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Il pacchetto Engtlc

Versione 3.1

Claudio Fiandrino
18 febbraio 2012

Indice
1 Introduzione 2 Come installare engtlc 3 I comandi introdotti da engtlc 3.1 Unit di misura . . . . . . . . . . . . . . . . . 3.2 Simboli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3.2.1 Simboli generali . . . . . . . . . . . . 3.2.2 Coecienti di riessione . . . . . . . . 3.2.3 Esempi . . . . . . . . . . . . . . . . . 3.2.4 Simboli di lunghezze donda . . . . . . 3.2.5 Simboli di impedenza e ammettenza . 3.2.6 Esempi ulteriori . . . . . . . . . . . . 3.2.7 Simboli di potenza . . . . . . . . . . . 3.2.8 Simboli di campi elettrico e magnetico 3.2.9 Simboli di probabilit . . . . . . . . . 4 Licenza LPPL . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1 3 4 4 8 8 13 14 14 14 16 16 17 18 20

ii

Capitolo 1

Introduzione
Questo pacchetto stato realizzato in quattro periodi dierenti: nel primo, si sono raggruppati i comandi fondamentali come unit di misura e simboli generali; nel secondo, sono state aggiunte alcune unit di misura e simboli come impedenze ed ammettenze. Nella terza versione, in cui Alessio Sanna ha collaborato con preziosi suggerimenti, sono state inserite le unit di misura in byte, chip e i simboli per campi elettrico e mangetico. Ultimata in data 18/12/2009, stata pubblicata in data 13/01/2010. A A causa della mia inesperienza nella programmazione L TEX, questa edizione era costellata di piccoli e grandi errori. Ringrazio Enrico Gregorio che mi ha cortesemente inviato un elenco delle modiche da apportare per rendere migliore il pacchetto. Inoltre, sono stati aggiunti nuovi comandi come il simbolo di segnale analitico, di integrale, delta, i simboli delle lunghezze donda e di potenza. Questa quarta versione, grazie al fondamentale aiuto di Claudio Beccari, rispetta le norme ISO e introduce comandi alias in inglese, come spiegato nella sezione 3.2. Inoltre nuovi comandi sono stati introdotti: simboli di probabilit, comandi per denire segnali nel dominio temporale, nel dominio delle frequenze, sequenze a tempo discreto e sequenze nel dominio della trasformata z. Le nalit per cui engtlc stato creato sono molto semplici: serve a tutti coloro che lavorano, studiano in ambienti riguardanti ambiti elettronici e di telecomunicazionisti; infatti engtlc lacronimo delle parole Engineering Telecommunications. In che cosa aiuta? Serve a velocizzare la scrittura in ambiente LTEX; per esperienza personale ho avuto modo di notare quanto poco comodo possa essere il codice in casi in cui si debba ripetere molte volte alcune espressioni e magari occorra cambiare di poco rispetto a prima il codice. Se si deve indicare lespressione della probabilit della variabile x, il A codice L TEX da scrivere risulta essere: 1

2
$\ mathcal { P }( x )$

CAPITOLO 1. Introduzione P(x)

Nel caso in cui qualche riga successiva si deve indicare invece la probabilit dellevento A occorrerebbe nuovamente digitare:
$\ mathcal { P }(\ text { A })$

P(A)

oppure copiare il codice precedente e cambiare solo largomento. Con engtlc pi semplice; occorre semplicemente scrivere: $\prob{argomento}$ dove largomento ci che volete inserire, come x o A. I seguenti capitoli sono cos strutturati: le procedure di installazione del pacchetto e le sue dipendenze sono spiegate nel capitolo 2; i comandi specici introdotti da engtlc sono illustrati nel capitolo 3.

