You are on page 1of 13

MoMA Museum of Modern Art

Il Museum of Modern Art (MoMA) di New York il pi importante e famoso museo d'arte moderna al mondo. Le sue collezioni e i suoi interessi si estendono, infatti, a ogni settore delle arti visive: pittura, scultura, installazioni, disegni, grafica, libri illustrati, fotografia, architettura e design, cinema. Dal 1929, anno della fondazione, il Museum of Modern Art (MoMA) di New York diventato rapidamente

uno dei principali punti di riferimento per tutti gli appassionati d'arte, non solo d'America ma del mondo intero. Promotrici furono tre grandi collezioniste e appassionate d'arte moderna del tempo: Lillie P. Bliss, Mary Quinn Sullivan e Abby Aldrich Rockefeller. A loro si devono le risorse per la sua creazione, ma soprattutto la nomina a direttore di Alfred H. Barr, Jr.. Allo straordinario talento e alla grande dedizione di questo personaggio, allora ancora alle prime armi, il Museum of Modern Art (MoMA) di New York deve oggi molto dell'attuale grandezza. Le collezioni del museo spaziano dal tardo '800 (ultimo impressionismo) fino ai giorni nostri, e la loro unicit risiede innanzitutto nella straordinaria completezza. Ci che colpisce maggiormente per la capacit di allineare pi capolavori di "tutti" gli autori pi significativi degli ultimi 100 anni, consentendo una conoscenza completa del loro lavoro. E questo, giusto per non parlare di tutte quelle opere, che a ragione possono essere incluse tra le "icone" del 20 secolo: - La notte stellata di Vincent van Gogh, - Il sogno di Henry Rousseau, - L'atelier rouge di Henri Matisse, - Les Demoiselles d'Avignon di Pablo Picasso, - Pesca notturna ad Antibes di Pablo Picasso, - La citt che sale di Umberto Boccioni, - Broadway Boogy Woogy di Piet Mondrian, - Composizione suprematista, bianco su bianco di Kasimir Malevich, - Io e il villaggio di Marc Chagall, - La persistenza della memoria di Salvador Dal, - One di Jackson Pollock, - Woman I di Willem de Kooning, - Flag di Jasper Johns, ecc. Le diverse categorie di opere sono ripartite in sezioni distinte: pittura e scultura, disegni, grafica e libri illustrati, fotografia, architettura e design, film e video. Il Museum of Modern Art (MoMA) ha sede in un edificio del 1939, progettato da Philip Goodwin e Edward Durrell Stone. L'edificio stato gi sottoposto ad un sostanziale ampliamento ad opera di Cesar Pelli, terminato nel 1985. Nonostante ci, lo spazio non sembra essere bastato per consentire al museo di far coesistere i suoi svariati interessi e le sue molteplici funzioni. Questo problema ha portato agli attuali lavori di ampliamento, ad opera di Yoshio Taniguchi, causando la chiusura per alcuni anni. Nel frattempo, fino al termine dei lavori, il MoMA ha trasferito le attivit al MoMA QNS, nel Queens. Una particolarit del "vecchio" MoMA era quella di racchiudere sul retro un fantastico giardino di sculture all'aperto, lo Abby Aldrich Rockefeller Sculpture Garden. Il giardino, come il resto dell'edificio, attualmente non accessibile. Non rimane che attendere, prima di tornare a sedersi tra quegli straordinari capolavori della scultura, attorniati dai grattacieli di Manhattan. Nei pressi dell'edificio di 53rd Str. si trovano rispettivamente: - il MoMA Book Store, grande libreria specializzata nell'arte moderna e contemporanea, - il MoMA Design Store, negozio specializzato nel design che tratta pubblicazioni e oggetti di design.

La Storia
Il Museum of Modern Art di New York nasce nel 1929. uno dei primi musei americani a occuparsi di arte moderna. Assume, infatti, come punto di riferimento la produzione artistica di fine '800 e inizio '900. Il progetto prende piede grazie alla volont di tre grandi collezioniste e appassionate d'arte moderna: Lillie P. Bliss, Mary Quinn Sullivan e Abby Aldrich Rockefeller. Le 3 pioniere erano accomunate dall'amicizia con il pittore Arthur B. Davies, uno degli organizzatori dell'Armory Show del 1913. Su indicazione di Davies, viene contattato A. Conger Goodyear, appena destituito dalla carica di presidente della Albright Art Gallery di Buffalo a causa del suo interesse per l'arte moderna. In tal modo viene costituito un comitato con il compito di raccogliere fondi, individuare una sede e scegliere il direttore per il nuovo museo. La sede provvisoria viene trovata all'interno dell'Heckscher Building, sulla 5 Str. Sono soltanto sei stanze in affitto, ma per iniziare va bene.

