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Sapete com finita la storia delle frequenze tv? Che Mediaset vuole papparsele tutte.

E si arrabbia se il governo mette un limite y(7HC0D7*KSTKKQ(


www.ilfattoquotidiano.it

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Ci mettiamo la rma

Ci mettiamo la rma

Mercoled 18 aprile 2012 Anno 4 n 92


Redazione: via Valadier n 42 00193 Roma tel. +39 06 32818.1 fax +39 06 32818.230

1,20 Arretrati: 2,00 Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

LINGOTTI DORO, DIAMANTI, VILLE, VACANZE GRATIS


Belsito restituisce parte del bottino. Lombardia: Boni lascia, Formigoni raddoppia. Lanticorruzione non tocca la prescrizione. E la riformina dei rimbor si? Affossata
Gherardo Colombo, ex magistrato del pool di Milano durante gli anni di Mani Pulite
(FOTO DLM)

Formi e Renato
di Marco Travaglio

POLITICA SPA, CHE AFFARONE B


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LEX PM x Tangentopoli, il ritorno

E le tangenti? La Severino alza un po le pene, ma i reati si prescriveranno comunque. E il falso in bilancio non neppure allordine del giorno pag. da 2 a 7 z

Colombo: Partiti troppo ricchi. O tagliano o muoiono


di Silvia Truzzi

Udi Marco Vitale


ORA I LADRONI GRIDANO AL POPULISMO
della Lega vi N ella vicendapi deprimenteE qualcosa di delloperato dei capi e capetti. ci la maggioranza dei commenti che la vicenda ha sollevato. Come se fare o meno buona politica si riducesse al fare o non fare reati. pag. 22 z

oggi sembra roba da Caramelline in confronto ai di euro che T angentopolicasse dei partiti.milioniscolaretti.lommancano dalle Dove tesorieri brosianamente inquietanti fanno sparire fiumi di denaro e nelle more del magna magna ci scappano pure spaghetti da 180 euro a piatto. pag. 3 z

PROMESSE AL VENTO x Pareggio di bilancio in Costituzione. Ma non sar raggiunto

MONTI NON HA SALVATO I CONTI LO DICE IL GOVERNO MONTI


Mario Monti (FOTO DLM)

Nel Def stime gonfiate per evitare lennesima manovra fiscale. E mentre il Fondo Monetario prevede un -1,9% per lanno in corso. Svelato il bluff delle misure per la crescita: incideranno solo per un misero 0,3 % del Pil lanno

di Marco Palombi

bilancio entra in I llapareggio diSenato anchestata Costituzione. Ieri modifica alla Carta approvata definitivamente in grazie al s di Monti, ma la bozza del Documento di economia e finanza del governo certifica che, nonostante le promesse, non ci sar nessun pareggio. pag. 10 z

Udi Giorgio Meletti

Udi Sansa e Zanca

TOSCANI x Le pagelle del fotografo

francia n al voto

AUTO FIAT IL FATTO: MENO 25% GENOVA ECCO PERCH PER NOI
a ruvida domanda laveva fatta Carlo De Benedetti il 1 marzo: Quando sento Marchionne dire che torna in Italia se l'Italia gli fa fare le automobili, vorrei sapere da lui cosa fa per fare automobili che si vendano. pag. 12 z

Bersani rintronato, DAlema perde sempre


di Elisabetta Ambrosi

La vecchia Europa di Sark e quella nuova di Hollande


Gramaglia pag. 17z

otersi esprimere ed essere ascoltati: il nostro paese, la mia citt, tutti abbiamo bisogno di essere educati al dialogo attivo, alla critica costruttiva. Non ci siamo pi abituati. Il messaggio arriva di mattina presto. pag. 9 z

seduto B erlusconi erai centro delcon i suoi uomini, suoi cloni, col blazer e i jeans. Al soggiorno cera un tavolo da ping-pong, che a quei tempi faceva radical chic. pag. 18 z

CATTIVERIE
Bossi stato per 25 anni un protagonista della vita politica italiana. Ce lo ricordano per umiliarci (www.spinoza.it)

I fan di Cochi e Renato non possono che apprendere con un velo di mestizia i particolari delle vacanze di Renato Pozzetto. Che non fa pi coppia fissa con Cochi Ponzoni, ma con Roberto Formigoni. Poi per, ascoltate le spiegazioni della nuova spalla di Renato, a tempo perso governatore della Lombardia, devono riconoscere che, per tempi comici, battute folgoranti e costumi di scena, non ha nulla da invidiare al vecchio Cochi. La questione nota: secondo le carte della Procura di Milano, a Capodanno 2010 il Celeste andava in ferie tra Parigi e St Martin (Caraibi) non solo col fratello, la cognata, il segretario Perego (condannato per falsa testimonianza sul caso Oil For Food) e Pozzetto, ma anche col faccendiere Pierangelo Dacc e con l'ex assessore Antonio Simone, arrestati l'altro giorno per i fondi neri della Fondazione Maugeri. Entrambi ciellini e habitu delle patrie galere (il primo era appena uscito dal carcere per il crac da 1 miliardo del San Raffaele, il secondo era finito dentro gi nel '92 per Mani Pulite), fanno i facilitatori nella jungla dei fondi pubblici alle cliniche private anche grazie al poter spendere il nome del confratello Roberto. Risultato: 56 milioni portati in Svizzera a botte di fatture per consulenze mirabolanti, tipo quella volta ad accertare le possibilit di vita su Marte. Il minimo che Dacc potesse fare era pagare il conto dei voli e delle ville caraibiche. E la multiforme biografia di Formigoni si arricchisce ogni giorno di un nuovo mestiere: campione di scherma, membro (con rispetto parlando) dei Memores Domini ciellini con voto di castit incorporato e poi forse scorporato, vicepresidente (uno dei 14) del Parlamento europeo Dc ai tempi di Andreotti, dirigente del Ppi, sgovernatore di Lombardia da 18 anni e ora comico di sicuro avvenire. Ieri s' detto limpido come acqua di fonte e ha ricordato che anche Ges sbagli a scegliere qualche collaboratore (s, ma Giuda non era mai stato arrestato n condannato, quindi era pi facile sbagliarsi). L'altroieri aveva dato degli sfigati ai giornalisti del Corriere che avevano rivelato le sue ferie a sbafo. Sfigati perch io, come tutti gli italiani, faccio vacanze di gruppo e loro no. Le vacanze di gruppo, per chi non fosse italiano, funzionano cos: Uno si fa carico dei biglietti perch conosce l'agenzia, l'altro paga l'hotel, il terzo le escursioni, il quarto i ristoranti, poi a fine vacanza ci si trova insieme ed eventualmente si conguaglia. E' tutto spiegato nel Manuale delle Vecchie Marmotte:lui, mentre gli altri pagavano voli, alberghi, escursioni e ristoranti, portava le camicie a fiori e le cravatte a righe fucsia e marron per tutti, cos gli altri si ammazzavano dalle risate e non gli chiedevano il conguaglio. In ogni caso, ha aggiunto il fine umorista, verificher se quel viaggio l'ho veramente svolto. Chieder un po' in giro: sapete mica se ho veramente svolto quel viaggio a Parigi e poi a Saint Martin? Perch lui non lo sa. Ieri La Stampa titolava: Viaggi pagati, l'ira di Formigoni. Ecco: appena ha appreso di aver viaggiato, per giunta a spese altrui, s' incazzato come una biscia. Se scopre chi gli ha pagato le ferie, gli fa un mazzo cos.In attesa di sapere chi gli scrive i testi (Pozzetto?), gli specialisti studiano questa nuova forma della sindrome a mia insaputa, ancor pi preoccupante di quella che ha colpito Scajola, Malinconico, Rutelli, Fede e Bossi. Due alternative. 1) Alla parola ferie, Formigoni cade subito in trance (ma c' chi giura che sia proprio letargo). 2) Avendo paura dei voli, non solo non li paga, ma si fa ipnotizzare o anestetizzare all'imbarco. Lo risvegliano poi con comodo,al rientro,con una secchiata d'acqua purissima di fonte. Ma prima che riprenda conoscenza occorrono tempi lunghi. Il che spiegherebbe perch al Pirellone si aggirano decine di soggetti con passamontagna, mascherina, calzamaglia, grimaldello, piede di porco e sacco in spalla, ma lui non nota mai nulla. Il giorno che scopre come lo vestono, fa una strage.

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TITANIC

DAL CAIMANO ALLA SANIT: TUTTE LE INCHIESTE


Il Pirellone e il San Raffaele
A Milano inchiesta per associazione a delinquere, con corso in bancarotta fraudolenta e false fatturazioni. A novembre finito in carcere Pierangelo Dacc, il faccendiere vicino a Cl e amico di Formigoni. Sarebbe lui il manager ombra addetto allo smistamento di fondi neri, probabilmente anche a politici. A capo dellassociazione criminale ci sarebbe stato Mario Cal, vice presidente del San Raffaele.

Penati e larea Falck


Filippo Penati, ex capo della segreteria di Bersani ed ex vice presidente del Con siglio regionale lombardo, indagato per corruzione e finanziamento illecito ai partiti. Linchiesta ruota attorno alle aree ex Falk e Marelli di Sesto San Giovanni, di cui Penati stato sindaco.

aver indotto Gianpi a rendere dichiarazioni mendaci sulle escort per tutelare B.) e per quella di Napoli (contributi allAvanti! e corruzione internazionale).

Ruby, Mediaset e Berlusconi


Bunga bunga: lex premier a processo per con cussione e prosti tuzione minorile. Processo Mediaset: B. imputato di frode fiscale per presunti costi gonfiati per lacquisto dei diritti tv. Da una costola di questa inchiesta nata quella Mediatrade-Rti. B. stato prosciolto a Milano, mentre per la costola romana stato chiesto il processo. Rinvio a giudizio invece per rivelazione del segreto dufficio in relazione alla pubblicazione sul Giornale di unintercettazione, del 2005, ancora segreta, tra lallora segretario Ds Piero Fassino e il presidente di Unipol, Giovanni Consorte: Allora, abbiamo una banca?.

Sanitopoli, da Tedesco a Vendola


Sanitopoli pugliese. Il senatore Pd Alberto Tedesco plurindagato e c richiesta di arresto finora respinta dal parlamento. Sempre per la sanit indagato il governatore Vendola: secondo laccusa avrebbe favorito la nomina di un primario. coinvolto anche nel contenzioso tra Regione e lopedale ecclesiastico Miulli.

Il traffico di rifiuti in Lombardia


linchiesta che coinvolge lex vice presidente del Consiglio regionale, Franco Nicoli Cristiani, Pdl. Nel suo appartamento sono state trovate le big bubble, banconote da 500, per un totale di 100 mila euro: dalle intercettazioni sembra che fossero la met di una tangente. Nicoli deve rispondere di corruzione e traffico illecito di rifiuti.

Lavitola, Gianpi e B.
Lavitola in carcere per lordinanza di Bari sul caso Tarantini-Berlusconi (il faccendiere accusato di

Il Paese sprofonda negli scandali ma il patto tra Alfano, Bersani e Casini governa barricandosi su se stesso
di Luca Telese

TESTUGGINI A PALAZZO
verno o delle libert, non pi superlativi evergreen come lintramontabile Governissimo. curioso che in un momento in cui fioccano inchieste, scandali, piccole miserabili rivelazioni sui pasticci della Casta, sui maneggi dei tesorieri, la pasta al caviale da 180 euro al piatto di Luigi Lusi, e su quella parte di finanziamento pubblico che secondo i magistrati atterrata sulloperazione alle adenoidi di Sirio Eridanio, sul lastricato del terrazzo di Gemonio, nei lingotti doro e nei diamanti che appaiono e scompaiono mentre nella Lega si agitano le scope e le ghigliottine, davvero curioso, mentre sale la rabbia per linsostenibile distanza fra i sacrifici richiesti alla gente e la munificit dei miliardi depositati senza vincoli nelle casse dei partiti, che la difesa della politica sia affidata al grado zero della politica: a un patto politico dei partiti, crolla il prestigio del Parlamento, ci sono deputati come Calearo che vantano Porsche off shore, sale il vento dellantipolitica. Stampelle e mazzate Ma la politica cosa fa per combattere il malcontento dei cittadini vessati? Come pu mantenere il suo prestigio se annuncia la riduzione di 500 euro dellindennit nello stesso giorno in cui incassa 500 euro di rimborso previdenziale? Come pu, se nomina una commissione per comparare gli stipendi europei che dopo tre mesi dichiara di aver fallito? Come pu se abbassa i vitalizi, ma solo dalla prossima legislatura? Come se due giorni fa ultima perla di Abc - il Senato ha dovuto cancellare lodioso balzello che solo il giorno prima il governo dei tecnici aveva imposto sulle magrissime entrate degli assegni di ricerca? La maggioranza ABC la stampella del governo Monti. Ed la proiezione evanescente dellunica autodifesa che il Palazzo sia riuscito ad allestire in questi giorni: la deresponsabilizzazione. In realt il patto a tre aveva iniziato a covare nei giorni della crisi di Berlusconi, quando Antonio Di Pietro (che sulla carta allepoca era ancora in maggioranza) denunciava la sua esclusione dalle consultazioni degli altri leader messe in piedi dal Quirinale. Cera prima della crisi, ed riapparsa dopo, navigando sopra il Parlamento al di fuori di ogni galateo istituzionale. Il primo incontro a tre, come quando gli amanti simulano, si celebr nella saletta della Camera di via degli uffici del Vicario, alla presentazione del libro di Maurizio Lupi. Quel giorno la foto di Vasto fu sostituita (purtroppo senza comparabile corredo polemico) dalla Foto di ABC: solo che i cronisti non se ne erano accorti. Poi il feeling politico, ha tro-

La foto di Vasto
Vendola, Bersani e Di Pietro lestate scorsa nellimmaginesimbolo dellallenza di centrosinistra (ormai quasi stracciata) (FOTO ANSA)

el capolavoro di Frank Capra, La vita meravigliosa, ogni volta che suona un campanello, un angelo di terza classe si conquista le ali. Nello scenario surreale della politica italiana, ogni volta che Pierluigi Bersani appare immortalato nella inquietante iconografia della sua nuova maggioranza, il Pd perde cento voti. Se non altro perch quella alleanza risponde alla rabbia dei cittadini con inverosimili proposte elettorali (lultra-porcellum crea scandalo fra molti parlamentari, a partire da Rosy Bindi, Giorgia Meloni o Cesare Damiano) e stucchevoli difese della pioggia di soldi sui partiti: Non possiamo ridurli di nemmeno un euro. davvero un mistero quello dellalleanza ABC, che dopo essere nata in clandestinit, irrompe sulla scena tra lo stupore dei reciproci elettori e lo sconcerto di quelli di sinistra, che quando vedono il terzetto si domandano cosa ci faccia l il loro segretario. Che cosa direbbero, poi, se al posto di A, Angelino Alfano ci fosse ancora Silvio Berlusconi?

Il primo tweet
uno dei tanti vertici di Alfano, Bersani e Casini con Monti. E per la prima volta, un mese fa, il leader Udc immortala lincontro su Twitter.

LABC della politica


Sdoganata la nuova maggioranza: i vecchi oppositori si fanno fotografare insieme (perfino con la stessa cravatta)
(LAPRESSE)

Crisi al caviale Eppure, questa la cabina di regia che ha scelto di fronteggiare una doppia crisi economica e politica senza indicare nessuna prospettiva. Ci sono antecedenti, anche se non proprio illustri: dopo il preistorico DAF degli anni settanta (Dorotei-Andreotti- Forlani) e il dimenticabile CAF degli anni ottanta (Craxi-Andreotti-Forlani) la politica di Palazzo Chigi ritorna alladdizione delle iniziali, a quel gioco linguistico che ha il nome di acrostico. Non pi formule politiche: Centrodestra, Nuovo centro sinistra, Grande Alleanza Democratica (la dimenticabile GAd), fantomatici Polo del buongo-

Prima nella clandestinit del tunnel, poi sempre pi smaccatamente: gli elettori cosa capiscono?
cio - che tenuto insieme solo dal fragile comune denominatore di una consonanza alfabetica. Lultima incredibile uscita del trio ABC quella assai infelice sul finanziamento pubblico: Se si riducesse la quota del rimborso hanno scritto - la politica finirebbe nelle mani delle lobby. Come se a parlare fossero i portavoce di un comitato di suore orsoline. Cresce il discredito

Il programma: lultra-porcata e la difesa dei finanziamenti Ma gridano al pericolo dellantipolitica


vato una furtiva incarnazione nel patto del tunnel, inaugurato da Alfano, Bersani e Casini nel giorno in cui (25 novembre 2011), per vedersi senza dare nellocchhio i tre si infilarono in un sottopassaggio che collega il Senato e Palazzo Giustiniani. Per proteggere i tre tenores vennero addirittura chiuse le porte del palazzo. Unaltra riunione si celebr clandestinamente, e

senza obiettivi indiscreti in una casa privata vicino a Corso Vittorio Emanuele: lalleanza ABC era ormai in campo. Mancava solo un epiteto. E linvenzione nominale geniale per capacit di sintesi si deve a Francesco Bei, palazzochigista principe di La Repubblica, che il 26 novembre coniava lacrostico in un articolo il cui incredibile ma vero i tre leader smentivano qualsiasi patto del tunnel. Orme e vizietti la prima alleanza che ha cementato la propria unione non per affermazione ma per negazione. Il 27 marzo 2012 nuovo vertice, e nuovo parto politico: laccordo sulla legge elettorale. Cos come il porcellum fu il manifesto ideologico del berlusconismo, lultra-porcellum un vestito su misura per garantire la permanenza di chi lha partorito, ovvero ABC. Anche il premio di

maggioranza ai primi tre non ha precedenti nel mondo, cos come la sottrazione ai cittadini del potere di scegliere, non solo gli eletti, ma anche maggioranza e premier. Per, essendo il patto furtivo, la cancellazione del potere di coalizione indispensabile perch laccordo possa essere negato in campagna elettorale. Lo sbarramento al 5% sarebbe uno sfregio anche per Futuro e Libert, che curiosamente in maggioranza, ma non ammesso alle photo-opportunity che Casini posta su twitter. Oggi, nel momento in cui controllare i soldi ai partiti dovrebbe essere imposto da un minimo spirito di decenza, Alfano, Casini e Bersani dicono che non si pu. Si chiudono a testuggine mentre piovono scandali, le elezioni incombono, i sondaggi mettono le ali agli oppositori antisistema, il non-voto supera ogni record. Auguri.

Mercoled 18 aprile 2012

TITANIC

I FINTI TAGLI AGLI ONOREVOLI


Rimborsi elettorali
Nonostante la sproporzione tra le risorse spese in campagna elettorale e i rimborsi ricevuti (il rapporto 1 a 5) Alfano, Bersani e Casini hanno deciso: i soldi ai partiti non si toccano. La bozza prevede il controllo dei bilanci da parte di una authority, sanzioni in caso di irregolarit, lobbligo di pubblicazione on line dei rendiconti, un limite pi basso (da 50 mila a 5 mila euro) per costringere a rendere note le donazioni di privati ai partiti. Sul taglio dei finanziamenti, nemmeno una riga. Tutto in alto mare anche sulla scelta dello strumento legislativo. mini-sforbiciata da 500 euro. Per chi ha un collaboratore lobbligo di giustificare la spesa vale solo per met.

LA CORRUZIONE
60 miliardi fermi
La Corte dei Conti ha calcolato che vale 60 miliardi anni: eppure una legge per combattere la corruzione ancora non labbiamo fatta. Ieri il ministro Paola Severino ha depositato lemendamento del governo: la novit pi grande la reclusione da uno a cinque anni per chi commette episodi di corruzione nellesercizio della funzione e lintroduzione del nuovo reato di traffico di influenza. La proposta, per, del governo. Allesame del Parlamento tutto pu ancora cambiare.

I benefit degli ex-presidenti


Niente pi privilegi a vita (auto, ufficio e staff) per chi ha presieduto Montecitorio o palazzo Madama: i benefit restano a disposizione dellex presidente solo per due legislature dopo la fine dellincarico.

I tesori della Seconda Repubblica


Nella nebulosa dei bilanci dei partiti sparisce di tutto. Lex tesoriere della Margherita Luigi Lusi accusato di aver fatto sparire circa 33 milioni. Si indaga per capire se nessun altro sapesse. Tesori e spese pazze anche nella Lega: lex tesoriere Francesco Belsito accusato di truffa e appropriazione indebita. Le casse del Carroccio foraggiavano anche le spese personali della famiglia Bossi e quelle di Rosi Mauro.

La convenzione che aspetta


Aspetta di diventare legge anche in Italia dal 1999: tredici anni fa venne scritta la convenzione europea di Strasburgo contro la corruzione. Noi non labbiamo ancora ratificata: solo poche settimane fa stata votata alla Camera, ora ferma ad aspettare il via libera del Senato.

Vitalizi e stipendi
Dal primo gennaio in vigore il sistema contributivo, ma il netto mensile rimasto lo stesso: per ottenerlo bisogner aver fatto una legislatura completa e compiuto i 65 anni det. Quanto allo stipendio, dei parlamentari in carica,

Siamo sudditi e trasgressori cos Tangentopoli risorta


COLOMBO: IMPUNIT CONDIVISA FONDI AI PARTITI? GIUSTI MA TROPPI
di Silvia Truzzi

Illustrazione di Emanuele Fucecchi

CASTA Famiglia cristiana e i farisei


er dirla parole di Ges ai Caricano gli P altri di con leinsopportabili, chefarisei:non secondo pesi loro toccano nemmeno con un dito. Lo diceva il Vangelo Luca, ora Famiglia Cristiana sostiene calzi a pennello per i politici nostrani. E, nel primo piano che anticipa il prossimo numero del settimanale, arriva a definire una nuova legge truffa la proposta di riforma del finanziamento ai partiti. A differenza di quanto sostengono i principali leader politici, rimettere mani al sistema non sarebbe un sacrilegio: Purtroppo, oggi - scrive il settimanale cattolico - la vera antipolitica linsensibilit dei partiti. E la loro resistenza a un profondo rinnovamento. Hanno sperperato un capitale di consensi. E non solo. A finire sprecato c anche un fiume incontrollato di soldi pubblici per usi impropri: personali e familiari. Per questo sono urgenti norme che non siano 'allacqua di rose, come quelle prospettate. Un elenco di buoni propositi. Unaltra legge truffa. Dopo quella del referendum del 1993 - conclude leditoriale - Dalla politica ci si attendono tagli consistenti alle spese. Immediati, non a partire dalla prossima legislatura.

angentopoli oggi sembra roba da scolaretti. Caramelline in confronto ai milioni di euro che quasi quotidianamente si scopre mancano dalle casse dei partiti. Dove tesorieri lombrosianamente inquietanti fanno sparire fiumi di denaro e nelle more del magna magna ci scappano pure spaghetti da 180 euro a piatto. Per non parlare delle inchieste per tangenti aperte in mezza Italia. C'era una volta la Procura di Milano, fulcro dell'indagine che secondo la vulgata avrebbe spazzato via un'intera classe dirigente. Invece assolti, prescritti e riciclati sono ancora tutti l, comprese le mele marce del famoso cestino che, diceva Bettino Craxi, era sano. Come siamo arrivati a un'invasione di frutta avariata? Lo abbiamo chiesto a Gherardo Colombo, ex magistrato del pool di Mani pulite. Dottor Colombo, c' qualcuno che non ruba? I giornali sembrano un bollettino di guerra, con la Finanza che cerca nelle sedi dei partiti lingotti d'oro e diamanti, manco fossero il deposito di zio Paperone. Mi sembra di capire ci sia una grandissima diffusione della trasgressivit. La classe politica si sente intoccabile? Quando smisi la toga nel 2007, feci un'intervista al Corriere: dicevo gi allora che a mio avviso si stava riaffacciando un senso d'impunit che caratterizz anche la fase precedente a Mani pulite. Chiaramente scemato nel corso degli indagini di quegli anni. Ma che si riaffermato con il susseguirsi di prescrizioni, norme che indebolivano le indagini e depenalizzavano i reati. La responsabilit del legi-

slatore? Sicuramente. Ma la classe dirigente in sintonia con il Paese. Abbiamo gli stessi politici da vent'anni. Questo perch non ci sono mai state epurazioni, lo si ripete spesso. Epurazione una brutta parola. Ci sono molte persone oneste, ma la cultura generale vede le regole, a qualsiasi livello, come un impedimento. Siccome la legalit un fastidio, tanti pensano di poter trasgredire. All'epoca di Mani pulite ci furono molte polemiche sull'uso della custodia cautelare in carcere, perfino Bobbio sollev dei dubbi. Oggi molto meno utilizzata: questo cambia la percezione dell'opinione pubblica? Vediamo i numeri: in oltre tre anni d'indagini abbiamo richiesto al gip circa un migliaio di custodie cautelari, pi o meno trecento all'anno. Solo a Milano in 12 mesi venivano arrestate circa 7mila persone. Si disse che usavamo la misura in maniera abnorme, non era vero. Non credo che ci sia pi o meno consapevolezza della gravit della situazione perch si fa meno ricorso al carcere. Io giro molto e mi sento spesso dire: Non se ne pu pi. Forse c' pi rassegnazione, mancano le manifestazioni pubbliche degli anni 90, che per io talvolta trovavo sopra le righe. Va bene, le monetine sono sopra le righe. Ma almeno produssero un allarme, fecero pressing sulla classe politica. Il referendum sull'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti figlio di quella stagione. Secondo me anche ora i politici

Lex pm Gherardo Colombo


(FOTO LAPRESSE)

Lex pm di Mani Pulite

Abbiamo gli stessi politici da 20 anni. E non riusciranno a portarci fuori dai guai
sono preoccupati. Per non sono in grado di prendere contromisure efficaci. I tre leader della maggioranza extralarge sostengono che in caso di eliminazione dei rimborsi elettorali, i partiti finirebbero nelle mani delle lobby: d'accordo? difficile pensare che il finanziamento da parte di privati e

imprese sia innocuo. Un contributo pubblico alla vita dei partiti necessario per evitare discriminazioni. Il problema sta nell'entit: troppi, troppi soldi. E nell'utilizzo. Per questo la gente arrabbiata. S certo, la rabbia deriva dalla constatazione di un eccesso. Per attenzione: i politici non vengono da Marte. In molti pensano: perch loro s e io no? Gli italiani vivono ancora come se le regole della societ fossero quelle antecedenti alla Costituzione: non hanno ancora capito che non sono pi sudditi, ma cittadini. Se politici e cittadini si assomigliano, come si spiega il 4 per cento di gradimento ai partiti? Il basso gradimento dipende da quel che abbiamo appena detto. Dovessimo affidarci alla logica, la politica dovrebbe adottare misure necessarie. Ma non succede. Come se ne esce, ammesso che si possa uscirne? La soluzione auspicabile sostanzialmente impraticabile: la politica dovrebbe avere il coraggio di applicare riduzioni consistenti - direi formidabili alle spese dei partiti, oggi inaccettabili. Ma non solo la riduzione dei rimborsi elettorali, anche l'abolizione delle Province, il ridimensionamento del numero dei parlamentari, delle indennit. E un controllo, rigoroso ed efficace, della spesa pubblica. Detto questo, il problema resta educare a un diverso modo di intendere la relazione tra persone e collettivit.

