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SABATO 10 MARZO 2012 GAZZETTA

Primo piano

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Piero Ferrari: pap sarebbe contento si respira passione


Il figlio del Drake entusiasta del Mef e delle storie che evoca Da oggi come se lui fosse tornato nella casa in cui nato
di Stefano Luppi
Mio padre Enzo non ha mai avuto il tempo di sedersi e dirmi: ora ti racconto la mia vita, quello che so lho imparato in varie occasioni, durante le cene soprattutto. Con poche parole Piero Ferrari, figlio dell'Ingegnere, tratteggia la vita di discendente del mito che poi negli anni ha saputo conquistarsi la sua strada di imprenditore di notevole successo. Suo padre in ogni caso le avr insegnato molto come lo ha insegnato a tanti. S, mi parlava sempre del futuro e senza dubbio era una persona capace di tirare fuori il meglio dagli uomini che lavoravano con lui: la passione stata la molla per fare tutto quel che ha fatto. La data di inizio della sua avventura secondo me il 1929, lanno della crisi per antonomasia nel 900, quando mio padre con molto coraggio convinse sua madre resto il primo tempo dedicato a mio padre, mentre il secondo tempo lazienda a Maranello con tutto quello che rappresenta. Tolga una curiosit a tanti, perch era soprannominato il Drake? Non lo so di preciso, penso perch era un uomo deciso che dava ordini e voleva fossero eseguiti, il soprannome fu inventato da un suo amico. Era soprannominato in officina dai meccanici anche grande capo penna bianca. Un altro tratto del suo carattere era la voglia egoistica di vincere sempre e si arrabbiava quando gli facevano i complimenti per un secondo posto. Le piace il nuovo edificio che ospita lesposizione? Molto, questo progetto un grande sogno che si realizza a cui tenevamo moltissimo. Mi auguro che per Modena possa diventare un centro di passione per tutti perch racchiude caratteristiche architet-

Il ritratto di Piero Ferrari

Casa Natale Enzo Ferrari, e Piero Ferrari allinterno della grande sala espositiva del Mef

a vendere questa casa per potersi acquistare unauto sportiva. Un gesto che mi fa pensare alla grande conquista che ha rappresentato lautomobile. Questo che apriamo oggi del

toniche rivolte al futuro. Anche mio padre che aveva radici nellOttocento era per una persona assolutamente orientata al futuro e teneva molto alle giovani generazioni. Aveva uno sguardo sempre rivolto al domani e diceva che lauto migliore sempre la prossima. I colori che qui la fanno da padroni sono il giallo e il viola. Gi, il giallo il colore della tradizione di Modena mentre il viola era un colore che mio padre usava spesso. Tutti sanno che lui usava una penna stilografica con l'inchiostro viola con cui firmava anche le compravendite nonostante i notai lo esortassero a non farlo. Sono felice che i progettisti abbiamo pensato alla stanza viola nella casa natale con queste penne collocate nello spazio dove il padre Alfredo aveva il suo ufficio e dove teneva la carta copiativa viola. Enzo si ricordava di questa carta e firmava in viola, era un piccolo vezzo ma con una motivazione. La casa la vendette per comprare l'auto ma non pens di ricomprarla? Non gliela hanno mai venduta, ma penso che oggi fosse vivo sarebbe ben contento se vedesse come stata trasformata la struttura originaria. Posso pensare che da oggi lui tornato a casa, nel luogo dove nato. Lui che ha voluto queste auto in realt non viaggi mai se non a Modena e Maranello. A Piero Ferrari brillano gli occhi nel momento in cui immagina suo padre di nuovo a casa, qui nel museo che dovr portare frotte di turisti a informarsi sul mito.

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