Su raccomandazione di Conger Goodyear, la scelta del direttore cade su Alfred H. Barr Jr, e non potrebbe essere stata pi fortunata... Nei programmi di Barr era previsto l'allestimento di mostre temporanee e la costituzione di una collezione permanente. Il progetto, inoltre, teneva in considerazione tutte le arti, comprese quelle applicate. Questo spiega come da subito entrino a far parte delle collezioni del MoMA anche fotografie, stampe, oggetti di design, modellini architettonici, libri d'artista, film, ecc. Nel 1929 Goodyear si reca in Europa per ottenere opere in prestito. Torna con numerosi lavori di Czanne, Van Gogh, Gauguin e alcuni Seurat, che costituiscono il nucleo portante della mostra inaugurale. Siamo in piena crisi economica, ma la mostra ha un inaspettato successo. chiaro che i gusti del pubblico vanno nella stessa direzione indicata da Barr: l'arte moderna. La seconda mostra, "Paintings by Nineteen Living Americans", viene dedicata ai pittori americani dello stesso periodo, ma non riscuote lo stesso interesse. Nonostante ci, il museo continua per la sua strada alternando mostre di artisti europei e americani. Nel 1932, il Museum of Modern Art trova una nuova sistemazione in un palazzo di propriet dei Rockefeller sulla 53 Str. La nuova sede serve ad ospitare degnamente la splendida collezione lasciata l'anno prima al museo da Mrs. Bliss: opere di Czanne, Matisse, Gauguin, Picasso, Modigliani, Degas, Seurat, Pissarro, Redon e Renoir. Vengono inoltre organizzate le prime mostre di architettura. Nasce la Biblioteca d'arte moderna. Si realizzano i primi cataloghi. Negli anni a seguire entrano in collezione numerose altre opere: Dix, Dufy, Vuillard, Maillol, Brancusi, Epstein e Lehmbruck. A queste donazioni si aggiungono gli artisti americani della collezione di Mrs. Rockefeller e le opere astratte e surrealiste, che Barr compra in Europa: Arp, de Chirico, Tanguy, Ernst, Mir. Ma anche dell'Avanguardia russa: Goncarova, Larionov, Malevich, Rodcenko. Una fase di grande fervore comincia con la seconda met degli anni '30. Nel 1935 nasce la Cineteca. Nel 1936 vengono realizzate mostre di grande impatto: "Cubismo e Arte Astratta", "Arte Fantastica, Dada e Surrealismo". Nel 1937 D.W. Griffith dona 19 film al Museum of Modern Art, creando il primo nucleo della collezione cinematografica. Nello stesso anno ha luogo anche un'importante mostra fotografica, curata da Beaumont Neuwhall: "Photography: 1839-1937". Nasce anche il People Art Center, progetto con finalit educative, affidato a Victor d'Amico. Nello stesso periodo il MoMA avvia anche una collaborazione col WPA Federal Art Project per sostenere i giovani artisti americani disoccupati. Nel 1938 entra a far parte dei sostenitori del museo Mrs. Simon Guggenheim. A lei il MoMA deve opere (Picasso, Rousseau), ma anche ingenti fondi per importanti acquisti. Nel 1939 il Museum of Modern Art si trasferisce nel nuovo edificio, appositamente costruito su progetto di Philip Godwin e Edward Durrel Stone. Si tratta di un palazzo a sei piani realizzato secondo i principi dell'"International Style". Il giardino, che diventa uno dei luoghi preferiti dai newyorkesi, disegnato da John McAndrew. Il 1939 va ricordato anche per l'acquisto del grande capolavoro di Pablo Picasso Les Demoiselles d'Avignon e per la mostra dedicata al Bauhaus. Gli anni della guerra vedono il MoMA impegnato in attivit propagandistica e in mostre per le forze armate. Entrano comunque in collezione La notte stellata di Vincent van Gogh, Broadway Boogy-Woogy di Piet Mondrian e svariate tele cubiste. Dissidi insorgono tra Barr e la direzione amministrativa. Nel 1949 Ren d'Harnoncourt il nuovo direttore del Museum of Modern Art. Barr, per parte sua, viene designato direttore delle Museum Collection, incarico che ricoprir fino al 1967. Con il dopoguerra gli orizzonti del Museum of Modern Art si allargano all'arte americana. Varie mostre vengono curate da Dorothy C. Miller. Tra esse "The New American Painting" (1958-59), presentata a New York e in varie citt d'Europa. Sul fronte della collezione permanente procede l'acquisto di capolavori dell'arte moderna (Matisse, Picasso, Lger, Chagall, Modigliani, Boccioni, Carr, Kandinsky), ma opere dei principali esponenti dell'espressionismo astratto vanno ad ingrossare le file dell'arte americana. Sul piano logistico, proseguono le trasformazioni. Nel 1953 viene realizzato l'Abby Aldrich Rockefeller Sculpture Garden, su disegno di Philip Johnson. Continua, inoltre, l'acquisizione di palazzi nelle vicinanze.