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Bossi jr. disoccupato Vivo nel bilocale della mia ragazza

VITA SMERALDA
serio. La nostra non unavventura: da un anno che stiamo insieme. Mentre lei aggiunge: Viviamo in un appartamento intestato a me, ma Renzo contribuisce in tutto: dalla spesa alle bollette. Lui si difende dalle accuse. Sembra che io viva in ville con Ferrari invece abito con Silvia in un bilocale in provincia di Milano, 68 metri quadrati. Anche lei testimonia: Io so come vive e come ha vissuto. Sono rimasta nellombra, ma ora voglio dire tutto perch sono stata etichettata in modo negativo. Poi il Trota: Sono tranquillo. Ho depositato in procura i documenti. Mi sono dimesso anche se non sono indagato. Lho fatto per liberare la Lega. E garantisce: Torner a fare il militante, ad attaccare i manifesti. Mio pap ha dato tutto per questo progetto, io lo porto avanti. E del padre dice: Non perch sono suo figlio che mi crede a occhi chiusi.

l suv Bmw lasciato nel parcheggio della Regione, lAudi A6 riconsegnata a Belsito, che ormai non ha pi la cassa della Lega, e Renzo Bossi si scopre normale cittadino. Da ieri persino disoccupato: il Consiglio della Lombardia ha accolto le sue dimissioni. Cos, in unintervista a Diva e Donna, lui e la fidanzata Silvia, raccontano la nuova vita del Trota. Siamo andati a vivere insieme perch facciamo sul

IL VERBALE Lingotti per 5 kg e 11 gemme Audi A6, usata dal Trota, Lpeso complessivo di puro tutdieci lingotti di oro per il kg 5,
ti contraddistinti dal codice AU999LF500$1 e 11 diamanti in confezione sigillata: questi i beni elencati nel verbale di riconsegna cose mobili di propriet della Lega che lex tesoriere Belsito ha stilato e consegnato al suo avvocato. Dopo aver fotografato tutto.
Da sinistra lex tesoriere della Lega Francesco Belsito e la vice presidente del Senato Rosi Mauro (FOTO ANSA) Nellaltra pagina la costa Smeralda e, nel riquadro, Roberto Formigoni

LEGA, ORO E DIAMANTI


Belsito riconsegna parte del tesoro e una Audi del Trota Trovate ricevute di preziosi a firma Rosi Mauro e Stiffoni
di Antonella

Mascali e Davide Vecchi


Milano

hili doro e i diamanti da luned si trovano nella cassaforte della Lega, in via Bellerio a Milano. Hanno fatto un viaggio Genova-Milano nel bagagliaio di una Audi A6, fino a poco tempo fa a disposizione del figlio del Capo, Renzo Bossi, Il Trota. Il bottino stimato in 300-400 mila euro arrivato nel capoluogo lombardo per volere di Francesco Belsito, lex tesoriere, espulso dal Carroccio e plurindagato con laccusa di aver sottratto soldi pubblici destinati al partito. Lex tesoriere ha restituito 10 lingotti doro e 11 diamanti. Nulla si sa, invece, delle altre pietre preziose che, secondo gli inquirenti milanesi, risultano nella disponibilit di Rosi Mauro, vicepresidente di Palazzo Madama, espulsa dalla Lega, e dal senatore Piergiorgio Stiffoni. Il procuratore aggiunto Alfre-

do Robledo e i pm Paolo Filippini e Roberto Pellicano, hanno i riscontri bancari a firma di Mauro e Stiffoni sui documenti per lavvenuta consegna dei preziosi, sequestrata dal nucleo tributario della Guardia di finanza di Milano nelle banche Aletti e Popolare di Novara, a Genova. Mauro avrebbe firmato lavvenuta consegna di diamanti per 100 mila euro in diamanti e Stiffoni per 200 mila. Belsito ha restituito i preziosi ai titolari, ha spiegato al Fatto,

Alessandro Vaccaro, uno degli avvocati dellex tesoriere. Non era un investimento per s ma per il partito, un investimento che ha ben fruttato.
PRIMA di arrivare nella cassaforte di via Bellerio, il tesoretto era alla banca Aletti di Genova. Belsito ha prelevato oro e diamanti dalla cassetta di sicurezza in suo possesso luned mattina. Poi lo ha portato nello studio dellaltro avvocato che lo difende, Paolo Scovazzi. Qui, lex tesoriere ha fotografato lingotti e pietre. toccato a Paolo Cesati, un collaboratore della Lega (cos viene definito nella ricevuta che firma al momento della restituzione dei beni) portare, a bordo della Audi A6, da Genova al fortino milanese del Carroccio il carico di preziosi e consegnarlo a Stefano Stefani. Auto compresa. I magistrati sono stati avvertiti ieri pomeriggio dal legale della Lega, Domenico Aiello. Al

I pm stanno verificando anche le fatture delle societ finanziarie del Carroccio

momento su questo episodio specifico, a Belsito, Mauro e Stiffoni, non contestato alcun reato. Gli inquirenti devono verificare due elementi fondamentali. Il primo: se Francesco Belsito abbia acquistato oro e diamanti per s con i soldi del partito, in tal caso ci sarebbe per lui una nuova contestazione di appropriazione indebita, e dunque se si tratti di unappropriazione indebita, come i circa sei milioni di euro investiti a Cipro e in Tanzania, e la restituzione rappresenterebbe solo unattenuante. Il secondo: se la legge sui rimborsi elettorali consente di destinare i soldi solo a uso di partito o anche per investimenti di questo genere. Lo stesso ragionamento vale per Mauro e Stiffoni, non indagati. IERI, inoltre, si tenuta una riunione tra pubblici ministeri e militari della Gdf per fare il punto sul materiale sequestrato finora. Anche sulle poche carte fornite dal Sinpa, il Sin-

dacato Padano fondato da Rosi Mauro. Le Fiamme Gialle hanno potuto acquisire solo una contabilit minima: la registrazione di spese per laffitto di qualche sede minore, un numero decisamente scarso di ricevute e nessuna traccia documentale di quei 200-300 mila euro allanno che, secondo le intercettazioni telefoniche tra Belsito e la segretaria amministrativa di Bossi, Nadia Dagrada, ogni anno finivano dalla Lega al sindacato padano. Gli inquirenti hanno cominciato a verificare anche la contabilit delle societ legate al Carroccio, come la Pontida Fin srl, che gestisce il patrimonio immobiliare del partito, e quella a cui fanno riferimento le testate giornalistiche La Padania e Radio Padania. Il lavoro degli inquirenti prosegue dunque su pi fronti e i riscontri finora confermano quanto emerso inizialmente: la gestione allegra dei fondi del partito da parte di Belsito ha coinvolto i vertici del Car-

roccio, a cominciare da Umberto Bossi e fino al triumviro Roberto Calderoli. Sul fronte politico, prosegue loperazione pulizia lanciata da Roberto Maroni. Il Barbaro Sognante ieri ha incassato le dimissioni di Davide Boni dalla presidenza del consiglio della Regione Lombardia e la cacciata dal gruppo a Palazzo Madama di Rosi Mauro. LEX TITOLARE del Viminale anche ieri ha ribadito che solo linizio. Noi abbiamo cominciato: Bossi si dimesso, Renzo Bossi si dimesso da consigliere regionale, Belsito stato espulso, Rosi Mauro stata espulsa, Monica Rizzi si dimessa da assessore, verr sostituita. E continueremo sino a che non sar finita, ha detto Maroni. Nessuno pu dire io non faccio errori. La linea dura adottata dal triumviro, finora, pare aver dato dei frutti. O, almeno, ha consentito il ritorno nelle casse del Carroccio di cinque chili di oro e di 11 diamanti.

BONI come Penati dimesso a met


N on ho obbedito a nessuno: n a Maroni n a Calderoli n a Bossi. Davide Boni ha lasciato la presidenza
del Consiglio Regionale della Lombardia rivendicando la propria autonomia ma restando seduto in Consiglio. Come Filippo Penati. Mi sono sentito in dovere di fare un passo indietro in questo momento in cui il mio partito continuamente sui giornali. Meglio di Penati: per ora Boni, indagato per presunte tangenti, pu rimanere nel consiglio regionale seduto nei banchi della Lega Nord e non deve iscriversi al gruppo Misto, dove siede soltanto lex esponente del Pd. Ma possibile che anche nei confronti di Boni il partito prenda provvedimenti. Roberto Maroni, del resto, anche ieri ha ripetuto che la sua operazione pulizia va avanti. Noi abbiamo cominciato e continueremo sino a che non sar finita. Maroni ha annunciato che Boni sar sostituito da un giovane: l8 maggio, al prossimo Consiglio.

Lombardia, Formigoni senza memoria


NON RICORDA DOVE FOSSE A CAPODANNO 2009 E CHI PAG. POI DICE: RESTO SINO AL 2015
di Elisabetta Reguitti Roma

R oberto Formigoni non ricorda dove ha festeggiato il Capodanno 2009. Non lo rammenta e soprattutto non ha ancora avuto il tempo: Per consultare le mie carte. Parigi? Chi se ne ricorda Sono gi trascorsi alcuni giorni dalla pubblicazione dei verbali con le dichiarazioni di Giancarlo Grenci (il fiduciario svizzero di Pierangelo Dacc indagato per associazione a delinquere) in cui vengono mostrati estratti conto dai quali risulta pagato un volo a nome di Roberto/Formigoni, partenza 27 dicembre da Milano Malpensa a

Parigi Charles De Gaulle, costo 4.080,80 euro per lui e per altre persone per un totale di 8 mila euro. Tutto ruota attorno allinchiesta sulla Fondazione Maugeri di Pavia (colosso privato della sanit) che venerd ha condotto allarresto di sei persone, tra cui, il ciellino Dacc amico, per l appunto, del presidente di regione Lombardia. La versione di Formigoni andata in onda ieri su Corriere.it durante la quale il governatore dice di non sapere nulla testualmente: Se fosse vero che il primo gennaio 2009 fossi stato a Parigi avr conguagliato e pareggiato il conto. Se qualcuno ha pagato il biglietto dellaereo sul quale ho viaggiato. Io avr pagato cene, escursioni o souvenir.

Nicole Minetti? Chiedete a Don Verz Spiega Formigoni: Il partito me la indic per il listino bloccato come igienista dentale con una laurea breve, credo. Io sapevo che la trasmissione Colorado Caf non era il massimo della cultura. Ma mi avevano detto che lavorava per mantenersi agli studi. Chiamai don Verz che mi garant che era una ragazza acqua e sapone. Inchiesta Maugeri e San Raffaele Come Regione io sono acquirente di servizi sanitari. A proposito della Maugeri e del San Raffaele devo solo badare alla qualit delle prestazioni sanitarie e alla congruit del prezzo corrisposto. I giornalisti in studio, chiedono se non sia stato dato

troppo denaro ai due enti (secondo le indagini oltre 80 milioni di euro dei 176 che la Lombardia assegna negli ultimi tre anni alla sanit privata) a fronte di scarsi controlli. E dei problemi finanziari del San Raffaele, che poi fallito? Non sono di mia responsabilit o competenza che spettano al ministero e alla prefettura. Sostiene che la fondazione Maugeri si sarebbe peraltro rifiutata di mostrare i bilanci che al contrario, avrebbe dovuto controllare la prefettura. Massimo Mucchetti punta al sodo: E voi avete chiesto alla prefettura?. Il presidente risponde: Per la prefettura era tutto corretto. Infine: Sono limpido come lacqua di fonte. In serata la definitiva rassicurazione che la sua maggioranza, al Pirellone, compatta e durer fino al 2015.

Mercoled 18 aprile 2012

Senato: Bodega segue la vice-presidente e va nel Misto

rimi scosse di terremoto nella Lega. Prime ripercussioni della vicenda Rosi Mauro: nella stessa giornata in cui il gruppo ha ratificato allunanimit(recita il comunicato della Lega) la decisione del consiglio federale, di espellerla, lesponente leghista stata iscritta dufficio al gruppo misto. Un

VITA SMERALDA
passaggio atteso quello avvenuto ieri a Palazzo Madama al quale per seguita anche unaltra uscita dal partito. Il senatore di Lecco Lorenzo Bodega ha infatti deciso di lasciare il gruppo, di cui era vicepresidente, per iscriversi al Misto. La decisione arrivata dopo una riunione molto movimentata allinterno dello stesso gruppo Lega al Senato e durante la quale sono emerse divergenze di opinione con la linea federale sullattuale posizione dellonorevole Mauro; che in ogni caso non sembra intenzionata a lasciare la sua carica di vicepresidente di Palazzo Madama. La decisione di Bodega potrebbe non rimanere isolata.

Voto di povert e ville milionarie


LE PROPRIET SARDE DI DACC VENDUTE OFF-SHORE
di Vittorio Malagutti Milano

na villa da favola, un gioiello da tre milioni di euro a due passi da Cala di Volpe, dal prestigioso Pevero golf club e dal mare blu della Costa Smeralda. questa la villa sarda dei ciellini, la reggia da 300 metri quadri venduta da Piero Dacc il 28 ottobre del 2011. Un affare concluso al fotofinish, giusto pochi giorni prima che lo stesso Dacc finisse in carcere con laccusa di aver maneggiato i fondi neri dellospedale San Raffaele. Il compratore si chiama Alberto Perego ed un amico fraterno di Roberto Formigoni. Anche Perego come il governatore fa parte dei Memores Domini, il corpo scelto dei ciellini che si impegnano a vivere secondo i precetti evangelici di povert castit e obbedienza. A sei mesi di distanza, quellaffare in Costa Smeralda finito nel gran calderone delle indagini della procura di Milano su Dacc e sul suo socio Antonio Simone. Ma non solo lidentit dellacquirente, e la data sospetta della compravendita, a incuriosire gli investigatori. Il fatto che quella villa sarda racconta una storia piuttosto curiosa. Limes, la societ di Dacc, amministrata dalla figlia Erika, ha completato la costruzione nellottobre del 2006. Per cinque anni per non si sarebbe fatto vivo neppure un acquirente. Gli altri due immobili del lotto, anche questi dimore da vip, sono stati piazzati entro il 2007. Per il terzo invece il compra-

tore arrivato soltanto nellottobre del 2011. Per oltre quattro anni, secondo quanto il Fatto Quotidiano ha potuto ricostruire, la Limes di Dacc non ha ricavato un solo euro dallaffitto della sua propriet. Il primo e unico contratto registrato risale ad agosto del 2011. E anche in questo caso come controparte compare Perego, che per godersi un mese di Costa Smeralda avrebbe sborsato 20 mila euro.
STRANA SITUAZIONE. Strana davvero. C una societ che ha investito milioni di euro per costruire un immobile da cui non ricava nulla. Peggio, deve pagarci una montagna di tasse. Gli investigatori, per, nei giorni scorsi hanno raccolto le dichiarazioni di Simone, il socio di lunga data di Dacc, arrestato venerd 13 aprile per i fondi neri della Fondazione Maugeri. Perego racconta a verbale Simone passa lunghi periodi in Sardegna dove ha acquistato unabitazione che gli ha venduto Dacc. Solo che la compravendita molto recente, risale

a ottobre. A che titolo, allora, se sono veri i racconti di Simone, il futuro acquirente Perego trascorreva lunghi periodi in quella villa? Agli atti c solo il contratto daffitto per agosto 2011. Nientaltro. Unipotesi potrebbe essere che Dacc cedesse di tanto in tanto agli amici pi cari la casa in Costa Smeralda. Vengono in mente le vacanze di gruppo citate e rivendicate da Formigoni giusto un paio di giorni fa per spiegare i suoi biglietti aerei pagati da Dacc. Vacanze a cui partecipava anche lamico Perego. Per questo, adesso gli investigatori intendono verficare chi abbia trascorso periodi di vacanza nella villa intestata alla Limes. E se tra questi ci fosse anche Formigoni. Solo ipotesi, congetture, che ancora devono trovare riscontri. Daltra parte sembra improbabile che Dacc non abbia in qualche modo sfruttato quellimmobile su cui aveva investito milioni di euro. BEN DIVERSA appare la storia delle altre ville del lotto. entrambe, come detto, sono state cedute tra il 2006 e il 2007, anche se difficile, per non dire impossibile capire con precisione chi siano gli acquirenti. Gi, perch anche questi affari sono finiti off shore. Per Dacc e soci non sarebbe un gran novit. Le indagini hanno ricostruito, con tanto di documentazione contabile, che lamico di Formigoni poteva contare su una rete di societ nei paradisi fiscali per gestire il flusso dei fondi neri. Ma torniamo in Costa Smeralda. Dove scopriamo che nel 2006 la Limes di Dacc ha ceduto la prima delle sue tre ville alla societ lussemburghese Lavica development. Prezzo dellaffare: 5,7 milioni. Chi c dietro Lavica? Mistero. Al momento di chiudere il rogito, come procuratore degli acquirenti si present tal Mauro Cavadini, dipendente di un grande studio notarile di Lugano. Tutto off shore, ancora una volta. La seconda operazione risulta invece conclusa alcuni mesi dopo, nel 2007. La villa ancora da completare e passa di mano per soli (si fa per dire) 1,4 milioni. Lacquirente, questa volta, una societ italiana con sede a Cagliari, la Chrimar srl. A sua volta, la Chrimar fa capo a una scatola lussemburghese, la Socaem. Insomma, siamo daccapo. La reale identit del compratore resta misteriosa. Poi arriva Perego, che ci mette la faccia. Fa un mutuo da 1,5 milioni e acquista la terza villa del lotto. Giusto in tempo. Ancora pochi giorni e il sistema Formigoni comincer a vacillare.

Lultima fu acquistata da Alberto Perego pochi giorni prima dellarresto del faccendiere

Corruzione, il governo (forse) aumenta le pene


LA SEVERINO PRESENTA LEMENDAMENTO AL DDL: CI SONO IL TRAFFICO DI INFLUENZE E LA CORRUZIONE TRA PRIVATI
di Eduardo Di Blasi

osa hanno in comune il ddl C di legge sullusoe delle interanticorruzione le due bozze cettazioni e sulla responsabilit civile dei magistrati? Apparentemente nulla, ma sono i tre temi sui quali il ministro della Giustizia Paola Severino da settimane va confrontandosi con i rappresentanti dei tre raggruppamenti politici che sostengono lesecutivo: Pdl, Pd e Terzo Polo. Ieri mattina, dopo un altro incontro di unora tra la Guardasigilli e gli esponenti politici, emersa la volont di far viaggiare cronologicamente insieme i tre provvedimenti, lasciando poi alle aule parlamentari la possibilit di emendare, rallentare o velocizzare liter di

approvazione delluno o dellaltro provvedimento. Come da impegni presi nelle scorse settimane, il governo ha dunque presentato alle commissioni Giustizia e Affari Costituzionali della Camera il proprio emendamento al ddl anticorruzione. Emendamento che inasprisce le pene per alcune fattispecie di reato. . La prima modifica riguarda larticolo 314 del codice penale, quello sul peculato. La norma dice: Il pubblico ufficiale o lincaricato di un pubblico servizio, che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilit di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria, punito con la reclusione da tre a dieci anni. Se passa la norma si rischia il carcere da quattro a dieci anni.

Larticolo 317 sulla concussione, recita: Il pubblico ufficiale o lincaricato di un pubblico servizio, che, abusando della sua qualit o dei suoi poteri, costringe o induce taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o ad un terzo, denaro od altra utilit, punito con la reclusione da quattro a dodici anni. Anche qui la pena minima aumentata a sei anni. La massima resta a dodici. La maggiore modifica riguarda larticolo 318, la corruzione per un atto dufficio. Il pubblico ufficiale, che, per compiere un atto del suo ufficio, riceve, per s o per un terzo, in denaro o altra utilit, una retribuzione che non gli dovuta, o ne accetta la promessa, punito con la reclusione da sei mesi a tre anni. La pena prevista, in questo caso, sale da un minimo di uno a un massimo di cinque

Guardasigilli Paola Severino


anni. Non un dettaglio perch se la punibilit arriva ai 5 anni, lindagato pu essere intercettato. Sale anche la punibilit per latto contrario ai doveri dufficio, art. 319. Invece che da 2 a 5 anni di carcere, se ne rischiano da 3 a 7. La corruzione in atti giudiziari (319-ter) punita con una maggiore carcerazione. In pi entrambe le

fattispecie si portano dietro linterdizione dai pubblici uffici (prima previste solo per il peculato e la concussione). Con il nuovo 319-quater, linduzione indebita a dare o promettere utilit si punisce con pene da 3 a 8 anni il pubblico ufficiale che induce taluno a dare o promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altre utilit. E si inseriscono anche il traffico di influenze illecite (art. 346 bis) e - nel codice civile - la corruzione tra privati. Nulla previsto sulle due leggi ad personam tra le pi nocive al sistema della giustizia: la ex Cirielli che accorcia i tempi di prescrizione e il falso in bilancio. Sul secondo tema il ministro dice che non si tirer indietro. E il Parlamento?

pagina 6

Mercoled 18 aprile 2012

La stampa brasialiana ride di Berlusconi per la maschera da Ronny

a stampa carioca scatenata sull'affaire Berlusconi-Ronaldinho, rivela il sito Dagospia. La prima pagina di Mais titola: L'uomo pi potente d'Italia faceva mascherare una stripper da Ronaldinho prima di assaggiarle la polpetta. E un fumetto pubblicato a tutta pagina da Extra torna anche lui sulla vicenda con toni

ITALIANI NEL MONDO


decisamente piccanti. Tutto nasce dalla rivelazione secondo cui lex premier, durante i suoi festini, ha fatto mascherare una delle Olgettine da Ronaldinho. In precedenza era gi uscito la passione di Berlusconi per gli abiti da poliziotta e da infermiera. Quella del calciatore una novit.

LE BELLE CARRIERE DEI TRE SODALI DI VALTER LAVITOLA


Vigo, Curcio e Ioannucci: persone chiave del faccendiere con Panama
di Alessandro Ferrucci

Una scaletta doro Al centro lallora premier Berlusconi con Lavitola e Vigo a Panama; a destra la Ioannucci; in alto la pagina del 25 marzo del Fatto dedicata a Vigo
che Capriotti chiamasse un tale Valter Lavitola (in quell'occasione mi fu fatto per la prima volta il suo nome), e ci sia perch il predetto era legalissimo al premier Berlusconi, che lo aveva delegato a seguire le procedure di esecuzione del Memorandum Italia-Panama, sia, soprattutto, al Vigo chi avesse preannunciato la nostra chiamata a Lavitola, e lui mi rispose che era stato Paolo Berlusconi. Ci che mi colp dell'accaduto che nella circostanza, Vigo, contrariamente ai suoi modi generalmente garbati, si rivolse a me in termini duri e perentori, lasciando intendere che da tale telefonata dipendeva addirittura anche solo la possibilit di essere materialmente ricevuti dal ministro. Precisa che Vigo mi disse al proposito di aver ricevuto, quella mattina, una telefonata di Paolo Berlusconi il quale gli aveva esplicitamente chiesto di invitarci a chiamare Valter. E quindi: Vigo e Lavitola avevano rapporti pi che amichevoli, anzi ritengo che lAmbasciatore fosse addirittura assoggettato a Lavitola forse perch vicino al Premier. MA DA DOVE nasce il rapporto cos confidenziale tra Lavitola e Martinelli? Anche dai viaggi del presidente panamense in Italia. Vacanze, quindi. Pagate dallex editore de lAvanti! e gestite con laiuto di Maria Claudia Ioannucci. lagosto del 2011. Lavitola riesce in un colpaccio: porta Martinelli a Villa Certosa, e subito dopo lo stesso faccendiere chiama Berlusconi: Cera lui spiega Lavitola, riferendosi al presidente panamense il mini-

Antonio Massari
no il braccio destro del ministro degli Esteri, Giulio Terzi di SantAgata. Un altro lambasciatore a Panama, sereno, felice e gaudente per gli attuali 25 gradi al-

lombra. La terza, gi senatrice del Pdl, si guadagnata uno splendido (e blindato) posto nel cda di Poste. Sono Placido Vigo, Giancarlo Maria Curcio e Maria Claudia Ioannucci. Tutti e tre sono uniti da due caratteristiche: la bella carriera e un rapporto stretto e assoggettato a

Valter Lavitola. Di Valterino sono confidenti, complici, pronti nellinformarlo, coinvolgerlo. Riportargli fatti, a volte eseguire i suoi ordini. Coinvolgerlo negli affari panamensi.
COS MAURO Velocci, presidente del consorzio di imprese italiane che avrebbero pagato tangenti per costruire delle carceri a Panama, definito teste-chiave dell'inchiesta, spiega ai pm napoletani: LAmbasciatore Curcio era totalmente sottomesso a Lavitola e in pi di unoccasione prima di intraprendere le proprie iniziative il diplomatico ha chiesto a Lavitola il suo consenso. Stessa sorte per il suo predecessore, Placido Vigo. Lattuale Segreterio Particolare del Ministro degli Esteri dimostrava il suo piglio rispetto ai numerosi affari che le industrie italiane avevano nello stato dello Stretto. In particolare quello sulle carceri. Sempre Velocci ricostruisce il suo viaggio a Panama. Lo stupore per certe pratiche. Certi rapporti. Atteggiamenti. E ricostruisce la prima volta che ha intuito il ruolo di Valterino: Nel corso del tragitto (in macchina), repentinamente e senza mezzi termini, Vigo mi disse brutalmente che per arrivare alla firma del contratto in tempi brevi era indispensabile

TRAPASSO

di al. fer.

Il senatore viaggia sul bus dei ladri

on tempo di scherzare. C la crisi, i piccioli scarseggiano. I pm molestano. La gente vuole giustizia. I giornali fanno i conti in tasca, anzi in bocca, e contestano anche uno spaghettino (e diciamo -ino) al caviale. Momentaccio. Per questo siamo qui per avvertire il senatore, ex tesoriere della Margherita, Luigi Lusi: non prenda quellautobus! Lo abbiamo incontrato a Roma sul 64, la linea che tocca San Pietro, una delle pi infestate da borseggiatori e affini. Basta un attimo, un secondo, e zac il portafogli perso. Un altro zac e la ventiquattrore violata. Rizac e lorologio scomparso. Lusi, poi, era distratto dal suo Ipad, concentrato sulle ultime di giornata. Insomma, senatore, visti i suoi molteplici guai, eviti quella linea. piena di gentaccia, di ladri. Non si confonda con loro.

Il primo ambasciatore, nello Stretto il secondo il braccio destro di Terzi, laltra nel cda di Poste
perch lo stesso Lavitola era altrettanto amico e pi che mai legato al Presidente di Panama, Martinelli. Ai dubbi e alle incertezze di Velocci, si oppone la consapevolezza del diplomatico: Il Vigo continu ad insistere, sottolineando come Lavitola, in realt, aspettava questa telefonata e che la stessa doveva essere fatta prima del nostro arrivo al Ministero. A quel punto io chiesi

stro dei lavori pubblici, il presidente della banca centrale, un amico loro e la Ioannucci che gli ha fatto da Cicerone in Sardegna. La Ioannucci nel frattempo, ne approfitta per chiudere un progetto: il Memorandum d'intesa, tra Panama e Poste, per la modernizzazione del sistema postale panamense. Accordo stretto il 21 agosto e poi pubblicizzato, in una domenica da solleone, con un comunicato dell'ad di Poste, Massimo Sarmi. Lavitola dichiar la Ioannucci al Fatto, che per primo svel l'arrivo di Martinelli in Sardegna non ebbe alcun ruolo nella stipula del memorandum. Resta il ruolo affidatole da Valterino, emerso dagli atti, che le chiede di far scattare qualche foto a Martinelli dentro la tenuta, in modo da mandarle poi alla stampa panamense. Questione di rapporti. Di pubblicit. Di potere. Di soldi. Di amicizie. L dove batte il valore aggiunto di Valterino.

B. e la fuga di notizie che ha fatto scappare V alterino


UNINTERCETTAZIONE FAREBBE PENSARE CHE DIECI GIORNI PRIMA DEGLI ARRESTI QUALCUNO ABBIA AVVISATO LEX PREMIER E LAVITOLA
di Marco Lillo

le T raoggitantedidomande che i magistrati Napoli porranno pomeriggio durante linterrogatorio di garanzia a Valter Lavitola le pi intriganti potrebbero riguardare la fuga di notizie che ha permesso allimprenditore di sfuggire per 8 mesi alla cattura. Unintercettazione farebbe pensare infatti che qualche giorno prima che divenisse di pubblico dominio la notizia dellindagine, e ben dieci giorni prima degli arresti, un uccellino avrebbe avvisato Silvio Berlusconi e Valter Lavitola di quanto bolliva nel pentolone dei pm Woodcok, Piscitelli e Curcio. Non sono scappato per sfuggire al mandato di cattura, aveva sempre dichiarato Valter Lavitola, sostenendo che si trovava per caso in Bulgaria per una missione commerciale insieme a imprenditori della grande distribuzione. Ora unintercettazione telefonica

della sua stessa voce lo smentisce. Lavitola era allestero perch sapeva. Non solo. Anche Silvio Berlusconi, come lui, aveva avuto la notizia in anticipo prima che Panorama la pubblicasse da qualcuno bene informato.
LINTERCETTAZIONE riportata a pagina 154 dellordinanza di arresto del Gip Dario Gallo contro Lavitola e compagni eseguita luned scorso. Siamo nella notte tra il 28 e il 29 agosto del 2011, a mezzanotte e 44 minuti Valter parla al telefono con Annarita Vassalli, 44 anni, direttore commerciale della Corimec, una societ che voleva subentrare ai partner iniziali del progetto delle carceri modulari da costruire a Panama. Lavitola non ancora latitante: il primo ordine di arresto contro di lui e contro Gianpaolo Tarantini per estorsione ai danni di Silvio Berlusconi (accusa mutata poi in induzione alla testimonianza reticente) infatti sar

eseguito tre giorni dopo, il primo settembre, e solo per Gianpi. Gi dal 24 agosto Panorama, settimanale della Mondadori, azienda controllata dalla famiglia Berlusconi, aveva pubblicato unanticipazione succosa dellindagine napoletana contro leditore de lAvanti! e il compagno barese delle scorribande notturne del Cavaliere. Lavitola quando parla con Annarita Vassalli (che nulla ha a che fare con le sue inchieste) non ancora latitante ma sa gi cosa bolle in pentola. A un certo punto il discorso scivola dalle carceri a Panama ai rapporti tesi con Gianni Letta. Lavitola, per giustificare la sua scelta di non figurare nellaffare panamense, descrive alla Vassalli lo stato pessimo dei suoi rapporti con lallora sottosegretario alla presidenza del consiglio. Poi aggiunge che Letta avrebbe fatto un passo falso e in questo contesto spiega che la fuga di notizie su Panorama (probabilmente suggerita,

secondo Valterino, dal sottosegretario per danneggiarlo) avrebbe avuto una conseguenza imprevista ai danni di Silvio Berlusconi. Quella fuga di notizie, secondo Valter Lavitola, avrebbe scoperto il gioco. E ora tutti si sarebbero accorti che lex premier e Lavitola sapevano da giorni dellimminente arresto. Ecco cosa dice Lavitola ad Annarita Vassalli, due giorni prima di essere raggiunto mentre allestero da unordinanza

di arresto: Siccome Letta ha fatto un passo falso micidiale, ha messo nei guai Berlusconi impropriamente, tu ti rendi conto da sola no? Che se ti pubblica su Panorama una cosa del genere vuoi dire che io e Berlusconi lo sapevamo da tre quattro giorni prima, tanto che non un caso che io non ci stavo quando uscita sta cosa. Lavitola sta dicendo che lui e Silvio Berlusconi sapevano quan-

to poi sar pubblicato da Panorama il 24 agosto gi 3-4 giorni prima, cio dal 20-21 agosto: i giorni in cui il presidente Ricardo Martinelli si trovava in Sardegna a villa Certosa mentre Berlusconi e Lavitola pur essendo in due localit diverse si sentivano telefonicamente per organizzare il tour dei governanti panamensi in Costa Smeralda. POCO DOPO quel tour sardo, Lavitola prende il volo e al telefono dice allamica, convinto di non essere intercettato: Non un caso che io non ci stavo quando uscita la cosa cio la notizia. Chi ha informato Valter e Silvio? E cosa centra Gianni Letta, allepoca sottosegretario con delega ai servizi segreti? A queste due domande potrebbe rispondere Lavitola oggi. Ma anche Silvio Berlusconi. E se Valter potrebbe avvalersi della facolt di non rispondere in quanto indagato, il Cavaliere sarebbe costretto a dire la verit.

