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Marzo-Aprile 2012

diogenemoderno@yahoo.it
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Lenta, inarrestabile, irreversibile, in un assordante silen-
zio generale, al di l delle lodevoli prese di posizione,
singole o collettive, tutte degne di plauso, ma sostan-
zialmente circoscritte alla zona, e quindi ininfuenti,
che stanno dipanandosi in questi primi mesi dellanno di
grazia 2012, per lo scarso peso politico che il territorio
esprime, a livello regionale (per poche decine di voti non
stato eletto, nellultima tornata,un consigliere regionale
del PDL, lex sindaco di Scalea, Mario Russo) e nazionale,
sta consumandosi lagonia della struttura ospedaliera di
Praia a Mare, ormai, a quanto riportato dalla e sulla stampa,
giunta al capolinea: ridimensionata, stata sostanzialmen-
te addirittura chiusa, ma auguriamoci di no, per come
si paventa!
La gente, gi da un pezzo, ha perso defnitivamente il
sorriso ed ogni forma di ottimismo. Nessuno pi crede al
sistema Italia per i continui aumenti dei carburanti, del gas,
della luce e di tutte quelle cose che servono a far muovere
una nazione evoluta, come la nostra, mentre altre stangate
vengono preannunciate. I telegiornali sono diventati tor-
mentoni odiosi (le orecchie non ce la fanno pi a senti-
re la sigla del Tg1), che ogni mezzora, a palla e a ciclo
continuo, parlano solo di pressione fscale, di sacrifci e
di rinunce, di controlli su localit turistiche rinomate, non
ultimo quelli avvenuti sulle bancarelle delloro di Ponte
Vecchio a Firenze, prese di mira dalla Guardia di Finanza
(magari questestate succeder la stessa cosa anche in po-
Un consiglio informativo aperto per discutere sul Porto tu-
ristico Marina di Talao. Un modo per confrontarsi su unin-
frastruttura che raccoglie consensi e dissensi. Le questioni
poste sul piatto della bilancia sono tante. C chi sostiene
che si sia giunti ad una protesta tardiva contro lopera per-
ch liter per presentare un altro progetto sarebbe infnita-
mente lungo. Ma nel corso della seduta, che ha avuto una
sua schematicit ben precisa e defnita in altra sede, c
anche chi, come il consigliere di opposizione Gennaro Li-
cursi, ha chiesto tempo per rifettere meglio sul progetto e
sullopera in se stessa. Oppu-
re, il consigliere dopposizio-
ne Mauro Campilongo che,
il porto lo ha voluto con la
precedente amministrazione,
sostiene la tesi del referen-
dum per avere il polso della
situazione sulla volont della
cittadinanza. Una mozione
con questioni ben precise
lhanno presentata Palmiro
Manco e Alessandro Berga-
mo. Anche questi ultimi han-
no sollevato perplessit. Poi,
il Consiglio comunale stato
aperto agli interventi, gi pre-
disposti degli esterni alla
politica. Il Comitato Scalea
2020 che da tempo ha solle-
vato problemi sulla realizza-
zione dellopera in quel sito
ha confermato la propria tesi.
Carmelina Cotrone, originaria
di Scalea, funzionaria alla Re-
sti di mare come Scalea, cos, quel poco di turismo, gi
tanto misero e breve, fnir e sparir nel nulla). E per fnire,
torna fuori la storia delle macchinone e delle barche. Ma
veramente si vuol far credere di poter risolvere i problemi
economici e i rincari asfssianti con questi ridicoli palliati-
vi? Cosa ha fatto e cosa sta facendo di reale questo gover-
no per la decantata crescita economica, quella vera, che
salverebbe tutti? Niente! Mentre la paura, sempre pi in
aumento, di non farcela tanta e preoccupante. Per il ceto
medio, ora ceto basso e povero, ogni speranza di soprav-
vivenza ridotta al lumicino. Solo salassi da infarto. Possi-
bile che ad essere colpiti siano sempre gli stessi? Queste
belle e nuove persone che continuano a tartassarci e
a strangolarci,
possibile che
sappiano solo
parlare di tasse
ed aumenti?
risaputo che il
sazio non ha
mai creduto al
digiuno!. Dai
loro salotti do-
rati, circondati,
ad ogni passo,
da un codaz-
zo di uomini
di scorta e
lacch vari,
forti dei loro
stipendi fara-
onici, questi
privilegiati, che
rappresentano
la strana mag-
gioranza, non
hanno dovuto
gione Campania, vuole difendere, assieme al Comitato, a
denti stretti, la qualit del mare, la linea di costa e la Torre
Talao. Remo De Lorenzo, presidente della Lega Navale, ha
chiesto di evitare le lungaggini: necessario che il porto
si faccia, al di l del sito, al pi presto. Poi Romano Che-
mi e Giuseppe Mingrone, in rappresentanza del Comitato
Pro Porto, hanno consegnato al sindaco Basile pi di 1.500
adesioni. In maniera provocatoria anche il consigliere Li-
cursi ha dato il suo assenso alliniziativa.
Dopo circa quattro mesi, ritorna in funzione lo sportello
della biglietteria cittadina tirrenica, che era stato chiuso
defnitivamente lo scorso mese di ottobre in seguito ad
una verifca degli ispettori del lavoro che riscontrarono
nelledifcio, una serie di ineffcienze e pericoli. Rimane
purtroppo cronico il problema dei bagni chiusi, ma que-
sto servizio, come ormai noto, stato disposto essere
funzionante solo per la stagione estiva. Scelta che sicura-
mente penalizza i pendolari che si recano a prendere il
treno tutto lanno ma che, allo stesso modo evita incre-
sciosi e nascosti pericoli che, in particolar modo nella tar-
da serata, dopo il calar del sole si annidano nellambiente
circostante la stazione.
Esistono leggi che regolamentano gli interventi possibili,
per ovviare al problema ma il tutto ha un costo e per le
casse in affanno delle varie amministrazioni, sovente, pu
essere conveniente fare fnta di non vedere.
Cos i canili vengono considerati lager, laccalappiamento
un atto disumano, la soppressione, poi, addirittura un cri-
mine. Non penso ad una soluzione come quella adottata
dallUcraina la quale, per prepararsi ad accogliere un im-
portante evento sportivo, macella i randagi, dopo averli
uccisi a centinaia per le strade a colpi di pistola e bastone,
o ancora alle perreras spagnole, dove ogni anno vengo-
no abbattuti 30.000 cani randagi, per, qualche provvedi-
mento, anche da noi va preso, non possiamo continuare a
vedere visi stravolti di bimbi terrorizzati o di signore spa-
ventate da un attacco in massa di randagi.
Ospedale di Praia
LA LENTA AGONIA DI UNA
STRUTTURA E DI UN TERRITORIO!
PIT STOP... SPERANDO DI RIPARTIRE
LAPPLAUSOMETRO DICE SI A PORTO TALAO
Stazione ferroviaria di Scalea
RITORNA FUNZIONANTE
LA BIGLIETTERIA
RANDAGI IN BRANCO,
UNA PIAGA DA RISOLVERE!
di GIOVANNI CELICO
di NANDO MANCO
di MATTEO CAVA
di VIRGILIO MINNITI
di GIAN ENRICO ZAMPROTTA
in seconda...
in quarta...
in sesta...
in seconda...
in quinta...
Nella foto Ren Candia, impiegato FF. SS. e
delegato della FILT-CGIL, comprensorio Scalea-
Castrovillari, che si interessato fattivamente e con
grande impegno per lapertura della biglietteria
Anno XVI - n 2
www.diogeneilgiornalediscalea.it
www.radio1one.it
Primo Piano Marzo-Aprile 2012
2
...dalla prima
televisione, richiesta dudienza, ricerca persone, nonch,
tecnicamente avanzati, quelli telefonici, di riscaldamento,
degli ascensori, dei parafulmini, ecc.
Era stato previsto anche un reparto di ortopedia e un pa-
diglione, completamente isolato, per una sezione infet-
tivi, con 14 posti letto.
Quel servizio sanitario che, vide la luce in quel lontano
1971, risolse il problema, sino allora drammatico, della
sicurezza sociale e fu tanto pi valido ed apprezzato in
quanto sorse in uno dei pochi centri industrializzati della
regione Calabria, oltre che importante polo turistico: Praia
a Mare.
La distanza esistente tra Praia e Lagonegro, 34 chilometri,
cos come quella tra Praia e Lauria, 22 chilometri, e tra Praia
e Napoli o Salerno, 160-220 chilometri, non fu pi, sul ver-
sante della sanit pubblica, un problema: lassistenza,
qualifcata, si ebbe in loco da medici molto bravi e, fra gli
altri e per tutti, ricordiamo Nino Contini, Marcello Florio,
Serafno Molinari, Aldo Greco, ecc.
Naturalmente, in questo ambito, vanno ovviamente an-
noverati e conteggiati tutti gli specialisti, il personale
paramedico, ecc., oggi in servizio e, per tutti, il direttore
sanitario attuale dr. Vincenzo Cesareo.
Ora, dunque, proprio per lospedale di Praia, peraltro ri-
dimensionato pesantemente, nei mesi scorsi, si difronte
ad unaltra drammatica evenienza: la chiusura!
La si pu evitare? Varranno le iniziative circoscritte mes-
se in campo da pochi volenterosi, di tutti i colori, come
quella di restituire i certifcati elettorali? Oppure tut-
to concluso e tutto stato consumato? Si speri si
continui a sperare contro ogni speranza e, soprattutto,
si mantenga alto il livello di attenzione nei confronti di un
problema cos e tanto serio a fronte di una classe dirigente
regionale, lattuale, distante e distinta dal popolo, specie
quello cosentino e dellalto Tirreno in particolare!
Una Giunta e un Consiglio Regionali, con interessi conver-
genti soprattutto su Reggio e provincia, che, comunque
e qualunque sar il risultato, relativamente allOspedale di
Praia, debbono essere posti difronte a responsabilit, pre-
senti e future, gravi, pesanti e precise, da una popolazio-
ne che stanca di essere presa per i fondelli: tempo
dunque di svegliare tutti e di svegliarsi, di impegnare tutti
e impegnarsi, di agire insomma tutti concordemente
per il bene comune!
dunque interessante, adesso, come pro-memoria e a fu-
tura memoria, ripercorrere, virtualmente, le tappe di una
cronaca di sviluppo, con riferimento appunto e anche alla
nascita di un nosocomio, tra i pi qualifcati, nellambi-
to territoriale dellalto Tirreno cosentino, qual stato ed
quello praiese, che alcune generazioni passate hanno
conquistato, combattendo una buona battaglia!
Le comunit di Tortora, Aieta, Praia, San Nicola e Scalea,
per circoscrivere il tema in un ambito ben defnibile, han-
no conosciuto e patito, dalla fne dellottocento e fno a
dopo la seconda guerra mondiale, un consistente feno-
meno migratorio: Aieta e Tortora, dal 1945 al 1955, hanno
perso la pi parte della popolazione attiva e giovanile
che, insieme a quella praiese, scaleota e sannicolese, ha
arricchito gli insediamenti, soprattutto doltre oceano,
particolarmente quelli dellAmerica del Sud.
In verit, a Praia a Mare, con la nascita e laffermarsi della
piccola industria della lavorazione del crine vegetale alfa
e con lincremento della iniziativa Viscido, settore legna-
me e derivati, la incidenza del numero di emigranti fu un
po pi contenuta (leconomia locale si basava anche su
un numero consistente di addetti alle FF.SS., di carabinieri,
fnanzieri, ecc.).
Il fenomeno migratorio, in tutta la conca del Noce e fno
al Lao, rallent o si ferm a partire dal 1954, grazie alla
apertura, in quellanno, delle fabbriche laniere a Maratea
e a Praia a Mare, avviate per iniziativa dellindustriale biel-
lese Rivetti: Praia che nel 1951 contava 1.919 abitanti sal a
3.029 nel 1961 e a 3.487 nel 1965!
Sei anni dopo, nel 1961, fu costruito ed aperto in con-
trada Falconara lo stabilimento tessile Lini & Lane ed en-
trarono in funzione, alla foce del Noce, la PA.MA.FI. e lo
Stabilimento Elettromeccanico Calabro: altri nuovi posti di
lavoro ed altra ricchezza, diretta ed indotta, per lintero
comprensorio.
Non si pu tacere, per onest di cronaca, lopera politi-
ca, attenta e lungimirante, portata avanti e con caparbie-
t, in quegli anni, da tutti i partiti allora esistenti.
Si ricordano, come esempi esemplifcativi, sul ver-
sante dellimpegno sindacale, gli addetti Giovanni
Sacco della CGIL e Pio Arini della CISL, e, sulla sponda
dellinterventoconcreto, lopera incisivadi Giuseppe
Serio, allora segretario della D.C. locale, e di Agostino
Fortunato, segretario di zona dello stesso partito, che
giocarono, pietra miliare resta un documento stampa-
to alluopo, un ruolo importantissimo proprio in relazio-
ne alla localizzazione dellospedale di e a Praia, in ci
coadiuvati e sostenuti dal compianto sen. avv. Giuseppe
Mario Militerni di Cetraro e dallindimenticato sen. avv.
Gennaro Cassiani di Spezzano Albanese.
Un richiamo dobbligo anche per Aldo Nicodemo, del
P.S.I., per Franco Fortunato, del P.C.I., per Italo Massara, del
PLI, per Giuseppe Guida, allepoca sindaco, per quanto
fatto nello specifco.
Alla fne degli anni sessanta, lapertura di scuole di secon-
do grado (Liceo Scientifco a Scalea e Liceo Classico e
sezione staccata dellAlberghiero a Praia) miglior, sicu-
ramente, il livello delle popolazioni giovanili, gravitanti
intorno a questi centri.
Il primo giugno 1971, la popolazione praiese residente di
4.327 abitanti, entr in funzione lospedale civile generale
di zona di Praia a Mare che colm una grave lacuna di as-
sistenza ospedaliera pubblica che, purtroppo, registrava
lalta costa tirrenica calabrese (unica eccezione le priva-
te di Belvedere).
LOpera cost oltre 700 milioni di vecchie lire e fu a totale
carico della Cassa per il Mezzogiorno, il progetto esecu-
tivo, approvato con delibera del 30.9.1966, fu impegno
degli ingegneri Leonardo e Luigi Musumeci di Roma: i la-
vori furono eseguiti dallImpresa Valpadana Costruzioni
S.p.A. di Piacenza.
Ledifcio sorse al cospetto del golfo, sulla collina della
Laccata, ad una altitudine di 150 metri sul livello del mare,
vicino al centro abitato e isolato nello stesso tempo, in
una zona lontana dai rumori della ferrovia, della strada na-
zionale n. 18 e della costruenda superstrada tirrenica, a
diretto contatto con gli uliveti della zona.
Lospedale occupava unarea di circa 30.000 metri qua-
dri, con una capacit di 180 posti letto, cos suddivisi: 60
per medicina; 60 per chirurgia; 30 per ostetricia; 30 per
pediatria, con annessi servizi di anestesia, rianimazione,
radiologia, analisi e pronto soccorso e attrezzature, tra le
pi moderne, monitoraggio cardiaco per terapia intensiva,
respiratori automatici per rianimazione, ventilatore elettri-
co per anestesia, elettrobisturi, diagnostica batteriologica,
ecc.
Interessanti, per lazione curativa, seppur rifessa, gli im-
pianti di segnalazione acustico-luminosa, radioaudizione,
Ospedale di Praia
LA LENTA AGONIA DI UNA STRUTTURA E DI UN TERRITORIO!
di GIOVANNI CELICO
Sempre pi frequentemente, succede di sentire che molti
cittadini fanno ricorso a medici e farmacie per ottenere la
prescrizione ed effettuare lacquisto di farmaci antirabbici.
Il motivo: essere stati morsi da cani randagi che, in branco,
si aggirano per le strade di Scalea, spinti dalla fame.
Vediamo, cos, cani randagi, spesso imbrancati con un
capo che li guida, tenendo alta la coda in segno di co-
mando, che percorrono le nostre strade, ringhiosi e mi-
nacciosi con la capacit di sentire chi li teme. Non si fanno
scrupolo di avventarsi, magari tutti insieme, contro donne,
bambini ed anziani, non per cattiveria, ma esclusivamen-
te, per affermare la loro supremazia sul territorio scelto,
come detta il loro istinto, considerando i passanti come
invasori e possibili rivali nellaccaparramento del cibo che
potrebbero trovare.
Nel periodo del calore, poi, questi branchi sono ancora
pi aggressivi, perch si incontrano numerosi maschi che
vanno al seguito di una femmina per essere scelti a per-
petuare la specie, il che li rende, se possibile, ancora pi
pericolosi.
Segreti di madre natura che ha infuso loro la necessit pe-
riodica della riproduzione.
Alle associazioni animaliste tutto ci appare un naturale
decorso del ciclo nascita, vita, morte e contrastarlo vie-
ne considerato addirittura un atto di incivilt.
In un paese civile, per, diventa insostenibile reggere e
sopportare simili situazioni ed un rimedio si impone.
Esistono leggi che regolamentano gli interventi possibili,
per ovviare al problema ma, il tutto ha un costo e per le
casse in affanno delle varie amministrazioni, sovente, pu
essere conveniente fare fnta di non vedere.
Cos i canili vengono considerati lager, laccalappiamento
un atto disumano, la soppressione, poi, addirittura un cri-
mine. Non penso ad una soluzione come quella adottata
dallUcraina, la quale, per prepararsi ad accogliere un im-
portante evento sportivo, macella i randagi, dopo averli
uccisi a centinaia per le strade a colpi di pistola e bastone,
caricando le carcasse, a mucchi, su camion per portali in
qualche luogo ad imputridire o, ancora, alle perreras, i
canili spagnoli dove ogni anno vengono abbattuti 30.000
cani randagi a completamento dellorrendo quadro rap-
presentato dal perdurare della tradizione sanguinaria della
corrida di Spagna.
Qualche provvedimento, per, anche da noi va preso,
non possiamo continuare a vedere visi stravolti di bimbi
terrorizzati o di signore spaventate da un attacco in massa
di randagi, anziani che, non riuscendo ad allontanarsi, su-
biscono dolorosi morsi, senza conoscere le eventuali suc-
cessive conseguenze, oltre al dolore provocato dalleven-
to, per non parlare poi dei danni provocati agli automezzi
che hanno la disgrazia di investirne uno e del successivo
orrido maciullamento della carcassa per i successivi arro-
tamenti.
Una soluzione potrebbe essere rappresentata dalla cattu-
ra incruenta degli animali, con la collaborazione dei vete-
rinari del circondario, per procedere alla sterilizzazione
dei capi maschi: ci inibirebbe la riproduzione e, succes-
sivamente, gli animali potrebbero essere rimessi in libert,
in breve tempo, e, mancando i nuovi cuccioli, il numero
dei randagi potrebbe notevolmente diminuire. I randagi,
proprio per il tipo di vita che conducono, soggetta a nu-
merosi rischi, non sono molto longevi.