Nel 1963 viene preso il vecchio edificio del Whitney Museum, sulla 54 Str. Grazie a Philip Johnson il museo acquista opere di Flavin, Judd, Morris, Newman, Stella, Oldenburg e Warhol. Nel 1964 viene aperta una nuova ala sul versante est e viene allargato il giardino delle sculture, sempre su progetto di Philip Johnson. Nel 1967 Sidney e Harriet Janis lasciano al museo la loro straordinaria collezione. Spiccano lavori di Mondrian, Gorky, Kline, Pollock, de Kooning, Oldenburg, Rosenquist e Segal, oltre a cubisti e surrealisti. Nel 1968 si forma l'Archivio Mies van der Rohe. Arrivano al museo anche i primi video. Per rispondere all'ampliamento della collezione vengono creati nuovi Dipartimenti per la Grafica (1969) e per i Disegni (1971). Nel 1975 il MoMA stringe un accordo col Ministero della cultura francese per la realizzazione di mostre e altri progetti. Frutto di questa collaborazione sono due celebri esposizioni: "Czanne: The Late work" e "Pablo Picasso: A Retrospective" (1980). Nel 1981 il Museum of Modern Art rimanda in Spagna Guernica di Picasso, che aveva in custodia dal 1939. Per rispondere ai crescenti bisogni di nuovi spazi, negli anni '80 cominciano i lavori dell'ala ovest. L'architetto argentino Cesar Pelli viene incaricato della ristrutturazione e dell'ampliamento museale. Ma la fame di spazio inestinguibile e l'acquisizione di palazzi adiacenti prosegue anche negli anni '90. Tra questi vi il Dorset Hotel. Nel 1997 viene indetto un concorso per la realizzazione di una nuova sede museale. Progetto vincente quello dell'architetto giapponese Yoshio Taniguchi, che sta portando avanti i lavori. Il rinnovamento del Museum of Modern Art non si limita a una ristutturazione generale dell'edificio, ma riguarda anche i programmi. Nel 1999, il MoMA si fuso con il P.S.1 Contemporary Art Center , di Long Island City. Viene cos sottolineato l'interesse nei confronti dell'arte contemporanea vera e propria. Oltre ad Alfred H. Barr Jr., che stato il primo indimenticabile direttore del MoMA fino al 1943, e a Ren d'Harnoncourt (1949-1968), hanno guidato il Museum of Modern Art Bates Lowry (1968-1969), John B. Hightower (1970-1972) e Richard E. Oldenburg (1972-1994). Glenn D. Lowry, attualmente in carica, ha iniziato il suo mandato nel 1995.

L'Edificio

Dalla prima provvisoria sistemazione all'interno dell'Heckscher Building a oggi, il MoMA ha subito grandi cambiamenti. Modifiche indispensabili per far fronte alla crescita esponenziale della collezione e per rispondere alle esigenze di un pubblico sempre pi numeroso. Trasferitosi nel 1932 in un palazzo di propriet dei Rockefeller nella 53 Str., il museo approda a una sede definitiva solo nel 1939, 10 anni dopo la sua costituzione. Si tratta di un palazzo a sei piani, progettato da Philip Godwin ed Edward Durrel Stone secondo i principi dell'International Style. I primi tre piani vengono utilizzati per le mostre, il quarto viene destinato alla Biblioteca e alla grafica, il quinto agli uffici. Il sesto piano, circondato da una terrazza, contiene un ristorante e alcune sale per convegni. Nel sotterraneo si trova un auditorium. John McAndrew firma i disegni del giardino, che diventa uno dei luoghi preferiti dai newyorkesi. A partire dagli anni '50, il Museum of Modern Art comincia ad acquisire alcuni edifici delle vicinanze pensando a futuri ampliamenti. Entrano progressivamente in suo possesso numerosi palazzi della 53 Str., che corrispondono ai numeri civici 21, 27 e 23. Nel 1953 viene realizzato l'Abby Aldrich Rockefeller Sculpture Garden, il giardino delle sculture disegnato da Philip Johnson. Nel 1959 il MoMA allestisce una mostra intitolata "Toward the New Museum of Modern Art". L'intento quello di trovare fondi per un ulteriore ampliamento dell'edificio museale. L'operazione funziona. Nel 1960 il MoMA acquista altri due palazzi della 53rd Str., i numeri civici 5 e 7. Nel 1963 si impossessa anche del vecchio edificio del Whitney Museum nella 54 Str. L'anno successivo, Philip Johnson viene incaricato dell'apertura di una nuova ala sul versante est e dell'ampliamento del giardino. Nascono nuovi spazi per i laboratori e la Biblioteca e depositi per le collezioni. Viene ristrutturato anche l'edificio museale originario, dove si aprono spazi espositivi dipartimentali, come l'Edward Steichen Photography Center, le Philipp L. Goodwin Galleries, le Paul J. Sachs Galleries. Gli anni '80 portano nuovamente alla ribalta le carenze del Museum of Modern Art e la necessit di spazi da adibire ad aree espositive e ai servizi. Cominciano i lavori dell'ala ovest, che ingloba numerosi edifici preesistenti. Cesar Pelli viene incaricato della ristrutturazione e dell'ampliamento museale. Il nuovo edificio si caratterizza per la facciata in lastre di vetro bianche e blu. Dispone di nuovi spazi espositivi, una sala cinematografica, due ristoranti, aree apposite per gli uffici. Anche il giardino delle sculture viene rinnovato. Al pianterreno si trovano il guardaroba, l'ufficio informazioni e il bookshop. Attraversata la Garden hall, si passa nel giardino delle sculture, l'Abby Aldrich Rockefeller Sculpture Garden. Il primo piano dedicato alla pittura, il secondo alla scultura. Una sezione particolare riservata alla fotografia. Il quarto piano espone lavori di architettura e design.