In una telefonata lex direttore de lAvanti! si preoccupa per le imminenti rivelazioni di Panorama

Mercoled 18 aprile 2012

pagina 7

Prodi contro la legge elettorale della maggioranza

FIUMI DI DENARO
italiani scelsero il sistema maggioritario. "L'ondata degli scandali ha fatto scomparire dalle prime pagine dei giornali il problema della riforma elettorale - premette Prodi - ma prima che esso ritorni e il dibattito entri in una fase operativa, opportuno fare alcune telegrafiche osservazioni sui principi generali a cui una utile legge si deve attenere. Anche se nelle bozze presentate la confusione regna ancora sovrana continua Prodi - l'accordo tra i partiti sembra prevedere un sostanziale ritorno al proporzionale, con alcune variazioni marginali sul tema (quale ad esempio una indefinita soglia di sbarramento di cui non stata nemmeno precisata l'altezza). L'indicazione del premier una delle altre proposte che non servir a nulla perch, inserita nel sistema proporzionale, non pu servire a nulla.

a bozza di riforma della legge elettorale su cui i principali partiti hanno raggiunto un'intesa di principio "era prevedibile, perch la loro forza viene protetta" e fa ritornare "la prospettiva dell' ingovernabilit della Prima Repubblica. Lo scrive sul suo sito internet, l'ex presidente del Consiglio, Romano Prodi ricordando l'esito del referendum del 18 aprile del 1993 con cui gli

IL GIOCO DELLOCA: N TRASPARENZA, N TAGLI


Nessun iter lampo per il ddl di ABC La Lega raccoglie 74 firme per bloccarlo
di Wanda Marra

Campagne e Debiti e propaganda super affitti

n passo avanti, uno indietro, e si riparte dal via: nessun iter lampo per la legge sulla trasparenza dei bilanci nei partiti. La Camera d il via alla legislativa (ovvero il voto in Commissione, senza passare dallAula) chiesta da Fini su precisa indicazione dei firmatari della proposta di legge, (Alfano, Bersani e Casini in testa). Ma subito dopo alla presidenza arrivano le firme necessarie per bloccare tutto: ne servono 65, un decimo dei componenti dellAssemblea, ma la Lega ne consegna 74.

(FOTO LAPRESSE)

E COS, con buona pace delle promesse da marinaio (Rinvieremo la tranche dei rimborsi elettorali di luglio, dicevano ABC, senza per scriverlo da nessuna parte), degli annunci (Vogliamo la legislativa per fare pi in fretta. Ma presenteremo degli emendamenti, a partire dal taglio dei rimborsi, assicurava Di Pietro), dei s con distinguo (Votiamo per la legislativa, se ci sar la diretta televisiva, decidevano i Radicali), alla fine quello che resta una proposta che parla solo e unicamente di trasparenza e non di tagli ai rimborsi e che dovr affrontare il normale iter parlamentare. Con un risultato immediato, come spiega Roberto Rao, braccio destro di Casini a Montecitorio: Bloccare ogni ipotesi di taglio, che pure ammette - era remota. E dunque, il rinvio dei 180 milioni della rata di rimborsi di luglio con questo dilatamento dei tempi con ogni probabilit esce non

solo dalle intenzioni (dove in realt non era mai stato), ma pure dallagenda. Daltra parte, mentre il Pd prefigura momentanei congelamenti e lUdc ammette linconsistenza dellipotesi viene allo scoperto pure il Pdl. Con il vicepresidente alla Camera, Bianconi: Non esiste ad aprile, con voci di spesa nel bilancio gi evase, chiedere ai partiti di rinunciare alla quarta tranche dei rimborsi elettorali. Basta uno sguardo ai bilanci per capire perch. Nel bilancio 2010

il Pdl denuncia un disavanzo di 5,9 milioni di euro, nonostante i 32,7 milioni di rimborsi elettorali ricevuti nellanno. TRA CAMPAGNE elettorali, affitti miliardari pagati a FI per la sede centrale, oltre a pi di 5 milioni di fideiussioni, pure il Pdl in bolletta. Tra laltro nel rendiconto che il partito per legge deve presentare praticamente impossibile farsi unidea dettagliata di come vengano effettivamente spesi i soldi. Ma si trova qualche gustoso particolare. Anche il Pdl chiede ai suoi eletti, a seconda del grado, un contributo volontario (1.000 euro per i parlamentari). Peccato che non sia proprio facile ottenerlo, come si legge nel rendiconto: A quanti di coloro che hanno assolto il proprio dovere verso lerario interno va rivolto un profondo ringraziamento agli altri unesortazione a provvedere per la sussistenza ed il mantenimento del partito sul territorio. Il 28 per cento sono in arretrato, il 24 per cento non lhanno mai versato.

Rao (Udc): lunico effetto sicuro che non ci sar nessun rinvio della rata di luglio

Pure lUdc non se la passa bene: il disavanzo per il 2010 di 3,2 milioni di euro a fronte di 11,8 milioni di rimborsi. Anche qui, 6,6 milioni di euro sono indicati come spese per le campagne elettorali: Lanno 2010 stato denso di manifestazioni, incontri e convegni tra i quali si elencano i pi significativi. Seguono solo 3 voci, tra cui un incontro dedicato a La crisi dal punto di vista delle donne. E quei 12 milioni e rotti di oneri per servizi? Spiegano dal partito che si tratta di tutte le spese dellanno, e che il grosso costituito da quelle elettorali, per manifestazioni, feste e iniziative varie. Anche qui, nessun dato nel dettaglio: la legge, appunto, non lo richiede. Al momento, dunque, stata bloccata pure la trasparenza allacqua di rose voluta da ABC. La Lega con Dozzo (che peraltro ha gi annunciato - come lIdv - la rinuncia alla rata di luglio) spiega: Vogliamo un dibattito vero, in Aula. Abbiamo detto di no alla legislativa per questo. Ma per una legge che non fa comodo a nessuno, il gioco degli alibi incrociati anche troppo facile. Migliavacca del Pd a dire quello che in molti pensano: Evidentemente il Carroccio ha paura dei controlli. Difficile dargli torto, visto che dallAutorit prevista dal ddl in questione dovrebbero essere controllati anche i bilanci correnti. Con la Lega contro la legislativa hanno firmato anche alcuni deputati di Grande Sud, di Popolo e Territorio e di Liberali per lItalia. E una nutrita pattuglia Pdl: Bertolini, Armosino, Crosetto, Castellani, Tortoli, Boccardo. Capeggiati da Stracquadanio, che arringa: Questa oligarchia.

11,8 milioni
RIMBORSI ELETTORALI

32,7 milioni
RIMBORSI ELETTORALI

3,2 milioni
DISAVANZO

5,9 milioni
DISAVANZO

6,6 milioni
SPESE PER CAMPAGNE ELETTORALI

8,3 milioni
AFFITTO DELLE SEDI NAZIONALI IN FAVORE DI FI

820mila
STIPENDI PER 9 IMPIEGATI, 1 DIRIGENTE, 9 COLLABORATORI

1, 5 milioni
AFFITTO DI SEDI LOCALI

31 milioni
SPESE DI CAMPAGNA ELETTORALE

12 milioni
ONERI PER SERVIZI

5 milioni
FIDEIUSSIONI ALLE BANCHE

1,1 milione
AFFITTI

Il rimborso ad personam: 1,2 milioni euro per Pallaro


I CONTRIBUTI DELLO STATO AI PARTITI SONO PREVISTI ANCHE PER LE CIRCOSCRIZIONI ALLESTERO
di Sandra Amurri

e Sara Nicoli
a non sa come L dipolitica logora chiquando si parusarla. Soprattutto la rimborsi elettorali. Che continuano a riservare sorprese anche dopo che stato alzato il velo su quanto i partiti politici hanno percepito dal '94 ad oggi. In questo fiume di denaro pubblico che sostiene la casta, c' per un affluente che fino ad oggi era rimasto nascosto; i rimborsi che sono arrivati nelle casse dei partiti (ma talvolta solo nelle tasche di qualcuno) grazie alle liste degli eletti nelle circoscrizioni estere. E Luigi Pallaro, ex senatore dell'Associazione Italiani in Sud America ha messo a segno un vero colpo da maestro. Non diventando ricco - visto che gi lo cospicuamente di suo - ma di certo aumentando il patrimonio.
LA LEGGE che istitu il voto per gli italiani all'estero, si ricorder, fu una vittoria personale di Mirko Tremaglia, all'epoca ministro per gli Italiani nel Mondo. Era la legislatura del 2001, correva il governo Berlusconi (terzo)

e ancora il Pdl non c'era, ma l'ex ra- lista riconducibile solo a lui, il rimborgazzo di Sal con una battaglia parla- so stato indubbiamente suo e solo mentare che port alla modifica degli suo. Se poi lo abbia equamente ripararticoli 48 (istituzione della circoscri- tito con chi lo ha aiutato, questo un zione Estero), 56 e 57 (numero dei de- affare privato. Quel che certo che, putati e senatori eletti dai cittadini ita- come cita la Gazzetta ufficiale del 12 liani all'estero) della Costituzione, ar- dicembre 2006 (numero 288), l'eleriv ad ampliare in modo consistente zione al Senato ha fruttato a Pallaro il bacino elettorale della coalizione di ben 64.347 mila euro l'anno, da molcentrodestra. O, almeno, cos si pen- tiplicare ovviamente per i cinque ansava. Peccato che poi i risultati furono ni di legislatura per un totale di tutti a favore del centrosinistra, tanto 321.735 mila euro. Da notare che la che gli eletti nella circoscrizione este- stessa lista, con una minima differenro risultarono determinanti per la vit- za di dizione (Associazione italiani toria di Prodi. E tra questi c'era anche Luigi Pallaro, con la sua lista. Ad un certo punto, per, Pallaro cambi idea e rimase equidistante fino alla fine (rapida) della legislatura (un anno e pochi mesi). Ma tanto, quello che voleva l'ex senatore italo argentino era gi finito ampiamente nelle sue tasche; i rimborsi elettorali, appunto. Essendo la sua Luigi Pallaro (F A )
OTO NSA

La lista del senatore italo-argentino era riconducibile allAssociazione di italiani in America

Sud America) fu presentata anche alla Camera, sempre nel 2006. E pur non avendo portato a casa alcun eletto, benefici lo stesso dei rimborsi per 63.766 mila euro (come da gazzetta ufficiale del 31 ottobre 2006, numero 254). Anche in questo caso, il denaro da moltiplicare per i cinque anni della legislatura. Il movimento di Pallaro, dunque, ha intascato 640.565 mila euro di rimborsi per un solo anno e mezzo di legislatura. Ma non finita qui. Consapevole che il gioco valeva la candela, il senatore Pallaro si ripresentato anche alle elezioni del 2008, ma in questo caso non ha avuto la stessa buona sorte della precedente esordio. La sua lista non ha eletto nessuno, per (e qui viene il bello) ha superato l'1% dei voti. E per questo ha avuto comunque diritto ai rimborsi, pi o meno pari a quelli ottenuti nella precedente legislatura in quanto previsto il

rimborso di 1 euro per ogni avente diritto al voto, (nel caso il calcolo fatto sulla base degli aventi diritto nella Circoscrizione Esteri). Insomma, senza aver mosso (quasi) un muscolo, alla fine nelle tasche dell'Associazione Italiani Sud America (di Pallaro, quindi) finito pi di un milione e 200 mila euro. IL CASO Pallaro, comunque, non pu essere considerato un'estremizzazione del sistema della legge sui rimborsi ai partiti. Perch malgrado le Camere siano intervenute, cancellando i rimborsi per i partiti che non hanno eletto nessuno (ma a partire dalla prossima legislatura, naturalmente), nessuno ha pensato di riaprire la questione della circoscrizione Esteri che, com' noto, aveva gi creato polemiche anche in seguito alla vicenda del senatore Nicola di Girolamo, ma in quel caso non per via dei rimborsi. Se nulla cambier, dunque, nel 2013 si potr assistere ad un novello Pallaro pronto a candidarsi con una lista propria per tentare l'elezione nei palazzi. E gonfiare di parecchio il portafoglio..

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Mercoled 18 aprile 2012

ECONOMIA

MEDICI, PENSIONI INQUINATE DAI FONDI TOSSICI


Buco da 500 milioni allEnte di previdenza: indagati i vertici
di Valeria Pacelli

La protesta dei camici bianchi a Roma

VENDESI SCHIAVIZZANDO A MONTI


Vendesi specializzando o schiavizzando, per informazioni rivolgersi a Monti. uno degli slogan dei camici bianchi, che hanno protestato davanti a Montecitorio. I medici non abbassano la guardia dopo lo stop alla tassa sulle borse di studio. Gli occhi sono puntati sulla delega fiscale. Temono che il problema sia stato rinviato. (FOTO EMBLEMA)

na perdita di circa 500milioni di euro e una serie di vendite immobiliari sospette. la gestione dellEnpam, l'Ente nazionale di previdenza e assistenza dei medici, che si occupa delle pensioni dei camici bianchi del nostro Paese, che finita sotto inchiesta della procura di Roma. Unindagine aperta in seguito ad un esposto presentato un anno fa da attuali ed ex membri del cda di Enpam, nonch dai presidenti degli Ordini dei medici di alcune citt, che chiedevano di fare luce sulla trasparenza della gestione del patrimonio dell'istituto.

te Finance. Ma anche il professore che assegn la tesi di laurea a Sara Tommasi, una delle donne del circolo berlusconiano. INTANTO IERI sono state effettuate 47 perquisizioni dalla GdF in tutta Italia. Secondo l'accusa i quattro avrebbero omesso di segnalare ai componenti del cda della fondazione caratteristiche relative alle note strutturate acquistate dalla fondazione ed anzi assicurando loro il rispetto dei criteri di investimento stabiliti dal consiglio di amministrazione della fondazione medesima in ossequio a quanto stabilito dallo statuto dell'ente e alle prescrizioni impartite dagli organi di vigilanza e controllo. In tal modo, gli investimenti compiuti con i fondi dell'Ente attraverso titoli finanziari di tipo derivato, avrebbero generato perdite potenziali di circa 500 milioni di euro. Si tratta di investimenti che prevedono un alto tasso di rischio, compiuti per un ammontare di quasi 3 miliardi di euro, pari circa ad un terzo dell'intero patrimonio della Fondazione. Sulla vicenda Parodi dichiara: Nulla da nascondere, nulla di cui vergo-

ALLA FINE i pm romani Corrado Fasanelli e Nello Rossi, in coordinazione con il nucleo valutario della Gdf, hanno indagato e hanno contestato il reato di truffa aggravata dal rilevante danno economico e dallabuso delle relazioni dufficio con lEnte. Quattro le iscrizioni nel registro degli indagati. Si tratta di Eolo Parodi, ex democristiano poi passato a Forza Italia nel 94, deputato al parlamento italiano dal 2001 al 2006 e da ventanni presidente dellEnte. Con lui sono stati indagati anche Leonardo Zongoli (direttore generale con delega alle attivit finanziarie fino al 2005 e poi consulente fino al 2007), Roberto Roseti (ex responsabile del servizio gestione investimenti finanziari) e Maurizio Dallocchio (ex consigliere esperto dell'Ente). Dallocchio ad oggi professore ordinario dellUniversit la Bocconi, dopo esser stato direttore della SDA Bocconi e Coordinatore del Master in Corpora-

gnarsi.Ma al vaglio degli inquirenti ci sono finite anche alcune compravendite immobiliari, definite sospette e che sono state attuate attraverso il fondo Ippocrate (gestito dalla First Atlantic Real Estate oggi Idea Fimit spa), interamente partecipato dall'Enpam, per poi concludersi con esito negativo per la Fondazione, stante la realizzazione di ingenti plusvalenze, apparentemente ingiustificate. Da ci sarebbe stato aperto un secondo filone di indagine, dove si contesta il reato di truffa allo stato, ancora senza indagati. La prima vendita riguarda il cosiddetto Palazzo Rinascente (in piazza Duomo a Milano), comprato il 24 marzo 2011 per 472 milioni di euro da Prelios Spa che ha cos ottenuto una plusvalenza del 29,85% rispetto al precedente acquisito. POI CI SONO due immobili a Roma in zona Eur in via del Serafico 107. Il primo stato venduto il 31 marzo 2009 da Belgravia Invest spa al prezzo di 58 milioni, realizzando cos una plusvalenza del 29,85%. Il secondo venduto il 4 febbraio 2010 da Co.Edi.Mo. Srl al prezzo di circa 59milioni realizzando una plusvalenza del 62,61%. Queste ultime due societ tuttavia sono risultate collegate al cosiddetto Gruppo Pulcini che fa capo al noto costruttore Antonio Pulcini, finito al centro di molte indagini. Senza mai essere condannato. Certo lEnpam con un patrimonio di circa 11 miliardi, di cui sette di patrimonio finanziario e 4 immobiliare, non rischia il crack con questa perdita. Tuttavia figura tra le pi esposte alla crisi finanziaria degli ultimi anni.

FONSAI A rischio il salvataggio

Ligresti, i pm chiedono il fallimento delle holding


di Vittorio Malagutti

Truffa e abuso le accuse Operazioni spericolate anche sul Palazzo Rinascente di Milano

tribunale entro un mese. Nel frattempo per lattenzione rivolta alla partita in corso su Fondiaria, che proprio in na mazzata pesantissima si abbatte sulle re- questi giorni arrivata alle fasi decisive. Luned sidue speranze di salvezza del gruppo Ligre- sera Unipol ha presentato le proprie condizioni sti, compreso quello che una volta era il gioiello per arrivare alla fusione con la compagnia dei dellimpero, la compagnia di assicurazioni Fon- Ligresti da mesi in gravissima crisi finanziaria. duaria Sai. Ieri il sostituto procuratore di Milano Per domani sono convocati i consigli di ammiLuigi Orsi, ha chiesto il fallimento di Sinergia e nistrazione di Fondiaria e della controllata MiImco, due societ centrali nel castello finanzia- lano per valutare lofferta di Unipol, mentre verio del costruttore siciliano. Sinergia controlla il nerd dovrebbe arrivare il via libera definitivo di 20 per cento di Premafin, la holding quotata in Premafin. I Ligresti difficilmente potranno perBorsa a cui fa capo la quota di maggioranza di mettersi una di dare una risposta negativa. LofFondiaria. Imco invece unazienda immobi- ferta e tutto il piano di salvataggio, con la fuliare che possiede palazzi e sione a quattro tra Unipol, Preterreni in tutta Italia. Il provmafin, Fondiaria e Milano, vedimento della procura arrisembra studiato apposta per va dopo che per mesi i Ligresti salvaguardare le posizioni dei avevano cercato di arrivare a due principali creditori (Meun accordo con i creditori per diovbanca e Unicredit) e anevitare il fallimento di Imco e che per favorire luscita di sceSinergia. Una delle possibili na dei Ligresti con il minimo soluzioni sarebbe stata piano dei danni possibili. di risanamento ai sensi dellarAdesso per, con la discesa in ticolo 67 della legge fallimencampo della magistratura, lo tare, cio senza lintervento scenario gi molto complesso Salvatore Ligresti ( F A ) del tribunale. si arricchisce di una nuova inLaccordo per non arrivato, cognita. Secondo i Ligresti, cos come sfumata lipotesi che ieri sera hanno fatto filtradi ricorrere alla ristrutturaziore le proprie valutazioni, anne dei debiti sotto la sorveche leventuale fallimento delglianza dei giudici. Il pm Orsi le due finanziarie non dovrebha invece ritenuto che il defibe avere alcun impatto sul salcit patrimoniale di oltre 100 vataggio di Fondiaria. Il rimilioni delle due societ non schio, per, che le indagini potesse che portare al fallisi estendano anche alla gestiomento. Secondo il magistrato ne di Premafin e Fondiaria. E le due societ avrebbero bisoquestultima negli anni scorsi gno di almeno 50 milioni di liha comprato attivit per deciquidit per reggere fino al ne di milioni da Imco e Siner2014. La richiesta di fallimengia, su cui i pm ora potranno to dovrebbe essere discussa in indagare per bancarotta.
Milano
OTO NSA

La procura: deficit di 100 milioni nei conti di Inco e Sinergia, societ controllate dalla famiglia

Inps, il garante della trasparenza bocciato dai garanti


FRANCESCO VAR DEVE VIGILARE SULLA GESTIONE, MA LAUTHORITY SULLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE DICE CHE NON ADATTO
di Marco Palombi

storia, come spesso Q uesta paradossaleriesce adaccade in questo paese, essere insieme e paradigmatica. Il luogo dellazione lInps, il pi grande ente pubblico europeo, un posto in cui tra entrate e uscite si muovono allingrosso 600 miliardi allanno; i protagonisti sono il presidente Antonio Mastrapasqua, lex dirigente (oggi pensionato) Francesco Var e lUnione sindacale di base (Usb), che ha lottato, in questi anni, perch si affermasse nellente previdenziale un po di trasparenza gestionale.
VAR, 73ENNE, giusto due anni fa veniva nominato presidente dellOrganismo indipendente di valutazione (Oiv) dellInps, che dovrebbe controllare proprio la trasparenza e la correttezza degli atti dei dirigenti e dellazienda pi in generale. Il fatto che il nostro non ha i requisiti per quel posto che da allora gli vale allingrosso 5mila euro netti al mese. Quando fu nominato lo rilev pure la Civit la Commissione indipenden-

te per la valutazione, la trasparenza e lintegrit delle amministrazioni pubbliche in una lettera a Mastrapasqua in cui sottolineava come le norme vietino di nominare in quella posizione persone che abbiano superato la soglia dellet della pensione e che Var, come gli altri due membri peraltro, non avrebbe assicurato allOiv la necessaria multidisciplinariet delle competenze e delle esperienze professionali. La missiva portava la firma di Antonio Martone, ex magistrato, padre dellattuale sottosegretario Michel e allora a capo di Civit. Il presidente dellInps, e di decine di altre cose, non se ne diede per inteso: Var il meglio che possiamo trovare, rispose sostanzialmente, comunque tranquilli, la prossima volta rispetteremo le regole (in fase di rinnovo lIstituto

adotter puntualmente i criteri che la commissione ha fornito). Martone folgorato: se cos, va bene, nomina accettata nonostante le proteste dellUsb. Tutto a posto? Mica tanto. A inguaiare nuovamente il buon Var uninchiesta interna sul patrimonio immobiliare Inps avviata nel marzo 2011. DALLA RELAZIONE finale, infatti, risulta che la Direzione del patrimonio, allepoca guidata proprio da Francesco Var, gest in modo quanto meno inadeguato i palazzi della fu Inpdai, ereditati dallInps nel 2002 insieme al contratto di gestione con tre grandi imprese private: Pirelli RE, Romeo Gestioni Spa e Sovigest. Quellaccordo doveva durare due anni e poteva essere rinnovato annualmente per massimo altri tre: invece i tre privati a forza di

Mastrapasqua sceglie un dirigente che ha gestito la vendita degli immobili con risultati criticati

rinnovi sono praticamente ancora l (dal 2005, peraltro, contro una legge europea sullobbligo di gara), per di pi avendo usufruito nel 2003 di una modifica assai favorevole del contratto che gli ha regalato profitti inauditi. Calcola laudit interno, infatti, che dal 2003 al 2010 le tre aziende hanno corrisposto allInps per la parte commerciale del patrimonio una sorta di fisso da 7,3 milioni allanno, incassando complessivamente extraprofitti per 80 milioni. Lo svantaggio economico arrecato allIstituto talmente evidente che quella relazione, a met dicembre, stata inviata sia alla Procura che alla Corte dei Conti per accertamenti. A quel punto lUsb tornata alla carica chiedendo le dimissioni di Var con una lettera a Mastrapasqua e alla Civit: come si fa a nominare responsabile della trasparenza uno che ha gestito il patrimonio in questo modo? Il manager dalle cinquanta poltrone, per, non ha fatto un fiato, mentre la Civit a sorpresa risponde: il fatto che nel frattempo s dimesso Antonio Martone e la commissione ha un nuovo presidente, Romilda

Rizzo, che il giorno dopo la sua nomina (il 30 marzo) prende carta e penna per chiedere ad Inps quali provvedimenti intenda adottare dopo le notizie emerse su Var. Finalmente qualcosa si muove dice Luigi Romagnoli dellUsb Finalmente qualcuno prende sul serio quello che diciamo e scriviamo da tempo. La lettera della presidente Civit, peraltro, anche una lezione di stile allInps. Mastrapasqua, infatti, continua a tacere. SECONDO UNA FONTE interna, non bisogna sottovalutare il potere di Var: fu lui a iniziare il rapporto tra Kpmg e Inps. Anche se non molti lo sanno, infatti, il network multinazionale di consulenza oggi un bel pezzo dellente previdenziale: suo il progetto di riorganizzazione delle sedi, la gestione e il controllo dei fondi per il welfare, la piattaforma informatica, il controllo delle banche dati e la formazione. Roba da decine di milioni di euro su cui esistono, ignorate finora dal governo, due interrogazioni in Parlamento: una di Idv e una del PdL.

