tradizione cattolica, che il 13.5.74 riconferma per la validit della legge con il 59.1% dei voti a favore.

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Alle separazioni dovute a una scelta sbagliata ed a una incompatibilit che emergeva e diventava insopportabile, dopo non molti anni di matrimonio, se ne aggiunsero ben presto altre di diverso tipo. Motivazioni alternative cominciarono a sovrapporsi: la pretesa di un benessere economico sempre pi diffuso e ben presto sempre pi insufficiente a nuovi, superficiali bisogni; lincapacit e limpazienza nel resistere a convivenze pi lunghe per una maggiore longevit dei partner; la semplice voglia di cambiare di fronte allinsorgere di un fattore prima inconcepibile, la noia, e il diffondersi di unattitudine consumistica dellusa e getta anche in questo settore. |5| Il crollo delle illusioni, la noia dellabitudine, la crisi dellinvecchiamento provocata da unaltra infida tendenza della cultura occidentale, quella del promuovere leterna giovinezza, al posto della capacit di saper invecchiare bene, la mancanza di consapevolezza che lamore un sentimento che evolve anche attraverso momenti di crisi e, non ultimo, i probabili diversi percorsi evolutivi, portarono e portano la maggior parte delle coppie al punto di rottura e al desiderio di aprirsi a nuove esperienze damore. In questi casi due sono le strade che sono state seguite: quella della separazione sostituita da una nuova unione (attualmente spesso con il mantenimento di un buon rapporto con il partner precedente), oppure quella del mantenimento della convivenza con storie parallele (in genere delluomo), a volte tenute nascoste, ma, sempre pi spesso, conosciute e, anche se ancora piuttosto faticosamente, accettate (dalla moglie). Il numero delle separazioni alla fine degli anni 90 ed allinizio del 2000 in Italia e negli altri Paesi occidentali era in lento ma in costante aumento (+10/20% annuo); ci provoca disorientamento e paura nei giovani, testimoniata dallinnalzamento dellet in cui ci si sposa e dal fatto che il numero dei matrimoni ufficiali ha incominciato a calare con un progressivo aumento delle convivenze. Si capito che le vecchie dinamiche non funzionano pi, ma non ancora chiaro quale potr essere il futuro delle relazioni e del matrimonio. In Italia, come negli altri paesi industrializzati, let media di chi si sposa salita da 20 a 28 anni per le donne e da 23 a 30 per gli uomini. Per contro, sono in aumento i Singles (una volta chiamati scapoli e zitelle) e le Coppie di fatto, costituite da persone conviventi ma non sposate. Il fenomeno delle convivenze senza matrimonio, n civile n religioso, sembra essere in costante crescita, ma un dato difficile da rilevare.
Negli anni 80/90 in media le separazioni avvenivano dopo tredici anni di matrimonio, ma il 20% del totale delle separazioni avveniva entro i primi cinque anni di matrimonio.

|5| La nonna dice alla nipote: -Non so perch tua madre abbia divorziato da tuo padre e poi sia rimasta sua amica. Insomma se due si amano ancora perch non restano sposati allora? -Mah, c a chi piace cambiare macchina un anno si e uno no Dal film Gli anni dei ricordi di Jocelyn Moorhouse

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Una proposta di legge oggi in corso a favore dei Diversamente coniugati (i tanto dibattuti DICO) propone, anche in Italia, un censimento tramite listituzione di un albo cui iscriversi per ottenere tutele legali per il soggetto pi debole nella coppia . In Italia il fenomeno, sicuramente molto diffuso, sembra ancora al di sotto dei tassi rilevati nei Paesi del Nord Europa. Dopo i primi anni di furibonde liti e aggressioni legali (prevalentemente delle donne nei confronti degli uomini), oggi le separazioni sono diventate pi mature e avvengono, nella maggior parte dei casi, di comune accordo. Le attuali separazioni, infatti, sono prevalentemente consensuali e meno conflittuali che non in passato, anche se modelli comportamentali nuovi convivono con quelli vecchi. A chiedere la separazione ancora prevalentemente la donna, a fronte di incompatibilit, ma soprattutto di infedelt maschile. Molto diffuso ancora il mnage a tre: moglie, marito e amante fissa o variabile, non pi per solo prerogativa delluomo. Anche questo, ovviamente, un dato sommerso e impossibile da rilevare statisticamente. Pertanto, a fronte del crescente numero di convivenze di coppie non sposate, sempre pi difficile dare dati certi sul numero delle separazioni che sono invece conteggiate sulla base del numero dei matrimoni legali. Tuttavia, ogni conteggio, anche il pi esatto, serve solo ad analizzare il fenomeno e non a dare risposte. Non comprendendone le cause, il dolore e il senso di solitudine sono ancora pi soffocanti e lattuale incapacit di stabilire relazioni durature aliena da se stessi prima ancora che dagli altri. Analizzando i dati attuali delle separazioni e dei divorzi per anno, oggi i dati sembrano essere stabili: in realt essi sono in continuo aumento poich il numero di matrimoni ufficiali diminuisce ogni anno . Dal 1950 ad oggi separazioni e divorzi sono, infatti, pi che raddoppiati; nel 2005, secondo i dati Istat, si sono registrati 5,6 separazioni e 3,2 divorzi ogni mille coppie coniugate, con una maggiore incidenza del fenomeno al nord dove si registrano 6,2 separazioni e 4 divorzi ogni mille coppie sposate rispetto a 4,2 separazioni e a 1,8 divorzi nel mezzogiorno.
La Francia, ad esempio, stata tra le prime nazioni a prevedere una formula di unione civile per coppie non coniugate (il PACS o Patto Civile di Solidariet). Essa stabilisce diritti e doveri paraconiugali, ma d anche adito ad avere aiuti finanziari riservati alle giovani coppie. Ci potrebbe portare a farne uso anche solo per motivi economici. I dati sulle separazioni non possono essere confrontati sulla base dei numeri assoluti, ma, poich il numero dei matrimoni calato, andrebbero calcolati, in percentuale, sul numero dei matrimoni per anno.

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I dati sono considerati dalla stampa come allarmanti, ma questa cifra, comunque, come si detto, sarebbe ancora pi alta se si potessero conteggiare anche gli andamenti delle convivenze. Tutte queste separazioni, in costante rapida crescita dagli anni 60 in poi, hanno rappresentato un vero business per gli avvocati matrimonialisti; ma negli ultimi anni, a fronte della minore conflittualit, si passati a separazioni pi amichevoli fatte solo firmando dei moduli prestampati da compilare e inviare al giudice, reperibili anche su Internet. |6| Questo pu essere letto come un sintomo di maggiore maturit e forse come premessa per una nuova maturit delle coppie. ovvio che tali andamenti andrebbero letti anche allinterno del contesto economico oltre che socio-culturale: anche la crescente difficolt nel trovare lavoro o una casa a basso costo influisce molto sulla riduzione del numero dei matrimoni. Molti sono i film che mettono in luce come le difficolt di due esistenze precarie si sommano alle attuali difficolt di relazione tra uomo e donna. Separarsi, fino agli anni 60, era quasi uno status-symbol, perch era un lusso al quale potevano accedere solo le classi pi agiate; poi negli anni 70, con un benessere pi diffuso grazie al boom economico, diventato invece quasi una moda e uno status-symbol allargato anche ai ceti medi borghesi per poi diventare accessibile a tutti. Ci si accorge solo ora, nella attuale fase di recessione economica, quanto questi andamenti nella disgregazione del nucleo familiare abbiano causato un progressivo impoverimento e laltissima attuale vulnerabilit economica per i separati dei ceti medi e medio bassi e per le loro famiglie. Molti pagano oggi il grande spreco che la separazione ha costituito dal punto di vista economico. Tutti i costi delliniziale nucleo familiare sono stati raddoppiati: due case, due macchine, due donne di servizio, ecc., costi che oggi hanno un incidenza sempre pi spropositata sulle capacit di reddito dei singoli individui. La crescita del benessere economico per le classi medio alte, il processo di emancipazione femminile, con una maggiore autonomia psichica ed economica delle donne, e la progressiva diminuzione delle pressioni sociali, che tenevano unite le coppie, anche se in crisi o pessimamente assortite, quindi il contesto entro il quale ha luogo la continua crescita delle separazioni. C da chiedersi allora come lattuale inversione di tendenza di tali andamenti (crisi economica, riduzione del lavoro femminile, ridotta autonomia economica a fronte di unirreversibile autonomia psichica) influenzer le relazioni future.

|6| Lavvocato , deluso, osserva: -Divorzio senza colpa (cio senza avvocati), dove sta andando il mondo! dal film Prima ti sposo poi ti rovino dei Fratelli Coen

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|7| Lui e lei vanno da un famoso avvocato matrimonialista prima di sposarsi: Lui: -Voglio firmare un accordo prematrimoniale Lavvocato: -Voglio che siate consapevoli tutti e due di quello che chiedete: laccordo Massey prevede che, in caso di scioglimento del matrimonio, per qualunque ragione, le due parti restino con quello che avevano prima e guadagnato durante, nessun profitto dal matrimonio. Laccordo protegge la pi ricca delle due parti, parte che senza di esso esposta, una preda facile. Lei: -Non molto romantico Lavvocato: -Nossignore, non romantico, ma soprattutto non interpretabile! Quindi siamo sicuri che vogliamo questo? Lui: -Assolutamente si!Lavvocato: -Lamore disinteressato quando il Massey firmato Lavvocato d laccordo appena firmato al marito che se lo mangia, come dimostrazione di amore. Lui: -Io lamo, io mi fido di lei! dal film Prima ti sposo poi ti rovino dei Fratelli Coen

Si torner al matrimonio per necessit economiche o si preferiranno altre forme di vita collettiva, gi in parte oggi avviate da quelle che vengono definite trib urbane e dalle esperienze di co-housing ? I criteri che determineranno queste scelte saranno meri criteri di sopravvivenza, la ricerca del cosiddetto male minore, oppure si pu sperare in una pi consapevole presa di coscienza di chi vuole crescere e costruire con un compagno una vita su basi ben diverse da quelle di un tempo? Linterpretazione ufficiale degli attuali dati sulle separazioni sembra, comunque, alla luce di queste riflessioni, troppo semplicistica. Essi non vanno letti solo come fallimenti personali, ma anche come il risultato di dinamiche socio-culturali ed anche economiche e soprattutto come il vistoso crollo del mito della libert di scelta, che di fatto libera non mai stata. I numerosi condizionamenti culturali di fatto agiscono sulle dinamiche e sulle aspettative che stanno alla base ancora oggi della maggior parte delle relazioni damore. Il crescente numero delle separazioni e dei divorzi va visto, quindi, come il vistoso sintomo di un cambiamento in atto, di una crisi di guarigione non solo dai precedenti legami obbligatori, spesso caratterizzati da dipendenza, prevaricazione, abitudine e convenzione, ma anche come una messa a nudo delle basi troppo deboli e superficiali dei rapporti attuali. Linsoddisfazione spinge le persone alla ricerca di legami pi autentici basati su un sincero affiatamento ed affinit, ma, per ora, in assenza di nuovi valori di riferimento, spesso si rompe una relazione per ricrearne un'altra, che si trover in breve allo stesso punto critico di rottura. Poco contribuiscono a migliorare la situazione gli accordi prematrimoniali, gi sperimentati in America: essi servono solo a rendere meno complicata, ma non meno dolorosa, una separazione che si d gi per scontata. Il cos detto Prenup oggi molto diffuso soprattutto in questo Paese, da dove poi stato esportato e praticato altrove, ma con minore frequenza. Esso uno strumento che pu essere richiesto sia dalle donne, sia dagli uomini per proteggere i figli e conservare la propriet dei propri beni in caso di separazione. |7| Questa pratica, diffusasi non solo per i numerosi divorzi, ma anche per avere la possibilit di contrarre anche altri matrimoni, due, tre o anche di pi, se appare logica dal punto di vista pratico, rappresenta una miccia gi accesa nelle relazioni.
Ethan Watters, Urban Tribes. La generazione che sta ripensando amicizia, famiglia e matrimonio. Il co-housing una nuova formula abitativa per famiglie, singles o anziani, che si scelgono per condividere una comunit abitativa (una specie di vicinato elettivo), inoltre una formula abitativa che mette in comune alcuni servizi tra gli abitanti di un nuovo insediamento.

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C da chiedersi perch, soprattutto nella societ americana, si senta cos forte il bisogno di istituzionalizzare le nuove relazioni risposandosi, anche a fronte di cos tanti fallimenti, incertezze e paure nel relazionarsi nuovamente con laltro sesso. Evidentemente la forma del matrimonio ha ancora una grande importanza a livello personale, ma oggi ancora pi la forma esteriore che non il suo senso profondo. Questo sembra essere il peggior retaggio delle convenzioni di un tempo: esse evidentemente sono state rotte, o incrinate, solo in superficie, se il matrimonio ha ancora oggi per molti la valenza rassicurante di una garanzia economica e sociale. In questo senso in una fase ancora priva di punti di riferimento, la scelta della convivenza di molte giovani coppie sembra di fatto un atto di maturit. E inevitabile, quindi, che tutta questa precariet crei nei giovani una grande paura e un grande disorientamento. |8| La risposta tuttavia non rinunciare a credere a un futuro di coppia n non sposarsi, ma, se si decide di farlo, deve essere una scelta pi consapevole, fatta spesso dopo lesperienza di altre relazioni. Dallabbandono dei vecchi schemi mentali del passato nascer la nuova consapevolezza che nulla pi scontato e che la ricerca di un equilibrio a due una vera eccitante avventura. Forse in futuro ci saranno meno matrimoni, ma anche meno divorzi. |9| Se le attuali separazioni e crisi coniugali possono quindi essere considerate in questottica persino un bene, in quanto situazione di passaggio verso nuove formule di rapporto, comunque urgentissimo aiutare le coppie giovani a capire quale pu essere un modo nuovo, pi maturo, di stare insieme ed a liberarsi dai vecchi schemi di amore, rapporto di coppia, matrimonio ed anche famiglia, non abolendoli, ma riformulandone il senso e il valore. Quale sar il nuovo modo di relazionarsi tra uomini e donne? Quale il futuro delle convivenze e dei matrimoni? Per quale tipo di famiglia e societ le citt dovranno riorganizzarsi? Per tentare di delineare una via duscita dallattuale caos dellamore utile prima unanalisi dei meccanismi che creano lattuale inceppamento delle relazioni intime e poi anche del processo evolutivo entro il quale i rapporti si svolgono, allargando cio la lettura anche alla societ ed ai conflitti non risolti e ancora in atto, che fortemente condizionano la vita di ognuno (questione che verr affrontata nella seconda parte di questo libro).

|8| Lui e lei fanno la pace e si rincontrano: Bill: -Per Sempre Alice: -Non usare queste parole, mi fanno paura dal film Eyes wide shut di Stanley Kubrik |9| la nonna: -La pi grande causa di divorzio il matrimonio dal film Le strategie del cuore di Dyane Kuries

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2. Le fasi del rapporto attuale: gioco, commedia, dramma

Solo due generazioni fa, nonostante lacquisita libert di scelta, la paura di rimanere soli, il giudizio della gente (a trentanni, una donna non sposata entrava gi nella categoria delle zitelle), oltre alle convenzioni che non permettevano - almeno ufficialmente - rapporti sessuali prima del matrimonio, erano nella maggior parte dei casi ancora i fattori che spingevano a sposarsi. Veniva cos inquinata una scelta che invece avrebbe dovuto essere non solo libera, ma anche pi consapevole. |1| Cera fretta di sposarsi, si consolidavano rapporti a volte in modo meccanico, senza esserne del tutto convinti. Scegliendo in fretta era facile sbagliare e trovarsi dentro relazioni insoddisfacenti che, per l impossibilit di separarsi, potevano anche diventare esplosive. |2| Oggi per fortuna ci si pu separare anzich uccidersi o anzich subire, in nome dellAmore, violenze psicologiche o anche fisiche inconcepibili, come testimoniano i molti film sull argomento. Il delicato film di Woody Allen Alice, ad esempio, descrive una situazione diffusissima di sottile violenza psicologica, di continui tradimenti e dimposizione maschile alla moglie di un ruolo al quale era difficile ribellarsi per la difficolt che le donne allora avevano nel sviluppare una propria autonomia. Moltissimi sono i film (Ti do i miei occhi, della regista spagnola Iciar Bollain, o Racconti da Stoccolma della svedese Anders Nilsson) che raccontano di soprusi psichici, ma anche fisici, inauditi e, purtroppo, non rari, presenti in tutte le culture anche apparentemente evolute. I numerosi casi di omicidi a seguito di abbandoni, prevalentemente agiti dagli uomini contro le donne, evidenziano come la separazione non sempre serva a diminuire le tensioni accumulate, anzi come spesso le esasperi, e ci per la ancora mancata metabolizzazione maschile della parit con le donne. Ad esasperare tali situazioni contribuisce anche la totale assenza, da parte di entrambi i sessi, di una corretta lettura del ruolo giocato nellabbandono, che sempre invece si percepisce solo come subto. Una volta erano prevalentemente gli uomini ad abbandonare il tetto coniugale ed a tradire la loro compagna; adesso, sempre pi spesso, sono le donne a farlo. Gli uomini, che hanno ancora radicata unidea di possesso e di potere sulla donna, maturata in secoli di dipendenza e non autonomia femminile, a fronte di un abbandono appaiono a volte ancora incapaci di accettarlo (Un giorno perfetto di Ferzan Ozpetek).

