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Anno XIV n.9 Novembre 2008 Editore Key Communication sas Iscrizione Tribunale di Parma n.

32 del 08/08/1995 - Poste Italiane spa - Spedizione abb. postale 45% - DL 353/2003 (conv. in legge 27/02/04 n.46) Art. 1 comma 1 -
DCB Roma 4,00 euro ISSN 1723-7033 Rivista tecnico scientifica riservata al personale specializzato. Non diffusa al pubblico. In caso di mancato recapito restituire PT Romanina per la restituzione previo add.to.

in area urbana
Trattamento del
TRAUMA CRANICO SEVERO
Editore Key Communication
delle ustioni e lesioni correlate
DA CALORE
TRAUMA TERMICO

Trattamento Pre-Ospedaliero
ensile di emergenza sanitaria
Novembre 2008 ANNO XIV n. 9

EMERGENCY OGGI
Mensile di Emergenza Sanitaria

Direttore responsabile
Marina Boldrini
m.boldrini@emergencyoggi.it
Editore: Key Communication sas
P.za Badalocchio Sisto Rosa, 9\b
43100 Parma
www.emergencyoggi.it
Redazione
Via Po, 10 - 00198 Roma
tel +39 06 8535 5798 - fax +39 06 8535 5606
info@emergencyoggi.it - www.emergencyoggi.it

HANNO COLLABORATO:
A. Aguzzi, A. Cavaniglia, L. Cimino, TRATTAMENTO DEL TRAUMA
E. Clementi, L. De Angelis,
A. De Santis, F. Landuzzi, E. Moretti, CRANICO SEVERO IN AREA
D. Scafi, F. Scoppetta, C. Vanzo,
Y. Vivaldi
URBANA

Y. Vivaldi
4
Divisione pubblicità PUBBLIKEY
pubblikey@emergencyoggi.it
Via Po, 10 - 00198 Roma
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Impaginazione TRAUMA TERMICO DA CALORE


Key Communication sas
Impianti e stampa Trattamento Pre-Ospedaliero delle
PIXART - Marghera (VE)
Autorizzazione Tribunale di Parma
n. 32 del 08/08/1995
Spedizione in abbonamento postale 45%
ustioni e lesioni correlate
L. De Angelis, A. Cavaniglia, 10
C. Vanzo, E. Moretti,
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Italia: 11 numeri Euro 42,00 A. De Santis
Estero: 11 numeri Euro 84,00
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Arretrati Euro 5,00 + Euro 3,00 spese postale.
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raggiungibile.
PSICHICA E DANNO ALL’UTENZA
Norme editoriali:
Verranno presi in considerazione solo articoli mai
pubblicati in precedenza e la richiesta di pubblicazio-
NELL’AMBITO DELLA CRITICITÀ SANITARIA

L. Cimino, F. Landuzzi
16
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servati. Per ulteriori informazioni:
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ZA EXTRAOSPEDALIERA: luci e
ombre sul ruolo dell’infermiere
E. Clementi A. Aguzzi,
24
Periodico associato USPI
Unione Stampa Periodica Italiana F. Scoppetta, D. Scafi
“Case Report”

Trattamento del
TRAUMA CRANICO SEVERO
in area urbana
Yuri Vivaldi, Operatore Tecnico di Centrale Operativa 118 Pisa Soccorso, ITLS® Basic Provider .
Studente C.L. in Infermieristica, Università di Pisa
Si ringrazia l’Infermiere Paolo Mensi dell’ U.O.C. 118/Elisoccorso della ASL 1 di Massa e Carrara per aver fornito le foto

“CASE REPORT” TIMELINE patologico. ta di inserire una cannula di Guedel, per


12 Aprile 2007 I passanti riferiscono che il ragazzo è sta- aspirare il cavo orale, ma a causa del tri-
Ore 20.52: to sbalzato per molti metri da dove è av- sma l’operazione non riesce. Inizia per-
Giunge alla Centrale Operativa 118 Pisa venuto il contatto con l’auto. tanto a ventilare il paziente con AMBU e
Soccorso una richiesta d’intervento per Il ragazzo non è cosciente con punteggio decide subito per l’intubazione oro-tra-
incidente stradale su S.P. 469 Sarzane- Glasgow Coma Score pari a 5 (Apertura cheale tramite sedazione con Midazolam.
se-Valdera, nei pressi del Concessionario Occhi: assente 1, Migliore risposta moto- Vengono pertanto somministrati a bolo 15
Nissan Auto “Collitorti”, auto contro moto- ria: flessione anormale/decorticazione 3, mg di Ipnovel ma senza alcun effetto, il
veicolo, paziente privo di coscienza Risposta Verbale: nessuna risposta 1), paziente pesa approssimativamente
Dispatching: con segni di frattura della base cranica 75Kg.
Trauma Stradale, motociclista, 1 coinvol- (otoliquorrea e rinoliquorrea, ematoma Si decide pertanto di completare e perfe-
to, non cosciente, assenza/presenza di periorbitale) ed evidenti fratture a carico zionare l’immobilizzazione del paziente
respiro indicatore di Trauma Maggiore: del massiccio facciale. Presenza di trisma attraverso asse spinale e condurlo a bor-
motociclista proiettato > 3m dal punto e respiro patologico, polso forte, tachiarit- do dell’ambulanza con migliori condizioni
d’impatto mico. di luce, provvedendo anche al monitorag-
Codice invio: Si provvede immediatamente ad immobi- gio cardiaco (Frequenza Cardiaca 105
S C-1 ROSSO lizzazione colonna cervicale. bpm)
Ore 20.53: Contemporaneamente vengono liberati Visto il mancato effetto del Midazolam si
viene attivata ambulanza medicalizzata tronco ed arti superiori dagli abiti con for- verifica la corretta sede dell’accesso ve-
MIKE07 (P.E.T. Misericordia di Pontede- bici di Robin, nessun trauma toracico, so- noso, che appare tuttavia ben posiziona-
ra). spetta frattura arto superiore sinistro ed to.
Incidente avvenuto in località “La Navet- arto inferiore sinistro. L’addome non pre- Si reperisce ulteriore accesso venoso di
ta”, periferia nord della città di Pontedera. senta lesioni evidenti. grosso calibro sull’arto superiore opposto
Ore 20.57 La prima saturimetria indica come valore e si somministrano contemporaneamente
MIKE07 giunge sul Target. approssimativo 80% in aria ambiente. Ap- altri 500ml di Ringer Lattato. Alla palpa-
“Quick Look”, il paziente si presenta supi- pare oltretutto chiaro che il paziente sta zione del polso radiale la pressione sisto-
no con il corpo vicino allo spigolo del mar- inalando con conseguente desaturazione lica è evidentemente superiore ai
ciapiedi a margine della strada, senza ca- (SpO2 70%). 80mmHg, dopo iperossigenazione con 02
sco (il casco verrà ritrovato da alcuni “by- Si posiziona accesso venoso periferico di 100% tramite circuito di ventilazione ma-
standers” lontano dal punto d’impatto tra grosso calibro e si inizia la somministra- nuale, il medico decide di tentare l’intuba-
la moto e l’auto) con evidente perdita zione a bolo rapido di 500ml di soluzione zione con sedazione attraverso Propofol.
ematica dal cranio, presenza di respiro cristalloide (Ringer Lattato). Il medico ten- Si somministrano a bolo 20 mg di Dipri-

Eo 4 Ottobre 2008
van, ottenenendo dopo alcuni secondi, REVISIONE CRITICA
l’effetto sperato con risoluzione del trisma
e depressione dei riflessi laringofaringei. Scenario novre “lifesaving” condotte con compe-
Alla laringoscopia diretta il cavo orale ap- Il Case Report appena descritto si evolve tenza e professionalità in tutti quei casi
pare pieno di sangue, con rottura della di sera, in un contesto urbano, Pontede- dove gli esiti sfavorevoli siano caratteriz-
lingua e frattura del palato duro. Si prov- ra (Pisa) dove la città è anche sede zati da lesioni potenzialmente trattabili co-
vede pertanto all’aspirazione delle prime d’Ospedale di DEA di I Livello. me emo/pneumotorace iperteso, emorra-
vie aeree e si arma un tubo endotrachea- Il Pronto Soccorso dista infatti pochi mi- gie ed ipo/anossia.
le Ø 7,5. nuti dalla scena dell’evento. La città di E’ inevitabile che l’efficacia delle manovre
Al primo tentativo alla cieca il paziente Pontedera, peraltro, conta non più di 25 di soccorso siano esse di base o avanza-
viene intubato correttamente, nonostante Km di distanza da Pisa (raggiungibile tra- te, dipendono da molteplici fattori, quali il
le ovvie difficoltà causa anche la presen- mite S.G.C. Firenze-Pisa-Livorno in circa tipo di trauma (chiuso o penetrante), la di-
za del collare cervicale rigido e delle frat- 20-25 minuti) dove gli “’Spedali Riuniti S. stanza dalla struttura ospedaliera e, per-
ture a carico del massiccio facciale. Si po- Chiara” dell’Azienda Ospedaliero Univer- tanto, dalla durata del trasporto, dall’ac-
siziona cannula di Guedel. sitaria Pisana rappresentano il Centro di cessibilità del ferito (incarcerato o imme-
Si auscultano i campi polmonari che ven- riferimento dell’Area Vasta Nord-Ovest diatamente trasportabile) e il livello di
tilando entrambi confermano che il tubo è per la cura del trauma (DEA di II Livello competenza degli operatori.
in sede: l’SpO2 sale a 98% in ventilazio- dotato di tutte le Unità Operative di Alta Come già detto la riduzione della mortali-
ne controllata con O2 100% e circuito di Specializzazione). tà e della morbilità da trauma può essere
ventilazione manuale. Dal tubo, in un pri- raggiunta esclusivamente attraverso un
mo momento si ha la fuoriuscita di san- Introduzione complesso coordinato di azioni che vanno
gue, segno evidente che il paziente ha Il soccorso al paziente vittima di trauma dalla fase di allertamento del Sistema al-
inalato, ipotesi confermata da lievi crepitii deve inevitabilmente concentrarsi sulla li- l’invio dell’equipe di soccorso, fino al trat-
respiratori. mitazione del danno secondario, deter- tamento definitivo. La solidità della catena
Ore 21.23 minato dall’alterazione delle funzioni vita- del soccorso traumatologico è condizio-
L’ambulanza riparte dal target. Il medico li del paziente, alterazione legata ad epi- nata non solo dalla consistenza dell’anel-
comunica l’arrivo al Pronto Soccorso del- sodi d’ipossia, ipovolemia, ipotensione, lo più debole (la rottura di un solo anello
l’Ospedale di Pontedera in “codice 3”, pa- ipercapnia oppure a manovre di soccorso interrompe la catena) ma anche dalla for-
ziente politraumatizzato, Trauma Cranico scorrette. za di coesione tra un anello e l’altro: un
Grave (GCS-5), trauma facciale, sedato Il danno secondario è oltremodo legato al ottimo sistema intraospedaliero porterà
ed intubato. Si allerta equipe di U.O. di tempo che intercorre tra l’evento trauma- pochi benefici se i soccorsi preospedalie-
Anestesia e Rianimazione. tico ed il momento in cui avviene la cor- ri sono scadenti (i pazienti giungono ipos-
Si ha la ripresa di ventilazione spontanea. rezione dei fenomeni fisiopatologici che sici, ipotesi, non correttamente immobiliz-
Si esegue una rapida “Secondary Survey” ne sono responsabili (therapy free inter- zati etc…) e viceversa gli sforzi di soccor-
che all’esame testa piedi evidenzia val). ritori esperti e capaci sono vanificati da
un’anisocoria destra, nessun danno ap- Pertanto la riduzione della mortalità e de- terapie ospedaliere non idonee.
parente ai tessuti molli del collo. gli esiti invalidanti da trauma può essere La catena del soccorso al paziente trau-
Si esclude la presenza di emo/pneumoto- perseguita solo se il ferito riceve preco- matizzato è di conseguenza più comples-
race e l’addome non presenta ecchimosi, cemente un adeguato supporto vitale. sa rispetto alla catena della sopravviven-
escoriazioni, ematomi, protusione di vi- Proprio su come debba essere gestita la za, creata come metafora per il paziente
sceri e ferite penetranti. prima fase del trattamento al paziente vittima di arresto cardiaco.
Frattura di arto superiore sinistro e arto traumatizzato la comunità scientifica in- La possibile presenza di più feriti e la dif-
inferiore sinistro. ternazionale non ha ancora raggiunto ficoltà di ottenere informazioni cliniche at-
Ore 21.29 unanimità di vedute. tendibili comportano problemi rilevanti nei
L’ambulanza giunge presso il Pronto Soc- Il disaccordo sulla strategia da adottare meccanismi di allarme del sistema di
corso dell’Ospedale “F. Lotti” di Pontede- per limitare il “therapy free interval” è emergenza e invio dei mezzi, mentre la
ra (Azienda USL 5 di Pisa) dove il pazien- riassumibile nella ormai nota dicotomia pluralità delle lesioni riscontrate rende più
te è atteso dall’equipe dell’U.O. Anestesia tra coloro che da un lato sostengono sia difficile la standardizzazione degli inter-
e Rianimazione. corretto giungere ad una stabilizzazione venti sul terreno e dei criteri di indirizza-
Il ragazzo D. C. di anni 23 è perfettamen- completa del malato sulla scena e dall’al- mento dei pazienti.
te immobilizzato su asse spinale con col- tro da coloro che credono che l’obiettivo I cinque anelli sottendono specifiche fasi
lare cervicale, sedato ed intubato con principale sia quello di raggiungere la organizzative: 1. Allarme e dispatch, 2.
Propofol, Sp02 98% in respiro spontaneo struttura ospedaliera nel minor tempo Triage preliminare, 3. Trattamento preo-
(Ossigeno 100%), con 2 accessi venosi di possibile. spedaliero, 4. Indirizzamento dei feriti agli
grosso calibro e circa 1500ml di cristalloi- In realtà il “main goal” è rappresentato ospedali più idonei, 5. Trattamento ospe-
di somministrati, Pressione Arteriosa ap- dalla riduzione della mortalità nella prima daliero.
prossimativa 130/80. fase del trattamento, tenendo conto di Relativamente al nostro caso analizzere-
Dopo gli accertamenti radio-diagnostici quanto razionalmente e scientificamente mo le fasi 3 e 4 ovvero il “Trattamento
del caso, il paziente viene trasferito pres- sia da considerarsi necessario affinché il preospedaliero” e l’”Indirizzamento dei feri-
so il DEA-EAS di II Livello dell’Ospedale paziente in condizioni critiche riceva il ti agli ospedali più idonei” riferite al Trauma
di Careggi (Firenze) e da qui definitiva- trattamento migliore e nei tempi più bre- Cranico Severo e Trauma Facciale che so-
mente ricoverato presso l’U.O. di Aneste- vi, secondo evidenza scientifica. Ovvero no le lesioni prevalenti e determinanti lo
sia e Rianimazione Polivalente. che il trattamento si “limiti” a quelle ma- stato di criticità del nostro paziente.

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LE DUE FASI DEL SOCCORSO: TRATTAMENTO PREOSPEDALIERO ED INDIRIZZAMENTO DEI FERITI AGLI OSPEDALI PIÙ IDONEI
Trattamento preospedaliero stato critico o potenzialmente critico) e il contemporaneo inizio delle manovre di riani-
Nel trattamento preospedaliero del trau- mazione e di supporto delle funzioni vitali.
ma, l’utilità di ogni atto terapeutico deve Alla luce di quanto affermato esaminiamo nello specifico il nostro operato.
essere valutata in un ideale rapporto tra i Buona parte della valutazione ABCDE si esaurisce nel nostro “case report” durante il
benefici derivanti in termini di prevenzio- “Quick Look”: attraverso la seguente tabella visualizzeremo ogni singolo provvedimen-
ne del danno secondario e miglioramento to terapeutico praticato secondo la “Primary Survey”.
dell’outcome, a fronte dell’allungamento
“Quick Look”
complessivo del tempo di soccorso e dei
A.Paziente non cosciente, Trauma Cranio-Facciale Severo (GCS- 5), ostruzione parziale delle vie aeree do-
rischi di complicanze legate all’esecuzio-
vuto a trisma ed al sanguinamento delle fratture facciali.
ne di manovre terapeutiche complesse in
B.Respiro patologico.
condizioni disagiate.
C.Presenza di segni di circolo con polso forte e tachiaritmico.
Andiamo innanzitutto ad analizzare il tem-
D.Punteggio Glasgow Coma Score: 5 (solo “Risposta motoria”: flette al dolore, postura di decorticazione).
po che è risultato “Therapy-Free”: ore
E. Valutazione visiva dei distretti corporei: sospetta frattura arto superiore sn ed arto inferiore sn.
20.52 attivazione del Sistema d’Allarme
Sanitario, ore 20.57 arrivo sul posto del
mezzo di soccorso. A. Airway and Cervical Spine • Posizionamento di collare cervicale rigido
• Aspirazione di secreti
Approssimativamente il paziente ha avuto Pervietà delle vie aeree e controllo • Intubazione Oro Tracheale
un intervallo di 5 minuti senza ricevere al- del rachide cervicale
cun tipo di soccorso.
Stimiamo la durata complessiva del soc- • Risoluzione del trisma
corso “sulla strada”, 20.57, arrivo del B. Breathing