La nuova sistemazione sembra risolvere i problemi del MoMA, ma bastano circa dieci anni per rendere nuovamente attuale e improrogabile la questione degli spazi. Nel 1995 Il MoMA prosegue la sua politica di acquisizione immobiliare. Entra cos in possesso di altri palazzi sulla 53 e della 54 Str. Tra questi vi anche il Dorset Hotel. Nel 1997 il Museum of Modern Art indice un concorso per la realizzazione di una nuova sede museale. Dieci architetti di fama internazionale vengono invitati a presentare i loro progetti. Tra i vincoli imposti c' la richiesta di mantenere in vita alcuni elementi che hanno caratterizzato la vita del museo: il grande teatro Titus 1, la scalinata che unisce il secondo e il terzo piano, la facciata realizzata da Goodwin e Stone, il Giardino delle Sculture. Una prima selezione vede imporsi Jacques Herzog e Pierre de Meuron, Yoshio Taniguchi e Bernard Tschumi. In un secondo tempo i Trustees approvano il progetto dell'architetto giapponese Yoshio Taniguchi. I nuovi lavori possono prendere inizio. L'idea di Yoshio Taniguchi quella di creare un nuovo museo che mantenga intatti i legami storici, culturali e sociali col contesto di appartenenza. Il museo si espander verso nord-ovest. Potr cos disporre di una superficie complessiva di circa 185.000 mq. Verr edificata ex novo un'area di circa 71.500 mq e saranno ristrutturati circa 108.500 mq del complesso preesistente. L'Abby Aldrich Rockefeller Sculpture Garden verr allargato e rinnovato. Attorno ad esso saranno realizzati due edifici, uno da adibire esclusivamente alle mostre, uno per la realizzazione di un grande Centro di Educazione e Ricerca. Sono previsti un ingresso riservato alle Scuole e ai gruppi, un altro teatro, l'ampliamento degli attuali spazi espositivi, la creazione di aree flessibili appositamente dedicate all'arte contemporanea e alle mostre temporanee. L'intento quello di consentire al museo di esporre in modo pi completo la propria collezione e dare ampio spazio alle attivit didattiche. Al momento la costruzione del nuovo museo in atto. Durante questo periodo parte della collezione e anche l'Abby Aldrich Rockefeller Sculpture Garden non sono visitabili.

Le Collezioni

La collezione del Museum of Modern Art di New York molto complessa. Risulta costituita da oggetti che riguardano campi diversi: arte moderna e contemporanea, grafica, fotografia, architettura e design, cinema. , quindi, una collezione multimediale a tutti gli effetti. L'arco cronologico inizia attorno al 1860 (1840 nel caso delle fotografie) prolungandosi fino ai giorni nostri. Quanto all'area culturale di riferimento, anche qui il museo conferma la sua vocazione internazionale. Per quanto riguarda l'800 e la prima met del '900, predomina nettamente la produzione artistica occidentale. Mentre, a partire dal secondo dopoguerra, si nota un certo squilibrio a favore della produzione americana. Gli oggetti sono oltre 100.000: quadri, sculture, installazioni, disegni, grafiche, libri illustrati, fotografie, oggetti di design, progetti e modelli architettonici, film e video. Il materiale distribuito in 6 Dipartimenti distinti, che fanno capo ciascuno ad un proprio staff curatoriale: Pittura e Scultura, Fotografia, Architettura e Design, Film e Video, Disegni, Grafica e Libri illustrati. La potenza del Museum of Modern Art si esprime soprattutto nel livello qualitativo e nella completezza della sua collezione, non uguagliati da nessun'altra istituzione al mondo. Nelle sezioni di pittura e scultura, di disegni e di grafica, sono presenti praticamente tutti gli autori di qualche interesse: ognuno con almeno un'opera significativa. Molti degli artisti principali sono rappresentati da nuclei consistenti di opere, che danno un quadro completo di tutta la loro attivit: Henri Matisse, Pablo Picasso, Fernand Lger, Constantin Brancusi, Marc Chagall, Umberto Boccioni, Giorgio de Chirico, Piet Mondrian, Paul Klee, Max Beckmann, Joan Mir, Jean Dubuffet, Jackson Pollock, ecc.