Mercoled 18 aprile 2012

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DEMOCRAZIA

LAVORO, PARTECIPAZIONE, TRASPARENZA ECCO COSA CHIEDONO I GENOVESI


Lincontro del Fatto con i cittadini e gli aspiranti sindaco
di Ferruccio

Sansa e Paola Zanca

otersi esprimere ed essere ascoltati: il nostro paese, la mia citt, tutti abbiamo bisogno di essere educati al dialogo attivo, alla critica costruttiva. Non ci siamo pi abituati. Il messaggio arriva di mattina presto. Lo ha scritto il pi giovane (e il pi sconosciuto) dei genovesi chiamati a dar voce alla Liguria, luned sera all'incontro organizzato dal Fatto. Maicol De Palo, studente di architettura: lui, ai candidati sindaco alle elezioni del 6 e 7 maggio, venuto a chiedere come tornare ad aver fiducia nella politica. La risposta in un Teatro della Corte stracolmo, nella coda di persone in fila per entrare: si chiama partecipazione.
della Legalit, Stefano Lenzi del Wwf) e ancora il parroco del centro storico don Paolo Farinella e il sociologo Pierfranco Pellizzetti. Domande e risposte: parlare di una citt in tre ore, impresa quasi impossibile. E tra entusiasmi, polemiche, applausi e urla, una cosa emersa: la voglia di fare i cittadini, non solo di esserlo. Sono il lavoro, le grandi opere, il disagio sociale i temi su cui ci si accapiglia di pi. Cosa pensa di fare il futuro sindaco con il ribaltamento a mare del cantiere di Sestri? E

ti). E poi ancora il rapporto con il mondo degli affari: alla proposta di Marco Travaglio su come gestire in maniera trasparente le relazioni pubbliche ha risposto solo Marco Doria. Dice che s, ci prover a non incontrare fuori dai palazzi del Comune imprenditori, amministratori di societ municipalizzate, banchieri. Il centrista Musso invece ha ricordato di aver gi resistito alluomo pi potente dItalia, a Berlusconi, uscendo dal suo partito: posso certo resistere ai potentati genovesi e ha promesso che prima delle elezioni render noti i nomi dei principali assessori della sua ipotetica giunta. Ma a proposito di leader a cui dire no, Paolo Putti confessa
Un momento dellincontro del Fatto a Genova. In alto, Don Gallo (FOTO EMBLEMA)

che Beppe Grillo gli aveva consigliato di non venire, perch questo dibattito rischiava di essere una trappola. LUI venuto lo stesso, ed stato il solo ad annunciare quanto spender per la campagna elettorale: sei mila e 500 euro, qualcosina in pi dei 5 mila che si era prefissato, ma solo perch ha fatto stampare tutto il materiale in una tipografia ecologica. La promessa di pubblicare la nota spese l'hanno fatta tutti, luned sera sul palco del Fatto. Aspettiamo di vedere chi mantiene l'impegno con i cittadini: far sapere quanto ha speso. Magari non sarebbe male nemmeno aver chiaro chi glieli ha dati.

SONO VENUTI in duemila a conoscere la sfilza di candidati che si messa in testa di guidare Genova: non solo i pi famosi, Marco Doria per il centrosinistra, la civica di Enrico Musso, il candidato 5 Stella Paolo Putti, il leghista Edoardo Rixi (il candidato Pdl Pierluigi Vinai non c', a Roma per la sua laurea). Anche chi sa di non avere chance come ammette Roberto Delogu, disposto a guidare solo una giunta monocolore comunista venuto a confrontarsi con i cittadini. Impossibile parlare con tutti: cos, a fare domande e suggerire questioni, sono arrivate alcune delle voci pi autorevoli di Genova capitanate da don Andrea Gallo: nomi dell'imprenditoria genovese (Vito Gulli delle Conserve As do Mar, il presidente dell'autorit portuale Luigi Merlo), del sindacato (Giulio Troccoli, delegato Fiom alla Fincantieri di Sestri Ponente), dell'associazionismo (Carlo Besana del Cep, Christian Abbondanza della Casa

quei 1000 metri quadri assegnati all'Ilva di Cornigliano che fine fanno? La gronda serve o no? Chi non arriva a fine mese quali aiuti ricever? E poi le questioni pi nazionali. Dal finanziamento pubblico il leghista Rixi dice che non sapeva nulla della gestione dei conti di Belsito, anche se la faccia del tesoriere non gli mai piaciuta alle primarie, fino al rinnovamento della classe dirigente (in sala, a rispondere alle domande del direttore del Fatto Antonio Padellaro c' anche leuroparlamentare Pd Sergio Coffera-

MAFIA In manette candidato a Palermo


presidente Consiglio comunale di I lMisilmeri eddelloro elezione si deve al-a il suo vice erano vicini Cosa Nostra e la labile regia del boss Francesco Lo Gerfo, arrestato ieri dai carabinieri: sono le accuse pesanti contenute nelloperazione Sisma, la bufera giudiziaria che ha travolto il paese a dieci chilometri da Palermo (rischia lo scioglimento per mafia la terza volta in 20 anni) ed ha trascinato in carcere Enzo Ganci, dipendente della Gesip, sorpreso da telecamere e microspie dei carabinieri a colloquio con il boss per pilotare gli equilibri di vertice nel consiglio comunale. Con prudenza: Evitiamo un po di telefonate raccomandava Lo Gerfo attenzione, perch se no lo sciolgono il consiglio comunale... e non mi interessa niente. In carcere sono finiti anche limprenditore Mariano Falletta e un altro presunto boss: Stefano Polizzi. Nomi nuovi, ma anche vecchie conoscenze degli investigatori come Antonino Messicati Vitale, colpito da un ordine di custodia, ma latitante in Sudafrica: suo padre Pietro venne assassinato a Palermo alla fine degli

cere lambto Pulitzer, il mio peggior articolo lo scrivo su un blog figo PAOLA PEREGO: (a Elena Santarelli) Grazie Tesoro torna presto che ti voglio vedere PIERLUIGI BATTISTA: La prossima volta, per vinMASSIMO BOLDI: Questa professione la mia vita. Ero bambino e mai avrei immaginato di avere un lavoro cos bello. Sono felice.

anni 80. A Cim stato invece notificato un avviso di garanzia. Ganci candidato alle comunali nel capoluogo siciliano nella lista Amo Palermo a sostegno di Marianna Caronia, deputato regionale del Pid di Saverio Romano, il primo ministro italiano accusato di mafia. Ma oggi nessuno riconosce quella candidatura: Il presidente del Consiglio comunale di Misilmeri Giuseppe Cim, esponente dellUdc, cos come il consigliere di circoscrizione Vincenzo Ganci non fanno parte della nostra formazione politica ha detto Rudy Maira, capogruppo all Ars del Pid. Cim? Non iscritto al nostro partito, ha replicato Girolamo Guarneri, segretario provinciale dellUdc di Palermo. E anche la candidata sindaco del Pid, Marianna Caronia, caduta dalle nuvole: Era arrivata una e-mail anonima in cui si segnalava come Ganci fosse vicino a mafiosi ha detto proprio per questo ho chiesto a tutti i candidati di produrre con cortese urgenza il certificato penale e un certificato di carichi pendenti. Lho ottenuto da parte di tutti, anche di Ganci. Nessuno lha avvertita, per, che lindagine di mafia coperta e non compare nel (g.l.b.) certificato di carichi pendenti.

IL TOUR DI GRILLO

PROCESSO PUBBLICO AI PARTITI CHE HANNO RIDOTTO IL PAESE ALLA FAME


di Stefano

Caselli
Borgomanero (Novara)

on ha nemmeno N un vecchio tir chepercorso per intero il palchetto improvvisato su gi li attacca. I giornalisti, ovvio. Eppure sono l per lui e per il Movimento, forse come non mai. Ce ne sono parecchi, alcuni perfino moderatamente apprezzati, come sar costretto ad ammettere a denti stretti pochi minuti dopo. In proporzione sono molti di pi degli abitanti di Bor-

gomanero (a decine pi che centinaia) venuti ad ascoltarlo. Ma per Beppe Grillo una piazza semivuota non un insuccesso. La piazza altrove: Ognuno di voi moltiplicato in streaming. Su facebook siamo 800 mila, nel mondo arriviamo a 42 milioni.
SE DAVVERO il Movimento 5 Stelle sar il fenomeno politico delle prossime amministrative e, probabilmente, delle politiche del 2013, lo si pu intuire seguendo Beppe Grillo nel suo neverending tour stile Bob Dylan in giro per lItalia: nulla pi efficace di un ex comico che ha conservato intatta la verve per affondare una barca politica gi adagiata sul fondo. Ex comico, ma molto politico. I sondaggi danno il Movimento in forte ascesa. Grillo i

Bossi era straordinario, poi entrato nel sistema e si rovinato Strali contro Pd, Pdl e Udc

sondaggi li disprezza, ma forse non li dimentica. Quello di Borgomanero (20 mila anime tra Piemonte e Lombardia, terra a forti tinte verdazzure) un discorso politico. Al di l dei consueti e rodati argomenti su energia, innovazione, finanziamento pubblico, politici morti, ironia sullantipolitica e sul comico pazzo, c qualcosa di pi. Grillo ripete contro i politici ci che nel pomeriggio ha gi pubblicato sul suo blog: Io vi accuso grida (serio) vi accuso aver portato il paese alla fame. Vi accuso perch avete violato la Costituzione portando lItalia in guerra e costringendo milioni di cervelli ad emigrare. Per voi ci vuole una cosa sola: un processo pubblico. Vi giudicher una giuria di cittadini estratti a sorte. Il processo finir quando avrete restituito tutti i soldi che avete rapinato. Nientaltro, perch noi riprende il piglio comico siamo buoni. Certo, una piccola norimberghina ci sar. Vi toglieremo il passaporto, per non farvi scappare. E qui, serio, si rivolge ai carabinieri che sorvegliano la piazza: Lo dico a voi, dovete

smetterla di girarvi sempre dalla parte sbagliata. Populismo? Sicuramente. Roba vecchia? Non esattamente. La novit sta nel populismo abbinato ai solidi argomenti. Perch dietro ci sono (anche) quelli. E lo vedi nel volto dei ventenni della lista per Borgomanero che gli stanno alle spalle, ragazzi pieni di entusiasmo e ingenuit a cui difficile negare anche solo la possibilit di sbagliare. Andranno in consiglio comunale, forse. FILMERANNO ogni cosa (e magari scopriranno che la noia di un dibattito in commissione non diminuisce con una diretta streaming) e daranno uno scossone alla vecchia politica. Ma lo faranno grazie a un leader che la politica ha imparato a conoscerla bene: Veltroni per la sinistra stato come il meteorite per i dinosauri (Bersani lo nomina solo pi tardi, ndr), Casini sembra un Anthony Perkins per vecchie mignotte, Alfano sembra il nipote del tenente Colombo, con quello sguardo ti fa venire la labirintite, Monti finir infartato sotto

un lampione. E via cos. Poi, per, quello che non ti aspetti: Bossi allinizio era straordinario, ma entrato nel sistema e si rovinato. Infine lattacco frontale a Nichi Vendola: Ti piglia per il culo, ogni volta che parla una supercazzola. Noi lo abbiamo fatto eleggere (rivendica il successo di unintervista sul blog, ndr) e lui si rimangiato tutto, dallacqua pubblica agli inceneritori, fino ai milioni a don Verz, per non parlare di Tedesco. Come a dire, destra e sinistra saranno concetti superati, ma meglio far battaglia a sinistra e magari buttare un occhio agli orfani di un leader carismatico come quello con la canottiera. Poi certo, c anche altro: il fisco soprattutto, lImu che ripiana il debito della politica con il bene privato della casa e il tema della tracciabilit delle tasse (Ti pago solo se fai quello che diciamo noi, non i cacciabombardieri), lenergia, la ricerca e tutto il resto. Argomenti anche solidi. Se arriveranno nelle stanze della politica sar soprattutto per i suoi vaffanculo. Tanto amati.

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Mercoled 18 aprile 2012

SOTTO ZERO

CONTI PUBBLICI, IL GOVERNO SI BOCCIA DA SOLO


Nel Def numeri gonfiati per evitare lennesima manovra economica
di Marco Palombi

-1,2%
IL PIL DI QUESTANNO SECONDO I CALCOLI DI MONTI

-1,9%
LA CRESCITA 2012 STIMATA DAL FONDO MONETARIO
so fondo alimentato dalla lotta allevasione. Unultima considerazione, davvero sorprendente, possibile trarre da questo documento: a stare ai conti del Tesoro, infatti, gli effetti recessivi delle manovre sui conti pubblici dellanno scorso ammontano ad un meno 2,6% di crescita nel triennio (una quarantina di miliardi di ricchezza persa), mentre quelli benfici dei vari cresci, semplifica, moltiplicati Italia di Monti arrivano a malapena allo 0,9%. Non che il caso di riconsiderare il circolo vizioso manovra-recessione-nuova manovra-ulteriore recessione?

l pareggio di bilancio entra in Costituzione e come altre enunciazioni finir per valere in teoria, ma non nella pratica: ieri, infatti, la modifica alla Carta stata approvata definitivamente in Senato anche grazie al s di Mario Monti, ma allo stesso tempo la bozza del Documento di economia e finanza (Def) che il governo dovrebbe approvare oggi certifica che, nonostante le molte promesse, non ci sar nessun pareggio n lanno prossimo n quello dopo. Le nuove previsioni per lanno 2013 scrive

Niente pareggio di bilancio, certificato il flop delle riforme per la crescita: solo 0,3 per cento del Pil allanno
Mario Monti presentano un leggero scostamento rispetto a quanto comunicato al Parlamento a dicembre. In sostanza, il famoso rapporto deficit-Pil invece di essere zero, si fermer a -0,5%, che in soldi fa circa 7 miliardi e mezzo (e ancora a -0,1% nel 2014): una robetta, secondo il Def, che significa aver raggiunto il pareggio di bilancio in termini strutturali. Siamo close to balance, dice Monti, quindi alla Ue va bene

cos: lo dicono tutte le regole comunitarie. Su questo ha ragione il premier, va detto, per per arrivare vicino al pareggio il governo sinventa un barbatrucco che ricorda assai certe praticacce dellex ministro Giulio Tremonti: detto in modo brutale, lesecutivo dei professori solitamente cos prudenti sta nascondendo la reale entit della recessione in atto comera solito fare il fiscalista del Cavaliere. Monti e gli altri, infatti, nel suddetto Def sostengono che il Pil italiano questanno si contrarr dell1,2%, tornando miracolosamente a crescere dello 0,5% nel 2013 grazie ad una ripresa economica in arrivo da luglio: dove colgano questi segnali positivi non si sa, ma guarda caso riescono cos ad avere proprio i numeri necessari ad arrivare close to balance ed evitare cos lennesima manovra recessiva imposta dal triangolo Bruxelles-Francoforte-Berlino (Ue-Bce-Germania).
PECCATO che il Fmi, proprio ieri, abbia diffuso dati un po diversi: per lItalia prodotto in discesa dell1,9% questanno e ancora dello 0,3% nel 2013 (uno scostamento, nel biennio, di un punto e mezzo percentuale rispetto alle previsioni di Monti, unenormit). Non solo: il Fondo monetario, pur facendo i complimenti al governo italiano, ha sentenziato che il pareggio di bilancio ce lo possiamo scordare almeno fino al 2017 (tra cinque anni staremo ancora a -1,1%). Stime troppo pessimistiche, ha commentato Saccomanni, dg di Bankitalia. Fortunatamente, lo stesso ministero del Tesoro - nei lavori preparatori del Def - ha analizzato vari sce-

nari: ad esempio, se la recessione sar peggiore di mezzo punto (-1,7%) il nostro rapporto deficit/Pil nel 2013 star tra lo 0,8 e lo 0,9%, mica tanto close to balance, e servir unaltra manovra. Pure a guardare al debito pubblico non che ci siano buone notizie: nel 2012 salir al 123,4% del Pil (+3,3) per scendere al 121,6% lanno dopo e crollare verticalmente in quelli successivi, a babbo morto (ironicamente, dalle tabelle si evince che abbiamo fatto prestiti alla Grecia e dato garanzie sui debiti dellarea euro iscrivendo la spesa proprio a debito). Ovviamente, questo sempre ammettendo

che i dati sulla crescita delleconomia siano buoni, cosa su cui come detto - c pi di un dubbio. IN OGNI CASO questo Def bocconiano una lettura istruttiva: a scorrerlo si scopre, per dire, che la pressione fiscale rimarr al livello record del 45% e dispari fino al 2014 e nei famosi

lavori preparatori si ammette che nelle manovre del 2011 cerano troppe tasse e pochi tagli di spesa. Questi ultimi, si legge nel documento, andranno aumentati negli anni seguenti per consentire una graduale riduzione delle tasse, oggi su livelli molto elevati: questione di anni, insomma, il che spiega perch dalla delega fiscale saltato il famo-

di Mimmo

Lombezzi
Due anni dopo, in tribunale, viene finalmente a sapere la ragione della sua estromissione: Lazienda si era giustificata dicendo che cera poco lavoro. Ma il tribunale ha accertato che non era vero. Tanto pi che al mio posto avevano assunto un altro. Pi giovane di me. Chiedo: E oggi come va?. Risponde: Vivo in una situazione di ansia continua. Lazienda fece subito ricorso in appello perdendo anche quello e attualmente la mia causa a Roma in attesa del giudizio della Cassazione. Mi fanno lavorare e cerco di dare il massimo, ma evidente un freno costante, che blocca la mia crescita lavorativa. Domanda : se davvero dopo la ridorma larticolo 18 sar pi debole? Potrebbero rivalersi su di me. In caso di crisi, sarei uno dei primi ad essere preso di mira. Anche i miei compagni dicono che se aboliscono lart.18 diventeremo tutti interinali. Dalla ABB escono due impiegati. Provo a chiedere cosa pensano dellart.18. Fuggono.

Nessun bentornato, la precariet del reintegrato


LAREA INDUSTRIALE DI DALMINE un nastro di asfalto che attraversa capannoni, magazzini , parcheggi e supermercati, incatenando chi produce a chi compra e a chi vende, senza soluzione di continuit. Lunica presenza ludica del paesaggio un enorme Bingo, dove puoi incontrare donne di mezza et, fra centinaia di slot machines che aspettano lampeggiando i clienti del week-end. Incontro Giacomo, fra gli operai che escono dalla ABB Power Technologies, e sciamano in fretta verso i pulmini o le motociclette. Gli chiedo come l hanno accolto in azienda quando stato reintegrato dal giudice, nel 2009: Non benissimo, solo la Rsu, la Cgil , mi ha accolto bene. I dirigenti non mi hanno detto nulla ma , non ho certo visto sorrisi di benvenuto. Quanto ai compagni di lavoro, in pochi si sono congratulati. Altri lhanno presa male perch temevano di essere di essere licenziati. Dicevano: per quello che hai fatto tu non vorremmo andarci di mezzo noi. Mi sentivo quasi in colpa. Giacomo Radaelli, produce interruttori, come operaio di terzo livello. Nel 2007, dopo tre contratti consecutivi tre anni e quattro mesi di lavoro la ditta lo lascia in mezzo a una strada. Ordini superiori, dicono. Mentre gli altri sindacati gli consigliano di lasciar perdere, la Fiom appoggia il suo ricorso al giudice. In attesa della sentenza Giacomo, che ha moglie e figlio, si d da fare per cercarsi un altro lavoro, ma allet 45 anni, colleziona una lunga serie di porte in faccia.

Vertice tra Monti e i partiti sul miraggio dello sviluppo


FISCO E LAVORO. IL PREMIER, SENZA SOLDI, CERCA LA SINTESI TRA LE RICHIESTE DI BERSANI (E SINDACATI) E QUELLE DI ALFANO (E IMPRESE)
di Salvatore Cannav

due le ragioni che hanno porE ranoincontrarePresidente deldopo tato ieri sera il Consiglio a a stretto giro, poco pi di una settimana, i tre leader della maggioranza, Angelino Alfano, Pier Luigi Bersani e Pier Ferdinando Casini. La prima, pi appariscente, riguarda le fibrillazioni politiche attorno alla riforma del mercato del lavoro, l'offensiva di Confindustria raccolta dal Pdl e i mal di pancia della Cgil di cui deve farsi carico il Pd.
MA LA SECONDA ragione certamente pi di sostanza e riguarda l'impasse economica in cui si trova Monti i cui interventi economici sono annullati dalla congiuntura negativa. I dati diffusi ieri dal Fondo monetario internazionale sono impietosi e, di fatto, sono confermati anche dal Documento di Economia e Finanza che il premier ha deciso, non a caso, di rinviare oggi al Consiglio dei ministri. Al di l delle virgole e delle precisazioni la sostanza del problema che di soldi per investimenti pubblici non se ne vedono. E in questo senso la crescita re-

sta soprattutto una petizione di principio senza gambe solide su cui marciare. Con un pesante corollario sociale da affrontare. Al premier non certamente sfuggita la dichiarazione di Raffaele Bonanni che ieri ha annunciato che la Cisl pronta alla mobilitazione con chiunque condivida l'esigenza di ridurre la tasse a lavoratori e pensionati. Anche Susanna Camusso si detta pronta a questa eventualit e i tre sindacati si preparano a discutere della piattaforma e delle modalit di questa manifestazione che potrebbe

anche sostituire lo sciopero generale gi indetto dalla Cgil. Ne discuter il direttivo del 19 aprile, anche se in Cgil pi d'uno tema che Bonanni voglia manifestare anche con le imprese per chiedere la riduzione della pressione fiscale. In ogni caso, sul sindacato pesa la pressione proveniente dalla base. Ieri, ad esempio, stata un'altra giornata di manifestazioni, con sciopero generale a Brescia e altri blocchi autostradali. La Cgil indice quattro ore di sciopero per venerd prossimo a Roma e nel Lazio mentre oggi si bloccher la

Il ministro Elsa Fornero (FOTO ANSA)

Il Pd vuole pi tutele per i lavoratori, il Pdl maggiore flessibilit in entrata. Verso la fiducia

Lombardia. Per questo al centro dell'incontro, pi delle schermaglie sul mercato del lavoro o sul beauty contest, c' stato il tema della crescita su cui per i segretari non hanno potuto fare altro che prendere atto delle parole di Monti: Non possiamo abbassare la guardia. Del resto lo aveva detto nel pomeriggio lo stesso Bersani: Crescita una parola grossa, siamo in recessione, cerchiamo di fare qualcosa per alleggerire la situazione di chi in difficolt. Il Pd punta a misure, anche parziali, di sostegno al mondo del lavoro, anche per via fiscale, strada resa difficile dalla guardia alzata da Monti mentre Alfano, incassata la rateizzazione dell'Imu, ha cercato di ottenere garanzie relative al non aumento dell'Iva e, sul lavoro, pi flessibilit in entrata. Ma in ballo c' poi la Delega fiscale e le modalit di intervento sulle detrazioni e deduzioni fiscali che l contenuto. Ed probabilmente qui che ci potranno essere interventi pi concreti. Il vertice servito per anche per ristabilire i rapporti tra i partiti che sostengono Monti sul tema della riforma del lavoro. In particolare stato Ange-

lino Alfano che ha voluto sancire la pari dignit apponendo anche la propria firma sulla riforma del lavoro dopo l'ultimo vertice in cui il vincitore era apparso il solo Bersani. Il Pdl infatti si recato all'appuntamento avendo chiaro in mente le modifiche sulla flessibilit in entrata, richieste anche da Confindustria che ieri ha presentato un pacchetto di proposte in tal senso stilato insieme all'Abi, l'Ania, l'Alleanza delle Cooperative e ReteImprese Italia. MODIFICHE sulla flessibilit in entrata che possano essere digeribili anche dal Pd. Raggiunto l'accordo dei partiti il governo dovrebbe prepararsi alla fiducia. Passata al terzo vaglio dei partiti di governo la riforma non avr dunque l'onore di un vero dibattito parlamentare. Infine le frequente tv dopo l'emendamento del governo sul beauty contest. Un terreno sminato poco prima che il vertice iniziasse dal capogruppo Pdl, Fabrizio Cicchitto che al Fatto ha detto: Nonostante quello che avvenuto alla Camera noi non andremo a porre la questione all'incontro con Mario Monti.

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Mercoled 18 aprile 2012

ECONOMIA

LA CAPORETTO DI MARCHIONNE 2012, FUGA DALLA PUNTO


In marzo la Fiat ha perso un quarto delle vendite in Europa
di Giorgio Meletti

a ruvida domanda laveva fatta Carlo De Benedetti il primo marzo scorso: Quando sento Marchionne dire che torna in Italia se l'Italia gli fa fare le automobili, vorrei sapere da lui cosa fa per fare automobili che si vendano. Ieri la risposta arrivata dai dati sulle vendite di auto in Europa nel mese di marzo: niente.

IN UN CONTESTO di mercato difficilissimo, se non tragico, con le vendite tornate ai livelli del 1998, la Fiat si distingue a livello continentale come il gruppo automobilistico che paga pi di ogni altro la crisi. Ha venduto 81 mila vetture contro le 109 mila del merzo 2011, con un calo del 25,8 per cento. Il mercato europeo nel suo complesso si contratto solo del 6,6 per cento, e cos la

quota di mercato del Lingotto scende al 5,4 per cento dal 6,8 di un anno fa. E infatti non tutte le altre case accusano il segno meno. In primo luogo il leader, la Volkswagen, che aumenta vendite e quota di mercato, avviata ormai a produrre una vettura su quattro comprate dagli europei. Nella crisi le tedesche di lusso vendono di pi: Mercedes vede crescere le immatricolazioni di quasi il 7 per cento, mentre la Bmw aumente del 3,3 per cento e addirittura sorpassa la Fiat. I portavoce di Marchionne dicono che la Fiat in marzo paga pesantemente lo sciopero delle bisarche (gli autocarri che trasportano le auto dalle fabbriche ai concessionari) costato 12 mila immatricolazioni in meno. Ma il calo di vendita sul marzo 2011 di 28 mila vetture. La vera ragione della flessione

Fiat la scelta calcolata di Marchionne, che rinvia il lancio dei nuovi prodotti, aspettando che il mercato riparta. Ma nel frattempo i concorrenti hanno una pi ampia gamma di prodotti, spiega uno specialista come Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor. Una scelta suicida, secondo Giorgio Airaudo, segretario nazionale della Fiom: Il rischio di perdere i clienti, chi nel frattempo compra unaltra marca quando finir la crisi non lo trovi pi. Modelli vecchi e costosi. In questo Marchionne non si mai distaccato dalla tradizione della Fiat dellavvocato Agnelli e di Cesare Romiti, quella che sprofondata nel baratro immaginando di poter perpetuare il dominio sul mercato italiano vendendo qualsiasi cosa agli affezionati clienti. La Fiat continua a restare abbarbicata al mercato nazionale, dove ha venduto a marzo 35 mila delle 81 mila auto totali distribuite in Europa. Ma delle 28 mila vendite in meno 20 mila le sconta sul mercato nazionale, dove infatti la flessione percentuale rispetto al marzo 2011 del 35 per cento. QUI VA DETTO che la situazione del mercato italiano la peggiore in Europa. In marzo le vendite di auto sono scese del 26 per cento. Peggio hanno fatto solo i Paesi con una crisi peggiore della nostra, come Grecia e Portogallo. Con una differenza notevole, per: in Grecia sono state vendute in marzo 5 mila vetture, in Portogallo poco meno di 10 mila, in Italia 138 mila. Siamo il quatro mercato europeo, dopo Germania, Francia e Gran Bretagna. La frenata del mercato domestico dunque letale per Fiat, come

La catena di montaggio della Fiat. Sopra lad Sergio Marchionne (FOTO ANSA - LAPRESSE)

32.700
LE GOLF VENDUTE IN EUROPA A FEBBRAIO

15. 700
LE FIAT PANDA ACQUISTATE NELLA UE A FEBBRAIO

per Renault, Peugeot e Citroen in Francia. Solo che le tre marche francesi sul mercato italiano reggono meglio del Lingotto, aumentando addirittura la loro quota di mercato complessiva dal 13,5 al 15 per cento. Mentre Fiat in Italia perde terreno: in un anno passata come quota di mercato dal 29,7 al 26,1 per cento. Sono i modelli di Punta a tradire la Fiat, come dimostrano le cifre del mercato italiano. Delle 20 mila macchine in meno vendute a marzo, la met, circa 10 mila, sono Panda e Punto. La Panda continua ad andare male nonostante il lancio della nuova versione prodotta a Pomigliano. Guardando le vendite del primo trimestre si assiste a un crollo dalle 48 mila vendute nel 2010 alle 32 mila del 2011,

fino alle 30 mila di questanno. MA IL VERO disastro quello della Punto. Sempre stando alle vendite dei primi tre mesi dellanno, le vendite passano dalle 61 mila del 2010 alle 38 mila del 2011, fino alle 22 mila di questanno. Il risultato che nel trimestre le due concorrenti pi insidiose della Punto, la Volkswagen Golf e la Ford Fiesta, hanno venduto insieme pi pezzi della Punto: se il modello Fiat sceso da 38 mila a 22 mila auto vendute, Golf e Fiesta sommate sono calate da 35 mila a 23 mila. Soffrono anchesse di un mercato difficile come quello italiano, ma riescono a contenere le perdite: essendo prodotti rinnovati molto pi recentemente, riescono convincenti per una quota cre-

scente tra quei pochi italiani ancora in grado di acquistare unauto. C poi il problema della gamma. Quella Fiat ha dei buchi che risultano particolarmente gravi in questo momento del mercato. In Italia il mercato delle cosiddette berline in calo, nellultimo anno sceso dal 60 al 58 per cento del totale, ma dieci anni fa erano il 67 per cento. Nel frattempo i modelli tipo Suv, crossover e station wagon sono cresciuti dal 17 al 26 per cento delle vendite: il problema che in quei segmenti la Fiat assente. Meglio, era assente, fino a poco tempo fa. Adesso prova a vendere qualche prodotto Chrysler, come la Jeep. Ma sar difficile considerarlo un successo dellindustria italiana.