Capitolo 2

Come installare engtlc


Se non trovate il pacchetto gi installato nella vostra distribuzione TEX, possibile eettuare il download dal mio sito internet http://claudiofiandrino. altervista.org (sezione latex projects); in alternativa, anche possibile A scaricare il pacchetto dal sito uciale dei pacchetti L TEX http://tug.ctan. org/tex-archive/macros/latex/contrib/engtlc. Dopo aver scaricato il le .zip, estraete il contenuto in una cartella di lavoro temporanea e copiate i le nella vostra home: /texmf/tex/latex/engtlc/ (se non avete un albero personale texmf nella vostra home, createlo). Si ricorda di eettuare il refresh del database della vostra distribuzione dopo queste operazioni. La cartella home viene indicata con: ~; questo simbolo il modo standard con cui si fa riferimento alla home nei sistemi Linux. Per quanto riguarda i sistemi Mac, la cartella texmf dellalbero personale dovrebbe essere in ~/Library; sui sistemi Windows, a partire da Vista, il concetto di home non ben chiaro mentre, per le versioni precedenti, dovreste trovare la cartella texmf in C:\Documents and Settings\nome-utente. Si ricordi che questo pacchetto richiede come dipendenze alcuni pacchetti esterni come textcomp, amsmath, amssymb. Non vengono automaticamente caricati per evitare conitti fra le possibili congurazioni che lutente pu specicare nel preambolo. Pertanto, la responsabilit di caricarli esclusivamente dellutilizzatore. Siccome questi pacchetti sono generalmente richiamati per altri scopi, non dovrebbero esserci problemi. In ogni caso, se non vengono caricati amsmath and amssymb, si ricever un errore in quanto alcuni comandi richiedono luso di alcune funzionalit di questi pacchetti. Al contrario, se nel vostro preambolo non caricate textcomp, riceverete un warning: i comandi per cui necessario possono funzionare ugualmente, ma con meno ecacia.

Capitolo 3

I comandi introdotti da engtlc


Esaminiamo ora quali sono le potenzialit engtlc. Nella prima sezione si prenderanno in considerazione i comandi per scrivere le unit di misura mentre nella seconda i simboli generali.

3.1

Unit di misura

Credo che la possibilit di introdurre comandi per le unit di misura in maniera veloce e coerente sia veramente utile. Ovviamente anche altri pacchetti permettono di fare la stessa cosa, ma con comandi pi lunghi. Ad esempio, con siunuitx se occorre scrivere kbit/s, bisogna digitare: Code
\ si {\ kibi \ bit \ per \ second }

Visualization Kib/s

Per questo ho deciso di creare comandi pi corti capaci di sostituire costrutti pi lunghi come quello mostrato. Le unit di misura di Engtlc devono essere utilizzate in ambiente matematico, quindi in ambienti come $ $, \[ \] o allinterno di ambienti di tipo equation. Si presti attenzione: se nel testo si inserisce ununit di misura e ci si dimentica lo spazio dopo il comando, si ha un errore dovuto al fatto che il comando assorbe lo spazio seguente. Infatti: Code
8 \ cm and

Visualization 8 cmand

In questo modo, invece, il risultato corretto: Code


8 \ cm {} and

Visualization 8 cm and 4

3.1. Unit di misura Unit di misura temporali Unit ore secondi millisecondi microsecondi nanosecondi picosecondi Codice equivalente \ho \s \ms \us \ns \ps Visualizzazione h s ms s ns ps

Unit di misura spaziali Unit micrometri millimetri centimetri decimetri metri kilometri Misure di corrente Unit microampere milliampere ampere Misure di tensione Unit microvolt millivolt volt megavolt Misure di resistenza Unit milliohm ohm kilohm megaohm Codice equivalente \mohm \ohm \kohm \Mohm Visualizzazione m k M Codice equivalente \uV \mV \V \MV Visualizzazione V mV V MV Codice equivalente \uA \mA \A Visualizzazione A mA A Codice equivalente \um \mm \cm \dm \m \km Visualizzazione m mm cm dm m km