Allo scopo potrebbe essere messo in uso il fucile nar-
cotizzante, di cui il nostro comune dotato, portando
immediatamente, da veterinari convenzionati, gli animali
catturati. Questo sistema ridurrebbe di molto il costo del-
la raccolta e del mantenimento presso strutture create ad
hoc che, purtroppo, per la loro natura, per poter essere
effcienti, necessitano di fondi consistenti.
Ci si appresta a ricevere un gran numero di cittadini-turisti,
prepariamo loro una cittadina pi pulita, anche da questo
punto di vista, e ce ne saranno riconoscenti.
RANDAGI IN BRANCO,
UNA PIAGA DA RISOLVERE!
di GIAN ENRICO ZAMPROTTA
...dalla prima
Cinque anni di consiliatura nellamministrazione Lomona-
co, con il ruolo di Vice-Sindaco e di assessore alla Cultura,
Turismo e Spettacolo. Cinque anni passati ad ascoltare i
cittadini che numerosi gli si sono rivolti, fduciosi, rice-
vendone in cambio disponibilit, apertura, ascolto. Mai
sopra le righe, consapevole di come amministrare signif-
chi porsi al servizio della collettivit. Cinque anni circon-
dato da professionisti e tecnici che lo hanno coadiuvato
nellorganizzazione del proprio incarico assessorile ed i
frutti si sono visti se De Paola pu oggi vantare, orgoglioso,
alcune iniziative culturali che hanno lasciato il segno. Ma
anche momenti di scontro con alcuni compagni di ventu-
ra, addirittura con lo stesso Sindaco Lomonaco che, qual-
che settimana addietro, era giunto perfno a revocargli le
deleghe per una questione tecnica: molti hanno visto, in
quellepisodio, lemergere di vecchie incomprensioni mai
del tutto chiarite. Intanto oggi Pietro De Paola, classe 1961,
imprenditore turistico-alberghiero, pu ben essere felice
di aver raggiunto un primo risultato politico: essere a capo
di una lista che si contender, i prossimi 6 e 7 maggio,
la carica di Sindaco del Comune alto-tirrenico, sfdando
Antonio Pratic, Gino D. Spolitu e Giacomo Bello.
Soddisfatto delle tante presenze alla presentazione
della lista?
Dire soddisfatto poco. Sono felicissimo e ringrazio i
presenti che, dopo il notevole consenso accordatomi alle
primarie, ancora una volta mi hanno fatto sentire la loro
vicinanza, il loro affetto e la grande stima che nutrono nei
miei confronti. Ancora grazie a tutti!
In tutta sincerit, quella presentata, stata la lista
che aveva in mente?
La composizione di una lista non mai una cosa facile,
per, alla luce dei giochi perversi e a tratti puerili creatisi
prima e dopo le primarie, direi proprio di si. Aver pre-
sentato una lista giovane, ma allo stesso tempo preparata,
motivata e con tanta voglia di fare, mi lascia tranquillo e
fducioso. Tengo a precisare che il pi giovane ha solo 28
anni mentre quello pi anziano ne ha 52. Contento anche
per la presenza in lista, un nonplusultra, di tre validissime,
volitive e preparate donne che non nascondono, con il
loro grande entusiasmo, la loro tenacia, le loro velleit,
la voglia di voler dare una vigorosa spinta verso traguardi
ambiti ad una comunit, come quella praiese, che altro
non aspetta e merita.
Non sfuggita let media della lista
38 anni, una lista giovane, che porter nuova linfa e nuo-
ve idee nella gestione della cosa pubblica, con grinta e
determinazione: i miei stessi candidati hanno proposto
programmi concreti e fattibili, non opere faraoniche, non
libri dei sogni ma soluzioni reali che poggiano sulle pro-
blematiche rilevate. Ci siamo proposti di iniziare a trasfor-
mare Praia in una citt serena, nella quale i giovani abbiano
le giuste opportunit e non siano costretti a lasciar la terra
che amano per cercar lavoro altrove.
Lei ha insistito sul concetto di sindaco-coordinatore.
il ruolo che mi sono prefssato di svolgere. Un Sindaco
deve limitarsi a dettare le linee-guida del mandato ammi-
nistrativo, lasciando ampia discrezionalit ai propri asses-
sori nello svolgimento del rispettivo mandato. In questo,
credo di avere le idee gi chiare su come riorganizzare
lazione amministrativa in caso di vittoria, facendo emer-
gere le specifcit e le qualit dei singoli candidati che,
a loro volta, usciranno eletti. Per questo ho cercato di
costruire una lista che comprendesse varie fgure profes-
sionali, quelle su cui costruire, in sostanza, la squadra di
governo.
Tutti gli interventi hanno fatto ben comprendere le
motivazioni di ogni singola candidatura.
Il comune denominatore stata la piena stima che i miei
dieci compagni di avventura (Campanella Danilo, De Luca
Giancarlo, Depresbiteris Anna Maria, Forte Andrea, Gar-
reffa Francesco, Limongi Pino, Marsiglia Francesco, Oliva
Gianpiero, Palladino Antonella e Sansoni Francesca) - De
Paola ha evidenziato - hanno nel mio recente operato di
amministratore locale. In queste settimane di incontri, ho
sempre dimostrato di dare ai miei collaboratori, di cui ho
voluto evidenziare le peculiarit in occasione della pre-
sentazione della lista, con i fatti e non a parole, fducia
e rispetto delle competenze, anche perch proprio da
questo aspetto nasce limportanza di fare gruppo, di fare
squadra. Un approccio fduciario basato sui principi di
lealt, correttezza, libert di pensiero, dignit e coerenza.
Devo potermi fdare dei miei collaboratori che - a loro vol-
ta - devono potersi fdare delloperato del proprio leader.
In caso di vittoria, il primo obiettivo per Praia?
Tanti e che andremo ad affrontare e valutare con impegno
e professionalit e con lamore innato che nutriamo verso
la citt. Detto ci, il mio pensiero va a chi soffre, a quanti si
trovano in diffcolt, ai pi bisognosi. In un periodo di in-
tegrazione sociale, di apertura totale delle frontiere e agli
extracomunitari, ormai integrati perfettamente nel nostro
sistema politico nazionale, abbiamo e sentiamo lobbligo
di pensare ai nostri concittadini pi sfortunati e in crisi.
E la dedica?
Alla mia famiglia, in particolar modo a mia moglie che mi
ha sopportato e supportato, con grande pazienza ed af-
fetto, senza mai intralciare il mio cammino e questa gran-
de passione che mi porto addosso.
Sar una corsa a due quella per la poltrona di primo
cittadino?
Non so se sar una corsa a due, o a tre e poco mi inte-
ressa. Quello che a me preme sono le sorti di Praia. Io gi
da settembre, quando annunciai la mia candidatura con
largo anticipo, e come dimostrato alle primarie, far corsa
puntando solo su me stesso.
I rapporti con la Provincia e, soprattutto, con la Regione?
Nessuna preclusione fra i due importanti Enti. Premetto
che nel nostro programma abbiamo posto laccento sulla
cultura, sul sociale e sul terziario, che va risollevato ma,
soprattutto, sul turismo e su tutto quello che vi gira intor-
no. Praia come ogni comune dItalia, ha bisogno anche di
questi riferimenti e noi facendo turismo abbiamo bisogno
del loro sostegno. Quindi ogni discorso rimane aperto.
Alla presentazione della lista era presente il sindaco
Carlo Lomonaco che, nonostante quanto perpetrato
ai suoi danni, a pochi giorni dal voto, ha voluto rin-
graziare pubblicamente. Questo suo gesto di gran-
de umanit e di grande umilt (una grande forza) ha
spiazzato ed stato molto apprezzato un po da
tutti.
Un cambio di rotta importante ed epocale, dopo gli anni
bui e tristi e gli ultimi cinque anni di amministrazione insie-
me che non si possono cancellare con un gesto. E luomo
Lomonaco, nonostante quanto accaduto, resta, per me,
una persona perbene, onesta e seria che stimo profonda-
mente. Al suo fanco, da Vice-Sindaco, ho avuto modo di
crescere e di dare un senso alla mia carica e al mio asses-
sorato cercando di ascoltare le istanze di tutti, con linten-
to di avvicinare la gente alla cosa pubblica, al di l delle
appartenenze. Rimanere senza deleghe, senza stanza e
senza lapparato della macchina comunale potrebbe far
pensare ad una macchinazione e ad un disegno politico
per svantaggiarmi e indebolirmi in vista del rush fnale per
la conquista di Praia, ma io non mi fermo di fronte a nulla.
Superate le primarie, ora dobbiamo lavorare per vincere
le elezioni comunali, in modo da garantire allintera citt
una continuit nel cammino di libert avviato in questo
quinquennio che resta, comunque, unesperienza impor-
tante ed un grande primo passo per la costruzione di una
citt aperta, moderna e al passo coi tempi.
Congedandosi dalla folta platea intervenuta, De Pa-
ola, oltre al sindaco presente in sala, ha anche rin-
graziato i consiglieri comunali uscenti Giunti, Ariete
e Antonio Marsiglia, mentre applausi ha suscitato
lintervento del professor Giuseppe Serio che ha ri-
assunto al meglio il signifcato dellimpegno di Uniti
RilanciAmo Praia: serenit e voglia di fare, desiderio
di impegnarsi attivamente al servizio della collettivi-
t, con seriet e dedizione.
A ridosso
Bello e Spolitu promettono battaglia
Con la presentazione di simboli, programmi e candidati,
viaggia uffcialmente, a tutta velocit, la campagna elet-
torale per le amministrative di Praia a Mare. Gli elettori
dovranno scegliere i propri rappresentanti al consiglio
comunale e, come ogni tornata, i candidati a sindaco si
stanno sfdando a suon di programmi e proclami. Le liste,
presentate nella cittadina dellIsola Dino, per la com-
petizione del 6 e 7 maggio 2012, sono quattro: Uniti
RilanciAmo Praia che fa capo a Pietro De Paola; Amare
Praia ad Antonio Pratic; LAlternativa a Giacomo Bello e
Futuro Praia a Gino Spolitu.
A contendersi fortemente la cadrega, senza nulla toglie-
re agli altri, dovrebbe essere la lista dellex vice sindaco
Pietro De Paola, contrapposta a quella del gi sindaco An-
tonio Pratic. Sar sicuramente una campagna elettorale
che si svolger faccia a faccia, in un confronto serrato e
senza esclusione di colpi, tra tutti e quattro i contendenti
alla poltrona di sindaco che hanno, comunque, le carte in
regola per governare la citt. (E.O.)
Primo Piano Marzo-Aprile 2012
3
IL TEMPO DELLE TRATTATIVE FINITO:
ORA BISOGNA LAVORARE PER PRAIA
di NANDO MANCO e EGIDIO LORITO
UN NUOVO MODO DI FARE,
UN NUOVO MODO DI PENSARE,
UN NUOVO MODO DI ESSERE
Lista n. 2
SPAZIO AUTOGESTITO
DE PAOLA E PRATIC,
PARTONO IN POLE
Direttore responsabile, Giovanni Celico
Diretto da Nando Manco
Direttore editoriale, Nando Manco
Impaginazione elettronica, La Poligraca srl
Collaborazione Tecnica, City Walk
Segr. di redazione, Maria Cirimele - Biagio Moliterni
Foto, Archivio Diogene - Daniele Arieta - Foto Time
I testi e le foto inviati alla redazione non si restituiscono
Registrazione Tribunale di Paola n 55 del
21/07/90 Mutamenti annotati il 24/02/97
Il presente numero viene chiuso in tipografia
alle ore 23,30 del 14/04/2012
Primo Piano Marzo-Aprile 2012
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ca edicola sacra, che si trova nellex via Ponte, di fronte
al Palazzo dei Principi, e per alcuni muretti e marciapiedi
pubblici. In ultimo, la piscina comunale, che si trova a sud
di Scalea, data in affdamento, per ultimare i lavori, ad una
associazione che, pare essere arrivata a buon punto per la
sospirata attivazione ed apertura. Detto ci, pensiamo di
aver segnalato tutte le novit di rilievo.
E poi, i fumi dinchiostro spesi sul sito del porto di Tor-
re Talao, (il primo plastico fu presentato circa 15 anni fa
dallamministrazione Pezzotti) con i comitati e le fazioni
del si e del no a darsi battaglia (mentre il medico studia
il malato muore!). (I treni passano e noi li guardiamo
passare per altri lidi!).
E la polemica incombe, inarrestabile, sul centro sociale
diventato una storia infnita con tante verit In ultimo,
la querela presentata dalla consigliera ai servizi sociali
Angela Ricetti, contro Mauro Campilongo e compagni, rei
di averla diffamata su una vicenda riguardante una sua pa-
rente. In questo deserto, forse, far cadere lattenzione su
fatti e cose che poco benefcio portano in concreto alla
nostra stanca e immobile Scalea, serve a distrarre la gente
dai reali problemi e dalle sabbie mobili nelle quali ormai
siamo prigionieri e vittime.
Leffetto Monti: roghi umani
Lo chiamano effetto Monti per defnire una sorta di
nuovo miracolo italiano. Che esiste solo nella fantasia di
giornali sdraiati a zerbino ai piedi del governo dei tecnici.
Anzi, lo spread risale, la Borsa riscende e purtroppo cre-
sce la disperazione di molta gente.
Lavoratori sempre pi strozzati dal fsco
Qualche giorno fa un altro rogo umano, il secondo in due
giorni: un operaio disoccupato si dato fuoco a Verona.
La paura di disturbare il manovratore, tutto preso in ban-
chetti con potenti nostrani e internazionali, rende questi
disperati soli anche nella disperazione. Non un membro
del governo che se ne faccia carico, neppure qualcuno
di destra, centro o sinistra che li strumentalizzi mettendoli
sul conto del governo o di chicchessia. Semplicemente
non esistono, sfgati fno alla fne come direbbe un noto
sottosegretario.
Molti di questi disoccupati, artigiani e piccoli imprenditori
sullorlo dellabisso ci stanno scrivendo, chi per sfogarsi e
chi per chiedere aiuto. Quando si arriva a confessarsi a un
giornale signifca che nessuno di chi avrebbe dovuto ha
saputo o voluto ascoltarti. E chi, se non la politica, i sinda-
cati, le associazioni di categoria dovrebbero farlo?
Gi, ma la politica ci ha convinto che non pi degna di
esistere (Monti stato messo a capo del Governo tecnico
dai politici per lavarsi le coscienze), i sindacati ci vogliono
fare credere che il problema per la gente sia larticolo 18,
le associazioni di categoria non hanno il coraggio di por-
tare allo scoperto, se il caso in piazza i loro iscritti, cio
quella maggioranza silenziosa che ha sempre mandato
avanti il Paese e che adesso non ce la fa pi.
Riforme subito, meno tasse e crescita economica. Questo
serve, tanto lo spread, come ormai ampiamente dimostra-
to, non legge il Corriere della Sera o La Repubblica: va per gli
affari suoi e colpisce quando vuole. Corrado Passera in que-
sti giorni ha messo le mani avanti: sar recessione tutto lan-
no. Non certo colpa sua, ma da un ministro del suo peso
non ci si aspetta loroscopo, si esigono soluzioni. E forse
anche qualche gesto o parola di incoraggiamento, perch la
solitudine davvero una brutta malattia, e pure contagiosa.
(Alessandro Sallusti Il Giornale del 30 marzo 2012).
Ragazzi che sognano ancora
Non si arrendono mai: sono i ventenni della gene-
razione fducia. Hanno tra i 18 e i 30 anni, trovano
lavoro con internet, vanno allestero e tornano in
Italia, si aiutano a vicenda scambiandosi informazio-
ni. Sono i giovani che considerano il cambiamento
unopportunit.
Il rovescio della medaglia.
Limportante seguire il fusso
Come Alice Avallone, che ha 27 anni, di Asti ed torna-
ta a casa da New York lo scorso giugno, anche se sta pro-
gettando di trasferirsi in Australia entro la fne dellanno.
Alice ha inventato Nuok, un sito internet diventato punto
di riferimento per gli italiani allestero perch racconta le
loro citt: allinizio la Grande Mela, ora altri 45 centri. Ha
studiato allo Ied di Torino, s spostata a Milano per lavo-
ro, anche se la sua vita cambiata solo nel 2009, quand
partita per lAmerica. Ho trovato un appartamento prov-
visorio via web l ho traslocato dopo qualche mese leg-
gendo il cartello di un privato per strada. A New York si
messa a fare la freelance per una web agency (lavoro
che fa tuttora), quindi ha lanciato Nuok, il suo blog perso-
nemmeno guadagnarsi un consenso per trovarsi ai po-
sti di comando e si divertono a vedere la gente soffrire
e piangere per la loro disperata, e senza ormai sbocco,
condizione economica e sociale. Ma che vita la nostra?
In queste condizioni, qual il nostro scopo di vivere? Una
volta si facevano i progetti per il futuro e si mettevano da
parte i soldi per affrontare la quotidianit, le spese extra e
gli imprevisti. Oggi cosa possiamo dire alle nuove genera-
zioni? E se lantipolitica avanza sempre pi, le colpe sono
da attribuire allintero sistema che non riuscito a trovare
un ruolino di marcia plausibile per questa povera Italia. Il
resto stato artatamente portato avanti con questo colpo
di stato allarma bianca. Un fallimento e unimposizione
che stanno fagellando, come non mai, lintero popolo
italico. Dobbiamo riprenderci lItalia! Qualcuno dovr pur
piangere lesercito dei morti (veri suicidi di Stato) che,
ogni giorno, (negozianti, lavoratori autonomi, professio-
nisti, artigiani) a causa e per colpa di questo infernale si-
stema capestro, decidono di farla fnita pur di non vivere
pi nellincubo di Equitalia, dalla quale non si salvano
nemmeno i poveri anziani pensionati con quattro soldi. E
qui non il caso di parlare di vigliaccheria o di codardia.
Queste persone, perseguitate ed esasperate da scaden-
ze ed impegni insostenibili, crollano e vacillano di fronte
a diffcolt ogni ora sempre pi grandi da affrontare. Pur
stringendo la cinghia al massimo, spesso non si riesce a
sbarcare il lunario, pur nella pi selettiva e ordinaria ammi-
nistrazione della propria esistenza.
Logicamente, sulla scorta di quanto affermato, anche i
comuni vivono momenti tristi e senza prospettive. Lauto-
gestione, in atto gi da lungo tempo, aveva dato segni di
diffcolt e i tributi comunali non sono suffcienti a garan-
tire, con una certa regolarit, gli stipendi dei dipendenti.
In questa situazione non si riescono a rattoppare neppu-
re pochi metri di strada cittadina, importante e traffcata.
