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MONOGRAFIE Gli enzimima cosa sono? Gli enzimi sono proteine, cio composti organici (aventi come fondamento il carbonio) molto complessi, che contengono anche azoto e che, pertanto, possono essere definiti composti azotati. Gli enzimi sono prodotti o meglio, secreti, dalle cellule animali e vegetali o da microrganismi quali i batteri o i funghi. In questo periodo storico dove lintroduzione degli organismi geneticamente modificati ha diffuso un clima di sospetto verso le bio-tecnologie, opportuno osservare che, gli enzimi, pur essendo secreti da organismi viventi, non sono viventi. La funzione degli enzimi, in natura, quella di trasformare una sostanza complessa, denominata substrato, in strutture pi semplici atte ad essere utilizzate come sostanze nutrienti. Per capire la funzione degli enzimi si pu, per esempio, osservare come un fungo riesca a crescere su un tronco di un albero alimentandosi con il legno che, notoriamente, non una sostanza nutriente. Il fungo secerne appropriati enzimi i quali riescono a scomporre la cellulosa del legno (substrato) in componenti base ottenendo quindi glucosio che unottima sostanza nutriente.
legno, in quanto non secerniamo quello specifico enzima che ci permetterebbe di scomporre e quindi digerire la cellulosa. Esaminando pi dettagliatamente la funzione degli enzimi si osserva che essi si comportano da catalizzatori nelle reazioni chimiche. In pratica essi agevolano le reazioni chimiche facendole avvenire ad un velocit pi elevata ed, in qualche caso, consentono reazioni che, altrimenti, in quelle condizioni, non sarebbero potute avvenire spontaneamente.
Percorso reattivo La funzione del catalizzatore, da un punto di vista energetico, consente alla reazione di svilupparsi rapidamente senza necessit di apporto di energia esterna e, di conseguenza, in maniera economicamente vantaggiosa. Per esempio, una reazione che, in presenza di un enzima avviene a 25C, potrebbe, in sua assenza, richiedere temperature significativamente maggiori di 100200C. E anche opportuno sottolineare che gli enzimi non prendono parte alla reazione. I reagenti ed i prodotti della reazione, sono i medesimi sia che la reazione avvenga in maniera enzimatica o meno. Gli enzimi intervengono solo sul cammino della reazione, modificandolo, affinch il prodotto della reazione sia ottenuto con minor fatica. Con il termine generico enzima si identificano molte proteine che hanno azioni chimiche diverse: per convenzione i nomi generici degli enzimi hanno un suffisso asi e richiamano alla mente lazione chimica che li caratterizza.
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Come funzionano gli enzimi La funzione degli enzimi fondamentale anche in organismi complessi; il nostro metabolismo infatti ottenuto grazie agli enzimi secreti dalle cellule, noi per a differenza dei funghi sopra citati abbiamo una dieta alimentare priva di
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Impatto ambientale
Per maggiori informazioni: innovazione@ui.prato.it Industria tessile ed enzimi: esiste un rapporto? Lapplicazione degli enzimi nei processi tessili risale al lontano 1857, quando si inizi ad utilizzare lamilasi, un enzima che permette di rimuovere dalle fibre amido, nella sbozzimatura del cotone. I vantaggi specifici derivanti dal loro uso sono: - reazioni pi veloci - capacit di agire solo su specifici substrati - trattamenti in condizioni operative blande - controllo agevole dei processi - sostituzione di reagenti chimici - processo ecologici ottenuti via sostanze (enzimi) biodegradabili Anche se ogni tipo di fibra, da quelle sintetiche a quelle ottenute da cellulosa (viscosa, lyocell, acetato di cellulosa o triacetato di cellulosa) ha i suoi specifici processi, forse i maggiori sforzi sono stati fatti per mettere a punto enzimi che lavorassero su fibre vegetali (cotone, ma anche lino) e su fibre animali (in particolare lana, ma anche cashimire, mohair, alpaca..). Prima di addentrarsi in una breve rassegna bene ricordare che spesso le fibre greggie sono trattate, prima della tessitura, con prodotti che servono a migliorare la tessibilit e che necessariamente vanno rimossi prima della nobilitazione. La maggiore utilizzazione di enzimi nel comparto tessile si ha nel caso di tessuti di cotone o di sue miste con fibre sintetiche; dove si utilizzano comunemente sbozzime di tipo enzimatico per rimuovere lamido o altre sostanze apprettanti senza danneggiare le fibre di cotone. Esistono inoltre, anche se poco usati, dei trattamenti enzimatici di pulizia utilizzabili per la rimozione di oli, cere, sporco e quantaltro. Un altro processo enzimatico ormai completamente industrializzato rappresentato dal biostonewash che ha ormai integrato, ed in parte sostituito linvecchiamento dei jeans con il metodo tradizionale dello stone wash meccanico eseguito esclusivamente con pietra pomice. Lutilizzazione degli enzimi (cellulasi) permette di minimizzare i danni da abrasione meccanica tipici dei trattamenti con pietra pomice, di accelerare i tempi di lavorazione e di ridurre notevolmente limpatto ambientale legato alle lavorazioni eseguite con la pietra
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Newsletter n. 3