6 Misure di conduttanza Unit picosiemens nanosiemens microsiemens millisiemens siemens kilosiemens megasiemens

CAPITOLO 3. I comandi introdotti da engtlc

Codice equivalente \pSi \nSi \uSi \mSi \Si \kSi \MSi

Visualizzazione pS nS S mS S kS MS

Misure di capacit Unit femtofarad picofarad nanofarad microfarad millifarad farad Codice equivalente \fFa \pFa \nFa \uFa \mFa \Fa Visualizzazione fF pF nF F mF F

Misure di induttanza Unit femtohenry picohenry nanohenry microhenry millihenry henry Codice equivalente \fHe \pHe \nHe \uHe \mHe \He Visualizzazione fH pH nH H mH H

Misure in dB Unit dB dBm Codice equivalente \dB \dBm Visualizzazione dB dBm

3.1. Unit di misura Misure di potenza Unit microwatt milliwatt watt kilowatt megawatt Misure di frequenza Unit hertz kilohertz megahertz gigaahertz terahertz Codice equivalente \Hz \kHz \MHz \GHz \THz Visualizzazione Hz kHz MHz GHz THz Codice equivalente \uW \mW \W \kW \MW Visualizzazione W mW W kW MW

Misure di Bit, byte e chip secondo lo standard ISO Unit bit kibibit mebibit byte kibibyte mebibyte gibibyte tebibyte bit per second kibibit per second mebibit per second byte per second kibibyte per second mebibyte per second gibibyte per second tebibyte per second chip per second kibichip per second mebichip per second chip su bit per second Codice equivalente \bit \kbit \Mbit \Byte \kByte \MByte \GByte \TByte \bits \kbits \Mbits \Bytes \kBytes \MBytes \GBytes \TBytes \chips \kchips \Mchips \chipsubit Visualizzazione bit Kib Mib B KiB Mib GiB TiB bit/s Kib/s Mib/s B/s KiB/s MiB/s GiB/s TiB/s chip/s Ki chip/s Mi chip/s chip/bit

CAPITOLO 3. I comandi introdotti da engtlc

3.2

Simboli

In questa sezione sono riportati una serie di simboli utili in diversi ambiti. Tutti questi comandi devono essere usati in ambiente matematico. Alcuni hanno un nome sia in inglese che in italiano e negli esempi si riportano entrambi: nella prima riga la versione inglese mentre nella seconda in italiano. Se lesempio caratterizzato da una sola riga, il comando non presenta dierenze fra italiano ed inglese.

3.2.1

Simboli generali

Fine esercizio Il comando di ne esercizio inserisce un quadrato nero allineato a destra. Codice \exerend \finees Comando di implicazione con spaziatura Questo comando molto simile a \implies, ma prima e dopo il simbolo viene inserita una spaziatura che lutente pu scegliere grazie allargomento opzionale e la spaziatura inserita per default di 0.5 cm; possibile cambiare tale denizione assegnando al registro \Implspace un valore dierente; ad esempio: \setlength{\Implspace}{3mm} La sintassi del comando : \Spimplies[spazio opzionale in unit di \Implspace] \frecciadex[spazio opzionale in unit di \Implspace] Nella seguente tabella, ricordando che \Spimplies e \frecciadex sono sinomini, nella prima linea largomento opzionale stato utilizzato, mentre nella seconda no; in questo modo possibile apprezzare la dierenza fra i due casi, fermo restando che il registro \Implspace non stato modicato. Codice A\Spimplies[0.3] B A\frecciadex B Visualizzazione A = B A = B Visualizzazione

Si noti come inserendo nellargomento opzionale la spaziatura default, si ottenga lo stesso risultato:

3.2. Simboli Codice A\Spimplies B A\frecciadex[0.5] B Comando di implicazione verticale Codice \Downimplies \frecciadown Varianza del rumore bianco Codice \noisevar \varianzarumore Trasformata di Fourier Comando per la trasformata di Fourier di x. Codice \fourier{x} Trasformata inversa di Fourier Visualizzazione F{x} Visualizzazione
N0 2 N0 2