Aspettiamo solo di vedere cosa succeder con la tassa pi
paurosa ai danni dei gi tartassati e vessati poveri contri-
buenti: lIMU. Il comune di Scalea boccheggia e non trova
soluzioni per garantire quel minimo di decoro, indispen-
sabile in una societ civile. Larredo urbano del centro e
della periferia mummifcato. In questa situazione, non si
vede un barlume di iniziativa, un cambio di rotta, una ini-
ziativa che possa ammaliare i potenziali turisti. I lavori del
Palazzo dei Principi si sono fermati e non sappiamo quan-
do e se riprenderanno. Piazza Caloprese, senza le bretelle
e lallungamento, pi che una piazza, sembra un atollo.
Mentre assistiamo, allimbocco dellex mercato vecchio,
al movimento di auto che entrano ed escono indisturbate.
Nessun correttivo stato apportato alla viabilit che, nei
pressi dellisola pedonalizzata citata, vede baciarsi, ad
imbuto, due arterie importanti come via Campanella e via
Lauro, incanalandosi in senso di obbligo per langusta via
Oberdan. Mentre il lungomare giace nel suo squallore e
nella sua malinconica che si ravvivano solo nelle ore diur-
ne grazie a quei pochi e coraggiosi gestori, di ristoranti e
bar che resistono. Calato il sipario, dopo le otto di sera,
tutto diventa un deserto spettrale. Le novit di Pasqua, an-
ticamera dellestate, sono state un mini-boulevard dotato
di panchine che si affacciano sulla scogliera ed il mare
dellAjnella (da unidea e da uniniziativa privata), una lava-
ta di faccia, fnalmente, e unaggiustatina alla importante e
spesso, a torto, trascurata ed ignorata colonna romana del
I secolo d.C., sormontata da una croce moderna e trasfor-
mata in un Calvario. Stesso discorso vale per larchitettoni-
nale, in cui raccontava dove mangiava, cosa vedeva, chi
incontrava. Cos ha conosciuto artisti, illustratori e fotograf
italiani e li ha coinvolti nel progetto, che ha cominciato a
evolvere. Adesso i nuokers (i suoi collaboratori) sono un
neologismo per la Treccani e Nuok, diventato sito, ha vinto
premi prestigiosi come lEcontent, per il miglior contenu-
to digitale italiano.
La morale della mia storia seguire il fusso. Ho sempre
assecondato ci che si presentava senza forzare le situa-
zioni. Racconta.
Mi lamentavo della facolt, ma oggi devo ammettere che
mi ha fatto aprire la mente al mondo. Lapo Tanzj, foren-
tino ha 28 anni. Cinque anni fa, mentre studia Economia
dello sviluppo e della cooperazione internazionale, crea
con due compagni di universit la cooperativa Lama per
lavorare nel settore no-proft. Cercano stage mandando,
a tappeto, email alle Ong. Alla fne, una di Torino ci ha
detto s. In Mali e in India, nel Tamil Nadu, i primi passi.
Lesperienza allestero stata decisiva. cos che abbia-
mo imparato a relazionarci con gli altri, a coordinare i pro-
getti, a gestire. Oggi facciamo consulenza nel settore sani-
tario, abbiamo aperto anche in Cina, da aprile mandiamo
una ragazza dallItalia nelluffcio di Pechino. I soci sono
diventati 8 - Tutti sotto i 30 anni, il fatturato ha raggiunto
nel 2011 i 410mila euro: Ritagliato lo stipendio, abbiamo
sempre reinvestito tutto nella nostra formazione: corsi di
ogni genere, viaggi. Aprire la mente. Dovrebbe essere il
cuore dellinsegnamento. Cos c un ateneo che tre stu-
denti, scelti tra 1.300, ha deciso di mandarli fsicamente in
giro per lItalia alla ricerca della parte migliore del Paese.
la Luiss di Roma. Ha dato a Carlotta Maraschi, romana
22 anni, Relazioni Internazionali, Marco Pizza, avellinese,
Economia e management, e Andrea Bramante, ultimo
anno di Legge, uno smartphone e la mission di postare su
Fecebook, Twitter e YouTube i loro incontri. Ci ha colpi-
to la voglia di farcela che c ovunque, soprattutto fra gli
imprenditori locali, si accende Carlotta. Come Danilo
Smaldone. Brillante e giovane, ha deciso di restare in Ba-
silicata per creare unimpresa di telecomunicazioni e ora
d lavoro ai giovani di Potenza. Un modello, insomma.
Tech, design e libri per bambini
Elena Favilli, toscana, ha creato il primo magazine per
bambini su Ipad. nella Top 5 delle Apps educative pi
scaricate.
Sognando fno alla luna
Marco Tantardini riuscito ad arrivare con un suo pro-
getto alla Nasa.
Ostinate e vincenti
Claudia Aragno, cuneese, laureata in medicina, si sem-
pre vista pediatra. Ora si sta specializzando in un ospe-
dale di Losanna.
Veronica Diaferia, varesina, gira spot a New York: ha
aperto una sua casa di produzione.
Maxi stipendi dItalia
Nel settore pubblico, anche per la mancanza di una ban-
ca dati che verifchi cumuli, si superano facilmente 1.294
mila euro del tetto previsto per legge. Nel privato, invece,
tutta unaltra storia.
Inchiesta sui superburocrati che neppure lo Stato sa di
pagare tanto
Un pianto vivo E noi poveri comuni mortali? Lot-
tiamo per arrivare con dignit a fne settimana
Nei casi pi fortunati a fne mese
PIT STOP... SPERANDO DI RIPARTIRE
di NANDO MANCO
...dalla prima
Marzo-Aprile 2012
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Primo Piano
so sindaco, ha fatto scorrere una serie di diapositive di
porti con 400, 500 posti barca, simbolo di rinomate lo-
calit turistiche e una schematica serie di considerazioni
a favore dellopera.
Le anomalie della politica
Angela Riccetti, infuente e determinata consigliere comu-
nale del gruppo Basile, sostenuta alle ultime amministra-
tive dal PD scaleota, prima dellentrata in consiglio, era,
come la stragrande maggioranza del suo partito, contro
il Porto di Torre Talao. Oggi, che siede sui banchi della
maggioranza, sostiene a viva voce il progetto presentato
recentemente, per capirci quello dei ventilati 510 posti
barca. Ora il suo partito, una volta schierato con laltra
frangia pi radicale della sinistra, in gruppo con lagguer-
rito movimento No-Porto, al momento pare appisolato
su taciti accordi di non belligeranza, per garantire e non
stracciare quanto faticosamente costruito al loro interno,
anche se non sappiamo, da un momento allaltro, cosa
potr scoppiare tra loro, ci va messo in preventivo. La
domanda, che molti si fanno, quella che, alla luce di
quanto emerso, il PD locale continui a restare sulle proprie
coerenti posizioni e che prenda le distanze dalla sua rap-
presentante in seno al consiglio comunale. Laltra possibi-
lit sarebbe quella di una fortissima e lacerante spaccatura
tra i militanti schierati e fermi sulle posizioni della Ricetti
e gli altri che non vogliono stare al gioco perverso della
poltrona. Non trovando un ruolino di marcia comune, la
guerra sarebbe gi in atto e, per un sempre pi spaccato
PD, non si preannunciano giorni felici e, tantomeno, stabi-
lit governativa.
Lintervento di Palmiro Manco
di Scalea Libera
Tutto nasce con il primo affdamento di uno studio che
dava alluffcio tecnico il compito di redigere un proget-
to preliminare. stato proposto nel corso del consiglio
un progetto per un porto da 320 posti barca e la durata
della concessione doveva essere stabilita in sede di gara
senza eccedere i trentanni. In quel consiglio del 2003
sono stati dati dei limiti di controllo. Dopo il consiglio ci
sono state tre conferenze dei servizi con parere favorevo-
le con prescrizioni serie fatte da professori e geologi. La
contestazione uffciale: il 9 settembre del 2008 c stato
un atto superfciale, furbesco e grave. In quellatto - ha
detto Manco - ci sono stati tanti amministratori che non
hanno condiviso la decisione. Si fa la gara, partecipano
tredici ditte, tre vengono riconosciute non idonee. Dieci
vengono invitate e, guarda caso, alla fne arriva solo una
ditta. Per noi il contratto nullo. Con questo contratto si
vende Scalea, la nostra dignit, perch non rispetta niente
di ci che stato deciso nel consiglio del 2003. Anzich
per 40 anni, consegniamo il territorio, gratuitamente, ad
una ditta per novantanni. E il progetto viene stravolto con
510 posti barca. Signifca 210 posti in pi. Calcolando un
posto barca a cinquemila euro allanno, per cinquantanni
sono cinquanta milioni di euro che regaliamo. Cosa direte
ai vostri fgli? Direte che non vi siete ribellati. Chi andato
a cambiare la cartellina alla Regione ne pagher le conse-
guenze.
Lintervento di Gennaro Licursi di
Scalealiberamente
Se c qualcuno che ha dei dubbi sul mio pensiero io
sgombero il campo e dico subito porto s. La domanda
questa: basta andare su internet per vedere quanti por-
ti sono rimasti opere incompiute. Il porto di Torre Talao
Ma per il gruppo, formato da diversi commercianti e im-
prenditori, c necessit che si sollevi il livello qualitativo
dellofferta turistica per risollevare le sorti economiche
scaleote che appaiono gi segnate al ribasso. Presenti an-
che i tecnici della Cem, la societ che dovrebbe realizzare
la struttura, ormai orfana del fnanziamento pubblico. Pi
volte stato sottolineato laspetto economico. La societ
pronta ad investire, ma deve rispondere a precisi cano-
ni che supportino il Project fnancing. Lopera, altrimenti,
rischia di essere improduttiva e questo signifcherebbe il
fallimento. Durante il Consiglio Comunale si anche parla-
to della struttura archeologica. La societ ha confermato la
volont di valorizzare il sito e di garantire per la Torre Ta-
lao. Il nodo della questione sollevato dallopposizione
nato sulla durata della concessione e sul numero dei posti
barca. Sono questi due aspetti che vengono posti in evi-
denza. La durata della concessione passata da trenten-
nale a novantennale. Per Bergamo non si poteva modifca-
re con un atto di Giunta una decisione presa allunanimit
dal Consiglio. La durata della concessione stata invece
inserita nel bando di gara secondo quanto confermato
dagli uffci comunali. E su questo ha relazionato larchitet-
to Barbarello, responsabile del procedimento. Sul nodo
dei posti barca, a giudizio dei tecnici della Cem, sono
molte le questioni che vanno messe sul tavolo, compresa
la lunghezza delle imbarcazioni.
Contestato Palmiro Manco
La maggioranza si scaglia contro Scalea
Libera: una magra fgura!
Ai tre quarti dei presenti in sala consiliare non sono affatto
piaciuti gli interventi e i toni usati dal consigliere Palmiro
Manco, pi volte massicciamente contestato. A fne dibat-
tito, alluscita, sforata la rissa. Un certo comportamento,
deplorevole da parte di alcuni politici locali, unoffesa
che colpisce, principalmente, luditorio al quale andreb-
bero risparmiati interventi a catena, fuori luogo e plateali.
Se poi, a tutto ci, si aggiungono gli interventi, facinorosi e
nevrotici, di alcuni supporter, il quadro si completa come
peggio non si poteva fare.
La maggioranza ha tuonato contro latteggiamento poco
ortodosso tenuto dal gruppo consiliare Scalea Libera,
nelle persone dei consiglieri Bergamo e Manco.
Crediamo fermamente che sia inaccettabile un compor-
tamento come quello perpetuato da una certa minoranza
e, in particolare, vogliamo sottolineare come sia scorretto
e poco signorile apostrofare il sindaco con parole che
non rispecchiano assolutamente la professionalit delluo-
mo Pasquale Basile, attaccato personalmente senza la pi
ben minima cognizione di causa. Intendiamo sostenere
allunanimit e senza mezzi termini - continua la nota - la
realizzazione del porto di Torre Talao come gi esposto
dal nostro sindaco, il quale gode della nostra profonda
stima per limpegno e la competenza che sta mettendo
al servizio di Scalea. Di contro, invece, vogliamo condan-
nare assolutamente gli atteggiamenti per certi versi inqua-
lifcabili del gruppo Scalea Libera che ha dimostrato, con
i fatti, il limite culturale che possiedono gli elementi che
lo compongono, facendo peraltro magra fgura con tutti i
presenti e perpetrando ancora tali atteggiamenti successi-
vamente con lintervista del consigliere Bergamo, il quale
ha continuato sulla strada delle menzogne sforando il li-
mite della diffamazione nei confronti del primo cittadino.
Per quanto concerne la bugia eclatante secondo la quale
il sindaco sarebbe andato nelle case per spingere le per-
sone a frmare per il comitato pro-porto preferiamo con-
sigliare allo stesso Bergamo di fare una passeggiata tra la
gente per capire se cera bisogno di cercare le frme nelle
case dei cittadini.
Lintervento del sindaco Basile
Il sindaco, Pasquale Basile, nelle conclusioni, ha conte-
stato la cultura del sospetto, pi volte emersa durante
la seduta consiliare. da quando sono qui - ha detto
Basile - che ho chiesto pause di rifessione per il porto.
Questo porto un elemento, come tanti altri, strategico
della Regione Calabria. Sarebbe bene indagare e com-
prendere perch non c pi lacqua che circondava la
Torre. I bene informati sanno che l c materiale di ripor-
to eliminato per la costruzione della galleria Scalea-San
Nicola e la Statale 18. Pi volte emerso lo spettro del
boom edilizio deturpante degli anni Ottanta. Ma il porto,
per lamministrazione guidata da Basile, unopera neces-
saria. Se pensiamo di utilizzare il porto come parcheggio
per le barchette, allora non possiamo parlare di turismo.
Se pensiamo ad un porto come attrattore dobbiamo en-
trare nelle rotte turistiche marittime. Un porto in cui, chi
viene da fuori possa ormeggiare la barca e passeggiare
per Scalea. Stiamo parlando di altro turismo. Poi, lo stes-
potrebbe restare incompiuto perch pare che questo ap-
prodo sia quasi irrealizzabile in questa dimensione. C un
altro dato, cinque concessionari di stabilimenti balneari
da domani smetteranno di lavorare se dovessero comin-
ciare i lavori. Non abbiamo bisogno di opere incompiute.
Mi auguro che da parte dellazienda ci sia la capacit eco-
nomica. La domanda : il progetto defnitivo rispecchia
quello previsto da De Girolamo?.
Lintervento di Mauro Campilongo di
Scalea Adesso
Nel 2003, quando ero nella precedente amministrazione,
assieme al Consiglio si decide di dare il via ad un progetto
preliminare. Forti di una relazione del professore De Giro-
lamo, uno dei luminari in questo settore. Quel progetto
era stato supportato da un fnanziamento a fondo perdu-
to. Liter fu bloccato da questioni giudiziarie che lo tenne-
ro fermo per diversi anni. Unopera, una volta approvata, e
trovati i fnanziamenti anche privati va completata. Era ed
unopera a costo zero per il comune. Non vorrei che
una volta che siano intervenute le ruspe ci sia un blocco
dovuto ad un carteggio non proprio conforme ai vari pa-
reri. Sono a favore del porto, ho fatto parte di
...dalla prima
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Primo Piano Marzo-Aprile 2012
6
Saranno aperte dal luned al sabato le due isole ecolo-
giche attivate dallamministrazione comunale di Scalea.
Serviranno al conferimento diretto, da parte dei cittadini,
di materiale ingombrante. Lisola ecologica di Piano Gran-
de, nei pressi dellex discarica di Piano DellAcqua, rester
aperta dalle ore 6 del mattino fno alle 18.00; lisola ecolo-
gica di localit La Bruca, nei pressi della Ecofer, sar aperta
dalle ore 6.00 alle ore 12.00 e dalle 13.00 alle 18.00. In
tutte e due le isole sar presente il personale ad accoglie-
re i cittadini utenti che per scaricare il materiale dovranno
essere muniti di un valido documento di riconoscimento.
Il conferimento gratuito e riguarda materiali ingombranti
come: mobili, elettrodomestici, cartone, carta, multimate-
riale. Nellisola ecologica di localit La Bruca possibile
depositare materiale proveniente da potatura e sfalciatura.
Lamministrazione comunale avvisa che per chi deposita il
materiale in strada o in altri luoghi, diversi dalle due isole
ecologiche indicate, sono previste sanzioni pesanti che
in alcuni casi arrivano persino allarresto delle persone
identifcate. Per garantire il corretto deposito dei materiali
ingombranti sono stati predisposti servizi di pattuglia-
mento da parte della polizia municipale. Luso delle Isole
ecologiche un valido contributo ad avviare il servizio
di raccolta differenziata sul territorio comunale. I cittadini
che dovranno scaricare materiale ingombrante potranno
utilizzare anche il numero verde 800681688. (M.C.)
unamministrazione che ha deciso di realizzare
lopera in quel sito. Sono dellidea che sia necessario un
referendum. Ci rendiamo conto che il paese non va dila-
niato dalla domanda porto s, porto no. Sono convinto
della necessit di un referendum che possa coinvolgere la
cittadina.
Lintervento di Carmela Cotrone
di Scalea 2020
Sono una fglia di Scalea prestata alla Regione Campania.
Ho molto a cuore il paese dorigine dove vivono i miei
genitori e dove intendo tornare il pi presto possibile. Gli
elementi che noi abbiamo a disposizione fanno parte di
un ricorso alla Regione Calabria, contro il parere favorevole
espresso sulla fattivit del porto. Al di l delle questioni
di legittimit, che sono discutibili, c un problema che
riguarda la fattibilit tecnica del porto. La trasformazione
che ha avuto nel tempo, da un progetto di 320 posti barca
con una forma contenuta e ad uovo, come previsto dal
professor De Girolamo, ad una forma diversa. Il professore
De Girolamo sostiene che qualsiasi altra forma, diversa da
quella che lui indica, perniciosa per la morfologia e la
dinamica della fascia costiera. Da questo punto di vista
ho una prima osservazione. Perch un porto nato roton-
do, a un certo punto, diventa pi grande, quadrato e da
320 a 510, posti barca cambiando forma e prendendo
una forma che il primo progettista defnisce perniciosa?
Sul piano giuridico amministrativo, il fatto che un progetto
preliminare si trasformi da 320 a 520 da una forma allaltra
una cosa che non contemplata nel codice degli ap-
palti. Se vogliamo un porto che funzioni, deve essere un
porto che non si insabbia, in cui le barche riescono ad
arrivare senza scarrocciare.
Lintervento di Remo Di Lorenzo
della Lega Navale
Oggi sono rimasto un po deluso perch mi aspettavo
una notizia diversa. Intanto Paola ha frmato il contratto per
fare il porto. Noi siamo ancora lontani dalla meta. La lega
navale a favore dei porti, qualsiasi essi siano. Non c
dubbio che tutte le osservazioni fatte vanno tenute in con-
siderazione per i progetti. Il porto deve essere realizzato.
