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1, comma 1, DCB LUCCA

Damien Hirst

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nellUnit dItalia
foto Pierpaolo Ferrari - Copertina dellalbum Ora - Jovanotti (2011 - Universal)

La Massoneria

Luniversit del domani

Massimo Mario Augello

For the Love of God a Palazzo Vecchio

Jovanotti

lOra di Lorenzo

anno V - numero 30 marzo 2011 5,00

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n. 30 - marzo 2011
primo piano

38 42 44

Associazione San Cristoforo


Nuovi progetti di arte e cultura

lOra di Lorenzo

Il nuovo disco di Jovanotti

Picasso, Mir, Dal

A Firenze la nascita della modernit Sbarca a Viareggio

Garibaldi a Palermo

professioni

12 17 18 24

Studio MG srl Luca Cima

La politica della qualit

Alla ristrutturazione un posto donore

45 48

Arredo d'Impero

Fabio Monzani Ines Nutini

di Renata Frediani Il sipario strappato di Alfredo Rossi

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I luoghi della psiche
itinerari dautore

Anziani fragili o di successo?

Il risorgimento nel cinema italiano

26

For the Love of God

Il teschio tempestato di diamanti a Palazzo Vecchio


business & management

52 58 30 34 La sede del Campus 60


Massimo Mario Augello


LUniversit del domani

Fondazione Piaggio Michele Cernuto

Manrico Ferrucci ci guida in un viaggio su due ruote Le nuove sfide dell'imprenditoria U40 Da erogatore a ente progettuale

Nel complesso di San Francesco Al Tower Plaza Hotel

50x50 pittori e cantanti

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Fondazione BML

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livingtuscany

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Ademaro Cordoni So.&Co.

Rilanciare il centro storico Solidariet cooperazione Le linee strategiche per il 2011

Fondazione MPS

110 116 118

Ponti nel Tempo Olivia Fontana

Il progetto di marketing territoriale

Maledetti Toscani -Living Altrove

150 anni ma non li dimostra


Skegge di Rosa

77 78 80 86 88

Il benessere psichico del management operativo


di Massimo Monti

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Alessio Giuffrida

il nuovo Prefetto di Lucca

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di Gianfranco Antognoli

Il leasing e le fonti rinnovabili nellanno della qualit

travel, food & beverage

130

Metti una sera a cena...

Consorzio Toscano Forestale


Restaurare il paesaggio

Lo Stuzzichino sulla strada per Vorno

Azimut Consulenza SIM Come andr il 2012?


Rubrica finanziaria
costume, territorio & societ

Terzo decennio, dimensione Futuro

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Poggiotondo

92 94 98 108

Il cinema in moto Massimo Bianchi I bambini

Civilt e cultura del vino

La vespa e il cinema al Museo Piaggio

sport, salute & benessere

140 142 143

Centro Fisiokinetic Five a day!

La Massoneria nellUnit d'Italia Stelle del nostro futuro

Qualit della vita e riabilitazione I cinque colori del benessere La depurazione

La Toscana a teatro

Progetto Althea

Appuntamenti di marzo

Anno V, n. 30 Editore Living srl Direttore Responsabile Walter Farnesi Direttore Editoriale Romano Citti Direttore Amministrativo Michele Guidi Travel & Congress Director Giuseppe Lepri Redazione Sara Giunchi - Debora Pioli - Laura Lencioni Grafica Cristina Bedini Collaboratori Gianfranco Antognoli, Serena Bianchini, Rosa Cesare, Federica Chiocchetti, Luca Costa, Renata Frediani, Aldo Grandi, Andrea G. Lombardi, Marilena Lucarelli, Massimo Monti, Francesca Pasquinucci, Paride Pieraccini, Dario Puccini, Renato Raimo, Oriana Rispoli, Alfredo Rossi, Igor Vazzaz Redazione Via Vittorio Emanuele II 14, 55100 Lucca - Via Santa Maria 25, 56100 Pisa Contatti tel. +39 0583 583455 fax +39 0583 398615 info@livingsrl.eu info@livingtuscany.eu Pubblicit Living srl Stampa Tipografia San Marco Litotipo srl Lucca Distribuzione Agostino Talani e GM Courier Lucca Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art. 1, c. 1, DCB Lucca - Aut. Trib. Lucca n. 581 del 17.03.2007

primo piano

lOra di Lorenzo
Living a Milano per la presentazione del nuovo disco di Jovanotti
di Francesca Pasquinucci, foto di Leandro Manuel Emede

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la prima impressione quella che conta. E qui siamo alti, molto, troppo. Il 31esimo piano del grattacielo Pirelli un posto in cui non avrei mai immaginato di ritrovarmi un giorno. In piedi, ferma, in attesa di parole darte e di big bang musicali, a 30 centimetri dai vetri giganti che separano il viso dal panorama pomeridiano milanese, respiro laria frizzante delle novit e delle perfette combinazioni di pensieri. Questo il giorno di Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, che a pochissimi metri dalle mie stringhe sciolte e sorretto dalla mattonelle rigate di Gi Ponti, presenta Ora, il suo nuovo disco che gira a festa. uno spettacolo che inizia gi dalla copertina, realizzata dallartista Maurizio Cattelan. Mentre la macchina fotografica di Leandro Manuel Emede, fa razzia di volti, gesti e oggetti, e gli altoparlanti rosso fuoco mandano i ritmi di Megamix, Lorenzo si racconta nel suo viaggio verso la genesi di Ora: la prima volta che affido ad un mio lavoro un titolo cos criptico. Pu essere estremamente impegnativo o di facilissima lettura, o viceversa. Ora listante, il presente. Ora adesso. Quando lho pensato ho disegnato istintivamente in sequenza un tondo, un quadrato e un triangolo Alcuni dei presenti fanno osservare che il presente di cui lui parla molto caotico. Lorenzo afferma la sua resistenza emotiva a tutto quello che di pi caotico, incerto, ed anche certo accade nel nostro tempo e nel

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primo piano Noi siamo lelemento umano nella macchina e siamo liberi, e siamo liberi, cos recita il testo di Umano. Arriva la domanda sugli ospiti illustri del progetto: Uno dei miei sogni era quello di incontrare Amadou e Miriam, artisti africani che ho sempre seguito con grandissima stima. Ho proposto loro di essere presenti in una delle canzoni pi raggianti del disco, La belle vie-La bella vita, e loro hanno accettato con entusiasmo. Ci siamo trovati a Parigi per registrare in studio, ed stata unesperienza magnifica entrare in contatto con il loro modo di approcciarsi alla musica. Sono presenti inoltre tre star italiane: Cesare Cremonini che in I pesci grossi ripropone il refrain della sua Mondo, Luca Carboni che - dice Lorenzo ridendo - dice solo due parole, ma importantissime, e infine il maestro Alessandro Alessandroni, che tutti ricorderanno per il suo fischio nei film western di Sergio Leone. Ora va a chiudere la trilogia pop aperta con Buon Sangue e Safari (questultimo eletto da poco disco del decennio).

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nostro paese. Avrei potuto fare un disco sulla scia di Safari, andare a colpo sicuro e doppiare quel successo - afferma - ma dopo la morte di mia mamma, avvenuta pochi mesi fa, ho deciso di scrivere dei pezzi che facessero divertire, ballare, saltare, perch questo era il tipo di canzoni che lei amava. Accanto a questo, il mio intento stato, ed tuttoggi, quello di proporre ed alimentare una sorta di controimmaginario, costituito da energia, positivit ed anche gioco. Credo sia la necessit pi grande di ognuno di noi, un disimpegno che aiuti levoluzione della gioia, per rialzarsi dalle batoste che la vita ci offre. In questo disco non ci

sono tematiche impegnate proprio per questo motivo, intriso piuttosto dellamore per le cose fatte bene, che siano sentimenti o robe materiali, vedi Tutto lamore che ho, in cui si parla di un sentimento che va oltre gli ostacoli di ogni genere e le violenze E continua: La creazione dei miei pezzi una continua ricerca di intensit. Oggi la tecnologia uno strumento creativo eccezionale e un grande ponte verso la perfezione, ma credo che sia sempre necessario avere un contatto diretto con le proprie emozioni, nel momento in cui si va ad interpretare una canzone. proprio una questione di feeling!

Jovanotti-Cattelan, un binomio vincente Larte nella musica, la musica nellarte

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i sono conosciuti a New York nel 2009, al termine di un live di Lorenzo sul tetto di una galleria darte di Chelsea, gestita da un curatore darte italiano. In quelloccasione era presente anche il fotografo Pierpaolo Ferrari, collaboratore di Cattelan per la rivista Toilet Paper: Quello con Cattelan stato veramente un incontro particolare. Capire il complesso processo creativo delle sue opere stata per me fonte di stimoli, ancor prima dellideazione di questo disco. entrare a contatto con la sua produzione, cos come succede per altri artisti contemporanei, unesperienza da cui si esce sempre molto vivificati. Lui ha accettato di lavorare al mio progetto perch si tratta di una situazione diversa dalla sua. Credo che lo abbia incuriosito il fatto che un oggetto che pu essere esposto anche in posti meno consoni allarte, come lautogrill per esempio! Il cielo stellato della copertina di Ora, con in mezzo la faccia di Lorenzo tatuata da una barchetta-costellazione, ormai un must nella memoria delle copertine di dischi. Limpatto perfetto. Ma Maurizio Cattelan, artista padovano, ormai noto alle sale espositive di tutto il mondo, ha disegnato per il libretto del disco un viaggio post-duchampiano tra i brani di Jovanotti. Un libretto come una vera e propria rivista darte. Come potete vedere - spiega Lorenzo durante la conferenza, davanti allimmagina della copertina sullo schermo - torna ancora una volta il mio viso perch un modo per esprimere il momento e allo stesso tempo raccontare il passare degli anni. Perch io non mi ritocco, quello il mio viso vero! Ma facciamo un passo indietro. La storia della musica rock e pop, allo stesso tempo storia della sperimentazione visiva: se il rock non pi un semplice fenomeno musicale, ma vera e propria cultura, grazie alliconografia che lo ha accom-

pagnato, che rappresenta uno strumento insostituibile per lo sviluppo di uno o pi significati intorno ad un determinato progetto musicale. Il contributo dellartwork, in alcuni casi, diventa il messaggio dellopera stessa. Tanti sono gli esempi famosi che possono spiegar ci di cui parliamo, una per tutte la banana su The Velvet Underground & Nico realizzata da Andy Warhol, o la copertina di Sgt. Peppers Lonely Hearts Club Band, creata dallartista inglese Peter Blake. Nel passaggio dal vinile al cd la superficie di lavoro dellartista si ristretta, ma con larrivo della digitalizzazione, a differenza di quello che si poteva pensare, si sviluppato un ampio spazio virtuale per limmagine legata alla musica. Anche lItalia fa la sua parte nella produzione di copertine darte: Mario Schifano, Marco Lodola per i Timoria, Daniele Galliano per i Marlene Kuntz, Valerio Berruti per Lucio Dalla, Massimo Zamboni per CCCP, Wainer Vaccari per Adriano Celentano. E poi c Sergio Pappalettera, artista visivo milanese che dagli anni 80, dopo aver fondato lo Studio Prodesign, specializzato nella realizzazione di cover per dischi di artisti italiani, da Fiorella Mannoia a Franco Battiato, da Pino Daniele a Laura Pausini, per citarne alcuni. Scenografo per tour musicali e per il teatro, stato regista di videoclip musicali, premiati dalla critica: Forma e sostanza (1997) con Giovanni Lindo Ferretti dei CSI, File not found (2001) e Salvami (vincitore nel 2002 del Premio per la regia del miglio video di ricerca) di Jovanotti. nel 2004 lIstituto di Cultura Italiana in Brasile ha organizzato una mostra su tutte le pi importanti cover della musica italiana di Pappalettera, accanto ad una personale sulle sue opere, dedicandogli un intero piano del Palazzo di Giustizia Federale di rio De Janeiro. nel 2008 allestisce la personale Il gioco del mondo in Triennale Bovisa a Milano: un progetto di grande successo, che ha visto la partecipazione di Lorenzo Jovanotti e Aldo nove, il cui tentativo stato quello di modificare la chiave di lettura dellesposizione delle opere darte. Attraverso il lavoro svolto dallartista, lo spazio dedicato alla mostra ha ospitato opere che hanno rielaborato il concetto di gioco e i suoi oggetti, come reinterpretazione di elementi comunicativi e simbolici. La sua collaborazione pi importante rimane per quella con Jovanotti, per il quale ha creato cover e con il quale collabora attivamente alla progettazione della parte visiva dei tour.

primo piano Abbiamo chiesto a Sergio Pappalettera, artista visivo milanese curatore delle cover dei dischi di Lorenzo, di spiegarci il significato della contaminazione tra musica e arte. Negli anni 60 acquistare un vinile significava entrare in possesso di un vero e proprio oggetto darte, per le sue preziose copertine realizzate da artisti famosissimi. Negli anni 2000 arriva il download, e la musica arriva a noi attraverso Internet. Ma non la tocchiamo. Come cambiato il rapporto tra immagine e musica? Dal 30x30 del disco al 12x12 del cd c stato un cambiamento importante, ma lintesse per limmagine non si mai annullato totalmente: non esiste pi fisicamenteun supporto per unicona o uno stile che rappresenti un disco, ma il progetto visivo continua ad esistere. In rete o su supporti virtuali, su Itunes o su altri distributori digitali, le immagini sono fondamentali, tanto vero che quando andiamo a scaricare legalmente non entriamo in possesso solo di canzoni, ma anche di tutta una serie di contributi legati allalbum (come foto o video di backstage) di cui prima era impossibile godere. Quindi abbiamo perso lesistenza di un oggetto tangibile ma abbiamo guadagnato in spazio virtuale. Si trasformato il linguaggio della narrazione, prima statica e oggi in continua evoluzione drammaturgica. Anche se virtuale, a livello di visibilit il messaggio amplificato. Per questi motivi il rapporto tra arte e musica va sempre pi consolidandosi. avvantaggiato quellartista che fa un uso importante del mezzo tecnologico, perch pu consentirgli di collaborare con i musicisti. Dici che la tecnologia e la digitalizzazione portano miglioramenti continui e nuove trasformazioni dei linguaggi. Gli investimenti economici vanno di pari passo con questo sviluppo? Il discorso si fa pi complesso. In passato linvestimento economico in termini di immagine legata alla produzione di un disco era molto pi alto. Oggi le case discografiche investono meno sui progetti dimmagine perch la tecnologia ha sostituito una serie di funzioni, ma il valore dellopera degli artisti sempre la stessa. Pensiamo al videoclip, che prima veniva girato interamente in pellicola: adesso sarebbe impossibile. I budget di ventanni fa, adesso vengono considerati follia. La riflessione sul rapporto prezzo-qualit, e anche tempistiche di lavoro, attualissima: mettiamo in paragone due ore di girato con pellicola, con sviluppo e telecinema, a due ore di girato con una camerina digitale con una definizione altissima. C qualcosa di strano in tutto questo! Il ruolo della tecnologia ha inciso moltissimo sugli investimenti ma la digitalizzazione non sar mai come lo

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strumento vero. Pensiamo per esempio alla produzione dei dischi stessi: per alcune canzoni posso registrare archi digitali, ma allo stesso tempo continuiamo ad andare a Londra allAbbey Road Studio a registrare con lorchestra vera, con i musicisti e i direttori. Come sono nate le copertine dei dischi di Jovanotti? Come tutto quello che gira intorno alla sua creativit e alle sue idee. Lui un grande curioso, e un adoratore insuperabile di tutto ci che riesce a trasmettergli energia, che siano suoni o immagini. La realizzazione delle copertine non mai stata soggetta ad un processo particolare, ogni volta stata una specie di arrivo al progetto finale dopo tutta una serie di input visivi dati dallo stesso Lorenzo. Nelle sue fasi creative, di dischi, tour, o cover, cerca sempre di circondarsi di cose da vedere che lo sostengano e gli offrano stimoli per il suo fare. Quello che serve a lui, e di conseguenza a noi collaboratori, una grandissima quantit di energia, di vitalit, proveniente dai colori delle immagini di cui si circonda.

Ascoltiamo anche la voce del producer di Jovanotti, Paolo Soravia. Paolo perch avete deciso di investire in maniera cos importante sulla realizzazione del video di Tutto lamore che ho? Siete al corrente di aver realizzato un prodotto artistico che sposta molto pi in la la linea di confine del semplice videoclip musicale? In un momento di generale difficolt molte realizzazioni si sono livellate al basso, una situazione contro cui bisogna reagire in qualche modo. Ci sembrava importante iniziare il progetto per lalbum Ora in maniera esplosiva. Insieme a Lorenzo siamo sempre riusciti a realizzare dei video inLe foto di questo articolo sono di Leandro Manuel Emede, regista italo argentino, attuale collaboratore di Jovanotti per i contributi video legati alla sua produzione. Le immagini sono tratte dal suo film Tutto lamore che ho - making the video. Un film di Leandro Manuel Emede, e dal servizio sulla registrazione parigina de La Bella Vita - La Belle Vie, con i musicisti africani Amadou e Miriam. La parola a Leandro. Leandro quanti giorni siete stati a Budapest? Come era scandita la giornata tipo? Siamo stati a Budapest una settimana, abbiamo avuto 3 giorni di prove e 3 giorni di riprese. Le giornate erano veramente molto intense. La mattina sveglia presto per l'inizio delle prove: Lorenzo era impegnato tutto il giorno con gli stunts e professionisti che gli insegnavano le coreografie delle risse, e come cascare a terra, dare dei calci, etc. In che modo ha seguito le riprese? Quando lavoro io giro tutto il giorno, senza mai fermarmi. Riprendo ogni cosa da quando mi sveglio a quando vado a letto. Una volta in studio mi riguardo tutto il materiale registrato, mi appunto i pezzi interessanti ed inizio a stenderli sulla timeline. Per quanto ri-

teressanti, sbilanciati fortemente sul profilo artistico. Credi che siamo arrivati ad un punto in cui gli investimenti sulla musica comprendono inevitabilmente anche investimenti su progetti artistici veri e propri? La musica, e tutto il mondo che le gravita intorno, ha bisogno di trovare tutte le strade necessarie per essere vitale. Le aziende che comunicano i marchi attraverso artisti hanno capito che queste sono le formule attuali pi interessanti. Per gli artisti lopportunit di avere risorse maggiori per i progetti, e per le aziende associare il proprio marchio ad un progetto artistico crea una migliore

comunicazione. Secondo il tuo punto di vista di produttore, sviluppare ancor di pi la contaminazione tra arti pu aiutare il mercato discografico? Specialmente in questo momento, un artista ha loccasione di essere presente e di comunicare molto, con i video, con i live, con giornali e televisioni e soprattutto con la rete. un occasione splendida per dare spazio a realizzazioni anche molto differenti tra loro. La discografia ha unottima occasione per trovare nuovi spazi di mercato e sviluppo lavorando al progetto intero e non solo alla promozione del disco in senso stretto.

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guarda il "taglio", io lavoro in un modo bene preciso, e questo lo si pu capire vedendo i miei film. Il backstage di Tutto l'amore che ho, lo specialino sulla realizzazione di Ora, e quello sulla conferenza stampa al Pirellone. Tutti film che sono andati in onda in questi mesi su portali importanti come quello di DeejayTelevision, riscuotendo un grandissimo successo. Come lavori con Jovanotti nel momento in cui devi creare un video per lui? tutto estemporaneo o lui sa gi dove vuol andare a parare? Quando riprendo non parlo mai. Raramente do solo un input, una parola, una frase, e poi lascio che chi davanti alla macchina da presa faccia il resto. Lorenzo uno showman, bravissimo con le parole e sa stare davanti all'obiettivo, quindi con lui incredibilmente semplice, io dico una parola e lui parte, perch ha gi capito di che cosa ho bisogno. Spesso gli punto la telecamera contro e aspetto che lui faccia ci che vuole: qualunque cosa venga fuori sar sicuramente quella giusta.

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professioni
Stefano Panicucci, Gabriele Guidi, Michele Guidi

professioni

LA PoLITICA DELLA qUALIT


di Debora Pioli

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ella via della facolt di Lettere, lelegante maestosit degli androni dai soffitti finemente affrescati di Palazzo Quaratesi - a suo tempo residenza pisana di Ferdinando I de Medici - lasciano intravedere uno studio di professionisti che riuscito, con grande discrezione, capacit e spirito di impresa, a divenire un modello di riferimento per unarea che supera i confini di Pisa e della stessa Toscana. Lo Studio MG srl e Commercialisti Associati, conta un folto numero di dipendenti e giovani collaboratori, e poggia su quattro soci - Massimo Bianchi, Gabriele Guidi, Michele Guidi, Stefano Panicucci - integrati dallo Studio Cardella di consulenza per il lavoro. Il primo vagito dello studio risale al millenovecentonovantadue, fino ad arrivare allaggregazione definitiva del

duemiladue con lingresso di Michele Guidi, il quale, oltre a tutta la dedizione per lo Studio, registra anche lincarico, che ci particolarmente gradito, di Direttore Amministrativo di Living Tuscany. Non facile riuscire a trovarli tutti insieme, le attivit si moltiplicano, si intersecano, e cos cogliamo rapidamente un momento qualsiasi del loro operare, in cui, interpellati sulla peculiarit del loro servizio, rispondono a mosaico; quasi ununica voce. Intesa perfetta. Senza neanche guardarsi. Qual il centro gravitazionale intorno a cui ruota lo Studio? Michele: Le persone. Sempre. I conti possono tornare o non tornare - devono tornare - ma sono espressione di persone... Gabriele: ...riuscendo a far accresce queste risorse e a metterle in relazione a risorse di altre persone.

Stefano: Cos viene a crearsi un network pi allargato possibile, e quindi pi forte. Michele: Sostituiamo allentit persona quella dellazienda... Gabriele: ...e il risultato non cambia. Anzi, si accentua; perch si realizza un feedback di competenze e di realizzazione, in entrata e in uscita dal sistema economico sociale... Stefano: ...che produce e caratterizza la cultura da cui ne promulgato. In un concetto che potrebbe essere uno slogan: qual la mission che perseguite? Far crescere e far diventare competitive le piccole e medie imprese in Italia, sia pubbliche che private, curando nel contempo un miglior inserimento nel tessuto sociale e culturale del territorio, favorendo la crescita del personale che le compone, nonch la condivi-

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Come si colloca la vostra attivit rispetto allo Studio MG? una struttura esterna che fa parte del network dei professionisti. Siamo aggregati nel perseguire gli stessi scopi e condividiamo la visione etica delle nostre operazioni. Salvatore, dove si realizza oggi con pi efficacia la figura del Consulente? Principalmente nei risanamenti aziendali. Quali sono i cardini della politica di qualit che ribadisci come esperto di Consulenza? Sicuramente professionalit delle prestazioni, trasparenza dei comportamenti, diligenza nello svolgimento degli incarichi, correttezza professionale, riservatezza, disponibilit totale nei confronti del cliente, senso di responsabilit, spirito costruttivo nella risoluzione dei problemi. Indica i principi che una buona consulenza deve sviluppare... Consolidare e implementare standard qualitativi delle prestazioni professionali attraverso un controllo costante in tutte le fasi di realizzazione delle stesse e nel rispetto delle normative vigenti. Garantire ai clienti una costanza di qualit del proprio servizio, intesa come maggiore attenzione alle aspettative degli stessi, assicurando assistenza continua, diligenza, disponibilit all'ascolto e tempestivit nella risoluzione di ogni problematica Quali caratteristiche contraddistinguono il vostro nosci allo Studio MG? Tra di noi c' un dialogo aperto e costruttivo, con tanta voglia di stare in squadra, tessere relazioni costruttive e arrivare alla meta.

sione dei valori e degli obiettivi dellimpresa da parte di tutte le componenti sociali. In che modo praticate questo ambizioso progetto che nel vostro caso gi attualit, anzi, tradizione dello Studio? Michele: Puntare allobiettivo con costanza e determinazione, in completa autonomia di pensiero ed azione, nel rispetto delle esigenze del cliente. Gabriele: Diventiamo veri e propri partner strategici per limpresa, ottenendo e mantenendo la massima efficacia ed efficienza. Stefano: mettendo a loro disposizione la nostra organizzazione e un ambiente professionale positivo, dinamico, motivante e creativo. Quali caratteristiche professionali offrite? Una pressoch completa copertura dei servizi connessi alla materia tributaria fiscale, le consulenze aziendali dei vari settori, lassistenza manageriale. Registriamo importanti e riconosciuti incarichi di revisori di conti pubblici, partecipazioni allargate in societ di consulenza a livello locale e internazionale; Siamo partner attivi del mondo cooperativistico ed emergiamo nella internazionalizzazione delle imprese. Gabriele: Il nostro obiettivo quello di aiutare le imprese ad ingrandirsi... Stefano: ...accompagnando con determinazione il cliente, che continua ad avere sia il sostegno dei suoi consulenti che il pieno controllo della situazione. Michele: Sia per la parte della contabilit che per i processi di consulenza lo Studio dotato di certificazione di qualit dei processi, conforme alla norma UNI EN ISO 9001:2000. Una filosofia simile richiede

Salvatore ed Elisa Cardella, dello Studio Cardella, sono i consulenti del lavoro che integrano con la loro professionalit i servizi offerti dallo Studio MG. Dicono i Soci di Salvatore Cardella: Salvatore espleta il proprio lavoro con una dedizione e una abilit - ancor cos giovane - encomiabile. Un ruolo come quello del consulente del lavoro determinante: se, come adesso, le aziende sono in crisi, tanto pi hanno bisogno di aiuto. Salvatore (ed Elisa, neo titolata), aggiungono risorsa a risorsa, sia per competenza che per la capacit di relazionarsi a tutto l'ambiente di lavoro.

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professioni sicuramente un continuo approfondimento tematico... Assiduo, costante, che non pu mai dirsi completato e che sfocia in attivit collaterali come le pubblicazioni specialistiche, la convegnistica, e la didattica formativa.. La sfida pi grande? Lattualizzazione normativa. Adeguarsi senza esitazioni alle procedure che cambiano. Anzi, se possibile intuirle e anticiparle. Cosa trova in voi un cliente che non abbia gi conosciuto altrove? Michele: Linsieme peculiare delle nostre personalit e competenze. Stefano: Un gruppo di lavoro articolato ma coeso. Pi professionisti che si presentano insieme al cliente... Gabriele: ..il quale, cos, ottiene la certezza di avere la sintesi di tutti i punti di vista della pratica da svolgere; della problematica da affrontare. Qual , infine, il fulcro della vostra attivit nellimmagine che stiamo trasmettendo a parole? Lo Studio MG srl e Commercialisti Associati si propone di assicurare competenza, continuit, diligenza, qualit e livello adeguato delle proprie prestazioni, nel rispetto delletica professionale e nellottica di garantire nel tempo il miglioramento della soddisfazione del cliente. Ecco il fulcro limmagine: siamo una squadra che gioca insieme con tenacia e grande seriet, per raggiungere e consolidare una crescita condivisa e condivisibile.

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Dicono di loro in pillole...
Michele Guidi, dottore commercialista, sposato con Roberta Grassi e padre di Martina, 9 anni. Specifiche competenze per terzo settore no profit e confederazioni di associazioni. un grande comunicatore; carismatico. Eccellente didatta e un ottimo sviluppatore delle fasi di start up. Gabriele Guidi, dottore commercialista, sposato con Cristina Matucci e padre di Camilla, 14 anni, e Tommaso, 9. Competenze di consulenza per Enti pubblici, revisore della Provincia di Pisa. Meticoloso, pragmatico. Una pratica non esce dalla sua scrivania se non ha valutato al cento per cento ogni possibilit di contestazione. il riferimento normativo dello Studio. Stefano Panicucci, ragioniere commercialista, sposato con Daniela Esposito, padre di Giuliana, 17 anni, Andrea, 12. Abilit di partnership per la crescita delle aziende e specifiche competenze nei contenziosi tributari. Ascolta e comprende a fondo le esigenze anche pi remote del cliente. Contribuisce a rendere pi agevole il dialogo tra le parti e a semplificare il raggiungimento degli obiettivi. Massimo Bianchi, ragioniere commercialista, sposato con Cristina Imiotti, padre di Sara, 19 anni, Diego, 13. un buon organizzatore, con spiccate capacit di coordinamento e di sintesi.

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Linearredo

di buona qualit
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Linearredo srl - via V. Emanuele 12, 55100 Lucca tel: +39 0583 312835 - fax: +39 0583 312823

professioni uca Cima, sposato con una figlia, geometra iscritto all'Albo della Provincia di Lucca dal 1990, studio in via Nottolini a San Concordio, un tecnico particolarmente specializzato nel recupero immobiliare. Professione geometra: cosa cambiato negli ultimi anni nel rapporto con lutenza? Ritengo la mia professione particolarmente importante per il ruolo che il geometra riveste nella regione e in particolare nella nostra realt provinciale. Una professione che nel tempo si radicata talmente nel territorio da assumere una funzione molto delicata nel rapporto con i clienti. Spesso siamo considerati consulenti a tutto campo cui rivolgersi per le decisioni importanti. Personalmente amo accompagnare il cliente che mi incarica di un progetto, recependo i desideri e cercando di trasformarli in reale operativit. Aiutare dunque a decidere, ma senza decidere per altri. Lei particolarmente specializzato nella ristrutturazione. Da cosa nasce questa particolarit? Mi occupo di diverse cose nell'ambito delle competenze professionali del geometra e mi appassiona particolarmente, oltre la progettazione ex nuovo, il recupero del patrimonio edilizio esistente, soprattutto la ristrutturazione di fabbricati colonici e rurali i che, essendo gi da moltissimo tempo inseriti nel contesto in cui sono, assumono un sapore del tutto particolare. forse questo aspetto che unisce la storia alla sua trasformazione edilizia che mi coinvolge e gui-

da i progetti nellassoluto rispetto dellambiente e nel recupero dellantico. Qual il territorio in cui opera? Essenzialmente quello della provincia, ma un'attenzione particolare nella mia attivit dedicata alla Versilia dove il mercato immobiliare, seppur risentendo della crisi, ha subito di meno i contraccolpi del settore. un altro modo di progettare, ma anche in questa zona dove sono

molti i nuovi progetti, il recupero rappresenta unattrazione professionale. C un progetto cui particolarmente legato? Lo sono per motivi diversi a tutti i progetti che ho fatto realizzare ma, non me ne voglia nessuno, quello a cui sono particolarmente legato della mia casa. Un ex fienile completamente ristrutturato nella campagna della primissima periferia di Lucca, realizzato recuperando tutta la pietra esistente, conosciuta come pietra di Guamo, utilizzando come materiali appunto la pietra, il legno, il ferro e il vetro. Geom. LUCA CIMA Via Nottolini, 42 - trav. II San Concordio - Lucca tel. 0583 491822

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Foto Barbara Laschi

LUCA CIMA

Alla ristrutturazione un posto donore nei progetti del geometra

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Foto Federico Scoppa

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ANZIANI FrAGILI o DI SUCCESSo?


embra che tutto sia indispensabile da farsi... ieri!, esordisce con questa provocazione sintattica, il professor Monzani, che tradisce il sentimento discorde per un tempo percepito e consumato con fretta incalzante. Fabio Monzani, membro del Comitato scientifico della recente manifestazione Lucca Anziani dedicata al mondo della terza et, coordinatore della Scuola di Specializzazione in Geriatria dellUniversit di Pisa e direttore U.O. Geriatria Universitaria dellAzienda Ospedaliera - Universitaria Pisana. Ennesima eccellenza toscana in campo clinico, nativo di Livorno, si presenta come un professionista ben disposto al dialogo ed al confronto riguardo ad una tematica, quella dellanzianit, che sfugge ormai ad ogni boria di assolutizzazione, ma che deve essere contestualizzata e corrisposta a termini di riferimento che siano scientificamente certi pur essendo sottoposti ad una spiccata variabilit soggettiva. Incontriamo il professor Monzani sfidando proprio il tempo che accavalla un impegno allaltro, ricordando che anziano, dal latino antianus, deriva dal verbo antea, che significa prima e che indica lappartenenza ad un tempo anteriore al presente, colui che porta con s, quindi, pi esperienza, risorsa imprenscindibile per nuova e crescente conoscenza. La parte pi matura dellesistenza, per la quale i geriatri si stanno impegnando affinch possa essere in un certo senso anche la migliore. Quando si diventa anziani? Una domanda legittima. Per convenzione il paziente ge-

di Debora Pioli

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riatrico lindividuo che ha superato la soglia dei sessantacinque anni, ma questo valore non si pu pi considerare un discrimine assoluto. Sono molteplici i fattori da prendere in considerazione per stabilire lo stato di anzianit. sia una definizione di carattere sociologico, antropologico che scientifico. Ad oggi, lItalia, vede una popolazione di cui il ventiventicinque per cento ha superato la soglia dei sessantacinque anni, e molti di questi sono protagonisti indiscussi ai diversi livelli di potere socio-politico e di gestione della produttivit nazionale. Secondo lultimo sondaggio Istat (2010) gli uomini vivono in media 79,1 anni e le donne 84,3. Nella nostra regione la speranza di vita (cos si chiama, n.d.r.) risulta leggermente superiore alla media nazionale: 79,9 anni per gli uomini e 84,7 per le donne. Ci supera al primo posto la regione Marche. Negli ultimi trentanni la percentuale degli ultrasettantenni aumentata del 50% e quella degli ultraottantenni del 150%. Un quadro simile, prodotto da una migliore qualit di vita, a partire dalle coordinate socioeconomiche e includendo il non trascurabile aspetto della sicurezza ambientale in senso globale, non pu non influenzare qualsiasi considerazione di merito sul

significato di essere anziani. La situazione demografica appena illustrata e la manifesta avanzata media anagrafica degli individui collocati nelle posizioni di potere, muove ad una considerazione diversa rispetto al concetto di anzianit? Innanzitutto quando si associa al concetto di anziano il valore negativo e deteriore di individuo che senza pi dare niente deve solo ricevere dalla societ, si sbaglia sempre: la crisi di valori del nostro tempo dovrebbe insegnarci a preservare e tutelare ogni forma di risorsa, soprattutto lesperienza del passato che lanzianit porta con s per definizione. Lobbiettivo principale della geriatria non quello di interferire con la naturale parabola dellesistenza, ma permettere un invecchiamento sereno, cosciente, sano. proprio la salute - e non il dato numerico - a fare concretamente da discri-

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Attivit ScientificA
I principali campi di interesse scientifico del professor Monzani sono la fisiopatologia delle malattie endocrine; le alterazioni metaboliche, cardiovascolari e neuromuscolari nelle disfunzioni endocrine; la diagnosi ed il trattamento dei noduli tiroidei; lo studio di nuovi markers di neoplasia nei tumori tiroidei di origine follicolare. Ha collaborato e scritto per le pi importanti riviste scientifiche specialistiche internzionali. membro Editorial Board di: European Journal of Internal Medicine (the official Journal of the European Federation of Internal Medicine); Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism (the official clinical Journal of the American Endocrine Society); The Open Autoimmunity Journal; Recent Patents on Endocrine, Metabolic & Immune Drug Discovery. Membro del Board Scientifico del Centro di Area Vasta Nord Ovest per la Farmacovigilanza. Membro del Board Scientifico della Scuola di Dottorato in Fisiopatologia Medica e Farmacologica Universit di Pisa e Tecnologie Biomediche in Medicina Clinica Universit La Sapienza, Roma. vice presidente del Consiglio di Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia dell'Universit di Pisa. Coordinatore di numerosi progetti di ricerca (inclusi progetti di interesse nazionale cofinanziati dal MIUR), ha partecipato allorganizzazione di congressi (nazionali ed internazionali), simposi e corsi di aggiornamento. socio ordinario della Societ Italiana di Endocrinologia, dell Associazione Italiana Malattie della Tiroide, e della European Thyroid Association e dell'American Endocrine Society. Loperosit scientifica si caratterizza per oltre cento articoli editi su riviste nazionali ed internazionali e per oltre mille abstracts e atti di presentazioni a congressi nazionali ed internazionali.

a categorie sociali pi basse, con problemi di malnutrizione e trascuratezza. Lorganizzazione del tessuto sociale e una buona cultura familiare, possono contribuire ad arginare o, viceversa, fanno scaturire lo stato di fragilit? Entrambe le considerazioni sono giuste. Se un anziano non pi autonomo, se presenta disabilit pi o meno gravi, registra uno stato endemico di fragilit, a cui spesso si aggiunge una condotta di vita volta allabbandono che incide sensibilmente sullanzianit. In contraddizione con il diffuso problema dellobesit delle societ avanzate, gli anziani, soprattutto se rimasti soli, peggiorano le loro condizioni generali a seguito di una alimentazione incongrua. Gravi carenze di vitamina D (soprattutto nelle donne in postme-

sono essere causa di importanti invalidit o addirittura decessi. Il supporto terapeutico e affettivo anche di una buona organizzazione sociale pu sostituirsi, in questo caso, allassenza di una famiglia; la mancanza di caregiver, infatti, va ad aggravare lo stato di fragilit globale del soggetto anziano. Come si pu garantire al soggetto fragile il miglior invecchiamento possibile? In seno ad una sanit pubblica italiana che, va detto, sicuramente migliorabile e perfettibile, ma ha anche grandi pregi, perch il libero accesso per tutti a qualit elevate di cure non soltanto segno di civilt, la disciplina geriatrica si impegna a coordinare loperativit clinica e terapeutica delle competenze mediche in funzione dellinvecchiamento della popo-

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mine. Troviamo il soggetto geriatrico ultrasettantenne, con ruolo sociale pi o meno elevato, lavorativamente attivo, senza patologie gravi, motivato, con interessi vari: il cosiddetto anziano di successo, dove i fattori socioeconomici e culturali corroborano una condizione di fatto non limitativa. Laddove, invece, l'essere anziano appare marcato, connotato da pluripatologie croniche che debilitano lefficienza fisica, mentale (cognitiva) e sensoriale, si intravede il paziente geriatrico - per definizione il cosiddetto anziano fragile - ascrivibile spesso

nopausa), di vitamine del gruppo B e di Ferro, conducono progressivamente a condizioni patologiche croniche e che accentuano la fragilit. Losteoporosi, ad esempio, causata proprio dalla carenza della vitamina D, oltre ad essere patologia ossea significativa di suo espone il soggetto al rischio di cadute e, conseguentemente, di fratture, che in un anziano pos-

lazione. I pazienti anziani necessitano di un sistema integrato, dove il fulcro rappresentato dai medici di medicina generale. Un controllo costante, competente e accurato sulla cronicit impedisce alla patologia di evolvere, di riacutizzarsi, innescando un effetto domino con altre patologie latenti nei soggetti fragili. Dove concentrare, dunque, le

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professioni risorse e gli sforzi pragmatici? In una accurata e moderna formazione degli operatori sanitari (non solo medici) e nella sensibilizzazione della societ composta dai singoli cittadini e dalle istituzioni preposte alla tutela dei medesimi. Entro il limite del possibile, e questo il problema serio, bisogna sfatare il retro pensiero che, ad esempio, un ottantenne malato di cancro possa anche non ricevere tutte le necessarie cure di un trentenne altrettanto malato. Bisogna esplorare e garantire fino in fondo le possibilit di conservazione della vita e della salute. Il soggetto, anziano o meno, deve anche essere messo in condizione di aver accesso alle adeguate informazioni rispetto ad una corretta nutrizione ed alla opportunit di idonea supplementazione vitaminica, soprattutto - labbiano gi detto - della vitamina D, presente soprattutto nei derivati animali che, talvolta, appaiono difficilmente compatibili con diete a basso contenuto di colesterolo. Secondo questottica il geriatra non soltanto un medico ma anche un supervisore, un coordinatore... La disciplina geriatrica, sviluppatasi negli anni '40 in Inghilterra, mette al centro una visione multidisciplinare, e fa di questa la sua dimensione fondativa. Un buon geriatria non si pu sostituire ovviamente al ruolo capillare del medico di medicina generale, ma deve sapergli fornire gli strumenti per la corretta valutazione, e una corretta valutazione migliora lorganizzazione generale, perch produce un minor numero di degenze superflue ed affrettate che possono distrarre da altre invece di effettiva necessit. In questa direzione encomiabile la Scuola Geriatrica fiorentina con il recente progetto Codice Argento, volto a migliorare sia la regolamentazione dellaccesso al Pronto Soccorso - ruolo cardine e delicatissimo - anche se non sempre adeguato ad accogliere pazienti anziani, che la qualit dell'assistenza nei reparti per acuti. Il paziente affetto da deficit cognitivo pu sviluppare delirio - disturbo senile che si verifica spesso in relazione ai cambiamenti ambientali - quando si trova nei locali del Pronto Soccorso, dove le pareti sono costituite da poco pi che un separ, strutture territoriali e le competenze dei medici generici. A questo si aggiunge, importante, il ruolo e la fiducia nella formazione didattica dei nuovi geriatri, presso la Scuola di Specializzazione dellUniversit. Che tipo di bilancio emerge da una esperienza come quella di Lucca Anziani? Di luci ed ombre. Positiva la collaborazione dellUniversit con le realt lucchesi non universitarie, che ha promosso ed ideato un Convegno di sicuro interesse, di scambio ed interazione sul mondo dellanzianit, riscuotendo numerosi adesioni e inventandosi anche momenti ludici extra scientifici di interessante creativit. Meno positiva - ecco le ombre a cui alludevo - la scarsa partecipazione dei medici locali. Infine, cosa sente di consigliare allindividuo che sta per intraprendere il tratto di strada pi maturo, che auguriamo gli sia il pi sereno possibile, per conservare ed alimentare la qualit della propria vita? Lha appena detto: un approccio sereno, sereno e consapevole, centrato su di s e sulla voglia di trasmettere agli altri. Un corretto stile di vita, con unalimentazione sana e costante attivit fisica. Lavorare, certo, ma senza eccessi competitivi e non interrompere la ricerca di continui stimoli intellettuali. In un sistema di vita salutare la sessualit non pu essere assente. La sessualit termina solo con lesistenza; non c nessun motivo affinch debba mancare in un ultrasettantenne. E quindi buona sessualit, anche questa serena. Sar diversa e meno fisica rispetto alla sessualit di un trentenne, ma non meno importante.