Ripristino ossigenazione (SpO2 98%)
Broncoaspirazione
mezzo di soccorso sulla scena, ore 21.27 Respirazione e ventilazione
l’arrivo del paziente in pronto soccorso: • Ventilazione Controllata con 02 100%
33 i minuti “spesi” sulla scena, compreso
il trasporto in Pronto Soccorso. • Posizionamento di 2 accessi venosi periferici di grosso calibro
Valutiamo pertanto le manovre eseguite C. Circulation • Somministrazione di circa 1500ml di soluzione cristalloide (Rin-
ger Lattato)
secondo la Primary Survey, strategia che Circolazione e controllo
prevede una serie di priorità diagnostico- • Somministrazione Midazolam
delle emorragie
terapeutiche da affrontare sempre rigoro- • Somministrazione Propofol
samente secondo sequenza logica e cioè • PA 140/80
gestendo per prime le situazioni che, se
non individuate e corrette sono in grado di
D. Disability • All’arrivo GCS- 5
generare danno con maggiore precocità. Valutazione del livello di coscienza • Dopo sedazione GCS- 3
Il metodo prevede pertanto di valutare e
contestualmente risolvere prima i proble- E. Exposure • Arto superiore ed inferiore sn. fratturati
mi legati alla pervietà delle vie aeree, poi Valutazione ispettiva e prevenzione • Immobilizazione su asse spinale
quelli legati alla ventilazione, infine alle di- ipotermia • Posizionamento telo termico
sfunzioni del circolo e dell’emodinamica
secondo lo schema universale di approc-
cio ABC.
Nel paziente traumatizzato tuttavia è ne-
cessario integrare questi passaggi con
uno specifico momento di precoce stabi-
lizzazione del rachide cervicale, che as-
sume uguale importanza come la prote-
zione delle vie aeree, nonché con la valu-
tazione e l’assegnazione di uno score
dello stato di coscienza; concluso ciò il
paziente sarà sottoposto a sommaria va-
lutazione ispettiva attraverso la scopertu-
ra di ogni distretto corporeo, alla ricerca di
quelle eventuali lesioni, che se miscono-
sciute, potrebbero compromettere rapida-
mente la stabilità delle funzioni vitali.
L’obiettivo terapeutico della “Primary Sur-
vey” è infatti quello di garantire il più pre-
cocemente possibile una buona perfusio-
ne dei tessuti con sangue ben ossigenato.
Il primo obiettivo è la sopravvivenza im-
mediata del paziente attraverso una rapi-
da valutazione (riconoscimento di uno

Eo 6 Novembre 2008
INDIRIZZAMENTO DEI FERITI AGLI OSPEDALI PIÙ IDONEI CONCLUSIONI
Anello fondamentale che trova applica- rete SIAT dell’Emilia Romagna si suddi- Preso in esame quanto appena esposto, i
zione solo nei sistemi avanzati regolati vide in tre Sistemi Integrati di Assisten- 33 minuti “consumati” sulla strada (com-
da precise strategie e normative o dove za al Trauma: SIAT Emilia Occidentale preso il trasporto in ospedale), possono
operino sul terreno equipe di soccorso che ha come centro HUB l’Azienda sembrare eccessivamente lunghi anche
avanzato in grado di stabilizzare ade- Ospedaliero-Universitaria di Parma, secondo le recenti linee guida dell’Inter-
guatamente i feriti indirizzandoli diretta- SIAT Emilia Orientale centro HUB national Trauma Life Support che sottoli-
mente ad ospedali idonei a garantire il l’Azienda USL di Bologna (Ospedale neano l’importanza di non “sostare” più di
trattamento definitivo (es. centralizza- Maggiore) ed infine il SIAT della Roma- 10 minuti sulla scena (10 minuti di platino)
zione dei traumi gravi). Si determina gna che fa capo come Trauma Center per “l’inquadramento” di massima del pa-
pertanto la necessità di una selezione all’Azienda USL di Cesena (Ospedale ziente e relativa immobilizzazione poiché
dei feriti attraverso una serie di valuta- Maurizio Bufalini). il resto delle manovre possono essere
zioni (Secondary Survey) non solo di ca- Nel nostro caso il paziente con Trauma condotte anche durante il trasporto verso
rattere clinico. Se per feriti gravemente Cranico Grave, che in Emilia Romagna l’ospedale.
instabili può essere opportuno l’invio ad avrebbe trovato immediata centralizza- E’ altresì vero e universalmente ricono-
una struttura ospedaliera sita alla mini- zione, è stato trasportato presso il cen- sciuto che il trattamento definitivo di un
ma distanza possibile, un corretto indi- tro ospedaliero più vicino e successiva- paziente vittima di trauma è spesso rap-
rizzamento presuppone spesso la ne- mente trasferito presso un Centro Ospe- presentato dalla sala operatoria, dove do-
cessità di allungare i tempi di trasporto daliero di III Livello quale l’AOU di Ca- vrebbe giungere entro un’ora dal trauma
del ferito all’ospedale per raggiungere reggi (Firenze) che oltretutto non rap- (Golden Hour).
destinazioni più lontane; risulta pertanto presenta il DEA di II Livello di riferimen- Nel nostro caso è stato immediatamente
fondamentale che la fase di trasporto to per l’Area Vasta Nord-Ovest. valutato che non ci fossero lesioni che ri-
sia gestita con altrettanta competenza e Attualmente la Regione Toscana non è chiedessero un trattamento chirurgico im-
supportata da adeguato monitoraggio. organizzata secondo tali criteri e di con- mediato a livello toracico e addominale.
Questo quanto accade, ad esempio, in seguenza non esistendo di fatto norma- E’ stato tuttavia posto in secondo piano il
Emilia Romagna, dove esiste un Siste- tive e protocolli che consentano l’indi- fatto che il paziente potesse avere una
ma Integrato di Assistenza al Trauma rizzamento immediato dal territorio di frattura importante di bacino anche se la
(SIAT), secondo il criterio “HUB e SPO- pazienti vittima di Trauma Maggiore si fa frequenza cardiaca e la qualità dei polsi
KE”, con una fase di “dispatching” molto riferimento ai protocolli stabiliti tra le periferici non lo facevano supporre (105
sensibile e definita anche per i criteri Centrali Operative locali e i DEA di I e/o bpm).
d’invio dell’elisoccorso e con precisi pro- II Livello presenti sul proprio territorio. E’ altrettanto vero che il Trauma Cranico
tocolli per la centralizzazione dei traumi Probabilmente in futuro, come previsto Grave è la patologia che più di altre va in-
maggiori. dal Piano Sanitario Regionale si assiste- contro rapidamente verso un deteriora-
Un trauma maggiore è un evento che rà all’organizzazione di una rete SIAT mento delle condizioni cliniche, portando
determina lesioni singole o multiple di che avrà come centri HUB gli attuali a quei fenomeni fisiopatologici invalidanti
entità tale da costituire un pericolo per DEA di II Livello presenti nella nostra legati al danno secondario che è rappre-
la vita del paziente. Convenzionalmente Regione (Pisa, Firenze e Siena). sentato nello specifico da ipo/anossia,
viene definito Trauma Maggiore il trau-
ma con ISS >15 (ISS o Injury Severity
Score, punteggio di gravità basato sul-
l’entità anatomica delle lesioni riporta-
te).
Poiché non è possibile conoscere sul
luogo dell’incidente la natura e la sede
delle lesioni riportate, l’identificazione
del trauma maggiore nella fase di soc-
corso si basa su dei criteri di triage co-
dificati e comuni a tutti e tre i SIAT della
Regione Emilia Romagna.
Infatti il paziente vittima di trauma mag-
giore, identificato secondo gli standard
di triage, deve essere trasportato al
Centro Traumi o in un ospedale della
rete SIAT in base alla tipologia delle le-
sioni e quindi alla necessità di prestazio-
ni specialistiche, sempre tenendo conto
del principio di centralizzazione, cioè
della necessità di trasportare il paziente
nella sede di cura definitiva eliminando i
passaggi intermedi che prolungano inu-
tilmente i tempi d’intervento.
Come già precedentemente descritto la

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ipotensione ed ipercapnia. linea con le attuali indicazioni fornite dalla novre aggressive di trattamento rianima-
Pertanto tutti gli interventi volti ad inter- Brain Trauma Foundation che esortano torio indicate dalle linee guida nazionali
rompere o correggere questi fenomeni ri- ad infondere in pazienti con Trauma Cra- ed internazionali sulla gestione del trau-
sultano improcrastinabili. nico Grave, Soluzione Fisiologica (Sodio ma in ambiente preospedaliero, decisioni
Ecco che probabilmente la decisione di Cloruro 0,9%), poichè il Ringer Lattato ri- prese anche in considerazione dei mem-
trattare immediatamente in maniera ag- sulta essere lievemente ipotonico rispetto bri del team di soccorso e della loro for-
gressiva le vie aeree con l’intubazione oro al sangue. mazione specifica.
tracheale sulla scena si è rivelata giusta, L’immobilizzazione completa su asse spi- Tutto questo ha consentito un trattamen-
considerata la giovane età del paziente e nale è stata determinata dall’ovvio mec- to rapido ed efficace del paziente critico
la criticità globale del paziente (vie aeree canismo di lesione e dalle conseguenze che si discosta relativamente poco da
non gestibili a causa del trisma e delle che questo ha determinato, con sospetto quanto internazionalmente codificato per
fratture facciali con rapida desaturazione) massimo di lesioni in ogni distretto corpo- il trattamento dei pazienti vittima di Trau-
determinata dalle lesioni cranio-facciali. reo. ma Cranico Grave, tranne che per la
E’ comunque opportuno notare che la Ha inoltre reso possibile che tutto il per- mancata centralizzazione che per cause
manovra così com’è stata condotta non è corso diagnostico ospedaliero venisse senza dubbio non dipendenti dalla volon-
stata esente da rischi poiché la sedazione eseguito senza ulteriori spostamenti del tà degli operatori non è stata possibile.
con Propofol è giunta senza una misura- paziente. E’ altrettanto vero che il soccorso ed il
zione ottimale della pressione arteriosa e Infine il paziente è stato condotto presso trattamento del paziente vittima di trauma
la manovra dell’intubazione resa partico- il presidio ospedaliero più vicino sebbene che sia esso di base o avanzato non può
larmente complessa dalle lesioni note del consapevoli che l’AOU Pisana che rap- essere affidato alla casualità degli eventi,
paziente e dalla necessità di condurle con presenta il centro di riferimento per la cu- ma deve essere innanzitutto supportato
il collare cervicale rigido. L’esperienza e ra del trauma dell’Area Vasta Nord-Ovest, da un’organizzazione regionale basata
la formazione del medico lo hanno co- fosse distante non più di 20 minuti dal luo- sul SIAT e garantito attraverso uno stan-
munque orientato verso questa scelta an- go dell’evento. dard ottimale di formazione continua e
che alla luce della presenza nell’equipag- Non esistendo di fatto un SIAT che con- specifica di tutto il personale professioni-
gio di personale con anni di esperienza sentisse la centralizzazione immediata sta e non che opera all’interno dei Servizi
nell’emergenza territoriale pur non essen- del Trauma Maggiore presso il DEA di II di Emergenza Urgenza Territoriale 118.
do professionisti (un membro dell’equipe Livello dell’AOUP, il medico dell’ambulan- Sforzi del personale preospedaliero che
era studente al III anno del Corso di Lau- za che sarebbe risultato pertanto l’unico dovrebbero appunto trovare un “conti-
rea in Infermieristica che aveva appena responsabile sul trasporto e sulla destina- nuum” nella gestione intraospedaliera del
frequentato i principali reparti d’Area Criti- zione definitiva del ragazzo ha optato per paziente traumatizzato grave attraverso
ca dell’Azienda Ospedaliero Universitaria condurre il paziente al DEA di I Livello più l’organizzazione di un sistema che preve-
Pisana). vicino rappresentato dall’Ospedale di da e garantisca la centralizzazione dei
Il rischio ipotensivo dovuto all’effetto del Pontedera. traumi maggiori in presidi ospedalieri di
Diprivan è stato immediatamente consi- Purtroppo non si hanno informazioni sul- alta specializzazione che possano innan-
derato, ma visto che al paziente venivano l’outcome del paziente anche a causa zitutto ricevere e di conseguenza garanti-
infusi al momento della sedazione circa della mancanza di un registro dei traumi re il trattamento definitivo per la patologia
1000 ml di soluzione cristalloide (Ringer gravi che sarebbe invece previsto da in atto (Sistema Integrato di Assistenza al
Lattato) a bolo rapido con due accessi ve- un’organizzazione di tipo SIAT. Trauma).
nosi di grosso calibro, non è stato ritenu- Questo “case report” vuole mettere in evi-
to rilevante e la successiva rilevazione denza il fatto che il soccorso ad un pa- Bibliografia:
della Pressione Arteriosa ci ha dato ragio- ziente traumatico ha un proprio sviluppo e Gianfranco Sanson, Giuseppe Nardi, Elvio de Bla-
ne (130-80) con Pressione di Perfusione delle proprie peculiarità sicuramente con- sio, Stefano di Bartolomeo, Claudia Moroni, Carlo
Serantoni. Prehospital Trauma Care “Approccio e
Cerebrale sicuramente superiore ai 70 nesse al contesto ed alla realtà in cui si trattamento al traumatizzato in fase preospedaliera e
mmHg. opera. nella prima fase ospedaliera. IRC- Italian Rescucita-
La sedazione ha oltremodo contribuito al- Al momento dell’accaduto il Medico del tion Council. 2007.
la riduzione della Pressione Intracranica. 118 Dr. Alessio Lambardi ha agito secon- AA.VV. Associazione Italiana Formazione Emergen-
za. Italian Chapter. Primo Soccorso: come trattare il
I liquidi somministrati, esclusivamente do la propria esperienza e cercando di at- politraumatizzato in fase preospedaliera. AIFE.
Ringer Lattato, non risultano comunque in tuare tutte le procedure e tutte quelle ma- 2006.

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delle ustioni e lesioni correlate
Dott. Livio De Angelis - ARES 118, Direttore C.O. 118 Roma Capitale
Dott. Andrea Cavaniglia - ARES 118, Responsabile U.O.S. Roma Sud
Cinzia Vanzo - ARES 118, Infermiera U.O.S. Roma Centro
Dott. Enzo Moretti - ARES 118, Dirigente Medico U.O.S. Roma Sud
Dott. Antonio De Santis - ARES 118, Direttore Sanitario

L’ustione può essere definita come l’alte- costituita da raggi luminosi, ultravioletti, La presenza di ustioni del volto o del tora-
razione indotta nel tessuto vivente da un infrarossi e gamma. ce, peli del volto bruciati, stridore laringeo
agente di varia natura fornito di energia Se poi si verifica un’esplosione si aggiun- e sputo nerastro devono sempre far so-
termica superiore alle capacità omeosta- ge un’onda meccanica di enorme intensi- spettare lesioni delle vie aeree da inala-
tiche dell’organismo. tà ed un’onda calorica generata dal- zione.
Bisogna considerare che fattori quali la l’energia sviluppatasi dall’esplosione Ricordiamo inoltre che la vittima di un in-
localizzazione della lesione, la sua stessa. cendio in ambiente circoscritto è inoltre
estensione e profondità, l’età del pazien- • Elettricità: l’ustione è da ricondurre al ad alto rischio di intossicazione da ossido
te o le sue condizioni generali, possono passaggio di corrente attraverso i tes- di carbonio.
far si che dall’alterazione locale si passi suti con produzione di calore in base al Le successive valutazioni saranno: la fre-
ad una condizione di malattia complessa principio di Joule. In genere nei punti di quenza respiratoria e cardiaca, la pres-
e generalizzata denominata “malattia da entrata e di uscita della corrente sono sione arteriosa, lo stato di coscienza me-
ustione”. presenti lesioni cutanee le cui caratte- diante il Glasgow Coma Scale, la saturi-
Le ustioni sono molto frequenti e rappre- ristiche dipendono dall’intensità della metria, la presenza di segni specifici es.
sentano la quarta causa di morte trauma- corrente, dalla durata del suo passag- cianosi.
tica, precedute da incidenti stradali, ferite gio e dalla resistenza opposta dalla cu- Si procederà alla valutazione delle ustioni
penetranti e cadute, gravate da un’eleva- te.Quando l’intensità è molto elevata si in base alla loro profondità ed estensione,
ta mortalità ed una ancor più elevata possono verificare lesioni cutanee po- facendo riferimento alla Regola del Nove
morbilità a breve ed a lungo termine. co rilevanti associate a danni gravissi- (Schema di Wallace) e delle eventuali le-
La fascia d’età più colpita è quella pedia- mi a carico di tessuti ed organi interni. sioni associate.
trica con il 60% di lesioni gravi ed il 55% • Agenti chimici: acidi, alcali, solventi or-
di quelle mortali. Questa fascia di età è ganici, magnesio e fosforo bianco
quella più colpita da morbilità a lungo ter-
mine con esiti gravemente deformanti e Valutazione dello scenario e della vit-
compromissioni funzionali. tima
L’ustione nel bambino è soprattutto do- E’ di fondamentale importanza la valuta-
vuta a liquidi caldi. zione dello scenario per identificare si-
Segue la fascia d’età dai 17 ai 31 anni, tuazioni pericolose per il o i pazienti e per
con prevalenza di lesioni causate da in- l’equipaggio sanitario.
cendio di liquidi infiammabili o agenti Nel caso in cui siano presenti i Vigili del
caustici industriali. Fuoco la valutazione dello scenario e del
Gli agenti termici implicati nell’eziologia conseguente rischio evolutivo sarà di lo-
dell’ustione possono essere: ro pertinenza.
• Solidi : perlopiù oggetti metallici Non è mai superfluo ricordare l’importan- Regola del Nove di Wallace
• Liquidi: acqua, olio, soluzioni varie, za di utilizzare i Dispositivi di autoprote-
metalli fusi zione (DPI). L’età del paziente influisce pesantemen-
• Gassosi: vapore, gas infiammati, fiam- La valutazione approfondita del paziente te sulla mortalità in quanto nell’anziano la
ma viva deve avvenire in ambiente sicuro, anche depressione dei poteri di difesa e della
• Radiazioni: derivano perlopiù da una se spesso questo costringe a spostare il capacità di reazione fanno si che l’insulto
sorgente solare o nucleare. paziente. termico possa provocare alterazioni ge-
In questo ultimo caso la grande potenzia- La prima valutazione è relativa alle vie nerali più pericolose di quanto comporte-
lità lesiva è dovuta all’energia radiante aeree del paziente. rebbe il grado e l’estensione dell’ustione