SinPa, la Mauro si tiene il suo feudo


ALESSANDRO GEMME, DIRIGENTE DEL SINDACATO PADANO: RESTER SEGRETARIO
di Sara Nicoli

cosa: Lega le Cehee.sia chiara una palazzolaMadama zampe sul sindacato padano non le m tt ... l'alba per quando Alessandro Gemme, componente della segreteria del Sin.Pa, il sindacato che fa capo a Rosi Mauro, mette piede nella commissione Lavoro del Senato per confrontarsi con il ministro Fornero sulla riforma dell'articolo 18.
GEMME PARLA di aziende del nord che non riescono pi ad assumere neppure in Veneto, dove un tempo se venivi licenziato c'era gi il concorrente dall'altra parte della strada pronto ad assumerti. E anche di gente padana disorientata, soprattutto i nostri iscritti. Ma ci sono davvero gli iscritti? La domanda d'obbligo, soprattutto dopo che l'altro giorno Susanna Camusso aveva espresso dubbi sulla reale consistenza della base del Sin.pa: Solo una volta - ha detto il segretario Cgil ho incontrato sul territorio un rappresentante del Sin.pa, per il resto ne ho solo sentito parlare. Gemme, per, alza gli scudi: La storia del numero degli iscritti sempre stata usata per attaccare il sindacato. Ma mi appassiona poco. Eppure importante, anche perch per pi di vent'anni il Sin.pa ha ricevuto denaro dalla Lega. E ora quest'organizzazione di lavoratori un po' fantasma si propone di diventare anche

altro: il fortilizio politico di Rosi Mauro. le di voti. Da offrire in dote a chi volesse Gi, perch la vicepresidente del Sena- accoglierla. Oppure, chiss, farne un to, ieri ufficialmente espulsa dal grup- partitino tutto suo. po leghista a Palazzo Madama, viene difesa a spada tratta dai dirigenti sinda- CERTO, al momento la questione non cali. E persino dal suo popolo di la- si pone, ma Gemme molto netto voratori padani. O, almeno, cos dice quando si parla di autonomia del sinGemme: Tutti sono sinceramente dacato dal Carroccio: La Lega una schifati dal trattamento, non solo me- cosa, il Sin.Pa un'altra e il ruolo di Rosi diatico, che sta subendo Rosi Mauro, dentro il sindacato non risulta minimacommenta nei corridoi ancora vuoti mente intaccato da quello che sta avvenendo nella Lega; noi ci basiamo sui del Senato. Gemme pare avere le idee molto chiare fatti e qui di fatti per il momento non ne su cosa far il sindacato per Rosi: Ov- abbiamo visto neppure uno. Per questo viamente il ruolo di segretario generale gli iscritti sono un po' smarriti, alcuni per la Mauro non affatto in discus- addirittura arrabbiati. Di sicuro, prossione, anche i nostri iscritti sono per- simamente la senatrice Mauro avr pi fettamente d'accordo con noi, visto tempo per coltivare i lavoratori del terche la conoscono personalmente e san- ritorio, attraverso un sindacato che no che tipo di persona e che non po- dicono sia gi molto presente nel settore privato, ma trebbe mai aver fatto Rosi Mauro (F A ) marginale nella pubbliquello di cui viene acca amministrazione, a cusata. Staremo semparte alcune realt di pre al suo fianco, noi Milano come la Sea, e i lavoratori del l'Amsa, la Fiat e l'Atm e Sin.Pa. Ancora: e le Poste Italiane. Bisoquanti sono? Decine gna crederci sulla fidudi migliaia - dice lui cia. Di certo ora il per lo pi in LombarSin.Pa rimasto l'unica dia, ma anche in Veroccaforte di Rosi Mauneto e in Piemonte, firo che da l potrebbe rino alle Marche. Se i partire. Anche se senza numeri fossero veri, i soldi della Lega la strala Rosi potrebbe fada sembra davvero tutre del Sin.Pa la prota in salita. pria riserva personaOTO NSA

ANTITRUST Ultimatum ad Alitalia concentrazione Alitalia-AirOne 2008 L auna situazione di monopolio sullaha creato nel entro rotta Linate-Fiumicino che ancora persiste e che dovr essere rimossa
il 28 ottobre prossimo. La societ avr tre mesi di tempo per presentare allAntitrust le misure utili a tal fine. Lo ha deliberato l'Autorit al termine dellistruttoria avviata, nel novembre scorso, sulla base alla procedura speciale prevista dal decreto che sospendeva i poteri autorizzatori dellAutorit sulla concentrazione. LAlitalia - scrive la compagnia in un comuinicato - impugner la decisione dellAntitrust non condividendo il presupposto alla base della decisione secondo cui il servizio di trasporto ferroviario ad alta velocit non sarebbe un concorrente efficace del trasporto aereo sulla tratta Roma-Milano. Per quanto riguarda il Sud, la concorrenza salva, ma ora bisogner valutare loperazione di integrazione di Windjet in Alitalia. La posizione di mercato di Alitalia-CAI, sebbene si sia indubbiamente rafforzata sulle rotte da/per Milano verso Bari, Brindisi, Napoli, Palermo e Lamezia Terme, ha risentito non solo della concorrenza effettuata dai vettori che servivano le rotte in questione da Linate, ma anche di quella esercitata dagli operatori attivi da/per Malpensa. In questottica, rileva soprattutto la presenza di importanti e qualificati operatori, quali EasyJet, Meridiana e Windjet, afferma lAntitrust. Il ruolo pro-concorrenza riconosciuto dallAntitrust, tra gli altri, a Windjet potrebbe pesare sull'esito delloperazione annunciata da Alitalia di acquisizione proprio di Windjet. Il progetto non ancora stato sottoposto allautorizzazione dellAutorit ma lanalisi effettuata nel provvedimento potrebbe fare presagire un orientamento non favorevole allintegrazione di Windjet: la cancellazione di un concorrente aumenterebbe infatti il potere di mercato di Alitalia in questi anni arginato proprio dalle altre compagnie.

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Mercoled 18 aprile 2012

ANTENNE DRITTE

FREQUENZE, MEDIASET NON PU PRENDERSI TUTTO. E ROMANI SINFURIA


Il Pdl vuole un multiplex gratis e unasta senza limiti
di Carlo

Tecce

uando l'ex ministro Paolo Romani (Pdl) ha recitato l'estrema unzione per il beauty contest, il concorso gratuito per le frequenze televisive, peraltro una sua adorabile creatura, non s'aspettava che Mediaset non venisse favorita. Sar l'abitudine. E cos i berlusconiani, in commissione a Montecitorio, hanno bocciato l'emendato del governo che cancella il beauty contest e convoca un'asta pubblica entro i prossimi quattro mesi. Testo salvo, per. Ira funesta di Romani: Vorrei parlare di una leggerezza del ministro Corrado Passera (Sviluppo economico), ma forse molto di pi. Adesso Rai e Mediaset non possono entrare in gara. Cosa voleva Romani? Anzi, cosa voleva Mediaset? Semplice: niente limiti d'acquisto per l'asta con in palio sei multiplex (pacchetti di fre-

te dello spettro e a promuovere la concorrenza nel mercato italiano della diffusione televisiva. SENZA dimenticare che l'Italia ha una procedura d'infrazione a suo carico, cio corre il pericolo di dover pagare multe milionarie: La Commissione collaborer con le autorit italiane per definire l'asta, in modo che si legge nel comunicato - siano pienamente superati i problemi derivanti dalle precedenti assegnazioni di frequenze televisive digitali. Il precedente il beauty contest che Romani (e un po' Mediaset, e un po' tutti) rimpiangono. Bersani ha difeso lemendamento di Passera pur rassegnato per le pressioni di Angelino Alfano (Pdl) nel vertice di ieri sera a palazzo Chigi fra i partiti che sostengono il governo di Mario Monti: Io spero soltanto che si vada avanti. Il silenzio di Mediaset annuncia tempesta.

A sinistra, Confalonieri a destra, Romani. In alto, Passera (FOTO ANSA - EMBLEMA)

Resta il tetto di 5 concessioni (il Biscione ne ha 4): senza il regalo beauty contest, La7, Sky e Rai non partecipano
quenze), niente tetto a cinque multiplex per il Biscione che ne detiene gi quattro (al pari di viale Mazzini). Anche perch, cercando un compromesso succoso, Mediaset pensava di incassare senza pagare una frequenza inutilizzata per la televisione sul telefonino che si pu convertire per il digitale terrestre. Un regalo enorme che persino la Rai pregusta, ma che sar rinviato. Romani insiste e resiste, accusa il governo di trame not-

turne con inviati di Pier Luigi Bersani: Avevamo concordato con il governo un testo, e ci siamo trovati di fronte a una sorpresa, una novit. Abbiamo tentato una mediazione per eliminare parzialmente le modifiche che il ministro Passera riteneva formali, ma in realt formali non sono. La gara economica per come congegnata impedisce a Rai e Mediaset di partecipare per via del richiamo al tetto sui cinque multiplex.
E POI, la profezia: Nel testo iniziale questo riferimento non c'era, si lasciava ogni valutazione dice Romani a un periodo successivo. Laverlo inserito avr conseguenze sulla riuscita della gara. Lex ministro berlusconiano non parla a casaccio. Conosce le posizioni dei concorrenti e le ambizioni di Mediaset. A parte le proteste abilmente sceneggiate, nessuno voleva sganciare un euro per le frequenze. Non Telecom Italia Media (La7), che rivendica un multiplex sottratto durante il passaggio al digitale terrestre e non prevede investimenti per nuovi canali. Non Sky Italia, che presidia il monopolio sul satellite e non immagina come si possa spartire il bottino pubblicitario con il Biscione. Non

cammina, la Rai, azzoppata fra tagli e manovre: resta ferma, e fuori dal gioco. Quel tetto, che Romani maledice, frena la bulimia di potere di Mediaset: voleva papparsi lintero mercato televisivo, davvero per sempre stavolta. Il ministero per lo Svi-

luppo economico fa sapere che il tetto non rimovibile. Come spiegare, ancora, le rimostranze di Romani all'Unione Europea? Non pi tardi di ieri, liberandosi di una certa diffidenza, il commissario Joaqun Almunia (Concorrenza) ha tirato un

sospiro di sollievo: La Commissione accoglie favorevolmente l'annuncio del governo italiano in merito alleffettuazione di unasta per l'assegnazione delle frequenze televisive digitali. Questa nuova proposta dovrebbe contribuire a un uso efficien-

di Gianni

Boncompagni

Grillo al governo
COMPLIMENTI a Grillo che ormai pronto a fare il Presidente del Consiglio. Ha capito che il trucco per salvare il paese sono i tagli. Il suo piano economico inesorabile: niente acqua n acquedotti, niente energia elettrica quindi niente sprechi di petrolio n inquinamento. Niente sanit, via ospedali, cliniche, infermerie, pronti soccorsi, dentisti, ginecologi dermosifilopatici, cimiteri. Niente istruzione quindi niente scuole, niente maestre, professori, bidelli, niente esami, concorsi n esami copiati. Niente trasporti, metropolitane, treni, autobus, tram, niente macchine, moto, biciclette, pattini a rotelle, quindi niente benzina n gasolio n inquinamento. Via i supermercati, i grandi magazzini, i negozietti sotto casa, via i barbieri, le shampiste, i premi Nobel, le prostitute, le navi, gli spermatozoi, niente parlamento, niente regioni, province, comuni, frazioni. Lo spread a meno 200 sotto zero. Insomma , una rivoluzione. In pi avremmo un comico che non fa ridere mentre gli altri presidenti che non erano comici facevano ridere.

Editoria, condanna per gli Angelucci


di Paola Maola

enti giorni quotidiano Il Riformista, laVConsiglioadi fa chiudevadiilgiornalisti e Angelucci aIeri sciando casa decine poligrafici. il Stato condanna Antonio pagare oltre 103 mila euro per non aver comunicato allAgcom che, dal 2006 al 2010, controllava contemporaneamente le societ editrici di Libero e proprio quella del defunto giornale fondato da Claudio Velardi. Non ce labbiamo fatta. Tutti i tentativi di salvare il salvabile non hanno avuto esito positivo commentava amaramente il direttore Emanuele Macaluso nel suo ultimo editoriale in prima pagina. La multa alla famiglia Angelucci, la stessa che possiede un patrimonio di cliniche private nel Lazio, era stata inflitta dopo che lAutorit per le garanzie nelle Comunicazioni aveva dichiarato illegittima la posizione degli imprenditori che fino al 2009 avevano beneficiato di doppi finanziamenti pubblici. Ma gli Angelucci non si erano arresi e il 9 febbraio dellanno scorso erano ricorsi al Tar del Lazio ottenendo lannullamento della sanzione dellautorit garante. Ieri la sentenza del Consiglio di Stato ribalta di nuovo le cose. Ora gli Angelucci dovranno rendere conto dei soldi incassati dalla Tosinvest, la societ editrice di cui sono proprietari, che solo per il Riformista ha ricevuto 5 milioni di euro allanno nel 2007 e 2008.

A New York

Saldi pubblici, Rai Corporation vende tutto


orrete, correte gente. La in vendita. Reperti archeoC logici,che non esiste pi. Rai anime e corpi diha liquidato ricchezze consunte, un passato glorioso Viale Mazzini prima (cio licenziato) 38 dipendenti, ora liquida lintera Rai Corporation con unasta organizzata a New York da Heritage Global Partenrs. Il dottor George Wandachowicz comunica che lasta pubblica si terr il 2 e 3 maggio e anticipa il repertorio a disposizione, tra vecchi arnesi in tecnologia analogia (che soltanto il servizio pubblico italiano utilizza) a brillanti quinte di scena con gigantografia di Manhattan, proprio l dove saffacciava la redazione di 3mila metri quadrati, liberata in fretta la settimana scorsa. I tre corrispondenti-superstiti hanno trovato rifugio in un bilocale meno fastoso e pi austero. Addio sprechi, la Rai si sveste.
Car.Tec .

A maggio chi vuole potr comprarsi i reperti di unepoca gloriosa che non esiste pi

Sobriet, a chi? Vendesi


telecamere con treppiedi, postazioni video e audio, camicie non stirate (ma arrotolate) di Gianni Riotta, lamerican style esiliato a Saxa Rubra ai tempi del Tg1.

A voi Roma Vendesi cartoline di


New York, in cui i corrispondenti sprofondavano per informare lItalia dei fatti americani. Nostalgia panoramica.

Mercoled 18 aprile 2012

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CRONACHE

AMORE DI MAMMA LA CURA PER I BIMBI ROMENI


Un progetto per i figli lasciati dalle donne che vengono a lavorare in Italia
di Veronica

N
ISOLE

Arriva la tassa di sbarco

n arrivo unimposta di sbarco di massimo un euro e mezzo per chi mette piede sulle isole minori come Eolie, Giglio, Capri, Ischia. Lo prevede un emendamento al dl semplificazioni approvato dalla commissione Finanze della Camera. La tassa sar alternativa allimposta di soggiorno.

Tomassini

un ospedale a Iasi, un ospedale psichiatrico. Nel 2010, la pediatra Mihaela Ghircoias ammise con preoccupazione che su mille bambini curati, la met di questi aveva la madre in un altro Paese. Nel 2010, lospedale psichiatrico di Iasi curava 500 bambini affetti dalla sindrome da congedo o orfani bianchi, con storie di abuso di alcol, droghe e tentativi di suicidio. Le madri sono quelle stesse madri costrette al trauma dello sradicamento o spaesamento (termine molto in uso nella letteratura della migrazione), arrese a una morte graduale e interiore, dovendo lasciare i figli, lasciarli o abbandonarli, senza altra possibilit, e con i figli, le radici, gli studi, un minimo di aspirazione. Queste madri si ammalano di una forma depressiva molto grave che si chiama Sindrome Italia immagine speculare della sindrome degli orfani bianchi scoperta da due psichiatri ucraini, nel 2005, e riscontrata per la prima volta in alcune badanti ucraine, polacche, romene, che lavoravano appunto in Italia. Il regista romeno Valeriu Jereghi ne ha

realizzato un film, Arrivederci, e il recente documentario A casa da soli Una tragedia romena di Ionut Carpatorea e Sorin Manu tratta lo stesso argomento.
SILVIA Dumitrache di Bucarest, da nove anni a Milano, non credeva i suoi occhi. Non conoscevo il fenomeno degli orfani bianchi racconta . Il documentario di Carpatorea e Sorin Manu fu un pugno nello stomaco. Era lottobre del 2010, il documentario lo dava in programmazione Rai Tre. Pensai immediatamente: devo fare qualcosa ricorda oggi. Silvia conosceva piuttosto la condizione sociale e lavorativa della sua gente, collaborava con una onlus italiana che ave-

Un ospedale a Iasi cura i disturbi dei pi piccoli, Skype li mette in contatto con le madri

va anche uno sportello stranieri, sapeva tramite il bollettino che gestiva della richiesta e del bisogno di uomini e donne romeni. Non conosceva il dramma dei suicidi infantili. Ho scoperto che su oltre un milione di romeni che lavorano in Italia, solo al nord sono pi di 130 mila le donne con unet media di 40 anni che hanno lasciato almeno un figlio in Romania nella cura dellaltro genitore, dei nonni o dei parenti spiega Silvia, che a Bucarest faceva la redattrice di una rivista di filatelia e che in Italia arrivata per curare il figlio . Ci sono casi in cui i bambini sono stati abbandonati e in questi casi il contatto con la madre molto difficile e raro. Silvia deve far qualcosa. Cos pensa e realizza quel che diventer il progetto-ponte La mamma ti vuole tanto bene, progetto che in una prima fase fu lanciato su facebook (http://www.causes.com/causes/561490-te-iubeste-mama). In origine, liniziativa, che vuole contenere gli esiti del fenomeno orfani bianchi, cresce sul tam tam inoltrato via web e sui social network. Si tratta di una soluzione molto facile: stabilire una comunicazione audio-visiva tra mamma e figlio, utilizzando Skype. Sil-

(FOTO EMBLEMA)

via ne parla con la sorella che a Bucarest lavora per il programma National Biblionet (www.biblionet.ro), sviluppato da Irex Romania Fondazione e dallAssociazione Nazionale dei Bibliotecari e delle biblioteche pubbliche (www.anbpr.org.ro). La mamma ti vuole tanto bene diventa operativo. IL PROGETTO stato inaugurato nella Biblioteca Metropolita di Bucarest ed proseguito nella Biblioteca Provinciale di Bacau aggiunge Silvia . Grazie al programma Biblionet, il bambino dalla Romania potr parlare gratis (su Skype) con la madre in Italia, recandosi nella Biblioteca pubblica del paese, villaggio, citt dove vive. Il progetto ha un ambasciatore, si chiama Narcis Iustin Ianau. ladolescente di Bacau che con la sua voce di controtenore arrivato nella finale del concorso I romeni hanno talento. conferma Silvia, che il prestigioso quotidiano romeno Adevarul ha nominato tra le dieci donne

eccezionali della Nazione . Narcis ha accettato di unirsi al progetto per il semplice motivo che nei suoi 16 anni di vita ne ha trascorsi solo 3 con la madre, costretta a lavorare in Italia per mantenere la famiglia. Il progetto stato implementato in Romania, non in Italia. In definitiva succede questo: la mamma, di solito badante e in Italia, corre al punto internet pi vicino, nella sua unica ora di pausa quotidiana, e parler col figlio, lo aiuter nei compiti, lo amer. Non tutte possono, molte vengono dalle zone povere e rurali della Romania, molte non sanno nemmeno come usarlo un computer nei suoi rudimenti. C tuttavia un progetto pilota che la giunta comunale di Milano ha approvato, nel frattempo lAssociazione italiana biblioteche ha garantito un patrocinio morale. Ovviamente occorrerebbe molto altro, altro tipo di sostegno, perch sono davvero paroline magiche: la mamma ti vuole tanto bene.

PEDOFILIA

Un corso per prevenirla

LE STORIE Impiccarsi a dieci anni

n corso per prevenire la pedofilia, dedicato a sacerdoti ed educatori: lo ha istituito la diocesi di Savona-Noli. Liniziativa, allavanguardia per la Chiesa italiana, stata studiata assieme agli esperti del Cismai di Milano (Coordinamento italiano contro gli abusi sull'infanzia). Per promuovere il corso, il vescovo monsignor Vittorio Lupi ha inviato una lettera, oltre che ai sacerdoti, a tutti coloro che in diocesi fanno attivit come animatori di associazioni o catechisti. Tra i relatori c' anche don Fortunato Di Noto.

Razvan, Florin: quando la nostalgia uccide


dove sei? Sono le quattro R azvan, del pomeriggio. Razvan ha gonfiato il pallone, seduto sui gradini davanti la porta di casa. Poi Razvan ha poggiato i suoi occhiali di bambino sopra la sedia con lo schienale alto e nella povera cucina della nonna, quattro metri per due, tirata su con logore travi di legno, ha agganciato il piolo, sistemato il cappio della corda. Razvan sale sulla sedia e pensa: In due giorni ti porto qui, mamma. Razvan scalcia la sedia con lo schienale alto. Razvan si impiccato, Razvan dieci anni, di Iasi, Moldavia romena. Razvan morto suicida. Florin ha realizzato, cos come Razvan, che la nostalgia della madre era davvero insopportabile, Florin Nelu, undici anni di Tirsolt. Giocava con i compagni di classe, bambino gioioso riferisce la maestra. Florin annoda la fune al suo collo nel cortile del capannone dove viveva con gli zii. La madre, il padre, il fratello di Florin sono partiti per lEuropa. E lEuropa sempre lontana, sempre unaltra cosa. Razvan con il ditino paffuto seguiva sullatlante la distanza tra Iasi e lItalia, in Italia c la madre. Ora la porto qui, mamma, in due giorni la faccio tornare diceva ai compagni della quarta classe. Razvan giocava a palla. Florin non sopportava il dolore, mamma quando torni, sono suppliche inenarrabili. A scuola di Florin a Tersolt il cortile era coperto di neve e i bambini ridevano come sanno ridere i bambini. Florin volato in cielo a febbraio, cera molta neve nel cortile di scuola, e i bambini giocavano come sanno giocare i bambini. Florin volato in cielo, non poteva pi aspettare. Razvan, dove sei? Catilin, il padre: Razvan, dove sei? Sono le quattro del pomeriggio. La cucina di nonna breve, due metri per quattro. Razvan non risponde . A Iasi ci sono le universit, a Liteni, a poco pi di cinquanta chilometri, le strade sono ancora sterrate, solcate da muli o da cavalli carichi con calanchi primitivi e donne con i foulard in testa e i camini che sfiatano sulle campagne. Da Liteni partono i romeni, il 30% degli abitanti sono i nostri immigrati, partono per lEuropa. Le donne soprattutto, le mamme, come la madre di Razvan, orfano bianco, morto tri a nord di Bucarest, al confine sucida. A nord est della Romania, con i Carpazi. Il bambino ha dieci nascono e spesso muoiono gli anni, la madre appena partita orfani bianchi cosiddetti, sono per lItalia, il bambino in orun totale di un milione in tutta la fanotrofio, tenta il suicidio. Lo salnazione contro i circa tre milioni vano. La madre ritorna, lo riprendi romeni che hanno lasciato il de. Un orfano bianco in meno. paese. Orfani bianchi, come Flo- Certe bambine si sono date la rin Nelu. O come Monica, dieci morte con il veleno. Certi bamanni di Arad, ovest della Roma- bini pensano che Tom Sawyer nia. Monica viveva con la nonna, avesse finto la sua morte per una la madre era partita per lItalia. giusta ragione. Forse Tom SaFaceva la badante con tutta pro- wyer non un buon esempio. E babilit. Monica aveva deciso di poi ci sono le cifre: 3 mila romeni, non mangiare pi. andata via ogni anno, si tolgono la vita imin pochi mesi, guardava sempre piccandosi. E poi c leroe letla porta, dal suo letto di ospe- terario de La foresta degli imdale, e quellunica volta che vide piccati, Apostol Bologa (considerato il primo rola madre le sembr manzo psicologico possibile ogni cosa, della letteratura rupersino vivere. E inve- Orfani bianchi ce anche Monica vo- Silvia Dumitrache, che mena, di Liviu Rebreanu), che sceglie lata in cielo. E la ma- ha ideato il progetto la medesima sorte, dre ripartita. Faceva La mamma ti vuole appeso ad una corda: la badante. Piatra tanto bene, e Sorin il soldato Emil nella Neamt, 350 chilome- Manu, produttore vita vera, nella vita di A casa da soli vera era il fratello dello scrittore, soldato durante la grande guerra, in Transilvania, morto suicida, nel 1917, impiccato. Certi romeni dicono che nel loro sangue finire cos. Quando Monica dieci anni di Arad volata in cielo, le donne del villaggio, quelle rimaste, hanno gridato oltraggiate: basta, basta, restiamo con i figli, basta donne, madri. Basta. La madre di Monica per era dura di cuore: Monica mangia, Monica mangia o non torno pi. La bambina esult comunque, mamma sei qui. Esultava davvero, debole, piccolina, quasi un tenero feto. Quando Florin volato in cielo, il consiglio scolastico ha dichiarato: Era un bambino felice, senza problemi di comportamento. A Tirsolt nevicava quel giorno, era febbraio, e i bambini giocavano in cortile. Cos titolava il giornale del villaggio: Nelu Florin B. de 11 ani s-a sinucis de dorul mamei. Per il desiderio della mamma. Razvan aveva appena finito di gonfiare la palla, era di Iasi. Soffice come il cotone, bianco e rosa, con occhiali da bambino poggiati sulla sedia. Razvan, Razvan, dove sei? Catilin, il padre: Razvan, sei qui? Una candela bruciava sopra uno sgabello zoppo. Razvan. Le donne del villaggio di Tirsolt si vestono di nero, una donna parla senza voce, forse una parente di Florin. La madre di Razvan torn a casa, in corriera, scossa dal tremore sopra mulattiere impervie, come desiderava il bambino, tornerai in due giorni mamma, ti faccio tornare io . Le urla di una madre hanno uneco sorda, ma sollevano le acque degli oceani.
(v. t.)

ASSOLUZIONI

Il prete sordo e assolve tutti


ossono confessargli qualunque marachella, tanto il prete sordo. Accade in una parrocchia del trevigiano. Secondo quanto racconta il sito oggitreviso.it, i ragazzini vanno in massa a confessarsi, divertendosi un mondo, perch lanziano prete, affetto da un disturbo uditivo, deve aggiustare in continuazione lapparecchio auricolare che fischia. Per cui possono raccontare tutte le marachelle che vogliono: alla fine lassoluzione garantita. Chiss se gli adulti del paese fanno lo stesso.

In due giorni ti porto qui: gli occhiali lasciati sulla sedia e una corda fissata al soffitto

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Mercoled 18 aprile 2012

ALTRI MONDI
Niger Maria Sandra Mariani liberata dopo un anno
Quattordici mesi sotto sequestro, nelle mani di Al Qaeda nel Maghreb islamico. Maria Sandra Mariani fu rapita nel pomeriggio del 2 febbraio dellanno scorso da un gruppo di 14 miliziani nel sud dellAlgeria. Fu subito trasferita nel vicino Niger. Da ieri libera: Ora sono in paradiso, sono finalmente libera. Vi ho pensato tanto e vi abbraccio tutti. Sto bene, cos al telefono con i genitori. (FOTO ANSA)

Mali Il premier dei golpisti Mr Microsoft Africa


Il presidente di Microsoft Africa, Cheick Modibo Diarra, il nuovo primo ministro ad interim del Mali. A piazzarlo nel posto che fu di Modibo Sidibe, il primo ministro deposto insieme con il presidente Amadou Toumani Toure da un colpo di Stato, un decreto emanato dopo unondata di arresti che ha tolto dalla circolazione tutta una serie di figure dellex regime. Diarra capo e fondatore di un partito politico. (FOTO ANSA)

BREIVIK, LA BANALIT DELLA FOLLIA A UTOYA MARXISTI, NON INNOCENTI


Nessun pentimento per i 77 ragazzi uccisi: Rifarei tutto
di Giampiero Calap

l mio stato il pi spettacolare e sofisticato attacco politico mai commesso in Europa dai tempi della Seconda guerra mondiale. Anders Behring Breivik, 33 anni, colpevole di aver sterminato 77 persone a Oslo e allisola di Utoya il 22 luglio scorso, apparso per il secondo giorno consecutivo davanti alla Corte che dovr condannarlo. Lo show della follia si ripetuto. Lucido, spietato, capace di intendere e volere come di commuoversi solo pensando alla grandezza della propria impresa, non certo per le vittime: Non erano ragazzi incolpevoli, proprio no, ha detto spiegando che non si trattava di civili, di bambini innocenti, ma di attivisti politici che lavoravano per il multiculturalismo, ho agito contro un campo di indottrinamento per attivisti politici, i comunisti pi estremisti di tutta la Norvegia: uccidere settanta persone pu impedire una guerra civile, sono stati attacchi preventivi in difesa delletnia norvegese.