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le luci spersonalizzanti, le attese legate a codici che non includono le alterazioni patologiche tipiche dellanzianit tra le priorit. Questo ovviamente non favorisce la risoluzione dell'evento acuto che anzi peggiora... Ci segnala progetti in corso di sua pertinenza in relazione a questo aspetto? Oltre alla ricerca e alla pratica clinica, questo aspetto mi trova attento a sviluppare proficue interazioni tra le RSA dell'area pisana e il Pronto Soccorso sia di Pontedera che della AOUP, per distribuire e organizzare meglio gli accessi ai ricoveri ospedalieri. Limpegno, per far crescere la disciplina geriatrica nella realt pisana, imponente e conta sulla fattiva collaborazione con tutte le

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CentrottICA LUCCA La prevenzione del glaucoma


mo tempo OCT, Campi Visivi e Retinografie. Con un innovativo sistema di Telemedicina, i dati raccolti vengono inviati a Medici Oculisti che valutano i risultati e stabilendo la diagnosi suggeriscono una visita medica approfondita e personalizzata per ogni paziente. Oltre al glaucoma presso Centrottica possibile effettuare controlli oculari per retinopatia, cheratocomo, diabete, degenerazione maculare legata allet e altre patologie legate alla retina. Centrottica anche centro ipovedenti, con disponibilit di video ingranditori e occhiali ingrandenti. In uno degli ambulatori si effettua Visual Training per il recupero della miopia senza intervento chirurgico, prove che indicano se il paziente idoneo ai trattamenti e ai risultati che si potranno ottenere. Tutti i servizi di prevenzione sono offerti in forma assolutamente gratuita.

entrottica un centro attrezzato per le esigenze legate ai difetti della vista, con esperienza maturata in trenta anni di attivit nellambito della correzione e prevenzione della miopia, offre consulenza specializzata per i difetti visivi della terza e quarta et. Esperienza riconosciuta anche dalle centinaia di visite che sono state effettuate durante la manifestazione Luccanziani, dove Centrottica ha dato la possibilit ai visitatori presenti di effettuare esami gratuiti per la prevenzione del glaucoma nella prospettiva di contrastare

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nifesta prevalentemente in et adulta (dopo i 40 anni) ed la seconda causa di cecit dopo la cataratta. Grazie a modernissimi strumenti elettronici e computerizzati, come il topografo corneale che utilizza una tecnologia di ultima generazione, si effettuano direttamente le mappe corneali fondamentali per i controlli e lapplicazione di lenti. Sono presenti inoltre un Tomografo a coerenza ottica, un Campimetro, un Retinografo non midriatico, per effettuare in brevissi-

linsorgenza di questa malattia. Il glaucoma una patologia che colpisce il nervo ottico e che dovuta ad uneccessiva pressione allinterno dellocchio. Se la malattia non viene curata tempestivamente il nervo si danneggia progressivamente, fino alla completa cecit. Si ma-

La Centrottica dispone di due centri: Via di Tiglio, 161 Arancio - Lucca (orario continuato) per appuntamenti tel. 0583 955451 Via Umberto I, 131 Bagni di Lucca tel. 0583 805789 info@centrotticalucca.com

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olto positivo il riscontro del pubblico che ha affollato gli stands del Laboratorio LAMM e del Centro Medico Martini alla manifestazione Luccanziani, kermesse dedicata ai servizi per la terza e quarta et. Durante la tre giorni lucchese dedicata alla salute, le centinaia di persone intervenute hanno avuto modo di effettuare check up completi e gratuiti. stata offerta la possibilit di effettuare screening ecografici alla tiroide per individuare la presenza e tipologia di noduli e analisi per la prevenzione dellosteoporosi, attraverso lesame della vitamina D,

marcatore dello stato di conservazione delle ossa e la densitometria ossea, esame che permette di conoscere la densit delle ossa. Analisi fondamentali per la prevenzione e cura dellosteoporosi, una malattia a carattere progressivo che diminuisce la densit delle ossa agendo sulla loro componente minerale (calcio e fosforo), rendendole, cos, pi deboli ed esposte a fratture. Gli strumenti di prevenzione offerti da LAMM e Centro Medico Martini sono allavanguardia tra i sistemi diagnostici e queste aziende offrono un sistema completo di servizi per la cura e diagnosi.

assoluta professionalit, alta tecnologica, eccellenza dei servizi


Il Laboratorio LAMM organizzato come laboratorio di base con sezioni specialistiche per lesecuzione di indagini diagnostiche in chimica clinica, ematologia, microbiologia, citologia, analisi delle acque e tossicologia per la medicina sui luoghi di lavoro. Il Laboratorio LAMM offre un ambiente professionalmente e tecnologicamente avanzato, particolarmente attento a garantire il massimo rispetto della qualit e attendibilit dei risultati, senza dimenticare limportanza del rapporto umano con il paziente e le sue necessit. Il Laboratorio LAMM in grado di effettuare prelievi e di consegnare le risposte anche a domicilio. Nei casi urgenti i referti vengono consegnati nella stessa mattinata. Ogni settore dispone di apparecchiature ad alta automazione che assicurano qualit analitica, consegna del referto in tempi stretti, costi per test ridotti. Il Laboratorio si avvale di un moderno sistema gestionale computerizzato che consente lintegrazione dei dati analitici, clinici, amministrativi. Citologia Citologia vaginale con ricerca di HPV Diagnostica molecolare Breath test Test delle intolleranze alimentari MEDICINA DEL LAVORO Ad integrazione e supporto dellattivit prettamente di laboratorio LAMM in grado di fornire servizi sanitari indirizzati allaccertamento dellidoneit del soggetto alla mansione specifica (visite di preassunzione) la stesura e la tenuta dei protocolli sanitari che comprendono le visite mediche periodiche previste dalla legge e gli esami clinici e tossicologici pi opportuni per i rischi specifici, inclusi i test per l'accertamento dell'assunzione di alcool e droghe.

LAMM Centro Analisi

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Nei vari settori diagnostici vengono effettuate tutte le determinazioni pi importanti entrate nella pratica clinica routinaria. Specificatamente: Patologia clinica Coagulazione Sierologia Marcatori tumorali Ematologia Tossicologia Ormoni

MArtInI Centro Medico


La certezza della cura
saggio della 250H Vit D. Losteoporosi una malattia dello scheletro caratterizzata da una riduzione della massa e della resistenza ossea. Questo fatto aumenta la possibilit di fratture scheletriche. Il Centro Medico Martini ha per questo istituito unapposita sezione per la diagnosi e la terapia dellOsteoporosi e delle Malattie del Metabolismo Fosfo-Calcico. Il coordinatore il dottor Massimo Lenziardi. La prevenzione uno dei cardini operativi della sezione e si attua informando il pazinete dellimportanza di: un corretto stile di vita di unattivit fisica costante La diagnosi precoce si attua mediante lo screening con lOsteosonometria del calcagno ed il dosaggio di vitamina D. La diagnosi dellOsteoporosi viene effettuata con la Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC), tecnica densitometrica a raggi X a doppia energia (DEXA) validata a livello internazionale. Dopo una visita endocrinologica, fisiatrica o ortopedica viene valutato il metabolismo fosfo-calcico con esami di biochimica clinica ed ormonali. Prevenzione, diagnosi e terapia dellosteoporosi Prestazioni eseguite per lOsteoporosi dal Centro Medico Martini: Densitometria Ossea (MOCDEXA): della Colonna anteroposteriore (e laterale se occorre), del femore bilaterale, del polso bilaterale, Total body per densit ossea, Total body per massa grassa e massa magra, della densit periprotesica, Morfometria vertebrale DEXA. Osteosonometria al calcagno Radiologia: Rx segmenti ossei. Morfometria vertebrale radiologica. Ecografia: delle paratiroidi, osteoarticolare, muscolare, tendinea e delle parti molli. Fisioterapia: percorsi riabilitativi singoli ed in gruppo. PST (terapia a segnali pulsanti), campi elettromagnetici, tecarterapia. Visite Specialistiche: Endocrinologia, Fisiatria, Ortopedia e Ginecologia. Laboratorio analisi: endocrinologia generale, metabolismo fosfo-calcico e biochimica clinica. Analisi degli ormoni richiesti sullagoaspirato delle tumefazioni esaminate. Screening osteoporosi: mediante osteosonometria ed il doSuccessivamente viene iniziato il trattamento farmacologico pi opportuno e la fisioterapia del caso. I due grandi obiettivi che si propone questa terapia combinata sono: lincremento della massea ossea e della sua resistenza la prevenzione delle cadute La fisioterapia prevede esercizi generali e distrettuali. Si tratta di esercizio di carico, di mobilit e di rinforzo. Inoltre si attuano esercizi di equilibrio e coordinazione, di stretching e aerobici. Infine di controllo posturale, perineale e respiratorio. Lattivit terapeutica pu svolgersi: in gruppi di 8 persone, due volte la settimana, come attivit singola quando la valutazione medica lo ritenga indispensabile, come attivit integrata fra sedute di gruppo e singole per le problematiche specifiche dei pazienti. Il Centro Medico Martini aperto tutti i giorni dal luned al venerd orario continuato 8.00-20.00

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I LUoGHI DELLA PSICHE


La Floriterapia del Dr. Bach La malattia non crudelt, n punizione, ma uno strumento di cui l anima si serve per indicarci i nostri errori e ricondurci verso la verit e la luce (Dr. E. Bach). Ogni sintomo un messaggio che afferma la nostra globalit fisica, psichica e spirituale. Le 38 essenze vengono preparate utilizzando i fiori raccolti allo stato naturale,nelle zone precise indicate dal Dr.Bach e agiscono sugli stati d'animo negativi, tra cui l'insicurezza, la gelosia, la timidezza, il senso di colpa, aiutando la persona impegnata in un percorso di conoscenza di s, a comprendere e ricomporre i propri contrasti interiori, riconnettendosi alle qualit dell'anima. Si pu dire, semplificando molto, che l'azione delle essenze stimola la qualit positiva di segno opposto, cos il Mimulus suscita la qualit del coraggio per superare le paure concrete, l'Impatient richiama i frettolosi alla riflessione, Aspen rafforza le persone troppo sensibili, ogni essenza agisce su una gamma D.ssa Nutini Ines Psicologa e Psicoterapeuta precisa di stati d'aMembro della Societ Italiana di Floriterapia nimo, modificando PERSEA le risposte emozionali inadeguate. studi di psicoterapia e consulenza psicologica via Romana, 228 - 55100 Arancio - Lucca tel. 0583 396053/490440 - www.studipersea.it te libera da teorie preesistenti, aiutando la persona a cogliere e collegare i significati che attribuisce ai propri pensieri, ai sogni e agli avvenimenti che le accadono, rispettando i suoi tempi sostenendola nei momenti di maggiore difficolt. LAnalista junghiana J.S. Bolen, paragona lanalisi allarte del giardinaggio: ci che impedisce la crescita dellindividuo, come delle piante, va tolto - come le erbacce e i sassi - qualunque sia la loro provenienza. Poi bisogna dare acqua - sentimento e capacit empatica - alla situazione, per ammorbidire le difese, cos che i sentimenti degli altri possano penetrare e nutrire, come lacqua che fluisce attraverso le radici della pianta. In analisi questa crescita avviene nel profondo dellinconscio, poi si manifesta anche in superficie. La natura del seme determiner il prodotto finale, un bravo giardiniere aiuta ogni pianta ad esprimersi per ci che : frutto, verdura, fiore, sequoia, quercia o anche cactus.

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e persone si rivolgono alla psicoterapia quando qualcosa non funziona nella loro vita, pu trattarsi, per esempio, della sofferenza per un lutto, per la fine di una relazione importante, oppure del disorientamento legato ai cambiamenti delladolescenza, della menopausa, dellanzianit o a disturbi provocati da traumi, fobie, attacchi di panico e altro. A volte il sintomo, cio il disagio prevalente nasconde disturbi pi complessi e profondi che richiedono percorsi terapeutici prolungati nel tempo. La relazione terapeutica un luogo speciale dove tutto pu essere detto con fiducia, e dove i contenuti disturbanti vengono riconosciuti e rielaborati cessando di ostacolare la maturazione dellindividuo e la sua vita. Il focus del processo terapeutico sempre lascolto e lincontro umano profondo con la persona che si rivolge alla terapia per sentirsi accolta con rispetto e competenza per risolvere problemi che laffliggono. quindi importante ascoltare con la mente completamen-

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itinerari d'autore

itinerari dautore

Il teschio tempestato di diamanti a Palazzo Vecchio


di Laura Lencioni

For THE LoVE oF GoD


Protagonista indiscutibile del panorama artistico inglese negli anni novanta con esposizioni a White Cube per Londra, Gago-

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sian Gallery per New York e Bischofberger per Zurigo, passando per il Turner Prize, il pi prestigioso riconoscimento per gli artisti britannici, vinto nel 1995. La sua leggenda comincia con una telefonata in Australia, 1991, dove stato pescato un gigantesco esemplare di squalo

na stanza completamente buia il suggestivo allestimento per i tre minuti concessi per visitare For the Love of God, il teschio umano in platino tempestato di diamanti (8.601 per lesattezza) di Damien Hirst. Prodotta e organizzata da Arthemisia Group in collaborazione con Hirst Holdings e White Cube, lesposizione a cura di Francesco Bonami. Eccezionale occasione per Firenze. Il Comune ha temporaneamente aperto lo studiolo di Francesco I e inserito lopera nela sala del Duca di Cosimo. Prima di Palazzo Vecchio lopera di Hirst stata esposta alla galleria White Cube di Londra nel 2007 e al Rijks Museum di Amsterdam nel 2008. Paura, amore, morte malattia, decadimento fisico pratica medica e lillusione farmaceutica sono punti dindagine dellopera dellartista. Lurgenza di questo artista e la sua analisi del decadimento non sembrano voler suscitare sentimenti sinistri ma pi che altro dolore, dolore per questa condizione e insieme voglia di vivere. Il teschio originale su cui stato modellato quello in platino proviene da un negozio di tassidermia di Londra, Get Stuffed, acquistato nel 2005 apparteneva probabilmente a un giovane maschio adulto, sui trentacinque anni e risale al periodo compreso tra il 1720 e il 1810. Il teschio lultima effigie del volto vivo. Questo ci che la rende una tale iconica e triste immagine del tempo che passa (For the Love of God: The making of the Diamond Skull - Hardback- Damien Hirst).

Da bambino la mia passione per larte nata dalle copertine dei dischi dipingevo le copertine sui giubbotti dei compagni di scuola. adoravo i Beatles. Peter Blake e Sgt. Peppers. andy Warhol e i Velvet Underground
(Damien Hirst intervistato da rankin, il fotografo di Dazed & Confused in Visioni di Suoni. Le arti visive incontrano il Pop. Luca Beatrice. 2010)

bianco (Visioni di Suoni. Le arti visive incontrano il Pop. Luca Beatrice. 2010). Arrivato tramite Charles Saatchi a Londra, decongelato e messo in formaldeide, diventa The Phisycal Impossibility Of Death In The Mind Of Someone Living, lo squalo da 15 milioni di dollari, forse lopera pi rappresentativa degli anni novanta. Importante per la formazione dellartista il periodo passato al Goldsmith College, dove il docente e artista Michael Craig Martin, recentemente presente in Toscana per un seminario al Centro Arti Visive Pietrasanta, diventa suo mentore e figura di riferimento per gli Young British Artists oltre che uno dei promotori della mostra Freeze (1988), punto di svolta per i futuri YBA. Hirst progetta anche lartwork per lalbum di ripresa dellamico Joe Strummer, il leader dei Clash. direttore artistico del video musicale Country House del gruppo inglese dei Blur, e di See The Light dei The Hours, per i quali ha realizzato anche alcune copertine.

Damien Hirst - For the Love of God. Palazzo Vecchio, Firenze. Fino all'1.V.2011
Alla pagina precedente, in questa pagina e a destra: Damien Hirst. For the Love of God, 2007. Platino, diamanti e denti umani, 6 3/4 x 5 x 7 1/2 in. Foto Prudence Cuming Associates. Damien Hirst. Tutti i diritti riservati, DACS 2010. Alla pagina seguente: Ritratto di Damien Hirst con For the Love of God, 2007. Platino, diamanti e denti umani, 6 3/4 x 5 x 7 1/2 in. Foto Prudence Cuming Associates. Damien Hirst. Tutti i diritti riservati, DACS 2010.

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itinerari dautore

Intervista a Francesco Bonami, curatore di Damien Hirst - For the Love of God
Libert o dna dellartista? DNA. In che modo lartista mantiene autenticit e purezza despressione relazionandosi con le interferenze della vita? Non le mantiene perch la vita non ne autentica ne pura e Damien Hirst lo dimostra con il suo lavoro che e fatto di continue interferenze. Laura del mito accompagna For the Love of God e il suo creatore. Che cosa c nel cuore di questopera che risveglia uninesauribile curiosit nello spettatore? Il fatto che un opera che pu essere completamente autonoma e libera dal suo autore. un mito prima creato in laboratorio. La fragilit umana oggetto di studio e soggetto forte quando si parla di arte. In Damien Hirst quanto presente questa componente? Tutta la sua opera econtemporaneamente una negazione e un accettazione della nostra fragilit e dellillusione che tutto possa essere eterno. Lurgenza di parlare al mondo attraverso larte carattere del vero artista. Il travalicare le componenti e le discipline ne un altro necessario o eventuale? Il vero artista non ha la necessit di travalicare nulla caso mai ha la necessit di rimanere in sincronia sia con la sua natura interiore che con la natura del mondo che lo circonda. Quanto in Damien Hirst importante il periodo passato al Goldsmith College di Londra? Fondamentale. Tutto parte da li quando Hirst organizz una mostra con gli amici studenti che lanci il fenomeno dei YBA i giovani artisti britannici. Quali sono le necessit e le condizioni perch in lui avvenga il processo creativo? Bisogna chiederlo a lui ma credo che non saprebbe rispondere. Lopera alla sua terza esposizione al grande pubblico. Come nato il progetto su Firenze? Conosco Hirst da venti anni e gli ho chiesto se gli interessava mostrare il teschio a Firenze. Lui mi ha risposto che lo interessava ma dubitava che avremmo potuto trovare i fondi necessari per farlo. Grazie ad Arthemisia, la societ che ha finanziato il progetto, sono riuscito a meravigliarlo, cosa non semplice. Il Comune ci ha messo a disposizione lo studiolo di Francesco I. Tuttavia credo che sia abbastanza un miracolo il fatto di essere riusciti in questa operazione. Lei ha uneccezionale esperienza curatoriale che si accompagna alla carriera di scrittore. Come sono stati i passi iniziali del suo percorso professionale? Casuali. Nel 2010, tra i molti appuntamenti, la newyorkese Whitney Biennal 2010 e For the Love of God a Palazzo Vecchio a Firenze. Nel 2011? Una grande mostra di Rudolf Stingel alla galleria Gagosian a New York e la mostra UnEspressione Geografica a Torino alla Fondazione Sandretto per celebrare 150 anni di Unit dItalia, 20 artisti tutti strettamente non italiani che hanno viaggiato nelle 20 regioni dItalia.

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JEAN DUBUFFET E LITALIA


me monografie importanti scritte da questi, passando per il ciclo dellHourloupe e della serie dei Phnomnes (Palazzo Grassi, 1964), e dello spettacolo Coucou Bazar, grande iniziativa che coinvolse architetti, scenografi, musicisti ballerini artisti e maestranze, promosso dalla Fiat a Torino nel 1978. E ancora la mostra del 1981 dedicata ai Teatri della Memoria, per arrivare poi allultimo omaggio del Padiglione Francese alla Biennale di Venezia nel 1984 con la presentazione dei Mires. Allanteprima per la stampa sono presenti anche Lorenza Trucchi ed Ezio Gribaudo, che parlano della loro conoscenza del Dubuffet artista e uomo. Tra i pi sensibili interpreti del suo tempo, Dubuffet , per la citt di Lucca, una presenza eccezionale che gli spazi del museo ci restituiscono concreta nelle sua complessit di contenuto. Non troviamo tuttavia in Dubuffet il gusto dello scandalo per lo scandalo, n alcuna manifestazione esibizionistica, del resto egli opera nella situazione dellimmediato dopoguerra (che molto contribuisce a formare) gi fuori dal clima variamente impegnato e interventista delle avanguardie storiche, e dove, semmai, la provocazione assume motivazioni private esistenziali. (L. Trucchi, Dubuffet, Giunti, Art Dossier n. 173, Firenze 2001 - in catalogo mostra). La mostra rester aperta fino al 15 maggio 2011. (L.L.)

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Non mi ci volle molto per capire che in quellaccademia non veniva dato alcun insegnamento. [] Dopo qualche mese cominciai a vedere le cose in modo diverso. Visitai delle mostre della pittura davanguardia e fui influenzato dagli scritti dei modernisti. Crebbe in me la convinzione che la creazione artistica dovesse essere saldamente legata alla realt comune della vita quotidiana...
(J.Dubuffet, Biogaphie au pas de course, in Prospectus et tous crits suivants, Gallimard Paris 1995 - in catalogo mostra)

in da Mirobolus, Macadam & Cie, Hautes Ptes, la mostra alla Galerie Ren Drouin di Parigi, Jean Dubuffet si presenta nella sua irriverente, geniale personalit. Per una pittura sospesa a un delirio durevole su di un orizzonte quotidiano - scriveva Giovanni Falzoni - popolato di profili e simboli e immagini quotidiani e trasferiti nel territorio dellarte non spogliati, anzi frequentati intensivamente dalla loro accezione terrestre, dagli affetti quotidiani propri, carichi e sostanziali di accezioni individuali e categoriali tali da renderli cippo bifronte ai domini limitrofi di unattitudine ritrattistica e di una in senso inverso spersonalizzante, volta a tipizzazione [ ] (Giordano Falzoni, Jean Dubuffet, in Il Mondo Europeo, III, 54, 1 novembre 1947 - in catalogo mostra). Jean Dubuffet e lItalia, la mostra allestita al museo Lu.C.C.A. a Lucca, a cura di Stefano Cecchetto e Maurizio Vanni, realizzata in collaborazione con la Fondazione Dubuffet, affronta il percorso italiano dellartista. Linquietudine artistica di Dubuffet spinge verso un rinnovamento continuo, cos come ci raccontano Lorenza Trucchi e Ezio Gribaudo, che insieme a Renato Barilli sono tra i massimi conoscitori dellopera e poetica dellartista. La mostra composta da 80 opere, in parte inedite, e affronta un percorso per emblemi del Dubuffet in Italia. Dalle prime mostre a Milano

presso il Naviglio prima con Carlo e successivamente con Renato Cardazzo ai primi articoli di Renato Barilli, Lorenza Trucchi, Giuseppe Raimondi, dalle pri-

Jean Dubuffet by SIAE 2011 In alto: Barbe de majest, 1959 ( Archives Fondation Dubuffet, Paris) Da sinistra: Le Bariole mariole, 1964 ( Archives Fondation Dubuffet, Paris) Site loiseau, 1974 ( Archives Fondation Dubuffet, Paris) Les fiancs, 1955 ( Fulvio Rosso, Calice Ligure)

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neL CoMPLeSSo DI SAn FrAnCeSCo LA SEDE DEL CAMPUS

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inizio della costruzione del complesso di San Francesco risale al 1230 con la costruzione di una chiesa, ove sorge lattuale, dedicata alla Maddalena, chiesa che venne ampliata nella parte tergale e rialzata alla fine del tredicesimo secolo nel periodo dei Guinigi, che finanziarono la costruzione delle tre cappelle absidali. Rilevante la cappella in laterizio intitolata a S. Lucia (che riceve accesso dai loggiati e dal Giardino degli Osservanti) fatta costruire da Francesco Bartolomeo Guinigi nel 1354 che serv come cappella di

famiglia. Alla fine del 1600 il convento era stato via via ampliato fino a comprendere tre dormitori con un numero di circa cento stanze, una foresteria di dieci stanze riservata ai Superiori dellOrdine, una infermeria, il refettorio, la cucina, larchivio e la libreria. Oggi, quindi, grazie alloperazione di recupero della Fondazione Cassa di Risparmio, torner ad essere un luogo di cultura, abitato e vissuto per lo studio e di conseguenza per ledificazione - intellettuale e morale - di chi lo frequenter come centro di alta formazione della citt.

ome anticipato nel numero scorso, stato perfezionato lacquisto, da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, del Complesso Conventuale di San Francesco, di propriet del Comune di Lucca. Il Complesso, acquistato per 4,7 milioni di euro, destinato a diventare sede del Campus universitario di IMT Alti Studi Lucca, grazie ad un progetto di restauro e di adeguamento funzionale che richieder un investimento di circa 11,5 milioni di euro, interamente a carico della Fondazione.

Il progetto di restauro e il recupero funzionale Il progetto prevede tutte le opere e le dotazioni impiantistiche necessarie per il restauro e ladeguamento funzionale del Complesso Conventuale di San Francesco al fine di destinarlo a nuova sede del Campus universitario dellIstituto Alti Studi IMT con spazi residenziali, a completamento dellintervento gi realizzato nella porzione del complesso denominata la Stecca, spazi per la didattica, spazi di rappresentanza, per lamministrazione oltre a spazi tecnici e di servizio.

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itinerari dautore Per quanto riguarda la chiesa di San Francesco non previsto alcun adeguamento funzionale n cambio di destinazione duso; gli interventi, esclusivamente di restauro e risanamento conservativo si attueranno in due fasi: nella prima, si provveder al consolidamento strutturale complessivo, con particolare riferimento alla copertura ed al fianco sud, successivamente si proceder al restauro e alla ricollocazione di tutte le opere darte e arredi. Negli ambienti annessi allabside della chiesa si S. Francesco, in corrispondenza dellaccesso al Giardino degli Osservanti, sar allestito un piccolo museo archeologico dove saranno esposti gli esiti della campagna di scavo. Gli spazi del Campus IMT Il progetto prevede una macronizzazione planimetrica: la residenza, con camere e appartamenti a completamento degli spazi gi realizzati nella Stecca, sar realizzata nei corpi di fabbri-

CONSISTENzA DEL PROGETTO Ventuno camere per un totale di quarantadue posti letto; dieci appartamenti per un totale di venti posti; quarantasei uffici per un totale di cinquantaquattro posti. La presidenza sar composta da una sala riunioni, tre uffici, due segreterie, una portineria. Si conter la presenza di cinque aule per un totale di sessantotto posti, due laboratori di trenta posti, il refettorio di quarantotto posti. Negli Spazi seminariali sono comprese la Sagrestia di sedici posti, San Franceschetto cento otto, e la Cappella Guinigi (aula magna) centosettantotto.
ca in adiacenza al grande giardino a nord del complesso, mentre gli spazi per la didattica saranno organizzati attorno al primo e secondo chiostro e nel cortile. Lamministrazione e la guardiania saranno situati presso lingresso su piazza S.Francesco. Una seconda organizzazione per livelli prevede la sistemazione a piano terra di tutti gli spazi collettivi (aula magna, sale conferenze-seminari, laboratori e aule), al piano primo degli uffici e di parte della residenza, e infine al piano secondo solo residenza.

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50x50 PITTorI e CAnTAnTI AL Tower PLAzA HoTeL

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opo sette mesi di viaggio, alla sua ottava tappa, la mostra 50 pittori toscani per 50 cantanti toscani arriva a Pisa, allinterno degli eleganti spazi del Tower Plaza Hotel di via Caduti del Lavoro. Inaugurata lo scorso 31 gennaio, questoriginale esposizione dedicata ai cantanti di musica leggera toscani di origine o per adozione. I curatori Fabrizio Borghini, Filippo Lotti e Nicola Nuti hanno invitato alcuni tra i pi importanti pittori toscani che hanno presentato la loro personale interpretazione delle ispirazioni musicali e narrative con una loro opera. Interessante vedere come si susseguano il ritratto di un cantante, ispirazioni fisiche e organiche, traduzioni o interpretazioni delle storie cantate. Un corpus di opere estremamente variegato, avendo ogni pittore personale poetica e unico stile. Ne nasce un quadro atipico ma interessante; sicuramente la volont di omaggiare la musica e le positive presenze musicali e

Luca Alinari, Giselda Benevento, Riccardo Benvenuti, Marcello Bertini, Antonio Biancalani, Tiziano Bonanni, Alain Bonnefoit, Marco Borgianni, Daniela Caciagli, Fabio Calvetti, Massimo Cantini, Mauro Capitani, Claudio Cargiolli, Stefania Catastini, Roberto Ciabani, Antonio Ciccone, Elio De Luca, Fabio De Poli, Raffaele De Rosa, Marco Dolfi, Gianni Dorigo, Alessandro Facchini, Walter Falconi, Danilo Fusi, Corrado Gai, Paolo Gennaioli, Giuliano Ghelli, Luca Giannelli, Monica Giarr, Fabrizio Gori, Fabio Inverni, Amedeo Lanci, Laura Leonardi, Massimo Lomi, Mario Madiai, Salvatore Magazzini, Lorenzo Malfatti, Carlo Maltese, Giovanni Maranghi, Lea Monetti, Giancarlo Montuschi, Viola Mura, Sergio Nardoni, Francesco Nesi, Armando Orfeo, Nico Paladini, Gabriele Palandri (Erno), Gioni David Parra, Massimo Podest, Antonio Possenti, Rudy Pulcinelli, Alessandro Reggioli, Elisabetta Rogai, Francesco Sammicheli, Marcello Scarselli, Marcello Scuffi, Lelia Secci, Eugenio Taccini, Giampaolo Talani, Leopoldo Terreni, Paola Vallini, Gerardo Zei.

Pittori:

artistiche del territorio muovono questesposizione allestita negli ampi locali del Tower Plaza. Lintenzione anche lavorare sulla linea delle sinergie tra musica e arte. Connessioni sempre presenti e sancite negli anni da esempi importanti, dalle avanguardie artistiche prima con un approccio sperimentale che arriva a toccare esempi di eccezionale valore e senso di rivoluzione come nella figura di John Cage negli anni cinquanta al nuovo approccio di collaborazione sancito negli anni sessanta. Il risultato al Tower Plaza Hotel una sorta di mosaico canoro. Lesposizione che arriva a Pisa dedicata alla giovane cantante pisana Petra Magoni che, iniziata la carriera nella citt toscana ha proseguito il suo percorso

professionale con successo nellambiente dello spettacolo, in particolare in Francia la sua carriera musicale ha un notevole seguito. La Magoni stata lospite donore della manifestazione. Il Sindaco di Pisa Marco

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info: tel. 050 7846444 info@abitaliatowerplaza.com

Cantanti:

Francesco De Gregori, Enrico Caruso, Andrea Bocelli, Carlo Buti, Riccardo Azzurri, Giovanna, Mario Venuti, Zucchero, Federico Fiumani, Bobo Rondelli, Stefano Sani, Pupo, Mario Castelnuovo, Jessica Brando, Katyna Ranieri, Marco Masini, Povia, Bandabard, Homo Sapiens, Paolo Vallesi, Piero Pel, Alessandro Canino, Riccardo Del Turco, Aleandro Baldi, Renato Zero, Karima, Jovanotti, Riccardo Marasco, Odoardo Spadaro, Franco Simone, Sergio Cammariere, Caterina Bueno, Simona Bencini & Dirotta su Cuba, Nada, Silvia Querci, Francesco Guccini, Paolo Nutini, Marco Cresti, Gianna Nannini, Mauro Lusini, Donatella Milani, Irene Fornaciari, Riccardo Fogli, Dolcenera, Negrita, Don Backy, Simone Cristicchi, Sting, Toto Cutugno, Narciso Parigi, Litfiba, Irene Grandi, Raf, Baustelle, Gian Pieretti, Gino Latilla, Stefano Palatresi, Gino Paoli, I Califfi, Petra Magoni.

Filippeschi le ha consegnato la simbolica torre pendente dargento, riconoscimento dellAmministrazione comunale pisana. La mostra, realizzata in collaborazione con FuoriLuogo - servizi per larte e con lassociazione culturale La Ruga, stata allestita dai designer Franco Giorgi, Lisa Bova e Francesca Fluvi e dallarchitetto Paola Paolicchi dello studio Architettare (Marco Sereni architetto) di Pisa. Prossima tappa il West Florence Hotel sabato 2 aprile alle 19.30 alla presenza del sindaco Adriano Chini di Campi Bisenzio ,con inaugurazione mostra e cena insieme a Narciso Parigi. (L.L.)

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MIrTA VIGNATTI e le onIrICHe PreSenze


foto di Fabio Guidi

iardini sognanti il titolo della mostra allestita questo febbraio nel Palazzo della Fondazione Banca del Monte di Lucca. Lo spazio in piazza San Martino a Lucca rinnova il suo attivo interesse verso larte con una personale dellartista Mirta Vignatti, argentina di nascita e lucchese di adozione, che espone un percorso artistico orientato verso una visione onirica. Nelle opere di vario formato esposte sono componenti cardine composizione e colore. Lesposizione accolta positivamente dal pubblico, intervenuto in gran numero per la serata inaugurale.

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La Fondazione Banca del Monte di Lucca prosegue nel suo progetto di sostegno delle espressioni artistiche contemporanee con la bella esposizione di Mirta Vignatti, argentina di nascita e lucchese di adozione. La pittrice presenta una preziosa serie di opere che, come finestre aperte su giardini interiori, ci proiettano in un mondo di visioni oniriche, dove la dimensione del vissuto domestico condivide lo spazio con una natura fertile e rigogliosa di colori e sensazioni. Certe tele sembrano vere e proprie pagine di diario, a cui sono state affidate memorie e riflessioni che rivisitano in chiave poetica il quotidiano. altre sono come capitoli di un libro di favole apparentemente spensierate eppur piene, come la vita, di pericoli e di agguati; con un finale aperto, libero ciascuno di unire la propria fantasia a quella dellartista e di immaginare quella lieta conclusione che in fondo in fondo sempre ci si aspetta.
Presidente Fondazione BML

Avv. Alberto Del Carlo

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sperimentazioni che si concentrano sul colore e sulla sostanza sensoriale e allusiva dellacqua. Le opere sono un proseguo fisico dellartista che, attraverso la sperimentazione pittorica e in particolare la tecnica dellacquerello esplora le possibilit espressive che si allontanano dal discorso figurativo. Le sue esposizioni pi

aola Pasqualetti o meglio Gavia (cos lartista firma le sue opere dal 1996), affronta un percorso professionale e artistico complesso: dopo gli studi in campo sociale e psicologico ha vissuto e lavorato nel settore pubblico a Roma, Lucca, Viareggio per poi rientrare nel 2003 a Pisa nei luoghi della propria infanzia e dedicarsi interamente alla pittura. Inizia a dipingere alla fine degli anni sessanta come autodidatta impegnandosi inizialmente in una pittura grafica e cerebrale quasi scevra dal colore. Inizia dai primi anni settanta ad esporre in collettive in Italia e allestero, ottenendo numerosi premi e riconoscimenti. Dopo anni di pittura impegnata, sviluppa un percorso che lascia le componenti figurative immediatamente riconoscibili e si realizza soprattutto nel colore. Dellultimo periodo interessanti le

Le sFUMAtUre neI CoLorI DI GAVIA LArtIstA In MostrA A PIsA

i Mari di Gavia
15 Febbraio-30 Aprile 2011 Hotel Repubblica Marinara, Pisa.

In mostra nelle sale del prestigioso Hotel Repubblica Marinara di Pisa il ciclo di dipinti dell'artista GAVIA sul tema a lei caro del mare. Suggestioni delicate e potenti, una sinfonia di colori e forme dal significato antico. La mostra proseguir fino al 30 aprile con un calendario di eventi che uniranno gli aspetti artistici e culturali ai piaceri della musica e dell'alta cucina, grazie alla preziosa regia di Silvia Torri.

recenti (Incanti 2002, Una terra senza volo 2004, Vertigine 2005, Lattesa 2007, Aqvae 2009, I Mari 2011) sono lespressione di una maturit artistica che si esprime nella perdita del vincolo della forma e dello stesso colore, che diventano medium per un riscontro fisico e materico delle sensazioni di Gavia. Gli acquerelli sono rarefatti, sfuggenti, corsi dacqua bagnati di colore. Negli oli predomina ancora puro e saturo il colore; la curva stretta della pennellata scolpisce figure che rimangono sospese, per la ricerca di un non finito che specchio di movimento e, per estensione, di vita. proprio il gusto per lincompiuto, assieme a unatmosfera di delicata malinconia, a regalare ad ogni opera di questartista un distratto senso di abbandono che spinge losservatore a indugiare nellosservazione.

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NUoVI ProGETTI DI ArTE E CULTUrA


di Laura Lencioni, foto di Federico Scoppa

AssoCIAZIone sAn CrIstoForo

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scia dove nacque in quegli anni il museo Arte e spiritualit. Abbiamo ampliato questo concetto: agiremo a ventaglio, non contempleremo soltanto le arti visive ma tutto quello che di rilevanza culturale. Al Vescovo questidea piaciuta moltissimo. Abbiamo individuato lo spazio di San Cristoforo come sede elettiva per portare avanti questi progetti. In un periodo di aridit culturale e spirituale mostrare un contro altare di qualit per una crescita non solo materiale ma anche spirituale una grande opportunit per i giovani e per le generazioni future. Altro aspetto per cui il Vescovo ha preso a cuore la questione. Ciardella. Da una serie di fortunate combinazioni: lincontro con Nardini e Stefania e poi con

on Piero Ciardella, Arturo Nardini e Bruto Dario Pomodoro sono i soci fondatori della neonata associazione culturale San Cristoforo, arte filosofia, scienza, spiritualit attualmente con sede in via San Nicolao 81 a Lucca. Presidente dellAssociazione stato nominato Arturo Nardini, vicepresidente don Piero Ciardella e consigliere con delega alla cultura Bruto Dario Pomodoro. Affianca i soci costituenti Stefania Trolli, ideatrice di progetti culturali che coinvolgono il territorio internazionale. Living Tuscany partecipa al progetto con le puntuali anticipazioni e resoconti degli eventi che troveranno ampio spazio nei prossimi numeri del mensile. Abbiamo trovato spunto dallincontro dei soci per comprendere meglio il progetto con una intervista-colloquio che riportiamo. Come nata lidea? Pomodoro. Da un progetto ideato da Stefania Trolli, in seguito alla visita alla Chiesa di San Cristoforo a Lucca, lincontro con

Don Piero Ciardella e la successiva proposta alla Diocesi. in cui Arturo Nardini e Stefania Trolli hanno collaborato lestate scorsa chiedendo, dopo aver conosciuto Don Piero, la disposizione del prestigioso spazio espositivo della chiesa di San Cristoforo in via Fillungo per ospitare una mia mostra personale di scultura. La chiesa questanno avrebbe dovuto cessare le attivit espositive per una scelta della Curia. Lesposizione ha avuto un grandissimo successo di pubblico e per questo motivo insieme a Don Piero ci siamo impegnati a proporre al Vescovo un utilizzo dello spazio a livelli prestigiosi per la citt di Lucca, che in questo momento vive un felicissimo momento di afflusso turistico. Lintenzione creare una sede dove arte, convegni, musica, filosofia si possano incontrare con un tema di fondo che la spiritualit nelle varie forme culturali. Non un idea nuova, nasce gi a partire dagli anni Sessanta in alcune realt specifiche del nostro territorio italiano come Bre-

GUArentI in MostrA ad iniziativa dellassociazione San Cristoforo, in collaborazione con la dottoressa Stefania Trolli, inaugurer il 9 aprile, negli spazi della Chiesa di San Cristoforo, in via Fillungo a Lucca la personale di Carlo Guarenti che si concluder il 31 maggio.
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Stefania e Pomodoro e la Curia di Lucca, con lArcivescovo in prima persona che ha immediatamente colto in questa proposta lopportunit di valorizzare la magnifica chiesa di San Cristoforo, ambiente che per la sua posizione centralissima un naturale luogo dincontro. Come stato accennato, a seguito di un restauro la Diocesi stava valutando lutilizzo di questo ambiente e proprio in questo momento stata avanzata la proposta. Altro aspetto importante e motivo per cui il Vescovo ha immediatamente colto questoccasione che la Diocesi crede nel valore della cultura, come ha dimostrato negli anni attraverso gli organismi di Curia e il Centro Diocesano per la Cultura, che dirigo dal 1996. Questopportunit, attraverso la nostra collaborazione e quella di numerosi enti, ci ha permesso di dialogare con una cultura molto alta. Tutto questo ha fatto si che limpegno della Curia fosse presente fin dalla costituzione di questassociazione e che prosegua nellorganizzazione delle prossime manifestazioni culturali. Anche allinterno della Chiesa non tutti sono ugualmente pronti a investire nella cultura, credo che questa fiducia della Curia e del Vescovo sia importante. Si scelto di utilizzarla per il dialogo che la cultura in tutte le sue forme ha con la spiritualit, intesa in senso ampio e non solo confessionale. Tutto questo ha un regista. Come agisce Arturo Nardini nel suo ruolo allinterno dellassociazione?