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PUBBLICAZIONI Sbianca a raggi laser La sbianca delle fibre cellulosiche naturali come il cotone uno dei processi pi importanti nellindustria tessile. Purtroppo questa attivit, effettuata con agenti ossidanti, talvolta alogenati, genera, in questultimo caso, una notevole quantit di contaminanti, a base di cloro, nelle acque di scarico. Lo studio di vie alternative come quella di seguito descritta, meno inquinanti dal punto di vista ambientale, pertanto molto importante. Un campione di tessuto di cotone purgato trattato con una soluzione acquosa di sodioboroidruro (NaBH4) e, successivamente, irradiato con radiazione laser a temperatura ambiente ed infine lavato con acqua ed asciugato. Il grado di bianco e lindice di giallo, ottenuti con il trattamento, sono misurati con uno spettrofotrometro. Come parametro di riferimento, per verificare lefficacia del trattamento, stato preso lo stesso tessuto di cotone sbiancato con il metodo a base di NaClO2. Partendo da un cotone purgato con valori di grado di bianco e di grado di giallo pari a: 29,12 e 10,77, gi dopo 1 minuto di irraggiamento
laser, il grado di bianco e lindice di giallo raggiungono valori migliori (51,57 e 1,72) di un trattamento tradizionale che dura circa 60 minuti e che richiede temperature poco sotto i 100C. Aumentando il tempo dirraggiamento i valori migliorano mentre, aumentando lenergia del laser, si osserva una minima diminuzione dellefficienza del processo in particolare a livello dellindice di giallo. I valori di bianco e indice di giallo indicano che, un aumento della concentrazione del sodioboroidruro, migliora lefficienza del processo, anche se, per concentrazioni superiori al 2%, si ha un livellamento. Si anche osservato un insignificante processo di sbianca in acqua deionizzata, che consente di affermare che il sodioboroidruro sia indispensabile. I ricercatori hanno ipotizzato che i pigmenti naturali presenti sulla fibra greggia vengano resi pi affini allazione riducente del sodioboroidruro dallazione del laser. A livello macroscopico tutto questo si manifesta con un maggiore grado di bianco del cotone. E un po quello che accade nella depigmentazione (mordenzatura) del cachemire con sali di ferro e acqua ossigenata. Tale ipotesi avvalorata da reazioni analoghe
Newsletter n. 3
A livello italiano i soggetti interessati sono la Stazione Sperimentale per la Seta, lUniversit di Pisa, Tecnotessile, la Tintoria del Sole spa e E. Pecci & C spa. In dettaglio attualmente Tecnotessile sta studiando trattamenti al plasma o con electronbeam (processo in cui i cambiamenti nella materia sono indotti da un fascio di elettroni) per impiegarli, come pretrattamenti a finissaggi enzimatici, nellottica di migliorare laccessibilit dellenzima al substrato tessile e quindi leffetto del processo enzimatico, che nelle intenzioni dei ricercatori, a studi conclusi, potr essere applicato a tessuti di lana o seta in alternativa ai processi tradizionali. LUniversit di Pisa sta studiando la realizzazione di supporti per la crescita cellulare da utilizzare nella rigenerazione di tessuti (ingegneria tissutale) mediante la reticolazione catalizzata dalla transglutaminasi di gelatina in miscela con polisaccaridi. Tali materiali hanno propriet meccaniche e di biocompatibilit tali da farne prevedere un possibile utilizzo come biomateriali. Infine la Stazione Sperimentale per la Seta, sapendo che la reticolazione o la funzionalizzazione della seta, migliora notevolmente le sue propriet e sapendo che la fibroina contiene una scarsa quantit di glutammina, ha pensato di usare un diverso residuo amminoacidico per tale scopo, la tirosina. Questo ha comportato rivolgere lattenzione a enzimi diversi: le perossidasi e le tirosinasi. In futuro, anche la sericina sar usata come substrato per le reazioni catalizzate sia dagli enzimi ossidativi che dalle transglutaminasi per reticolare e/o funzionalizzare questa proteina allo scopo di sfruttarne le propriet in ambito tessile o in altri settori industriali. Per maggiori informazioni: innovazione@ui.prato.it
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LA corrente elettrica che generano pu essere usata per far funzionare motori elettrici come quelli delle autovetture. Invece dei gas esausti di un motore a scoppio, abbiamo come residui solamente calore ed acqua, cio nessuna sostanza tossica. Inoltre si ha un inquinamento acustico praticamente nullo, vista lalta silenziosit del motore. Le celle a combustibile stanno attaccando e con successo la nicchia di mercato delle autovetture elettriche, quelle a batterie ricaricabili per intendersi, in quanto queste ultime presentano degli importanti ostacoli per il loro utilizzo: la limitata autonomia e le lunghe operazioni di ricarica. La scelta dellidrogeno come combustibile ottima perch molto potente (viene usato come combustibile nello Shuttle), sia perch pu essere bruciato, come abbiamo visto, senza emettere inquinanti. Lidrogeno tuttavia molto pericoloso, perch in grado di reagire con molti elementi (per esempio lossigeno), per cui deve essere immagazzinato in serbatoi molto sicuri. Questa sua caratteristica rende molto pi sicura limmagazzinazione nei serbatoi delle autovetture di un precursore, un derivato del petrolio, che opportunamente trattata allinterno dellautovettura genera lidrogeno da utilizzare nelle celle a combustibile.