|1| La figlia dice alla madre: -Sono sola e la cosa mi spaventa: non voglio finire sola come una di quelle signore piene di rughe che pagano la festa di compleanno per i gatti dal film Promesse e compromessi di David Frankel 2| Il marito dice alla moglie (dopo avere tentato di ucciderla): -Siamo solo una coppia che sta cercando di tirare avanti dal film Delitto Perfetto di Andrew Davis

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|3| Il marito confessa ad un amico: -Non ho lasciato Marianne (la moglie), non ci siamo lasciati, ora non posso pi. Ora ho due case, due vite, c molta gente che vive cos dal film Le strategie del cuore di Diane Kurys

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Molte coppie della generazione degli attuali ultrasessantenni, uomini e donne non ancora influenzati dalla rivoluzione sessuale degli anni Sessanta, sposatesi senza aver sperimentato altri rapporti, hanno invece la sensazione di non aver abbastanza vissuto ed anche in et avanzata provano linsoddisfazione e il desiderio di avere altre relazioni parallele al matrimonio. |3| Molti hanno anche tentato di ricominciare da capo con un altra persona una nuova storia pur senza il minimo tentativo di revisionare i fallimenti di quella precedente, come se il nuovo, da solo, potesse garantire una migliore riuscita del rapporto. Desideri uguali, almeno di unaltra nuova esperienza, anche solo sessuale (in genere non espressi e non praticati solo per pudore) hanno albergato anche nel cuore di molte donne della stessa et. Gli ex sessantottini - gli attuali sessantenni - anche se hanno avuto esperienze giovanili diverse e numerose relazioni prematrimoniali, vivono i medesimi disagi e la medesima insofferente inquietudine. Lo stesso succede agli attuali cinquantenni ed anche ai quarantenni. Come mai? Come mai, inoltre, il cambiamento del partner non modifica in genere quel disagio che continua a tradursi prima o poi in profonda insoddisfazione e solitudine? Per i trentenni, pi autonomi sia economicamente sia psichicamente, le cose sembrano andare ancora peggio. La conquistata maggiore indipendenza ed autonomia fa s che agli stessi problemi delle generazioni precedenti si aggiunga anche una sorta di allergia alle limitazioni della vita in comune. Nella testa delle persone adulte, quindi, poco sembra essere cambiato nonostante le libert che via via sono state conquistate. Le vecchie, errate aspettative, oggi appoggiate su di una nuova, apparente indipendenza - in realt fragilissima perch reattiva e non del tutto compresa - creano ancora delusioni e insofferenze inevitabilmente in continua crescita. In tutto ci, che cosa oggi realmente cambiato nei giovani? Che cosa cambiato in loro prima del matrimonio? E se si resta soli per scelta, o si sceglie il male minore continuando a subire una sotterranea insoddisfazione? La conquistata libert sessuale ha portato alla diffusione di relazioni amorose con esperienze sessuali estremamente precoci, ancora adolescenziali; possibile quindi oggi attraversare completamente - non solo platonicamente - pi relazioni prima di decidere con chi convivere o chi sposare per mettere su famiglia. Questa anticipazione della vita adulta ad et a tal punto basse che

oggi si parla perfino di scomparsa dellinfanzia , per rappresentare una conquista nellevoluzione umana deve essere accompagnata, gi nelladolescenza, da una totale, definitiva revisione del modello culturale del passato. Lattesa del principe azzurro, il desiderio di cavalleria - omaggio ma anche tranello del corteggiamento maschile - e quello di una grande passione, sono invece continuamente promossi dai media e rappresentano gli obiettivi ai quali molte ragazze ancora aspirano. |4| Non pi rinviabile il passaggio a una fase pi matura dellamore e dei rapporti di coppia, ed necessario partire dallo sfatare, o almeno dal ridimensionare, tali aspettative evidenziandone i pericoli. Questa cultura molto radicata e nessuno riesce facilmente a rinunciare ai propri sogni, pertanto questo passaggio molto difficile e va supportato con una comunicazione mirata a una nuova didattica dei sentimenti ed alla presa di coscienza che in campo sentimentale siamo ancora quasi tutti analfabeti. La sola libert sessuale, non accompagnata da una nuova educazione allamore, per gli adolescenti pu essere devastante, soprattutto se praticata in assenza di amore e di rispetto per laltro. In realt, la libert di scelta, la libert di separarsi, la libert sessuale, fino ad oggi non sono mai state accompagnate da una maggiore maturit nella capacit di amare, ma ripercorrono sempre i vecchi schemi e le vecchie dinamiche. Ci fa s che si cammini, come i granchi, sempre di lato, o anche indietro, ma raramente in avanti. Anche in questo caso comunque, come in ogni adolescenza, vero che la libert priva di maturit fa danni, ma nello stesso tempo anche vero che la maggiore libert e la possibilit di sbagliare, anche pagando in prima persona, sono necessarie per crescere. Potremmo quindi, dal punto di vista delle relazioni di coppia, definire la fase odierna come unadolescenza del genere umano che prelude a una nuova maturit. Incomincia a venire il sospetto che lumanit nel suo complesso sia un organismo soggetto alle stesse regole di ogni altro organismo umano (nascita, infanzia, adolescenza, vecchiaia e, chiss, morte e poi forse ancora rinascita?); ogni passaggio procura dolore per la difficolt ad accettare i cambiamenti. In assenza quindi di una raggiunta maturazione psichica ed interiore delle persone, le nuove relazioni, basate solo su una nostalgia della giovent e delle emozioni, illusioni, aspettative che caratterizzano qLinfanzia viene infatti definita come quellet in cui non si ancora a conoscenza dei t della vita, u e l l e fatti
soprattutto nellambito sessuale (vedi: Neil Postman, La scomparsa dellinfanzia).

|4| La figlia alla madre: -Io ho lo stesso sogno che hanno tutte: incontrare il principe azzurro e vivere felici e contente dal film Promesse e compromessi di David Frankel

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|5| Lei e lui dopo numerosi incontri solo di sesso stanno per innamorarsi luno dellaltro, si incontrano al bar e tentano un approccio sentimentale, ma hanno paura di sbagliare: -Non hai mai fatto una dichiarazione damore? -Non ho mai osato farlo -Perch? -Perch avevo paura -Paura di cosa? -Del ridicolo, del fallimento. Lei gli fa una dichiarazione damore appassionata, lui si commuove. Poi lei dice: -Ho paura -Anchio ho tanta paura -Che cosa ci succeder? -Non lo so mica -Ho bisogno di riflettere -Anchio. Lei voleva che la relazione finisse, aveva paura di dirlo, non osava. Lui innamorato, ma crede che lei abbia deciso di lasciarlo, allora la anticipa e dice: -Non funzioner mai tra noi due, non funzioner mai -No E quindi si lasciano. Lei poi alla fine del film dir al suo interlocutore (voce narrante fuoriscena) : -Aveva ragione, dovevamo lasciarci: un giorno finiremo per lodiarci e dentro mi rimarr solamente il ricordo, il ricordo di questi momenti. Quindi tanto valeva finire qui. Dal film Una relazione privata di Jacques Villa |6| La principessa, che si era travestita da uomo, dichiara il suo inganno e dice al filosofo Ermocrate che vive isolato perch vuole sottrarsi ai rischi dellamore e delle relazioni: - Sono qui perch mi insegnate a

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quellet, si sono arenate e si continueranno ad arenare sulle stesse dinamiche e incognite di sempre perch ancora non indagate ed apprese. Un amore pi maturo e un maggiore reciproco rispetto scaturiranno solo da una nuova presa di coscienza di essere reciproci strumenti (in questa delicata fase di riprogrammazione dei propri vecchi e dannosi schemi mentali) per questa difficile crescita personale e umana. In assenza di ci, i pi giovani sono ora passati invece da una paura ad unaltra: dalla precedente paura della solitudine alla paura di soffrire impegnandosi in relazioni serie e, quindi, alla paura del matrimonio, che spesso porta ad abbandonare a met una relazione anzich mettersi in gioco e sperimentarsi; paura che oggi rende sempre pi improbabile la possibilit dincontro. |5| I giovani sono attualmente bloccati dalla somma di queste paure perch la paura della solitudine giace ancora in fondo allanima nascosta dietro una nuova forma lessicale dimportazione. Essere Single nella maggior parte dei casi oggi un modo solo meno imbarazzante per dire che una persona sola, perch essere soli, anche nellattuale societ, viene spesso vissuto come un sintomo di inadeguatezza. Quindi, soli o Single? Molti sociologi oggi si interrogano su questa realt. Quanto la parola Single realmente sinonimo di una nuova vocazione alla libert dai condizionamenti delle relazioni amorose univoche o quanto invece usata per rendere meno imbarazzante il fatto di non aver ancora trovato un compagno? Il giudizio della gente pesa ancora, anzi, si inquinato di nuove colorazioni per il diffondersi dell omosessualit; spesso infatti quando si vede una persona sempre sola si dubita della sua normalit in campo sessuale. La paura della solitudine, dietro le mille maschere dellemancipazione, di fatto attanaglia ancora alla gola, soprattutto le donne; ma la paura della relazione anche e soprattutto gli uomini. I matrimoni di oggi sembrano ancora essere, nella maggior parte dei casi, pi che una scelta consapevole, solo il risultato della sottrazione di queste due paure, (paura della solitudine e paura dellimpegno) dove la prima superiore alla seconda. La diffusa situazione di Single, invece, non sembra essere sempre una scelta, ma anchessa il risultato della sottrazione tra queste due paure, ma con gli addendi invertiti (paura dellimpegno maggiore della paura della solitudine). Che fare, visto che non sembra possibile sottrarsi al gioco dell attrazione? |6| Il bisogno di fusione con laltro, il bisogno di unit, fa parte infatti

del corredo genetico umano: tendiamo allUno e il rapporto con laltro sesso il primo passo verso questa completezza. Gi Platone lo spiegava nel Simposio, dove racconta dellorigine dei sessi ed afferma che allinizio cera lunit; lattrazione sessuale proviene dalla successiva divisione e dal desiderio di un ritorno allunit perduta. Non si contano ormai pi infatti i film su Single per scelta capitolati a nozze |7| ma la scelta di sposarsi, anche in questo caso, sembra essere solo l esito della noia inevitabile a fronte della routine che colpisce anche l esperienza di vita di molti Single, nonostante la possibilit che essa offre di cambiare continuamente partner. |8| Ai film sui Single si sommano poi anche quelli sulle coppie sposate che fantasticano la vita da Single. |9| Salvo per pentirsene subito dopo averci provato. |10| C allora da chiedersi: quali sono le reali motivazioni di chi, superando tutte queste paure, decide oggi di vivere insieme? Sono sicuramente ancora assai diffuse motivazioni molto superficiali: bellezza, ricchezza e posizione sociale, sicurezza economica, desiderio di possesso di una persona ambita da altri, ecc. Basi ancora troppo esili e caduche per durare per sempre! Il desiderio di una vita a due si appoggia ancora sul nulla e non c da stupirsi quindi che il passare del tempo faccia svanire gli iniziali entusiasmi. |11| Nel caso del matrimonio per amore tuttavia le cose spesso non sembrano andare molto meglio: perch? Perch anche il grande amore romantico poggia ancora su fondamenta troppo esili, solo emotive, senza alcun sostegno di una conoscenza seria e onesta di se stessi, dellaltro e delle reciproche motivazioni e, quindi, eterno finch dura e inevitabilmente destinato ad esaurirsi nella routine. |12| A volte si fonda solo su un intensa attrazione fisica, necessariamente destinata a calare con labitudine e con linvecchiamento. |13| Altre motivazioni, solo apparentemente meno superficiali, ma ugualmente pericolose, sono quelle che costruiscono un unione che si basa su stati di bisogno per una compensazione dei bisogni infantili non appagati; esse rappresentano cos la rinuncia a una crescita e al raggiungimento di un equilibrio individuale, necessario risultato di un indispensabile taglio del noto cordone ombelicale che molti non vogliono recidere mai. Spesso costoro si concedono solo relazioni che ripropongono, per riconfermarlo, un trauma subito nellinfanzia: la donna materna con il compagno eterno ragazzo o, viceversa, il marito protettivo con la donna bambina, la donna o luomo che hanno bisogno di un partner autoritario o

smettere di amarvi, a odiare lamore, a disprezzarlo, solo voi potete proteggermi da questa attrazione che io sento per voi. Vi prego, vi prego, signore liberatemi da questo desiderio, io vi imploro signore anche se la perdita vostra Lui risponde gi poco convinto e caduto in trappola: -Madame, ecco il mio rimedio: io non vi amer mai e che la mia indifferenza vi guarisca ponendo fine a questa esibizione che corromperebbe una statua Dal film Il trionfo dellamore di Clare Peploe |7| Lui a lei: -Io sono single per scelta Lei: -Uno che non ha nessuno quasi sempre uno che aspetta qualcuno dal film Il paradiso allimprovviso di Leonardo Pieraccioni |8| Sally dice a Hanry: -Tu che ti sposi?! -S, che c di tanto divertente? -Beh, non ti facevo cos ottimista! -Non sai come si cambia quando ci si innamora follemente! -Ma meraviglioso! grandioso vederti abbracciare la vita in questo modo! -Si, perch poi sai uno arriva al punto in cui stanco del solito andazzo -Quale solito andazzo? -Quello della vita di uno scapolo. S, incontri una donna, decidi che ci vai a pranzo, decidi che ti piace abbastanza da passare alla cena, andate al night, tu muovi un p pi il bacino, vai a casa sua, andate a letto e appena finito sai cosa pensi?

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letto e appena finito sai cosa pensi? Quanto dovr stare qui a coccolarla prima di alzarmi e andare a casa? Basteranno 30 secondi? -Tu pensi questo, Sul serio?!! -Certo, tutti gli uomini -Quanto vuoi essere coccolata tu? Tutta la notte eh? Ecco il tuo problema! Sta proprio tra quei secondi e tutta la notte dal film Hanry ti presento Sally di Rob Reyner |9| Lui dichiara: -Io avevo fantasticato di diventare single molte volte dal film Mariti e mogli di Woody Allen |10| Lei ammette: -Io odio essere single. solo unangoscia prima dello scoppio, come togliersi un dente .. Ora sono single e capisco che sono una di quelle persone che hanno bisogno di essere sposate dal film Mariti e mogli di Woody Allen |11| Il marito ad un amico: -Quando lho sposata era una giovane avvocatessa, adesso solo una madre dal film Promesse e compromessi, di David Frankel |12| La moglie, insoddisfatta, annuncia al marito appena rientrato a casa: -Il nostro matrimonio finito -Vogliamo parlarne del nostro