Nardini. Ognuno ha una sua delega specifica. Io seguo la logistica, allinterno dellorganizzazione cerco luoghi e contatti. Tutti possono sentirsi interessati a partecipare. Sto contattando persone entusiaste di questa iniziativa, enti pubblici come privati nelle forme non politicizzate. Abbiamo un riscontro straordinario. Era un mio obiettivo che ho presentato quando abbiamo parlato con Don Piero e con lArcivescovo. Ci sono persone che amano portare avanti questo ambizioso e straordinario progetto. Una scommessa che ha dato un successo straordinario lo scorso anno quando abbiamo realizzato con Pomodoro la sua mostra personale. Come nasce in una persona come lei un interesse cos forte verso larte e la cultura? Nardini. Devo ringraziare Stefania che ho conosciuto alcuni anni fa durante una mostra realizzata a Pietrasanta. Ne ho avuto loccasione perch in provincia ho una delega al turismo e seguo anche la cultura, per la mia passione e per il tempo che dedico a questo ruolo. In quel momento lei mi ha proposto lidea di portare una mostra di un grande artista (di cui non possiamo ancora anticipare il nome) in Toscana. Mi sono appassionato allidea e avvicinato ulteriormente a questo mondo. Prossimi progetti? Pomodoro. La chiesa di San Cristoforo ospiter questa primavera la mostra di Carlo Guarenti e questo il primo goal portato a segno. Lattivit espositiva andr poi concertata con i soci fondatori e con me nella qualit di direttore artistico. Daremo annualmente una scaletta ricca di contenuti. San Cristoforo, come ho immediatamente segnalato allarcivescovo, ha

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itinerari dautore tare pi in alto possibile. Gli spazi, che in futuro potranno anche occuparsi di un arte giovane, debbano prima acquistare allinterno della realt locale in cui vivono una credibilit di contenuti. Sono sempre stato promotore del giovane artista, anche perch oggi non ha spazi dove potersi esprimere, ma va da s che un domani, anche in collaborazione con la Curia, lassociazione potr trovare spazi alternativi. San Cristoforo deve diventare una sorta di faro allinterno della citt e avere un progetto culturale ben preciso di alta rilevanza. Spiritualit parte del nome dellassociazione. In che senso? Ciardella. Il mio auspicio che possa incontrare il favore di molte persone; la mia preoccupazione e desiderio maggiore che attraverso lincontro con larte e la bellezza, le persone che interverranno possano veramente fare un esperienza spirituale. Daltra parte la teologia cristiana e prima ancora quella neoplatonica consideravano la bellezza una via di ascesi, una catarsi, di elevazione dellanima verso il Principio, verso Dio. Ci credo fermamente, mi auguro parteciperanno in molti, non solo per incrementare il turismo ma perch attraverso la bellezza possano sperimentare una maggiore sensibilit dello spirito. Lesperienza dellartista e delluomo di cultura pu far comprendere meglio lapproccio al lavoro e la poetica connessa? Ciardella. Nei limiti del possibile vogliamo promuovere lincontro con lautore. Le mostre pensate dallassociazione hanno coinvolto gli artisti che, venuti a Lucca, hanno visto lambiente e su que-

Arturo Nardini la fortuna, contrariamente alla maggioranza delle chiese, di essere uno spazio ieratico, cio assolutamente pulito senza sovrastrutture di alcun tipo preesistenti, di fregio o ornamenti che rischierebbero di cannibalizzare la mostra presente. il luogo ideale per ospitare esposizioni di scultura, che se non hanno uno spazio museale adeguato rischiano di fallire. Partiremo con mostre importanti di scultura e di pittura. La filosofia un veicolo di comunicazione, parla anche di estetica, della spiritualit dellarte quindi sar molto importante creare convegni in tal senso, presentare libri di valenza artistica; istituire, come gi fatto durante la mia mostra, serie di concerti. Esistono giovani realt che stanno svolgendo un ottimo lavoro allinterno del territorio lucchese. Tutto questo quello che ci auguriamo di portare avanti. Nardini. Sottolineo il fatto che il progetto deve avere carattere aperto. Aperto significa con possibilit di accesso. Anche per i costi di locazione ed allestimenti? Pomodoro. Credo che almeno inizialmente sia necessario pun-

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Bruto Pomodoro sto hanno deciso quali opere esporre. Questo lega lautore al territorio, ogni esposizione sar pensata per la citt. Pomodoro. Lucca il centro di aggregazione naturale di tutta una serie di realt che si spingono fino alla provincia di Massa Carrara, che attrae numerosi artisti. vero che Pietrasanta il luogo elettivo dove questi artisti si incontrano e si aggregano, ma sta di fatto che Lucca ha una struttura di tipo cittadino. Credo fermamente anche per la personale esperienza vissuta, che se allartista viene data la possibilit di soggiornare allinterno della citt in cui opera, si possono creare sinergie tra artista e territorio e artista e persone che vivono

Don Piero Ciardella

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LArte dal ConCePt alla sCenA
alla conoscenza di Arturo nardini, sono nate alcune delle idee che stefania trolli, esperta promotrice di eventi culturali, ha sviluppato per avvicinare alla citt di Lucca artisti di caratura internazionale. Stefania sviluppa il concept di progetti culturali partendo da unaccurata ricerca degli artisti che tenga fede ad una linea di sinergie tra larte ed i binomi con lambiente, la musica, lo sport, la gastronomia, la charity, la natura ed il turismo, intrecciando le varie professionalit con culture che sono sempre diverse. Tra i progetti che lideatrice tiene nel cassetto, per la valorizzazione del territorio, la dottoressa Trolli propone eventi itineranti allinterno di percorsi cittadini conducendo larte verso il visitatore anzich costringerla nellambito dei tradizionali locali di una mostra. Una joint venture con enti, istituzioni e associazioni rappresenta un aspetto rilevante dellattivit della promotrice per favorire gli scambi culturali. LAssociazione San Cristoforo riuscita a collaborare con i progetti di Stefania Trolli che ha gi annunciato la mostra di Guarenti e anticipato il prossimo progetto espositivo di uno dei Stefania Trolli protagonisti del panorama artistico internazionale.

il territorio. La mostra fine a se stessa pu essere una fonte di elevazione spirituale, ma larte fatta dalluomo e se il confronto con luomo-artista viene a mancare larte un po avulsa dal contesto filosofico che lartista ha sul suo fare arte. Sar uno degli scopi dellassociazione riuscire a far capire quali siano i meccanismi spirituali che portano a creare lopera.

Abbiamo un asso nella manica che la chiesa di San Cristoforo. Quando gli artisti, anche importanti, vengono e vedono quella location alzano le mani in segno di resa. Un altro aspetto da segnalare, anche per rispetto al pubblico una scelta ben precisa: un certo di arte scandalistica non sar ospitata allinterno della chiesa. Si tratta infatti di uno spazio sacro e come tale

sar rispettato. Parliamo francamente: larte presenta spesso dinamiche di mercato in quanto, al di l della sua funzione elevatrice un prodotto e come tale commercializzabile. Mi auguro che lAssociazione San Cristoforo non sia vincolata da tali configurazioni, ma entri invece dal portone principale, confermando lintenzione culturale.

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Picasso, Mir, Dal a Firenze


icasso, Mir, Dal. Giovani e arrabbiati: la nascita della modernit la mostra a Palazzo Strozzi a Firenze che presenta pi di sessanta opere della produzione giovanile dei tre artisti e oltre cento schizzi picassiani provenienti dai pi importanti musei spagnoli, dal Metropolitan Museum of Art e da collezioni private. Organizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi con il supporto della Soprintendenza per il Polo museale fiorentino, lesposizione intende immergere il visitatore nellatmosfera artistica di inizio Novecento. Una complessa rassegna a cura di Eugenio Carmona e di Christoph Vitali, strutturata come un film composto da flashback che rinviano a incontri e incroci tematici e formali tra i tre artisti spagnoli. Lo ha fatto lei?, domand a Picasso un ufficiale nazista di fronte a Guernica. No, sembra che abbia risposto Picasso, lavete fatto voi (Arte dal 1900, Hal Foster, Rosalind Krauss, Yve-Alain Bois, Benjamin H.D.Buchloh. 2010). Picasso non ha mai nascosto la disapprovazione per la situazione socio-politica a lui contemporanea. Nel 1901, con l'amico anarchico Francisco de Ass Soler fond a Madrid la rivista Arte Joven (Arte Giovane) con vignette di Picasso che rappresentavano la condizione dei poveri, con la quale solidarizzava. Anche Mir coinvolse nellarte la situazione sociale sviluppando unavversione per larte borghese, soprattutto se usata per promuovere unidentit culturale tra i ricchi. Di Joan Mir interessante linterpretazione che ne da Bataille su Documenta nel 1930, affiancando lartista alla tematica dellinfor-

me. La rabbia di Mir contro la pittura in quegli anni divent un antipittura come la definiva lo stesso artista. Piccole costruzioni di oggetti presi in prestito dai cestini dellimmondizia. Sempre di rabbia e insofferenza si parla. Dal fu espulso nel 1926 dalla scuola di San Fernando delle arti fini per aver insultato i suoi

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Sopra: Joan Mir - Composizione [Composition] 1926. Thyssen-Bornemisza Collections, 1975.38. Sotto: Pablo Picasso - I due saltimbanchi (Arlecchino e la sua compagna) [Les Deux saltimbanques (Arlequin et sa compagne)] settembre-ottobre 1901. Mosca, The State Pushkin Museum of Fine Arts.

professori con la dichiarazione che nessuno alla facolt era abbastanza competente da esaminarlo. Lo stesso Dal conquister anche Hitchcock che nel 1945 gli commissioner una sequenza onirica per il film Io ti salver e Walt Disney per cui nel 1946 lar-

tista realizzer il capolavoro di animazione Destino. Cresciuti in Catalogna, Picasso, Mir e Dal raggiunsero la fama in Francia, dove i primi due scelsero di vivere e costruire la propria carriera, mentre Dal decise di rimanere in Spagna. Tracce di modernit in lui come nellopera di Mir e del rivoluzionario Picasso. A fare da trait-dunion tra le varie opere il Cahier 7 (dal Museo della casa natale di Picasso a Malaga) esposto integralmente per la prima volta fuori dalla Spagna. Nellesposizione, secondo un lessico cinematografico, appariranno continui richiami visivi al Cahier, che contiene i primi schizzi per il rivoluzionario Demoiselles dAvignon, che hanno rappresentato sollecitazioni fortissime per Dal e Mir e segnato linizio del linguaggio dellarte moderna. Organizzata in 5 sezioni che coprono a ritroso un arco di trentanni, la rassegna inizia con una serie di opere che rimandano alla presunta visita di Dal a Picasso a Parigi nel 1926, per attraversare la nascita della modernit con le risposte di Dal a Mir. Evidenzia poi lincrocio avvenuto fra Mir e Picasso (1917) e termina ancor prima dellarrivo del giovanissimo Picasso a Parigi nel 1900, allinizio del nuovo secolo. Il percorso si chiude con opere dei tre artisti che, ricollegandosi alla straordinaria rivoluzione di Picasso di inizio secolo, mostrano il persistere dellinflusso di Cahier 7: il capolavoro cubista di Picasso Donna che piange del 1937, la Composizione geometrica di Mir del 1933 e lArlecchino di Dal, risalente al 1926. Firenze, Palazzo Strozzi. 12 marzo - 17 luglio 2011.

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Arte in pillole
MASSA (MS)_4405N 1008E ZIDO, dal titolo del progetto realizzato dallartista tedesca durante il periodo di residency svolto tra Carrara e Pietrasanta la scorsa estate, sviluppato allinterno di una cava di marmo bianco; le immense gradinate della cava, piane ed incise, hanno funzionato come una tela, perfetta per la realizzazione di un dipinto tridimensionale. Il titolo della mostra si riferisce alla latitudine e longitudine della cava ed in secondo luogo a ZIDO,* un effetto cinematografico che genera un senso di spaesamento e perdita delle proporzioni, sensazione che lartista Nadja Frank, 4405'N 1008'E ZIDO XI Ed.1/5+2AP, 2010-2011 ha provato lavorando in cava. Nelle sue installazioni forme sinuose e una struttura a se stante, per un lavoro scultoreo che si impone come presenza fisica. Fino al 19.03.2011. info@marginiartecontemporanea.com PIETRASANTA (LU)_DISTANZE. Quattro artisti, quattro modi dintendere il concetto di distanza, tre installazioni. Il complesso di SantAgostino incontra Sarah Binotto, Federico Marconi, Luca Gaddini e Andrea Marini. Ovvero una fotografa, un architetto-performer, un video-artista, uno scultore: lontani tra di loro per esperienze e linguaggi, si misurano con una Luca Gaddini, Project Sindonext, 2010 (particolare video installazione) mostra a tema che li spinge a individuare la distanza delluomo dalla natura, dalla cultura, dalle tradizioni, da se stesso. Una meditazione polisensoriale sul concetto di distanza con implicazioni sociali, ideologiche, antropologiche, filosofiche, esistenziali. Levento espositivo, a cura di Fabiola Manfredi e Antonio Parpinelli, uniniziativa dellAssessorato alla Cultura in collaborazione con il CAV Pietrasanta. Fino al 13.03.2011. cultura@comune.pietrasanta.lu.it PORCARI (LU)_Etruschi, il fascino di una civilt uniniziativa culturale della Sarcofago etrusco Fondazione Giuseppe Lazzareschi di Porcari (LU) insieme alla Fondazione Antica Zecca di Lucca e in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Firenze. La mostra racconta il popolo etrusco, la prima grande civilt sorta in Italia, proprio in Toscana. Luoghi, riti, vita quotidiana, orientamenti culturali, religione e aldil, economia e produzione artistica, saranno raccontati attraverso una collezione di oggetti, manufatti e volumi. La Fondazione Antica Zecca di Lucca nella casermetta di S. Donato sulle mura urbane ospiter la sezione dedicata alle monete, mentre nella sede centrale della Cassa di Risparmio di Lucca, Pisa, Livorno a Lucca, esposti alcuni degli oggetti della collezione. La mostra sar corredata da supporti didattici esplicativi delle tematiche e degli oggetti esposti e da un video per rendere ancora pi fruibili i temi trattati. In programma eventi musicali e incontri serali a tema con esperti e studiosi della materia. Fino al 27.03.2011. info@fondazionelazzareschi.it FIRENZE E TOSCANA_OPEN STUDIOS 02. Febbraio- maggio 2011. Torna per il secondo anno la possibilit di scoprire luoghi dellarte contemporanea visitando gli studi di diciotto artisti che vivono e operano sul territorio toscano. Liniziativa, promossa dalla Regione Toscana, parte del pi ampio Progetto Regionale toscanaincontemporanea 2010, che vuole sensibilizzare il pubblico alla fruizione dellarte contemporanea del territorio. Coordina liniziativa il Centro di Cultura Contemporanea Strozzina - Fondazione Palazzo Strozzi, con un calendario di incontri da febbraio a maggio 2011; le visite sono accompagnate da un mediatore e pensate per essere momenti di dialogo. Con una selezione di artisti nati tra gli anni 50 e 80, Open Studios traccia una panoramica sulle ricerche artistiche attuali: pittura, scultura, fotografia, video, installazioni, performance, progetti site-specific, ricerche in ambito sonoro. A marzo in programma le Studio di Daniela De Lorenzo, 2010 (foto Valentina Maggetti) visite agli studi di Luciana Majoni (FIRENZE, 12/03), Raffaele di Vaia (PRATO, 25/03) e Andrea Lunardi (PISTOIA, 26/03). a.tempesti@palazzostrozzi.org FIRENZE_VIDEOLIBRARY Film dallarchivio dello Schermo dellArte Film Festival. In programma tredici film (Louise Bourgeois, Cindy Sherman, Kiki Smith, Maurizio Cattelan, Bill Viola e molti altri), in versione originale sottotitolati in italiano, che saranno proiettati nel corso di quasi tre ArtSafari, Maurizio Cattelan di Ben Lewis, mesi di programmazione Gran Bretagna, 2005, 26' nella Video Room di EX3. Tra le prossime proiezioni: Louise Bourgeois The Spider, the Mistress and the Tangerine, 99 (20.03.2011); Bill Viola The Eye of the Heart, 59, Olafur Eliasson - Space is Process, 52 (27.03); Cindy Sherman - 26 The Great Contemporary Art Bubble, 90 (01.04.2011); Art Safari - Maurizio Cattelan, 26 Our City Dreams, 85 (08.04.2011). info@schermodellarte.org.

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SERAVEZZA (LU)_Molti gli appuntamenti dellottava edizione di Seravezza Fotografia (29 gennaio - 4 aprile 2011) anche a marzo. Mostre, incontri di cultura fotografica, corsi di fotografia e workshop per una manifestazione di respiro nazionale, che coniuga i grandi nomi della fotografia internazionale con il mondo amatoriale, organizzata da Fondazione Terre Medicee, Assessorato alla Cultura del Comune di Serravezza (Lu), FIAF con la direzione artistica di Libero Musetti e i patrocini dellAmbasciata della Repubblica del Sud Africa, Regione Toscana, Provincia di Lucca e Federazione Italiana Associazioni Fotografiche. Questanno gli eventi si svolgeranno non solo nellArea Medicea di Serravezza ma anche a Firenze, Pietrasanta e Carrara. Prosegue la mostra del fotografo americano Roger Ballen. Tra le iniziative di marzo inaugurano Blu-Cianotipia di Maria Riva Christiansen alla fondazione Arkad sabato 5 marzo e Micromosso, un anno Micromosso alle Scuderie Granducali sabato 12 marzo. Roger Ballen, Cat catcher, 1998 info@terremedicee.it

itinerari dautore

GARIBALDI A PALERMO SBARCA A VIAREGGIO


di Serena Bianchini l noto dipinto a olio vi aspetta al Centro Matteucci per lArte Moderna. Nelle sale dellelegante palazzina liberty, la tela contestualizzata da lavori di Borrani, Buonamici, Bechi e dello stesso Fattori. Lopera dellartista livornese, intorno al quale si sviluppa tutta la mostra, sicuramente un emblema del fervore patriottico dei Macchiaioli; inoltre risale al 1860, quindi si pu conBorrani, Il 26 aprile 1859 in Firenze, 1861

Giovanni Fattori, Garibaldi a Palermo (1860)

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siderare una testimonianza in Blasetti si sono ispirati ad inquadiretta. Fattori partecip ai Moti drature di Fattori. Lartista, come di Toscana che era poco pi che A. Cecioni, Donna che legge il giornale (1863-1865) un ragazzo, ma il segno di questa esperienza gli rimase dentro, tanto che se ne fece portavoce

Il capolavoro di Fattori per celebrare lanniversario dellUnit dItalia

in numerose tele. Dal dipinto emerge una precisione storica esemplare, frutto di unattenta documentazione sul luogo della battaglia. Il capolavoro, esposto nel 2009 al Muse dOrsay di Parigi, stato spesso citato dai critici come esempio-chiave del rapporto cinema-pittura; registi come Visconti e

pochi, dipinse con aderenza alla realt e senza alcuna concessione al sentimentalismo romantico allora tanto di moda. Quando allarte si leva il verismo che resta? si chiedeva Fattori. E il verismo proprio il cardine di tutta la sua poetica. Opere darte come questa sono delle vere e proprie fotografie degli eventi bellici che hanno portato alla creazione della nostra Italia.

ArreDo DIMPero

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di Renata Frediani, foto di Lucio Ghilardi

itinerari dautore l desiderio di rinnovare la propria casa con un arredamento di tipo classico, elegante ma non opulento, mi stato espresso dai proprietari di un villino anni Sessanta; impresa non semplice, considerato che la casa, costruita con materiali tipici di quel periodo, e gli arredi avevano caratteristiche tendenti al rustico. Il salone, al quale si accede da un atrio, stato dipinto con colori pastello e decorato con spec-

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chiature di formato rettangolare, in modo da creare una continuit di sottofondo che collegasse mobili, oggetti e dipinti. Nel salone, di fronte alla porta di ingresso sistemato un camino, sormontato da una composizione di quattro gouaches, di forma ovale, di epoca neoclassica, raffiguranti le Ore, racchiuse entro ununica cornice in legno dipinto di nero (1). Sopra una mensola del camino,un orologio Impero affiancato da una coppia di vasi biansati in porcellana policroma con scene galanti (2). Di fronte al camino, fra due poltrone ottocentesche, stato sistemato un tavolino rotondo in legno di noce con colonna di sostegno ebanizzata. Il tavolo di manifattura lucchese di epoca e stile Impero (3). Ai lati della porta che introduce alla zona di servizio, stata sistemata una deliziosa scultura in terracotta che raffigura il volto di un fanciullo del XIX secolo (5). Il centro del salone dominato dal grande tavolo ovale, circondato da otto sedie di forma detta a medaglione. Sul tavolo posato un centrotavola in bronzo cesellato e dorato. La tenda di seta di colore dorato spezza la continuit dei colori delle pareti.

3 Una importante incisione raffigurante la battaglia dAusterlitz (6), una delle p i cassato di marmo nero, sostenuto da due colonne arricchite da capitelli cesellati e dorati (4). Il tavolo per la particolarit del legno e delle rifiniture in bronzo dorato ostenta la sua origine francese. Questo arredamento la dimostrazione di come arredi di provenienza diversa sia lucchese che francese, di materiale e di epoche diverse come la terracotta in questione, possono co-

4 stituire un complesso armonioso, e far rivivere unatmosfera ottocentesca anche in una casa di costruzione pi recente. La qualit e lautenticit degli oggetti costituiscono il requisito indispensabile perch il passato conviva armoniosamente con il presente.

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5 celebri fra quelle napoleoniche, racchiusa in una cornice dorata ad oro zecchino del XIX secolo decorata a motivo di palmette tipica del periodo Impero ancora con il vetro soffiato coevo. Dal salone si intravede il piccolo soggiorno dove ad un divano bianco, in un ricercato contrasto si affianca un tavolino ovale di epoca Impero in legno di piuma di mogano con piano in-

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Il rISorGIMenTo nel cinema italiano


Il sipario strappato

di Alfredo Rossi

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fratelli Taviani: la storia di un nobile rivoluzionario, interpretato da Marcello Mastroianni, che, tornato dopo pesanti peregrinazioni agli agi della casa paterna, tradisce, per disamore e tedio, i confratelli carbonari, salvo poi cadere ucciso a causa di un ritorno infantile di entusiasmo nellequivoco di un inatteso successo dellazione rivoltosa in cui, suo malgrado, era stato trascinato. Lunico film nel quale si assapora qualche scampolo di retorica nazional-popolare nordista, che riporta noi anziani ai sillabari

interpretazione che i registi italiani hanno dato del nostro risorgimento sempre stata pi legata a collegamenti ideologici tra i fatti storici e le diverse contingenze della politica che alla restituzione del comune sentire eroico, proprio del periodo. In particolare, lepopea della vittoria della monarchia sabauda nella seconda guerra dIndipendenza sempre stata marginalizzata e contrapposta al movimentismo carbonaro e garibaldino, pi utile, sia in tempo fascista che repubblicano, a stabilire legami tra nascita dellItalia unita e le successive fasi storiche, secondo lo schema Regno di Sardegna - monarchia imperialista/movimentismo - repubblica, anarchia, ma anche populismo. Il finale, infatti, della versione originale di 1860 di Alessandro Blasetti (1934) vedeva la sequenza in cui le falangi fasciste sfilano, al foro Mussolini, di

fonte ai reduci garibaldini. Oggi, per contro, Mario Martone, nel film Noi credevamo (2010) lega il movimentismo carbonaro, pre e post unitario, allepica anarchico sovversiva sessantottina ed addirittura settantottina. Vicino alle tesi di Martone, ma in modo pi sofisticato, alla Borges, Allonsanfan (1971), dei

delle elementari, alla storie del Corriere dei Piccoli, nonch alla commovente mostra di Torino del 1961, Piccolo Mondo antico di Mario Soldati (1941), nella sequenza in cui il protagonista, Franco

Maironi, pap della piccola Ombretta, si imbarca per il fronte intonando Addio, mia bella, ad-

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per una lettura critica della nostra storia. Il regista, vicino al PCI, sensibile alle fascinazioni della grande cultura mitteleuropea del novecento, testimonia il suo assoluto misconoscimento, misto, peraltro, a disprezzo elitario, lui di grande famiglia nobile milanese e di cultura internazionale, per i destini e la cultura provinciale dello stato unitario, di assetto strutturalmente borghese. In Senso, 1954, tratto dalla novella di Arrigo Boito, Visconti d la pi raffinata rappresentazione visiva dell ambientazione

dio. O anche, sul piano militare, lavventura del reggimento di bersaglieri capitanato da uno splendido Amedeo Nazzari, che sbaraglia, sulle montagne, una banda di briganti ne Il brigante di Tacca di Lupo di Pietro Germi (1952). Non solo, dunque, il cinema italiano non ha coltivato, neppur commercialmente, come ha fatto Hollywood con la guerra di Secessione, unepica, una mitopoetica della storia risorgimentale vista dalla parte dei vincitori piemontesi ma ha sempre posto in conflitto lavventura sabauda con quella garibaldina come se la prima, pur nei contrasti ideologici e strategici, non ne costituisse la premessa politico militare.

In questo senso il film pi equilibrato e didattico sul piano storico Viva lItalia di Roberto Rossellini (1960), noto regista agnostico e a-ideologico, forse un po democristiano. La pellicola fu commissionata per il centenario dellUnit e ebbe come sceneggiatori il drammaturgo cattolico Diego Fabbri e lintellettuale comunista Antonello Trombadori. Il film, peraltro bellissimo, dedicato a Garibaldi ma scrupoloso ed onesto nella ricostruzione delle contingenze politiche, anche internazionali, dellimpresa dei Mille e dei rapporti con Cavour e Mazzini. Luchino Visconti, infine, ha girato due film fondamentali

alto borghese settentrionale, ricca di riferimenti pittorici, Hayez per tutti, Siamo nel 1866, a Venezia, alla vigilia della rovinosa sconfitta di Custoza, ma le questioni patriottarde sono ai margine dellintrigo. La narrazione infatti riguarda lamor folle tra la nobile veneziana Livia Serpieri, interpretata da Alida Valli, ed il vizioso e corrotto militare austriaco Franz Malher, che porta lo stesso cognome del noto compositore decadente del 900, Gustav. Livia una disonorata, come Isolde nel Tristan di Wagner, che, in oblio alla causa patriottica, corre (e Luchino con lei) verso il richiamo vertiginoso del fascino autodistruttivo della cultura negativa della finis Austriae, incarnata, in modo in realt poco seduttivo, dal bel Franz, lattore Farley Granger. Cos come fondamentalmente sprezzante, dallalto di una supposta superiore visione del mondo del Principe di Salina (Burt Lancaster), la rappre-

sentazione che nel Gattopardo (1963), tratto dal romanzo di Tomasi di Lampedusa, il regista d della nuova classe politica piccolo borghese che si va affermando in Sicilia, ed in Italia, dopo lunit.

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itinerari dautore

I costumi della Fondazione Cerratelli fanno rivivere i secoli dellet di mezzo


di Serena Bianchini
orse non tutti sanno che a San Giuliano Terme (PI) esiste il pi vasto e prezioso repertorio al mondo di abiti di scena. In uno scrigno di 1800 mq custodito un patrimonio inestimabile di 25mila costumi, nati per il teatro di prosa, il cinema e soprattutto per la lirica italiana e mondiale. Questo tesoro, a cui si sommano anche 20mila pezzi tra locandine di film, foto di scena, manifesti e bozzetti,

UN TUFFo NEL MEDIoEVo


Il percorso tra i 52 costumi esposti si snoda in un allestimento realizzato con apparati scenici ad hoc, ricreati per l'occasione rigorosamente in Officina. Gli abiti sono delle vere e proprie opere d'arte, spesso protagoniste di film e spettacoli celebri a livello internazionale. Tra i costumi dell'opera verdiana Attila o quelli del premio Oscar Danilo Donati per Romeo e Giulietta di zeffirelli, trovano posto

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esemplari unici di abiti popolari o cortesi, vesti ecclesiastiche o belliche. Storia e alto artigianato generano un connubio straordinario, frutto di un intenso lavoro tra ricerca, catalogazione scientifica e creativit, a cui collabora anche l'Universit di Pisa.

parte integrante del Centro e proviene dall'eredit della celebre Casa d'Arte Cerratelli. Se non vi mai capitato di visitare la Fondazione questa un'ottima occasione per farlo e al contempo poter ammirare la mostra Costumi per un medioevo, visitabile fino al 30 aprile.

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business & management


Massimo Mario Augello

foto Federico Scoppa

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business & management

LUNIVErSIT DEL DoMANI CoMINCIA ADESSo


a poco pi di tre mesi alla guida dell'Ateneo pisano, il nuovo rettore, professor Massimo Mario Augello, ha gi impresso una svolta decisiva nella gestione di quella che a tutti gli effetti sia una grande famiglia che una grande azienda. In questa intervista abbiamo affrontato i temi caldi che interessano il mondo accademico e ci siamo fatti spiegare nel dettaglio il suo modo di concepire l'Universit, che traspare da queste righe nel solido plurale con cui parla di persone e progetti. "Rendere possibile ci che necessario" stato il leitmotiv della sua candidatura. Di cosa ha secondo lei maggiormente bisogno, adesso, lateneo pisano? Domanda molto difficile, perch l'ateneo pisano - come tutti gli atenei e tutto il sistema universitario nazionale - avrebbe bisogno di molte cose perch sta attraversando un periodo di crisi, ma io credo che queste crisi siano cicliche, periodiche. Posso rispondere appellandomi al senso di questo slogan che ho coniato e che racchiude il desiderio di non piangersi addosso, di reagire di fronte alle necessit. Mi sembrava in questo senso uno slogan efficace. Due sono gli aspetti da affrontare: il primo, interno, riavvicinare i docenti e il personale tecnico amministrativo a quella che dovrebbero di nuovo sentire come la loro universit, motivarli di nuovo, farli sentire importanti e partecipi, risvegliare il senso di appartenenza a questa istituzione. Ecco, la mia sensazione che forse ne-

MASSIMo MArIo AUGELLo


di Sara Giunchi, foto di Federico Scoppa
gli ultimi anni ci si concentrati principalmente sulla gestione dell'ordinaria amministrazione, mancata la progettualit, uno scenario, e le persone non si sentivano coinvolte. In questo mio inizio di mandato ho cercato soprattutto di capire i problemi di tutte le persone e le categorie coinvolte nell'universit, cercando di farli sentire di nuovo coinvolti. Il secondo aspetto invece riguarda la necessit di certezze, il senso, c' bisogno di capire in quale direzione si va. Una volta che abbiamo le certezze si pu affrontare tutto. Un esempio, su tutti: noi conosciamo lammontare del fondo di finanziamento ordinario - che si chiama bilancio preventivo, non a caso - con un anno di ritardo. Il 3 gennaio di

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questanno abbiamo conosciuto il budget dellanno scorso. Nessuna azienda potrebbe essere gestita in questo modo... Carlo Maria Cipolla, storico economico italiano, sosteneva che "tutto il processo economico quindi un problema di scelte. In ultima analisi le scelte si impongono perch le risorse sono limitate rispetto ai desideri". La gestione dell'ateneo non si discosta da questo assioma: qual il primo desiderio realizzabile con le risorse ad oggi disponibili? Da economista questo pensiero di Cipolla stato uno dei motivi conduttori della mia comunicazione: governare significa scegliere. Anzitutto bisogna rilanciare la ricerca: abbiamo invertito

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Io penso che pi che rapporti tesi o conflittuali i rapporti siano stati inesistenti. Negli ultimi anni non c' stata quella necessaria interlocuzione tra due istituzioni come la citt da un lato e l'universit dall'altro. Condividevamo questa riflessione pochi giorni fa con il sindaco, nell'auspicio di poter ripristinare prima possibile queste occasioni di dialogo e di confronto. Io sono alla guida dell'ateneo dal 1 novembre dell'anno scorso, e in questi primi tre mesi abbiamo gi indetto quattro o cinque riunioni alle quali io e il sindaco abbiamo partecipato in

la tendenza degli ultimi anni investendo nella ricerca; per ora abbiamo potuto farlo in piccola parte, senza cifre sensazionali, con le risorse attualmente disponibili, ma stato un segnale forte di ripresa, di nuova consapevolezza dell'importanza della ricerca e della volont di sostenerla. Abbiamo investito nei giovani, creato un fondo di sostegno alla ricerca dei giovani che vuol dare un segnale preciso: non solo si finanzia la ricerca, ma una quota parte dei fondi disponibili riservata specificatamente ai giovani. Abbiamo infine rifinanziato il sistema bibliotecario, fiore all'occhiello dell'ateneo pisano a livello nazionale per quantit e qualit dei servizi, stiamo ripristinando importanti servizi che erano stati tagliati, tra cui ad esempio l'apertura serale delle biblioteche. Con le risorse disponibili abbiamo fatto queste scelte. Il miglioramento della comunicazione interna ed esterna

uno dei punti cardine del suo programma, nell'ottica di una visione strategica di dinamismo e progettualit che mira a rilanciare l'immagine dell'ateneo con un ruolo attivo nei rapporti con il territorio e le istituzioni. Com' possibile, secondo lei, che universit e citt di Pisa giungano finalmente ad un comune terreno di confronto e azione?

prima persona, senza delegare, e questo credo sia il segnale migliore della volont di riprendere i rapporti. I fronti sono tanti - associazionismo, teatri, musei, attivit culturali - e ciascuno secondo la propria parte e il proprio ruolo chiamato ad intervenire. Il suo programma si pone in netta controtendenza rispetto agli orientamenti dirigistici della governance auspicata dal riordino della Gemini: tra i punti cardine degli impegni assunti figura infatti la collegialit e trasparenza dei processi decisionali. In che modo intende raggiungere questi obiettivi? Io sono contrario al dirigismo, sono favorevole ad una maggiore autonomia; gli atenei hanno bisogno di autogovernarsi e questa sempre e comunque una sfida, perch se ci si governa male si incorre inevitabilmente in una serie di problemi, ma credo che gli atenei debbano mantenere la propria autonomia. Adesso abbiamo un'opportunit: dobbiamo predisporre uno statuto all'interno del quale ritagliarci tutti gli spazi di autonomia che la legge consente, e questo per esaltare le nostre peculiarit ed evitare l'appiattimento. Collegialit e trasparenza si legano al concetto di comunicazione. Abbiamo investito molto in comunicazione interna ed esterna perch crediamo che sia importante fare bene le cose, ma sia altrettanto importante riuscire a comunicarle bene, in modo efficace. Per quanto concerne la comunicazione interna fonda-

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business & management mentale che l'ateneo conosca se stesso, ad esempio attraverso riunioni periodiche. Sembra banale, ma non lo . La percezione diffusa che lufficio sia un ostacolo, una barriera burocratica. Noi siamo qui a ribaltare questa percezione, spiegando e facendo conoscere i servizi e le modalit di accesso agli uffici e ai servizi. Relativamente alla comunicazione esterna importante riuscire a rappresentare nel modo giusto il punto di vista dell'universit: in pochi mesi Pisa ritornata ad essere al centro del dibattito sulla politica accademica nazionale, la grande stampa si rivolge a noi per capire la posizione dell'ateneo, che un interlocutore importante e riconosciuto. Labbiamo vista a fianco degli studenti, in piazza, durante le recenti proteste, insieme ai ricercatori e ai docenti, nel tentativo di "ridare dignit all'Universit". Un segno tangibile della svolta che lei intende imprimere alla gestione dellateneo: Pisa deve cambiare e lei si dichiara pronto. degno di nota il suo atteggiamento di estrema apertura e di vicinanza agli studenti, che non solo formale ma veramente di condivisione e partecipazione. Io lo sento come tale. Naturalmente il messaggio devessere chiaro: se qualcuno avesse pensato in passato che questo significasse un governo assembleare e demagogico si stava sbagliando; significa invece attenzione e ascolto, un rettorato aperto, non blindato. L'universit la casa anche degli studenti, e quando accaduto che hanno ritenuto di dover manifestare - anche in modo violento - la loro contrariet, noi li abbiamo ascoltati e accolti. chiaro, da parte nostra c' la necessit di governare, c' un organo politico che il senato accademico di ateneo che deve gestire queste situazioni, le decisioni sono collegiali. La vicinanza non si limita agli studenti ma riguarda anche il personale, perch l'ascolto esteso anche a categorie che solitamente non sono coinvolte nei processi decisionali. Noi abbiamo fatto un percorso di ascolto che ha coinvolto tutti, numerosissime audizioni cui hanno preso parte precari, studenti, personale tecnico amministrativo e ricercatori, abbiamo convenuto allinterno degli organi i percorsi da seguire per creare una commissione, i docenti hanno espresso le loro preferenze e il senato ha costituito questa commissione. Abbiamo ritenuto di dare un segnale significativo e concreto di apertura ammettendo nella commissione di Statuto - seppur come semplice uditore, senza diritto di voto - un precario della ricerca, che deve ancora essere individuato, perfezionando la selezione secondo quanto previsto, perch vogliamo essere comunque rispettosi delle prerogative della commissione. Quella di Pisa l'unica universit in Italia ad aver adottato questa scelta, senza demagogia alcuna possiamo vantare questo piccolo primato. Luniversit di Pisa anche una delle poche che ha effettuato un censimento del precariato, e gi lo scorso anno abbiamo varato una manovra di assunzione dei precari, grazie alla quale un'ottantina di tecnici amministrativi sono stati stabilizzati e abbiamo indetto un nuovo bando per 90 unit. Una manovra del genere negli ultimi 8 anni non era mai stata fatta da nessuno, su scala nazionale. Abbiamo semplicemente applicato un principio che predichiamo anche dalle cattedre, ovvero che nei momenti di crisi occorre avere il coraggio di investire, oculata-

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mente, ma quello che abbiamo fatto ed l'operazione che ci ha portato anche a chiudere il bilancio in attivo. L'universit, luogo privilegiato di cultura e scienza, si apre allimprenditorialit: in che modo gli atenei di Pisa, Firenze e Siena potranno dare vita ad un consorzio unico della ricerca? L'obiettivo quello di fare sistema con altri atenei, cercando forme di collaborazione con scuole di alta formazione, ridurre i duplicati dei dottorati, unire le debolezze e trasformarle in punti di forza, anche per accedere ai sistemi di finanziamento europei e internazionali. Vorremmo cercare di far rete con loro, ho proposto agli altri rettori di incontrarci per mettere insieme le nostre peculiarit, le nostre tradizioni, creando un sistema universitario regionale. Questo ci permetterebbe anche all'esterno di presentarci con un corpus unico di iscritti e docenti; saremmo pi forti a livello locale, regionale - nelle interlocuzioni con le istituzioni politiche regionali - e a livello nazionale, esaltando al massimo le eccellenze dell'offerta formativa. Spesso si imputa all'universit una certa inconsistenza dal punto di vista della reale applicabilit dei contenuti teorici che vi si apprendono, quasi mancasse lanello di congiunzione tra la vita accademica e la vita lavorativa, che in molti casi sembrano distanti ed estranee luna allaltra... Anche in questo caso stiamo cercando di invertire la rotta, facendo seguire agli step formativi dei contatti concreti con il mondo del lavoro. Prendiamo il dottorato, ad esempio: il dottorato sempre stato ed prevalentemente un titolo spendibile all'in-

terno dell'universit, ambito da coloro che intendono intraprendere la carriera universitaria. Noi vogliamo spezzare questa tendenza, questa impostazione: abbiamo recentemente varato liniziativa PhDPlus, un valore aggiunto al dottorato in cui abbiamo istituzionalizzato dei percorsi di avviamento all'imprenditorialit, in cui la parte teorica pu essere affiancata da lezioni facoltative integrative legate alle problematiche dell'imprenditorialit, nozioni su come si crea unazienda, uno spin off. Prevediamo premi ed incentivi per coloro che prenderanno parte a questo progetto. un piccolo segnale ma l'ateneo pisano il primo in Italia ad andare in questa direzione, a saldare formazione e lavoro, a realizzare l'auspicio formulato dalle direttive europee. Noi dobbiamo cogliere tutte le opportunit - Confcommercio, Associazione Industriali, Camera di Commercio - per stabilire rapporti diretti e pi stretti, per tutti importante poter usufruire di queste sinergie. Metodo, trasparenza, etica e condivisione: un circolo virtuoso da implementare subito. Lontano da qualsiasi facile retorica, quali scelte garantiranno il raggiungimento di questi obiettivi? Ho ribadito spesso il concetto di "codice etico", perch il buon governo si coniuga con l'eticit - molto pi di quanto noi stessi siamo disposti ad ammettere - se per eticit ovviamente intendiamo i valori di comunicazione, trasparenza e condivisione, quindi questo sar sicuramente un punto su cui insistere molto. Come valore etico io considero anche la capacit di valutazione, il merito. Abbiamo investito molto creando un osservatorio statistico, alle dirette dipendenze del retto-

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business & management re, denominato "Programmazione valutazione e statistica" per sottolineare il legame forte che ci dev'essere tra il momento della valutazione come riconoscimento di merito e la necessit di fondare questa valutazione su dati certi. Abbiamo coinvolto figure interne ed esterne all'universit molto rappresentative nel settore della valutazione, per non essere autoreferenziali, ma dobbiamo noi stessi sviluppare una cultura della valutazione, quindi dobbiamo incidere e intervenire in prima battuta senza attendere una circolare ministeriale. In che modo intende fare del bilancio di ateneo uno strumento di discussione e partecipazione della comunit accademica alle scelte strategiche? Anche il bilancio pu essere uno strumento di partecipazione? L'auspicio questo. Senza demagogia, si parlato tanto di "bilancio partecipato", ma pochi sapevano di cosa si trattasse veramente. Dovremmo passare al bilancio economico patrimoniale - ci siamo gi attivati per questo passaggio molto importante - e intendiamo implementare anche il bilancio sociale. un modo per comunicare alla citt in che direzione va l'universit, l'illustrazione delle linee programmatiche e delle conseguenze delle nostre scelte e delle nostre azioni. Su queste linee ci orientiamo con determinazione. Il momento della discussione del bilancio sar cos non un momento limitato, ma pi ampio, perch il futuro si giocher nella partecipazione. Spesso dico "governare la demagogia" perch nelle mie esperienze precedenti ho verificato le mie convinzioni. La collegialit implica sempre e comunque un'assunzione di responsabilit, la consapevolezza e la coscienza delle scelte che si fanno. Lo sport preferito nell'universit come nelle altre istituzioni invece quello di criticare senza assumersi responsabilit. l'assunzione di responsabilit che fa la differenza, che fa sentire partecipi e coinvolti. L'ateneo di Pisa una istituzione antica e prestigiosa, dove la difesa della tradizione di sposa alla perfezione con lo sviluppo dell'innovazione. L'ateneo stato il primo in Toscana e uno dei primi in Italia a lanciare il proprio "iTunes U" con podcast didattici. In cosa consiste questa applicazione e in che modo agevola l'accessibilit al mondo universitario? Pisa stata la prima universit ad essere interpellata per questo progetto e abbiamo aderito a questa iniziativa non appena possibile. "iTunes U" una sorta di biblioteca virtuale ricca di contenuti e accessibile a tutti, uno scenario futuro che apre ad una sempre maggiore offerta di formazione anche a distanza. Nel nostro piccolo alla Facolt di Economia avevamo gi qualcosa di simile, un piccolo portale dove venivano caricate le lezioni erano registrate e messe a disposizione degli studenti. iTunes U va oltre, si proietta verso lesterno in modo completo fornendo informazioni e contenuti, offrendo una finestra formativa esaustiva.

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Si cali per un attimo nei panni di una matricola, e ci riassuma in tre aggettivi l'universit che vorrebbe. Non lo faccio con tre aggettivi, ma con un ragionamento. Da studente, cosa mi aspetterei? Perch scegliere Pisa piuttosto che un'altra universit? Pisa esercita ancora una forte attrattiva per gli studenti non pisani. Mi sempre capitato di notare che spesso nelle pubblicit che le Universit fanno per catturare l'attenzione di potenziali iscritti si enfatizzavano aspetti che non avevano pertinenza con il core business dell'universit o lo avevano marginalmente, facendo leva su altro rispetto al contenuto. Ebbene i credo che sia opportuno ripartire da questo, ribaltare questo approccio, mettendo al centro la qualit dell'insegnamento. Recentemente sono stato interpellato circa l'annosa questione dei fuoricorso: fare didattica di qualit, essere severi, spesso allunga la durata del percorso di

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Augello con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

studi. Il Ministero da questo punto di vista ci penalizza, perch se i percorsi sono pi lenti ci d meno risorse. Ebbene, io continuo a ritenere che lo studente preferisca intraprendere il suo percorso universitario in alcune sedi piuttosto che altre, pur sapendo di impiegarci di pi, come a Pisa, dove i percorsi sono pi selettivi e la didattica tendenzialmente pi rigorosa. In seconda battuta sono sicuramente importantissimi i servizi. Sono fondamentali, poich il diritto allo studio comprende anche la pluralit di servizi offerti. Da preside di facolt - lo sono stato fino a pochi mesi fa - nel mio programma ho sempre puntato molto su una politica dei servizi a tutto tondo che ha portato la facolt di Economia di Pisa a guadagnarsi il primo scalino del podio tra le facolt di Economia nazionali per qualit e quantit dei servizi offerti. Abbiamo servizi esclusivi e in alcuni casi pressoch unici, e questo non perch siamo stati fortunati, ma perch ce li siamo creati, voluti, costruiti, li abbiamo pagati, li abbiamo cercati all'esterno: il bar, una libreria interna che fa sconti agli studenti, un centro stampa - per spezzare il monopolio vessatorio delle copisterie -, abbiamo un punto salute con attivit consultoriale con specialisti diversi, un dispositivo FS per lemissione di biglietteria ferroviaria, un bancomat. I servizi vanno a beneficio di tutti, non solo degli studenti ma anche dei docenti e del personale tecnico. Da preside dicevo sempre Non avete alibi, perch tutti erano messi in condizione di lavorare bene, avevano tutto ci di cui avevano bisogno. Perch non esportare questo modello all'ateneo in generale? Mi piaceva l'idea di un asilo interno alla Facolt... perch non farlo a livello

centrale? E perch non avere una foresteria? In terza battuta, se mi affacciassi in veste di studente all'universit vorrei trovare un'istituzione che mi accompagnasse per mano lungo tutto il mio percorso formativo, vorrei essere guidato nella scelta di un percorso, nelle prove di ingresso, vorrei avere un tutor e fare degli stages, essere seguito fino all'ingresso nel mondo del lavoro e anche dopo. Le community di ex laureati ad esempio sono un serbatoio prezioso di job placement, creano una rete importante di contatti e rappresentano un polmone cui poter attingere per trovare sbocchi professionali. Quella di Pisa non una piccola universit, un'universit storica e prestigiosa, grande, che affonda le sue radici nella storia ma non vecchia, si dimostra sempre giovane e all'avanguardia.

una cittadella del sapere che si posiziona tra le prime in Italia, e proprio per questo dobbiamo potenziare la didattica senza svendere il nostro prodotto. Pisa ha la fortunata coincidenza di avere scuole di alta formazione - IFN, Cnr, Sant'Anna - un grande ateneo pur in una piccola citt, ricco di peculiarit. Il DSU - l'azienda della Regione Toscana per il Diritto allo Studio Universitario - ha tagliato i finanziamenti delle eccellenze, e Pisa ha subto questi tagli proprio perch era gi all'avanguardia. L'universit ad esempio cofinanzia il Consorzio Pisano Trasporti, per consentire abbonamenti calmierati, passati in due anni da 5 mila a 16 mila unit: la nostra intenzione di continuare su questa strada e personalmente ne ho gi parlato con il sindaco. una delle tante sfide, ma si vive di sfide, no?