Dipartimento di pittura e scultura

La collezione di pittura e scultura comprende circa 3.200 opere. Inizia nella seconda met dell'800, con il

tardo impressionismo, e prosegue fino alla produzione attuale. Sono rappresentati tutti i principali movimenti. Tra le tendenze della prima met del '900 sono documentate particolarmente bene: - postimpressionismo nelle sue varianti, - fauve, - cubismo, - espressionismo, - futurismo, - arte astratta e costruttivismo, - Bauhaus, - dadaismo, - surrealismo, - pittura metafisica, - nuova oggettivit, - realismo americano. Tra le correnti del dopoguerra: - espressionismo astratto, - color field, - Pop Art, - realismo messicano, - informale europeo (soprattutto francese), - Nouveau Ralisme. L'elenco degli artisti rappresentati bene molto lungo. Procedendo in ordine cronologico: Claude Monet, Paul Czanne, Vincent van Gogh, Georges Seurat, Henri Rousseau, Gustav Klimt, Edvard Munch, Andr Derain, Henri Matisse, Aristide Maillol, Pablo Picasso (sterminato il numero di capolavori), Georges Braque, Fernand Lger, Constantin Brancusi, Marc Chagall, Amedeo Modigliani, Umberto Boccioni, Gino Severini, Giacomo Balla, Carlo Carr, Ernst Ludwig Kirchner, Emil Nolde, Wilhelm Lehmbruck, Oskar Kokoschka, Max Beckmann, Wassily Kandinsky, Paul Klee, Oskar Schlemmer, Kasimir Malevich, Piet Mondrian, Giorgio De Chirico, Giorgio Morandi, Marcel Duchamp, Francis Picabia, Man Ray, Meret Oppenheim, Max Ernst, Salvador Dal, Ren Magritte, Yves Tanguy, Joan Mir, Alberto Giacometti, Matta, Balthus. L'elenco relativo al dopoguerra vede in testa gli autori americani: Alexander Calder, Arshile Gorky, Willem de Kooning, Jackson Pollock, Franz Kline, Clyfford Still, Mark Rothko, Robert Motherwell, Barnett Newman, Ad Reinhardt, Helen Frankenthaler, Richard Diebenkorn, Morris Louis, Kenneth Noland, Frank Stella, Cy Twombly, Jasper Johns, Robert Rauschenberg, Roy Lichtenstein, Andy Warhol, James Rosenquist. Sul fronte europeo, il MoMA ha opere di quasi tutti i grandi artisti. Prima della chiusura per i lavori di ampliamento, erano prevalentemente nei magazzini, con l'eccezione di Jean Dubuffet, Jean Fautrier, Wols, Lucio Fontana, Francis Bacon, e qualche altro a rotazione. Attraverso continue acquisizioni il Museum of Modern Art ha prolungato la collezione fino ad oggi, comprendendo minimalismo, concettuale, arte povera, neoespressionismo, transavanguardia, tendenze "Neogeo" e simulazioniste, fino alla fase Post-Human degli anni '90. La difficolt a presentare in maniera dignitosa nei propri spazi le tendenze contemporanee stata una delle ragioni che hanno spinto il consiglio di amministrazione a varare il grandioso progetto di ampliamento, da poco iniziato. Il progetto molto costoso, che ha richiesto tra l'altro la vendita di qualche opera importante: ad esempio Bride and Groom (1915) di Amedeo Modigliani. quasi superfluo notare come, in questa abbondanza, i capolavori non si contino. Pi interessante citare quelle opere che, per la loro eccezionalit, sono divenute vere e proprie icone dell'arte moderna: - Paul Czanne, Chteau Noir, ca 1904-06 - Vincent Van-Gogh, La notte stellata, 1889 - Henri Rousseau, Il sogno, 1910 - Henri Matisse, Lo studio rosso, 1911 - Pablo Picasso, Les Demoiselles d'Avignon, 1907

- Pablo Picasso, Pesca notturna ad Antibes, 1939 - Marc Chagall, Io e il villaggio, 1911 - Umberto Boccioni, La citt che sale, 1910-11 - Wassily Kandisky, Painting n198, 199, 200, 201, 1914 - Kasimir Malevich, Composizione suprematista, bianco su bianco, 1909 - Piet Mondrian, Broadway Boogie Woogie, 1942-43 - Salvador Dal, La persistenza della memoria, 1931 - Ren Magritte, False miroir, 1928 - Willem de Kooning, Woman I, 1950-52 - Jackson Pollock, One, 1950 - Jasper Johns, Flag, 1954-55