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aggressivo per un latente bisogno di essere dominati e maltrattati, ecc. Stati di bisogno creano, inevitabilmente, situazioni di dipendenza che si riveleranno dannose per uno sviluppo equilibrato della relazione. Per tutti questi motivi, le basi delle relazioni sono ancora fragilissime ed quindi inevitabile che per i pi il copione, come nei film, sia sempre lo stesso: si comincia come un gioco (linnamoramento), che subito diventa commedia (la vita matrimoniale), per tradursi infine in dramma (le liti e le separazioni). Il primo passo verso questa maggiore consapevolezza per instaurare relazioni pi solide, e forse pi durature, quindi quello di smascherare lattuale grande inganno sul quale si basano le attuali relazioni e finalmente diventare consapevoli che la scelta del partner, di fatto, non per niente libera come noi fingiamo di credere che sia; ci perch, come gi anticipato, ancora fortemente soggetta a condizionamenti sociali, culturali e in molti casi psicologici fortissimi, peggiori dei divieti perch molto pi subdoli. A un divieto, o a un obbligo familiare, pi facile ribellarsi, seppure in modo diverso a seconda dei temperamenti; un condizionamento invece viene subto senza nemmeno accorgersene. Allora diventa necessario poco per volta riprogrammare la propria testa rifiutando i messaggi che portano sempre nella vecchia direzione. Una nuova cultura dellamore e del rapporto di coppia fa capolino in molta buona narrativa e cinematografia dautore, ma non ancora cultura di massa, perch essa naufraga nel mare dei messaggi che i media ancora danno nella vecchia direzione dellamore romantico con il lieto fine o della grande passione. Alla paura di soffrire, che oggi governa le relazioni uomo-donna, ed al blocco che ne deriva, va pertanto rapidamente sostituita nei giovani, ma anche negli adulti, la consapevolezza che pi rapporti sono unutile palestra se permettono di vedere i propri condizionamenti e, quindi, di crescere. In questo senso la possibilit di sperimentare anche in et adulta pi relazioni, offerta non solo dalla realt dei Single, ma forse persino anche dall attuale realt del tradimento e delle separazioni, potrebbe dare a questi fenomeni, in unottica evolutiva, persino una connotazione positiva. Se cos fosse, per i giovani come per gli adulti, losservazione delle dinamiche di ogni relazione potrebbe rappresentare un passo avanti e contribuirebbe a modificare poco per volta i comportamenti e le proprie convinzioni. Questo un percorso difficile che ha bisogno, per non essere troppo

doloroso, di essere condotto con amore e rispetto: e comunque vada a finire la storia si dovr imparare ad essere sempre grati allaltro per essere stato occasione della propria crescita. Riuscire a vedere, nonostante la sofferenza, gli errori di entrambi, utile per impostare migliori relazioni in futuro. Sulle ceneri di una storia finita ci dovrebbe essere, quindi, sempre gratitudine al posto del rancore. Questa la rivoluzione delle regole affettive: un amore senza le regole errate del passato, con lunica regola di non essere pi vincolato n allillusione di un amore perfetto (lumana capacit di amare imperfetta e quindi perfettibile allinterno della coppia) n alla disillusione (lamore vero non esiste ed amare vuol dire necessariamente soffrire). Ogni relazione quindi nientaltro che unoccasione di apprendimento, uno scambio consapevole, cosciente ed accondiscendente all accoglienza di un altro per quello che laltro , eliminando il vecchio gioco reciproco della proiezione di unimmagine di noi diversa da quello che siamo o quella di rivestire laltro delle proprie aspettative. Una relazione condotta cos, con il presupposto di queste premesse condivise, comunque vada a finire, pu regalare solo autenticit e ricchezza ad entrambi i partner. |14| Quasi tutte le storie damore finiscono male, o sono causa di grandi sofferenze, si dovrebbe allora smettere di amare? Certo no, ma necessario imparare ad affrontare le relazioni damore e la loro fine con leggerezza, il che non vuol assolutamente dire con superficialit. Saper entrare in una storia e uscirne con delicatezza ed amore il segreto per crescere e per imparare ad amare. Per fare ci necessario abbandonare ogni attaccamento e desiderio di possesso e vedere laltro, comunque vada a finire la vicenda, come un proprio maestro, qualcuno che ci ha permesso di capire e di capirci. Alla paura di sposarsi va sostituita la consapevolezza che mettere su famiglia, con un matrimonio legale o anche con la sua nuova alternativa, una convivenza, non pi un punto darrivo, ma un punto di partenza verso una grande avventura dove niente deve essere pi dato per scontato. |15| Le relazioni pi numerose e la possibilit di sperimentare la convivenza, se correttamente condotte, possono avere un importante valore propedeutico per scelte pi consapevoli. Larco di tempo oggi pi ampio per sperimentarsi e sperimentare relazioni damore potrebbe portare a matrimoni pi consapevoli, a patto che si sia in grado di decifrare e correggere i meccanismi delle relazioni di

matrimonio? -Parliamone -Lo sai a cosa somiglia il nostro matrimonio? Al rapporto di tua zia con lalbergo a 4 stelle con i clienti: Buongiorno, buonasera, cosa c per pranzo? Cosa c per colazione? -Queste si chiamano premure affettuose dal film Lamore eterno finch dura di Carlo Verdone. |13| Lui allavvocato: -Quando conobbi mia moglie Marylin eravamo pazzi luno dellaltro, non che fossimo coinvolti, era solo un fatto fisico, ma poi dal film Prima ti sposo poi ti rovino dei fratelli Coen |14| Il protagonista, un uomo anziano (voce fuoricampo), riflette sulla fine della sua strana storia damore con una ragazza molto pi giovane di lui: -Mi sentivo leggero pacificato. Cera stata una storia, con tutti gli ingredienti giusti di una bella storia: sesso, amore, amore certo, e, normalmente liti, equivoci e crudelt, ma anche compassione reciproca e reciproca solidariet. E adesso la storia aveva avuto una conclusione, una buona conclusione dal film Il corpo dellanima Salvatore Piscitelli di

|15| Lei riflette: -Il matrimonio una cosa meravigliosa, in genere una battaglia, un viaggio tremendo, ma un motivo per vivere dal film Cherau Nellintimit di Patrice

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|16| Lei allanalista dal quale va per raccontare i suoi strani sogni che rappresentano una sua doppia vita: -Mercoled il mio compleanno, di solito resto a casa, da sola sento meno la solitudine dal film Passion of mind di Alain Berliner |17| Lui, il protagonista, racconta agli spettatori allinizio del film introducendo la sua storia di crisi coniugale: -Non so perch, ma sono sempre impazzito per il lieto fine. Per me le pi belle e romantiche storie di tutti i tempi sono quelle che due si vedono, dopo di che si innamorano e dopo 50/60 anni uno di loro muore e dopo qualche giorno muore anche laltro e questo perch non ce la fa a sopravvivere senza la sua dolce met. Non un gran bellesempio di lieto fine perch in realt ci sono due morti, mi rendo conto, per ero convinto che sarebbe andata cos anche per me, non che morissimo, ma che saremmo stati insieme per sempre. dal film Storia di noi due di Reiner Rob

coppia: non serve a niente ostinarsi a voler cambiare il partner e adattare il mondo alle proprie aspettative, necessario cambiare se stessi. Alla paura non va sostituta quindi la capacit di rischiare e basta (del tipo andare a fari spenti nella notte), preferendo i limiti e la noia del matrimonio tradizionale alla solitudine, come molti film attuali sembrano proporre. Essi non convincono perch quasi mai forniscono una motivazione della scelta che sembrano suggerire. La capacit di rischiare deve essere sostenuta da una chiarezza della meta da raggiungere e da un buon allenamento (come nel caso della scalata di una montagna o di una traversata in mezzo al mare) e, quindi, dalla fermezza rispetto allobiettivo. Meglio una vacanza al Club Med? Allora restate Single, ma non lamentatevi di soffrire di solitudine e, attenzione, molto pi dolorosa la solitudine patita in mezzo alla gente di quella conquistata da chi, da solo o in coppia, arrivato con fatica sulla cima. |16| Per capire su quali basi andranno impostate le relazioni del futuro sembrato pertanto utile partire da unanalisi degli stereotipi dei vecchi rapporti. Essi sono, infatti, la chiave di lettura dei meccanismi che inceppano le relazioni attuali, e nello stesso tempo i problemi da risolvere per raggiungere relazioni pi soddisfacenti. Lobiettivo di questo libro quello di lavorare alla prevenzione del male damore che oggi miete vittime di tutte le et, non di limitarsi alla cura, come fanno avvocati, psicanalisti o anche molti centri specializzati sulle terapie di coppia, quando il rapporto si gi guastato; bisogna allora partire dal rimettere in discussione innanzitutto il punto di partenza rappresentato dallo stereotipo: - ..e vissero felici e contenti: laspettativa romantica come nelle favole. Nel mondo materiale tutto si evolve e niente sta fermo, e noi c illudiamo ancora che il nostro rapporto non cambi nel tempo. |17| Anche se per qualche coppia la storia a lieto fine, bisogna prendere atto che, allattuale stadio dellevoluzione, sono ancora molto rari questi casi perch oggi sono ancora poche le persone capaci di affrontare le relazioni in modo maturo ed equilibrato, anche se in futuro queste dovrebbero aumentare. Il dolore causato dalle storie damore , infatti, nientaltro che un sintomo dimmaturit nella capacit di amare non solo di singole persone, ma di unintera specie umana. Le relazioni intime sono infatti il banco di prova del livello evolutivo personale e di quello generale degli esseri umani e, nello stesso tempo,

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il motore della loro crescita e dellevoluzione. Se si vuole che qualcosa realmente cambi nellattuale apparente disastro delle relazioni intime necessario prevedere e accettare i cambiamenti incominciando a sostituire alla dichiarazione ti amer per sempre, che sottintende una staticit del rapporto amoroso, una formula che anticipi il vero carattere del legame affettivo: quello di una comune maturazione dinamica e consapevole. Non ti amer, cos, per sempre sottintende infatti lidea di un percorso difficile, un processo dallequilibrio instabile che per avere buoni esiti deve mettere in campo doti di maturit, tolleranza e d intelligenza emotiva reciproci, da apprendere o da affinare cammino facendo. La relazione tra due persone quindi destinata a cambiare anche perch le singole persone cambiano, limportante che si tratti di una crescita e non di uninvoluzione, e perch questo accada necessario laiuto reciproco. |18| Solo a Pleasantville (citt fantastica dove si svolgono i racconti di una serie televisiva) non previsto alcun cambiamento. |19| Pleasantville un film raffinatissimo, splendida metafora sulla necessit di saper accettare i cambiamenti e saperne vedere tutta la bellezza. Gli abitanti di questa citt sono, infatti, statici, non cambiano mai, sembrano per questo eternamente felici; sono per grigi perch non conoscono i colori della vita. Due ragazzi, che seguono sempre queste storie raccontate in televisione, per un sortilegio, vengono catapultati dentro al televisore e da spettatori diventano attori a fianco degli altri personaggi di questa citt. Il loro intervento cambia le cose e mette tutti in subbuglio. |20| Alla fine tutti a Pleasantville accetteranno questa realt, con tutti i dolori che essa comporta, e diventeranno cos poco alla volta a colori (perch vivranno una vita vera e non fatta di sole apparenze). Come si detto, i cambiamenti contengono le possibilit di apprendere: se tutto si svolgesse come previsto si smetterebbe di crescere. Limmobilit nel mondo non possibile ed per questo ad esempio che in una tradizione spirituale evoluta come quella del buddismo il concetto dimpermanenza rappresenta il punto di partenza per ogni altra comprensione. Non esiste crescita senza turbamenti, ma ci sono due modi di affrontare il dolore: quello di rimanerne schiacciati e quello di tradurlo in una sofferenza che dolore compreso ed accettato nella sua possibilit di offrire preziosi insegnamenti. La comprensione del dolore non lo rende inutile, ma lo trasforma in strumento dapprendimento per crescere e migliorare la propria vita.

|18| Lui ad un amico: -Le persone maturano diversamente. Un giorno ti svegli e la donna che ti trovi accanto non quella che avevi sposato. inevitabile dal film Promesse e compromessi di David Frankel |19| Il ragazzo tiene unarringa in tribunale: -I programmi della scuola prevedono linsegnamento della storia da un punto di vista del non divenire sottolineando il concetto di continuit e non di alterazione dal film Pleasantville di Gary Ross |20| La madre, in crisi coniugale, chiede al figlio saggio: -Come successo? Un minuto fa va tutto bene e dopoCos che andato storto? -Non andato storto, che la gente cambia -La gente cambia? -S, le persone cambiano -E tornano come prima? -Non lo so, temo, temo sia difficile -Non giusto! Poi uno si abitua a una cosa e dopo -Lo so, non giusto dal film Pleasantville di Gary Ross

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Ci si accorger, osservando le proprie emozioni e i propri comportamenti, che il dolore che si patisce prodotto in gran parte dalla mente, dal modo di pensare e, quindi, che possibile combatterlo solo riprogrammando la mente ed eliminando ogni aspettativa e, con essa, ogni proiezione di s sulla realt (ambedue atteggiamenti che non permettono di vedere le situazioni e le persone come effettivamente sono). La maggior parte delle persone, invece, cerca di cambiare gli altri, di adattare a s il mondo, senza mai riuscire a vedere che il comportamento degli altri, e in particolare quello del proprio partner, fortemente influenzato dal proprio modo di essere. Per la legge della reciprocit, possibile affermare che in un certo senso Ognuno ha il partner che si merita. La maggior parte del dolore in amore pertanto superflua, perch non altro che la resistenza inconsapevole ad accettare la realt per come , e rappresenta lo sforzo di volerla adattare a come vorremmo che fosse, o, meglio, a come la cultura dominante dellamore romantico col lieto fine ci ha suggerito che dovrebbe essere. solo la consapevolezza che anche per noi lamore riserver difficolt e dolore che permetter di non vivere questi momenti in maniera distruttiva per noi e per laltro, ma di riuscire a usare linsegnamento del dolore per cambiare in meglio se stessi e le successive relazioni intime che si instaureranno. Aveva ben ragione quel prelato francese che anni fa propose di mettere allindice i libri rosa che, dando per scontato il lieto fine, promuovono una cultura sbagliata del rapporto di coppia e con ci dolore e distruzione. I danni provocati dalle aspettative create dalla formula e vissero felici e contenti sarebbero notevolmente ridotti se questa fosse sostituita con si avviarono insieme, consapevoli, sul difficile cammino di una vita ed una crescita in comune. Oggi siamo invece di fronte a una diffusa incapacit nel saper gestire la crisi. Pensare che il problema si risolva cercando di adattare laltro alle proprie aspettative o cambiando partner, senza modificare niente in se stessi, un atteggiamento estremamente immaturo. Nonostante le statistiche parlino chiaro e i mezzi di comunicazione, dalle telenovela ai film di Natale per bambini, ormai propongano come normali divorzi, separazioni e famiglie multiple, la propria crisi coglie sempre di sorpresa producendo sempre dolore e devastazione. bene quindi chiarirsi da subito le idee su quali sono gli errori tipici di una relazione vissuta inconsapevolmente, cos tipici e diffusi da poter essere sintetizzati in frasi che, prima o poi, ogni coppia si trova a dire.

Queste frasi, in sequenza, scandiscono tre fasi tipiche di ogni rapporto: - lidillio, la fase del gioco (la mia dolce met, due cuori e una capanna) - linizio della crisi, la fase della commedia (mi ami?, e io che mi sacrifico per te, non ti piaccio pi?, non mi ami pi come una volta, non ti riconosco pi) - la frattura, la fase del dramma ( tutta colpa tua ti contraddici sempre, non sai quello che vuoi, perch non mi ascolti quando ti parlo?,e non mi toccare!, sei tutto/a tua madre, ti odio perch ti amo).

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2.1 Lidillio
- la mia dolce met: la fase simbiotica. vero che nella fase iniziale dellinnamoramento ci si sente fusi, una persona sola, e che si simbiotici perch complementari, ma va tenuto presente che questa , per legge di natura, solo una fase del rapporto e che poi, per crescere e maturare, necessario che ognuno sviluppi equilibrio interiore e unautonomia psichica e quindi necessariamente anche economica. Ognuno deve crescere come persona completa individualmente: un rapporto maturo e solido fatto da due persone autonome, non da una coppia composta da due mezze persone. in questa fase che si crea un altro pericoloso equivoco, che il romanticismo dei romanzi rosa e delle canzonette contribuiscono ad alimentare. Tu sei tutto per me, un ritornello frequente nelle canzoni, anche in quelle pi belle: Non mimporta della luna, non m'importa delle stelle, tu per me sei luna e stelle, tu per me sei sole e cielo, tu per me sei tutto quanto, tutto quanto io voglio avere. (dalla canzone Senza fine, di Gino Paoli) Trovare luomo o la donna giusta un ottimo risultato, ma per quanto riuscito non vero n per luomo, ma oggi anche per la donna, che sia sufficiente per sentirsi totalmente appagati. Nella programmazione delle persone insito, oltre al desiderio di compagnia, anche quello di conoscenza, di ricerca e di crescita individuale, che, inevitabilmente, legami affettivi troppo stretti tendono ad ostacolare. per questo che qualsiasi relazione, anche se si tratta di un grande amore, finisce con il diventare asfissiante se in essa si protrae troppo a lungo la frase simbiotica. Non vero che lamore di coppia tutto ci a cui si deve aspirare nella vita, perch ognuno ha anche altri compiti ed altre aspirazioni; soprattutto oggi che un forte desiderio di autonomia fa parte del corredo genetico anche delle donne. Sono poche le canzoni che lo hanno detto, ma sembravano, ai pi,

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improntate di pessimismo : Ragazzo mio...un giorno i tuoi amici ti diranno che baster trovare un grande amore e poi voltar le spalle a tutto il mondo no, no, non credere,no, non metterti a sognare lontane isole che non esistono non devi credere,ma se vuoi amare l'amore tu,...non gli chiedere quello che non pu dare (dalla canzone Ragazzo mio di Luigi Tenco) Se si vivono le relazioni damore come lo scopo ultimo della vita, si resta delusi perch, inevitabilmente, ad un certo punto affiorer un senso di non totale appagamento. Questa latente insoddisfazione non va addebitata al partner, ma alla necessit di poter seguire la propria leggenda personale per appagare il desiderio di conoscenza. Questo desiderio implica, insieme alla necessit di amare e di essere amati, anche il desiderio di fare altre esperienze non necessariamente in coppia, di conoscere altre persone e di essere fedeli alle proprie inclina zioni per realizzare lo scopo della propria vita nella famiglia, ma anche al di fuori di essa. Lo stesso senso di mancanza, d incompiutezza, che ha portato a trovare un compagno per superare la solitudine, dopo un po si ripresenta e diventa frustrazione se non permesso alla coscienza di evolversi, di andare oltre al rapporto di coppia, senza necessariamente distruggerlo. Va quindi trovato un punto di equilibrio tra il senso di sicurezza che d la sensazione di sentirsi amati e il desiderio di autonomia. Trovare un compagno quindi una tappa importante, ma non il fine ultimo. Dalla fase simbiotica necessario passare a una fase pi matura dove la comunione, il senso di appartenenza a un altra persona, sopravvive anche nella lontananza (fisica ed emotiva), anzi dalla lontananza si alimenta. |21| Per eliminare il pericolo della abitudinariet necessario anche saper rischiare e mettersi alla prova. Ognuno deve trovare se stesso, costruire la propria autonomia, creando un rapporto che va oltre alle due individualit senza la prevalenza di una di esse e il sacrificio dellaltra. Una volta la ricerca era prerogativa delluomo e lattesa della donna, ma con levoluzione dei ruoli ci non pi cos scontato. Mantenere un equilibrio tra due forze egualmente centripete certo un bella acrobazia, ma levoluzione che lo richiede e dunque fa s che sia possibile: possibile, non indolore.
Paolo Coelho, LAlchimista, Bompiani Editore, Milano, 2004

|21| Lei dice a lui, lamante: -Lamore non finisce anche se non ci vediamo -La gente continua ad amare Dio anche se non lo vede mai dal film Fine di una storia di Neil Jordan