Eo 10 Novembre 2008
secondo la seguente regola: L’inalazione di vapori ad alte temperature possibilmente in una zona non interessata
Età + BSA (area di superficie corporea) determina infatti facilmente ustioni delle dall’ustione utilizzando cannule di grosso
ustionata(%) = Probabilità di morte (%) vie aeree superiori mentre i fumi provoca- calibro, 14-16 gauge, quando possibile è
sempre preferibile una via venosa centra-
le in quanto meno dislocabile dal progredi-
Aspetto Prognosi re dell’escara e dell’edema.
Epidermiche: E’ sempre preferibile infondere Ringer lat-
interessa esclusivamente lo stato tato alternato a soluzione isotonica di
guarigione spontanea
corneo (1° grado)
Superficiali

eritematoso senza reliquati in 5-8 NaCl.


giorni La quantità di liquidi da infondere può es-
Dermiche superficiali sere calcolata utilizzando vari metodi tutti
(2° grado superficiale): distruzione validi, ma in ambiente extra-ospedaliero il
Riepitelizzazione sponta-
cellulare più profonda ma rispetta metodo più sicuro è quello che utilizza la
Flittene con fondo nea con restitutio ad
lo stato basale dell’epidermide formula di Parkland. Tale formula calcola
rosso vivo integrum in 10-15 giorni
infatti i liquidi da infondere nelle prime 24
Dermiche profonde ore tenendo conto solo della percentuale
(2° grado profondo): distruzione di BSA ustionata e del peso stimato del
Riepitelizzazione con
totale dell’epidermide con rispar- paziente, ed è quindi facilmente applicabi-
Aree disepitelizzate retrazioni cicatriziali
Profonde

mio di follicoli piliferi e ghiandole le in qualunque situazione.


biancastre evidenti in 20-25 giorni
Bisogna tenere conto però che il 50% dei
A tutto spessore liquidi da infondere nelle prime 24 ore và
(3° grado): distruzione completa somministrato nelle prime 8 ore.
Escara biancastra o Guarigione solo mediante
della cute, può interessare sotto-
nerastra autoinnesti cutanei
cute, fascia e muscoli Per garantire un’adeguata perfusione
renale e reintegrare un adeguato vo-
Gradi delle ustioni
lume circolante, nelle prime 24 ore
Trattamento pre-ospedaliero no più facilmente lesioni a carico dell’en- devono essere infusi da 2 a 4 ml di
dotelio alveolare, causando un edema del- soluzione elettrolitica per Kg di peso
• Ventilazione le mucose che si instaura in genere entro corporeo per percentuale di superficie
La frequente gravità dei danni da ustione, le prime 24 ore. corporea ustionata (BBSA). Una pri-
la loro rapida evoluzione negativa ed il fat- L’evidenza di edema laringeo restringe la ma metà dell’ammontare dei liquidi va
to che molto spesso il luogo dell’incidente possibilità di IOT ad un unico tentativo che infuso nelle prime 8 ore, il restante
(impianti industriali, cantieri, incendi bo- deve per tale motivo essere eseguito da nelle successive 16 ore.
schivi, autostrade, etc.) sia molto distante personale esperto.
dai centri ospedalieri ed in particolare dai Alternativa all’intubazione endotracheale L’infusione di importanti quantità di liquidi,
“Centri Ustioni”, rende fondamentale, per in questo tipo di situazioni è la cricotiroido- pur essendo indispensabile per prevenire
la sopravvivenza del paziente, un precoce tomia chirurgica o con ago (con tecnica a o trattare una condizione di shock, deve
intervento terapeutico che deve incomin- capo “Jet ventilation”). avvenire monitorizzando la funzionalità
ciare ad essere attuato già sul luogo del- Bisogna infine tenere conto che molte so- polmonare tramite auscultazione e saturi-
l’evento. stanze bruciando liberano fumi tossici che metria in quanto un polmone “ustionato”
Un trattamento precoce riduce inoltre l’en- distruggono le mucose dell’intero albero dall’inalazione di fumi presenta un’alterata
tità dei danni riducendo di conseguenza la bronchiale con meccanismo chimico. permeabilità alveolare con conseguente
morbilità a medio e lungo termine. Altre sostanze plastiche bruciando libera- tendenza a sviluppare un’edema polmo-
La vittima di lesione termica deve sempre no cianati provocando un’avvelenamento nare in caso di sovraccarico di liquidi.
ricevere ossigeno terapia ad alta concen- sistemico in chi le inala. • Trattamento delle lesioni
trazione soprattutto se esiste anche solo il • Circolo Fortunatamente nella grande maggioran-
sospetto di una intossicazione da CO o Il paziente con ustioni di II e III grado par- za dei casi le lesioni da ustione interessa-
Cianati. Nel caso di paziente cosciente ticolarmente estese è frequentemente col- no meno del 20% della superficie corpo-
con vie aeree pervie e riflessi mantenuti è pito, anche in assenza di lesioni seconda- rea e non sono pericolose per la sopravvi-
sufficiente somministrare ossigeno ad alto rie di tipo emorragico (ad esempio da venza. In questi ci si propone sostanzial-
flusso monitorizzando la saturazione par- scoppio), da una condizione caratteristica mente di ottenere la riparazione della le-
ziale di ossigeno mediante ossimetria pe- di shock provocata dalla riduzione del vo- sione con i migliori risultati estetici e fun-
riferica. lume plasmatico. zionali.
Il pz non cosciente, ipossico o apnoico de- Tale forma di shock si differenzia dallo Nella fase pre-ospedaliera del soccorso si
ve essere precocemente trattato con IOT shock ipovolemico perché ad una bassa devono in ogni caso rimuovere gli indu-
(intubazione oro-tracheale) per assicurare PVC ed alla contrazione della diuresi si as- menti prossimi alla lesione senza però ten-
un’adeguata ossigenazione e prevenire sociano valori elevati di Hgb ed Hct. tare di staccare eventuali lembi di stoffa o
l’ab ingestis. Inoltre questo tipo di shock è tardivo, in- altro che siano rimasti adesi alla cute
Nel caso di lesioni delle vie aeree da ina- staurandosi in genere non prima di cinque- ustionata.
lazione evidenti o sospette la IOT, pur es- dieci ore dall’evento. Si tratta quindi di una Il paziente o l’arto ustionato deve essere
sendo consigliata, è da considerarsi diffici- situazione prevedibile e che permette un avvolto in un telo sterile senza praticare
le per la possibilità di edema delle mucose trattamento preventivo. toeletta chirurgica, che non ha indicazioni
e di laringospasmo. L’accesso venoso deve essere reperito sul campo.

Novembre 2008 www.emergencyoggi.it Eo 11


Orologi, anelli o gioielli devono essere rimos- babilità di raggiungere il miocardio inducen- Conclusioni
si perché in seguito all’edema che potrebbe do una fibrillazione ventricolare durante il pe-
instaurarsi possono strozzare i tessuti. riodo di vulnerabilità: fenomeno R su T. Il trauma da ustione rappresenta la
Nella fase acuta è indicato il raffreddamento L’asistolia può essere secondaria all’ipossia quarta causa di morte per trauma.
della superficie ustionata tramite compresse che segue l’arresto respiratorio. Il trauma termico comprende una va-
sterili freddo-umide o soluzione fisiologica L’arresto respiratorio insorge per depressio- rietà di lesioni e condizioni cliniche di-
raffreddata. ne dei centri respiratori, per contrazione teta- verse che contribuiscono alla morbilità
Questo provvedimento ha lo scopo di arre- nica della muscolatura toracica o del dia- e mortalità dei traumi termici.
stare il procedere della morte cellulare ed ini- framma. La patologia da inalazione polmonare
bire il rilascio di sostanze tossiche. Il fulmine rappresenta invece la forma di elet- rappresenta la causa principale di
Quando l’interessamento cutaneo è superio- tricità più pericolosa in quanto agisce depo- morte.
re al 10% di superficie totale, specie negli larizzano il miocardio provocandone l’asisto- I pazienti anziani possono presentare
anziani e nei bambini, l’applicazione di fred- lia. altre patologie che ne complicano il trat-
do deve essere molto cauta per non correre Si possono avere inoltre, in coloro che so- tamento. Funzioni di organi vitali ridotte,
il rischio di provocare una ipotermia sistemi- pravvivono, sequele dovute alla liberazione diminuita resistenza alle infezioni e ma-
ca. di catecolamine, ipertensione, tachicardia, lattie vascolari arteriosclerotiche rendo-
In caso di presenza di flittene il trattamento alterazioni elettrocardiografiche sino alla ne- no l’età un fattore determinante nel trat-
sul posto prevede di lasciarle intatte per con- crosi miocardia. tamento delle ustioni.
servare la sterilità ed evitare l’essiccamento Il trattamento precoce teso a preserva-
dei tessuti sottostanti. Trattamento pre-ospedaliero re le vie aeree superiori ed a garantire
Solo in ambiente ospedaliero le membrane • Ventilazione una corretta ossigenazione permette di
che ricoprono le flittene saranno rimosse per Controllare la sicurezza dello scenario, scol- scongiurare la morte per ipossia o in-
evitare che il liquido contenuto si infetti e per- legare la corrente e non avvicinarsi al pa- tossicazione e di centralizzare il pazien-
ché tale liquido contenendo acido arachido- ziente sino a che lo scenario non sia sicuro, te ustionato in un centro specializzato.
nico può causare ischemia locale. questo perché la corrente ad alta tensione Bibliografia
Raramente, in presenza di ustioni profonde potrebbe propagarsi intorno alla vittima. Ahrns KS. Trends in burn resuscitation: shifting the
ed estese del torace con escara, la limitazio- La valutazione e la gestione delle vie aeree focus from fluids to adequate endpoint monitoring,
edema control, and adjuvant therapies. Crit Care
ne dell’escursione respiratoria toracica e la può risultare difficile se le ustioni interessano Nurs North Am 2004 Mar; 75-98. PMID:15062415
conseguente insufficienza respiratoria può l’emivolto e collo. [PubMed-indexed for Medline].
rendere necessaria una incisione escaroto- Intubare e ventilare precocemente il pazien- Ahrns KS, Harkins DR. Initial resuscitation after burn
injury: therapies, strategies and controversies. AACN
mica in ambiente preospedaliero. te, immobilizzando rachide cervicale, in Clin Iusses 1999 Feb;10(1):46-60. PMID:10347386
Lo scopo del trattamento preospedaliero ri- quanto l’edema dei tessuti molli può causa- [PubMed-indexed for Medline].
Crawford ME, Rask H. Prehospital care of the burned
spetto alla lesione da ustione è comunque re ostruzione delle vie aeree. patient. Eur J Emerg Med 1996 Dec;3(4):247-51.
quello di fermare il procedere del danno tis- • Circolo PMID: 9056137 [PubMed-indexed for Medline].
sutale da calore e ridurre al minimo il rischio La fibrillazione ventricolare è l’aritmia iniziale Cupera J, Mannova J, Ribova H, Brychta P, Cundrle
I. Quality of prehospital management of patients with
già alto di contaminazione ed infezione delle più comune in presenza di corrente alterna- burns injured. Acta Chir Plast 2002;44(2):59-62.
ferite. ta ad alta tensione quindi se presente si pro- PMID:12197163 [PubMed-indexed for Medline].
Czermak C, Hartmann B, Scheele S, Germann G,
• -Elettrocuzione cederà alla defibrillazione del paziente. Kuntscher MV. Burn shock fluid resuscitation and he-
Le ustioni da elettricità sono causate da una L’asistolia è più comune in presenza di cor- modynamic monitoring. Chir 2004 Jun;75(6):599-
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DeBoer S, O’Connor A. Prehospital and emergency
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decessi. diante l’inserzione di cateteri venosi periferi- DeBoer S, Seaver M, Felty C. Burn care in EMS.
Gli infortuni sul luogo lavorativo sono asso- ci di grosso calibro (14-16 gauge) al fine di Emerg Med Serv 2004 Feb; 33(2):69-
ciati all’alta tensione (> 1000 Volt) e causa- ottenere una diuresi di almeno 100 ml/h nel- 76.PMID:14994676 [PubMed-indexed for Medline].
Docking P. Electrical burn injuries. Accid Emerg Nurs
no lesioni più gravi, anche se si possono l’adulto per favorire l’eliminazione di mioglo- 1999 Apr;7(2):70-6. PMID:10578716 [PubMed-in-
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Mendez-Eastman S. Burn injured. Plast Surg Nurs
ta da corrente alternata o continua, quantità quali il prolungamento dell’intervallo QT e 2005 Jul-Sep;25(3):133-9. PMID:16170274
di energia erogata, percorso della stessa at- l’inversione transitoria dell’onda T nel pa- [PubMed-indexed for Medline].
traverso il paziente (da mano a piede, da ziente fulminato. Merk T. Beyond the burns. Managing the pain and
consequences of pediatric burns. JEMS 2001
piede a piede, attraverso il torace), durata Ricercare, mediante valutazione seconda- Sep;26(9):66-75.PMID:11552569 [PubMed-indexed
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Seyber AC. Adapting burn care to the level of sever-
cutanea ridotta dalla presenza di umidità. cute. ity. Rev Infirm 2005 Apr;22-4. PMID:15909646
La corrente alternata per uso domestico può Ospedalizzare tutti i pazienti che sopravvivo- [PubMed-indexed for Medline].
causare contrazioni muscolari tetaniche im- no ad un incidente elettrico per monitorare i Treharne LJ, Kay AR. The initial management of
acute burns. J R Army Med Corps 2001
pedendo quindi alla vittima di allontanarsi parametri vitali nelle successive ore e preve- Jun;147(2):198-205.PMID: 11454415 [PubMed-in-
dalla fonte elettrica ed aumentando la pro- nire l’insorgenza di complicanze. dexed for Medline].

Eo 12 Novembre 2008
50% INFARTI EVITABILE CON
PREVENZIONE,
NASCE CONSULTA
Garantire la sicurezza dei cittadini, in situazioni d’emergenza, Piu’ della meta’ dei 150.000 infarti che si registrano ogni anno in
attraverso lo scambio ed il coordinamento di risorse, mezzi e Italia potrebbe essere evitato correggendo gli stili di vita e ridu-
know how. Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa sottoscrit- cendo fattori di rischio come diabete e ipertensione. Per questo
to dal presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo e dal- e’ nata la ‘Consulta delle societa’ scientifiche per la riduzione del
l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Mauro Mo- rischio cardiovascolare’ (Cscv), un’alleanza tra dieci societa’
retti. “Siamo la prima Regione in Italia – ha dichiarato Marraz- scientifiche con oltre 13mila iscritti che vede nella prevenzione la
zo – a firmare un protocollo di questo tipo, perché crediamo vera frontiera per la medicina del futuro. ‘’Le malattie cardiova-
che bisogna operare insieme a chi, come le Ferrovie dello Sta- scolari sono la prima causa di morte al mondo - spiega il coordi-
to, ha le capacità per migliorare e moltiplicare il nostro lavoro, natore scientifico Giuseppe Mancia - e in Italia sono molte le so-
in modo da garantire la sicurezza dei nostri cittadini”. L’accor- cieta’ scientifiche che si occupano della prevenzione da diversi
do siglato oggi fa seguito all’intesa trovata a livello nazionale punti di vista, producendo ricerche di grande qualita’ pubblicate
tra Fs e il Dipartimento nazionale della Protezione civile, e pre- dalle piu’ importanti riviste internazionali. Si sentiva pero’ l’esi-
vede, sul territorio laziale, lo scambio di informazioni tra le ri- genza di un momento di collegialita’, per armonizzare e integra-
spettive sale operative in caso di emergenze che mettano a ri- re tutte le loro attivita’‘’. E’ cosi’ nata l’idea della Consulta, che
schio la salute dei cittadini. “La nostra sala operativa – ha sot- riunisce, tra gli altri, la Societa’ italiana diabetologia (Sid), quella
tolineato Marrazzo – è una delle migliori strutture regionali di medicina interna (Simi), quella di nefrologia (Sin) e quella di
d’Italia, operativa 24 su 24, ma dopo questo protocollo siamo geriatria e gerontologia (Sigg). Tra i suoi obiettivi, spiega Man-
ancora più sicuri”. La convenzione inoltre prevede lo scambio cia, anche quelli di stimolare la ricerca scientifica e di aiutare i
di informazioni, tra Fs e Protezione civile, su meteo, incendi media nella comunicazione al pubblico dei progressi della medi-
boschivi e rischi sismici, in modo da prevedere e prevenire cina. ‘’Grazie alla Consulta - aggiunge - le societa’ potranno par-
eventuali rischi in ambito ferroviario. lare alle istituzioni sanitarie regionali e nazionali con una voce
“E’ un bel passo avanti – ha dichiarato Mauro Moretti - perchè piu’ forte e potranno mirare a una maggiore presenza a livello
grazie a questo accordo, nel caso del verificarsi di emergenze europeo’‘. Tutto cio’ grazie ad una ‘’totale indipendenza dalla po-
territoriali, siamo pronti a mettere a disposizione i nostri uomi- litica e dall’industria - conclude Mancia - visto che la Consulta e’
ni, le nostre apparecchiature, e i nostri mezzi per dare suppor- finanziata dalle stesse societa’ scientifiche con un euro per ogni
to”. Moretti ha sottolineato i diversi punti previsti dall’accordo: iscritto’‘.
“ E’ importante – ha rimarcato - lo scambio di informazioni, la
presenza congiunta in sala operativa e anche la parte relativa
alla formazione. Fondamentale – ha concluso - quindi che si
comprendano le necessità dell’uno e dell’altro e che si operi in
coordinamento”. All’appuntamento è intervenuto Maurizio
Pucci, direttore regionale della Protezione civile, che ha illu-
strato le fasi operative dell’accordo: “Questa convezione – ha
sottolineato Pucci - ha una sua reciprocità: la protezione civile
mette in campo uomini e mezzi per garantire la sicurezza dei
viaggiatori nel caso in cui un convoglio ferroviario, per qualsia-
si motivo, avesse dei problemi e, allo stesso tempo, le Fs met-
tono a disposizione della protezione civile del Lazio dei convo-
gli per il trasporto di volontari e mezzi sui luoghi in cui si veri-
ficano degli eventi accidentali”. Previste anche una serie di at-
tività di formazione tra il personale della protezione civile re-
gionale e quello delle Fs, con esercitazioni sul campo. “Attra-
verso l’accordo, con un mezzo di trasporto fondamentale co-
me il treno, puntiamo ad evitare che fatti come quelli che si so-
no verificati nei mesi scorsi possano ripetersi, senza che sia
data tempestivamente assistenza ai viaggiatori che dovessero
trovarsi in difficoltà”. Il protocollo rappresenta il primo passo
verso la sottoscrizione di accordi con altre istituzioni regionali
che operano nei settori dell’emergenza, come l’Ares 118.