E ricordo che da quindici anni si stabilito il posto in cui
costruire il porto. Si scelto nel tempo questo posto e
nessuno ha detto o fatto percorsi contrari. Come Lega na-
vale siamo a favore e, per quanto riguarda la Torre, siamo
in grado di avere i fnanziamenti per poter fare in modo
che la Torre Talao diventi un museo del mare e un acquario
con leventuale ristrutturazione della casa Armentano per
poter diventare eventualmente sede della Lega navale.
Lintervento di Giuseppe Mingrone
del Comitato a favore del Porto
Abbiamo raccolto 1.500 frme che consegno al sindaco.
Noi volevamo dialogare con lamministrazione perch ci
presentiamo come persone che potremmo essere vicine
a qualsiasi societ. Vogliamo che il porto si faccia, che
ci vengano detti i tempi e i modi. Liniziativa del porto
rappresenta sicuramente una crescita per Scalea che ha
bisogno di tali infrastrutture.
Lintervento dei tecnici della CEM
Il progetto preliminare inizia liter con ipotesi diverse. Chi
ha progettato inizialmente sapeva che doveva essere una
struttura realizzata con fnanza pubblica, con le tasse dei
cittadini. Al momento della gara si faceva presente che
cera un fnanziamento pubblico. Nel periodo di tempo
caduto il fnanziamento pubblico e tutto si doveva gioca-
re sulle spalle dellazienda appaltatrice. Il progetto iniziale
passato da 315 a 285 posti barca, riducendo la possi-
bilit di fnanziamento da parte della ditta che avrebbe
intrapreso lattivit.
Noi siamo dellidea di dare maggior risalto alla rocca e
speriamo che vengano trovati reperti che diano importan-
za al sito. Il progetto preliminare sul quale ci siamo basati
potrebbe subire allatto della realizzazione una ulteriore
riduzione. Al momento in cui viene a mancare il fnanzia-
mento pubblico si ricade per nella logica imprenditoria-
le del project fnancing. Un porto turistico per avere una
validit di gestione deve avere un limite di almeno 400
posti barca. Questo numero viene ripreso da studi di altre
facolt universitarie. In un project fnancing il numero mi-
nimo di 400 indispensabile perch le opere principali
devono essere ripartite su un numero di barche maggiori.
Non potendo recuperare spazio a terra, lunica operazio-
ne quella di fare spazio a mare. Unoperazione che non
pu avvenire se non portando al di l di una certa batime-
trica il limite dellimboccatura. Il professor De Girolamo
nel suo studio analizza le varie ipotesi e fa una valutazione
di carattere soggettivo.
Nel momento in cui il porto sar realizzato, avremo linte-
resse affnch si concludano presto i lavori e ci siano gli
utenti per avere il rimborso del capitale. In questi mesi
abbiamo deciso di dar corso ad un ulteriore modello ma-
tematico bidimensionale che possa tener conto del reale
trasporto solido da cella a cella.
In questo periodo, a Scalea, emerge con toni sempre pi
accentuati lennesima querelle sullipotetico porto di Torre
Talao. In merito, sono sorti due comitati cittadini: luno,
Scalea 2020, favorevole alla realizzazione di un porto
lungo la costa scaleota, ma contrario alla realizzazione
nel pregevole sito naturalistico, archeologico, paleonto-
logico ed ambientale di Torre Talao (XV secolo); laltro,
invece, favorevole affnch la costruzione avvenga in-
torno allex isolotto, dove il mare non c pi. Ricordiamo
che, su questo bellissimo scoglio, fra le altre peculiaret
autoctone, esistono interessanti grotte del paleolitico me-
dio (20 mila-120 mila anni), i cui reperti sono custoditi nel
museo della Magna Grecia di Reggio Calabria ed alcuni
nellAntiquarium di Cimalonga. C chi afferma e diffonde
la tesi che lapprodo porterebbe benessere economico
senza, per, dimostrare come e su quali comprovati pre-
supposti, mentre c chi ribadisce che questo benessere
come una chimera e per questo, non bisogna rischia-
re eventuali e conseguenti danni ambientali, naturalistici
e geologici, perch unopera di tale portata, lascia tante
perplessit che, ipoteticamente, potrebbero determina-
re uno sconvolgimento paesaggistico al sito simbolo di
Scalea, inserito fra i pi suggestivi e scenografci dItalia.
Insomma, attualmente, su questa opera, si contrappongo-
no opinioni che si vorrebbero fare apparire come tifo-
serie calcistiche. In verit i problemi sono di ben altro e
consistente peso e richiedono molta rifessione prima di
iniziare il pauroso scavo perch luomo non pu an-
dare contro la natura, cio contro il bradisismo. Proprio
su questo essenziale ed ineluttabile fenomeno, ritengo
riproporre ai gentili lettori un mio articolo, ancora attuale,
pubblicato sul settimanale Il Giornale del Mezzogiorno
di Roma nel lontano 1975 (27 ago/4 sett.) dal titolo IL
MARE ABBANDONA SCALEA.
Ecco il testo: Da molti anni il mare si allontana inesora-
bilmente da Scalea. Questo strano fenomeno, come un
terribile male, ha trasformato completamente il paesaggio
del noto centro balneare dellalto Tirreno calabrese. Per
comprendere la vastit del danno che la natura ha voluto
arrecare alla Patria del grande Ruggiero de Loria, bisogna
riportarsi al tempo in cui il mare lambiva gli scogli di San
Nicola nei pressi della Chiesa omonima, ormai quasi del
tutto scomparsi. Scalea aveva le stesse caratteristiche
geografche di Amalf con il suo nucleo di case, pieno
di angiporti e viuzze, sovrastante sul mare, spiaggette e
scogliere meravigliose con lagglomerato storico, racchiu-
so tra il castello normanno e la marina. Con il trascorrere
degli anni, il mare si sempre pi allontanato dallantico
borgo marinaro, lasciandosi dietro una vasta spiaggia ed il
roccione di Torre Talao una volta isola. Sono scomparsi,
come inghiottiti da un vortice grotte caratteristiche come
quella del pallino c.d., cos intitolata per la ghiaia a for-
me di palline e meravigliosi scogli come u carusiell(i)
a forma di salvadanaio, situato sotto il roccione detto a
turr(i) i mar(i); mentre gli scogli ancora rimasti, stanno in-
sabbiandosi e, dovera il mare, si formata una spiaggia
oggi coperta in parte da materiale argilloso; e ancora, la
collina sovrastante, fno a poco tempo addietro ricca di
vegetazione mediterranea, purtroppo, invasa dal ce-
mento. Perch il mare si allontana da Scalea? Come pu
essere defnito questo fenomeno? C chi sostiene che
trattasi di bradismo negativo e chi, invece, attribuisce il
fenomeno alle correnti marine, provenienti dal sud, che
trasportano verso la spiaggia di Scalea labbondante ma-
teriale dei fumi Lao ed Abatemarco. Per stabilire la vera
causa bisognerebbe promuovere studi geologici e cerca-
re i rimedi necessari affnch il mare non abbandoni de-
fnitivamente Scalea, la quale rischia, conseguentemente,
di perdere le sue ultime bellezze naturali rimaste intatte e
continuamente prese di mira dalla speculazione edilizia.
ora che chi amministra la cosa pubblica cominci ad in-
teressarsi di questo grave problema che affigge Scalea e
che riguarda tutta la Calabria.
Questo appello di oltre trentacinque anni fa, purtroppo
rimasto inascoltato e cos, mentre il mare si sempre pi
ritirato, il cemento sempre pi avanzato. Il fenomeno
nel sito Ajnella in fase recessiva, tant che lo scoglio
detto u dillorgio (lorologio), a fasi alterne, viene invaso
dallacqua o lasciato quasi al secco.
La stazione di Scalea si riappropria della biglietteria. Eb-
bene si, questa una notizia. Dopo circa quattro mesi,
ritornato in funzione lo sportello della cittadina tirrenica
che era stato chiuso defnitivamente lo scorso mese di ot-
tobre in seguito ad una verifca degli ispettori del lavoro
avvenuto a fne agosto i quali riscontrarono delle ineff-
cienze e, nello specifco, anomalie dellimpianto elettri-
co, macchie di umidit, porta di ingresso da ripristinare,
disconnessioni del pavimento, presenza allinterno dei
locali del tubo di scarico del condizionatore con con-
seguente scolo del liquido di condensa sul pavimento.
Un bel verbale che port alla successiva chiusura della
biglietteria che non possedeva i requisiti in materia di si-
curezza del lavoro. Gi dallo scorso mese di settembre,
quindi, i pendolari, e sono stati davvero tanti, hanno visto
volatilizzarsi alcuni servizi di primaria importanza quali il
servizio delle informazioni, dellemissione dei biglietti,
dei bonus per eventuali ritardi dei treni e i rimborsi in ge-
nere che possono essere effettuati solo presso le bigliet-
terie. Per un periodo quindi la biglietteria stata spostata
nella vicina Praia a Mare. Allo stato dei fatti, quindi, sono
state solo due le biglietterie nella fascia tirrenica: Praia a
Mare e Paola. I lavori di ristrutturazione dellimportante
scalo ferroviario sono ripresi gi da tempo e questa nuova
situazione ha fatto s che venissero rimosse le ineffcienze
dei locali che ospitano la biglietteria con il conseguente
ripristino della stesa avvenuta da qualche settimana; si sta
procedendo anche alla rimozione dei vecchi infssi posti
allingresso della stazione, sostituiti con altri nuovi, sicu-
ramente di materiale pi avanzato e che hanno anche un
impatto visivo diverso. Rimane purtroppo cronico il pro-
blema dei bagni chiusi, ma questo servizio, come ormai
noto, stato disposto essere funzionante solo per la sta-
gione estiva. Scelta che sicuramente penalizza i pendolari
che si recano a prendere il treno tutto lanno ma che, allo
stesso modo evita incresciosi e nascosti pericoli che, in
particolar modo nella tarda serata, dopo il calar del sole si
annidano nellambiente circostante la stazione.
Stazione ferroviaria di Scalea
RITORNA FUNZIONANTE
LA BIGLIETTERIA
di VIRGILIO MINNITI
Porto di Scalea
MENTRE IL MARE SI RITIRAVA
IL CEMENTO AVANZAVA...
di ERCOLE SERRA
DUE ISOLE ECOLOGICHE PER IL
MATERIALE INGOMBRANTE
Primo Piano Marzo-Aprile 2012
7
Via B.V. del Carmelo, importantissimo snodo viario, sulla
strada, nei pressi della statua di Padre Pio, che porta al Cen-
tro storico, lungo il vallone attraversato dal Canale Basso,
dopo pochi metri, presenta subito, a destra e a sinistra, 1)
discariche a cielo aperto multicolori, e proseguendo
la passeggiata, 2) quattro grossi massi di cemento che
ostruiscono la carreggiata tanto utile e tanto importante, in
particolar modo nel periodo estivo, che congiunge via M.
Bianchi con il Centro storico e che prosegue per via Santa
Catrina, snodandosi a monte verso Santa Domenica Talao
e verso il mare a San Nicola Arcella. Si incontrano, in pro-
posito, continui 3) restringimenti dellarteria, mancan-
za di guardrail e caduta massi nei punti pi pericolosi
che si affacciano sul Canale. Ad inizio della salita, sulla
sinistra, si trova il sito delle 4) nove croci, una recente
invenzione metropolitana che, nel periodo estivo, porta
tanti vacanzieri a sostare per ore davanti allinferriata che
impedisce lentrata a quello che altro non che uno sfa-
tatoio posto alla parete del condotto collegato alla galle-
ria ferrovia, nel tratto San Nicola Arcella-Scalea, convinti di
ascoltare sospiri di fantasmi. In sostanza, questi buchi, per
puro caso a forma di croce, servono per far uscire laria
movimentata dal passaggio di numerosi treni che attraver-
sano le viscere del Centro storico. Nei pressi, incastona-
ta nella roccia friabile, possibile notare una piccola 5)
costruzione fatiscente abbandonata che completa il
quadro di questa area massacrata. Chiusa, per adesso, la
parentesi nove croci, continuando il nostro cammino, si
scorge larea sottostante il Castello, dove, pi di 60 anni fa,
si trovava ed era attivo un caratteristico mulino ad acqua,
pare di epoca medioevale, che andrebbe riscoperto e va-
lorizzato, si nota una 6) vastissima colata di calcinacci
e fetenzie varie che arrivano a toccare le acque del 7)
Canale Basso, dominato da un superbo e spettacola-
re 8) sperone roccioso, e poco pi avanti, si sorvola il
prezioso 9) arco-ponte romano, coperto interamente
da una selva di arbusti e rovi che andrebbe, come pi
volte da noi segnalato, riportato alla luce e reso visitabile
e fotografabile, dopo un accurato intervento della So-
printendenza ai Beni Culturali che dovrebbe attivarsi per
installare, nei pressi, una tabella in materiale appropriato
con una dettagliata spiegazione per agevolare la curiosit
o la ricerca del visitatore. Questa cavalcata fantastica tra
la storia, nonostante lattuale e perdurante situazione di
degrado ed abbandono, bellissima e suggestiva, di pri-
mo mattino, a met giornata e al tramonto, per i mutamenti
dei colori e le atmosfere che si creano ad ogni passaggio
della giornata. Salendo si arriva sulla strada del Centro sto-
rico (con lo sguardo possibile scrutare lampia pianura
con le molteplici costruzioni degli ultimi 40 anni, fno ad
arrivare con lo sguardo allisola di Cirella), nei pressi di Via
Castello, da dove si pu ridiscendere o risalire, attraverso
la strada, oppure optare per entrare nel cuore della citt
vecchia tra suggestivi anfratti e viuzze (prima tappa).
Nel prossimo numero: In cammino verso lospedale
mai partito.
IN CAMMINO VERSO LE ROVINE DI SCALEA BENVENUTI IN VIA B.V. DEL CARMELO
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Primo Piano Marzo-Aprile 2012
8
Cambio al vertice
nellAssociazione di
Promozione Culturale
La Primula Bianca di
Scalea. Luca Stabilito
il nuovo giovane pre-
sidente del gruppo che
andr a coprire il ruolo
del socio fondatore,
Fabio Possidente. Lav-
vicendamento deciso
dal gruppo dirigente
dellassociazione che
opera nella comunit
scaleota - ha dichiarato
lex presidente del so-
dalizio Possidente - ri-
entra nella normale prassi adottata dal gruppo in sede di
costituzione ed fnalizzato a stimolare lattivit sociale
dellassociazione stessa che fonda i suoi principi costi-
tutivi, sulla massima partecipazione degli aderenti. Luca
Stabilito, ha proseguito Possidente, tra i fondatori della
nostra associazione e si distinto sempre per la disponi-
bilit e limpegno dimostrato nelle attivit culturali svolte
e a lui va il mio augurio di buon lavoro. Grande soddi-
sfazione stata espressa dallo stesso neo presidente
dellassociazione, Luca Stabilito, che si detto onorato
di portare avanti i principi solidali del gruppo. Insieme a
me collaboreranno il vicepresidente Giuseppe Lentini, il
tesoriere Michele Russo e il segretario Antonio Pappaterra,
con i soci fondatori Fabio Possidente e Carmelo Mazzot-
ta. Il programma in vista della stagione estiva prevede vari
appuntamenti protesi, principalmente, nellaiuto delle fa-
miglie pi bisognose di Scalea.
Molto apprezzata, nei giorni scorsi, la kermesse calcistica
che ha coinvolto le rappresentative calcistiche dellU.S.
Scalea under 18, dellInter Club di Scalea e della stessa as-
sociazione Primula Bianca. La manifestazione organizzata
dallassociazione Primula Bianca e patrocinata dallammi-
nistrazione comunale di Scalea era rappresentata a bordo
campo dallassessore Raffaele DAnna, e dal consigliere
Gianfranco Pellegrino che ha disputato il torneo per la
rappresentativa dellInter Club, stata sponsorizzata dal
Vespa Club Scalea, coadiuvata dal supporto logistico per
la sicurezza dai volontari della Croce Rossa di Scalea. I
fondi raccolti dallorganizzazione della manifestazione
sono stati completamente devoluti al sodalizio che sostie-
ne la famiglia di Emanuele De Bonis, affetto dalla sindrome
della Leuco-distrofa muscolare da oltre 20 anni.
Il Comune di Scalea mette a segno un punto a proprio
favore nei confronti della Sorical nellinfnita questione
dellacqua. La decisione del Tribunale amministrativo re-
gionale mette ordine in una questione che rischiava di
creare disagi alla cittadinanza. Ed in questo senso che il
Tar ha motivato la propria sentenza. Il sindaco di Scalea,
Pasquale Basile, esprime soddisfazione e precisa: Fermi
restando i debiti verso la societ, che sar comunque ne-
cessario saldare, la decisione del Tar garantisce ai cittadini
di Scalea e ai futuri ospiti lerogazione di un servizio pub-
blico necessario. necessario, per, rifettere con sereni-
t ponendo nuovamente sul tavolo le regole. Va effettuata
- ha aggiunto il sindaco Pasquale Basile - una verifca sulle
modalit di pagamento del debito che per lente sono un
vero cappio al collo per leffettivo ammontare della cifra.
In ogni caso, cos come sostiene anche il Tar nella senten-
za ed il difensore del Comune, Giuseppe Sangiovanni, bi-
sogna fare attenzione evitando che a pagare il prezzo pi
caro siano i cittadini costretti, in caso di decisioni estreme
da parte della Sorical, a non poter utilizzare lacqua, bene
di primaria necessit.
La Sorical, come noto, con ricorso al Tar della Calabria,
ha impugnato lordinanza n. 4 del 15.02.2012 del sinda-
co del comune di Scalea. Il primo cittadino ordinava, alla
stessa Sorical s.p.a., di desistere dalla minacciata interru-
zione della fornitura idrica. Lordinanza era stata emessa
dal sindaco Basile al fne di salvaguardare la collettivit e
di garantire ai cittadini diritti costituzionalmente tutelati.
Nellatto il sindaco intimava alla Sorical di assicurare la for-
nitura idrica alla popolazione.
Una vittoria - fanno notare dal Comune - quella ottenuta
dallavvocatura civica, che apre nuovi scenari nel conten-
zioso che diversi comuni calabresi hanno in corso con la
Sorical.
Pi concorrenza meno monopolio larma segreta del
governo Monti per rilanciare la crescita e la cosiddetta
fase due. Pi concorrenza, meno monopolio e cos si
riducono anche i prezzi, il che non guasta, anzi, secon-
do i calcoli delle associazioni dei consumatori, il guada-
gno a famiglia sar di 900 euro lanno.
I risparmi si vedranno su benzina, farmacie, professioni,
taxi, ferrovie, autostrade, servizi pubblici, treni, negozi.