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|22| La moglie allinvestigatore che ha assoldato per scoprire se il marito la tradisce, (mentre lui, a sua insaputa, si iscritto a una scuola di ballo) -Cosa pu spingere un uomo che da 20 anni fa la stessa vita a fare una cosa al di fuori del suo carattere? -La maggioranza degli uomini vive una vita di silenziosa depressione Forse la disperazione non pu essere pi silenziosa! dal film Shall we dance? di Peter Chelsom |23| Lei a lui, (improvvisamente incompatibili perch lui si rifiutato di camminare a piedi nudi nel parco): -A un tratto ho capito, ho visto a un tratto tutto limpido e chiaro per la prima volta e ho detto una sciocchezza, una sciocchezza, faccio male ad andarmene via cos, la cosa giusta da fare unaltra -Davvero Paul, quale? -Vai via tu! Dal film A piedi nudi nel parco di Gene Saks |24| La moglie dice al marito che non vuole andarsene di casa nonostante lei abbia chiesto il divorzio -Tu non puoi stare qui -La legge dice di si Lui allora concorda con lavvocato la divisione del territorio in casa: -Le zone rosse sono le sue, le zone gialle sono le mie, il verde terra di nessuno, per la cucina era difficile, ma Barbara ha avuto unidea: alternarsi per le ore duso Dal film La guerra dei Roses di Danny De Vito

Larte di amare oggi non ha pi nessuno schema fisso, ognuno deve costruirsi il suo: Lamore una formula vuota che gli stessi amanti devono riempire Ogni libert ha il suo prezzo da pagare, ma qual lalternativa? Affogare nella routine, nella reciproca dipendenza? Vedere a poco a poco lamore trasformarsi in noia o anche in odio? Vai pure tu o Oggi torno tardi sono le situazioni che segnalano che si comincia a non avere pi lo stesso entusiasmo nel condividere esperienze comuni e a dare pi spazio ad esperienze esterne alla coppia. il segnale che bisogna assecondare il passaggio dalla fase simbiotica a unaltra pi matura che si basa anche sulla possibilit di un reciproco sviluppo autonomo, dando spazio ai propri desideri e potenzialit, fossero anche quelle di fare i ballerini come nel film Shall we dance? |22| Quante sono per le donne che nella realt si comportano come la moglie di questo film? Susan Sarandon, dopo la reazione classica di ogni donna gelosa che si mette al centro delle situazioni, alla fine, riesce a comprendere il punto di vista del marito e regala il vestito e le scarpe da ballo a Richard Gere che torna da lei in un finale che appare superficialmente ovvio, ma che tanto ovvio non , se si esce da una lettura solo romantica del film e se ne coglie linvito evolutivo. - due cuori e una capanna: la casa, da nido damore a campo di battaglia Nella fase simbiotica si vorrebbe stare sempre vicini: niente di meglio di una piccola casa, un nido, fosse anche al settimo piano senza ascensore come nel comico film A piedi nudi nel parco. In questa fase non c bisogno di spazio, perch si condivide tutto: i sogni, le preoccupazioni, le speranze... il letto, ma dura poco e il poco spazio obbliga uno dei due ad andarsene. |23| Avere pi spazio permette di non dover prendere una decisione di separazione affrettata, permette di convivere, anche se con un p di inevitabile tensione, in attesa di una decisione definitiva. Il film La guerra dei Roses esaspera situazioni di questo tipo che, comunque, sono state, soprattutto in passato, piuttosto diffuse. |24| Allinizio di una relazione lo spazio personale psichico, e cio la distanza di sicurezza che uno sviluppo autonomo richiede tra se stessi e gli altri, praticamente annullato per accogliere totalmente laltro, cos anche lo spazio fisico della casa, che ne lo specchio, pu essere ridotto. Poco dopo per emerge inevitabilmente, come si detto, un crescente
Ulrich Beck, Elisabeth Beck Gernsheim, Il normale caos dellamore.

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desiderio dautonomia. Nessuno, soprattutto oggi, pu resistere a lungo con questa mancanza di autonomia psichica, ma anche di spazio. Vi una strettissima relazione tra spazio fisico esterno e interiorit. Lo spazio personale di una persona comprende lo spazio materiale in cui vive (in casa, al lavoro, ecc.) e quello mentale e dazione che gli permettere di decidere autonomamente cosa fare della sua vita. Lo spazio mentale, ma anche quello materiale che ne la proiezione, vanno rispettati: ogni intromissione crea aggressivit, perch viene messa in pericolo la possibilit di uno sviluppo autonomo. Sul rispetto della giusta distanza da una belva feroce si basa la bravura di un domatore: se sbaglia, se entra nella sfera personale dellanimale e si avvicina troppo, pu essere sbranato perch esso sente minacciata la sua sicurezza e scatta listinto di sopravvivenza. Gli umani reagiscono meno bruscamente, tuttavia le dinamiche sono le stesse; non essere invadenti, in tutti i sensi, la base di qualsiasi relazione di lunga durata. Nelle relazioni umane (damore, ma anche familiari, damicizia, ecc.), non basta non essere invadenti, necessario anche non essere percepiti come troppo distanti. C un confine preciso che delimita queste due realt, desiderio dautonomia e sofferenza della solitudine, e sulla sua intuizione si basa il destino di una qualsiasi relazione interpersonale. necessario pertanto acquisire abilit, alla pari di un domatore, nel saper riconoscere le distanze di sicurezza dei propri simili e del proprio partner e nello stesso tempo averne intimit. Abilit che richiede spirito critico, capacit dosservazione, sensibilit e rispetto delle esigenze altrui. |25| Lo spazio fisico riflette queste due esigenze: in un monolocale abitato da pi persone, non in stretta simbiosi tra loro, la coabitazione difficile e nessuno si sente a proprio agio, ma se si vive da soli o in due in un grande appartamento, ognuno in unala di un castello o in una casa in campagna molto isolata, il senso di solitudine pu diventare, per la maggior parte delle persone, opprimente. Spazio fisico, spazio psichico, ma anche spazio animico sono infatti in stretta relazione tra loro e la quantit, ma anche la qualit, dello spazio che si abita interagisce con il proprio benessere o malessere; non a caso si dice a volte sentirsi a casa per esprimere una situazione, psichica ed emotiva, favorevole. La casa infatti il riflesso della personalit e delle emozioni di chi la abita, ne lo specchio e come tale contiene, ma anche influenza, le emozioni e i comportamenti di chi la vive.
Vedi Eduard Hall, La dimensione nascosta

|25| Lui dice alla sua nuova amante: - un p come la storia degli istrici. Due istrici hanno freddo, allora si avvicinano per scaldarsi, per si fanno male con gli aculei, allora si allontanano. un p come in amore: n troppo vicini, n troppo lontani dal film Lamore eterno fin che dura di Carlo Verdone

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|26| Lei osserva: -Il loro era un matrimonio convenzionale, come lo era la loro casa arredata dal film Fine di una storia di Neil Jordan

Una volta, pi di oggi, la casa borghese era concepita pi per gli altri che per se stessi; era uno spazio di rappresentanza e larredamento in stile una codifica del ceto di appartenenza. |26| Questi modelli tendono oggi ad essere superati e sulle necessit di rappresentanza prevale, nelle relazioni e nella casa, la dimensione personale. Labitare domestico, ma anche quello dei luoghi di lavoro e degli spazi pubblici, hanno progressivamente abbandonato le necessit di rappresentanza e laspetto burocratico a favore dellaccoglienza e del benessere di chi vi abita, lavora, legge o impara. La vita di coppia per richiede continue mediazioni tra le singole personalit di chi abita uno spazio e, alla fine, spesso, prevale la personalit pi forte o nessuno pi si riconosce nella casa che abita. Chi non si trova a proprio agio nella sua casa, perch non ne rispecchia la personalit, spesso la rifiuta e ci porta molti uomini, ma anche molti figli, ad erigere a proprio spazio personale un altro luogo (lufficio, la casa di un amico, ..la strada.) Come un vecchio scapolo in una pensione: vivo in casa mia o in casa loro? ..... Molte case sono fatte solo per i visitatori, molti matrimoni solo per gli altri. Le due cose sono in stretta relazione. impossibile qui essere veramente soli. Tutto si fa per il pubblico, per lo spettacolo, per la vanit, per la menzogna. Nulla per la verit, lintimo, per se stessi. E nello stesso tempo, una profonda solitudine: perfettamente dimenticato tutto il giorno, tutta la notte, da tutto, da tutti - da lei per prima - nel cuore della mia stessa casa ........... Qualcuno ha distrutto la felicit che solo in casa vostra vi era dato gustare, ed peggio che se avesse distrutto la vostra casa. Non vi riesce pi di sentirvi felici tra le sue mura. Ne stato sottratto ci che le era essenziale: ben pi grave che se lavessero incendiata. Tutto ci che contiene vi ormai, pi che estraneo, ostile. Questa casa il luogo geometrico delle vostre sofferenze - anzi, essa stessa quella sofferenza - e voi non vi sentite pi in casa vostra: perch si in casa propria quando si felici. La verit che qui siete in esilio, e solo fuori potete stare, solo l sentirvi a casa. Cos accade che vi si veda errare senza tregua. (dal libro Cronache maritali di Marcel Jouhandeau)

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Una volta la scelta della casa, dellarredamento e la sua gestione era una questione di donne e la definizione della donna (ormai sorpassata)

di angelo del focolare, lo confermava. |27| Oggi anche gli uomini si interessano della casa e mettere su casa insieme un momento di grande intimit per una coppia affiatata, ma, per i pi, anche causa di liti furibonde perch difficile mediare su diverse esigenze di vivere lo spazio e di esprimere la propria personalit attraverso di esso. Lo spazio dei luoghi dove si vive pu essere un grande alleato per gli uomini, ma, se male usato, pu diventare un nemico, cos come la casa pu diventare una prigione. Ci accade quando cambiano le esigenze funzionali di una coppia o di una famiglia (quando nasce un figlio, o anche quando, invecchiando, si incomincia a russare) e lo spazio non facilmente adattabile alle nuove esigenze, ma anche quando si modificano le singole personalit, le aspirazioni e i rapporti emotivi interni al nucleo di conviventi. Esiste una circolarit di causa ed effetto negli spazi che abitiamo (case, ma anche scuole, uffici o citt). Ognuno esprime il modo di relazionarsi, la situazione economica e socio culturale di un dato periodo, ma nello stesso tempo la condiziona nel momento in cui il vecchio modello non viene aggiornato in corrispondenza di un modificata situazione di relazione in una coppia o nella famiglia, ma anche una modificata situazione lavorativa, pedagogica o abitativa alla scala urbana. Cos, nelle relazioni damore, quello che era un caldo, ospitale, anche se piccolo, nido damore nella fase simbiotica, dove tutto era stato deciso insieme, dal colore delle pareti alla scelta delle tazzine del caff, alla fine di questa fase e al presentarsi di una nuova necessit di maggiore autonomia, pu diventare una prigione e un campo di battaglia. Il luogo nello stesso tempo dellazione, ma, spesso, anche della causa di liti furibonde. La soluzione gi oggi praticata da alcuni quella di vivere in case separate, ma non sembra essere questa la strada giusta. Vivere insieme ha un importante risvolto economico, soprattutto oggi che il mercato delle abitazioni nelle aree urbane impazzito. Cos pure la vita in comune pi pratica anche nel caso della gestione dei figli. urgente, quindi, pensare a modelli abitativi e urbani diversi. bene per tenere presente che, come nella vita di coppia indispensabile rispettare gli spazi altrui (Cosa pensi? spesso una richiesta che tradisce linsofferenza di chi si sente escluso), cos nella condivisione di un alloggio, anche in un monolocale, necessario rispettare degli spazi personali, fosse anche un solo cassetto.

|27| Il marito allamante della moglie, di cui amico: - una bella casa, lha trovata mia moglie; mia moglie mi di gran aiuto dal film Fine di una storia di Neil Jordan

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|28| La moglie chiede alle amiche: -Qual , in un matrimonio, il momento in cui un cucchiaio di plastica (quello che conservate perch il ricordo del vostro primo incontro) diventa solo un cucchiaio di plastica? dal film Storia di noi due di Rob Reiner

2.2 Linizio della crisi


- mi ami?: qualcosa sta cambiando Sono in molti a dire che questa una domanda che non si dovrebbe mai fare; essa il sintomo che uno dei due si accorge, o ha paura, perch dentro di se sa che succeder, che qualcosa sta cambiando. |28| Se si percepisce che lamore e linteresse sono calati inutile richiederli perch lamore, che un sentimento spontaneo, non pu essere erogato su richiesta e la pretesa dellamore genera sempre uninevitabile fuga. Una volta che si sa gi in partenza che la fase iniziale dell innamoramento, in genere simbiotica, a termine, importante prevedere e saper riconoscere in tempo il momento in cui si passer da una fase allaltra del rapporto damore. Attualmente poche coppie sanno affrontare in modo intelligente e non distruttivo questo cambiamento, e quindi sono in grado di far crescere il proprio rapporto in una fase pi matura. La maggior parte si trascina, anche per anni, in recriminazioni nostalgiche per il primo periodo di innamoramento, resta insieme con un progressivo aumento di tensione oppure a questo punto si lascia. Un maggiore desiderio di autonomia, labitudine e il conseguente calo dinteresse per il partner e per le proprie abitudini di vita, hanno come immediata conseguenza linterrompersi della comunicazione intesa come scambio emotivo e intellettuale. Il silenzio, che prima era pieno d intesa, diventa improvvisamente opprimente e lo si riempie cos di discussioni, |29| ma se allinizio il dialogo verteva, in genere, su temi esistenziali (senso della vita, amore, amicizia, ecc.), ora si discute inutilmente a lungo sui diversi punti di vista dei tempi di cottura del pollo, sul men della cena con gli amici, sulla necessit di essere perfettamente puntuali agli appuntamenti, sul tempo che si sta in bagno a prepararsi prima di uscire a cena insieme, ecc. La maggiore collaborazione delluomo alla gestione della casa diventa cos per le donne un boomerang, perch ora le occasioni di discussione e di litigio sono molto pi numerose di una volta, quando gli uomini non si occupavano di pulizie, pranzi e pannolini!
Vedi Andrew G.Marshall , Ti voglio bene, ma non ti amo pi. I sei stadi dellamore. La disputa sulla crisi del settimo anno (alcuni antropologi affermano che la crisi subentra dopo il quarto anno di matrimonio) non ha mai assunto un significato culturale importante, non tanto per lesatta definizione del periodo, ma per laffermazione implicita della normalit della crisi. La crisi, quella pi devastante, pu subentrare anche dopo 20 anni di matrimonio apparentemente felice. Forse pi che definire un esatto arco temporale utile fornire strumenti di individuazione, prevenzione e cura dei difficili momenti di transizione, che possono anche essere pi duno durante levoluzione di un rapporto di coppia verso stadi sempre pi maturi.

|29| Lui dice alla moglie: -Secondo me i silenzi pi rumorosi sono quelli pieni di tutte le cose che sono state dette, dette in modo sbagliato, dette 300 volte. Dal film Storia di noi due di Rob Reiner

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Si comincia cos a non avere pi lo stesso entusiasmo di prima nel condividere esperienze comuni e a dare spazio a fattori esterni alla coppia: per esempio trovarsi meglio al lavoro che a casa o preferire la compagnia di amici/amiche a quella del partner e, purtroppo, anche a erigere muri. |30| Ci si sente allimprovviso pi distanti: la fase simbiotica finita. Qualcuno consiglia di riprendere a fare cenette a lume di candela (certamente non guastano, ma altrettanto certamente non risolvono), non si tratta per di tornare indietro, ma di andare avanti. |31| Se le basi della relazione erano fragili, essa normalmente finisce qui, sia che ci si separi, sia che si continui a vivere insieme. Molte coppie restano unite semplicemente perch il rapporto rappresenta una sicurezza, ma la loro relazione smette di crescere. |32| Se ci che aveva unito una coppia era il desiderio di una vita e di un progetto in comune, di aiutarsi a crescere come persone, far maturare la relazione, si andr avanti, sapendo che la crisi prelude il passaggio a un amore pi maturo e pi vero perch basato su una conoscenza reciproca pi approfondita. La fine della fase simbiotica rappresenta, comunque, il momento in cui necessario darsi reciprocamente pi spazio; spazio materiale (chi pu, in genere, comincia a preferire di dormire in stanze separate), ma anche maggiore autonomia psichica, con libert di dare spazio ai reciproci e diversi desideri di crescita (molti cominciano con il fare le vacanze separati). In alternativa, le differenze di carattere, che prima cementavano il rapporto simbiotico e complementare, ora incominciano a diventare intollerabili. Quelle stesse diversit per le quali prima ci si amava, ora diventano causa continua di scontri e insofferenze. |33| Perch ci succede? Forse anche perch giusto che le energie, tra cui lamore, spese inizialmente tutte internamente alla coppia, finalizzate oltre che alla procreazione, anche alla reciproca crescita personale, a un certo punto debbano essere riversate anche nel collettivo, allesterno della famiglia. La famiglia deve, cio, aprirsi e permettere una crescita anche al di fuori di essa. Perch ci avvenga indispensabile abbandonare il desiderio di possesso a favore della capacit di riconoscere il partner, e poi anche i figli, come persone dotate di una loro autonomia. I danni provocati da coppie e famiglie chiuse che non sanno evolvere e che, promuovendo separazione con il mondo e castrazione nello sviluppo emotivo e nellautonomia, creano anche ostilit verso gli altri, si

|30| Lui parlando con un amico: -Alziamo muri sempre pi alti dal film Mariti e mogli, di Woody Allen 31| Lei a lui -Marco ho bisogno che un giorno succeda qualcosa di nuovo per sapere che la vita sta andando ancora avanti -Se stai con qualcuno da tanto tempo arriva comunque il momento in cui smetti di sentirti in movimento, ma solo un arresto apparente Dal film Lultimo bacio di G.Muccino |32| Lei allamante: -Henry (il marito) labitudine alla felicit

preferisce

dal film Fine di una storia di Neil Jordan |33| Lei parlando con le amiche: - inevitabile, insomma, fa parte dellusura della vita: i capricci, i compiti, i pannolini, le capitali del mondo, le supposte per la febbre, i brufoli, tua madre, sua madre. E tutto a un tratto ti rendi conto che ci sono troppi asciugamani bagnati sul pavimento, che lui tiene il telecomando, che si gratta le spalle con la forchetta e alla fine ti trovi di fronte allimmutabile verit e cio che impossibile baciare in bocca una persona che prende un nuovo rotolo di carta igienica e poi, chi lo sa perch, lo lascia sopra il porta rotolo vuoto, e non sia mai che sprechi due secondi per metterlo a posto. Dico io: ma cieco?!! cieco che non lo vedeee?!!!!!!.. dal film Storia di noi due di Rob Reiner