Novembre 2008 www.emergencyoggi.it Eo 13


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MODENA SOCCORSO
Novità, inizia l’era dell’automedica 46.000 RICHIESTE DA INIZIO ANNO
L’Asl 4 garantisce: ”Migliore il ser- 46.224 richieste di intervento, con una media giorna-
vizio” liera di 168 richieste: e' il dato che fotografa la mole
di lavoro gestita nei primi nove mesi del 2008 dalla
Dal 1 gennaio 2009 verrà attivato il servizio centrale operativa di Modena Soccorso, con una cre-
giornaliero di automedica. Due nuovissimi scita di richieste rispetto al 2007 che si prevede del
Fiat Doblò per cui l’Asl 4 ha indetto un bando 2% a fine anno, se il trend rimarra' inalterato. Per
di gara, sono ora in fase di allestimento. Le vetture verranno posizionate al quanto riguarda la gravita', secondo i dati illustrati in
centro socio-sanitario ‘Giovannini’ con tre ambulanze di supporto; mantenu- una conferenza stampa, poco meno di un quarto del-
ti nelle ore notturne i due punti medicalizzati più un’ambulanza in stand-by le chiamate, il 24%, sono stati 'codici rosso' (elevata
a disposizione del 118. criticita' presunta), la meta', 50%, 'codice giallo' (gra-
Prato, 5 novembre 2008 - Addio al medico a bordo delle ambulanze che ap- vita' intermedia), il 18% 'codice verde' (gravita' lieve)
partengono alle associazioni di volontariato. E benvenuto al servizio giorna- e 8% 'codice bianco' (in prevalenza trasporti intrao-
liero di automedica (due nuovissimi Fiat Doblò per cui l’Asl 4 ha indetto un spedalieri urgenti). Nel 75% dei casi la centrale ope-
bando di gara, sono ora in fase di allestimento) che dal 1 gennaio 2009 do- rativa e' intervenuta per problemi di natura internisti-
vrebbe diventare il cuore del sistema 118 di emergenza per la provincia di ca, legati all'apparato cardiocircolatorio, respiratorio
Prato. Attualmente è già attiva un’automedica dell’Asl che copre il territorio e di tipo neurologico; nel 25% dei casi si e' invece
insieme a due ambulanze medicalizzate delle associazioni (il turn-over av- trattato di interventi per eventi traumatici. E' la casa il
viene secondo un calendario prestabilito tra Croce d’Oro, Misericordia e luogo da cui provengono piu' richieste di intervento: il
Pubblica Assistenza), ma il progetto di razionalizzazione del 118 prevede 60% del totale, ben 27.714. La strada e' il secondo
l’attivazione di due automediche nelle ore diurne posizionate al centro so- luogo piu' rischioso, con 7.488 interventi (16%). Il
cio-sanitario ‘Giovannini’ con tre ambulanze di supporto in partenza dalle tre giorno della settimana in cui le richieste al 118 sono
associazioni di Prato centro. Mentre nella fascia oraria vengono mantenuti i piu' numerose e' il lunedi': 6.818 complessivamente,
due punti medicalizzati notturni più un’ambulanza in stand-by a disposizio- rispetto alla media di 6.603 registrate negli altri giorni.
ne del 118. “L’obiettivo - spiega Alessandro Querci, responsabile della cen-
trale operativa 118 dell’Asl 4 - è quello di ottimizzare il sistema garantendo
i migliori risultati e allo stesso tempo contenendo le risorse, secondo le di- Pronto Soccorso in Italia:
rettive regionali”. una spesa impropria di un
Il centro Giovannini è stato individuato dall’azienda sanitaria perché in una miliardo di euro. Il progetto del
posizione strategica e centrale, che garantisce l’invio per ‘distanza’ ovvero
sempre l’invio del mezzo più vicino al luogo dell’intervento, come prevede sottosegretario alla
la legge. Querci precisa: “Il progetto costituisce un rinforzo qualitativo e Salute Ferruccio Fazio
quantitativo del sistema e si svilupperà in due fasi successive. La prima è
stata quasi portata a compimento. La rete di soccorso territoriale è divisa in Il 40% degli accessi in Pronto Soccorso
quattro livelli di intervento che vanno dall’elisoccorso alle automediche per in Italia viene catalogato con codici bian-
poi passare alle ambulanze con infermiere e alla valorizzazione delle risor- chi e verdi. Sono questi che, secondo le
se del volontariato. I soccorritori volontari - aggiunge - sono stati formati stime, generano una spesa impropria di un miliardo di
adeguatamente per effettuare in modo efficace un primo intervento sia in euro. Il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio fa il
caso di traumi che in caso di arresto cardiaco tramite il defibrillatore semiau- punto della situazione dei Pronto Soccorso italiani e ri-
tomatico che è in dotazione”. badisce la strategia del Governo per abbattere i tempi
Quindi nelle previsioni dell’Asl 4 l’efficienza complessivo del servizio 118 d’ attesa ed eliminare le inappropriatezze nei Diparti-
sarà nettamente superiore perché di fatto sul territorio agiranno contempo- menti di emergenza (Dea). L’ idea è quella di indivi-
raneamente 5 mezzi contro i 3 del precedente assetto e perché sono pre- duare una serie di strutture, vicine e lontane ai Pronto
viste due automediche di soccorso avanzato - con a bordo un infermiere e Soccorso, attraverso le quali attivare un’ assistenza 24
un medico - che vengono scollegate dal servizio di trasporto e ricovero in ore su 24. Nello studio dei medici di famiglia in asso-
ospedale dei pazienti, su cui invece intervengono i mezzi delle tre associ- ciazione e negli stessi ambulatori degli ospedali ver-
azioni, rendendole subito disponibili alla chiamata successiva. E se saran- ranno dirottati i casi non urgenti o le urgenze minori.
no rispettati i tempi la nuova organizzazione andrà a regime, che già sareb- In questi centri secondo Ferruccio Fazio si potranno
be dovuta partire il 1 novembre scorso, il 1 gennaio 2009. Più avanti, inve- fare radiografie, mammografie di controllo, ecografie,
ce, l’inizio della seconda fase del progetto, subordinata all’analisi dei risul- e sempre sul territorio si concentrerà l’ attività di pre-
tati che prevede il contenimento delle necessità di organico medico, l’au- venzione primaria, secondaria e terziaria.
mento della presenza di infermieri sui mezzi di soccorso e anche il fatto di La sperimentazione di questo sistema potrebbe parti-
mantenere i punti di primo soccorso diurni nelle 4 sedi attuali (Vernio, Vaia- re da cinque centri della Lombardia, ma i dettagli del
no, Montemurlo e Poggio a Caiano). progetto sono ancora in via di definizione.

Eo 14 Novembre 2008
Stress, disagio lavorativo, patologia psichica
e danno all’utenza
nell’ambito della criticità sanitaria
Cimino L., Landuzzi F. - Dipartimento di Medicina e Sanità Pubblica, Sezione di Medicina Legale, Università di Bologna.

La relazione esistente fra stress e patologia mentale è or- ristica degli stimoli ambientali capace di indurre una reazio-
mai nota da tempo. In accordo con la teoria dell’origine mul- ne di stress è la loro ambiguità; l’importanza di tale aspetto
tifattoriale dei disturbi mentali, numerose evidenze (1, 2) in- è particolarmente evidente in ambito lavorativo nel quale,
dicano, infatti, che l’esposizione in età adulta ad eventi ad esempio, l’ambiguità del ruolo percepito dall’individuo ri-
stressanti riveste un ruolo fondamentale nell’esordio di nu- guardo le proprie attribuzioni, può determinare l’esaurimen-
merose psicopatologie, soprattutto in presenza di fattori psi- to delle risorse dell’organismo nel tentativo di decodificare
cosociali e di vulnerabilità genetica1, mentre gli eventi trau- lo stressor (9, 11).
matici precoci sembrano determinare una predisposizione
allo sviluppo di quadri psicopatologici in età adulta quali, in Stress, rischio per l’utenza e danno all’operatore sani-
particolar modo, depressione maggiore, disturbi d’ansia, di- tario
sturbi di personalità ed abuso di sostanze (6, 7). Numerose evidenze (11, 12), indicano come le maggiori
Il concetto di stress attualmente più accreditato è quello che tensioni a cui è sottoposto oggigiorno l’individuo avvengono
lo considera una funzione del grado di adattamento dell’in- in ambiente familiare, sociale, e lavorativo, ambiti, in parti-
dividuo a stimoli ambientali; tale risposta, in termini compor- colare quest’ultimo, nei quali si assiste ad una conflittualità
tamentali, è uno dei cardini della capacità di interazione con progressivamente crescente e foriera di patologie che as-
il mondo esterno ed è un meccanismo avente finalità teleo- surgono a epifenomeni della stessa moderna civiltà indu-
nomiche. Hans Saley, autore a cui spetta il grande merito di strializzata. A tale riguardo, infatti, il Piano sanitario nazio-
aver inserito lo stress in una teoria generale dello sviluppo nale 2006-2008 ha evidenziato, nel capitolo inerente “la tu-
della malattia, lo definì come “sindrome generale di adatta- tela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro” la progres-
mento (SGA)”, ovvero una risposta aspecifica a qualsiasi ri- siva modificazione dei modelli tradizionali di esposizione al
chiesta proveniente dall’esterno “che ha il fine di mobilizza- rischio in ambito lavorativo in cui, accanto alle patologie da
re l’individuo ed è mediata dalla midollare del surrene attra- rischi noti, è stato evidenziato un progressivo incremento
verso l’attivazione del sistema simpatico”(8). Lo stesso au- delle patologie da rischi psicosociali connessi all’organizza-
tore distingueva inoltre due tipologie di stress: uno, per co- zione del lavoro o da “costrittività organizzativa”, quali
sì dire positivo, denominato “eustress”, che si verifica quan- stress, burn-out, mobbing, etc, che sono stati pertanto rico-
do le “pressioni” agenti sul soggetto rientrano nell’ambito nosciuti, nella Gazzetta Ufficiale n. 134/2004, come forieri di
della tollerabilità e l’attivazione psicofisiologica conseguen- patologie rientranti nel novero delle malattie professionali
te consente la mobilizzazione delle risorse dell’individuo, (12).
migliorandone attenzione, percezione, concentrazione, me- In letteratura è ormai ben documentata la correlazione in-
moria; l’altro, denominato “distress”, secondario, invece, ad versa esistente tra fatica, deprivazione del sonno e perfor-
una situazione in cui l’individuo viene sottoposto ad una sti- mance, soprattutto in riferimento alle cosiddette “help pro-
molazione cronica tale da alterare l’omeostasi psico-neuro- fessions”, quelle professioni, cioè, basate sulla “relazione
endocrina dell’organismo e condizionare sentimenti e com- d’aiuto” tra operatore ed utente, fra cui spicca, in particola-
portamenti spesso disadattativi sul piano personale e socia- re, per la peculiarità dell’intervento sanitario caratterizzato
le (9). Sulla base di tali considerazioni, pur risultando diffi- dall’agire in situazioni di emergenza/urgenza, assieme al
cile, allo stato attuale delle nostre conoscenze a riguardo, particolare tournover lavorativo tale da configurare un vero
definire in maniera univoca l’evento stressante, possiamo e proprio lavoro usurante3, l’attività svolta dal personale ad-
nondimeno considerare situazioni stressanti tutti gli stimoli detto ai reparti di pronto soccorso, rianimazione, chirurgia
sociali, relazionali ed interpersonali che comportano la ne- d’urgenza, etc. (13).
cessità di riadattamento dell’individuo, capaci di provocare I dati presenti in letteratura (3, 4, 5) hanno evidenziato co-
un cambiamento dell’omeostasi dell’organismo con modifi- me la fatica legata a pesanti rotazioni di turno (> 12 h) ha
cazioni a livello del sistema nervoso vegetativo, endocrino un effetto negativo sulla performance neuro-comportamen-
ed immunitario (9, 10). Appare evidente che non esistono tale, aumentando la propensione all’addormentamento e di-
eventi stressanti in assoluto2, ma soltanto in relazione alla minuendo le capacità cognitive e le abilità. Altri studi hanno
valutazione che ne fa l’individuo ed alla percezione che es- evidenziato come i turni pesanti siano comparabili, in termi-
so abbia di essere in grado o meno di prevedere un even- ni di severità di indebolimento neuro-comportamentale, al-
to ed eventualmente di modificarlo. Una particolare caratte- l’assunzione di alcool e che i soggetti in molti casi non so-

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no in grado di giudicare la propria condizione (14). Una indagine eseguita in Nuova Ze- 1 La vulnerabilità agli eventi sembra essere for-
landa, riguardante in particolare i medici anestesisti, ha evidenziato come l’86% degli temente influenzata dallo specifico assetto ge-
intervistati dichiarava di aver commesso un errore imputabile alla fatica in un certo mo- netico dell’individuo così che non tutti gli indivi-
mento della carriera (15). Da rilevare, inoltre, come alcuni tipi di errore sono maggior- dui esposti ad eventi vitali sviluppano un quadro
mente influenzati dalla fatica rispetto ad altri: ad esempio la stanchezza risulta il fatto- psicopatologico. E’ stato dimostrato che le va-
re più importante in riferimento agli errori da somministrazione di farmaci (16). Anche riarti all’eliche del gene del trasportatore della
una recente indagine (2008) della FNOMCEO ha evidenziato come i ritmi intensi ed i serotonina (5-HTT) rivestono un importante ruo-
carichi di lavoro eccessivi sono responsabili addirittura di circa il 30% degli errori com-
lo nel determinare il grado di vulnerabilità allo
messi nelle ultime ore dei turni di notte. Da questi dati emerge chiaramente, pertanto,
stress e nel moderare la risposta individuale agli
come un sovraccarico lavorativo per durata ed intensità, determinando, a causa della
eventi stressanti. In modelli animali è stato evi-
riduzione della performance neuro-comportamentale negli operatori sanitari, una attivi-
denziato che l’alterazione del gene 5-HTT com-
tà lavorativa in condizioni di eccessivo affaticamento, può essere responsabile dell’in-
porta un incremento delle risposte comporta-
sorgenza di errori con conseguente danno all’utenza e di un eventuale successivo con-
mentali e della concentrazione plasmatica del-
tenzioso medico-legale.
l’adrenocorticotropina in risposta allo stress.
Non è perciò possibile negare l’incidenza negativa esplicata da non ottimali condizio- L’allele corto “s” sarebbe associato ad un ridotto
ni psico-fisiche sul determinismo di situazioni potenzialmente causative di conseguen- funzionamento del sistema serotonergico in con-
ze dannose nei confronti degli utenti aziendali (tanto che nell’ambito della gestione del dizioni di stress e studi di neuroimaging hanno
rischio clinico la modulistica aziendale per segnalazioni spontanee riporta sempre la dimostrato che la presenza di 1 o 2 coppie del-
voce “fatica/stress” tra i fattori eventualmente favorenti il verificarsi di un evento avver- l’allele “s” si associa ad una maggiore attivazio-
so), nei cui riguardi i lavoratori sanitari dovrebbero invece essere “tutti ex lege portato- ne dell’amigdala in seguito all’esposizione a si-
ri di una posizione di garanzia, espressione dell’obbligo di solidarietà costituzionalmen- tuazioni temute (3, 4, 5).
te imposto ex art. 24 e 325 cost. nei confronti dei pazienti, la cui salute essi devono tu- 2 A tale riguardo è tuttavia necessario precisare
telare contro qualsivoglia pericolo che ne minacci l’integrità, e l’obbligo di protezione
che vi possano essere eventi di estrema ed ec-
perdura per l’intero tempo del turno di lavoro”.6 7
cezionale portata stressante (VIII-VII livello della
Ricordiamo, inoltre, come a un abnorme carico lavorativo quale spesso si delinea nei Scala della Rilevanza degli Eventi Psico-trauma-
confronti di operatori sanitari ed, in particolar modo, nei riguardi di medici ed infermieri tizzanti di Holmes e Rahe) tale che l’impatto psi-
impegnati nelle varie attività critiche di emergenza/urgenza (con turnazioni di 24 ore su co-traumatizzante da essi generato rende del
24 per 365 giorni l’anno), anche alla luce di quanto contenuto nell’ipotesi di CCNL Sa- tutto trascurabile qualsivoglia eventuale fattore
nità 29 febbraio 2008 in tema di deroga dal minimum di ore di riposo quotidiano per gli di suscettibilità personale, così che i conse-
operatori sanitari del SSN, ulteriormente confermato dal D.L. 25.06.2008 n. 112 (Dispo- guenti disturbi psichici possano essere integral-
sizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabi- mente attribuiti all’evento stesso (11).
lizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria) (G.U. 25 giugno 2008, n. 3 A tale riguardo ricordiamo come il D.Lgs
147, S.O.), ben potrebbero essere correlati concetti quali “penosità del lavoro” e “dan-
dell’11 agosto 1993 (GU n. 224, 23 settembre
no da usura”, alla luce di sentenze inerenti ad una problematica assimilabile a quella
1993) abbia riconosciuto come “particolarmente
qui in argomento, pur se proiettata in un contesto settimanale, ed emesse sia dalla Su-
usurante” i lavori il cui svolgimento richiede “un
prema Corte8 che -del tutto recentemente- dal Tribunale di Milano che ha affermato co-
impegno psicofisico particolarmente intenso e
me sia presunta in tali situazioni l’usura psicofisica 9.
continuativo, condizionato da fattori che non
A tal proposito è importante ricordare, infatti, come la diminuzione delle capacità neu-
possono essere prevenuti da misure idonee” fra
ro-comportamentali conseguente ad un’attività lavorativa in condizioni di eccessivo af-
faticamento per riduzione del quotidiano periodo di riposo può comportare conseguen-
i quali, all’allegata Tabella A, sono inclusi, per
ze, non solo sull’utenza, ma anche sulla salute degli stessi operatori sanitari. Esiste, in- l’appunto, il lavoro svolto dal “personale addetto
vero, una chiara evidenza in letteratura del rapporto tra fatica, deprivazione di sonno, ai reparti di pronto soccorso, rianimazione chi-
aumento di stress e malattie ad esso correlate quali ipertensione, emicrania, sindrome rurgia d’urgenza”.
dell’intestino irritabile, asma, etc. (17); inoltre numerosi studi hanno dimostrato un signi- 4 Costituzione della Repubblica Italiana. Art 2:
ficativo aumento del tasso di incidenti stradali gravi a carico del personale sanitario do- “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti in-
po aver smontato da turni pesanti (18) violabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle for-
Lo stress legato all’attività lavorativa, infatti, è il risultato di una serie di fattori di orga- mazioni sociali ove si svolge la sua personalità e
nizzazione del lavoro stesso: sforzo richiesto ed entità dell’autonomia decisionale, com- richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di
fort fisico ed emotivo dell’ambiente di lavoro, meccanismi di distribuzione dei carichi la- solidarietà politica, economica e sociale.”.
vorativi, etc. che possono generare condizioni di disagio lavorativo nella persona tale 5 Cost Art 32: “La Repubblica tutela la salute co-
da essere forieri di situazioni soggettive di “disconfort”, soprattutto di natura psichica. me fondamentale diritto dell’individuo e interes-
Lo “stress da lavoro”, configurandosi come un vero e proprio stressor cronico, è in re- se della collettività, e garantisce cure gratuite
lazione ad una serie di fattori inerenti sia ad elementi personali (legati essenzialmente
agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a
alle capacità di coping di un individuo, alle modalità con cui il soggetto affronta il lavo-
un determinato trattamento sanitario se non per
ro ed i problemi ad esso correlati), sia, soprattutto, a fattori organizzativi quali gli aspet-
disposizione di legge. La legge non può in nes-
ti temporali della giornata di lavoro e dell’attività lavorativa (nel cui novero rientrano il
sun caso violare i limiti imposti dal rispetto della
numero eccessivo di ore e turni a rotazione troppo frequenti in assenza di adeguati pe-
persona umana.”.
riodi di riposo); il contenuto dell’attività lavorativa; i rapporti interpersonali nel gruppo di
6 Cass Pen, sez. IV, 2 marzo 2000, n 9638, Tro-
lavoro; le condizioni dell’organizzazione; i rapporti con i superiori, etc. Uno stress inten-
so e protratto tende a mantenere per troppo tempo i cambiamenti fisiologici e psico- iano.
emozionali della “reazione di adattamento” determinando modificazioni funzionali per-
manenti di tutti i meccanismi neuroregolatori tali da causare depressione delle funzioni