9 Visualizzazione A = B A = B

Visualizzazione

Il comando per la trasformata inversa opera in maniera analoga del precedente. Codice \invfourier{x} Parte reale Codice \bfRe{x} \partereale{x} Parte immaginaria Codice \bfIm{x} \parteimm{x} Visualizzazione Im{x} Im{x} Visualizzazione Re{x} Re{x} Visualizzazione F 1 {x}

10 Quantit di informazione

CAPITOLO 3. I comandi introdotti da engtlc

Codice \Info{x} Segnali nei dierenti domini

Visualizzazione I (x)

I quattro comandi seguenti deniscono segnali, usando come convenzione lettere minuscole per segnali nel dominio del tempo e sequenze discrete mentre i segnali nel dominio delle frequenze e della trasformata z assumono automaticamente la lettera maiuscola. Codice \signt{x} \signf{g} \signn{h} \signz{k} Segnale analitico Codice \analytic{x} \analitic{x} Versori Codice \unitvec{x} \versore{x} Vettori Codice \vector{x} \vettore{x} Coseno con frequenza specica Codice \cosine{f_0} \coseno{f_0} Visualizzazione cos (2f0 t) cos (2f0 t) Visualizzazione x x Visualizzazione x x Visualizzazione x x Visualizzazione x(t) G(f ) h(n) K(z)

3.2. Simboli Seno con frequenza specica Codice \sine{f_0} \seno{f_0} Energia Codice \energy{m} \energia{m} Modulo Codice \Abs{x} \modulo{x} Visualizzazione |x| |x| Visualizzazione Em Em Visualizzazione sin (2f0 t) sin (2f0 t)

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Exponential with ISO compliant natural base Le norme ISO richiedono che la base di un logaritmo naturale e dellesponenziale utilizzino il tondo. Codice \rmexp{x} \ex{x} Visualizzazione ex ex

Unit immaginaria secondo lo standard ISO In modo simile al comando precedente, le norme ISO impongono che lunit immaginaria sia scritta in tondo; in ingegneria elettronica e delle telecomunicazioni si usa la lattera j per evitare confusione con il simbolo di corrente i; il tondo usato per distinguere lunit immaginaria con il simbolo di densit di corrente j. Codice \iu\omega Modulo con esponente Codice \AbsPow{x}{2} \moduloexp{x}{2} Visualizzazione |x|2 |x|2 Visualizzazione j

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CAPITOLO 3. I comandi introdotti da engtlc

Funzione valutata per un certo valore della variabile indipendente Codice \for{f(x)}{x_0} Un rapporto in dB Questo comando unapplicazione particolare del comando \for. Codice \indB{\dfrac{C}{I}} Visualizzazione C I
dB

Visualizzazione f (x)|x0

Massimo Codice \Max{x} \massimo{x} Minimo Codice \Min{x} \minimo{x} Velocit della luce Code \clight \valc Logaritmo con una base specica Codice \Log{2}{x} \loga{2}{x} Integrale Questo comando denisce unintegrale su tutto lasse reale, da a +: Visualizzazione log2 x log2 x Visualization 3 108 3 108 Visualizzazione min{x} min{x} Visualizzazione max{x} max{x}

3.2. Simboli Codice \infint{x\diff x} \intinf{x\diff x} Visualizzazione


+ x dx + x dx

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Si noti luso del dierenziale con il comando \diff in accordo con le norme ISO che impongono di scrivere il simbolo in tondo con unopportuna spaziatura a destra e a sinistra. Delta di Dirac Codice \deltain{x} Visualizzazione (x)

3.2.2

Coecienti di riessione

I simboli descritti sono quelli utilizzati nei corsi di campi elettromagnetici; esistono due tipi di comandi: quelli generici e quelli specici dove possibile specicare il punto di misurazione. Coecienti di riessione generici Codice \Vgamma \gammatens \Cgamma \gammacorr Coecienti di riessione specici Codice \Vgammain{A} \gammatensin{A} \Cgammain{A} \gammacorrin{A} Visualizzazione
V A V A I A I A