Dipartimento di disegni

Il dipartimento di disegni si sganciato da quello di Pittura e Scultura nel 1971. una collezione di oltre 6.000 opere su carta, realizzate con le tecniche pi svariate: a penna, inchiostro, carboncino, acquerelli, pastelli, collage, tecniche miste. Tra gli autori meglio rappresentati figurano: Odilon Redon, Paul Czanne, Georges Seurat, Henri Matisse, Marc Chagall, Pablo Picasso, Georges Braque, Umberto Boccioni, Franz Marc, Wassily Kandinsky, Paul Klee, Kurt Schwitters, Max Ernst, Georg Grosz, Piet Mondrian, Wladimir Tatlin, Kasimir Malevich, Lyonel Feininger, Frantisek Kupka, Jean Dubuffet, Jackson Pollock, Robert Motherwell, Jasper Johns, Robert Rauschenberg, Cy Twombly, Brice Marden, ecc. Un accenno particolare spetta a Thirty-Four Illustrations for Dante's Inferno (1959-60) di Robert Rauschenberg, testimonianza della transizione dell'arte americana dall'espressionismo astratto alle nuove tendenze degli anni '60.

Dipartimento di grafica e libri illustrati


Il Dipartimento di grafica e libri illustrati del Museum of Modern Art nato solo nel 1969. Ma gi in precedenza era stata avvertita l'urgenza di destinare uno spazio apposito alla grafica. Sin dagli anni della fondazione (1929), Abby Aldrich Rockefeller intraprese l'acquisto sistematico di stampe di grandi artisti dell'800 e '900, con lo scopo di trasferirle in seguito al museo. Ci avvenne nel 1940: si trattava di quasi 1600 pezzi! In suo onore, nel 1949 venne istituita la Abby Aldrich Rockefeller Print Room, uno spazio destinato specificamente alla grafica.

Il dipartimento di grafica oggi comprende oltre 40.000 opere in svariate tecniche: incisioni, litografie, xilografie, serigrafie, stampe offset, monotipi, multipli, ecc. Prime a entrare in collezione furono le stampe di artisti tedeschi: Beckmann, Grosz, Feininger, Pechstein. La collezione ingross rapidamente, includendo esemplari di tutti gli autori di maggior spicco nel campo della grafica: di Henri de Toulouse-Lautrec, Edouard Vuillard, James Ensor, Edvard Munch, Ernst Ludwig Kirchner, Erich Heckel, Karl Schmidt-Rottluff, Emil Nolde, Wassily Kandinsky, Paul Klee, Henri Matisse, Georges Braque, Pablo Picasso, Marc Chagall, Georges Rouault, Joan Mir, Max Ernst, Giorgio Morandi, Josef Albers, Jean Dubuffet, Jackson Pollock, Sam Francis, Robert Motherwell, Richard Diebenkorn. La straordinaria perizia tecnica raggiunta dagli artisti americani del dopoguerra, soprattutto in ambito Pop Art, testimoniato da fondi eccezionali di tutti i principali autori: Jasper Johns, Robert Rauschenberg, Cy Twombly, Frank Stella, Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Jim Dine, Claes Oldenburg, James Rosenquist, Robert Indiana, Tom Wesselmann, Wayne Thiebaud, Edward Ruscha, David Hockney, Ellsworth Kelly, Louise Nevelson, Sol LeWitt, Bruce Nauman, Chuck Close, ecc. La creazione di questi nuclei stata spesso possibile grazie a contatti diretti con i principali stampatori e editori: Universal Limited Art Editions (ULAE), Gemini G.E.L., Crown Point Press, Tyler Graphics, Multiples, Petersburg Press, ecc.

Dipartimento di fotografia
La sezione fotografica del Museum of Modern Art nata negli anni '40. Comprende oltre 25.000 fotografie. La raccolta documenta la fotografia dai suoi esordi, attorno al 1840, fino a oggi. Tra gli autori meglio rappresentati spiccano i nomi di Walker Evans, Edward Weston, Ansel Adams, Imogen Cunningham, Eugne Atget, Lszl Moholy Nagy, Man Ray, Alfred Stieglitz, Andr Kertsz, Josef Sudek, Minor White, Richard Avedon, Jan Grover. Oltre ai lavori di autori famosi figurano anche fotografie di giornalisti e amatori.

Dipartimento di architettura e design


Il Dipartimento di Architettura e Design ha cominciato a funzionare a partire dal 1932. Il suo scopo quello di documentare l'evoluzione del gusto internazionale nel campo dell'architettura e design. La collezione costituita da materiale molto vario: disegni, progetti, modellini, foto, mobili, oggetti di arredamento, tessuti, oggetti per l'ufficio, automobili, ecc. Attraverso di essi si possono seguire i principali sviluppi nel campo della decorazione e del design: Modern Style, Art Nouveau, Jugenstil, Bauhaus, razionalismo, fino alle tendenze attuali. Impressionante il numero di grandi nomi dell'architettura che figurano nel museo con loro disegni e progetti.