Eo 16 Novembre 2008
omeostatiche dell’organismo che diventa 7 Cass Pen, sez IV, 11 marzo 2005, n 9739. ro svolto, ampia letteratura in materia ha evidenzia-
così più vulnerabile alle infezioni e suscet- 8 Cass Civ, sez lav, 6 ottobre 1998, n 9895 (Soc. to come esista un legame di causalità circolare tra
tibile all’insorgenza di malattie particolar- l’insorgenza di entrambe le suddette condizioni ed
mente a carico dell’apparato circolatorio, Romana ed c Baronciani). “(…) all’autonomia col-
eventuali situazioni stressogene proprie dell’am-
digerente, cutaneo, immunitario e neuro- lettiva va riconosciuta la possibilità di introdurre de-
biente lavorativo, legate a trascuratezza e/o viola-
psichico (10); inoltre lo stress da lavoro fa- roghe al limite di sei giorni consecutivi di lavoro,
zioni da parte della gestione organizzativa del la-
cilita anche l’insorgere ed il persistere di si- però -dovendo attribuirsi natura di diritto soggetti-
voro stesso (11).
tuazioni di mobbing e/o di burn out10. Co- vo di carattere costituzionale al diritto del lavorato-
11 Le attuali evidenze cliniche, che si avvalgono
me precedentemente accennato, partico- re alla tutela della propria persona ed essendo tale
diritto inviolabile, bene unitario e indivisibile delle odierne tecniche di neuroimmagine, avvalora-
larmente significativa è la relazione esi-
dell’“uomo” che si afferma anche nelle formazioni no l’ipotesi che la psicoterapia modifichi le funzioni
stente fra stress e patologia psichiatrica (1,
sociali (art. 2 cost.) -qualsiasi atto violativo di esso cerebrali altrettanto ed in modo specifico quanto i
2 , 9, 10, 19); infatti gli eventi stressanti
deve considerarsi illegittimo e quindi invalido. An- farmaci. Tali ricerche, infatti, evidenziano l’effetto
cronici sembrano avere un duplice effetto
che l’autonomia collettiva, infatti, deve rispettare il neuroanatomico funzionale di ogni relazione e di
nella genesi dei disturbi psichici: gli eventi
suddetto diritto del lavoratore e sottostare al relati- quella psicoterapeutica in particolare, sottolineando
stressanti che si verificherebbero nell’in-
fanzia indurrebbero una predisposizione vo sindacato del giudice di merito, la cui ammissi- l’importanza di una visione della mente a vari livel-
alla patologia mentale da adulti, mentre gli bilità deriva “mutatis mutandis” dalle sentenze del- li, biologico, emotivo, cognitivo e psicologico, in
eventi che si verificano in età adulta avreb- la Corte cost. n. 105 del 1972 n. 103 del 1989 e un’ottica integrata ed interattiva sia nella dimensio-
bero un ruolo di fattori precipitanti, in indi- n. 268 del 1994. Ne consegue che, nell’ipotesi in ne filogenetiva-evolutiva che ontogenetica (24, 25,
vidui predisposti, l’esordio della patologia. cui il lavoro si protrae per più di sei giorni consecu- 26).
Alcuni sintomi sembrano, inoltre, risentire tivi con godimento del giorno di riposo compensa- 12 Le reazioni psichiche indotte da situazioni
maggiormente degli eventi stressanti indi- tivo con una periodicità differente rispetto a quella stressanti possono presentare fasi cronologiche di
pendentemente dalla diagnosi; tali sintomi, ordinaria, il giudice di merito, cui compete l’inter- maggiore intensità, per poi arrestarsi gradualmen-
tra cui l’umore depresso, l’anedonia, il de- pretazione dei contratti collettivi di diritto comune, te su livelli clinicamente meno rilevanti, fino a sta-
ficit di concentrazione, l’ansia psichica, l’in- se accerta che nel contratto considerato non è sta- bilizzarsi in una condizione duratura, che sostanzia
sonnia, il rallentamento psicomotorio, to indicato un apposito compenso in relazione alla il danno biologico permanente. Altre volte, invece,
l’anergia, l’ideazione di colpa e suicidaria, penosità del lavoro prestato nei giorni successivi al la reattività psichica si risolve completamente, sen-
correlano con la presenza di eventi stres- sesto consecutivo -il quale, qualora sia comunque za lasciare una condizione sindromica permanente
santi nell’anno precedente l’episodio indi- rispettata la cadenza di un giorno di riposo ogni sei tale che al momento della valutazione medico-le-
pendentemente dalla diagnosi prevista dal di lavoro, non può, ontologicamente, essere qualifi- gale i disturbi risultano completamente risolti: è so-
DSM e percorrono trasversalmente l’intera cato come lavoro straordinario perché non si ag- prattutto in questi casi che appare molto importan-
patologia mentale rappresentando il corre- giunge a quello contrattualmente previsto- può de- te una corretta valutazione del danno biologico
lato clinico dello stress (1, 2, 19). Uno dei terminare l’ammontare del suddetto compenso temporaneo. Tuttavia, a tal proposito, è bene ricor-
possibili meccanismi con cui stressori cro- (che va considerato come indennizzo per danno da dare come a seguito di un episodio psico-reattivo,
nici potrebbero svolgere la loro azione pa- usura e che è ulteriore ed aggiuntivo rispetto al ancorché risoltosi nei suoi aspetti di rilevanza clini-
togenetica è rappresentato dall’alterazione compenso destinato a retribuire la “qualità” del la- ca al momento dell’accertamento peritale, nell’in-
del feed-back negativo dei corticosteroidi voro prestato nella giornata della domenica) appli- dividuo possa essersi creata una condizione di par-
circolanti sull’asse ipotalamo-ipofisi-surre- cando, per la relativa liquidazione, un metodo ana- ticolare vulnerabilità, una sorta di locus minoris re-
ne (HPA) con conseguente ipercortisole- logo a quello proprio del lavoro domenicale, con il sistentiae, tale da condizionare una riduzione della
mia e compromissione della neurogenesi e quale è evidente l’affinità.”. funzione di “riserva psichica” che potrebbe indurre
del trofismo cerebrale. Nell’uomo l’implica-
9 Tribunale di Milano, 19 luglio 2006 (Greco c Soc nuovamente l’insorgenza, a fronte di una sollecita-
zione dell’asse HPA nei disturbo stress
Il Guerriero). “La prestazione di attività lavorativa ef- zione psico-stressante anche di minore intensità ri-
correlati è ampiamente documentata: ano-
fettuata oltre il sesto giorno, e non recuperata, de- spetto a quella che originariamente aveva condizio-
malie del funzionamento di tale asse, e in
termina un danno da usura psicofisica che è pre- nato l’insorgenza della sintomatologia psichica, di
particolare un’alterazione della capacità
sunto e può essere quantificato equitativamente disturbi-psicopatologici clinicamente rilevanti. Per-
dei glucocorticoidi circolanti di espletare il
applicando al primo giorno lavorato dopo il sesto tanto, nella stima del danno psichico permanente,
feed-back negativo sulla secrezione degli
giorno la base di maggiorazione prevista dal con- dovranno essere tenuti in debito conto anche il ri-
ormoni attraverso il legame con i recettori
mineralcorticoidi e glucocorticoidi nei tes- tratto collettivo per il lavoro straordinario, e un ulte- schio concreto di recidiva (chiaramente sulla base
suti HPA, sono state descritte nei soggetti riore aumento dell’1 per cento per ogni giorno la- di accreditati dati scientifici) dei vari disturbi psico-
affetti da patologia psichiatrica e negli indi- vorativo successivo fino al godimento del riposo, patologici presi in considerazione (11).
vidui esposti a eventi psicologici avversi (1, mentre il danno alla salute deve essere provato dal 13 A tale riguardo la Suprema Corte così si è
2, 20). In quest’ultimi casi, in particolare, lavoratore.”. espressa: “La mancata fruizione del riposo settima-
sembra che l’aumento del cortisolo circo- 10 Sebbene sia nel burn out, che nel mobbing, pur nale è suscettibile di ledere non solo i diritti econo-
lante secondario a situazioni stressanti, con le profonde differenze legate alla psicogenesi mici, ma anche i diritti fondamentali del lavoratore,
determinando, per l’alterata regolazione ed alla psicodinamica di queste due situazioni , determinando in capo allo stesso un danno biologi-
omeostatica, una iperattivazione dei recet- l’esperienza negativa si concretizza essenzialmen- co, ovvero un danno esistenziale; quest’ultimo po-
tori dei glucocorticoidi, generi una reazione te nella frustrazione di non vedere realizzato/rico- trà essere risarcito, ex art. 2043 c.c., solo una vol-
a cascata intracellulare con conseguente nosciuto il proprio investimento personale sul lavo- ta fornita la prova della lesione di un diritto inviola-
riduzione del BDNF (Brain-Derived Neuro- ro ed allo sviluppo di un vissuto di bile della personalità” (Cass. Civ., 3 luglio 2001, n.
trophic Factor) e soppressione dei normali inadeguatezza/inutilità dei propri sforzi con com- 9009 ).
processi neurogenici con possibile insor-
promissione dei processi di coping rispetto al lavo-
genza di disturbi psicopatologici quali de-

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pressione, ansia, disturbi dell’adattamento, disturbi da abuso di so- Bibliografia
Faravelli C, Catena M, Scarpato A, Gorini Amedei S, Bolognesi E. I disturbi
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particolare inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina - SSRI, Caspi A, Sugden K, Moffit TE, Taylor A, Craig IW, Harrington H, et al. Influ-
ed inibitori della ricaptazione della noradrenalina e della serotonina - ence of life stress on depression: moderation By a polymorphism in the 5-
HTT gene. Science 2003; 301: 386-9.
SNRI), soprattutto quando integrato con un intervento psicoterapeuti- Murphy DL, Li Q, Engel S, Wichems C, Andrews A, Lesch KP, et al. Genetic
co strutturato11, è in grado di incrementare i fenomeni neurogenetici perspectives on the serotonin transporter. Brain Res Bull 2001; 56: 487-84.
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Serotonin transporter genetic variation and the response of the human
fattori neurotrofici, progressivo recupero volumetrico delle strutture
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limbiche ed aumento dell’immunoreattività a livello ippocampale (27, Faravelli C, Abradi L, Bartolozzi D, Cecchi C, Cosci F, D’Adamo D, et al. The
28, 29, 30); anche “l’ambiente arricchito” sembra essere un fattore in Sesto Fiorentino Study: point and one-year prevalence of psychiatric disor-
grado di stimolare la neurogenesi e ridurre in tal modo l’atrofia ippo- ders in an Italian community sample using clinical interviewers. Psychoter
Psychosom 2004; 73: 226-34.
campale indotta dallo stress, verosimilmente tramite i meccanismi mo- Mirescu C., Peters JD., Gould E.: Early life experience alters response of
lecolari dell’apprendimento che sembrano in grado di attivare la tra- adult neurogenesis to stress. Nat Neurosci 2004; 7: 841-6.
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trebbe determinare l’insorgenza di una danno nel lavoratore, danno Martini C, Da Pozzo E, Trincavelli L, Carmassi C, Carlini M, Dell’Osso L.
che si potrebbe concretizzare nelle varie forme previste dal nostro or- Stress e correlati neurobiologici. Atti XI Congresso Nazionale SOPSI, Roma
21-25 Febbraio 2006.
dinamento giuridico: danno biologico permanente e/o temporaneo12 Buzzi F, Vanini M. Guida alla valutazione psichiatrica e medicolegale del dan-
(in caso di danno all’integrità psico-fisica suscettibile di accertamento no biologico di natura psichica. Giuffrè Editore, Milano, 2006.
medico-legale); danno esistenziale (in caso di modificazioni in senso Pellegrino F.: Disagio da stress lavorativo e rischio di patologie organiche.
M.D. Medicinae Doctor 2008; 24: 24-27.
peggiorativo delle attività realizzatrici della persona umana, con peg- Panegrossi A, Barletta C. Lavoro usurante e attività di Pronto Soccorso. SI-
gioramento della qualità della vita13) e finanche un vero e proprio dan- MEU Journal 2007; 1: 18-19.
no “da stress”, intendendo, con questo termine, un particolare genus Arnedt JT, Owens J, Crouch M, Stahl J, Carskadon MA. Neurobehavioral
performance of residents after heavy night call vs after alcohol ingestion. JA-
del danno biologico psichico, da cui differirebbe per il quantum di le- MA 2005; 294 (9): 1025-33.
sione all’integrità psichica (31). Gander PH, Merry A, Millar MM, Weller J. Hours of work and fatigue-related
A tale riguardo è importante ricordare, tuttavia, che ogni individuo è in error: a survey of New Zealand anaesthetists. Anaesthesia and intensive
care 2000; 28: 178-83.
grado di reagire in modi differenti ad un evento e quindi come, nel de- Garden AL, Currie M, Gander PH. Sleep loss, performance and the safe con-
terminismo degli effetti, sia significativo solamente l’incontro tra la sin- duct of anaesthesia. In: Keneally J, Jones M. (eds.)Australian Anaesthesia,
gola persona ed una precisa esperienza. Pertanto l’accertamento di Australian and New Zealand College of Anaesthesists, Melbourne, 1996, 43-
41.
un’esistenza causale ed eziopatogenetica tra un evento ed il determi- Gaba DM, Howard SK. Fatigue among clinicians and the safety of patients.
narsi di un eventuale danno risarcibile dovrà necessariamente fare ri- N Engl J Med. 2002; 347: 1249-55.
ferimento a tale “condizione dinamica”, ovvero alla continua oscillazio- Steele MT, Ma OJ, Watson WA, Thomas HA, Muelleman RL. The occupa-
tional risk of motor vehicle collisions for emergency medicine residents. Acad
ne tra la soggettività delle esperienze umane e l’oggettività dell’even- Emerg Med. 1999; 610: 1050-53.
to considerato (9, 11, 32). Faravelli C, Abrardi L, Bartolozzi D, et al. The Sesto Fiorentino Study: back
round, methods and preliminary results. Psychoter Psychosom 2004; 73:
216-25.
Conclusioni Pariante CM, Miller AH. Glucocorticoid receptors in major depression: rele-
Alla luce di quanto evidenziato, non si può non rilevare come l’influen- vance to pathophysiology and treatment. Biol Psychiatry 2001; 49: 391-404.
za negativa della fatica sulle capacità neuro-comportamentali (perfor- Sheline YI, Mittler BL, Mintun MA. The hippocampus and depression. Eur
Psychiatry 2002; 17 (Suppl. 3): 300-5.
mance) e sulla sicurezza rappresenti una possibile fonte di danno sia Shekine YI. 3D MRI studies of neuroanatomic changes in unipolar major de-
per l’utente che per il personale sanitario stesso, in particolar modo pression: the role of stress and medical comorbidity. Biol Psychiatry 2000; 48:
per quello impegnato nell’area critica dell’emergenza/urgenza, con 791-800.
MacQueen GM, Campbell S, McEwen BS, et al. Course of illness, hippocam-
possibile creazione di scenari di contenzioso medico-legale che po-
pal function, and hippocampal volume in major depression. Proc Natl Acad
trebbero vedere coinvolti non solamente i singoli operatori, ma, alla Sci USA 2003; 100: 1387-92.
luce della riconosciuta natura contrattuale della responsabilità del- Grecchi V, Psicoterapia e neuroscienze, Guerini e Associati, Milano, 2007.
l’azienda sanitaria, anche i vertici aziendali stessi, come peraltro chia- De Pascale A. Psicoterapia e neuro immagine : stato dell’arte ed ipotesi per
un protocollo di ricerca ed intervento. Atti XI Concesso Nazionale SOPSI, Ro-
ramente evidenziato da consolidata giurisprudenza (ex plurimis: Cass ma 21-25 Febbraio 2006.
Pen, sez IV, 12 marzo 1981; Cass Pen, sez IV, 3 ottobre 1995; Cass Roffman JL, et al. Neuroimaging and functional neuroanatomy of psychother-
Civ, sez lav, 1 settembre 1997, n 8267; Cass Pen, sez IV, 2 ottobre apy. Psychol Med 2005; 35: 1385-98.
Santarelli L, Saxe M, Gross C, et al. Requirement of ippocampal neurogene-
2003, n 37473; Cass Civ, sez III, 13 aprile 2007, n 8826), per una ca- sis for the behavioural effects of antidepressants. Science 2003; 301: 805-9.
rente diligenza nel proprio operato. Onde ridurre, quindi, le condizioni Bossini L, Polizziotto N, Tavanti M, Calossi S, Lombardelli A, Vatti G, Castro-
di stress lavorativo che possono rendere usurante una particolare at- giovanni P. Neuroimaging e PTDS: dati morfovolumetrici e loro variazioni do-
po trattamento. Atti XI Congresso Nazionale SOPSI, Roma 21-25 Febbraio
tività sanitaria, con possibili danni all’utenza e ai sanitari stessi, e con- 2006.
seguente instaurarsi di contenziosi medico-legali, appare quantomeno Santarelli L, Saxe M, Gross C, Surget A, Battaglia F, Dulowa S, et al. Re-
necessario rispettare gli standard organizzativi e di sicurezza in rela- quirement of ippocampal neurogenesis for the behavioural effects of antide-
pressant. Science 2003; 301: 805-9.
zione al diritto alla tutela dell’integrità psico-fisica dei lavoratori, miglio- Chen B, Wang JF, Young LT. Regulation of GAP-43 expression by chronic
rando l’organizzazione lavorativa attraverso l’utilizzo di più idonee pro- desipramine treatment in rat cultured hippocampal cells. Biol Psychiatry
cedure professionali (quali, ad esempio, l’applicazione dei criteri del 2003; 15: 530-7.
Viola L. Il c.d. danno “da stress”. In: www.overlex.com
Clinical Risk Management), affinché possa predominare un approccio Pajardi D, Macrì L, Merzagora Betsos I. Guida alla valutazione del danno psi-
legato alla conoscenza delle cause e non quello della ricerca pregiu- chico. Giuffré Editore, Milano, 2006.
diziale delle colpe.