Il Rettore dell'Universit di Firenze, Alberto Tesi, il Rettore di Pisa, Augello e il Rettore dell'Universit di Siena, Angelo Riccaboni

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Manrico Ferrucci ci guida in un viaggio su due ruote

FonDAzIone PIAGGIo
di Franco De Rossi
gi nella Pontedera del futuro, qui c la sede di Pont-Tech e degli incubatori dimpresa per le nuove tecnologie. Arriviamo al Polo SantAnna Valdera, esattamente di fronte al Center for Micro-BioRobotics, e vediamo allinterno di un cortile la sagoma di una carrozza ferroviaria tutta in acciaio e lala di un aereo. Siamo arrivati. La Fondazione e il Museo Piaggio sono ospitati nel capannone ex attrezzeria per conservare la memoria storica della pi importante azienda metalmeccanica del Centro-Sud. La stessa

appuntamento per le diciassette e per arrivarci bisogna passare per via Rinaldo Piaggio, il fondatore, che negli anni Venti fece costruire gli stabilimenti, che si susseguono per chilometri fino ad una portineria, dalla quale escono in fretta gli operai al cambio-turno. Stiamo praticamente entrando nel centro storico quando i capannoni industriali utilizzati tra le due guerre per costruire aerei, filobus e funicolari si trasformano in parcheggi a cielo aperto. Un percorso stradale ma anche temporale: dai primordi siamo
Pontederese, classe 54, laurea in Filosofia, giornalista, il dottor Ferrucci si occupa di comunicazione e organizzazione nel campo culturale. stato per 12 anni direttore della Fondazione Toscana Spettacolo, ha fondato la societ Toscana Media Development e attualmente responsabile del marketing del Teatro Verdi di Pisa.

che nel 46 brevett la Vespa, su progetto di Corradino DAscanio. Oggi il gruppo Piaggio comprende i marchi Gilera, Derbi, Moto Guzzi e Aprilia e ha stabilimenti in tutto il mondo e le moto esposte nel Museo sono tutte gi entrate nel mito collettivo, oltre alle Vespa le moto sportive Gilera, i ciclomotori Ciao e i tre-ruote Ape, nelle elaborazioni pi creative firmate da Salvador Dal e da Ugo Nespolo. Abbiamo un appuntamento con Manrico Ferrucci, il vicepresidente della Fondazione Piaggio. ominciamo con una nota personale: i suoi difetti? La prima risposta, con il sorriso sulle labbra, nessuno, poi incalzato da un Pragmatico o creativo? si definisce meglio: Sono uno pragmatico - e subito aggiunge - sono un uomo di quella Sinistra riformista che intende risolvere i problemi. Parlando di competitivit del Paese, per esempio, con le sue provocazioni sullorganizzazione del lavoro la.d. Marchionne pone delle sfide che dobbiamo saper interpretare. Mi piace la politica che dialoga con il mondo delleconomia, che raccoglie le nuove sfide utilizzando i valori dellonest e della correttezza. Ecco il pragmatismo. Qui alla Fondazione Piaggio abbiamo 4 consiglieri nominati da Piaggio, e 4 in rappresentanza degli enti locali. unesperienza, forse unica tra le fondazioni, in cui pubblico e privato collaborano per il bene comune.

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entrare in fabbrica. Due mondi separati con tensioni continue, e non parlo solo degli scioperi. Non pi cos dalla guida di Giovanni Alberto Agnelli. Scopriamo cos che Sabrina Caredda stata assunta in Piaggio proprio come assistente di Agnelli: Lazienda si apr al territorio per una sua precisa volont - ci spiega Caredda - e La Fondazione, il Museo e larchivio dimpresa accessibile a tutti ne furono le prima prove. Lobiettivo era quello di promuovere iniziative che attualizzassero la Vespa e che rendessero vivo un museo dimpresa che era anche unassociazione culturale con ricadute benefiche sul marketing aziendale Per una cultura che non produce deficit, come conclude, efficacemente, il dott. Ferrucci.

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Torniamo ai suoi difetti...o preferisce parlare solo delle qualit? Forse sono noioso, s, sono un po pedante. il mio eccessivo sentimentalismo, ma anche una qualit, quella di cercare di capire le persone, di non ragionare con preconcetti. (Quando fu inaugurato il Museo Piaggio, nel 2000, per volont del compianto Giovanni Alberto Agnelli, Manrico Ferrucci era consigliere comunale nella giunta di Enrico Rossi, lattuale governatore della Toscana). I rapporti tra la citt di Pontedera e la Piaggio? Mio nonno era operaio alla Piaggio, io ho vissuto nel Villaggio Piaggio, qui negli anni 70 cerano 12 mila dipendenti, ma il sindaco di allora non poteva

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MICHELE CErNUTo
di Sara Giunchi
assimo esponente di una realt imprenditoriale giovanile, Michele Cernuto, giovane pisano e imprenditore doc, ha recentemente aggiunto alla gi prestigiosa e impegnativa carica di Presidente dei Giovani Imprenditori pisani quella di vice presidente di Confcommercio Pisa. Cernuto, under 40, responsabile marketing e direttore commerciale della Emmeci Luce Quadra, societ di import/export di prodotti e materiali elettrici ed elettronici provenienti dal sud est asiatico. Labbiamo incontrato nella sede di Confcommercio Pisa, fresco di nomina, per chiedere ragione della sua genuina sorpresa. La vice presidenza di Confcommercio Pisa suggella la naturale evoluzione del suo impegno da presidente dei Giovani Imprenditori. Non ci dica che non se lo aspettava... La mia sorpresa sincera, invece! No, non mi sarei mai aspettato questo prestigioso incarico, di cui vado orgoglioso. Sono entrato a far parte del gruppo Giovani Imprenditori in qualit di Consigliere, e trovarmi a presiedere lintero gruppo solo poco tempo dopo, gi un onore per me, ma non mi sarei aspettato anche questo nuovo riconoscimento. Lesperienza maturata nel gruppo Giovani Imprenditori le sar indubbiamente utile anche in questo nuovo ruolo. Quali i punti di partenza, e quali gli obiettivi? Creare sviluppo, occupazione, crescita, ricchezza e benessere sono comuni denominatori di

Le nuove sfide dellimprenditoria under 40

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entrambi i contesti, obiettivi che continuer a perseguire e che dovrebbero essere alla base dello spirito imprenditoriale di giovani e meno giovani. Vado particolarmente fiero del gruppo Giovani Imprenditori perch una realt imprenditoriale estremamente vivace e produttiva, che si adopera fattivamente alla realizzazione di importanti progetti e iniziative in tutti i settori dellimprenditoria e della vita commerciale della provincia pisana. C qualche progetto che le particolarmente caro? Sicuramente il premio Giovani Imprenditori, un format tutto pisano che stato subito riconosciuto a livello regionale ed esportato su scala nazionale. Ogni edizione affronta un tema specifico e le candidature giungono sempre numerosissime da tutti i settori produttivi. Lultima edizione era centrata sui concetti di tradizione e di specializzazione: il mix perfetto tra il valore

aggiunto di un made in Italy di qualit e la capacit di adattarsi alle trasformazioni del mercato rispondendo a settori di nicchia. Infatti, le sei punte di diamante dellimprenditoria under 40 che sono state premiate ben rappresentavano la sintesi di eccellenza di questi due aspetti della produttivit, pensiamo all'azienda dei fratelli Busti, che esportano formaggi in tutto il pianeta, oppure alla Panchetti, una delle pi importanti imprese di costruzione della regione. Lanello debole di questo circolo virtuoso rappresentato a volte dalla formazione. Sono possibili sinergie tra mondo formativo e mondo produttivo? Non sono solo possibili, ma necessarie. Sul territorio gi attiva Confimpresa, la scuola di formazione imprenditoriale di Confcommercio Pisa, e dal 2009 abbiamo dato il via ad una nuova sinergia con la facolt di Ingegneria dellateneo pisano,

aprendo cos una nuova, importante e prestigiosa partnership formativa. La formazione under 40 strategica perch luscita dalla crisi passa obbligatoriamente attraverso alti livelli di competitivit, la conoscenza dei nuovi strumenti a disposizione delle aziende e un tocco di creativit, applicabile solo quando si ha consapevolezza delle proprie capacit. I settori particolarmente appetibili della nuova imprenditoria specializzata includono il mondo del biologico. Per il 20 maggio prossimo stiamo organizzando Imprendera, un workshop interamente dedicato al biologico che coinvolger tutte le professionalit legate a questo nuovo ambito produttivo, dagli imprenditori ai nutrizionisti. Unennesima preziosa occasione di incontro e di nuove opportunit per le imprese. Questo lobiettivo di chi, come il dottor Cernuto, vive il fare impresa come una continua occasione di miglioramento non solo delleconomia del territorio ma anche di arricchimento personale e professionale.

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FoNDAZIoNE BANCA DEL MoNTE DI LUCCA DA EroGATorE A ENTE ProGETTUALE


di Walter Farnesi, foto Alcide
'avvocato Alberto Del Carlo stato recentemente riconfermato alla guida della Fondazione Banca del Monte di Lucca. Al suo fianco sono stati nominati i Consiglieri di Amministrazione, scelti dall'Organo di indirizzo: Umberto Chiesa, Giuliano Nieri, Pietro Roni e Luigi Rosi, quest'ultimo esterno all'organo di indirizzo stesso. L'assemblea ha poi scelto Giuliano Nieri quale vicepresidente del Consiglio di Amministrazione e nominato Ilaria Maffei vicepresi-

dente dell'organo di indirizzo. Allavvocato Del Carlo abbiamo chiesto un commento sul rinnovo della carica e sui rapporti della Fondazione con il territorio. Avvocato, ex politico (presidente del gruppo consiliare del Psi, ndr), presidente di una Fondazione. Delle tre esperienze quale considera pi meritevole di essere vissuta? Vivo la professione in modo peculiare, il mio lavoro, aiuta a stare al passo con i tempi, la

conoscenza delle leggi permette di capire in che direzione si evolve il mondo. La mia professione un ottimo osservatorio sul mondo, una finestra aperta. La professione per fa anche stare molto nel particolare, su singole cause, singoli clienti, mentre il mio impegno di presidente della Fondazione ha un respiro pi ampio, apre di pi al mondo, al generale, ai problemi e agli interessi di tutti. Direi che insieme questi due ambiti della mia vita si completano e si ar-

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(12 membri dei quali 10 nominati) cos composto:

monizzano a vicenda. Gestisce questo suo ruolo in modo molto aperto e disponibile, d udienza a tutti e prende in considerazione in prima persona tutti le istanze che le vengono presentate, anche se poi sappiamo che solo una parte delle richieste pu essere soddisfatta. Quali sono i criteri di giudizio e scelta dei progetti meritevoli? Questo il problema maggiore delle piccole fondazioni bancarie come quella che presiedo, poich il volume di domande che provengono dal territorio il medesimo delle grande fondazioni, che ovviamente hanno maggiori disponibilit, ma la nostra capacit di intervento limitata, quindi la selezione sempre difficile. Si tratta comunque del secondo problema in ordine di importanza, in quanto il primo quello di avere disponibilit di fondi e in seconda battuta quello di scegliere come impiegarli al meglio. Abbiamo quindi cercato di seguire criteri oggettivi, ho istituito commissioni di settore per ciascun ambito di intervento. Ogni commissione composta da persone interne ai componenti degli organi degli enti che ci dedicano un po' del loro tempo, ma anche da esperti esterni di alto livello, come docenti universitari e professionisti. Sono commissioni consultive, quindi lultima parola spetta comunque al Consiglio di Amministrazione, che non delega questa responsabilit, ma il parere positivo o negativo della commissione molto importante. Quello che si riconosce all'esterno un grande impegno nel settore della cultura ma soprattutto una scelta che prescinde dai soliti nomi e d spazio ai giovani talenti

ancora poco conosciuti. Un atteggiamento estremamente apprezzato da tutti coloro che hanno interesse alla crescita culturale del territorio. Mi fa piacere che la citt abbia capito questa scelta, perch all'inizio non fu cos ed in qualche occasione fu criticata. Noi pensiamo che larte sia espressione di sentimento ed emozione, e il nostro obiettivo permettere a tutti gli artisti di farsi conoscere, ciascuno secondo le proprie peculiarit. Ci sono vari livelli e forme di arte. Una piccola fondazione come la nostra non pu permettersi di organizzare ad ogni pi sospinto mostre di Picasso, ma pu e deve mettere a disposizione le proprie risorse per tutti gli artisti locali che vogliono farsi cono-

scere, qualsiasi sia il loro mezzo espressivo. Avete uno strumento che pochi possono vantare: lAuditorium di Piazza S. Martino. Il merito va a chi mi ha preceduto, uno strumento a disposizione della citt che ospita ogni settimana eventi di vario genere, convegni della Fondazione, ma anche mostre, incontri, conferenze. Lunico criterio di accesso quello della qualit. Spesso il cartellone degli eventi cittadini, pur non particolarmente ricco, presenta sovrapposizioni. Cosa pensa del tanto auspicato tavolo di concertazione? Una cabina di regia opportuna, mi sembra che gli enti, gli operatori e le istituzioni coinvolte siano d'accordo su questo.

L'ORGANO di INDIRIZZO

avvocato alberto deL carLo Amministrazione Provinciale professor Pietro Paolo anGeLini Fondazione Giovanni Pascoli dottor Francesco cariGnani Comune di Lucca dottor umberto chieSa Camera di Commercio geometra Pierluigi alfonso cinquini Fondazione Festival Pucciniano avvocato ilaria MaFFei Ceis Gruppo Giovani e Comunit di Lucca dottor Giuliano nieri Comune di Lucca dottor valter raMacciotti Comune di Lucca dottor Luca rinaLdi Provincia di Lucca ingegner Pietro reaLe roni Comune di Castelnuovo Garfagnana

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business & management di questi il coinvolgimento alla pari di tutti gli amici della Fondazione, tutti coloro che, pur nel rispetto dei ruoli ma anche oltre il proprio ruolo, vogliono collaborare con noi. Questo principio gi in passato ci ha permesso di superare difficolt e divergenze. Gli organi di governo della Fondazione spesso all'inizio non si conoscono nemmeno tra di loro, ma poi si creano rapporti preprofessionali e personali che sono alla base della cooperazione. Siamo aperti anche a collaborazioni esterne, da parte di professionisti che, come detto poc'anzi, vengono coinvolti per le loro conoscenze specifiche nei nostri settori di intervento. Un altro aspetto riguarda il difficile tentativo di trasformazione della fondazione bancaria da ente di mera elargizione ad ente progettuale. Ormai le fondazioni bancarie hanno un know how forte, capacit di selezione dei progetti e di interpretazione dei bisogni del territorio, c' un background culturale che ci aiuta e ci sostiene, quindi forse giunto il momento che i progetti sostenuti siano i nostri e non solo quelli di altri, progetti concordati con altri enti, e che il nostro contributo sia non solo economico ma anche culturale. Negli ultimi 3 anni la Fondazione Banca del Monte ha adottato questa linea, condivisa a livello generale da tutte le 88 fondazioni bancarie presenti sul territorio nazionale, perch pi difficile controllare gli effetti delle erogazioni a pioggia che non invece gli effetti di progetti specificamente concordati all'inizio, si pu valutare meglio qual l'impatto economico sul territorio. Questo possibile con gli enti pubblici e privati che come noi hanno lo scopo di fa-

commissione Commissione Beni Artistici, Storici e archeologici e attivit culturali e artistiche (CBASA)

nominativi prof. Paolo MENCACCI dott. Giampaolo FRIZZI prof. Michelangelo ZECCHINI arch. Glauco BORELLA avv. Alberto DEL CARLO P.I. Gaetan CECCARELLI prof. Pietro Paolo ANGELINI avv. Ilaria MAFFEI avv. Tommaso PELLEGRINI prof. Raffaello CIUCCI dott. Carlo MILIANTI dott. Francesco MONTICELLI avv. Gian Paolo BERTONI dott. Andrea CASALI avv. FIorenzo STORELLI prof. Vittorio BARSOTTI prof.ssa Carmen MAIONE prof.ssa Claudia POLESCHI dott. Paolo MARCUCCI dott. Andrea CASALI dott. Pietro RONI dott. Roberto SCLAVI rag. Oriano LANDUCCI dott. Luigi VANNUCCHI dott. Emico MOTRONI Nextam Partners SGR spa

Commissione Solidariet (CSOL)

Commissione Formazione (CFOR)

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Commissione Immobile (COMlMM) dott. Pietro RONI dott. Giampaolo FRIZZI dott. Marco PALAMIDESSI arch. Alessandra GUIDI
Le commissioni consultive potranno essere modificate o integrate successivamente al perfezionamento degli organi

Comitato Investimenti (COMINV)

Non solo per evitare sovrapposizioni, ma anche per poter scegliere insieme progetti che singolarmente non potrebbero essere affrontati, per creare quindi sinergie importanti. Il timore quello di limitare l'autonomia delle singole iniziative e questo sicuramente da evitare. La cabina di regia non dev'essere un limite, ma un valore aggiunto. La volont condivisa ma si affermata in tempi relativamente recenti, perci bisogna forse attendere un po' per passare dalla teoria alla

pratica, ma i tempi sono maturi. Il timore che una concertazione possa invadere l'ambito di azione dei vari enti minandone l'autonomia crea forse un freno all'operativit. Nuova nomina e nuovo fronte. Qual il progetto che non ancora stato realizzato e che vorrebbe concretizzare nel corso di questo nuovo mandato? Ci sono alcune best practices, come vengono definite oggi, dei sistemi virtuosi che vogliamo continuare a seguire. Uno

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vorire lo sviluppo del territorio. In ambito privato collaboriamo con associazioni che si occupano ad esempio di disabilit, e con loro abbiamo messo a punto un progetto che abbiamo proposto anche in sede europea: nata infatti la "Lega delle Citt Europee Accessibili", e Lucca rappresenta l'Italia, insieme ad Avora per il Portogallo, Tours per la Francia, Avila per la Spagna e molte altre, tutte citt storiche, alcune persino inserite nel patrimonio dellUnesco. Daccordo con queste fondazioni estere e varie associazioni abbiamo proposto un programma per rendere queste citt accessibili ai disabili. A Lucca abbiamo concordato un tracciato e abbiamo avuto lappoggio del Comune che collaborer alla messa in opera delle misure che renderanno negozi, scuole e servizi accessibili ai disabili in un percorso che attraversa idealmente tutta la citt lungo la direttrice Via Elisa-Via

S.Paolino; il progetto dovrebbe essere portato a compimento entro la fine del 2012. Questo un traguardo molto importante perch in realt sono gi state emanate leggi europee molto precise in materia, ma spesso gli stati tardano ad implementa-

re e rendere esecutive queste direttive. Living Tuscany, nato anche sotto legida delle fondazioni bancarie, sta estendendo la sua diffusione in Toscana. Pu darci un suggerimento per un ulteriore miglioramento dellambizioso progetto? Pur potendo contribuire in piccola parte al progetto economico, la Fondazione ha creduto da subito in questa iniziativa editoriale che godeva del buon nome del suo ideatore e che ha rappresentato per noi un vero investimento in uno strumento di comunicazione che abbiamo considerato fin da subito valido. una bella rivista che unisce all'allure della grafica patinata anche dei contenuti di spessore. Personalmente darei maggior spazio alla vita economica della nostra citt, agli aspetti del credito e della finanza, alle imprese e alle istituzioni di categoria istituendo un osservatorio che offra una panoramica il pi vasta possibile sui vari aspetti economici e industriali della citt.

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rILAnCIAre IL CenTro STorICo


(Intervista a firma di Marco Innocenti pubblicata su Il Tirreno del 30/01/2011)

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erto, la disponibilit della casa natale di Giacomo Puccini, le iniziative per il cinquecentenario delle Mura, il restauro della parte sud-ovest del centro storico con i progetti del Piuss e la ristrutturazione del mercato del Carmine sono formidabili opportunit per rilanciare il ruolo di Luccacapitale. Ma al contempo necessario dotare la citt di infrastrutture e servizi perch torni ad essere il centro direzionale che attrae residenza, turismo, professioni, scuole, attivit istituzionali e finanziarie. Non ha dubbi Ademaro Cordoni, presidente provinciale dellassociazione AscomConfcommercio: Lucca ha enormi potenzialit, ma deve saperle sfruttare. Altrimenti il rischio quello del progressivo declino: gi ora, da novembre a Pasqua, il centro semideserto. Dobbiamo evitare che citt diventi un museo - dice Cordoni - bisogna che si mettano in pratica gli intendimenti sui quali sembra che siamo tutti daccordo: il centro storico deve essere pi vivo e vissuto,pieno di funzioni. Non bastano i negozi e le banche: servono uffici, studi professionali, scuole, luoghi per gli spettacoli e la cultura, punti di aggregazione. I commercianti si lamentano per lesiguo numero di residenti rimasti dentro le Mura. Al 25 gennaio erano 8962, 12 in meno rispetto allanno scorso, un terzo rispetto agli anni Cinquanta-Sessanta. Nel 2010 dieci sono nati appena 55 bambini, pi della met delle 4497 famiglie composta da

una sola persona, ovviamente anziana. Difficile che unattivit possa sopravvivere con cos pochi potenziali clienti, in gran parte in et avanzata. Non rischioso puntare tutto sul turismo, che determina in media i due terzi degli incassi annuali di un negozio? Il flusso dei visitatori fondamentale. Ma innegabile che per avere una citt viva e dinamica occorrono anche i residenti, soprattutto giovani coppie con bambini. Concordo con quanti dicono che bisogna trovare incentivi per riportare ad abitare dentro le Mura anche persone non necessariamente facoltose. Il primo sicuramente la possibilit di avere posti per la sosta. Trovo giusta lidea di chi propone silos interrati anche sotto le piazze. Vede, la citt semideserta, come accade soprattutto nei periodi di bassa stagione, non aiuta nessuno. bello invece passeggiare tra la gente, come nei weekend dellantiquariato, manifestazione assolutamente da rilanciare con una grande promozione, prevedendo magari due diversi percorsi con differenti bollini, uno per gli articoli di particolare pregio - certificati - e un altro per il modernariato o altri oggetti alla portata di tutti. Ma mi piacerebbe vedere la citt brulicare di passanti anche negli altri giorni e in tutti i periodi dellanno. Da febbraio sono scat-

tate le multe per chi attraversa i varchi senza il permesso. Per la vostra categoria motivo di preoccupazione: temete che le presenze in centro si riducano ancora? Guardi, i varchi ci sono da tempo e non cambiano regole che gi esistevano. Chiediamo tuttavia la massima pubblicizzazione e un utilizzo intelligente, che tenga conto delle categorie e anche dellopportunit di diversificare le norme sugli accessi, rendendole pi elastiche. Servono anche altri atti: confidiamo nellimpegno ribadito dal sindaco per realizzare i parcheggi nella zona sud-ovest, dove si perderanno stalli per i recuperi del Piuss. Pi in generale occorrono aree

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di sosta interrate dentro e subito fuori delle Mura. Unubicazione potrebbe essere larea dei vivai Testi che il Comune sta per riacquistare, lungo la circonvallazione Del Prete. Intanto sarebbe indispensabile potenziare i servizi di collegamento dai parcheggi Carducci e Palatucci. La risorsa primaria resta il turismo. Si parlato per anni di cabina di regia, di calendari degli eventi coordinati e diffusi su tutti i mesi, di ulteriore rilancio delle iniziative che pi attraggono, come i Comics e il Summer Festival, di individuazione di nuove occasioni di richiamo. Vede passi in avanti? Qualcosa si fatto, ma preoccupa molto la chiusura delle Apt. per questo che, insieme alla Confesercenti e alla Camera di Commercio, abbiamo istituito un tavolo che aiuti a non perdere e possibilmente ampliare quanto di buono si era fatto per la promozione. Trovo giusto tornare a confrontarci sulle manifestazioni di grande richiamo. Parteciperemo al dibattito previsto in febbraio sulla location dei Comics dentro le Mura. La scelta di riportarli in centro stata quanto mai azzeccata: vincente. Ma anche vero che occorre una maggiore attenzione al contesto. Per gli spalti del Balilla, nellattesa che siano pronti gli spazi alla Manifattura, bisogna ad esempio individuare una soluzione tecnica che eviti i danni al manto erboso. Noi pensiamo che si potrebbe intanto utilizzare di pi lanello delle Mura; una verifica in arrivo con il mercato ambulante internazionale che, il 2 ottobre,coprir lintera cerchia con oltre 300 banchi. Una prova importante, da riproporre per altri eventi, a partire dai Comics. Non in vista invece alcun summit su come organizzare

iniziative incentrate su Puccini, nellattesa che in autunno sia riaperta la casa natale. Non le pare che siamo un po indietro? Il recupero dellabitazione di Corte S. Lorenzo una carta eccezionale per la citt, ma vero che bisogna muoversi fin dora per programmare itinerari, mostre, dibattiti, concerti. Non ci possono essere soltanto Andrea Colombini, le guide turistiche e la Fondazione Puccini a offrire visite e appuntamenti musicali ai melomani. Dobbiamo fare la nostra parte anche noi commercianti, insieme agli albergatori, allestendo iniziative parallele. Parlava del grande mercato ambulante sulle Mura: avete altre idee? Collaboriamo con convinzione con gli enti e lOpera, puntando anche sul dinamismo del suo presidente, Francesco Colucci. Per Natale abbiamo dato il nostro contributo per la riproduzione delle immagini sul monumento e pensiamo di riproporre liniziativa in occasione dei festeggiamenti del 16 e 17 marzo per i 150 anni dellUnit dItalia, con proiezioni sul Risorgimento. Sono in programma incontri anche con la prefettura e lassessore comunale Donatella Buonriposi. Intanto stiamo valutando lopportunit di fare orario di apertura prolungato la sera del 16 marzo, quando i musei saranno aperti. In generale, riteniamo che le Mura siano un eccezionale palcoscenico, come dimostra il successo di Murabilia e VerdeMura. Soprattutto destate lanello alberato potrebbe accogliere manifestazioni di richiamo. Intanto, insieme allOpera, lavoriamo per estendere gi da questo aprile il percorso della mostra dei fiori di S. zita fino a piazza S. Frediano, al Real Col-

legio e alle Mura. Fondamentale per riuscire a trovare i soldi necessari per il restauro completo del monumento simbolo della citt. I privati possono dare un aiuto importante, ma credo che per il grosso dei finanziamenti bisogner puntare sulla Comunit Europea. Tiene banco il confronto sul progetto del recupero del mercato del Carmine. Come lo vorrebbe? Sono convinto che il restauro sia di primaria importanza per la rivitalizzazione del centro storico. Penso che ci vorrebbe unattivit di grande richiamo che faccia da traino (un supermercato o il megastore di una catena di grande nome), accanto a negozi dellortofrutta, del settore alimentare e non. Concordo con il presidente della Camera di Commercio, Claudio Guerrieri, sullopportunit di dare spazio al Carmine anche ad una mostra mercato permanente dei migliori prodotti enogastronomici del nostro territorio. Un polo di attrazione del genere non dovrebbe per fare a meno di un parcheggio interrato nella piazza. La citt pronta per queste operazioni, ne ha bisogno. Cos come in grado di accogliere grandi punti vendita di marchi di fama nei palazzi storici, anche ai primi piani. Nei secoli le grandi famiglie del commercio hanno attirato flussi importanti grazie alla qualit della loro offerta e alla professionalit che hanno sempre qualificato la citt. Sono fondamentali anche oggi le loro iniziative: sono gli esercenti lucchesi, i loro negozi a conduzione familiare a rendere unico e pi bello il tessuto commerciale. Forti di questa realt, possiamo aprirci anche al nuovo, senza alcun timore. Le attivit che attraggono clientela portano vantaggi a tutti.

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SoLIDArIET CooPerAzIone
di Angelica D'Agliano, foto Alcide e archivio So.&Co.

ella Provincia di Lucca c una realt che da dieci anni lavora con anziani, minori, soggetti svantaggiati. il Consorzio di cooperative sociali So.&Co. (Solidariet e Cooperazione), che dal 1999, anno della sua costituzione, non ha fatto che crescere e oggi coinvolge pi di seicento persone, tra soci, lavoratori e collaboratori. Allindomani della presentazione del Bilancio Sociale decennale, abbiamo intervistato il presidente Luca Rinaldi (nella foto).

Dottor Rinaldi, quali sono i settori in cui opera il consorzio So.&Co.? La nostra attivit si divide prevalentemente in due ambiti, che sono quelli previsti dalla legge che ha istituito la cooperazione sociale nel nostro Paese. Da una parte abbiamo lassistenza alle persone, dallaltra linserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati. Lassistenza alle persone interessa minori, anziani, disabili psichici; nella pratica

comprende molte cose: si va dai nidi dinfanzia alle residenze socio-sanitarie assistite per anziani, passando per le case famiglia per disabili psichici, le comunit terapeutiche e i servizi domiciliari. Laltro settore in cui opera il Consorzio linserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati, ossia di tutte quelle persone che hanno difficolt a inserirsi nel mondo del lavoro. Qui le attivit pi importanti sono pulizie, facchinaggio, ma-

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nutenzione del verde, raccolta rifiuti, servizi cimiteriali. Di quali strumenti operativi si avvale So.&Co. per raggiungere questi obiettivi? Oggi il Consorzio dispone di unagenzia formativa interna che lavora per accrescere le competenze gestionali degli amministratori delle cooperative e il loro aggiornamento professionale. Da sempre, poi, lagenzia promuove iniziative formative per soggetti svantaggiati. Mi riferisco a donne, nuove povert, dipendenze, immigrati, utenti seguiti dai servizi sociali, giovani con bassi titoli di studio. Lagenzia attiva inoltre corsi di formazione professionale avvalendosi di finanziamenti provinciali, regionali, ministeriali, privati e dei fondi interprofessionali: i finanziamenti permettono di rendere la maggior parte delle attivit gratuite per gli utenti, o al massimo prevedono, in alcuni casi, la compartecipazione alle spese da parte delle cooperative socie. So&Co riconosce alla formazione il ruolo fondamentale di leva per lo sviluppo dellimpresa sociale: quali progetti avete in cantiere? Nel triennio che verr ci siamo dati degli obiettivi importanti. Anzitutto avvicinare la scuola alla cooperazione. Naturalmente sar un compito da svolgere di concerto con le associazioni di categoria, magari attraverso una borsa di studio per le scuole superiori, per promuovere e incentivare la partecipazione. Poi viene il capitolo Universit, con le quali vorremmo attivare rapporti continuativi. Lagenzia dovr inoltre provvedere a progettare corsi che alzino la capacit progettuale delle cooperative e del Consorzio, una funzione fondamentale nella definitiva connotazione di So.&Co.

Un gruppo di lavoro come Consorzio territoriale o di comunit. La progettazione non deve rimanere una prerogativa di pochi soggetti e tanto meno solo del Consorzio, ma deve essere allargata alla pi ampia fascia possibile di soci cooperatori. Solo attraverso una attenta progettazione essi possono dar luogo allinnovazione dei prodotti o dei servizi. La qualit che contraddistingue la formazione che il Consorzio promuove, infine, anche e soprattutto lattenzione alle ricadute occupazionali che questa pu avere sul nostro territorio, maggiormente in un periodo di crisi economica generale come quello che stiamo attraversando. La cooperativa come strumento privilegiato di inclusione sociale: in che modo le cooperative si propongono come catalizzatori di produttivit, oltre una logica di semplice protezione e assistenza? Si tratta di un lavoro complesso, che nel nostro caso coinvolge due realt distinte ma strettamente collegate, che sono agenzia formativa e ufficio progetti. Questultimo una realt trasversale, i cui settori dintervento sono la ricerca di opportunit di finanziamenti, il supporto alle attivit di progettazione delle cooperative e alle attivit consortili; i progetti di cooperazione internazionale; i progetti in collaborazione con associazioni di volontariato; i partenariati necessari per ampliare lazione progettuale del Consorzio e cogliere le opportunit; i progetti europei e le attivit di ricerca. A proposito di attivit di ricerca, nel 2009 si conclusa lindagine provinciale su infanzia e minori, mentre in fase di avvio unindagine sulle malattie degenerative negli anziani. Per il triennio proseguiremo questa attivit finalizzata a fare emergere nuovi mercati sociali. Lufficio progetti ha infine lo scopo di costruire una rete sul territorio capace di rendere immediatamente riconoscibile il nostro brand, ad esempio attraverso corsi di progettazione europea, o contributi per le PMI. Tutti gli interventi che ho citato servono a favorire il radicamento territoriale, i rapporti con le imprese locali e gli altri soggetti del terzo settore, linnovazione e di

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business & management conseguenza limpresa. I vostri settori di intervento spaziano dai servizi per linfanzia, gli anziani e i disabili, allemergenza abitativa e servizi domiciliari, senza tralasciare la produzione e il lavoro: in che modo il singolo pu accedere a queste prestazioni? Lufficio progetti lavora anche per dar vita a interventi innovativi che siano funzionali alla nascita di nuovi servizi alla persona. Tra i molti esempi che si di Belle di Niente, il progetto realizzato insieme alla Caritas Lucca che ha portato alla nascita di una cooperativa di donne artigiane. In cosa consiste questo progetto? Belle di niente un progetto che si concluso nel mese di ottobre 2010, nato dalla partnership fra Caritas della Diocesi Lucca e Consorzio So.&Co., rivolto alla formazione di donne svantaggiate nel campo dellar-

La ForMazione So.&co.

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La segreteria e l'amministrazione possono fare, cito le strutture per i disturbi alimentari, gli alloggi per anziani e disabili, i servizi di mediazione sociale per immigrati, gli sportelli badanti. In questo caso, lattivit dellufficio progetti viaggia in tandem con quella dellagenzia formativa. Da una parte cerchiamo di offrire opportunit di formazione che rispondano ai bisogni del territorio, dallaltra facciamo in modo che la cosa non si fermi l, ma prosegua in modo tale da creare nuovi posti di lavoro. Lesempio pi recente che spiega ci di cui stiamo parlando lesperienza tigianato artistico. Tutto partito dalle esigenze rilevate dai Centri dascolto Caritas, ai quali si presentavano persone che avevano gi lavorato ma che per un motivo o per laltro non riuscivano ad andare avanti. Donne, in particolare. Da l lidea di un corso su misura per loro di artigianato artistico. Ma la cosa non si fermata l. Allattivit di formazione seguito anche un percorso che si concluso con

a formazione proposta dal Consorzio comprende corsi, seminari e momenti formativi aperti alle cooperative socie ma anche ad altre organizzazioni esterne, tenuti da professionisti. Il settore della formazione si rivolge a soggetti svantaggiati, in crescita e va considerato sempre di pi la naturale evoluzione delliniziale sostegno offerto dal Consorzio, con linserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. I progetti realizzati dallagenzia formativa di So.&Co. nascono da esigenze specifiche raccolte con una indagine sui fabbisogni formativi periodici o su sollecitazione di soggetti che operano in collegamento con la rete consortile. Fin dal 2001 il Consorzio ha offerto percorsi formativi mirati in grado di accrescere le conoscenze dei cooperatori, al fine di qualificarne loperato ed agevolare, attraverso la ricaduta delle cognizioni acquisite, il percorso di crescita della cooperativa sociale. La formazione, quindi, intesa come percorso di crescita che passa attraverso la capacit di svolgere in maniera autonoma le proprie attivit. Il Consorzio, inoltre, offre un servizio di progettazione sociale con lobiettivo di sostenere la progettualit delle organizzazioni richiedenti, in particolare rivolto alle cooperative socie. Questa attivit favorisce lo sviluppo di competenze interne sui temi della progettazione sociale; la conoscenza delle possibilit di finanziamento a progetti esistenti messi a disposizione da parte di soggetti pubblici e privati;

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la capacit di strutturare interventi e formulare progetti; lintegrazione sociale dei cittadini mediante la progettazione, la realizzazione e la gestione di servizi socio-sanitari di assistenza, educazione e formazione, per cittadini appartenenti a fasce deboli o a rischio. Tutto ci si sintetizza nel cosiddetto lavoro di rete, che il Consorzio So.&Co. fa proprio, attraverso sia la creazione di una rete formale (servizi territoriali, scuola, associazioni, organizzazioni, famiglie, istituzioni locali) sia della rete informale, con lobiettivo di rendere pi sensibili allaccoglienza e alla relazione i soggetti significativi della rete sociale territoriale. Oggi il Consorzio membro di Confcooperative e partecipa a tavoli di lavoro con la Provincia e altre istituzioni sugli affidamenti di forniture di beni e servizi alle coop che si occupano di inserimenti di lavoratori svantaggiati; insieme alle cooperative consorziate, tramite la collaborazione con rappresentanti delle Comunit Locali e delle forze sociali, lavora alla progettazione dei Piani Integrati di Salute (sia per lArea Salute Mentale che per quella degli Anziani e Materno Infantile); partecipa infine al Consiglio provinciale Territoriale per limmigrazione, presso la Prefettura di Lucca. So.&Co. aderisce inoltre a un protocollo dintesa sui problemi del carcere, per favorire il reinserimento delle persone detenute, e alla Fondazione Casa Lucca, una Fondazione di partecipazione costituitasi nel 2007 a sostegno di iniziative per fronteggiare le situazioni di disagio che hanno origine dalla mancanza di un alloggio dignitoso.

la nascita, come spiegavo prima, di una cooperativa di donne artigiane. Le cooperative, infatti, sono uno strumento privilegiato di inclusione sociale. I principi che le ispirano, o che le dovrebbero ispirare, sono ladesione libera e volontaria delle stesse coop, il controllo democratico e la partecipazione economica dei soci, lautonomia e lindipendenza, la volont di far crescere i soci stessi e le loro capacit, la cooperazione fra le stesse cooperative, linteresse verso la comunit, lequit nella redistribuzione del reddito. Si parla spesso di sussidiariet orizzontale e di radicamento col territorio: di cosa si tratta? La sussidiariet orizzontale e il radicamento nel territorio sono i nostri punti di forza e di riferimento. In fin dei conti si tratta di concetti semplici, anche se importantissimi. La sussidiariet orizzontale il rapporto fra lo Stato e i cittadini che valorizza chi pi vicino al servizio che si intende dare. Come dice lo Statuto della Regione Toscana,

si tratta di lavorare al miglioramento del livello dei servizi, al superamento delle disuguaglianze economiche e sociali, a favorire la collaborazione dei cittadini e delle formazioni sociali, secondo le loro specificit, ai fini della valorizzazione della persona e dello sviluppo solidale delle comunit Nel nostro caso i soggetti in questione sono le cooperative sociali consorziate. Questo perch chi opera sul territorio probabilmente conosce meglio degli altri le realt che ci sono, i bisogni, le aspettative, e grazie a queste conoscenze in grado di elaborare risposte. Da qui viene in automatico il radicamento in un posto, che deriva dalla conoscenza profonda di quellarea. Qualche esempio? I nidi dinfanzia privati, gli sportelli badanti, le case famiglia in provincia di Lucca. Ma anche gli interventi sullemergenza abitativa nel comune di Viareggio. Sono tutte azioni nate da progetti autonomi delle nostre cooperative, che hanno compreso i bisogni di un territorio e hanno avviato un circolo virtuoso verso la produzione di nuovi servizi.

