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Lincontro con lAltro Immagini che circolano in Europa sul Nuovo Mondo

Il Nuovo Mondo. La scoperta dellAltro e la nascita dellantropologia Il Nuovo Mondo:Indie Occidentali, Isole del Mare del Sud Altro: Selvaggio, abitante del Nuovo Mondo esclusi AfricaniLa nascita dellantropologia: 1492- 1805 Antropologia: osservazione empirica, astrazione elaborazione dei dati osservati-. Levi Strauss, Fine dei viaggi. Georg Forster, Viaggio intorno al mondo Rapporti fra Filosofia e Antropologia. Platone, Il mito della caverna Ludwig Wittgenstein, Note sul Ramo doro di Frazer Militari, commercianti e religiosi Solo dalla seconda met del 700 Viaggiatori filosofi, Illuminismo e Scienza delluomo, Louis- francois Jauffret Comprensione delluomo attraverso lo studio comparato delle societ umane nel tempo e nello spazio Comprensione dellUomo per costruire una societ razionale

Le fonti: militari, commercianti e religiosi Solo dalla seconda met del 700 Viaggiatori filosofi

Raccolte di viaggi

Veritas Ipsa bolla di Paolo III del 2 giugno 1537 conosciuta anche col nome di Sublimis Deus o di Excelsus Deus.
Il Papa tenendo conto della dottrina teologica e della documentazione a lui pervenuta volle porre fine alle dispute ed eman il verdetto:

Indios veros homines esse.

Prima con la lettera Veritas ipsa indirizzata al cardinale Jean de Tavera, arcivescovo di Toledo, Papa Paolo III dichiarava che gli Amerindi sono esseri umani che avevano il diritto alla libert e alla propriet condannava decisamente la pratica della schiavit, la lettera fu seguita dalla bolla pontificia Sublimis Deus pubblicata pochi giorni dopo.

Noi, sebbene indegni, consideriamo tuttavia che gli stessi indios, in quanto uomini veri quali sono, non solo sono capaci di ricevere la fede cristiana, ma, come ci hanno informato, anelano sommamente la stessa; e, desiderando di rimediare a questi mali con metodi opportuni, facendo ricorso allautorit apostolica determiniamo e dichiariamo con la presente lettera che detti indios e tutte le genti che in futuro giungeranno alla conoscenza dei cristiani, anche se vivono al di fuori della fede cristiana, possono usare in modo libero e lecito della propria libert e del dominio delle proprie propriet; che non devono essere ridotti in servit e che tutto quello che si fatto e detto in senso contrario senza valore; che i detti indios ed altre genti debbono essere invitati ad abbracciare la fede in Cristo a mezzo della predicazione della parola di Dio e con lesempio di una vita edificante, senza che alcunch possa essere di ostacolo (Paolo III, Veritas Ipsa) Si torn in Europa a discutere di abolizione della schiavit con la scoperta del Nuovo Mondo che entr a far parte dell'Impero spagnolo. Carlo V nel decreto del 1526 , su parere del Consiglio Reale delle Indie, istituito per la protezione degli Indios, proibiva la schiavit in tutto l'Impero.

Il supremo valore dell'uguaglianza di tutti gli uomini per cui lo schiavo pari al suo padrone venne proclamato dal Cristianesimo, ma nella pratica il principio religioso venne a scontrarsi con le strutture sociali che da secoli codificavano la schiavit, su cui si basava l'intero sistema economico, e dov necessariamente adattarsi al compromesso per cui gli schiavi rimasero tali di fatto e di diritto. Del resto tutte le storture della societ erano la conseguenza del peccato originale. Non la natura che ha fatto gli schiavi la colpa La schiavit un castigo inflitto all'umanit dal peccato del primo uomo
D'altronde il Cristianesimo affermava il principio che la vita una valle di lacrime, in cui noi permaniamo temporaneamente per cui ci che importante prepararsi alla vita eterna. La Chiesa stessa quindi, diventata un'istituzione, possedeva un gran numero di schiavi e se qualcuno, in aderenza alla parola evangelica, voleva mettere in pratica il principio cristiano dell'eguaglianza in Cristo di tutti gli uomini, questi andava severamente condannato. Nel concilio di Granges (324) si affermava: Se qualcuno sotto il pretesto della piet , spinge lo schiavo a disprezzare il suo padrone, a sottrarsi alla schiavit, a non servire con buona volont e rispetto, che egli sia scomunicato (in March Bloch, Comme et pourqoi finit l'esclavage antique trad. a cura di Trigari, MessinaFirenze, 1972)

La scoperta del Nuovo Mondo aveva infatti posto nuovi problemi teologici alla Chiesa. Gi la stessa esistenza della popolazione americana su terre cos lontane da ogni altro continente conosciuto faceva sorgere la questione di spiegarne l'origine e il passaggio sul Nuovo Mondo in maniera conforma al racconto della Genesi... e d'altra parte veniva a mancare ...quella che era stata una convinzione unanime dei teologi medioevali che cio non esistesse alcun paese al mondo in cui il Vangelo non fosse stato predicato Si trattava di stabilire quali possibilit di salvezza avesse l'uomo virtuoso rimasto nell'ignoranza della religione
(R.Romeo, Le scoperte americane nella coscienza italiana del Cinquecento, Ricciardi, Milano-Napoli, 1959)

La Chiesa rispose in maniera straordinariamente moderna sostenendo che anche i popoli rimasti fuori della Chiesa potevano partecipare della salvezza grazie all'assistenza diretta dell'Onnipotente. Il che voleva dire affermare la fondamentale uguaglianza di tutti gli uomini e di tutte le nazioni cos come avrebbe sostenuto il frate Bartolomeo de Las Casas che difendendo l'indigeno americano difendeva l'uomo in quanto tale. Esperienza Antropologica della diversit: fondamentale disporre di unidea dellidentit rispetto alle quali pensare le differenze. La definizione della differenza e della diversit presuppone una soggiacente assunzione di identit. I <<selvaggi>>, in realt, sono uomini (cio identici agli europei) le cui azioni e i cui comportamenti sono determinati entro differenti (rispetto agli europei) costellazioni di condizioni.

Il divieto di ridurre gli indigeni in schiavit sar ripetuto da:


Gregorio XIV (Cum Sicuti, 1591) Urbano VIII (Commissum Nobis, 1639) Benedetto XIV (Immensa Pastorum, 1741)

Cosa colpisce la coscienza degli europei:


Cannibalismo Nudit Costumi sessuali, libertinaggio delle donne Inferiorit tecnologica Natura, clima

Theodor De Bry
L'incisore ed editore Theodor De Bry (1528 - 1598) raccolse in un'opera monumentale intitolata America, pubblicata tra il 1590 e il 1618, le relazioni dei pi importanti viaggi compiuti da esploratori e navigatori nel nuovo continente. Nelle centinaia di illustrazioni incise con grande perizia sono spesso raffigurati animali ancora poco conosciuti, come l'alligatore e il tacchino, o sono rappresentate scene di caccia, come quella ai "cani marini".

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