A tal proposito si pu ricordare l'Archivio Mies van der Rohe.

Dipartimento di film e video


Il Dipartimento di Film e Video deriva dalla fusione delle collezioni di cinema e video, precedentemente separate. La sezione cinematografica inizi nel 1935 per raccogliere, restaurare e conservare film di ogni periodo e genere. Tra i suoi punti forti la raccolta dei film di D.W. Griffith. Grandi produttori come Samuel Goldwyn e Walt Disney hanno dato il loro contributo. La raccolta attualmente ospitata nel Museum's Celeste Bartos Film Preservation Center, inaugurato nel 1996. Tra i film in collezione ci sono opere capolavori della preistoria del cinema, come i Fratelli Lumire, Georges Mlis. Poi tutti i principali capolavori dell'espressionismo tedesco, da Murnau a Fritz Lang. Tra gli artisti che hanno realizzato corto e lungometraggi troviamo Fernand Lger, Man Ray, Marcel Duchamp, Hans Richter. Molti grandi registi sono documentati in maniera approfondita: Ren Clair, Jean Renoir, Stan Brakhage, Sergei Eisenstein, Cecil B. DeMille, D.W. Griffith, i cineasti della Nouvelle Vague, Roberto Rossellini, Vittorio De Sica, Luchino Visconti, Michelangelo Antonioni, John Ford, Billy Wilder, Alfred Hitchcock, Orson Welles, George Cukor, John Huston, Frank Capra, Elia Kazan, Akira Kurosawa, Stanley Kubrick, Francis Ford Coppola ecc. La raccolta di video stata iniziata nel 1970. Comprende documentari e video d'artista, realizzati dal 1960 a oggi. una delle pi complete al mondo.

Attivit espositiva
Svolgere attivit espositiva un elemento insito proprio nel materiale genetico stesso del Museum of Modern Art. Sin dalle prime battute, nell'ormai lontanissimo 1929, gli spazi provvisori hanno ospitato mostre, assolutamente pionieristiche per l'epoca. Oggi, il Museum of Modern Art un grande colosso. Anzi, il colosso per eccellenza. Nei suoi spazi vengono organizzate innumerevoli mostre, anche in contemporanea. Le mostre presentano un taglio internazionale, e riguardano l'intero arco della storia dell'arte dal primo '900 ad oggi. Ogni sezione, o dipartimento, coinvolto nella stesura dei programmi. Alcune mostre possono riguardare una sezione in particolare, e la loro organizzazione demandata ai curatori della sezione stessa. Altre invece presentano carattere interdisciplinare, e coinvolgono pi curatori. Prima della recente chiusura per i lavori di ampliamento, le mostre venivano allestite sia in ambienti appositi che in quelli abitualmente occupati dalla collezione permanente, con problemi a non finire. Di qui l'urgenza di procedere ad una generale ristrutturazione. Il progetto di Yoshio Taniguchi va proprio in questa direzione. Prevede infatti la realizzazione di un edificio