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|34| Il prete a loro due che, finalmente, riescono a sposarsi: -Vuoi tuprendere..come legittima sposa? -Si, lo voglio -Vuoi tuprenderecome legittimo sposo? -Si lo voglio -Nella vita che dividerete insieme possano le vostre individualit rafforzare il vostro amore. Con lautorit con cui sono investito io vi dichiaro marito e moglie, pu baciare la sposa dal film Se scappi ti sposo di Garry Marshall

leggono quotidianamente nelle pagine di cronaca nera dei giornali. Va preso quindi come un dato di fatto che a un certo punto dell evoluzione del rapporto non si abbiano pi interessi tutti in comune, ma, se si riesce a superare questo difficile passaggio, vi pu essere la promessa di un amore pi maturo. Se non si accetta questo, la crisi provocata dallinevitabile cambiamento diventa insuperabile e non vero, a questo stadio, che i figli tengono uniti: lo stress e la fatica per la loro crescita e la mancanza di dialogo per la loro educazione, con atteggiamenti spesso contradditori, non condivisi ed anche competitivi, diventa un ulteriore elemento di rottura, e di danno per i figli. Pi del 60% delle separazioni avviene in coppie con i figli. La mancanza di dialogo e linsorgere di diversi interessi porta a un conflitto, spesso anche silenzioso, ma che d il via a una intricata rete relazionale che inevitabilmente porta alla fuga (di fatto o al tradimento nascosto), o al divorzio emotivo dei cosiddetti separati in casa. La stessa formula matrimoniale contribuisce a non chiarire quale sia la normale evoluzione di una relazione: Sei tu disposto a prendere in matrimonio questa persona e ad amarla nella buona e cattiva sorte, nella ricchezza e nella povert, nella salute e nella malattia, finch morte non vi separi? Essa esprime un concetto di solidariet molto romantico verso le difficolt esterne: cattiva sorte, povert, malattia, ma non anticipa nessuna delle normali difficolt interne del rapporto, presenti anche in caso di buona salute, ricchezza e buona sorte: abitudinariet, mancanza di creativit e di interesse, calo di desiderio, condizionamento reciproco e mancanza di autonomia. La recente variazione della formula matrimoniale da parte della Chiesa da sei tu disposto a prendere in matrimonio questa persona.. in sei tu disposto ad accogliere in matrimonio questa persona.. sembra voler evitare di sottintendere lidea del possesso, a favore di quella dellaccoglienza e dellaccettazione; gi tanto, ma non sufficiente, essa andrebbe ulteriormente modificata, come in alcuni film si gia sentito il bisogno di fare. |34| Oggi si sa bene che per uno sviluppo armonico della personalit sono pi duna le componenti fondamentali: amore, gioia, ma anche libert e creativit. Si tratta di destreggiarsi in un difficile equilibrio perch il processo di costruzione della propria identit ha bisogno delle relazioni damore, ma, contemporaneamente, da esse anche inevitabilmente limitato.

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Non tanto lindissolubilit del vincolo matrimoniale, quanto il concetto di spirito di sacrificio su cui si basava, pi o meno esplicitamente, il precedente modello culturale della struttura familiare, contrasta e reprime questo sviluppo. La ricerca di s presuppone, infatti, la non dipendenza da nessuno. Lo sviluppo della personalit tra le cose pi preziose (Jung) Consapevoli che qualsiasi relazione a un certo punto si trova a dover fare i conti con questa realt, sar necessario capire in quale modo sia possibile comporre questo dualismo, questa duplice realt della vita di coppia, come far s che la necessit di avere un partner non diventi un freno e la necessit di una maggiore autonomia non venga vissuta o non diventi, di fatto, un abbandono sia materiale, tramite la separazione, sia emotivo, tramite la chiusura in se stessi e linterruzione della comunicazione. Labitudine diffusa, ma estremamente scorretta e reciprocamente dannosa, quello di mettere in atto, davanti alla necessit di maggiore autonomia del partner e alla paura del distacco e della perdita, tutta una serie di penosi ricatti emotivi. - ..e io che mi sacrifico per te!: il ricatto emotivo Amare vuol dire essere in comunione con laltro, ma senza masochistiche cancellazioni di s. Cos accade alla protagonista del film La donna di Gilles che solo tramite il suicidio viene riconosciuta con una identit al di l del suo ruolo di moglie, anzi, per una sola volta, riesce a ribaltare la situazione di dipendenza e di mancanza di un individuale riconoscimento venendo chiamata con il suo nome solo dopo che morta . |35| Rinunciare a se stessi in nome dellamore crea, nella maggior parte dei casi, situazioni di disequilibrio con aspettative di riconoscenza quasi sempre frustrate e conseguenti condizionamenti e ricatti affettivi. Ama il prossimo tuo come te stesso questo comandamento suggerisce non una totale abnegazione, ma la ricerca di un equilibrio con se stessi e con gli altri. Se non ci si ama abbastanza sar difficile riuscire ad instaurare rapporti affettivi equilibrati. Lamore non va di pari passo con il martirio: importante essere
Ancora oggi in Puglia nei necrologi non compare il nome della defunta, ma solo quello del marito: Tal dei tali (il marito) annuncia con dolore la scomparsa della MOGLIE

|35| Lei si suicida, buttandosi dalla finestra, una vicina accorre e dice ad unaltra: -Vai a chiamare Gilles -Gilles? -Il marito di Elisa Dal film La donna di Gilles di Frdric Fonteyne

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|36| Lui alla fidanzata che lo ha lasciato per le continue scentate di gelosia: -Lui: Ho ripensato a quello che mi hai detto ieri notte: che ti faccio paura -Lei: Non dovevo dirtelo cos! -Lui: No, so quello che volevi dire, ma ti sbagliavi. Sono io che ho paura, non tu. Non che non ho fiducia in te Nina, io non ho fiducia in me, capisci? Sono io il problema. Io sono solo un poliziotto, lo sai, io non ho dei bei vestiti. So solo che voglio passare la mia vita con te. Non mi vuoi sposare pi? Va bene: Non mi vuoi pi vedere? Va bene. Non sei neanche sicura di amarmi ancora? Dovr solo accettarlo perch tu sei pi importante di noi: ma se tu mi dessi unaltra occasione non ti deluder. Vedrai, devi credermi, sono cambiato, non sono pi lo stesso uomo. Qualunque sia la tua decisione sii felice, perch per me questo che conta. Dal film Un amore sotto lalbero di Chazz Palminteri

consapevoli della sottile, ma fondamentale, differenza. Il sacrificio, infatti, come le opere buone, rivela una scarsa apertura di cuore in proporzione allo sforzo che richiede per essere fatto. Cos pure il senso del dovere lesatto contrario dellamore: necessario sforzarsi solo l dove mancano autentico amore e senso di mutualit verso il prossimo o verso il proprio partner. necessario pertanto sostituire a unesaltazione dello spirito di sacrificio o degli egoismi individuali unidea di rapporto di coppia e di famiglia che introduca il concetto di solidariet, tendendo cos a favorire lo sviluppo autonomo e pi armonico delle singole personalit: marito, moglie ed anche figli. Lo spirito di sacrificio un sentimento destinato, prima o poi, a chiedere sempre il conto e facilmente si traduce in ricatto emotivo; la solidariet, invece, permette lallontanamento, regala la libert e lamore vero non ha niente a che vedere con lattaccamento: lamore infatti (e questo vale nella coppia, ma anche nei confronti dei figli) lascia liberi. |36| Tenere legato il partner con ricatti del tipo ti ho dato gli anni migliori della mia vita, ti ho dato dei figli, ho rinunciato alla carriera, ecc., non tiene unita una coppia, la fa soffocare! Vuol dire soffiare sulle ceneri incandescenti dei rancori e, in definitiva, vuol dire non saper amare. - ma non ti piaccio pi?: gli scherzi dellEros Se facciamo un parallelismo tra la vita delluomo e le leggi che regolano luniverso, facile capire come ognuno sia soggetto, e sotto alcuni aspetti vittima, di meccanismi che esulano dalla volont individuale. Dalla teoria della luce sappiamo che la luce nella sua forma pi alta composta dl particelle indivise che contengono tutte le potenziali unit inferiori. Abbassando e rallentando la frequenza della luce possibile scindere le particelle indivise in particelle con carica elettrica positiva e con carica negativa, che hanno, insieme, una funzione coesiva ed esplosiva, in costante attrazione tra loro. Se pensiamo agli uomini e alle donne come ad un duplice insieme di luce condensata con cariche elettriche positiva e negativa, capiamo anche il perch della reciproca attrazione e forse diventa possibile anche prendere un po le distanze, osservandoli come fenomeni che si subiscono, dai drammi che tale attrazione provoca. Listinto e lintuito sono gli strumenti primari di questattrazione, quando non condizionata dalle questioni sovrastrutturali gi citate (ricchezza, posizione sociale, ecc.); ma perch ci attraggono solo certi tipi di uomini o di donne e non altri?

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Forse siamo attirati dalla loro frequenza vibrazionale, come nel caso della luce? Dalla frequenza dei loro campi energetici? La definizione di Eros, sul vocabolario, Eros: il mondo del sesso, mette in luce i limiti conoscitivi attuali sullattrazione tra uomo e donna: limitare lattrazione tra i sessi al solo campo energetico fisico un profondo errore ed anche la causa di molte delle attuali insoddisfazioni. Non si pu ignorare, infatti, che esiste anche un Eros della mente e dellanima, perch tre sono i campi energetici dellessere umano: fisico, mentale e animico. Lattrazione erotica desiderio di conoscenza dellaltro in quanto diverso da s e il rapporto di coppia lo strumento per conoscersi e per evolvere reciprocamente. Lunione tra uomo e donna anche nella Bibbia descritta utilizzando questo verbo, Adamo conobbe Eva, che significa molto di pi di un semplice amplesso fisico. Lattrazione tra uomini e donne poco sviluppati a livello mentale e animico avviene probabilmente solo tra i loro campi energetici fisici. Se si mette in gioco solo il livello fisico, e molto spesso anchesso solo in modo superficiale, ovvio che questattrazione, basata sul desiderio di conoscenza, in breve si esaurisca. Dopo qualche anno damplessi, ma anche molto meno, dopo aver ispezionato ogni centimetro quadrato del corpo del partner, il desiderio di conoscenza si esaurisce e ci si rivolge altrove. La routine, linvecchiamento si sommano ed aggravano il desiderio in calo. Dare per scontato laltro sempre un grosso errore (io ti conosco so quello che pensi sei prevedibile) Si pensa di non aver pi niente da scoprire mentre in realt c ancora un mondo inesplorato, quello della mente e della personalit, ma anche dellanima. Lo stesso livello fisico, nella maggior parte dei casi, non mai del tutto esplorato, anzi, spesso reciprocamente, del tutto sconosciuto. Le fantasie sessuali, i desideri inespressi, le menzogne sul livello di soddisfacimento provato, che solo debolmente sintuiscono quando dopo lamplesso si sente la necessit di una conferma: Ti piaciuto? Si molto. Domande e risposte che spesso nascondono un mondo d insoddisfazione, di desideri mai espressi e che non si suppongono nemmeno, come evidenzia Meg Ryan in maniera indimenticabile nella esilarante scena dellorgasmo simulato al bar nel film Henry ti presento Sally. |37|

|37| Lui dice a lei: -Ehi, non per vantarmi, ma nessuna si mai lamentata -Ti credo! Scappi come una lepre! -Io credo che si divertano molto -E come lo sai? -Lo so perch lo so -Perch loro? -Si, perch loro. -Ma come lo sai veramente? -Ma che stai dicendo? Che fingono lorgasmo quando - possibile -S, addio. -E perch? A tutte le donne capitato di fingere -Beh non hanno mai finto con me -E come lo sai? -Perch lo so -Oh, gi giusto, dimenticavo, sei un uomo -E questo che vuol dire? -Tutti gli uomini giurano che a loro non successo mai e tutte le donne prima o poi hanno finto -E io non so riconoscere la differenza?! -No - ridicolo -Oh..Oh.. (Sally, al bar, simula un orgasmo) -Ti senti bene? -Oh, ooh Dio!..ah..ah..,aaaah che meraviglia! S, s, cos, ooh...ooh..oh Diooo!.... S, s ancora, ancora! ah ah.aaaaah, s,s ah..s,s,s..ah..ahaaah. La cameriera chiede a un signore di fianco (che ha osservato la scena del finto orgasmo) -Cosa desidera? -Quello che ha preso la signorina!. Dal film Henry ti presento Sally di Rob Reiner

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Forse solo chi ha gi un campo energetico mentale e animico ad alta vibrazione, perch molto sviluppato, o chi comprende limportanza dellaiuto reciproco per evolvere e crescere insieme, potr avere relazioni pi durature, perch basate su una conoscenza pi profonda e su una attrazione reciproca che mette in gioco anche gli altri piani energetici. Benedetti siano i letti nei quali cadiamo per adorarci lun laltro nella notte. Mai, no, mai abbastanza nudi per conoscere lAltro nella sua totalit (Lee Piper) Trovare lanima gemella non quindi solo un modo di dire: per trovarla necessario essere evoluti spiritualmente, altrimenti si trover unanima compagna, compagna di viaggio verso quest evoluzione. Compagna di viaggio anche se causa sofferenza, perch la sofferenza che spinge luomo a crescere. Il temperamento il complesso di qualit fisiche, mentali e spirituali di un individuo ed il temperamento di una persona che attira o allontana gli altri. In questo senso quindi, come si detto, ognuno ha il partner che si merita, e cio quello che risponde alla sua frequenza, al suo grado di sviluppo: colui o colei che complementare e quindi, nel bene e nel male, funzionale alla reciproca crescita ed evoluzione (ed anche un partner, apparentemente sbagliato, pu esserlo). Come nel caso delle particelle, gli opposti si attraggono, perch una persona diversa stimola laltrui personalit ad evolvere. Cos non raro vedere coppie dove uno sognatore e ha le mani bucate e laltro molto concreto e parsimonioso, uno pigro e abitudinario e laltro stacanovista e avventuroso, uno taciturno e solitario e laltro socievole e chiacchierone, e cos via. Le differenze inizialmente attraggono perch arricchiscono, ma perch allora, nella fase successiva allinnamoramento, si tende a diventare insofferenti proprio verso quelle differenze che inizialmente avevano attratto e da complementari si diventa improvvisamente del tutto incompatibili? Perch in assenza di una riconosciuta parit e del sentimento di solidariet, quasi sempre, prima o poi, si scatenano gelosia e competizione tra i partner e la competizione la causa di frequenti, anche se a volte del tutto impercettibili, atti di sabotaggio. La richiesta di parit e il rinnovamento dei ruoli ha acuito la competizione allinterno delle coppie.