Visualizzazione
V V I I

Poich il coeciente di riessione in tensione pi usato rispetto a quello in corrente, esiste un comando pi corto per indicarlo: Codice \gammain{A} Visualizzazione A

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CAPITOLO 3. I comandi introdotti da engtlc

Il coeciente di riessione di Kurokawa Codice \gammak Visualizzazione


k

3.2.3

Esempi

Ecco alcuni esempi che illustrano lutilit di engtlc: 1. Codice \moduloexp{\gammak}{2} Visualizzazione
k 2

2. Codice \partereale{\fourier{\moduloexp{x}{2}}}

Visualizzazione Re F |x|2

Il codice standard per scrivere le espressioni precedenti sarebbe:


$\ textbf { Re }\ left \ lbrace \ mathcal { F }\ left \ lbrace \ left \ vert x \ right \ vert ^{2} \ right \ rbrace \ right \ rbrace $

3.2.4

Simboli di lunghezze donda

Esistono tre tipi di comandi dierenti: Nel vuoto Codice \lbvt In guida - materiale dielettrico Codice \lbg In guida - vuota Codice \lbgvt Visualizzazione g0 Visualizzazione g Visualizzazione 0

3.2.5

Simboli di impedenza e ammettenza

Con engtlc possibile scrivere ogni tipo di impedenze e ammettenze.

3.2. Simboli Impedenze e ammettenze generiche

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Per esprimere unimpedenza o unammettenza calcolata nel punto A di una linea si utilizzano i comandi: Codice \z{A} \y{A} Visualizzazione ZA YA

La caratterizzazione di impedenze e ammettenze normalizzate in un punto A, avviene con i comandi: Codice \znorm{A} \ynorm{A} Visualizzazione zA yA

Impedenze e ammettenze caratteristiche Per inserire questi simboli si utilizza: Codice \zinf \yinf Visualizzazione Z Y

In una guida ci sono diversi modi che hanno impedenze o ammettenze caratteristiche diverse: per caratterizzarli univocamente esiste un comando apposito; per esempio, denire una seconda impedenza o ammettenza caratteristica con label 2, si usi: Codice \zinf[2] \zinfn{2} \yinf[2] \yinfn{2} Visualizzazione Z2 Z2 Y2 Y2

Per evitare confusione, si presti attenzione quando si inserisce una label usando i comandi \zinf o \yinf: necessario fare ricorso allargomento opzionale oppure al comando per denire impedenze e ammettenze caratteristiche con label (n nale): Impedenza con argomento opzionale \zinf[2] Impedenza con label \zinfn{2} Impedenza generica \zinf{2} Visualizzazione Z2 Visualizzazione Z2 Visualizzazione Z 2

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CAPITOLO 3. I comandi introdotti da engtlc

A Lultimo comando non sbagliato secondo la sintassi L TEX, ma probabilmente non il risultato che ci si aspetta . . . Impedenze e ammettenze nel vuoto sono caratterizzate attraverso:

Codice \zvt \yvt

Visualizzazione Z0 Y0

3.2.6

Esempi ulteriori

Con engtlc la potenza disponibile si pu scrivere in questo modo: \[\potdisp=\frac{\moduloexp{V}{2}}{\partereale{4\cdot\z{G}}}\] con cui si ottiene: Pdisp |V |2 = 4 Re{ZG }

Senza i comandi di engtlc sarebbe necessario un codice pi lungo: \[P_{\mathrm{disp}}=\frac{\left| V \right|^2}% { 4\cdot\textbf{Re}\left\{ Z_\mathrm{G}\right\}}\]

3.2.7

Simboli di potenza

In questa sezione si riportano i comandi per inserire simboli di potenza; possono essere usati indierentemente in modo matematico o meno. Potenza in un punto Per caratterizzare la potenza in un punto specico, ad esempio su una porta o una sezione di guida A, si usi: Codice \powerin{A} \potin{A} Potenza disponibile Codice \availpow \potdisp Visualizzazione Pdisp Pdisp Visualizzazione PA PA

