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I POPOLI ITALICI E GLI ETRUSCHI

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I MOLTI POPOLI DELLA PENISOLA ITALICA
Prima dell'affermazione di Roma, intorno
al primo millennio avanti Cristo, la
penisola italica era abitata da vari popoli,
diversi per lingua, cultura ed espressioni
artistiche. E possibile, tuttavia, individuare
due grandi aree culturali:

la prima localizzata nelle regioni
settentrionali, dalla Pianura Padana
all'arco alpino, e mostra affinit con le
civilt dell'Europa centro-occidentale;

la seconda si estende nellItalia centro-
meridionale e comprende gli Etruschi, i
Piceni, i Dauni, i Campani, i Lucani.
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Complesso nuragico, Barmini, Sardegna
Qui sono evidenti i contatti con le civilt
mediterranee, dal Vll secolo a.C., con i Greci
stanziati nella Magna Grecia.
Gli Etruschi, in particolare, avevano
un'economia basata sull'artigianato e sui
commerci, e proprio I'intensit degli scambi
ha fatto della loro civilt un importante
elemento di unificazione tra le culture italiche
quelle degli altri popoli del Mediterraneo, in
particolare i Greci e i Cartaginesi.
Arco etrusco, Volterra, Toscana
LE CULTURE ITALICHE E LORIGINE
DELLARTE ITALICA

La civilt Villanoviana

All'inizio del I millennio a.C., nell'Et del ferro, lItalia
centro-settentrionale era caratterizzata da insediamenti
stabili, con le loro necropoli. Spicca la Civilt
Villanoviana, cos detta dalla cittadina di Villanova,
presso Bologna, suo probabile centro di diffusione.
Caratteristico e l'uso di conservare le ceneri dei defunti
entro urne di terracotta coperte (dette biconiche).

Popoli dellItalia centro-meridionale

Il gruppo etnico pi importante dellItalia centro-
meridionale e quello dei Piceni, stanziati nei territori tra
gli Appennini e l'Adriatico, dalle Marche alla Lucania. Le
testimonianze archeologiche, rinvenute nelle necropoli,
consistono prevalentemente in ceramiche, oggetti d'uso
e ornamenti. Si tratta di un'arte originale, anche se
manifesta contatti con gli Etruschi. In ambito piceno e
stata realizzata la statua detta Guerriero di Capestrano.
Il "guerriero di Capestrano" una scultura in pietra calcarea del VI secolo a.C., rinvenuta in una necropoli dell'antica citt di Aufinum
(Ofena), localit a nord-est di Capestrano (AQ), e raffigurante un guerriero dell'antico popolo italico dei Piceni. Si tratta di una delle
opere pi monumentali e impressionanti dell'arte italica, conservata a Chieti nel Museo archeologico nazionale d'Abruzzo.
La civilt nuragica

A partire dal XVI secolo a.C., si svilupp in Sardegna la
civilt nuragica, cos detta per le costruzioni che pi la
caratterizzano, ovvero i nuraghi.

Sotto il profilo artistico, essa matur tra il IX e l'VIII secolo,
attraverso il contatto con diversi popoli: i Fenici (da cui
deriva la produzione di piccole statue in bronzo), gli
Etruschi e i Micenei, come mostrano le ceramiche
rinvenute nell'isola e l'uso del sistema costruttivo della
falsa cupola.
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Nuraghi e la falsa cupola

I nuraghi avevano in origine funzione difensiva, quindi divennero case fortezza. Hanno forma di tronco di
cono e sono costruiti con pietre disposte a secco. Al tetto, piano, si accedeva mediante una scala
ricavata dentro i muri laterali . La copertura aveva la struttura della falsa volta, diffusa nella Grecia
micenea. Oggi restano circa 7000 nuraghi in tutta la Sardegna.
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Noraghe di Ruiu
Le urne delle popolazioni villanoviane

Presso le popolazioni villanoviane, le ceneri dei defunti venivano generalmente conservate in urne di terracotta. Queste
sono dette biconiche, perch composte da due parti: un vaso a tronco di cono, che conteneva le ceneri, e un elmo o una
ciotola rovesciata come coperchio.
Urna biconica in ceramica con coperchio ad elmo in bronzo. Vlll secolo a.C. Alt. 71 cm. Firenze, Museo Archeologico Nazionale.
Gli Etruschi