Eo 18 Novembre 2008
ista l’attualità dell’argomento, e a

V
seguito delle recenti normative che
regolano il tema della sicurezza sul
lavoro, la società KONG credendo
fermamente in questa iniziativa e
disponendo di una struttura attrezzata e
strutturata per tenere corsi di questo tipo,
mette a disposizione di Enti e o società in-
teressate a fare addestramento/aggiorna-
mento ai propri tecnici per incrementare la
sicurezza sul lavoro.
Tra gli altri, proprio il mese scorso si è te-
nuto un corso di aggiornamento per i tecni-
ci ENEL; più di cento persone hanno parte-
cipato a queste giornate alternando lezioni
teoriche a momenti di esercitazioni pratiche.
La sala è attrezzata con un impalcatura alta circa 6 metri da cui
è possibile calarsi e simulare diverse situazioni di soccorso ed
evacuazione e da una zona attrezzata con sedie, videoproietto-
re, Tv e lettore dvd per tenere conferenze e lezioni teoriche.
Inoltre è disponibile una grande parete artificiale esterna dove è
possibile arrampicare.
Tutto questo in un’area dello stabilimento di Monte Marenzo
(LC), appositamente attrezzata per tenere corsi di formazione
ad operatori che praticano lavori in quota (per i non addetti si
tratta di quei lavori svolti ad un altezza superiore ai 2 metri).
Tra i docenti, Ettore Togni ed Erminio Sertorelli (Guida Alpina
specializzata per l’insegnamento dei lavori in fune appartenente
alla scuola di alpinismo ORTLER CEVEDALE e responsabile del
corso) che in merito alla collaborazione dice - “i materiali messi
a disposizione e il sito attrezzato sono adeguati alle esigenze
formative di una vasta gamma di operatori, dall’edilizia al moni-
toraggio dei beni culturali, dalle telecomunicazioni al trasporto di
energia elettrica ”-.
Inoltre, tramite le GUIDE
ALPINE (Erminio Sertorelli
e Ettore Togni in primis)
viene fornito un servizio
d’ispezione a domicilio per
valutare soluzioni ad hoc fi-
nalizzate a migliorare la si-
curezza degli operatori di
lavori in quota.

“ KONG da
subito ha creduto
in questo mercato
investendo
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di prodotti Il rinnovato sito all'interno del quale si trova la
specifici struttura per i corsi, collocato in un ampio capan-


none di 800 m², situato in prossimità degli uffici
e dello stabilimento KONG spa, e adiacente all'-
hangar con pista d'atterraggio di un Volo club che
fa parte del complesso. www.kong.it

Novembre 2008 www.emergencyoggi.it Eo 19


“Commissione Europea chiama, OMS risponde”

Partono da Torino le
linee guida per un
Sistema di emergenza
sanitaria unico per
tutta Europa

OMS, Fondazione CRT e il Sistema 118 del Piemonte hanno organizzato in Italia il Terzo Tavolo
di lavoro interministeriale sul sistema del Servizio Sanitario d’Emergenza nell’Unione Europea

Si è svolto a Torino, in Fondazione CRT, il Tavolo di lavoro 118 Piemonte e finanziata da Fondazione CRT, che sostiene
interministeriale sul sistema del servizio Sanitario d’Emer- le attività del servizio di emergenza territoriale piemontese
genza nell’Unione europea, al termine di due giorni di incon- fin dalla sua creazione. La Fondazione CRT sostiene dal
tri i 27 rappresentanti dei Ministeri della Salute dei Paesi del- 1994 i servizi di emergenza con specifici progetti dando un
l’Ue hanno elaborato le linee guida per “Un sistema di emer- importante contributo al sistema sanitario piemontese che
genza sanitaria unico” per tutti gli stati membri. OMS (Orga- negli anni è diventato un punto di riferimento. L’eccellenza
nizzazione Mondiale della Sanità), Fondazione Cassa di Ri- del modello del Piemonte è riconosciuta dai numeri: 25mila
sparmio di Torino e il Sistema 118 del Piemonte hanno orga- volontari, 2000 infermieri, 2 milioni di chiamate in 5 anni,
nizzato in Italia la terza tappa del progetto “Assessment of 400mila all’anno, il 40% degli interventi risolti sul posto. L’im-
emergency medical services preparedness in the framework pegno della Fondazione nel miglioramento dei servizi al ter-
of national crisis management structures in EU member Sta- ritorio attraverso il mantenimento ed il potenziamento del
tes” sulla valutazione dell’efficacia dei sistemi di emergenza parco mezzi per il Soccorso Sanitario è in Europa un esem-
sanitaria nell’ambito delle strutture per la gestione delle ma- pio unico che si è affermato e qualificato negli anni come un
xiemergenze nei diversi Paesi dell’Unione europea. Gli in- intervento distintivo e altamente caratterizzante dell’operato
contri precedenti, preparatori alle conclusioni del tavolo di della fondazione nel comparto sanitario. Fino ad oggi sono
Torino, si sono tenuti a Bratislava nel giugno del 2007, e a state complessivamente donate dalla Fondazione CRT 382
Lisbona lo scorso dicembre. autoambulanze a 226 organizzazioni volontarie di soccorso
Scopo del progetto è la mappatura e il confronto fra i sistemi sanitario, convenzionate con il 118, attive in Piemonte e Val-
dell’emergenza sanitaria nei Paesi dell’Unione europea, per le d’Aosta.
poter elaborare le linee guida valide per tutti individuando
best practices condivise, soluzioni comuni a punti critici e ne-
cessità dei diversi sistemi nazionali dell’emergenza. Nel cor-
so dei due giorni di lavori, i 27 rappresentanti designati a se-
guire il progetto dai Ministeri della Salute di ogni singolo Sta-
to dell’Unione europea hanno esaminato i dati raccolti in tut-
ti i Paesi sulla base di un questionario elaborato durante gli
incontri precedenti. Dalla valutazione dei dati sono emerse le
raccomandazioni dirette alla Commissione Europea e a ogni
Paese membro per poter organizzare un sistema dell’emer-
genza unico, coerente e transfrontraliero per tutta Europa,
allineato agli standard più alti emersi dal confronto fra gli
Stati.
Il progetto è cofinanziato dall’Organizzazione Mondiale della
Sanità, Ufficio regionale per l’Europa con sede a Barcellona,
e dalla Commissione Europea, Direzione Generale SANCO
per la Salute e i Consumatori.
L’organizzazione del tavolo di Torino è stata realizzata gra-
zie al Ministero della Salute in collaborazione con il Sistema

Eo 20 Novembre 2008
LINEE GUIDA emerse dal tavolo di Torino

Per realizzare un Sistema di Emergenza Sanitaria unico in Eu- tipo C (rispettivamente ambulanze di soccorso di base e
ropa sono necessari: medicalizzate, mentre quelle di tipo A sono di solo traspor-
• Una legislazione coerente to)
• L’accesso gratuito per tutti ai servizi sanitari di emergenza • Redigere sistematicamente report sulla percentuale di pa-
ospedalieri ed extraospedalieri, comprese le minoranze et- zienti critici raggiunti entro otto minuti dalla chiamata
niche e le fasce di popolazione economicamente svantag- • Stabilire un sistema di triage di pazienti per il personale del-
giate le centrali operative, delle ambulanze e dei pronto soccorso
• Una formazione adeguata e omogenea per il personale sa- che sia valido a livello nazionale, per assicurare un accesso
nitario e parasanitario ai servizi sanitari appropriato e rapido e l’equità nella quali-
• Un’attenzione particolare alle maxiemergenze tà delle cure erogate
Il documento prodotto dal tavolo interministeriale sarà recepi- • Migliorare meccanismi che permettano la condivisione in
to dalla Commissione europea. Il documento contiene le “rac- tempo reale di informazioni fra centrale operativa e perso-
comandazioni” richieste dalla stessa Commissione all’OMS. nale medico
Le raccomandazioni riguardano cinque aree tematiche: nor- • Porre l’attività degli operatori sanitari di primo soccorso in
mativa e finanziamento; servizi di emergenza extraospedalie- caso di emergenza sotto la gestione medica della centrale
ri; servizi di emergenza ospedalieri; formazione; gestione di operativa
situazioni di maxiemergenza.
SERVIZI DI EMERGENZA OSPEDALIERI
NORMATIVA E FINANZIAMENTO La Commissione europea o ogni altra istituzione appartenen-
Alla Commissione europea è richiesto di ratificare uno stan- te alla Comunità europea dovrebbe:
dard minimo comune per tutti i Paesi europei per i Servizi Sa- • Introdurre uno standard europeo per l’attività dei dipartimen-
nitari di Emergenza (Emergency Medical Systems, EMS), in ti di emergenza degli ospedali
particolare: • Impostare sistemi di monitoraggio della qualità particolari
• Formazione dei professionisti per i dipartimenti di emergenza degli ospedali
• Standard minimi di equipaggiamento che devono essere di- Ogni Stato membro dell’UE dovrebbe:
sponibili per i servizi di emergenza all’interno di un Ospeda- • Analizzare come i bisogni psico-sociali dei pazienti vengono
le, ma anche per i servizi di emergenza extraospedalieri (co- rilevati e gestiti all’interno dei Dipartimenti di emergenza de-
me il nostro 118) gli ospedali
• Coordinamento fra le centrali operative dei servizi di emer-
genza territoriali FORMAZIONE
• Partecipazione di un rappresentante del progetto EMS ai te- Ogni Stato membro dell’UE dovrebbe:
am ministeriali di gestione delle maxiemergenze • Estendere e regolamentare la specializzazione in Medicina
• Creazione di meccanismi per rendere disponibili risorse de- d’emergenza per medici in linea con la direttiva europea
dicate per la massima rapidità d’intervento in caso di disa- 2001/19/EC
stro • Regolamentare la formazione specialistica in medicina d’ur-
genza del personale infermieristico e non medico
SERVIZI DI EMERGENZA EXTRAOSPEDALIERA • Includere nelle attività delle scuole per medici e infermieri
La Commissione europea dovrebbe: un corso obbligatorio in medicina dei disastri
• Fornire una lista di indicatori sulla qualità dei sistemi di • Promuovere la formazione continua per personale infermie-
emergenza medica extraospedalieri ristico
• Proporre curricula riconosciuti a livello internazionale di • Organizzare un’adeguata formazione rivolta alle professioni
operatori di primo soccorso come vigili del fuoco, volontari e non mediche e di volontari utilizzate attività sanitarie di
polizia emergenza in ambito extra ospedaliero
• Preparare la strada per una comune strategia formalizzata
da documenti europei strategici supportati da un’istituzione GESTIONE SITUAZIONI DI MAXIEMERGENZA
autorevole Ogni Stato membro dell’UE dovrebbe:
• Supportare lo sviluppo di linee guida europee per un proto- • Realizzare procedure strategiche e tattiche transfrontaliere
collo per i più frequenti casi di emergenza che includano • Definire un livello minimo essenziale di competenze per
triage (valutazione di soggetti coinvolti in infortuni secondo operatori sanitari alle prese con la gestione delle maxiemer-
classi di urgenza/emergenza) genze
Ogni Stato membro dell’UE dovrebbe: • Garantire e diffondere il più possibile la formazione sulla ge-
• Assicurare un effettivo coordinamento e capacità d’interven- stione dei disastri a tutti gli operatori sanitari coinvolti nel
to per evitare ritardi in caso di emergenza medica progetto EMS
• Favorire e migliorare l’accessibilità di tutti i Servizi di emer- • Garantire che le centrali operative, i soggetti che gestiscono
genza medica in Europa da parte delle minoranze e degli le ambulanze e i dipartimenti di emergenza degli ospedali
stranieri testino regolarmente i loro protocolli per le maxiemergenze
• Garantire che le chiamate d’emergenza siano gestite dal • Intensificare i meccanismi di cooperazione e coordinamento
servizio di emergenza, soltanto con ambulanze di tipo B e di a livello europeo

Novembre 2008 www.emergencyoggi.it Eo 21


SERVIZIO DI EMERGENZA 118
L’area relativa all’urgenza/emergenza rappresenta uno dei nodi ratteristica del servizio 118 piemontese riguarda il Volontariato
più critici della programmazione sanitaria e si configura come (Croce Rossa, Anpas, Soccorso Alpino): un’imponente azione di
una delle più importanti variabili sulle quali è misurata la qualità accreditamento è stata realizzata mediante una serie di corsi
dell’intero servizio sanitario. Negli ultimi anni si è assistito ad una specifici, allo scopo di uniformare le conoscenze del personale.
radicale trasformazione dei servizi di emergenza, nel tentativo di Si è trattato di un’operazione di valorizzazione delle risorse uma-
sviluppare il passaggio dalla tradizionale offerta di prestazioni, ne, allo scopo di rendere il volontario esperto nelle procedure di
sia territoriali che ospedaliere, ad un vero e proprio “sistema di sistema di sua competenza, per collaborare efficacemente con il
emergenza” che vede i diversi elementi coinvolti (Pronto Soccor- personale medico e infermieristico dell’emergenza territoriale,
so, Dipartimenti di Emergenza e Accettazione - Dea degli ospe- sulla base di una certificazione regionale.
dali, Centrali Operative “118”, forze del volontariato) tra loro in-
tegrati e cooperanti nel raggiungimento di un obiettivo comune.
Tale obiettivo si identifica con l’offerta di prestazioni sanitarie in I DATI del Servizio 118 Piemonte
grado di garantire l’omogeneità e la continuità degli interventi as- Creazione del servizio: 1994
sistenziali prestati in situazioni di emergenza/urgenza. Il sistema

anno 2007
dell’emergenza sanitaria territoriale “118” svolge un ruolo fonda- Per Criticità
mentale nell’ambito del servizio sanitario pubblico, rispondendo 77.721 Bianco 17,5%
da una parte all’immediato bisogno di assistenza sanitaria della
207.768 Verde 46,8%
popolazione dall’altra ponendosi come un importante filtro ai ri-
coveri ospedalieri. 121.995 Giallo 27,5%
36.798 Rosso 8,3%
PECULARIETA’ DEL SERVIZIO DI EMERGENZA 118 PIE-
MONTESE Luogo d’intervento
La peculiarità del servizio di emergenza territoriale 118 piemon-
tese è la ricerca di un’omogeneità organizzativa e di presta-
233.896 Casa 52,6%
zione fornita nell’intero ambito territoriale. Ciò è consentito 9.456 Lavoro 2,1%
dall’impianto deliberativo e amministrativo e dall’azione del Di- 13.731 Esercizio Pubblico 3,1%
partimento Interaziendale per l’emergenza sanitaria territoriale - 2.890 Scuola 0,7%
118, a cui compete l’intera gestione del sistema di emergenza 75.455 Strada 17,0%
territoriale e la cui direzione spetta all’Azienda Ospedaliera
CTO/Maria Adelaide di Torino. Grazie al lavoro del Dipartimento
3.489 Impianto sportivo 0,8%
Interaziendale, in stretta collaborazione con l’assessorato alla 105.365 Altro 23,7%
Tutela della salute e sanità della Regione Piemonte, la rete del-
le centrali operative piemontesi dell’emergenza territoriale adot- 350 medici
ta gli stessi protocolli operativi dell’attività ordinaria, una tipolo-
gia omogenea di formazione del personale impiegato, coordina- 2.000infermieri
te risorse e tecnologie di supporto, nonché un unico sistema di 25.000 volontari
acquisizione della dotazioni strumentali e sanitarie per tutto il si-
stema, tale per cui, ad esempio, tutte le ambulanze sono equi- 40 operatori tecnici specializzati
paggiate con identico materiale. Questa compatibilità di proce-
dure, che si aggiunge all’omogeneità dei sistemi radio e telefoni- 61ambulanze medicalizzate, con medico e infermiere a bordo
ci, conferisce al sistema piemontese una predisposizione all’in-
terscambiabilità delle risorse fra le centrali in caso di necessità, 11ambulanze con infermiere certificato
mentre l’adozione del medesimo sistema informatico ed il com-
pletamento dei collegamenti telematici conferiscono carattere di
unicità nel panorama nazionale, costituendo un “anello telemati-
co” fra tutte le province che genera un solo network operativo di ELISOCCORSO
risposta all’emergenza. In particolare, in caso di maxiemergen- 5 postazioni in Piemonte (Alessandria,
za, il Piemonte prevede l’attivazione di risorse dedicate, e un si- Borgosesia, Novara, Savigliano, Torino)
stema di back up fra tutte le centrali operative regionali, che per- 286 ambulanze di base, con volontari ac-
mette, nel caso del coinvolgimento di una centrale nel disastro creditati a bordo
che ha creato la maxiemergenza, un’azione vicariante fra le cen-
trali. La Centrale della provincia di Torino (anch’essa afferente
all’Azienda Ospedaliera CTO/Maria Adelaide) si differenzia dal-
le altre per le sue caratteristiche dimensionali e le competenze 8 CENTRALI OPERATIVE 118
di centrale di coordinamento regionale anche per il servizio di eli- Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara,
soccorso, di soccorso alpino, e di trasporto d’organi. Un’altra ca- Torino, Verbania, Vercelli