Una ricaduta totale pari a 21,6 miliardi, un punto e mezzo
di prodotto lordo, come ha confermato lantitrust. Un dato
addirittura sottostimato, secondo gli esperti, che avverto-
no che i risparmi potrebbero essere anche pi generosi
per i benefci in termini di qualit dei servizi offerti.
Carburanti: i benzinai potranno acquistare benzina, ga-
solio o gpl in modo libero e dunque da grossisti e rivendi-
tori diversi dal marchio dellimpianto, oltre alla possibilit
di trasformare limpianto in self service e vendere giornali,
tabacchi, caramelle e altri beni.
Risparmio: almeno 18-19 centesimi di euro al litro, 216
euro lanno.
Farmacie: maggiore capillarit sul territorio: una farmacia
ogni 3mila abitanti, secondo la bozza di decreto, contro i
4mila massimi di ora. Roma avr 198 sedi in pi, 49 in pi
a Palermo, 20 a Verona, Milano 11, Napoli 10, Firenze 5,
Bologna e Genova, invece, 0.
Commercio: saldi liberi tutto lanno, senza limiti di tem-
po, durata o ampiezza degli sconti praticati e senza chie-
dere preventive autorizzazioni al comune. Oltre ad una
maggiore scelta, questo consentirebbe ai consumatori un
risparmio totale di 8 miliardi di euro lanno.
Professionisti: labolizione delle tariffe professionali,
unita allobbligo per il professionista di produrre un pre-
ventivo, prima di ricevere il mandato, nel quale indicare
sia la tariffa offerta secondo un criterio di equit sia lesi-
stenza di unassociazione per eventuali danni provocati al
cliente. Secondo Altroconsumo il risparmio generale
dovrebbe essere del 30% .
I danni della politica italiana. Il professore che
studia da grande per diventare politico a vita
Le tensioni di fne marzo di un sempre pi
irritante Monti
Riferito ai partiti:
Noi abbiamo il consenso, loro no
Le risposte dei politici
Bersani, segretario del PD stato il pi brusco a replica-
re al presidente della strana maggioranza: O politici e
tecnici convincono insieme il Paese, o sotto la pelle del
Paese, ammaccato e profondamente segnato dalla crisi e
dagli effetti delle politiche di risanamento, ce ne abba-
stanza per prendere a cazzotti politici e tecnici.
Cesa (UDC): Lesperienza del governo tecnico non ha
esaurito lo spazio della politica. Non c iniziativa del
governo tecnico che non passi dal Parlamento. La stessa
nascita di questo esecutivo frutto della scelta dei partiti,
che hanno voluto essere protagonisti del cambiamento.
Italo Bocchino del Terzo polo non esita, invece, a de-
fnire sprezzante la sortita di Monti che stata una og-
gettiva caduta di stile, forse lennesima alla faccia della
sbandierata sobriet. Bocchino gli ricorda che: Se i partiti
non appaiono un granch, ancora nessuno ha trovato al-
ternative migliori per tenere in piedi la democrazia.
Guido Corsetto (PdL) ricorre a un registro sarcastico:
Monti chi? Mi pare vittima di una ipertrofa dellego.
diventato un Tre-Monti.
Un altro esponente del PdL, Osvaldo Napoli, ricorda al
premier pro-tempore come nato il governo che ora lui
guida. Nato, rimarca, da un passo indietro di Silvio Ber-
lusconi lodato ancora in questi giorni a Tokio dal senatore
Monti che a proposito di consensi sbandierati dovrebbe
ringraziare la prova di maturit fn qui data dalle forze po-
litiche. Ecco perch Napoli esorta Monti a essere meno
tranchant sui partiti.
vero che i partiti non hanno consenso, scrive lex
ministro Giorgia Meloni (PdL) su Twitter, ricordando a
Monti che: lesecutivo non stato scelto con il voto dei
cittadini e che lunico consenso certifcato che ha lui
quello che gli hanno dato le forze politiche.
Molto indispettito anche il leader politico di SEL, Nichi
Vendola: Toh, un altro che pi che occuparsi dei pro-
blemi della gente si occupa di sondaggi, sbotta. E poi
scandisce con sarcasmo: Pensavamo di essere passati da
Apicella ai tecnici. Se poi Monti un patito di sondaggi,
gli consiglio di leggere quelli che riguardano il gradimento
della sua cosiddetta riforma del mercato del lavoro.
(Lorenzo Fuccaro Corriere della Sera del 29 marzo 2012)
IL TAR BOCCIA IL RICORSO DELLA SORICAL
ACQUA ASSICURATA PER CITTADINI E VILLEGGIANTI
LARMA DI MONTI
LA PRIMULA BIANCA
LUCA STABILITO NUOVO PRESIDENTE
KERMESSE RIUSCITA PER LA
PARTITA DELLA SOLIDARIET
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DECENNALE DELLA
CANONIZZAZIONE DI
SANTUMILE DA BISIGNANO
Focus Marzo-Aprile 2012
9
Come arrivato ai Piani della Bruca?
Sono consulente del prof. Fazio, proprietario de I Piani
della Bruca dal 2000, e ho contribuito alla progettazio-
ne della struttura esistente. Una volta costruita labbiamo
data in gestione e, scaduto il contratto, abbiamo reperito
sul mercato un nuovo soggetto. La nuova gestione una
societ di Roma, denominata Sun Five, che a sua volta mi
ha voluto come consulente per la fase start up dellavvia-
mento. Ecco perch sono qui oggi.
Nella serata inaugurale dell8 marzo, dove hanno
giganteggiato organizzazione e stile, per un attimo
abbiamo pensato ai grandi eventi datati del Santa
Venere Hotel di Maratea e del Castello di Sangine-
to. Un grandissimo plauso va anche alla cucina, di
altissimo livello, con i suoi sapori mediterranei ben
defniti e la grande qualit emersa, tra una portata e
laltra. Condivide?
Ringrazio per il giudizio positivo e condivido lanalisi
espressa. Mi avvalgo di ottimi collaboratori e prestigio-
se partnership che ci consentono di offrire un prodotto
esclusivo e di elevata qualit a prezzi molto competitivi.
La direzione artistica di Valerio Merola ci ha consentito di
avere come ospiti tanti artisti importanti venuti in Calabria
con tanto spirito di amicizia.
Anche se, balza agli occhi la mano del professioni-
sta, ancora qualcosa va sistemata al fne di raggiun-
gere loptimum. Quanto tempo pensa occorra per
far diventare perfetta la macchina dei Piani? A pro-
posito, cosa ha lasciato la gestione precedente?
Premesso che abbiamo soltanto inaugurato il ristorante Il
Granaio, ci prefggiamo nei prossimi mesi di aprire le re-
stanti parti del complesso che formano il Luxury resort I
Piani della Bruca. Infatti, durante il ponte del 1 Maggio,
andremo a inaugurare il Centro Sportivo Gianni Rivera,
alla presenza del grande campione, che comprende il
circolo del tennis La Bruca - Lello Bocchetti; il circolo ip-
pico La Bruca - Mariano Fazio, il campetto di calcio a 5 in
Il prossimo 19
maggio ricorre il
primo decennale
della canonizza-
zione di SantUmi-
le da Bisignano e,
per questo im-
portante evento,
lAmministrazione
comunale della
Citt presilana ha
proposto ai Sindaci dei Comuni calabresi di intitolare una
via o piazza del proprio territorio a questo Frate, procla-
mato SANTO dal compianto beato PAPA GIOVANNI PAO-
LO II, in seguito al riconoscimento del secondo miracolo
della guarigione di Francesco Mauro compiuto il 2 aprile
del 1885. Scalea legata al culto di SantUmile per un epi-
sodio prodigioso che, intorno al 1630, Egli comp nella
nostra secolare Citt, accolto dal Principe Spinelli e da tut-
to il Popolo, elevavandosi da terra in estasi. Il presidente
del Comitato Cimalonga Ercole Serra ha ritenuto, quindi,
proporre al Sindaco di Scalea ed al Consigliere delegato
alla Cultura di intitolare a questa Figura Religiosa, elevata
agli onori degli altari, lo slargo di via Roma antistante lex
convento francescano del 1220 (gi palazzo municipale).
Questo monastero ospit anche il Frate di Bisignano e fu
un prestigioso centro di studi flosofci e teologici fno alla
met del 1800. Secondo alcune fonti storiche, vi sost
SantAntonio da Padova durante un viaggio nel Nord Afri-
ca. (Vedi pala daltare costodita nella Chiesa monumen-
tale di San Nicola in Plateis). Con loccasione ricordiamo
che lintero sito conventuale, attualmente in stato di grave
abbandono, va necessariamente recuperato e valorizzato
e restituito allutilizzazione culturale e sociale dei cittadini
di Scalea, dei turisti e degli studiosi.
erba naturale dimensione FIFA, la scuola di free climbing e
la scuola dellarco istintivo o da campagna.
Con la kermesse di apertura, abbiamo notato che
partita una splendida manifestazione ci che riguar-
da il settore ippico. Solo una prima tappa?
Pi che altro, stato il primo stage organizzato dalla Re-
gione Calabria con listruttore di secondo livello e con la
graditissima e professionale presenza della Campionessa
Italiana dressage Maria Lilla, per larea lavoro in piano e dres-
sage. Erano presenti alla interessante due giorni, pony e ca-
valli e cavalieri provenienti da tutto il territorio regionale.
Infne come pensa di fare turismo di qualit in un pe-
riodo economico e di recessione cos drammatico?
Le soluzioni?
I Piani della Bruca un complesso aperto tutto lanno
che rivolge la maggior parte dei propri servizi alla popo-
lazione residente.Ci non toglie che abbiamo unofferta
turistica particolarmente competitiva che gi da subito ci
assicura la piena occupazione da giugno a settembre, gra-
zie ai nostri storici rapporti consolidati con operatori del
settore nazionali e internazionali.
Tornando alla bellissima favola del Santa Venere,
anche se quelli erano tempi di ricostruzione e di
grande rinascita economica, ha per caso pensato di
creare un campo da golf che andrebbe a chiudere un
cerchio di svaghi per I Piani della Bruca davvero di
grandissima eccellenza?
Sicuramente, la mente ha toccato sogni e desideri di que-
sto tipo che abbiamo abbinato anche allo sviluppo della
aviosuperfcie e al nuovo porto gi progettato. Ma per noi
il futuro prossimo pi vicino e certo rimane lampliamen-
to del progetto gi esistente che stato gi approvato e
fnanziato dalla Regione Calabria e che prevede la costru-
zione di una nuova ricettivit dotata di centro benessere
antiage e il passaggio di classifcazione da 4 a 5 stelle.
PER CONTARE DI PI E NON PER ESSERE
CONTATI QUANDO FA COMODO
La vicenda dellOspedale di Praia a Mare conferma il gra-
do di attenzione della regione Calabria nei confronti del
territorio dellAlto Tirreno cosentino. Senza riprendere la
questione di cui si conoscono aspetti anche minuziosi, mi
preme ricordare ai cittadini residenti dei comuni dellalto
tirreno che il Governo regionale ci ha snobbato per lenne-
sima volta dimostrando di remare contro la nostra crescita
e di non rispettare i cittadini privandoci degli stadi ele-
mentari dei diritti primari. Ne testimonianza lavversione
negli anni scorsi verso laviosuperfcie, grande incompiuta,
che ha sollevato illusioni divenute in pochi anni cocenti
delusioni, e la chiusura dellOspedale di Praia, ultimo atto
di una politica senza scrupoli. Perch fare fnta di nulla,
lamentarsi nelle piazze e poi puntualmente fare il sorrisino
ai politici della Calabria? O meglio, di parte della Calabria.
Si, perch a Scalea, Praia, Diamante, Santa Maria, Grisolia,
Orsomarso e paesi limitrof vero che i politici regionali
si vedono spesso, ma il loro interesse verso il territorio
quasi pari allo zero. E quando c da contenere le spese,
o per usare un termine caro ai politici tagliare, siamo i
primi ad essere penalizzati e a pagare dazio. Ma la colpa
soprattutto nostra. Si, perch quando i politici vengono
a fare campagna elettorale o parate pubblicitarie sempre
atte a riscuotere consensi elettorali, trovano i rappresen-
tanti locali che gli stendono il tappetino rosso anzich
battere i pugni sul tavolo e far valere le ragioni di un ter-
ritorio che continua ad essere mortifcato e sfruttato solo
sotto le elezioni. Ma ricordo a questi signori che pi che
salvaguardare poltrone e ruoli, bisognerebbe prendere
a cuore le reali problematiche delle nostre popolazioni.
Allora, oltre a sfduciare i politici regionali (e spero che
quando sar tempo di elezioni sapremo rispondere con
la stessa moneta senza guardare in faccia nessuno), una
tiratina dorecchie la facciamo ai rappresentanti dei partiti
sul territorio. Perch la chiusura dellospedale di Praia a
Mare anche il frutto della non politica di chi rappresen-
ta questo governo regionale. ora di cambiare, ma sul
serio. Ma se continuiamo con questa apatia e con questi
modi soft, saremo costretti a continuare a subire queste
scelte penalizzanti e non potremo prendercela con nes-
suno se non con noi stessi. Pertanto, prima che sia troppo
tardi attiviamoci e iniziamo a capire cosa sta succeden-
do. Questa Calabria non ci vuole. Ma siamo sicuri che noi
vogliamo ancora fare parte di questa Calabria? Vogliamo
contare, non essere contati quando fa comodo. Parte
uffcialmente lavventura del Movimento Alto Tirreno Ca-
labria Autonoma (M.A.T.C.A.). Accogliamo tutti coloro i
quali non si rivedono in questo modo di fare politica che
ci mortifca ogni giorno di pi. Siamo gi in tanti ma vo-
gliamo diventare ancora di pi per contare e mai pi per
essere contati.
Il Responsabile M.A.T.C.A.
Virgilio Minniti
INTERVISTA AD ANTONIO ALBERTO MUNAF
CONSULENTE PER LA FASE STAR UP DE I PIANI DELLA BRUCA
UNA POLITICA SENZA
SCRUPOLI CHE PREMIA
SEMPRE PI LA NON POLITICA!
Per le vostre lettere
per i vostri suggerimenti
e le vostre segnalazioni
10
Lettere/Segnalazioni Marzo-Aprile 2012
Visto che lEnte comunale continua a dormire, intervie-
ne, logicamente indisturbato, il privato. Protagonista di
quanto stiamo raccontando , ancora una volta, la sco-
gliera dellAjnella, pi precisamente sono gli scogli che si
affacciano a picco sul mare smeraldo della zona pi bella
e suggestiva della marina scaleota. Da quanto si evince
dalla tabella installata ai piedi delle scalette che congiun-
gono la strada della rotatoria, via Ruggiero di Lauria, con il
belvedere antistante rialzato, stata installata una freccia
raffgurante un pesce con su scritto: Sentiero bellavista -
Opera di volontariato, mentre su di una tabella ottagona-
le, posizionata pi sotto della freccia indicativa, sempre
nello stesso palo, si leggono scritte in lingua inglese come:
To welcome to. Qualcuno, impunemente e con molta
approssimazione, ha pensato di mettere una sorta di rin-
ghiera protettiva lungo il mini-boulevard che costeggia, a
strapiombo, il mare dellAjnella, con laggiunta di qualche
panchina in legno per far godere la brezza marina ed il
panorama a quanti volessero fare una capatina in questo
straordinario incanto della natura. Logicamente, questo
privato, agendo a sua discrezione e in modo avventuri-
stico, sicuramente ha fatto bene a creare questo cordolo
di protezione, per ha usato materiali e colori a casaccio
che poco si addicono ad un posto sottoposto a vincolo
naturalistico e paesaggistico. I pali sono stati pitturati con
colore bianco, mentre i passamano con un accecante co-
lor ruggine. Un vero pugno nellocchio, non tanto il bianco
ma questo inopportuno rosso ruggine che spicca tra il gri-
gio degli scogli. Encomiabile liniziativa, per non si pu
esagerare improvvisandosi architetto di Saint Germain,
come se si stesse agendo allinterno del proprio giardino,
in prossimit di propriet demaniali e comunali. Chi deve
intervenire e correggere simili approssimativi boulevard?
Solo a Scalea, terra di nessuno, da 50 anni, assistiamo ad
azioni e iniziative che non salvaguardano il gi tanto morti-
fcato e incontrollato ambiente e il patrimonio. Ancora una
volta siamo esterrefatti. Ma Scalea fa parte dellItalia?
Cvts1t::, It: E+:tt
N.d.R. Con le direttive giuste, questo primo passo verso,
il tante volte, imprecato e invocato mini-boulevard, si po-
trebbe allungare fno agli scogli che scendono a strapiom-
bo sulla spiaggetta del Trasi e Jesci. Unaltra puntualizza-
zione riguarda i soliti incivili e maleducati, probabilmente
alcuni proprietari delle ville dellabusivismo edilizio degli
anni 70, che, tra laltro, cost, per lo sparo di mine per lo
sbancamento, il crollo della grotta pi bella e unica della
costa, quella del Trasi e Jesci, che nel pulire e potare i
propri giardini hanno impunemente buttato a ridosso del
boulevard e delle panchine erbacce e rami secchi.
Su questa scia, qualche altro mecenate, armato di buona
volont, potrebbe attivarsi per asfaltare, o quantomeno
rattoppare, quei tratti di strada pi inguaiati della nostra
bella Scalea.
Solo qualche mese fa avevamo esclamato la parola fnal-
mente vedendo, dopo tante imprecazioni e suppliche,
asfaltato il tratto di strada che dalla Menestalla, allaltez-
za del resort Piani della Bruca, porta allaviosuperfcie e
alla zona cosiddetta Industriale (PIP). Per, subito dopo
lestate scorsa, dopo poche settimane, completato il
manto dasfalto, sono apparse le prime crepe lungo quel
tratto di strada e, cosa ancora pi grave e pericolosa
stato constatare, nel periodo pasquale, la mancanza dei
coperchi in cinque profondi tombini. Ora, in prossimit
dellestate, questa lingua dasfalto sta stranamente scop-
piando un po dappertutto e, se non si corre ai ripari, da
un momento allaltro, diventer impercorribile pi di pri-
ma. Logicamente, trattandosi di strada comunale, anche il
tratto che passa davanti al resort, abitato anche da tante
famiglie, va immediatamente sistemato perch ogni metro
spaccato e pieno di crateri. Non giusto nei confron-
ti degli abitanti della Bruca e, soprattutto, verso quelle
aziende che hanno investito tanto denaro e creduto nella
zona PIP che a causa di questa grave dfaillance perdono
lavoro, soldi e clienti perch operano non su quella che
dovrebbe essere la zona industriale ma su un atollo pie-
no di insidie e quasi irraggiungibile, al punto che i mezzi a
motori e specie quelli pesanto come i TIR per percorrere
questi pochi metri sono costretti ad effettuare una vera
e propria gimcana, nel tentativo di dribblare le grosse e
lunghe buche.
