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eccezionalit e mistero.

il nagualismo si fonda su due certezze. 1.la certezza che gli uomini siano esseri eccezionali in un mondo eccezionale e 2.la certezza che n l'uomo n il mondo possano mai essere ritenuti concetti finiti.

regola dell'agguato
1)tutto ci che ci circonda un mistero imperscrutabile. 2)dobbiamo tentare di dissipare questo mistero, per senza sperare di riuscirvi. 3)occcupi il tuo leggittimo posto fra questi misteri, considerandoti uno di questi.

Viviamo in un piccolo frammento rettilineo, disteso tra due spirali infinite, che Cloto impone a ciascuno e compila e giorno e notte fila sulla sua conocchia, da quando iniziarono i giorni. Noi non sapremo mai il prima e il dopo ( gi difficile indovinare il durante) e neppure conosciamo, il parametro t con il quale ella avvolge il filo, con curvatura che cresce secondo la lunghezza, sempre pi veloce .La soluzione nel piano complesso (non tutto reale nella vita) : forse la capiremo quando Atropo dar il colpo di forbici che a tutti compete.

Non possibile ottenere una conoscenza assoluta attraverso la mente umana, la parola e i sensi.

L'esperienza umana si forma sempre nella consapevolezza la consapevolezza viene definita in modo pregnante dall'intenzionalit. su cui poggia anche la caratterizzazione del complesso flusso del vissuto sia come flusso di consapevolezza, sia come congiunto della consapevolezza [oggetti della conoscenza] (husserl)

per percepire un qualunque oggetto dobbiamo prima intendere, sapere, ossia avere imparato cosa quell'oggetto. Perfino i dati sensoriali, vengono compresi e strutturati nella nostra consapevolezza, dove l'intenzionalit conferisce loro un significato concreto. Fare ci che fa del sasso un sasso e del cespuglio un cespuglio. il mondo mondo perch tu sai quale fare necessario per renderlo tale. se non lo costruisi cs com' con il tuo fare il mondo sarebbe diverso senza il fare non ci sarebbe nulla di familiare in tutto ci che ci circonda.

la nostra consapevolezza sempre consapevolezza di qualcosa= intenzionalit: intendere, tendere verso... mediante la quale confermiamo un significato al percepito, immaginato ecc...

Tutte le esperienze sono in qualche modo parte dell'intenzionalit.

Non c' un mondo reale e trascendente da percepire.

il mondo della vita quotidiana non presente fuori di noi, come crediamo, Quello che percepiamo una descrizione del mondo.

La realt del nostro mondo quotidiano consiste in un flusso infinito (che scorre senza interruzioni e non viene mai messo in discussione) di interpretazioni percettive che noi, individui che condividiamo una specifica partecipazione, abbiamo imparato a mettere in comune, in una data visione del mondo.

questa cosmografia il risultato di un processo di apprendimento che inizia fin dalla nascita. Chiunque venga in contatto con un bambino un maesstro che descrive incessantemente il mondo, sino l momento in cui il bambino percepisce il mondo cos come gli stato descritto. C' un momento preciso (che non si ricorda per mancanza di paragoni) in cui il bambino diventa in grado di farlo. Da quel momento il bambino partecipa al mondo. Partecipazione che diventa completa quando in grado di elaborare tutte le interpretazoni percetive appropriate che, conformandosi a quell'interpretazione la convalidano.

La nostra cosmografia ci trasmette un intero inventario di immagini idealizzate (morphe, idee, forme, immagini ecc ecc) che ci consentono il necessario discernimento delle cose, e sono il presupposto per il linguaggio e per il pensiero (categorizzazione e attribuzione). Quando la cosmografia pienamente funzionale lo stampo del sistema di forme-concetti a tal punto rigido che possiamo percepire e pensare solo nei limiti di un rigido modello della descrizione. Solo chi sia in grado di richiamare le priezioni del proprio sapere sul mondo, della propria cosmografia, riconosce veramente l'unicit del fenomeno osservato, altrimenti non si guarda che forme per quanto specializzate. non si tratta di cambiare cosmografia, ma, una volta scoperto che possibile cambiare cosmografia, si lasciano scontrare le diverse cosmografie tra loro, si cerca il varco tra una cosmografia e l'altra. essere testimoni

la cosmografia importante poich ci che ci fonda. per questo non si tratta di strapparla via punto e basta. la percezione dell'uomo fortemente cambiata nel corso del tempo. l'era della ragione e delle sue cosmografie relativamente giovane, e l'uomo ha trascorso gran parte della sua storia in un altro ben pi libero stato.

Impariamo a riflettere su tutto ci che ci circonda e in seguito esercitiamo i nostri occhi a vedere le cose cos come le pensiamo. Noi impariamo il nostro processo di percezione del nostro mondo (il nostro riconoscere il mondo) attraverso la cosmografia.

La cosmografia viene continuamente riflessa, costantemente utilizzata e confermata nella pratica. senza questa ripetizione la nostra percezione non presenterebbe alcuna continuit. la continuit degli eventi come una specie di flusso una caratteristica essenziale della nostra percezione quotidiana e non della realt. la normale percezione del mondo viene mantenuta attraverso il dialogo interno, un permanente e riflessivo monologo dentro la nostra testa. noi sosteniamo continuamente un dialogo interiore. parliamo del nostro mondo. noi lo rinnoviamo, lo contagiamo di vita, lo sosteniamo con il nostro dialogo interiore. inoltre facciamo le nostre scelte parlando con noi stessi ma ripetiamo le stesse scelte fino al giorno in cui muoriamo, poich sosteniamo fino all'ultimo sempre lo stesso dialogo interiore. un guerriero ne consapevole e si sforza di interrompere questo dialogo solo quando si interrompe questo continuo flusso di parlole e significati si potr riconoscere il mondo cos com'.

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