Eo 22 Novembre 2008
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L’attuale panorama delle professioni intellettuali, che si è venuto I presupposti normativi


sempre più a caratterizzare per l’elevato grado di tecnicismo e
specializzazione settoriale, pone la necessità di recuperare una Consenso non vuol dire altro che partecipazione, consapevolez-
più marcata attenzione alla persona nella sua interezza. za, libertà di scelta e di decisione.
In ambito sanitario, quello di nostro specifico interesse, il pro- L’obbligo per il sanitario, di munirsi del valido consenso della
gresso delle conoscenze scientifiche e dei mezzi tecnologici ha persona assistita, trova riscontro nella stessa Carta Costituzio-
aperto nuove problematiche sul piano etico, ponendo il cliente di nale.
fronte a scelte spesso molto complesse, per assumere le quali L’art. 32 della Costituzione afferma al 2° capoverso che “nes-
risulta fondamentale la corretta informazione suno può essere obbligato ad un determinato trattamento sani-
da parte del professionista, anche per gli obblighi deontologici tario se non per disposizioni di legge” e che “la legge non può in
connessi. nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona
Da qui la necessità di valorizzare il momento comunicativo-infor- umana”.
mativo e gli aspetti relazionali dell’incontro clinico. All’art. 13 inoltre è sancito che “la libertà personale è inviolabile”
In questo tentativo di favorire una piena umanizzazione del rap- e che “non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione
porto medico-paziente, il Consenso Informato (CI) rappresen- o di perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della
ta certamente un momento particolare e delicato dell’evento co- libertà personale, se non per atto motivato dall’Autorità giudizia-
municativo,ponendosi come strumento che contribuisce allo sta- ria e nei soli casi e modi previsti dalla legge”.
bilirsi dell’alleanza terapeutica: in tal modo il paziente condivide Un chiaro riferimento alla necessità di munirsi preventivamente
attivamente con il curante il suo percorso diagnostico e terapeu- del Consenso dell’assistito è contenuto nell’art. 50 c.p. “consen-
tico. so dell’avente diritto”, che così recita: “non è punibile chi lede o
Il riconoscimento delle determinazioni del paziente si è avuto an- pone in pericolo un diritto, con il consenso della persona che può
che in campo giuridico, tanto che le direttive emanate risultano validamente disporne”.
essere molto chiare: infatti l’omessa informazione può configura- Si capisce, dunque, che il Consenso è una scriminante della li-
re una negligenza grave, della quale il medico risponde in con- ceità giuridica dell’atto medico. E sulla base di quanto la dottrina
corso con l’azienda sul piano della responsabilità civile, e la medico legale ha ampiamente discusso sulla materia, è da rite-
mancata acquisizione del CI può determinare una responsabili- nere che per essere giuridicamente valido il Consenso della per-
tà penale del professionista stesso. sona assistita deve qualificarsi come informato, esplicito, libero,
Come il Consiglio Nazionale di Bioetica ha evidenziato, il CI ha autentico ed immune da vizi.
il fine di legittimare l’atto sanitario che altrimenti sarebbe illecito Informato: informare, nel senso letterale, significa dare notizia,
in quanto lesivo del diritto soggettivo del paziente di autodeter- così da consentire all’altro di avere conoscenza di fatti e situa-
minarsi e di mantenere la propria integrità psicofisica. zioni, conoscenza a volte necessaria per modificare concreta-

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mente e liberamente il proprio comportamento; della possibilità di revoca del consenso medesimo al trattamen-
Esplicito: il consenso può in alcuni casi essere considerato im- to in qualunque momento.
plicito nella stessa richiesta di prestazione d’opera, il che avvie- 10. Il modulo dovrebbe contenere informazioni esaurienti rela-
ne quando si tratti di prestazione esente da rischi o priva di con- tive ai trattamenti alternativi possibili rispetto a quello consiglia-
troindicazioni. Si parla allora anche di consenso specifico e do- to (con la indicazione delle percentuali di successo e di rischio),
cumentato; anche se questi non fossero eseguibili in quella struttura, e agli
Libero: il consenso inoltre deve essere libero, cioè non condi- indicatori di esito e alla casistica di quel reparto per il trattamen-
zionato dall’esterno, ossia da altri, persone o situazioni, ma pro- to suggerito.
venire da una interiore, autonoma e convinta riflessione della 11. Il consenso dovrebbe contenere informazioni adeguate sul-
persona assistita; l’appropriatezza del trattamento proposto.
Autentico: quando si parla di consenso autentico si vuole in-
tendere che esso deve provenire da chi è titolare del diritto, os- Aspetti etici e deontologici
sia deve essere frutto di una scelta personale e diretta dell’as- Interrogarsi su ciò che è in disaccordo o in accordo con i valori
sistito, manifesto in modo inequivoco e certo; morali, il bene, il male, il giusto, l’ingiusto, la dignità umana,
Immune da vizi: per essere valido, il consenso deve anche ecc., è proprio dell’etica.
provenire da persona capace di esprimerlo perciò in possesso L’etica comprende l’insieme dei principi, delle regole generali e
di una normale capacità di intendere e di volere. delle norme di condotta che ispirano l’agire di ogni individuo nel
Non bisogna dimenticare che il rapporto Medico-Paziente ha consorzio umano dove lui vive e opera. Essa non si limita allo
carattere contrattuale dove la prestazione d’opera professiona- studio del comportamento umano, ma ricerca e indica anche i
le offerta dal Medico è una “prestazione di mezzi” (utilizzo di mezzi per attuarlo nel modo migliore.
mezzi migliori atti a soddisfare il bisogno dell’Utente). Se la pre- Il termine Bioetica è proprio di un ramo dell’etica, che significa
stazione viene fornita con ritardo, in modo non idoneo, o non è lo studio della moralità degli atti umani nella scienza della vita.
fornita per niente, e da questo, ne deriva un danno alla perso- Quando ci si domanda se una legge in vigore in un Paese è giu-
na, si parla di inadempienza contrattuale. sta o ingiusta, ci si rivolge a quella che viene definita
legittimità/illegittimità giuridica, sappiamo però che, alle volte, la
La violazione del dovere di informare l’Utente, da parte del Giurisprudenza può trovarsi in conflitto con i valori morali in
Sanitario, da luogo ad una vera e propria responsabilità di uso, oppure può capitare che non esistano strumenti legislativi
tipo contrattuale. Questo fa sì che il Paziente abbia diritto a regolare la materia, ed è qui che entra in gioco l’etica.
ad essere risarcito dal danno che da essa sia stato even- Il concetto di coscienza consiste nella consapevolezza del sa-
tualmente causato. nitario di agire secondo i principi morali, approvando i suoi atti
Il Tribunale per i diritti del malato, assieme alle associazioni me- professionali, perché conformi alle proprie convinzioni etiche, ai
diche Anaao, Assomed e Fimmg hanno stilato un decalogo per precetti della scienza e all’interesse del Paziente.
il consenso informato; tutte le aziende sanitarie pubbliche e le A questo punto è facile desumere che etica, giurisprudenza e
strutture della sanità privata che vorranno aderire alla campa- deontologia sono tre campi diversi che dovrebbero essere si-
gna dovranno affiggere il decalogo nei reparti e fare tutto ciò nergici tra loro ma, a volte, l’uno si trova ad essere in contrap-
che è necessario perché sia applicato in ogni suo punto: posizione con l’altro.
1. Il consenso dovrebbe essere scritto. La deontologia è finalizzata alla tutela della professione, o più
2. Il modulo dovrebbe essere composto da una parte generale, esattamente, alla tutela del rapporto che i professionisti instau-
utilizzata da tutti i reparti e le aree specialistiche. rano con i clienti: essa esplicita le norme di comportamento a
3. Il linguaggio dovrebbe essere semplice e comprensibile an- cui i sanitari,in quanto professionisti, si impegnano ad attener-
che a chi non abbia una familiarità con la terminologia medica. si, non si limita quindi a difendere gli interessi della categoria,
4. Il modulo dovrebbe contenere informazioni dettagliate su dia- ma tutela anche i Pazienti da eventuali comportamenti illeciti da
gnosi, natura e scopo del trattamento proposto, prognosi deri- parte dei membri della professione.
vante dall’esecuzione del trattamento o dal suo eventuale rifiu- Quando un Sanitario ha deciso quali azioni sono compatibili o
to, rischi associati al trattamento e al suo eventuale rifiuto, com- incompatibili con i principi della sua coscienza, e quando si è
posizione della équipe chirurgica, con indicazione di ruoli e fun- posto degli interrogativi etici che appartengono al suo codice
zioni di coloro i quali partecipano ad una eventuale seduta ope- morale, rimangono ancora da tenere in considerazione i proble-
ratoria. mi di natura deontologica: ciò che è opportuno e in armonia con
6. La somministrazione e la raccolta del consenso dovrebbe av- la professione stessa.
venire, preferibilmente, non oltre le 24 ore precedenti l’inizio del La preoccupazione della deontologia, non è dunque, la qualità
trattamento stesso. morale dell’azione, ma la sua “correttezza”, tenendo presente
7. Il consenso dovrebbe essere firmato congiuntamente dal soprattutto il punto di vista del rapporto tra professione e socie-
Medico e dal Paziente, indicando chiaramente giorno, ora, mo- tà.
dalità e tempi di illustrazione delle specifiche tecniche del trat- La deontologia, a differenza dell’etica, da delle prescrizioni alle
tamento, nonché la presenza di eventuali testimoni. quali il professionista deve attenersi in quanto tale. Tali prescri-
8. Il modulo dovrebbe prevedere una dichiarazione esplicita da zioni si raccolgono nei vari Codici Deontologici professionali.
parte del cittadino sulla chiarezza, completezza e adeguatezza
della informazione ricevuta, dalla quale si ricavi incontrovertibil- Il Codice deontologico dell’Infermiere del 1999 suddivide i
mente che è stato messo effettivamente in condizione di assu- doveri dell’Infermiere in:
mere una decisione consapevole. 1) rapporti con la persona assistita;
9. Il consenso dovrebbe riportare chiaramente la indicazione 2) rapporti professionali con i colleghi e con altri operatori;

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3) rapporti con le istituzioni;
4) disposizioni finali.
prettamente clinici, ma anche gli effetti che la malattia potrà ave-
re sulle attività di vita quotidiana.
Finalmente il Paziente è riconosciuto come arbitro nel valutare la Il Comitato Nazionale di Bioetica afferma: “le informazioni re-
qualità della propria vita e il sanitario che non può in nessun ca- lative al programma diagnostico e terapeutico dovranno essere
so sostituire la propria concezione di qualità di vita a quella del veritiere e complete ma limitate a quegli elementi che cultura e
Paziente. condizione psicologica del Paziente sono in grado di recepire e
Questo rappresenta il punto di partenza per riflettere su come accettare, evitando esasperate precisazioni di dati che interes-
deve essere fornita l’informazione affinché il Paziente sia in gra- sano gli aspetti scientifici del trattamento”.
do di dare un consenso “libero” e “informato” che per essere de- Va dunque evitato l’accanimento informativo: promuovere l’auto-
finito tale deve essere consapevole. determinazione della persona non significa darle tutte le infor-
Il sanitario dovrà farsi portatore di una “verità semplificata”, pre- mazioni possibili e tutte assieme, il professionista deve calibrare
destinata al Paziente, nel momento storico, ambientale, psicolo- la trasmissione dei messaggi partendo dalla percezione delle
gico, culturale in cui si trova ad operare. La cultura media del Pa- aspettative, dei bisogni e della volontà della persona, in merito
ziente porterà spesso, a dover incrementare le informazioni da alla quantità di informazioni che essa vuole ricevere.
parte del sanitario, o, al contrario, ridurle nel caso egli percepi- Le linee guida del Dipartimento di Sanità affermano: “si dovreb-
sca la volontà da parte del Paziente di non sapere, rispettando be notare che la firma sul modulo di consenso non è fine a se
anche questa decisione. stessa. L’elemento più importante della procedura di consenso è
il dover assicurarsi che i pazienti capiscano la natura e l’obietti-
L’acquisizione del consenso, quindi non deve essere una vo del trattamento proposto. Laddove al Paziente non sia stata
metodica burocratica, ma l’espressione piena di quella ca- data un’informazione adeguata il consenso non può mai essere
pacità del sanitario di parlare, di spiegare, informare, imme- stato ottenuto a dispetto della firma sul modulo”.
desimarsi nella psicologia, nel dolore e nel rispetto della Quindi, il modulo di consenso è una registrazione del trattamen-
qualità di vita del Paziente, che deve rimanere al centro di to rispetto al quale il Paziente si è detto d’accordo, ed è respon-
ogni considerazione terapeutica, dimenticando il paternali- sabilità dell’Infermiere tanto quanto del Medico assicurarsi che il
smo sanitario. consenso sia effettivamente informato.
L’Infermiere può anche decidere di non cooperare ad un proce-
Ruolo dell’infermiere dimento, se è convinto che la decisione con cui si acconsente ad
Dal punto di vista giuridico, l’informazione per quanto concerne esso non è veramente informata.
l’atto medico e la raccolta del relativo consenso spetta al Medi- L’Infermiere, potrà anche essere chiamato a presenziare quale
co, all’Infermiere spetta quella concernente il suo specifico am- testimone alla procedura informativa ed alla raccolta da parte del
bito professionale. Medico del consenso informato. Anche in questa ipotesi la re-
Il Decreto Ministeriale 739/94, che delinea il Profilo professio- sponsabilità della procedura rimane al Medico, il quale risponde-
nale dell’Infermiere, prevede l’erogazione di prestazioni di na- rà di eventuali omissioni a riguardo.
tura tecnica, relazionale ed educativa; dunque l’informazione al E’ importante, però, che l’Infermiere non avvalori con la sua pre-
Paziente per quanto concerne il suo specifico professionale è senza procedure informative scorrette.
una prestazione infermieristica. L’Infermiere passa sicuramente più tempo con il malato di quan-
La natura educativa e relazionale dell’assistenza affermata ap- to faccia il Medico, ed è intuibile che spesso si trovi a dover ri-
punto dal profilo, indica chiaramente che l’Infermiere ha una spondere a quesiti che non sempre sono di sua competenza.
competenza informativa autonoma, ovvero, l’assistenza genera- E’ importante quindi che vi sia una reale collaborazione tra tutti i
le infermieristica, ma svolge anche la funzione di anello di con- membri dello staff, e che le decisioni sulle modalità di informare
giunzione tra Paziente e Medico. il Paziente vengano prese nell’ambito dell’èquipe in via preven-
Il Codice Deontologico dell’Infermiere, del 1999, all’articolo tiva, al fine di evitare situazioni nelle quali l’Infermiere non è in
4.2 afferma che: “l’Infermiere ascolta, informa, coinvolge la per- grado di affrontare le richieste del malato.
sona e valuta con la stessa i bisogni assistenziali, anche al fine Infatti la comunicazione, specie quella professionale, si fonda
di esplicitare il livello di assistenza garantito e consentire all’as- sulla competenza specifica, vale a dire che si può comunicare
sistito di esprimere le proprie scelte”, e all’articolo 4.5 afferma solo quello che si conosce.
che: “l’Infermiere, nell’aiutare e sostenere la persona nelle scel- Sulla base di tale principio, la comunicazione in merito a tratta-
te terapeutiche, garantisce le informazioni relative al piano di as- menti diagnostici e terapeutici non è di interesse infermieristico,
sistenza ed adegua il livello di comunicazione alla capacità del mentre lo è la comunicazione in merito a particolari situazioni di
Paziente di comprendere. Si adopera affinché la persona di- disagio del malato inerenti la sua situazione di malattia.
sponga di informazioni globali e non solo cliniche e ne riconosce L’Infermiere non può vicariare il Medico quando l’informazione
il diritto alla scelta di non essere informato”. non è stata data, ma, per la sua professionalità, ha sicuramente
L’Infermiere, oltre a trasmettere dati e informazioni, spesso si un ruolo nel favorire il passaggio delle informazioni e nel dare
trova a dover fornire chiarimenti sui vari aspetti del vissuto di ma- supporto emotivo al Paziente.
lattia su cui il Paziente pone domande. L’operatore, consapevo- L’operatore instaura con la persona una relazione d’aiuto, in cui
le della delicatezza di questa informazione e del suo impatto rassicura l’Utente, lo aiuta a far chiarezza fra le sue idee, verifi-
emotivo sul malato, deve adoperarsi in modo da renderla one- cando che quanto detto dal Medico sia stato effettivamente com-
sta, veritiera e completa. preso.
Onesta, perché deve essere chiara, basata il più possibile sul- L’instaurarsi di un buon rapporto, tra Operatore Sanitario e Pa-
l’evidenza scientifica; veritiera, perché deve corrispondere alla ziente, è dato dalla qualità dell’informazione che deve essere
realtà; completa, in quanto deve avere per oggetto gli aspetti garantita nel rispetto dello specifico professionale. Solo così l’in-