Gtt I+vvt:tt1cvt Dttt vt: I:tts1vt:tt
In molti ci chiedono vivamente e accoratamente da tem-
po (pi volte, infatti, labbiamo segnalato dalle colonne
del nostro giornale) di mettere in evidenza, in modo da
sensibilizzare, quanti preposti a risolvere lannoso pro-
blema dellintasamento del traffco riguardante lunica
strada, per giunta a doppio senso, che si trova allinter-
no della struttura ospedaliera. Per risolvere il problema,
basterebbe attivarsi per asfaltare il breve tratto posto sul
retro delledifcio che porta alluscita ed aprire un varco
per consentire agli automezzi (su tutti lautobus comunale
che porta tanti utenti, anziani e persone non provviste di
mezzi a motore) di immettersi sulla ex S.S.18 (strada della
Petrosa) evitando ingorghi paurosi e spiacevoli nel tornare
indietro.
Fv::cc Ctt::c
Dopo tanto tempo e tante suppliche, fnalmente la fre-
quentata e centralissima via Lauro ha visto realizzati i mar-
ciapiedi tanti invocati. I commercianti di questa lunga e
traffcata via cittadina, in particolare il proprietario di una
nota macelleria, ringraziano vivamente e di cuore lasses-
sore Franco Galiano, sempre vicino e pronto ad ascoltare
e quando possibile accontentare, come nel caso speci-
fco, le istanze degli abitanti di Scalea. Qualcuno magari
dice che si poteva fare meglio evitando certi errori tecnici,
per, va bene lo stesso, limportante era pavimentare e
rendere pi agevole e belli questi scaloni e marciapiedi
lasciati per anni a cemento grezzo. La critica, forse lunica
scaturita in un tratto dove per cause tecniche non sono
state adottate le pendenze previste dalla legge. Per, nella
parte pi alta della rampa, con lausilio di unappropriata
ringhiera protettiva lunga tre-quattro metri, si pu riparare
allerrore evitando, cos, con pochi sforzi, spiacevoli inci-
denti a persone o cose ed evitare qualsiasi critica.
F:vvtztc C:vcvvtst
AJNELLA: MA SCALEA FA PARTE
DELLITALIA?
LA BRUCA: UN LAVORO DA
RIFARE AL PI PRESTO!
ASP SCALEA: UN VARCO PER
EVITARE INGORGHI PAUROSI
RINGRAZIAMENTO
ALLASSESSORE GALIANO
Leggete e Diffondete
Diogene Moderno
Sono separata e senza lavoro. Fruisco di un assegno
di mantenimento. Mio marito, tuttavia, ha chiesto
che mi venga diminuito il rateo, poich, a suo dire, il
suo stipendio mensile si notevolmente ridotto ed
io avrei la possibilit di sfruttare il mio vecchio di-
ploma per fni lavorativi. Il giudice potrebbe davvero
disporre tale riduzione?
La mia risposta affermativa. Lex coniuge casalinga pu
vedersi ridotto lassegno di mantenimento se ha una po-
tenziale capacit lavorativa. Quando, infatti, la benefcia-
ria dotata di una specifca qualifca professionale e il
soggetto obbligato ha avuto una diminuzione patrimonia-
le, perfettamente legittima la richiesta dellex marito di
risparmiare sul mantenimento.Lo ha affermato la prima
sezione civile della Cassazione con la sentenza 4571/2012
che ha respinto il ricorso di una donna che si era vista ri-
durre lassegno perch, pur essendo impossidente e priva
di alcuna fonte di reddito, aveva la qualifca di insegnante.
Secondo i giudici di merito questa professionalit poten-
ziale le avrebbe consentito di dare lezioni private o colla-
borare con scuole pubbliche o provate e di non gravare
per intero sullex coniuge. La Cassazione ha confermato
la decisione sostenendo che la donna, sebbene priva di
mezzi economici, non si doveva considerare pure priva,
per ragioni oggettive, di qualsiasi residua capacit lavora-
tiva lucrativa, essendo anche dotata di specifca qualifca
professionale.
Lavv. ANNA MANCO RISPONDE
matrimonialista e specializzata
in diritto di famiglia
Nella Nostra Citt Marzo-Aprile 2012
11
Il 7 gennaio del 2012, Michele Orrico e Francesca
Bruno sono stati calorosamente festeggiati dai fgli, dai
nipoti e dallintera famiglia, nella ricorrenza delle loro
Nozze dOro. Il matrimonio, celebrato da mons. Don To-
lentino Laino, avvenne nel lontano 7 gennaio 1962, al
Santuario della Madonna del Lauro. Dopo la benedizio-
ne delle fedi, la famiglia Orrico ha voluto ricordare il lieto
evento, coinciso con i 50 anni di matrimonio, al ristorante
San Giorgio. Agli sposi dOro, alle rispettive famiglie ed
in particolar modo al nostro caro e sempre disponibile
collega e collaboratore Eugenio Orrico, vanno gli auguri
pi sinceri da parte del Direttore e della Redazione
del Diogene.
Giorno 5 marzo 2012, pres-
so lAccademia Belle Arti di
Bologna - Corso di Fumetto
ed Illustrazione - Tesi teorica
sul tema della Letteratura per
lInfanzia - Tesi pratica in illu-
strazione per lEditoria, che
ha per titolo Una bimba
di nome Iris, si laureata
Alessandra Capozza, fglia
dei nostri cari soci Francesco
Capozza e Carmelina Impieri.
Alessandra, bravissima fumet-
tista e vignettista, dalle mani
doro, come dimostrato in
occasione di una bellissima
vignetta creata per la prima
pagina del nostro giornale e pubblicata qualche numero
fa, siamo sicuri che avr un grande avvenire professionale
ricco di grandi soddisfazioni. Alla neo dottoressa, agli
amici Franco e Carmelina e alla famiglia tutta vanno
i pi sentiti auguri per una luminosa e gratifcante
carriera artistica da parte del direttore e della reda-
zione del Diogene.
Ad inizio del 2012, nei giorni 10 e 14 febbraio, a di-
stanza di soli quattro giorni, sono venuti alla luce, per
limmensa gioia dei loro cari, i cuginetti Silvio Tenuta e
Aldo Verbicaro, fgli rispettivamente dei coniugi Miche-
le Tenuta e Soleica Cicero e di Vincenzo Verbicaro e
Alessia Tenuta. A Michele e Soleica, a Vincenzo e Ales-
sia e ai nonni Silvio, Antonella (nostra carissima, affeziona-
ta e affabile socia della prima ora) e Angela e alle intere
famiglie, vanno i pi sentiti e sinceri auguri da parte del
direttore e della redazione del Diogene. Con larrivo gio-
ioso e festoso di Silvio jr. e di Aldo jr., continua lalbero
genealogico della famiglia Tenuta.
La sera di venerdi 16 marzo 2012, a causa di un improv-
viso malore, venuto a mancare allaffetto dei suoi cari, a
57 anni det, Antonio Vecchio. Affettuoso e simpatico,
amico di vecchia data, compagno di scuola, aveva suona-
to con me dal 1971 al 1973. Anni spensierati e allegri, in
piena era beat: erano i tempi dei favolosi gruppi musicali
storici! Da poco era fnito il Sessantotto ma ancora qual-
cosa doveva arrivare e tanti avvenimenti stavano per ac-
cadere. Le lotte politiche incombevano e le brigate rosse
erano alle porte, per, noi ragazzi, non ancora diciottenni,
avvertivamo, con un certo distacco, perch presi dal di-
vertimento e dalla musica, queste mutevoli fasi storiche.
Nel nostro gruppo, in quei due anni, suonavano, oltre allo
sfortunato Antonio, anche Riccardo Benvenuto e Gianfran-
co Cioni, tutti e tre provenienti dalla vicina Maier, e com-
pletavono il gruppo, Antonio Scarfone di Scalea, amico
di vecchia data che molti ricorderanno e che vive e lavora
a Padova. Due anni, dunque, di avanti e indietro da Ma-
ier a Scalea! Per loro Scalea era diventata una seconda
casa, stesso discorso valeva per noi quando ci trovavamo
a Maier. In tutto questo trambusto, per, il vero handi-
cap era rappresentato spesso dal fattore mezzi a motore
perch nessuno di noi era maggiorenne e di conseguenza
patentato e, quindi, per spostarci, quasi ogni giorno, per
le prove, era spesso un problema che si ripeteva anche
quando dovevamo esibirci. Non erano i tempi di oggi,
con la disponibilit totale dei genitori, sempre al servizio
dei fgli. Per, tutto sommato, per due anni siamo riusciti
a portare avanti la nostra bella favola. Antonio era simpa-
tico e colorito nelle sue espressioni, un amicone buono
come il pane. Un giorno, a scuola (era un gran burlone)
davanti a tutti si mise a gridare w lanarchia, tra i sorri-
si di noi ragazzi divertiti e del corpo docente incredulo.
Quante risate! Era anche un buon musicista che seguiva
alla lettera le mie disposizioni da capogruppo. Finita la
parentesi musicale, lamicizia rimase sempre forte, come
anche quella con Riccardo e Gianfranco. Anche se ci ve-
devamo dopo 10 anni, era sempre una gioia e un tuffo nei
ricordi!. Un abbraccio di pochi attimi bastava a colmare la
lontananza, non cera bisogno di parole. Laffetto e la sti-
ma era immutato. Alle esequie cera tutto il paese e tanta
gente proveniente dalle localit vicine, dove Antonio era
conosciuto. La messa funebre stata celebrata, allaperto,
in piazza per consentire a tutti di partecipare allultimo
saluto, perch linterno della chiesa non avrebbe potuto
contenere centinaia e centinaia di amici.
Ciao, Nando!
Il cav. Italo Serio di
Praia a Mare, rappresen-
tante di commercio dal
1958, molto conosciu-
to, stimato e apprezza-
to anche a Scalea, dopo
essere risultato vincito-
re, primo premio, gi
nel lontano 1974, dello
stesso riconoscimen-
to, stato insignito, nel
febbraio di questanno,
nellambito della Fie-
ragricola 2012, che si
tiene, da oltre mezzo
secolo, il 2 febbraio,
in concomitanza con i
festeggiamenti di San
Biagio, a Lamezia Terme,
nel quartiere Cafaldo,
dalla Giuria del Premio
Fedelt 2012, appunto del Premio Fedelt, con una par-
ticolare e singolare indicazione, trascritta in targa, ricor-
dando che la fedelt non si pesa, con allusione allattivit
di venditore di bilance dello stesso premiato.
A consegnare lambito riconoscimento il sindaco di Lame-
zia prof. Gianni Speranza, coadiuvato dallassessore co-
munale Crimi, dal presidente dellente Fiera Sirianni e dai
consiglieri di amministrazione dello stesso ente Eugenio
Carnevale e Deborah Chirico.
Il cav. Serio, persona assai conosciuta nel circondario,
nel settore commerciale da svariate decine di anni, riscuo-
tendo apprezzamenti e stima in ogni parte della provincia
e della regione e anche fuori del territorio calabrese.
Marito e padre esemplare ha saputo coniugare impegno
lavorativo e rapporti umani e leco di questo riconosci-
mento ha subito fatto il giro della comunit locale: tan-
tissime le telefonate di congratulazioni ricevute dal cav.
Serio, che si dichiarato commosso per tanto benevolo
apprezzamento.
Ad maiora anche da parte del nostro giornale, direttore
e redazione compresi.
Circondata dallaffetto di pap Gianni, di mamma An-
gela e della sorellina Chiara Pia, il 2 febbraio 2012,
venuta alla luce, la piccola Francesca Pappaterra, nipo-
te del nostro carissimo amico e socio Tonino Maradei e
della signora Maria Dora Taddio. Ai genitori della neona-
ta, ai premurosi ed affettuosi nonni e alle rispettive fami-
glie, vanno gli auguri pi sentiti e sinceri del Direttore
del Diogene e della Redazione.
*Nozze doro*
*Nascita*
*Laurea per la nostra
Alessandra Capozza*
UN AMICO BUONO E
AFFETTUOSO DI ANTICA DATA
PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO
Le Vie del Gusto Marzo-Aprile 2012
12
Si svolto un interessante Seminario: sullOlio extra ver-
gine di oliva alimento principe della sana e corretta ali-
mentazione. La location era quella del frantoio dei F.lli
Pugliese, a confne tra il comune di Santa Domenica Talao
e quello di Scalea. Lazienda, pur essendo giovane, ha alle
spalle un marchio che rifette una solida tradizione olearia
tramandata da padre in fglio e che ancora oggi lavora le
olive coltivate lungo la Valle del Fiume Lao, territorio ricco
di acque e con un particolare microclima che esalta le
qualit di questo prezioso frutto. Lattesa manifestazione,
organizzata magnifcamente dallAssociazione culinaria
Scalea nel Piatto e dal frantoio oleario F.lli Pugliese, ha
visto una notevole affuenza di persone giunte un po da
tutto il circondario per assistere allinteressante dibattito
condotto dal nostro direttore Nando Manco che ha pre-
sentato, a turno, Sergio Maradei, nutrizionista scientifco
dellolio di oliva, Alfonso Ruffo, studioso dei processi
dellolio extravergine, Enzo Monaco, gastronomo di in-
dubbia fama internazionale, e lo chef di Scalea nel Piat-
to Vincenzo Grisolia che, insieme agli altri conferenzieri,
si sottoposto alle stuzzicanti e seguite domande del
nostro direttore. Ha aperto la bella serata la presidentessa
della nascente associazione scaleota Francesca Russo che
ha illustrato brevemente il motivo dellincontro e, in con-
clusione, intervenuto il cultore del cedro Franco Galiano
che, nel suo ottimo escursus, ha parlato di cedro e olio.
Poi, spazio alle domande del pubblico allindirizzo dei
relatori. Infne ha chiuso il giro degli interventi, il sempre
poliedrico presidente dellAccademia del Peperoncino
Enzo Monaco che ha avuto, a sorpresa, parole di elogio
per il nostro Diogene che da sedici ininterrotti anni, pun-
tualmente a cadenza fssa, informa in modo impeccabi-
le ed esaustivo la comunit scaleota e quella dellintero
comprensorio.
Dopo gli scroscianti applausi, terminati gli interventi del
tavolo della presidenza, Pasquale ed Enzo di Scalea nel
Piatto hanno dato il via alla presentazione dimostrativa
del piatto scaleota I Rasckatiell(i) pacc(i).
Breve cronistoria dei trappiti
A Scalea 40 anni fa erano magnifcamente in funzione 4 frantoi (trappeti).
Con larrivo dellenergia elettrica, intorno al 1912, entrarono in funzio-
ne i primi frantoi.
Oggi, a Scalea patria di attrezzati trappiti, la storia dei tempi, non
ha avuto in ci un seguito (davano lavoro a decine e decine di per-
sone) e, purtroppo non esiste nessun frantoio in attivit. Stranamente
e inspiegabilmente, sono stati tutti dismessi, gi da un bel po di anni
mettendo fne a questa bella tradizione.
Quale sar la novit del 2012?
Fargnoli: Mantenere, in questo continuo e massacrante
aumento, il prezzo di un pasto inalterato.
Di Martino: Per il ristorante, una sorpresa che non voglia-
mo anticipare. Invece, per gli amanti della pizza, pi che
una novit parlerei di una divagazione, una specialit da
non perdere: pizza con salsiccia calabrese, friarielli e for
di latte e, senza essere scontati, un ricco calzone ripieno
di ricotta e prosciutto cotto.
Il suo ingrediente preferito?
Fargnoli: Prezzemolo, cipolla, aglio e pachino.
Di Martino: Se ingrediente pu defnirsi: la freschezza.
Il suo maestro?
Fargnoli: Vittorio Tinto.
Di Martino: Il primo chef dellhotel Baia Lloyd di Salerno
che mi ha insegnato davvero molto.
Defnisca la sua cucina.
Fargnoli: Semplice e gustosa, con sapori decisi e defniti,
senza fronzoli.
Di Martino: Classica/tradizionale.
Cosa pensa della cucina calabrese?
Fargnoli: Ottima e da scoprire ogni giorno sempre di pi.
Di Martino: Genuina e semplice, ricca di sapori antichi unici.
Uno chef che stima particolarmente?
Fargnoli: Tanti, in particolare quelli che insegnano qual-
cosa senza fare dellesibizionismo e protagonismo a tutti
i costi.
Di Martino: Ducchasse, Carnacini e Gualtiero Marchesi.
Il suo vino preferito? E quello calabrese?
Fargnoli: Pecorino dAbruzzo, Timpa del Principe e Gra-
vello Librandi.
Di Martino: Greco di Tufo e Cir.
Se non avesse fatto lo chef cosa avrebbe fatto?
Fargnoli: Il medico.
Di Martino: Non saprei davvero cosa rispondere. La risto-
razione ha sempre fatto parte della mia vita, fn da quando
avevo 12 anni.
Cosa pensa delle guide e quanto sono attendibili?
Fargnoli: Quelle gratuite sicuramente molto pi attendibi-
li di quelle a pagamento.
Di Martino: Su questo argomento ho molti dubbi in
quanto tanti locali, che meriterebbero una visita, non sono
stati mai testati
Il suo piatto preferito?
Fargnoli: Gnocchi di patate con pesce spada affumicato,
pinoli, fori di zucca e provola.
Di Martino: La pasta in genere preparata con ingredienti
semplici e genuini, nel rispetto della stagionalit.
Il cliente pi importante per il quale ha cucinato?
Fargnoli: Bruno Vespa, Fabrizio Frizzi, Maria Grazia Cuci-
notta, Vittorio Sgarbi ed Emanuele Filiberto, quelli che al
momento mi tornano in mente.
Di Martino: Elencarli tutti, in tanti anni di attivit continua-
tiva , sarebbe impossibile. In questo momento, mi torna-
no in mente attori famosi come Placido, la Cucinotta, la
Laurito. Scrittori come Bevilacqua e Umberto Eco ed inf-
ne giornalisti come Giacoia e il nostro Vincenzo Mollica,
habitu di lunga data, ospite sempre gradito e di casa al
Corsaro. Un gentiluomo e un grande amico di famiglia.
Quale ingrediente non user mai nella sua cucina?
Fargnoli: Insaporitori (brodi).
Di Martino: Additivi chimici che spesso si annidano tra
gli ingredienti, se tali possiamo defnirli.
La pi grande soddisfazione professionale
provata fnora?
Fargnoli: Lincremento della clientela e gli apprezzamenti.
Di Martino: Vedere i miei clienti ritornare sempre, proba-
bilmente per la bont del cibo e la gentilezza.
Che olio usa per friggere?
Fargnoli: Friol. Per il resto solo ed esclusivamente extra-
vergine di alta qualit.
Di Martino: Speciali per frittura.
Il crudo di mare un piatto o solo materia prima
accomodata in un piatto?
Fargnoli: Dipende dai punti di vista.