destinato interamente a mostre temporanee. La prima mostra fu "Czanne, Gauguin, Seurat, Van-Gogh", con la quale venne inaugurato il museo stesso nel 1929. Fu un grande successo. La seconda esposizione, "Paintings by Nineteen Living Americans", dedicata ai pittori americani dello stesso periodo, non riscosse lo stesso interesse. Ma il museo continu per la sua strada, alternando mostre di artisti europei (Daumier, Corot, Toulouse-Lautrec, Redon) e americani (Homer, Ryder, Eakins, ecc.). Nel 1932 si tenne la prima mostra di architettura: "Modern Architecture: International Exhibition". Nel 1933 ha luogo la prima esposizione di sole grafiche: "Toulouse-Lautrec Prints and Posters". Epocali le due mostre organizzate nel 1936: "Cubismo e Arte Astratta", "Arte Fantastica, Dada e Surrealismo". Negli stessi anni il MoMA inizia a collaborare col WPA Federal Art Project per sostenere i giovani artisti americani disoccupati. Da questa collaborazione scatur "New Horizons in American Art". Nel 1937 ebbe luogo "Photography: 1839-1937", pietra miliare nella storia della fotografia. Nello stesso anno si tenne anche "Usefull Household Objects under Five Dollars", la prima esposizione di oggetti di industrial design. Nel 1939, in occasione dell'inaugurazione della nuova sede, venne allestita "Art of Our Time", un avvenimento che coinvolgeva tutti i dipartimenti. Ancora nel 1939 si tennero "Picasso: Forthy Years of His Art", che port Guernica in America, e la grande mostra sul Bauhaus. Gli anni della guerra vedono il MoMA impegnato in attivit propagandistica e nella realizzazione di eventi per le forze armate. Tra le mostre che riscossero maggior successo si possono ricordare "Indian Art of the United States" (1941), "Road to Victory" (1942), basata sulle foto di Edward Steichen, e "Modern Drawings" (1944). I primi anni '50 vanno ricordati per la grande retrospettiva dedicata a Matisse (1951), le mostre su "Les fauves" e "De Stijl" (1952), e per "Sculpture of the Twenthieth Century". Nel 1952 la manifestazione "Fifteen Americans" conferisce importanza storica all'Espressionismo Astratto americano. Per far conoscere in tutto il mondo l'arte americana contemporanea, il MoMA istituisce l'International Program. Una vena instancabile caratterizza tutto il ventennio seguente. Vengono passati in rassegna Gris, Mir, Rothko, Matisse, Dubuffet, Gorky, Nolde, Rodin, Rosso, Beckmann, Giacometti, Motherwell, Magritte, Turner, de Kooning, Oldenburg, Picasso, Dada, il Surrealismo, la Scuola di Parigi. Ma si tengono anche mostre fotografiche ("The Family of Man") e di architettura. Nel 1958-1959, viene portata in Europa la mostra "The New American Painting", che riscuote un enorme successo. Sulla scia di questa manifestazione, viene organizzata al museo la mostra "The New American Painting and Sculpture: The First Generation". Il 1963 va ricordato per la mostra fotografica "The Photographer and the American Landscape", seguita nel 1964 da "The Photographer's Eye". Nel 1968 viene inaugurata la mostra "Dada, Surrealism, and Their Heritage". Nello stesso anno fa la sua prima comparsa il video nell'esposizione "The Machine as Seen at The End of The Mechanical Age". L'accordo con la Francia del 1975 porta alla realizzazione congiunta di due mostre eccezionali: "Czanne: The Late Work" e "Pablo Picasso: A Retrospective" (1980). Negli anni '80 si tengono importanti mostre di disegni come "New Works on Paper 1", "A Century of Modern Drawings" e "The Modern Drawings: 100 Works on Paper from The Museum of Modern Art". Gli anni '90 vedono ancora protagonista l'arte internazionale e la collezione del MoMA. Vengono passati in rassegna Max Klinger, Otto Dix, Ad Reinhardt, Richard Serra, Henri Matisse, Mies van der Rohe, Picasso, Philip-Lorca di Corcia, Joan Mir, Feininger, Kandinsky, Klee, Louise Bourgeois, Cy Twombly, Max Beckmann, Bruce Nauman, Alfred Stieglitz, Piet Mondrian, Brancusi, Sol LeWitt, Jasper Johns, Ellsworth Kelly, Sigmar Polke, ecc. Il MoMA ha oltrepassato la soglia del nuovo millennio con "Making Choices" (2000), "Open Ends" (2000-2001), seguite da "Mies in Berlin", "Andreas Gursky", "Alberto Giacometti" (2001). Oltre a realizzare mostre tradizionali, il MoMA si interessa anche di progetti che hanno a che fare col Web. Sono di questo genere l'esperimento di Tony Oursler ed Eric Rosevear, e quello di Peter Halley. Attualmente l'attivit prosegue negli spazi del MoMA Queens.

Servizi
Un museo al servizio della societ. Un museo che contribuisse a divulgare l'arte moderna. Erano questi alcuni dei principi da cui scatur il progetto di costituire il Museum of Modern Art. Nonostante

l'appesantimento generale della struttura e una certa tendenza alla "sacralizzazione" il MoMA rimasto abbastanza fedele a questo dettato. Al suo interno vengono svolte numerose attivit, e ulteriori sono allo studio per essere attuate non appena i lavori di ampliamento saranno terminati. Al primissimo posto figura l'attivit didattico-pedagogica. Ai bambini dedicato un apposito laboratorio. Vengono inoltre offerti servizi di supporto alle scuole e alle universit. Tra l'altro, alcuni programmi sono disponibili anche in video conferenza. Famiglie e gruppi di visitatori possono usufruire di visite guidate e conferenze. Per una migliore comprensione delle mostre di arte recente vengono organizzati incontri con gli artisti, all'interno del museo o anche negli studi. Iniziative particolari sono rivolte ai portatori di handicap. Ottimo esempio sono le visite rivolte ai nonvedenti, in cui i visitatori sono espressamente invitati a toccare le sculture: un'esperienza possibile, grazie all'enorme patrimonio a disposizione. Ma il Museum of Modern Art non si colloca al servizio solo dei visitatori comuni. Tra i destinatari sono anche specialisti, e studenti che intendono dedicarsi ad una professione nell'ambito museale. Dal 1960, ad esempio, in funzione Dipartimento di Conservazione, che svolge anche attivit formativa. Sono presenti inoltre una grande biblioteca, una cineteca-videoteca, una fototeca, e un Centro di ricerche nel campo dell'arte contemporanea.

You might also like