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formazione diventa fonte di rassicurazione per il malato e crea to sanitario può non essere in condizione di prestare un CI con-
le condizioni affinché egli collabori al raggiungimento dell’obiet- sapevole in quanto:
tivo salute. – privo in tutto o in parte di autonomia decisionale;
– temporaneamente incapace ad esprimere la propria volontà.
LA TERMINOLOGIA INTERDIZIONE GIUDIZIALE: condizione della persona mag-
PROCESSO INFORMATIVO: modalità di comunicazione bidi- giore di età che, per infermità di mente abituale, è stata dichia-
rezionale che accompagna e sostiene il percorso di cura. È il rata incapace e interdetta dal tribunale. L’interdetto è sostituito
processo comunicativo attraverso il quale il medico (e l’opera- da un tutore nel compimento degli atti che lo concernono, con
tore sanitario, limitatamente agli atti di sua specifica competen- l’eccezione degli atti di ordinaria amminIstrazione che sia stato
za) fornisce al paziente notizie sulla diagnosi, sulla prognosi, autorizzato a compiere senza l’intervento o con l’assistenza del
sulle prospettive terapeutiche e sulle verosimili conseguenze tutore. Quanto agli atti sanitari, il processo informativo per il
della terapia e/o della mancata terapia/atto sanitario, al fine di consenso va diretto al tutore e il paziente interdetto, titolare del
promuoverne una scelta pienamente autonoma e consapevole. diritto alla salute, deve essere ascoltato per quanto lo consen-
Tale processo riguarda anche il minorenne, in forma adeguata te la sua capacità residua.
all’età, l’interdetto giudiziale e l’incapace naturale, in forma pro- INTERDIZIONE LEGALE: pena accessoria della persona mag-
porzionata al loro livello di capacità, in modo che essi possano giore di età condannata all’ergastolo o alla reclusione per un
formarsi un’opinione sull’atto sanitario. tempo non inferiore ai cinque anni. L’interdetto legale, per la
CONSENSO INFORMATO (CI): l’esercizio del diritto del pa- durata della pena, non ha capacità di agire ed è sostituito da un
ziente all’autodeterminazione rispetto alle scelte diagnostico/te- tutore nel compimento degli atti patrimoniali che la concernono,
rapeutiche proposte. La scelta viene attuata al termine del pro- conservando invece una piena capacità di agire per gli atti sa-
cesso informativo. nitari.
TITOLARITÀ: titolare del bene giuridico tutelato è unicamente AMMINISTRAZIONE di SOSTEGNO: nell’amministrazione di
il paziente che riceve la proposta diagnostica/terapeutica. sostegno la persona menomata o inferma viene sostituita nel
DOCUMENTO ORIGINALE: documento che indica i requisiti compimento di determinati atti e assistita nel compimento di al-
minimi necessari per l’acquisizione di un CI valido. tri atti da un amministratore nominato dal giudice tutelare men-
MODULO: documento pre-stampato, redatto sulla base del do- tre conserva la capacità di agire per tutti gli altri atti non indica-
cumento originale, da utilizzare nei casi ove sia previsto un CI ti nel provvedimento di amministrazione; questo provvedimen-
scritto. Una volta compilato e firmato costituisce evidenza della to potrebbe disporre, in qualche caso, che l’amministratore so-
volontà espressa dal paziente per la raccolta del CI e deve es- stituisca o assista la persona per l’atto sanitario.
sere allegato alla documentazione sanitaria. CURATORE SPECIALE: persona nominata dal giudice affin-
ATTO SANITARIO: intervento diagnostico-terapeutico effet- ché, in sostituzione dei genitori o del tutore - specialmente per
tuato da professionisti sanitari, volto a soddisfare un bisogno le situazioni di negligenza, conflitto di interessi o abbandono -
espresso e/o individuato (implicito) di salute, svolto secondo nell’interesse di minorenni o incapaci, li rappresenti in un pro-
procedure scientificamente validate o che godano di una legit- cedimento giudiziario o svolga per loro delle attività relative a
timazione clinico-scientifica. specifici affari.
ASCOLTO DELL’OPINIONE DEL MINORENNE O DELL’IN-
CAPACE: atteggiamento di osservazione e di ascolto che con- MODALITÁ di ACQUISIZIONE DEL CONSENSO INFORMA-
senta di cogliere i “messaggi” dell’altro, sul piano verbale e non TO
verbale. È la realizzazione di un “contatto” che richiede un tem-
po adeguato, disponibilità, rinuncia al sapere precostituito, atte- Per poter esprimere un consenso realmente valido deve esse-
sa rispetto al fare qualcosa subito. Infatti il minorenne o l’inca- re garantito al paziente un periodo di tempo sufficiente du-
pace non esprimono un “consenso in senso tecnico”, ma è ri- rante il quale riflettere sul contenuto informativo ricevuto ed
conosciuto loro il diritto di esprimere liberamente la loro opinio- eventualmente sottoporlo all’attenzione del medico di sua fidu-
ne sul trattamento che li interessa. La loro opinione deve esse- cia.
re ascoltata e debitamente presa in considerazione dal medico Il tempo necessario per maturare un CI varia in relazione alla
e dall’operatore sanitario. prestazione prospettata (modalità di svolgimento, preparazio-
CAPACITÁ DI AGIRE: condizione di idoneità ad esercitare da ne, effetti collaterali, complicanze, possibilità di procedure al-
solo, con il proprio volere, i diritti soggettivi e a prestare il con- ternative, ecc.)e alle caratteristiche del paziente (cliniche, psi-
senso informato all’atto sanitario. cologiche, culturali, funzionali, ecc.).
INABILITAZIONE: condizione della persona maggiore di età È opportuno che l’azienda, nell’ambito dei propri percorsi dia-
che, per infermità di mente non grave, stati patologici (prodiga- gnostico-terapeutici, individui i momenti o i contesti operativi in
lità o abuso di sostanze) o imperfezioni fisiche (sordomutismo cui l’informativa debba essere fornita, e quando possa essere
o cecità), è stata dichiarata inabilitata dal tribunale. L’inabilitato acquisito il consenso, soprattutto per le procedure ad elevato
non può compiere senza l’assistenza di un curatore gli atti di di- rischio.
sposizione patrimoniale eccedenti l’ordinaria amministrazione, Qualora si verifichi che l’informazione, l’acquisizione del
ma può essere autorizzato a compiere alcuni atti senza tale as- consenso e l’esecuzione dell’atto sanitario siano realizza-
sistenza (art. 427, comma 1, CC) ed ha piena capacità relativa- ti funzionalmente ai tempi in cui queste attività vengono
mente agli atti sanitari. effettuate e a carico di soggetti diversi, il paziente deve es-
INCAPACITÁ NATURALE: condizione della persona che, seb- serne sempre informato.
bene non interdetta, per qualsiasi causa, anche transitoria, sia È fortemente raccomandabile che l’acquisizione del CI
incapace di intendere e volere. Il paziente nel momento dell’at- venga assunta da chi effettua la prestazione.

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RESPONSABILITÁ: “CHI” DEVE ACQUISIRE IL CONSEN- maggior parte delle più comuni prestazioni sanitarie.
SO INFORMATO Il consenso esplicito (orale o scritto) viene richiesto nei casi in
Il dovere di raccogliere il consenso/dissenso con le modali- cui per la particolarità delle prestazioni diagnostiche e/o tera-
tà di seguito specificate è del medico che si sia proposto di “in- peutiche, invasive e/o rischiose, o per le possibili conseguenze
traprendere” l’attività diagnostico e/o terapeutica e/o di altro delle stesse sulla integrità fisica si renda opportuna una mani-
operatore sanitario, ma limitatamente agli atti e alle informazio- festazione inequivoca della volontà della persona.
ni di sua specifica competenza. Il consenso redatto e sottoscritto dal paziente e dal medico re-
Si raccomanda che l’esecutore della prestazione, se perso- sponsabile dell’atto sanitario, deve essere allegato e conserva-
na diversa da chi ha fornito l’informazione,si assicuri che to all’interno della documentazione clinica di cui diviene parte
l’oggetto del consenso risponda all’atto che si sta per ese- integrante.
guire e che l’informazione sull’atto sia stata data e, qualora ci Conseguentemente potrà essere consegnato come tutta la do-
siano dubbi, ripeta l’informazione o richieda un nuovo consen- cumentazione in copia al paziente, qualora ne faccia richiesta.
so scritto. La prassi del consenso scritto risponde senza dubbio alle esi-
Si raccomanda che di ciò resti traccia nella documentazio- genze del diritto vigente e soprattutto della giurisprudenza, ed
ne clinica. è di più facile riscontro probatorio rispetto alla prova per testi-
moni.
FORMA DEL CONSENSO: “COME” DEVE ESSERE ACQUI-
SITO STATO DI NECESSITÁ
Il processo informativo deve essere modulato sulla richiesta di Quando sussistano le condizioni di cui all’art. 54 Codice Pena-
sapere del paziente, prevedendo tempi e luoghi adeguati, mo- le e la persona non sia in grado di esprimere il proprio consen-
dalità di linguaggio appropriato, gradualità delle notizie, nonché so a prestazioni sanitarie ritenute indifferibili, il medico è tenu-
tenendo conto delle persone che il paziente intende rendere to ad intervenire anche senza l’acquisizione del consenso.
partecipi. A tal fine occorre che il pericolo sia attuale e inevitabile: attua-
L’obiettivo è quello di creare con il paziente le condizioni per le, in quanto imminente e sovrastante, in atto al momento del-
una sua decisione condivisa e una sua partecipazione consa- l’azione; inevitabile, perché non eliminabile con diversa con-
pevole agli atti sanitari che si compiono su di lui. dotta.
È sempre necessario dare dimostrazione documentale dell’av- Il medico compie tutti gli atti possibili, riportando in cartella cli-
venuta informazione, indipendentemente dall’acquisizione del nica la situazione che viene ad affrontare e i provvedimenti re-
consenso in forma scritta. lativi non procrastinabili e necessari in modo specifico per su-
Si raccomanda di registrare in cartella clinica il momento dell’in- perare quel pericolo o quel rischio.
formazione come atto sanitario. Ai familiari non è riconosciuto alcun vero e proprio potere di
L’informazione scritta è integrativa e mai sostitutiva del collo- decidere; è opportuno che siano informati,ma le decisioni clini-
quio medico-paziente. che spettano autonomamente al medico.
Il CI può essere implicito o esplicito; se esplicito può essere Superato lo stato di necessità per le successive prestazioni sa-
orale o scritto. nitarie occorre acquisire il consenso del paziente.
Il CI va espresso in forma scritta nei casi previsti dalla legge, In EMERGENZA EXTRAOSPEDALIERA il medico o l’opera-
ma è comunque consigliabile acquisire il consenso esplicito in tore sanitario che si trovi di fronte ad una situazione imprevi-
forma scritta per l’ovvia maggiore capacità documentale. sta, che comporti un intervento differente da quello per il qua-
Il consenso implicito è il consenso tacito, dedotto dalla coope- le era stato acquisito il consenso del paziente, interviene se-
razione alle cure e dalla richiesta che il paziente rivolge al con- condo l’interesse dello stesso escludendo la possibilità di ri-
testo socio-sanitario, del suo coinvolgimento nel percorso di cu- mandare l’intervento ad un successivo momento solo se il rin-
ra. È un tacito accordo basato sulla fiducia ed anche sul fatto vio stesso costituisce un danno grave alla salute o alla vita del
che il paziente conosce per esperienza gran parte delle comu- paziente.
ni prestazioni e prescrizioni mediche. Il consenso è implicito In caso di minorenni o incapaci e in assenza dei genitori/tutori
quando l’assistito stesso richiede prestazioni o atti diagnostici o lo Stato di necessità può essere valutato con maggiore am-
terapeutici, che vengono forniti secondo consuetudini che sono piezza, qualora il ritardo all’esecuzione dell’atto sanitario com-
funzionali alle attese dello stesso paziente. Esso è usato nella porti un aggravamento della situazione clinica.

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Eo 28 Novembre 2008
ELISOCCORSO
SARDEGNA:

"SITUATIONAL AWARENESS" RICORSO ANPAC A


Dott. Raffaele C. Sabbatini, Master in Management Innovativo delle Orga- TAR DOPO SENTENZA
nizzazioni Sanitarie, Università di Urbino
Professore a Contratto di Informatica Applicata al Master per Coordinatori LIGURIA
delle Prof.ni Sanitarie, Università Politecnica delle Marche
Direttore Scientifico Corsi Ass.ne "ALI d'ORO" “Come Anpac chiediamo da anni alle
due amministrazione il rispetto delle
Sempre, ma in modo particolare nei momenti di emergenza e/o di pericolo, la consa- regole”, sottolinea il direttore del setto-
pevolezza della situazione (situational awareness, SA) da parte di coloro che ne so- re elicotteri, “per garantire l’elisoccor-
no coinvolti rappresenta la conditio sine qua non per uscire dall'evento nel so ad esclusivo servizio dei cittadini,
miglior modo possibile, senza danni per se e per gli altri o comunque, con le
minori conseguenze negative per tutti. La situational awareness è particolar-
mente necessaria in tutte quelle operazioni, mediche e aeronautiche duran-
te le quali è richiesto il massimo grado di perfòrmance a tutte le figure pro-
fessionali coinvolte, vista la criticità contingente generatasi dal verificarsi di
un evento improvviso capace di procurare effetti indesiderati, talvolta diffici-
li da controllare e che possono incidere negativamente sulla capacità ope-
rativa del singolo e del gruppo con conseguenze a volte catastrofiche. L'ad-
destramento degli equipaggi H.E.M.S. alla SA rappresenta una tappa fondamentale
nel percorso formativo del personale destinato a questo tipo di servizio; una efficace unicamente sulla base delle procedure
SA rappresenta il modo migliore per gestire un imprevisto e si raggiunge attraverso e delle norme emendate dallo Stato e
delle fasi alle quali ogni operatore deve riferirsi in caso di situazione pericolosa im- dall’Autorita’ Aeronautica: le sole che
provvisa. Queste fasi sono le seguenti: possano garantire istituzioni, persona-
le e utenti sulla piena legittimita’ e tota-
1) INFORMAZIONI le sicurezza del servizio, nei tempi e nei
L'operatore deve essere abituato a raccogliere quante più informazioni possibili e da modi stabiliti inequivocabilmente per
fonti diverse prima di giungere a deduzioni e decisioni affrettate; in questo caso l'ap- gli interventi”.
plicazione dei principi e delle regole dell'extended communication management con- Il nodo su cui ruota tutta la polemica e’
sente di organizzare e catalogare il flusso informativo in maniera logica e razionale; il principio cardine che ispira il servizio
2) CALMA di elisoccorso e che fa della tempesti-
Le decisioni non si prendono frettolosamente; non sono poi così tanti i momenti che vita’, massimo 20 minuti per l’interven-
richiedono decisioni e azioni immediate. Occorre abituarsi a non trarre subito delle to e quindi della dislocazione delle ba-
conclusioni che potrebbero rivelarsi errate; si operative, la caratteristica fonda-
mentale per la salvaguardia della vita
3) INTERPRETARE I DATI del paziente. “Il servizio affidato ai vigi-
Prima di intraprendere una qualsiasi azione, è necessario prendere in esame tutti i da- li del fuoco”, ribadisce il comandante
ti in nostro possesso ed interpretarli; Benassi, “e’ di fatto un servizio che
4) VERIFICA non garantisce appieno l’utenza per-
Una volta decisa l'azione di intervento giudicata più opportuna per fronteggiare la si- che’ gli elicotteri non sono ad uso
tuazione, effettuare una valutazione dell'efficacia delle soluzioni adottate per elimina- esclusivo del 118, come stabilito dalla
re o controllare l'evento critico; Conferenza Stato regioni, ma sono uti-
lizzati, come sottoscritto nelle conven-
5) REVISIONE CRITICA zioni di Liguria e Sardegna, prioritaria-
Effettuare una riflessione critica sulla correttezza delle ipotesi formulate in preceden-
mente per i compiti istituzionali del
za, alla luce dei dati che si ricavano dalla dinamica della situazione;
Corpo, mentre la disponibilita’ al servi-
6) CONTROLLO zio di emergenza e’ secondaria, a di-
Osservare l'efficacia delle azioni intraprese; screzione dei vigili. Fatto che non puo’
avvenire con le imprese commerciali
7) RIVALUTAZIONE DEI DATI che mettono a disposizione elicotteri ed
Può succedere che i dati non confermino le ipotesi di partenza: essi non vanno con-
siderati errati e a questo punto occorre rivedere la situazione ripercorrendo dall'inizio equipaggi unicamente al servizio delle
le tappe dell'azione correttiva intrapresa fino al primo segnale della presenza del pro- centrali operative del 118 e quindi del-
blema; l’utenza come e’ garantito nel resto
d’Italia”.
8) INTERPRETAZIONE REALISTICA Infine, un ultimo riferimento ai costi. “In
Non effettuare osservazioni aspettando le risposte che ci piacerebbe ricevere; pratica la Regione Sardegna”, conclude
Benassi, “paga per un servizio svolto al
9) PIANIFICAZIONE
Nella pianificazione operativa, occorre inserire anche gli eventi negativi che potrebbe- di fuori delle norme di legge che, in ca-
ro verificarsi nel corso della missione e le modalità per risolverli. so di bisogno potrebbe non esserci”.

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rosi Autori specialisti, nei loro settori, nella gestione delle emergenze mediche. P. MONDA
Più in particolare, nei singoli capitoli si sono approfondite tutte le variabili cliniche ed eziopatoge-
netiche necessarie a individuare più facilmente i percorsi che meglio possono guidare le procedu-
re diagnostiche e le opportune modalità di intervento terapeutico. Il volume si rivela quindi un ma- 1022 pagine
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