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Deposizione rappresenta uno dei momenti pi alti e drammatici la cui accentuazione dello strazio davanti al corpo del Cristo portata a un punto mai raggiunto, con una mimica facciale e una gestualit esasperata.
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Mecenatismo
Urbino e Roma configurano un modello di sviluppo artistico profondamente diverso da quello fiorentino. A Firenze si era sviluppata una scuola artistica davanguardia che aveva diversi committenti, a Urbino e Roma gli unici committenti erano rispettivamente la casata dei Montefeltro e del papa. Il primo di questi fu uno dei punti principali di riferimento dellumanesimo. La sua corte fu la sede di molte sperimentazioni prospettiche centro italiane. Anche a Roma le opere pi significative furono realizzate da artisti giunti da fuori come il Brunelleschi, Donatello, Masaccio, poi Michelangelo Raffaello e Bramante. Fra i pi importanti spunta Piero della Francesca che supera il realismo e il plasticismo di Masaccio con una buona componente fiamminga. Le storie della croce (Piero della Francesca, Arezzo) Gli affreschi sono disposti su tre livelli e distribuiti in modo da riecheggiarsi e valorizzarsi reciprocamente, ogni campitura giustappone due episodi secondo una formula compositiva arcaica che il pittore accetta e fa rivivere grazie alla perfetta calibratura dei gruppi di figure. Nelle scene belliche del registro inferiore era maggiore il rischio di sfociare nella drammaticit. Ma anche in questa occasione deline battaglie viste al rallentatore. Nella prima lesercito di Massenzio in fuga disordinata al di l del Tevere. Nella seconda raffigurato un groviglio di armigeri, cavalli ispirato ai bassorilievi romani. La terza parte del coro lasciava spazio a scena minori tra cui quella del sogno di Costantino che determina il primo tramonto della pittura italiana. Da questo affresco vediamo il problema che sta gi in testa a Piero della Francesca, luso delle luci che per risolvere il problema si affida alla sua conoscenza fiamminga. Unit 21