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RIPARTIZIONE
DELLE FORZE
SISMICHE ORIZZONTALI


Modellazione approssimata alla Grinter
(impalcato rigido nel suo piano
e traversi infinitamente rigidi)

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COMPORTAMENTO GLOBALE
INTUITIVO STRUTTURE SPAZIALI
G

G

G

G

G

G

G

G

Fx
Fy
Fx
Fy
Fx
Fy
Fx
Fy

3
BARICENTRO DELLE MASSE E BARICENTRO DELLE
RIGIDEZZE









Per la loro natura le forze sismiche devono essere applicate nei
baricentri delle masse in gioco che, per la maggior parte degli
edifici, sono praticamente coincidenti con i baricentri
geometrici degli impalcati. Quindi, rispetto al fabbricato in
altezza, le forze sismiche vengono applicate in corrispondenza
dei solai. Planimetricamente la posizione del baricentro
dipende dalla forma geometrica dellimpalcato e viene
determinata con i metodi forniti dalla geometria delle masse.
Le coordinate del baricentro possono esprimersi quindi per i
vari impalcati come segue:

i
n
l
i
i i
n
l
i
G
i
n
l
i
i i
n
l
i
G
A
Y A
Y
A
X A
X

=
C
e
y

G
e
x

F
x

y
x


R

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dove:
E estesa alle figure semplici, ciascuna di area A
i

(rettangoli, triangoli ecc.), in cui pu scomporsi
limpalcato.
X
i
ed Y
i
sono coordinate dei baricentri delle aree A
i
, rispetto
ad un sistema di assi cartesiani, scelto sempre in
modo da contenere, per semplicit di calcolo,
limpalcato tutto nel 1 quadrante.
E
i
A
i
area totale dellimpalcato.

Si definisce centro elastico dellimpalcato, C, il baricentro
delle rigidezze degli elementi resistenti verticali che si
oppongono allazione sismica orizzontale. Le rigidezze dei
pilastri possono ritenersi coincidenti con il baricentro degli
stessi. evidente che C verr a trovarsi dalla parte dove vi
sono pi pilastri, o pi elementi dotati di elevata rigidezza.

Coordinate di C:
x
c
=


yi
yi
K
K
i i
x
y
c
=


xi
xi
K
K
i i
y

Nel caso di pilastri realizzati con lo stesso materiale ed avente
la stessa altezza e le medesime condizioni di vincolo alle
estremit le coordinate di C possono esprimersi:

x
c
=
xi
xi
I
I
i
i

i
x
y
c
=
yi
yi
I
I
i

i
y


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Va osservato che gli elementi resistenti alle azioni sismiche
orizzontali sono i telai, considerati nel loro complesso. Ne
consegue che a rigore il baricentro delle rigidezze debba essere
determinato attraverso la rigidezza dei telai.
Lipotesi di traversi infinitamente rigidi costituisce pertanto nel
modello approssimato, di semplice utilizzazione, utile per una
prima sommaria analisi della regolarit e del comportamento
della struttura sottoposta ad azioni sismiche orizzontali.
Si consideri limpalcato in figura, di un edificio ad un piano,
sottoposto ad una forza sismica F
x
.
I pilastri si oppongono alla traslazione dovuta alla forza F
x
e per
lequilibrio in detta direzione danno luogo ad una risultante
uguale ed opposta ad F
x
, R = - F, passante per il baricentro delle
rigidezze degli elementi resistenti, C, la cui posizione dipende dalle
caratteristiche e distribuzione dei pilastri. Nel caso pi generale la
risultante delle reazioni dei pilastri non sar ubicata sulla stessa
retta dazione di F. Essa sar ubicata nella zona dove si trovano
pi pilastri.
Ne consegue che sullimpalcato si determina una coppia costituita
dalle forze F
x
ed R, il cui momento vale: M = F
x
e
y
. Per effetto di
tale momento evidente che limpalcato subir oltre che una
traslazione anche una rotazione (effetto torcente). Qualora la