Lo show del mostro Anders Behring Breivik, 33 anni, ieri in aula a Oslo si esibito nel suo personale spettacolo cominciato col braccio teso e continuato tra deliri e gesti ossessivi (F
Invece di piombargli addosso, mitra in pungo, inseguirli e massacrarli senza piet per ore, ignorando qualsiasi implorazione. Due giorni di processo, rilanciati in diretta planetaria, hanno permesso a Breivik di salire sul palcoscenico mondiale e come un esperto di codici dellinformazione ha fatto tutto quello che doveva fare, recitando la sua parte senza una sbavatura, a partire dal pugno stretto, prima battuto sul petto e poi mostrato a braccio teso, saluto fascista della sua fantomatica organizzazione che si ispirerebbe ai templari. Perch - dice Breivik sotto le luci dei riflettori di uninformazione affascinata fin quasi a unorrenda mitizzazione del criminale - io sono collegato ad altri due in Norvegia che fanno parte dei cavalieri templari: anche loro come me sono indipendenti e agiscono come cellule, per cui, in totale, ci sono tre cellule. CREDE di esserci riuscito Breivik. Dopo due giorni di processo, crede che abbia vinto la sua folle lucidit, convinto di aver terrorizzato ancora la Norvegia. Altri due come lui a piede libero? Per le strade di Oslo pronti a colpire di nuovo? Sorride Breivik in aula, davanti alla Corte, nessun timore per la condanna, lo ha detto il giorno prima di non riconoscere lautorit che lo sottopone a processo. Questo non gli impedisce di avanzare una richiesta: Chiedo la mia assoluzione. Perch rifarebbe tutto: Ho agito in una situazione di emergenza, in nome del mio popolo, della cultura del mio Paese. Lo rifarei. In questo assurdo show non poteva mancare lindicazione di un ideale pantheon di padri ignobili. Cos accanto a Hitler e ai cavalieri templari Breivik rimanda anche a Osama bin Laden: Noi ci siamo fatti ispirare da al Qaeda e dai militanti islamisti. E si pu ben considerare al Qaeda come il gruppo militante di maggiore successo esistente al mondo. Ma nella sua contraddizione senza fine, punta il dito contro lislamismo: Il fiume di sangue provocato dai musulmani in Europa va fermato. E ancora: Il multiculturalismo unideologia autolesionistica. OSSESSIVO ai limiti della compulsivit nei gesti, si aggiusta spesso il colletto della camicia Breivik, mentre espone e mentre ascolta, si sistema le maniche, pi volte. Vuole apparire elegante, credibile come un capo di Stato che parla al suo Paese e al mondo: Noi nazionalisti alla

OTO

LAPRESSE)

NELLA SUA visione del mondo distorta dal male pi banale e quindi pi pericoloso il campeggio dei giovani del partito laburista era una versione marxista della giovent hitleriana. Fossero stati i ragazzi di Hitler, per, avrebbe banchettato con loro.

Lavanzata democrazia norvegese ha gi vinto permettendogli di parlare per unora

fine vinceremo e sar la fine del dominio dellestrema sinistra. Quando la via pacifica impossibile la rivoluzione violenta lunica via. Morire per la causa non mi spaventerebbe, sarebbe un grande onore. Come non mi spaventa il carcere, io sono nato in una prigione in cui non possibile esprimere liberamente le proprie opinioni. Ed proprio questo il punto in cui Breivik perde la sua partita, il punto in cui crolla miseramente il teatrino del suo spettacolo: sotto i colpi di civilt dellavanzata democrazia nordica di Norvegia, che non solo sostituisce un giudice non togato che si era espresso in passato a favore della pena di morte, ma permette anche, al mostro, di parlare ininterrottamente per unora.

La Flytillia: Alitalia ha consegnato a Israele lelenco dei nostri nomi


di Roberta Zunini

Processo di pace

le migliaia di palestinesi deT rareati nelle carceri israeliane tenuti per legati alla lotta contro loccupazione della Cisgiordania, in agitazione per protestare contro le durissime condizioni di detenzione, 1200 sono entrati ieri in sciopero della fame. Tra loro ci sono anche una quarantina di attivisti internazionali della Flytilla, tra cui una diciottenne canadese, Charlotte Gaudreau, e un giovane cittadino italiano dellInternational Solidarity Movement, Marco Abdel Al Mohammed (padre egiziano), che vogliono richiamare lattenzione sullingiustizia a cui sono

sottoposti. Marco in carcere dall11 aprile, dopo essere stato aggredito assieme al signor Giorgio Catalan da alcuni soldati israeliani mentre con altre decine di partecipanti cercavano di rientrare nel centro di Hebron dove si teneva una conferenza dei comitati popolari palestinesi, dice Simone Colombo un attivista dellIsm (long di cui faceva parte Vittorio Arrigoni). Io ero con loro, avevamo appena finito di mangiare e mentre stavamo camminando siamo stati bloccati con la forza dai soldati che ci hanno accusato di fare una manifestazione non autorizzata. Abbiamo cercato di spiegare loro che stavamo solo cammiCharlotte Gaudreau, 18 anni, in arresto

nando in gruppo per tornare a seguire assieme la conferenza ma non ci hanno creduto e dopo aver chiamato la polizia hanno portato via Marco e Giorgio.
I DUE italiani dopo essere stati sottoposti a fermo, sono stati arrestati e portati in carcere a Givot. Mentre il signor Catalan due giorni fa ha firmato il foglio di espulsione ( appena rientrato a Trieste), Al Mohammed ha deciso di rimanere perch sostiene di non aver commesso n il reato di partecipazione a manifestazione non autorizzata n di aver oltraggiato alcun pubblico ufficiale e dunque di non meritare lespulsione, cosa che compromette per dieci anni un eventuale rientro in Israele e di conseguenza in Cisgiordania. Omer Shatz e Iftah Cohen, i suoi avvocati israeliani hanno detto al Fatto che verr sottoposto a unaudizione alla corte distrettuale luned. Le vicende degli attivisti della Flytilla e dellIsm si incrociano dunque nel carcere di Givot, nella cittadina di Ramla a sud di Tel Aviv. La Flytilla, che composta da vari gruppi formati da europei, canadesi e statunitensi, aveva come scopo lingresso dichiarato in Palestina per ricordare

LEuropa ha nuovo inviato in Medio Oriente, tedesco


NEL MEDIO ORIENTE lItalia ha un ruolo sostanziale e importante, specie perch conosce il Mediterraneo. Parola dellambasciatore tedesco Andreas Reinicke, il nuovo rappresentante speciale dellUe nel processo di pace tra israeliani e palestinesi. Ieri, Reinicke era a Roma: un primo incontro con il ministro degli esteri Giulio Terzi e consultazioni a Palazzo Chigi, dopo la visita di Pasqua del premier Mario Monti in Libano, Israele, nei Territori e in Egitto. Nessun giudizio su un maggior bilanciamento della politica estera italiana rispetto alla fase decisamente pro-israeliana del governo Berlusconi. Che nel conflitto mediorientale, non si muover foglia fino allautunno inoltrato, perch vi sono altri temi su unagenda gi complicatissima: la Siria, lIran, le elezioni presidenziali negli Stati Uniti, tutti sono consci. Ma bisogna preparare il terreno perch, quando i negoziati possano davvero ripartire, le parti siano pronte e ben disposte. La visita dellambasciatore, che, fino allinizio dellanno, rappresentava la Germania in Siria, coincide con la consegna, da parte ai palestinesi agli israeliani, di un documento che stato oggetto di un pre-negoziato con la mediazione del Quartetto, il team diplomatico che segue il processo di pace, Onu, Ue, Usa e Russia. Il gesto potrebbe lauspicio migliorare il clima fra le parti. Di pi, al momento, non c da sperare. G. G.

Interrogazione del Partito democratico Quaranta attivisti internazionali arrestati a Tel Aviv

lassedio che Israele ha messo in atto nei Territori dice Patrizia Cecconi, coordinatrice della Flytilla Italia e per portare avanti un progetto di costruzione di scuole. La missione si chiamava benvenuti in Palestina e avrebbe dovuto portare in Cisgiordania circa 1500 attivisti. Ma sono riusciti a entrare solo una cinquantina tra cui due italiani. Non andata cos, invece, per Marco Varasio, un ragazzo di 23 anni che stato subito bloccato allaero-

porto di Tel Aviv e portato anche lui nel carcere di Givot, visto che non voleva essere espulso. Dopo due giorni di carcere per ha ceduto e ha firmato il foglio di espulsione. Domenica allimbarco di Fiumicino, lAlitalia ha tirato fuori una lista nera consegnata da Israele, con i nostri nomi. Ci significa che Alitalia ha fornito allintelligence israeliana i nominativi di privati cittadini, violando la privacy. Due giorni fa per non ha fatto altrettanto con

la Farnesina che aveva chiesto la lista dei passeggeri per verificare che sullaereo ci fosse anche Varasio di cui non avevamo pi notizie. Stiamo preparando unazione legale, conclude Cecconi. Il deputato Vincenzo Vita ha presentato uninterrogazione al ministro Terzi per questa violazione della privacy, ricordando che la legge israeliana del 1952 con cui lAlitalia ha legittimato il mancato imbarco dei passeggeri vale solo una volta giunti in Israele.

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ALTRI MONDI
Germania Cancelliera nella voliera
rimasta tranquilla e sorridente, nonostante sulla sua testa si fosse posato pi di un uccello incuriosito dallinsolito ospite: stanno facendo il giro del mondo le immagini della cancelliera Angela Merkel adornata dai colori di una decina di pappagalli durante una visita al parco zoologico tedesco di Marlow, in Meclemburgo-Pomerania occidentale. (FOTO ANSA)

Usa Obama contro gli speculatori del greggio


Pugno duro di Barack Obama sugli speculatori che provocano un aumento artificiale dei prezzi della benzina. Obama ha promesso tolleranza zero contro chi manipola le operazioni sul mercato del petrolio e annunciato misure senza precedenti, tra cui un inasprimento delle sanzioni civili e penali per chi si rende responsabile di contrattazioni illegali. (FOTO ANSA)

A CHI NON PIACE HOLLANDE PRESIDENTE


Merkel, Cameron, ma anche Monti e Obama, sperano ancora in Sarkozy
di Giampiero Gramaglia

La corsa dOltralpe
Illustrazione di Marilena Nardi

lit, perch ha dalla sua lesperienza e, forse, soprattutto il fatto di essere ormai noto ai partner: Meglio il diavolo che gi conosci, recita un detto anglosassone. Un fattore, questo, che pu giustificare uninclinazione pro Sarkozy dellAmministrazione americana di Barack Obama, che in quanto democratico dovrebbe non essere ostile a Hollande. Il socialista, dal canto suo, fa spallucce: il presidente lo scelgono i cittadini francesi, mica i leader stranieri; e, una volta che un presidente eletto, i suoi nuovi pari saffrettano a mandare messaggi di congratulazioni e a organizzare la collaborazione. DA QUESTO punto di vista, conta di pi, rispetto alle dichiarazioni di voto di Angela e Mario, David e Mariano, quella di Jacques, soprattutto se si tratta dellex presidente francese Chirac: lui e la sua famiglia voteranno Hollande, afferma il quotidiano Le Parisien. Voter Hollande, avrebbe detto e ripetuto Chirac, davanti alle telecamere nella Correze, il dipartimento di cui originario, nel centro della Francia. Claude, la figlia, avrebbe persino pranzato con la giornalista Valerie Trierweiler, la compagna del candidato socialista. E diversi collaboratori dellex presidente erano al comizio di Hollande domenica a Vincennes. Del clan Chirac, solo la moglie, Bernadette, continuerebbe a preferire Sarkozy. Se la freddezza verso Hollande di popolari e conservatori non pu stupire, ci si potrebbe piuttosto interrogare sul sostegno relativamente tiepido dei socialisti europei allanti-Sarkozy. Come si pu osservare che la Merkel, profittando delleclissi elettorale dellamico francese, s portata avanti con proposte davanzamento istituzionale dellintegrazione europea, come lelezione a suffragio universale del presidente della Commissione. In attesa di sapere se dovr discuterne con Nicolas o con Franois.

denunciare il complotto anti-Hollande dei leader europei, stato per primo il settimanale tedesco Der Spiegel: i capi di Stato o di governo conservatori dei Paesi dellUe avrebbero convenuto di non ricevere, durante la campagna elettorale, il candidato socialista. Imbarazzati dalle polemiche suscitate dallipotesi dellesistenza di un fronte europeo per le elezioni presidenziali in Francia, i leader chiamati in causa avevano tutti smentito di essersi coalizzati, seppur tacitamente, per boicottare colui che potrebbe divenire il 6 maggio il loro interlocutore nei Consigli europei. E le fonti di Palazzo Chigi avevano bollato come una fantasia totale larticolo tedesco.

novo del mandato. Il premier britannico David Cameron ha augurato buona fortuna allinquilino dellEliseo, gi dimentico dello screzio al Vertice europeo del 30 gennaio, quando i due serano incrociati a riunione conclusa e il francese non aveva stretto la mano tesagli dallinglese. Cameron ha pure spiegato che non consuetudine vedere i candidati durante la campagna (ma il suo predecessore Tony Blair, un laburista, per quanto anomalo, ricevette Sarkozy prima delle elezioni del 2007). I portavoce della cancelliera tedesca Angela Merkel,

che ha pubblicamente appoggiato Sarkozy e s rifiutata dincontrare Hollande, hanno ricordato che il candidato socialista era stato in Germania nel 2011 ed aveva dato il proprio sostegno allopposizione social-democratica, auspicando un nuovo governo dopo il voto tedesco del 2013: insomma, occhio per occhio, dente per dente. QUANTO al premier spagnolo Mariano Rajoy, una sua dichiarazione stata dun candore disarmante: Tutti sanno chi io voglia che vinca le elezioni in Francia, perch militiamo nello stesso partito, quel Partito popolare europeo dove, con Sarkozy e Rajoy, c pure la Merkel. Monti no, anche perch lui, finora, in un partito non ci sta; ma ha gi dimostrato, con la sua lettera sul completamento del mercato unico, di sapere andare daccordo con conservatori e liberali di tutta Europa, in due parole con i liberisti e i mercantilisti. A scandalizzare, o almeno a preoccupare, i Grandi europei, sarebbe stata lintenzione manifesta di Hollande di rinegoziare, se eletto, il Patto di Bilancio appe-

DI FATTO, per, Hollande, ieri sommerso da un bagno di folla al maxi-comizio con concerto di Lille, non lha ricevuto nessuno. Ma nessuno dei presunti carbonari ha negato le proprie affinit con il presidente francese in esercizio Nicolas Sarkozy, a caccia di un rin-

Il socialista contro il rigore economico dei leader europei Jacques Chirac si schiera con lui

na concluso e in corso di ratifica, per integrarlo con misure che favoriscano la crescita: il Patto considerato una pietra angolare del salvataggio della zona euro e ridiscuterne potrebbe equivalere a riaprire il vaso di Pandora. Ma come debbono essersi detti la Merkel e Monti , abbiamo fatto tanta fatica per arrivarci e quello vuole subito smontarcelo? Se la molla fosse solo questa, per, Rajoy, che ha gi detto che quel Patto la sua Spagna non potr rispettarlo, e Ca-

meron, che se n addirittura tenuto fuori, non sarebbero della combine anti-Hollande. Negata, del resto, e non poteva essere diversamente, dallo stesso Sarkozy: Mai parlato del mio avversario con i leader europei, il complotto non esiste. C pure il fattore continuit, per cui come ha spiegato allAfp il ricercatore britannico Maurice Fraser, dellistituto Chatam House il presidente in carica beneficia sempre, nellopinione generale, di un vantaggio di credibi-

ALLE ORIGINI Crescita e formazione e dei due candidati allEliseo

Neuilly, un chilometro divideva Nicolas e Franois


di John Lichfield Parigi

scendo Parigi in Unonversodagrattacielidirezione ovest i de La Defense si ha nemmeno la sensazione di aver lasciato la citt. Guardando lo specchietto retrovisore si continua a vedere sullo sfondo lArco di Trionfo. Il viale che si estende dinanzi a noi la naturale prosecuzione degli Champs Elyses. In fondo al viale si supera una delle anse delle Senna e poi ci si tuffa nel tunnel sotto il quartiere finanziario de La Defense.
ABBIAMO coperto poco meno di due chilometri e ci troviamo a Neuilly-sur-Seine, una delle comunit pi ricche della Francia. Questa la storia di due ragazzi che hanno abitato a poco pi di un chilometro. luno dallaltro, a Neuilly-sur-Seine, negli anni 60. Ovviamente entrambi continuano a dire di non essersi conosciuti allepoca, ma gi a 17 anni avevano una comune ambizione: diventare presidente della Repubblica francese. Uno, Nicolas, abitava con due fratelli e la madre, una donna coraggiosa che era stata abbandonata dal marito, un nobile ungherese approdato in Francia. La madre di Nicolas fece crescere i figli in un piccolo appartamento accanto ad un negozio di fiori sul viale rumoroso e trafficato che dallArco

di trionfo porta al quartiere de La Defense. Laltro, Francois, era il figlio pi piccolo di un medico che aveva idee di estrema destra e che si era trasferito con la famiglia da Rouen a Neuilly-sur-Seine nel 1968. Nicolas divenne sindaco di Neuilly a 28 anni e alla fine arrivato allEliseo. Il suo cognome era, ovviamente, Sarkozy. Francois, se ne and da Neuilly-sur-Seine a 19 anni diretto in una universit esclusiva, una di quelle universit che sforna la classe dirigente della Francia. Il suo cognome era Hollande. Domenica prossima Francois e Nicolas, entrambi cinquantasettenni, occuperanno i primi

due posti al primo turno delle elezioni presidenziali. Almeno questo quanto prevedono i sondaggi. In questo caso il 6 maggio il presidente di centro-destra, Nicolas, e il candidato socialista, Francois, si sfideranno al ballottaggio che decider chi sar il prossimo inquilino dellEliseo. Neuilly-sur-Seine non un sobborgo nel senso meno nobile della parola. In realt una sorta di quartiere residenziale, ricco e influente, diventato comune autonomo rispetto a Parigi. Il diverso rapporto di Sarkozy e Hollande con la loro cittadina di origine la dice lunga sulla sfida elettorale di

Sinistra&destra Francois Holland, candidato socialista, e Nicolas Sarkozy, presidente in carica

questanno e sul malcelato disprezzo che nutrono luno nei confronti dellaltro. Francois Hollande ha preso il diploma al Liceo Statale Pasteur, ospitato in un maestoso edificio in tutto e per tutto simile ad un castello. Nicolas Sarkozy ha, invece, frequentato una scuola cattolica alla periferia di Parigi. Francois Hollande ha frequentato la prestigiosa Ecole Nationale dAdministration (Ena), una sorta di esclusiva facolt di scienze politiche che, per tradizione, sforna gli alti burocrati e i politici di primo piano. Nel 1981 entrato a far parte dello staff del presidente Mitterand creandosi una solida base elettorale a Correze, nel sud-ovest agricolo della Francia. Hollande un classico esempio di meritocrazia e di un sistema scolastico-formativo-politico che ha prodotto anche Jacques Chirac (per la destra) e Lionel Jospin e Segolene Royal, sua ex moglie (per la sinistra). QUESTO sistema odiato da Nicolas Sarkozy in quanto convinto che allevi politici auto-referenziali ed eccessivamente moderati. Ma forse la vera ragione va individuata nel fatto che Nicolas a 19 anni di et fu respinto da questo sistema. Sarkozy non fu ammesso allEna per la sua scarsa conoscenza dellinglese. E cos decise di fare lavvocato. In politica entro a

28 anni facendosi nominare, a sorpresa, candidato per la destra alla poltrona di sindaco di Neuilly-sur-Seine. Non ha mai fatto parte della tradizionale classe dirigente francese, quel ceto che tanto per i politici di destra quanto per quelli di sinistra si sente superiore, sostenuto dal denaro delle grandi famiglie o dalle certezze manageriali delle grandi scuole. Sarkozy a Neuilly si costruito una base formata da ricchi imprenditori, giornalisti e pubblicitari espressi, per lo pi, dalla Nuova Francia e non legati alle fortune delle tradizionali famiglie della Vecchia Francia. Nicolas Sarkozy ha rappresentato questo ceto rampante: il francese non francese, ambizioso, volitivo, vanitoso pi che arrogante, spregiudicato e non legato alla tradizione. Luomo succeduto a Sarkozy alla guida del Comune di Neuilly, Christophe Fromantin, spiega con chiarezza cosa ha significato Neuilly per il presidente: Sarkozy ha subito in misura notevole linfluenza del mondo della comunicazione e dellinformazione cui si legato a Neuilly: sondaggisti, pubblicitari, giornalisti. Proprio per questo per lui la politica diventata pi che altro una questione di comunicazione. la sua forza, ma anche il suo limite. The Independent Traduzione di Carlo Antonio Biscotto

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Mercoled 18 aprile 2012

SECONDOTEMPO
SPETTACOLI,SPORT,IDEE
in & out

MORIREMO ELEGANTI

Un libro-intervista del maledetto fotografo

LE PAGELLE DEL PROFESSOR TOSCANI


di Elisabetta Ambrosi

Bollani Stasera alla Scala per lultimo concerto con Chailly

Palazzi Da oggi nuove audizioni alla Procura di Cremona

1 maggio A condurre il concertone la coppia PannofinoRaffaele

Del Piero La vita senza Juve un po mi spaventa, ma continuo

ma scusa, tu a uno che ha in casa queste opere, non gli fai credito? Mettiamo insieme Economia e Beni culturali e il gioco fatto. Qui dispensa voti ad amici e nemici: quelli contenuti nel libro e gli ultimi offerti dalle cronache. E confessa un rimpianto: Ho compiuto settantanni e non ho mai avuto un governo che ho votato.
MONTI E I TECNICI Il governo tecnico una bugia, perch non esiste un governo tecnico. I tecnici non mi sono simpatici, con la loro finanza e la loro bocconianit hanno messo in ginocchio il mondo. Non producono nulla, ma vessano chi lavora. Odio i bocconiani e dico sempre: Se uno fa una cattiva azione ha due possibilit: o due anni a San Vittore o due anni alla Bocconi. Voto: 3

risoluto. Ora completamente rintronato. Veltroni? Voleva fare il fotografo, lo scrittore, ma non capace di fare nulla. DAlema? Ha sempre perso, non mai stato eletto, mi chiedo a cosa sia servito in questi anni. Dicono sia intelligente: ma uno intelligente non avrebbe fatto ci che ha fatto. Renzi? Un democristiano che odora di sacrestia. Voto: 4 LARCHITETTURA DI IERI Utopistica, assurda, immensa, fatta con i materiali pi allavanguardia: pensate a Santa Maria del Fiore a Firenze. Oggi ci sono chiese in vetro-cemento con campanili che sembrano rampe di lancio

di missili, tetti spioventi stile pagoda disegnati da geometri con tessera di partito, campane computerizzate. E poi centri commerciali e spaghetterie al posto di botteghe e trattorie. Voto: 8 I GIORNALISTI Porta a porta: Neanche un istituto dove si fanno massaggi avrebbe unambientazione cos volgare, con quei salotti bianchi. Fabio Fazio: Un maggiordomo televisivo. La gente si siede, presenta il suo prodotto in assenza

completa di domande e poi se ne va. Gad Lerner: Mi piace, ma la trasmissione noiosa, non c senso dello spettacolo. Santoro: Un gigione egocentrico, sta l che fa teatro e gestisce i suoi burattini. Travaglio: Una zitella petulante. Saviano: Dice la banale verit, ma sembra originale perch la dice in televisione. Voto: 5 SOCIAL MEDIA Con Facebook tutti diventano portinaie. E poi i giovani sono mezzi deficienti. Se va via la luce non sanno pi cosa fare. Diventano degli zombie, stanno tutto il giorno davanti al monitor in attesa dellapparizione della Madonna. Per non parlare dei milioni di sfigati che dormono con i cinguettii sotto il cuscino. Voto: 4 MAMMA Una grande lavoratrice. Aveva fatto solo la quinta elementare ma riconosceva le cose di qualit da lontano. Una volta mi disse: Ho avuto solo un uomo, tuo padre. Allimprovviso, mi si sono sgretolati anni di convincimenti libertari e di mentalit radicale. Ero pi avanti io che teorizzavo lamore libero o lei che aveva avuto un solo uomo? Rivoluzionaria. Voto: 10 FIAT Non abbiamo bisogno della Fiat, noi abbiamo una fabbrica di beni culturali naturale. Fuori dalle

Il rapporto con la politica

ra seduto con i suoi uomini, i suoi cloni, col blazer e i blue jeans. Al centro del soggiorno cera un tavolo da ping-pong, che a quei tempi faceva molto radical chic. Sentite, ci disse, finalmente ho le reti televisive: vorrei Oliviero come direttore creativo e te Umberto come direttore editoriale. 1977: Oliviero Toscani incontra, insieme a (udite udite) Umberto Eco, Silvio Berlusconi. LEUROPA Rifiutammo. Il mio posto lo pre- Il pi bel sogno della storia, che se Freccero. Peccato, perch non si realizza perch tutti hanFreccero un uomo di cultura. no paura di concretizzarlo. RiMa non c solo Berlusconi nel cordo ancora lemozione di libro intervista Moriremo eleganti, quando in America mi dicevascritto con Luca Sommi (Aliberti no: Are you going back to editore), in cui si parla di arte, ta- Europe?. fantastico penlento, trasgressione e coraggio. sare che siamo uniti e diToscani racconta quando chiese versi, proprio come in a Fidel Castro di diventare il di- una famiglia c il pi rettore del suo progetto Fabrica, buono, il pi scemo, il perch i grandi uomini, anche pi atletico, il pi sese dittatori, sono utili se diven- ga. Voto (per tano testimoni della loro follia. lutopia): 9 E della sua esperienza politica a Salemi con Sgarbi sindaco, quando implorava i ventisei vigili del- QUELLI la citt di fargli la multa per aver DEL PD parcheggiato nella piazza pi Bersani lho conobella della citt. Il libro una di- sciuto da Presidenchiarazione damore allItalia e te della Regione Emidi odio agli italiani, in particolare lia, deciso, moderno, a quelli che guardano la tv - un cancro che uccide il cervello, il Nel 77 rifiut cuore e luccello. la proposta di B. Lui infatti la tiene spenta, non va al cinema (Garrone e Sorrentino? Non li conosco), legge solo quotidiani italiani e stranieri. Per, nonostante le critiche, resta ottimista. E qualche idea per andare oltre la crisi, che pure ritiene unopportunit, ce lha: Giotto, Leonardo, Palladio, Raffaello:

Sono arrivato a settantanni e non ho mai avuto un governo che ho votato


palle, il prima possibile. Che fine faranno gli operai, la gente pi straordinaria che c? Ma quello non lavoro, schiavit. Ridotti a lottare per entrare in quelle fabbriche infernali. Io farei la rivoluzione davvero. Voto: 3 QUELLI CHE IL FINANZIAMENTO La Lega diarrea, in senso poetico, una specie di purga, un movimento intestinale. Che fossero dei ladri si capiva fin dallinizio, per ci voleva la prova della televisione perch ce ne convincessimo. Rutelli, invece, un caso clinico, tutto quello che tocca fallisce. Non sapeva cosa faceva il suo tesoriere? Ancora peggio! E la passano liscia. Voto: 1 MARKETING E MODA Odio il marketing. quello che a una persona che ha visto solo pecore prova a dare una pecora con due teste, o con lana rosa, invece di dargli una vacca. Per non parlare della moda: altro che evoluzione del gusto, sintomo di deficienza. Alleggerisce portafoglio e dignit. Voto: 4 ITALIANS Siamo dei leccaculo completamente inaffidabili. Siamo come i due capitani al telefono dopo lincidente della nave da crociera: se li avessero scambiati, leroe sarebbe diventato laltro. E poi siamo lunico popolo che non ha mai fatto la rivoluzione. Per abbiamo Prada, Armani, Valentino. E moriremo eleganti. Voto: 0 (o in fondo in fondo 10?)

