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. Il principio d'induzione deriva direttamente dal quinto assioma di Peano, ed ad esso equivalente: assumendolo cio come assioma, ne deriva il quinto assioma di Peano. L'idea intuitiva con cui si pu comprendere il senso dell'enunciato quella di un "effetto domino": affinch le tessere da domino disposte lungo una fila cadano tutte sono sufficienti due condizioni:
che cada la prima tessera che ogni tessera sia posizionata in modo tale che cadendo provochi la caduta della successiva.
Il principio d'induzione estende quest'idea al caso in cui la fila composta da infinite tessere.
Indice
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1 Enunciato 2 Dimostrazioni per induzione o 2.1 Esempio 3 Il principio d'induzione forte o 3.1 Utilit del principio di induzione forte 4 Forme equivalenti del principio d'induzione 5 L'induzione un assioma o un teorema? 6 Generalizzazioni o 6.1 Base diversa dallo zero o 6.2 Induzione transfinita 7 Errori e fraintendimenti 8 Voci correlate
Enunciato [modifica]
Il principio d'induzione asserisce che se per In simboli: , allora una propriet che vale per vale con . , e se
, ), cio che (o ) nel sottoinsieme dei numeri naturali valga per un generico (cio che e da tale assunzione si )
e quindi si conclude che l'insieme dei numeri per cui vale coincide con tutto l'insieme dei numeri naturali. Il punto 1 generalmente chiamato base dell'induzione, il punto 2 passo induttivo. Un modo intuitivo con cui si pu guardare a questo tipo di dimostrazioni il seguente: se disponiamo di una dimostrazione della base
allora chiaramente possiamo sfruttare queste dimostrazioni per dimostrare logica modus ponens su induttivo per e (la base) e , cos per , ), poi possiamo dimostrare
usando la regola
(che un caso particolare del passo poich adesso usiamo il modus ponens su , eccetera... chiaro a questo punto che possiamo per vero per ogni .
produrre una dimostrazione in un numero finito di passi (eventualmente lunghissimo) di qualunque numero naturale , da cui deduciamo che
Esempio [modifica]
Dimostriamo che vale l'asserto: per ogni risulta:
verifica che Passo induttivo: dobbiamo mostrare che per ogni n la validita' della formula, cio che , implica che la formula valga anche per n+1 oppure, esplicitamente:
la dimostrazione di questa affermazione diventa pi semplice dopo aver premesso che sommare i primi n+1 numeri interi equivale ad aggiungere n+1 alla somma dei primi n numeri interi, cio che:
quindi la dimostrazione che cerchiamo si ottiene aggiungendo n+1 a risultato coincida con i passaggi algebrici sono dunque:
e verificando che il
. Questo conclude la dimostrazione del passo induttivo. Avendo dunque verificato la validit sia della base dell'induzione che del passo induttivo, possiamo concludere che la formula
se
allora La parola "forte" legata al fatto che questa formulazione richiede delle ipotesi apparentemente pi forti e stringenti per inferire che l'insieme coincide con : per ammettere un numero nell'insieme richiesto infatti che tutti i precedenti ne facciano gi parte (e non solo il numero precedente). In pratica, la propriet deve valere non solo per n, ma per ogni . Non difficile dimostrare la sua equivalenza logica con il principio d'induzione, ragionando cos: se vale per 1 (o 0), vale anche per il suo successore, e per il successore di quest'ultimo, etc., fino a n. Inoltre, se la propriet vale per ogni numero minore di n, vale anche per 1 (o 0), e se vale per b, vale anche per b+1 <= n, ed perci equivalente al principio d'induzione.
Questa formulazione, talvolta, rende pi agevoli le dimostrazioni per induzione, data la possibilit di disporre di una platea pi ampia di ipotesi (tutti i numeri minori di ) per la dimostrazione del successivo "passo induttivo". Questo si verifica, ad esempio, nella dimostrazione della fattorizzabilit dei numeri interi (v. teorema fondamentale dell'aritmetica): laddove, nella dimostrazione, si voglia usare il principio d'induzione, la regressione da un numero n a fattori pi piccoli non porta al numero precedente m ma a numeri pi piccoli. In tal caso il principio di induzione debole non sarebbe utile. La stessa situazione si incontra nella fattorizzazione dei polinomi.
induzione classica induzione estesa principio del minimo intero principio della discesa infinita
Queste forme sono equivalenti nel senso che assumendone vera una si possono dimostrare le altre tre.
Tuttavia, in alcuni casi il principio d'induzione non considerato assioma, ci dipende da come definito l'insieme dei numeri naturali. Se definisco l'insieme per via assiomatica (con gli assiomi di Peano) avr che il principio d'induzione un assioma, come precedentemente detto, viceversa se definisco l'insieme come il pi piccolo insieme induttivo contenuto in , e pi precisamente come l'intersezione di tutti gli insiemi induttivi contenuti in , avr che il principio d'induzione non si potr considerare un assioma non essendo l'insieme definito per via assiomatica, ma sar una conseguenza del fatto che il pi piccolo insieme induttivo.
Generalizzazioni [modifica]
Base diversa dallo zero [modifica]
Una prima generalizzazione molto elementare consiste nel far partire l'induzione da un numero naturale k diverso da zero. Ovvero: se vogliamo dimostrare che un enunciato vale per ogni numero naturale maggiore di un numero prefissato applichiamo la tecnica di dimostrazione per induzione considerando come base dell'induzione anzich .
Il principio d'induzione transfinita generalizza il principio d'induzione alla classe degli ordinali transfiniti On (di cui i numeri naturali sono un sottoinsieme). Esso afferma che se un sottoinsieme della classe di tutti gli ordinali che verifica le seguenti due propriet:
contiene anche ,
allora
Il principio d'induzione transfinita, a differenza del principio d'induzione forte, un principio strettamente pi potente del principio d'induzione, infatti esistono teoremi come il Teorema di Goodstein che possono essere dimostrati per induzione transfinita ma non possono essere dimostrati mediante l'induzione semplice.
1. Base dell'induzione: un insieme formato da un unico cavallo (n=1) contiene tutti cavalli dello stesso colore.
="un insieme di
dello stesso colore" e dimostriamo : un insieme di cavalli si pu guardare come l'unione di due insiemi di cavalli che hanno in comune elementi, quindi dall'ipotesi induttiva questi insiemi hanno tutti cavalli dello stesso colore, e dal fatto che hanno intersezione non vuota deduciamo che tutti gli cavalli hanno lo stesso colore, cio abbiamo dimostrato .
Segue dal principio d'induzione che qualunque sia il numero di cavalli presenti al mondo, questi hanno tutti lo stesso colore. La dimostrazione del passo induttivo precedente solo apparente: infatti per n=1 i due insiemi di n elementi hanno in comune n-1 = 0 elementi e non si pu quindi dedurre che n+1 = 2 cavalli abbiano lo stesso colore.