Un popolo dalle origini incerte

Tra i popoli stanziati nella penisola italica, emerge quello degli
Etruschi. Un tempo si riteneva fossero originari del Medio Oriente,
anche per la presenza di elementi orientaleggianti nella loro lingua
e nella produzione artistica; oggi, invece, si pensa che essi
fossero insediati nella penisola italica da un'et antichissima, o
che siano migrati dallEuropa settentrionale.
La civilt etrusca si sviluppata nella regione compresa tra i fiumi
Arno e Tevere a partire dal IX-VIII sec. a.C., e dalla fine del Vll
sec. si estesa a nord, fino alla Valle Padana, e a sud, nel Lazio
meridionale e in Campania. A partire dal V sec., la stabilit politica
delle citt etrusche venne minacciata dall'espansionismo di Roma,
fino alla loro definitiva conquista, avvenuta nel II sec. a.C.
Arco etrusco in una porta di Perugia.

A lato cartolina raffigurante larco del 1920
Il linguaggio dell'arte etrusca

Nell'arte etrusca sono riconoscibili influenze diverse, determinate dagli intensi
contatti commerciali con le popolazioni del Mediterraneo. Si evidenziano, in
particolare, legami con la cultura ionica, sviluppatasi tra le citt greche dell'Asia
Minore, testimoniati dalle decorazioni geometriche o vegetali, e con le culture
italiche, dal linguaggio pi semplice ed essenziale.

Anche nelle pitture murali, conservatesi nelle necropoli, le figure sono stilizzate,
nonostante si rappresentino soggetti tratti dalla realt quotidiana.

Le figure sono segnate da linee nitide e colorate con tinte piatte, nei toni
contrastanti del rosso, bianco, ocra, bruno, verde. Esse si alternano a motivi
ornamentali, mentre lo spazio e quasi assente.

Gli Etruschi furono anche abili scultori; alla pietra e al marmo predilessero l'argilla
e la fusione del bronzo. Con l'argilla realizzavano oggetti d'uso comune, statue per
la decorazione dei templi e sarcofagi. Nella citt di Veio era attiva un'importante
scuola di coroplastica (produzione di sculture in terra cotta) guidata da Vulca,
unico scultore etrusco di cui sia noto il nome.

Le sculture presentano tratti stilizzati, con marcate linee incise, e mostrano una
forte tendenza al realismo.
Vulca, Apollo, dal tempio di Portonaccio a Veio, 510-490 a.C. Terracotta. Altezza 175
cm, Museo di Villa Giulia a Roma
L'uso dell'arco

Gli Etruschi utilizzarono il sistema costruttivo dell'arco in modo sistematico, e furono probabilmente i primi nella penisola italica.
Esso e stato largamente impiegato per aprire porte urbane lungo le mura cittadine. Importanti sono gii esempi di Volterra e di
Perugia.

Il tempio etrusco e le sue sculture

Solo pochi resti di templi etruschi sono giunti fino a noi: essi erano costruiti con materiali poco resistenti, come il legno (per il
tetto) o i mattoni. Erano collocati su un alto podio, cui si accedeva mediante una scalinata posta sui fronte dei tempio. Questo si
presenta con un pronao, composto da una o due file di colonne, su cui si aprono uno o pi ambienti, detti celle. Sui tetto erano
poste decorazioni scultoree, detti acroteri, e statue a tutto tondo raffiguranti divinit. Tra queste, spicca lApollo, statua rinvenuta
a Veio, ritenuta opera dello scultore Vulca.
Resti e ricostruzione di un tempio etrusco
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Il Guerriero di
Capestrano
Le necropoli
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Le pitture murali: la
Tomba del tuffatore
Il sarcofago degli
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La Chimera
dArezzo
ZIQQURAT
ARTE E IMMAGINE
LA ZIQQURAT
DI UR
2550 2100 a.C., Iraq
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Laboratorio Multimediale di Storia dellArte
Arte e Immagine - prof. Rudi Corradi

IL GUERRIERO DI CAPESTRANO
LE NECROPOLI ETRUSCHE
IL SARCOFAGO DEGLI SPOSI
LA CHIMERA DAREZZO
LA TOMBA DEL TUFFATORE
Istituto Comprensivo Val Rendena L. Da Vinci
Scuola Secondaria di 1 grado Pinzolo e Madonna di Campiglio





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