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Nei compiti condivisi di gestione della casa e dei figli, si creano spesso invasioni di campo, ma anche la carriera lavorativa pu esserne la causa. Luomo geloso della donna attacca cos la sua immagine femminile tendendo a mettere in luce la sua inadeguatezza nel ruolo di moglie, madre, amante, o anche semplicemente umane, o anche viceversa. Cos, se si era partiti insieme con caratteri e desideri simili, col passare del tempo ci si trova a un certo punto con caratteri e aspirazioni completamente opposte . proprio questa competizione, che diventa opposizione di punti di vista e di carattere, che in una coppia alimenta una crescente insofferenza e un progressivo reciproco allontanamento. Tipico lesempio di quelle coppie dove a un partner socievole, loquace, sempre al centro dellattenzione, per carattere o perch ha un lavoro interessante di cui parlare quando in compagnia (inconsapevolmente invadente degli spazi altrui), corrisponde normalmente un partner silenzioso, a volte anche musone o che si addormenta sul divano. questa la reazione di chi si sente escluso, sopraffatto, prevaricato, estromesso e magari anche spesso deriso dal partner, il suo modo, a sua volta inconsapevole, di sabotarlo nella sua mondanit. La vita quotidiana della coppia, nella quale scatta la lotta per la conquista della supremazia ed anche della simpatia e dellapprovazione dei figli, dei parenti o anche degli amici, piena di piccoli reciproci dispetti. Personalit non ancora mature e carenti di equilibrio interiore, superata la fase simbiotica, difficilmente riescono a sviluppare una solidariet che vada al di l della semplice collaborazione nella gestione pratica del menage. Il battibeccare delle coppie sposate, spesso al centro di moltissime commedie di successo, il sintomo vistoso, ma mai abbastanza compreso, della presenza di queste dinamiche distruttive. A volte un gioco, si mettono in evidenza le reciproche carenze bonariamente, persino con affetto, impersonando le caricature di molte commedie, per riderci sopra o far ridere, ma molto spesso questo uno strumento utilizzato per ferire laltro sminuendolo davanti agli occhi dei figli, dei reciproci genitori o degli amici, semplicemente perch si in competizione e si gelosi di lui per le qualit umane, professionali o altro. |38| Questi sentimenti spesso sono involontari e inconsapevoli. Saperli leggere per annullarli e trasformarli in una reale collaborazione un passo molto importante per migliorare i rapporti perch la competizione, linvidia e la gelosia sono il contrario della solidariet.

|38| Lui a tavola davanti a tutta la famiglia riunita si diverte a sminuirla: -Tu spendi sempre troppo perch sei disorganizzata e non hai nemmeno preso la patente perci non puoi fare le spesa al supermercato dove almeno potresti risparmiare Lei: -Sei odioso smettila Lui: -Dai, lo sai che ho ragione sei disorganizzata e sempre in ritardo per cui anche la pasta ti viene scotta Lei tira la tovaglia e butta tutto per terra. Lui: -Dai era uno scherzo! Dal film Uomini & donne, Amori & Bugie, di Eleonora Giorgi

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|39! Lei allavvocato: -Chi ama i cani sposi chi ama i cani, chi ama i gatti sposi chi ama i gatti dal film La guerra dei Roses di Danny De Vito |40| Dopo tanti anni di matrimonio e due figli, lui e lei sono in crisi e stanno decidendo di lasciarsi: -Ben tu ami quello che eravamo e quindi non puoi amare quello che siamo diventati -Stasera a cena eravamo quelli di allora -Non possiamo restare insieme solo perch una volta ogni tanto vediamo un guizzo di comeravamo - successo meno di un quarto dora fa -Abbiamo solo dimostrato che se stiamo lontani per settimane possiamo anche cenare insieme. Questo non un matrimonio. finita dal film Storia di noi due di Rob Reiner |41| Il marito allamante: -Perch (mia moglie) non mi ha lasciato? -Perch sei unabitudine cui assuefatta, sei la sua sicurezza Dal film Fine di una storia di Neil Jordan

Anche in questo caso, laltro diventa uno strumento per riuscire a leggere con onest dentro se stessi nel tentativo di riuscire a decifrare queste dinamiche e la propria meschinit o senso di inadeguatezza, paura, mancanza di equilibrio che si traduce in rigidit ed eccessivo radicamento nelle proprie convinzioni. Daltra parte la vita di due persone con uguale temperamento sembrerebbe impossibile, anche se ogni tanto qualcuno, esasperato, sembra ancora desiderarlo. |39| Basti pensare agli effetti devastanti, sul lungo periodo, ed anche alla noia, di due persone ugualmente sognatrici e dalle mani bucate, oppure ugualmente taciturne e solitarie, ecc. ecc. Quindi si affini nella apparente diversit, nel senso che le differenze altrui permettono la propria evoluzione solo nel momento in cui si disponibili ad accogliere laltro per quello che , ma anche, reciprocamente, ad integrare, a mediare gli opposti temperamenti. Lincompatibilit e linsofferenza che subentrano alliniziale complementarit sono il sintomo invece del proprio o reciproco arroccamento sul personale punto di vista e della non disponibilit a cambiare. - Non mi ami pi come una volta: lincapacit di evolvere La maggior parte delle coppie rimane a lungo, e a volte anche per sempre, in questa fase di stagnazione senza riuscire mai a passare dalla prima fase simbiotica dellinnamoramento a quella successiva di un amore pi maturo. Questa frase il sintomo di come chi basa la propria relazione sullattesa del vissero felici e contenti non riesca ad andare avanti, perch rimane legato alla nostalgia per la fase iniziale del rapporto. |40| Chi non riesce ad andare avanti a questo punto ha due possibilit, che coincidono con due diverse tipologie di rapporto: -stabile insoddisfacente : il caso di chi preferisce la sicurezza dellabitudine, con rinuncia alla crescita personale e del rapporto. Questa situazione, pur non portando alla separazione, contribuisce ad alimentare reciproche, sotterranee ostilit e rancori o, nel migliore dei casi, una totale indifferenza. A questa tipologia di coppie appartengono la maggior parte dei nostri genitori che restavano insieme non per scelta, ma per lobbligatoriet del vincolo matrimoniale e che, normalmente, passavano tutta la vita a battibeccare e a farsi reciproci dispetti. |41|
G.Gullotta, Commedie e drammi del matrimonio. Viene qui ripresa la classificazione gi proposta da questo autore perch, anche se schematica, permette ad ognuno di fare una prima valutazione riguardo al proprio rapporto.

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-instabile insoddisfacente: il caso invece di chi, non riuscendo a passare alla fase pi matura, continua a scontrarsi, sempre in bilico tra separazione o accettazione della convivenza da separati in casa. Situazione che diventa spesso un vero e proprio inferno costellato da tradimenti, ricatti, litigi furiosi del tutto improduttivi. A questa categoria appartiene la maggior parte delle coppie odierne che non si sono ancora separate. Ambedue queste situazioni portano la coppia, obbligata dal vincolo matrimoniale a vivere una relazione intima senza intimit , a una crescente aggressivit psicologica verbale e spesso purtroppo anche fisica. |42| -non ti riconosco pi: maschere e proiezioni nella fase dell innamoramento. questa una frase che rivela le dinamiche che stanno alla base di molte crisi coniugali.Componente significativa della prima fase dellamore simbiotico, come gi accennato, infatti la tendenza, da parte di chi ama, a proiettare i propri desideri sulla persona amata, tendendo a vederla non come essa , ma come si desidererebbe che fosse: la donna o luomo dei propri sogni in grado di soddisfare tutti i propri bisogni. Il desiderio damare e di essere amati cos forte da far catalizzare su una persona, al di l delle sue reali qualit, tutte le proprie aspettative. |43| In realt non lattrazione che inganna, ma questo desiderio damore. unattrazione pi mentale che istintiva, la mente prevale sullintuito ed per questo che facile sbagliare. Questo desiderio, comune a tutti, pu nei casi pi gravi persino diventare unossessione e una malattia mentale come alcuni film, basati anche su storie vere, raccontano (Adele H, tratto dai diari della nipote di Victor Hugo, e Mama, non mama). |44| Non facile pertanto saper distinguere tra una vera attrazione e il desiderio, anche perch esso innesca processi di falsit a catena. Chi desidera invece essere amato ed accettato dagli altri a tutti i costi tender - spesso in modo del tutto inconsapevole - ad adattarsi alle esigenze ed aspettative altrui, non riuscendo mai ad essere autentico e veramente se stesso, mettendosi cos da solo in una situazione che col tempo diventer insostenibile. |45| questo il comportamento di personalit deboli, fortemente condizionabili, che sperano di poter essere amate incarnando le aspettative del
G.Gullotta, Commedie e drammi del matrimonio

|42| Peter, che ha un rapporto molto difficile con la moglie e che teme di voler uccidere, va dallanalista e parla dei loro continui litigi: -E questa non altro che una parte ben nota della nostra vita in comune. Secondo me unidea idiota quella che alcuni poveri pazzi amino le loro risse e le loro umiliazioni reciproche. Forse questa una particolare ed insolita forma di contatto fra loro. Io prendo un pugno sul naso, Urrah, picchiamoci! Altro che divorzio! dal film Un mondo di marionette di Ingmar Bergman |43| Lei a lui: -Tu pensi che ci sia solo una persona giusta per ognuno? -No, ma a volte scambiamo la persona che ci attrae per quella giusta. Lattrazione inganna molto -Si e, infatti, non significa niente Dal film Se scappi ti sposo di Garry Marshall |44| La protagonista, ricoverata in ospedale psichiatrico, afferma alla fine del film (voce fuori campo): -C un mondo nella mia testa diverso da quello reale, un mondo dove Eloise mi ama e mi protegge, un mondo in cui lui al mio fianco sempre. Adesso so che questo mondo non esiste che era unillusione solo il frutto della mia immaginazione: Tutti sognano che un giorno incontreranno il grande amore o lho solo sognato pi forte degli altri dal film Mama non mama di Letizia Colombani

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|45| Richard Geare dice a Julia Roberts, che gi molte volte si era adattata ai desideri ed alle aspettative dei propri fidanzati, ma poi al momento di convolare a nozze regolarmente li aveva piantati sullaltare: -Sei la donna pi confusa che abbia mai visto -Confusa? -Si, cos confusa che non sai neanche come ti piacciono le uova. Con Fred le volevi strapazzate, con il chitarrista pazzo erano fritte, con laltro tipo quello degli insetti, erano in camicia e ora, sono solo le chiare. -Grazie tante, questo significa cambiare idea -No, questo significa solo non avercela unidea dal film Se scappi ti sposo di Garry Marshall |46| Lei a lui: -Volevo parlarti del perch scappo. Mentre andavo incontro allaltare.... -Devi solo mettere ordine nella tua vita prima di sposarti Lei prepara tutti i tipi di uova, li assaggia e cerca di capire quale preferisce. -Perch scappo, a volte anche correndo, dalla chiesa? -Ha importanza? -Io credo di si -Mentre andavo verso laltare incontro a qualcuno che non sapeva chi fossi veramente ed era colpa sua soltanto per met perch io avevo fatto di tutto per convincerlo di essere esattamente quello che lui voleva. Quindi stato meglio che non sia arrivata in fondo perch sarebbe stata una bugia dal film Se scappi ti sposo di Garry Marshall

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partner ed adattandosi alla sua personalit. Ci vuol dire non avere una propria personalit, ma vivere con un perenne senso di inadeguatezza e di non stima di s. Su queste basi non possibile instaurare relazioni sane; per instaurare relazioni equilibrate e durature necessario prima sviluppare un proprio equilibrio basato su autostima e desiderio di autonomia, come, alla fine, fa Julia Roberts nel film, non del tutto banale, Se scappi ti sposo. |46| Se lo sviluppo della personalit tra le cose pi preziose, questo modo di fare, di adattarsi alle aspettative altrui, un tradimento di se stessi, delle proprie inclinazioni (forse ancora pi grave del tradimento del partner) che prima o poi porter a una situazione di stress emotivo intollerabile. Farsi come tu mi vuoi, non solo nei confronti del partner, ma anche dei genitori, dei superiori sul lavoro o delle aspettative sociali, annullando la propria personalit, spesso una patologia da curare che ha origini nella propria infanzia. Non riuscire ad essere mai se stessi infatti una prigione psichica, dalla quale indispensabile uscire per poter avere relazioni soddisfacenti. Il film di Bergman, Un mondo di marionette (dal titolo emblematico) abilmente descrive il caso estremo di un condizionamento infantile e sociale sfociato drammaticamente in un estremo caso dinibizione delle emozioni e castrazione dei sentimenti allinterno del rapporto di una coppia sposata. |47| Molti sono gli uomini della attuale generazione che, come il protagonista di questo film, hanno subito una castrazione emozionale per l educazione ricevuta, che richiedeva loro, per differenziarsi ed essere superiori alle donne, il controllo delle emozioni. Moltissime le difficolt che ci ha prodotto nelle relazioni damore. Solo di recente si cominciato a rivendicare la parit con le donne e la possibilit di poter esprimere emozioni, sentimenti e di piangere, anche per gli uomini. La relazione damore, se ben condotta, pu essere lo strumento per mettere in luce e riuscire a superare insieme queste menomazioni dellanima. Lamore di coppia fortemente condizionato dalle ferite dellinfanzia, ma un rapporto pi consapevole pu riuscire a guarirle. necessario pertanto capire che qualsiasi maschera indossata per voler dimostrare di essere come non si (coraggioso, forte, altruista, buono, ricco, ecc.), o anche essere presuntuosi (la presunzione una maschera), nasconde di fatto la paura di non essere accettati ed amati per quello che si , un senso dinferiorit e anche la mancanza di stima di se stessi.

Svolgendosi in queste situazioni di alternanza di proiezioni e maschere, linnamoramento sembra essere, quindi, effettivamente uno stato alterato di coscienza dovuto a una distorsione percettiva causata da quelli che sono i nostri bisogni emotivi maturati nellinfanzia , molto meno romantico di quanto abbiamo sempre creduto. Allora perch tutti sono cos nostalgici di questo periodo, cos come si nostalgici della giovent, che di solito ad esso corrisponde? Forse perch era bello essere giovani, ma anche perch era bello credere che ci sarebbe stato qualcuno in grado di soddisfare tutti i propri bisogni, proiettando fuori da s la responsabilit della propria vita (non a caso quando si innamorati ci si sente leggeri come sulle nuvole). Era bello crederci, come a volte bello credere ai propri sogni, ma altrettanto pericoloso. Come nel film di Carl Franklin La voce dellamore, la maschera indossata dal capofamiglia pu essere neutralizzata dallintelligente condiscendenza della moglie, ma in altri casi, come nel film di Nicole Garcia LAvversario, in A tempo pieno di Laurent Cantet o in quello di Bergman Un mondo di marionette, il mistificatore pu imboccare la strada della distruzione di tutto ci che ha raggiunto (famiglia, lavoro, ruolo sociale) e dellautodistruzione. La mistificazione, quando viene attuata a lungo, investendo larghi settori della personalit, pu essere, infatti, improvvisamente distruttiva, ma anche autodistruttiva a causa della bassa opinione che il mistificatore nutre per se stesso . Non possibile pertanto restare uguali, come ci si mostrava o come si era visti nel periodo iniziale del rapporto, perch questi meccanismi sono destinati nella vita di coppia a palesarsi. Non ti riconosco pi o non sei pi lo stesso, sono le frasi che dimostrano il dischiudersi di questi paraventi e il rifiuto dellaltro, al posto di capire che forse arrivato il momento di accoglierlo ed amarlo per quello che realmente e di aiutarlo a liberarsi da questo fardello. Quasi sempre, invece, si resta attaccati alla nostalgia della falsa immagine con la quale il mistificatore si mostrava per adattarsi alle aspettative degli altri, ma lincapacit di aprirsi a questa nuova dimensione di vedere ed accettare il partner per quello che veramente , continuando a metterne a fuoco solo i difetti, rende la convivenza insopportabile. |48|
Raffaele Ponticelli, Emozionarsi fa bene. I disturbi emotivi gravi maturati nellinfanzia, a causa dellimpossibilit di esprimere i veri sentimenti e le proprie emozioni ed alla conseguente inibizione dellazione e del sentimento dodio verso i genitori, sfociano in una forma perversa di autopunizione, autodistruzione, da Raffaele Ponticelli, Emozionarsi fa bene. Famoso film di Don Siegel del 1956 che racconta di invasori dello spazio che atterrano, sotto forma di baccelli, in una tranquilla cittadina e a poco a poco occupano i corpi dei suoi abitanti, alterandoli.

|47| Lanalista legge la diagnosi di Peter, lassassino ossessionato dalla fissazione che avrebbe finito con luccidere la moglie e che, invece alla fine, uccide una prostituta che porta lo stesso nome: -Madre dominante e un pessimo rapporto con il padre a cui si aggiunge latente omosessualit, emotivit repressa. Ha cominciato a ignorare i sentimenti, elemento disturbante nei rapporti con la moglie e con le donne con cui egli ha avuto dei contatti. Dati di fatto, come paura, un istinto di paura e di aggressivit contro la madre dominante, nellambiente sociale in cui viveva Peter Eghermann, non hanno trovato alcuna valvola di sfogo dato che generalmente in quellambiente ogni scoppio emotivo viene visto quasi come qualcosa di vergognoso e di osceno. Per questo motivo il paziente ha cominciato a ignorare i sentimenti pi intimi, invece di essere se stesso egli ha assunto degli atteggiamenti interpretando il ruolo che leducazione e lambiente gli avevano assegnato. Un senso del dovere molto sviluppato e unautodisciplina esagerata fin dallinfanzia, avente come obiettivo un notevole successo sociale, hanno impedito al paziente qualsiasi forma di sfogo naturale degli istinti. Dal film Un mondo di marionette di Ingmar Bergman |48| La moglie osserva in silenzio il marito (con cui in crisi) mentre mangia e pensa: -Non mangiava mica cos prima, guarda come mastica! Fai piano! Senza rumore! Tutti i giorni peggiora, si trasforma, non pi lui, come lInvasione degli ultracorpi ! Dal film Manuale damore di Giovanni Veronesi

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|49| La moglie parla con lanalista: -Se Peter sta male, immediatamente sto male anchio e voglio correre a casa da Peter e fissarlo negli occhi e dirgli che adesso e dora in avanti capisco tutto quello che dice, tutto quello che pensa, tutto quello che prova. Voglio fissarlo finch lui non ci dice che cosa ci impedisce di vederci a vicenda nonostante viviamo cos strettamente insieme e sappiamo tutto luno dellaltro. .. a sua volta Peter descrive un sogno allo psicanalista, sogno che tradisce lacuto inconscio desiderio di aprirsi a questa nuova dimensione di contatto tra anime : -Fu un momento di tenerezza e di completo silenzioci incontrammo in un improvvisa interiorit, senza riserve.. Dal film Un mondo di marionette di Ingmar Bergman

Capire di pi queste dinamiche e riuscire a vedere anche la propria responsabilit nella situazione creatasi, pu forse far subentrare alla delusione un amore pi profondo. Il percorso fatto insieme e la reciproca scoperta possono portare a un amore che comprende anche i lati negativi e contradditori del carattere del partner (che nel tempo si dovrebbe aver imparato a neutralizzare). Non certo facile, ma un amore pi profondo e maturo sa comprendere che maschere e proiezioni sono meccanismi di difesa, riesce a vedere oltre la superficie ed a leggere gli autentici e veri bisogni d amore e le ferite da curare. Senza pi maschere, si riesce cos finalmente a vedersi ed a raggiungere quellintimit dellanima alla quale tutti tendono e che anche tantissimi film descrivono; un bisogno che, se non soddisfatto, prima o poi sar la causa di una crisi del rapporto. |49| In genere questi meccanismi non sono unidirezionali, pertanto il processo di conoscenza non riguarda solo laltro, ma anche se stessi; laltro il proprio specchio e il suo comportamento fortemente condizionato dal proprio modo di essere e di sentire. Cos una maschera, come qualsiasi altra bugia, pu essere la risposta allaspettativa del partner. Questa fase del palesarsi delle non verit sulle quali si basava l innamoramento iniziale non va vissuta quindi come una delusione, ma come una conquista, perch il processo di conoscenza di s e dellaltro nella propria ed altrui pi intima essenza il senso ultimo delle relazioni damore. Il partner non va pertanto visto come la persona che deve soddisfare tutti i desideri, o come il compagno di viaggio (o di giochi, nei casi pi riduttivi) con cui condividere tutto, ma anche come colui che in grado, pi degli altri, di stimolare la crescita personale, anche se a volte sembra giocare contro, come in una partita di tennis .