Di Martino: Lo vedo sia come piatto che come materia
prima, dipende molto dalla ispirazione del momento.
Dolce preferito?
Fargnoli: Tiramis.
Di Martino: Pastiera di grano.
Se diciamo cucina molecolare lei cosa pensa?
Fargnoli: No comment. Ognuno cerchi di farsi una pro-
pria idea.
Di Martino: Unesasperazione nel tentativo di innovare.
Quanto vale la pena di spendere, al massimo, per
una cena completa (vini inclusi)?
Fargnoli: Euro 40,00, a base di pesce fresco.
Di Martino: Di qualit ovviamente, con il vino giusto in
accompagnamento, tenendo in considerazione i d.o.c.
presenti in cantina, dai 30 ai 50 euro.
Continua il nostro viaggio attraverso le vie del gusto.
Stavolta a rispondere alle nostre domande sono Graziella
Fargnoli (nella foto con lattore Ninni Bruschetta) che, con
il marito Walter Vestaro, porta avanti laffermato ristorante
Tar, ubicato nella magica e suggestiva Piazza De Palma, ai
piedi della favolosa e fotografata Crucivia del Centro sto-
rico, e Paolo Di Martino (nella foto a destra), ormai decano
dei cuochi cittadini che in Corso Mediterraneo, con il fglio
Gianluca che si occupa del reparto pizzeria, lo chef indi-
scusso del ristorante Il Corsaro, affacciato sulla verde e
amena villa comunale del lungomare, da dove possibile
scorgere Torre Talao, scoglio ricco di storia e leggende.
SUCCESSO DEL PRIMO
SEMINARIO SULLOLIO EXTRAVERGINE
DUE CHEF CALABRESI ALLO SPECCHIO
ECCO LE DOMANDE CON LE RELATIVE RISPOSTE

13
Le Vie del Gusto
lavamposto della rivoluzione della semplicit che sta
investendo il mondo della cucina. Perch sono in molti a
non poterne pi di impastatrici supertecnologiche, frul-
latori digitali, termostati a infrarossi Il cartoccio invece
la prova che serve poco, pochissimo, per produrre
qualcosa di eccelso dal punto di vista gastronomico. Ba-
sta un rotolo di carta da forno e il gioco fatto. Certo, ci
vogliono anche le idee. Ma per quelle uscito da poco,
ad esempio, Il Cartoccio (guido Tommasi editore). Lo ha
scritto Sandra Mahut, food stylist francese, nota anche per
il suo atelier di cucina a Parigi. Il suo motto? Semplicit e
generosit in cucina. Corredato dalle fotografe nitide e
appetitose di Nathalie Carnet, insegna passo dopo passo,
come avventurarsi nel mondo del cartoccio.
Perch questo tipo di cottura a circuito chiuso, come
in una piccola cocotte. Una specie di cottura al vapore
veloce adatta a tutti gli alimenti. Il vantaggio sta in un
metodo rapido e divertente. Si scarta il cartoccio e si av-
volti dal profumo di un alimento gi pronto da mangiare.
Per avere unidea della sua semplicit e della sua bont,
pensate al mondo universitario, di chi studia lontano da
casa. Io, con qualche riserva, lho sperimentata la prima
volta a Roma, a casa di studenti maschi che in pochissimo
tempo e, con una spesa irrisoria hanno preparato delle
cosce di pollo alle erbe liquide e un flo di olio, davvero
eccezionale per gusto e cottura.
Consigli e trucchi
Da sconsigliare il cartoccio in alluminio perch ancora
non stato provato che questo materiale non sia nocivo.
Lideale la carta da forno. Ne esistono di diversi colori,
anche in fogli tondi gi tagliati per fare cartocci a fagottino.
Infne, da poco nata anche una carta speciale dalluso
semplicissimo a busta che si chiama carta fata, traspa-
rente e resistente ad oltre 230 gradi.
Piegatura e cottura
molto importante imparare a piegare correttemente
il cartoccio. Perch qualunque sia la forma, linvolucro
deve essere assolutamente ermetico, visto che il segre-
to della riuscita della cottura che non deve uscire laria.
La piegatura pi facile? Quella a pacchetto regalo: basta
un rettangolo di carta adatto al cibo da cuocere, 5 o 6
cm pi grande su ogni lato, in modo da ripiegarlo. Il vero
trucco per ricordarsi di aggiungere sempre qualcosa
di liquido (vino, succo o brodo), per creare del vapore
allinterno.
Le ricette
Il cartoccio si sposa perfettamente con tutti i tipi di pe-
sce: grazie al circuito di aria calda e di vapore formato
nel cartoccio il pesce conserva tutta la sua morbidezza e
non si secca.
Per chi amasse invece la carne, senza distruggere le pro-
priet nutritive, il pollo ed altri tipi di carne, le polpette, le
verdure, la peperonata.
Come nangiare bene con 10 euro?
Non ci sono trucchi e misteri: con 10 euro, anche se a mol-
ti sembrer strano, si pu mangiare bene e di gusto, usan-
do prodotti di stagione, sprecando niente e comprando
a buon mercato Ogni scetticismo in merito pu essere
smentito. La flosofa dei 10 euro, poi, non lho inventata
io e infatti, gi da tempo, anche grandi chef del nord, del
centro e del sud, stanno applicando con successo questa
formula. C poco da storcere il naso... Perfno lopulenta
Emilia Romagna, dove esiste una elevata cultura della ri-
storazione, nel tratto eno-gastronomico pi famoso, labo-
rioso ed esportato nel mondo (si produce il parmigiano
reggiano, il cotto, il Parma, il culatello, la rinomata morta-
della di Bologna, il lambrusco ed il balsamico di Mode-
na, tanto per rendere lidea), quello che va da Bologna
a Piacenza, Modena, Reggio Emilia e Parma (racchiuse in
meno di 100 chilometri e che, intorno a Maranello, patria
della Ferrari, nellarco di 30 chilometri si trovano anche le
case automobilistiche Lamborghini, Maserati e non ultima
quella motociclistica della Ducati), pratica menu a 10
euro. Chiusa la parentesi, nessun disonore, quindi, per la
buona cucina e la ristorazione in generale, anzi una gran-
de soddisfazione vedere sedute, al tavolo, persone che,
prima di questa trovata del Work menu, non si potevano
permettere il lusso di andare al ristorante con frequenza e
mangiare prevalentemente a base di pesce con la modi-
ca spesa di 10 euro. Senza addentrarmi in discorsi sociali
(non faccio politica) o essere frainteso (non sono un be-
nefattore e tantomeno un responsabile della Caritas), per
me, un locale che serve le pi svariate fasce sociali, oltre
che un merito, diventa motivo di grande soddisfazione. In
questo campo, nessuno deve sentirsi defraudato. Dopo i
mugugni, ora anche altri colleghi scaleoti, ognuno con le
loro differenziazioni, stanno pubblicizzando questo nuo-
vo modo di mangiare spendendo poco. Per ricordiamo-
ci che, 10 euro, hanno pur sempre, in particolar modo con
questa crisi e con questi chiari di luna, per tanta gente, un
certo valore perch corrispondono alle vecchie 20 mila
lire. Infne, i pi esigenti possono aggiungere al menu a
prezzo fsso, a parte, formaggi, i nostri buonissimi dolci,
il famoso fco rosa di Pisticci con gelato alla vaniglia, una
macedonia di frutta, un vino doc pregiato, il caff, un li-
quore senza mettere limiti alla provvidenza.
Da circa 3 anni il Vigr sta portando avanti questa
politica commerciale: i clienti fnito il pasto si alza-
no soddisfatti?
La gente, terminato il pranzo, viene a ringraziarmi e a salu-
tarmi sorridendo, quindi penso di si, anche se, per saper-
ne di pi, bisognerebbe chiedere a loro. Per passando
da noi due-tre volte a settimana, a ritmo di habitu, fa
capire che pi che soddisfatta e, poi, il segno pi tangi-
bile il constatare che i piatti dalla sala ritornano in cucina
completamente vuoti. In altri posti, ricordiamoci, con 10
euro non si mangia nemmeno una pizza Questo opti-
mum ed equilibrio raggiunti, vanno tenuti in grandissima
considerazione e sono motivo di orgogliosa soddisfazio-
ne oltre che per me, per mia moglie Angela che si occupa
della sala con la massima gentilezza e disponibilit con il
sorriso sempre pronto verso i clienti e per tutto il persona-
le, che mi segue alla lettera e che ringrazio di vero cuore
attraverso il vostro seguitissimo e prezioso Diogene, che
non mai scontato.
Quale sar la novit dellestate 2012?
Aggiungere pi verdure e pesce del nostro pescato, dalle
alici ai cefali, ai totani, ai tonni, alle ricciole, ai sauri, allo
sciabola, al castagna, alla nunnata e tutto quello che il
nostro mare pu dare. Logicamente puntiamo principal-
mente sulla pasta, sui nostri ormai rinomati primi piatti che
spaziano dai paccheri alla Ruggiero, ai fusilli con tonno e
nduja, ai classici vermicelli allo scoglio.
Per il dolce e il dessert, useremo tanta frutta guardando
sempre alla salute e alla linea dei nostri clienti, il fattore
calorico importante. Per, come fare a meno della vani-
glia, del cioccolato e del fco rosa caramellato di Pisticci
che custodiamo e conserviamo gelosamente, pi di una
reliquia? Lautorevole Corriere della Sera, in proposito,
nei giorni scorsi ha dato ampio risalto a questi famosi fchi
che si producono al confne con la Basilicata.
Nonostante laumento continuo dei prezzi, riuscir
Vigr a mantenere stabile il prezzo di 10 euro?
Per tutta lestate prossima stringeremo i denti cercando di
non aumentare il pasto di un centesimo garantendo sem-
pre la massima qualit e professionalit, in cucina come
in sala. Certo, se si pensa al costo e allaumento continuo
del carburante, del gas e di tutto quello che ne consegue
e vi ruota intorno, gabelle e tasse comprese, c davvero
da impallidire al solo pensiero di aprire, ogni mattina, i
battenti di unattivit.
Infne voglio aggiungere che rispetto ampiamente i colle-
ghi che fanno tuttaltra politica commerciale; giusto che
sia cos in un mercato libero, dove la diversifcazione di-
venta per, come nelle pi svariate attivit e merceologie,
lelemento cardine che completa e garantisce il fruitore.
Ognuno libero di applicare i propri metodi e i propri
sistemi di lavoro, come ognuno libero di scegliere come
mangiare e quanto spendere. Nellera della globalizza-
zione e della liberalizzazione, bisogna differenziarsi in
modo da offrire un ventaglio sempre pi ampio allutenza
nel rapporto qualit-prezzo. Ricordiamo che in questo
quadro non svilisce affatto la fgura dello chef, tuttaltro
Guai a confondere il tutto con scorrettezza commercia-
le. Se parliamo cos, non dovremmo parlare nemmeno di
grande distribuzione e di prodotti discount.
Come si abbinano cibo e location?
In uno dei posti pi belli di Scalea, a pochi passi dalla
scogliera pi frequentata e ammirata, quella dellAjnella,
sul lungomare di Scalea nasce Vigr, un locale che unisce
spazi adatti alla socialit ad una cucina bistronomica (1)
con menu combinato a prezzo fsso (piatti espressi dalla
cucina da scegliere tra due possibilit di primi e di secon-
di, contorno, di vino e unacqua minerale, evviva!)
che segue fno allimpossibile il km zero aggiungendo
alle materie prime della campagna scaleota e del suo
mare, se il caso lo richiede, spezie ed ingredienti daltro-
ve. Lambiente minimalista e per certi aspetti vintage che
richiama al modernariato, dotato di un bel cortile immer-
so nel verde e di un garden pieno di fori autoctoni che, in
estate si popola per laperitivo. I tavoli migliori sono quelli
in vetrina che si affacciano sul lungomare, per vedere chi
passa, senza tuttavia essere identifcati dallesterno. La sala
interna, per, accogliente e intima, non da meno. Il plus
rappresentato da una passeggiata a scelta, a ridosso o
in riva al mare per cogliere suggestive emozioni e una ve-
duta mozzafato dal mini boulevard che si trova a pochi
metri dal ristorante che spazia dallajnella allo scoglio di
Torre Talao, fno allisola di Cirella. I clienti pi esigenti,
con un po di fortuna possono usufruire anche di qualche
bici vintage parcheggiata in cortile per un mini bike tour.
Nel periodo invernale siamo aperti solo a pranzo. Sempre
aperto destate.
(1) Un locale a met fra bistrot - locale informale e velo-
ce - e gastronomia, intesa come alta cucina ma anche
come piccolo spaccio di qualit dove acquistare cibi, oli,
etichette selezionate ed altre prelibatezze da portare a
casa, un luogo in cui concretizzare flosofa ed etica ga-
stronomica.
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chef e ristoratori.
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PRANZI VELOCI A ZERO GRASSI
di ANGELA FRENDA
Marzo-Aprile 2012
Cultura e Spettacolo
14
La splendida location di Casa Sanremo e il suo patron
Vincenzo Russolillo, dal 14 al 18 febbraio 2012, hanno
ospitato, oltre ad artisti e sponsors deccezione, anche
lartigianato, la cultura e i sapori della nostra Calabria. Sono
stati giorni convulsi e adrenalinici vissuti allinterno di una
manifestazione indimenticabile fra artisti e addetti ai lavo-
ri desiderosi di dare il meglio! Fra questi talenti ospiti di
Casa Sanremo anche Roberta Manco, arredatrice, deco-
ratrice e creative artist di Scalea, che con la sua originalit
e fantasia ha portato un po della nostra Calabria laboriosa
nella splendida e ospitale citt ligure. Lartista scaleota nel
contest di Casa Sanremo ha mostrato una Calabria in veste
positiva, fatta di operosit e produttivit: qualit fonda-
mentali per favorire il cambiamento di un Sud che stenta
a trovare la via dello sviluppo. Con i suoi accessori parti-
colari, le sue proposte e complementi darredo e i suoi
bijoux creati a mano con tecniche innovative, ha illumi-
nato e dato un tocco di creativit ad un angolodi Casa
Sanremo, incantando con le sue creazioni i tanti artisti pre-
senti. Si raccontato, cos,a chi con occhi attenti guarda
a Sanremo come simbolo dello spettacolo, un pezzo di
Calabria, nel tentativo di dare un modestissimo contributo
ad una terra che deve riprendere in mano la sua identit e
i suoi punti di forza per ripartire e rilanciarsi!
Per poter delineare, con pre-
cisione, gli sviluppi, attraverso
i quali la frazione di o del
Casaletto e/o S. Nicola Ar-
cella, un tempo e per lunga
pezza parte del territorio di
Scalea, relativamente allultimo
scorcio del XIX secolo, quando
incominci a sognare unau-
tonomia amministrativa e, poi,
allalba del XX, quando cen-
tr quellobiettivo, vi da fare
una breve premessa di ordine
storico, a benefcio dei lettori.
I vincoli secolari formatisi e
stabilitisi con Scalea, appunto, furono segnati dagli
stessi signori che ebbero in potere quella terra che, dal
confne con Aieta a nord, si estendeva fno al Lao, a sud,
senza contare che, ad est, la medesima famiglia ebbe
anche Morano e Papasidero: ci si riferisce agli Spinelli, la
cui vicenda terrena fnale si intrecci, per vincoli matrimo-
niali intervenuti, con quella dei siciliani Lanza Branciforte,
come si cercher di precisare.
Tra i rappresentanti maschili di quella stirpe, che pi
ebbero infuenza nella cronaca del Casale di S. Nico-
la Arcella, sicuramente un posto preminente lo occupa
Antonio Spinelli, VIII principe di Scalea, marito di Gio-
vanna De Cardenas, marchesa di Laino, morto a Napoli il
15.3.1787, che, avendo ottenuta reintegra, dopo lunga
causa, nellesazione di un corpo di fscali di Castrovillari,
con quel ricavato, complet, in S. Nicola Arcella, pro-
babilmente ampliando unantica grancia o un preesistente
frantoio (un condotto era stato steso fno al porto), la
costruzione del Palazzo di due piani, oggi recuperato, un
tempo utilizzato come deposito al primo e residenza al
secondo, con accesso attraverso una bella scala a tenaglia,
ove spesso i nobili ospiti si recavano, in primavera, per
la caccia ai volatili dentrata o ad estivare oziando!
Una, forse non tanto leggendaria, tradizione riporta che,
proprio in quel Palazzo, durante i mesi che precedettero
il Congresso di Vienna, si sarebbero incontrati, per met-
tere a fuoco e a punto alcuni preliminari, un plenipoten-
ziario del re di Napoli e un ambasciatore inglese.
Da Vincenzo M. Spinelli, fglio di Antonio, IX Principe di
Scalea, ultima intestazione 23.9.1793, e da Eleonora Ruf-
fo di Bagnara, nacque Francesco Girolamo, sposato con
Maddalena Caracciolo dei duchi di Bagnara, morto il
27.4.1813, che lasci lintero patrimonio ed i titoli di fami-
glia in testa alla sorella Eleonora, la quale, maritata a Pietro
Lanza Branciforte, classe 1807, Ministro a Palermo nel 1848
e morto nel 1855, port il tutto nella nuova famiglia.
Pietro Lanza era fglio di Giuseppe e Stefania Branciforte:
cos i Lanza o Lancia, dopo sei secoli, da quando appunto
era stata in testa a Riccardo de Loria e ad Isabella Lancia
prima e poi a Ruggiero de Loria e a Margherita Lancia, ri-
tornavano ad essere signori della terra di Scalea!
Da Pietro e da Eleonora discesero Giuseppe Lanza Spinel-
li, che cos fu lXI principe di Scalea, e il secondogenito
Francesco Girolamo, il quale subentr, alla prematura mor-
te del fratello, come XII principe di Scalea e fu il marito di
Rosa Mastrogiovanni Tasca dei conti di Almerita.
Successivamente, titoli e feudi, quel che restava di questi
ultimi, passarono in testa a Pietro LanzaBranciforte, XIII
principe di Scalea, scrittore, deputato e senatore del Re-
gno dItalia, al quale fu concesso il diritto di assumere e
trasmettere titoli e predicati provenientigli dalla Casa Spi-
nelli di Scalea e che port allaltare, il 6.12.1885, Giulia
Florio, e, poi ed infne, al fratello Ottavio, con il quale si
concluse questo ramo dei Lanza o Lancia.
Intanto lunit dItalia era cosa fatta e, alla vecchia nobil-
t, seppur con fatica, incominciarono a sostituirsi nuove
classi dirigenti che non restarono, del tutto, insensibili ai
bisogni, alle richieste e alle aspirazioni dei ceti emergen-
ti: tra i soggetti che intrapresero a gestire il potere nella
societ del XIX secolo, per esempio nel meridione molti
furono gli ex garibaldini, sono sicuramente da annoverare i
deputati rappresentanti, nel Parlamento nazionale, colle-
gi ristretti, nel cui ambito i bisogni erano tantissimi.