L'aula didattica

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business & management

Le LInee STrATeGICHe DeLLA FonDAzIone MPS Per IL 2011


mpegno costante per la comunit di riferimento mantenendo lattivit istituzionale ai massimi livelli possibili, utilizzo mirato delle risorse disponibili privilegiando gli interventi nei settori del sociale e dello sviluppo economico, diversificazione del patrimonio salvaguardandolo e rafforzandolo attraverso investimenti che abbiano precise ricadute anche sul territorio. Sono gli obiettivi contenuti nel Documento Programmatico Previsionale 2011, che indica le linee programmatiche che guideranno lazione della Fondazione Monte dei Paschi di Siena. Strategie illustrate, nel corso della conferenza stampa tenuta a Palazzo Sansedoni dal presidente Gabriello Mancini, dal vice presidente Vittorio Galgani e dal direttore generale (provveditore) Marco Parlangeli.

a cura dell'ufficio stampa, foto di Niccol Cadirni


Lattivit istituzionale: erogazioni e sussidiariet In un anno in cui le risorse disponibili si assesteranno su livelli inferiori rispetto al passato, gli obiettivi prioritari della Fondazione sono di mantenere lattivit istituzionale ai massimi livelli possibili privilegiando gli interventi nei settori del sociale e dello sviluppo economico in unottica di sussidiariet, con la necessit di fare sistema ed affiancare risorse gi esistenti. Le erogazioni risentiranno della politica dei dividendi attuata da Banca Mps e si assesteranno su livelli inferiori rispetto al passato (109,3 milioni di euro nel 2010 e 180,7 milioni nel 2009). Sulla base dei dati consuntivi del bilancio 2010, si potranno utilizzare in maniera molto oculata le risorse accantonate nel Fondo Stabilizzazione delle Erogazioni, ferma restando la consapevolezza che lutilizzo del Fondo dovr essere ripartito su un arco temporale pluriennale. Lo scenario 2011 si svilupper dunque in un quadro di congiuntura economica non favorevole per il quale risulta ancora attuale ed opportuna la scelta fatta dalla Fondazione nel 2010 di privilegiare gli interventi nei settori del sociale e dello sviluppo economico. In presenza di risorse ridimensionate e limitate rispetto al passato, la Fondazione confermer lattenzione da sempre riservata al territorio senese, indirizzando prioritariamente le erogazioni verso progetti particolarmente qualificati e di eccellenza, tesi a soddisfare i bisogni sociali ed economici pi contingenti della comunit. Misure anticrisi a cui si aggiungono lavvenuta sottoscrizione di nuove quote del capitale della

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Fondazione Monte dei Paschi di Siena, conferenza stampa bilancio 2010-2011

Finanziaria Senese di Sviluppo (Fises) per un importo totale di 25 milioni di euro e la sottoscrizione del prestito obbligazionario per 3 milioni. Sar rafforzato il ruolo propulsivo della Fondazione in ambiti ritenuti strategici e saranno valorizzati percorsi di progettualit coordinata e condivisa. Avranno la preferenza i progetti di area, tesi a fare sistema e conseguenti anche alla stipula di specifici accordi di programma, in riferimento ai quali occorre che le risorse della Fondazione non siano considerate un elemento sostitutivo, ma, in unottica di sussidiariet, da integrare con la ricerca anche di altre forme di finanziamento. I progetti di terzi Attraverso criteri ancora pi selettivi verranno privilegiati nei vari settori quegli interventi con una maggiore ricaduta duratura e di sviluppo sul territorio. In ogni caso verranno privilegiati i progetti in possesso di maggiore livello di cofinanziamento, sostenibilit e contenuto innovativo, prestando attenzione, anche con adeguati controlli, alla qualit progettuale ed ambientale degli interventi, nonch al contenuto etico delle iniziative, alleffettiva presenza dei bisogni sul territorio. Le erogazioni saranno subordinate anche ad una buona capacit di spesa dei soggetti richiedenti ed al rispetto dei tempi assegnati, in relazione ai quali sar valutata sempre con maggior rigore la concessione di eventuali proroghe. La Fondazione continuer ad impegnarsi prioritariamente nella valorizzazione e nel sostegno dei progetti che rivestono caratteristiche strategiche per il territorio prestando particolare attenzione, anche nella valutazione di nuove eventuali iniziative, ai cosiddetti progetti partecipati i quali ve-

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dono la presenza diretta o indiretta della Fondazione tra i soci, o comunque il coinvolgimento della Fondazione stessa nella gestione dei progetti, quali: Fondazione Cantiere dArte di Montepulciano, Fondazione Enoteca Italiana, Fondazione Musei Senesi, Fondazione Qualivita, Fondazione Siena Jazz, Fondazione Scuola di Alta Formazione del Terzo Settore, Associazione Osservatorio dei Mestieri, Ente Toscano Sementi, Fondazione Cotec, Associazione Mecenate 90, Fondazione Symbola. I progetti propri La realizzazione dei progetti propri dovr essere sempre caratterizzata da un esame rigoroso delle risorse garantendo ai progetti la continuit delle scelte in essere, unadeguata flessibilit nellattivazione e nella chiusura degli interventi. Inoltre, per quei progetti caratterizzati da una continuit temporale, come ad esempio lattivit delle societ strumentali o degli enti affini, si punter ad una graduale acquisizione di una propria autonomia finanziaria agevolando, in tal

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business & management modo, anche lattrazione di investimenti esterni, e ad unanalisi concordata dei rispettivi programmi e dei conseguenti fabbisogni finanziari. Ricordiamo tra i progetti propri: Siena Biotech, Fondazione Toscana Life Sciences, Biofund, attivit di formazione internazionale, Vernice Progetti Culturali, Accademia Musicale Chigiana, Collezione Opere dArte, Collana editoriale, Progetto Studio Antichi Mestieri Artigiani. Tra i nuovi progetti rientrano le celebrazioni del 150 anniversario dellUnit dItalia, realizzate in collaborazione con lAcri e che vede la Fondazione Mps impegnata al sostegno di numerose iniziative sia a livello nazionale che locale: dal restauro del Forte Arbuticci sullisola di Caprera, per allestirvi il Museo Garibaldi nel Mondo, alla mostra che si inaugurer in febbraio al Quirinale sui 150 anni dellUnit dItalia, organizzata da Vernice in collaborazione con la Fondazione De Sanctis. Sul territorio senese il restauro di alcuni arazzi della Prefettura di Siena, la realizzazione del volume La citt nostra, Siena dal Risorgimento allUnit (nellambito della collana editoriale della Fondazione); la mostra Lanima e la musica su Romanticismo e Risorgimento, organizzata in collaborazione con il Comune di Siena ed allestita da Vernice che si inaugurer a marzo a Siena presso il Santa Maria della Scala, e che conterr unintera sezione dedicata al tema dellunit nazionale. Ed ancora il concerto dellAccademia Musicale Chigiana offerto in occasione della giornata dedicata allUnit dItalia, 17 marzo 2011, presso la Prefettura di Siena; le iniziative previste per marzo 2011 ed organizzate dallArchivio di Stato di Siena in collaborazione con Vernice (Mostra Siena sulla strada del Risorgimento e Giornata di Studio sul tema). Inoltre, come nuovi progetti, sono da annoverare un master sui diritti umani, realizzato con il Dipartimento di Scienze della Comunicazione dellUniversit degli Studi di Siena, nonch il fondo di cooperazione internazionale che sar costituito per finanziare iniziative internazionali come quelle approvate in sede Acri o attivate in collaborazione con la Regione Toscana e per garantire un adeguato livello di cofinanziamento ai progetti presentati, anche in sede di Comunit Europea, da altri enti e istituzioni. A proposito di cooperazione internazionale proseguir limpegno della Fondazione per il supporto di progetti in questo settore mentre in fase di conclusione il progetto proprio Fondazioni4Africa realizzato insieme ad altre 3 Fondazioni italiane (Cariplo, San Paolo, Cariparma) e finalizzato allo sviluppo di un programma triennale di interventi in Senegal e Uganda. Confermato anche limpegno verso il volontariato e il terzo settore anche attraverso i fondi erogati al Fondo per il Volontariato e alla Fondazione per il Sud. Biotecnologie La Fondazione opera nel settore delle biotecnologie e delle scienze della vita attraverso 3 societ (di cui 2 societ strumentali). Nellambito delle scelte strategiche condivise con gli stakeholder, viene indicata lopportunit, nel settore biotecnologico, di una regia unica gestita dalla Fondazione. Per quanto riguarda Siena Biotech, la societ strumentale, che opera nel campo della cura delle malattie neurodegenerative, proseguir nello sviluppo dellattivit di ricerca dando continuit agli accordi di

Il Presidente Gabriello Mancini

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Il Direttore Generale Marco Parlangeli

Il Vice Presidente Vittorio Galgani

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collaborazione stipulati con case farmaceutiche internazionali ed instaurando proficue sinergie con le altre realt del territorio. Sotto il profilo strategico si proseguir nel percorso mirato a far assumere alla societ una sempre maggiore autonomia finanziaria, sia attraverso la ricerca di nuovi partner nella compagine azionaria che di nuovi accordi di collaborazione, valutando anche leventualit di effettuare spin off di specifiche attivit da far cofinanziare da altri soggetti operanti nel medesimo campo. Riguardo alla Fondazione Toscana Life Sciences - (parco scientifico) lattivit consistita, fino ad oggi, nellincubazione di nuove iniziative imprenditoriali nel settore delle scienze della vita, aprendo a collaborazioni con tutte le realt presenti nel territorio provinciale e sviluppando politiche industriali coerenti con le strategie di crescita degli altri enti/soggetti ivi operanti. Lesaurimento degli spazi a disposizione per lincubazione, conferma per il momento lopportunit di non ampliare lambito di attivit della propria mission. Si dovranno valutare le possibilit di espansione dei locali, verificando in primo luogo se loperazione potr essere realizzata con Siena Nanotech. Tenuto conto dello stretto collegamento con la Regione Toscana auspicabile un maggior impegno finanziario da parte della medesima. C poi Biofund, altra societ strumentale che sino ad ora ha rivolto la propria attivit di acquisizione di partecipazioni esclusivamente nei confronti delle societ start up incubate nel parco scientifico. Tenuto conto che, anche in considerazione del sopra citato esaurimento degli spazi di incubazione, le possibilit di investimento appaiono oltremodo ridot-

ellambito delle partecipazioni e degli investimenti emerge la necessit di avviare, la selezione di ulteriori partecipazioni nel capitale di societ (quotate e non quotate) o strumenti dinvestimento che presentino una forte decorrelazione con il principale asset del portafoglio immobilizzato. A tal fine, sar valutata lopportunit di incrementare il posizionamento strategico in settori economici diversificati rispetto a quello bancario, attraverso la compartecipazione a progetti/societ in grado di offrire buone prospettive reddituali e, possibilmente, in settori rilevanti, in grado di favorire lo sviluppo economico del territorio. In tale ambito, saranno sicuramente da privilegiare gli investimenti a sostegno dellinnovazione finalizzati alla costruzione di una filiera per loccupazione. Nel corso degli ultimi anni, la Fondazione ha gi avviato tali attivit, attraverso investimenti in Fondi di private equity ed in societ che potessero avere effettive ricadute sul nostro territorio. Si tratta, infatti di impieghi che, oltre a rispondere a logiche di diversificazione, risultano coerenti con le politiche di investimento proprie di soggetti quali le Fondazioni, che mirano ad un rendimento su orizzonti temporali di medio e lungo termine, con rischi contenuti e con finalit di sostegno dello sviluppo economico del territorio e, nel caso delle utilities, in grado di promuovere e sostenere lofferta di servizi primari a favore delle collettivit locali. Per quanto riguarda le partecipazioni in atto ecco le indicazioni contenute nel documento programmatico: MedIobAnCA Il ritorno dellinvestimento in termini di dividendi attesi si attesta al di sopra della media di mercato. La partecipazione particolarmente importante, in considerazione delle opportunit di business che potenzialmente si possono presentare per la Fondazione grazie alla presenza nella compagine sociale di Mediobanca. IntesA sAnpAolo Il costante monitoraggio sulla partecipazione fa intravedere un futuro positivo e la scelta quella di mantenere ancora in portafoglio il titolo Intesa Sanpaolo S.p.A., salvo analizzare tempo per tempo lopzione di uno spostamento dellasset. CAssA deposItI e prestItI Il sistema delle Fondazioni favorevole a mantenere la posizione allinterno del capitale della Cassa e a seguirne attivamente lo sviluppo e limplementazione del piano industriale favorendone le ricadute sui rispettivi territori di riferimento. In tal senso si muove anche la Fondazione mirando in particolare ad attivare iniziative che permettano di attrarre risorse finanziarie supplementari per sostenere progettualit rilevanti per il territorio, ad esempio nellambito della realizzazione di infrastrutture. F2I - Fondo ItAlIAno per le InFrAStrutture Costituita nel 2007, la societ di gestione del risparmio che ha lanciato il pi grande fondo chiuso italiano, Fondo Italiano per le Infrastrutture la cui missione quella di affermarsi come investitore e partner di lungo periodo nel settore delle infrastrutture in Italia. FInAnzIArIA SeneSe dI SvIluppo La Fondazione crede che Fises debba proseguire nellazione di supporto al tessuto produttivo del territorio, nei settori dellindustria, dellagricoltura, del commercio e dellartigianato. Lacquisizione di ulteriori interessenze dovrebbe limitarsi alle iniziative che hanno carattere di innovazione e propulsione allo sviluppo. sAnsedonI sIenA La Fondazione, in qualit di azionista di maggioranza della nuova entit, ha rivisto le strategie per la propria partecipata. Il nuovo modello di business dellimmobiliare - elaborato in partnership con Unieco e Banca Mps - prevede che Sansedoni si proponga come fornitrice di servizi in una logica integrata di ideazione, strutturazione ed esecuzione di operazioni immobiliari. Levoluzione del modello di business non richiede pi lindividuazione di un partner industriale classico, quanto piuttosto lopportunit di sviluppare joint venture. FontAnAFreddA s.r.l. Lazienda nel 2009 ha visto un risultato netto in forte crescita rispetto al passato ed il 2010 - anche grazie alle innovazioni apportate alla filiera, alla diversificazione delle attivit, allacquisto del marchio storico Mirafiore - dovrebbe prospettarsi ancora migliore.

FORME di INVESTIMENTO e PARTECIPAZIONI

business & management te, si render adesso opportuno valutare molto attentamente lestensione del campo di attivit della strumentale a societ ed imprese che, come previsto dallo statuto, svolgono attivit di ricerca nel settore delle biotecnologie, delle scienze della vita e di altre aree ad alto contenuto innovativo. Tavoli istituzionali e regia unica La Fondazione intende proseguire, nella logica di fare sistema in sintonia ed in collaborazione con tutte le istituzioni, per meglio operare allinterno della comunit di riferimento e contribuire a risolverne i problemi. Un indirizzo da accentuare in presenza dellattuale crisi economica. La Fondazione conferma quindi la disponibilit a partecipare ad eventuali tavoli istituzionali promossi dagli enti locali al fine di elaborare interventi tesi ad offrire nuove prospettive occupazionali e reddituali nel nostro territorio. Tutto questo mantenendo la piena autonomia riguardo alla valutazione dei progetti da finanziare nellambito dei bandi annuali. Potranno anche essere valorizzate le relazioni e le competenze di cui la Fondazione dispone al fine di attivare sinergie con soggetti locali, nazionali e internazionali operanti nei diversi settori. La gestione del patrimonio La Fondazione continuer ad assicurare il rafforzamento della dotazione patrimoniale ed il rafforzamento del suo valore reale attraverso congrui accantonamenti a riserva nella misura massima consentita dalla normativa, puntando, nel mediolungo periodo, alla diversificazione del patrimonio, per garantirne nel tempo una costante e stabile redditivit. In relazione alle scelte di investimento da compiere saranno considerati, accanto agli strumenti finanziari tradizionali, le partecipazioni ed i fondi di private equity, in grado di diversificare il rischio, di raggiungere livelli di adeguata e stabile redditivit e, laddove possibile, di collocarsi allinterno della mission della Fondazione con particolare riferimento allo sviluppo economico del territorio locale. Di rilievo strategico inoltre da considerare linvestimento in Siena Nanotech, societ che ha come obiettivo il trasferimento tecnologico di nuove scoperte nellambito delle nanotecnologie (alcune delle quali in fase molto avanzata, con brevetti gi depositati) verso la produzione e la commercializzazione di prodotti finali innovativi. In questo comparto si punter a sfruttare possibili sinergie con Siena Biotech e Fondazione Tls in modo da evitare la dispersione degli interventi e valorizzare i progetti esistenti al fine di ottimizzare le risorse impiegate e la loro ricaduta sulleconomia territoriale. Fondazione e di assicurare adeguata redditivit, in modo tale da consentire alla Fondazione stessa una sempre maggiore capacit di realizzare i propri scopi istituzionali. Permane lobiettivo prioritario del mantenimento sia dellindipendenza strategica della Banca, garantendone la non scalabilit, sia del suo radicamento sul territorio. Il Monte, infatti, non deve venir meno al suo compito storico di prossimit al territorio di riferimento, continuando a sostenere le piccole imprese, gli artigiani, i commercianti, gli agricoltori, in altre parole il tessuto produttivo sano del sistema Paese. Pur in un quadro di recessione, occorre perseguire lobiettivo di accrescere il valore complessivo per gli azionisti che passa attraverso il recupero di unadeguata redditivit in tempi brevi, operando sia sul versante dei ricavi, che ulteriormente sul fronte dei costi. Gli altri punti centrali dellattivit della Banca da privilegiare e rafforzare riguardano le attivit tese al rafforzamento dei parametri di patrimonializzazione; unattenta gestione del credito; la centralit del cliente; le politiche del personale e la creazione di una struttura centrale pi snella.

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La partecipazione in Banca Mps Lamministrazione della partecipazione in Banca Monte dei Paschi di Siena proseguir nellottica di salvaguardare il valore economico del patrimonio della

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Il benessere psichico del management operativo


di Massimo Monti
l giorno doggi il manager ha responsabilit che vanno oltre il raggiungimento degli obiettivi aziendali, ma che riguardano la crescita dei propri collaboratori; un manager per cos dire generativo, facilitatore di un benessere fondato sul coinvolgimento, sulla responsabilit, sulla capacit di rispondere alle sfide poste fuori e dentro lorganizzazione. Dobbiamo allora parlare, in unottica di benessere organizzativo, di uno sviluppo manageriale orientato allempowerment delle persone che lavorano e coniugato con lobiettivo di promuovere il suddetto benessere che non va confuso con levasione, bens sul coinvolgimento (engagement); non sulla diminuzione della fatica ma sulla sua forza (hardiness); non sulla cura ma sulla promozione (resilience). la motivazione a risultare decisiva in termini di promozione del benessere e quindi primo obiettivo di una formazione costruita in tal senso sar rafforzare la motivazione intrinseca giocando sulle dimensioni psicologiche del desiderio, dellautoefficacia, della responsabilit e della speranza. Motivazione intrinseca ed empowerment costituiscono dunque, in questa concezione di assessment, strumento unico di formazione nei luoghi di lavoro. Lidea di una nuova dimensione costruttiva del lavoro chiede al lavoratore di acquisire e sviluppare risorse nuove, di saper ap-

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prendere non solo competenze ma unidentit professionale e di diventare capaci di relazioni generative con colleghi e superiori. Ci implica che un capo si appropri di tre leve fondamentali alla crescita dei lavoratori: apprendimento, comunicazione e valutazione. Un modello di formazione manageriale dovrebbe presupporre le seguenti cinque fasi: dopo una centratura in fase di apertura sul senso del lavoro e sullinvestimento particolare che ciascuno decide di giocare, si passa alla costruzione di s come manager empowering a partire dalla dimensione desiderante precedentemente attivata. Il terzo step implica un lavoro su di s finalizzato alla individuazione delle risorse necessarie a tradurre la pensabilit di s in reale possibilit, mentre il quarto riguarda lo sviluppo di competenze coerenti, ovvero le skills sopra dette: apprendimento/formazione, comunicazione e valutazione. Lultimo passaggio consiste inevitabilmente in una sperimentazione da sviluppare sulle skills nel proprio contesto lavorativo, cos da poter verificare concretamente se limmagine su cui si lavorato realistica

e non vada piuttosto ritarata. La posizione di base sta nel desiderio di sviluppare la condizione umana in modo universale ed necessario pertanto concentrarsi sui mezzi con cui questa capacit latente viene liberata e organizzata. Lazione organizzativa orientata in primo luogo a scoprire il positivo gi presente, anche se non previsto: lo sviluppo dellorganizzazione si fonda cos sulla scoperta di risorse gi in atto piuttosto che sullintegrazione adattativa delle persone e dellambiente in una strategia tesa a ridurre lincertezza. dunque un processo di ricerca e di scoperta del positivo, partendo dallassunzione che le organizzazioni siano reti vive, dunque mirando a intercettare il nocciolo positivo della vita organizzativa.

Il leasing e le fonti rinnovabili nellanno della qualit


di Gianfranco Antognoli*

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a sempre crescente consapevolezza della necessit di salvaguardare, mantenere e, se possibile migliorare, il nostro rapporto con lambiente, ha sviluppato in tutta la popolazione, ma in misura sempre crescente anche nelle imprese, il rispetto per lhabitat favorendo investimenti in impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Sviluppare la dipendenza di energia da tali fonti significa ridurre linquinamento prodotto dal fabbisogno energetico tradizionale, preservare le risorse energetiche della terra ed aiu-

tecnologico, ambientale, amministrativo e, solo da ultimo, anche unanalisi di tipo finanziario. Il leasing appare come lo strumento principe per finanziare operazioni del genere sia che le stesse si rivolgano al fotovoltaico, o alleolico, o allidroelettrico, alle biomasse o alla cogenerazione. Nella formulazione dellanalisi di fattibilit finanziaria, sar necessario un approccio di tipo corporate che fondi cio la propria analisi sulla verifica del merito creditizio del richiedente e, principalmente, sulla sua capacit di ripagare il costo del debito indipendentemente dai flussi di cassa generati dallinvestimento stesso. La nuova operazione deve essere trattata

come un normale finanziamento non riferito alle fonti rinnovabili. inoltre necessario effettuare unattenta analisi legata ai flussi di cassa generati dallinvestimento per il rimborso del debito (Debt Service Cover Ratio) che deve essere sufficiente ad autoripagarsi e dovr inoltre essere monitorato limpianto stesso perch sar il suo effettivo utilizzo a generare la produzione dei flussi di cassa necessari. Tale cash-flow potr derivare, a seconda della tipologia dellimpianto finanziato, dai certificati verdi, dalla tariffa omnicomprensiva, dal conto energia ed anche dalla vendita dellenergia prodotta ricordando al proposito la semplificazione del Conto Energia che, per il triennio 2011-2013 classifica, ai fini della tariffa incentivante, soltanto la categoria impianti realizzati sugli edifici e la categoria altri impianti. Data lesperienza acquisita, tutte le principali societ di leasing, hanno

tare la riduzione del deficit della bilancia dei pagamenti aggravato dal costo dellapprovvigionamento delle fonti fossili. Per raggiungere tale obbiettivo limpresa non dovr cercare un finanziatore, ma sviluppare un progetto credibile atto ad essere finanziato. Serve pertanto, una preliminare analisi di carattere

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dallutilizzatore nei canoni periodici spalmata per tutta la durata dellinvestimento. Ovviamente si ha la possibilit della deducibilit dei canoni dal reddito imponibile a patto che la durata del leasing risulti superiore a quanto previsto dalle norme fiscali e la durata della locazione consenta un ammortamento pi rapido rispetto alle tabelle ordinarie. Con il leasing non si intaccano i capitali dellazienda che rimangono a disposizione per le politiche di sviluppo e, pi in generale, i ratios di bilancio dellutilizzatore. Il leasing prevede la possibilit di finanziare investimenti a stache i Consorzi Fidi danno, alla finanziabilit dei progetti e delle imprese richiedenti. Vogliamo inoltre ricordare, che il leasing, fornendo garanzia ai fornitori rappresenta un punto di forza per ottenere sconti di fornitura e, di norma, viene confezionato tailor made, rappresentando una fonte di finanziamento estremamente flessibile. Nel 2011, anno della qualit, la misura e la qualit dei finanziamenti appare certamente di importanza fondamentale considerando lo scopo dellinvestimento.
* Professore a contratto della Facolt di Economia dell'Universit di Pisa

messo in produzione molteplici strategie di vendita che si rifanno comunque ad un unico modello valutativo del progetto da finanziare iniziando da una indagine dello stesso sin dalla sua fase preliminare per arrivare ad unanalisi dei requisiti di finanziabilit sulla base di un business-plan che presenti uno scenario realistico e coerente con la tipologia dellinvestimento. Si stabiliscono inoltre i criteri di pagamento dei fornitori e si utilizzano le risorse tecniche per valutare la sostenibilit dellimpianto. Una volta verificata la bont del progetto, si passa ad analizzare il richiedente, la valenza economico/finanziaria, la capacit di stare sul mercato e produrre reddito in un quadro di sviluppo dinamico. Nel caso di impianti importanti si ricorre, di norma, alla richiesta di una Due Diligence Tecnica ed eventualmente anche ad una Due Diligence Economica se non addirittura anche ad una Due Diligence Legale. Con il leasing anche possibile concedere al richiedente un Grace Period cio un periodo durante il quale, subito dopo la messa in produzione dellinvestimento, i canoni vengono sospesi fino allintroito del primo pagamento della tariffa incentivante. Oltre alle normali garanzie dettate dallesigenza del merito creditizio del richiedente, vengono acquisite sempre la cessione del credito derivante dal Conto Energia o dalla tariffa omnicomprensiva o la cessione dei crediti derivanti dalla vendita dellenergia a terzi. La durata massima del leasing raggiunge i venti anni e non richiede il rilascio di gravami sui beni oggetto dellinvestimento o su propriet del richiedente.

I canoni possono essere fissi o variabili, con scadenza mensile o trimestrale e lequity prevista per il soggetto richiedente varia con una media compresa tra il 15 ed il 25 %, a discrezione del finanziatore sulla base dellanalisi economico/patrimoniale, mentre il valore di riscatto scende fino al1,00%. Particolare importante delloperazione di leasing la finanziabilit dellIva gravante sullinvestimento che fa carico alla societ di leasing e viene rimborsata

ti davanzamento lavori, con la corresponsione, da parte dellimpresa richiedente, dei soli interessi sulle somme effettivamente utilizzate. Trattandosi di installazione di beni della societ di leasing in cespiti di propriet di terzi richiesta la propriet del terreno o del tetto su cui viene installato limpianto o la possibilit di avere il diritto di superficie per un periodo superiore alla durata del leasing. Da non tralasciare infine laiuto

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ConsorZIo tosCAno ForestALe: rESTAUrArE IL PAESAGGIo

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sservando un paesaggio, una vallata, unarea montana, un litorale rimaniamo stupiti di come la bellezza della natura possa creare un simile spettacolo. Siamo irrimediabilmente presi a contemplare le colline, alberi e foreste, percorsi fluviali e torrenti, e notiamo quanto ci sia di bello e rilassante nel visitare e vivere in questi luoghi. Il paesaggio toscano mostra un'infinit di cartoline che si presentano ai nostri occhi non appena giriamo l'angolo, muovendoci nelle varie provincie. Ciascuna con una sua tipicit. C' una considerazione che forse raramente facciamo, il pensare che questa bellezza, questa estetica non frutto della natura, bens il risultato dell'intervento agricolo dell'uomo. Migliaia di anni di continui e costanti movimenti di terra che hanno modellato il suolo. Da sempre i contadini hanno lavorato il terreno dissodandolo per coltivare, scavando canali per irrigare i campi e piantato foreste per coltivare legna. Il paesaggio che ammiriamo e che costituisce quasi un brand per la regione Toscana frutto di un attento e impercettibile ma costante studio di persone con un innato senso estetico. Il paesaggio Toscano un vero e proprio patrimonio che oggi tutelato e mantenuto da aziende che fanno di questo "restauro paesaggistico" il proprio business. Il Consorzio Toscano Forestale un'azienda moderna che si occupa di difendere e conservare il paesaggio Toscano. Nato nel 1977 in provincia di Lucca, come cooperativa agricola di un piccolo frantoio sociale, negli anni ha sviluppando sempre di pi i propri servizi. Il Consorzio stato costituito nel 1990 per

di Andrea G. Lombardi

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tutelare le piccole cooperative e competere meglio nel mercato. Ha sede a Barga (Lu) con un ufficio presso Confcooperative Toscana e raggruppa 20 cooperative che operano nel settore agroforestale. Il Consorzio ha come scopo lassunzione da enti pubblici e privati di lavori per interventi di forestazione, sistemazione idraulico forestale, bonifica montana e idraulica, rimboschimento, lavori di giardinaggio e verde pubblico. Uno dei lavori pi importanti del consorzio stato il salvataggio dei famosi cipressetti di Bolgheri che grazie ad un accurato intervento di potatura e medicamento degli alberi, ha evitato la fine di questo importante monumento paesaggistico Toscano. Il C.T.F iscritto ormai da anni

all'albo regionale delle imprese agro-forestali istituito con legge regionale e partecipa alle gare di appalto indette dalle Amministrazione Pubbliche (Province, Comunit Montane, Comuni, Geni Civili, ecc). Pu vantare

di aver raggiunto ormai un fatturato di gruppo considerevole e destinato ad unulteriore crescita. La Regione Toscana ha dato un riconoscimento di merito al consorzio che nonostante la crisi economica riuscita a

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crementare il proprio fatturato ed assumere nuovo personale, sessantaquattro nuovi lavoratori nell'ultimo anno. Il Modello C.T.F. infatti stato preso come esempio di eccellenza italiana nel campo agroforestale ed esportato in altre regioni. Quest'anno la regione Friuli Venezia Giulia ha richiesto interventi di formazione: tecnici e membri delle cooperative del C.T.F. hanno tenuto lezioni e spiegato ai colleghi friulani il modello toscano di tutela agro-forestale. Una particolarit che contraddistingue il Consorzio la volont di utilizzare per i lavori legno e pietra reperiti in loco senza cemento e ferro. A questo si aggiungono lavori di bioingegneria edilizia a basso impatto ambientale, consolidamento di versanti e regimazione delle acque, prevenzione incendi e verde pubblico a basso costo. Il consorzio fa parte del Consorzio Nazionale Appennino Vivo Europa come rappresentante della Regione Toscana e tiene rapporti presso il Ministero dell'Ambiente e dell'Agricoltura. La tutela del territorio comprende anche il rinserimento nei luoghi di origine di specie autoctone di bovini come la

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Vacca Maremmana, in grado di vivere allo stato brado, e suine come la famosa Cinta Senese. Attualmente annovera circa 264 soci lavoratori, 10 amministrativi e 20 tecnici. composta da cooperative presenti su tutta la regione. Nel territorio lucchese operano la Cooperativa LA VISONA e VALLE DEL SERCHIO a Capannori, CENTRO LEGNO AMBIENTE a Castelnuovo di Garfagnana, LA ROCCA a Castiglione di Garfagnana. In provincia di Prato la Cooperativa LA TRACCIA. In provincia di Livorno ACLI LABOR e IL GIGLIO di Rosignano. In provincia di Pisa operano ECONET, Cooperativa FR a Cascine di Buti e OLEIFICIO DI VOLTERRA. A Siena presente la Cooperativa S. MARIA presso Abbadia S.

Salvatore e in provincia di Grosseto la Cooperativa CTM a Santafiora. Apparentemente piccole realt che insieme formano un grande gruppo. La sinergia delle varie cooperative guidate dal Presidente Luciano Mazzoni e

da un pool di fidati collaboratori permette a C.T.F. di poter offrire un servizio di qualit su tutto il territorio regionale con opere che consolidano e mantengono intatto il patrimonio paesaggistico toscano.

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LA CoSTrUZIoNE DI qUALIT NELLE ProPoSTE DE IL LECCIo SPA

n un panorama un po nebbioso, nel quale si destreggiano meglio la solidit finanziaria e la qualit, chiediamo a Nicola Nencini, comproprietario de Il Leccio Spa quali sviluppi prevede. C tanta voglia di lasciarsi alle spalle questo periodo da parte di tutti. Nel settore emergono difficolt pi o meno accentuate e sicuramente questo periodo funger da spartiacque. In questo momento per stare sul mercato occorrono capacit che in passato, con un settore in forte espansione, non erano cosi fondamentali. Allo stato attuale

il mercato non perdona: lo dimostrano i cantieri sulla piana quasi completamente invenduti in contrapposto ai quali vi sono cantieri terminati e completamente venduti. una dimostrazione che il mercato esiste ma lacquirente molto pi attento, informato e comprende meglio la qualit del prodotto. Il prezzo assume una importanza relativa dovendosi collocare nella fascia di appetibilit ma non scendere sotto mercato ben sapendo gli acquirenti che prezzi troppo bassi possono nascondere una insolvenza da parte del costruttore o luso di pro-

per trovare qualit e funzionalit a prezzi concorrenziali, iniziando dallacquisto dei terreni, il cui valore dovr tendere alla minore spesa, per continuare nellattenzione massima nella gestione della costruzione nella quale dovranno essere accorciate le filiere ottenendo cos un risparmio globale il cui fruitore sar lacquirente dellimmobile. Nella scelta dei materiali dobbiamo curare molto di pi la scelta del prodotto, in linea con normative, negli ultimi anni rivoluzionarie per il settore, con lobbiettivo di costruire sempre pi in modo eco-compatibile.

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dotti con qualit e certificazioni discutibili. il momento di cambiare lapproccio alla produzione Nicola e Riccardo Nencini

Ma la classificazione energetica aiuta a fare selezione? un ottimo strumento che manifesta allacquirente il livello di qualit tecnologica degli impianti e dei materiali strutturali e rappresenta un ottimo punto di

Nicola Nencini e l'architetto Gabriele Ricci partenza nello fase di progettazione. Avete ormai terminato i cantieri. il momento di una vacanza? vero, i cantieri di Lucca sono finiti e le vendite, per fortuna, stanno per essere ultimate, nel residenziale sono ancora disponibili alcune unit immobiliari al residence Le melodie a S. Pietro a Vico, mentre nel residence Il Leccio di Lammari, e Le Mimose di Sorbano abbiamo esaurito le disponibilit. Nel terziario abbiamo portato a termine il nuovo centro medico di Marlia, proprio recentemente consegnato con qualit costruttiva ottima e il Centro Esse a Guamo. Lottima vendibilit di queste unit sicuramente unattestazione del buon operato del team. Ma non c tempo per le ferie: tra poche settimane inizieremo la costruzione di sette ville a SantAnna e una serie di appartamenti ad Orbetello. Le ville a SantAnna rispetteranno i canoni della eco-compatibilit? SantAnna si propone come un ottimo sito in cui larchitetto Gabriele Ricci ha proposto un ottimo progetto nella distribuzione degli spazi rendendo le costruzioni ben vivibili e solari. Saranno ville bifamiliari sviluppate su due piani oltre al garage. In questo cantiere utilizzeremo unottima tecnica costruttiva per quanto riguarda il rispetto della legge antisismica. Le attuali normative in materia hanno infatti lo scopo di togliere il pericolo in caso di sisma ma non salvaguardano i possibili danni, cos che le tamponature nel cemento armato possono lesionarsi. Noi utilizzeremo un tipo di blocco che ha la particolarit di essere assemblato e gettato in opera in corpo unico, con il risultato di ottenere abitazioni costruite totalmente in struttura armata con innegabili maggiori garanzie antisismiche. Anche gli impianti saranno di ultima generazione con pavimenti radianti e caldaie a condensazione consentendo la classificazione delle abitazioni in classe B. E cosa accadr ad Orbetello? Sappiamo che larchitetto Paolo Portoghesi tiene molto alla buona riuscita del progetto. Pu confermarlo? Direi proprio di s, larchitetto crede molto nella validit di questo progetto e ha consigliato queste unit immobiliari a molti suoi amici. Per noi sicuramente un privilegio poterci avvalere della sua collaborazione. Quando abbiamo pensato a questo progetto e alla particolarit del posto abbiamo ritenuto che un architetto di fama internazionale avrebbe potuto offrire qualche cosa in pi. Non stato facile convincerlo ad operare per noi ma oggi posso affermare che sente il lavoro come proprio e ne vuole curare ogni piccolo dettaglio perch - come dice sua moglie - solo cos si potr affermare che quelle case sono opera di Paolo Portoghesi. Utilizzeremo anche una gestione di cantiere particolarmente rispettosa dellambiente evitando luso di lubrificanti chimici nelle fasi costruttive e smaltendo i rifiuti in raccolta differenziata. E in Romania come vanno le cose? I viaggi sono faticosi specialmente in questi periodi invernali, ma il cantiere sta andando avanti e a giugno pensiamo di terminare. Linteresse notevole e nei prossimi mesi speriamo di concludere anche alcune vendite. La gestione un po complicata, lapproccio al lavoro un po differente nei due paesi ma con calma le cose stanno andando sempre meglio.

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terzo decennio, dimensione Futuro


Qualche domanda al nostro Presidente
nato tutto da un sogno perch non importa quanto grande un sogno ma quanto grande la voglia di realizzarlo. Un progetto che con passione, dedizione, sacrificio e forza di volont diventato concreto, fisico, forte e reale. In questi 20 anni abbiamo immaginato, progettato e realizzato una Societ nuova e diversa che tutti ormai conoscono e considerano un punto di riferimento per lattivit e gli investimenti. Non sono stati ventanni semplici, abbiamo alternato momenti difficili a momenti entusiasmanti, ma non abbiamo mai perso lo spirito che ha animato i nostri primi passi e oggi ci fa guardare al futuro che meritiamo con ottimismo e tanta voglia di continuare a crescere e fare bene. Abbiamo creato qualcosa di diverso dal resto del mercato che tanti hanno cercato di imitare senza riuscire. A volte tendiamo a dimenticare le nostre caratteristiche uniche nel panorama italiano: indipendenza, partnership, integrazione fra gestione e distribuzione, centralit del promotore. Quello che abbiamo raggiunto merito di tutti noi, ognuno di noi con il suo lavoro e la sua passione ha contribuito al raggiungimento di questi risultati. Oggi festeggiamo tutti quelli che sono qui da ventanni, ma anche chi si unito a noi da poco. We had a dream, We have a dream Questo per il passato, che giusto celebrare perch ce lo

siamo meritato. Ma solo linizio, un punto di partenza su cui costruire il nostro terzo decennio, la nostra TERzA DIMENSIONE. Perch terza dimensione? Perch bisogna guardare la realt per quello che e non per quello che appare. Perch bisogna pensare in grande e in un mondo che muta, noi dobbiamo essere in grado di anticipare i cambiamenti ed evolvere. Bisogna aprire la mente sempre di pi, imparando a guardare le cose da ogni loro angolatura, cogliendo tutte le sfaccettature e non avendo paura di andare in profondit. Perch per essere i migliori bisogna avere il coraggio del futuro, laudacia dei pionieri, la volont e la temerariet degli innovatori. Il nostro un passato importante, ma come scritto in tutti i nostri prospetti informativi le performance passate non sono garanzia dei rendimenti futuri, cos anche noi, non possiamo accontentarci, sederci sugli allori del passato dobbiamo crederci, dobbiamo sognare, dobbiamo sentirci ed essere dei nuovi esploratori. Quali sono i progetti futuri? Il futuro ora. Sono convinto che da questa convention usciremo tutti pi forti e motivati, pronti a costruire la grande Azimut, lAzimut del terzo decennio. Per il futuro abbiamo tanti progetti da realizzare, li abbiamo visti in questi giorni e tanti altri se ne aggiungeranno nel corso dei

Non importa quanto grande un sogno ma quanto grande la voglia di realizzarlo


mesi, tanti nuovi e sfidanti obiettivi da raggiungere. Tra i principali sicuramente il sogno della nostra nuova partnership attraverso gli strumenti partecipativi e levoluzione internazionale del nostro Gruppo con lavvio del progetto in Cina. Questo avr un forte impatto su tutti noi, che diventeremo cos azionisti di un Gruppo multinazionale. Una cosa non cambier: la centralit dei promotori, quindi dei nostri azionisti. Sar sempre una priorit, un pilastro fondamentale del nostro modello cos come la nostra indipendenza. Insieme raggiungeremo i risultati che ci siamo prefissati, supereremo ogni sfida con passione, entusiasmo ed energia. Ogni nostro piccolo grande risultato un piccolo grande risultato di Azimut. Perch tutti noi siamo coinvolti direttamente nella crescita di Azimut. Perch Azimut siamo NOI.

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i ventanni della nostra storia


1986 Azimut Gestione Fondi 1988 Azimut viene costituita Finanziaria s.p.A. da Akros 1990-1992 Pietro Giuliani e la maggior parte dell'attuale top management di Azimut approda in societ e inizia il reclutamento dei pi alti livelli professionali presenti sul mercato della distribuzione (organizzando 6 associate regionali) 1998 Bipop carire acquista Azimut, che continua a rimanere indipendente 2000 Azimut diventa internazionale co Az Fund management sA, situata in Lussemburgo 2002 il fondo di private equity Apax Partner attraverso un'operazione di management Buy out permette ai promotori finanziari, dirigenti e dipendenti di diventare azionisti del Gruppo per cui lavorano

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2004 iPo Azimut e quotazione alla Borsa italiana 2004 si avvia AzLife in irlanda 2005 nasce Az capital 2007 siglate le partnership con inAlternative (ingresso nel mercato dei FdF hedge) 2008 nasce il progetto consuLtinG APoGeo 2005 Azimut lancia Az inVestimenti 2009 Azimut entra a far parte del dJstoXX 600 2009 nascita della nuova divisione, creata per i clienti private Azimut Wealth ManageMent 2010 Azimut entra a far parte del Ftse miB 2010 Azimut e cattolica raggiungono un'intesa per l'acquisto del 100% della rete Apogeo consulting sim 2011 Azimut inizia l'espansione internazionale con Az international Holdings ed entra nel settore delle energie rinnovabili con Az industry & innovation

Azimut
Ufficio di Lucca Viale C. Castracani, 34 - 55100 LUCCA Tel 0583-953433 Ufficio di camaiore Piazza Petrucci, 8 - 55041 Camaiore (Lu) Tel 0584-984637 stefano.grasso@azimut.it Ufficio di Pietrasanta Via G.Garibaldi, 4 - 55045 Pietrasanta (Lu) Tel 0584-790895 stefano.tardelli@azimut.it

... il resto tutto da costruire


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Rubrica finanziaria a cura di

Come andr il 2012?

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Ritorniamo a noi che, pur consapevoli di quello che abbiamo affermato, un quadro di insieme vogliamo comunque volercelo immaginare. Dopo un anno interlocutorio ma tendenzialmente positivo come il 2010 nel quale si sono avute soddisfazioni dai mercati azionari per chi ha saputo selezionare paesi, settori e titoli specifici con la Germania sempre pi protagonista seguita da un rinnovato vigore di Wall Street, il 2011 sar un anno di riflessione e consolidamento delle tendenze in atto. Nel 2012 i Paesi Emergenti, continueranno a crescere con vigore grazie a politiche economiche adeguate e ad una fortissima crescita dei consumi interni. L'Europa, trovato finalmente un suo equilibrio grazie alle strategie messe in atto per uscire dalla crisi dei debiti Sovrani e del Sistema Bancario, si apprester ad assumere un ruolo da vero protagonista sullo scenario mondiale grazie anche al rafforzamento internazionale delle proprie Aziende che espanderanno in questo modo il loro giro di affari. Le tensioni nel Medio Oriente e nel Nord Africa si normalizzeranno.

2012? Come andr allocato il portafoglio ad inizio 2012? Non stiamo sbagliando data, non abbiamo le lancette avanti di un anno ma stiamo "giocando", stiamo cercando di immaginare come sar l'economia, non per lanno in corso (quello lo fanno gi in tanti) ma tra 1 anno. Potremmo anche spostare le lancette avanti di ulteriori dodici mesi arrivando al 2013 e le parole potrebbero cambiare di poco. I nostri sono i tempi dei sondaggi, delle statistiche, delle previsioni. Carta stampata e trasmissioni via etere si impegnano, con la collaborazione di noti economisti e strategists, citando le previsioni del FMI o di Trichet o di Bernanke, a darci indicazioni per il prossimo futuro. Niente di male! Purtroppo la realt dimostra che l'imprevedibile sempre in agguato e fare previsioni risulta oggi,

ome evolver l'economia mondiale e su quali paesi sar bene puntare? Come andranno i mercati finanziari nel

come in passato, essere un mero esercizio di speranza e buona volont e che il rischio di essere smentiti molto alto. La realt dominata da fenomeni difficilmente controllabili o anticipabili. Ci sar sempre chi azzecca un trend e chi no e, in entrambi i casi, la differenza tra i due non necessariamente legata alle loro capacit. Anche in questo caso analizzare il passato utile: praticamente nessuno mai riuscito a fare sempre previsioni corrette a livello di variazione dei valori soprattutto collegandoli ad una tempistica ben definita.