3.2. Simboli Potenza di alimentazione di un generatore di segnali Codice \potDC \potCC Visualizzazione PCC PDC

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Il vecchio nome del comando \potalim stato mantenuto per ragioni di compatibilit. Potenza irradiata Codice \irrpow \potirr Potenza dissipata Codice \disspow \potdiss Potenza incidente Codice \incpow \potinc Visualizzazione Pinc Pinc Visualizzazione Pdiss Pdiss Visualizzazione Pirr Pirr

Si presti attenzione che, in questa versione rispetto alle precedenti, questi simboli, a meno del primo \powerin{A}, hanno un argomento opzionale: pu venire usato per indicare esplicitamente in quale punto stata eettuata la misura. Per descrivere, ad esempio, la potenza dissipata per un dispositx tivo in trasmissione, si utilizzi \potdiss[tx] che dar come risultato Pdiss . Ovviamente, se largomento racchiuso da { } invece di [ ] si otterr un risultato dierente. Infatti, \potirr{rx} diventa Pirr rx.

3.2.8

Simboli di campi elettrico e magnetico

Per quanto riguarda i campi elettrico e magnetico, i comandi engtlc sono alquanto generici in quanto ogni istituto e docente usa convenzioni diverse; per dispense informali, i vettori sono spesso rappresentati con un trattino sottolineato. Per indicare A , ad esempio, si utilizza A. Si distinguono: r campi elettrico e magnetico in funzione di un vettore posizione e del tempo;

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CAPITOLO 3. I comandi introdotti da engtlc fasori di campi elettrico e magnetico in funzione del vettore posizione . r

Siccome engtlc adotta la convenzione sopra citata, il vettore posizione r indicato con r. Campi in funzione del tempo Codice Visualizzazione \Efield \campoe \Hfield \campoh E(r, t) E(r, t) H(r, t) H(r, t) Codice Fasori Visualizzazione E(r) E(r) H(r) H(r)

\phasorEfield \campoefas \phasorHfield \campohfas

Si presti attenzione: i simboli di energia \energy{argomento} e campo elettrico \campoe si distinguono in quanto il secondo un vettore e non presenta pedici.

3.2.9

Simboli di probabilit

Probabilit La probabilit di un evento A, o di una variabile x, si caratterizza come: Codice \prob{\text{A}} \prob{x} Valor medio Codice \expval{x} \valatt{x} Varianza Codice \var{x} Probabilit congiunta Grazie a questo comando, possibile inserire una virgola che separa adeguatamente le due variabili stocastiche: Codice \comma Visualizzazione P (x , y) Visualizzazione Var [x] Visualizzazione E [x] E [x] Visualizzazione P (A) P (x)

3.2. Simboli Probabilit condizionata

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In modo simile al comando precedente, si inserisce un letto verticale per rappresentare il simbolo di condizione fra due variabili stocastiche: Codice \given \dato Visualizzazione P (x | y) P (x | y)

Ringraziamenti
Voglio ringraziare il prof. Enrico Gregorio, che molto gentilmente mi ha inviato una lista completa di errori e correzioni da apportare nella terza versione. Un ringraziamento speciale per il prof. Claudio Beccari per i numerosi suggerimenti e ladattamento del pacchetto in conformit con le norme ISO.

Capitolo 4

Licenza LPPL
A engtlc distribuito con Licenza LPPL: L TEX Project Public Licence.

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engtlc.sty Copyright 2010-2012 Claudio Fiandrino This work may be distributed and/or modified under the conditions of the LaTeX Project Public License, either version 1.3 of this license or (at your option) any later version. The latest version of this license is in http://www.latex-project.org/lppl.txt and version 1.3 or later is part of all distributions of LaTeX version 2005/12/01 or later. This work has the LPPL maintenance status maintained. The Current Maintainer of this work is Fiandrino Claudio. This work consists of the file engtlc.sty.

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