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Judith Viorst, Legami di coppia.

2.3 La frattura
- tutta colpa tua! : il litigio Se si pensa alla vita di coppia come a una partita giocata in due, dove il comportamento delluno influenza ed influenzato dal comportamento dellaltro, evidente che non ha senso individuare le colpe quando le cose incominciano a cambiare e a non funzionare pi come prima. |50| Normalmente, invece, quando il rapporto entra in crisi per le dinamiche fin qui descritte, la prima cosa che si tende a fare addossare allaltro tutta la responsabilit dei cambiamenti e delle difficolt che essi comportano. |51| Colpevolizzare ed alimentare i sensi di colpa porta ad una regressione o, nel migliore dei casi, a una stagnazione. necessario invece assumere entrambi la responsabilit di ci che accade e porsi il comune obiettivo di comprendere, per superare insieme, le difficolt che le dinamiche distorte fin qui descritte provocano, inevitabilmente, in quasi tutte le coppie. Non si pu pensare che il proprio rapporto non debba mai avere aspetti negativi, sarebbe forse un rapporto anche noioso e, comunque, non in crescita. Le situazioni di crisi sono difficili, ma creano anche novit ed evoluzione e riuscire a superarle rende il rapporto pi maturo, pi solido e le persone pi felici. La soluzione per riuscire a transitare indenni attraverso questo passaggio da una fase allaltra del proprio rapporto sembra quindi essere la comune consapevolezza di come tutti e due i partner siano responsabili dei problemi e della eventuale crisi. Questo atteggiamento mentale ha un effetto liberatorio e conduce fuori dal tunnel senza sbocco delle reciproche accuse e dei sensi di colpa, oltre che dal doloroso stato mentale di sentirsi vittima di un partner sbagliato e di un infelice destino. Voler far rispettare imperiosamente la propria individualit e il proprio modo di pensare, iniziare a non essere pi in totale sintonia e intravvedere laltro per quello che veramente (e non pi per come si desiderava che fosse, o per come voleva farci credere di essere) crea inevitabilmente nella coppia una certa tensione che sbocca normalmente nel litigio. Litigare pertanto normale, ma importante saper litigare, per tradurre lo scontro in un momento di confronto costruttivo anzich di distruzione e prevaricazione. Litigare pu far bene alla coppia perch nel litigio che le barriere razionali tendono a crollare e, per contro, affiorano le motivazioni inconsce,

|50| Lei parlando con unamica: -Le persone diventano quello che gli altri vogliono -Io voglio solamente che lui sia s stesso -Impossibile, come puoi aspettarti che sia lo stesso adesso che sei entrata nella sua vita? -Lui ha cambiato te? -Io credo di si -Allora vedi.. dal film Fidati di Hal Hartley |51| Lui a lei: -La colpa, non stata tutta colpa mia: bisogna essere in due. Il nostro matrimonio era pieno di problemi dal film Mariti e mogli di Woody Allen

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|52| Lei dice allanalista: -Peter una parte di me, lo porto sempre con me, ovunque vada. Ognuno di noi figlio dellaltro, no, non esatto. Nessuno di noi due vuole essere pi saggio e pi maturo, questa la ragione per cui litighiamo, ci picchiamo e piangiamo. Nessuno di noi due vuole essere adulto dal film Un mondo di marionette di Ingmar Bergman

non note allaltro, ma a volte nemmeno a se stessi. Ci di cui una persona conscia spesso finzione, mentre ci che essa rimuove (ovvero ci che inconscio) reale . Il litigio, quindi, pu essere uno strumento per conoscersi e per crescere, diventa invece devastante quando non viene utilizzato nelle sue potenzialit ma solo come arma per ferire. |52| Pi autori segnalano limportanza del saper litigare bene, arrivando a definirla quasi unarte. Essi affermano che le coppie pi a rischio sono quelle che non sanno litigare cio quelle che o non litigano, ma alimentano inevitabilmente rancori e anche odi sotterranei e silenziosi, (stabili insoddisfacenti) o che litigano male, inferendo ferite difficilmente rimarginabili (instabili insoddisfacenti). Saper litigare presuppone la capacit di far emergere, per riuscire a decifrarli, insieme alle tensioni i propri schemi mentali, le immagini inconsce, sapendo per arginare il desiderio di vendetta o di prevaricazione. Lamore esige rispetto e lealt, ma come si fa ad amare colui che, anche se momentaneamente, percepito come l avversario? Non dimenticando mai che lavversario lo strumento indispensabile per la propria evoluzione, se si condivide lassunto che il raffronto, ad ogni livello sia personale che interpersonale, lo strumento dellevoluzione. Per imparare a litigare diversamente bisogna infatti riuscire a riconoscere nellaltro una indispensabile parte di s, pensare che non si lotta per annientarsi, ma che ci si cimenta per crescere, per diventare adulti superando le ferite dellinfanzia e per trovare un nuovo modo di stare insieme. Il confronto ed anche il litigio non escludono quindi la lotta, ma questa dovrebbe concludersi con un abbraccio o almeno con la stretta di mano; dovrebbe escludere il desiderio di sopraffazione, di umiliazione e di annientamento. Ci si deve confrontare cio per ricomporre, non per annientare o distruggere. Tuttavia durante un litigio necessario lasciar emergere, per riuscire a vederli, i tentativi di prevaricazione, di possesso, di dominio, di manipolazione, che spesso giacciono nel proprio inconscio anche se negati dalla mente. utile farli emergere per poterli osservare, anzich reprimerli; vederli gi in parte correggerli, mentre negarli vuol dire lasciarli agire nel subconscio e, alla fine, permettere che prendano il sopravvento. Quando non si riesce a fare del litigio un momento costruttivo, esso scade in una lotta per il potere e diventa patologico: pu allora diventare unarma letale e portare a un progressivo aumento dellaggressivit
Erich Fromm, Psicanalisi e buddismo zen.

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fino alla distruzione totale del rapporto o anche, nei casi patologici, allannientamento dellaltro. |53| Una nuova tipologia di relazioni instabili soddisfacenti pu essere pertanto aggiunta alle prime due (stabile insoddisfacente e instabile insoddisfacente), e questa pu preludere ad una successiva fase pi stabile, ma finalmente anche soddisfacente, e cio ad ununione finalmente matura e felice. Il litigio, quindi, a volte anche furioso, se ben condotto, pu essere lo strumento per uno scontro-incontro, un transito verso nuovi equilibri, attraverso reciproci compromessi e integrazione delle due diverse personalit. Molto spesso infatti proprio dopo un litigio che ci si sente pi vicini e pi uniti. |54| Affrontare quindi con intelligenza i conflitti il modo di far crescere un legame. Una vasta letteratura insegna a litigare in modo costruttivo: a questa si rimanda per indicazioni pi approfondite. In sintesi, saper litigare presuppone di evitare di scontrarsi su questioni di principio, che irrigidiscono le reciproche posizioni, e di saper prendere in considerazione anche il punto di vista dellaltro. Inutili e provocatorie le generalizzazioni (sempre, mai, ecc.); inoltre lalterco, come una lotta sportiva, deve essere leale e, quindi, deve evitare colpi bassi che possono ferire a morte, come critiche offensive, disprezzo, ecc. Bisognerebbe anche saper accettare il confronto ed evitare di fuggire. |55| Vi sono tanti modi di fuggire davanti a uno scontro: prerogativa molto maschile quella di uscire da casa, (salvo poi soffrire di una tremenda solitudine appena raggiunto il marciapiede). |56| Molto femminile invece mettersi a piangere e con ci ammettere la propria debolezza, cosa che ancora disarma molti uomini abituati di pi a uno scontro allultimo sangue; oppure quello di chiudersi in se stessi con mutismi interminabili, pesanti per gli altri, ma assai opprimenti anche per se stessi. -Ti contraddici sempre, non sai quello che vuoi!: lambivalenza della personalit spesso unaccusa che ci si scambia quando si litiga. invece normale non sapere ancora cosa si vuole: si sa solo, perch lo si sente, che si
Il modo di litigare diventato materia di studio in molte Universit che si occupano dei comportamenti umani. Sono state fatte analisi su campioni molto ampi di coppie, e molti, anche in Italia, sono i seminari ai quali possibile iscriversi per imparare a Litigare senza farsi male

|53| Peter, ossessionato dal desiderio di uccidere la moglie, parla con lanalista dei loro numerosi e violenti litigi: -Quante volte si dice di odiare o di desiderare addirittura che laltro sia morto, ci si picchia, ci si umilia, si inveisce, ci si provoca, si sputa addosso allaltro, ci si tengono le braccia, si lotta, si strilla, poi scorre un po di sangue e uno dei due trionfa e laltro sconfitto, lei sta sulla porta del bagno e chiede perdono. Questo assai poco pericoloso, vero? -Pochissimo pericoloso - tutto come in una commedia con innumerevoli repliche, con delle pause, delle sorprese, entrate e uscite gi preparate, la mancanza di pubblico senzaltro fatale. Per normalmente non difficile porvi rimedio. E questo non nientaltro che una parte ben nota della nostra vita in comune. ............. Katarina a Peter : -A cosa stai pensando? -Penso che adesso tu mi metterai il disco con il ritornello: stata colpa mia, scusami amore mio, chi mette per primo questo disco fa la parte pi generosa di solito dal film Un mondo di marionette di Ingmar Bergman

|54| Lui dopo un litigio: -Mi sentii capito. E non esiste al mondo una sensazione pi bella di quella di sentirsi capito dal film Storia di noi due di Rob Reiner

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55| Lui (dopo un litigio): -Mi trasferisco in albergo La moglie: -Oh s, proprio adesso che incominciavamo a conoscerci! dal film Trappola damore di Mark Rydell |56| Lui dice a uno conosciuto al bar: -Solo quando ci stai in mezzo non riesci a vedere niente, solo quando mi sono ritrovato fuori casa sul marciapiede ho capito quanto ero infelice, quanto sono caduto in basso, molto in basso, perch in definitiva molto pi facile rimanere. Dal film Nellintimit di Patrice Cherau |57| Lui riflette (voce fuori campo): -A un certo punto litigare diventa la norma anzich leccezione, allimprovviso senza che uno se ne accorga diventa lunico modo di comunicare e allora lunica alternativa che resta ritirarsi in silenzio in una zona neutra dal film Storia di noi due di Rob Reiner |58| La moglie inveisce contro il marito: -Tu non mi stai ascoltando, non ti va mai bene niente, tu ti attacchi a ogni minima cosa, e figuriamoci se ti prendi delle responsabilit, sono buona a criticare ogni cosa che faccio, tanto si sa che tocca a me occuparmi di ogni cosa dal film Storia di noi due di Rob Reiner

vuole qualcosa di diverso, o che qualcosa cambi. In questo momento di transizione avere desideri opposti e personalit sdoppiate e una generale confusione in testa abbastanza normale. Lambivalenza e la dualit sono interne ad ogni essere umano e la composizione degli opposti la via di ogni crescita personale. Su questo percorso qualcuno pi avanti, altri pi indietro, non per questo bisogna sentirsi come Dr. Jekill e Mr. Hide, con le stesse conseguenze di chi ha enfatizzato questa ambivalenza anzich ricomporla. normale quindi che in ogni persona vi siano delle contraddizioni che dobbiamo accettare in noi stessi e negli altri. quindi ammissibile che a volte ragionamenti ed anche i comportamenti siano contraddittori, la perfetta coerenza lobiettivo, nella maggior parte dei casi, mai del tutto raggiunto. Il litigio utile per far emergere la parte irrazionale e le contraddizioni non ancora risolte, ma non pu certo essere lunico modo di comunicare. |57| necessario anche riuscire a confrontarsi discutendo con calma (non tutti lo sanno fare), e soprattutto con lealt. Non litigare mai ed essere troppo accondiscendenti spesso porta a una totale inibizione delle emozioni e a fare diventare il dialogo uno strumento di manipolazione (bisognerebbe a volte infatti diffidare di chi non litiga, non sarrabbia e non alza mai la voce). Saper comunicare vuol dire infine saper esprimersi, ma anche saper ascoltare. La comunicazione prima di tutto scoperta di s, scoperta di s attraverso un confronto leale con laltro . - Perch non mi ascolti quando ti parlo?: i difetti della comunicazione. Troppo spesso invece le discussioni non sono produttive perch non ci si ascolta, ci si arrocca sulle proprie posizioni e si vedono solo le proprie ragioni, finendo cos con il ripetere sempre le stesse cose; ci si scambiano solo luoghi comuni ed normale, quindi, finire con non lascoltarsi pi. |58| Comunicare non vuol dire pertanto voler affermare, contrapponendosi allaltro, la propria personalit, bens sapersi misurare con la verit dellaltro rispettando la sua identit; vuol dire scoprirsi a vicenda, ma anche accettare le differenze, le proprie ed altrui carenze e paure e deve

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Silvana Tiani Brunelli, La comunicazione. Labilit di esprimersi e di ascoltare.

esservi una certa rassegnazione rispetto alla pretesa di dire tutto . Dichiararsi allaltro con onest, abbassare le maschere, pu essere a volte pericoloso, perch mettere a nudo i propri punti deboli rende vulnerabili; far scoprire intenzionalmente laltro per poi, subito dopo, strumentalizzare le cose che ha detto, una slealt diffusa che rischia di creare chiusure definitive non pi superabili. |59| La reciproca onest e la volont di raggiungere insieme un accordo equilibrato deve pertanto essere la leale premessa di qualsiasi discussione; non invece ammissibile usare la maggiore capacit dialettica per instaurare la propria supremazia e sminuire laltro facendogli credere di non valere nulla . questo un atteggiamento tipicamente maschilista che attua una sottile violenza morale non meno dannosa di una violenza fisica perch inibisce lautostima e lautonomia dellaltro; questo un modo ancora molto diffuso di mobbing familiare, in genere attuato da un maschio predatore che non sa rinunciare di fatto al desiderio di supremazia e di possesso nei confronti della donna . Saper comunicare pu non essere una dote innata, ma lo scontroconfronto con laltro pu essere la palestra dove esercitarsi. La comunicazione non fatta di sole parole, ma anche da toni della voce, gesti o atteggiamenti che possono essere molto provocatori e irritanti pi di quello che si dice e spesso anche di silenzi. Losservazione del comportamento d informazioni pi dettagliate di qualsiasi discorso sui reali obiettivi di chi discute. La capacit di stare zitti a volte pi eloquente di mille parole. |60| Vi sono silenzi pieni di intesa e silenzi pieni di ostilit, ma anche silenzi dovuti a un eccessivo accumulo di incomprensioni. |61| Lincapacit di comunicare, allinterno della maggior parte delle coppie, provoca, infatti, sempre maggiori chiusure in se stessi e il progressivo innalzamento di muri nel rapporto. Questa la causa di un sentimento di isolamento e di solitudine molto doloroso che spesso rappresenta anche il blocco della propria evoluzione. Forse in questo caso pu essere utile frequentare uno degli attuali, numerosissimi corsi aperti a tutti che insegnano a comunicare. |62|
Luce Irigaray, La via dellamore, pag. 26. Un testo che analizza in profondit il tema delluso della parola come strumento di avvicinamento tra due soggetti ed invita a saper usare lo strumento della parola (riconoscendone anche i limiti), come strumento delluomo per trasformare i suoi istinti e bisogni in desideri condivisi ed invita a sapersi dire allaltro, senza imporgli la propria verit. Viene messo anche in evidenza la contraddizione odierna del linguaggio che sembra ridune le potenzialit da effettivo strumento solo per parlare di e non pi per parlare con. lasciar essere laltro come altro pur parlando, pur parlando a lui. Di pi: come stimolarlo a essere altro e a restarlo da Luce Irigaray, La via dellamore, pag.26 Annamaria Bernardini de Pace, Calci nel cuore. Storie di crudelt e mobbing familiare.