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forza F
x
passasse per C limpalcato subirebbe invece solo una
traslazione nella direzione della forza applicata.
In caso di presenza di momento torcente, dovendo questo essere
equilibrato dalla reazione elastica dei pilastri, alcuni di essi, ed in
particolare i pi esterni, risulteranno pi sollecitati rispetto ad
altri.
Per lalternarsi del verso delle forze sismiche tale meccanismo si
inverte e quindi, in definitiva, la presenza della coppia torcente M
t

comporta sempre un aggravio per i pilastri estremi.
Da quanto sopra evidente che preferibile realizzare strutture
che non presentano eccentricit rilevanti tra baricentro di massa e
di rigidezza.
Ne consegue che le forme planimetriche compatte e regolari sono
preferibili a quelle a pianta irregolare.
Sulla scorta di quanto detto sopra possibile, utilizzando il
principio di sovrapposizione degli effetti, valutare lentit dei tagli
nascenti nei pilastri come somma delle aliquote derivanti dalla
sola traslazione dellimpalcato e della sola rotazione. Si procede
pertanto a traslare la forza sismica da G a C e, conseguentemente,
si calcola il relativo momento di trasporto. Leffetto della
traslazione sar valutato considerando la presenza della sola forza
sismica, mentre quello della rotazione dipender dal solo
momento torcente.

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FORZA SISMICA PARALLELA AD X









Effetto della sola traslazione

o
i
= o; T'
xi
= oK
xi

o =
xi
xi
K
' T
(condizione di congruenza)
F
x
=
i
T'
xi
= o
i
K
xi
;


xi i
x
K
F
E
= o (condizione di equilibrio)
ix i
x
xi
xi
K
F
K
T
E
=
'
T'
xi
= F
x

xi i
xi
K
K
E
; T'
yi
= 0

C
e
y

G

e
x
y
x
F
x
M
t
M
t
= F
x
e
y


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Effetto della sola rotazione













"
xi
T = K
xi

- -
o = o
yi yi
"
yi xi
K T
sen o =
i
i
r
y
; cos o =
i
i
r
x

"
xi
T = K
xi

-
o
i
sen o = K
xi
yV
i

"
yi
T = K
yi
xV
i

M
t
= F
x
e
y










= o
-
i
r
i

o o = o
- -
sen
i xi

o o = o
- -
cos
i yi

y
r
i
-
o
yi

M
t
c

x

i


o
-
o
-
o
xi

o

x
C
e
y

G

e
x
y
x
M
t



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=
i xi
"
xi
y K
T
=
i yi
"
yi
x K
T
(condizione di congruenza)
M
t
=
i
(
"
xi
T

y
i
+
"
yi
T

x
i
)
M
t
=
i
(K
xi
yV
i
2
+ K
yi
xV
i
2
)

I
p
=
i
(K
xi
yV
i
2
+ K
yi
xV
i
2
)

Mt = I
p
; =
p
t
I
M
(condizione di equilibrio)

p
i yi
t
"
yi
p
i xi
t
"
xi
I
x K
M T ;
I
y K
M T = =

Effetto complessivo
"
yi yi
"
xi
'
xi xi
T T ; T T T = + =

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FORZA SISMICA PARALLELA AD Y

Analogamente si avr: M
t
= F
y
e
x
;


"
yi
'
yi
yi
"
xi
'
xi
xi
T T T ; T T T + = + =

yi
yi
y
'
yi
'
xi
K
K
F T ; 0 T
E
= =

p
i yi
t
"
yi
p
i xi
t
"
xi
I
x K
M T ;
I
y K
M T = =


NB) Nel caso di strutture a pi piani nelle formule
precedenti si dovranno sostituire ad F
x
ed F
y

i taglianti sismici di piano T
x
e T
y
.

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