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FIAT 508 S
de tomaso vallelunga
maserati a6
Come si vede dalle foto di queste due pagine sono molti i colori delle carrozzerie delle 19 auto esposte, che dipingono l'enorme spazio del salone espositivo degradante sino a 4 metri sotto il piano di calpestio. Ma i colori del museo oltre al bianco che caratterizza pareti, soffitto e pavimento realizzato in resina sono i fondamentali giallo e viola. Il giallo della copertura in alluminio del cofano e il viola, colore "preferito" da Ferrari. Non a caso a entrambe le tinte sono dedicati spazi appositi nella casa natale. Oltre a questi colori, dunque, sono le auto trattate come opere d'arte prestate da importanti collezionisti a destare attenzione per la colorazione delle loro carrozzerie: rosso ovviamente, ma anche blu, grigio, crema. Tutti i segreti delle opere d'arte motoristica esposte sono raccontate da Giovanni Perfetti in un video sul sito www.gazzettadimodena.it. Bolidi che raccontano la storia dell'automobilismo sportivo modenese, a partire da quella che apre il pecorso museale: la 815 Auto Avio Costruzioni realizzata nel 1940 costruita per la Mille Miglia. Un mezzo, in parte realizzato con materiali della Fiat, che sar condotto da Alberto Ascari e dal marchese Lotario Rangoni Machiavelli. Poi ci sono le auto, provenienti dal museo dell'Alfa Romeo di Arese, guidate direttamente dal Drake nel periodo in cui ha svolto la professione di pilota. Si tratta della 4 cilindri "40-60 HP" del 1914, nei mesi in cui Ferrari era istruttore alla scuola tornitori dell'officina dei Pompieri di Modena e di altre due realizzate nel 1927 e nel 1935. Le auto della scuderia Ferrari cinque a partire dal 1932 sino al 1938, anno in cui viene costruita la mitica Alfetta che vincer molto all'estero e segner anche la chiusura della Scuderia di Modena poich il Fondatore diviene direttore dell'Alfa-corse. Del periodo immediatamente successivo sono le Ferrari, De Tomaso, Stanguellini e Maserati sino al 1965. Automobili che provengono dalle vecchie fabbriche o da collezionisti privati come Panini e Camellini, mezzi che hanno fatto in molte occasioni la storia sulle piste d'asfalto di mezzo mondo. Abbiamo qui a disposizione la Ferrari 166 MM coup del 1949, potentissima per l'epoca con 140 cavalli a 6600 giri al minuto. Oppure la Maserati A6 1500 Pinifarina o la Formula Junior Stanguellini del 1961 e la notissima De Tomaso Vallelunga, un 4 cilindri del 1965. Molte delle infor-
LA PRIMA. 1940 Auto Avio costruzioni 815 Carrozzeria/Body by Touring Motore 8 cilindri in linea Cilindrata 1496 cc potenza 72 cv a 5500 giri/min Engine 8 cylinders in line capacity 1496 cc powert 72 bhp at 5500 rpm
mazioni relative a queste auto sono poi desumibili dai visitatori dalla mostra "Storia e glorie dell'automobilismo modenese" che sino al 30 giugno ospitata nelle bache-
che ricoperte in ecopello che contornano la galleria espositiva. Si racconta in particolare il nostra terra la MotorValley che ovviamente lega tra loro del grandi marche.
Ferrari, ma ovviamente anche il Tridente della Maserati che nel 1937 venne acquistata dal modenese Adolfo Orsi e tre anni dopo venne trasferita a Modena. (s.l.)
ferrari 166mm
maserati a6gcs