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La critica psicanalitica un tipo di critica relativamente giovane basata sullapplicazione di metodologie diagnostiche tipiche della scienza della psiche

e alla letteratura. Il fondatore di tali studi Sigmund Freud. VITA Per capire meglio il discorso sulla letteratura utile definire i concetti basilari delle complesse teorie freudiane. Secondo Freud, linconscio linsieme dei processi psichici che non arrivano alla soglia della coscienza (desideri, impulsi, timori), ma vengono repressi dalla ragione (lio conscio) in quanto in contrasto con il principio di realt. Gli impulsi inconsci, per, trovano comunque modo di manifestarsi anche se nascosti e, in base a certi criteri, sono riconoscibili e analizzabili. Tali manifestazioni apparentemente irrazionali sono il sogno, il tic, il lapsus, lossessione, larte, ecc. I meccanismi che presiedono alla messa in scena dei contenuti dellinconscio vengono individuati da Freud in: condensazione, un cortocircuito che abbrevia i pensieri concentrando e sovrapponendo in unidea o in un oggetto pi idee o pi oggetti; spostamento, trasferimento dellinteresse da una rappresentazione allaltra, anche meno importante, cosicch spesso losservatore se ne trova ingannato; simbolizzazione, espressione di una condizione attraverso simboli, metafore, paragoni, similitudini, ecc. Ne Il motto di spirito (1905), Il delirio e i sogni nella Gradiva di Wilhelm Jensen (1906), Il poeta e la fantasia (1908), Il Mos (1913), Il perturbante (1919) Freud tenta le prime analisi psicanalitiche sui prodotti dinvenzione artistica. In particolare egli not una chiara similitudine tra il sogno e lespressione artistico-letteraria: entrambi sono linguaggi transazionali, in cui cio il contenuto latente si cela dietro un altro manifesto; entrambi poggiano su un processo di drammatizzazione, ovvero su una rappresentazione di pensieri sotto forma di immagini. Il procedimento psicoanalitico si basa su una verifica accurata delle cosiddette latenze testuali, ossia di quei contenuti che sfuggono alla coscienza dello scrittore e provengono direttamente dal suo inconscio; una volta individuati, tramite lanalisi di parole-chiave, figure retoriche, associazioni linguistiche, i transfert del rimosso (cio gli oggetti, le persone o le situazioni che stanno al posto di un altro), si passa alla loro interpretazione per lo pi in base alle leggi di condensazione, spostamento e simbolismo. Nellanalisi psicanalitica dellarte si distinguono due filoni principali: luno a carattere biografico, basato sullanalisi delle opere in stretta correlazione con la personalit dellautore (specie nel caso di scrittori che si

prestano per la presenza di nevrosi o patologie psichiche allintervento psicanalitico); laltro, a sfondo pi prettamente testuale, che si concentra maggiormente sulluniverso concluso dellopera, ma sempre con il fine ultimo dellindividuazione di una patologia a monte. Una questione importante quella delle potenzialit applicative della critica psicanalitica. Alcuni critici credono che essa debba essere riservata a quei testi che ne offrano palesemente motivo (racconti di sogni, confessioni, casi di nevrosi, ecc.), altri invece ritengono che tutti i testi, a prescindere dal soggetto, siano caratterizzati da un dualismo di piani espressivi (manifesto/latente) dalla cui decodifica discende la comprensione piena della psiche dellautore. La critica psicanalitica presenta, per, dei limiti: i suoi risultati possono essere difformi, dipendono dalla formazione del critico, dalla sua volont di attenersi o meno agli schemi psicanalitici, e, in genere, palesano la difficolt di costringere entro categorie scientifiche un materiale vario e difficile.

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