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In Europa e negli Stati Uniti il debito pubblico scender e loccupazione torner a salire e di conseguenza anche i consumi e quindi si innescher quel circuito virtuoso che porter ad un nuovo ciclo di crescita e benessere. Ovviamente potrebbe anche andare diversamente ed meglio non dire come perch di catastrofismi non ne abbiamo certo bisogno! Ma se cos complesso ed incerto basare le proprie scelte sulle previsioni, come si deve fare? Una valida soluzione costruirsi un proprio metodo di investimento preciso e rigoroso basato su una sana diversificazione per paesi e valute, per stili di gestione, per strategie di investimento. Occorre slegarsi dalla logica mordi e fuggi di breve (per lo meno per la parte principale dei propri investimenti) ed indispensabile dedicare la massima attenzione ad analizzare approfonditamente le proprie esigenze. Lultimo suggerimento, che la riprova che i due passaggi anzidetti sono stati effettuati in modo corretto, quello di verificare la propria capacit di gestione dell'emotivit. Infatti le scelte compiute in condizioni di stress vanno a modificare il metodo che abbiamo impostato e intimamente condiviso, variano la visione delle esigenze e le loro priorit, ed alla fine si rivelano errate a tal punto da correre il rischio di danneggiare in modo irrecuperabile i risparmi. Diversamente agisce la funzione di controllo che deve sempre essere esercitata con la massima attenzione e che si rivela particolarmente efficace se esattamente cor-

relata con il tutto. Il convincimento che questo sia il modo giusto di operare ci liberer dallansia di cercare di conoscere come andr il 2011 o il 2012 (o il 2013 o il 2014) e si riusciranno a cogliere quelle opportunit che i mercati saranno in grado di offrire nei prossimi anni. Un consulente al nostro fianco, che sappia farci guardare dentro e allo specchio, sar il compagno ideale per arrivare ai risultati che ci siamo prefissi.

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LADY CHIMICA ITALIA


ata nel 1972 a Viareggio, Lady Chimica Italia opera nel settore dei prodotti chimici inizialmente solo per la pulizia e la manutenzione delle auto. Nel 1984 lattivit fu trasferita nel comune di Massarosa e nel 1995 il nuovo marchio, Lady Chimica Italia, si affianc al gi esistente Lady Auto ed infine nel 2003, un ulteriore marchio Lady Bike, per contraddistinguere una linea di prodotti dedicati a tutte le esigenze di pulizia del ciclista, si univa ai due esistenti. La lady che si imposta in breve tempo nel difficile mercato della detergenza con lintuizione di un grande manager ha un nome: Lida Lombardi, titolare dellazienda lucchese, che oggi gestisce assieme al figlio Lorenzo Lucatelli. Come nato linteresse per questo tipo di prodotti? Nel 1969 abbiamo iniziato ad avvicinarci al settore dei prodotti

Lida Lombardi con il figlio Lorenzo per auto poich avevamo un autolavaggio. Abbiamo cominciato a diversificare lattivit dai tempi dellintroduzione delliva, quando cambiato il sistema di vendita, con lidea di produrre articoli per la cura e la manutenzione delle auto. Prima il mio lavoro consisteva nel fare la mamma a tempo pieno, poi ho intrapreso lattivit imprenditoriale e lazienda cresciuta sempre pi. Dal 1972 ci siamo specializzati nel settore dei prodotti per la pulizia e la manutenzione delle auto; con il passare del tempo ci siamo aperti a nuovi mercati, per accontentare un pubblico sempre pi esigente e attento. Con la nascita dei nostri marchi, poi, abbiamo attuato un rinnovamento radicale per quanto riguarda le linee di produzione dei prodotti stessi. Come si diventa imprenditrici? Con grandi sacrifici, rinunce, costanza e determinazione. Ha incontrato maggiori difficolt operando al femminile? No, non ho trovato particolari difficolt per questo. Ho persino conseguito riconoscimenti per i 25 anni di attivit ed ho ricevuto il sostegno di varie associazioni di categoria, come lArtigiancredito Toscano. Qual stata la migliore intuizione? Quella di sviluppare varie linee, di non dedicarci ad un solo settore, ma di credere in tutti, per non precluderci il mercato. I nostri prodotti, poi, sono facilmente reperibili, si possono trovare anche nei supermercati, specialmente quelli della linea casa. Le idee sono tante, siamo sempre in fermento e attenti alle novit, poich il mercato si evolve. In che modo Lady Chimica si interessa di eco-sostenibilit? Da parte nostra c attenzione per lambiente e cerchiamo sempre di aggiornare in modo tempestivo, con lausilio di esperti del settore, le varie normative in atto. I nostri sono comunque prodotti di nicchia ma la qualit e il rispetto dellambiente sono le nostre parole dordine. Progetti futuri? Sviluppare maggiormente le linee esistenti, tra cui quella del settore moto. Lintraprendenza e certe felici intuizioni si sono dimostrate vincenti nel corso degli anni, perci non escludiamo di poterci dedicare, in futuro, a nuove linee di prodotti.

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costume, territorio & societ

costume, territorio & societ

IL CIneMA In MoTo
di Franco De Rossi

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al celeberrimo Vacanze Romane, con Audrey Hepburn e Gregory Peck, a The American, il recente thriller con George Clooney, attraversando anche le migliori produzioni asiatiche di Bollywood. infinita la lista dei film dove la Vespa, da oltre 60 anni, recita da co-protagonista in pellicole famose in tutto il mondo. Un ruolo che - di pari passo con linarrestabile successo commerciale e dimmagine dello scooter-icona - merita di essere raccontato. Lo ha fatto la mostra La Vespa e il cinema, organizzata a Pontedera dalla Fondazione Piaggio, dal Centro Multimediale del Cinema, e da Viareggio EuropaCinema, al Museo Piaggio Giovanni Alberto Agnelli, che ha appena festeggiato i primi 10 anni di attivit. In esposizione: fotografie, riviste, documenti storici e una sezione dedicata alla collezione di 150 locandine di film cult. Sono state proposte le sequenze pi significative dei film, degli spot pubblicitari dei prodotti Piaggio e quelle tratte dai cinegiornali dellarchivio dellIstituto Luce. La filmografia di Vespa nella Mediateca della Fondazione Piaggio conta, infatti, oltre 800 titoli, dalla sua prima volta sugli schermi, nel 1950, a soli quattro anni dallinizio della commercializzazione, con il film italiano Domenica dagosto. Per passare da Quadrophenia ad Absolute Beginners ad American Graffiti, da Il talento di Mr. Ripley fino a La carica dei 102 e al blockbuster Transformers, di successo in successo, non solo cinematografico, anche produttivo per i modelli Vespa che si susseguivano anno dopo anno in modo inarrestabile. Per citare qualche altro titolo: Caro Diario (1993) di Nanni Moretti, nel quale il protagonista sta in sella a una 150 Sprint per un intero episodio o Alfie (2004) di Charles Shyer, nel quale Jude Law va a spasso per le vie di Manhattan con la sua Vespa bianco-blu; o The interpreter (2005) di Sydney Pollack, con Nicole Kidman che fa della sua Vespa gialla il mezzo

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preferito per circolare nelle strade di New York. La fabbrica dei sogni, il cinema appunto, e lo scooter pi famoso del mondo, La Vespa a Pontedera, insieme in una mostra che spiccher il volo verso altre sedi espositive nel resto del mondo. E non mancano le immagini delle star immortalate sui set e nelle pi originali location, da Lucia Bos a Gary Cooper, da Anthony Perkins a John Wayne, da Henry Fonda a Charlton Heston, senza dimenticare Anthony Queen. Molti gli attori italiani che hanno visitato questa mostra tra i quali Alessandro Gassman, Massimo Ghini e Giorgio Panariello e tanti altri. E dal prototipo della Vespa nel 46, ad opera di quel geniale progettista aeronautico a cui si deve lideazione dellelicottero moderno Corradino dAscanio,

la due milionesima Vespa, nel 1970 la quattro milionesima e nel 1988 verr raggiunto il traguardo della dieci milionesima, fino ad arrivare ad oggi con oltre sedici milioni di unit in circa

130 modelli differenti. In programma per la Fondazione Piaggio anche la celebrazione di Corradino dAscanio il prossimo novembre, a 120 anni dalla nascita e a 30 dalla morte.

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di strada questo scooter ne ha fatta tanta. Con luscita della 125, nel 48, infatti, il miracolo ha inizio e prende il via una lunghissima fase di affermazioni commerciali per la Vespa. Nel 1947 la Piaggio produce 10.535 Vespa, nel 1953 171.200, sette anni pi tardi a Pontedera esce

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LA MASSonerIA neLLUNIT D'ITALIA


di Alfredo Rossi
ono iniziate le celebrazioni del 150 anniversario dellUnit dItalia ma, sul piano ufficiale e su quello dei mass media, si registra un silenzio pesante sull influenza nel nostro Risorgimento del pensiero e del movimento massonico, nazionale ed internazionale. Il ruolo della Massoneria stato infatti importantissimo, sia nella fase movimentista repubblicana dei moti organizzati dalla Giovane Italia di Mazzini che nella fase di costruzione del nuovo stato unitario. Moltissimi politici italiani sono stati confratelli. Lo fu, su tutti, Giuseppe Garibaldi, che oggi esclusivamente ricordato come socialista storico. Trattiamo largomento con Massimo Bianchi, Gran Maestro Aggiunto del Grande Oriente dItalia di Palazzo Giustiniani. corretto affermare che oggi, sia sul piano delle manifestazioni ufficiali che su quello della diffusione delle informazioni sui media, si registra un silenzio pesante sullinfluenza del pensiero e lazione della rete nazionale ed internazionale massonica nel Risorgimento italiano? Storicamente i massoni del Grande Oriente dItalia sono da pi di due secoli uomini del dubbio, ma anche con una forte attenzione alle ragioni altrui e con una forte propensione al dialogo. vero che assistiamo a un revisionismo superficiale, che non indaga ancora a fondo le cause, gli ideali e tanta parte di storia che nel loro insieme hanno formato il mosaico del Risorgimento italiano. In questi percorsi, la Massoneria ha avuto

uomini e storie che hanno dato un contributo enorme allUnit dItalia. Primo tra tutti Giuseppe Garibaldi che, non va dimenticato, fu Gran Maestro del Grande Oriente dItalia. E poi tanti altri Fratelli che anche con il sangue fecero strada al sogno concreto di un Paese unito. Non ci stiamo, perci, a far passare in secondo piano il ruolo della Libera Muratoria. Anzi, questo silenzio ci spinge a fare ancora di pi e meglio per far conoscere la verit dei fatti e il ruolo positivo dellOriente nella storia patria. Non vogliamo per cartoline n medaglie. Nella galleria dei Padri fondatori dell Italia, il Grande

Oriente non presenter santini massonici o figure di laici da spendere al mercato della retorica o nei vicoli spesso angusti della storiografia. Il nostro sforzo, invece, sar di promuovere una pi approfondita conoscenza delle dinamiche, riscoprire la lezione ideale di quella stagione pere declinare oggi elementi di unit, coesione, riscoperta del ruolo dei giovani e del volontariato, che servono per il nostro vissuto e destino di italiani. Per dirla con Nietzsche, grandezza significa: dare una direzione. Faremo la nostra parte per evitare sbianchettamenti, convinti che occorre sempre compren-

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Massimo Bianchi

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PRESENZE MASSONICHE NELLISOLA BIANCA DELLA TOSCANA Le origini della Massoneria speculativa (termine usato per distinguere la Massoneria moderna da quella medievale delle gilde e delle corporazioni dedita alle costruzioni di cattedrali) risalgono, come noto, allInghilterra del 1717. Da qui, poi, vi fu la sua diffusione in europa e quindi in Italia. A questa avventura Lucca non fu estranea, fornendo alla Massoneria un suo concittadino: il grande violinista Francesco Xaverio Geminiani (Lucca, 1687 - Dublino, 1762), che si era trasferito a Londra nel 1714. Proprio nella capitale inglese egli fu iniziato nella loggia queens Head il primo febbraio del 1725 e poi elevato ai gradi di Compagno e di Maestro il 12 maggio dello stesso anno. Al lucchese Geminiani attribuito il merito di essere stato il primo italiano ad essere affiliato alla Massoneria. La rifondazione della Massoneria italiana, messa al bando dopo la caduta di Napoleone, durante il periodo della restaurazione, avvenne a Torino nellautunno del 1859, con la nascita della loggia Ausonia, la quale avvi dopo poco il processo per la costituzione di un Grande oriente Italiano. Dallelenco delle logge storiche della Toscana (1731-1931) redatto dal Grande oriente dItalia, riscontriamo, da allora, un nutrito numero di officine lucchesi: la Francesco Burlamacchi, fondata nel 1862, poi la Balilla, La Verit, la Libertas, la Tito Strocchi. Per quanto riguarda lobbedienza del G.o.I. di Palazzo Giustiniani (la principale organizzazione massonica italiana), attualmente sono attivi i fratelli della Antonio Mordini che ha mantenuto la dizione originale alloriente di Barga in quanto nacque proprio in questa cittadina nel secondo dopoguerra del secolo scorso e dalla quale, poi, per gemmazione (come si usa in gergo libero-muratorio, per indicare la filiazione di unaltra loggia da una gi esistente) si ricostitu intorno al 1990 la antica Francesco Burlamacchi, poi, ancora, la Libertas e la F.X. Geminiani. Ai giorni nostri si appresta a rinascere anche la loggia Tito Strocchi, dedicata appunto al giovane avvocato lucchese, fedele a Mazzini, che combatt con Garibaldi a Mentana (1867) e a Digione (1871). A Barga, a Castelnuovo Garfagnana, a Montecatini ed a Pescia, centri importanti della Valdinievole che fino al 1928 era parte della provincia di Lucca, in Versilia (Viareggio, Pietrasanta, Seravezza), furono vive varie logge massoniche, fino al loro scioglimento forzato a causa delle leggi fasciste del 1925. Listituzione massonica fu una delle poche strutture organizzative diffuse, sia pure non in modo omogeneo, sullintero territorio nazionale, nella quale si raccolsero dopo lUnit le diverse intellettualit del risorgimento. A questo proposito sono da ricordare due lucchesi su tutti: Antonio Mordini di Barga e Nicola Fabrizi di Castelnuovo, i quali non furono personaggi di secondo piano, sia nella storia politica dellItalia che in quella della Libera Muratoria italiana. Due le sedi storiche della massoneria lucchese fin dal 1862: luno in Via dellAngelo Custode e laltro in conte Sbarra. Ambedue i templi furono presi dassalto, devastati, con documentazione bruciata, dai fascisti nel 1925. Dopo la guerra fu riaperta la sede in via del Battistero. La stessa fu totalmente ristrutturata nel 1982 ed il tempio fu totalmente affrescato con immagini simboliche ed esoteriche del pittore Vincenzo Muscatello.

dere le ragioni degli altri e di tutti per superare il Risorgimento tradito. Al tempo dellUnit, piemontesi e briganti usavano olio sbattuto e foglie di pelosella per curare ferite di punta e di taglio: oggi, per guardare negli occhi la nostra storia liberando la dalle gabbie della retorica, oc-

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corre da una parte andare oltre le vulgate di conquista e dallaltra superare la rivendicazione, per lavorare allunica rivoluzione possibile: quella di un nuovo Risorgimento della ragione, di un sano federalismo che sappia unire davvero i nostri territori nel cuore dellEuropa che nostra madre e destino. A cosa attribuisce questo misconoscimento di fondamentali origini del pensiero liberale e laico del nostro Ottocento? Pi in particolare, ritiene che il pensiero filosofico dellOttocento italiano di derivazione illuminista non abbia pi credito, neppure sul piano storico, nella cultura dominante in Italia? Il Denken liberale non tramontato, perch le strade del pensiero non si perdono. Scorre sottotraccia, forse si tende a

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costume, territorio & societ Tra le pietre che hanno costruito il paese unito, ci sono tante storie e figure di Liberi Muratori. Massone Giuseppe Garibaldi, tutti massoni i suoi seguaci, da Frapolli a Bixio, a Zambeccari, Crispi e Bassi. Senza dimenticare Giosu Carducci, Giovanni Bovio e Adriano Lemmi, il cui pensiero e azione abbiamo ricordato di recente in un importante convegno a Livorno. Lelenco lungo. Fino a Ernesto Nathan. Come ha scritto Eduardo R. Callaey in Il mito della Rivoluzione massonica, la Massoneria la nave pi straordinaria che abbia solcato i mari della modernit. Come nelle antiche spedizioni ai confini del mondo, nel suo ponte viaggiano i sognatori, gli intrepidi, gli audaci. In definitiva, i creatori di nuovi mondi, imperfetti e meravigliosi come lumanit stessa. Qual stato il ruolo svolto dai confratelli toscani nella creazione del nuovo stato unitario? Una volta fatta lItalia, i Massoni furono coloro che pi si sentivano identitariamente italiani e che cercarono di sostenere il successo del nuovo stato nazionale. Anche in Toscana furono mente e braccia di una Religione civile che rimarc limportanza di tutte quelle agenzie istituzionali (Scuola, Esercito, Pubblica Amministrazione, etc.) e private, ma pur sempre di natura sociale (Cooperative, Banche popolari e Associazioni di lavoratori e di mutuo soccorso, etc.) che dovevano dare vita ad un nuovo corpo sociale. La Libera Muratoria sar quindi un sostenitore attivo del processo unitario anche attraverso un continuo impegno volto alla formazione civile. Il Grande Oriente dItalia ha sempre lavorato per formare le coscienze. Un lavoro senza sosta che continua anche oggi. Forse, con un po di ironia che non manca mai nel nostro Ordine, si pu applicare ai massoni ci che Nietzsche diceva dei Greci: solo perch conobbero lo smisurato, pervennero alla misura.

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metterlo nellangolo. Il nostro, dicono i pensatori, i l tempo del pensiero nomade, che sposta le tende di continuo. Ma le radici e le conquiste si portano sempre con s. Il pensiero italiano dellOttocento stato artefice di una svolta antropologica, ha saputo farsi storia, immaginare percorsi. Ha rimesso in piedi la voglia di Libert, il coraggio di lottare. E questo, pur nelle pastoie relativiste, una lezione che resta. Fu cos anche ai tempi in cui i nostri Padri cucirono lItalia sotto una sola bandiera. Quella minoranza - scrisse Benedetto Croce (Storia dItalia nel secolo XIX) - fece sempre sentire lazione sua, non si disperse, non si smarr e si dimostr salda e flessibile, e ottenne infine vittoria. Perch era assorta in un ideale e di contro le stava la realt. Ma quellideale, poich possedeva forza etica, aveva vera realt. Pu ricordare i nomi e la rilevanza dei confratelli massoni nella storia del nostro Risorgimento?

Massimo Bianchi con il "Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia", avv. Gustavo Raffi

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Quali iniziative assumer il Grande Oriente dItalia, in particolare in Toscana, per ricordare il pensiero e lazione massonica risorgimentale? Vogliamo contribuire a superare lincompiuto del Risorgimento e pensare una nuova idea di Paese. Tra riflessione storica e nuove ragioni di impegno condiviso, questo anniversario chiede alle coscienze libere di farsi carico di una storia profonda, proiettando la sul domani. Non servono cartoline per le memorie di parte. La Libera Muratoria rimarca senza sosta limportanza dei valori della nostra Costituzione e dellUnit della Nazione in una fase di crisi, non solo economica, ma etico-morale del paese. La scommessa la Libert e il coraggio del Pensiero. Vogliamo lanciare la rivoluzione dellimpegno, personale e comunitario, in una fase storica in cui prevalgono scollamento e distacco, delega e rinuncia. Perci, da Torino a Palermo, lungo tutto il 2011 il Grande Oriente dItalia-Palazzo Giustiniani con convegni e iniziative, con pensiero e azioni nella societ italiana di cui forza morale, vuol ricordare i contributi dei Fratelli Liberi Muratori allUnit dItalia, facendo memoriale del loro insegnamento di uomini liberi. Anche in Toscana la celebrazione di quel cruciale 17 marzo 1861 che questanno sar festa della Nazione, sar occasione di un evento in programma nelle celebrazioni del Grande Oriente. Sar un evento che chiamer come sempre al dialogo. Perch la Massoneria, scuola di vita e di pensiero, forza sana della societ. Agor di confronto e umanit. Per non soffrire di torcicollo, guardare al domani con speranza, e crescere insieme.

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costume, territorio & societ uesto non un articolo, un salotto! Con un morbidissimo divano blu che accoglie tra i suoi cuscini tante mamme e tanti pap. E soprattutto tanti bimbi piccini piccini. Accoccolati e sorridenti nelle loro tutine colorate, ci sono Sara, Ilaria, Federica e i tre gemellini Giada, Martina e Alessio. Loro sono i nascituri del reparto di Neonatologia dellOspedale Versilia, di cui primario il dottor Luigi Gagliardi, dove ha sede lAssociazione Onlus Piccole Stelle, nata il 14 gennaio 2002, con lobiettivo di promuovere lo sviluppo delle cure neonatali, sostenere le famiglie dei piccoli con problemi alla nascita e favorire la ricerca nel campo delle gravidanze a rischio. La dottoressa Ilaria Merusi, neonatologa e dirigente medico dellU.O. di pediatria, dedica la sua vita ai neonati mostrando una passione smisurata per il suo mestiere. una delle fondatrici dellassociazione, insieme a Chiara Sacchetti (ideatrice e presidente fino a pochi mesi fa), Chiara Cerioni e Valeria Dastoli. Lei la persona perfetta per narrarne la storia e descriverne i pregi.

www.livingtuscany.eu I BAMBINI

STELLE DEL NoSTro FUTUro


testo di Francesca Pasquinucci, foto Federico Scoppa

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ottoressa quali sono le principali problematiche dei bambini prematuri? In un bambino che nasce prematuro (sotto le trentasei settimane) la prima problematica rappresentata dallo sviluppo di alcuni organi vitali, come lapparato respiratorio o quello gastrointestinale, dipendente dal grado di prematurit. Al momento della nascita, pu esserci inoltre bisogno di flebo o un aiuto nellalimentazione. qui che si inserisce loperato della Banca del Latte: il latte materno quello specifico per iniziare il trofismo intestinale e in mancanza di quello troviamo un degno sostituto allinterno della Banca. Cos la Banca del Latte? Lidea di fondare una Banca venuta qualche anno fa ad un nostro collega: una specie di sfida che oggi rappresenta una grande soddisfazione. Inizialmente sembrava un progetto irrealizzabile perch la quantit di fondi da raccogliere era notevole, ma in tre anni, grazie alle iniziative benefiche che per noi sono fondamentali, siamo riusciti ad acquistare tutta lattrezzatura necessaria. Dal gennaio 2005 la Banca del Latte del Versilia in piena attivit. Grazie anche alla nostra presenza stata fondata la Rete delle Banche del Latte della Tosca-

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costume, territorio & societ na, unica in Italia: sei banche (Arezzo, Siena, Lucca, Grosseto, Viareggio, Firenze) con a capo quella del Meyer di Firenze, che attiva dall8 Marzo del 1971 e di cui ricorre il quarantesimo anniversario. Lunione si resa necessaria per rendere indipendente la Toscana per quanto riguarda il fabbisogno di latte materno donato. E che cos la marsupioterapia? Una buona pratica che riporta alla naturalezza del rapporto madre-bambino. Serve per avere un contatto diretto tra la mamma e il piccolo. Nel prematuro molto utile perch aiuta a stabilizzare i parametri vitali: si appoggia il bambino pellepelle, a volte anche intubato o con la flebo, come succede nei marsupiali, in modo tale che lui riesca ad ascoltare il battito cardiaco della mamma. Che cosa si prova a stare a contatto con in bambini prematuri? Chi non conosce questo mondo, lo sottovaluta tantissimo. Basti pensare che io stessa, nel momento in cui ho dovuto scegliere lindirizzo di specializzazione alluniversit, ho pensato come faccio a fare il pediatra se non ho mai visto un neonato?. Quando il mio professore mi ha permesso di optare per la neonatologi ho scoperto un mondo costituito da una svariata gamma di problematiche sconosciute ai pi. La neonatologia una vera e propria una clinica medica dei piccoli. La parola passa al presidente Massimo Genni, in carica da due mesi: Sono uno dei cofondatori di Piccole Stelle, dato che il problema delle nascite premature ha toccato anche la mia fami-

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LUIGI GAGLIARDI (primario del Reparto di Neonatologia) Dottor Gagliardi, quando entrato a far parte di Piccole Stelle? Nel 2003. Lavoravo a Milano, venni invitato ad una cena di presentazione del progetto dellassociazione, e un anno dopo, arrivato di ruolo al Versilia, entrai a farne parte. Piccole Stelle, con la sua forte personalit, ha contribuito a dare una continuit al reparto, fornendoci una linea di condotta. Il successo dei vari progetti realizzati frutto di un ottimo lavoro di squadra, facilitato dagli obiettivi, primo di tutti il miglioramento del Follow Up. In questi anni il nostro reparto si sempre pi qualificato gra-

glia. Assieme ad altri genitori e al personale medico abbiamo sentito la necessit di organizzare unattivit di sostegno collaterale allattivit medica, per tutti i pap e le mamme che avrebbero dovuto affrontare questa esperienza cos particolare. Tante erano le esigenze, prima tra tutte quella di offrire una maggiore informazione sulle problematiche e i conseguenti coinvolgimenti della nascita pretermine. Su consiglio di medici ed infermieri, decidemmo di concentrarci subito sul progetto della Banca del Latte. Negli anni abbiamo acquistato un respiratore da trasporto per trasferimenti dei nascituri da un ospedale allaltro, e abbiamo inserito in reparto una psicologa che fornisse assistenza alle mamme, ascoltasse i loro dubbi e le loro paure. Oltre a convegni, seminari e a vari corsi di aggiornamento per medici e paramedici, abbiamo finanziato (con aiuti provenienti da istituzioni, case farmaceutiche, banche, enti privati e singoli cittadini) il Follow Up: nei tre anni successivi alla nascita i genitori possono riportare i loro bambini presso il reparto e sottoporli a varie visite per controllare lo sviluppo psicomotorio. Poi c stato lacquisto di strumenti utili, tra cui lanalizzatore del latte materno. Ed infine lorganizza-

zione della stanza in cui ci troviamo, luogo di accoglienza per i genitori che devono rimanere per molto tempo in ospedale vicino ai piccoli. Largomento della patologia neonatale continua per ad essere sconosciuto e poco considerato, il nostro impegno pi importante quindi quello di divulgare il problema e soprattutto la presenza e leccellenza di questo reparto. Come dice il nostro slogan, i bambini sono il nostro futuro, e noi dobbiamo fare il possibile per donar loro un mondo migliore in cui abbiamo le condizioni giuste per crescere. Laltro nostro obiettivo - afferma Daniela DAgostino, segretaria di Piccole Stelle, anche lei mamma di un bimbo nato prematuramente - quello di reclutare mamme donatrici. Ci sono tantissime madri che hanno una grande quantit di latte e non sanno dove possono portarlo. Questo il posto giusto.

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costume, territorio & societ danno, invece il 16 di dicembre ha deciso di uscire dalla pancia della mamma Federica. Dallospedale di Piombino, dove lei nata prematuramente e dove prima delle 34 settimane non fanno partorire, stata trasferita a Viareggio. Non conoscevamo lorganizzazione della neonatologia dellOspedale Versilia, e una volta arrivati siamo rimasti felicemente sorpresi dellefficienza, della professionalit, ed in particolare della straordinaria accoglienza di infermieri e medici, tra cui il dottor Gabriele che con estrema semplicit ci ha spiegato le difficolt della bambina e tutte le cure a cui sarebbe stata sottoposta. Grazie allassociazione Piccole Stelle, che si occupata dellospitalit con lalbergo sanitario presso il reparto di pediatria, la mamma riuscita a rimanere vicina alla piccola giorno e notte. Il 4 gennaio scorso Sara uscita dallospedale in piena salute. Quello che mi ha colpito di pi - dice la mamma Federica - lamore che questi medici e infermieri nutrono per i bimbi ospiti del loro reparto. Si siede al mio fianco il signor

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zie alla selezione di personale scelto, che lavora con passione, proviene da varie parti della Toscana, come Lucca, Pisa, Livorno, La Spezia. Quali sono i suoi obiettivi futuri? Che cosa desidera? La neonatologia e la pediatria sono avanti 30-40 anni rispetto alle altre branche della medicina. Mi piacerebbe che la nostra organizzazione fosse cos ben sviluppata da non trovarsi di fronte ostacoli di qualsiasi genere! Vorrei che la neonatologia, come scienza e come pratica, venisse riconosciuta alla giusta maniera. Spero che un giorno la societ capisca che investire nella neonatologia fondamentale, e che questo reparto un pilastro, come pu esserlo quello di chirurgia o di oculistica.

il momento di ascoltare un po di storie, quelle di alcuni bimbi nati nel reparto di neonatologia del Versilia, e che insieme ai loro genitori rendono unica lattivit dellassociazione. Il primo a raccontarsi Francesco Virgilio, di Piombino, pap di Sara: mia figlia doveva nascere nei giorni tra Natale e Capo-

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Pierangeli, di Lucca, che stringe tra le braccia una splendida creatura: Sono il pap di Ilaria, nata il 7 di giugno con un peso di 847 grammi. La mamma avrebbe dovuto finire il tempo dopo il 20 di agosto, ma stata costretta a partorire la bambina. La degenza di Ilaria durata ben tre mesi: per tutto questo tempo io, mia moglie e laltro nostro figlio, Lorenzo, abbiamo dovuto trasferirci a Viareggio, affittando una casetta di uno stabilimento balneare. Ogni giorno prendevamo le biciclette e venivamo in ospedale a qualsiasi ora per fare compagnia ad Ilaria, intenta a crescere poco per volta. Il 31 di agosto stata dimessa, dopo aver raggiunto con grande determinazione il peso di due chili. Per noi stata fondamentale lumanit delle persone che lavorano qui, perch non stato semplice trovarsi di fronte una figlia che pesava 800 grammi e stava giusta nel palmo di una mano. Questa esperienza ci ha toccato profondamente, e non dimenticheremo mai lansia di ogni giorno, in cui potevamo passare dalleuforia per un piccolo risultato raggiunto allo sconforto per una minima perdita di peso. La mamma: Lho presa in braccio dopo venti giorni dalla sua nascita e insieme abbiamo affrontato lemozione della marsupioterapia; ho iniziato ad allattarla quando ha raggiunto i 900 grammi. Desideriamo rivolgere un ringraziamento al dottor Mario Rossi, il ginecologo che ha seguito la mia gravidanza e che mi ha sostenuto nei momenti pi duri. la volta di Silvia Spinetti, mamma di Federica: Mia figlia nata il 3 novembre, alla trentunesima settimana. La causa del mio parto precoce stata la sindrome di Hellp, da cui sono stata improvvisamente colpita. Dopo un ricovero allOpa, sono

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stata portata durgenza al Versilia per partorire. Siamo tornate a casa il giorno di Natale. stata unesperienza unica, mi fa sorridere pensare adesso alla mia paura di toccare Federica appena nata. Era piccolissima!. Ed ora eccoli l, beatamente addormentati sul loro carrettino fuori misura: Giada, Martina e Alessio, uno dei tanti parti trigemellari dellOspedale Versilia. Il pap Andrea Ginesi, originario di Fosdinovo, accanto alla mamma Barbara, racconta: La gravidanza di mia moglie stata seguita allospedale di Firenze. Alla trentaquattresima settimana si sono presentate le circostanze per il parto, ma vista la complessit della situazione, purtroppo non era in grado di ospitarci con tutti i bambini. Cos lequipe medica fiorentina ci ha indirizzato verso il reparto di neonatologia versiliese, che dopo aver fatto nascere i tre pargoli il 22 novembre, ha continuato a seguirli con profondo interesse e professionalit per un intero mese, offrendo anche a noi genitori un sostanzioso supporto psicologico. Grazie allefficienza dello staff medico, due dei nostri bambini che avevano sofferto alla nascita sono riusciti a recuperare a pieno le loro forze e la loro energia. Sono contento di affermare che alcune strutture pubbliche, come quella in cui ci troviamo, sono caratterizzate da una straordinaria professionalit. Lultima voce quella dellavvocato Chiara Peri, vicepresidente di Piccole Stelle e soprattutto mamma di Ludovica: Colpita da una gestosi fulminante sono stata ricoverata durgenza al Versilia il 16 dicembre del 2005, dove mia figlia nata di 800 grammi, con un forte ritardo di crescita. La bimba pi piccola venuta alla luce in questo ospe-

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ti, presidente in carica fino al novembre scorso, e soprattutto ideatrice di Piccole Stelle: Nel 2002, dopo aver partorito due gemelli, Vittorio e Giovanni, allospedale di Pietrasanta, e aver conosciuto il dottor Ugo Bottone, ho sentito lesigenza di adoperarmi per i bimbi prematuri. Mi capit sottocchio un depliant di unassociazione che portava il nome di Amici del Neonato, e pensai che sarebbe stato importante avere uniniziativa simile nel reparto di neonatologia che di li a poco sarebbe stato organizzato allOspedale Versilia; cos dopo aver organizzato unaffollatisSono passate tre ore, tra storie, fotografie, pianti, poppate, nonne, scalda biberon, pannolini cambiati al volo da far invidia al pit stop del team Ferrari, baci, scarpine perdute e ritrovate. Eppure non ce ne siamo accorti. Ringraziamo per laccoglienza, la disponibilit e per gli incontri fatti, la dottoressa Ilaria Merusi, il dottor Luigi Gagliardi, e il presidente Massimo Genni. Associazione Piccole Stelle Reparto di pediatria e neonatologia dellOspedale Versilia Lido di Camaiore, via Aurelia tel. 0584-6059756 www. piccolestelle.it

dale. Ludovica rimasta in incubatrice per tre mesi e mezzo, ed stata riportata a casa nei giorni di Pasqua. I medici lhanno sempre definita una forza della natura, perch ogni suo problema e ogni sua sofferenza sono sempre stati da lei superati, anche se con moltissima fatica. Un giorno dissi a me stessa se esco di qui voglio fare qualcosa per questi bambini che hanno il diritto di vivere. Cos sono entrata immediatamente a far parte dellassociazione, e insieme ai medici abbiamo iniziato a progettare il futuro. Chiara che cosa vuol dire essere mamma dietro unincubatrice? Rispondo a questa domanda risaltando il mio punto di vista di genitore con uno sguardo critico particolare derivante dalla mia professione di avvocato: una donna che ha un figlio in incubatrice, non per niente tutelata. una donna che dovendo stare 3-4 mesi dietro al proprio bambino in ospedale, perde non solo il posto di lavoro, ma anche il suo sogno professionale di una vita. Il bisogno primario quindi quello del sostegno e della tutela. Questo il reparto dove inizia la vita, quello pi importante, allinterno del quale deve esistere una compartecipazione sentita tra genitori, medici e infermieri. I genitori che si trovano qua dentro non sono genitori come gli altri, alcuni toccano i loro figli solo dopo parecchi mesi. Per questo deve esserci, oltre che informazione, anche rispetto verso la situazione che queste persone vivono e verso coloro che li aiutano con la loro professionalit. Un neonatologo ha una responsabilit immensa, insieme al personale infermieristico fa tutto il possibile perch

questi bimbi possano continuare a vivere: io stessa ho visto medici stare ore a cercare una vena a mia figlia per poterle fare una flebo. una professionalit che non viene messa in evidenza, e questo un gravissimo errore. Grazie allequipe della neonatologia del Versilia, mia figlia viva. Oggi ha cinque anni ed in piena salute. Prima di chiudere, raggiungiamo al telefono Chiara Sacchet-

sima riunione con genitori di bimbi prematuri nati negli anni 2000-2001, il 14 gennaio del 2002 stata fondata Piccole Stelle. Questa associazione, che per me come un terzo figlio, riuscita a diventare un punto di riferimento a livello toscano ed stata anche un esempio per altre associazioni similari che hanno avuto origine nei mesi e negli anni successivi e che sono parte di un coordinamento intitolato Vivere.

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Io PoSSo...
di Rugiada Salom

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o posso fare la differenza... Io posso contribuire alla trasformazione del mio ambiente... Io posso seminare i semi del cambiamento... cosi che si intitola la mostra organizzata dallIstituto buddista Soka Gakkai di Lucca, lstituto Buddista Italiano che aderisce alla Soka Gakkai Internazionale, unorganizzazione non governativa dellONU, tra le pi grandi e attive organizzazioni buddiste del mondo, che conta pi di 12 milioni di aderenti in 192 paesi del mondo. Listituto Italiano Soka Gakkai un ente religioso che ha ottenuto personalit giuridica con decreto del Presidente della Repubblica del venti novembre 2002. La sede centrale a Firenze e le altri sedi sono sparse in varie parti d Italia. L istituto svolge la sua attivit sociale soprattutto nellambito della tutela dei diritti umani. Nel corso degli anni la Soka Gakkai internazionale ha promosso numerose iniziative basate su tre obiettivi: pace, cultura ed educazione. La Soka Gakkai organizza e promuove iniziative a carattere educativo a sostegno dei diritti umani. Ogni suo membro si impegna in modo attivo a cercare di contribuire alla realizzazione di queste iniziative, e cerca di sforzarsi di seguire i principi che il maestro ha insegnato. Parlo di Daisaku Ikeda, un grande educatore, scrittore e poeta e anche presidente e maestro del SGI. Ikeda si dedicato tutta la vita alla diffusione della pace attraverso il buddismo di Nicheren Daishonin, fondando istituti di ricerca sulla pace e

leducazione in tutto il mondo. Nel corso dei suoi viaggi ha incontrato molte persone tra cui intellettuali e politici, accademici e dei costruttori di pace. Tra i pi importanti del mondo, tra cui: Linus Pauling, Nelson Mandela, Michail Gorbaciov, Fidel Castro, Ha sempre cercato attraverso il dialogo di creare valore e riflessione sottolineando il grande potere intrinseco di ognuno, incoraggiando a tirare fuori la parte positiva e creativa che lessere umano ha, ma che spesso oscurato dalla sofferenza, non lascia emergere. C chi ignora lamore perch forse non lha mai ricevuto; a volte il cuore si pu rieducare, basta aver fiducia nel potenziale dellaltro, cosa che invece spesso lessere umano non fa, anteponendo invece la mala abitudine di etichettare e giudicare gli altri, senza guardare oltre ci che vede. Si tende ad evidenziare nelle persone le cose che non ci piacciono, criticandoli, e questo genera ancora pi rabbia, un brutto male che ha portato luomo a combattere, a fare guerre, alimentando sete di potere e dominio sugli altri, generando catastrofi e rovine. Stiamo distruggendo il bene pi prezioso, la vita, e non stiamo rispettando la Terra che gentilmente ci ha ospitato e noi ne siamo invece diventati padroni. Sono questi i temi, affrontati durante la mostra, dove, lIstituto Buddista, promuove e sostiene la carta della terra che si avvicina molto ai principi del Buddismo. La carta della terra uno strumento e una mappa che ci indica dove

siamo, dove vogliamo andare e come arrivarci. La carta della terra una dichiarazione di principi etici per costruire una societ globale giusta, sostenibile e pacifica nel ventunesimo secolo. Ed nata dallappello lanciato nel 1987 dalla commissione delle nazioni unite per lambiente e lo sviluppo

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tendente a creare un documento che enunciasse i principi fondamentali per uno sviluppo sostenibile. Maurice Strong (segretario generale del summit della terra e presidente del consiglio della terra), Mikhail Gorbaciov (presidente della croce verde internazionale), ed il governo Olandese unirono i loro sforzi

per continuare lelaborazione della Carta della terra lasciata in sospeso dopo il Summit della terra di Rio nel 1992. Questa carta della gente stata creata attraverso un dialogo decennale che ha coinvolto migliaia di individui e centinaia di gruppi provenienti da ogni parte del globo. La versione finale sta-

ta adottata nel marzo del 2000 a Parigi al seggio dellUnesco. Ora tradotta in ventisei lingue una espressione della speranza che, nella diversit umana delle culture e dei popoli, noi tutti sogniamo lo stesso sogno: un mondo armonioso. La carta della terra riconosce linscindibilit e linterdipendenza della protezione ambientale, dei diritti umani, di equo sviluppo umano e della pace. Nel mondo attuale, ogni individuo, famiglia, istituzione, azienda, governo, dovrebbe iniziare a leggerla fino in fondo e riflettere bene in modo che ci venga il desiderio di agire. Non appartenendo ad alcuna cultura o religione particolare, pu sensibilizzare tutte le persone e riunire gruppi differenti attorno al medesimo scopo. tempo che lumanit scelga il suo futuro, perch siamo in un momento critico della storia della terra. Impariamo cosa si pu fare per non sentirci impotenti ma anzi diventare parte attiva nella risoluzione di questi problemi. Questa mostra ideata dalla SGI e dalliniziativa per la carta della terra, esposta per la prima volta al Summit Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile (WSSD) di Johannesburg, 2002, e per la prima volta esposta ora anche a Lucca, pu essere una grande occasione per approfondire e fare una riflessione ulteriore, anche se, sulla pace si tratta tanto, anche vero che tanti non conoscono che esista una carta della terra che non aspetta altro che il nostro sostegno, e che un giorno, possa essere attuata e accettata da pi persone possibili e si formi insieme la pace, che a volte ci pare impossibile, perch la vediamo troppo lontana, e invece agendo localmente che arriveremo al cambiamento globale.

