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D RIBOSIO: RISULTATI PRELIMINARI DI UN RECENTISSIMO STUDIO OSSERVATIVO

1) INTRODUZIONE: Il D RIBOSIO un precursore indiretto dellATP e degli acidi nucleici. Sembra che il ribosio, assunto oralmente, sia in parte metabolizzato in purine e pirimidine, a loro volta necessarie per la sintesi degli acidi nucleici e dei nucleotidi tra cui anche lATP. Il RNA , come noto, indispensabile per la sintesi proteica e gli adenin-nucleotidi, attraverso lATP, intervengono nel mantenimento e nella costruzione delle riserve energetiche dal punto di vista bio-chimico. Pare anche che parte del ribosio sia, in parte, metabolizzato in glicogeno, tramite la via dei pentoso-fosfati. Il D RIBOSIO presenta biochimicamente ancora altre funzioni, che saranno trattate in ulteriori pubblicazioni. Questo studio desidera contribuire alla tutela del consumatore, cercando di indicare i potenziali pregi e difetti degli integratori. Ci che attualmente cinteressa, al di l di tante spiegazioni fisiologiche e biochimiche (che saranno in ogni modo trattate prossimamente), sono i risultati empirici, spontaneamente testimoniati. 2) DESCRIZIONE 10 soggetti sani, 5 uomini e 5 donne, di et compresa tra i 20 e i 50 anni, hanno volontariamente assunto il D-ribosio, con dosaggi empiricamente autostabiliti per due mesi. Si riportano gli effetti indotti da questo integratore, recentemente immesso sul mercato italiano. I risultati sono basati sulle testimonianze oggettive dei 10 soggetti. 3) TIPOLOGIA PSICO-FISICA dei soggetti: in aggiunta al punto 2), si riporta quanto segue: attivit lavorativa: tutti i soggetti intervistati sono impegnati professionalmente, con ambizioni di carriera e con ritmi di vita frenetici; caratteristiche comuni ai 10 soggetti: continuo desiderio di migliorare nel lavoro e nello sport, senso di competizione rilevante, difficolt psico-fisiologica a staccare la spina, difficolt al rilassamento. Lo stato di calma visto come uno stato negativo ed

i soggetti manifestano quindi in continuo desiderio nel mantenere unaltissima performance psico-fisica. tipo di alimentazione dei soggetti: 7 carnivori e 3 vegetariani. 5 dei 7 carnivori hanno drasticamente ridotto lassunzione di carne a causa delle sconcertanti notizie circa linfezione da prioni (mucca pazza). 4) TIPI DI SPORT PRATICATI: natural body building, arti marziali, yogaantistress, fitness. 7 dei 10 soggetti praticano tutti gli sport sopra riportati, con intensit e frequenza diversa tra loro. 5) MATERIALI E METODI: per determinare lempirica e reale efficacia del D-ribosio (o di qualunque integratore o sostanza), sono state raccolte le reali testimonianze dei soggetti, pregandoli di essere costanti giornalmente nellassunzione dellintegratore suddetto. In altri studi infatti, qualche soggetto non stato costante nellassunzione giornaliera nei due mesi di studio cosicch la testimonianza ha subito una riduzione di attendibilit. I soggetti di studio, sono stati accuratamente scelti tra i praticanti pi seri e fidati e seguiti dal sottoscritto tre volte a settimana in palestra per osservare dallesterno tutti i loro eventuali cambiamenti. Il D-ribosio in polvere stato assunto, in dosaggi diversi dai i vari soggetti, disciolto in acqua in soluzione al 5-10%. Il D-ribosio utilizzato polvere di purezza farmaceutica, priva di conservanti, coloranti, aromi e altre sostanze. IL D-RIBOSE era quindi il prodotto idoneo ai fini di questo studio-testosservativo. 6) DOSAGGI E TEMPISTICA (corretti ed errati): spontaneamente autostabiliti dai 10 soggetti, tramite prove empiriche per ottenere la massima performance, i dosaggi variano notevolmente tra i soggetti in questione. Il dosaggio pi alto, per ottenere il massimo risultato in termini di forza, recupero ed azione antistress, stato utilizzato da soggetti di et pi avanzata (45-50 anni). Tali dosi si aggirano mediamente intorno ai 15-20 g/die, suddivisi in 4-5 assunzioni , in soluzione acquosa al 5-10%. Il D-ribosio stato assunto sempre in coincidenza dei pasti, sia principali sia spuntini. Altri soggetti hanno trovato beneficio con una media di 8-12 g/die sempre suddivisi in quattro somministrazioni.

Paradossalmente alle primissime esperienze, il D-ribosio induceva un certo senso di stanchezza. Il dosaggio giornaliero era allora assunto in una sola somministrazione e con poca acqua. Questo certamente un errore, infatti chi ha utilizzato tale metodo di assunzione non ha per niente percepito laumento esplosivo della forza, come riportato sulla recente pubblicit delle riviste americane. Neanche il recupero migliorato. Prima di giungere allo schema sopra riportato, i 10 soggetti hanno compiuto una serie di errori tali che stavano per far perdere loro la fiducia nel D-ribosio. Altri soggetti, subito dopo il work-out (allenamento), hanno assunto una dose da 20 g con pochissima acqua, credendo di incrementare forza, volume e recupero. Insieme ai 20 g di D-ribosio sono stati assunti tutti gli aminoacidi e gli elementi, carboidrati semplici compresi, del mio cocktail post-work out. RISULTATO: una diarrea profusa. Alla luce di questesperienza empirica il D-RIBOSIO stato aggiunto al cocktail post-work out in ragione di 2-3 g. Tale cocktail cos arricchito deve essere assunto con molta acqua pena una forma diarroica. E stata inoltre testimoniata stanchezza (altro che potenza esplosiva) in coloro che hanno assunto 20-30 g in una singola somministrazione. Il d-ribosio pare un valido aiuto per la performance e lo sviluppo della massa magra, associato alla creatina ed altre sostanze volumizzanti-idratanti la fibra muscolare ( glutammica, taurina, glicina, L-carnitina; sali minerali come il potassio, lo zinco, il magnesio ecc aiutano il processo di anabolismo naturale e di volumizzazione muscolare, incrementando le misure dei muscoli, ingrossandoli.