|59| Katarina dice a Peter dopo un furibondo litigio -Parliamone (del litigio) -No -Ma potremmo provare almeno -No, ci abbiamo provato mille volte, al primo litigio usiamo come arma ci che ci siamo detti dal film Un mondo di marionette di Ingmar Bergman |60| Lui a lei: -E non sto dicendo che ogni mio bisogno debba essere soddisfatto, sto parlando di comunicazione, di sguardi, di qualcosa che dica che io e te siamo in sintonia dal film Storia di noi due di Rob Reiner |61| Il protagonista ricorda (voce fuori campo): -Stavano in silenzio, non avevano nulla da dire, oppure troppo Dal film Bergman Linfedele di Ingmar

|62| Lui a lei: -Hai limpressione che non comunichiamo pi? -Certo che comunichiamo! Possiamo non parlarne? dal film Melinda, Melinda di Woody Allen

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|63| Lui e lei , appena sposati, nel loro piccolissimo appartamento, litigano e lei decide che si devono separare per incompatibilit: Lei: -Non toccarmi, non toccarmi neanche con un dito, non sopporto di averti vicino, non voglio nemmeno stare nella stessa stanza! dal film A piedi nudi nel parco di Gene Saks

Davanti alle difficolt di relazione e di comunicazione, di coppia, ma anche sociale, vi invece uninnata tendenza a rigettare la realt esterna e a rinchiudersi nel proprio guscio. Dietro questo atteggiamento, sbagliato, vi unincapacit di accettare il confronto e una debolezza di fondo dovuta alla paura di soffrire o alla incapacit di saper elaborare la propria sofferenza. Cos facendo, si diventa di fatto artefici del proprio isolamento e della propria solitudine e infelicit, perch esistiamo per raggiungere lunit con il partner, con gli altri, con la natura e non per stare soli. Ci dimostrato dal fatto che si realmente felici solo quando si riesce a superare il proprio egocentrismo e a sentirsi in comunione con il mondo. Chiudersi, pertanto, sempre uno sbaglio, pretendere di essere capiti senza parlare ancora di pi, cos come lo avere la presunzione di sapere sempre cosa laltro sta pensando. Qui sotto aleggia ancora la cultura dellamore romantico che fa erroneamente presupporre che un amore grande e vero rende cos intimamente vicini i reciproci spiriti da riuscire a leggersi reciprocamente nellanima al di l delle parole. Una tale sintonia che si basa sullintuizione e su una forte empatia (i linguaggi dellanima) forse possibile solo tra anime molto evolute, per la maggior parte degli umani assai meglio ancora cercare di spiegarsi senza arrivare alla conclusione se non mi capisce non mi ama, atteggiamento tipicamente femminile e spesso provocato da pigrizia o paura del confronto. vero che le parole spesso sono inadeguate ad esprimere le emozioni ma, per ora, si ancora piuttosto lontani da queste capacit intuitive e telepatiche che oggi solo in pochi possiedono. -e non mi toccare!!: il ricatto sessuale. questa una frase tipicamente femminile; quando si litiga, molte donne rifiutano subito qualsiasi contatto fisico. |63| Spesso invece, soprattutto dopo un litigio, il modo migliore di suggellare la pace quello di fare lamore. Questo perch attraverso lintimit fisica spesso si riesce a dire quello che con le parole non si riusciti a comunicare. Ci sono donne - come M.- in cui lEros si scatena solo dopo litigate furiose.I nostri alterchi avevano, come le foglie, questa capacit di mostrare un rovescio splendente e non lacerato dalle burrasche. Finivano in intese sessuali non meno violente e assolute, con le quali riuscivamo a

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praticare, nellarmonia dei corpi, tutto ci che era cos difficile da armonizzare con le parole. Mi lasciavo cadere accanto a lei. Nessuno dei due cercava pi di avere la meglio. Entrambi lavevamo (dal libro di Alberto Bevilacqua, LEros) Se da un lato importante cercare di comunicare per capirsi, dallaltro importante ammettere che un quadro cos complesso di personalit e di emozioni non trova sempre nelle parole lo strumento per esprimersi. A ci si aggiunge unemotivit assai differente tra uomini e donne. |64| Nonostante lindiscutibile divario esistente tra la sensibilit maschile e quella femminile, necessario riuscire a decifrare meglio i diversi comportamenti. Se a volte pu essere necessario un arroccamento per smaltire la rabbia e per avere il tempo di capire i propri sentimenti, bisogna anche riconoscere che spesso rifiutare lintimit un ricatto, tipicamente femminile, che serve solo ad allontanare e non a ricucire. Molte mogli, non avendo altre armi, tentano di esercitare in questo modo un potere sul partner; di fatto invece lo spingono verso il tradimento, per poi soffrirne. Il sesso in una coppia, come si detto, pu essere un mezzo di comunicazione che va di gran lunga al di l della capacit espressiva delle parole: rifiutarlo contribuisce a rafforzare il doloroso muro dell incomunicabilit. |65| - Sei tutto/a tua madre!: linterferenza delle famiglie di origine. Oltre ai problemi interni della coppia fin qui elencati, come se non bastassero, ve ne sono numerosi altri esterni, che mettono a dura prova la capacit dequilibrio e lamore reciproco. Il lavoro, i figli, per i quali spesso uno dei due si sente messo da parte, le difficolt economiche e, soprattutto, molto insidiosi perch pi subdoli, i problemi dovuti o creati dalle reciproche famiglie dorigine. |66| Ognuno sposa dellaltro solo quella parte che apprezza; altre componenti, che pure contribuiscono molto pesantemente a formare lintero di una personalit, quelle legate ai reciproci passati, invece non vengono mai sposate, anzi vengono a volte fortemente rifiutate, per poi aleggiare in sottofondo nel rapporto e a volte, bruscamente, riemergere. Una di queste parti che vengono molto spesso rifiutate la famiglia di origine. A volte allinterno di un matrimonio confluiscono cos, insieme alle diverse origini, i conflitti di classe di ceti diversi o gli scontri culturali delle differenze tra citt e provincia o tra Nord e Sud, ecc.

|64| Lei discute con le amiche: -Il segreto di un matrimonio felice di accettare lenorme abisso che c tra uomini e donne -E qual ? -Un uomo riesce a fare pace con il sesso, una donna non riesce a fare sesso fino a che non ha fatto pace -Ma come mai? -Per via della differenza tra il pene e la vagina dal film Storia di noi due di Rob Reiner |65| Il sessuologo -Il sesso semplicemente unespressione simbolica dello stato emotivo di un rapporto: stare a lungo senza sesso sintomo di dissociazione dal film Storia di noi due di Rob Reiner |66| Lui a lei: - Sei diventata come tua madre . Lanalista: -Ogni volta che si nel letto ce ne sono sei di persone nel letto sono: i genitori della signora e i suoi genitori dal film Storia di noi due di Rob Reiner

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I film costruiti attorno a queste difficolt a integrare sistemi familiari cos diversi tra loro sono numerosissimi (i pi noti Ti presento i miei prima e Mi presenti i tuoi? dopo). Tuttavia questi conflitti, dovuti alle diverse origini, sono comici solo al cinema; nella realt essi rappresentano uno scoglio contro il quale molti rapporti finiscono per naufragare. Forse i matrimoni proibiti tra sette diverse, non ancora del tutto retaggio del passato in molte culture orientali, non erano completamente sinonimo di incivilt. Pu darsi che esse tenessero conto di questa difficolt: lincapacit umana di sposare fino in fondo le diverse origini dellaltro. Come risolvere il problema dellintegrazione di due realt cos differenti? Non certo ritornando al divieto dei matrimoni fra ceti diversi; piuttosto, tenendo forse separati, se incompatibili, i rispettivi nuclei di appartenenza, ma intimamente accettarli per quello che sono essendo sempre ben coscienti di un inevitabile timbro che essi hanno impresso su se stessi e sul partner. Le dinamiche devastanti che si scatenano tra famiglie di origine e nuova famiglia sono, da un lato, attribuibili ai genitori che, incapaci di un amore incondizionato, instaurano con i figli un rapporto ricattatorio (pi o meno esplicito); dallaltro, ai due partners o a uno solo di essi, per una singola - o pi spesso comune - incapacit di diventare adulti e di staccarsi dalla famiglia. Ci che devono capire i genitori che l amore vero lascia liberi; ci che invece devono capire i figli che raggiungere un distacco psicologico dalla famiglia dorigine non significa cessare di amare ed abbandonare padre e madre. I genitori devono imparare a farsi da parte e i figli a stabilire unadeguata distanza emotiva senza attuare un abbandono: un bel gioco di equilibrio che pochi riescono a fare e che non risolvibile con landare a vivere in unaltra citt; quando non si riesce a stabilire unadeguata distanza con i genitori, succede che il senso di colpa, spesso alimentato da molti ricatti emotivi familiari, si ingigantisca ancora di pi a causa proprio della distanza. Essere adulti in un matrimonio adulto vuol dire sviluppare autonomia economica, ma anche psichica rispetto alla iniziale famiglia; vuol dire non mettere perennemente a confronto il marito con il proprio padre o la moglie con la propria madre e il proprio rapporto con quello dei reciproci genitori. Vuol dire anche non mettere laltro nella condizione di dover scegliere (o me, o loro!), ma lasciargli lo spazio e il tempo per mantenere il legame, magari per il partner incomprensibile ed indecifrabile, con la sua famiglia, cercando di riuscire a non vederlo a tutti i costi sempre competitivo.

Essere adulti come genitori vuol dire non percepire la nuora o il genero come rivali e quindi non innescare processi in cui i figli si trovino a scegliere, anchessi, tra il partner o i genitori, n tantomeno mettere questi nuovi figli acquisiti sempre in cattiva luce. Il legame e la fedelt alla famiglia di origine va quindi messo in secondo piano rispetto al legame ed alla fedelt alla nuova famiglia che si formata e i genitori devono accettare questa realt; devono aiutare i figli a crescere, a staccarsi, senza temere per questo di perdere il loro affetto e senza temere che, senza la loro presenza, non riusciranno a farcela. Tuttavia, anche i figli a volte esagerano nel non volere interferenze: un eccessivo desiderio di autonomia da parte loro nasconde in genere una mancanza di equilibrio, dovuta ad una paura latente di dipendenza e ad una vulnerabilit non ancora risolta; in sintesi, un identit non raggiunta, perch ancora dipendente dal giudizio dei genitori, dalle loro aspettative e dalla paura di non essere allaltezza e quindi non amati. Anche in questo caso, quindi, larte di mantenere la giusta distanza, n troppo vicini, n troppo lontani, fondamentale per instaurare rapporti di coppia e familiari sani ed equilibrati. - Ti odio perch ti amo: lamore dannoso. Trovare lequilibrio allinterno di un rapporto quindi un percorso lungo e difficile, ma non impossibile, che richiede pi che un impegno la conoscenza delle regole del gioco, in altre parole i meccanismi che fin qui si cercato di elencare. |67| Proprio a causa di questa scarsa conoscenza delle dinamiche interne a qualsiasi rapporto di coppia e del grande imbroglio attuato dalla cultura dellamore romantico (con il principe azzurro in grado di soddisfare tutti i propri bisogni), eterno e passionale, attualmente cos raro vedere relazioni equilibrate e felici. Oltre alle dinamiche fin qui descritte vi un altro inganno da chiarire. Moltissime sono infatti le relazioni che si basano su un rapporto di amore non reale, ma presunto. Si chiamano spesso grandi amori i legami sofferti che in realt sono invece legami morbosi. Questi spesso celano infatti situazioni di dipendenza e desideri di dominio e di possesso causati dal danno di essere stati amati male dalla propria famiglia (poco, ma anche troppo!): maleamati diventano spesso maleamanti . Molte relazioni hanno alla loro base un non equilibrato ed eccessivo
Maria Rita Parsi , Lamore dannoso.

|67| Katarina dice a Peter -Ti ricordi allinizio del nostro matrimonio con quale impegno ci eravamo messi? -Avevamo un capitale, un capitale damore. Se preferisci lo abbiamo buttato via senza procurarci niente di nuovo e sai perch? Noi accettiamo le regole del gioco senza saper giocare come dovremmo e subiamo limbroglio. dal film Un mondo di marionette di Ingmar Bergman

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|68| Tim, lamico, parlando con l investigatore: -sentimentalmente Peter era in punto di morte, come lo si per fame, per sete dal film Un mondo di marionette di Ingmar Bergman |69| Una voce fuori campo -Ripenso alla passione, la conferma di un sentimento profondo o il contrario? Dal film Essere donne di Margarethe Von Trotta |70| Lei a lui -Ti passer la tua piccola infatuazione -Non una piccola infatuazione. Lei mia. Mi appartiene lo diceva sempre lei allinizio che mia. Altrimenti non mi sentirei in questo stato. Quando la prendo il suo corpo mio, il suo corpo mio! Dal film La donna di Gilles di Frdric Fonteyne

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bisogno di amore; bisogno indomabile come la fame o la sete e, come per queste, la sua mancata soddisfazione in grado di sviluppare una forte aggressivit. |68| Spesso proprio questo stato di bisogno, purtroppo abbastanza diffuso, che crea nel rapporto una situazione negativa di dipendenza e un meccanismo attraverso il quale cos facile passare dallamore allodio. Infatti, in mancanza di equilibrio (di uno solo dei due o, peggio ancora, di entrambi), il desiderio per una persona rende vulnerabili, perch si dipende dal suo amore. La cultura propagandata dai mezzi di comunicazione di massa tende ancora oggi a valorizzare invece le grandi passioni: al contrario, dovrebbe essere ormai chiaro a tutti che le grandi passioni si basano su situazioni emotive di bisogno e di non equilibrio e pi la passione forte, pi alto il rischio di aggressivit. Forse oggi qualcuno sta incominciando a interrogarsi su questo grande equivoco. |69| La maggior parte delle persone per continuano a definire grandi amori proprio le situazioni in cui una persona ha un disperato bisogno dellaltro che, diventando unico oggetto del desiderio, contemporaneamente possiede le potenzialit di causare anche grande infelicit. Se la persona desiderata respinge o abbandona il partner infatti lamore si tramuta non solo in un grande dolore, ma spesso anche in un odio dalla forza distruttiva enorme. Molti sono i film che raccontano lepilogo distruttivo di passioni morbose in cui il bisogno damore e anche di possesso portano a volte alla follia (Attrazione fatale, A letto con il nemico). proprio nella grande passione infatti che si scatena il desiderio del possesso. |70| La persona debole, perch bisognosa damore, spesso inconsapevolmente attira persone con un latente desiderio di potere e di dominio, desiderio che normalmente proporzionale alle proprie carenze umane: pi forte il vuoto interiore e maggiore il desiderio di essere potente, ricco e rispettato dagli altri, ma anche di dominare gli altri. Nella maggior parte dei casi le grandi passioni, quindi, si basano su stati di bisogno damore, sul desiderio di chi si ritiene in grado di soddisfarlo e sul desiderio di possesso che ci scatena. Appare ovvio come questa sia una visione molto distorta dellamore. Le relazioni di questo tipo possono durare anche a lungo ma, invece che evolversi in fasi di amore via via pi mature e felici, ristagnano in processi dolorosissimi che si nutrono di sofferenze, disagi, provocazioni: in sintesi, sono amori dannosi perch malati. Troppo spesso ancora oggi si tende invece a misurare la grandezza

dellamore, della passione, dalla grandezza della sofferenza, equivoco che abbiamo erroneamente sublimato in gran parte della nostra letteratura come un eroico morire damore. Nella maggior parte dei casi, infatti, il senso di mancato appagamento si tramuta in un inconscio ricatto che si esprime a volte perfino in una malattia, o in un disprezzo e unostilit a tal punto cronici, che anchessi facilmente sfoceranno in malattia. |71| La malattia infatti spesso una richiesta damore indiretta che passa attraverso il corpo anzich utilizzare le parole. Lamore non niente di tutto ci, lamore gioia, equilibrio, pace; lamore non condiziona, alimenta la vita, non la distrugge.

|71| Marianne (la moglie) al marito: -Sono stanca, sono stanca, sto male. Non lasciarmi la notte non sto bene (Lui se ne va dallamante) Lola (lamante) a lui: -Perch le donne quando sono innamorate si sentono malate? dal film Le strategie del cuore di Diane Kurys

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