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Marzo

LA tosCAnA A teAtro
di Igor Vazzaz

Notte trasfigurata - Danio Manfredini

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arzo mese intenso per la Toscana teatrale; le stagioni istituzionali sono nel vivo e, a queste, saggiungono le attivit di spazi non meno interessanti, come Armunia-Costa degli Etruschi, Premio Ubu 2009 per il festival In-Equilibrio, che registra il passaggio di testimone nella direzione artistica, dallo storico timoniere Massimo Paganelli ad Andrea Nanni. E proprio a Castiglioncello (Li), registriamo alcuni notevoli appuntamenti col teatro contemporaneo, prima con Rumore di acque del Teatro delle Albe (venerd 4), poi con la rilettura eduardiana di Alfonso Santagata (Requie allanema soja, ven 18): la ricerca di scuola romagnola e il profondo lavoro di scavo drammaturgico e attoriale di un grande delle nostre scene. Avanguardia anche per il Teatro Era di Pontedera, che l11 marzo ospiter il Teatro Valdoca di Cesare Ronconi: Nel silenzio dei fiori e Notte trasfigurata, due notturni brevi, intensi, che vedranno, al fianco dellottima Mariangela Gualtieri, lottimo Danio Manfredini. Allinsegna della sperimentazione pure lofferta del Teatro Studio di Scandicci (Fi), sala tra le migliori della regione: La stanza di Pinter secondo Teatrino Giullare (4 e 5), e Babilonia Teatri, discussa compagnia veneta rivelazione delle ultime stagioni, con il loro corrosivo Pop star (16 e 17). Due allestimenti anche al Francesco di Bartolo (Buti): Il presidente di Thomas Bernhard (testo al debutto italiano) secondo Archivio Zeta (3 marzo) e la versiliese Elisabetta Salvatori in Scritti con le nuvole e col sangue (ven 25), ispirato a Santa Caterina da Siena e alla poetessa estemoranea Beatrice Bugelli. Per le sale pi tradizionali, la prima settimana caratterizzata da Art, testo di Yasmena Reza con Alessandro Haber, Alessio Boni e Gigio Alberti, la reIl catalogo - Ennio Fantastichini e Isabella Ferrari

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patria: Panariello sar al Goldoni di Livorno (21 e 22 marzo) e al Nuovo Teatro Verdi di Montecatini (23 e 24) con Panariello non esiste, nuovo assolo del noto comico. La sala livornese ospiter poi Glauco L'inganno - Glauco Mauri e Roberto Sturno Mauri e Robergia di Giampiero Solari: prima a pazione della to Sturno, con Carrara (Garibaldi, 2 e 3) poi al C o m p a g n i a Linganno di AnGiglio di Lucca (dal 4 al 6). Arca Stabile del Methony Schaffer, Azzurra, storica compagnia to- tastasio. Nella pice da cui scana diretta da Ugo Chiti, sar principale sala stato tratto il bel invece con La guerra piccola al pratese, dal film Gli insospetGoldoni di Livorno (3 marzo) e al 9 al 13 di tabili (Joseph Teatro Era di Pontedera il gior- scena Lavaro L. Mankiewicz, no dopo: spettacolo da vedere, di Molire, re- Il libro Cuore - Lucia Poli 1972) con Miambientato durante la Grande gia di Massichael Caine e Guerra, testo di Alberto Severi. Il mo Castri, allestimento che non Lawrence Olivier: in scena il 23 Fabbricone di Prato offre sino al mancher di attirare spettatori; e 24. 3 aprile, Giochi di famiglia, prima a fine mese (24-27 marzo), San- Per finire, citiamo il bellissimo parte della Trilogia di Belgrado gue dal cielo (quasi un musical) I Promessi Sposi alla prova di da Biljana Srbljanovic, per la re- dal romanzo di Marcello Fois, re- Giovanni Testori, regia di Fegia di Paolo Magelli e la parteci- gia di Guido De Monticelli, mes- derico Tiezzi, con Sandro Lomsinscena sospesa tra noir e mu- bardi, ai Differenti di Barga (10 sica. Il Giglio presenta altri due marzo) e i due appuntamenti del spettacoli: Dona Flor e i suoi Verdi di Pisa: Ambra Angiolini e due mariti (dal 18 al 20), dal bel- Piergiorgio Bellocchio nella tralissimo romanzo del brasiliano sposizione scenica di I pugni in Jorge Amado, e un classico del tasca (12-13 marzo) seguito da teatro musicale italiano, Aggiun- Roman e il suo cucciolo di Reigi un posto a tavola di Garinei, naldo Povod, diretto e interpreGiovannini e Jaja Frasti, dal 25 tato da Alessandro Gassman, al 27. Il Manzoni di Pistoia ospi- Premio Ubu 2010 come miglior ta invece Isabella Ferrari con Il spettacolo (ex aequo con altri catalogo di Jean-Claude Carrie- due allestimenti), in scena il 22 e re, regia di Valerio Binasco (4-6 il 23 marzo. marzo), e Un marito ideale di Nel silenzio dei fiori - Mariangela Gualtieri Oscar Wilde, diretto e interpretato da Roberto Valerio (16-18). Torna nella sua Toscana uno dei suoi migliori figli teatranti, Paolo Poli, il professorino che canta: la fine rilettura viperina di Il mare da Anna Maria Ortese sar al Pacini di Pescia (6 marzo) e al Goldoni di Livorno (7 e 8). Sempre in famiglia, la magnifica Lucia Poli presenta Il Libro Cuore e altre storie alla Scuderie Granducali di Seravezza (22 marzo) e allAccademico di Bagni di Lucca (26). Un altro toscano torna in

costume, territorio & societ

PontI neL teMPo

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di Andrea G. Lombardi, foto Studio AF
dellAppennino Tosco Emiliano (2001) il Parco Regionale delle Alpi Apuane (1985) le Riserve Naturali dellOrecchiella, Lamarossa, Pania di Corfino e Orrido di Botri, loasi faunistica provinciale di Monte Vecchio, stanno a testimoniare la grande valenza ambientale dellarea. Due importanti sistemi carsici apuani, lAntro del Corchia e la Grotta del Vento sono aperti alle visite turistiche e gi da soli rappresentano (in modo particole la Grotta del Vento, con oltre 50.000 visitatori lanno), poli di attrazione turistica inseriti nel programma regionale di Toscana Underground. Altra risorsa naturale importante rappresentata dallacqua: quella termale, utilizzata da secoli a l territorio montano della Provincia di Lucca, rappresentato dalla Garfagnana, Valle del Serchio e Alta Versilia, pur modellato nei secoli dalla presenza e dalle attivit umane, che ne costituiscono parte integrante e irrinunciabile, caratterizzato proprio dal grande patrimonio naturale presente, con due sistemi montuosi, lAppennino Lucchese ad Est, che vede nella cima del Monte Prato la montagna pi alta dellintero tratto toscano, e le Alpi Apuane ad ovest, uniche per la loro conformazione geomorfologica, incisive nel paesaggio, tanto da rappresentarne il principale carattere distintivo nei confronti di ogni altra valle appenninica italiana. La presenza di diverse aree protette: il Parco Nazionale Bagni di Lucca dove esistono storici stabilimenti termali, da valorizzare per le loro propriet terapeutiche, quelle di Pieve Fosciana e di Gallicano. Ma anche lacqua dei fiumi, dei torrenti e soprattutto dei numerosi laghi artificiali rappresenta un patrimonio a forte potenzialit turistica per le attivit sportive ad essa collegabili (canoa, pesca sportiva). Legate allambiente naturale ci sono le attivit sportive e ricreative pi classiche come il trekking, lequitazione la bicicletta, lalpinismo e la speleologia o pi innovative come il canyoning, il volo a vela, il tree climbing nei parchi avventura. Arte, storia e cultura I tanti borghi presenti, dai piccoli agglomerati di poche case alle

Il progetto di marketing territoriale della montagna lucchese

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aggregazione culturale; il sistema museale, che vede strutture di importanza nazionale e internazionale, rappresentano punti focali di attrazione e animazione turistica e culturale. Eventi e manifestazioni Le feste religiose come i riti del Natale e della Pasqua, le processioni dei Santi Patroni, cos come le feste legate al ciclo agricolo-pastorale, sono ancora fortemente sentite dagli abitanti della montagna lucchese. E destate, ogni motivo buono per cittadine protette da solide mura castellane, caratterizzano questo territorio e con la loro architettura povera e la loro storia minore, completano mirabilmente lofferta delle attrattive pi prettamente naturalistiche. Gli interventi di restauro e valorizzazione del patrimonio architettonico,con il sistema delle Rocche e delle Fortezze, da MontAlfonso alle Verrucole, i Teatri a Bagni di Lucca, Barga, Castelnuovo e Vetriano, con il teatro pi piccolo del mondo, quali simboli e centri di

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far festa. Dalle sagre che valorizzano i prodotti e i piatti tipici, alle rassegne bandistiche, dal teatro epico dei Maggi alle rassegne come Barga Jazz, Opera Barga o Il Serchio delle Muse, fino ad un Festival, quello internazionale del folclore di Camporgiano, giunto ormai alla sua 36a edizione. Un calendario ricco di eventi da non perdere e da valorizzare come strumento promozionale del territorio. Enogastronomia, prodotti tipici e artigianato certamente questultima risorsa che in questi ultimi venti anni ha caratterizzato lofferta turistica della area montana della provincia di Lucca e in modo

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costume, territorio & societ percentuali di aumento contenute per strutture ormai consolidate come hotel e campeggi, ma ancora con uno spiccato trend di crescita per le tipologie di accoglienza di pi recente concezione come agriturismi e B&B. Per questa tipologia spicca, tra laltro, un dato particolarmente significativo per la Garfagnana, con il passaggio dai 60 posti letto del 2004 agli attuali 400, a testimonianza come sia proprio questa area ad individuare e

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Le strutture turistiche ricettive Lincremento della disponibilit di posti letto per le diverse tipologie un dato molto importante da sottolineare, pari quasi ad un +20% nel triennio 2007-10 con sperimentare per prima proposte turistiche innovative e a investire di conseguenza. 6420 posti letto non sono poca cosa per una area marginale come quella montana della provincia di Lucca e necessitano di un piano di marketing strutturato e concordato che possa portare ad una destagionalizzazione del periodo turistico e ad una maggiore capacit di utilizzo dei posti letto disponibili. Ponti nel Tempo ha raccolto questa fida.

particolare in Garfagnana, dove il riconoscimento di una DOP (farina di neccio) e di un IGP (farro della Garfagnana) ha portato a far conoscere la valle ben oltre i confini nazionali. Produzioni di qualit, vere, e saldamente legate alla tradizione del territorio unite ad una cucina semplice negli ingredienti, ma magistralmente interpretata da cuochi e personaggi come Enzo Pedreschi, oggi ricordato con un un premio istituito a suo nome, hanno saputo richiamare linteresse dei media, creato una cassa di risonanza difficilmente

raggiungibile altrimenti, e soprattutto hanno portato con la messa in produzione delle materie prime, un recupero ambientale e paesaggistico di aree agricole abbandonate e soggette a rapido degrado, cos come di case rurali destinate allospitalit agrituristica, con un recupero edilizio senza precedenti.

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PontI neL teMPo


il progetto di marketing territoriale della montagna lucchese avviato nel 2002 dalla Provincia di Lucca in collaborazione con gli Enti locali che hanno sottoscritto un protocollo di intesa. Le tre aree rappresentate: Alta Versilia, Valle del Serchio e Garfagnana sono idealmente collegate da ponti naturali, quali larco del Monte Forato e da ponti costruiti dalluomo, con limmagine simbolo del Ponte del Diavolo, in un progetto comune, che ha lambizione di voler spezzare lisolamento e il gap economico e produttivo della montagna lucchese nei confronti dei territori limitrofi della pianura e della costa. Lorganizzazione tecnica e la segreteria amministrativa del progetto dal 2005 stata affidata alla societ GAL Garfagnana Ambiente e Sviluppo. Le linee guida del progetto puntano sulla valorizzazione delle produzioni locali, unite alla tutela della tipicit del territorio, inteso come ecosistema, per attrarre segmenti di mercato turistico di qualit e nuovi investitori, ma anche, quale primo obbiettivo, per evitare il totale abbandono dei luoghi. Sotto il marchio di Ponti nel Tempo vengono organizzate e fortemente promosse sia a livello locale che nazionale, pi sporadicamente allestero, iniziative ed eventi di gastronomia, arte, cultura e folclore, sport ma anche seminari, workshop ed educational per operatori e media. Ponti nel Tempo si prefigura infatti come un grande contenitore dove ogni evento di valorizzazione dei territori montani, che abbracci e si riconosca nei criteri e nelle linee guida del progetto, pu trovare un valido supporto organizzativo e un efficace veicolo di promozione. Punti cardine del progetto sono un calendario annuale degli eventi, organizzato con largo anticipo, lufficio stampa, il sito internet, il numero verde che risponde tutti i giorni dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 19,00 ed uno staff organizzativo snello ed efficiente. Il progetto Ponti nel Tempo viene operativamente gestito dal IAT Garfagnana - Centro Visite dei Parchi Alpi Apuane e Appennino Tosco Emiliano di Castelnuovo di Garfagnana. n. verde: 800 533999 sito web: www.pontineltempo.it

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LA roCCA DI CeSerAnA neL SoGno DI PIero CeLLI


di Danielle Pignonne

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N
ell'immaginario di Piero Celli, fotografo e illustratore lucchese, la rocca di Ceserana sembra uscita da un sogno quasi fantasy, con il cavaliere a guardia dei suoi confini, a ricordo dei lontani combattimenti che si sono svolti. Pu il sogno essere all'altezza degli antichi combattenti? Di certo, non meno della realt. Piccolo e ben curato, il borgo di Ceserana, frazione del comune d Fosciandora, si trova nel comprensorio della Garfagnana, a 386 metri sul livello del mare. Oggi conta 37 case, costruite in pietra, in cui abitano 161 abitanti. Le sue strade sono ben lastricate. Grazie ad una vasta letteratura orale popolare, si sa che i cigerani erano conosciuti nei paesi limitrofi nei secoli passati per alcune loro storielle e goffaggini. Nel Medioevo fu uno dei sei Comuni liberi della Valle insieme a Barga, Coreglia, Ghivizzano, Pieve Fosciana e Castiglione. Il borgo si trovava spesso in posizione strategica rispetto ai confini dei diversi stati. Per questo, si trov sotto il dominio di Lucchesi, Pisani, Fiorentini ed Estensi; a questi ultimi i cigerani si consegnarono insieme ad altri borghi della Garfagnana: il borgo divenne cos capoluogo della Vicaria delle Terre Nuove e la sua fortezza prese laspetto che oggi vediamo. Il borgo deve il nome alla sua antica rocca, situata sulla riva sinistra del fiume Serchio. Importante rifugio durante le guerre, una volta abbandonata, nel 1500

Ceserana (Fosciandora). La rocca estense a guardia del confine con la Repubblica di Lucca. Prossimamente verr inaugurato il museo del Medioevo e del Rinascimento a Castelnuovo di Garfagnana, nella fortezza di Montalfonso, a cui sar presente anche questa immagine insieme ad altri suggestivi sogni visivi di Piero Celli. Vi aspettiamo numerosi al "Centro di documentazione sulle fortificazioni della Garfagnana. Altre creazioni del fotografo si trovano sul sito www.pierocelli.it

divenne base di incursione di una banda di briganti. Nel 1614 vi furono nuovi conflitti tra Lucca e Modena; Pasio Pasi, architetto militare, fu incaricato di restaurare la rocca, in pessime condizioni, ma il progetto non fu terminato per la cessata belligeranza da parte di Lupinaia.

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LEXECUTIVE MASTEr MBA EDHEC-CAMPUS


Salvatore Veca presiede la cerimonia di consegna dei diplomi
l Master in Business Administration Edhec-Campus rappresenta una sfida, una missione, in un contesto mutante come il mondo dellimpresa. Un mondo, questultimo, che sempre di pi si trova sottoposto a vincoli morali imprescindibili: sono solo alcune parole dellintervento dal titolo Il mondo dellimpresa e letica della responsabilit effettuato dal presidente della Fondazione Campus nonch vicedirettore e coordinatore dei corsi ordinari della Istituto Universitario di Studi Superiori (Iuss) di Pavia, il filosofo Salvatore Veca, in occasione della cerimonia ufficiale di consegna dei diplomi agli studenti che hanno partecipato alla V edizione dellExecutive Master in Business Administration (MBA) Edhec-

Campus. In occasione della cerimonia si tenuto anche lincontro dellAssociazione Alumni M B A Campus Edhec e

la presentazione del nuovo sito Internet dellassociazione.

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Questi i nomi dei nove studenti che hanno ottenuto il diploma: Corso Biagioni, Cristina Cecconi, Francesco da Prato, roberta aguirre Feij, Massimiliano Listi, Maurizio Masini, Marcello rodella, Salvatore Saba, ethel Suvensi.

MALeDeTTI ToSCAnI
di Federica Chiocchetti Sarebbe maggior fortuna se in Italia ci fossero pi toscani e meno italiani
(Curzio Malaparte)

Living altrove

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OLIVIA FONTANA - una pittrice di origine lucchese. A 19 anni si trasferisce a Milano per studiare Scienze dei beni culturali alla Statale. Nel frattempo collabora con il fotografo spagnolo Gonzalo de Alvear a vari reportage per alcune riviste quali Elle decor, Casa y Campo, Telva, e molte altre. Dal sodalizio con Gonzalo de Alvear nasce anche il volume Lucca Lux Dei per la casa editrice Pegaso. Sempre a Milano frequenta lo studio del pittore Adriano Pompa, che le insegna i ferri del mestiere. Dopo la laurea, nel 2006, approda a Madrid, per frequentare lAccademia di disegno Eduardo Pegna, e un master in Disegno grafico e comunicazione digitale. Al momento vive, lavora e continua a crescere a Madrid. Nel 2010 le sue opere sono state esposte nel museo di arte contemporanea di Lucca (Lu.C.C.A). La incontro nel suo studio lucchese alle Officine della Latta.

Tratto principale del tuo carattere Estremamente autocritica. Da quanto stai a Madrid e dove abiti? Da 4 anni e mezzo e vivo nel quartiere di Chamberi. Cosa ti ha spinto ad andartene? Il clima! In realt non me ne sono mai andata del tut-

to, torno spesso a Lucca. La famiglia e gli amici sono l. In questo momento la cultura spagnola mi affascina moltissimo. Madrid una citt profondamente legata alle tradizioni, e al tempo stesso estremamente viva e aperta. E poi, nonostante i suoi 5 milioni di abitanti, esiste ancora quel sano concetto di individuo, di persona e non di numero Quando hai capito che la tua strada era la pittura? Ho deciso di dedicarmi seriamente a questo mestiere a 26 anni, anche se in realt dipingo da sempre. Gli artisti e i quadri che ti hanno maggiormente influenzato Tutti e nessuno. Di solito mi avvicino a una corrente pittorica in base al soggetto del quadro. difficile quindi rispondere a questa domanda. A volte prevale una tecnica impressionista, altre una pi espressionista Il punto fermo assoluto il disegno. Lunica cosa certa che ancora non ho mai sperimentato l'astrattismo. Di recente ho cominciato a studiare Gustav Klimt; mi affascinano moltissimo il suo uso dellOro e i suoi paesaggi bidimensionali. Si direbbe che la corrida un po' la tua ossessione... Mi attira tutto della corrida: i colori, l'atmosfera vera e sentita, la figura del torero e lo stesso toro, che un animale bellissimo. uno spettacolo (se cos si pu definire) molto complesso: una commistione di cultura, tradizione, arte e liturgia. Chi la DISPREzzA (a differenza da chi NON LA AMA) a mio avviso lo fa perch o non l'ha mai vista, o non l'ha capita fino in fondo. La corrida una forma di arte, lo si nota anche dal vestito del torero, il traje de luces. Persino le mosse del matador hanno un che di artistico che non pu lasciare indifferenti. E non sono pochi gli artisti per i quali la corrida stata una fonte di ispirazione (Picasso, Hemingway, Goya, Garcia Lorca solo per citarne alcuni). La mia musa ispiratrice il torero Jos Tomas, un uomo che a 33 anni gi una leggenda. La prossima mostra? A primavera a Madrid. Le vendite come sono andate? Bene, Sono molto soddisfatta. Dove trovi meglio la concentrazione, a Lucca o a Madrid? A Lucca nel mio studio sicuramente pi facile... a

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Madrid sono costretta a impormi un orario di lavoro vero e proprio. Detto toscano o espressione in vernacolo che ti mette di buon umore Bimbi e grulli chi li fa se li trastulli. E in spagnolo Genio y figura hasta la sepultura. Piatto toscano preferito Pappa al pomodoro e tordelli lucchesi. Piatto spagnolo preferito Gazpacho e tortilla.

Leonardo da Vinci! Un Genio. Pittore spagnolo preferito Picasso, altro grande Genio. Lo spagnolo scomparso che richiameresti in vita Il naturalista Felix Rodriguez de la Fuente. Il toscano scomparso che richiameresti in vita Indro Montanelli, e lo stesso Leonardo. Cosa stai leggendo Un respiro leggero e altri racconti di Bunin. Film di sempre ambientato in Toscana Amici Miei I II III, e Non ci resta che piangere.

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olivia CogNome: Fontana Nata a: Lucca IL: 03 maggio 1982 ora: 7.15 p.m. SegNo zodIaCaLe: toro
Nome: SegNI partICoLarI:

IDENTIKIT

nessuno

Ristorante a Madrid che consiglieresti a occhi chiusi El Almendro: uova con patate eccezionali. Ristorante toscano dove ami andare a mangiare quando torni Sotto casa mia, il Bar Tambellini di Sant'Alessio, un ristorante buonissimo e piacevole... oppure da Vipore! Cosa ti manca di pi della Toscana Le meraviglie artistiche che abbiamo, Lucca, Firenze, Siena... citt uniche al mondo. Pittore toscano preferito

Film di sempre ambientato a Madrid Donne sullorlo di una crisi di nervi (girato vicino a dove vivo). Perfect day madrileo Museo del Prado, passeggiata al Retiro, aperitivo nel quartiere latino Perfect day toscano Firenze, Museo degli Uffizi, Corridoio Vasariano e pranzo al Coco Lezzone. Pensi di tornare in Toscana un giorno Forse.

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di Rosa Cesare

AnnI ma non li dimostra


skegge di Rosa
carichi di garibaldini, i Borboni si trovavano ad affrontare due dilemmi: impedire lo sbarco imminente ed evitare il ricorso ai cannoni che avrebbero sicuramente danneggiato gli stabilimenti industriali (ubicati sul lungomare) che producevano il vino Marsala. Tale sensibilit verso un vino tipico della cultura enologica siciliana, fin col costare loro la cacciata dallisola. Come dire: lUnit dItalia, al Marsala, dovette molto. Anche Garibaldi fu conquistato dal fascino sensuale e inebriante di quel vino, al punto da onorarlo chiamando Marsala la sua cavalla. E, quando successivamente, il 19 luglio 1862, fece ritorno a Marsala, volle recarsi in visita allo stabilimento Florio e l bevve e lod quel vino marsala che in suo onore venne denominato Garibaldi dolce e marcato con la sigla

atta lItalia bisogna fare gli italiani

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DG. La ditta Florio, per suggellare il ricordo di tale evento, fece murare allinterno dello stabilimento una lapide con la scritta: Il generale Garibaldi onorando di sua visita lo stabilimento Florio nel 19 luglio 1862 prendendo qui un momento di riposo assaggiando i vini allora in preparazione in questo stabilimento diede la preferenza alla qualit che da quellepoca porta il glorioso nome delleroe.

uesta frase, coniata da Ferdinando Martini nel 1896, intendeva evidenziare limportante e difficile compito spettante al nuovo governo del neonato Regno dItalia. LItalia unita (22 milioni di abitanti), arretrata sia socialmente che economicamente, con l80% della popolazione analfabeta, leconomia basata sullagricoltura ed un enorme divario tra Nord e Sud (responsabile della questione meridionale), era obbligata a trovare unidentit nazionale assolutamente inedita. Son trascorsi 150 anni da allora e tanta acqua passata sotto i ponti ma quanta attualit c ancora oggi in questa frase! La Spedizione dei Mille, responsabile di tale storico evento, una delle vicende pi intricate del Risorgimento italiano. Importanti masse di volontari ed eserciti regolari

provenienti da quasi tutti gli Stati italiani e svariate cancellerie europee si sono mosse allunisono per il raggiungimento di tale importante traguardo. Dall11 maggio al 20 luglio 1860 la Sicilia stata, ancora una volta, teatro di eventi bellici che oggi, alla luce di questa storica ricorrenza e con la primavera e la Pasqua concomitanti, offrono lo spunto per intraprendere un viaggio storico-culturale che, sulle tracce dei Mille, porti a sbarcare, come novelli picciotti, nei luoghi che videro Garibaldi e le sue camicie rosse guerreggiare contro i Borboni. Un viaggio attraverso un lembo estremo dItalia, cerniera fra Oriente e Africa e per questo terra di conflitti e di contrasti, di intelligenze sopraffine ed arretratezza economica. Contrasti violenti che coinvolgono sia gli uomini che la natura sono, oggi come 150 anni fa, identificativi di una terra dal paesaggio raro ed inusitato, abitata da un popolo

generoso, entusiasta ed ispirato, aperto al nuovo ed accogliente. Comprova di ci se ne ha in pubblicazioni dellepoca che riportano testimonianze come le seguenti: l11 maggio del 1860 a Marsala, mentre dal mare si avvicinavano i bastimenti

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La citt di Marsala ogni anno, in occasione dellanniversario dello sbarco, rivive lo spirito garibaldino con manifestazioni ed iniziative che per quattro giorni coniugano storia, arte, natura, cultura e gastronomia allinsegna di Garibaldi e della sua gente. Cortili infiorati, balconi addobbati, vetrine dei negozi variopinte ed una golosa vetrina, chiamata Sapori garibaldini, destinata alla degustazione di prodotti enogastronomici con pasticcieri e massaie impegnati nella preparazione di un dolce tipico che nella forma e nel nome celebri lo storico sbarco dei Mille. Il museo a Lui dedicato ospita un suggestivo percorso storico-artistico comprendente abiti depoca, uniformi e armi appartenute ai Mille, documenti originali, un ricco archivio fotografico e persino una poltrona in damasco su cui ripos Garibaldi dopo lo Sbarco. Scorrendo invece le pagine del romanzo Nell11 Maggio 1860, ricordi storico-critici di Andrea Di Girolamo, si ha lopportunit di guardare alla spedizione dei Mille in chiave eno-gastronomica. Lesame di tanti piccoli particolari di vita quotidiana che non passano alla grande storia ma che di essa sono parte integrante, offre lo spunto per unanalisi singolare. Anche Giacinto Bruzzesi (patriota italiano) in una sua lettera riferisce cos dello sbarco e dellaccoglienza dei marsalesi: La notte dell11 Maggio nessuno fugg, nessun uscio si chiuse, nessuno dei Mille rest digiuno, malgrado lanormalit della situazione; anzi ad onore del sindaco, che in quella notte si centuplic pei pubblici servizi, anche ad ora tarda vedevansi aperte le botteghe da caff, e quelle dei bettolieri, prestinai, pizzicagnoli e venditori di ogni specie di commestibili per provvedere

alle numerose richieste. Tutti i garibaldini dispensati dal servizio si ebbero alloggio presso famiglie civili, e nelle ampie sale comunali;ed al Generale Garibaldi fu assegnata la casa del Cavaliere Vincenzo Fici Burgio in punto centralissimo e poco distante dal Palazzo del Comune, ove si era acquartierato lo Stato Maggiore. Popolo generoso quello siciliano che, pur nel continuo mutare dei suoi aspetti storici e culturali, ha sempre conservato integre le sue peculiarit antropiche e naturali sintesi di una grande ricchezza patrimoniale. Gustata Marsala ed il suo vino, sulle tracce delleroe, si pu proseguire per Calatafimi, occupata la mattina del 16 maggio 1860 e continuare fino ad arrivare a Partinico, Borgetto, Montelepre, fino ad arrivare a Messina. A Calatafimi, Lossario di pianto Romano, inaugurato nel 32 anniversario della battaglia dei Mille, nel luogo che si ritiene essere stato teatro degli avvenimenti bellici, ricorda quella storico evento. Questa importante opera di Ernesto Basile alta circa 30 ml., ha base quadrata ed ornata con due gruppi bronzei (opera di Battista Tassara,uno dei Mille) raffiguranti la battaglia di Calatafimi e lo sbarco di Marsala mentre, al suo interno, raccoglie reliquie e cimeli garibaldini. Ricognizioni, appostamenti e battaglie costringevano i picciotti a trascorrere lunghi periodi acquattati in luoghi appartati, spesso aridi ed inospi-

tali che certo non aiutavano a saziare la loro fame. Avvenne cosi che tutti raccoglievano e mangiavano le fave verdi, generosamente fornite dai campi circostanti, e delle quali masticavano anche i baccelli nellintento di calmare la sete. Toscani, genovesi e meridionali avvezzi a mangiare le fave crude, se ne deliziavano mentre piemontesi e lombardi non abituati a tale alimento stentavano ad accettarlo soprattutto se unico nutrimento. Cibi semplici, genuini, che la natura offriva in quel momento, ma che hanno concorso a realizzare lItalia! Difatti, se il 14 Maggio Garibaldi, giungendo a Salemi, assunse la Dittatura di Sicilia in nome di Vittorio Emanuele Re dItalia, lo si deve anche al prezioso contributo delle fave verdi e del cacio talvolta fortunosamente reperito. LItalia di oggi, tormentata ed inquieta con una identit nazionale spesso messa in discussione, sarebbe tenuta a rispettare la memoria dei tanti suoi figli che nellideale di una Patria unita da consegnare ai posteri, non hanno esitato a sacrificare le loro, spesso, giovani vite. Per non uccidere anche la loro memoria e rendere vano il loro sacrificio, sarebbe utile tornare a meditare su una delle frasi pi celebri di chi per questo ha combattuto:

Qui si fa lItalia o si muore! 119

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FoULArDArT
Larte da indossare

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a passione per larte e leleganza hanno trovato felice sintesi nella pregiata seta stampata di Foulardart, iniziativa imprenditoriale di Marco e Giovanna Fantini Muzzarelli. La selezione delle opere darte il primo passo, forse il pi importante di questa nuova iniziativa; intervengono infatti problematiche di tipo tecnico di riproduzione e fenomeni moda strettamente legati alluso dellopera come capo di abbigliamento. Se da un lato infatti occorre poter disporre di una immagine dellopera di altissimo livello qualitativo, che ne consenta una riproduzione perfetta, dallaltro occorre selezionare un dipinto gradevole nellinsieme, ma realizzato con un gioco di colori che deve mantenere una sua personalit e gradevolezza anche quando viene indossato. Da questa sensibilit, artistica ed estetica, nascono le edizioni limitate Foulardart. Perch nata FoulardArt? Le opere darte dei grandi maestri della pittura possono essere usualmente apprezzate nei musei o mostre che le espongono

al pubblico oppure su testi dedicati. Lidea nasce dalla considerazione che poteva essere valido liberare le opere da posti chiusi e cercare di renderli godibili in modo pi informale e diretto per assecondare lattitudine alla percezione del bello in modo istintivo e naturale. Nei tempi passati non si pu dimenticare che il foulard sempre stato simbolo di femminile eleganza e quindi lassociazione con le opere darte ci ha fatto pensare alla naturale sintesi estetica: tra i tanti, abbiamo ravvisato in Rosso Fiorentino, Botticelli, Canaletto e Francesco Guardi il connubio perfetto tra arte ed eleganza. Come stato realizzato il prodotto? Naturalmente la qualit di riproduzione diventa fattore fondamentale per poter esaltare le qualit cromatiche e pittoriche di qualsiasi capolavoro. Il nostro percorso ha avuto quindi inizio nel 2006 da riferimenti fotografici ufficiali, avuti con i relativi permessi da chi detiene i diritti di riproduzione, necessari a generare basi in altissima de-

finizione per stampa su seta di massima qualit. Le basi create con le moderne tecnologie digitali sono state elaborate con software specifico ed esclusivo finalizzato a gestire le sfumature di colore nella stampa su tessuto, ma il valido risultato finale stato raggiunto solo dopo lungo periodo di prove e messe a punto gestito con abilit da artigiani specializzati nella stampa su seta. La seta una fibra naturale che per le sue caratteristiche

completata dal link al negozio virtuale, senza intermediazioni, per garantire i necessari requisiti di origine e qualit. Grande cura viene posta nel confezionamento del foulard, come daltronde merita un prodotto moda top level. Lorlatura di ciascun foulard realizzata artigianalmente in modo da evitare sfilacciamenti del tessuto. In questa fase inoltre viene effettuata la prova controluce, quale controllo qualitativo finale delleffetto double-face, prima di inviare il foulard alla piegatura ed allimbustamento. La grande cura per garantire la massima qualit impone un processo artigianale con limitati volumi di produzione, che pu a volte condizionare la disponibilit dei prodotti. Leccellenza della produzione italiana si sposa alla perfezione con i grandi maestri della pittura, nella perfetta sintesi di un prodotto originale e di altissima qualit da regalare o da regalarsi, da reinventare in mille usi e mille occasioni.

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di morbidezza, lucentezza, anallergicit, piacevolezza al tatto rappresenta il prodotto ideale per la realizzazione di foulard di pregio. Foulardart ha selezionato una particolare tipologia di seta Satin, la cui tessitura risulta perfettamente omogenea, di tono continuo, senza imperfezioni. Lelevato standard qualitativo del tessuto di seta impiegato consente di raggiungere risultati artistici notevoli e, grazie alle sue caratteristiche, un bellissimo effetto double-face. proprio questo effetto double-face che consente ai nostri foulard una metamorfosi continua, in funzione del tipo di piegatura scelta allatto di indossarli. Come viene proposto al cliente? Trattandosi di un prodotto esclu-

sivo, stato ritenuto pi valido un canale di comunicazione diretto con il cliente finale ed in questo senso un articolato sito web soddisfa lesigenza di una corretta esposizione sia delle immagini che dei contenuti descritti,

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ILArIA& BArBArA IN HOME


qUANDo I SoGNI SI AVVErANo

foto Federico Scoppa

foto Federico Scoppa

foto Federico Scoppa

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utto ha inizio tra le nostre pareti di casa: Ilaria, uno stile di vita pi essenziale, pulito, pochi ninnoli - come si usa dire - per una casa con pochi oggetti non di primaria necessit; Barbara, pi romantica, una casa da fate e folletti : il binomio perfetto che shakerato ha reso possibile IN HOME! Perch questo nome? Entrare nelle case delle persone, creare angoli accoglienti, aiutando ad allestire spazi pieni di emozioni, angoli della casa che parlino delle personalit di chi ci ascolta, di chi ha creduto nei mobili, nei candelabri, nei lampadari, negli oggetti IN HOME!!! Tutti possono entrare e comprare oggetti per la loro casa, senza aver paura di spendere cifre esorbitanti insomma, chi ancora non arrivato da noi presto lo far!!! erch Chiasso Barletti? Credere in una via facile e gi conosciuta cosa da tutti, ma in una via dove solo pochi credevano una sfida diversa!!! La vera spinta per decidersi ad aprire qua stata data dal suocero di Ilaria, commerciante da 50 anni, che ci diceva: Se dovete aprire lunica via adatta a voi ed alla vostra bomboniera Chiasso Barletti, non dovete cercare altro!

in da piccole aspettavamo con ansia il Natale per creare ornamenti, oggetti da appendere, palle per lalbero, addobbi floreali, centri tavola per tutte le occasioni, oggetti a non finire; ogni momento era buono per sfornare idee, addobbare angoli della casa e vedere lespressione dei volti di parenti ed amici che venivano a trovarci e noi felici ci prendevamo tutti i meriti! Da l richieste, richieste ed ancora richieste hanno fatto s che da una semplice limonaia, usata come nostra sede di lavoro, siamo riuscite a passare ad un negozio vero e proprio. Ricordiamo quando, appassionare del Manuale delle Giovani Marmotte, abbiamo visto come si costruiva un portafoto con i bottoni: quatte-quatte abbiamo svuotato la scorta che mamma Loretta teneva nella sua scatola del cucito e non contente del nostro scarso bottino, abbiamo avuto la geniale idea di staccare tutti i bottoni dai pantaloni di pap Orfeo potete immaginarvi la reazione di mamma, ma il portafoto era meraviglioso! Ed ecco che nel novembre scorso abbiamo dato vita ad IN HOME, un piccolo negozio

Ilaria con il marito Riccardo e la figlia Sophia

Barbara con il marito Claudio, il figlio Jacopo e il cane Max

carico di tante idee per la casa, dove entrare ed uscire a mani vuote quasi impossibile, tanto che ogni marted arriva sempre qualcosa di nuovo ed originale da proporre. Non dimentichiamo langolo del sottocosto, dedicato a chi non pu proprio fare a meno di spendere anche solo un euro!

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a questanno ci siamo specializzate sulla realizzazione di bijoux con un buon rapporto qualit-prezzo e per finire usciremo con Living con cadenze trimestrali per parlarvi delle RICETTE IN HOME non di cucina per! Consigli e suggerimenti per chi vuole personalizzare la propria casa, abbellirla e scoprire i trucchi di come posizionare i mobili per avere stanze pi grandi e pi confortevoli Vi aspettiamo! Barbara e Ilaria da In Home di Chiasso Barletti

rattiamo inoltre tappezzeria - ma non la solita! -, ascoltiamo il cliente, lo consigliamo, andiamo sul posto per valutare quale situazione pi giusta nel contesto in cui deve essere sistemato loggetto, bomboniere, idee regalo, lampade create da noi, portacandele che si trasformano in eleganti zuppiere da tavolo per dolci, bicchieri che diventano portacandele insomma ogni oggetto deve avere anche unutilit!

Tutti gli articoli portano il nostro logo IH In Home accuratamente esposti seguendo un progetto di arredamento per facilitare il cliente a capire come ricreare una situazione analoga a casa propria. Considerati gli spazi notevolmente ridotti, un grande lavoro viene fatto anche da catalogo, riuscendo a soddisfare cos gran parte delle richieste del cliente e facendo pervenire larticolo mancante in un tempo massimo di cinque/sette giorni dal momento della richiesta. Da quando abbiamo aperto ad oggi non possiamo proprio lamentarci: lavoriamo, siamo soddisfatte nel fare ci che ci piace e nel vedere che le persone comprano con il sorriso sulle labbra e contiamo gi la nostra clientela da non credere!!!

presto vi parleremo anche di quadri e corsi di pittura!

foto Federico Scoppa

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costume, territorio & societ

La Festa degli Auguri del Lions Club Garfagnana

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ando limportanza della serata e la numerosa partecipazione dei soci, ha poi esposto brevemente gli argomenti affrontati con il Governatore illustrando il Service principale dellannata riguardante la fornitura di autovettura ad altre associazioni di volontariato del territorio che ne risultano sfornite; augurando a tutti i presenti ed alle loro famiglie un sereno Natale ed un felice Anno Nuovo ha dato poi inizio alla cena. La serata si conclusa con lintervento del Governatore Roberto Faggi che ha avuto parole di lode ed incoraggiamento per quanto il Club sta facendo, sia a livello locale che con la partecipazione ai Service distrettuali e nazionali; scambiati i guidoncini con il Presidente, gli officer distrettuali e le autorit, la serata si conclusa con il tradizionale suono della campana.

a sala degli Archi del Ciocco in Castelvecchio Pascoli, Barga, ha accolto la Festa degli Auguri, Charter Night e visita del Governatore del Distretto Toscano 108 La, Roberto Faggi. Alle 19,30 il Governatore ha incontrato il Presidente del L.C. Garfagnana ed il Consiglio Direttivo per conoscere e verificare le iniziative poste in essere dallassociazione sul territorio e la conformit dellattivit svolta e da svolgere alle indicazioni formulate dal Distretto e dal Multidistertto Lions. La serata proseguita con lascolto degli inni, la lettura degli scopi del Lions Club International ed i saluti di rito ai numerosi e graditi ospiti, fra i quali il Questore di Lucca, dott. Francesco Nicola Santoro e gentile signora, formulati dal Cerimoniere Carlo Puccini, ha preso poi la parola il Presidente in carica, Ubaldo Pierotti, commemorando la scomparsa del socio En-

nio Marchi, evidenziandone la figura di imprenditore di grande successo, ma anche e soprattutto le caratteristiche umane di disponibilit, generosit e signorilit che sempre hanno caratterizzato il suo comportamento. Il Presidente, sottoline-

Meeting Festa degli Auguri Lions Club Lucca Host

a sala Tobino di Palazzo Ducale ha ospitato il meeting degli auguri del club Lions Lucca Host. Un incontro sobrio ma elegante e nello stesso tempo ricco di contenuti, di illustri ospiti, di personaggi importanti del Lionismo, aperto dallintervento, lungamente e calorosamente applaudito, della Presidente Maria Carla Giambastiani, che ha tracciato un primo bilancio delle attivit svolte e dei Services finora realizzati, nel solco della filosofia del programma di questanno, che intende valorizzare le

eccellenze di Lucca, mettendo in luce le migliori risorse imprenditoriali, artistiche e culturale della nostra citt. Nel corso della serata sono stati presentati i due nuovi soci, Cinzia Cecchini e Gianna Grado.

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Lions Club Pontedera Un poster per la pace


llustrare col linguaggio universale del disegno "Una Visione di Pace" stato il tema del concorso "Un poster per la pace" che anche quest'anno, il tredicesimo, il Lions Club Pontedera ha organizzato proponendolo agli alunni delle scuole medie. Hanno aderito all'iniziativa 7 scuole coinvolgendo oltre 200 studenti di et compresa fra gli 11 e i 13 anni. L'ampia partecipazione ha dimostrato ancora una volta la sensibilit e l'impegno del mondo giovanile per una profonda riflessione su un tema di grande civilt, riflessione che sicuramente lascer traccia sugli stessi giovani partecipanti: questo il valore di questo concorso, valore che i giovani studenti proiettano sul loro futuro e sul futuro della societ intera. La giuria nominata dal Club ha scelto i sette vincitori, uno per ogni scuola, i quali oltre all'attestato di partecipazione comune a tutti i partecipanti hanno ricevuto anche un premio in danaro: Roberto De Petra (Gandhi-Pontedera), Bianca Silvi (Pacinotti-Pontedera), Alessio Malloggi (Dante Alighieri- Capannoli), Margherita Leoncini (Curtatone e Montanara-Pontedera), Carlotta Tempestini (Fra Domenico da PeccioliPeccioli), Alessia Di Paolo (M.L. King-Fornacette), Lorenzo Ciarfella (L.Niccolini-Ponsacco). Nella successiva selezione operata a livello del distretto toscano dei Lions Clubs, i poster delle alunne Bianca Silvi e Alessia Di Paolo

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genti scolastici, familiari ed amici degli studenti premiati e numerosi soci del Club. Liviana Canovai ha sottolineato l'importanza della forma grafica quale strumento di riflessione, di comunicazione e della sana competizione che caratterizzano il concorso, mentre il professor Lupi ne ha evidenziato l'importanza attraverso i valori dell'arte e della creativit quali mezzi di promozione culturale dei giovani. Il presidente del club ingegner Vasco zecchi ha concluso la serata ringraziando tutti, in particolare gli studenti e le autorit scolastiche presenti.

Durante il Meeting i Giovani Leo, presenti insieme al loro Presidente Giovanni Del Debbio, hanno offerto i Pandorini ai presenti al fine di finanziare il loro Service Nazionale. Anche Riccardo Benvenuti ha contribuito a rendere ancor pi preziosa la serata offrendo un gradito regalo, il suo calendario artistico 2011, con tante bellissime immagini delle sue donne. Infine la creatrice di gioielli Lucia Giovan-

sono stati classificati per essere inseriti nel calendario 2011 che raccoglie i 12 migliori poster del concorso. La premiazione si svolta nell'Aula Magna della scuola media Pacinotti alla presenza della professoressa Liviana Canovai, dirigente scolastica ed assessore alla pubblica istruzione e cultura del Comune di Pontedera, del professor Mario Lupi, direttore del centro studi "Andrea da Pontedera" e componente della giuria del concorso oltre a diri-

netti, nostra cara socia, insieme alle sue belle figlie, ha donato alle signore presenti un prezioso e originale cameo, raffigurante una L, disegnato da Lucia e fatto realizzare a mano su conchiglia da esperti artigiani di Torre del Greco.