Ho le tv: vorrei te come direttore creativo e Umberto Eco come direttore editoriale

Moriremo eleganti
Oliviero Toscani Aliberti editore
PAGG. 160, EURO 16,00

Mercoled 18 aprile 2012

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SECONDO TEMPO

TUTTO IL CALCIO PAESE

GLI EUROPEI ALLA MAFIA


Per lUcraina doveva essere loccasione doro, ma si arricchito solo il crimine organizzato
te, un prefabbricato dellera comunista sulle rive del Dnieper, il fiume taglia in due Kiev. Qualche settimana fa uomini a volto coperto e armati di mazze e scudi hanno fatto irruzione nella lobby dellalbergo e ne hanno assunto il controllo. I criminali facevano parte della banda Lushniki, una organizzazione mafiosa resasi colpevole di numerosi omicidi e di cui fa parte anche luomo che ha assassinato la giornalista russa Anna Politkovskaya nel 2006. I criminali hanno percosso il personale e sparato ad un cliente. A farne le spese sono stati diversi tour operatori tra cui la Tui, la principale agenzia turistica tedesca, che ha prenotato oltre 14.000 stanze dalbergo in Ucraina in vista degli Europei di calcio che si svolgeranno dall8 giugno al 1 luglio. I nuovi proprietari dellalbergo hanno rescisso il contratto con la Tui e raddoppiato il prezzo delle stanze.
QUESTA SORTA di occupazione militare dellalbergo ha fatto emergere una guerra in atto da settimane dietro le quinte e che la Tui, lUefa e il governo ucraino hanno fatto di tutto per non far finire sulle pagine dei giornali. Ma la realt sta venendo a galla: corruzione e malaffare hanno fatto lievitare in maniera spropositata il costo degli impianti sportivi in Ucraina. Autostrade, linee ferroviarie ad alta velocit e alberghi progettati da anni non saranno completati. La ragione semplice: gli appalti sono stati monopolizzati da aziende controllate dalla mafia, i costi sono cresciuti in misura notevole e lo Stato ha finito i soldi. Alla fine degli europei in Ucraina si potranno ammirare un bel po di cattedrali nel deserto, di infrastrutture abbandonate, di strade mai finite di costruire. Uno spreco di denaro pubblico che sta arricchendo la mafia e i politici corrotti. La Tui e lUefa, nel tentativo di rassicurare coloro che intendono recarsi in Ucraina, cercano di minimizzare la portata del problema del caro-alberghi. In realta nella sola Karkov, una citta di 1 milione e mezzo di abitanti 500 km. a est di Kiev nella quale si svolgeranno alcuni incontri, tra cui una partita che vedra impegnata la nazionale tedesca, ben 11 hotel hanno disdettato i contratti con la Tui. una iniziativa che, a conti fatti, riguarda oltre un terzo (1.139 su 3.204) delle stanze gi prenotate dallagenzia turistica tedesca. Quanto al rincaro dei
di Benjamin Bidder e Andr Eichhofer

Ucraina, che insieme alla Polonia, ospiter i prossimi Campionati Europei di calcio, continua ad essere assillata dai problemi. Una banda di criminali ha assaltato e occupato militarmente un albergo, in alcune localit, i prezzi degli alberghi sono triplicati mentre diversi operatori del settore hanno cancellato i contratti con i tour operator che porteranno in Ucraina decine di migliaia di tifosi. La mafia ucraina ha messo le mani sugli europei di calcio. Lalbergo Slavutich una struttura fatiscen-

In ottomila allo stadio

I TIFOSI SALUTANO IL LORO MORO

Tango 12, il pallone ufficiale dei Campionati Europei di calcio, nello Stadio Olimpico di Kiev, sede della finale (FOTO AP)

Appalti sospetti con la complicit dello Stato, costi saliti a dismisura, prenotazioni turistiche disdette a raffica
prezzi, basti qualche esempio: lHotel Baden-Baden sta chiedendo per una stanza 160 euro a notte quando fino a poco tempo fa il prezzo era 65 euro. Il Victoria, un albergo a tre stelle, e passato da 94 a 300 euro per notte. I dipendenti della TuI a Kiev sostengono che lagenzia tedesca

non ha citato in giudizio gli operatori inadempienti perch scarsissime sono le probabilit di ottenere giustizia in un Paese nel quale il sistema giudiziario notoriamente corrotto. Il governo sperava che gli appassionati attesi in Ucraina avrebbe rilanciato il turismo e rappresentato una boccata di ossigeno per leconomia in difficolt. MARKIYAN Lubkivskiy, responsabile del comitato organizzatore in Ucraina, ha invitato gli albergatori a non esagerare. Ma questi appelli alla moderazione sono rimasti lettera morta. In realt quando si tratta di fare soldi alla svelta, il governo ucraino si comporta in maniera non troppo diversa e appare altrettanto privo di scrupoli. Sebbene lo slogan delleuropeo sia fare la storia insieme, a moltissimi studenti non sar

Circa ottomila persone sugli spalti dello stadio Picchi di Livorno hanno applaudito lultimo giro di campo di Piermario Morosini. Il passaggio del feretro del giovane calciatore avvolto dalle sciarpe delle sue squadre, era accompagnato dalle canzoni di Jovanotti e Ligabue.

consentito di assistere alle partite. Nina Kutusovskaya, diciannovenne studentessa di biologia alluniversita Taras Shevchenko di Kiev, parla perfettamente linglese e le sarebbe piaciuto lavorare come volontaria. Invece ben presto sar costretta a fare i bagagli. Alla fine di maggio, Nina dovr togliere poster e decorazioni dalle pareti della sua stanza e sperare che nessun ubriaco mi rovini la carta da parati. La direzione delluniversit sta costringendo gli studenti ad abbandonare il campus per tutta la durata del campionato europeo. La stanza di 10 metri quadrati che Nina divide con una collega e per la quale paga un affitto di 16 euro al mese verr affittata ai turisti per 80 euro. 2012, Der Spiegel Traduzione di Carlo Antonio Biscotto

Il libro del sindaco scrittore

La Bellezza secondo Renzi: Dante era un ganzo


di Paolo Nori

nuovo libro di Matteo Renzi, che si I lintitolaeuro),novo (Rizzoli 2012, pp. Stil 193, 15 mi sembra molto difficile da riassumere. Si apre con un'epigrafe di Camus (La bellezza non fa rivoluzioni, ma viene il giorno che le rivoluzioni hanno bisogno di lei) e parla di molte cose: di bellezza, di Firenze, dell'Italia, dell'America, del mondo. Di Dante, di Leonardo da Vinci, di Michelangelo, di Savonarola. Dei fiorentini, dei toscani, degli italiani, degli americani. pieno di frasi in un certo senso memorabili, come queste: Scrivere di Firenze difficile. Forse arrogante. Per qualcuno persino inutile. Anche questa citt, patria dell'arte e della cultura, si fa spesso raggiungere dalla mucillagine del banale. Una sorta di Manhattan ante litteram? S e no. Ovviamente, se ascoltate gli storici vi diranno che questa ricostruzione parziale. Lo ammetto anch'io, sia chiaro. Ma non che vi dovete preparare a un esame universitario: state assaggiando una citt. Ormai maturo il tempo in cui l'Italia regolarizzi il servizio civile obbligatorio, la cui introduzione stata richiesta da molte associa-

zioni e dal settimanale Vita, la pi autorevole testata del terzo settore in Italia. Dobbiamo avere la forza di sconfiggere il pensiero debole dei poteri forti, o presunti tali. Una citt non un ammasso casuale di pietre. Diciamoci la verit, a Firenze ci sono cose meravigliose, che spaccano il pensiero. Se vogliamo essere onesti, per, a Firenze non mancano nemmeno le autentiche cialtronate, che andrebbero proibite con un'ordinanza. Sono sicuro

che se Dante fosse in vita scriverebbe sul suo blog parole al vetriolo contro queste assurdit. Dante appartiene a questi personaggi rovinati dalla scuola. Spesso ce lo presentano in modo monotono. E invece Dante era un ganzo. Amava l'amore, amava la politica, amava le passioni forti. Detta male: gli garbava vivere. Dante ha inventato l'italiano riuscendo nel brillante paradosso di fondare un'appartenenza dall'esilio. Io sono convinto che Dante era di sinistra,

anche se non lo sapeva. Crea l'italiano anche se probabilmente non ne consapevole, pur avendo una sufficiente dose di autostima, diciamo cos. In questi momenti mi viene quello che, tecnicamente parlando, si chiama discreto giramento di scatole, giusto per uscire dall'atmosfera poetica. Anche perch diciamo la verit, la Gioconda pi enigmatica che bella. Non possiamo indugiare qui nei particolari, rimandando a testi pi seri. Ecco:a me sembrato stranissimo, che in tutte le 193 pagine di questo libro sulla bellezza non sono riuscito a trovare una frase che mi sembrasse non dico bella, ben fatta. A un certo momento mi tornato in mente Camus quando, nei suoi taccuini, pensa a quel che avrebbe voluto ancora fare, nella sua vita, e scrive: Ma soprattutto, soprattutto, rifare a piedi, con lo zaino sulle spalle, la strada da Monte San Savino a Siena, costeggiare quella campagna di ulivi e di viti, di cui sento ancora lodore, percorrere quelle colline di tufo bluastro che sestendono sino allorizzonte, e vedere allora Siena sorgere nel sole che tramonta con tutti i suoi minareti, come una perfetta Costantinopoli, arrivarci di notte, solo e senza soldi, dor-

mire accanto a una fontana ed essere il primo sul Campo a forma di palmo, come una mano che offre ci che luomo, dopo la Grecia, ha fatto di pi grande. S, vorrei rivedere la piazza inclinata di Arezzo, la conchiglia del Campo di Siena e mangiare ancora i cocomeri per le strade calde di Verona. Quando sar vecchio, vorrei che mi venisse concesso di tornare su quella strada di Siena, che non ha eguali al mondo, e di morirvi in un fossato, circondato soltanto dalla bont di quegli italiani conosciuti che io amo. E mi venuto da pensare che Camus, quando parlava della bellezza, era come un falegname che parlava del legno, sapeva quel che diceva.

Stil Novo
Matteo Renzi
RIZZOLI EDITORE 198 PAGINE 15 EURO

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Mercoled 18 aprile 2012

SECONDO TEMPO

TELE COMANDO
TG PAPI

IL PEGGIO DELLA DIRETTA

Un Angela bionda
Galella
gero: ludendo docere. Ma per poter essere giocosi, insegnare e divulgare, bisogna possedere in pari grado la prima e la seconda virt, qui ugualmente assenti. Volendo trascurare le alte sfere - non il caso di scomodare la scienza proprio in quelle basse e umili che il programma si incaglia. Mal scritto e a tratti irritante, perfino difficile stabilire quali siano i momenti peggiori, se quelli dei documentari o degli inserti, in cui l'abbagliante e filiforme Eva si mostra ed esprime. Fra le delizie della serata, un servizio che si proponeva di risolvere il quesito se per trovare un parcheggio sia meglio muoversi o star fermi. La domanda si potrebbe riformulare cos: meglio cercare il parcheggio o aspettare che ti giunga dall'alto? Forse qualcuno riesce a intuirlo, ma per altri meglio costruirci sopra un teorema matematico. Con due autovetture, per sei ore, due figuranti si sono prestati a testare la strada. Trascorse le quali si stabilito senza ombra di dubbio che meglio cercarlo. E ancora: ma dove pi facile trovarlo? La rispoSu Raidue Eva Riccobono ha debuttato come conduttrice nel programma Eva (LAPRESSE)

Ma quanto ride Formigoni?


di Paolo Ojetti

g1 T (lalternativa di Simona Ieri sera Sonia SarAbbiamo dormito male. no, Sala: deve esserci stato un compromesso redazionale molto sofferto) ha rivelato che nel vertice Alfano vuole pi flessibilit in entrata, Bersani vuole garanzie per lo sviluppo e Casini ha fatto sapere che prioritaria la crescita, anche in chiave europea. la chiave che ci ha sconvolto. E anche Monti. Era tanto bravo, ma gi cade nei luoghi comuni, ha deciso di non abbassare la guardia, un po come diceva sempre il compianto Larussa. Per capire il casino Imu non basta Sorgon: ci vuole un abbonamento al Sole 24 Ore. C Grillo alle porte e Napolitano, che forza un po la storia, dilaga su tutti i Tg: i partiti non fanno schifo, ricordate Zaccagnini e meditate. Purtroppo, gi negli anni 70 i partiti al potere erano cos sputtanati che Zaccagnini, uno dei pochi presentabili, venne in fretta e furia ripescato da una vita gi quasi privata e issato alla segreteria Dc: l onesto Zac, santuomo.

zioni di un Formigoni sempre pi ridanciano, attento a ricordare che la Rizzi la mamy del Trota ha tolto il disturbo. Ma Andreolassi deve essere stato colpito da un qualche ignoto virus padano: non ha nemmeno accennato ai motivi per cui la Rizzi e Boni spariscono (attenzione: a volte ritornano), non una parola sulle accuse dei magistrati di Milano. Cos, il povero teleutente avr pensato che Boni e la Rizzi siano solo stanchi e bisognosi di meritato riposo. Potrebbero comunque aspettare Formigoni, che le vacanze preferisce in compagnia.

di Luigi

rete che fu di ha L atoccato un'altraSantorosue delle cime abissali, precipitando nella vertigine della compiuta insulsaggine. Eva (Rai2, luned, 21.05): un programma soi-disant scientifico. Presentato dalla modella e attrice Eva Riccobono. Seducente cicognona, di cui ammirammo la feconda maschera silente in Grande grosso e Verdone, quando il coattissimo Moreno in crisi coniugale con Enza (Claudia Gerini) si innamorava perdutamente di lei in un lussuoso hotel di Taormina, per poi scoprirla esosa prostituta. La ritroviamo inopinatamente a fare qui da cornice. Ma perch mai Eva? Un semplice e specioso omaggio degli autori al fascino della presentatrice? Un po' come se Piero Angela titolasse i suoi contenitori Piero e Superpiero, in luogo dei pi scontati Quark e Superquark. La civilt dei media si caratterizza per l'esigenza di divulgare alle masse contenuti elitari. Da qui la soluzione giornalistica e ormai perfino didattica di far convivere l'alto e il basso, il commestibile e l'indigeribile, il pesante e il leg-

T g3fronte al caos dellImu leormai Piero CiDi priani costretto a cambiarne scadenze ogni
due ore il dibattito sulla disaffezione dei cittadini per i partiti politici fa tenerezza. I partiti la cui inutilit certificata dallavvento dei tecnici non mollano nemmeno un euro altrimenti ne va della loro indipendenza dalle lobby. E una vecchia canzone che si ripete come linno nazionale: la democrazia in pericolo, il qualunquismo dilaga, arrivano i poteri forti o non sussurratelo nemmeno i colonnelli. Il Tg3, come tutti, rimette in pista Napolitano curato da Mariella Venditti - che lancia il suo monito quotidiano, ma un sondaggio apre scenari fantastici: il 50 per cento degli italiani indeciso non solo a chi dare il voto, ma proprio se vale la pena di votare o no. Se ha sentito Giuseppina Paterniti registrare la sentenza del Fmi (non pareggeremo il bilancio prima del 2017, cio continuer il massacro fiscale), andremo ai seggi solo per fregarci le matite e gli scatoloni.

T g2 buona notiziadipartita, il collega Renato La che Davide Boni si dimesso. A seguire la


Andreolassi. rapido a raccogliere le dichiara-

sta: pi agevole nelle citt come Chicago, provviste di parcheggi, che in quelle come Nairobi, che ne sono prive. La scienza risolve tutte le domande esistenziali che ci opprimono. Un altro servizio si misurato con una nuova disciplina: la scienza del peccato. Sembrerebbe che un'alta percentuale di donne sia oggi disponibile al tradimento. E come accostarsi a un fenomeno cos inedito e trascurato dalla letteratura di ogni tempo? Con l'Iliade o con la Sonata a Kreutzer? Ma no, banale. Piuttosto, con quel moderno spirito, che indaga i fenomeni del mondo scansionandoli con infallibili macchine oggettive, confusamente oscillanti fra la biochimica e una forma di psicologia semplicistica. Si presi da un sentimento di sconforto. E si avrebbe quasi voglia di urlare. Contro quella deriva che racchiude il peggio della cultura d'oltreoceano, incline a deformare millenni di storia europea in grotteschi simulacri, riducendo ogni dato osservabile a categoria parascientifica. Una sorta di imperialismo demenziale, che raggiunge qui contemporaneamente il parossismo e il ridicolo.

LA TV DI OGGI
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TRAME DEI FILM


/ Nowhere Boy
Il film dellesordiente Sam Taylor-Wood ripercorre la storia del giovane Lennon. Nel 1955 John aveva 15 anni ed era in piena fase di ribellione, assetato di vivere nuove esperienze. Diviso tra le cure delle rigida Zia Mimi, che lo ha cresciuto, e quelle dellaccondiscendente madre, il futuro cantante dei Beatles si avvicina al mondo del rocknroll, incontrando il suo futuro: Paul McCartney ...

PROGRAMMIDA NON PERDERE


Chelsea - Barcellona
La Champions League entra sempre pi nel vivo, con la seconda semifinale. I campioni in carica del Barcellona, dopo aver eliminato il Milan nel turno precedente, affrontano nella sfida dandata a Stamford Bridge il Chelsea di Roberto Di Matteo, gi giustiziere del Napoli. Gli inglesi dovranno cercare di non subire gol, se vogliono avere qualche possibilit di qualificazione nel ritorno al Camp Nou tra una settimana.

Un due tre stella


Il tema centrale della puntata al quale saranno dedicati contenuti satirici e talk di approfondimento sar la crisi dei partiti. Ospiti in studio: lo scrittore Erri De Luca attento osservatore del dibattito politico dalle colonne di diversi quotidiani tra cui La Repubblica e Il Manifesto, Don Andrea Gallo, da sempre al fianco dei pi deboli, Ugo Mattei, Professore alluniversit di Torino alla California University.

/ Banana Joe
Botte da orbi con il mitico Bud Spencer. Banana Joe il responsabile di una societ fornitrice di banane, in una localit dellAmerica Latina.Tutto fila per il verso giusto fino a quando un un boss della malavita, vorrebbe impiantare proprio in quel posto unindustria ed eliminare Banana Joe dal mercato. Il nostro eroe per non ci sta e far di tutto per risolvere il problema. Naturalmente a suo modo...

/ The New World


La favola di un amore impossibile fra una giovane e bellissima indiana dAmerica e John Smith, capitano delle guardie di sua maest. Siamo nel 1607, in America. I coloni iniziano una vita piena di incognite nel nuovo mondo. Linglese John Smith, arrestato per aver sobillato lequipaggio allammutinamento, viene incaricato di comandare una spedizione che risalga il fiume per trovare la citt dei nativi...

Le Iene Show
Nel mio album personale Antonio Cassano non manca. Questa la risposta del CT della Nazionale italiana Cesare Prandelli alla Iena Rosario Rosanova in merito alla constatazione che, nellalbum di una nota marca di figurine dedicato agli Europei di calcio 2012, non ci sia lattaccante rossonero, colto ad ottobre da un malore. S, s. Col sorriso. Le Iene si occupano poi di Fabrizio Corona.

Sky Cinema 1 21,10

Rai 1 20,30

La7 21,10

Rete 4 21,10

Rete 4 23,30

Italia 1 21,10

Mercoled 18 aprile 2012

pagina 21

SECONDO TEMPO

MONDO
HPOST E POLITICO.COM
rmai un appuntamento fisso. Due giornalisti di altrettanti media online sono stati insigniti questanno del premio Pulitzer, considerato lOscar del giornalismo mondiale. Si tratta dellinviato di guerra David Wood dellHuffington Post, e del vignettista Matt Wuerker di Politico.com. La pi grande sorpresa questanno arrivata dai nuovi media, ha scritto il New York Times che a sua volta ha visto assegnare il premio a due suoi giornalisti, cos come sono stati premiati altri media tradizionali (a cominciare dallAP, Associated Press). Nella sezione foto, ha trionfato invece per la prima volta Agence France Press (Afp): a portare a casa il prestigioso premio nella categoria breaking news il fotografo afgano Massoud Hossaini, 30 anni, autore della istantanea, dura e bellissima, di una ragazzina, circondata dai cadaveri della sua famiglia, che piange urlando dopo un attentato kamikaze. Gi lo scorso anno i media onli-

di Federico

WEB
Mello

Il Pulitzer premia ancora il web


O

DA GRILLO a Ruotolo i pi influenti su Twitter Sandro Ruotolo, Beppe Severgnini e G iornalisti comepolitici comeBeppe Grillo maAndrea Gianni Riotta; Pippo Civati e Sarubbi; poi Roberto Saviano e anche
Luca Sofri, Giuliano Pisapia e Arianna Ciccone: sono queste le voci pi influenti in Italia su Twitter. A dirlo la classifica stilata da Klout, il software della multinazionale Burson-Marsteller che misura limpatto online di marchi e personalit. Ieri Klout ha reso nota la lista delle persone pi influenti sul microblog nei paesi del G20, tra cui il nostro: retweet, menzioni e follower i parametri considerati. Il sito ha stilato anche un breve profilo dei personaggi: Arianna Ciccone, cliccatissima in rete, la fondatrice del Festival del Giornalismo di Perugia; Beppe Grillo viene definito attivista, blogger, comico, attore e uomo politico; Sandro Ruotolo noto invece come uno dei principali giornalisti investigativi in Italia (nella foto limmagine del suo profilo Twitter). Al top negli Usa si trovano Bret Baier (giornalista), Mike Bloomberg, Bill Gates, Barack Obama.

borghezi$ o
Lultima sparata di Mario Borghezio (Fossi al posto del premier Monti venderei la Sicilia e la Campania agli Usa o a qualche pool di miliardari russi o americani) non passata inosservata su Twitter. Ecco alcuni post degli utenti. E SE VENDESSIMO #Borghezio alla Siberia? @popoloviola #BORGHEZIO mi ricorda un rutto in cerca di una bocca. @AndreaScanzi #BORGHEZIO: Vendiamo la Sicilia agli USA. Renzo Bossi: Come la facciamo passare per lo Stretto di Gibilterra. @Microsatira #BORGHEZIO sacro. Per i musulmani. @ItsCetty CHE #CACCATIME sarebbe senza #Borghezio? @RuzzoSimone SU #BORGHEZIO il solito razzismo. Non importante laspetto fisico ma lo sguardo. @johnnypalomba NON CONDIVIDO la tua idea ma darei la vita perch tu la possa esprimere. A meno che tu non sia #Borghezio @Taniuzzacalabra E IO CHE volevo andare a New York. Grazie a #borghezio la montagna che va da maometto! @RuzzoSimone #BORGHEZIO lunico essere vivente che inquina anche col pensiero. @ger ypa #BORGHEZIO vuol vendere Sicilia e Campania agli americani. Il Tremonti di Guzzanti che proponeva di vendere la Sardegna era un dilettante. @laltroletta #BORGHEZIO vuole vendere la Campania e la Sicilia ai russi, lui purtroppo invendibile, pare, nemmeno alla Tanzania. @glucacozzolino DI #BORGHEZIO ricordo quella citazione di Mississippi Burning. @tonysequence #BORGHEZIO Me sa che prima della Sicilia siete in svendita voi leghisti. Lei un un grande esempio di chi stato al governo di questo paese. @byIrony IO PROPORREI di scambiare #Borghezio per due-tre cammelli... #indarlito @annagiunchi

La foto dellafgano Massoud Hossaini vincitrice del Pulitzer (LAPRESSE)

ne si erano fatti largo tra il premio di giornalismo.


A VINCERE nel 2011 era stato infatti un reportage del sito ProPublica realt che anche tramite donazioni online ha lobiettivo di finanziare inchieste indipendenti con un reportarge sulla situazione di New Orleans devastata dalluragano Katrina; ma anche il sito del San Francisco Chronicle sfgate.com, premiato per le sue vi-

gnette-editoriali. Un successo per le testate online che si ripete questanno: Siamo felicissimi e profondamente onorati per il premio, che riconosce sia il valore esemplare degli articoli di David, sia limpegno dellHuffPost verso uninformazione originale che riferisce sia del dibattito nazionale che della vita della gente reale, ha commentato Arianna Huffington, presidente e direttore dellHuffington Post Media

Group che si appresta a sbarcare anche in Italia. Il sito Politico.com stato invece fondato cinque anni fa, e come dice il nome incentrato in massima parte sulla vita politica di Washington, con un focus costante sul presidente. Il suo direttore, Bill Nichols, ha accolto che grande soddisfazione il riconoscimento tributato a Wuerker, sottolineando che il suo lavoro rappresenta una delle pi grandi sfide, per afferrare lessenza e

limmagine del panorama di Washington, inghiottito da polemiche, ostinazione e menzogna. In Italia le due vittorie hanno suscitata una vasta eco e qualche alzata di sopracciglio. La prossima volta, per vincere lambto Pulitzer, il mio peggior articolo lo scrivo su un blog figo ha scritto Pierluigi Battista su Twitter. Quando vuoi si autocandidato il direttore de Il Post Luca Sofri. Contenti loro... twitter.com/fedemello

AL GUARDIAN
I FILM
SC1= Cinema 1 SCH= Cinema Hits SCP= Cinema Passion SCF= Cinema Family SCC= Cinema Comedy SCM= Cinema Max

LO SPORT
SP1= Sport 1 SP2= Sport 2 SP3= Sport 3

17.35 Sognando Beckham SCF 17.35 L'oggetto del mio desiderio SCH 17.35 Due cuori e una cucina SCP 18.50 The Terminal SC1 19.00 Maledetto il giorno che t'ho incontrato SCC 19.05 Scream SCM 19.20 Serendipity SCP 19.30 P3k - Pinocchio 3000 SCF 19.30 La fontana dell'amore SCH 21.00 Zoolander SCC 21.00 Detective a 2 ruote SCF 21.00 The Keeper SCM 21.00 Emma SCP 21.10 Dal tramonto all'alba SCH 21.10 Prima tv Nowhere Boy SC1 22.35 Il ritorno del Monnezza SCC 22.40 Prova a volare SCF 22.45 I mercenari SCM 22.55 Tutti al mare SC1 23.00 Per favore non mordermi sul collo SCH 23.10 La versione di Barney SCP 0.20 Zampa e la magia del Natale SCF 0.30 Zitti e mosca SCC

18.30 Calcio, UEFA Champions League 2011/2012 Semifinale, gara di andata Bayern Monaco Real Madrid (Replica) SP3 19.00 Tennis, ATP World Tour Masters 1000 2012 Montecarlo: secondo turno (Replica) SP2 20.45 Calcio, UEFA Champions League 2011/2012 Semifinale, gara di andata Chelsea Barcellona (Diretta) SP1 21.00 Basket, NBA 2011/2012 New York Knicks - Boston Celtics (Replica) SP3 23.00 Calcio, UEFA Champions League 2011/2012 Semifinale, gara di andata Chelsea Barcellona (Replica) SP3 23.30 Tennis, ATP World Tour Masters 1000 2012 Montecarlo: secondo turno (Replica) SP2 0.30 Calcio, Copa Libertadores 2012 Boca Juniors - Zamora (Diretta) SP1 2.00 Baseball, Major League 2012 New York Yankees - Los Angeles Angels (Replica) SP2

SERGEY BRIN DI GOOGLE: WEB LIBERO (MA SOLO PER GLI ALTRI)
di Andrea

Valdambrini

a rete pi quella di L unaBrin,nonco-fondatore Servolta. Chiedetelo a gey di Google nel 1997 insieme a Larry Page. Mai come ora, sostiene Brin in unintervista al quotidiano britannico The Guardian, i principi di libert ed universalit dellaccesso alla rete, che hanno dato forma alla nascita di internet, sono sotto attacco. Le potenti forze allineate contro la rete aperta, su tutti i fronti e in tutto il mondo arrivano dalla

convergenza di tre elementi: il controllo esercitato da governi pi o meno autoritari, le azioni anti-pirateria intraprese dallindustria dellintrattenimento, ma anche dalla pratica del giardino murato costruito da Facebook e Apple.
UNA DEFINIZIONE che ricalca quella data da Tim Berners-Lee due anni fa. Nel nel corso di un importante articolo apparso su Scientific American, il pap del web denunciava come la natura democra-

RADIO
A Radio3 Mondo a cento giorni dalle Olimpiadi
Londra si appresta ad ospitare i giochi olimpici estivi per la terza volta nella storia.A cento giorni dallinizio delle Olimpiadi come si sta preparando la citt allevento sportivo dellanno? Qual lo stato dei lavori? Che ruolo ha giocato la sostenibilit ambientale nella progettazione delle olimpiadi di Londra? Stefano Cingolani lo chiede a Daniele Fisichella freelance da Londra. E ancora: la decisione di Cristina Kirchner di nazionalizzare il 51% di Ypf, la compagnia petrolifera argentina controllata dalla societ spagnola Repsol suscita reazioni fortemente negative in Spagna. Intanto anche il governo di Dilma Rousseff pensa a misure protezionistiche. Perch i due paesi dellAmerica latina che pi si sono sviluppati negli ultimi anni vanno verso una svolta protezionistica? Lo chiediamo Rocco Cotroneo, corrispondente dall'America latina per il Corriere della Sera.

tica della rete fosse minacciata da alcuni suoi nuovi membri, tra i quali Friendster, Linkedin e lo stesso Facebook. Sia chiaro, il maggiore problema indicato fondatamente da Brin sono le nazioni dove la libert di navigazione censurata: Iran, Cina e Arabia Saudita in testa. Ma soprattutto lattacco contro la creatura di Marc Zuckerberg ad essere duro e frontale. Il motivo? Google non sarebbe neppure nato in un panorama internet dominato dal social network. Devi giocare con le loro regole, molto restrittive. Diverso lambiente in cui Brin e Page hanno dato vita alla loro creatura: Il motivo per cui abbiamo potuto sviluppare un motore di ricerca che il web era aperto. Troppe regole, invece, conclude Brin, soffocano ogni possibilit di innovazione. MA DA CHE pulpito viene la critica? Da quello di chi difende la causa del suo maggior concorrente, Google+, le cui regole non sembrano certo meno restrittive. Bench pi attento di Facebook alla tutela della privacy, il social rivale non da meno quanto a costruzione di giardino murato. Basti pensare che per aggiornare i feed gli utenti non possono certo collegarsi direttamente a Twitter o allo stesso Facebook. O ricordarsi come Google miri da anni a costruire per gli utenti un giardino dorato tutto compreso nei servizi Google (mail, video, ricerche, ecc.). Pap Berners-Lee, avr mica qualcosa da dire a Brin in proposito?