Cerano, pertanto, da curare gli interessi elettorali (gli
elettori erano un numero limitatissimo e le donne era-
no escluse da questo diritto) dei candidati nelle diverse
zone, anche perch, proprio allindomani dellunit, forte
e aspra era la contrapposizione tra appartenenti a schiera-
menti diversi (liberali, destra, socialisti, ecc.).
Nel collegio di Verbicaro, che comprendeva tra gli altri
centri anche Scalea, fu eletto deputato, per la XVIII legi-
slatura (1892-1895), Fedele De Novellis di Belvedere, nato
il 15.12.1854, laureato in legge e diplomatico di carriera
che non venne riconfermato nella successiva, la XIX, per-
ch superato, ad un primo conteggio dei voti, dallavv.
Angelantonio Carlomagno di Verbicaro, gi Procuratore
Generale presso la Corte di Appello di Catanzaro.
Ma il 19.4.1896, sopravvenuti i risultati di una suppleti-
va tornata elettorale, resasi necessaria a seguito di una
invalidit del primo risultato, tenutasi il 18 marzo, e di
un riconteggio pi giusto delle preferenze, fu proclamato
eletto Fedele De Novellis che, da quel momento, fu ri-
confermato per altre quattro legislature, dimettendosi nel
1912 perch nominato Ambasciatore a Cristiana e, in sua
vece, subentr lavv. Stanislao Amato (due anni dopo Fe-
dele De Novellis fu nominato Senatore del Regno).
Durante la sua permanenza alla Camera dei Deputati, Fe-
dele De Novellis, propose e fece approvare la legge in
virt della quale il 6.7.1912 veniva costituito il Comune
autonomo di S. Nicola Arcella (il De Novellis mor a Roma
il 21.5.1929).
S. Nicola Arcella, dunque, e i suoi abitanti, tutti i cittadini
residenti e non, nati o trasferitisi sullo splendido pianoro
a picco sul mare, che guarda lintero golfo di Policastro,
hanno un motivo per esternare gratitudine, sempre,
allon.le avv. Fedele De Novellis che tanto am questo
borgo, al tempo, piccolissimo, due case, un ponticello
e un forno, da presentare e far approvare un apposi-
to disegno di legge mirante a sancirne la autonomia dalla
blasonata Scalea!
E il miracolo si comp: che cosa lo determin, inducen-
do un personaggio, peraltro originario di Belvedere, quasi
al termine del suo mandato parlamentare (si sarebbe di-
messo di l a poco per raggiungere, con il grado pi alto,
la sede diplomatica assegnatagli), da scoprire in parte o
in tutto, anche se gli indizi non mancano e, con le dovute
cautele, qualcuno, uno soprattutto, lo avanzeremo.
Si narra che il De Novellis, da anni, durante la stagione
buona, si trasferiva a S. Nicola, sia per godere della limpi-
dezza del suo mare e sia, forse e soprattutto, per coltiva-
re unappassionante storia damore che lo aveva legato,
e continuava a irretirlo, ad una bellissima, stupenda pae-
sana del posto.
Allatto, non conosciamo il nome della sannicolese che
tanta parte, probabilmente, ebbe nelle vicende storico-
amministrative di questo centro: ma anche a lei un me-
more, grato ricordo bisogna indirizzarlo perch, se la
storia fosse vera, seppe, probabilmente, inconsciamente
o coscientemente, fare in qualche modo e misura gli
interessi della sua gente!
Ma non potremmo chiudere questa modesta digressio-
ne senza ricordare anche i sindaci, cio i primi cittadini,
che, appunto dalla costituzione del Comune, hanno retto
le sorti della collettivit di S. Nicola, meritando, comun-
que, un deferente pensiero.
Sono stati e sono: Commissario Prefettizio dott. Luigi Pisa-
n (1912-1914), avv. Michele Tenuta (1914-1917), Biagio
Lomonaco (1917-1925), la parentesi fascista fu occupata
da Benigno La Greca e Adolfo Miraglia, Alessandro Man-
cuso (1946-1948), Antonio Miraglia (1948-1952), Briganti-
no Guerrise (1952-1956), Francesco Cuomo (1956-1962),
Commissario Prefettizio dott. Marino (1962-1964), geom.
Fernando Errigo (1964-1970), ins. Raffaele Cerbello (1970-
1972), Raffaele Lomonaco (1972-1976), Marcello De Luca
(1976-1978), geom. Fernando Errigo (1978-1979), rag.
Biagio Aragona (1979-1988), Biagio Ariete (1988-1991),
Giuseppe Russo (1991-1993), Domenico Donadio (1993-
2001), Adelmo Leone (2001-2006), Domenico Donadio
(2006-2010), Commissario Prefettizio (2010-2011), Barba-
ra Mele che, eletta nel 2011, in carica. (Nella foto, la
Chiesa Madre di San Nicola Arcella)
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CALABRIA A SANREMO
Marzo-Aprile 2012
Sport a cura di Virgilio Minniti
15
Marzo-Aprile 2012
Nemmeno la cura Bellinvia riuscita a far superare allo
Scalea, il mal di trasferta. Dopo le altisonanti e rincuoranti
vittorie interne con squadre di vertice come la capolista
Montalto, eccezion fatta per il suicidio collettivo contro il
Rende (in vantaggio di una rete, i biancostellati, a pochis-
simi minuti dalla fne, quando i tre punti sembravano inca-
merati in cassaforte, hanno buttato al vento i tre punti che
potevano valere la salvezza) per la trasferta di Soverato,
compagine che peraltro, naviga nelle acque tranquille di
centro classifca, si attendeva fduciosi, dalla compagine
del neo presidente Sandro Bergamo, una prova maiuscola
e di carattere che doveva e poteva mettere la parola fne
a questo antipatico e deleterio trend. Da questa, almeno
sulla carta, trasferta tutta la tifoseria e gli sportivi scaleoti
aspettavano ottimisti, di poter mettere feno in cascina,
utile per limmaginabile e infuocato rush fnale, ma pur-
troppo, i ragazzi scaleoti, non sono stati capaci di ribal-
tare, o quantomeno pareggiare la rete incassata al terzo
minuto del primo tempo. 87 minuti di gioco regolamen-
tare pi recupero, non sono stati suffcienti per mettere
il pallone dentro, davvero inspiegabile ed assurdo. Si-
curamente, qualcosa lontano dal vecchio comunale, il
caso di dire, non funziona come dovrebbe. Paura, poco
carattere, determinazione e convinzione nei propri mezzi
farebbero pensare ad una squadra lontana da casa abuli-
ca e scarsamente motivata, una formazione double-face.
Ormai pensare che qualcosa cambi fno alla fne diventa
idea sempre pi remota. La preoccupazione, alla luce di
quanto emerso nel corso di questo altalenante campio-
nato, quella legata ai play out che tutti scongiuriamo ma
che per, dobbiamo mettere al momento in preventivo.
Con questa mentalit timorosa (chiamiamola cos) poco
aggressiva e spavalda in trasferta, in questo drammatico
caso, potrebbe fnire male. La palla ora passa a Bellinvia
che dovr tentare, in particolar modo, dopo linaspettato
tonfo casalingo contro il Rende, di tentare il tutto per tutto
in pochi giorni, altrimenti... addio sogni di gloria!
Si apre nel migliore dei modi lanno del Centenario per
lU.S. Scalea 1912. La bella notizia giunge dallunder 18
che ha vinto con pieno merito il girone B del campiona-
to juniores superando al fotofnish lAmantea. Una caval-
cata straordinaria per i ragazzi di mister Sandro Possidente
che ha inanellato 12 successi e due sole sconftte. Il girone
di ritorno, poi, stato da record con tutti successi. Cin-
quantuno gol fatti e soli diciassette subiti, i numeri da co-
pertina della Possidente band. Sugli scudi Pugliese, classe
92, autore di 18 gol e Osso, classe 94, che di gol ne ha
realizzati 17. Adesso per i ragazzi dello Scalea, superata
la doppia sfda con la Luzzese, seconda classifcata nel
girone A, con la gara di andata disputata a Luzzi che si
chiusa sul risultato di 22 e quella interna con un sonante
4-0, una volta superati i due triangolari, si profla e spe-
ra, di arrivare alla fnalissima in programma il primo mag-
gio. Lappetito vien mangiando e adesso Cercheremo di
arrivare il pi in alto possibile questo il commento del
bravo tecnico Sandro Possidente che ha bissato il succes-
so ottenuto qualche stagione addietro con il Belvedere,
confermandosi timoniere affdabile, competente che ha
un grande ascendente sui ragazzi. Soddisfazione dal re-
sponsabile dellunder 18 Giampiero Biondi e dal presi-
dente della prima squadra Alessandro Bergamo, che da
qualche settimana ricopre la massima carica dirigenziale.
La societ ed io in prima persona - dichiara Alessandro
Bergamo - esprime grande soddisfazione per questo suc-
cesso che ci riempie di orgoglio. Seguiamo da vicino lun-
der 18 e gli altri tornei giovanili perch da queste basi
che si trae la linfa vitale per la prima squadra. Dal prossimo
anno potenzieremo il settore giovanile - ancora Bergamo
- e tutti i ragazzi che vorranno praticare questo sport lo
potranno fare in maniera gratuita. Noi come societ, infatti,
ci impegneremo a coprire tutte le spese da sostenere per
affrontare i campionati, senza gravare sulle famiglie con la
retta mensile che solitamente si sostiene. Lauspicio di
ripetere le gesta dello Scalea, campione nazionale junio-
res del lontano 1971
Una zona attraente e pescosa come quella dellalto Tirre-
no cosentino non poteva non esprimere unassociazione
di pesca sportiva, lA.P.S.D. Cedro Fishing che ha sede a
Santa Maria del Cedro. Nata nel 2009 per volont di un
gruppo di amici uniti dalla passione per la pesca, la Cedro
Fishing ha come obiettivo principale la tutela del patrimo-
nio ittico e la difesa delle splendide bellezze naturali del
territorio. Affliata alla F.I.P.S.A.S. (Federazione Italiana di
Pesca Sportiva ed Attivit Subacquee), lattivit sportiva
degli associati intensa e numerose sono state le compe-
tizioni a cui il gruppo di Santa Maria ha partecipato con
proftto. E la notizia della partecipazione ai prossimi cam-
pionati mondiali di pesca sportiva la punta di diamante
di un percorso straordinario che erge la Cedro Fishing a
centro di riferimento degli amanti della pesca di tutto il
comprensorio della Riviera dei Cedri. Latleta Gianbattista
Maulicino, in seguito ai risultati ottenuti al recente campio-
nato italiano svoltosi a Reggio Calabria che lo ha incorona-
to vice campione dItalia della categoria under 21, stato
convocato nella nazionale italiana (detentrice del titolo)
e parteciper ai campionati mondiali di pesca sportiva,
disciplina Surf Casting, che si terranno a Budva, la perla
del Montenegro, in programma dal 23 al 28 di aprile. Il
giovane tesserato della Cedro Fishing sar impegnato nelle
fasi fnali del mondiale per nazioni, in una competizione
che si svolger in tre prove. La societ di appartenenza
nel congratularsi con Maulicino formula un grande in boc-
ca al lupo al collega per limportante appuntamento in
programma. Nel contempo sono stati diramati i calendari
delle prove provinciali; lassociazione Cedro Fishing ha
organizzato due grandi appuntamenti che si svolgeranno
a Santa Maria del Cedro, uno riguardante il campionato
Surfcasting il 19 maggio e laltro il 6 maggio valido come
prova della specialit Canna da natante.
ADDIO SOGNI DI GLORIA?
LA CEDRO FISHING DI SANTA
MARIA DEL CEDRO PARTECIPER
AI MONDIALI DI PESCA SPORTIVA
CON GIANBATTISTA MAULICINO
LUNDER 18 DI POSSIDENTE
VINCE IL CAMPIONATO
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BALLANDO CON LA PIZZA


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e divertimento concretizzata da un gruppo di giovani di
Scalea e del comprensorio che hanno deciso di fondare il
team Armageddon, associazione sportiva dilettantistica.
Presidente di questa originale pratica ludica stato nomi-
nato Claudio Placon, vice presidente Roberto Perugino,
segretario Fabio Perugino, mentre Andrea Fazio espleter
la funzione di tesoriere. Tutto ruoter attorno ad una attivit
ludico-ricreativa di squadra che si baser sulla simulazione
di tattiche militari che si svolgeranno, nelle zone boschive
limitrofe al territorio di Scalea. Ovviamente parlando di
un gioco superfuo sottolineare che le armi, anzi meglio
defnirli strumenti, sono fnti. Quello scelto dai quattordici
membri dellassociazione sicuramente un modo origi-
nale di divertirsi, che riporta indietro negli anni, quando
magari non si badava allattrezzatura formando squadre e
truppe che si davano battaglia allaria aperta nei giardini
o nei parch. Quando il passato torna di moda...
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Ultima Pagina Marzo-Aprile 2012
16
ECCO COSA PROVOCA IL COLPO
DELLA STREGA
PERCH NON BUTTATE LE
VECCHIE EMAIL?
LE OTTO DOMANDE PER SCOPRIRLO
IN RETE
DI TUTTO IL MATERIALE CHE INTASA
LE MEMORIE DEI PC RIPESCHIAMO
SOLO IL 20 PER CENTO
di BEPPE SEVERGNINI
SCOPERTE E PREFERENZE
DALLA SCHIENA IN GI:
COME CURARSI?
Belle scoperte e gioia di vivere
Nicoletta Romanoff, 33 anni, bella,
simpatica ed affermata attrice, com-
pagna dellattore Giorgio Pasotti,
tre fgli, ci svela una sua scoperta e
come si pu essere felici.
Leggete e Diffondete
Un tempo, si capiva dagli armadi. Si apriva unanta a casa
di amici, e si rischiava dessere travolti da una slavina di
dischi, musicassette, videocassette, scatole di diapositi-
ve, buste di fotografe, giornali, libri, fumetti, diari scolasti-
ci, corsi dinglese (cianfrusaglie comprese) abbandonati
come vecchi amanti, dopo una breve infatuazione. Ora
laccumulo diventato digitale: meno ingombrante fsica-
mente, ma forse pi rischioso.
Gli americani hanno trovato un nome per questa nuova
fgura, che si nasconde - neppure tanto - dentro tutti noi:
digital hoarder, laccumulatore digitale. Ammassa
email, messaggi di testo, foto, giochi, documentari, brani
musicali, video familiari e altri scaricati dal web. Di tutto
questo materiale rivedr/riascolter, al massimo, il 20%.
1) Conservate tutte le email spedite e ricevute? Le prime
risalgono al governo Dini?
2) Il numero dei vostri contatti Skype, sommato a quello
degli amici su Facebook e dei follow su Twitter pari agli
abitanti del Molise?
3) Cancellare documenti vi provoca piccoli disturbi psi-
cosomatici?
4) Le vostre fotografe sono distribuite su quattro piattafor-
me (telefono, iPad, portatile, computer fsso)?
5) Lo schermo del vostro computer, affollato di micro-
scopiche icone, sembra un cimitero di guerra in cui non
sapete trovare la lapide?
6) In ogni tasca, cassetto o borsa tenete almeno una chia-
vetta Usb? E non avete idea di cosa ci sia dentro?
7) Impiegate pi tempo a cercare un documento che a
riscriverlo di nuovo?
8) Copiate tutte le foto su dozzine di Cd, e li numerate
usando il pennarello indelebile?
Se tre o pi risposte sono affermative, cominciate a preoc-
cuparvi. Per familiari, parenti, amici e colleghi, ovviamente.
Perch chiaro: strambi, in Italia, sono sempre gli altri.
I SUGGERIMENTI
Ridurre larchivio della vita digitale
Sfoltire lemail, ridurre il numero dei contatti digitali, can-
cellare documenti e foto superfui, ridurre le icone sul
desktop.
Niente fle pesanti meglio usare i link
Cancellati dalle newsletter che non ti servono, non scari-
care i documenti se ti bastano i link, controllare la mail a
intervalli fssi.
Il prodotto per il make up?
Ho scoperto per caso (sono una grande appassionata di
cucina, ma la mia specialit sono le torte, quelle super
colorate, con la glassa) che il colorante rosso per la glassa
delle torte un rossetto con un effetto bello e naturale. Ne
basta pochissimo e non va pi via: meglio dei cosmetici.
Il libro preferito?
Larte della gioia di Goliarda Sapienza, perch racconta
bene come ognuno possa costruire la propria felicit.
Scoperta da ricercatori italiani una molecola che ha un
ruolo chiave nel classico colpo della strega, la lombal-
gia e anche in altri dolori acuti (come la cervicalgia) tutti
dovuti al fsiologico invecchiamento della colonna ver-
tebrale. I ricercatori dellUniversit Cattolica-Policlinico
universitario Agostino Gemelli di Roma hanno scovato una
molecola, NF-kB, responsabile della degenerazione dei
dischi intervertebrali, che inizia gi a 30 anni, soprattutto
se si adotta uno stile di vita sedentario.
Quando NF-kB diventa iperattiva allinterno delle cellule
dei dischi intervertebrali, innesca una serie di reazioni
deleterie che fniscono per alterare la struttura fsiologica
della colonna. Ma non tutto. I ricercatori hanno visto che
spegnendo NF-kB con un farmaco sperimentale, possi-
bile rallentare la degenerazione dei dischi intervertebrali.
SAPEVI CHE Il dolore inizia dalla schiena e scende fno
al piede. la sciatica, ben nota soprattutto ai 30-40enni e
quasi sempre sintomo della compressione del nervo in-
teressato da parte di unernia. Una revisione degli studi
sul tema, pubblicata sul British Medical Journal, ammet-
te che le certezze sono ancora scarse circa leffcacia e
la sicurezza dei farmaci e che almeno un paziente su sei
va incontro ad effetti collaterali. Come curarsi allora? Il
primo tentativo prevede sempre antinfammatori per una
settimana; se non basta, si prosegue per unaltra settimana
di cortisonici: nel 70 per cento dei casi, il dolore scom-
pare, spiega Pier Vittorio Nardi, direttore della Divisione
di Neurochirurgia al Policlinico Casilino di Roma. In caso
contrario, indispensabile una risonanza magnetica o una
Tac per accertarsi che non stiano instaurando danni neu-
rologi. Una volta esclusa la necessit dellintervento per
eliminare lernia, si prosegue con paracetamolo associato
a oppiacei di nuova generazione: questa combinazione,
nellarco di uno-due mesi, risolve anche le situazioni pi
compromesse. Purtroppo molti arrivano dal neurochirur-
go prostrati dai dolori e dai farmaci inutili: se il disturbo
non passa dopo i primi 15 giorni, una diagnosi precisa e
fondamentale per indirizzare il trattamento, che pu pre-
vedere anche fsioterapia o manipolazioni osteopatiche.

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