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costume, territorio & societ

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giato alla Prefettura di Roma. Prefetto di Pesaro e Urbino fino al dicembre scorso, il Prefetto di Lucca dal 30 dicembre 2010. La Sua presenza a Lucca rafforza i programmi di ordine e sicurezza del territorio ai quali il dottor Giuffrida, con la costituzione di appositi comitati, intende dare rilevante impegno, nella tutela dei pi deboli e nella capillarit dellazione anche nelle zone pi lontane del capoluogo. Numerose le iniziative in programma per lanniversario della Unit dItalia, parte in comunione con i progetti statali e parte di iniziativa locale, grazie anche al sostegno del Viceprefetto Capo di Gabinetto (e Viceprefetto Vicario f.f.) dottoressa Angela Buzzanca.

olto aperto, disponibilit al dialogo senza formalit come egli stesso tende a sottolineare a margine della conferenza di presentazione alla stampa, il nuovo Prefetto di Lucca il dottor Alessio Giuffrida, originario di Catania, coniugato e padre di una figlia. Laureato in giurisprudenza, entrato nellamministrazione civile dellInterno nel febbraio del 1979. Viceprefetto nel 1999, proveniente dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza ove ha ricoperto incarichi dirigenziali, per due anni ha diretto lUfficio Amministrazione e Rappresentanza Generale degli Uffici Territoriali del Governo del Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. Nominato Prefetto nel 2005, ha svolto lincarico di componente del Collegio del Servizio Controllo del Ministero dellInterno ed ha presieduto la Commissione per il riconoscimento dello stato di rifu-

IL DoTTor ALESSIo GIUFFrIDA il nuovo Prefetto di Lucca

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ToYS Go Green

GIoCArE NATUrALMENTE

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n tema speciale, quello degli impulsi verdi: questanno la Fiera Internazionale del Giocattolo di Norimberga, giunta alla 62 edizione, ha cercato di avvicinare le aziende di questo settore a produzioni sempre pi ecocompatibili. Sostenibilit e coscienza ambientale che riguardano anche lindustria del giocattolo. La Fiera del Giocattolo ha offerto ai commercianti e ai produttori uno spazio appositamente allestito allingresso centrale della manifestazione: in questa superficie speciale sono stati presentati i risultati della ricerca sui giocattoli sostenibili e prodotti esemplari di 59 espositori che mostrano lutilizzo di materiali ecologici oppure imballaggi o idee a basso impatto ambientale che incentivano nei bambini la consapevolezza della protezione ambientale. Anche in questa edizione della Fiera le aziende italiane si sono distinte per le novit che proponevano legate al tema dellecosostenibilit. Molte aziende creano e commercializzano giochi e oggetti in legno, realizzati completamente in Italia dallazienda di produzione e ideati da un team di giovani designer. I giochi proposti sono divertenti, belli, educativi, sicuri e coerenti con i valori di tracciabilit e corretta gestione forestali secondo i principi del Forest Stewardship Council (FSC). La novit 2011 stata M2 city; una citt ideale in cui tutto ci che viene creato dalluomo (palazzi, strade, musei) vive in armonia con la natura. Il gioco composto da 100 pezzi di legno

di faggio, 6 aree verdi riposizionabili in feltro e cotone. La fantasia e la creativit del bambino lo guideranno nel disporre i pezzi verdi, che rappresentano gli alberi, non solo nelle aree verdi ma anche sui palazzi. Anche la Toscana specializzata nella produzione artigianale di giocattoli in legno ecologici, giochi didattici in legno per neonati, fino ai giochi infanzia per bambini di 2 anni, 4 fino a oltre i 6 anni. La novit di questanno era rappresentata dalla reinterpretazione del gioco delle ombre nere cinesi: attraverso luso della luce colorata a Led si vuole insegnare al bambino come funzionano le forme e i colori, e a giocare nello spazio creando figure di diverse dimensioni. Inoltre erano esposti anche i JOUPII, piccoli personaggi in legno, con le gambe e le braccia snodabili, che possono assumere un numero infinito di posizioni. Verdi anche i pi famosi dinosauri, riprodotti nel rispetto scientifico degli esemplari originali presenti nei pi importanti musei di storia naturale: ogni articolo rappresenta la copia perfetta di scheletri di dinosauri, riproposti con la massima accuratezza dei dettagli e riprodotti fedelmente grazie alla consulenza di esperti paleontologi. Questa edizione della Fiera, con la superficie speciale Toys go green, ha sottolineato che la sostenibilit nella produzione dei giocattoli avr sempre pi importanza soprattutto perch i bambini di oggi saranno gli adulti di domani che avranno ben formata una coscienza ambientale.

Il Borghino, a pochi chilometri dalla citt, nella quiete delle colline lucchesi fra le vigne e gli olivi, offre affitti per vacanze in caratteristiche abitazioni locali ristrutturate con i pi moderni comfort nel rispetto delle strutture e degli ambienti originari. Dalle case del Borghino si gode di una vista che spazia dalla citt storica di Lucca con le sue antiche mura e le colline circostanti, fino al mare e a Pisa con la sua torre. Lesposizione al sole ottima e, grazie alla vicinanza del mare, il clima secco e temperato, gradevole in tutte le stagioni. Del vecchio nucleo di case, che d il nome al Borghino, abbiamo voluto mantenere loriginario carattere di borgo, connotato da aree comuni e momenti di aggregamento. Al Borghino gli ospiti possono usufruire infatti di una zona comune "L'Olivo" che comprende : una splendida piscina riscaldata con idromassaggio e zona relax, un fitness center con bagno turco e di un'ampia sala con caminetto, barbecue e cucina, utilizzabile per occasioni speciali. Ogni servizio che offriamo attento e accurato ma non imposto, sempre nel rispetto della quiete e della privacy.

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Allinterno delle case IL GELSO, I NESPOLI e IL MELOGRANO si respira un'atmosfera accogliente e familiare. I bagni e le cucine sono realizzati con materiali tradizionali come il marmo e la pietra, con un'attenzione particolare alla praticit di utilizzo. Le stanze sono ampie e arredate in modo semplice e raffinato tale da evidenziare soprattutto il paesaggio naturale che il vero protagonista. Da ognuna delle numerose finestre si gode infatti di una magnifica vista sulla campagna circostante. Le case possono essere affittate singolarmente o in blocco, in tal caso si avr luso esclusivo della piscina, del salone e della palestra. Nei periodi di bassa stagione, da ottobre a maggio, le camere possono essere affittate anche singolarmente secondo la disponibilit. Allinterno della propriet recintata possibile usufruire di due ampi parcheggi per auto.

tel+39 0583 395084 fax.+39 0583 395026 - info@borghino.com - www.borghino.com - www.borghino.eu - www.borghino.it

Il BorghIno di Emilia Da Prato & C. s.a.s. - Via della Chiesa XIV, n. 886 - Pieve Santo Stefano - 55060 - Lucca

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travel, food & beverage

travel, food & beverage

MettI, UnA serA A CenA...


(foto Luigi Scaltritti per Matrjoska.com)

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i che bello anche buono. un precetto cos semplice che pu sembrare vero. Risponde alla scuola e al pensiero del grande chef Gualtiero Marchesi, maestro elettivo di Luca Buoni, il quale aggiunge: ...sicuramente, per, ci che brutto non pu essere buono!. Accanto a Luca sorride Paola. La massima espressione di unestetica culinaria densa di significato nella sostanza delle materie prime e nelle geometrie della creativit, unisce larte di Luca allestro della mise en place di Paola; ristorazione luno e regia scenografica laltra: ecco, levento servito. Una coppia affiatata nella professione cos come nella vita. Lunione simbiotica delle loro personalit trasmette la gioia tangibile di riuscire a comunicare le emozioni della convivialit che elogio del vivere. Lunione di Paola e Luca Buoni, anime de Lo Stuzzichino, si esprime nellaltissima qualit esecutiva e nellentusiasmo travolgente che d corpo e consistenza alla passione per il loro che un lavoro di successo, e che nasce ogni giorno da un connubio di sfumature diverse, coinvolgendo tutta lequipe di collaboratori nelle ricerca delleccellenza di una comunicazione di sensi. In piena zona industriale, lungo la strada che dalla citt porta verso la natura bella e scontrosa di Vorno, troviamo un ristorante che ci sorprende, per integrit di tradizione ed esprt metropolitano di invenzione e ricerca. Luca, quando nasce, Lo Stuzzichino? Nasce quindici anni fa dalla vocazione per la cucina. Intorno, come vedi, ci sono solo industrie e uffici aziendali, quindi il pranzo che si consuma nella pausa di lavoro legato alla concezione anglosassone del sandwich al volo, ma noi siamo italiani, e tutto - bench a volte lo disconosciamo - improntato sulla nostra cultura e sui nostri valori. Pensai, quindi, che il tempo di riattivazione di una squisita porzione di lasagne fosse il medesimo rispetto a quello di un hamburger, di conseguenza cominciai a proporre ai miei clienti degli stuzzicanti pasti fast che per rispecchiassero a pieno lutilizzo di materie prime eccellenti, la semplicit disarmante del gusto e le lavorazioni tradizionali di sapori consueti in un luogo accogliente. Probabilmente nella tua cucina non si troverebbero, a cercarli, prodotti semilavorati da passare al microonde? Direi proprio di no. Passiamo al vaglio ogni ingrediente con meticolosit; pensiamo noi al pane cotto a legna e tutto, dagli ortaggi alla farine, non mai dato per scontato o ne viene trascurata la certificazione della provenienza e della qualit sana. Se la cuci-

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Curiosit... chi anGeLo Garini? Architetto e anterior designer, che vive tra Milano, Parigi e la Villa di famiglia sulle isole Borromee, uno dei pi importanti wedding planner dEuropa, che riesce ad immaginare e a creare il matrimonio evento unico, speciale e personalizzato. Autore del libro Il matrimonio che vorrei (Mondadori Editore), attualmente sta lanciando il brand del life style, che sotto il nome di Garini Immagina, raggruppa le attivit di cui si occupa, quindi la progettazione di eventi e matrimoni, larchitettura e il design, la redazione di una rivista specializzata. Tutto questo, se gi ben consolidato in Italia, parte ora per altri paesi dEuropa: la Francia - con la sede di Parigi - e in futuro Il Portogallo e lInghilterra.

na divertimento - come sento di poter affermare - usare dei semilavorati significherebbe rompermi il giocattolo! Sia io che mia moglie facciamo riferimento al principio della verit: quello che cuciniamo, come lo serviamo, e non ultimo anche chi chiamiamo a collaborare con noi, tutto, rispecchia la verit di quello che siamo. E un giorno, Paola, dal ristorante sfociano le attivit del banqueting e del catering, gli eventi di cui tu sei regista e scenografa. Quando hai scoperto il tuo talento? In ogni evento la cucina solo uno degli attori di una scena sempre nuova e diversa, dal matrimonio alla cena privata, intima; una messa in scena che coinvolge e rimane impressa nella storia personale di chi ce la commissiona. Dalla scelta delle locations e dei temi portanti, fino al completamento di ogni minimo particolare. un lavoro che sento nella pelle, nel sangue... non so spiegare (ci riesce benissimo, n.d.r.)... io lo amo davvero profondamente... Ogni cerimonia come se fosse parte di me e riscontrare la felicit dei clienti, il loro sentirsi pienamente realizzati nei desideri che avevano espresso: non c soddisfazione pi grande... non c! una spinta creativa che ho imparato a riconoscere e ad interpretare con il tempo, lapplicazione, il lavoro costante.. Nel modulare il concept dellevento, nella tua foga creativa, ricordi molto i grandi maestri di cerimonia di Versailles... (arrossisce, n.d.r.) ...Non lo so, credo molto nella semplicit dello scenario e nellatmosfera che lo rende speciale. So invece che ho bisogno della fiducia del cliente e poi del mio spazio buio. Ovvero del tempo e della possibilit

- una volta svolti i sopralluoghi, studiate a fondo le commissioni, realizzati le fotografie, i progetti, i disegni - di ricercare tutti i dettagli, dalloggetto di antiquariato alla creazione originale. Gli elementi fondamentali per costruire latmosfera che ho in mente. Ogni evento un racconto a s stante e deve raccontare di chi lo vive, avendolo prima sognato,

e anche di chi lo partecipa. Le sensazioni e le emozioni sono realt tanto impalpabili quanto plasmabili come se fossero materia, attraverso tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione: la luce, la musica, gli arredi, il fascino, il mistero, lincanto... Cucina ed eventi sono in continua evoluzione e approfondimento in funzione dei sogni che vengo-

travel, food & beverage no allestiti negli appositi scenari. Continuiamo a scrivere nuovi capitoli - ogni evento/racconto un nuovo capitolo - della nostra storia, cos fantasiosa ma anche estenuante... E dire che iniziato perch i clienti che gradivano il ristorante ci chiedevano poi se potevamo aiutarli con le comunioni dei figli, i matrimoni... Il banqueting nato cos...per germinazione spontanea... Ad un certo punto, Paola, hai avvertito anche il bisogno di tornare a studiare, di provvedere a fornirti la tecnica necessaria che potesse star dietro alle tue impennate creative. Chi ti ha seguito in questo percorso? Ho conseguito la qualifica di wedding planner con uno dei pi acclamati professionisti del settore, larchitetto Angelo Garini. Periodicamente vado a Milano nei fine settimana per i continui aggiornamenti, ed insieme sacrificio e gratificazione. Sacrificio, perch lavoro duramente tutta la settimana e sono anche mamma. Gratificazione, perch approfondisco le mie competenze e riscontro le conferme teoriche del mio lavoro che magari

ristorante, banqueting, catering

Lo Stuzzichino

di Luca e Paola Buoni


Via di Vorno 7/a-b Loc. Guamo Capannori (Lu) - Tel.: +39 0583 94115

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La cucina memoria. Deve suscitare ricordi e creare presente. La cucina cultura: esprime il modo di essere e di pensare delle persone

ha gi riscosso la conferma pi importante: quella del cliente insieme alla mia. Qual , Luca, la firma che apponi sulle tue portate? La cucina memoria. Se con una ricetta riusciamo a suscitare un ricordo un successo. Una ricetta pu risvegliare infatti il ricordo di un sapore antico, di una voce cara che cucinava, di una stanza, di un viaggio. La cucina anche e soprattutto cultura: esprime il modo di essere e di pensare delle persone, di un popolo, di unetnia. La firma che apporto alle mie portate tradizione e ricerca; tradizione legata alla stagionalit e la ricerca del gesto culinario globale. Un piatto deve essere pensato e cucinato con amore, uscire dalla cucina e arrivare sul piatto; decorato; descritto nel migliore dei modi; e presentato da un cameriere che deve avere la gioia e la consapevolezza di stare offrendo una sensazione, un momento di piacere molto pi articolato e misterioso di quello che si crede. La cucina non pu esulare nemmeno dal suo spirito di

convivialit. Una portata servita dal sorriso del cameriere su una guantiera da argento che arriva sul tavolo, apre alla comunicazione, chiama al dialogo, unisce. Paola, Luca: avete delle creazioni di cui siete particolarmente orgogliosi? Le mie ricette sono rivisitazioni della tradizione, senza troppe alterazioni... E sono orgoglioso di questa intensit di cultura e memoria dellessere italiani che offrono. Io - prosegue Paola - ce ne ho diverse, una in particolare, che non ho mai voluto nemmeno fotografare, un mio brevetto esclusivo. Una struttura in plexiglass per la torta nuziale che sorprende ogni volta che si presenta in pubblico. Lho progettata io e fatta realizzare appositamente... Proprio come far con unaltra idea che ho in mente, un po pi complicata, ma che trover il modo di fare realizzare, giuro! (La tenacia e la fantasia che si uniscono, n.d.r.) E infine, sono in corso ulteriori progetti? (Si guardano e rispondono alternandosi, quasi allunisono; n.d.r.) Il progetto pi importante continuare ad essere dei bravi sarti. Ovvero a cucire, su misura, sia con le linee di gusto della cucina che con la natura degli eventi, i diversi abiti di charme, semplicit ed emozione che ci vengono richiesti. (D.P.)

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Travel Boutique

Questo non altro che bellezza naturale: le spiagge infinite, i coralli, tutto linsieme, non sono eguagliati da nulla al mondo.
Ernest Hemingway

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l vento e lintenso profumo sono scanditi dal sole, si accordella terra rossa, la bellezza gevano di questi cambiamenti e Via Cavalletti, 97 Tel./Fax 0583 316935 struggente raccoglievano in gruppi, uniti 55100 S. Anna del tramonto che ti siwww.misterholidaylucca.it sorprende con la forza dei suoi dagli stessi istinti, pronti ad afLucca info@misterholidaylucca.it colori, il cielo che nella sua imViaggio di 9 giorni mensit si dissolve nelle distese safari di 2 giorni/1 notte infinite della savana. Nella belnel Parco Nazionale Tsavo Est + soggiorno lezza di questa terra si sente il di 7 giorni/6 notti sapore della natura selvaggia in villaggio 4* a Watamu, Kenya con i suoi ritmi e le sue regole. A marzo: 1.990 Tutto ci si trasforma nellunico (La quota comprende: volo, soggiorno con trattamento desiderio di conoscere e scopriall inclusive, quota discrizione) re sempre pi questa terra, cos vicina allanima e cos lontana dalla menteBenvenuti in Africa! Benvenuti in Kenya! LAfrica mi rimasta nel cuore - racconta Cristina Andolfi del suo viaggio in Kenya -; stata unesperienza bellissima ed indimenticabile, ho trascorso nove giorni in questa terra meravigliosa, cos diversa da ci che solitamente siamo abituati a vedere, unemozione unica! I giorni in safari sono stati davvero sorprendenti: poter ammirare da vicino gli animali selvaggi, i loro movimenti e la loro vita allo stato brado... era come Maggiori informazioni in agenzia e vivere un documensul nostro sito tario in prima perwww.misterholidaylucca.it. sona! Mi ricordo un Allacquisto di un pacchetto vacanza per 2 persone, bellissimo tramonverr regalato uno speciale to, cos effimero nel omaggio presso il negozio cambio repentino dei Sagar a Lucca centro colori, cos stupendo ed emozionante; gli animali, i cui ritmi frontare la notte nella savana. Noi abbiamo dormito nei nostri lodge e una mattina siamo stati accolti da persone del luogo con i loro costumi tipici e il loro tradizionale canto di benvenuto: stato insolito e allo stesso tempo straordinario!

Il safari durato 3 giorni mentre i restanti li abbiamo trascorsi al mare, godendoci spiagge meravigliose e acque cristalline. Non dimenticher mai questa terra, la forza della natura selvaggia e il suo fascino indescrivibile!. Pensato per un viaggiatore che vuole scoprire il Kenya e vivere momenti indimenticabili attraverso paesaggi senza tempo, questo viaggio combinato offre la possibilit di visitare le bellezze naturali e selvagge del Parco Nazionale Tsavo Est e rilassarsi in un incantevole Resort 4*, immerso in un ambiente naturale incontaminato. La struttura si trova vicino al parco marino nazionale di Watamu, direttamente su una bella spiaggia privata di sabbia bianca finissima e mette a disposizione dei propri ospiti spaziosi bungalow con tetti in foglie di cocco arredati in tradizionale stile Swahili, oltre a numerosi servizi per il relax ed il divertimento, come due piscine, palestra, campi da tennis e numerosi sport acquatici. La meraviglia del paesaggio e latmosfera accogliente rendono questo villaggio il luogo perfetto per chi desidera rilassarsi e vivere una vacanza a stretto contatto con la natura. Il Kenya capace di lasciare senza fiato per la meraviglia dei suoi scenari naturali e di affascinare per la ricchezza e la profondit della sua cultura eterogenea, imponendosi come una delle mete pi straordinarie dellAfrica. Il Kenya: una forza della natura, una meta incantevole.

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PoGGIoTonDo
di Dario Puccini

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opo i tanti luoghi impervi che ho avuto modo di visitare nelle mie varie scampagnate, ecco invece una zona ricca di storia agricola come la campagna dell'Empolese, ed in particolare le morbide colline che si affiancano alla cittadina di Cerreto Guidi. Una volta decisa la mia prossima meta geografica, non ci ho messo pi di un secondo a capire che sarei dovuto andare a conoscere Poggiotondo, azienda agricola di propriet di uno dei pilastri del mondo del vino da venti anni a questa parte: Alberto Antonini. Alberto Antonini, dopo avere ricoperto incarichi dirigenziali nelle pi importanti case vinicole toscane, oggi opera come consulente enologo in ben otto Stati, dal Cile al Sud Africa, dall'Argentina all'Australia. Da circa tre anni ha deciso di dedicarsi con maggior impegno all'azienda di famiglia, varando un programma di reimpianto dei vigneti, costruendo una nuova cantina e creando nuovi vini, il tutto avvalendosi di risorse umane di qualit, tra le quali emerge senza dubbio quella di Diego Mugnaini, un giovane e intraprendente laureato in Agraria. L'azienda ricomprende, tra nuovissimi e vecchissimi impianti, circa una ventina di ettari a vigneto, sui quali sono coltivate 6 variet per lo pi a bacca rossa. Rispetto alle altre visite aziendali, ci che pi mi rimasto impresso di questa a Poggiotondo stata la lunghezza del tempo trascorso a visitare le vigne, con una dettagliatissima illustrazione delle pratiche agronomiche adottate e della gestione della chioma, sia nel periodo invernale che in quello primaverileestivo. Questo lascia intendere come in casa Poggiotondo si basino molto su di una cura particolarmente scrupolosa della parte di campo, tale da far s che le uve arrivino in cantina in un perfetto stato di maturazione. Oltre ad un ottimo vino, l'azienda produce anche un olio extra vergine di oliva di elevata caratura, con olivaggio composto dalle variet Frantoio e Mignola, quest'ultima coltivata unicamente nel territorio limitrofo di Cerreto Guidi.

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isitare aziende vitali come questa mi d molta soddisfazione. Il ritmo frenetico, e tutto in fermento ed in elaborazione, con novit e idee sempre dietro l'angolo: certo non ci si annoia. Indubbiamente, la ricerca della perfezione e la cura quasi maniacale dei particolari richiedono notevoli sforzi e sacrifici da parte di tutte le componenti aziendali. Ma il lieto fine assicurato, ed i primi risultati gi si vedono, eccome.

Passando alla degustazione, non potremo purtroppo assaggiare i nuovissimi Cru che ancora sono in preparazione, ma avremo comunque comunque la possibilit di sentire quattro vini, di cui un bianco ed un rosato addirittura in anteprima, visto che usciranno per la prima volta sul mercato nel giro di un paio di mesi, e due Chianti. Il bianco un Vermentino puro IGT Toscana 2010 con uve provenienti dalla parte meridionale della costa Toscana, dove questa variet riesce ad esprimersi al meglio. Alla vista paglierino, all'olfazione si dimostra franco ed elegante, con note floreali ben percepibili e cenni di frutta candita. In bocca fila via liscio con una bella sensazione di sapidit, sia pur sempre sostenuto da un bel corpo in un contesto fruttato. Il rosato IGT Toscana 2010 diventa tale in virt principalmente di una pressatura leggera di uve Sangiovese e, in minima parte, del salasso di uve Merlot

e Sirah. Di un colore rosa bello acceso, al naso si rivela alquanto dolce, con un aroma deciso di frutta rossa. L'assaggio piacevole e avvolgente, con una bella

acidit che lo rende fresco e di facile bevuta Il primo dei due Chianti che andiamo ad analizzare, poi, il Cerro del Masso 2008, compo-

Il commento

travel, food & beverage sto per l'80% da Sangiovese, per il 10% da Merlot, per il 5% da Colorino e per il 5% da Sirah. Dopo aver fermentato in vasche di acciaio, si affina per 10 mesi in barriques. Nel bicchiere sfoggia un rubino intenso che tende ad affievolirsi sull'unghia. I profumi fruttati si saldano con evidenti note speziate e con piacevoli sentori bois. Dal gusto fresco e pulito, possiede un tannino delicato e ben inserito. Buona la persistenza. Il secondo rosso un Chianti Superiore 2008, nato da un taglio al 90% di Sangiovese e al 10% di Merlot. Dal punto di vista enologico, a differenza del precedente, sosta qualche mese in pi in barriques. Con un bel rosso rubino, si inserisce nel naso con un armonico equilibrio di profumi di frutti rossi maturi e di confettura, perfettamente legati dagli aromi terziari derivanti dall'affinamento in legno. Lunga e piacevole la persistenza.

Intervista a alberto antonini


osa ti ha spinto a lavorare nel mondo del vino? Una passione che mi ha trasmesso il babbo, e che fin da piccolo ho coltivato passando molto tempo a Poggiotondo con lui. Quali sono le caratteristiche peculiari della vostra vigna e dalla vostra cantina? Credo che la cosa pi bella che abbiamo il nostro terroir, fatto di terreni di origine marina, pieni di conchiglie calcaree che trasmettono mineralit ed una finezza alla grana dei tannini molto speciale. Anche il clima ottimo, perch abbastanza mite, in quanto risente della vicinanza al Mediterraneo, e ci consente una maturazione delle uve molto buona. Peccato che ancora non molti produttori della zona abbiano capito il grande terroir che abbiamo, anche se, da un certo punto di vista, meglio per noi che siamo i primi ad approfittarne. La cantina una struttura semplice dotata degli strumenti necessari per trasformare le uve in un vino di qualit. Una frase per definire i tuoi vini? Sono vini che parlano del territorio in cui sono prodotti, e quindi eleganti, complessi ed equilibrati. C qualcosa che modificheresti dellazienda? Il mio sforzo pi grande quello far lavorare in azienda persone di qualit che abbiano passione e attaccamento per ci che fanno: le risorse umane sono ci che crea valore in qualsiasi progetto. Cosa cambieresti e che innovazione apporteresti al mondo del vino? Il vino ti permette di conoscere il mondo se hai la capacit di seguirlo e di capirlo, ti fa conoscere luoghi, persone, culture e tradizioni come pochi altri prodotti. Non solo il piacere di berlo ma ci che rappresenta e ci che ci sta dietro che lo fa

essere cos affascinante. A mio parere, pi che cambiare qualcosa dovremmo tutti contribuire a divulgare il vino come elemento di civilt e di cultura: solo cos lo possiamo aiutare a migliorarsi continuamente.

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LANGoLo DEL GUSTo


di Luca Costa

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Angolo del Gusto di Camaiore, un ambiente gradevole ed accogliente, dove vengono offerti alla clientela piatti curati, in abbinamento ad una buonissima scelta di vini. E dove possibile anche soltanto bere una buona bottiglia, accompagnata con un assaggio di formaggi o qualche stuzzichino. L'albero genealogico di questo locale nasce negli anni del dopoguerra, quando da nascondiglio per il commercio abusivo della canapa, divenne rimessa degli autobus. Negli Anni Novanta nasce il bar Stadio, famoso per le sue torte salate di riso e verdure (torte di pepe), seguir poi la gestione improntata sulla ristorazione de Il Cavallino Bianco, dove le specialit di cacciagione la faranno da padrone. Nel 2008, poi, arriva LAngolo del Gusto, che raccoglie le tradizioni culinarie con carni alla griglia, vecchie ricette toscane e un menu di pesce vista la vicinanza alle splendide coste versiliesi. Il men viene rinnovato pi volte al mese e le specialit di punta sono, oltre alle lasagne di polenta e alla cacciagione (coniglio, cinghiale, fagiano), i piatti della ricca e antica tradizione versiliese, come il migliaccio, l'intruglia

(molto vicina alla farinata garfagnina) e il gorguglione, piatto tipico seravezzino. Larredo curato nei particolari: un bel caminetto nellangolo, il soffitto a volte, il legno sulle pareti. La cantina dei vini mostra ai clienti tutte le etichette presenti, cui non manca certamente la qualit. Le varie decorazioni stanno a significare l'accuratezza del locale, che si contraddistingue per un ambiente pulito ed accogliente, dove spesso si ritrovano anche personalit legate al mondo della cultura e dello spettacolo

e al Teatro dell'Olivo. Nei mesi estivi c' anche una piccola veranda che pu contenere circa trenta coperti. Da tre anni gestiscono con sapienza, amore e maestria LAngolo del Gusto Fabrizio Lucchesi, lo chef, e Monica Prati, mentre l'esperto sommelier Christian Lucchesi. Una famiglia di professionisti che si dedica alla soddisfazione del palato della clientela, che pu ritrovare nella bella cornice del locale la profonda sinergia tra tradizione, cultura locale e sapiente arte culinaria.

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a giovane azienda fiorentina DAcquasparta veste molti sportivi.

Vista la qualit del prodotto ed il suo elegante marchio molti sono gli atleti che hanno scelto di indossare queste scarpe completamente made in Italy. Il primo tra tutti a credere da subito nel progetto di DAcquasparta stato Luciano Spalletti, adesso testimonial dellazienda, grande amico fin dallinfanzia del presidente Gabriele Beni. stato proprio lattuale allenatore dello Zenith Sanpietroburgo a promuovere il marchio toscano nel mondo del calcio. Visto che DAcquasparta

unazienda di calzature, e da questanno non solo, non poteva mancare un grande amico che con i suoi piedi buoni stato campione del mondo nel 1982 e bandiera della Fiorentina fino agli anni 80: Giancarlo Antognoni. Con un testimonial cos importante come Luciano Spalletti ed un grande amico come Giancarlo Antognoni, famosi nel mondo dello sport e soprattutto nel calcio, anche altri calciatori hanno scelto di indossare le scarpe DAcquasparta, per la loro comodit e per la brillante idea, molto gradita, di personalizzarle con le iniziali dei giocatori ed il numero di maglia. di recente definizione anche un accordo con il Novara calcio. I suoi tesserati indosseranno una sneaker realizzata con un design esclusivo per loro.

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News: In questi mesi DAcquasparta ha allargato la propria produzione ad esclusivi capi di abbigliamento ed accessori, caratterizzati anche questi da un ricercato design che ha da sempre identificato il marchio fiorentino.

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foto Luca amadio

sport, salute & benessere

sport, salute & benessere

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Qualit della vita e riabilitazione: nuove frontiere Vivere fino a 120 anni? cosa ormai nota agli studiosi del genoma umano. Ma la vera sfida arrivare a tagliare il traguardo con una buona qualit di vita, contenendo i danni provocati dalle malattie, suggerisce Giovanni Santarelli, fisioterapista, uno dei titolari del Centro di riabilitazione Fisiokinetic di Pisa (con appendice in Navacchio, presso lo StudioIgea). Gli obiettivi da perseguire - prosegue - sono essenzialmente tre: fare prevenzione, anche responsabilizzando i singoli individui sulla gestione della propria salute; focalizzarsi precocemente sulla cura delle malattie; incidere sui fattori genetici responsabili dellinvecchiamento e delle grandi malattie degenerative. Fare sistema Il calcio, un amore Il nostro network - continua - orientato a creare un sistema per la prevenzione, diagnosi e cura in ambito riabilitativo e si fa carico dei primi due obiettivi indicati. Simone Casarosa, titolare anchesso del Centro Fisiokinetic e dello StudioIgea di Navacchio dice: Nelle nostre strutture, dove siamo contornati da ottimi collaboratori, ci occupiamo prevalentemente di riabilitazione ortopedica e neurologica; tuttavia la nostra inclinazione verso lo sport e la rieducazione sportiva dettata dal nostro curriculum accademico: abbiamo infatti iniziato i nostri studi con Scienze Motorie e questo ci ha portato numerose collaborazioni in ambito sportivo. Il dottor Simone Casarosa infatti un preparatore atletico professionista di calcio e tennis e fra le squadre pi importanti dove ha prestato la sua opera si annoverano Lazio, Perugia e Pisa. Esperienze meravigliose - ricorda Casarosa - come il derby vinto con la Roma dopo cinque anni di risultati negativi, il contatto con importanti personaggi del mondo dello sport, il bellissimo centro di allenamento di Formello, dove lavorare era assolutamente esaltante. La passione per il calcio lo ha portato inoltre a collaborare con lUniversit di Pisa per il corso di laurea in Scienze Motorie, dove insegna il modulo Calcio.

CenTro FIsIokInetIC

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La posturologia, scienza giovanissima Il dottor Giovanni Santarelli ha invece indirizzato i suoi interessi verso lo studio della postura e della terapia manuale del rachide, anche con lausilio di sofisticate apparecchiature diagnostiche: il cosiddetto mal di schiena, il dolore cervicale, le cefalee muscolo-tensive sono le patologie con le quali mi confronto quotidianamente - Santarelli a parlare - e sono problematiche avvincenti, mai uguali visti lunicit dellessere umano e la multifattorialit dei fattori patogenetici. Lapogeo di questo concetto sono le sindromi dolorose con esami diagnostici (TAC, RM) negativi. Allora utile allargare la visione a disturbi posturali, viscerali, ecc. Attivit fisica e prevenzione Si legge in molte citazioni che luomo nato per muoversi e i nostri due riabilitatori ne sono convinti. Infatti collaborano con il Sistema Sanitario Regionale toscano attraverso un importante progetto che la Regione ha implementato: lAttivit Fisica Adattata. Di cosa si tratta? Lattivit - rispondono - sostenuta

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Siamo ci che facciamo non ci che diciamo di essere La figura del fisioterapista ha subito profondi cambiamenti nel corso degli ultimi anni: si pasFISIOkINETIC Via Carducci, 60 Localit La Fontina San Giuliano Terme - Pisa tel. +39 050 877055 fax +39 050 8755813

anche dalla Societ della Salute, uniniziativa innovativa che mira a modificare lo stile di vita delle persone, attraverso la promozione di una regolare attivit motoria a costi molto contenuti per lutente (2 ogni volta). Con il nostro network rispondiamo anche a questa sollecitazione delle istituzioni, per un progetto permeato da una forte valenza sociale.

sati - ricordano - da arte ausiliaria della medicina a un elevato livello di autonomia professionale, che consente tra laltro attivit di verifica sulle metodologie riabilitative e attivit di ricerca e didattica. Il Centro Fisiokinetic e il suo network riabilitativo hanno fattivamente contribuito a questa rivoluzione culturale: non dobbiamo per dimenticare - concludono - che la riabilitazione un lavoro di quipe e la guida del medico importante, soprattutto nellinteresse centrale del Paziente.

I cinque colori del benessere:

five a day!

di Marilena Lucarelli

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Ortaggi e frutta verdi quali lattuga, asparagi, kiwi, zucchine, carciofi ecc. contengono clorofilla, luteina, magnesio, folati, vitamina C. Tali sostanze sono efficaci nel ridurre il rischio di tumore, svolgere unazione protettiva contro patologie coronariche e favorire il corretto funzionamento del sistema nervoso. Verdura e frutta giallo arancio quali albicocche, carote, zucca, Bianco il colore degli alimenti quali cavolfiore, mela, pera, cipolla, aglio, finocchio, porri, funghi ecc. importanti per prevenire patologie cardiovascolari e lipertensione. I phytochemicals caratteristici di questo colore sono: quercetina, vitamina C, isotiocianati, allilsolfuro, selenio e potassio. Fichi, radicchio rosso, susine, melanzane, more, ribes, mirtilli, uva nera, ecc. caratterizzati dal colore blu viola apportano benefici sulla funzionalit urinaria e sulla circolazione sanguigna. I phytochemicals caratteristici del colore blu-viola sono: antocianine, magnesio, potassio, polifenoli.

ive a day uno slogan che esprime in modo chiaro e conciso limportanza di consumare frutta e verdura di 5 colori diversi per 5 volte al giorno. La valorizzazione nutrizionale dei prodotti ortofrutticoli riassunta nello slogan di apertura stata promossa, mediante la Campagna dei 5 colori del benessere, da UNAPROA (Unione Nazionale tra le Organizzazioni dei Produttori Ortofrutticoli, Agrumari e di frutta in guscio) nel 2004.

te azione protettiva nei confronti del nostro organismo. Frutta e verdura sono quindi suddivisibili in 5 gruppi rappresentati dai colori: rosso, verde, giallo-arancio, bianco e blu-viola. Gli alimenti caratterizzati dal colore rosso quali fragole, anguria, pomodori, ecc. permettono di prevenire i tumori e le cardiopatie, ma anche di proteggere il tessuto epiteliale ritardando il processo di invecchiamento cellulare. I principali phytochemicals in essi contenuti sono: licopene, antocianine, vitamina C.

arancia, melone, mandarini, pesche ecc. sono utilissimi per proteggere la vista, potenziare il sistema immunitario e prevenire linvecchiamento cellulare. Contengono: carotenoidi, flavonoidi, vitamina C.

I pi recenti studi condotti in materia di nutrizione umana hanno rivelato che il colore di frutta e verdura un indicatore del loro patrimonio nutrizionale. Ad ogni colore corrisponde infatti una particolare composizione in fitocomposti (phytochemicals in inglese), sostanze chimiche di diversa natura che hanno unimportan-

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La depurazione
Progetto Althea

di Renato Raimo
ome per lambiente che ci circonda accade che, anche nel nostro organismo, possano accumularsi diversi tipi di scorie, sostanze potenzialmente tossiche, le tossine: tossine endogene, i radicali liberi; le tossine esogene cio originate dallinquinamento ambientale, da regimi alimentari errati e addizionati di conservanti e additivi, da terapie farmacologiche prolungate, da virus e batteri; le psichiche, mediatori chimici indotti da stati prolungati di stress. Il nostro stato di benessere passa attraverso il concetto della depurazione, una funzione fisiologica fondamentale. Se gli organi addetti alla depurazione, gli emuntori, funzionano a regime, lorganismo si mantiene in equilibrio e da questo deriva il benessere generale quotidiano. In caso di sovraccarico gli eccessi vanno ad accumularsi nel nostro organismo: una vera e propria intossicazione. Da questo accumulo di rifiuti pu scaturire uno stato di malessere generale, non facile da comprendere nelle sue cause perch manifestato da un insieme di sintomi: pelle senza vitalit, tendenza al sovrappeso, ritenzione idrica (soprattutto a livello di pancia, cosce e glutei), digestione lenta, affaticamento, cali di concentrazione e di rendimento, basso tono dellumore. Che fare? La disintossicazione, o depurazione, porta

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alla riduzione e alleliminazione delle sostanze tossiche, svolge un ruolo di sviluppo del benessere e di prevenzione delle malattie. Regola non aspettare che gli eventi si manifestino ma prevenirli, migliorando e assicurando la buona funzionalit di quegli organi deputati alleliminazione delle scorie: fegato, reni, intestino e pelle (gli emuntori). Alla base di tutto un elemento essenziale per il suo funzionamento, il pi semplice: lacqua. Quando depurare lorganismo? Ogni momento giusto ma senza dubbio assecondare i cambiamenti di stagione pu essere un corretto approccio ad una depurazione quanto mai fisiologica. La primavera segna il risveglio, la naturale tendenza alla rinascita dopo limpegno fisiologico invernale. Daltronde linizio dellautunno ci vuole adeguatamente preparati per la stagione fredda che verr; dunque i cambiamenti netti, freddo-caldo e caldo-freddo, sono i pi indicati. Come orientarsi verso una corretta ed efficace depurazione? Un regime alimentare selezionato ricco di sostanze antiossidanti (vitamina C ed E, Beta-carotene, Selenio), pi ricchi in fibra, ortaggi, frutta e formaggi freschi, pesce. Bere molta acqua, riposare adeguatamente e praticare una moderata ma costante attivit fisica. Per rendere pi efficace la depurazione possiamo inoltre avvalerci della Fitoterapia, fondamentale per influire in modo mirato sul miglioramento delle funzioni degli organi emuntori, aiutando quindi il ritorno allarmonia di tutte le funzioni alterate. Un supporto efficace selezionando con attenzione il prodotto finito ci verr dai 4 moschettieri della depurazione: Bardana, Carciofo, Cardo

mariano e Tarassaco. Per una terapia sicura ed efficace assumere sempre estratti titolati di qualit. Il Carciofo con la Cinarina - presente in concentrazione massima durante la formazione del capolino, la parte pi usata in cucina - ci aiuta con lattivit coleretica e colagogo con una attivit epatoprotettrice e antitossica perch aumenta il flusso biliare. Protegge il fegato dai danni di sostanze chimiche e alcool: noterete che lazione diuretica al massimo dopo circa 6 giorni promuovendo cos la funzione depuratrice renale, grazie ai composti flavonici e ai sali minerali, potassio e magnesio, che il carciofo contiene. Il Cardo Mariano un tonico per il fegato: la silimarina contenuta nel cardo mariano ha dimostrato un effetto protettivo contro molti tipi di tossine chimiche, incluso l'alcool, con unazione rigeneratrice delle cellule epatiche danneggiate. Controindicato in chi soffre di calcolosi biliare. Il Tarassaco indicato nei problemi digestivi stimola la secrezione biliare da parte del fegato, e ci spiega la sua ottima azione depurativa utile anche in caso di diete ricche di grassi. Controindicato ai soggetti con calcoli alle vie biliari di piccole dimensioni perch potrebbe smuoverli provocando una colica biliare. La Bardana si caratterizza per la sua attivit diuretica e depurativa a favore della pelle; indicata in caso di pelle impura, acne, foruncolosi in genere anche per la sua azione antisettica.

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indice dei nomi

Antognoni Giancarlo 138 Antonini Alberto 134 Augello Mario Massimo 52 Beni Gabriele 138 Bianchi Massimo 94 Bianchi Massimo 12 Bonami Francesco 28 Borghini Fabrizio 34 Bottone Ugo 105 Bova Lisa 35 Buoni Luca 130 Buzzanca Angela 126 Cardella Salvatore 13 Casarosa Simone 140 Cattelan Maurizio 7 Celli Piero 114 Cerioni Chiara 98

Ferrucci Manrico 58 Fluvi Francesca 35 Gagliardi Luigi 98 Galgani Vittorio 72 Gavia 37 Gavini Angelo 132 Genni Massimo 100 Ginesi Andrea 104 Giorgi Franco 35 Giuffrida Alessio 126 Gualtieri Mariangela 108 Guarenti Carlo 39 Guidi Gabriele 11 Guidi Michele 11 Hirst Damien 26 Jovanotti 4

Nencini Nicola 84 Nencini Riccardo 84 Nuti Nicola 34 Nutini Ines 24 Panariello 109 Panicucci Stefano 11 Paolicchi Paola 35 Pappalettera Sergio 8 Parlangeli Marco 72 Peri Chiara 104 Poli Lucia 109 Pomodoro Bruto Dario 38 Portoghesi Paolo 85 Prati Monica 137 Rinaldi Luca 68 Ricci Gabriele 85 Rossi Mario 103

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Lenziardi Massimo 23 Lida Lombardi 90 Lotti Filippo 34 Lucatelli Lorenzo 90 Lucchesi Christian 137 Lucchesi Fabrizio 137 Mancini Gabriello 72 Manfredini Danio 108 Martone Mario 48 Massoni Luciano 83 Mauri Glauco 109 Merusi Ilaria 98 Monzani Fabio 18 Mugnaini Diego 134 Nardini Arturo 38 Cernuto Michele 60 Chini Adriano 35 Ciardella don Piero 38 Cima Luca 16 Cordoni Ademaro 66 Dastoli Valeria 98 Del Carlo Alberto 62 Dubuffet Jean 29 Emede Leandro Manuel 9 Fantastichini Ennio 109 Fantini Muzzarelli Giovanna 120 Fantini Muzzarelli Marco 120 Ferrari Isabella 109 Cherubini Lorenzo 4 Sacchetti Chiara 105 Sacchetti Chiara 98 Salvatori Elisabetta 108 Santagata Alfonso 108 Santarelli Giovanni 140 Soravia Paolo 9 Spalletti Luciano 138 Sturno Roberto 109 Trolli Stefania 38 Veca Salvatore 114 Vignatti Mirta 36 Virgilio Francesco 102

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