BENEFICI OTTENUTI Questo studio mostra ancora una volta lutilit e lurgente necessit dei vari studi osservativi da compiere. In pratica tutti i soggetti hanno tratto giovamento dallintegrazione del D-RIBOSIO (utilizzando i dosaggi adatti e la tempistica idonea scoperta dopo oltre un mese di studio e quindi di errori). Senza i miei consigli gli utenti avrebbero invece etichettato il D-ribosio come un integratore non solo INUTILE ma anche potenzialmente dannoso e/o fastidioso! LA STESSA MOLECOLA CHE CON DOSI E TEMPISTICA ERRATA, INDUCEVA STANCHEZZA E DIARREA, ORA UTILIZZATA CORRETTAMENTE FORNISCE A LIVELLO EMPIRICO:

1) il recupero, inteso come minore dolenzie del giorno dopo lallenamento, meno tremore e spossatezza; 2) meno affaticamento cardiovascolare. Pare, che il ribosio possa migliorare il lavoro cardiaco, manifestabile con un maggior recupero tra due serie faticose di esercizi con i pesi, cos come durante il combattimento nelle arti marziali, aerobica, ecc. Altri studi con rilevazioni strumentali dovranno confermare questo miglioramento cardiovascolare indotto dal ribosio. 3) Muscoli pi densi e pieni. Tutti i soggetti hanno manifestato, mediamente un rassodamento in tutti i muscoli. E da ricordare che tutti i soggetti selezionati sono atleti amatoriali che, tuttavia in palestra si impegnano duramente. Tali risultati si potrebbeero spiegare a livello ipotetico poich il D-ribosio parzialmente metabolizzato in glicogeno; inoltre esso un costituente di vari nucleotidi. Questo particolare carboidrato quindi un tassello del compleso mosaico biochimico. Lequilibrio di tale mosaico aiuta lottimizzazione dei principi fisiologici-endogeni che offrono i benefici sopra riportati purch si applichi un completo piano integrativo alimentare. I vantaggi, per tutti i soggetti ben manifesti, sono stati poi molto pi videnti per i quasi vegetariani. Certi soggetti hanno drasticamente ridotto luso della carne nellultimo mese dello studio. I vantaggi si sono manifestati dopo 10-15 giorni di lieve calo energetico forse indotto dalla immediata eliminazione della carne rossa, prima consumata in notevoli quantit. 4) nessuna stanchezza si mai pi manifestata purch insieme al ribosio si assumano anche dei carboidrati ad ogni specifica assunzione di ribosio stesso. CONCLUSIONI Altri e prossimi studi dovranno esaminare le variazioni fisiologiche dei soggetti con lutilizzo delle appropiate strumentazioni scientifiche. I soggetti andrebbero studiati anche con esami ematici, urine, ecc. Con queste analisi si potrebbe indagare linfluenza del ribosio singolarmente in un primo studio, in associazione in un completo mosaico integrativo in un secondo studio. A livello glicemico varie sostanze interagiscono tra loro, per esempio: alti dosaggi di L-Acetil-Carnitina e LCarnitina tendono a manifestare una certa ipoglicemia poich migliorano lutilizzazione del glucosio. Occorre indagare quindi landamento della curva glicemica determinata dalle interazioni di ribosio pi carnitina nei dosaggi utili per il natural body builder.

Il D-ribosio potrebbe essere un particolare carboidrato da aggiungere al glucosio, aminoacidi vari, alla nota CREATINA, minerali, vitamine ed alcuni fitoestratti come il ginkgo biloba. Tale cocktail post workout potrebbe favorire linnesco dopo lallenamento dellanabolismo muscolare, dei processi di recupero e contrastare il catabolismo, cio tutti quei fenomeni che nel periodo di riposo, con integrazioni successive ripetute, portano allo sviluppo muscolare. In questi giorni il sottoscritto sta ideando un prossimo progetto che coinvolger il D-ribosio in associazione alla creatina micronizzata ed altre sostanze sinergiche. Con questi prossimi studi sulle associazioni integrative, spero di poter offrire una sana alternativa naturale al doping basata sugli integratori, sostanze innocue, purch si segua una posologia ed una tempistica corretta personalizzata sui quattro biotipi morfologici. C ancora molto da studiare e la giovane scienza della moderna supplementazione tutta da mettere a punto. Ci possibile solo con seri criteri scientifici. Purtroppo attualmente l integrazione spesso in mano a persone non laureate in medicina o farmacia, creando confusione nel consumatore. Gli studi tuttavia non saranno possibili su larga scala finch le ditte non metteranno almeno una piccola parte del loro budget destinato alla pubblicit a disposizione degli studiosi e ricercatori nel campo della supplementazione. La clientela sar di fronte ed una scelta: acquistare il prodotto semplicemente pi pubblicizzato o quello su cui stata fatta ricerca e scoperto come ottimizzarlo? La scienza della supplementazione ha quindi bisogno di studi e ricerche made in Italy visto che come gi dimostrato in passato le ricerche americane vanno prese con le molle. Tutto questo a tutela del consumatore ed a tutela del proprio acquisto.

Dott. Alessandro Gelli

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