Google nel 1986 Questa volta non un doodle un


rivisitazione del logo del motore di ricerca che, sempre pi spesso, viene modificato per celebrare anniversari e personalit dellarte e della cultura. A realizzare questo Google come sarebbe stato nel 1986 che sta circolando molto in rete, stata invece lazienda austriaca di web-design Mass:Werk che ha anche realizzato un versione funzionante (http://www.masswerk.at/googleBBS/) del motore di ricerca, ma riadattata ai tempi in cui la potenza dei computer e la risoluzione grafica degli schermi erano di molto inferiori a quelli attuali. Il come sarebbe stato se... ha una tradizione lunga su Internet: su squirrel-monkey.com si possono trovare versioni anni 80 di Twitter e di Facebook.

Radiotre 11,30

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Mercoled 18 aprile 2012

SECONDO TEMPO

PIAZZA GRANDE
La Lega e il furto degli ideali
di Marco Vitale

il badante

di Oliviero Beha

ella vicenda della Lega vi qualcosa di pi deprimente delloperato dei capi e capetti della stessa. E ci rappresentato dalla maggioranza dei commenti che la vicenda ha sollevato. Con leccezione di Travaglio e pochi altri, che si sono concentrati sul senso politico e civile della vicenda, la maggioranza dei commentatori si concentrata sul contenuto penale della stessa: dove il reato, qual il reato? E via dicendo. Come se fare o meno buona politica si riducesse al fare o non fare reati. Ed invece i leghisti (reato o non reato) sono mal-fattori. Mal-fattori, genericamente, nella parlata comune, sono coloro che fanno il male, qualunque male e non specificamente il rubare o altro reato. Ora che abbiamo conosciuto Belsito, la sua vita, i suoi studi, il suo tirocinio di lavoro, la sua esperienza manageriale, la sua morale, come possiamo non vedere lenormit del fatto che questo tipo si ritrovi vice-presidente della Fincantieri, una delle pi importanti societ cantieristiche del mondo? Chi lo ha messo in quel posto? E chi ha permesso che venisse messo in quel posto? E perch vi stato messo? Queste sono le domande che il sistema e lopinione pubblica dovrebbe porsi. Cesare Trebeschi, gi sindaco di Brescia e figura eminente di questa citt, in un intrigante libro intitolato: Storia e leggenda del buon ladrone, ricorda il sermone del buon ladrone del gesuita brasiliano del 600 Antonio Vieira. Ricordando S.Agostino: se manca la giustizia, cosa sono i regni se non dei grandi ladrocini e cos il ladrocinio se non un piccolo regno, un covo di banditi? Padre Vieira insiste sulla difficolt di distinguere tra i regni ed i covi di banditi, additando come ladroni ufficiali quanti, incrostati nel governo dello Stato, dividono il loro tempo in due occupazioni: rubare senza rischio n timore, e punire, magari con la forca, i ladri di selvaggina o di poche cose necessarie per vivere. Conseguentemente, egli considera ladroni i governanti che affidano poteri ed uffici ai grandi ladri, e li mantengono e promuovono negli stessi uffici. Egli fa proprio linsegna-

mento di Agamennone: chi avendone il potere, non impedisce il furto, come se lo avesse ordinato. Ma considera un ladro anche chi acquisisce un incarico per un titolo diverso dal merito: e come chi governa, chi amministra, pu sapere se le persone cui affida un ufficio siano o non siano ladri? Osserva, dice, la regola di Cristo: chi non entra dalla porta e la porta il merito, non il nepotismo, il clientelismo , il favoritismo un ladro, uno che vuol rubare. Due volte ladro, perch ruba lincarico, e perch grazie allincarico si propone di rubare, di arricchirsi.
DI QUESTO dovremmo parlare in relazione alla vicenda della Lega e non degli aspetti penali. E dovremmo dire che questa vicenda conferma che il metodo del finanziamento pubblico dei partiti un ladrocinio organizzato, nel quale tutti i partiti o quasi e non solo la Lega sono immersi. Un finanziamento cos generoso che trasforma i partiti in investitori e tesaurizzatori una ignominia nazionale, unoffesa per chi lavora e una

fare politica. Si tratta di un autentico imbroglio. Veniamo da venti anni nei quali un uomo politico e imprenditore, ricchissimo, grazie al suo denaro, ha fatto quello che ha voluto ed ha esercitato uno strapotere che solo dal denaro, gli veniva, impressionante. E ci avvenuto in un periodo in cui i rimborsi pubblici erano gi spropositati. A contrario, quando si affermata la Lega aveva ben pochi soldi, come ben pochi soldi ha il nuovo movimento politico giovanile (i Pirati) che la novit del quadro politico tedesco. Non bastano i controlli, non basta la trasparenza, non bastano i bilanci, non basta la Corte dei Conti. I partiti politici non devono ricevere

tanti soldi pubblici. Punto! Sono associazioni private e, come tali, devono essere sostenuti finanziariamente dai loro associati e sostenitori. Altrimenti si trover sempre un Belsito od un Trota di turno che tratteranno i soldi pubblici come un bene privato. MA IL GRANDE furto fatto dalla Lega (che certo non reato ma peggio) che ha sottratto agli italiani il sogno del federalismo, indirizzando questo bisogno reale su sentieri falsi e truffaldini, come la secessione e il c.d. federalismo fiscale. Il pensiero federalista ha una lunga e seria tradizione in Italia. Questi qui lo hanno vilipeso e sepolto. Il federalismo sempre stato, in tutto il mondo, un metodo per unire nella differenza. Questi lo hanno tramutato in un metodo per dividere. Ed hanno cos aperto la strada ai professori che sono, per cultura e concezione, la quintessenza del centralismo e dello statalismo. La Lega ha, cos, imbrogliato, in nome del grande pensiero federalista, milioni di piccoli imprenditori, artigiani, cittadini che del federalismo hanno bisogno. Sotto questo profilo conosco solo una cosa peggiore della Lega. E sono i gruppi di affaristi che, attraverso CL lombarda, si sono dedicati a saccheggiare la sanit lombarda, ingannando tanti giovani ingenui e generosi, in nome di Cristo.

Non bastano i controlli della Corte dei Conti: un finanziamento che trasforma i partiti in investitori unoffesa a chi lavora. Peggio dei latrones leghisti conosco solo certi ciellini lombardi

Lonorevole Sergio De Gregorio. A sinistra, Francesco Belsito (FOTO M. DI VITA))

tentazione quasi naturale a usare parte di cos tanti soldi per fini personali e familisti. E lasciate perdere, per favore, le accuse di populismo, voi latrones! Noi siamo cittadini consapevoli e competenti che sono terrorizzati dallebetismo che, anche in questa vicenda, mostrano i partiti, e che vogliono lapplicazione dellart. 49 della Costituzione e labrogazione della legge truffa che cancell il referendum nel quale, a larghissima maggioranza, gli italiani votarono contro il finanziamento pubblico dei partiti. Largomento che si sentito ripetere in questi giorni anche sulla bocca di dirigenti politici importanti che questi rimborsi sono necessari altrimenti solo i ricchi potranno

era una volta, ormai tanto tempo fa, agli albori del giornalismo, il detto secondo cui la notizia era luomo che mordeva il cane, e non il contrario. Sui giornali di ieri, ma temo anche su quelli di oggi e di domani, era invece difficile scovare morsi giornalistici, ossia fuor di metafora notizie che colpissero davvero. S, per Belsito e la Mauro qualcosa di esotico, da Fleming in trentaduesimo, con la faccenda di lingotti e diamanti. S, per il canoro Pd la voce in bilancio che riguardava spese per il dopofestival di Sanremo, quasi a garantirsi un dopo proprio in tutto, in un contesto di spese fantasmagoriche che tanto vellicano la sensibilit dellitaliano in crisi, ansioso di votarlo. Ma il resto? Alzi la mano chi si sorpreso leggendo la dichiarazione dello stimabile Premier, al quale lemiro del Qatar ha confessato ore rotundo che ci che scoraggia gli investimenti nellex Belpaese la corruzione. Almeno avesse suggerito in un arabo fluente che la colpa era dellart.18! Manco quello. E anche il resto escludo possa aver colpito al mento lattenzione della pubblica opinione o facente funzione. I viaggi a sbafo di Formigoni? Emb? Qual il cane e qual Formigoni? Lavitola che rientra, lo arrestano e la sorella quantifica in 5 milioni la cifra che chiedeva a Berlusconi? Si pensava che fosse tutto a gratis? Come a gratis dovevano esercitare ad Arcore le ragazze che sfilano in Tribunale al processo-Ruby? Ma voi andreste a danzare a ventre ondeggiante per lui o per i suoi simili senza farvi pagare? Io no. E uno come Sergio De Gregorio, che sfida impunemente tutte le teorie lombrosiane alla faccia di Di Pietro e dellex Satiro Governante, secondo voi si muoveva per un free dinner? E, aggiornandoci, un fulmine a ciel sereno Napolitano che sentenzia ieraticamente estirpare il marcio dai partiti ma guai a demonizzare la politica? Pensate alleffettaccio speciale che avrebbe fatto unesternazione quirinalizia del tipo i partiti sono marci, demonizzate pure la politica, ma siete sempre voi a fare la fine dellor tolano nella sequenza socratica nota a posteriori dunque in questo contesto di non notizie o di notizie che non credo possano sorprendere che si staglia lattuale consapevolezza dei partiti italiani e dei loro leader, il trio ABC: quelli di abolire il finanziamento pubblico dei partiti sarebbe un errore drammatico perch li consegnerebbe alle lobbies (gi fatto) e favorirebbe lanti-politica (casomai e consequenzialmente gli anti-comitati daffari). In un Paese anestetizzato, che viene a sapere senza particolari fibrillazioni dalle inchieste giudiziarie quello che gi si poteva immaginare e ipotizzare senza sforzo mettendo insieme le tessere del mosaico nazionale, ancora oggi questa politica confonde i tempi e dice cose superate dalla realt. evidente questa sfasatura della coscienza, della conoscenza e del sensorio dei nostri simpatici amministratori di condominio: altrimenti direbbero cose quasi opposte a quelle che dicono, dovendo confrontarsi con la realt della strada in tempo appunto reale (ma non lo fanno) e con la realt mediatica che s in ritardo - come si diceva - ma pur sempre davanti a quella virtuale dei medesimi partiti. Gli stessi che quel galantuomo ineccepibile di Napolitano difende istituzionalmente. Siamo insomma ai partiti che mordono luomo, come sempre successo sia pure in altra dose e in altre situazioni, assai meno critiche. proprio questo differente dosaggio che non risulta dalle posizioni pubbliche della politica: come dabitudine, sembrano piuttosto in attesa di altre notizie, davvero nuove,a mo di un sestante per la navigazione in acque agitatissime che al momento non possiedono. Il flebile consiglio che nel frattempo i partiti si guardino i polpacci. Luomo che li prender a morsi dopo tanto abbaiare potrebbe essere in arrivo. E quella s sarebbe una notizia a caratteri cubitali
(olivierobeha.it)

IL PARTITO CHE MORDE LUOMO C

La Tv resta cosa sua


di Loris Mazzetti

iciotto aprile 2002, con leditto bulgaro si comp lapoteosi del conflitto dinteressi. B. accus Biagi, Santoro e Luttazzi di aver fatto un uso criminoso della tv. La risposta di Biagi fu immediata: Quale sarebbe il reato? Stupro, assassinio, rapina, furto, incitamento alla delinquenza, falso e diffamazione? Denunci? Quel giorno di dieci anni fa cambi radicalmente la televisione italiana nel suo valore pi alto: il pluralismo, minando la stessa democrazia. Le truppe del Cavaliere conquistarono il ponte di comando della Rai. Da quel momento la subalternit a Me-

diaset ha portato la tv di Stato a un lento e inesorabile declino. Oggi lindebitamento dellazienda di 250/300 milioni di euro. Il vero obiettivo del Cavaliere sempre stato quello di avere il controllo industriale del mercato: frequenze, digitale terrestre, pay tv, neutralizzando di volta in volta lavversario di turno: prima la Rai, poi La 7, infine Sky.
TUTTO CI potuto accadere grazie alla debolezza degli oppositori politici, a leggi ad personam e allincapacit della concorrenza di comprendere che il digitale sarebbe stata la rivoluzione industriale del sistema delle telecomunicazioni. Il

Sono trascorsi dieci anni dalleditto bulgaro ma B. continua a monopolizzare il mercato televisivo Abolito il beauty contest, Mediaset otterr comunque un canale a costo zero
governo Monti, luned scorso, ha abolito definitivamente il beauty contest, ma B. avr lo stesso quello che il fido Romani gli aveva promesso: un nuovo canale a costo zero. La sceneggiata napoletana di Confalonieri, urla, pianti, vesti strappate, servita solo a metter fumo negli occhi a quei politici incompetenti o in malafede che per lennesima volta fanno finta di non

capire cosa sta accadendo. Il ministro Passera, pur rispondendo ad una direttiva dellEU, stato costretto ad inserire nella riforma del Codice delle Comunicazioni elettroniche una norma che consentir la conversione per decreto al digitale terrestre (senza costi per le societ) dei tre canali gi assegnati a suo tempo a Mediaset, Rai e H3G (la telefonica 3), cio a quelle societ che nel 2005 avevano tentato, inutilmente, il business della tv sul cellulare. Il canale designato per Mediaset il 38, ovviamente il migliore, guadagno possibile: 300 milioni. Quello della Rai l11, il pi scadente, pressoch inutilizzabile come canale televisivo. Dov finita la Rai? Perch non fa sentire la sua voce? Ancora una volta lesclusa La7 se vorr aumentare la propria capacit trasmissiva (indispensabile per coprire tutto il territorio), dovr concorrere fra 120 giorni allasta delle frequenze. Il condizionamento industriale di Mediaset su La7 parte da lontano. Nel 2001 quando B. torn a Palazzo Chigi, come primo atto

favor il passaggio di propriet della Telecom da Colaninno a Tronchetti Provera, questo gli consent di bloccare sul nascere La 7 (lex Tmc acquistata da Cecchi Gori dalla Telecom di Colaninno), che si proponeva sul mercato come il terzo polo tv con un obiettivo dascolto in prima serata del 5%. La trasmissione dinaugurazione (festa per la Roma campione dItalia, condotta da Fabio Fazio), raggiunse il 15% di share. IL RAPPORTO tra B. e Tronchetti Provera proseguito negli anni, nel 2006, Telecom si un alla Rai e alla H3G per costruire la tv via cellulare, invece di affittare la frequenza dalla controllata TimB (Telecom Italia Media Broadcasting), stipul un contratto con Mediaset (utilizzando il canale 38) fino a dicembre 2010. Grazie a ci Mediaset riuscita a digitalizzare la frequenza a spese della Telecom. Non c stato un politico che abbia fatto uninterrogazione parlamentare su questa bizzarria. Quanto costata alla Telecom la vicenda Tavaroli?

Solo B. e Tronchetti Provera conoscono la risposta. Una delle ragioni perch oggi, nonostante laumento dascolto, La7 vale solo il 2% del mercato data dalla mancanza di indipendenza industriale negli anni in cui era importante investire sul digitale. Servono a poco i ricorsi al Tar e le lettere al presidente della Repubblica dellamministratore delegato Stella, fino a quando il mercato rimarr in mano a Mediaset. Un inizio di libert e pluralismo potrebbe arrivare da un atto del ministro Passera, che segnerebbe la fine dellanomalia italiana: vietare che loperatore di rete, cio il gestore delle frequenze, sia contemporaneamente anche il produttore dei contenuti. Cinque anni dopo leditto bulgaro, aprile 2007, Enzo Biagi, pur molto malato torn in onda con Rt Rotocalco televisivo e B. fu costretto, grazie ad una domanda di un radioascoltatore in diretta su Radio1, a fargli i complimenti. La volont di Biagi fu pi forte del conflitto di interessi. La lezione per non servita alla politica.

Mercoled 18 aprile 2012

pagina 23

SECONDO TEMPO

MAIL
I politici non sono pi giustificabili
Finanziamenti illeciti ai Partiti, il rituale della Casta si ripete sempre quando un Segretario di Partito viene colpito da scandalo. Dopo Rutelli e Bossi, arriva Formigoni. Anche lui nulla sa, ma minaccia querele. Avevamo, tanti anni fa, conosciuto Formigoni in un movimento, allora serio e combattivo, Comunione e Liberazione, prima che diventasse un centro di potere ed i suoi dirigenti ai posti comando, come Formigoni da oltre 20 anni. Non possibile, quando scoperti, far sempre finta di non sapere e di essere ingenui, come hanno fatto Rutelli, Bossi e Formigoni, prendendo in giro gli italiani. La casta non pu pensare di farla sempre franca andando nelle varie Tv per dire solo di essere onesti e di essere stati traditi da loro fiduciari. Non sono pi giustificabili e credibili. Se colpevoli o ladri oppure se veramente ingenui o cretini, devono subito andare a casa per non creare altri danni o ruberie. Ne va la credibilit delle Istituzioni, che vanno affidate in mani pulite e sicure.
Mario De Florio

BOX
A DOMANDA RISPONDO BREIVIK LEUROPEO
seriamente, con normali e potenti strumenti politici, per la espulsione di tutti gli stranieri, senza tener conto del crollo immediato che subirebbe l'economia americana, non molto lontana, dal sentire dell'assassino norvegese, come non lo sono gli squadroni di volontari che percorrono il deserto tra Stati Uniti e Messico in cerca di migranti da eliminare. terribile dirlo, ma i pattugliamenti congiunti (sgherri libici e militari italiani) nel Mediterraneo, che erano uno degli scopi principali del trattato tra Italia e Libia, hanno fatto la loro parte di morti, compresi bambini e donne incinte, abbandonando o respingendo le barche di naufraghi al loro destino, come testimoniano le Nazioni Unite, molte indipendenti fonti internazionali e l'Alta Corte per i diritti umani di Strasburgo. S, occorre riconoscere che quel saluto di Breivik all'inizio del suo processo non di un pazzo e non l'ossessione di un solitario. Nel dibattito senza fine sulla politica italiana, di questo bisogner tenere conto: una destra oscura e potente in movimento e si sta di nuovo avvicinando al potere. Breivik sembra saperlo.
Furio Colombo - Il Fatto Quotidiano 00193 Roma, via Valadier n. 42 lettere@ilfattoquotidiano.it

LA VIGNETTA

Furio Colombo

7
C

aro Colombo, in che mondo stiamo vivendo? In Francia la signora Le Pen candidata presidenziale senza scandalo di nessuno e Storace va a renderle omaggio, come a dire: siamo in tanti. Lo sono. L'Ungheria completamente nelle mani di un governo apertamente razzista e di estrema destra. E al processo in Norvegia o stragista Breivik fa il saluto nazista e rivendica il suo delitto. Alessia

Una fidelity card per soli uomini


Il 2012 un momento di estrema gioia per le donne che lavorano: aumentano i posti di lavoro, gli stipendi salgono alle stelle, le donne possono andare in pensione prima dei centanni, grandi passi avanti si stanno compiendo con le recenti riforme del Governo. Oggi per arrivata la notizia che aspettavamo, lufficio marketing de La Rinascente ha messo la ciliegina sulla torta, ovvero una bella campagna promozionale che finalmente rispetta il corpo delle donne ed esalta la dignit delle lavoratrici e la loro professionalit. La campagna dovrebbe promuovere la fidelizzazione del cliente attraverso la Rinascente Card; le commesse girano con una spilla a forma di card con questa bella scritta: Averla facile, basta chiederla!. Noi rispondiamo: Io non la voglio... La Rinascente!.
Comitato Se non ora quando? Firenze

l'uomo che ha ucciso da solo, per onorare un comandamento fascista (la lotta al multiculturalismo) 77 giovani connazionali, colpevoli di essere di sinistra, il saluto nell'aula del tribunale norvegese in cui riconosce e rivendica, come un patriota, il proprio delitto, quella scena ha fatto il giro del mondo. Il fatto evidente, che conta e che si verifica facilmente ascoltando le sue dichiarazioni, che Breivik non incapace di intendere e di volere. un uomo intelligente, come lo era Goebbels, e criminale, come lo era Hitler. Si direbbe che solo per un disguido Breivik ha agito sulla scena sbagliata. Infatti quella parte di destra americana che si batte

IL SALUTO nazista di Breivik,

tutti hanno fatto ci che hanno voluto per anni e ora che temono la retata finale che rischia di portarsi via tutti, grondano lacrime di sangue.
Vito Roberto Palazzo

Scrivere con senso di pietas


Vi leggo fin dalla nascita del primo numero del quotidiano e voglio esprimervi la mia ammirazione per il coraggio civile e per la tenacia con i quali portate avanti l'importante quanto scomodo compito di informare gli elettori tutti. Prima o poi avrei trovato il modo per scrivere due

righe e per ringraziarvi, ma questa mia comunque dettata e suggerita da un articolo apparso domenica 15 aprile 2012, a pagina 12 a firma di M. Pagani. L'articolo di Pagani brilla oggi tra le vostre pagine per l'umanit, per l'alto senso di pietas caritatevole, tributi alla vita ed alla morte di un giovane e sfortunato ragazzo al quale Pagani, con la sua sensibilit ma con grande semplicit, ha saputo rendere omaggio, senza retorica e senza peraltro dimenticare di riflettere sulle responsabilit e sulla frequenza di questi tragici eventi. Grazie al Fatto e grazie a Pagani per il suo pezzo giornalistico che, da

solo, meritava la lettura del quotidiano


Gabriella Seu

Difendo Beppe Grillo


Grillo tacciato di populismo, di demagogia, sarebbe un disfattista. La predica giunge da coloro che hanno fatto populismo e demagogia per 20 anni, coloro che hanno fatto finta di governare, lasciando andare il Paese allo sfascio. C' fra i vecchi politici chi si accorto, dopo diversi anni, che l'economia occidentale (Germania esclusa) va male perch mancano regole commerciali. Dov'erano quando stato dato il via a questa globalizzazione da uomini delle caverne? Erano a contare le entrate da rimborsi su cui nessuno ha vigilato e a pensare a come spenderli allegramente in barba ai cittadini creduloni. Chi sta gridando al lupo al lupo, di lupi forse ancora pi feroci pu vantarsi di essere un grande esperto, sia a destra che a sinistra: insomma la politica, purtroppo, legata strettamente insieme. Trovare chi ha le mani pulite temo sia come cercare il classico ago nel pagliaio.
Dario Lodi

IL FATTO di ieri18 aprile 1922


Pi che una squadra di football, un pezzo di storia russa, un intreccio tra calcio, rivoluzione e potere. Unepopea quella dello Spartak Mosca, lex gloriosa Krasnaja Presnja, la squadra di Majakovskij, nata il 18 aprile 1922 in onore al quartiere operaio, fucina della rivoluzione. Creatura, fin dallinizio, della dinastia Starostin, quattro fratelli figli di un guardaboschi dello Zar, che, su iniziativa del primogenito Nikolaj Petrovic, calciatore leggendario, daranno vita, nel 35, allo Spartak, la squadra del popolo, competitor dellinvincibile Dinamo e dei potenti club dellArmata Rossa. In un anno lo Spartak conquista le masse e lalta nomenklatura, Stalin compreso, diventato fan dopo una celebre partita sulla Piazza Rossa, trasformata in campo di calcio. Unesibizione tuttavia indigeribile per Beria, boss della Dinamo, che, nel 42, ormai potentissimo responsabile delle purghe staliniane, mander lintera famiglia Starostin, accusata di complotto contro Stalin, a marcire per 10 anni in un gulag. Un inferno al quale tutti sopravviveranno. Per Nikolaj, star amatissima, a capo dello Spartak fino alla morte, la riabilitazione avverr solo nel 54. Dopo la morte di Beria e del Piccolo padre.
Giovanna Gabrielli

Corrotti e contagiosi
La tesi del cos fan tutti quando malaffare e ruberie di qualunque genere attanagliano una societ sempre pi malata, un tempo poteva considerarsi bizzarra se non del tutto ridicola. Ora invece contagia tutti come una malattia endemica. Al confronto di quelli scovati da Tangentopoli che rubavano solo per il partito, quelli attuali sono peggio dei delinquenti abituali, rubano dentro il partito. Partiti fantasma che hanno ancora nelle loro casse milioni di euro; tesorieri fantocci; funzionari, dirigenti, vertici di partito che non si avvedono mai del fiume di denaro che transita sotto i loro occhi. Come nella Lega, dove

erano anziani docenti universitari e noti personaggi della cultura italiana. Alle 13 e 30, dopo oltre quattro ore di discussione, Berlinguer avvert i presenti che occorreva proseguire fino alla sera inoltrata per cui si sarebbe fatta una pausa di un'ora e per essa il partito aveva provveduto a predisporre nell'anticamera delle ceste con panini al prosciutto o al formaggio. Nessun commento: la cosa era infatti data per normale. In quegli anni poi la carriera economica dei funzionari attivi di partito era ancora modellata su quella degli operai. Forse fu anche per questo che le indagini di Mani pulite si fermarono sulla soglia del Bottegone e furono reticenti nel proseguire. Anni dopo, seppelliti gli attrezzi sotto la quercia, si seppe di richieste di funzionari, eletti segretari regionali, che rivendicavano stipendi simili a quelli dei consiglieri regionali. Non so che accadde con l'arrivo dei socialisti nel Pds e neppure con la fusione nel Pd degli ex democristiani, ma pare che nessuno si muova pi da casa se non gli viene rimborsato, con il viaggio, almeno l'Hotel e il ristorante a quattro stelle. Eppure mai come oggi si sente il bisogno di una politica vera fatta da volontari, carichi di entusiasmo e di fantasia, che magari ironizzano sul Bersani scamiciato, ma che facciano politica gratis 24 ore su 24. Romanticherie di un'altra epoca: vuoi mettere con la concretezza e la realt di oggi, che d pure tanti benifici alla democrazia e alla politica e tante soddisfazioni ai cittadini.
Carlo de Lisio

Il partito cade a pezzi e pure la sede


Nella mia cittadina, Sulmona, alla fine degli anni 60, la sede del Pci venne acquistata mediante una sottoscrizione, da iscritti e simpatizzanti. Erano tempi di passioni e di speranze. Si credeva allora nella politica e nel futuro di progresso e di giustizia sociale che prometteva. Gli iscritti erano soprattutto operai, artigiani e contadini. Eppure ci fu chi si priv fino alla met dello stipendio per dare una casa al partito. Oggi quella sede, quasi sempre chiusa, in condizioni pietose. La facciata, che peraltro guarda sullelegante corso della citt, tutta scrostata, lintonaco da tempo caduto e la casa del partito appare una catapecchia abbandonata sulla cui bacheca ognuno affigge quello che vuole. Ma la cosa pi strana e incredibile che i dirigenti attuali che pure vorrebbero intervenire non possono. La propriet dellimmobile non della sezione. Proprietaria una fondazione, di cui nessuno ricorda il nome. Possiede un numero indeterminato di sezioni, sembra in tutto il territorio nazionale. E la casa, gi piena di vita, una volta del Pci, pagata dagli operai, va in rovina.
Ezio Pelino

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Un panino con Berlinguer


Alla met degli anni '80 mi trovai a Botteghe Oscure ad un convegno nazionale del Pci sull'Universit e la Ricerca presieduto da Giovanni Berlinguer. Eravamo pi di una settantina, molti

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